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Gita in battello sul Lago di Como, tra borghi e natura

Se le coste italiane vantano dei panorami da fare invidia a tutto il resto del mondo, nel profondo nord ci sono laghi meravigliosi dove fare una gita fuori porta, per scoprire i tanti piccoli borghi che vi sono affacciati o per prendere un po’ di sole sulle loro rive, quando le belle giornate d’estate lo permettono. Il Lago di Como è uno dei più suggestivi d’Italia, ricco com’è di paesaggi naturali e di paesini colorati che si specchiano sulle sue acque. E per ammirarne la bellezza da un punto di vista diverso, possiamo regalarci una gita in battello. È il modo migliore non solo per apprezzare i meravigliosi panorami lacustri, ma anche per muoversi agevolmente da una sponda all’altra, senza bisogno dell’auto. Ecco i tour assolutamente da non perdere.

Gita in battello sul Lago di Como

Spostarsi in battello sul Lago di Como è senza dubbio un’esperienza da vivere: il servizio di navigazione è davvero completo, soprattutto dalla primavera all’autunno, quando migliaia di turisti si riversano sulle sponde lacustri e non vedono l’ora di imbarcarsi per godere di bellissimi paesaggi da cartolina. C’è poi sempre la possibilità di noleggiare un’imbarcazione privata, se vogliamo andare al di fuori delle normali rotte quotidiane, ma veramente non ce n’è un gran bisogno, visti i numerosi collegamenti che toccano la maggior parte delle località più affascinanti situate lungo le rive del lago.

Sfruttando il servizio di navigazione attivo giornalmente sul Lago di Como, possiamo infatti arrivare pressoché ovunque: è la scelta ideale per chi vuole andare alla scoperta delle belle città affacciate sull’acqua e dei pittoreschi borghi dove l’atmosfera è davvero autentica e il tempo sembra essersi fermato. Le possibilità sono diverse, in base al giro che vogliamo fare. Possiamo acquistare il singolo biglietto e regalarci una mini crociera lacustre, scendendo solo una volta arrivati a destinazione, oppure programmare tante tappe intermedie per poterci immergere tra le viuzze dei paesini.

In quest’ultimo caso occorrerà acquistare tutti i biglietti necessari per non rimanere a terra, oppure usufruire degli speciali ticket che ci permettono di partecipare ai tour organizzati dalla compagnia di navigazione. Insomma, le soluzioni sono davvero tantissime, non resta che scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze e finalmente partire alla scoperta di luoghi meravigliosi, salpando in battello sulle acque turchesi del Lago di Como. Scopriamo alcuni itinerari tutti da vivere, per chi non vuole perdersi neanche una meraviglia di questo posto magico.

Il tour del bacino di Como

Como

Fonte: Lago di Como

Vista sulla città di Como, adagiata sul ramo occidentale del lago

Como è una delle principali città adagiate lungo le sponde del lago: si trova sulla punta meridionale del braccio lacustre che da essa prende il nome, ed è il punto di partenza ideale per fare un bel giro tra i piccoli borghi nei dintorni. Naturalmente non prima di aver passeggiato sul lungolago e aver ammirato qualche bellezza della città, come ad esempio il suggestivo Tempio Voltiano, che ospita un museo dedicato alla memoria dell’illustre fisico Alessandro Volta. È proprio qui vicino che si trova il molo, da cui possiamo imbarcarci in direzione Cernobbio. Questo grazioso borgo ospita ville nobiliari e piccole chiese, ma quello che merita assolutamente una visita è il Giardino della Valle, rigoglioso orto botanico.

La seconda tappa è Moltrasio, piccolo paesino incastonato sotto le montagne ricche di lussureggiante vegetazione. Per gli amanti della natura, non c’è occasione migliore per fare un po’ di trekking e godere del panorama incantevole sul lago. Poi ripartiamo ancora una volta, per l’ultima fermata: attraversiamo il lago e approdiamo a Torno, piccolo borgo Bandiera Arancione dove fermarsi a mangiare qualcosa e a visitare le antiche testimonianze preistoriche come i celebri massi erratici, per fare un tuffo nel passato. Da qui, tornare verso Como è veramente un attimo: la gita in battello ci avrà regalato grandi emozioni.

Il tour dei borghi lacustri

Per ammirare il vero incanto del Lago di Como, tuttavia, dobbiamo spostarci un po’ più a nord, là dove il ramo comense incontra quello lecchese. Qui ci sono delle splendide perle, borghi pittoreschi tra le cui viuzze perdersi per ore. Ottimo punto di partenza è Varenna, il borgo degli innamorati: il suo profilo che si riflette sulle acque azzurre è una cartolina tra le più belle mai viste in Italia. Prima di salire sul battello, non possiamo proprio perderci una camminata nel verde del giardino pubblico di Villa Cipressi (che oggi accoglie un albergo), il luogo ideale dove far sbocciare l’amore.

Varenna

Fonte: Lago di Como

Varenna, il bellissimo borgo degli innamorati

Il tour dei borghi lacustri è un continuo rimbalzare da una sponda all’altra, per poter scoprire i suoi gioielli più affascinanti. La prima tappa è Menaggio, con la sua splendida Chiesa di Santo Stefano a due passi dal lago e i resti di un antico castello che oggi purtroppo non c’è più. Dopo aver passeggiato nel centro storico, possiamo imbarcarci di nuovo in direzione Bellagio. È questo il momento clou del nostro viaggio: il borgo è uno dei più suggestivi di tutta la regione, meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. Da non perdere assolutamente un tour delle sue ville nobiliari e dei bellissimi parchi aperti al pubblico, come quello di Villa Melzi o di Villa Serbelloni. Dopo aver comprato qualche souvenir, proseguiamo la gita in battello.

Ci sono altri piccoli paesini dove possiamo fare una sosta, come Cadenabbia: molto meno conosciuto, conserva per questo il suo fascino originario, e non è difficile poter camminare in tutta tranquillità senza trovarsi in mezzo alla folla di turisti. Le sue atmosfere sono intrise di arte e cultura: di qui sono passati moltissimi grandi personaggi storici, come la scrittrice Mary Shelley, il compositore Giuseppe Verdi e vari regnanti – inclusa la Regina Vittoria d’Inghilterra. Di nuovo a bordo del battello, questa volta ci fermiamo a Tremezzo: tappa obbligatoria è Villa Carlotta, che custodisce un prezioso tesoro di opere d’arte al suo interno e un’altrettanto preziosa collezione di piante e fiori nei suoi giardini.

Tremezzo

Fonte: Lago di Como

Il borgo di Tremezzo, uno dei più belli sul Lago di Como

L’ultima fermata è quella che ci conduce a Lenno, piccola frazione del comune di Tremezzina. Oltre a vantare uno dei panorami più suggestivi sul lago di Como, ospita molte splendide ville nobiliari. Una delle più famose è Villa del Balbianello, curata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano): si tratta di un edificio storico risalente alla fine del’700, e in tempi più recenti usata come location per numerosi film – tra cui un capitolo della saga di Star Wars e quello della saga di James Bond, intitolato Casino Royale. È possibile visitare sia la villa che il suo parco durante la stagione primaverile ed estiva, oltre che in alcuni giorni invernali.

La mini crociera sul Lago di Como

Una valida alternativa al tour che abbiamo appena descritto è la mini crociera sul Lago di Como. Si parte proprio dalla città di Como, e si percorre tutto il ramo occidentale sino ad arrivare a Bellagio, per poi ripartire in direzione Colico, una cittadina situata sulle sponde dell’Alto Lario. Naturalmente, durante il viaggio possiamo fare qualche tappa per scoprire i borghi più belli affacciati sul lago. Come ad esempio Dervio, che ha diverse spiaggette molto affascinanti e persino un acquapark sul lago. O ancora il paese di Piona, dove si può ammirare una meravigliosa abbazia, le cui origini affondano indietro nel tempo.

Il tour del bacino di Lecco

Lecco

Fonte: Lago di Como

La città di Lecco, sul ramo orientale del Lago di Como

Infine, ecco il tour del ramo orientale del Lago di Como, quello divenuto celebre per la romantica descrizione fatta da Alessandro Manzoni nel suo capolavoro I Promessi Sposi. Si parte ovviamente dalla città di Lecco: anche qui, come a Como, c’è un bellissimo lungolago cinto dal verde, dove passeggiare in attesa del battello. Se abbiamo tempo, possiamo anche fare una visita a Palazzo delle Paure, un edificio in stile eclettico neomedievale che ospita una galleria d’arte contemporanea. Saliti a bordo del battello, la prima tappa è Valmadrera: nel borgo possiamo fare un giro presso Villa Gavazzi, grande complesso architettonico che accoglie una ex filanda, antiche fabbriche, la cappella di San Gaetano e meravigliosi giardini.

Salendo verso nord, incontriamo poi il paese di Abbadia Lariana. Oltre ad una passeggiata nel centro storico, gli amanti del trekking possono approfittarne per esplorare i Piani Resinelli, un incantevole altopiano ai piedi della Grignetta, e magari fare tappa alla Cascata Cenghen, con il suo salto di ben 50 metri. L’ultima fermata è Mandello del Lario, un altro borgo ricco di sorprese. Possiamo vedere il Santuario della Beata Vergine del Fiume, capolavoro barocco che custodisce preziose opere d’arte e affreschi meravigliosi. Mentre i più avventurosi possono osare un’escursione all’interno della grotta Ferrera, un’ampia cavità che si apre su una mulattiera, consentendo un facile accesso. Particolarmente affascinante è il ruscello che la percorre per un breve tratto, dando alla caverna un’atmosfera ancora più magica.

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Cosa visitare nei dintorni di Palermo

Per una gita fuori porta tra Palermo e dintorni quali sono i posti più belli da visitare? La capitale siciliana offre tanti piccoli angoli di paradiso, facili da raggiungere in treno, in pullman o meglio ancora comodamente in auto, percorrendo pochi chilometri di autostrada o di strade provinciali.

Come potrai immaginare in queste vaste aree della Sicilia le località marittime si distinguono per la bellezza del mare e degli edifici architettonici senza tempo, in un connubio di arte e storia che difficilmente si può trovare altrove. Se hai a disposizione un po’ di tempo in più da poter trascorrere nelle vicinanze di questa città non puoi assolutamente perdere l’occasione di visitare i dintorni della capitale siciliana.

Se non sai quali scegliere ecco quali sono le più belle località che si trovano a poca distanza da Palermo, per una gita di un giorno da fare in un weekend lungo. Buona lettura!

Cefalù

Iniziamo il tour di Palermo e dintorni con la splendida Cefalù, una delle perle della Sicilia, un luogo di cui ti innamorerai a prima vista. La rocca che si sporge sul mare cristallino è uno scenario indimenticabile che solamente qui puoi trovare.

Questa piccola località risalente al periodo normanno è unica non solo per le acque azzurrine, ma addentrandoti per una passeggiata tra le stradine centrali ti potrai imbattere nei monumenti in stile arabo-normanno, come il bellissimo Duomo, conosciuto come la Cattedrale della Trasfigurazione ed edificato nel 1131, con la sua pianta a croce latina che domina la piazza sempre gremita di gente.

Una volta visitato il centro storico puoi dirigerti verso il mare: le spiagge di Cefalù sono molte e ben attrezzate, in ognuna troverai un mare chiaro e sempre limpido. Tra le più note e più amate c’è la Spiaggia di Cefalù, il lido principale della città, che costeggia il centro storico, e la Spiaggia Salinelle, un arenile lungo 15 chilometri fatto di sabbia e ciottoli.

Monreale

Dopo aver terminato la visita di Cefalù con solamente un’ora di auto puoi raggiungere Monreale, situata a 10 chilometri da Palermo, un meraviglioso comune famoso in tutto il mondo per la sua maestosa cattedrale.

La Cattedrale di Santa Maria Nuova venne costruita nel 1172 per volere di Guglielmo II d’Altavilla, l’attuale Re di Sicilia, e dal 2015 fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per il suo altissimo valore artistico e architettonico.

Il suo interno è un tripudio di absidi, cappelle e mosaici preziosi dall’inestimabile valore mondiale, mentre all’esterno è dominata dalle due inconfondibili torri che inquadrano la facciata. È un luogo assolutamente da visitare, per questo motivo ti consiglio partecipare a una visita guidata con un esperto che ti darà tutte le informazioni relative alla storia e all’arte di questa famosa cattedrale. Puoi prenotarla comodamente online.

Una volta visitata la Cattedrale puoi perderti nel borgo che le si snoda tutto intorno, e immergerti nell’atmosfera locale del tutto particolare, fatta di diversi colori, sapori ed etnie.

Segesta

Per una gita di una giornata da mattina a sera Segesta, Erice e le Saline sono una meta ideale. In un solo giorno potrai vedere queste tre località tipiche siciliane, tutte e tre diverse tra loro per le caratteristiche naturalistiche e storiche.

Iniziamo da Segesta, un interessante sito archeologico sulle pendici del Monte Barbaro, fondato nel lontano IX secolo a.C. probabilmente per mano degli Elimi, una popolazione di profughi troiani.

Il parco archeologico di Segesta è famoso per le sue due opere architettoniche principali, il Tempio Dorico e il Teatro Greco. Il primo, costruito intorno al V secolo a.C., è un’imponente struttura di 36 colonne di 10 metri ben conservata. Il secondo è un teatro edificato dagli abitanti di Segesta in cima al Monte Barbaro, probabilmente intorno al III secolo a.C., ed è caratterizzato da uno stile tipicamente greco. Ad oggi viene utilizzato per le rappresentazioni teatrali, e può ospitare fino a 4000 persone.

Erice

Una volta tornati indietro nel tempo tra le rovine di Segesta puoi proseguire il tour di una giornata visitando il grazioso borghetto medievale di Erice, arroccato sul Golfo di Trapani. Ciliegina sulla torta di questo luogo incantato è il Castello di Venere, dedicato alla dea Afrodite. Una passeggiata sulle strade acciottolate di Erice e ti sembrerà di essere nel Medioevo!

Saline di Trapani

Prosegui il tuo tour di un giorno diretto verso le Saline di Trapani, un luogo naturalistico di rara bellezza per la varietà di specie animali e vegetali che ne fanno un luogo protetto per la biodiversità. Il giro delle saline dura circa due ore, ed è visitabile gratuitamente.

Se questa gita di una giornata puoi affidarti a un tour organizzato e prenotare la tua partecipazione online, la cancellazione è gratuita fino a 24 ore prima della data scelta. Come ti dicevo basta una sola giornata per visitare tutte e tre le località, che ti consiglio di non perdere per la loro unicità.

Bagheria

Proseguiamo la scoperta di Palermo e dintorni con Bagheria, un piccolo comune siciliano chiamato anche la Città delle Ville, divenuto celebre per il film omonimo, di Giuseppe Tornatore, che prende il nome dalla pronuncia siciliana della città, Baarìa.

Aneddoti a parte, Bagheria ha tantissime cose da vedere: dalle spiagge ai monumenti, un giorno potrebbe non bastare, ma dista da Palermo solamente poco più di 14 chilometri. Partendo la mattina puoi goderti qui una giornata di un giorno e rientrare la sera stessa a Palermo.

La Città delle Ville ha un centro storico ricco di ville, appunto, risalenti al XVIII secolo in stile barocco, come Palazzo Butera – Branciforti, o Villa Palagonia, la “Villa dei Mostri”, così chiamata per le “mostruose” decorazioni che la caratterizzano.

Oltre alle numerose chiese del centro storico, tra cui la Chiesa delle Anime Sante o la Chiesa Madrice di Bagheria, sono degne di nota anche le spiagge sabbiose e rocciose dal mare cristallino, come Capo Zafferano o la Spiaggia dei Francesi.

In un tour di Palermo e dintorni la visita a Bagheria non può non terminare con un assaggio delle tipiche prelibatezze culinarie del luogo, in una delle osterie caratteristiche sparse per il paese.

Se preferisci puoi abbinare una visita alla Villa con un itinerario di street food, e combinare l’esperienza culturale con quella culinaria. È possibile prenotare il tour qui. Non te ne pentirai!

Mondello

Se ami la Sicilia avrai sicuramente sentito parlare di Mondello, con la sua spiaggia che abbraccia la costa con una baia semicircolare a circa 10 km da Palermo, nella parte nord-occidentale.

Questo luogo è un mix di vegetazioni e paesaggi marini, trovandosi tra due monti predominanti sulla costa, il Monte Pellegrino e il Monte Gallo, e incastonata tra una fitta vegetazione mediterranea e il mare dalle sfumature celesti che bagna la spiaggia di sabbia bianca.

Modello è facilmente raggiungibile in autobus o in auto, ed è molto amata sia dai palermitani che dai turisti. Non solo mare incontaminato, ma anche tanti locali per divertirsi e trascorrere una serata in compagnia alla vista di un meraviglioso tramonto. Se ami la cucina siciliana non resterai deluso dalle piccole trattorie sul mare, pronte a cucinare tipici piatti espressi di pesce fresco.

Castellammare del Golfo

Un tour di Palermo e dintorni è soprattutto mare, mare e ancora mare, perché di questi luoghi non se ne ha mai abbastanza!

E allora non può mancare una tappa in un’altra splendida località marittima, Castellammare del Golfo. Solo 65 chilometri la separano da Palermo, rendendola un luogo ideale per una gita al mare in giornata.

Anche qui troverai molti edifici architettonici risalenti all’epoca normanna come la Chiesa Madre e il Castello Arabo Normanno, ma senza dubbio la maggiore attrazione di questo luogo è proprio il mare con le spiagge della Riserva dello Zingaro e la Tonnara di Scopello, due luoghi assolutamente da visitare.

A Castellammare del Golfo c’è la possibilità di vivere un’esperienza di totale divertimento e relax prenotando una gita con barca privata. La gita in barca è l’ideale per godere appieno delle bellezze di questo luogo, per saperne di più puoi prendere informazioni e prenotarti qui.

Per gli appassionati del trekking non può mancare una passeggiata tra le pendici del Monte Inici, un massiccio alto 1064 metri sul livello del mare dalle origini antichissime e luogo di ritrovamento di interessanti reperti storici e rare conformazioni naturalistiche. Le escursioni sul Monte Inici sono disponibili tramite l’organizzazione CAI.

Il nostro tour di Palermo e dintorni finisce qui, ma i luoghi da visitare non sono ancora finiti. Qui ti abbiamo proposto i più bei posti da visitare nelle vicinanze con una gita di una giornata, nel caso in cui ti trovassi a Palermo e avessi un po’ più di tempo a disposizione per curiosare nei dintorni.

La Sicilia è una splendida regione visitabile tutto l’anno grazie alle temperature sempre miti, un vantaggio non indifferente, e ai costi non esageratamente elevati. Inoltre, se hai a disposizione la tua auto gli spostamenti sono rapidi e agevoli. Mi raccomando, qualsiasi sia la stagione, non dimenticarti il costume da bagno. Sarebbe un vero peccato!

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Cosa vedere nelle vicinanze di Londra

Il Regno Unito racchiude nel suo territorio splendide città e immense campagne verdi, veri e propri gioielli naturalistici da scoprire tra miti e leggende, luoghi che portano con sé anche migliaia di anni di storia e tradizione giunti fino ai nostri giorni.

Senza dubbio il primo posto sul podio tra le mete imperdibili va all’intramontabile capitale britannica, me sei già stato nella città reale questa volta perché non prenderti del tempo per visitare Londra e dintorni? Ti troverai in pochissimo tempo a visitare cittadine antiche, campagne da sogno e cattedrali fiabesche, tutto con pochissimi chilometri di viaggio.

Tra i numerosi posti da visitare fuori Londra avrai sentito sicuramente parlare delle storiche Oxford e Cambridge, ma anche di luoghi immersi nella brughiera britannica o sulle coste dove gli inglese amano trascorrere le vacanze, come Cotswold, Brighton, l’affascinante Stonehenge.

Continua a leggere questo articolo per scoprire cosa vedere vicino Londra, anche per una comoda gita da fare in giornata.

Oxford e Cambridge

Iniziamo da uno dei luoghi più iconici dei dintorni di Londra, le due cittadine universitarie sinonimo di cultura e dall’architettura unica: naturalmente stiamo parlando di Oxford e Cambridge, situate la prima a un’ora e quindici minuti di treno da Londra, e poco meno di due ore la seconda.

Sia Oxford che Cambridge sono note per le loro antiche università da sogno, quella di Oxford è la più antica del Regno Unito, risale addirittura al 1096. Lo stile architettonico gotico è sopravvissuto agli anni delle guerre e ancora oggi svettano le sfarzose guglie che si protendono verso il cielo.

Anche l’Università di Cambridge ha avuto tra i suoi studenti gli scrittori inglesi più illustri e ad oggi è una delle università più prestigiose al mondo, oltre ad avere un ateneo dagli edifici antichissimi e meravigliosi dal punto di vista architettonico. Se sei un fan del maghetto più amato al mondo ammirando Oxford e Cambridge potresti riconoscere alcuni luoghi e paesaggi, diventati famosi grazie alle scene girate per il film di Harry Potter.

Se vuoi visitare la sala da pranzo più famosa del mondo puoi recarti al Christ Church College di Oxford, partecipando a un tour guidato con partenza da Londra potrai fermarti nei luoghi più belli di queste antiche cittadine, esplorare i siti principali e avere del tempo libero per passeggiare tra i college.

Un giro in barca lungo il fiume Cam e la visita si può dire completa, in un solo giorno puoi visitare entrambe grazie alla poca distanza che le separa, circa 140 chilometri.

Il fascino di Stonehenge

Tra i dintorni di Londra da esplorare un posto d’onore lo merita senz’altro Stonehenge, il famosissimo circolo neolitico di pietre situato nei pressi di Salisbury. È un sito pieno di fascino, raggiungibile in circa due ore da Londra, e non a caso è una delle visite più amate per chi vuole esplorare i dintorni di Londra: la sua atmosfera unica e surreale circondata dal mistero è davvero irresistibile.

Alcuni lo descrivono come un santuario per venerare il sole, altri come un sito astronomico che veniva utilizzato come indicatore per le stagioni, ma tutti sono d’accordo sulla datazione dei suoi resti più antichi che risalgono addirittura a 40 mila anni fa. Trovarsi in mezzo ad alcune tra le pietre più antiche del pianeta è un’esperienza irripetibile.

Stonehenge è conosciuta proprio per i suoi cerchi di pietra con l’architrave, costruiti nel Neolitico non si sa bene con quale tipo di attrezzatura né modalità. Questo luogo iconico conosciuto in tutto il mondo è visitabile con l’acquisto di un biglietto d’ingresso, che ti permetterà di raggiungere il centro visitatori e iniziare una splendida visita guidata. Puoi prenotarti visitando il sito con un semplice click.

Canterbury e le scogliere di Dover

Tra i tour più gettonati di Londra e dintorni c’è senz’altro la gita nella piccola cittadina di Canterbury divenuta famosa per i racconti omonimi scritti da Chaucer.

Canterbury è un piccolo borgo incantato dalle strade antiche, si trova nel Kent e in un giorno potrai vedere le sue tipiche casette in legno lungo il fiume, la cattedrale Patrimonio dell’Unesco, costruita alla fine degli anni 1000, l’abbazia di Sant’Agostino e altri piccoli tesori che potrai scoprire passeggiando per il centro storico.

A meno di quaranta minuti di treno da Canterbury sono situate le bellissime scogliere di Dover, tanto decantate da scrittori e poeti per la straordinaria bellezza naturalistica unica al mondo. Il miglior mezzo per raggiungerle è sempre il treno.

Puoi visitare Canterbury e le bianche scogliere in un solo giorno partecipando a una visita organizzata della durata di circa dieci ore, comprensiva di transfer di andata e ritorno. Le White Cliffs sono spettacolari e assolutamente da non perdere se vuoi saperne di più su Londra e suoi dintorni.

Gita balneare a Brighton

Brighton, la cittadina inglese irriverente ma tradizionale allo stesso tempo, ti aspetta per un’indimenticabile tour in giornata da Londra, per mostrarti le sue tipiche spiagge ghiaiose che si alternano agli edifici in stile regency.

A Brighton troverai vita notturna, divertimento tra arte, musica e festival di ogni tipo, e i collegamenti da Londra soprattutto con il treno sono rapidi e poco costosi. Proprio per questo gli inglesi amano recarsi qui per i loro weekend di relax e mare, trascorrendo il tempo libero tra il lungo mare e l’iconico Palace Pier, il molo che offre attività ricreative per tutti i gusti. Qui il divertimento è assicurato per adulti e bambini.

Una visita al Brighton Museum Art & Gallery, nell’elegante area del Royal Pavillion, e magari una sosta nei rigogliosi giardini dove gli inglesi amano rifocillarsi all’ombra degli alberi secolari. Per un po’ di shopping il quartiere bohémienne North Laine non ti deluderà!

Le Cotswolds

Visitando Londra e i suoi dintorni ti accorgerai che è ricca di bellezze naturalistiche, e le Cotswold sono al top della classifica. Stiamo parlando di una catena collinare che si trova a sole due ore da Londra, caratterizzata da villaggi rurali, ampie distese verdi e silenziose nel cuore dell’Inghilterra che non potrai non amare.

Visitare le Cotswolds significa prendersi del tempo per godere di ogni piccolo villaggio che ne fa parte, viaggiando tra i cottage degni di un libro di Jane Austin e le leggende storiche tramandate di generazione in generazione.

Questa è la tipica campagna inglese, ma non mancano anche città come Burford, località medievale tra le più belle, e i borghi sul fiume. Prenditi una giornata per partecipare a una gita organizzata con partenza da Londra, con tappe nelle soste più caratteristiche della zona.

La città termale di Bath

A circa 200 km da Londra potrai raggiungere Bath, una cittadina termale situata a sud-ovest dell’Inghilterra, dove potrai trascorrere una piacevole giornata tra gli edifici georgiani del XVIII secolo.

Bath è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco nel 1987 per la sua unicità, tante sono le opere storiche da visitare nel centro. i Romani già nel 70 d.C. vi costruirono il famoso complesso termale ancora oggi amatissimo e rimasto pressoché intatto, e oggi gli inglesi amano trascorrere del tempo in relax all’interno di questo piccolo angolo romano.

L’abbazia di Bath, o Bath Abbey, è un eccezionale edificio architettonico che domina il centro con la sua torre alta ben 49 metri. Sali in cima alla torre e avrai una vista mozzafiato sulla città, dall’ultimo edificio medievale costruito in Inghilterra nel 1616.

E ancora passeggiando per le strade della città incontrerai il ponte Pultney, il The Circus, edificio georgiano dalla forma circolare ispirata al nostro Colosseo, e ancora il Royal Crescent, un altro complesso abitativo costruito come il precedente, da John Wood il Giovane. Una serie di imponenti opere architettoniche che fanno di questa città un gioiello del sud dell’Inghilterra, assolutamente da vedere anche se forse non molto conosciuto dai più.

Gli appassionati di letteratura ricorderanno meglio le ambientazioni di alcuni romanzi di Jane Austen, che avendo trascorso molti anni a Bath ce la racconta con lo stile unico che la caratterizza, nel suo romanzo “Persuasione”.

Se vuoi saperne di più su Bath puoi prenotare una visita guidata con un esperto, abbinando al tour della città anche un ingresso alle terme. Prenota in anticipo il tuo tour personalizzato qui.

I posti da visitare vicino Londra che meritano una visita sono tutti a portata di mano, e raggiungibili con il treno o con l’auto a costi contenuti. Sono mete ideali sia per una gita in giornata che per un weekend lungo, sono luoghi pieni di tradizione dove poter approfondire la conoscenza della cultura anglosassone.

La capitale Londinese ogni anno attira moltissimi turisti da tutto il mondo, e le cose da vedere sono molte, ma una gita nei dintorni di Londra è un must. Se ami la campagna avrai l’imbarazzo della scelta, se preferisci una gita urbana puoi scegliere tra le diverse città che circondano la capitale.

Dalle località più antiche a quelle più moderne, ora puoi scegliere i posti da visitare fuori Londra in anticipo e pianificare una visita guidata che comprenda tutto ciò che vuoi esplorare. In un solo weekend avrai un assaggio di alcuni tra i migliori posti da visitare fuori Londra!

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I più bei viaggi in moto dove ammirare il foliage d’autunno

L’Italia è ricca di zone dove poter ammirare il foliage autunnale. Molte sono perfette per una gita in sella a una moto, magari elettrica.

Un’azienda esperta del settore, la Zero Motorcycles, consiglia quali sono le mete italiane da non farsi sfuggire durante l’autunno.

Langhe piemontesi e Panoramica Zegna

Nel cuore del Piemonte, le Langhe Patrimonio Unesco e la Panoramica Zegna sono due mete ideali da visitare in moto per ammirare il foliage. Le Langhe, famose per i loro vigneti e i borghi pittoreschi e che evocano i prodotti autunnali Barolo, Barbaresco, La Morra, ma anche Neive e Grinzane Cavour, si animano in una festa di colori autunnali.

La Panoramica Zegna, un parco naturale situato nelle Alpi Biellesi, è un susseguirsi di viste grandiose sulle montagne e sulle valli circostanti. In sella a una moto elettrica, è possibile esplorare questi scenari mozzafiato in silenzio, vivendo l’atmosfera unica dell’autunno piemontese.

Dolomiti della Paganella

Le Dolomiti della Paganella, nel cuore del Trentino, sono un contesto straordinario per ammirare il foliage in moto. Qui, durante l’autunno, le foreste si tingono di colori caldi e intensi, creando un panorama emozionante per i motociclisti. Le strade panoramiche attraverso queste montagne offrono una vista senza pari, rendendo ogni curva un’opportunità per immergersi nella pura bellezza.

Val Masino

La Val Masino, incastonata tra le maestose Alpi italiane in provincia di Sondrio, è un’altra destinazione imperdibile per ammirare il foliage in sella alla due ruote Durante l’autunno, la valle diventa un paradiso di colori, con i boschi di faggi e larici che assumono sfumature dal vermiglio al dorato. Le strade tortuose che si snodano attraverso la valle attraversano i panorami da cartolina delle montagne e dei boschi colorati. È l’ambiente perfetto per una guida tranquilla e contemplativa, dove il silenzio si fonde con la meraviglia della natura.

Val D’Orcia

La Val d’Orcia, in Toscana, è famosa per i suoi paesaggi collinari, i campi di grano, i cipressi e i vigneti, che d’autunno vivono di colori e luci particolarmente brillanti.

In sella a una moto elettrica, è possibile percorrere le strade panoramiche della Val d’Orcia, passando anche da località ricche di cultura come Pienza, Montalcino e Montepulciano. Il silenzio della moto elettrica permette di immergersi completamente nella tranquillità della campagna toscana e di catturare la bellezza dei colori autunnali che avvolgono questa regione.

Sicilia

Se si desidera raggiungere una destinazione unica, si può considerare un viaggio in moto fino in Sicilia. Si parte da Palermo o da Catania e si percorre la costa Nord orientale dell’isola, ammirando l’Etna, le vigne, che in autunno assumono mille sfumature dal verde al giallo, e i paesaggi lungo la splendida costa. L’autunno in Sicilia è ancora piacevole e presenta una grande varietà di colori sorprendenti.

Liguria

La Liguria offre sia una costa affacciata sul Mar Ligure sia colline ricoperte di vegetazione mediterranea. Si può partire da Genova e percorrere la costa verso le Cinque Terre, con le sue strade panoramiche e i villaggi colorati e pittoreschi, Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, uno più bello dell’altro.

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Escursioni presso la Riserva dello Zingaro: quali fare

La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro lega il suo nome al piacere della scoperta e dell’avventura. Questa splendida area protetta, tra i luoghi più affascinanti e selvaggi della Sicilia, offre sette chilometri di natura incontaminata da San Vito Lo Capo Castellammare del Golfo. Un saliscendi di costa, tra la verde vegetazione spontanea e le acque trasparenti delle calette, dove “la terra profuma ancora di terra ed il mare profuma ancora di mare”, grazie a quanti si sono battuti per mantenere integro questo angolo di paradiso, impedendo la realizzazione di una strada litoranea.

La si può quindi a ragione considerare una vera e propria opera d’amore della sua gente e di chi, visitandola, rispetta le leggi di questi luoghi. Tre percorsi, più o meno difficoltosi, permettono di esplorare una delle fasce costiere più belle d’Italia, vivendo appieno tutte le sue meraviglie. Seguiteci.

Riserva dello Zingaro: da dove accedere

Si può accedere alla Riserva dello Zingaro da due ingressi principali: lato Nord, da San Vito Lo Capo, e lato Sud da Scopello, frazione di Castellammare del Golfo. Dall’ingresso Nord lo spettacolo si apre sull’incantevole Cala Tonnarella dell’Uzzo, le cui acque trasparenti sono raggiungibili in dieci minuti, senza percorrere troppi dislivelli. Un particolare che la rende anche la più frequentata durante la stagione estiva. Addentrandovi tra i sentieri, troverete altre calette tranquille, come Cala Marinella, Cala Beretta, Cala della Disa, Cala del Varo e Cala Capreria, la prima che si  incontra se scegliete l’ingresso  Sud.

Quest’ultimo si si trova a 10 chilometri da Castellammare del Golfo. Da qui, dopo aver attraversato un tunnel scavato nella roccia, si raggiunge la sopracitata Cala Capreria, impiegando circa 20 minuti di cammino. Una meraviglia di riflessi turchesi che incontrano il bianco dei ciottoli lucidati dal mare, accompagnando i viaggiatori su tutto il sentiero di costa.

Cala dell'Uzzo

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L’incantevole Cala dell’Uzzo, raggiungibile dal lato Nord

Gli spettacolari sentieri della Riserva dello Zingaro

Camminare lungo i sentieri della Riserva dello Zingaro è un’esperienza che va fatta godendosi, passo dopo passo, il gusto del viaggio lento. Lo sguardo viene catturato da ogni incredibile sfumatura di paesaggio, con la vegetazione che trionfa tutt’intorno, i percorsi ricchi di suggestione, grotte e musei da scoprire. Potete, infine, approfittare delle spiagge che si incontrano durante il tragitto, piccole oasi immacolate dove rinfrescarvi e rigenerarvi.

Il sentiero costiero

È il meno impervio, quindi il più semplice da percorrere. La distanza per la sola andata, da ovunque si decida di partire, è di circa 7 km, percorribili in non più di 2 ore. Certamente la durata del percorso può variare, a seconda se decidiate o meno di visitare tutte le calette.

Il paesaggio predominante è quello della macchia bassa, una natura non contaminata che svela un tripudio di ginestre e timo, mandorli e frassini, carrubi e disa. Un’incantevole cromatura di colori  in contrasto di cui godere soprattutto in primavera e in autunno, così da non imbattersi nella folla dell’alta stagione. A farvi compagnia lungo tutto il tragitto si stagliano all’orizzonte la roccia bianca, le sfumature del mare, il verde della palma nana, regalando l’illusione di essere all’interno di un dipinto. Non mancano le aree attrezzate in cui sostare, per recuperare le energie.

Il percorso di mezza costa

È un percorso di media difficoltà, 8,5 km della durata di circa 4 ore, ed è anche il più panoramico. Da qui ci si può addentrare lungo i sentieri che portano nella parte alta del suo territorio, raggiungendo il Borgo Cusenza, considerato il cuore della Riserva dello Zingaro e uno dei più belli della Sicilia, e Contrada Sughero.

Qui troverete anche dei rifugi per il bivacco, nella stagione aperta al pubblico che va da maggio a ottobre, durante la quale i custodi accolgono i visitatori raccontando loro storie semplici e ricche di curiosità su questi luoghi dall’anima ancora squisitamente rurale. A questo punto, le staccionate in legno segnano le deviazioni per altri percorsi, dando a ciascuno la scelta su come proseguire per scoprire altre meraviglie.

Il sentiero alto

Siamo arrivati al percorso più impegnativo, consigliato esclusivamente agli appassionati ed esperti di trekking. Sentieri in salita, circondati di ginestre, si snodano per 17 km, richiedendo un cammino della durata di circa 7 ore. Percorrono, da nord a sud,  le cime di Monte Passo del Lupo (868 mt), Monte Speziale (914) e Monte Scardina (680), attraversando un paesaggio di montagna fiancheggiato da pini d’Aleppo e lecceti. Dall’alto di queste cime, che formano la dorsale che da sud-est sale verso nord-ovest, si possono ammirare gli squarci che si aprono verso il mare in lontananza, restituendo allo sguardo un incanto senza fine.

Il Sentiero Italia

La Riserva dello Zingaro è attraversata anche dal Sentiero Italia, che con i suoi oltre 7000 km è il percorso escursionistico più lungo del mondo. Ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti l’itinerario è stato fatto proprio dal CAI nel 1990, per poi essere inaugurato nel 1995. L’affascinante percorso escursionistico si sviluppa con circa 400 tappe lungo l’intera dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale delle Alpi. Il concatenamento di tracciati che formano il Sentiero Italia attualmente è quasi completamente segnalato con i colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.” Dalla Riserva dello Zingaro il sentiero può essere attraversato partendo da Scopello o da Macari. Ci si avventura per 14 km circa, percorrendo sia la parte alta che quella costiera.

Le grotte della Riserva dello Zingaro

Un’esperienza unica da fare nella Riserva dello Zingaro è una visita alle sue splendide grotte, ma attenzione: soltanto con la guida di uno speleologo. Non tutte, infatti, sono accessibili ai non esperti, inoltre è molto facile perdere l’orientamento. La più grande è la Grotta del Sughero, con concrezioni eccezionali e formazioni caratteristiche, tra le poche nella Riserva che vanta la presenza dell’acqua, con alcuni laghetti incantevoli. Molto interessante è poi la Grotta dell’Uzzo, considerata uno dei più importanti siti preistorici dell’intera Sicilia.  All’interno di essa sono state rinvenute tracce di presenze umane risalenti a circa 10.000 anni fa.

Altre grotte accessibili sono quella del “Porco”, con striature di faglia che ne fanno capire l’origine tettonica, e le tre che prendono il nome di “Mastro Peppe Siino”, antri che fungevano da riparo fino al secolo scorso. Sempre nella zona collinare o a mezza costa si trovano altre tre grotte molto ineterssanti per la presenza di speleotemi come le ‘forme coralline’, accessibili però solo a persone esperte”: la Zubbia dei Coralli, la  Zubbia del Corno e la Zubbia delle Lame. Nella zona montuosa, l’unica grotta accessibile al pubblico inesperto è quella di Monte Speziale.

Grotta dell'Uzzo

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Grotta dell’Uzzo,  uno dei più importanti siti preistorici della Sicilia

Riserva dello Zingaro: consigli utili

Per godere appieno della bellezza della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, camminando in totale sicurezza lungo i suoi sentieri, è raccomandato seguire alcuni consigli pratici ed utili. Per prima cosa, è fondamentale partire con scarpe da trekking o da ginnastica e pantaloni lunghi in qualsiasi stagione, dato che si può facilmente incappare in arbusti, cespugli spinosi o insetti.

Ricordatevi di avere con voi sempre riserve d’acqua e di proteggervi la testa con un cappello, dato che lungo l’itinerario il sole è alto e caldo anche nelle stagioni più miti. Vi ricordiamo, infine, che Riserva Naturale dello Zingaro è aperta tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 19.30.

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Matese: paradiso degli escursionisti

Sognate una vacanza a pieno contatto con la natura, giornate scandite da escursioni, percorsi da trekking e dalla scoperta di borghi millenari custodi di meraviglie e tradizioni?

Il Massiccio del Matese in Molise è la meta che fa per voi, un autentico patrimonio ancora intatto, un ambiente protetto ricco di parchi, riserve, oasi, sorgenti, corsi d’acqua e cascate nonché grotte spettacolari, tra le più lunghe d’Italia.

Ma non basta: non è raro scorgere le suggestive “Marmitte dei Giganti“, pozze d’acqua cristallina che nascono dal disgelo, cavalli che pascolano selvaggi, greggi di pecore e mandrie di mucche, gli ultimi carbonai, preziosi siti archeologici e piccoli paesi in armonia con la montagna che li abbraccia.

Una catena montuosa da scoprire e da vivere, che osserva contemporaneamente due mari, il Tirreno e l’Adriatico, in una posizione davvero privilegiata.

Gli affascinanti borghi sui versanti dei monti

Per conoscere meglio questo angolo di Molise, tra le prime tappe non possono mancare alcuni dei paesi più caratteristici, arroccati sui monti, in perfetto equilibrio con il territorio che li ospita, piccoli presepi che, al calar della sera, fanno risplendere con le loro luci il nero profilo dei versanti.

Alle pendici del Matese, con il paesaggio segnato dal tipico tratturo (il percorso dei pastori durante la transumanza) molisano Pescasseroli-Candelo, Sepino, borgo medievale delimitato dalle antiche mura, consente di andare alla scoperta dell’area archeologica di Saepinum, dove spiccano i luoghi più rappresentativi della città romana quali le terme, la cinta muraria, il foro, la basilica e il teatro.

In più, vi sono i resti anche di Saipins, insediamento del periodo sannitico in località Terravecchia, e il pianoro di Campitello del Sepino che si raggiunge seguendo un sentiero di montagna: si tratta di una rigenerante distesa pianeggiante circondata da verdi boschi.

Altrettanto custode di meraviglia è Roccamandolfi, raccolto borgo medievale vegliato dalle rovine di un castello longobardo, un fitto dedalo di vicoletti e casette che hanno come fulcro la Chiesa di San Giacomo.

Oltrepassata la parte alta del paese, ecco il Castello, già presente alla fine del XI secolo, di cui oggi rimangono le torri e le mura: dopo una visita, si può proseguire lungo una stretta stradina di montagna per arrivare al pianoro di Campitello di Roccamandolfi, altro punto di partenza per entusiasmanti escursioni tra i boschi del Matese.

Non lontano dal gruppo montuoso delle Mainarde e dal fiume Volturno, merita una sosta anche Monteroduni, le cui stradine e case del centro storico sorgono attorno al suo simbolo, il Castello Pignatelli.

Si tratta di un edificio a forma rettangolare con quattro torrioni cilindrici agli angoli che, nel tempo, ha perso le fattezze di fortificazione longobarda e poi normanna per diventare un’elegante residenza signorile: al suo interno, il piano terra ospita stanze con forni, cucine e cantine con grandi botti in legno mentre il piano nobile incanta con un magnifico salone con pavimento in cotto, soffitto in legno dipinto con motivi cavallereschi, e lo stemma della famiglia Pignatelli.

L’anfiteatro naturale di Campitello Matese

Campitello Matese

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Campitello Matese, Molise

Il borgo medievale di San Massimo, che conta meno di 800 residenti, vanta, a 1429 metri di altitudine, il pianoro di Campitello Matese, la stazione sciistica più importante del Centro e Sud Italia con 40 chilometri di piste, svariati impianti di risalita, strutture ricettive e servizi per i turisti, racchiusa tra la cima più elevata del Matese, il Monte Miletto a 2050 metri, e le creste della Gallinola a 1922 metri.

In estate offre entusiasmanti occasioni per escursioni, trekking, camminate, gite a cavallo, in mountain bike o in squad, discese con il parapendio e moltissimi altri sport all’aria aperta.

Gli escursionisti apprezzeranno i numerosi sentieri dove ascoltare la voce del vento, come quello di Capo d’acqua che conduce a Capo dell’arco: qui fa bella mostra di sé un pittoresco arco naturale scavato dalla natura nella roccia.

L’Oasi WWF di Guardiaregia, natura allo stato puro

Da non perdere è l’Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiaro, una delle più grandi d’Italia con un’estensione di oltre 2000 ettari, custode di vere perle naturalistiche come il canyon del Quirino sul cui fondo svettano il leccio e tassi centenari, grotte, boschi di faggi e la fragorosa Cascata di San Nicola dove l’acqua si tuffa con un salto di ben 100 metri.

Lasciano poi senza parole i “Tre Frati“, tre maestosi faggi secolari poco distanti uno dall’altro, e le grotte Cul de Bove e Pozzo della Neve, quest’ultima tra le cavità più profonde del Paese con 1045 metri.

Per quanto riguarda la fauna selvatica, l’oasi è habitat ideale per il lupo, la poiana, il falco pellegrino, il nibbio reale, il merlo acquaiolo, e varie specie di anfibi tra cui citare la salamandra dagli occhiali.

L’antica Bojano, tra storia e leggenda

Civita di Bojano

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L’antico borgo di Civita di Bojano

Alle pendici del Matese e a ridosso del fiume Biferno, la cittadina di Bojano, sovrastata dall’antico e silenzioso borgo fortificato di Civita, avrebbe avuto origine, secondo la leggenda, da un gruppo di Sanniti che decisero di edificarla proprio nel punto in cui si era fermato il cammino di un bue sacro.

Oggi, tra le testimonianze del passato, da vedere è la Cattedrale di San Bartolomeo, patrono della diocesi e della città, risalente al XI secolo, una delle più antiche della cristianità.
Nel corso del tempo, la chiesa ha subito numerose distruzioni e trasformazioni: durante gli ultimi lavori di restauro, al di sotto dell’altare è tornata alla luce l’antica abside da cui sgorga acqua e a cui si accede scendendo sette gradini che simboleggiano i sette vizi capitali.
Tale ritrovamento, rende la Cattedrale di Bojano forse l’unica a possedere un altare al di sopra di una sorgente d’acqua.

Dalle rovine del Castello, invece, si gode di una vista superba: da un lato la piana su cui sorge l’abitato con l’inizio del Tratturo Pescasseroli-Candela e della Valle del Biferno, dall’altro i Monti del Matese.
Ai piedi della vecchia fortezza, delimitato da una cinta muraria ancora in parte visibile, ecco un agglomerato di piccole case e strette vie, in gran parte disabitato.

Ma non è tutto. Raggiungibile soltanto a piedi seguendo un sentiero montano, emoziona il Santuario di Sant’Egidio, a 1000 metri tra i boschi di faggio del Matese, una suggestiva chiesetta del IX-X secolo nei pressi di una fonte d’acqua purissima. Non manca un rifugio per gli escursionisti che desiderassero fermarsi qualche giorno in uno scenario idilliaco.

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Nuove escursioni sulle orme del Perugino

Tra le innumerevoli iniziative che l’Umbria ha messo in campo per celebrare i 500 dalla morte del Perugino (tra cui va segnalata la Mostra monografica allestita presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia) prende vita il progetto turistico “Il Perugino per tutti“, escursioni gratuite tra luglio e settembre in e-bike e navetta.

Si tratta di un nuovo percorso permanente che attraversa il ricco territorio di Foligno, Spello e Assisi e vede come protagonista il magnifico paesaggio umbro, per omaggiare un Maestro, il “Divin Pittore” Pietro Vannucci, che trasse ispirazione da paesaggi veri che idealizzò e poi rese immortali nei suoi capolavori: calanchi, scoscese scarpate, verdeggianti colline, fiumi, torrenti, boschetti, piccoli paesi e specchi d’acqua che sono tuttora riconoscibili nella sua terra natia.

“Il Perugino per tutti”: un’esperienza unica nelle terre umbre

L’obiettivo del progetto “Il Perugino per tutti”, patrocinato e finanziato dalla Regione Umbria con il cofinanziamento dei Comuni promotori di Foligno, Assisi e Spello, è quello di far vivere ai visitatori locali e ai turisti italiani e stranieri un’esperienza immersiva nelle terre umbre raccontate dal Perugino, proponendo un itinerario alla scoperta di quattro grandi opere d’arte del Maestro in ebike e navetta, percorrendo il ricco e affascinante paesaggio tra le città di Foligno, Spello e Assisi.

Le 9 escursioni (sei in navetta e tre in ebike) gratuite e su prenotazione obbligatoria, si svolgeranno dal 22 luglio al 9 settembre, e, traendo spunto dall’attenzione del Perugino per il paesaggio naturalistico e l’esaltazione degli elementi naturali, condurranno lungo un percorso itinerante in 3 tappe per 4 opere che rappresentano l’espressione dell’intera carriera dell’artista dagli esordi alla conclusione della sua attività.

Ad Assisi, l’opera del Perugino è custodita all’interno della Basilica di S. Maria degli Angeli: si tratta de ‘La Crocifissione’ (1485-1486). Il dipinto, frammentario, trova posto sulla parete posteriore esterna della chiesa della Porziuncola che faceva parte del coro nel 1485. Il coro viene abbattuto nel 1569, all’avvio dei lavori per la nuova monumentale Basilica.

Foligno, invece, l’opera del Maestro si trova all’interno dell’Oratorio della Nunziatella ed è ‘Il Battesimo di Cristo’ (1508-1513), un affresco che fa parte della decorazione voluta dal rettore della società dell’Annunziata Giovanni Battista Merganti per la cappella di San Giovanni Battista.

Infine, Spello conserva due opere del Perugino all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore: la “Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Caterina d’Alessandria” (1521) e il dipinto “Cristo in pietà tra i santi Giovanni evangelista e Maria Maddalena” il quale, insieme a quello con la Vergine in Trono, viene assegnato sempre al 1521 quando Pietro Vannucci è ormai al termine della propria carriera artistica.

“Il Perugino per tutti”, a partire dall’estate 2023, si candida inoltre a diventare un percorso permanente ad anello da percorrere in e-bike, navetta/auto o a piedi, sviluppato attraverso la strutturazione dell’itinerario che collega le 3 città e le 4 opere del Perugino: promosso e sperimentato durante le 9 uscite estive, sarà un tracciato perenne, accessibile mediante una mappatura online dei punti di interesse, anche grazie alla creazione delle tracce GPX scaricabili gratuitamente.

Le interessanti iniziate collaterali

Per valorizzare ancora di più l’itinerario e la fruizione delle opere, ogni Comune ha previsto una serie di iniziative collaterali.

Nel dettaglio, a Foligno è stato realizzato il progetto di video mapping Omnis Acquae: l’Oratorio della Nunziatella si trasformerà, così, in uno spazio suggestivo in cui il visitatore potrà vivere un’esperienza unica ammirando l’opera del Perugino accompagnato dalla musica, circondato dai colori, immerso nella luce e nell’acqua.

Ad Assisi sono proposti laboratori ludici didattici, tecnologici, artistici e creativi per tutte le età con giochi ispirati all’arte e alla conoscenza delle opere del Vannucci anche con l’ausilio di attività di tecniche di pittura, disegno e affresco.
Durante il periodo estivo, inoltre, sarà disponibile l’itinerario “Assisi, Perugino per tutti”, alla scoperta dei luoghi e delle opere del Perugino e della sua scuola sul territorio del Comune.

Spello è stata redatta per l’occasione una guida tascabile dedicata al Perugino e all’arte rinascimentale nell’area comunale dal titolo “Pietro Perugino e il Rinascimento a Spello” (a cura del prof. Elvio Lunghi e con il contributo di Corrado Fratini, ed. Orfini Numeister) che verrà data in omaggio ai partecipanti ai tour.

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Cima Vezzena: la magnifica escursione per raggiungerla

Chi ama la natura, i profili maestosi delle montagne, l’aria pura e l’adrenalina nel vero senso della parola almeno una volta nella vita deve provare l‘escursione che conduce presso Cima Vezzena. Chiamata anche Pizzo di Levico, Spitz Verle o Spitz Leve è un monte che fa parte del comune di Levico Terme nel Gruppo degli Altipiani, in Trentino. E sulla sua sommità, oltre a un panorama splendido, mette a disposizione del visitatore persino una sorpresa.

Come raggiungere Cima Vezzena

Si può raggiungere Cima Vezzena concedendosi il privilegio di fare una delle escursioni più panoramiche del Trentino: passo dopo passo il viandante si ritroverà circondato da paesaggi magnifici.

Il punto di partenza è Passo Vezzena, un valico alpino delle Prealpi Vicentine a 1.402 metri sul livello del mare, situato sulla strada che collega Lavarone e Luserna con l’altipiano di Asiago. Da qui occorre seguire  le indicazioni per “Forte Verle” e “Cima Vezzena” e proseguire per circa 1 chilometro su una stradina asfaltata.

Bisogna poi immettersi in un grazioso sentiero che attraversa dei prati che, all’inizio dell’estate, pullulano di una varietà di erbe alpine in fioritura. Camminando su questo percorso ci si ritrova accanto all’ex forte austro-ungarico di Busa Verle, una struttura ormai in rovina situata a un’altitudine di 1.504 metri sul livello del mare e che appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.

Il percorso prosegue attraverso immensi prati fino a raggiungere il bosco che circonda Cima Vezzena, punto da cui inizia una ripida salita. La buona notizia è che c’è il bosco a proteggere dal sole e dal caldo, mentre a passo lento si sale fino a ben 1.850 metri di altitudine in cui questo stesso sentiero ricco di esuberante vegetazione si immette su una strada militare austroungarica che sale verso la cima.

A quel punto occorre sole proseguire la salita fino alla croce di Cima Vezzena dove ancora sopravvivono i ruderi di cemento dell’ex forte austroungarico di Cima Vezzena. Il colore del cemento sembra identico a quello della roccia naturale e fa davvero caso pensare che una fortezza un tempo inespugnabile sia ora in questo stato di totale rovina.

Per fortuna però c’è una vista panoramica sorprendente a far battere il cuore: si possono vedere i profili dalle Dolomiti di Brenta e del Gruppo del Lagorai; i picchi di Vigolana e Marzola che si specchiano sui laghi di Caldonazzo e di Levico; il Manderiolo e l’Ortigara; il Monte Verena, il Pasubio e persino le cime del Monte Baldo.

Informazioni utili

La prima cosa da sapere per fare l’escursione per raggiungere Cima Vezzena è che esistono due varianti:

  • la prima è di 10,5 chilometri da fare in circa 4 ore di cammino. È la più semplice e la meno impegnativa, tanto da essere alla portata di tutti;
  • la seconda – che è quella di cui vi abbiamo parlato – ha una lunghezza di 9,5 chilometri da compiere in approssimativamente 3 ore. È certamente un po’ più impegnativa per via del ripido sentiero in mezzo al bosco, ma senza ombra di dubbio offre uno scenario bellissimo.

Entrambe, tuttavia, permettono di raggiungere la terrazza panoramica situata su Cima Vezzena che farà venire la pelle d’oca per la sua sontuosa bellezza.

Se decidete di fare questa escursione in estate vi consigliamo di portarvi da bere in quanto lungo il percorso non ci sono punti di ristoro. Bisogna anche tenere a mente che la percorribilità dell’itinerario proposto è inevitabilmente soggetto a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo.

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Estate nei rifugi di montagna più belli d’Italia

C’è chi in estate preferisce la montagna al mare. Se siete tra questi e sognate escursioni che vi emozionino a ogni scorcio, il Garda Trentino potrebbe essere proprio la meta che state cercando. Qui, dove la freschezza alpina incontra il tepore mediterraneo, il verde dei monti si specchia nel blu del lago e l’esperienza outdoor si intreccia al piacere del relax, ci si imbatte in rifugi panoramici posizionati su incantevoli percorsi, che regalano esperienze incredibili, di gusto, scoperte e meraviglia. Alcuni sono aperti tutto l’anno, ma è consigliabile informarsi sempre in anticipo. Intanto, scopriamoli.

I rifugi panoramici del Garda Trentino

Sorto in una zona storicamente utilizzata per il pascolo, a pochi chilometri da Riva del Garda e dalla frazione di Campi, il Rifugio Capanna Grassi si può raggiungere anche in auto, ma le emozioni maggiori si proveranno a piedi o su due ruote. Ad esempio lungo il sentiero “del Berghem” – ancora poco noto, ma spettacolare – che risale la valle del torrente Gamella, ricca di cascate. Adatto a camminatori esperti, il percorso conduce al sito archeologico di San Martino, uno dei più interessanti della zona, e prosegue fino a Capanna Grassi, molto frequentata dagli estimatori della cucina tradizionale trentina.

Sempre da Riva del Garda, così come dalla Valle di Ledro, si può arrivare al Rifugio Bocca di Trat “Nino Pernici”, antica caserma austriaca, sul crinale che divide la zona del Garda dalla valle, raggiungibile da entrambi i versanti. È meta di escursionisti e biker, attratti dai paesaggi ma anche dall’ottima cucina: qui si può assaggiare la polenta di patate, piatto forte della tradizione culinaria del posto e ammirare uno splendido panorama sulla valle, allargando lo sguardo sino al Lago di Garda e di Tenno.

A poca distanza da Riva del Garda, Arco, Torbole e Tenno, il Rifugio Monte Calino “San Pietro” è amato da residenti e ospiti del Garda Trentino per la facilità di accesso, l’ottima cucina e la spettacolare vista sul Lago di Garda. La struttura è stata ricavata dal romitorio dell’adiacente antica chiesa medioevale, ancora ben conservata, ed è punto di arrivo o di partenza per numerose escursioni. Come l’itinerario dedicato al Monte Calino, vicino a Tenno, un tragitto immerso nella vegetazione che, inizialmente, attraversa i ripidi campi coltivati e poi si immerge nel bosco, sempre diverso all’aumentare di quota. Oppure lo spettacolare bike tour attorno al Monte Misone, da Fiavè al Passo del Ballino e poi ancora, attraverso boschi ombrosi fin sopra il Lago di Tenno, meta imperdibile. Un ultimo tratto in salita conduce lungo le pendici sud-occidentali del monte, soleggiate e calde nel periodo estivo, e alla Sella di Calino.

È raggiungibile solo a piedi, invece, il Rifugio Prospero Marchetti, in prossimità della vetta del Monte Stivo, che domina il Garda Trentino. La fatica sarà ripagata: all’arrivo si aprirà uno dei panorami più sorprendenti, non solo sul Garda ma anche sulla cosiddetta “Busa”, la zona pianeggiante tra Riva del Garda, Arco e Torbole. Nei pressi del rifugio, inoltre, è installato un osservatorio con l’indicazione di tutte le cime circostanti: il Monte Baldo a sud, le Alpi di Ledro a sud-ovest, i ghiacciai dell’Adamello, del Carè Alto e della Presanella a nord-ovest, le Dolomiti di Brenta a nord, le piccole Dolomiti, la catena del Lagorai e Pasubio a est.

Da non perdere il rifugio Damiano Chiesa che dalla sommità del Monte Altissimo sovrasta tutta la parte settentrionale del lago di Garda, con una vista mozzafiato a 360 gradi. Gli escursionisti, infatti, incontreranno ad ogni passo splendidi scorci sul lago, ma anche preziose testimonianze storiche.

Infine, non può mancare una sosta al Rifugio XII Apostoli, vicino a Comano Terme, porta d’ingresso occidentale alle Dolomiti di Brenta. Edificato dalla Società Alpinisti Tridentini (SAT) nel 1908 nella conca di Pratofiorito, nei pressi delle vedrette di Pratofiorito e d’Agola, deve il suo nome alle dodici piccole conformazioni rocciose, simili a delle figure in preghiera, situate sul limitrofo passo omonimo. Il contesto ambientale è di rara bellezza così come l’orizzonte panoramico, ma il percorso di accesso risulta piuttosto aspro.

Garda Trentino Experience

Fino a ottobre, scoprire i rifugi del Garda Trentino e la vita che li caratterizza è ancora più entusiasmante grazie alle “Garda Trentino Experience”, iniziative differenti per tipologia, ambito e durata, pensate appositamente per assecondare le esigenze di tutti. Numerose le esperienze confermate anche per il 2023 che si svolgono in montagna – nei rifugi e non solo -, a cominciare dalle passeggiate al tramonto con cena tipica al rifugio o le visite nel “mondo dell’alpeggio” per tutta la famiglia.

A queste, si aggiungono curiose e coinvolgenti novità. Le immersioni nella natura assumono diverse declinazioni con un’esperienza in Val d’Algone, alle pendici delle Dolomiti di Brenta, alla scoperta della geologia della valle e dei suoi alberi monumentali, e non mancano le escursioni family friendly, per contemplare il sorgere del sole al rifugio San Pietro e deliziarsi con una ricca colazione.

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Dieci perle sul Lago di Como per una gita fuori porta

Vengono da tutto il mondo per vedere il Lago di Como, i suoi borghi, le sue ville d’epoca, i suoi giardini e i suoi scorci panoramici unici al mondo. Ecco perché dovremmo essre i primi a viistare questo angolo di paradiso che il nostro Paese ci regala.

Sono tantissimi i luoghi che si possono visitare, a seconda dei propri interessi e del tempo che si ha a disposizione. Ne abbiamo selezioati dieci (ce ne sarebbero molti di più, però) che vi consigliamo assolutamente di non perdere.

1. Varenna, il borgo degli innamorati

Questo delizioso borgo nella provincia di Lecco un tempo era un villaggio di pescatori. Oggi il suo centro storico ha uno splendido patrimonio artistico. Il cuore pulsante del borgo è la sua piazza centrale, sulla quale si affaccia la Chiesa di San Giorgio. L’edificio, risalente al XIII secolo, venne costruito sulle fondamenta di un antico tempio romano. Percorrendo le viuzze che si diramano dal centro storico di Varenna, arriviamo a ridosso del lago e rimaniamo affascinati da Villa Monastero (punto 10): suggestivo complesso architettonico del ‘500, un tempo fu convento di monache cistercensi. Ma il luogo più romantico di Varenna è senza dubbio la Passeggiata degli Innamorati: una breve passerella di metallo ad arco, ricoperta di piante rampicanti che, nei periodi caldi, si trasforma in un tripudio di colori e di profumi.

2. Villa del Balbianello

Si trova a Lenno, sulla sponda occidentale del lago, dove inizia la zona costiera denominata Costa della Tremezzina. Villa del Balbianello, che sembra uscita da un film di Hollywood, è un Bene del FAI ed è il più visitato d’Italia in quanto è una delle più spettacolari e scenografiche dimore sul Lago di Como. Decisamente il punto forte della villa è il suo enorme giardino. Le potature ardite, come quella a ombrello del grande leccio, sono un vero spettacolo. E poi la Loggia Durini, la monumentale struttura ad arco decorata da una rosa dei venti intarsiata e abbracciata da un Ficus Repens (dove è stata girata una celebre scena di “Star Wars“), e la Darsena, il porticciolo ricavato nelle rocce (chi ha la fortuna di giungere a Villa del Balbianello a bordo di un’imbarcazione potrà provare un’esperienza davvero esclusiva). All’interno della villa si trova Museo delle Spedizioni.

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Villa del Balbianello sul Lago di Como

3. Bellagio, il borgo tra i due rami del Lago di Como

Incantevole meta turistica e culturale, Bellagio è celebre per la sua posizione geografica davvero esclusiva: il borgo si trova sull’estremità settentrionale del Triangolo Lariano, proprio nel punto in cui si dipartono i due rami del Lago di Como. L’antico borgo, dove si susseguono suggestive abitazioni d’epoca, è percorso da vicoli e da caratteristiche scalinate acciottolate sulle quali si affacciano variopinti negozi di artigianato e tanti localini tipici. Sul lungolago si affacciano ristoranti e piccoli bar dove fermarsi nelle belle giornate ad ammirare il panorama a gustare le specialità locali. Una delle attività imperdibili a Bellagio è il giro in battello. Il tour del promontorio dura 20 minuti. Chi desidera. può raggiungere la sponda opposta nell’altrettanto delizioso borghetto di Varenna.

4. Villa Carlotta

Villa Carlotta, una delle più belle dimore storiche che si possono visitare in Italia, si trova a Tremezzo, in provincia di Como, e s’affaccia direttamente sul lago, con vista sul pittoresco borgo di Bellagio, da cui è raggiungibile in motonave. La vista dalla villa e dai giardini è meravigliosa e i colori della fioritura lasciano senza fiato. Non a caso, viene spesso scelta come location per matrimoni, anche per la terrazza panoramica che si affaccia sul lago. Villa Carlotta accoglie i visitatori con il suo magnifico parco botanico e le sue sale ricche di capolavori d’arte: è un luogo di rara bellezza, qui capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono armoniosamente in 70.000 mq tra giardini e strutture museali. Il parco di Villa Carlotta (circa 8 ettari visitabili) è luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l’armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul Lago di Como. All’interno ci sono opere di Antonio Canova e dipinti di Hayez.

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Fonte: 123rf

Il parco di Villa Carlotta vista Lago di Como

5. Nesso, il borgo con la cascata

In questo borgo la natura è un tutt’uno con le abitazioni. Nesso è conosciuto per il suo celebre e incredibile orrido, una gola naturale e profonda scavata nella roccia che caratterizza l’intero territorio. Sorge esattamente sul punto di unione tra i due torrenti Tud e Nosé che, da questa fusione, creano l’omonima cascata che rende questo luogo unico. Questa spettacolare gola naturale, nata dalla profonda frattura nella roccia, esplode in una cascata con un salto di oltre 200 metri che divide il piccolo borgo in due parti, che Leonardo da Vinci, nel “Codice Atlantico”, descrisse come “incredibile”. Ma il borgo di Nesso, conserva tra le sue strade pittoresche, anche un incantevole patrimonio architettonico da scoprire. Da una lunga e ripida scalinata di pietra che costeggia le case colorate che caratterizzano il borgo di Nesso, si arriva all’antico Ponte della Civera, dal quale si può ammirare la cascata.

6. Villa Olmo

Meraviglioso esempio di stile neoclassico, è uno degli edifici più belli e affascinanti di Como. Ad arricchire il piacere della vista lo stupendo panorama che si apre sul Lago di Como. La villa prende il nome da un meraviglioso olmo centenario che svettava nel giardino, che purtroppo però oggi non esiste più. Negli anni ha ospitato numerosi eventi, tra cui l’Esposizione Internazionale per il centenario della morte di Alessandro Volta, numerosi congressi, spettacoli ed esposizioni artistiche. Oggi Villa Olmo è costituita da un corpo centrale – dove si possono visitare spesso esposizioni temporanee – l’ala laterale settentrionale, il casino meridionale e quello settentrionale, le serre, il complesso del Tennis, l’ostello internazionale e il Lido, nonché dal giardino.

7. Cadenabbia, una perla rara

Il nome di Cadenabbia pare derivi da “Ca’ dei Nauli” ovvero “Casa dei Barcaioli”. Anticamente, infatti, in questa località sorgeva una locanda dove erano soliti sostare i barcaioli (“nauli”) che, con i loro “comballi” (battelli mercantili a fondo piatto), trasportavano merci e derrate provenienti da Lecco e da Como ai paesi rivieraschi. Sta di fatto che, da quell’antica locanda, agli inizi del 1800, nacque il primo albergo per turisti, la Locanda Cadenabbia, oggi Grand Hotel Cadenabbia, ma divenuto allora Grand Hotel Bellevue, ospitando Imperatori, Re e Regine. Per lungo tempo Cadenabbia fu uno dei luoghi preferiti dagli inglesi che, qui, si stabilirono e che fondarono una comunità tanto importante da indurre a edificare una chiesa anglicana, la prima in Italia, consacrata nel 1891. Qui ha sede una delle dimore storiche più famose, Villa Carlotta (punto 4).

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Fonte: 123rf

Il borgo di Cadenabbia sul Lago di Como

8. Villa Melzi d’Eril

Si tratta di uno dei palazzi storci più belli del lago in uno dei borghi più affascinanti: Bellagio (punto 3). Situata sul litorale occidentale del Lago di Como, la villa è ancora abitata e, quindi, visitabile solo in alcune sue parti. Nei pressi di questo incantevole edificio è possibile visitare un piccolo museo che ospita numerosi reperti archeologici, dipinti e vasellami antichi. C’è comunque la possibilità di visitare l’incantevole giardino. L’immensa area verde di Villa Melzi ospita reperti di grande valore artistico e storico, tra cui statue egizie e urne di origine etrusca. Il giardino ospita persino una gondola veneziana, giunta qui a Bellagio per volontà di Napoleone. Tutto il parco è costellato di statue, busti e opere di epoche diverse, che si fondono con i giardini e le piante in un’atmosfera di puro incanto.

9. Corenno Plinio, il borgo medievale

Sono pochissimi gli abitanti di Corenno Plinio: giusto 16 persone, con un solo ristorante e pochissime attività. Sarà anche questa sensazione di abbandonarsi alla storia e al passato – oltre alla tranquillità e all’assoluta bellezza del posto – che affascina tanto i turisti stranieri che ogni settimana arrivano qui per godersi la vista del lago e perdersi tra le stradine del borgo. da un paio d’anni ai visitatori è chiesto di pagare un ticket d’ingresso. Costruito su un insediamento romano e a picco sul lago, la particolarità di questo paesino (che deve il nome al console romano Caio Plinio che a Como era nato e dove amava soggiornare) sono i gradini intagliati nella roccia, tant’è che oggi Corenno è anche soprannominato il Borgo dei mille gradini. Sarà proprio salendoli che respirerete la vera essenza di Corenno e, quando arriverete in cima al castello medievale, con la cinta e le due torri merlate, vi sembrerà di fare un tuffo nel passato. In questo incanto di borgo si trova anche il vecchio molo, in fondo alle scalinate. Qui sono ancora attraccate le barche dei pescatori, ma anche dei pochissimi abitanti.

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Fonte: 123rf

Corenno Plinio

10. Villa Monastero

A Varenna (punto 1) si trova uno degli esempi più interessanti di dimora in stile eclettico di fine Ottocento. Un tempo fu un convento di monache cistercensi. Si affaccia direttamente sul Lago di Como ed è circondata da un giardino botanico di grande impatto scenografico e valore simbolico. Si distingue, oltre che per la sua bellezza, per essere uno dei siti storico-paesaggistico-ambientali principali del territorio. Di proprietà della Provincia di Lecco, si estende lungo una stretta lingua di terra per circa due chilometri. Vi si possono ammirare numerose e rare specie arboree autoctone ed esotiche che oggi superano i 900 esemplari.