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Fai scalo in Qatar? Ora puoi fare tre nuovi tour

Siete diretti dall’altra parte del mondo, e sapete già che dovrete trascorrere molte ore in aereo: la parte più estenuante è però l’attesa in aeroporto, se non avete la possibilità di acquistare un volo diretto. Per fortuna, non è così ovunque. Il Qatar organizza diversi tour per i passeggeri in transito, così da occupare le ore che li separano dalla loro partenza in maniera divertente. Ecco quali sono le novità più curiose.

Qatar, la meta ideale per uno stopover

La nuova tendenza di viaggio è lo stopover: se avete un lungo scalo e non sapete cosa fare, perché non sfruttate quel tempo per andare alla scoperta di luoghi nuovi e sorprendenti? Le ore (o addirittura i giorni) di attesa diventano così divertenti come mai prima, e potrete godervi due vacanze in una. Il Qatar è la meta migliore per uno stopover, tra città futuristiche ricche di fascino e spiagge meravigliose dove concedersi un tuffo o un po’ di relax. C’è chi addirittura approfitta di questa occasione unica e rinuncia ad un volo diretto, proprio per avere la possibilità di vivere un’avventura in questo Paese dai mille volti.

Discover Qatar offre diversi tour organizzati, disponibili per i passeggeri in transito presso i principali aeroporti del Paese. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze: alcuni sono brevissimi, perfetti per chi ha solo una manciata di ore davanti a sé, altri prevedono invece il soggiorno in hotel fino a 3/4 notti, così da fare il pieno di emozioni prima di ripartire per la destinazione finale. Nelle ultime settimane, si sono aggiunte nuove ed interessanti possibilità per chi fa scalo presso l’aeroporto di Doha Hamad. Scopriamo quali sono i tre tour assolutamente da provare.

I nuovi tour per vivere lo scalo a Doha

Invece di trascorrere il tempo su uno scomodo sedile di un’affollata area d’attesa, l’aeroporto di Doha mette a disposizione alcune nuove avventure tutte da vivere. Stavolta, Discover Qatar punta sullo sport – raccogliendo la scia dell’attenzione derivata dall’aver ospitato gli ultimi Mondiali 2022. Il primo tour è proprio dedicato agli amanti del calcio: il Discover Qatar World Cup Stadiums Tour è l’occasione giusta per visitare i principali stadi del Paese, così da ricordare le emozioni della Fifa World Cup Qatar 2022.

Sono ben cinque le tappe organizzate per i turisti, che portano alla scoperta di altrettanti luoghi in cui i più fortunati hanno potuto vivere la magia del calcio: l’Al Thumama, l’Education City, il Khalifa International, il Lusail Iconic Stadium e lo Stadium 974, che presto verrà smantellato (e, secondo alcune voci, trasferito in Uruguay nella speranza di accogliere un altro Mondiale. Chi vuole regalarsi questa avventura può prenotare il tour online entro le 48 precedenti all’arrivo a Doha, oppure direttamente in aeroporto presso il corner di Qatar Tourism.

Nel caso in cui lo scalo sia più breve, ci sono altre due interessanti possibilità. Discover Qatar ha lanciato un tour per gli amanti dello squash, che prevede due ore di allenamento presso il campo dell’Oryx Airport Hotel, situato all’interno dell’aeroporto di Doha. È incluso anche l’accesso al Fitness Center, per una doccia indispensabile prima di ripartire. E per i passeggeri in transito che hanno a disposizione giusto un paio d’ore, c’è un bellissimo tour di golf on demand da vivere attraverso il simulatore all’avanguardia, anch’esso presente presso l’Oryx Airport Hotel.

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In Qatar uno dei siti archeologici più incredibili al mondo

Il Qatar non è fatto solo di avveniristici grattacieli a Doha e di natura primordiale che comprende il deserto di dune che cantano e la costa ricoperta di mangrovie. La storia di questo Paese è molto lunga e anche molto ricca di testimonianze che sono in pochi ancora a conoscere.

Le misteriose incisioni rupestri del Qatar

Nel Nord del Paese, a una novantina di chilometri dalla Capitale, c’è un luogo chiamato Al Jassasiya, nel bel mezzo del deserto roccioso. È uno dei più suggestivi per via delle antichissime incisioni rupestri che sono state scoperte.

Il sito comprende ben 874 incisioni, note come “petroglifi”, le più antiche delle quali si ritiene risalgano al Neolitico. Tuttavia, alcuni studiosi non sarebbero d’accordo con questa datazione, ma sarebbero convinti che le incisioni sono molto più recenti.

I petroglifi sono stati attentamente studiati e catalogati dagli archeologi che hanno identificato le incisioni su roccia di Al Jassasiya come uno dei siti più antichi del Qatar. Alcuni degli esperti suggeriscono che le incisioni potrebbero risalire al III secolo a.C., mentre altri le collocano tra il X e il XVIII secolo d.C., quindi molto più recenti.

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Fonte: 123rf

Una delle incisioni nella roccia ad Al-Jassasiya, nel Nord del Qatar

La scoperta e le ipotesi

Quando scoprirono il sito di Al Jassasiya nel 1957 pensavano fosse una grotta o una cava di arenaria. Nessuno avrebbe mai immaginato cosa nascondesse veramente.

Si tratta di un luogo che ancora oggi è carico di mistero. Le incisioni sulla roccia occupano una superficie di circa 700 metri e rappresentano diverse forme, come pesci, ostriche, rosette e coppelle.

Gli intagli a forma di “dau”, conservati fino a oggi, permettono di risalire a un passato lontano mentre le coppelle potrebbero rappresentare dei recipienti utilizzati per contenere le perle – sulla costa una volta la raccolta delle perle era l’attività principale delle popolazione – o per giocare ad antichi giochi da tavolo come quello che ancora oggi in Africa e Asia conoscono come “mancala” o “gioco di semina” e che un tempo qui era chiamato Al Haloosa o Al Huwaila.

La parola “Al Jassasiya” in arabo significa “collina” o anche “coloro che cercano” e, poiché il sito si trova su una zona rialzata a picco sul mare, probabilmente veniva usata come punto di vedetta per controllare le navi in entrata nel Qatar.

Un’altra importante scoperta che è stata fatta nei pressi del sito è quella dei resti di insediamenti residenziali. In questi alloggi è stato ritrovato del vasellame risalente al XV secolo.

Questo luogo, ricco di fascino e decisamente inaspettato che merita assolutamente una visita se si decide di visitare il Qatar, resta ancora oggi un enigma, a tanti anni di distanza dalla scoperta.

Vale la pena andarci anche per un alto motivo: nei pressi del sito lungo la costa si trova una delle spiagge più famose del Qatar per la sua bellezza unica. La spiaggia di Al Jassasiya è un’oasi nascosta, con le mangrovie a fare da sfondo verde al bianco della sabbia e alle acque cristalline e poco profonde. Un vero paradiso conosciuto da pochi.

 

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Il nuovo Emirato da scoprire con tutta la famiglia

C’è un Emirato ancora tutto da scoprire. I turisti ne conoscono solo l’aeroporto, quello di Sharjah, a mezz’ora da Dubai e altrettanto dall’altro piccolo Emirato di Ras Al Khaimah, dove atteranno le compagnie aeree low cost. Spesso viene considerato solo uno scalo tecnico, ma non è così.

L’Emirato di Sharjah è il terzo più grande dei sette Emirati Arabi Uniti dopo quelli di Dubai e Abu Dhabi. Molto meno costoso, è erroneamente considerato solo il loro “dormitorio”.

Eppure, Sharjah merita assolutamente un viaggio, per le attrazioni che offre e per la vicinanza agli altri Emirati raggiungibili velocemente.

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Fonte: 123rf

Un tipico edificio storico emiratino a Sharjah

Sharjah, capitale culturale degli Emirati

Si trova lungo la costa del Golfo Persico e la città principale, Sharjah City, prende il nome dallo stesso Emirato. Non sono molti a sapere che è considerato la capitale culturale degli Emirati in quanto ospita diversi musei ed edifici storici che raccontano la storia del Paese.

C’è il museo archeologico, quello della scienza, della storia naturale, di arte e di cultura islamica, che custodisce più di 5mila manufatti, e il Sharjah Maritime Museum dove sono esposte le antiche imbarcazioni in legno.

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Fonte: 123rf

I Museo della civiltà islamica a Sharjah

Le famiglie che viaggiano con bambini avranno molto da fare per farli divertire. Come, per esempio, portarli al Discovery Centre, un luogo dove fare tante attività anche interattive o all’acquario che ospita venti vasche con 250 specie fra cui gli squali oppure all’Arabian Wildlife Center dove vivono specie animali, tra cui quelle che si incontrano nel deserto.

La parte più antica la si può trovare nel Forte Mattah, costruito per ospitare i viaggiatori verso l’Impero britannico d’Oriente, e nel forte Al Hisn, l’originale fortezza a guardia di Sharjah demolita negli Anni ’70 e ricostruita negli Anni ’90. Ma l’edificio più conosciuto di Sharjah è la sua moschea, Al Noor Mosque, che con il suo candore spicca con un faro nella notte. È famosa per il suo stile architettonico ricercato che, soprattutto all’ora del tramonto, si illumina ed è visibile da tutta la città.

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Fonte: 123rf

La moschea Al Noor di Sharjah illuminata di notte

Tradizione e modernità

Lo skyline della città è caratterizzato da grattacieli moderni e avveniristici. Certo, non tanti quanti ce ne sono a Dubai, ma esiste comunque una downtown di tutto rispetto. Dopo il boom edilizio di Dubai degli anni 2000, anche a Sharjah sono sorti grattacieli ed edifici moderni in zone come Al Khan e Khaled. Da non perdere è l’immenso palazzo che ospita il parlamento.

Qui però gli ampi spazi non mancano. La piazza principale della città, Rolla Square, è di fatto un grande parco verde dove gli abitanti dell’Emirato, gli expat che ci vivono e ora anche i turisti amano passeggiare e trascorrere il loro tempo libero. Ma di parchi urbani ne stanno spuntando a vista d’occhio. Gli altri molto frequentati sono i parchi pubblici di Al Montazah e Al Buheirah.

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Fonte: 123rf

Un edificio storico di Al Khan a Sharjah

Skyline, waterfront e spiagge

Non mancano neppure le spiagge: la costa offre ben 16 chilometri di litorale dove andare a prendere il sole e rilassarsi. La sera, l’Al Majaz Waterfront, dove solitamente si viene a fare jogging (quando le temperature lo permettono), attira molta gente per via dei suoi numerosi locali e per lo show della Sharjah Fountain, una fontana danzante i cui spruzzi d’acqua arrivano fino a cento metri d’altezza.

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Fonte: 123rf

Un suq coperto a Sharjah

Chi pensa che Dubai sia la regina dello shopping si sbaglia di grosso. A Sharjah ci sono due suq tradizionali coperti, Al Markazi o Blue Suq, molto frequentato dai turisti dove acquistare oro, gioielli, abbigliamento e antiquariato, e Al Arsah, che è parte di un progetto di riqualificazione della città noto come Heart of Sharjah, e completamente ristrutturato. E pii ci sono diversi mall multibrand dove trovare veramente di tutto.

Un deserto unico

Chi viene a Sharjah, come in tutti gli Emirati Arabi Uniti, non può non fare un’escursione nel vicino deserto. Il Rubʿ al-Khālī che si trova qui è il secondo deserto sabbioso più grande al mondo dove si trovano splendide dune alte fino a 300 metri, cda scoprire a bordo di una jeep o a dorso di cammello, come gli abitanti di una volta.

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Ras Al Khaimah, il nuovo emirato da scoprire

Ras Al Khaimah è l’emirato che sta registrando la più rapida crescita di tutta la regione. Si trova negli Emirati Arabi Uniti ed è noto per i suoi paesaggi unici che comprendono 64 chilometri di spiagge, un vasto deserto e soprattutto le montagne, che danno la possibilità di vivere tante emozioni e di provare avventurose attività sportive.

L’emirato di Ras Al Khaimah vanta una ricca cultura e una lunga storia che risale a 7.000 anni fa. Vi sono siti archeologici che risalgono al III secolo a.C. e panorami naturali mozzafiato, spiagge di sabbia dorata, suggestive dune e una cintura verde fatta di palme da datteri fino a Jebel Jais, la montagna più alta degli Emirati Arabi Uniti.

Gran parte della sua popolarità è data dalla facilità con cui si può raggiungere l’emirato. Oggi è ancor più vicino all’Italia grazie a un nuovo volo della compagnia aerea low cost Air Arabia che parte da Bergamo e che arriva all’aeroporto di Sharja, a metà strada tra Ras e Dubai.

La spiaggia di Ras Al Khaimah

L’emirato delle montagne

La particolarità del piccolo emirato di Ras Al Khaimah e che lo differenzia dagli altri sette Emirati Arabi Uniti sta proprio nella catena montuosa che ne caratterizza il territorio. Montagne che sfiorano i duemila metri, al confine con l’Oman.

Così, oltre alle attività marine e ai safari tra le dune del deserto, a Ras si viene per l’alta montagna e per le tante attività che offre. Prima fra tutte la zipline più lunga e più alta del mondo che è stata da poco inaugurata sul monte di Jebel Jais. Si sfreccia a 160 chilometri orari sospesi a 1.680 metri di altezza. Decisamente per i più coraggiosi.

Per i più fifoni, tra le ultime attrazioni c’è la Jais Sledder, una monorotaia che, curva parabolica dopo curva parabolica, scende dalla montagna rocciosa, il monte Hajar, alla velocità di 40 km orari. In soli otto minuti si percorrono 1.840 metri, ma si ha tutto il tempo di ammirare il paesaggio addirittura fino al mare.

Un’attività di grande attrattiva turistica, visto che nell’emirato sono migliaia gli appassionati di montagna – anche perché quassù fa decisamente meno caldo – è il trekking. Alcuni tratti, facili e segnati si possono percorrere anche in autonomia, ma la maggior parte dei sentieri devono essere accompagnati da una guida esperta, che organizza eventualmente il pernottamento in un camp in quota.

Ora esiste un solo glamping, il Camp 1770, il  più alto degli Emirati Arabi Uniti, ma entro il 2024 saranno aperti due nuovi ecolodge.

Le montagne di Ras Al Khaimah

Il deserto Al Wadi

Non c’è emirato senza deserto e naturalmente anche Ras Al Khaimah ne ha una bella porzione. Si trova racchiuso in una riserva naturale, la Al Wadi Nature Reserve, di cui fa parte anche uno dei resort più belli dell’emirato, il Ritz Carlton, con lussuosissimi lodge immersi tra le dune e circondati da animali allo stato brado, tra cui il famoso orice, simbolo degli Emirati Arabi Uniti.

Il deserto, in parte roccioso e in parte di dune di sabbia dorate, offre diverse attrattive. Lo si può percorrere con le jeep, accompagnati da guide esperte, o con la mountain bike o a dorso di cammello, seguendo i sentieri indicati. Si può assistere a spettacoli di falconeria o fare stargazing per ammirare le costellazioni grazie alla completa assenza di inquinamento luminoso del deserto.

Mare e spiagge di Ras Al Khaimah

Gli appassionati dei luoghi caldi e della tintarella non resteranno delusi dall’emirato. La costa offre spiagge dorate lunghissime e tanti resort a cinque stelle in riva al mare, molto meno costosi di quelli che si trovano a Dubai.

Per chi ama le attività acquatiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Molti resort si trovano anche sull’isola artificiale di Al Marjan, l’arcipelago a forma di corallo. Dicono che qui ci sia il mare più bello di tutti gli UAE.

Marjan Island, l’isola resort di Ras Al Khaimah

Storia e cultura dell’emirato

Chi sceglie di trascorrere una vacanza a Ras Al Khaimah avrà una vasta scelta di attività tra cui spaziare, dalle più attive alle più rilassanti. Con anche un bel po’ di cultura.

Vale la pena infatti visitare il Museo nazionale ricavato all’interno di un’antica fortezza che ospita una ricca collezione di manufatti, documenti e manoscritti dei primi abitanti di questa zona.

Il Museo nazionale di Ras Al Khaimah

Da non perdere anche quel che resta del Forte Dhayah, candidato a entrare a fare parte della lista dei patrimoni dell’Unesco, che risale al XVI secolo. Si erge su una collina a una ventina di chilometri dalla città, circondato da un’oasi di palme, domina tutto il golfo. Da quassù si gode di un bellissimo panorama.

Alle porte dell’omonima Capitale, Ras Al Khaimah, si trova la ghost town di Jazirat al-Hamra, un piccolo villaggio di pescatori abbandonato dopo il boom del petrolio, ma conservato benissimo grazie all’aria asciutta del deserto che ne ha preservato gli edifici così com’erano. Un tempo, infatti, la popolazione viveva di pesca e della raccolta delle perle, attività che viene ancora praticata da un solo produttore chiamato Suwaidi Pearls.

Si può visitare la sua “fabbrica” su una piattaforma in mezzo al mare e farsi raccontare da Abdulla Al Suwaidi in persona la storia millenaria di quest’antica arte, di quando Ras Al Khaimah era il primo produttore di perle al mondo grazie al quale vantava il primato porto commerciale più importante della regione.

Gli italiani sono stati i primi a scoprire questo emirato vent’anni fa e a venirci in vacanza nell’unico hotel che allora era stato aperto. Oggi non sono ancora tantissimi i turisti che ci vengono, ma va bene così perché lo scopo è proprio quello di contenere il numero di arrivi internazionali prediligendo un tipo di turismo naturalistico e volto alla sostenibilità ambientale.

Se vi abbiamo fatto venire voglia di scoprirlo, sappiate che è un viaggio da fare al più presto, prima che Ras Al Khaimah venga scoperto dalla folla di turisti e perda la sua autenticità.

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Qui è stato identificato il giardino dell’Eden, uno spettacolo

Probabilmente non tutti sanno che a poche ore di volo dall’Italia sorge un luogo ancora poco conosciuto dal turismo di massa e che, tra le sue tante meraviglie, ne nasconde una che è davvero unica nel suo genere: quello che per molto è tempo è stato considerato il giardino dell’Eden.

Bahrain, l’arcipelago delle meraviglie

Il posto in questione si chiama Bahrain ed è un piccolo arcipelago di 33 isole che si specchiano sul Golfo d’Arabia. Un luogo che vanta una storia millenaria, numerosi e preziosi siti archeologici, ma anche paesaggi che arrivano dritti al cuore di qualsiasi viaggiatore. Lo sviluppo che ha avuto nel corso del tempo è molto legato alla posizione in cui sorge: si trova in una delle zone petrolifere più importanti del mondo.

Non a caso, sin dai tempi più remoti, il Bahrain è stato una delle principali rotte commerciali fra Mesopotamia e India. Ma non solo. Da qualche tempo a questa parte, il Paese ospita un pro­prio Gran Premio di Formula 1, una scena artistica che diventa sempre più intrigante e ristoranti molto interessanti e soprattutto frequentati da una numerosa comunità di espatriati.

Cosa vedere in Bahrain

Pur essendo un minuscolo Stato insulare, il Bahrain è in grado di offrire tantissimi siti di interesse ai visitatori che scelgono di scoprirlo. La prima tappa da fare è senza ombra di dubbio la sua Capitale, Manama, una città moderna ma che custodisce gelosamente anche un cuore tradizionale: il souk.

Manama cosa vedere

Fonte: iStock

La splendida città di Manama

Onestamente parlando, non ha lo stesso fascino dei mercatini che si possono visitare in Marocco, Egitto o Tunisia, ma nonostante questo rimane pur sempre un dedalo di labirintiche viuzze dove è possibile trovare di tutto.

Tra le attrazioni da non perdere in questa metropoli c’è la Moschea Al Fateh, una struttura davvero gigantesca che sfoggia una maestosa cupola in fibra di vetro e due minareti interni a dir poco divini. Si distingue per essere il più grande luogo di culto del Bahrain, ma anche una delle più estese moschee del mondo: è in grado di contenere fino a 7.000 persone.

Sempre nella Capitale, vale la pena fare un salto al Museo Nazionale per comprendere più a fondo la storia e le tradizioni locali. Un modo perfetto per maturare una visione d’insieme della millenaria cultura della zona.

A pochi minuti di auto dal centro della maggiore città del Bahrain, da visitare è anche il Qal’at al-Bahrain, meglio conosciuta come Fortezza del Bahrain. Eretta nel XVI secolo dai nostri vicini portoghesi, è una delle aree archeologiche più importanti del Golfo ed anche il più antico patrimonio mondiale dell’UNESCO della nazione.

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Fonte: iStock

Il maestoso Qal’at al-Bahrain

Ad impressionare ancora di più il visitatore è l’area sottostante: qui sono stati riportati alla luce reperti risalenti a 4.500 anni fa, molti dei quali sono esposti nell’attiguo museo.

Assolutamente rilevante anche la Necropoli villaggio di A’ali che è composta da circa 170.000 tombe che testimoniano la misteriosa civiltà Dilmun che fu attiva a partire dal terzo millennio a.C.. Poi ancora la Royal Camel Farm, ossia l’allevamento di cammelli della famiglia reale del Bahrain, che si trova ad Al Janabiyah. Qui agricoltori e personale vegliano su questi dolci animali e fanno da guida nel caso in cui si abbia bisogno di assistenza.

Vale la pena fare un salto anche sull’Isola di Muharraq dove prende vita il distretto di produzione di perle, preziose e di ottima qualità. Riffa, invece, è una città dove sentirsi in bilico tra tra storia e futuro. Molto interessante anche la stessa città di Muharraq poiché da queste parti storia, arte e architettura si alternano e integrano perfettamente. Nelle vicinanze ci sono le isole artificiali di Amwaj, piccoli paradisi noti per le spiagge, i grandi edifici e i sontuosi hotel.

Chi è in cerca di splendidi oggetti di artigianato deve dirigersi verso villaggio di Al Jasra, nella costa occidentale del Paese. Questa zona è uno dei fulcri storici della regione ed è possibile perdersi tra tessuti, ceramiche e altri oggetti di artigianato tradizionale. Mentre l’attrazione più bella è la casa di Al Jasra, ex residenza estiva dello sceicco Salman bin Hamad Al Khalifa.

Il Bahrain è anche relax e spiagge da sogno. Vi basti pensare che è noto per essere il “Piccolo regno dei due mari” dove rilassarsi o abbandonarsi in mezzo alla natura. Al Jazair, per esempio, è perfetta per le famiglie, mentre una chicca da non perdere è la spiaggia del Forte di Arad.

Infine, il circuito Sakhir, dove dal 2004 i piloti del mondo si sfidano nel Gran Premio di Formula 1, una pista in pieno deserto spettacolare e tecnologica.

Circuito del Bahrein

Fonte: iStock – Ph: typhoonski

Il Circuito del Bahrein

Cosa c’entra il Bahrain con il giardino dell’Eden

Come tutti sappiamo, il giardino dell’Eden è un luogo citato nel libro biblico Genesi, quel posto paradisiaco in cui vivevano Adamo ed Eva. La regione di Eden è detta trovarsi a Oriente e da qui sembrava uscire un corso d’acqua che si divideva in quattro rami fluviali: il Tigri, l’Eufrate, il Pison e il Gihon.

Tuttavia i Sumeri, ai quali è possibile far risalire il mito dell’Eden, lo collocavano nel paese di Dilmun, sull’omonima isola di Bahrain, una zona dove sgorgava una gran quantità di acqua sorgiva. Una terra antichissima, quindi, come la storia stessa descritta nella Epopea di Gilgamesh come un “paradiso”.

Ma non è finita qui perché da queste parti, e più precisamente nel bel mezzo del deserto del Bahrain, sorge quello che in molti riconoscono come l’albero menzionato dalle sacre scritture: Shajarat-al-Hayat, ossia l’Albero della Vita.

Stando alle credenze popolari, questa pianta sarebbe stata posta qui nel lontano 1583 con lo scopo di indicare il luogo in cui in origine prendeva vita il Paradiso Terrestre.

Nei fatti, però, la spiegazione della sua esistenza e della sua sopravvivenza sarebbe legata al fatto che il terreno in cui cresce si trova a solo a 10 metri sopra il livello del mare. E qui, tra l’aria umida della zona e i diversi laghetti nelle sue vicinanze, ci sarebbero le condizioni per poter continuare a sopravvivere. Tuttavia, per molti pare non essere così poiché questo esemplare di prosopis cineraria sembrerebbe resistere nel deserto da oltre 400 anni senza alcuna fonte d’acqua.

Che lo sia o no, il Bahrain rimane una terra leggendaria, la prima dimora dell’umanità, il luogo di culto di antiche divinità e anche fonte rigenerante di vita. Per questo motivo, ancora oggi, queste sue radici storiche e mitologiche sono in grado di sorprendere e far innamorare qualsiasi viaggiatore.

Albero della vita, Bahrain

Fonte: iStock

L’Albero della Vita in Bahrain
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La nave di lusso che ospiterà le wag ai Mondiali del Qatar

Il Qatar si sta preparando ad accogliere migliaia di tifosi per i Mondiali di calcio che inizieranno il prossimo 20 novembre a Doha.

Oltre ai grattacieli costruiti in tempi record che ospiteranno nuovi hotel, che andranno ad aggiungersi ai numerosi già presenti nella Capitale, saranno organizzati alloggi temporanei decisamente originali. Tra questi, alcune navi da crociera attraccate al porto per tutta la durata dell’evento sportivo.

Dove soggiorneranno le wag inglesi

Ed è proprio a bordo di una di queste che saranno ospitate le wag (wives and girlfriends) della nazionale britannica. Le mogli e le famiglie dei calciatori inglesi, infatti, soggiorneranno a bordo della nuova e lussuosissima MSC World Europa, che sarà varata proprio a Doha il prossimo 13 novembre.

La nave più innovativa del mondo

L’ammiraglia, che proprio in questi giorni ha lasciato i Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire, in Francia, e che sta attraversando il Canale di Suez diretta in Qatar, sarà una vera chicca. Oltre a essere “vergine” e a consentire quindi alle wag – e anche a molti tifosi – di essere i primi a salire a bordo e a dormire nei letti delle splendide cabine, è la prima di una nuova generazione di navi, quelle super green, alimentate a gas naturale liquefatto (GNL).

Lungo 333,3 metri e con una stazza di 205.700 tonnellate, questo palazzo galleggiante potrà ospitare fino a 6.761 passeggeri.

Avrà anche un design innovativo, con una prua mai vista prima d’ora. Non ha solo un valore estetico, ma ha lo scopo di migliorare la stabilità della nave offrendo un comfort maggiore per gli ospiti.

Calciatori off limits

Secondo i tabloid britannici, i calciatori inglesi (26 in tutto, tra titolari e riserve), però, non potranno salire a bordo per far visita alle loro mogli/compagne/fidanzate perché dovranno restare in ritiro per tutta la durata del loro Mondiale, anche per questioni sanitarie. Alloggeranno comunque in un resort di lusso, il Souq Al Wakra, che si trova proprio nello storico souq di Doha, ricreato in stile mediorientale con confortevoli suite e una splendida piscina esotica circondata da palme.

A bordo, ogni lusso

Le wag dovranno quindi consolarsi con tutti i lussi offerti a bordo della nave, dai negozi alla spa fino al più lungo prendisole presente su una nave da crociera dove ci sono ben sei piscine e 14 vasche con idromassaggio.

Potranno cambiare ristorante ogni giorno scegliendo tra i 13 a bordo, bere una pinta di birra, per non sentire la mancanza di casa, nel micro-birrificio creato o seguire un corso di mixology per imparare a creare il proprio cocktail preferito e riproporlo ai propri compagni una volta terminata la FIFA World Cup. Una vera fatica, insomma.

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Qatar, per i Mondiali di calcio le navi diventano hotel

Nonostante il Qatar si sia fatto in quattro negli ultimi anni per riuscire a ospitare milioni di visitatori che, tra poco più di un mese, inizieranno ad arrivare per assistere agli incontri dei Mondiali di calcio FIFA 2022, un letto in hotel per tutti molto probabilmente non ci sarà.

Il Paese non è solito ospitare eventi di tale portata. Ecco perché, ai numerosi grattacieli che sono sorti in pochi mesi a Doha, la Capitale, e agli accordi con i Paesi confinanti – a partire dall’Arabia Saudita – per garantire un alloggio alle migliaia di fan in arrivo da tutto il mondo si è aggiunta la possibilità di ospitare i visitatori su navi da crociera.

Tre navi hotel a Doha

Attraccate al porto, una volta terminati i campionati le navi riprenderanno il largo, ma per un mese – dal 20 novembre al 18 dicembre – daranno ospitalità a molti tifosi.

La compagnia di crociere MSC porterà a Doha ben tre navi da crociera che fungeranno da “hôtel flottant”: la Opera (che proprio qualche anno fa è stata “allungata” aggiungendo più cabine e spazi comuni), la Poesia e la World Europa che diventeranno veri e propri hotel galleggianti.

Una crociera a tutti gli effetti

Come per una normale crociera, gli ospiti potranno scegliere il tipo di cabina (vista mare, con balcone, suite ecc.) e godere dei servizi della nave, dalle piscine alla spa, dal kids club – per chi viaggia con bambini – agi spettacoli serali oltre ai bar e ristoranti.

I passeggeri potranno soggiornare a bordo delle navi non meno di due notti. Si potrà scegliere tra il servizio bed and breakfast, per poter poi godere di tutto ciò che la città offre, o per una comoda pensione completa, bevande incluse.

La MSC Opera può ospitare fino a 2.679 passeggeri, la Poesia 3.013 mentre la MSC World Europa, che sarà pronta tra poco e sarà varata proprio a Doha il prossimo 13 novembre, sarà una super nave da 6.761 passeggeri.

La nuova super nave Europa

La nuova ammiraglia sarà una vera chicca. Oltre a essere “vergine” e a consentire quindi ai tifosi che andranno in Qatar di essere i primi a salire a bordo e a dormire nei letti delle splendide cabine senza un graffio, questa nave è la prima di una nuova generazione di navi, quelle super green, alimentate a gas naturale liquefatto (GNL).

Lunga 333,3 metri e con una stazza di 205.700 tonnellate, la MSC Europa avrà anche un design innovativo, con una prua mai vista prima d’ora. Non ha solo un valore estetico, ma ha lo scopo di migliorare la stabilità della nave offrendo un comfort maggiore agli ospiti.

Anche il prezzo è interessante (almeno per ora): soggiornare sulla MSC Opera costa 110 euro a notte per persona, sicuramente molto meno di un hotel della stessa categoria in città. I prezzi della Poesia e soprattutto della MSC Europa non sono ancora stati annunciati., Se siete interessati, stay tuned.

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Fonte: @MSC

la nuova MSC World Europa che sarà varata a Doha il 13 novembre
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Il Qatar ha fatto goal: dai nuovi stadi all’Inland Sea, cosa vedere

Il Campionato mondiale di calcio FIFA 2022 che si terrà in Qatar a partire dal prossimo 20 novembre sarà solo l’inizio di un periodo rosa per il Paese mediorientale che, proprio in vista della Coppa del mondo, ha cambiato completamente aspetto.

Cosa c’è di nuovo in Qatar

Nuove strade, piste ciclabili – da percorrere solo in ceti mesi dell’anno, quando non fa troppo caldo -, linee della metropolitana e treni veloci. Ma anche nuovi locali e ristoranti, nuovi grattacieli e hotel, musei e naturalmente gli otto nuovi stadi, molti dei quali saranno “smontati” al termine del campionato. Lo Stadium 974, fatto di tanti container messi assieme, sarà smantellato e i pezzi torneranno alla loro funzione originale.

Resterà sicuramente il Khalifa International Stadium per altre manifestazioni che seguiranno negli anni a venire. Tanto più che dello stadio fa parte il nuovo 3-2-1, il Museo Olimpico e dello Sport del Qatar, inaugurato a Doha già lo scorso marzo. Progettato dall’architetto spagnolo Joan Sibina, è un edificio cilindrico in vetro all’interno di cinque anelli intrecciati, che ricordano il simbolo delle Olimpiadi.

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Fonte: @Qatar Tourism

Il 3-2-1, il Museo Olimpico e dello Sport del Qatar

Anche solo la visita degli stadi è una delle tante cose da fare a Doha, la Capitale del Qatar. Per conoscere la storia di questo affascinate Paese, che è passato in pochi anni dalla raccolta delle perle ai pozzi petroliferi, non c’è luogo migliore da vedere del Katara Cultural Village, un villaggio culturale concepito come luogo di interazione attraverso l’arte e lo scambio culturale. Con diverse gallerie d’arte, laboratori, spazi espositivi e arene per spettacoli, oltre a ristoranti immersi in un labirinto di vicoli acciottolati, è uno dei luoghi più popolari di Doha.

Una cultura millenaria

Non mancano i musei, come il Mathaf, Museo Arabo d’Arte Moderna che ospita 9.000 opere e rappresenta la più grande collezione di arte moderna del mondo arabo. Da non perdere è anche la Biblioteca Nazionale del Qatar all’interno del campus dell’Education City, un edificio di grande impatto architettonico progettato da Rem Koolhaas. La biblioteca possiede oltre un milione di libri e manufatti antichi, tra cui documenti risalenti al VII secolo d.C..

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Fonte: @Qatar Tourism

Il Souq Waqif a Doha

Ma soprattutto merita il viaggio il Museo nazionale del Qatar, ispirato alla rosa del deserto, progettato dall’archistar Jean Nouvel e che racconta la storia del Paese dall’era preistorica a quella moderna.

Chi viaggia con i bambini al seguito deve assolutamente andare nel primo parco a tema Angry Birds World al mondo.

Inaugurato il National Museum of Qatar

Fonte: Facebook

Il Museo nazionale del Qatar

Deserto e Inland Sea

Ma l’esperienza da fare assolutamente è quella nel deserto, dove provare l’esperienza delle “singing dunes”, le dune il cui canto si può udire nel silenzio più totale, che solo in pochi altri luoghi del mondo è possibile sperimentare, e dove ammirare uno spettacolo della natura: l’Inland Sea, a Khor Al Adaid.

Si tratta di una riserva naturale a 60 km a Sud da Doha, con un proprio ecosistema ed è diventato un sito Unesco. È uno dei rari luoghi al mondo dove il mare s’insinua in profondità nel cuore del deserto, creando quel fenomeno naturale che viene comunemente “mare interno”.

Inaccessibile da qualunque strada, questo tranquillo specchio d’acqua può essere raggiunto esclusivamente oltrepassando le alte e ripide dune di sabbia bianca, vere e proprie montagne russe naturali da affrontare a bordo di spericolatissime jeep.

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Fonte: SiVIaggia – @Ilaria Santi

Le dune del deserto del Qatar e l’Inland Sea
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In Qatar, il varo della nave più green che ci sia

A pochi giorni dal calcio d’inizio della Coppa del mondo FIFA 2022 che si svolgerà nel Qatar, si terrà anche un evento memorabile: il varo della nave più più green che sia mai stata costruita.

Stiamo parlando della MSC World Europa, una nave da crociera da oltre 215mila tonnellate e un design incredibilmente innovativo.

La cerimonia di battesimo della nuova ammiraglia avverrà il 13 novembre a Doha, Capitale del Paese, dove sarà inaugurato anche il nuovo Grand Cruise Terminal della città, una struttura modernisisma di 24mila metri quadrati che gestirà fino a 28.000 passeggeri al giorno e avrà la capacità di ospitare due navi da crociera giornaliere.

I crocieristi potranno ammirare, tra le altre cose, un incredibile acquario all’interno del terminal e una galleria dedicata all’arte islamica. I Mondiali di calcio, invece, inizieranno il 20 novembre, quando la squadra del Qatar incontrerà la nazionale dell’Ecuador. Ma veniamo alla nave.

Com’è fatta la MSC World Europa

Il design della World Europa sarà innovativo, con una prua a 90° a forma di freccia che taglierà l’acqua con facilità, una caratteristica mai vista prima d’ora su una nave da crociera. La prua, però, non avrà solo un valore estetico, bensì sarà capace di migliorare ulteriormente la stabilità della nave offrendo comunque un comfort maggiore per gli ospiti.

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Fonte: MSC

La forma a “Y” della poppa della MSC World Europa

L’impressionante e inedita forma a “Y” a poppa si apre sull’Europa Promenade, una passeggiata lunga 104 metri, che offre una vista mozzafiato sul mare ed è divisa in una parte aperta e un’altra metà coperta da un imponente schermo a Led, che trasmetterà giochi di luci durante l’intero arco della giornata.

Una delle caratteristiche principali della Promenade sarà The Venom Drop The Spiral, un sorprendente elemento architettonico centrale sotto forma di scivolo a secco che si estende per undici ponti, il più lungo in mare.

Le dimensioni della nave, che è lunga 333,3 metri e che può ospitare fino a 6.762 passeggeri, consentiranno di avere delle aree completamente distinte, ognuna con il proprio stile e le proprie esperienze. Si potrà passare da una tranquilla area zen per soli adulti alla Promenade, con intrattenimento, negozi e bar, fino a un’area separata per le famiglie, che ospita ben dieci nuove strutture per bambini.

Come sulle altre navi della compagnia, non mancherà la Aurea Spa, un centro wellness in stile balinese di 1.012 metri quadrati, con area termale, palestra, barbiere e beauty saloon con trattamenti di bellezza e benessere.

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Fonte: Ufficio stampa

La Promenade della MSC World Europa

Una nave nella nave sarà poi lo Yacht Club, che prevederà oltre alle cabine più belle anche un’area riservata accessibile solo ai membri del club, con ristorante e lounge privati, una grande area piscina con solarium e vasche idromassaggio. Ci sarà anche un’area della spa dedicata a questi ospiti, con sale massaggi dedicate e accesso completo alla Thermal Suite nella Aurea Spa e tanto di servizio di maggiordomo 24 ore su 24.

La nave offrirà 13 punti di ristoro, inclusi sei ristoranti tematici e due locali completamente nuovi: lo Chef’s Garden Kitchen, che propone microverdure, e La Pescaderia, con grigliate di pesce e posti a sedere all’aperto. Un ristorante sarà anche aperto tutti i giorni 24 ore su 24.

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Fonte: Ufficio stampa

Lo scivolo a bordo della nave

Una nave green

La World Europa sarà la prima nave di MSC Crociere alimentata da gas naturale liquefatto (GNL), il combustibile fossile più pulito attualmente disponibile per le grandi navi da crociera e sarà la nave più grande ed ecologicamente più avanzata in navigazione nel Medioriente. Con il GNL la riduzione dei gas serra raggiungerà fino al 25%.

Ma non sarà l’unica tecnologia green rivoluzionaria a bordo della nave. Lo scopo della compagnia è infatti quello di arrivare a “operazioni a emissioni zero“. Anche il sistema di trattamento delle acque reflue sarà di nuova generazione e sarà dotata di altre tecnologie ambientali all’avanguardia, contribuendo sempre più alla tutela dell’ambiente.

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Fonte: Ufficio stampa

Il design unico della MSC World Europa

Le crociere della nave

La nave partirà per il suo viaggio inaugurale in Medioriente il 20 dicembre, offrendo crociere di sette notti verso Doha, Dubai, Abu Dhabi e Sir Bani Yas Island, negli Emirati Arabi Uniti, oltre a Dammam, in Arabia Saudita. Per raggiungere il porto di imbarco, MSC ha stretto una partnership con Qatar Airways e offrirà pacchetti volo+crociera.

Da marzo 2023, invece, si trasferirà nel Mediterraneo, dove offrirà crociere verso Genova, Napoli e Messina, oltre a La Valletta, a Malta, Barcellona, in Spagna e Marsiglia, in Francia.

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Tutti pazzi per una cociera negli Emirati Arabi

Le crociere negli Emirati Arabi hanno dato risultati mai visti. Merito degli itinerari da sogno, che prevedono dei soggiorni prolungati nel porto e due pernottamenti a Dubai.

I turisti vanno pazzi per questa città, così dinamica, così moderna, una sorta di parco dei divertimenti per adulti, fatto di grattacieli ultramoderni, di edifici iconici (l’ultimo inaugurato è il Museo del Futuro dal design inconfondibile), di attrazioni da record.

Per questo motivo, MSC, che da qualche tempo sta operando crociere in Medioriente e dove ha inaugurato un’area tutta sua nel Dubai Cruise Terminal, ha deciso di prolungare la stagione invernale 2021-22 fino a fine giugno.

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Il nuovo Museo del Futuro di Dubai

Sarà la MSC Bellissima a effettuare le crociere settimanali con scali a Dubai, Abu Dhabi, Doha, in Qatar, e nella paradisiaca isola a uso esclusivo di Sir Bani Yas, la più grande isola naturale degli Emirati.

La nave che fa rotta nel Medioriente

Naturalmente anche la nave è fondamentale. La MSC Bellissima, della classe Meraviglia, è stata battezzata nel 2019 ed è una nave progettata per navigare in qualunque stagione dell’anno, offrendo ai viaggiatori un gran numero di funzionalità innovative. A partire dal sistema di connettività tra passeggeri, equipaggio e la nave stessa chiamato MSC for Me. A questo si aggiunge l’assistente digitale, Zoe, un sistema virtuale in grado di rispondere a qualsiasi esigenza dell’ospite.

All’interno ospita ben 12 aree ristorante, con più di 20 bar e lounge. Un mix di aree relax e ottimo cibo per garantire la vacanza della vita. Ciò vale per gli adulti come per i più piccoli, con intere sezioni loro dedicate, come quella riservata ai partner Lego e Chicco. Ben dieci differenti tipologie di cabine tra le quali scegliere, un servizio di maggiordomo h24, un emozionante Water Park e una galleria con passeggiata da 96 metri, sovrastata da un gigantesco schermo LED, che ha il compito di creare sempre la giusta atmosfera.

Una nuova super nave green

Il prossimo inverno sarà però un’altra nave a solcare questi mari e si prevede un boom di prenotazioni. Sì perché la nave in questione sarà la MSC World Europa, attualmente in costruzione, la più grande ed ecologicamente avanzata in navigazione nel Medioriente, la  più moderna e green, in quanto sarà la prima nave di MSC Crociere alimentata da gas naturale liquefatto (GNL), il combustibile fossile più pulito attualmente disponibile per le grandi navi da crociera.

La World Europa sarà gigantesca. Potrà ospitare fino a 6.762 passeggeri, sarà lunga 333,3 metri e avrà una stazza lorda di 205.700 tonnellate. La consegna è prevista per ottobre, per poi dirigersi, a partire da dicembre, sotto il sole di Dubai, Abu Dhabi e Sir Bani Yas Island, Dammam in Arabia Saudita e Doha in Qatar.

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La nuova ammiraglia MSC World Europa