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Cosa vedere in Puglia: il tour perfetto

La Puglia è una delle regioni più belle dell’Italia, un paradiso tutto da scoprire comodamente in macchina, con un tour di 5 giorni o più, per godere delle splendide località sul territorio e toccare con mano i sapori e la storia dell’antica terra pugliese.

La bella stagione inizia finalmente a fare capolino in queste giornate di aprile: è proprio la primavera la stagione giusta per un tour della Puglia, ancora per poco libera dall’assalto dei turisti.

Mare verde smeraldo, città storiche tutte da visitare e piccoli borghi gioiello: chi non vorrebbe fare una vacanza in Puglia in primavera? Per non parlare delle sorprese gastronomiche: orecchiette alle cime di rapa, focaccia barese e pasticciotti leccesi, ogni luogo ha una lunga tradizione culinaria.

Per scoprire cosa vedere in Puglia con un tour in macchina mettiti comodo e continua a leggere: troverai tanti consigli utili con tutte le località da non perdere, dalle città più interessanti alle spiagge più belle.

La città di Bari

Per un tour della Puglia ti consiglio di iniziare dalla meravigliosa Bari, una città metamorfica dalle mille sfaccettature, dove passato e presente convivono vicolo dopo vicolo. Bari è il volto della cultura pugliese, con i suoi angoli eleganti del quartiere murattiano, il porto antico e l’atmosfera nostalgica di Bari Vecchia. Qui è possibile ammirare la parte storica della città, e la famosa Basilica di San Nicola, l’importante chiesa romanica e importante punto di riferimento religioso per i cittadini pugliesi. All’interno della basilica sono infatti custodite le reliquie di San Nicola, il santo patrono della città.

La città di Lecce

A 150 km di distanza da Bari si trova la splendida Lecce, anche soprannominata la Firenze del sud. È considerata la capitale barocca della Puglia, un luogo ricco di architetture barocche, costruite con la rinomata pietra leccese. Si tratta di un materiale talmente plasmabile che in passato permise ai maestri scalpellini di realizzare delle raffinatissime decorazioni che vediamo oggi su diversi monumenti.

Lecce offre un mix di imponenti edifici architettonici, in un’atmosfera calma e ricca di profumi tipica del sud Italia. Per un tour tra i tesori più belli dell’atmosfera leccese è possibile partecipare a una visita guidata a piedi, e ammirarne le bellezze storiche tra cui l’Anfiteatro Romano e la Basilica di Santa Croce.

La città di Taranto

Bagnata da due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è una splendida città coloniale dell’antica Magna Grecia ricca di bellezze senza tempo. Venne fondata nel lontano 706 a.C., e porta con sé un lungo passato storico, testimoniato dai numerosi reperti e dai monumenti. I sotterranei della città nascondono necropoli, tombe e cripte, e diversi reperti risalenti all’epoca greca e bizantina, mentre la parte superiore della città unisce la storia e la modernità proprio con i due ponti simbolici, che uniscono la città vecchia con quella moderna.

Tra i numerosi siti archeologici e culturali della città troviamo il Museo Marta, che custodisce i rinomati “Ori di Taranto”, delle produzioni artigianali risalenti dal IV al II secolo a.C., oltre a numerose chiese e cattedrali di stili diversi. Taranto è una città sorprendente e tutta da scoprire, intrisa di cultura e fascino.

Il mare del Salento

Per un gran tour della Puglia è fondamentale prendersi qualche giorno per girare le diverse spiagge del Salento, un vero e proprio susseguirsi di spiagge vellutate tra l’Adriatico e lo Ionio.

Ti troverai davanti a un mare limpido dalle mille sfumature di azzurro, immerso nella selvaggia vegetazione mediterranea. Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Punta Suina e Porto Badisco sono solo alcune delle più belle località marine da esplorare, che non hanno nulla da invidiare alle spiagge più belle del mondo. Vedere per credere! Se non hai a disposizione tanto tempo per vederle tutte puoi organizzarti con un tour in barca di una giornata, che ti porterà ad esplorare le grotte della costa salentina e il fondale trasparente, in cerca delle meraviglie sottomarine nascoste.

Le Isole Tremiti

Come se non bastasse la Puglia offre anche lo spettacolare paesaggio naturale delle Isole Tremiti, situate al largo del Gargano, a sud della costa settentrionale. Le Tremiti sono un arcipelago che comprende le cinque isole di San Nicola, San Domino, Capraia, Pianosa e Il Cretaccio.

Le isole sono caratterizzate da una serie di particolari insenature frastagliate e calette, ideali per nuotare nelle limpide acque cristalline. L’isola più estesa, e anche la più affascinante dal punto di vista panoramico, è San Domino, con la sua Cala delle Arene, una grande spiaggia incastonata nel mare turchese. L’isola più ricca di storia e monumenti è invece San Nicola. Le Isole Tremiti si trovano nel Parco Nazionale del Gargano, un importante habitat naturale ricco di rare piante e specie animali protette.

Alberobello

Tra le località da visitare in Puglia senza alcun dubbio non può mancare Alberobello, un antico borgo situato nella valle d’Itria tra le province di Bari, Brindisi e Taranto.

Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1996, Alberobello è conosciuta in tutto il mondo per i suoi trulli, le antiche costruzioni in pietra calcarea realizzate con la tecnica della muratura a secco, con i pinnacoli sui tetti. Tra tutti svetta per importanza il Trullo Sovrano, in piazza Sacramento, un trullo alto 14 metri costruito su due piani.  Oggi è stato adibito a centro informativo per i turisti, e contiene un museo che è possibile visitare.

Alberobello è un luogo dall’atmosfera mistica, reso unico non solo dai trulli, ma anche dalle numerose botteghe, dalla gente locale e dalle tradizioni secolari. Qui è possibile fare un tour guidato tra le antiche case storiche con una guida esperta. Puoi anche trascorrere una notte all’interno del trullo: un’esperienza irripetibile, per vivere appieno l’atmosfera surreale tra il quartiere Aia Piccola e il Rione Monti, l’area dove si annidano più di 1030 trulli!

Ostuni

A soli 30 chilometri da Alberobello si nasconde Ostuni, la meravigliosa perla bianca del Salento, una cittadina che si erge su tre piccoli colli a 8km dalle spiagge pugliesi, e a 35 km dall’aeroporto di Brindisi. Anche qui il bianco trionfa incontrastato sulle abitazioni, l’intensa luce riflessa ci guida nei vicoletti tipici del paese, tra bellezze marine e storiche. È un connubio perfetto per una città sul mare, visitabile per lo più a piedi.

Tra le spiagge più belle di Ostuni spicca quella delle Dune, una spiaggia nel parco regionale tra mare cristallino, dune e macchia mediterranea, e la spiaggia di Santa Sabina, una spiaggia dalla sabbia rosata e dal mare limpidissimo con numerose specie marine. La parte storica del borgo è ricca di monumenti dalle architetture medievali, barocche e tardo-gotiche: tra vicoli e piazze si ergono maestosi la cattedrale principale, il palazzo vescovile e la Colonna di Sant’Oronzo.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è un piccolo paesino incantato che si trova arroccato a strapiombo su una costa frastagliata, dove il tempo sembra essersi fermato. All’interno delle sue coste sono nascoste delle grotte naturali meravigliose, da visitare assolutamente. Tra le più belle troviamo Grotta Palazzese e Cala Paura, non raggiungibili in autonomia ma con un giro in barca organizzato. Anche il centro storico non è da meno, con i suoi vicoli stretti che si affacciano su piazze e monumenti antichi. La vista panoramica sulle acque verde smeraldo delle calette trasparenti è sempre garantita.

Monopoli

Questo splendido tour della Puglia termina con Monopoli, a soli 15 minuti di auto da Polignano a Mare. Monopoli è una località sul mare a metà tra una città e un borgo di pescatori dal fascino antico, con suggestivi edifici storici e numerose chiese. Il porto antico è l’ideale per una passeggiata rilassante a fine giornata, e le spiagge hanno tutte le migliori caratteristiche del mare pugliese.

Il monumento storico più importante di questa città è il maestoso castello di Carlo V, costruito durante la dominazione spagnola e un tempo una prigione. Ristrutturato diverse volte, ad oggi è un luogo che ospita eventi e convegni, e include un museo.

Un altro imponente monumento che caratterizza Monopoli è il palazzo Martinelli, un edifico in stile veneziano costruito proprio dai veneziani verso la fine del 1400. La cattedrale di Monopoli prende il nome di cattedrale della Maria Santissima della Madia. Per non perderti le bellezze di Monopoli un tour a piedi della città con una guida certificata ti permetterà di conoscere la storia dei monumenti.

La Puglia è una regione unica, un perfetto mix di storia, cultura e mare tra i più belli della penisola. Vivere l’esperienza di visitare i luoghi pugliesi più belli è un viaggio da fare assolutamente. Si tratta di una regione che porta con sé un’atmosfera magica, e lo spirito della gente locale aggiunge quel tocco speciale in più, grazie alla gentilezza e all’ospitalità palpabile in ogni angolo.

Per un gran tour della Puglia la primavera è la stagione ideale. La brezza marina inizia a scaldare i cuori dei visitatori, i sapori e i profumi si fanno più forti e le esperienze culinarie sono tutte da assaggiare. Attenzione ai chili di troppo, e alla nostalgia del ritorno: questo viaggio ti rimarrà nel cuore!

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Suite di lusso e dettagli ricercati: gli hotel preferiti dalla Royal Family

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo e a scegliere determinate destinazioni. Spesso, questi, hanno a che fare direttamente con le tante ispirazioni che arrivano dal web o dalle nostre serie televisive preferite, proprio quelle che vengono girate tra le strade, i quartiere e le piazze di tutto il mondo.

Le ispirazioni di viaggio, però, possono provenire anche dai racconti degli altri, o dalle dirette esperienze di chi conosciamo o di chi seguiamo. Guardando alle abitudini travel della Famiglia Reale, per esempio, siamo riusciti a stilare una lista di luoghi davvero sensazionali da raggiungere almeno una volta nella vita.

Si tratta di hotel caratterizzati da suite di lusso, dettagli ricercati e proposte gourmet, che sono i preferiti dei membri della Royal Family e che possono essere prenotati anche da noi. Pronti a vivere un’esperienza da veri Re?

Viaggio nel Regno Unito tra alloggi regali

Organizzare un viaggio nel Regno Unito e perdersi tra le tante meraviglie che questo Paese custodisce è sempre una grandiosa idea. Le cose da fare e da vedere sono così tante che non basterà sicuramente un viaggio per scoprirne la metà.

C’è l’Inghilterra, che è la patria di Shakespeare e dei Beatles, nonché territorio che ospita la straordinaria e cosmopolita capitale Londra. Ci sono la Scozia, che è la terra dei paesaggi selvaggi e montuosi, e il Galles, caratterizzato da coste frastagliate e parchi straordinari. E ultima, ma non per importanza, l’Irlanda del nord, con il suo paesaggio verdeggiante e lussureggiante.

Prima di organizzare i tanti e diversi itinerari che vi porteranno alla scoperta del grande patrimonio naturalistico, storico e culturale del Regno Unito, è opportuno pensare anche agli alloggi. Del resto lo sappiamo che questi sono diventati parte integrante e caratterizzante delle esperienze di viaggio.

E se volete arricchire in maniera inedita e “regale” la vostra avventura, allora, non vi resta che concedervi qualche notte anche all’interno degli hotel preferiti dalla Famiglia Reale.

In tutto il Regno Unito, infatti, ci sono alcune delle strutture ricettive che i reali d’Inghilterra frequentano da generazioni. Al loro interno troverete camere sapientemente decorate, servizi di lusso e tante proposte gourmet per allietare anche i palati più esigenti. Ecco alcuni indirizzi da segnare in agenda.

Mandarin Oriental Hyde Park

Fonte: Getty Images

Mandarin Oriental Hyde Park

Gli hotel della Famiglia Reale in cui soggiornare

Tra gli hotel più amati dalla Royal Family c’è sicuramente il Mandarin Oriental Hyde Park, un lussuoso hotel situato a Londra, dotato di un ristorante 2 stelle Michelin e una splendida spa, che affaccia direttamente sul suggestivo Hyde Park. Proprio qui il Principe William e Kate Middleton hanno organizzato un sontuoso gala prematrimoniale.

Sempre a Londra, nel popolare quartiere di Mayfair, troviamo il Claridge’s, un elegante e incantevole hotel di lusso a 5 stelle, caratterizzato da camere e suite sontuose e riccamente decorate. Ad arricchire gli interni ci sono lampadari di cristallo e dipinti che popolano le pareti. La struttura non ha conquistato solo i membri della Famiglia Reale, ma anche alcuni divi di Hollywood come Audrey Hepburn e Spencer Tracy.

In Irlanda, invece, e più precisamente a Cork troviamo Casa Ballyvolane, una country house privata immersa nella campagna lussureggiante del territorio. Proprio qui il re Carlo II e la regina Camilla hanno scelto di soggiornare durante un tour in Irlanda.

Torniamo poi nel Regno Unito, ma questa volta ci spostiamo tra le Cotswold Hills, proprio lì dove sorge il Lygon Arms Hotel. Una struttura ricettiva immersa in una straordinaria campagna che ha conquistato la Famiglia Reale sin dalla sua nascita. Questo luogo, infatti, era il preferito di Edoardo VIII.

The Lygon Arms

Fonte: Getty Images

The Lygon Arms
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Le 10 cose da vedere in visita a Siena

Tra le morbide verdi pieghe del paesaggio della Toscana centrale, proprio in quella valle tra le famose colline del Chianti e le Crete Senesi, sorge Siena. Città universalmente nota per il suo palio, che si può scoprire con una visita guidata, dall’assetto urbano medievale, ogni anno attira milioni di turisti da ogni parte del globo: scopriamo insieme cosa la rende unica attraverso 10 cose da vedere a Siena.

Cosa vedere a Siena: la Piazza del Campo

Il meraviglioso borgo medievale di Siena, perfettamente conservato all’interno della rossa cinta muraria, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1995: quasi 30 anni fa si era, quindi, già compreso l’inestimabile valore in termini di conservazione di questo imperdibile capoluogo Toscano. Si può visitare Siena anche con un gioco a tema medievale, per scoprire tutte le sue storie e segreti in modo divertente.

Quel che colpisce di Siena è quanto, pur essendosi trasformata a tutti gli effetti in una città, abbia mantenuto integra la sua originalità; a Siena, infatti, non c’è stato uno sviluppo industriale tale da intaccare l’aspetto della cittadina che, vista dall’alto, sembra una cartolina di un’altra epoca: con i suoi edifici di mattoncini rossi su cui si posano le tegole dei tetti ordinati, come copricapi colorati.

Tra le cose da fare a Siena, la prima è ammirare il suo cuore: la piazza del Campo. Con la sua forma a conchiglia ripartita in nove spicchi, ogni anno dal 1200 circa, è il teatro dove si corre il celeberrimo Palio di Siena, durante il quale i fantini a rappresentazione delle varie contrade si sfidano in una competizione a cavallo.

La leggera inclinazione di cui gode la piazza, poi, la rende particolarmente comoda: non è strano incontrare turisti seduti a rifocillarsi osservando l’armonia dello spazio che li circonda..anzi è quasi una sosta obbligatoria in un giorno a Siena!

Il Palazzo Pubblico di Siena

Facendo un piccolo salto indietro nella storia di Siena, la cittadina visse il suo periodo di maggiore splendore sotto il cosiddetto Governo dei Nove: si tratta di una delle principali magistrature della Repubblica di Siena, al potere tra il 1287 e il 1355, anche nota come Buon Governo proprio a sottolineare la magnificenza del suo operato. Fu, infatti, durante questa epoca storia, sotto il Governo dei Nove, che vennero progettati e completati numerosi importanti edifici, tra cui anche il maestoso Palazzo Pubblico.

Tra le cose da vedere a Siena in un giorno, dunque, una visita nello storico palazzo, posto proprio sulla piazza del Campo, non può assolutamente mancare. All’esterno vi colpiranno: le finestre trifore, caratterizzate da tre archetti gotici appoggiati su colonnine, le carditoie – feritoie da cui venivano lanciati sassi durante le battaglie – e i caratteristici muri merlati ricamati come pizzo.

Anche l’interno, poi, non è da meno ospitando oltre al famosissimo “Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo” di Ambrogio Lorenzetti, moltissime opere di artisti del calibro di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna, Sodoma e Beccafumi.

La Torre del Mangia

Proprio accanto al palazzo e a completarne l’armonia, un elemento architettonico non di poco rilievo: l’alta e snella Torre del Mangia è un must durante una visita di Siena in un giorno.

Sì ma, chi era il Mangia? Niente di meno che uno dei Nove, avvezzo alla buona cucina e per questo apostrofato con il nomignolo di Mangiaguadagni, accorciato in Mangia!

Con i suoi 88 metri, è la quattordicesima torre italiana per altezza.
La rossa torre civica merlata accoglie, inoltre, un orologio e una grande campana: può essere considerata un naturale parafulmine, per il quantitativo di ferro che contiene nei sostegni di essa!

Il Duomo di Siena

Cosa vedere a Siena? Beh, dopo questo colpo d’occhio sulla Piazza del Campo con annesso Palazzo Pubblico e Torre – elementi simbolo dell’architettura civile- è il caso di esplorare anche l’edificio religioso per eccellenza della città: il Duomo di Siena.

L’imponente Chiesa dedicata a Maria Assunta lascia a bocca aperta già di fronte alla sua maestosa facciata: in stile romanico-gotico italiano, con le tipiche decorazioni Toscane in marmo bianco, rosso di Siena e serpentino di Prato. È curioso osservare, poi, come sulla facciata sia possibile osservate una suddivisione temporale e artistica: la parte inferiore, risalente alla fine del 1200, è opera di Giovanni Pisano; la parte superiore – invece- è stata completata da un’altra mano e in un’altra epoca: Caimano di Crescentino nella prima metà del 1300.

All’interno impossibile non citare la splendida libreria Piccolomini affrescata dal Pinturicchio, da visitare in abbinamento al Duomo con biglietto prioritario, e la vicina cappella Piccolomini che, tra il 1501 e il 1504 vide all’opera tra i maestri che ne completarono la realizzazione, Michelangelo.

Il pavimento del Duomo di Siena

Se l’esterno è già di per sé una meraviglia, sarà però proprio l’interno del Duomo a lasciarvi senza parole. Parliamo, infatti, del pavimento unico nel suo genere, realizzato in graffito. Portato avanti per secoli  tra il 1300 e il 1800 da numerosi artisti senesi, è reso eccezionale dalla tecnica del commesso marmoreo che prevede che il pavimento sia ricoperto di, cosiddette, tarsie rappresentanti le più svariate figure.

Dalle Sibille, alla Lupa che allatta i gemelli, passando per l’Ermete Trismegisto: queste sono solo alcune delle figure intagliate nel pavimento del Duomo di Siena, che però non è sempre fruibile. A causa della sua estrema delicatezza è,  infatti, quasi integralmente protetto con una copertura, ma viene scoperto del tutto da Giugno ad Agosto e per qualche giorno durante il mese di Ottobre. È davvero una cosa da vedere Siena che vale la pena assicurarsi acquistando in anticipo il biglietto!

La porta del cielo

Il nome la dice lunga: a Siena in un giorno è tra le cose che non potete mancare. Si tratta di un percorso di visita sulla sommità della fabbrica del Duomo, che si snoda tra una serie di locali precedentemente inaccessibili, percorsi nei secoli solo dai Grandi Maestri che hanno contribuito alla realizzazione del Duomo. Letteralmente, una passeggiata al di sopra delle volte stellate della chiesa, dentro e fuori dal tempio sacro ammirando panorami suggestivi, scorci incredibili e viste mozzafiato

Il Facciatone del Duomo

Forse non tutti sanno che, intorno all’anno 1339, il Duomo di Siena si accingeva ad andare incontro a un progetto di ampliazione e, quella che oggi è l’attuale Cattedrale, sarebbe stata solo il transetto del Duomo Nuovo. I lavori iniziarono in pompa magna, ma purtroppo in sordina si interruppero a causa di un’epidemia di peste, prima, e per una forte instabilità politica ed economica, poi.

Dell’imponente disegno di ingrandimento, quel che resta quel che resta ad oggi sono solo la nuova navata destra – che attualmente ospita il Museo dell’Opera – e la parete che sarebbe dovuto diventare la nuova facciata del Duomo, il cosiddetto Facciatone.

Colossale, imponente, incompleto ma bellissimo: dall’altro lato del Facciatone – a cui si giunge salendo davvero molti e molti gradini – si gode di una vista mozzafiato su Siena e sulle campagne circostanti. Probabilmente uno dei luoghi privilegiati per guardare il tramonto tingere di rosso il panorama, il Facciatone rientra a pieno titolo tra i posti da visitare a Siena ancora poco conosciuti dalla massa.

Museo dell’Opera del Duomo di Siena

Proprio accanto all’imponente Chiesa, in quella che avrebbe potuto essere la nuova navata destra nel piano di ampliamento, si nasconde il Museo dell’Opera di Siena.

Al suo interno riposano protette dallo scorrere del tempo numerose opere provenienti dal Duomo e dalla Diocesi, frutto dell’ingegno, della passione e della mano di artisti come Jacopo della Rovere, Duccio di Buoninsegna, Giovanni Pisano e Pietro Lorenzetti: per gli appassionati di arte si tratta di una delle cose più importanti da vedere a Siena.

La Basilica Cateriniana di San Domenico

Poco fuori le mura del centro storico, ma comunque raggiungibile a piedi, si erge la grande Basilica Cateriniana di San Domenico.

Sebbene sia legata al culto di San Domenico, al suo interno ospita una cappella in nome di Santa Caterina che custodisce una delle sue reliquie più sacre: la testa della santa donna. Proprio tra le mura di questo luogo, infatti, si sono svolti i maggiori avvenimenti mistici della vita della Santa.

Non si tratta assolutamente di una chiesa sfarzosa e probabilmente l’esterno colpisce più che l’interno, spoglio, molto alto e con un’unica grande navata. Il punto di forza del luogo è la vista privilegiata che offre sull’intero borgo di Siena e i giochi dei riflessi della luce naturale del sole, che rendono il colore dei suoi mattoncini diverso col trascorrere delle ore.

Cose da fare a Siena: assaggiare i Ricciarelli

Ebbene: dopo tanto camminare, salire gradini, ammirare opere, ripercorrere la storia di una delle cittadine più interessanti d’Italia, anche la gola vuole la sua parte e perché non prendersi del tempo per prenotare un tour gastronomico? Visitando Siena in un giorno sarebbe un peccato capitale ripartire senza aver assaggiato almeno un ricciarello, ovvero un piccolo dolce tipico fatto di marzapane e farina di mandorle. Sebbene siano delle preparazioni che vengono tipicamente sfornate durante le feste natalizie, ormai si possono trovare nei negozi di Siena tutto l’anno.

Ma lo sapevate che i Ricciarelli di Siena, nell’ormai lontano 2010, sono stati il primo prodotto dolciario ad ottenere dall’Unione Europea il marchio IGP?

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In Italia ci sono centinaia di locali storici che meritano un viaggio

Quando si decide di organizzare un viaggio, all’estero o in Italia che sia, si pensa sempre a città di cui innamorarsi, spiagge che sembrano uscite da un sogno, cime da conquistare e molto altro ancora. Difficilmente però si fa riferimento ai locali storici ed è un peccato, perché il nostro Paese ne custodisce a centinaia che sono uno più bello dell’altro e, soprattutto, identitari della nostra cultura.

Proteggere i locali storici d’Italia

I locali storici del nostro Paese sono un vero e proprio presidio della cultura, della gastronomia e dell’ospitalità che ci contraddistinguono agli occhi di tutto il pianeta. Parliamo di alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie che al giorno d’oggi vantano almeno 70 anni di attività.

Per questo motivo è stato promosso dal vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, un disegno di legge dedicato proprio a loro. Con un’età media di 150 anni, questi locali sono infatti sopravvissuti a guerre mondiali, catastrofi naturali, crisi economiche e anche ad una pandemia. In sostanza sono e veri e proprio guardiani del tempo e della nostra cultura.

Purtroppo però non sono esenti da rischi: i cambiamenti che caratterizzano i centri storici italiani vanno inevitabilmente a intaccare pure loro. Per ovviare a questa problematica è stato perciò promosso tale provvedimento che mira a tutelare e valorizzare l’operato, attraverso anche l’istituzione di un fondo, sotto l’ombrello del ministero delle Imprese e del Made in Italy, pari a 50 milioni di euro l’anno da utilizzarsi tra il 2023 e il 2025.

Caffè Greco di Roma localie storico

Fonte: Getty Images – Ph: REDA&CO

L’Antico Caffè Greco di Roma

A beneficiarne di quanto appena detta saranno ben 200 locali storici d’Italia e circa 100 attività che rispondono ai requisiti di storicità e autenticità. Ciò significa che devo avere almeno 70 anni di storia e conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), oltre a presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri.

Alcuni dei più incantevoli locali storici italiani

Come avete potuto leggere sopra, sono tantissimi e di certo è pressoché impossibile elencarveli tutti. Ne abbiamo scelti alcuni a partire dal Caffè Greco di Roma, un bar fondato nel 1760 che nel corso degli anni ha visto molti frequentatori famosi. Con più di 300 opere esposte nelle sale, è la più grande galleria d’arte privata aperta al pubblico esistente al mondo, e tra i suoi tavoli ce n’era sempre uno fisso per Giorgio de Chirico.

Non è da meno il Ristorante la Bersagliera di Napoli che è stato follemente amato da Totò per i suoi spaghetti. Un eccezionale locale con vista sul sul castello, tra arredi vintage e vecchie foto, risalente al 1919.

Amante del pesto era Frank Sinatra che adorava trascorrere parte del suo tempo presso il Ristorante Zeffirino di Genova che nel 2019 ha festeggiato i suoi primi 80 anni. Farci un pasto vuol dire respirare ancora le atmosfere di un passato che fu, anche grazie anche a parte del suo arredo dipinto a mano dal pennello di Federico Ferrari.

Il Ristorante Casa del Brodo “dal Dottore” di Palermo è invece famoso per il suo miracoloso brodo di carne, ed oggi è un vero e proprio punto d’incontro in cui tutti gli ospiti si possono sentire a casa propria.

Degni di nota sono anche i luoghi che sono divenuti celebri per gli avvenimenti storici. Un esempio è l’Hotel Bernini Palace di Firenze, Hotel Parlamento quando, tra il 1865 e il 1871, Firenze divenne capitale del Regno d’Italia.

Poi ancora l’Antica Locanda Mincio a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, dove sostò Napoleone nel 1796 dopo aver cacciato gli austriaci al di là del fiume. Assolutamente rilevante è anche il Caffè Fiorio di Torino che è passato alla storia per aver lanciato, sfidando il buon costume, lo scandaloso cono gelato da passeggio, mentre è al Caffè Paszkowski, nel capoluogo fiorentino, che si tenne il primo caffè-concerto con un’orchestra interamente al femminile, capace di innervosire il ministero della Cultura Popolare fascista con i primi foxtrot americani, allora banditi.

I locali da record

Tra i locali storici italiani ce ne sono alcuni che possono vantare anche dei primati storici. È il caso dell’Hotel Cavalletto e Doge Orseolo di Venezia e il Ristorante Oste Scuro Finsterwirt di Bressanone: sono sono i locali storici più longevi d’Italia, entrambi del 1200.

Non meno particolare è il primato dell’Albergo Italia al Colle del Gran San Bernardo: il locale storico più in alto d’Italia in quanto sfoggia sedici eleganti suite che svettano a ben 2.474 metri di quota.

Poi ancora il Caffè Mulassano e il Caffè al Bicerin, entrambi di Torino, che sono i più piccoli locali storici non solo del nostro Paese, ma di tutto il mondo.

Viene perciò spontaneo domandarsi quali sino i più grandi e la riposta è che sono il Caffè Pedrocchi di Padova che, senza troppi giri di parole, è un complesso monumentale, e il Caffè Meletti di Ascoli Piceno, delicata palazzina che si specchia sulla meravigliosa piazza del Popolo.

Caffè Pedrocchi Padova locali storici

Fonte: iStock – Ph: Lesia Popovych

Il Caffè Pedrocchi di Padova

Il gusto italiano è da sempre emulato da tutto il mondo, e per questo ci sono anche i locali storici più copiati in assoluto, e sono ben 3: il Caffè Florian di Venezia, il Caffè Greco di Roma, il Caffè Cova di Milano.

Il nostro Paese è anche un pullulare di siti archeologici e, ovviamente, non potevano mancare i locali storici con questa caratteristica il Ristorante Checchino di Roma situato sul Monte Testaccio e formato nei secoli da miliardi di cocci di anfore romane; il Ristorante Nettuno di Paestum che si trova immerso negli scavi archeologici di fronte al maestoso Tempio di Nettuno.

E per finire – ma i primati dei nostri meravigliosi locali storici non sono finiti qui – il più “grande scoop”, vale a dire il Grand Hotel Villa d’Este, di Cernobbio, in provincia di Como, dove il fotoreporter Fedele Toscani nell’ormai lontano 1933, tramite una serie di appostamenti riuscì a immortalare l’idillio tra Bessie Wallis Warfield, più nota come Wallis Simpson, ed Edoardo VIII che, di lì a poco, avrebbe rinunciato al trono di Inghilterra per poterla prendere in moglie.

L’Associazione Locali storici d’Italia

L’Associazione, che gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da 46 anni valorizza e tutela i locali che vi sono iscritti. Tra le altre cose, con cadenza biennale pubblica un’omonima guida.

Tra le regioni più rappresentate spiccano il Veneto (36 locali), Lombardia (33), Piemonte (28) e Toscana (23), seguite da Campania (19), Liguria (17) e Sicilia (8).

Mentre tra le province, si distingue Venezia, al comando con 20 referenze; accompagnata da Torino (19) e Napoli (17). Seguono Genova (13), Milano (12) e Firenze (10).

Grand Hotel Villa d’Este locali storici

Fonte: IPA – Ph: Gianpietro Malosio

La facciata del Grand Hotel Villa d’Este
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Il viaggio più bello che si possa fare è in barca: i migliori itinerari

Con le giornate che si allungano e i primi caldi che fanno capolino nella vita di tutti noi, la mente va subito all’organizzazione di una vacanza da passare al mare. Sapete qual è la miglior soluzione in questo bellissimo periodo dell’anno? Un’esperienza in barca che, per fortuna, si può fare anche senza patente nautica.

Come fare una vacanza in barca

Se non sapete niente, o avete poche informazioni sui viaggi in barca, niente paura! Esistono diverse realtà nate per supportare i viaggiatori a districarsi nella scelta della tipologia di imbarcazione ideale per le proprie esigenze. Tra queste, SamBoat, che conta più di 50.000 imbarcazioni, con o senza skipper, in più di 1.400 destinazioni e in 76 Paesi in tutto il mondo.

Tramite una piattaforma semplice, sicura e trasparente, potrete valutare tutte le opzioni disponibili, ognuna delle quali garantisce affidabilità e sicurezza. Questa azienda offre anche assicurazione on-demand e un servizio assistenza attivo 7 giorni su 7.

E no, non è strettamente necessario essere in possesso di patente nautica perché mette a disposizione, per chi lo desidera ma anche per chi ne ha bisogno, il servizio skipper: un professionista che può vantare un’esperienza consolidata nel comando e nella conduzione di barche. In sostanza è una figura professionale che è perfettamente abile nel gestire l’imbarcazione in qualsiasi condizione atmosferica.

Con tutti i ponti primaverili in arrivo, ma anche per la prossima estate, ecco a voi una serie di itinerari da fare in barca proposti dalla stessa azienda di noleggio imbarcazioni.

Ponza: la meta perfetta per il relax

Se il vostro obiettivo è rilassarvi il più possibile tra le infinite meraviglie del mare, la meta migliore in cui farlo è l‘isola di Ponza, dove, grazie a una barca è davvero facile godere di tutti benefici offerti dal contatto con la natura. Del resto, Ponza si distingue per essere un piccolo paradiso che può vantare degli abissi ricchi di pesci che si aggirano nei pressi di meravigliose grotte sul mare scavate nella roccia.

Le spiagge più suggestive e le calette più emozionanti sono accessibili solo via mare, per questo il noleggio di una barca è la soluzione più indicata per vivere una vacanza da sogno. Tra quelle da non perdere vanno segnalate Chiaia di Luna e Cala del Core: la prima è così chiamata perché vanta la forma dell’unico satellite naturale della Terra, mentre la seconda è una delle più romantiche poiché la natura, sulla sua parete rocciosa, ha creato una sorta di graffito che assomiglia a un cuore.

Su uno yacht di lusso in Campania: il top del romanticismo e divertimento

La primavera è quella spettacolare stagione in cui sbocciano i fiori d’arancio, e allora perché non regalare un addio al celibato o al nubilato a cinque stelle? Per farlo potreste pensare di affittare uno yacht di lusso e fare rotta verso luoghi ricchi di storia, natura mozzafiato e ottimo cibo come quelli che offre la Campania.

Tra le tappe da non perdere non si possono non citare Napoli, Salerno e la famosa Costiera Amalfitana in cui scorgere i faraglioni di Capri, perdersi tra i vicoli della romantica Positano e lasciarsi andare alle delizie della cucina regionale in riva al mare di Amalfi. Qualunque sarà la vostra scelta, sarete in una zona che il modo intero ci invidia.

Tra windsurf e snorkeling in Salento

Se siete amanti degli sport acquatici non potete non pensare al Salento, un territorio d’Italia che è perfettamente in grado di regalare una vacanza attiva e adrenalinica ma senza dimenticare, ovviamente, le sue acque cristalline e le sue spiagge paradisiache sabbiose.

Una delle mete ideali, per esempio, è Porto Cesareo e in particolare tra le spiagge di Torre Chianca e del Bacino Grande: le zone in cui dedicarsi al windsurf e al kitesurf grazie ai venti che baciano questo tratto di costa pugliese.

Da queste parti, inoltre, noleggiando una barca a motore è anche possibile scoprire alcuni tesori sommersi praticando snorkeling, un’attività che permette di ammirare da vicino i fondali mozzafiato dell’area marina protetta.

Sicilia in catamarano per scoprire una cucina gustosissima

Spazio anche ai viaggiatori che amano scoprire un territorio perdendosi tra le chicche storico-artistiche e i sapori della tavola. Sapete qual è la meta più indicata per questo? La nostra spettacolare isola maggiore: la Sicilia, una terra ricca di contrasti e bellezze.

Una tappa da fare, per esempio, è Castellammare del Golfo che si distingue per essere un piccolo gioiello grazie al suo castello arabo-normanno che si specchia sul mare e i tradizionali bagli (le dimore fortificate di origine araba). Qui si possono provare ricette eccezionali come il cous cous di pesce alla trapanese e le sarde a beccafico.

Salendo a bordo di un catamarano potrete scoprire chicche uniche che caratterizzano la costa di questa regione e, contemporaneamente, vivere il mare senza rinunciare al comfort: potrete anche prendere il sole e rilassarvi persino sotto le meraviglie di un cielo stellato.

In gommone tra le coste della Sardegna: il meglio per un viaggio in famiglia

La Sardegna è una regione che può rispondere alle esigenze di tutti, quindi una meta perfetta per un viaggio in famiglia. Degli esempi per chi è in cerca di una vacanza di questo tipo sono le acque cristalline di San Teodoro, le spiagge a misura di bambino di Palau, i locali dedicati alla movida di Villasimius, le aree naturali protette dell’arcipelago della Maddalena e i fondali da sogno di Cala Gonone.

Nonostante tutte queste magnifiche possibilità, alcune delle più belle spiagge e delle calette più incredibili sono esclusivamente raggiungibili via mare: l’ideale è perciò noleggiare un gommone, una soluzione economica che si rivela anche un’attività divertente per i più piccoli.

Per i più romantici: i canali francesi della Borgogna in houseboat

A tutto romanticismo in Borgogna, una regione francese nota per le sue pregiate bottiglie, per le distese di vitigni, le varie eccellenze gastronomiche e i borghi dalle atmosfere di tempi ormai lontani. Da questa parti da Digione a Nevers è possibile perdersi tra castelli, cattedrali e storiche cantine.

Ma per far il pieno di romanticismo basta noleggiare le houseboat con cui navigare lungo i numerosi fiumi che lambiscono la regione, mentre ci si lascia ammaliare dal tramonto. Il tutto sorseggiando e brindando con dell’ottimo vino locale.

In barca a vela lungo le coste della Croazia, viaggio d’avventura

Per molti il mare è sinonimo di avventura, e in questo senso non si può rinunciare a una vacanza itinerante ricca di attività ed esperienze adrenaliniche. Il meglio del meglio lo potrete trovare lungo le coste della Croazia: a largo dell’Isola di Pag ci si può immergere tra relitti e reperti di epoca romana; sull’Isola di Biševo si può entrare nell’affascinante Grotta Blu; a Spalato ci si può dedicare al windsurf, al kitesurf, allo jet ski e al parasailing.

E indovinate qual è la soluzione migliore per vivere il mare a ogni ora del giorno e per provare davvero un’esperienza completa? Senza ombra di dubbio la barca a vela.

Contenuto offerto da SamBoat.

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Visitare il villaggio industriale di Crespi d’Adda

Crespi d’Adda è considerata “la città ideale” del lavoro operaio. Fu realizzata tra Ottocento e Novecento dalla famiglia Crespi per l’industria del settore tessile cotoniero. Nel 1995 è stata inserita tra i siti Patrimonio dell’Unesco in quanto “Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa”.

Si trova in una frazione del Comune di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, ed è uno dei luoghi più interessante da visitare, anche in giornata, per una gita fuoriporta, non lontano dalle principali città del Nord Italia.

Visitare Crespi d’Adda

Crespi d’Adda è un luogo fuori dal tempo. Un microcosmo dove tutto è stato studiato affinché funzionasse alla perfezione e costruito secondo il principio per cui le cose utili potevano essere anche belle ed è un viaggio dentro un’aspirazione industriale, quella di Cristoforo Benigno Crespi, e alle origini di un’utopia.

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Fonte: @Crespi d’Adda

Il villaggio di Crespi d’Adda visto nel suo insieme

Il cotonificio, il primo edificio di Crespi d’Adda, fu inaugurato nel 1878. Da lì nacquero abitazioni e servizi per tutti gli operai e i dirigenti che vivevano e lavoravano all’interno del villaggio. L’esperimento Crespi, così come concepito dal suo fondatore, terminò nel 1929. A partire dal 1930, il cotonificio passò a diverse aziende manifatturiere finché non venne abbandonato.

La storia del villaggio e della storia dei Crespi viene brillantemente narrata in un racconto appassionato incentrato sugli intrecci dei destini di imprenditori visionari e coraggiosi e famiglie operaie in un libro che merita di essere letto: “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi” scritto da Alessandra Selmi ed edito da Nord a cui è dedicata una speciale visita guidata.

Contando sulla partecipazione dei cittadini, Giorgio Ravasio, presidente dell’Associazione Crespi d’Adda dal 1991, ha intrapreso un importante percorso di promozione e valorizzazione del sito industriale riuscendo a risollevarlo dopo anni di degrado e di abbandono. Oggi, Crespi d’Adda si può annoverare come esempio virtuoso di gestione culturale, rigenerazione economica e progettualità, considerato un vero e proprio modello di riferimento a livello nazionale e internazionale.

Nel villaggio, rimasto intatto a distanza di 145 anni circa, oggi vivono circa 300 abitanti in gran parte discendenti di coloro che in quel luogo vissero o lavorarono. È costituito da 55 casette, quelle destinate agli operai, pressoché uguali e disposte allineate ed equidistanti lungo le vie, da tre palazzotti – le prime abitazioni realizzate a Crespi d’Adda -, dalle case dei capireparto e dalle ville dei dirigenti.

Fonte: @Walter Carrera

Gli edifici industriali di Crespi d’Adda

Poi ci sono gli edifici pubblici: il lavatoio, il dopolavoro, l’albergo, la chiesa, il teatro e le scuole. Il tutto ruota attorno al grande cotonificio, la fabbrica, che, al culmine della sua ascesa commerciale, ha accolto fino a 4000 persone tra operai e impiegati nell’amministrazione e settantamila fusi.

Il grande complesso industriale misura circa 80.000 metri quadrati coperti. Si possono visitare la casa padronale dei Crespi, quelle dei dirigenti, degli impiegati e dei capireparto, ma anche quelle del medico e del parroco del villaggio e le case operaie. Girando per Crespi si incontrano anche il dopolavoro (ricavato nell’ex albergo), l’ospedale, la scuola, il campo sportivo, il lavatoio i bagni pubblici e anche il cimitero.

Le visite guidate

Per conoscere il villaggio operaio, l’Associazione Crespi d’Adda organizza tour guidati che permettono di visitare anche la vicina centrale idroelettrica, gioiello dell’archeologia industriale, fondata nel 1909 per soddisfare il fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio, oggi ristrutturata e funzionante, e il museo multimediale che racconta Crespi e le storie dei personaggi dell’epoca, con proiezioni, immagini d’archivio, realtà aumentata e un laboratorio didattico.

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Fonte: 123rf

Le fabbriche a Crespi d’Adda

Il tour guidato al villaggio Unesco con ingresso nelle sale museali multimediali dura 90 minuti e viene effettuato la domenica e tutti i giorni festivi. Dal 18 marzo fino al 24 giugno anche il sabato. Costo: 6 euro, i bambini fino a sei anni entrano gratis.

Il tour guidato nella centrale idroelettrica di Crespi d’Adda dura un’ora e viene effettuato i giorni 2-10-16-25 aprile, 1-7-21 maggio, 2-4-18 giugno. Costo: 6 euro, i bambini fino a sei anni entrano gratis.

Il tour guidato nella Fabbrica Cotonificio di Crespi d’Adda dura 90 minuti e si svolge il 10-23-25 aprile, 1-14-28 maggio, 2-11-25 giugno. Costo: 12 euro, i bambini fino a sei anni entrano gratis.

Il tour speciale “La Crespi d’Adda di Emilia” inspirato al romanzo “Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi tocca tutti i luoghi simbolo del romanzo storico, dura due ore e mezza ed è previsto i giorni 2-10-16-25 aprile, 1-7-21 maggio, 2-4-18 giugno (dalle ore 10,30). Costo: 10 euro a persona, per i bambini è in omaggio fino ai 6 anni.

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Fonte: 123rf

Crespi d’Adda: la scuola

Il tour completo nel villaggio, che comprende anche le sale museali multimediali, il cotonificio e la centrale idroelettrica di Crespi d’Adda viene organizzato nei giorni delle festività nazionali e quindi il 10 aprile (Pasquetta) e il 25 aprile, il 1° maggio, il 14 maggio e il 2 giugno.

Si può partecipare anche ai tour guidati ai rifugi antiaerei di Dalmine che durano 45 minuti (4 euro a persona, gratis per bambini fino ai 14 anni) e di un’ora al MUVA, il museo della valle dell’Adda, per scoprire la storia dei territori lambiti dal fiume Adda (5 euro a persona, bambini gratis fino ai 6 anni compresi).

Escursioni in bicicletta

Crespi d’Adda è anche il punto di partenza per organizzare escursioni in bicicletta, andando alla scoperta dei dintorni del villaggio operaio e di altri siti industriali, ma anche di alcuni tesori nascosti della bergamasca.

Vi sono itinerari lungo il fiume Adda particolarmente affascinanti, da percorrere a piedi o sulla due ruote. Lungo la via Alzaia si risale il fiume lungo un percorso sterrato che giunge fino a Lecco. Lungo il percorso si arriva a Trezzo, dove si trovano la centrale idroelettrica Crespi-Taccani (oggi di proprietà dell’Enel) e i ruderi del castello medievale dei Visconti di Milano.

Tra Cornate e Paderno d’Adda, si incontrano anche le centrali idroelettriche della Edison e il Naviglio di Paderno, oggi divenuto, insieme alle conche di navigazione e a tutte le opere idrauliche di quel tratto di fiume, l’Ecomuseo Adda di Leonardo.

E a Leonardo Da Vinci è dedicato il traghetto di Imbersago, in provincia di Lecco. Il Traghetto di Leonardo è un particolare tipo di traghetto a mano, che prende il nome proprio dal suo (presunto) inventore e che è tuttora funzionante. Collega i moli di Imbersago e di Villa d’Adda.

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Perché dovresti visitare un Tea Garden almeno una volta nella vita

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi e ogni volta che ne abbiamo l’occasione. Lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, quelle che portano la firma di Madre Natura e quelle che, invece, sono state realizzate dall’uomo. Lo facciamo per raggiungere opere d’arte e architettoniche che sono diventate iconiche, ma anche per toccare con mano le culture, le tradizioni e le usanze che appartengono a popolazioni lontane.

Qualunque siano i motivi che invitano a girare il globo in lungo e in largo abbiamo tutti una missione condivisa: quella di vivere esperienze uniche, straordinarie e incredibili, destinate a costruire i ricordi più belli di sempre.

E se è un’avventura così che volete vivere, allora il consiglio è quello di inserire nella lista dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita un Tea Garden. Vi spieghiamo cosa sono, dove si trovano e perché dovreste raggiungerli al più presto.

Bere un tè in un giardino delle meraviglie: l’esperienza unica

Entrare in un Tea Garden è un po’ come indossare i panni di Alice nel Paese delle Meraviglie. In questi luoghi, infatti, tutto sembra magico e incantato e le fotografie che ritraggono i giardini non possono che confermarlo.

Cosa sono i Tea Garden è il nome stesso a suggerircelo, si tratta di giardini all’aperto, di grandi o piccoli dimensioni, all’interno dei quali è possibile passeggiare, rilassarsi, vivere e condividere giornate all’insegna della spensieratezza e, naturalmente, bere i migliori tè in circolazione.

Pare proprio che le origini di questi giardini sono collegate al Regno Unito, e questo non ci stupisce dato che in questo Paese quello di prendere un tè è diventato un vero e proprio rituale. Nei primi giardini ad accesso pubblico, infatti, mentre gli uomini si incontravano per bere vino o birra, le donne erano solite incontrarsi nelle zone designate per il tè.

Il termine Tea Garden, oggi, è utilizzato sia in riferimento a giardini e sale da tè all’aperto, sia alle piantagioni da tè, come quelle che si snodano in India o in Cina. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di luoghi accessibili a turisti e viaggiatori.

In questi giardini tutto è realizzato in maniera minuziosa. Da una parte ci sono le aree riservate alle piantagioni del tè, dall’altra, invece, percorsi pedonali per permettere agli ospiti di passeggiare all’interno di questi parchi dove la natura è assoluta protagonista. Non mancano quasi mai zone adibite alla degustazione del tè, raccolto e prodotto, per rendere l’esperienza ancora più straordinaria.

Fiori di ciliegio nel Tea Garden a Longyan

Fonte: Getty Images

Fiori di ciliegio nel Tea Garden a Longyan

Ci sono, poi, i Tea Garden giapponesi che, come il nome stesso suggerisce, si ispirano allo stile e alla cultura del Paese del Sol levante. In questo caso non ci sono piantagioni da visitare, ma atmosfere fiabesche nelle quali gli ospiti sono invitati a immergersi per vivere e condividere l’esperienza della cerimonia del tè.

Tra i più celebri del mondo troviamo il Japanese Tea Garden, un angolo di paradiso situato nel cuore di San Francisco dove è possibile vivere un’avventura davvero unica. Situato all’interno del Golden Gate Park, il più grande parco della città, questa area nipponica è caratterizzata da un paesaggio suggestivo che ammalia e incanta. Ci sono i laghetti, i ponti e un tempio buddista. Non manca, ovviamente, una sala da tè incorniciata dalla natura lussureggiante.

Alla scoperta dei Tea Garden nel mondo

Come abbiamo anticipato, i Tea Garden si trovano in tutto il mondo. Tra i più celebri c’è il Jungpana Tea Estate, un giardino delle meraviglia incastonato nell’area dell’Himalaya e situato a un’altitudine che supera i 1000 metri. Si tratta di un vero paradiso per tutti gli amanti del tè che proprio qui possono vere una delle esperienze sensoriali più incredibili di una vita intera

Nella provincia indiana del Darjeeling, invece, troviamo uno dei più grandi giardini di tè al mondo. Si tratta del Phughuri Tea Estate che si estende su una superficie di 430 ettari e che produce, ogni anno, più di 100.000 chili di foglie della bevanda più amata dal mondo.

Elencare tutti i Tea Garden del mondo è una missione pressoché impossibile, quello che possiamo dirvi, però, è che i più suggestivi sono quelli che si snodano in Cina, gli stessi che durante la primavera si trasformano in capolavori d’arte dipinti da Madre Natura. Mentre i raccoglitori di tè, muniti di grandi cappelli di paglia, iniziano a lavorare tra le piantagioni e le colline, gli ospiti possono passeggiare in un paesaggio naturale d’immensa bellezza.

A Longyan, per esempio, esiste un giardino da tè incastonato tra le colline di Fujian che ospita centinaia di alberi di ciliegio che durante la primavera colorano tutto di mille sfumature di rosa. È possibile visitare le piantagioni, e le fioriture, anche a bordo di un trenino rosa. L’esperienza è così suggestiva che ogni anno questo luogo viene raggiunto da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Sempre in Cina, e più precisamente a Hangzhou, è possibile assaggiare il celebre tè Dragon Well, famoso in tutto il mondo, all’interno di un giardino lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa. Si tratta del Longjing Imperial Tea Garden, un parco situato nel piccolo villaggio di Longjing caratterizzato da terrazze idilliache e piantagioni di tè. All’interno del giardino, inoltre, è presente anche il tempio Song Guangfu, la pagoda Biancai e altri monumenti storici e culturali. Non mancano, ovviamente, anche sale da tè interne ed esterne per vivere un’esperienza sensoriale davvero unica.

A Fuzhou, invece, capitale della provincia cinese del Fujian, nonché uno dei più importanti centri della cultura del tè, le piantagioni si snodano tra le montagne ondulante che circondano il centro urbano e creano un paesaggio idilliaco. Qui non solo i viaggiatori possono visitare il Tea Garden, ma sono invitati al partecipare alla raccolta delle foglie da tè circondati e immersi in un panorama mozzafiato.

Ultimi, ma non meno importanti, sono i suggestivi giardini del tè che si snodano sulle isole del lago Qiandao. Ci troviamo a Lishang, nella provincia dello Zhejiang nella Cina orientale. Proprio qui, in primavera, migliaia di piante da tè esplodono in tutta la loro bellezza creando un paesaggio idilliaco e straordinario. Una visita qui, questo è chiaro, è un’esperienza unica che consente di immergersi e perdersi nella più autentica cultura del tè.

Tea Garden On Qiandao Lake

Fonte: Getty Images

Tea Garden, Qiandao Lake
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L’Arabia Saudita è la nuova meta low cost

Se l’Arabia Saudita è da qualche anno una delle mete più ambite, ora che sta per diventare anche low cost sarà presa letteralmente d’assalto dai turisti. Wizz Air ha inaugurato il primo volo per Jeddah, in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, che va ad aggiungersi ai voli che la compagnia già opera da qualche mese da Milano a Jeddah e da Roma a Riyadh.

La nuova rotta sarà attiva tutto l’anno e servita da voli bisettimanali. Ma la notizia più interessante è che i prezzi dei biglietti partono da 49,99 euro. I nuovi operativi daranno un forte impulso al settore turistico saudita, che sta crescendo a vista d’occhio, contribuendo al programma chiamato “Vision 2030”, che prevede di triplicare il traffico di arrivi nel Paese entro il 2030.

Perché fare un viaggio in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita è una terra ricca di storia e di cultura, di bellezze naturali e di luoghi ancora incontaminati. Ma è anche un Paese che sta evolvendo velocemente e sono tantissimi i progetti futuristici in fase di realizzazione. È il sogno di molti, ma finora è stata poco accessibile ai turisti.

Una terra antica

Tra i luoghi più iconici c’è il sito di AlUla, monumenti di straordinaria bellezza che affiorano dalla sabbia del deserto. Un museo a cielo aperto di tombe conservate, crocevia di antiche civiltà e di una storia che affonda le sue radici in tempi lontani. Hegra, oggi conosciuta come Mada’in Salih, era la principale città del regno: qui sono state costruite alcune delle più spettacolari tombe monumentali. E qualcuno l’ha già soprannominata “l’altra Petra”. Qui antico e moderno convivono alla perfezione.

Nel bel mezzo del deserto, tra dune di sabbia, rocce scolpite dal tempo e resti dell’antica civiltà si vedono spuntare installazioni ultramoderne come Maraya, un cubo di specchi realizzato nel 2017, il più grande del mondo, tanto da essere entrato nel libro dei Guinness, che riflette il paesaggio e di cui a malapena si scorge la presenza. È in realtà una sala concerti, ma che ospiterà anche eventi e spettacoli.

L’Arabia Saudita è anche la patria della Mecca, il luogo di nascita del Profeta Maometto e, da sempre, meta di pellegrinaggio anche tra i turisti di religione musulmana, visto che, secondo quanto scritto nel Corano, ogni fedele ha il dovere religioso di visitarla almeno una volta nella vita. Nel periodo di Ramadan sono milioni le persone che si recano nella città più sacra dell’Islam.

Una terra ultramoderna

Come anticipato, l’Arabia Saudita è in grande espansione e sono tanti i nuovi e avveniristici progetti che stanno nascendo e che la rendono una meta incredibilmente desiderabile. Uno degli edifici altrettanto iconici del Paese sta per sorgere nella Capitale Riyadh.

Mukaab sarà un grattacielo a forma di cubo dall’inconfondibile design mediorientale grande quanto 20 Empire State Building, ispirato all’architettura Najdi, quella delle tribù beduine che vivono nel deserto. Sorgerà nel nuovo quartiere di New Murabba nella downtown cittadina. Il principe saudita Mohammad bin Salman bin Abdulaziz, figlio dell’attuale re, l’ha definita “la più grande e moderna downtown del mondo”.

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Fonte: @pif.gov.sa

L’edificio New Murabb a Riyadh, in Arabia Saudita

Natura incontaninata

Il deserto saudita di Rub’al-Khali è tra i più grandi deserti di sabbia al mondo e ricopre la parte più meridionale della Penisola araba che, oltre all’Arabia, comprende anche il sultanato dell’Oman e gli Emirati Arabi Uniti. Ma le dune di sabbia non sono l’unico deserto, c’è anche quello roccioso.

Tabuk è considerata la porta settentrionale della Penisola arabica. Secondo la tradizione, Maometto trascorse tra queste vallate a dir poco spettacolari dieci giorni durante il nono anno dell’Egira. Da non perdere, il Wadi Disah, un canyon di roccia rossa nella quale è cresciuta una rigogliosa oasi ricca di palme.

Questo eccezionale Paese pullula di luoghi isolati e poco conosciuti. Uno di questi è il cratere Al Wahbah, uno dei crateri vulcanici più grandi del pianeta, con pareti alte fino a 250 metri e un diametro di 2 km. Tra i luoghi da vedere assolutamente in Arabia Saudita c’è anche Jebel Fihrayn meglio conosciuto come The Edge of the World. Il soprannome “confine del mondo” è stato creato per sottolineare l’incredibile paesaggio che si può ammirare e che dà la sensazione di essere davvero su un altro Pianeta.

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Fonte: iStock

The Edge of the World in Arabia Saudita

Il Mar Rosso saudita

Un viaggio in Arabia Saudita non può di certo prescindere da una sosta al mare tra le Isole di Farasan. Situate a circa 50 chilometri dalla costa, al largo della città di Jizan, si tratta di un arcipelago che comprende oltre un centinaio di isole, accarezzate dalle acque limpide e ricche di coralli del Mar Rosso.

E proprio lungo la costa saudita, a Nord di Jeddah, sta sorgendo una nuova meta mare che è destinata a diventare la più cool dei prossimi anni. Il progetto si chiama The Red Sea e si potrà andare a breve grazie a un nuovo aeroporto internazionale che sarà inaugurato nei prossimi mesi. Sarà la più grande destinazione turistica del mondo completamente alimentata da energie rinnovabili ma il cui obiettivo principale sarà anche la rigenerazione ambientale, attraverso un impatto positivo sul territorio, sulla società e sull’economia.

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Fonte: @The Red Sea

Sul Mar Rosso saudita sorgerà uno degli hotel di lusso, il Ritz-Carlton Reserve

Sarà un progetto enorme: 28mila km quadrati che comprenderanno un arcipelago di 90 isole (22 delle quali ospiteranno i 50 resort che sono in fase di realizzazione, mentre nove sono state identificate come riserve naturali), una delle più grandi barriere coralline del mondo con tartarughe marine, delfini coralli, vulcani spenti, un meraviglioso deserto di dune dorate, canyon e montagne e persino dei siti storici. Siete pronti a partire?

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In Europa esiste un’altra California: è spettacolare

Uno spettacolo fulgido e dorato. Il poeta americano Walt Whitman descriveva con queste parole ricercate la California, una delle mete più ambite quando si viaggia verso gli Stati Uniti. Spesso però ci si fa scoraggiare dal raggiungere questi luoghi per la distanza enorme che li separa dall’Europa, ben 10mila chilometri. In realtà la California è molto più vicina di quello che si possa credere o per lo meno quella che viene considerata “l’altra California”. 300 giorni su 365 di sole e una serie sconfinata di bellezze naturali: è questa la definizione che calza più a pennello per l’Algarve, la regione più a Sud in assoluto di tutto il Portogallo. È un posto unico al mondo per tantissimi motivi.

Le coste incredibili della “California d’Europa”

I 150 chilometri di coste sono il tratto distintivo di quella che è nota anche come “California d’Europa”. L’Oceano Atlantico incornicia il tutto, senza dimenticare che l’Algarve è il mix perfetto tra spettacoli naturali e patrimonio culturale. Visitare questa regione significa soprattutto essere letteralmente baciati dal sole. Il clima è sempre splendido e ammirare questi paesaggi con una luce tanto intensa e calda rende l’esperienza speciale. Ogni zona dell’Algarve ha un dettaglio che la rende spettacolare. Nell’entroterra, ad esempio, è come se il tempo si fosse fermato, specialmente nei pressi delle colline di Monchique.

Il villaggio di Ferragudo

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Il pittoresco villaggio di Ferragudo nella regione dell’Algarve

In poche parole è come fare un tuffo nel passato e apprezzare quello che un tempo era l’antico Portogallo. Qui i villaggi sono pittoreschi e le giornate vengono scandite lentamente dalle piccole e sane abitudini degli abitanti, come la piacevole pausa caffè oppure la grigliata delle sardine. La zona costiera è invece più turistica e caratterizzata dalla movida. Piccoli centri di pescatori e villaggi turistici si alternano senza soluzione di continuità. In alcuni tratti, inoltre, le scogliere sono davvero mozzafiato e rappresentano il paesaggio giusto per chi vuole fare una vacanza a stretto contatto con la natura.

Le spiagge da non farsi sfuggire

Il surf la fa da padrone, a conferma del nomignolo che accosta questa regione portoghese alla California. Non c’è che l’imbarazzo della scelta in quanto a spiagge, sono ben 150 tra baie, calette, insenature e altri luoghi incantevoli in cui rilassarsi. Una delle più gettonate è senza dubbio la Praia de Albandeira, uno scorcio paradisiaco con le rocce che offrono riparo dal vento e dal sole troppo cocente: le acque cristalline sono una tentazione irresistibile per chiunque ami questi scenari. Non è da meno la Praia do Barril: è una spiaggia che fa parte del Parco Naturale di Ria Formosa, la tappa immancabile per chi vuole praticare la vela o il windsurf.

L'arco naturale di Albandeira nella regione di Algarve

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Il bellissimo arco naturale sulla spiaggia di Albandeira nella regione di Algarve

Oltre al sole e al mare, poi, qui è possibile gustare i migliori piatti locali, con pietanze a base del pesce appena pescato. E che dire della Praia Dona Ana? Sabbia dorata, acque incontaminate, scogliere di granito: non manca proprio nulla per una tappa all’insegna del relax assoluto! L’Algarve non è una semplice “versione europea” della California, ma una regione da non farsi sfuggire per godersi una meritata vacanza in cui il cielo, come cantava Rino Gaetano, sembra essere sempre più blu.

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I musei di Parigi da non perdere assolutamente

Quante volte avete sognato di passeggiare tra i boulevard della capitale francese, magari a braccetto della vostra persona preferita? Parigi, la magica ville lumière, la città dell’amore per antonomasia, dalla cucina raffinata e i quartieri eleganti è il perfetto mix di arte, storia, gastronomia e cultura: sapete che ospita più di 100 musei? Allora via, scarpe comode e corriamo a scoprire insieme i migliori musei di Parigi, visitabili anche acquistando il Paris Museum Pass.

I migliori musei di Parigi: il Louvre

È difficile scegliere, tra tutti quelli che ospita, i migliori musei di Parigi. Probabilmente facendo una statistica, o se banalmente chiedessimo al mondo quale sia il museo più famoso di Parigi la risposta sarebbe unanime: il Louvre. Originariamente il palazzo che lo ospita era una fortezza del XII secolo; rivestì, poi, il ruolo di palazzo reale fino a quando nel 1682 Luigi XIV si trasferì a Versailles: quello che è davvero il polo museale venne inaugurato solo nel 1793.

Come visitare il Louvre

Il museo è facilmente raggiungibile in metro, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre. Le tre ali del museo del Louvre di Parigi si aprono vicino alle biglietterie, poste nei pressi dell’accesso principale – la Hall Napoléon: quella che si trova sotto la celeberrima piramide di vetro.

Fiore all’occhiello dell’immenso polo museale i quasi 12 mila dipinti, di cui “appena” 6000 in esposizione permanente; in realtà, però, le opere che albergano in pianta stabile negli oltre 60 mila metri quadrati sono ben 35mila organizzate in 8 sezioni.

Lorenzo Lotto, Andrea del Sarto, Sandro Botticelli, Andrea Canova e la star Leonardo da Vinci sono solo alcuni degli artisti le cui opere si possono incontrare passeggiando per i corridoi del museo! Il suggerimento per ottimizzare tempi è senz’altro quello di scegliere un percorso tematico alla scoperta dei capolavori del museo.

Visitare Orsay: il museo degli impressionisti francesi

Sarò di parte, ma io che sono romantica per natura ho un debole per il museo d’Orsay già a partire dalla sua meravigliosa struttura architettonica.

Il complesso, infatti, è la vecchia Gare d’Orsay, una stazione ferroviaria inaugurata per l’esposizione universale del 1900 dal carattere moderno, leggero e aeroso: una struttura in ferro e vetro per la cui costruzione vennero impiegate il doppio delle tonnellate di ferro usate per la Tour Eiffel.

A pieno titolo tra i musei più famosi di Parigi, costituisce il punto di riferimento indiscusso per l’impressionismo: Monet, Manet, Renoir, Degas sono alcuni degli artisti di casa insieme ai post impressionisti come Gauguin e Van Gogh.

Come visitare il Musée d’Orsay

Visitare il Musée d’Orsay è davvero imprescindibile: il polo si configura come il ponte di connessione temporale e stilistico tra le collezioni del Louvre, tendenzialmente più classiche, e quelle del Centre Pompidou, di stampo decisamente più moderno.

Come per il Louvre, per raggiungerlo, basta scendere alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre: separati dai giardini des Tuileries e da sua maestà la Senna i due musei sono, infatti, quasi dirimpettai. Con i suoi 35mila metri cubi di vetro, la spettacolare luce naturale di cui è illuminato e l’orologio originale simbolo della stazione, scoprirete che il museo d’Orsay è un’attrazione dal fascino romantico che vale la pena visitare non solo per le sue 3000 opere. Per visitarlo, il consiglio è quello di acquistare il biglietto in anticipo ed evitare lunghe code.

Le Centre Pompidou: la sede del Museo Nazionale d’Arte Moderna

Nato dalla volontà dell’allora Presidente della Repubblica francese Georges Pompidou, su un progetto sviluppato da Renzo Piano e Richard Rogers, il centro Pompidou è caratterizzato da futuristiche scale mobili all’aperto e un vivace gioco di enormi tubi colorati a decorazione delle facciate.

Il polo, tra i migliori musei di Parigi, si configura come uno spazio multidisciplinare focalizzato sull’arte moderna in tutte le sue accezioni e per questo comprende anche una grande biblioteca, un museo dedicato a design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Il museo ospita circa centomila opere miste tra quadri, opere multimediali, foto, elementi di design e architettura.

Come visitare il Centre Pompidou

La sua collezione d’arte comprende le opere che coprono il XX e XXI secoli, organizzate in due aree in base ad un ordine cronologico. Da un lato il periodo moderno che va dagli inizi del 900 agli anni Sessanta con artisti del calibro di Kandinsky, Chagall e Picasso, e dall’altro l’età contemporanea che arriva sino ad oggi con Warhol, tra i tanti. Ogni anno nel museo, inoltre, vengono ospitate varie decine di mostre monografiche con pezzi in prestito da collezioni di tutto il mondo: non è difficile credere che le Centre Pompidou sia uno dei musei più visitati al mondo! Proprio per questo, acquistare il biglietto per saltare la coda è sempre un’ottima mossa!

I musei di Parigi sono davvero molti e accontentano ogni gusto. Il Musée de l’Orangerie, il museo Rodin, quello di Yves Saint Laurent, persino la casa museo di Victor Hugo e chi più ne ha più ne metta: Parigi oltre a essere la città dell’amore è a pieno titolo la città della cultura!