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Le più belle gite di primavera da fare in treno e battello

Il treno è una delle ultime (ri)scoperte che piace sempre più agli italiani. Muoversi senza stress, in modo sostenibile, godendosi il paesaggio dal finestrino o riposandosi prima di arrivare a destinazione risparmiando energie che serviranno quando inizia il vero viaggio.

Ecco perché gli itinerari in treno, specie con l’arrivo della bella stagione, stanno spopolando. Lunghi itinerari, ma anche brevi gite da fare in giornata, non troppo lontano da casa. Il treno, in questi casi, è davvero perfetto. Gli italiani, negli ultimi due anni di pandemia, hanno riscoperto il turismo di prossimità e cosa c’è di meglio se non salire a bordo di un treno speciale che porta il turista alla scoperta di angoli inediti che si nascondevano proprio dietro l’angolo?

Ed ecco perché le ferrovie Trenord in Lombardia organizzano sette (che poi diventeranno otto) “Gite in treno” che porteranno per tutta la bella stagione i turisti verso tantissime nuove mete, alcune delle quali che uniscono treno e navigazione sui laghi lombardi. Dal Lago d’Iseo al Lago di Como, e poi Maggiore, Garda e Lugano, dove si può viaggiare con un unico biglietto  treno+battello.

Tour del Lago di Como

Il treno speciale porta alla scoperta del primo bacino del Lago di Como. Consente di esplorare la sponda comasca del Lario arrivando a Como per poi approfittare della libera navigazione in battello tra le località di Cernobbio, Moltrasio, Blevio e Torno. Il biglietto treno+battello costa 18,50 euro per gli adulti e 9,20 euro per i ragazzi fino ai 13 anni.

Il Bellagio tour

Una delle cittadine più pittoresche affacciate sul Lago di Como merita assolutamente un tour dedicato. Il tour comprende il viaggio di andata e ritorno in treno a Como da tutta la Lombardia e la navigazione da Como a Bellagio, con possibilità di fermata a Tremezzo e alla splendida Villa Carlotta, il giardino botanico che si trova proprio di fronte a Bellagio. Da non perdere una passeggiata tra i vicoli di Bellagio e la visita di alcune delle sue incantevoli ville, celebri in tutto il mondo per il loro sfarzo e per i loro giardini curatissimi, come Villa Serebelloni, con i suoi incantevoli e curatissimi giardini. Il biglietto speciale costa 29,20 euro per gli adulti, 15,90 euro per i ragazzi fino ai 13 anni e 58,40 euro il pacchetto famiglia che comprende due adulti e due ragazzi.

I tesori del Lago di Como

Questo tour arriva, invece, nel delizioso borgo di Varenna, famoso per le sue case color pastello. Da qui ci si può imbarcare sul battello e navigare tra Menaggio, Bellagio, Cadenabbia, Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno. Il biglietto speciale costa 14,50 euro per i ragazzi fino ai 13 anni, 26 euro per gli adulti e 52 euro per le famiglie (2 adulti+2 ragazzi),

Lago Maggiore da Laveno

Questo viaggio in treno porta a Laveno – partendo da tutta la Lombardia – e prevede la navigazione del Lago Maggiore verso Intra, Villa Taranto, Pallanza, le Isole Borromee (l’Isola Madre e l’Isola Superiore) e Baveno. Il biglietto speciale è in vendita al costo di 32,80 euro per gli adulti e 18,80 euro per i ragazzi (fino a 13 anni). A breve, l’offerta per i laghi si arricchirà con il tour completo delle Isole Borromee.

Lago di Garda tour

Il tour del Garda include un viaggio in treno verso le stazioni di Desenzano o Peschiera del Garda. Da lì si ha la possibilità di imbarcarsi e navigare liberamente tra gli scali compresi tra Gargnano e Torri del Benaco (Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Porto Portese, Manerba, Moniga, Padenghe, Desenzano, Sirmione, Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda). Il biglietto speciale costa 27,40 euro per gli adulti e 19,90 euro per i ragazzi (fino a 13 anni),

Lago d’Iseo – Monte Isola

Questo tour porta alla scoperta di Monte Isola, l’isola lacustre più alta d’Europa. Si arriva a Sale Marasino, Iseo o Sulzano per poi prendere il battello per Monte Isola, la splendida isola che si trova al centro del bacino e che è una tappa imperdibile per il suo borgo magico, fra ulivi e case di pietra, dove il tempo sembra essersi fermato e dove bellezza, natura e storia si fondono creando qualcosa di meraviglioso. Il biglietto speciale costa 15 euro e comprende il viaggio in treno andata e ritorno da tutta la Lombardia.

Le perle del Lago di Lugano

Il treno conduce a Porto Ceresio. Da lì si ha la possibilità di imbarcarsi e navigare tra gli scali compresi tra Porto Ceresio e Lugano (Morcote, Melide, Paradiso, Gandria, Brusino). Il biglietto include l’ingresso gratuito al Parco botanico Scherrer di Morcote e al Museo Doganale di Gandria. Il biglietto a tariffa unica costa 25 euro.

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Tour del Lago Maggiore e delle sue isole

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Scoprire le bellezze in battello lungo la Linea delle Delizie

Con l’arrivo della primavera, non vediamo l’ora di stare all’aria aperta. Il weekend è il momento ideale per organizzare una gita, anche solo appena fuori porta, in famiglia o in compagnia di amici.

Ce ne sono alcune, nuovissime, che uniscono attività open air e cultura. Che fanno scoprire, senza andare troppo lontano, luoghi mai visti prima d’ora.

Sono le nuove navigazioni lungo il Naviglio Grande, alle porte di Milano, lungo quella che è stata definita la Linea delle Delizie. Si chiama così perché, navigando a bordo di battelli, si costeggiano splendide ville d’epoca, ville di delizia, appunto, sorte un tempo come case vacanza dell’aristocrazia e della borghesia milanese, la nostra “gilded age” insomma.

In battello sul Naviglio Grande

I nuovi itinerari lungo il Naviglio Grande

Ci sono tre bellissimi itinerari che partono da Boffalora sopra Ticino, un Comune alle porte del capoluogo che si trova all’interno del Parco lombardo della Valle del Ticino, attraversato dal Naviglio che lo divide in parte alta e parte bassa. Il ponte di Boffalora, che confina con il Piemonte, è uno dei tratti più caratteristici del paese e ne racconta la storia. Fu voluto nientemeno che da Napoleone Bonaparte al fine di agevolare i collegamenti tra la Francia e l’Italia. I barconi che partono da qui navigano verso il Villaggio del Rubone, un luogo molto particolare e ricco di fascino, un tempo abitato da una comunità autonoma. Ancora oggi si scorge una torre del Quattrocento, l’ultima sopravvissuta tra le torri costruite per controllare le vie d’acqua.

Un altro itinerario conduce invece a Castelletto di Cuggiono, un paese che sembra rimasto fermo nel tempo. Qui ci hanno girato alcune scene del film “L’albero degli zoccoli” del 1978 di Ermanno Olmi, dove sono state riprese alcune delle vie storiche acciottolate, la piccola chiesa parrocchiale, il ponte seicentesco, l’imbarcadero-lavatoio e il maestoso Palazzo Clerici, appartenuto a una ricca famiglia di banchieri, che sorge proprio lungo il Naviglio e che si può ammirare durante la navigazione. Ancora oggi la grandiosa scalinata barocca scende dalla villa fino alle acque del Naviglio. Serviva come imbarcadero per i nobili che vi attraccavano per poi giungere comodamente alla villa, evitando di attraversare il borgo.

Un altro ancora porta i visitatori verso Cassinetta di Lugagnano, anch’esso diviso in due dal corso d’acqua. Il nucleo più antico del paese è quello di Lugagnano, sulla sponda destra del Naviglio, dove i primi insediamenti risalirebbero addirittura all’epoca romana. Il paese era anche arroccato intorno a un castello circondato da un fossato, a testimonianza di quanto la sua posizione fosse strategica. Ma il vero patrimonio di Cassinetta di Lugagnano sono le splendide ville di delizia che ancora oggi si possono ammirare, legate ai nomi delle grandi famiglie milanesi (Visconti, Mantegazza, Castiglioni, Parravicini, solo per citarne alcuni). Queste “case da nobile” costituivano indubbiamente per i proprietari un punto di riferimento, che consentiva loro di effettuare periodici controlli sulla gestione dei terreni da parte dei fittavoli. Ma, poiché la zona di Cassinetta possedeva molte attrattive paesaggistiche, venivano usate soprattutto per la villeggiatura.

Tra le più belle, Villa Birago-Clari-Monzini, restaurata di recente o ora abitazione privata (il bello infatti sta più che altro all’interno), ma anche Villa Visconti, che spunta dalle acque con la sua maestosità e il suo colore giallo, quello della Milano settecentesca, e il meraviglioso giardino, e poi ancora Palazzo Krentzlin, appartenuto a una famiglia nobile, o Casa Spirito, anch’essa recentemente restaurata, e Villa Castiglioni-Nai-Bossi, dietro il cui cancello di ferro battuto si possono vedere i porticati, i balconi decorati e gli affreschi.

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Villa Visconti a Cassinetta di Lugagnano

Non tutte le ville di delizia si trovano lungo il Naviglio, però. Per ammirarle bisognerebbe scendere dal battello oppure tornare per un’altra gita, magari in bicicletta.

Altre minicrociere partono da Robecco sul Naviglio, quasi in Piemonte, una cittadina che a partire dal XVI secolo conobbe il suo massimo splendore per il fatto che molte famiglie nobili milanesi lo scelsero per costruirvi le loro residenze di campagna. Ville gentilizie appartenute ai Barzi, ai Casati, agli Archinto e ai Borromeo.

La più famosa visibile dal Naviglio è infatti Villa Gaia o Villa Borromeo Visconti Biglia Confalonieri Gandini, la più grande delle ville conservatesi nel borgo. Il nome “Gaia” le venne dato alla fine del ‘400 in quanto fu luogo dei divertimenti di Ludovico il Moro. Poi c’è Palazzo Archinto, detto anche “il castello”, che però non fu mai terminato. Oggi ospita il Museo del Naviglio Grande.

Da Robecco si può andare anche a Ponte Vecchio, un borgo tagliato in due dal Naviglio, lungo il quale sorgono alcune bellissime ville storiche come Villa Castiglioni, costruita nel ‘600 nei pressi del ponte sul Naviglio Grande e la Riserva Naturale “La Fagiana”, una riserva di caccia voluta da re Vittorio Emanuele II di Savoia, che comprende un grandioso complesso al centro di un altrettanto maestosa tenuta che allora si estendeva per 1574 ettari.

Infine, una piccola crociera passa anche attraverso il borgo di Castelletto di Abbiategrasso o Castelletto (su una sponda) Mendosio (sull’altra) per arrivare a Cassinetta di Lugagnano. Questo borgo, rimasto intatto com’era una volta, è stato anch’esso protagonista del film di Olmi per simulare la Darsena di Milano di fine ‘800. Lungo il Naviglio s’affaccia Palazzo Cittadini Stampa, dove oggi vengono organizzati eventi, e la casa del Guardiano delle acque che, nonostante non sia una casa di delizia, è comunque molto interessante per la sua importanza storica.

Castelletto-Mendosio

Castelletto Mendosio, lungo il Naviglio Grande

 

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Escursionismo chic, l’ultima tendenza di viaggio (e della moda)

Mete altamente instagrammabili, luoghi selvaggi ma belli da immortalare e condividere, oppure estremi ma proprio per questo calamite per followers. L’escursionismo, come vogliono i nuovi trend, va a braccetto con la moda: posti e abbigliamento (ma anche attrezzatura, accessori ecc) sono chic, e studiati in collaborazione con i designer e gli stilisti di prestigiose case di moda italiane e francesi.

L’altro lato della medaglia è l’utilizzo dell’abbigliamento da trekking in contesti urbani, quando, appunto, viene customizzato e trasformato in lussuoso. Un esempio? scarponcini  da hiking e marsupi pagati una fortuna e disegnati da grandi nomi della moda.

Escursione glam: la moda sui sentieri o in città

Lo sanno bene i travel influencer: anche l’outfit, quindi il look scelto (appositamente) per un’escursione o per la tappa di un viaggio, è parte fondamentale dell’esperienza. In Italia, le mete più chic per gli amanti del trekking, e da non perdere, sono: il Sentiero Azzurro delle Cinque Terre, caratterizzato da panorami da favola, sentieri a picco sul mare, paesini colorati arroccati su speroni di roccia;  l’anello del Lago di Carezza, a Nova Levante, dove si passeggia attorno al piccolo lago alpino incastonato tra le dolomiti; il Ponte Tibetano di torri del Benaco, perfetto in ogni stagione. In Europa e nel Mondo, le occasioni sono moltissime, dalle campagne olandesi ai trekking sulle falesie in Normandia; dal Sentiero delle Ocre, in Provenza, all’Alpe di Siusi, in Alto Adige.

La lista è infinita, ma le caratteristiche sono più o meno le stesse: esclusività, servizi, natura a fare da padrona, politiche sostenibili, spirito green degli ospitanti e dei turisti. Il look, dunque, vuole la sua parte. Non bastano più un paio di scarponcini, un cappellino e la giacca anti vento. Bisogna armarsi di accessori in Gore-Tex e lana d’agnello, giacche e scarponi ultra chic, con dettagli fashion.

Il Galles: la meta più chic

Se c’è un paese che racchiude la tendenza dell’escursionismo glam, quello è il Galles (sotto, nella foto). Il posto più chic è la Cambrian Way, il sentiero selvaggio (non adatto a tutti perché onestamente ostico, in certe sue parti) che si estende per 300 miglia da Conwy, nel nord del Galles, fino a Cardiff, sulla costa meridionale, descritto dal suo creatore, Tony Drake, come la “passeggiata degli intenditori di montagna”. Per avventurarsi, oltre all’outfit all’ultima moda, però, occorrerà mettere nello zaino griffato anche una mappa topografica: se anche il cellulare dovesse essere l’ultimo modello uscito, non ci sono segnali, o rete cellulare.

I trend del viaggio avventuroso (ma alla moda)

Come ogni trend che si rispetti, anche in questo caso ci sono neologismi che identificano il fenomeno escursionismo e alta moda. Uno è il noto  “gorpcore” (“gorp” che deriva da “good ole uvette and peanuts”, lo spuntino ad alto contenuto proteico preferito dagli escursionisti seri). L’altro è il “cottagecore“, descritto dal New York Times, come quel look utilizzato per le escursioni che somiglia all’evoluzione chic dell’abbigliamento rurale di contadini e pastori. Quindi parecchio folk, dovrà essere sia la destinazione che la mise con cui si decide di esplorarla.

Escursionismo chic, l'ultima tendenza

Galles

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Scoprire le Marche a piedi: le escursioni più belle

Mare e montagna, svago e buona tavola: le Marche uniscono nel loro territorio innumerevoli occasioni per vivere una vacanza per tutti i gusti e le esigenze.

Gli amanti del trekking e della vita all’aria aperta hanno davvero l’imbarazzo della scelta: tra parchi regionali, incredibili formazioni rocciose e fragorose cascate, ecco alcune delle escursioni più belle per andare alla scoperta delle meraviglie della regione a piedi e zaino in spalla.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Autentico spettacolo, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini comprende il massiccio montuoso più elevato dell’Appennino umbro-marchigiano, oltre 70000 ettari di natura, antichi borghi, il Lago di Fiastra ed echi di leggende che affascinano ancora oggi.

Per vivere appieno la sua magia, tra i numerosi percorsi da provare, spicca quello del Sentiero dei Mulini, passeggiata adatta a tutti di quattro chilometri con partenza da Balzo di Montegallo e arrivo a Interprete e Colle passando per Castro, immersi in un paesaggio di vero incanto.

Oppure, nel comune di Sarnano, altra meta suggestiva è l’Eremo di Soffiano, risalente al XII secolo, ricavato all’interno di una nicchia di roccia. Dal Convento di San Liberato, dopo 500 metri, ecco la strada sterrata che si immette nel cuore della natura.

Le Lame Rosse

Il Gran Canyon delle Marche, in provincia di Macerata, dona un’emozione difficile da descrivere: da una sponda del Lago di Fiastra, ecco il sentiero sterrato che attraversa una lecceta e, dopo sette chilometri di cammino e un dislivello di 200 metri, giunge al cospetto delle Lame Rosse, opera d’arte della natura.

Le singolari formazioni rocciose disegnano un paesaggio lunare, tra torri e pinnacoli di argilla e ghiaia, un panorama unico nel suo genere.

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La magia delle Lame Rosse

La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra

Da un perdere, nel maceratese, la Riserva Naturale di Abbadia di Fiastra, nata per tutelate le terre appartenute ai monaci cistercensi e da loro lavorate per secoli in felice armonia tra uomo e natura.

Qui si staglia la monumentale Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, tuttora abitata dai monaci e permeata da una suggestiva atmosfera di pace e relax.

Lungo il fiume Fiastra è poi possibile percorrere facili itinerari di breve durata per ammirare l’antica selva, in passato riserva di caccia della famiglia Giustiniani Bandini.

La Riserva mette inoltre a disposizione dei visitatori l’Ufficio Informazioni e Centro Visite, il Museo del Vino, il Museo Archeologico e il Museo della Civiltà Contadina.

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Le cascate della Prata e della Volpara

In provincia di Ascoli Piceno, nel territorio del piccolo borgo di Umito, frazione di Acquasanta Terme, l’escursione più bella accompagna, attraverso un sentiero ben segnalato tra maestosi castagni, al cospetto di due fiabesche cascate: la prima che si incontra è quella della Prata.

Proseguendo poi il cammino all’ombra dei faggi, tra ruscelli, piccole cascatelle e un’antica grotta, si apre lo spettacolo della più grande Cascata della Volpara che si getta da un’altezza di 2073 metri: indimenticabile.

Le Marmitte dei Giganti

Lo spettacolo della natura continua con le emozionanti Marmitte dei Giganti nel territorio di San Lazzaro, alle porte di Fossombrone (Pesaro-Urbino): sono incantevoli gole create, nel corso dei secoli, dallo scorrere, allora impetuoso, del fiume Metauro.

In migliaia di anni, il paziente lavoro dell’acqua ha sagomato le pareti di calcare bianco che, oggi, raggiungono i 30 metri di altezza: punto panoramico straordinario per lasciarsi stupire dal “canyon del Metauro” è il Ponte dei Saltelli.

marmitte giganti

Le Marmitte dei Giganti

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Brent de l’Art, il canyon italiano che sembra un sogno

Il canyon Brent de l’Art è un vero e proprio capolavoro della natura, poco conosciuto e quindi non troppo visitato da turisti e curiosi. Si tratta di un tesoro segreto del Veneto nascosto gelosamente in mezzo ad un bosco della Valbelluna. Un angolo pacifico, dove poter ammirare tanta bellezza e fare una passeggiata mozzafiato.

Cosa sono i Brent de l’Art?

I Brent de l’Art sono una conformazione naturale, che ricorda molto per forme e colori un canyon da film americano. I Brent sono nati da migliaia di anni di erosione da parte dall’acqua, che ha riportato alla luce strati di roccia formatisi milioni di anni fa. Un luogo da sogno che mostra l’imponenza della natura. Ogni visitatore al cospetto di un tale tesoro della natura si sente piccolo e rapito dall’eternità e dalla bellezza delle rocce attraversate dall’acqua.

Canyon da sogno Brent de l'art

Il corso d’acqua che ha scavato e formato i Brent de l’Art

 Come si sono formati?

Il processo di erosione è iniziato migliaia di anni fa. Detriti, sassi e piante travolti dalla piena dei torrenti, una volta entrati nel canyon creano dei mulinelli, sbattono sulle pareti scavando la roccia e poi fluiscono a valle. Un fenomeno naturale quanto straordinario. La particolarità dei Brent de l’Art è il colore delle pareti rocciose che vira al rosso. Il risultato è un’atmosfera surreale, che trasporta la mente nei film d’avventura.

Una gita da sogno

Il luogo perfetto per lanciarsi in un escursione divertente e suggestiva. Ci sono sentieri tracciati che guidano i visitatori in tutta sicurezza. Ovviamente è consigliato munirsi di scarponi da montagna o scarpe da trekking. Se invece preferite gli sport adrenalinici potete optare per la discesa nel torrente e le attività di canyoning o torrentismo, che però si possono svolgere esclusivamente accompagnati dalle Guide Alpine.

canyon brent de l'art

I colori magici di questo Canyon

Inoltre, l’inverno è la stagione perfetta per visitare anse e angoli nascosti. Infatti, nei mesi più freddi sul corso d’acqua si forma uno strato sufficientemente spesso di ghiaccio, che permette d’addentarsi fino nelle anse più lontane dal ponte. Pensate che nelle annate molto fredde (ormai rare) si arrivava ad attraversare il Brent Grande per intero fino alla Marmitta d’uscita. La natura non smette mai di stupire e meravigliare l’uomo. Ogni formazione rocciosa è unica e irripetibile, questo fa sì che le cascate e le stalattiti di ghiaccio assumano colori meravigliosi con sfumature da sogno a seconda dell’esposizione luminosa.

Visitare questo magnifico posto non è un’impresa titanica come sembra. Anzi, si tratta di un percorso tranquillo. Partendo dal centro del paese di Sant’Antonio Tortal si arriverà in poco tempo ai caratteristici canyon. Per i più curiosi, lungo il tragitto ci sono dei pannelli che illustrano geologia, fauna e flora locale. Una passeggiata istruttiva tra boschi e prati di montagna, che vi condurrà dritti ai Brent de l’Art.

il paesaggio brent de l'art

La pareti rocciose di Brent de l’Art

Per gli amanti delle escursioni nella natura e delle passeggiate in montagna, questo è il posto dei sogni. Un angolo di pace, cullato dai rumori della natura, lontani dalla frenesia della città, per ammirare un capolavoro di Madre Natura. 

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La cittadina islandese che nasconde il suo tesoro nel cielo

Nella piccola cittadina islandese di Hella, c’è un’aria magica e incantata. La città ha un’importante vocazione turistica dato che si trova nelle vicinanze del famoso vulcano Hekla. Da Hella, poi, partono le piste per escursioni verso le bellissime catene montuose di Landmannalaugar o Þórsmörk. Ma per godersi il vero spettacolo non serve uscire dalla graziosa città, basta alzare gli occhi al cielo e ammirare tutta la magia dell’aurora boreale.

L’Islanda negli ultimi anni è diventata una meta sempre più richiesta e apprezzata dai turisti che amano escursioni e natura. Tra vulcani, Geyeser, foreste, distese innevate a perdita d’occhio e il cielo più bello del mondo. Non fa eccezione Hella, una cittadinella con pochi abitanti, una piccola comunità agricola che si trova sulle rive del grazioso fiume Ytri-Rangá in una zona nota per l’allevamento dei cavalli. Un posto semplice ma pieno di bellezza.

hella islanda aurora boreale

L’aurora boreale ad Hella

Hella è il posto perfetto per visitare il sud dell’Islanda. La perfetta base d’appoggio per partire ogni giorno alla volta di escursioni, visite guidate e avventure. Potete visitare le cascate Ægissíðufoss, la natura selvaggia che circonda la regione e le cave di Hella.

Tra una passeggiata a cavallo e un’uscita fotografica per immortalare i paesaggi selvaggi dell’Islanda, potete ammirare l’aurora boreale, semplicemente aprendo la finestra. Hella può godere di uno dei cieli più belli al mondo, con i colori e luci magiche dell’aurora. Ricordate che è possibile vedere questo spettacolo della natura per 8 mesi l’anno, da settembre a metà aprile. Scegliete il periodo del vostro soggiorno con cura.

L'aurora boreale a hella, in islanda

Lo spettacolo dell’aurora boreale che illumina il cielo

La cittadina è anche la sede del bellissimo e lussuoso Hotel Rangá. Un albergo affacciato sul Ytri-Rangá, un fiume famoso per la pesca al salmone, è tutto costruito in legno dista 6 km dal museo di storia Saga Center. Le camere e le suite in stile rustico-chic sono dotate di WiFi gratuito, TV e hanno quel fascino speciale che infonde calore, intimità ma anche comfort. Le suite di lusso hanno in più Jacuzzi, frigobar e arredi ispirati a ogni continente. Non solo, l’hotel è dotato anche di ristorante gourmet, bar, vasche idromassaggio scoperte e una sala giochi. Perfetto per rilassarsi dopo una giornata di escursioni.

Hella dista circa 90 km dalla capitale Reykjavik. La città si affaccia sulla costa e ospita il Museo nazionale e il Saga Museum, che ripercorrono il passato vichingo dell’Islanda. Qui potete visitare la bellissima chiesa Hallgrimskirkja, in cemento e il Perlan, un edificio con una cupola rotante in vetro. Queste attrazioni offrono ampie vedute del mare e delle colline vicine. Inoltre, potrete ammirare un capolavoro della natura, la Laguna Blu, nata dall’attività vulcanica dell’isola, è un’area geotermale nei pressi del paesino di Grindavik.

Laguna blu Reykjavik in islanda

La Laguna Blu, nei pressi di Reykjavik in Islanda

Alloggiare a Hella offre la possibilità di risiedere in una delle località più comode dell’Islanda per visitare il sud dell’isola. Tra montagne, fiumi, cascate e la bellezza del piccolo centro cittadino è possibile calarsi nella vita delle persone del luogo, assaporando la vita dei veri islandesi, mangiando cibo tipico e ammirando l’aurora boreale ad ogni risveglio. Un posto da sogno per la vacanza perfetta.