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Cosa vedere a Sharm el-Sheikh: le attrazioni imperdibili da visitare

Immersa tra le acque cristalline del Mar Rosso e le maestose montagne del Sinai, Sharm el-Sheikh è una delle destinazioni turistiche più affascinanti al mondo. Questo paradiso egiziano sa offrire un mix avventura, relax e bellezze naturali che incanta ogni visitatore e difficilmente, vista una volta non si ritorna ancora. Sharm el-Sheikh è la location ideale per quanti sono alla ricerca sia delle emozioni che della serenità e se resterete con noi, vi sveleremo alcune delle attrazioni più incredibili che Sharm el-Sheikh ha da offrire, sia sulla terraferma che via mare: gite sulle dune, in moto o a dorso di cammello ed escursioni in barca con fondo di vetro, ma anche moschee, fontane danzanti e molto altro. 

La barriera corallina del Mar Rosso

Sharm el-Sheikh è famosa per le sue spettacolari barriere coralline, non a caso considerate tra le più belle al mondo. Immersioni e snorkeling sono alcune delle esperienze assolutamente imperdibili: le acque così trasparenti rivelano agli occhi dei visitatori una vita marina incredibile tra coralli, pesci tropicali e tartarughe marine. Tra i siti più noti citiamo il Parco Nazionale Ras Mohammed e l’isola di Tiran, entrambi perfetti per esplorazioni subacquee incredibili.

Baia di Naama

Cuore pulsante di Sharm el-Sheikh, Naama Bay è una baia naturale situata a pochi km dalla Old Sharm el-Sheikh, è una zona molto vivace e alla moda con ristoranti e resort luxury ma anche locali e negozi in cui praticare uno degli sport più apprezzati: lo shopping!  La baia però, è ideale anche per rilassarsi sia che si scelga di stendersi sulla sabbia dorata che regalarsi una passeggiata lungo La Corniche regalandosi, ad esempio, un tramonto indimenticabile.

Il mercato della città vecchia di Sharm el-Sheikh

Tra le attrazioni imperdibili a Sharm el-Sheikh, c’è l’old market, il mercato vecchio situato proprio nella old town; qui potrete immergervi nella cultura locale e acquistare prodotti tipici, come spezie, artigianato locale e anche gioielli, ma ricordatevi sempre di contrattare i prezzi, è un’usanza oltre che un modo per conoscere pienamente il carattere dei venditori. Se Naama Bay vi accoglie con tutta la modernità dei tempi, la Old Town vi ricorda la semplicità della vita, con piccole boutique caratteristiche e bar pittoreschi.

La moschea di Al-Sahaba

Sempre nella zona del mercato vecchio e tra le attrazioni imperdibili di Sharm el-Sheikh, c’è la moschea di Al-Sahaba, maestosa e iconica. Questa meraviglia architettonica combina stili tradizionali e moderni con i suoi minareti imponenti e gli intricati dettagli decorativi. Vi consigliamo vivamente di scoprirla nelle ore che precedono la notte, illuminata questa moschea offre un’atmosfera che vi farà palpitare il cuore. 

Scoprire la moschea di Al-Sahaba

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Visitare la moschea di Al-Sahaba a Sharm el-Sheikh

La Heavenly Cathedral, la chiesta Copta ortodossa

Sicuramente tra le attrazioni imperdibili di Sharm el-Sheikh, la Cattedrale Celeste riuscirà a stupirvi fin dalla facciata; meravigliosamente semplice eppure emozionante, una volta all’interno sarà impossibile non restare a bocca aperta per lo stupore. Questo tempio è stato eretto nel 2010 ed è importante per la comunità Copta di Sharm el-Sheikh; perdetevi tra affreschi coloratissimi vetrate a mosaico e dipinti, ricordatevi di indossare l’abbigliamento adeguato.

El Fanar, il faro di Sharm el-Sheikh

Situato nei pressi della costa meridionale di Sharm el-Sheikh è un punto di riferimento sia storico che scenografico, El Fanar è il faro di Sharm el-Sheikh, domina la spiaggia di Ras Um El Sid e sebbene non sia più operativo è sicuramente tra le attrazioni imperdibili per gli amanti degli scatti fotografici evocativi e d’impatto, soprattutto al tramonto con vista mozzafiato sul Mar Rosso e sul Golfo di Aqaba.

Musei imperdibili di Sharm el-Sheikh

Sharm el-Sheikh non è solo una meta famosa per le sue spiagge mozzafiato e paesaggi desertici, ma tra le diverse attrazioni imperdibili che meritano una visita ci sono quelle culturali. Il Museo di Re Tut si trova nel cuore di Sharm el-Sheikh e offre la possibilità di scoprire la vita e i misteri del celebre faraone Tutankhamon; il Museo Internazionale delle Antichità, è  perfetto per gli appassionati di archeologia, ospita una vasta collezione di reperti storici che vanno dalle civiltà più antiche fino all’epoca islamica. Il Museo del Papiro è il secondo dell’Egitto dopo il museo del Cairo, espone una collezione di antichi papiri egiziani e offre anche la possibilità di acquistare opere d’arte create con questo materiale.

Soho Square, la Las Vegas dell’Oriente

Soho Square non è solo un punto di riferimento per lo shopping e l’intrattenimento, è una delle attrazioni turistiche più apprezzate e conosciute di Sharm el-Sheikh. Conosciuta anche come la Las Vegas dell’Oriente, offre tantissimi modi per regalarsi avventura, shopping ed emozioni visive a partire dall’altrettanto famosa fontana danzante, la più grande ed illuminata in Egitto che al calar della sera si aziona e offre quadri di luci scintillanti che si riflettono nell’acqua.

Questa zona si estende per 5 km e troverete negozi, ristoranti, club notturni e un teatro ma anche pattinaggio sul ghiaccio  e un cinema; Soho Square è anche e soprattutto un grande museo a cielo aperto con statue di pietra interamente ricoperte di bronzo che rappresentano faraoni, animali e personaggi particolari, situata in White Knight Bay e nelle vicinanze di Shark’s Bay Beach è un complesso di intrattenimenti per famiglie, coppie e gruppi di amici. 

Soho Square, la Las Vegas di Sharm el-Sheikh

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Soho Square, la Las Vegas di Sharm el-Sheikh

Tour in moto e cammello con cena beduina

Non possiamo non segnalarvi, tra le attrazioni imperdibili di Sharm el-Sheikh, la possibilità di regalarvi l’emozione di un tour in moto o in cammello con una cena beduina a termine della gita! Che scegliate l’adrenalina di un giro in moto attraverso le spettacolari dune del deserto o un tranquillo giro in cammello, mezzo di trasporto per eccellenza della cultura beduina, il termine del tour sarà segnato da una tipica cena in stile beduino degustando piatti autentici e immergendovi totalmente nell’atmosfera unica di questa affascinante cultura.

Escursione in barca con fondo di vetro

Se cercate le attrazioni imperdibili da fare e vedere a Sharm el-Sheikh, l’escursione in barca con fondo di vetro non dovete proprio perderla! Un modo per ammirare lo splendore del Mar Rosso attraverso il fondo in vetro e scoprire la barriera corallina, pesci tropicali e tartarughe marine in cui tutti, bambini e adulti saranno affascinati. 

 

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Cosa fare in vacanza in Val di Fiemme

La Val di Fiemme, incastonata tra le Dolomiti trentine, è una destinazione che affascina i visitatori tutto l’anno. Qui, la natura si fonde con tradizione e modernità, offrendo un’esperienza unica a contatto con paesaggi mozzafiato, gastronomia autentica e un’ampia gamma di attività per ogni età.

Che si tratti di escursioni, bicicletta, parchi tematici o relax nei rifugi, la Val di Fiemme incanta i suoi visitatori con un’offerta che celebra la bellezza e la tranquillità della montagna. Ecco cosa fare in questo angolo di Trentino Alto Adige e quali scoperte riserva a ogni stagione la Val di Fiemme.

Val di Fiemme, un paradiso a ogni stagione

La Val di Fiemme è una destinazione che conquista in ogni momento dell’anno, come già detto, adattandosi facilmente quindi alle esigenze e ai desideri di ogni tipo di viaggiatore. In primavera e in estate, i prati in fiore esplodono in un tripudio di colori, mentre i boschi profumati di resina e fiori di montagna offrono un rifugio ideale per chi cerca frescura e tranquillità. Questa stagione è perfetta per escursioni lungo sentieri panoramici, giornate in bicicletta alla scoperta di malghe nascoste o momenti di relax sulle rive dei laghetti alpini.

In autunno, la valle si veste di toni caldi e dorati, con i larici che si tingono d’arancione e i cieli limpidi che regalano tramonti indimenticabili. È il momento ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera intima, tra passeggiate nei boschi e degustazioni di prodotti tipici nei rifugi, come formaggi, speck e miele locale.

Con l’arrivo dell’inverno, la Val di Fiemme si trasforma in un regno incantato. Le montagne innevate attirano sciatori di ogni livello, grazie ai moderni impianti e alle piste perfettamente preparate. Non mancano attività alternative come ciaspolate tra i boschi silenziosi, gite in slittino o romantiche escursioni in carrozza trainata da cavalli. Chi cerca momenti di relax può trovare rifugio nei centri benessere locali o nelle terrazze soleggiate dei rifugi, gustando un vin brulé o una cioccolata calda con vista sulle Dolomiti.

Cosa fare in Val di Fiemme

La Val di Fiemme è un luogo dove la varietà di esperienze è infinita. Dai sentieri panoramici alle attività per famiglie, passando per parchi d’arte e percorsi in bicicletta, ogni angolo di questa valle racconta una storia unica: ecco una guida alle migliori – e imperdibili – attività outdoor.

Val di Fiemme, paesaggio

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Il paesaggio verdissimo della Val di Fiemme

Esplorare la natura con i sentieri tematici

Tra le attrazioni più affascinanti, spiccano i sentieri tematici del Latemarium, raggiungibili con gli impianti di risalita di Pampeago e Obereggen. Qui, le guglie del Latemar sono circondate da piattaforme panoramiche e installazioni interattive che permettono di conoscere flora e fauna locali. Ogni percorso è un invito a rallentare, ammirando la maestosità delle Dolomiti, patrimonio Unesco.

Per chi cerca un’esperienza immersiva nella natura, i sentieri del Lagorai offrono un viaggio attraverso laghetti alpini, pascoli fioriti e panorami incontaminati. Questi percorsi sono perfetti sia per escursionisti esperti sia per chi desidera godersi passeggiate rilassanti.

Gustare la cucina tipica nei rifugi

La gastronomia è uno degli elementi più caratteristici della Val di Fiemme. Nei rifugi di montagna, le terrazze panoramiche invitano a degustare piatti autentici come spätzle, canederli, goulash, speck e polenta, accompagnati da vini trentini o Birra di Fiemme.

Non mancano dolci irresistibili come strudel di mele e torte sacher, perfetti per una pausa golosa dopo una giornata di esplorazione. Ogni pasto diventa un’occasione per immergersi nei sapori locali, circondati dalla tranquillità delle montagne.

Scoprire il Parco d’Arte RespirArt

Il Parco d’Arte RespirArt di Pampeago è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte e della natura. Situato a un’altitudine tra i 2.000 e i 2.200 metri, questo parco ospita opere di artisti internazionali che si integrano armoniosamente con il paesaggio. Gli agenti atmosferici non solo rispettano queste creazioni, ma le trasformano, aggiungendo unicità e fascino.

Il parco è facilmente raggiungibile grazie alla seggiovia Agnello, che funziona ogni mercoledì e giovedì, rendendolo accessibile anche alle famiglie.

Vivere l’avventura in bicicletta

Gli amanti della bicicletta troveranno nella Val di Fiemme un vero paradiso. Grazie agli impianti di risalita, è possibile raggiungere sentieri d’alta quota e godere dell’ebbrezza di discese panoramiche.

Il Giro del Latemar, un percorso ad anello tra la Val di Fiemme e l’Alta Val d’Ega, offre panorami spettacolari, tra cui il magnifico anfiteatro del Lago di Carezza. Questo itinerario è adatto a tutti i livelli, soprattutto se si utilizzano le telecabine per ridurre le salite più impegnative.

Divertirsi nei parchi per famiglie

La Montagna Animata del Latemar è un’attrazione perfetta per le famiglie. Qui, i bambini possono diventare piccoli esploratori alla ricerca di draghi, gargolle e dahù, partecipando a missioni tematiche guidate da animatori ed esperti della natura.

Il divertimento continua con la slittovia Alpine Coaster Gardoné, una pista emozionante che sfreccia tra gli alberi, e con la Foresta dei Draghi a Predazzo, dove installazioni e giochi creano un’esperienza unica per i più piccoli.

Dolomiti Supersummer: un’avventura senza confini

Grazie alla Dolomiti Supersummer Card, la Val di Fiemme è parte di un circuito che include 12 valli dolomitiche e 3.000 km² di territorio Unesco. Questa tessera consente di accedere a oltre 100 impianti di risalita, rendendo semplice esplorare ogni angolo di questa regione incantevole.

Con questa card, anche i più piccoli possono vivere momenti indimenticabili: tra telecabine decorate con disegni di bambini e storie di draghi narrate durante la risalita, ogni viaggio diventa un’avventura magica.

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Wadi Mujib, il canyon più spettacolare della Giordania

Nel cuore della Giordania, incastonato tra le montagne che si ergono sopra il Mar Morto, si trova uno dei tesori naturali più spettacolari del Medio Oriente: Wadi Mujib, un canyon spettacolare che regala avventure uniche ed emozioni indimenticabili. Conosciuto come il Grand Canyon della Giordania, questo straordinario luogo attira escursionisti, amanti della natura e viaggiatori alla ricerca di esperienze irripetibili.

Situato a circa 90 chilometri a sud della capitale Amman, Wadi Mujib si estende su un territorio che spazia tra montagne, valli e torrenti, creando un paesaggio vario e sorprendente. La gola si snoda per oltre 70 chilometri, con una larghezza che raggiunge i 4 chilometri e un’altezza che in alcuni punti sfiora i 1000 metri. Questo magnifico sistema naturale non è solo una meraviglia geologica, ma anche un habitat fondamentale per la biodiversità, dove specie rare di fauna e flora prosperano in un equilibrio perfetto.

Un canyon al di sotto del livello del mare

Uno degli aspetti più affascinanti di Wadi Mujib è la sua posizione unica: il canyon si sviluppa fino al Mar Morto, il punto più basso della Terra, a ben 410 metri sotto il livello del mare. La zona ospita la Riserva della Biosfera di Mujib, la più bassa al mondo, sito dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2011. Grazie alla sua posizione geografica e al continuo flusso d’acqua alimentato da sette affluenti principali, la riserva si distingue per un’incredibile diversità di habitat e paesaggi, che spaziano da gole rocciose a altipiani desertici, fino a raggiungere i monti di Madaba e Karak.

Questo dislivello di ben 1.300 metri, combinato con la presenza di acqua perenne, ha favorito lo sviluppo di una straordinaria biodiversità. Oltre 300 specie di piante, 10 specie di carnivori e un gran numero di uccelli migratori e stanziali popolano quest’area protetta. Le gole e le aree più remote offrono rifugi sicuri a specie rare, come il maestoso stambecco nubiano, simbolo della riserva, e altri animali montani che si muovono tra le falesie di arenaria.

Uno scrigno di biodiversità

La Riserva della Biosfera di Mujib non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un’area di importanza ecologica cruciale. Grazie alla sua posizione lungo la Rift Valley, questa zona rappresenta una tappa strategica per gli uccelli migratori che ogni anno si spostano tra l’Africa e il nord-est dell’Europa. La presenza di habitat diversificati rende la riserva un rifugio ideale per molte specie che qui trovano riparo e nutrimento. Tra le creature più affascinanti ci sono anche i gatti selvatici e alcune rare capre di montagna, che si aggirano indisturbate nelle aree più remote.

Non è solo la fauna a rendere unica questa riserva: anche la flora è straordinaria. Le 300 specie di piante registrate nella riserva includono varietà adattate ai climi aridi, capaci di prosperare in condizioni estreme. Questo patrimonio naturale rende Wadi Mujib un punto di riferimento per chi desidera esplorare una natura incontaminata e rigogliosa.

Avventure e percorsi emozionanti

Questo canyon spettacolare è anche una meta ideale per gli amanti dell’avventura. Il canyoning, che combina trekking, arrampicata e attività acquatiche, è l’attività principale offerta nella riserva. I visitatori possono scegliere tra una varietà di sentieri che attraversano corsi d’acqua, cascate e piscine naturali, garantendo un’esperienza emozionante e unica.

Siq Trail, un sentiero per tutti

Il Siq Trail è il sentiero più famoso e accessibile, perfetto per chi desidera un’avventura moderata ma ricca di emozioni. Questo percorso autoguidato parte dal Mujib Adventure Center e segue il corso del fiume tra le imponenti pareti di arenaria. Lungo il tragitto, gli escursionisti possono immergersi nelle acque fresche del fiume e nuotare in piscine naturali, ma anche semplicemente rilassarsi e godersi l’ombra durante le calde giornate estive. La passeggiata conduce fino alla base di una grande cascata, uno spettacolo naturale che lascia senza fiato.

Canyon Trail, adrenalina pura

Il Canyon Trail è pensato per i più avventurosi. Il percorso offre l’opportunità di cimentarsi nel rappel, una discesa controllata lungo una cascata alta 20 metri. Guidati da esperti, i partecipanti possono provare il brivido di scendere lungo la parete rocciosa prima di continuare l’escursione tra le gole, seguendo il corso d’acqua fino a ritornare al punto di partenza. È un’esperienza che combina adrenalina e bellezza naturale in un mix perfetto.

Malaqi Trail, l’essenza di Wadi Mujib

Per chi cerca un’avventura più impegnativa, il Malaqi Trail conduce fin nel cuore della riserva. Attraversando gole e torrenti si arriva fino alla confluenza con il fiume Hidan, dove gli escursionisti possono nuotare in piscine naturali e ammirare paesaggi altamente suggestivi. Anche qui, una discesa da una cascata alta 20 metri aggiunge un tocco di emozione a questa esperienza immersiva.

Ibex Trail, incontro con la fauna selvatica

L’Ibex Trail, l’unico dei quattro percorsi accessibile tutto l’anno, offre un’opportunità unica di osservare da vicino lo stambecco nubiano, simbolo della riserva. Il percorso, che si sviluppa lungo sentieri panoramici con vista sul Mar Morto, è perfetto per chi desidera combinare il trekking con l’osservazione della fauna selvatica. Inoltre, offre splendide vedute del paesaggio desertico e delle gole circostanti.

L’adrenalinica zipline

Per chi cerca un’attività diversa, la riserva ha recentemente installato una zipline che permette ai visitatori di attraversare la valle da un’altezza emozionante. Lunga 100 metri, la zipline offre una prospettiva unica su Wadi Mujib, permettendo di ammirare il canyon dall’alto in un’esperienza breve ma indimenticabile. Un’attività particolarmente apprezzata da chi desidera combinare avventura e contemplazione.

Come organizzare la visita

Visitare Wadi Mujib richiede una certa preparazione, soprattutto se si desidera affrontare i percorsi più impegnativi. Il Mujib Adventure Center, situato lungo l’Autostrada del Mar Morto, è il punto di riferimento per tutte le attività nella riserva. Qui è possibile prenotare escursioni, noleggiare l’attrezzatura necessaria e ricevere informazioni dettagliate sui percorsi disponibili.

I sentieri “bagnati” sono aperti generalmente tra aprile e ottobre, mentre il sentiero “asciutto”, l’Ibex Trail, è accessibile tutto l’anno. È importante notare che molti percorsi richiedono la prenotazione anticipata tramite Wild Jordan, l’organizzazione che gestisce la riserva. Inoltre, alcune escursioni, come il Mujib Trail, richiedono un gruppo minimo di cinque persone e una guida esperta. I costi variano: un’escursione di sette ore, ad esempio, ha un prezzo di circa 45 JD (60 Euro).

Wadi Mujib non è solo un luogo, ma un’esperienza che rimane impressa nella memoria di chi lo visita. Attraversare le sue gole, immergersi nelle sue acque fresche e ammirare la fauna che lo abita è un modo unico per scoprire il lato più autentico e selvaggio della Giordania.

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Mount Hood e Columbia River Gorge: cosa vedere nel paradiso dell’outdoor

Al mondo esistono luoghi in cui fuggire nella natura significa ritrovarsi, circondarsi di bellezza e ricaricare le energie. Chi vive a Portland, nello stato dell’Oregon, e desidera staccare dalla frenesia urbana, sa che questo luogo si trova a poca distanza dalla città, a soli 40 minuti di auto. Stiamo parlando di Mount Hood e Columbia River Gorge, dove la combinazione tra paesaggi naturali mozzafiato, attività all’aperto, patrimonio culturale e una ricca scena enogastronomica offre un’opportunità di viaggio unica.

Questa, infatti, è la destinazione ideale per gli amanti dell’avventura e del buon cibo. Sciatori, escursionisti e snowboarder possono dedicarsi alla propria passione sportiva, mentre i vigneti e i frutteti offrono lo scenario perfetto a chi ama fare passeggiate sorseggiando vini naturali e bevande di qualità. Qui, inoltre, si respira cultura e tradizione perché la Columbia River Gorge è stata la casa dei popoli indigeni fin dai tempi immemori.

Scopriamo insieme cosa fare e cosa vedere in questo paradiso dell’outdoor.

Multnomah Falls, la cascata più alta dell’Oregon

Una delle zone più sceniche della Columbia River Gorge, oltre che uno dei motivi per cui quest’area è stata inserita nella Best in Travel 2025 di Lonely Planet, è quella delle Multnomah Falls. La cascata più alta dell’Oregon (189 metri) attrae oltre 2 milioni di turisti ogni anno grazie alla sua bellezza, magnificenza e accessibilità. Situata sulla Columbia River Highway, infatti, può essere visitata da chiunque data la presenza di sentieri pavimentati e passerelle panoramiche.

I più preparati e avventurosi, invece, possono percorrere i sentieri escursionistici più impegnativi come il Larch Mountain Trail #441. Alimentata dalle acque piovane e dallo scioglimento della neve, la cascata scorre tutto l’anno, ma i periodi ideali per ammirarla, considerato il massimo volume d’acqua, sono l’inverno (a volte si ghiaccia parzialmente creando scenari fiabeschi) e la primavera. Vi ricordiamo che per visitarla nei mesi compresi tra maggio e settembre è necessario acquistare un permesso online sul sito ufficiale.

Multnomah Falls

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Le cascate Multnomah Falls, le più alte di tutto lo Stato

Belvedere Crown Point Vista House

Uno dei gioielli della Columbia River Gorge è il belvedere offerto dal Crown Point Vista House. Posizionato sulla cima di un promontorio roccioso, offre una vista a 360 gradi della gola e del fiume Columbia dall’alto. Aperto nel 1918 e dichiarato Monumento Storico Nazionale nel 2000, rappresenta un osservatorio centenario e custodisce un museo, un negozio di souvenir e un bar. L’entrata è totalmente gratuita, quindi vi consigliamo di non perderla come tappa se amate godere di viste panoramiche pazzesche.

Sport acquatici e trekking a Hood River

Questa città è nota come la capitale mondiale del windsurf e attira tantissimi appassionati di questo sport. Qui potete noleggiare l’attrezzatura necessaria o partecipare a un corso con istruttori qualificati presenti in sede. In alternativa potete richiedere a noleggio anche un SUP, così da trascorrere qualche ora in acqua senza affaticarvi troppo. Se invece preferite camminare, potete percorrere una parte dell’Hood River Fruit Loop, un percorso panoramico di 56 chilometri che attraversa campi di lavanda, bancarelle di frutta e frutteti, alcuni dei quali risalgono al XIX secolo. Le stesse strade di Hood River sono perfette per passeggiare, con molti negozi e gallerie che meritano sicuramente una visita.

Frutteti Hood River

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Frutteti intorno a Hood River con vista sul Mount Hood

Escursione sul Mount Hood

Un eden per gli amanti della natura e dell’escursionismo, il Mount Hood è il picco innevato che, durante le giornate limpide, vedrete da ogni punto della Columbia River Gorge. La cima più alta dello Stato è considerata una delle meraviglie imperdibili per chi visita questa zona degli Stati Uniti d’America. Alto 3429 metri e perennemente innevato, ospita 11 ghiacciai attivi e per tutto l’anno è meta di sciatori e appassionati di sport invernali.

Avete diverse opzioni per ammirare la sua imponenza. In auto potete percorrere il Mount Hood Loop Scenic Byway, la strada panoramica che offre la possibilità di vedere paesaggi diversi, dai boschi di conifere ai laghi e ghiacciai. A piedi, invece, potete fare diverse escursioni: le più famose sono il percorso per raggiungere le cascate Ramona Falls o il Lolo Pass Trailhead che conduce alle Bald Mountains.

Degustazione di vini naturali

La Columbia River Gorge, che segna il confine tra Oregon e Washington State, non è una meta ambita solo dagli amanti delle attività all’aria aperta. Questa zona, infatti, si è fatta conoscere a partire dagli anni ’70 anche come destinazione vinicola. Grazie alle condizioni climatiche e geologiche, ideali per la produzione di vini di alta qualità, il territorio conta poco più di 500 ettari vitati per una cinquantina di aziende, la maggior parte delle quali è di piccole o minuscole dimensioni, a disposizione dei visitatori per offrire tour e degustazioni.

Lonely Planet, all’interno del suo Best in Travel 2025, ha citato nel dettaglio Hiyu Wine Farm, una fattoria vinicola e ristorante che propone vini naturali realizzati con la tecnica dei “field blends”: si tratta di un metodo che, invece di separare i grappoli di diversi vitigni prima della vinificazione, vinifica insieme tutti i grappoli presenti in un vigneto. Questo significa che in un unico vino si ritrovano le caratteristiche di più varietà d’uva, coltivate insieme e raccolte nello stesso momento. Se siete curiosi di provarlo non vi resta che prenotare un viaggio nella Columbia River Gorge!

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Cosa vedere nel Canton Vallese, una Svizzera piena di meraviglie

Premiato come Best in Travel 2025, il Canton Vallese è un luogo incantato nel cuore delle Alpi svizzere che si estende dalla cima del Matterhorn (quello che in Italia chiamiano Monte Cervino) fino ai vigneti terrazzati del Rodano. Questa zona, molto amata dagli escursionisti e gli amanti della natura, offre molte attrattive tra montagne, gole vertiginose, ghiacciai e specialità locali, a partire dall’ottimo vino che viene prodotto. Il Vallese è un cantone dove il sole splende per circa 300 giorni l’anno ed è collegato all’Italia con il treno, se non si vuole viaggiare in auto. Per vivere una vera avventura tra i monti non perdete queste attrazioni.

I Castelli di Sion

La città di Sion si trova nel fondo della Valle del Rodano e due dei suoi castelli sono su due collinette scoscese che la rendono una location da fiaba medievale. Qui si può fare una bella passeggiata nella città vecchia Vielle Ville degustando le specialità locali con il vino bianco Fendant, visitare i due castelli del XIII secolo e partire per delle escursioni giornaliere lungo le bisses del Vallese, ovvero dei canali in miniatura costruiti tra il XIII e il XV secolo per irrigare i vigneti terrazzati lì intorno. Il museo d’arte valevano è all’interno del Castello di Vidomnat e di Majorie in particolare, mentre in cima c’è il Castello di Tourbuillon e la chiesa fortezza di Valere che è da visitare.

Martigny

I romani si fermarono a Martigny per attraversare il Col du St. Bernard e raggiungere l’Italia. Martigny è la città più antica del Vallese, che vanta un anfiteatro romano, vigneti terrazzati e un centro storico medievale che vale la pena visitare. C’è anche un museo d’arte ricco di opere come le sculture di Rodin, Henry Moore e altri Maestri moderni, ma non da meno è il castello del XII secolo in cima alla collina che regala anche una vista suggestiva sulla Valle del Rodano. Per gli amanti dei cani, da non perdere è Barryland, un luogo, ma anche una nursery, che celebra il San Bernardo della Svizzera con un museo dedicato che ripercorre la storia del tenero e fedele soccorritore alpino.

Sion Svizzera

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Sion in Svizzera

Zermatt e il Matterhorn

Zermatt è una località montagna ai piedi del Matterhorn completamente car free, che offre la possibilità di godere di un panorama montano mozzafiato nel più totale silenzio. Per questo viene considerata una perla delle Alpi e del Vallese, con sentieri acciottolati e caratteristiche case in legno che creano un paesaggio suggestivo. Questa meta incanta gli escursionisti, gli sciatori, ma anche le famiglie e le coppie che vogliono trascorrere un weekend romantico. Oltre a offrire una vista unica, Zermatt offre possibilità di shopping, vita notturna, strutture per sport invernali facendo divertire grandi e piccoli.

Il Passo della Furka

Gli appassionati di James Bond forse hanno notato questo luogo nel film Goldfinger del 1964, ma il Passo della Furka si trova all’estremo nord-est del Vallese ed è stato aperto nel 1867. Si snoda tra vari tornanti nella Svizzera centrale e, chi ama guidare, può percorrerlo passando per i passi del Susten e del Grimsel o sulla strada verso sud nel Canton Ticino italiano passando per il Passo della Novella, molto selvaggio e isolato. Uno dei luoghi più straordinari da visitare qui è la grotta azzurra, lunga 100 metri e scavata dentro il ghiacciaio del Rodano, all’altezza dell’Hotel Belvedere.

Il lago sotterraneo di St. Leonard

Tra Sion e Sierre c’è il lago sotterraneo navigabile più grande d’Europa, il Lago di St. Leonard che è una delle cose da vedere assolutamente nel Canton Vallese. La visita dura circa mezz’ora a bordo di una barca a remi che naviga sulle acque fresche e limpide del lago. Se si presta attenzione si possono notare alcuni pesci di grandi dimensioni

Il parco labirinto di Evionnaz

A Evionnaz, nel Basso Vallese, è possibile vedere e provare il labirinto di Evionnaz, 3 km di percorsi intricati creati da alte siepi che mettono alla prova grandi e piccoli. Questo parco, che offre uno spettacolo dal punto di vista naturalistico, fa anche divertire i visitatori che accettano la sfida, mentre ammirano installazioni artistiche.

Grotta azzurra Canton Vallese

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La grotta azzurra nel Vallese

Aletsch Arena

Il ghiacciaio dell’Aletsch è il più grande delle Alpi e offre molte attività per gli amanti della natura. Gli escursionisti possono percorrere vari sentieri come il Marliweg o Sentiero delle Fiabe per vivere le leggende e il folklore locale o visitare il lago Blausee. Il mare di ghiaccio si snoda per 20 km intorno all’Aletschhorn, la seconda vetta più alta delle Alpi Bernesi e si può raggiungere con la funivia dal borgo fluviale di Fiesch.

Goms e il ponte sospeso

Il Ponte Sospeso Goms, conosciuto anche come Hangebrucke Furgangen-Muhlebach, è un’attrazione emozionante del Canton Vallese, situato nella regione di Goms, tra i villaggi di Furgangen e Muhlebach. Si estende per 280 metri ed è alto 92 metri, realizzato con cavi di acciaio e una pedana in legno che dà la sensazione di camminare nel vuoto. Potete vederlo tutto l’anno e l’accesso è gratuito.

Leukerbad

Un borgo da fiaba a 1400 metri di altezza è Leukerbad, circondato da montagne maestose dell’Alto Vallese con rocce e pinnacoli. Le sorgenti termali di questo piccolo centro abitato sono molto famose e offrono attività per rilassarsi in coppia o in famiglia, per poi passeggiare in mezzo alla natura e godere del paesaggio naturale tra fontane, vecchie costruzioni in legno, piazzette e un viaggio tra tradizione e storia. Dal 1850, Leukerbad è raggiungibile anche con la strada, mentre prima si poteva arrivare solo percorrendo una mulattiera.

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Davos: la città più alta d’Europa

Davos è comunemente associata al World Economic Forum, la prestigiosa conferenza organizzata in città dal 1971. Ma non è solo questo: la località della Svizzera non richiama solo personalità politiche ed economiche mondiali, ma rappresenta anche una delle più esclusive stazioni sciistiche d’Europa, amata da personaggi famosi e dalla famiglia reale inglese, inclusi il Principe William e Kate Middleton. Come biasimarli? Con i suoi 1560 metri d’altezza è considerata anche la città più alta d’Europa, garantendo a chi la visita panorami mozzafiato indimenticabili.

Chi visita Davos sa che troverà la perfetta combinazione di lusso, avventura ed esperienze culturali. In inverno si può godere delle piste da sci (non è un caso se viene definita la “metropoli dello sport invernale”) mentre durante le altre stagioni resta una destinazione di riferimento per le escursioni all’aria aperta grazie ai bellissimi sentieri di trekking e alle pittoresche linee ferroviarie che si snodano attraverso le montagne.

Davos: il centro più grande delle Alpi

Essere la città più alta d’Europa garantisce determinati vantaggi. Questa amata località della Svizzera, contraddistinta da una particolare atmosfera internazionale, è considerata il centro più grande delle Alpi e offre tutto il necessario ai visitatori che desiderano solo il meglio da un viaggio alle massime altitudini. Basti pensare ai suoi impianti di risalita, come il Jakobshorn (2590 metri), il Parsenn con il Weissfluhjoch (2844 metri), il Rinerhorn (2490 metri) e il Schatzalp/Strela, che vi permetteranno di raggiungere tre comprensori per escursioni i quali offrono complessivamente 700 chilometri di percorsi segnalati.

Si tratta di un luogo dedicato ai veri sportivi che non rinunciano a godersi meravigliose viste dall’alto, da vivere soprattutto facendo attività quali parapendio e deltaplano. In più, trovandosi a un’altitudine così elevata, garantisce paesaggi unici da ammirare con il mezzo più bello e sostenibile: il treno. Da Davos, infatti, potrete salire sui treni d’incanto come il Glacier o il Bernina-Express. Dimenticate il traffico e lo stress, siete in un tipico villaggio di montagna e qui i ritmi sono tipicamente “slow”, ideali per rallentare in ogni stagione.

Essendo posizionato così in alto, quindi, il territorio di Davos è caratterizzato da vallate profonde, pendii ripidi e laghi cristallini. Inoltre, le correnti fredde che influenzano notevolmente il clima hanno contribuito a creare un ambiente unico e suggestivo che ha plasmato la storia e l’economia di questa splendida località alpina.

Altitudine e innovazione

L’aria pulita, il clima secco e il paesaggio montano incontaminato tipico di una città situata così in alto come Davos furono considerati gli ingredienti perfetti per lo svilupparsi di un fiorente turismo invernale. Oggi, infatti, mixando i suoi punti di forza (altitudine e innovazione) è considerata una delle mete preferite da chi ama sciare in luoghi unici ed esclusivi.

Tra i 1124 e i 2844 metri di altitudine, avete a vostra disposizione ben 58 impianti di risalita, 300 chilometri di piste da sci, 100 chilometri di piste di sci nordico, oltre 150 chilometri di sentieri per racchette da neve e passeggiate invernali, due piste di ghiaccio artificiali con hockey su ghiaccio, pattinaggio su ghiaccio e campi da curling. Per non parlare delle 8 piste per slittino, ideali soprattutto per chi viaggia con bambini.

L’altitudine, in passato considerata una sfida per gli abitanti di Davos, è oggi diventata il loro punto di forza. Grazie ai paesaggi unici e al clima salutare, insieme alla capacità di saper sfruttare le proprie risorse in modo innovativo ed efficace, ha permesso alla città di trasformarsi in una delle mete più famose e affascinanti delle Alpi.

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Gite in treno, dai laghi alla neve ai Mercatini di Natale

Sono gite da fare in giornata, ma non solo, e in Italia stanno spopolando. Piacciono alle famiglie, agli anziani, agli stranieri che visitano il nostro Paese. Piacciono a tutti, insomma. Consentono di visitare luoghi magnifici e di fare esperienze uniche senza stress, perché qualcuno ha organizzato già tutto per loro, dal trasporto alle visite programmate.

In Lombardia, queste esperienze si stanno moltiplicando a vista d’occhio, grazie anche a un accordo tra il servizio ferroviario regionale di Trenord e Discovera, piattaforma digitale che integra servizi turistici e di mobilità. Nata con l’obiettivo di valorizzare un turismo consapevole e sostenibile, puntando a ridurre le emissioni di Co2 grazie al mezzo pubblico e l’impatto sul territorio in termini di traffico sulle strade, questa partnership è stata presentata in occasione di TTG Travel Experience a Rimini. Ne abbiamo parlato con Pasquale Scoppeliti, uno dei fondatori di Sportit e Discovera durante la più importante fiera dedicata al turismo in Italia.

“Trenord aveva bisogno di far crescere più velocemente il progetto”, ha spiegato Scoppeliti “da qui nasce la collaborazione con noi che da qualche anno realizziamo piattaforme digitali legate al turismo ed è nata Discovera di cui Trenord è main mobility partner e che ha il compito di portare il concetto della gita sostenibile ancor più in là, facendolo crescere non solo sul territorio lombardo ma anche a livello nazionale, aprendo l’integrazione con altri player di mobilità andando a costruire quello che diventerà il tour operator nazionale dedicato ai viaggi sostenibili”.

“Grazie alla partnership con Discovera abbiamo evoluto la nostra proposta delle Gite in treno, prodotti treno+esperienza che registrano un successo in costante crescita, con oltre 56mila biglietti venduti nei primi nove mesi del 2024”, ha spiegato Leonardo Cesarini, Direttore Commerciale di Trenord. “Ci auguriamo di conquistare ancora più viaggiatori in treno nel tempo libero, a beneficio dell’ambiente e del territorio”.

Gite al lago

Il prodotto di punta sono le Gite al lago, che prevedono il viaggio in treno verso i laghi lombardi, in partenza da tutte le stazioni Trenord della Lombardia e che comprendono, oltre al trasporto, anche l’sperienza che può essere una navigazione o l’ingresso a un museo. Questo tipo di escursione piace molto anche agli stranieri, dato che molti turisti atterrano a Malpensa e che grazie, al Malpensa Express, rappresenta uno dei canali di accesso a Milano, alla Lombardia e all’Italia, di fatto. In treno si raggiungono gli splendidi borghi del Lago di Como come Bellagio, Torno, Varenna e Menaggio, o del Lago d’Iseo come Montisola o ancora del Lago di Garda, come Gardone Riviera.

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Gite in treno sui laghi lombardi

Treni della neve

Anche quest’anno, nella stagione invernale, partiranno i Treni della neve diretti verso le cime lombarde. La formula comprende un biglietto unico treno+skipass e il servizio dedicato di bus-navetta verso gli impianti sciistici, a cui i viaggiatori potranno integrare tutti gli altri servizi che desiderano, per completare l’esperienza di una o più giornate sugli sci, come per esempio il noleggio delle ciaspole o il biglietto della funivia. Organizzati da Trenord insieme a Snowit, società che fa parte di Discovera, i comprensori sciistici collegati dai Treni della neve sono quelli di Aprica-Corteno, Valmalenco, ai quali lo scorso anno si sono aggiunti quelli di Madesimo e dei Piani di Bobbio.

Le novità in arrivo

Quest’anno ci sarà anche un grande novità: una corsa straordinaria verso i Mercatini di Natale, che da Milano raggiungerà direttamente le città di Trento e di Bolzano, dove si svolgono i mercatini più famosi d’Italia. Inoltre, per l’estate, potrebbe partire un Treno del mare, come ci ha anticipato Franco Lucente, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della regione Lombardia durante il weekend Porte aperte alla Squadra Rialzo di Milano Centrale che si è svolto a fine estate, dove erano in mostra i treni storici più belli delle ferrovie italiane. Non si hanno ancora dettagli a riguardo ma, come si suol dire, stay tuned!

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Le più belle spiagge di Budoni: un angolo di paradiso in Sardegna

Budoni è un piccolo gioiello sulla costa nord-orientale della Sardegna, in provincia di Sassari, tra la Gallura e le Baronie, ed è una meta imperdibile per chi ama le spiagge da cartolina. Noto per la sua bellezza naturale e le sue spiagge mozzafiato, circondato da colline verdeggianti e affacciato su un mare cristallino, il suo piccolo centro mantiene un’atmosfera accogliente e intima, nonostante in estate richiami migliaia di turisti e visitatori amanti della vita da spiaggia. Questa località vanta spiagge spettacolari, caratterizzate da sabbia finissima e fondali bassi, ideali per le famiglie e per tutte le età, e la sua posizione strategica permette di esplorare facilmente destinazioni come l’Arcipelago della Maddalena e il Golfo di Orosei, ma anche di vivere esperienze più locali, come escursioni in barca alla scoperta dei delfini o tour enogastronomici per conoscere i sapori autentici della Sardegna. Pronti a sognare? Ecco le spiagge di Bodoni, davvero per tutti i gusti, più intime e tranquille in primavera e autunno; più movimentate e attrezzate in estate.

Spiaggia di Porto Ainu

La Spiaggia di Porto Ainu, tra la Punta del Pedrami e la Punta del Nuraghe, si distingue per il suo arenile di sabbia grigio chiaro, lungo circa 300 metri, bagnato da acque dai riflessi caraibici, che vanno dal turchese alle sfumare in blu scuro nei fondali più profondi. Se a ridosso della spiaggia l’acqua sembra quella di una piscina, man mano che ci si allontana i fondali diventano rocciosi e molto interessanti per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. La spiaggia è incorniciata da una fitta vegetazione boschiva, con un piccolo stagno, quasi sempre secco durante i mesi estivi, che sfocia in mare dividendo in due la spiaggia. La spiaggia è in parte attrezzata con ombrelloni e sdraio e c’è un parcheggio a pagamento per chi arriva in auto (in alternativa ci si arriva con navetta).

Budoni, spiagge Sardegna

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Budoni vanta spiagge spettacolari, caratterizzate da sabbia finissima e fondali bassi

Spiaggia di Porto Ottiolu

Porto Ottiolu è una splendida baia situata a metà strada tra Budoni, di cui è frazione, e San Teodoro, al confine tra le regioni di Baronìa e Gallura. Questo litorale offre un arenile di finissima sabbia chiara, lungo circa mezzo chilometro, che si estende tra piccole dune coperte di bassa vegetazione mediterranea. Le sfumature del mare, che spaziano dal blu al verde smeraldo, insieme al fondale basso e sabbioso, rendono la spiaggia perfetta per le famiglie e per la balneazione sicura dei bambini.

Sul lato sinistro si trova un porto turistico, realizzato negli anni Ottanta, che può ospitare oltre 400 imbarcazioni, e rappresenta un punto di riferimento per chi ama la navigazione o per organizzare qualche gita in mare. La spiaggia è ben attrezzata e offre numerosi servizi, tra cui parcheggio, punti di ristoro, negozi, e la possibilità di noleggiare attrezzature per sport acquatici. Immersa in un paesaggio caratterizzato da colline ricoperte di macchia mediterranea, Porto Ottiolu è una meta imperdibile per chi cerca bellezza naturale e comfort.

Cala di Budoni

Cala di Budoni, una delle spiagge più affascinanti della costa nord-orientale, si estende per quasi quattro chilometri tra le punte di Li Cucutti e Porto Ainu. Questo lungo arenile di sabbia chiara e fine è bagnato da un mare cristallino con fondali bassi, ideale per chi viaggia coi bambini o per chi desidera godere e rilassarsi sul bagnasciuga. Durante la sua estensione, Cala di Budoni prende nomi diversi a seconda del tratto, tra cui Sa Capannizza, Li Salineddi, Salamaghe e Lido del Sole, ed è attrezzata con vari servizi, come noleggio di attrezzature balneari, alberghi, campeggi e accessi facilitati per persone con disabilità. Questo angolo di costa è apprezzatissimo dagli appassionati di snorkeling, proprio per le sue acque limpide e i fondali ricchi di vita marina.

Baia di Sant’Anna

La Baia di Sant’Anna, situata nell’omonimo villaggio, è una spiaggia di sabbia dorata circondata da una pineta profumata. Le acque azzurro-turchesi sono perfette per chi ama le immersioni subacquee, anche perché i fondali diventano profondi molto velocemente. Questa spiaggia è particolarmente tranquilla, anche in alta stagione e questo la rende ideale per chi desidera una giornata di mare in totale relax. Davanti alla costa si può ammirare un piccolo isolotto, detto dei Pedrami, colonizzato da diverse specie di uccelli marini; mentre il molo della spiaggia abbandonato è una scenografia perfetta per scattare foto mozzafiato all’alba o al tramonto.

Spiaggia di Matta ‘e Peru

Per chi cerca situazioni più selvagge, rinunciando alle comodità e ai servizi per i turisti, la Spiaggia di Matta ‘e Peru è la scelta giusta. Sabbia chiara e fine, acque trasparenti, una vegetazione verde e la pineta alle spalle sono gli elementi che rendono questo angolo di costa autentico, con giochi di ombre, contrasti e sfumature davvero da sogno. I fondali bassi sono perfetti per il bagno in sicurezza dei bambini che possono giocare in riva. La spiaggia non dispone di alcun servizio e non è consentito l’accesso ai cani.

Spiaggia Sa Marina

Concludiamo il tour delle spiagge di Budoni con la Spiaggia di Sa Marina, situata sul litorale sud della Costa di Budoni. Raggiungibile solo via mare o a piedi, questa spiaggia – poco frequentata proprio per il difficile accesso- è conosciuta anche come “La Spiaggia Rosa“. Questo nome non deve trarre in inganno: qui il colore rosa non è dovuto alle sfumature dei granelli di sabbia, ma ai fiori primaverili che si depositano sulla sabbia bianca, creando un ambiente davvero suggestivo e particolare. In estate non rimane nulla del rosa, ma chi capita qui fuori stagione, durante la primavera, può passeggiare su un tappeto di fiori per un’esperienza unica.

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Viaggio in Val Senales, un gioiello tra le Alpi

Se amate la natura e siete alla ricerca di un posto lontano dalla frenesia della vita moderna, dove il tempo sembra essersi fermato, dovete impostare il navigatore per la Val Senales. Questa valle ancora molto selvaggia che si trova nelle Alpi Retiche meridionali, in Trentino-Alto Adige, dista 10km da Merano e prende il nome dal comune omonimo e il fiume che scorre a fondovalle. Si estende dai vigneti di Castel Juval fino ai ghiacciai e garantisce ai visitatori un soggiorno tranquillo immersi nella natura. Gli amanti dello sci e snowboard possono trovare sicuramente pane per i loro denti con piste attrezzate a 3200 m di quota aperte fino all’estate ogni anno.

La Val Senales raggiunge i confini con l’Austria e regala paesaggi suggestivi con fitti boschi, meleti, larici e una ricca vegetazione che incanta chiunque passi da quelle parti. Quindi anche chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta può metterla nella lista di posti da vedere. Ma vediamo insieme cosa non dovete perdere se decidete di trascorrere alcuni giorni in questa zona del nord Italia.

Monte Santa Caterina: il paese di Messner

Immerso nel verde, Monte Santa Caterina è un piccolo centro a 1245 metri in Val Senales con una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e tante fattorie dove vivono e lavorano i locali. Molto tempo fa sulle rocce si ergeva una fortezza, il castello Schnalsburg, che poi è stato abbattuto dall’ordine dei Certosini nel 1350 e oggi ne resta solo una torre trasformata in un campanile. Il paese offre una vista suggestiva sulla Val Senales e la Valle dell’Adige, fino a Castel Juval nei pressi di Castelbello, residenza di Reinhold Messner. Molti escursionisti e appassionati del trekking o di Mountain bike possono trovare tanti percorsi molto belli per esplorare i dintorni e godere del paesaggio alpino evocativo.

Il silenzioso borgo di Certosa

Se hai in programma un viaggio in Val Senales devi assolutamente visitare Certosa, un paese affascinante con le rovine delle antiche mura di cinta ben fortificate che circondano ancora oggi il piccolo paesino. Una volta queste proteggevano il monastero di Monte degli Angeli, che venne abbandonato nel 1782. Oggi è possibile visitare il chiostro, la grotta, la casa del priore, le cucine, il portale e la chiesa di Sant’Anna. Un luogo avvolto nel silenzio che è alla base del progetto Silentium, con cui Certosa attira l’attenzione su di se nel settore turistico.

Nel 1325 fu il conte del Tirolo a voler erigere il monastero in un luogo isolato dove poi i monaci imposero la regola del silenzio che viene rispettata ancora oggi. Per 450 anni è stato operativo e poi l’imperatore Giuseppe II ne ha ordinato la chiusura nel 1782, fino a quando alcune famiglie povere del posto ne acquistarono delle parti poichè nessuno si fece avanti con un’offerta. Un incendio nel 1924 distrusse gran parte di Certosa che poi piano piano fu ricostruita e oggi molti visitatori la scelgono come meta in Val Senales per escursioni, cultura e natura.

chiesa Val Senales

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Piccola chiesa alpina nel paese più antico della Val Senales

Madonna di Senales

Madonna di Senales è il paese più grande della Val Senales e da lontano si vede una piccola chiesa arroccata su una roccia che è il Santuario della Madonna di Senales. In questo borgo, noto luogo di pellegrinaggio da oltre 700 anni, da Aprile a Novembre, si consiglia di visitare l’archeoParc, un museo a cielo aperto sull’affascinante scoperta della mummia Otzi.

Il ritrovamento di una statua della Madonna nel XVI secolo ha reso questo paese meta di pellegrini devoti, mentre le montagne intorno sono state esplorate da Otzi 5000 anni prima e nel 1991 il ghiacciaio ha riportato alla luce la mummia sul Giogo di Tisa. Le escursioni che partono da qui raggiungono Malga Lafetz e Similaun, anche grazie all’uso delle ciaspole.

Il mistero del lago artificiale di Vernago

Il lago di Vernago è un lago artificiale nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales con una storia che lo avvolge nel mistero. Creato negli anni ’50 da una diga a gravità in terra terminata nel 1963, ricoprendo otto edifici e una chiesa, questa distesa d’acqua custodisce un vissuto da raccontare. Infatti ancora oggi quando il livello d’acqua è basso, si riesce a vedere il vecchio campanile della chiesa del paese circondato dal verde smeraldo. Molti sentieri di montagna amati dagli escursionisti partono da qui, come quello che porta fino al ghiacciaio di Senales dove è stata rinvenuta la mummia di Otzi.

Maso Corto: il paradiso dello sport

A circa 2000 metri di altezza si trova Maso Corto, il paese più antico della Val Selanes  che da Settembre a Maggio attira molti appassionati di vari sport invernali fin dagli anni ’50 per il suo complesso sciistico Ghiacciaio Val Senales. Circondato da montagne alte 3000 metri, questo paese dalle origini antiche è un buon punto di partenza per alcune escursioni molto apprezzate che possono durare fino a 7 ore per raggiungere Vent.

Per chi vuole camminare con moderazione, tuttavia, da Maso Corto è possibile anche passeggiare fino al Lago di Vernago o rilassarsi nella piscina con sauna, bagno turco e whirlpool. Tra gli edifici storici che si possono visitare ancora oggi a Maso Corto c’è la piccola chieda all’entrata del paese e il maso Kurzhof della famiglia di Leo Gurschler. In primavera e autunno si può assistere anche alla transumanza delle pecore che percorrono lunghe distanza tra i prati.

Iceman Otzi Peak

Per chi ama le altezze una meta obbligata è l’Iceman Otzi Peak, la piattaforma panoramica più alta d’Europa da cui si possono scorgere ben 126 vette sopra i 3000 metri. Non serve un’attrezzatura speciale o professionale per godersi questa esperienza, ma basta non soffrire di vertigini e avere voglia di vivere un’emozione tangibile e indimenticabile. Si può raggiungere l’Iceman Otzi Peak con una scala di acciaio sicura e solida, progettata da tecnici e aziende altoatesini per omaggiare la natura del luogo e Otzi, il famoso “uomo venuto dal ghiaccio”. Una volta saliti in cima la vista si apre proprio sul nevaio del Similaun dove nel 1991 venne trovata la mummia di quest’ultimo.

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Viaggio lungo la rotta delle castagne in Italia: dove trovarle regione per regione

Sono uno dei tanti tesori che regala l’autunno e si trovano nei boschi, preziosi frutti dal sapore gustoso e dalle tante varietà: stiamo parlando delle castagne, che si trovano in tutte le regioni d’Italia e sono l’ingrediente perfetto per tante preparazioni diverse.

Dal nord al sud della penisola, si può organizzare una gita per andare alla ricerca delle regine della stagione, perché l’autunno è proprio così: regala tantissimi colori e sapori. E, allora, vale la pena partire inseguendo alcuni degli spettacoli più belli: da quello del foliage, che ammanta con i suoi colori la natura, fino alla ricerca dei frutti speciali che ci riserva. Poi, passeggiare nel mezzo dei boschi è rigenerante e per questo è sempre un’ottima idea programmare una piccola fuga nel fine settimana.

Per quanto riguarda la raccolta delle castagne è sempre bene informarsi per capire se è libera, se vi è il divieto, oppure se si deve richiedere un permesso e il relativo costo.

Viaggio lungo la rotta delle castagne, tra le regioni italiane da raggiungere per fare il pieno di questo prodotto speciale, con il vantaggio di scoprire luoghi nuovi e bellissimi.

Valle d’Aosta

Il viaggio alla ricerca delle castagne nelle regioni italiane parte dalla Valle d’Aosta, lì nella zona della bassa valle del Lys, dove si trovano meravigliosi castagneti. Siamo tra Châtillon e Pont-Saint-Martin dove si concentra la maggior parte di questi alberi maestosi. Inoltre, vi è una cooperativa, Il Riccio, che si trova a Lillianes che non a caso è conosciuto come paese delle castagne, che si occupa della loro raccolta e della commercializzazione in varie forme, oltre ad aver allestito un piccolo museo dedicato a quello che – un tempo – veniva chiamato il “pane dei poveri”. Al suo interno è stata ricostruita un’antica gra, dove venivano fatte essiccare, e il resto di una vecchia casa.

A quanto pare, la varietà che si trova in questa regione è di piccole dimensioni e molto saporita, viene utilizzata per molte preparazioni come la crema o il liquore, si trovano anche castagne sciroppate alla grappa, al naturale e al miele, oppure una sorta di corn flakes realizzati proprio con i marroni.

Lillianes, alla ricerca di castagne in Valle d'Aosta

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Lillianes, il paese delle castagne in Valle d’Aosta

Piemonte

Un’altra regione d’Italia da raggiungere, per tutti coloro che amano i boschi e le castagne, è il Piemonte e, in particolare, la zona di Cuneo dove (in un centinaio di comuni circa) si trova quella con il marchio Igp: dal sapore molto delicato, si può assaporare fresca, ma anche bollita oppure arrosto. Inoltre, è alla base di molte ricette di dolci. L’area è quella che va dalla Valle del Po alla Valle del Tanaro e i boschi si trovano tra i 200 e i 1000 metri circa. Un appuntamento imperdibile che si tiene ogni anno a Cuneo è la Fiera Nazionale del Marrone.

Restiamo in Piemonte, ma ci spostiamo in Val di Susa dove è celebre il Marrone della Valle di Susa Igp, con le sue varietà. Lo si può trovare in 28 comuni della provincia di Torino, ha una polpa croccante e viene usato per molti piatti, compresi i celebri marron glacés. Ad esempio, si può raggiungere San Giorio di Susa e andare in esplorazione nei bellissimi boschi che fanno da contorno.

Piemonte, castagne in Val di Susa dalla Sacra di San Michele

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La Val di Susa (qui la Sacra di San Michele) è una zona celebre per le castagne in Piemonte

Lombardia

La Lombardia è un’altra zona ricca di castagne, in particolare nel Parco Regionale Campo dei Fiori che si trova in provincia di Varese. Qui ci sono numerosi percorsi soprattutto a bassa quota, ma il posto perfetto è Brinzio da dove si diramano alcuni sentieri che vale la pena percorrere alla ricerca di questo gustoso frutto.

Un altro luogo speciale di questa regione è il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che si trova in Brianza e – più precisamente – nella zona tra Lecco e Monza: si parte da Sirtori per immergersi in una natura che lascia senza fiato. E, poi, Colle Brianza: comune affascinante e ricco di storia, oltre che punto di partenza per un percorso tra i castagni.

E, infine, in Val Trompia nella zona di Brescia vi sono tantissimi castagni anche secolari.

In Lombardia si preparano numerosi piatti a base di castagne, tra cui il castagnaccio che qui si prepara con uvetta, pinoli e brandy. Tra le altre preparazioni non mancano gli gnocchi e quelle cotte nel latte.

Liguria

Ci sono tantissimi luoghi in Liguria in cui andare alla ricerca di castagni. Nel genovese vi è un percorso che parte da San Martino di Struppa e va verso Canate di Marsiglia, oppure si può raggiungere Torriglia e la piccola frazione di Péntema e, ancora, nell’Alta val Trebbia a Fontanigorda nel Bosco delle Fate. Da non perdere anche la Val Graveglia, alle spalle di Chiavari.

Nel Parco Nazionale delle 5 Terre si trovano anche castagni e il loro frutto tipico è la castagna Brodasca tipicamente molto scura. Così come vale la pena raggiungere la Valle Arroscia nell’imperiese e Urbe in provincia di Savona, dove i marroni sono storicamente importanti. Tra i piatti tipici il castagnaccio e le trofie impastate con la farina di castagne.

Trentino-Alto Adige

Pronti per un viaggio in Trentino? Per andare alla ricerca di castagne si deve raggiungere la Valle Isarco dove si trova il Keschtnweg, il sentiero delle castagne che si snoda per novanta chilometri da Verna fino a Castel Roncolo. Si può suddividere in tappe. Frutti gustosi con cui si preparano piatti altrettanto buoni come i dolci cuori di castagne, o il tronco, oppure la zuppa.

Castagne in Trentino Alto Adige la strada fino a Castle Roncolo

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In Trentino Alto Adige c’è il sentiero delle castagne che arriva a Castel Roncolo

Veneto

In Veneto la castagna è un prodotto importantissimo che si trova in alcune zone, come quella della provincia di Treviso dove c’è il famoso il Marrone di Combai Igp, dalla polpa molto croccante. Si può mangiare arrostito oppure bollito, ma anche per il tiramisù alla crema di marroni. Lo si trova nei boschi di località come Vittorio Veneto, Fregona e Follina su un’area di oltre 270 chilometri quadrati. Vengono anche organizzate passeggiate. Nella stessa zona vi è anche il Marrone del Monfenera igp, dal sapore dolce sono perfetti cucinare gustose ricette, biscotti compresi. Si trova in 19 comuni tra la pedemontana del Grappa e il Montello.

Infine, i marroni di San Zeno Dop, dal gusto dolce che si trova nella zona del Monte Baldo, tra il Lago di Garda e la Vallagarina.

Friuli-Venezia Giulia

Nelle provincie di Udine e Pordenone si possono trovare boschi di castagni per una gita fuori porta. In particolare, nella Valle di Soffumbergo dove si tiene anche una festa dedicata. E poi a Dardago, frazione del comune di Budoia. In Friuli-Venezia Giulia le castagne – ad esempio – possono accompagnare piatti della tradizione come il frico.

Emilia-Romagna

Sono ben tredici le tipologie di castagne che si possono trovare in Emilia-Romagna, tra cui ricordiamo il Marrone Igp di Castel del Rio e il Marrone di Pavullo.

E i luoghi da esplorare per la ricerca di questo prezioso frutto sono davvero tanti. Vale la pena, ad esempio, raggiungere la provincia di Parma e percorrere la Via del Castagno in Val di Taro: si snoda per otto chilometri e si parte da Borgo Val di Taro. Tra Modena e Bologna, invece, c’è un tratto della Via Europea del Castagno e, ancora, a Carpineti nel Parco Nazionale Tosco-Emiliano vicino a Reggio Emilia, dove vi sono bellissimi alberi nella zona dell’Abbazia di Marola. Le specialità di questa regione sono tante come i tortelli con un ripieno di castagne o la minestra.

Carpineti, zona dove cercare le castagne in Emilia Romagna

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Carpineti, nei suoi dintorni alla ricerca delle castagne in Emilia Romagna

Toscana

Altra regione amata da chi va alla ricerca di castagne è la Toscana: qui, ad esempio si trova il Marrone del Mugello Igp una varietà tipica solo di questa area che si trova in una parte della provincia di Firenze. Da visitare Marradi senza dimenticare di assaggiare la sua celebre torta di marroni.

Tra le località da raggiungere vi sono il Monte Amiata, in particolare tra i 500 e i 1000 metri di altitudine, e il Monte Pisano. Da assaggiare – ad esempio – il castagnaccio e i necci (crepes di farina di castagna).

Marche

Nelle Marche ci sono due aree che sono meta prediletta per tutti coloro che amano le castagne: si tratta dei Monti Sibillini – ad esempio a Montemonaco – e l’alta Valmarecchia a cavallo tra Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Tra i piatti tipici i ravioli fritti di castagne.

Castagne, da cercare in alcune località dei monti Sibillini nelle Marche

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Nelle Marche le castagne si possono trovare in alcune località dei monti Sibillini

Abruzzo

La castagna Roscetta si trova in Abruzzo in diversi comuni in provincia dell’Aquila, come Balsorano e Canistro, ha dimensioni medio grandi e un sapore delicato. Ma questo non è l’unico luogo in cui trovare il tesoro. Ad esempio, si può raggiungere il Parco nazionale del Gran Sasso e, in particolare, il comune di Valle Castellana: basti pensare che in una sua frazione si può ammirare un castagno secolare. Merita una visita anche Castelvecchio Calvisio con i suoi bellissimi boschi. Una delle ricette tipiche è la zuppa di ceci e castagne.

Lazio

Tra le mete più celebri da raggiungere nella regione Lazio ci sono i Monti Cimini, in provincia di Viterbo, soprattutto vale la pena raggiungere i boschi di alcune località come Ronciglione e Soriano nel Cimino. Da provare anche la Castagna di Vallerano Dop, dell’omonimo comune. Oppure esplorare i Monti Lepini e il piccolo comune di Cori in provincia di Latina. Anche nel Lazio una delle ricette da fare con le castagne è il castagnaccio.

Vallerano nel Lazio, alla ricerca di castagne

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Nel Lazio è celebre la castagna di Vallerano

Umbria

Se si vogliono ammirare i boschi di castagni in Umbria, la zona da raggiungere è quella di Spoleto, poco distante – infatti – si trovano gli antichi alberi di quel sito noto con il nome di Boschi di Montebiblico, i cui frutti sono di ottima qualità. Oppure la zona della Vallocchia. Anche qui è diffusa la zuppa di ceci e castagne.

Molise

Il borgo in provincia di Campobasso è di piccole dimensioni ma è tra i luoghi del Molise prediletti da chi ama le castagne: si tratta di San Massimo con i suoi boschi dove è possibile trovare questi tesori d’autunno. Merita una menzione anche Bojano dove si trova quello che viene considerato il castagno più vecchio di Italia. Le caggiunitte sono dolci che vengono preparati in questa regione.

Bojano, nel Molise arra ricerca delle castagne

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Bojano, borgo del Molise famoso per i castagni

Campania

Un viaggio in Campania alla ricerca di uno dei tesori d’autunno ci porta direttamente nel Parco regionale dei Monti Piacentini, dove si trova in diverse località la Castagna di Montella Igp, di dimensioni abbastanza piccole e dal sapore dolce.

Un’altra area, poi, è quella che interessa una settantina di comuni in provincia di Salerno dove si trova il Marrone di Roccadaspide IG, castagna molto zuccherina. Nella zona di Benevento ci sono diversi boschi di castagni, mentre in quella di Caserta il prodotto top è la castagna di Roccamonfina Igp, con queste – ad esempio – si prepara il risotto. Tra i comuni da raggiungere si possono ricordare Caianello, Conca della Campania e Teano.

Puglia

In Puglia si può andare a caccia di castagne in provincia di Foggia, raggiungendo i Monti Dauni, oppure in quella di Bari nella Murgia Barese. Una ricetta antica di questa regione è la minestra di castagne secche.

Basilicata

Ci sono alcune zone della Basilicata dove imbattersi in castagneti, ad esempio nei pressi di alcuni luoghi che si trovano in provincia di Potenza come Brienza, Armento e Albano di Lucania: tutti piccoli comuni. Se ci spostiamo nella zona di Matera, invece, troviamo Bernalda. Da assaggiare il calzoncello, ripetono di marroncino di Melfi, che si trova nel Parco nazionale regionale del Vulture.

Brienza, paese della Basilicata dove cercare castagne

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Brienza, il paese in Basilicata è un luogo dove cercare castagne

Calabria

Anche la Calabria regala alcuni tesori: aree dove è possibile andare alla ricerca di castagne e, in particolare nella zona del Pollino e della Sila.  Ma anche Vibo Valentia, raggiungendo il Parco Regionale delle Serre, mentre il Parco Nazionale d’Aspromonte è un’altra meta da esplorare in zona Reggio Calabria. Vale la pena assaggiare i pistiddri, castagne secche bollite.

Nell'area del Pollino in calabria si possono trovare le Castagne

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In Calabria una delle zone da raggiungere per scovare castagne è il Pollino

Sicilia

Ci spostiamo in Sicilia, in provincia di Palermo, dove si trova la Rocca Busambra con il bosco della Ficuzza e il Bosco del Cappelliere: qui vale anche la pena visitare Mezzojuso. Da non perdere il Parco delle Medonie e il Parco dell’Etna. In Sicilia le castagne vengono messe in forni alti, con una base bucherellata, e il sale grosso viene gettato nel fuoco, facendole diventare bianche: davvero particolari.

Sardegna

Concludiamo il viaggio alla scoperta dei luoghi dove cercare le castagne in Italia con la Sardegna. Gli alberi si trovano soprattutto nella Barbagia-Mandrolisai-Gennargentu e in particolare nei comuni che fanno parte di questo territorio, dove pare ci sia il 90% degli esemplari. Si trovano sia di grandi dimensioni, che di piccole. Tra le ricette vale la pena provare la zuppa di fagioli e castagne.