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Vuoi cavalcare le onde? In queste destinazioni italiane puoi farlo

Immagina di cavalcare le onde mentre il sole sorge all’orizzonte, tingendo di rosa e arancione l’immensità del mare. Questa è la magia del surf, un’esperienza che tocca l’anima e lascia un segno indelebile nel cuore di chiunque la provi.

L’Italia, con le sue coste meravigliose è da sempre una destinazione amata dai turisti di tutto il mondo. Ma sapevi che il nostro Paese vanta anche alcune delle migliori località in Europa per praticare questo sport?

Le coste italiane, infatti, offrono una vasta gamma di possibilità per gli appassionati del surf. Dalla Sardegna alla Toscana, passando per la Liguria, ogni regione ha i suoi tesori nascosti, pronti ad essere scoperti e vissuti intensamente. Spiagge di sabbia bianca, scogliere maestose, baie incantevoli: in Italia, il surf diventa un’avventura che ti permette di esplorare luoghi di rara bellezza, dove potrai cavalcare le onde e vivere emozioni indimenticabili.

In questo articolo, ti porteremo alla scoperta di alcune località imperdibili in cui vivere un’esperienza adrenalinica tra paesaggi mozzafiato e onde che sfiorano il cielo.

Trieste: emozioni e adrenalina tra le onde dell’adriatico

Trieste, città affacciata sull’Adriatico e crocevia di culture, è un luogo sorprendente e affascinante per gli amanti del surf. Le sue coste vivaci e il vento impetuoso della Bora creano un’atmosfera elettrizzante, perfetta per cavalcare onde spumeggianti e vivere emozioni indimenticabili.

In particolare, Barcola, sottile striscia di terra che si affaccia sul mare nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, è diventata famosa in tutto il mondo come punto di riferimento internazionale per i surfisti più esperti. Mentre cavalchi le onde tra le sue acque turchesi, lasciati ispirare dalla vista del maestoso Castello di Miramare e dalle montagne circostanti.

Recco, Liguria: tra onde emozionanti e incantevoli paesaggi marini

Recco, situato sulla costa ligure tra Genova e Portofino, ti farà scoprire un lato inaspettato della Liguria e ti regalerà momenti di pura adrenalina. Quello che rende questo luogo davvero speciale è la sua posizione privilegiata, che offre condizioni ideali per cavalcare le onde tra panorami mozzafiato e acque cristalline.

Una delle peculiarità del surf a Recco è l’incredibile diversità degli scenari che circondano il borgo. Mentre cavalcherai le onde, potrai ammirare da un lato le montagne che si tuffano nel mare, e dall’altro le colorate case dei pescatori che si riflettono sull’acqua come in un dipinto impressionista. Questo mix di elementi naturali e architettonici crea un’atmosfera unica, che ti farà innamorare di questo angolo di paradiso.

Cavalcare le onde a Forte dei Marmi, il lato nascosto della Toscana

Il surf a Forte dei Marmi è un’avventura che ti farà scoprire un lato inaspettato della Toscana, lontano dai soliti percorsi turistici, dai lussuosi negozi e dalla vita mondana.

Qui, tra le onde del Mar Tirreno e le Alpi Apuane che fanno da sfondo, potrai vivere momenti di pura adrenalina immerso nel fascino e nella bellezza del posto.

Per un’avventura unica, ti suggeriamo il Golfo di Baratti, situato sulla costa occidentale della Toscana, uno dei migliori spot di surf in questa regione. La baia, circondata da colline ricoperte di boschi e antichi siti archeologici, offre un’esperienza di surf unica nel suo genere. Le onde, generate dai venti di libeccio e grecale, sono ideali per i surfisti di tutti i livelli e garantiscono emozioni indimenticabili.

Santa Marinella: la Mecca del surf

Santa Marinella, situata sulla costa del Lazio a breve distanza da Roma, è una rinomata località balneare conosciuta anche come “La Mecca del surf“, perché offre condizioni ideali per cavalcare le onde.

In particolare, t­i segnaliamo la Banzai Surf Area, conosciuta anche come “La Roccia“, un luogo d’incontro per gli appassionati di surf provenienti da tutta Italia e oltre. La sua posizione privilegiata, unita alla presenza costante di venti favorevoli e alla conformazione delle sue spiagge, rende questa zona particolarmente adatta alla pratica del surf.

Surfare sulle onde del mare cristallino della Sardegna

Spiaggia di Chia

Fonte: iStock

Spiaggia di Chia, Sardegna

La Sardegna, con le sue coste selvagge e le sue spiagge da sogno, è un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati del surf. Grazie alla sua posizione geografica e alle correnti marine, è in grado di offrire onde spettacolari e condizioni ideali durante tutto l’anno.

Tra le mete più famose e amate dai surfisti, troviamo Capo Mannu, situato sulla costa occidentale dell’isola. Questo luogo, conosciuto anche come “il paradiso del surf“, offre onde di qualità eccezionale in un mare che si tinge di mille sfumature che vanno dal verde all’azzurro. Durante la stagione invernale, le onde possono raggiungere anche i 4 metri di altezza, offrendo una vera e propria sfida ai surfisti più avventurosi.

Un altro luogo imperdibile è la spiaggia di Chia, situata nel sud della Sardegna. Questa località, famosa per le sue dune di sabbia dorata e i fenicotteri rosa che la popolano, offre condizioni ideali grazie ai venti che soffiano costantemente sulla costa. Qui potrai cavalcare le onde in un ambiente incantevole e vivere momenti di puro divertimento e adrenalina.

Infine, un’altra località molto gettonata è Porto Ferro. Situato nella zona nord-occidentale, offre onde di alta qualità che si infrangono su una spiaggia di sabbia dorata circondata da imponenti scogliere e una rigogliosa vegetazione. Le condizioni ideali per il surf si verificano durante la stagione autunnale e invernale, quando i venti di maestrale generano onde perfette per essere cavalcate.

Surf in Sicilia: alla scoperta delle spiagge dell’Isola del Sole

Nell’estremità sud-occidentale della Sicilia, Puzziteddu è un luogo magico dove il mare si sposa con la natura incontaminata. Questa spiaggia nascosta, situata vicino a Mazara del Vallo, è un vero paradiso per i surfisti in cerca di onde spettacolari e offre condizioni ideali per cavalcare le onde durante tutto l’anno.

Ti suggeriamo, inoltre, un angolo di paradiso che sembra uscito direttamente da una cartolina dei Caraibi: San Vito Lo Capo, situato sulla costa nord-occidentale della Sicilia. Le sue acque cristalline e le onde morbide sono l’ambiente perfetto per i principianti che vogliono imparare a surfare in paesaggio spettacolare.

Milano Surf City: onde e adrenalina tra le luci della metropoli

Questa forse non te l’aspettavi… come si fa a surfare senza il mare? A Milano è possibile. Grazie alla corrente artificiale di una piscina appositamente progettata, potrai provare l’emozione di cavalcare le onde tutto l’anno.

Stiamo parlando del Wakeparadise Milano, il più grande parco di watersport d’Italia, dove potrai cavalcare le onde su una vasta superficie di 24 metri. Una piscina galleggiante che genera onde artificiali larghe 10 metri che ti farà provare emozioni indimenticabili, immergendoti in un’avventura urbana che ti lascerà senza fiato.

L’Italia offre un’opportunità unica per vivere un’esperienza sportiva avvincente, che ti travolgerà in un’emozionante avventura attraverso le sue coste spettacolari e i suoi panorami da sogno.

Wakeparadise Milano

Fonte: Getty Images

Il Wakeparadise a Milano
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I luoghi imperdibili della Polonia

Quali sono i luoghi più belli da visitare in Polonia? Dalle montagne innevate dei Monti Tatra, ai laghi della Masuria e ai numerosi castelli sparsi nelle diverse valli, la Polonia offre scenari per tutti i gusti e non si fa mancare nulla. Ecco perché visitarla: il suo territorio è ricco di bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali, e le sue città sono eleganti e piene di storia.

Varsavia, Cracovia e Danzica sono destinazioni tra le più richieste del 2023, proprio perché splendide mete per un weekend lungo o per una breve vacanza. Il periodo più bello per visitarla dal punto di vista metereologico è senz’altro da maggio a ottobre, ma anche d’inverno il paese si veste di neve, luminarie natalizie e mercatini da non perdere. Se stai pensando di visitare la Polonia scopriamo insieme i migliori posti da visitare.

La città di Varsavia

A Varsavia si respira l’aria delle grandi capitali europee, di cui ricalca lo stile elegante e raffinato tanto da essere stata soprannominata “la Parigi del nord”. È la capitale e la città più grande della Polonia, una città dai due volti: il primo, moderno e al passo con i tempi, dove il bike-sharing, l’efficientissima metropolitana e i centri commerciali rendono l’atmosfera dinamica come nelle grandi metropoli di tutto il mondo. Il secondo volto di Varsavia è quello dei palazzi settecenteschi e della parte più bella, la città vecchia, il centro storico interamente ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, dove il tempo sembra essersi fermato.

Qui i caldi colori pastello dei palazzi si alternano con i monumenti storici e le grandi piazze, tra i numerosi caffè e ristoranti accoglienti. Nella città di Chopin con il tipico tour hop-on hop-off sull’autobus a due piani avrai la possibilità di girare per le strade della città osservandola nel suo insieme, per scendere dove preferisci: davanti al Palazzo Reale, nella città vecchia o al Palazzo della Cultura e della Scienza.

La città di Cracovia

Situata ai piedi dei Monti Carpazi a sud del paese, Cracovia ti lascerà senza fiato per le splendide architetture colorate, i musei ad alta tecnologia e i castelli da fiaba, come il castello reale del Wawel, aperto ai visitatori con le sue collezioni di dipinti, stampe e sculture. La mostra e le sale del castello possono essere visitate tramite l’acquisto di un biglietto comprensivo anche delle spiegazioni di una guida esperta. A Cracovia scegli cosa vedere con largo anticipo, in modo da poter esplorare tutto ciò che ha da offrire nonostante le sue piccole dimensioni.

Il cuore della città è la splendida Piazza del Mercato, un’enorme piazza medievale tra le più grandi d’Europa: ben quarantamila metri quadrati dove troverai palazzi sfarzosi, il famoso Mercato dei tessuti, basiliche e chiese tra cui la Basilica di Santa Maria. Anche il quartiere ebraico di Cracovia vale la pena di essere visitato, si tratta di un luogo intriso di storia ebraica polacca e patrimonio dell’Unesco per la sua rilevanza storica e culturale.

La città di Danzica

Tra le città più belle della Polonia non può mancare Danzica, una raffinata città dalle vesti antiche, ricca di fascino e di memoria storica. La città fu il simbolo dello scoppio della Seconda guerra mondiale, dato che proprio sul suo territorio scoppiò la scintilla del conflitto. Oggi è un importante centro amministrativo ed economico della Polonia.

È la perla del Baltico, una città che per la sua posizione ha svolto un ruolo importante nella storia del 1900. I maestosi edifici architettonici si estendono soprattutto nella città vecchia, che si estende da Via Dluga fino al famoso Mercato Lungo. A Danzica assicurati di visitare quest’area, che comprende edifici di rara bellezza, tra cui la Corte di Artus, il municipio, la Fontana del Nettuno e la Casa d’Oro.

La Miniera di sale di Wieliczka

La miniera di sale di Wieliczka è una vera e propria città sotterranea di origine naturale nei pressi di Cracovia. Più di 300 km di camere, sculture, grotte e laghi sotterranei, uno spettacolo senza precedenti. La sua origine risale a milioni di anni fa, e per più di 800 anni è stata utilizzata per produrre sale, dal XIII secolo fino al 1996. È la seconda attrazione più visitata della Polonia con più di un milione di visitatori l’anno provenienti da tutto il mondo, ed è molto amata anche dai bambini.

Se deciderai di visitarla ti troverai a camminare a circa 320 metri di profondità nei percorsi costellati di sculture e oggetti forgiati nel sale, per la lunghezza di 3.5 km, in un posto unico al mondo. Tra i luoghi più belli della miniera troviamo la Cappella di Santa Kinga, a 100 metri di profondità uno dei luoghi di culto costituiti dai lavoratori della miniera per raccogliersi in preghiera. Per goderti la visita al meglio puoi prenotare una visita guidata della durata di 3-4 ore da acquistare online, che ti permetterà di saltare la fila.

Il memoriale di Auschwitz-Birkenau

La Polonia nel corso dei secoli è stata testimone di importanti eventi storici, in particolare durante la Seconda guerra mondiale, di cui riporta ancora numerose testimonianze disseminate su tutto il territorio nazionale. A circa 72 chilometri da Cracovia si trova il più grande campo di concentramento mai esistito, costruito nel 1941, in cui più di un milione di persone persero barbaramente la vita.

Oggi in quello stesso luogo è presente un memoriale, e per visitare il luogo in cui si è consumata una delle tragedie più grandi della storia a Cracovia è possibile partecipare a una visita guidata nel memoriale del principale campo di concentramento, il noto campo di Auschwitz-Birkenau. La visita è ricca di informazioni e può durare anche per l’intera giornata, ma non è per tutti: le persone con un’accentuata sensibilità potrebbero trovarsi a vivere un particolare disagio data la drammaticità dell’argomento, soprattutto per i diversi racconti delle vittime che il memoriale offre ai visitatori.

La città di Zakopane

Zakopane è una cittadina incantata sulle pendici dei monti Tatra, una catena montuosa all’interno dei Carpazi al confine tra Polonia e Slovacchia. Si trova a meno di due ore di auto da Cracovia, e promette paesaggi naturali da favola immersi tra montagne e laghi cristallini. Zakopane è la capitale invernale polacca, molto amata dagli sciatori e da tutti gli amanti degli sport invernali, ma anche dagli esperti di arte per le sue gallerie e le botteghe artigianali.

I numerosi aeroporti nelle vicinanze la rendono una meta facilmente raggiungibile a costi moderati. Le piscine termali situate in mezzo alle valli incantate, un giro sulla funicolare o una passeggiata tra le tipiche costruzioni in legno o su Via Krupowski, una via ricca di ristoranti e negozi, sono una favolosa occasione per rilassarsi nella natura gustando i prodotti tipici del luogo. Zakopane è raggiungibile da Cracovia in poco tempo, qui sono disponibili degli splendidi tour organizzati nelle piscine termali con prelievo direttamente dall’hotel e rientro a fine giornata.

I laghi della Varmia Masuria

Nella parte nord-orientale della Polonia si estende un territorio con più di duemila bacini idrici, molti dei quali con possibilità di navigazione. Conosciuta proprio come “la regione dei mille laghi”, la regione è quella della Varmia-Masuria, e grazie alla rigogliosa natura offre numerose attività all’aria aperta, acquatiche e non, per la gioia di tutti gli appassionati. Il vasto territorio ricoperto di laghi e fiumi permette infatti di navigare per km in barca a vela, seguire lunghi percorsi in bicicletta perdendosi tra i boschi, con percorsi in canoa e siti per lo snowboard e il pattinaggio sul ghiaccio. Se invece non ami questo tipo di attività puoi rilassarti nelle numerose Spa del luogo.

Per gli amanti degli animali sarà un’esperienza indimenticabile la visita del Parco degli Animali Selvatici che si trova a Kadzidlowo: daini, pony, lupi e alci si muovono liberi nel parco immersi nel proprio habitat. Parliamo ora di prelibatezze culinarie: la regione di Varmia-Masura ha una sua cucina locale, basata principalmente sul pesce e sui prodotti derivanti dai terreni agricoli del luogo, tra cui zuppe, pietanze con gamberi di fiume e altri piatti di influenza russa.

È possibile assaporare i piatti tradizionali locali anche nella città di Olsztyn, capoluogo della regione dei mille laghi, partecipando a tour culinari guidati per degustare gli antipasti, le tipiche zuppe, la birra locale e i dessert. Olsztyn ha uno splendido centro storico che corrisponde alla sua città vecchia, dove si trova il maestoso Castello dei Vescovi di Varmia.

Questa è la Polonia, con alcune delle sue località più belle. È un susseguirsi di città eleganti dall’indubbia importanza storica e di paesaggi naturali di qualsiasi tipo, dalle coste sabbiose sul Mar Baltico alle catene montuose dei Carpazi, dai laghi ai lunghi fiumi navigabili, alle cittadine fiabesche sparse tra le valli. La Polonia comprende circa 16 luoghi che sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Unesco a partire dal 1978 per la loro unica bellezza. Passeggiando nei centri storici delle città più belle del paese è possibile trovarsi davanti splendide architetture gotiche e rinascimentali, e sono tutte facilmente raggiungibili con prezzi moderati. Le cose da visitare in Polonia ti sorprenderanno una dopo l’altra!

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Alghero e dintorni: cosa vedere assolutamente

Porta del nord-ovest della Sardegna, quinta città della regione per numero di abitanti, Alghero è una delle destinazioni dell’isola più amate dai viaggiatori in cerca di luoghi che riescano a riempire i bagagli di ricordi preziosi e a sgombrare la mente dai pensieri della vita quotidiana, per far spazio solo alle emozioni. Scopriamo le sue attrazioni imperdibili e quali tesori si celano nei dintorni.

A passeggio tra bastioni e torri

Considerata la “capitale” della Riviera del Corallo, Alghero è una delle poche città fortificate italiane ad aver mantenuto circa il 70% delle sue mura difensive, il che la rende già unica nel suo genere. Per iniziare a scoprirla è, quindi, d’obbligo una passeggiata lungo i suoi bastioni che affacciano sul porto. Risalenti all’epoca catalano-aragonese, difendono la città vecchia dal mare, congiungendosi con il Lungomare Dante costruito negli anni cinquanta del XX secolo. I loro nomi sono un omaggio a celebri navigatori del passato: Colombo, Pigafetta, Magellano, Marco Polo.

Mentre si perde in paesaggi e scorci deliziosi, lo sguardo incontra anche le suggestive torri difensive che circondano il centro cittadino. Tra queste spiccano la torre di Porta Terra, un tempo la Porta Rejal, ingresso di Alghero per chi arrivava da Sassari, quella di San Giovanni, denominata Torre di Mezzo, la torre di Sulis, tra le più maestose. Attualmente torri e mura rivivono attraverso la programmazione di eventi culturali e tante altre attività. Il patrimonio culturale della città e del territorio di Alghero si articola, infatti, fra siti archeologici, naturalistici e centro storico, comprendendo torri aragonesi, bastioni, palazzi storici, chiese. Un vero e proprio museo diffuso di grande valore e varietà, tutto da scoprire.

Il centro storico di Alghero, tra vicoli, chiese e palazzi

Nel centro storico, un labirinto di vicoli lascia sbucare i passanti in piazze brulicanti di vita. Le tracce del passato catalano della città sono impresse sulle mura gialle e sulle case antiche che la rendono incredibilmente pittoresca, e vale anche per gli edifici religiosi. Tra questi, la Cattedrale di Santa Maria, simbolo di Alghero con il suo campanile ottagonale, la chiesa del Carmelo, con il grande retablo dorato, la chiesa di San Michele, con la cupola in maiolica colorata, la chiesa di Sant’Anna, gioiello tardo-rinascimentale.

La storia che ha attraversato Alghero nel corso dei secoli ha lasciato dietro di sé edifici di interesse storico dagli stili architettonici più disparati: dal catalano del Palazzo Guillot al barocco di Palazzo Serra, dal neoclassico del Palazzo Civico al Liberty delle ville di fine ‘800.

Museo Archeologico e Museo del Corallo

Se volete scoprire la memoria storica, sociale e culturale di questa splendida città sarda, il Museo Archeologico di Alghero (MŪSA) saprà certamente accontentarvi. Ospitato in un antico palazzo, custodisce una collezione di reperti riconducibili ai primi insediamenti umani nel territorio, dal Neolitico fino al Medioevo, scoperti durante gli scavi urbani e fuori dal centro abitato. Il museo offre, inoltre, una visione inedita e privilegiata di luoghi di cui non si può più fruire fisicamente, ma che sono ancora oggi oggetto di studi e ricerche archeologiche e antropologiche.

Il Museo del Corallo è invece  ospitato nela suggestiva cornice di Villa Costantino, edificio in stile Liberty nel cuore della città. Nasce per raccontare l’identità di Alghero e il forte legame che ha unito da sempre il corallo a questi luoghi, portando i visitatori in un affascinante viaggio alla scoperta dell’oro rosso del Mar Mediterraneo: il Corallium Rubrum.

Villaggio Nuragico di Palmavera

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Il Villaggio Nuragico di Palmavera

Le necropoli e il villaggio nuragico

Il territorio di Alghero è costellato di monumenti preistorici di grande rilievo per la storia e per la cultura del Mediterraneo. Tra questi, un esempio di notevole interesse è la Necropoli di Anghelu Ruju, inserita nella Tentative List UNESCO per il suo valore storico, artistico e culturale. Il sito rappresenta, infatti, uno dei pochi casi in Sardegna in cui le sepolture con ingresso a pozzetto si associano a sepolture con ingresso a corridoio.

Imperdibile anche una visita al Villaggio Nuragico di Palmavera, uno tra i più importanti siti archeologici della Sardegna. Qui si trovano testimonianze della civiltà nuragica, fra le più significative culture dell’Europa occidentale. Il sito archeologico è composto dai resti di un nuraghe formato in origine da tre torri, e dal villaggio. Il complesso di Palmavera si può ammirare sul promontorio omonimo, all’interno del parco di Porto Conte, a un chilometro e mezzo dal mare.

In prossimità della strada statale 127 bis che collega Alghero e Ittiri, si incontra, infine, la Necropoli di Santu Pedru, una tappa culturale visitabile esclusivamente su prenotazione con visita guidata per via della difficoltà di accesso e percorso. Le domus de janas presenti nel sito sono state scavate a partire dalle ultime fasi del neolitico. La tradizione popolare definiva domus de janas le rocce forate che caratterizzavano il paesaggio rurale sardo: la domus era la casa dove si narra che le janas – minute figure femminili del folclore sardo – fossero impegnate a tessere fili d’oro e d’argento. La parte più antica della necropoli risale al 4300 a.C. Ciò rende il sito di Santu Pedru più antico delle prime Piramidi egizie e contemporaneo dei megaliti di Carnac, in Francia.

Tra insenature e spiagge della Riviera del Corallo

Il litorale di Alghero è lungo circa 90 chilometri, compresi nella famosa Riviera del Corallo, così chiamata per la grande importanza del corallo rosso che viene pescato nelle sue acque e lavorato per farne gioielli e ornamenti fin dai tempi dell’antica Roma. Si parte da sud, dalla spiaggia di Poglina, chiamata anche La Speranza, fino alla stupenda scogliera a nord del Parco Regionale di Porto Conte, passando per lo splendido Lido di Alghero, una distesa di sabbia bianchissima che si spinge a nord fino a Fertilia.

Calette incantevoli si alternano ad altre spiagge famose, come quella delle Bombarde, meta di famiglie e surfisti, dalla sabbia color ocra che si fonde con le sfumature del mare, che vanno dall’azzurro al verde smeraldo. Ad appena un chilometro di distanza, c’è la spiaggia del Lazzaretto, circondata da insenature lambite da acqua cristallina, e un po’ più distante, all’interno della baia di Porto Conte, sbuca la spiaggia dorata di Mugoni. In piena città si può usufruire del Lido di San Giovanni, mentre, poco fuori dal centro abitato, si incontrano le dune di sabbia coperte di ginepri secolari della spiaggia di Maria Pia.

A proteggere gran parte della costa è l’area marina di Capo Caccia – Isola Piana, custode di tesori preziosi, tra cui la meravigliosa Grotta di Nettuno. Il parco di Porto Conte conquista, invece, con le sue distese di macchia mediterranea, le lussureggianti zone boscose e l’affascinante laguna del Calich, splendida oasi di protezione faunistica a pochi passi da Alghero.

La famosa spiaggia delle Bombarde ad Alghero

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L’incantevole spiaggia delle Bombarde
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Le piscine naturali più belle di Tenerife

Splendida e selvaggia, l’isola di Tenerife è la più grande dell’arcipelago delle Canarie e forse quella che offre la maggior varietà di paesaggi naturali, dalle pendici incontaminate del vulcano Teide alle spiagge di sabbia nera, passando per villaggi colorati e città dal fascino unico al mondo. Per chi ama stare a bagno e rilassarsi, però, le acque dell’oceano Atlantico potrebbero essere un po’ troppo tumultuose. Se poi si viaggia con i bambini, forse questa non è proprio la meta adatta per stare in tranquillità. A meno di non provare le incantevoli piscine naturali di Tenerife, graziose pozze d’acqua placida (almeno nella maggior parte dei casi) dove anche i più piccini possono fare un tuffo in sicurezza. Ecco le più belle, assolutamente da scoprire.

Le piscine naturali di Tenerife

La costa di Tenerife è quasi ovunque frastagliata e caratterizzata da rocce che affiorano dall’acqua: poche sono le distese completamente sabbiose, vista l’origine vulcanica dell’isola. Ma è proprio questo ad aver creato, nel corso dei millenni, numerose piscine naturali protette dagli scogli, dove l’acqua dell’oceano Atlantico arriva solamente attraverso piccole aperture che “mitigano” la sua impetuosità. Queste pozze sono generalmente piuttosto basse, riparate dalle onde e spesso ideali anche per far giocare i bambini in tranquillità – purché ci sia sempre un adulto a tenerli d’occhio, ovviamente! Scopriamo alcune delle più suggestive piscine naturali di Tenerife.

Charco del Viento

Il Charco del Viento

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Charco del Viento

Una delle più conosciute, meta di tantissimi turisti che arrivano alle Canarie, è la piscina naturale di Charco del Viento. Si trova presso La Guancha, nel nord dell’isola, ed è formata da quattro piccole pozze cinte dalle rocce scure di origine vulcanica. Sono presenti persino delle splendide insenature caratterizzate dal fondale sabbioso, per chi non vuole rinunciate alla comodità – quella che le spiagge di sassi spesso non offrono. Questo luogo è molto affollato praticamente in ogni periodo dell’anno, per alcune delle sue particolarità.

Innanzitutto è molto semplice da raggiungere, grazie ad una lunga scalinata tenuta in perfette condizioni e ad un ampio parcheggio situato nelle vicinanze. E poi il panorama è unico: si può ammirare il profilo maestoso del vulcano Teide, ma anche i bananeti rigogliosi che si dipanano lungo la strada. Charco del Viento è una meta molto apprezzata anche dagli amanti dello snorkeling, visto che qui è possibile nuotare insieme ad una fauna marina spettacolare, senza dover affrontare le tormentate acque oceaniche.

Charco de la Laja

La piscina naturale di Charco de la Laja

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Charco de la Laja

A soli pochi chilometri di distanza, c’è una piscina naturale decisamente meno conosciuta – e quindi meno affollata -, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Charco de la Laja, a due passi dal pittoresco paesino di San Juan de la Rambla (che, a proposito, merita assolutamente una visita se siete nei paraggi). Questo angolo di paradiso è stato modellato da sedimenti di lava che hanno creato una pozza d’acqua separata dal resto dell’oceano Atlantico, regalando ai turisti il luogo ideale per un tuffo mozzafiato.

Oltre ad un comodo parcheggio, per arrivare alla piscina c’è una bella scalinata che offre già la prima sorpresa: dall’alto, infatti, il panorama su Charco de la Laja è semplicemente strepitoso, con l’acqua di mille sfumature che fa sembrare il paesaggio un dipinto. Una volta scesi, ci sono solo rocce e bagni freschi ad attendervi. Attenzione però alle mareggiate, che costituiscono un pericolo per chi vuole immergersi nelle acque di questa pozza. Se l’oceano è agitato, meglio rimanere in alto ad ammirare lo spettacolo naturale.

Charco de Garachico

Il Charco de Garachico

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Charco de Garachico

Sempre lungo la costa settentrionale di Tenerife, potete trovare un luogo incantevole dove portare anche i più piccini. Stiamo parlando del Charco de Garachico, un complesso di piscine naturali tra le più famose di tutta l’isola. La sua storia è decisamente particolare: le pozze si trovano a due passi dalla città di Garachico, che in passato era considerata la “porta d’ingresso” di Tenerife. Qui sorgeva il porto principale dell’isola (nonché uno dei più importanti dell’arcipelago delle Canarie). Il quale venne però distrutto, insieme a gran parte della cittadina, dall’eruzione del vulcano Trevejo nel 1706.

Fu un enorme disastro, che però contribuì inaspettatamente a creare quella che è oggi l’attrazione principale di Garachico. I sedimenti vulcanici, arrivando sino all’oceano e raffreddandosi, diedero vita alle splendide piscine naturali che attirano migliaia di turisti. Alcune pozze sono più alte e “pericolose”, adatte a chi è un po’ più temerario, mentre altre sono basse e caratterizzate da acque tranquille, l’ideale per le famiglie. Essendo praticamente in città, inoltre, offrono tantissimi servizi e ogni comodità immaginabile.

Piscine di Bajamar

Un’altra meta perfetta per i bambini si trova a Bajamar, deliziosa cittadina situata a poca distanza dal Parco Rurale di Anaga, una delle più grandi aree naturali dell’isola. Lungo la costa, potrete esplorare non solo una splendida spiaggia sabbiosa cinta dagli scogli (e quindi lambita da acque molto più tranquille), ma anche diverse piscine che, create dalla natura, sono state poi ulteriormente messe in sicurezza dall’uomo. Due di queste sono comunque caratterizzate da onde che, durante le mareggiate, ne movimentano le acque. Ce n’è poi una più piccina che è invece pensata proprio per i piccoli bagnanti.

Le piscine di Bajamar

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Le piscine di Bajamar

Charco de la Araña

Nei pressi del villaggio di Los Silos, dove la costa è frastagliata e l’oceano semplicemente meraviglioso, sorge un angolo di paradiso tutto da scoprire. Si tratta del Charco de la Araña, una piscina naturale che appare solamente durante la bassa marea – quando il livello dell’acqua si alza, l’oceano “inghiotte” di nuovo gli scogli che cingono la piccola pozza. Il panorama è bellissimo, caratterizzato dalle scogliere di La Culata che vengono spazzate dall’Atlantico. Meta perfetta per chi ama lo snorkeling, qui potrete persino vedere lo scheletro di una balena Rorcual Boreal.

Piscina di La Jaca

Il sud di Tenerife è mediamente più ventoso e caratterizzato da un’oceano più movimentato, ma anche qui ci sono piccole piscine naturali che meritano una visita. Una di esse è la piscina di La Jaca, situata nei pressi dell’omonima località, a pochi chilometri dalla località turistica di San Miguel de Tajao. Poco conosciuta, questa pozza è incastonata tra le rocce in modo da essere davvero protetta dalle impetuose onde dell’Atlantico, tanto che pare di stare davvero a bagno in una piscina.

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Quali sono e cosa rimane oggi delle 7 Meraviglie del Mondo Antico

Nel III secolo a.C. Greci e Romani decisero di creare la lista delle 7 Meraviglie del Mondo Antico, vale a dire un elenco di strutture e opere architettoniche, artistiche e storiche che tali popoli ritenevano le più eccezionali tra tutte le altre esistenti. Ad essere completamente onesti, furono compilati elenchi ben più antichi, ma la lista canonica è quella di cui vi stiamo per parlare.

Le 7 Meraviglie del Mondo Antico

C’era una volta un tempo in cui era possibile passeggiare e vedere mastodontiche costruzioni di cui ancora oggi è difficile dare una spiegazione su come fossero state costruite. Purtroppo quel tempo non esiste più: quasi tutte le 7 meraviglie del Mondo Antico sono andate perdute.

Tali opere furono però contemporaneamente visibili tra il 300 e il 227 a.C.. In seguito – e purtroppo – furono distrutte da incendi, terremoti e molto altro ancora. Solo una è ancora ammirabile ai nostri tempi: la Grande Piramide di Cheope in Egitto, un’incredibile struttura per la quale alcuni misteri sono ancora irrisolti.

I Giardini pensili di Babilonia

Tra le 7 Meraviglie del Mondo Antico si sono guadagnati un posto con merito i Giardini pensili di Babilonia. Babilonia era una città della Mesopotamia antica e le sui attuali rovine riposano anche oggi nei pressi della moderna città di Al Hillah, in Iraq, a circa 80 chilometri a sud di Baghdad.

Un tempo doveva essere un vero e proprio capolavoro perché qui, grazie al desiderio di re Nabucodonosor II, nel 590 a.C. vennero costruiti affascinanti giardini fioriti terrazzati che erano costantemente lambiti dalle acque del famigerato fiume Eufrate. Vi basti sapere che, sempre secondo la leggenda, raggiungevano anche i 40 metri di altezza.

Com'erano i Giardini pensili di Babilonia

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Illustrazione dei Giardini pensili di Babilonia

La causa della distruzione è ancora ignota, ma tra i documenti che narrano della loro esistenza c’è quello di Flavio Giuseppe che racconta: “Al suo palazzo egli fece ammassare pietre su pietre, fino ad ottenere l’aspetto di vere montagne, e vi piantò ogni genere di alberi, allestendo il cosiddetto “paradiso pensile”.

Statua di Zeus a Olimpia

La Statua di Zeus sorgeva invece a Olimpia, oggi sito archeologico situato nella penisola greca del Peloponneso. Fu realizzata nel 432 a.C. dallo scultore Fidia, ed emergeva in tutta la sua bellezza all’interno del Tempio di Zeus proprio a Olimpia dove, anche adesso, sono presenti i resti dello stesso tempio. Tale meraviglia è andata perduta nel 475 durante un incendio divampato a Costantinopoli, la città dove venne poi trasportata dai Bizantini.

Quel che però sappiamo è che era alta 12 metri, che era in avorio e che rappresentava Zeus coperto da un mantello pieno di lamine d’oro, seduto su un trono di ebano decorato da pietre preziose.

Pausania, scrittore e geografo greco antico, a tal proposito ha raccontato: “Il dio, in oro e avorio, siede in trono; ha in testa una corona in forma di ramoscelli d’olivo. Con la destra regge una vittoria, anche questa d’avorio e d’oro, che ha una benda sul capo e una corona; nella mano sinistra è uno scettro intarsiato d’ogni sorta di metalli: l’uccello che posa sullo scettro è l’aquila. D’oro sono anche i calzari del dio e  il mantello; sul mantello sono rappresentati animali e fiori di giglio. Il trono è variamente ornato d’oro e di pietre, d’ebano e d’avorio; su di esso sono sia figure dipinte che statue scolpite”.

Tempio di Artemide a Efeso

Efeso è un’antica e splendida città situata nella regione dell’Egeo Centrale in Turchia, vicino alla moderna Selçuk. Visitarla oggi vuol dire scoprire rovine meravigliosamente conservate e dove un tempo sorgeva anche il Tempio di Artemide.

Tempio di Artemide in Turchia

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Illustrazione del Tempio di Artemide

Una vera e propria opera magistrale del mondo antico che venne edificata più o meno nel 550 a.C.: lungo 115 e largo 55 metri, raggiungeva delle dimensioni che superavano per ben quattro volte quelle del Partenone di Atene. Secondo alcuni documenti, venne prima bruciato da un incendio causato dal criminale Erostrato e poi saccheggio da parte dei Goti. La buona notizia, tuttavia, è che almeno ai giorni nostri sono arrivati alcuni resti che fanno capire che nell’antichità presentava oltre 100 colonne ioniche magistralmente decorate.

Colosso di Rodi

Di nuovo in Grecia ma questa volta per conoscere la storia del famigerato Colosso di Rodi, una gigantesca statua di bronzo di cui Plinio il Vecchio disse: “Il più ammirato di tutti fu il colosso del Sole a Rodi, opera di Chares di Lindo, discepolo del suddetto Lisippo. Questo simulacro era alto settanta cubiti, dopo sessantasei anni cadde per un terremoto, ma anche a terra esso è un miracolo. Pochi riescono ad abbracciare il suo pollice e le sue dita sono più grandi di molte statue intere. Enormi cavità si aprono nelle sue membra spezzate; al suo interno sono visibili pietre di grande mole, il cui peso gli dava stabilità durante la costruzione. Fu costruito in dodici anni e costò trecento talenti”.

In sostanza, doveva essere un’opera di proporzioni eccezionalmente grandi che venne distrutta da un terremoto. Un evento ambientale che, secondo la leggenda, portò gli abitanti di Rodi a non volere la sua ricostruzione: temevano l’ira funesta della divinità.

Mausoleo di Alicarnasso

Nell’attuale città di Bodrum, in Turchia, la regina Artemisia fece edificare per il marito il Mausoleo di Alicarnasso. Stando ai documenti, si trattava di una meravigliosa opera architettonica che presentava un enorme basamento che sorreggeva una struttura semi-piramidale sormontata da magistrali decorazioni.

Presso il sito archeologico della stessa città, oggi ancora sopravvivono alcune rovine, mentre diverse decorazioni sono conservate al British Museum di Londra.

Di questa costruzione sono stati tramandati i nomi degli artisti che vi hanno partecipato: Satyros, Pyteos, Skopas, Bryaxis, Tomotheos e Leochares. A radere al suolo il tutto fu un terremoto avvenuto nel XII secolo.

Faro di Alessandria

Voliamo poi in Egitto dove un tempo sorgeva il Faro di Alessandria, insieme alla biblioteca, che riusciva persino a illuminare la via ai mercanti diretti in Asia Minore. Si narra che fosse alto 134 metri e che sulla sua cima riposasse una splendida statua di Zeus. Tra le altre cose era ricoperto di specchi di bronzo che durante le ore diurne riflettevano la luce del sole.

Il Faro di Alessandria

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Il Faro di Alessandria

Questa meraviglia rimase a illuminare le strade fino al XIV secolo, quando poi venne distrutta da ben due terremoti. Oggi, tuttavia, è possibile vedere alcuni resti facendo delle escursioni sott’acqua.

L’unica Meraviglia del Mondo Antico ancora in piedi

Ancora in Egitto ma questa volta per scoprire l’unica Meraviglia del Mondo Antico ancora in piedi: la Piramide di Cheope, che è anche la più antica tra le sette strutture presenti nella lista. Conosciuta anche come Grande Piramide di Giza, risale a oltre 4.000 anni fa

Era il sepolcro di Cheope, sovrano della IV dinastia, e rappresenta la più incredibile concezione di piramide della civiltà egizia. Attualmente è alta 138 metri, ma al momento della costruzione raggiungeva un’altezza che si narra fosse pari a 146 metri. Ad ogni modo i fenomeni atmosferici hanno inciso anche qui: pare che possedesse un rivestimento di calcare bianco su tutta la superficie esterna, che venne però perso a causa di un violento terremoto risalente al XIV secolo.

Ciò non toglie che è una vera e propria Meraviglia del Mondo Antico arrivata ai giorni nostri.

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Come visitare le Highlands scozzesi

Questa volta prendiamo il volo per la Scozia e ci immergiamo nella natura selvaggia delle Highlands, una vasta regione di sconfinati paesaggi di montagne, laghi e foreste incontaminate. Le Highlands scozzesi ti stupiranno con la calma placida dei laghi, le scogliere a picco sul mare e i castelli senza tempo. Veri paesaggi leggendari che abbiamo potuto ammirare in famosi film come Braveheart, Highlander e alcune scene dell’amatissimo Harry Potter.

Le Highlands scozzesi sono il luogo ideale per una vacanza a contatto con la natura selvaggia, alla scoperta delle valli glaciali e dei paesini tra le foreste. C’è molto da visitare: l’itinerario può variare a seconda dei gusti, e del numero di giorni a disposizione. Quali sono i migliori tour nelle Highlands scozzesi? Vediamoli insieme.

Come raggiungere le Highlands scozzesi

Per raggiungere le Highlands dall’Italia è preferibile arrivare a Edimburgo o a Glasgow con un volo diretto, e una volta arrivati raggiungere la città di Inverness, situata a 3 ore e 30 di macchina. È considerata la capitale della regione ed è ben collegata con i luoghi più belli della zona. Da qui potrai facilmente proseguire il tuo itinerario nella regione.

Cosa vedere nelle Highlands della Scozia: Inverness

Inverness è una ridente cittadina sul fiume Ness, piena di vita e di attrazioni culturali che vale la pena visitare. Il centro storico è ricco di vicoli e bellezze architettoniche: qui troviamo la Cattedrale di Saint Andrew, il Castello di Inverness che domina sulla collina e le distillerie di whisky tra le più famose della regione.

Da Loch Ness all’isola di Skye

Il nostro tour delle Highlands scozzesi prosegue verso l’isola di Skye, a circa due ore e mezza di viaggio da Inverness, ma prima di arrivare sull’isola potrai ammirare lungo il percorso molti paesaggi suggestivi, e fermarti per le soste nei luoghi più belli.

Lungo il percorso per prima cosa incontrerai le rovine del Castello di Urquhart, che con il suo torrione diroccato si affaccia sul Loch Ness, il lago reso noto dal famigerato mostro marino. Con un tour in barca è possibile fare un giro del lago, e scoprire i tipici villaggi che si affacciano sulle rive del Loch.

Una volta sull’isola di Skye, la più grande delle Ebridi Interne tra le isole delle Highlands in Scozia, potrai perderti tra le sue coste frastagliate intervallate da pianure e borghi pittoreschi.

Portree e il castello di Eilean Donan

Continua il tour alla scoperta della città di Portree, e segui il sentiero che porta alle Fairy Pools, nella magica atmosfera delle cascate cristalline. Puoi visitare tutti questi luoghi unici partecipando a un tour organizzato di un giorno da Inverness, con soste nei luoghi più interessanti, tra cui lo splendido Castello di Eilean Donan.

Glencoe

Se invece preferisci iniziare il tuo viaggio per le Highlands da Edimburgo puoi dirigerti a nord e raggiungere Glencoe, il volto severo delle Highlands dove la natura si mostra più aspra e intransigente.

A Glencoe le infinite vallate scoscese creano spettacolari scenari grazie alle pianure imbiancate d’inverno e verde smeraldo d’estate, ai venti che soffiano sulle ampie valli abitate da cervi e caprioli, e se ami le attività in natura potrai provare l’esperienza irripetibile del trekking in Scozia. Se vuoi immergerti nella storia del luogo, a testimonianza del tragico evento avvenuto nel 1692 per mano dei Campbells, troverai il monumento eretto in memoria delle vittime, il Massacre of Glencoe Monument.

Fort William

Un’altra tappa fondamentale del tour delle Highlands scozzesi è Fort William, una tranquilla cittadina a ovest. Qui potrai ammirare la vetta più alta di tutta la Gran Bretagna: il Ben Nevis. Per gli amanti dell’avventura e del trekking è possibile salire fino alla cima della montagna per una gita mozzafiato, ma attenzione al tempo che cambia rapidamente! Per una full immersion storica di Fort William potrai visitare il West Highlands Museum, il museo locale che narra la storia della città e della regione.

Da Fort William parte il famoso treno a vapore Jacobite, da molti conosciuto come l’Hogwarts Express dei film di Harry Potter, che attraversa il suggestivo viadotto di Glenfinnan: rimarrai a bocca aperta davanti ai paesaggi dei film più famosi girati qui!

Se sei nelle Highlands per pochi giorni puoi approfittare di un tour organizzato e visitare Glencoe, Fort William, e il viadotto di Glenfinnan in un giorno.

Il tour nelle Highlands scozzesi finisce qui, ma per chi visita questi immensi luoghi incontaminati i ricordi restano a lungo nella memoria. I paesaggi della Scozia sono luoghi unici: solo qui potrai vedere le nuvole che abbracciano le alte cime frastagliate a picco sul mare, esplorare i castelli antichi di altre epoche e visitare le antiche distillerie di whisky unici al mondo. Ti troverai tra valli che nascondono le profonde acque dei laghi azzurrini, dove si specchia il cielo. Si tratta di scenari che esistono da migliaia di anni, e aspettano soltanto di essere visitati per mostrare tutta la loro bellezza.

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Sognando l’America: 5 luoghi insoliti che (forse) non conosci

Siete alla ricerca di un’avventura fuori dal comune da aggiungere al vostro prossimo viaggio? Se la risposta è sì, una vacanza negli Stati Uniti d’America è quello che fa per voi! Una terra misteriosa, magnetica e affascinante, un luogo dalle mille sfaccettature che ha conquistato l’immaginario collettivo grazie alle pellicole di Hollywood.

In questo Paese ci sono molti luoghi che vale la pena visitare almeno una volta nella vita, ma oggi abbiamo scelto con cura alcuni dei più caratteristici che non troverete in nessun percorso turistico tradizionale.

Da una piccola città interamente ambientata nel selvaggio west a una boutique in pieno deserto, queste destinazioni offrono qualcosa di veramente speciale che vi faranno scoprire il cuore autentico degli States. Preparate le valigie e dimenticate le tradizionali fughe in spiaggia. Vi presentiamo cinque luoghi insoliti da non perdere per vivere davvero “The American Dream”.

The Wave, una meraviglia naturale nascosta

Nelle vicinanze di Page, tra Utah e Arizona, si trova un tesoro geologico segreto che vale la pena visitare. Stiamo parlando di un’area naturale e unica nel suo genere chiamata “The Wave” per le striature delle sue rocce rosse che ricordano l’andamento delle onde.

Una delle formazioni naturali più suggestive al mondo caratterizzata da colori vivaci dalle venature rosse e arancioni che creano l’illusione di essere immersi in un mare roccioso. Non solo è una delle meraviglie più nascoste degli Stati Uniti, ma anche una zona molto delicata tanto che, per essere preservata dal turismo di massa, può essere visitata solo da 64 fortunati al giorno estratti tramite una lotteria.

Inoltre, la scalata per raggiungerla è una vera e propria sfida. Il percorso assolato nella sabbia in salita dura circa un’ora però, come si suol dire, “la salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è magnifico”.

Ghiacciaio Mendenhall, la scultura di ghiaccio

Benvenuti nel mondo del ghiaccio, dove la natura assume la forma di una meravigliosa scultura. Stiamo parlando dell’impressionante Ghiacciaio Mendenhall, situato nel bel mezzo di Juneau, in Alaska. Questo ghiacciaio regala ai visitatori una vista senza precedenti, mettendo in luce la bellezza della natura e gli effetti del cambiamento climatico.

La vera meraviglia del luogo è la Grotta Azzurra, lunga 19 km, dove lo splendido colore turchese, generato dalle rifrazioni della luce, avvolge l’ambiente in un’aura magica. Inoltre, potrete ammirare ovunque le affascinanti statue scolpite dall’acqua che, con le loro forme intrecciate, rendono il luogo un sogno a occhi aperti.

Tombstone, il cuore del vecchio selvaggio west

Tombstone, Arizona

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Tombstone, Arizona

Un’esperienza unica che merita di essere vissuta è trascorrere una giornata nella città di Tombstone, la città western americana per eccellenza. Avete presente i vecchi film con John Wayne e Clint Eastwood? Qui potrete rivivere l’atmosfera autentica della corsa all’oro e del selvaggio West, passeggiando tra vecchi saloon e incontrando dei veri pistoleri e donne eleganti con abiti lunghi di pizzo.

Nel frattempo, non stupitevi se alcuni cowboy attraverseranno la strada con la loro tipica andatura ondeggiante e le carrozze vi passeranno accanto come se il tempo si fosse fermato. In città, potrete trovare anche edifici dell’epoca come il municipio, il tribunale con le impiccagioni e vari saloon dove poter gustare una tipica bistecca americana sorseggiando un drink.

The town too tought to die, la città troppo dura per morire, offre anche diversi tour percorribili a piedi, a cavallo o in carrozza. Mentre, per i più coraggiosi, sono disponibili delle escursioni che narrano leggende e storie di fantasmi.

Grand Prismatic Spring: l’arcobaleno dello Yellowstone

Nel Midway Geyser Basin, situato nel Parco Nazionale di Yellowstone, la natura ha creato un posto incantevole, che sembra proprio uscito da una cartolina. Si tratta della Grand Prismatic Spring, la sorgente di acqua calda dai colori vivaci e brillanti.

Il suo nome suggerisce immediatamente l’immagine di un prisma che riflette la luce e la diffonde come un arcobaleno, creando un effetto fantastico da ammirare. Se volete, potete prenotare un volo in aereo o in elicottero per ammirare lo spettacolo della natura dall’alto e vivere un’esperienza emozionante.

Prada, una boutique in mezzo al deserto

Se c’è un Paese famoso per le sue costruzioni e strutture estremamente originali, quello è l’America. Se vi state chiedendo, che ci fa una boutique di Prada nel bel mezzo di un deserto vi spieghiamo il motivo.

Situata in Texas, nei pressi della città di Marfa sulla U.S. Route 90, questo negozio di Prada è in realtà è un’installazione artistica realizzata dagli artisti danesi Elmgreen & Dragset. L’opera vuole trasmettere un messaggio significativo sulla superficialità della società attuale che tende a cercare l’estetica e l’apparenza sempre e comunque.

Da ormai 16 anni questo “negozio”, con la sua sua presenza surreale e magnetica, appare come un miraggio. Di notte, inoltre, le vetrine si illuminano dando l’impressione di essere in una via dello shopping piuttosto che in mezzo al nulla.

Scultura Prada, Marfa

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Scultura Prada, Texas
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Finlandia in treno: gli itinerari da non perdere

Viaggiare in treno è bellissimo, un mezzo che gli italiani (e non solo) hanno riscoperto e che, mentre si attraversano paesaggi talvolta dai profili fiabeschi, conduce in località che sono un vero concentrato di meraviglie. Un Paese che si presta perfettamente a questo tipo di avventura è la Finlandia, tanto che oggi vogliamo parlarvi dei migliori itinerari da intraprendere sulle rotaie.

Il sistema ferroviario in Finlandia

Prima di parlarvi delle mete da raggiungere a bordo di moderni convogli, vogliamo raccontarvi come funziona il sistema ferroviario in questo fantastico Paese. La buona notizia è che la Finlandia possiede treni spaziosi e comodi e, manco a dirlo, perfettamente sanificati.

Le altre buone nuove sono che la ferrovia si estende per tutta la lunghezza del Paese, che si può viaggiare di notte e che sono previsti anche vagoni dedicati ai bambini con tanti intrattenimenti adatti a tutte le età.

Tra le altre cose la rete ferroviaria finlandese è nota per essere puntuale e per la possibilità di portare a bordo auto e biciclette. Altrettanto attrezzate sono le stazioni sparse per tutto il territorio: viaggiare in treno in Finlandia è meraviglioso, il modo perfetto per inebriarsi di paesaggi splendidi e con il minor impatto ambientale possibile. Scopriamo insieme alcuni degli itinerari suggeriti da Visit Finland.

Viaggiare in treno in Finlandia

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Paesaggi finlandesi in treno

Gli itinerari

Ma ora passiamo al sodo e scopriamo insieme alcuni degli itinerari più belli da fare in Finlandia a bordo dei suoi eccezionali treni. Il punto di partenza da cui vogliamo iniziare questo viaggio è Rovaniemi, la Capitale della Lapponia finlandese. Se in inverno è meta di molti turisti perché è la “casa di Babbo Natale”, in estate è un luogo perfetto per godersi la prorompente natura e i caldi colori di questo periodo. Non mancano sentieri escursionistici e tantissime altre interessanti attività.

Ci sono collegamenti diretti in treno sia da Helsinki, la magica Capitale del Paese, che da Turku, la città più antica del territorio. Vale la pena fare questo itinerario per diversi motivi, tra cui la possibilità di fare battute di pesca sul fiume Kemijoki, esplorare foreste incontaminate e persino partecipare ai rinomati giri in slitte trainate da cani.

Non manca certo la possibilità di concedersi una sauna ad alta quota sull’unica funivia con bagno di vapore esistente al mondo: nel completo relax, potrete ammirare le bellezze naturali del Paese a ben 800 metri d’altezza, un punto di vista più che privilegiato.

Vale la pena esplorare anche la Carelia settentrionale, la parte più orientale del Paese, pregna di attrazioni naturali e di gustose tradizioni alimentari. Un territorio che potremmo definire “la patria dei viaggi lenti”, grazie a suoi 2.000 laghi e 24.000 agriturismi: il posto ideale per rilassarsi e godersi la natura.

Fiumi, laghi cristallini e isole dalla magnifica flora sono così poetici da aver ispirato persino artisti, come il compositore Jean Sibelius e il pittore Eero Järnefelt, che proprio qui hanno creato alcune delle loro opere più celebri, oggi in esposizione all’Ateneum Art Museum di Helsinki.

La Carelia settentrionale in Finlandia

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Angoli di Carelia settentrionale

I tragitti più romantici

Come è ben noto la Finlandia, e ormai da qualche anno a questa parte, è il Paese più felice del mondo. Un sentimento piacevole e condiviso da tutti che trova espressione anche in alcuni dei suoi itinerari più romantici.

È il caso di Tampere, una sorta di Capitale delle saune: qui c’è il più grande numero di queste particolare specie di bagni a vapore pubblici di tutto il Paese e anzi, è proprio da queste parti che sono nate.

La Rajaportin Sauna, per esempio, è stata istituita nell’orami lontano 1906 e ad oggi è la più antica di tutto il territorio. Altrettano interessante è Kuuma dove, oltre a poter usufruire di sauna, bar e piscina, e possibile godersi la placidità del lago Pyhäjärvi.

Infine Turku, una cittadina dalla lunga storia culturale, che a solo 300 metri di distanza dalla stazione mostra al visitatore il Park Hotel Turku, un’esclusiva struttura del 1902 in pieno stile Liberty. Case rosse e spettacolari scogliere a picco sul mare completano la romantica atmosfera che può assolutamente essere vissuta anche grazie alla ricca enogastronomia locale.

Le attrazioni da non perdere

Lungo questi preziosi itinerari è possibile fermarsi a godere di tante interessanti attrazioni compiendo dei piccoli tragitti alternativi. Partendo proprio dalla città di Turku, vale la pena fare un salto ad Åland, un arcipelago che prende vita nel mar Baltico e che conquista il cuore dei suoi visitatori con le sue oltre 6000 isole.

Data la loro natura pianeggiante, sono ideali per gli amanti della bicicletta che, come vi abbiamo accennato sopra, è possibile far salire a bordo con voi nei treni. I più impavidi possono invece dedicarsi al kitesurfing e surf kayaking presso Degersand (e non solo), è uno dei punti maggiormente baciati da forti venti provenienti da sud.

Sempre nel sud del Paese si può raggiungere Savonlinna, un’elegante città che si affaccia sul lago più grande della Finlandia, il Saimaa, dove svetta il Castello di Olavinlinna. Si tratta di un fortezza del quattordicesimo secolo che si fa spazio proprio al centro di questo incantevole bacino d’acqua.

Ogni estate, tra le altre cose, c’è la possibilità di partecipare a un imperdibile festival lirico.

Al nord è interessante scoprire Oulu, il posto che devono assolutamente prendere in considerazione i più giovani: offre una colorata vita notturna. Una città dai profili particolarmente interessanti perché si estende su diverse isole, tutte collegate tra loro tramite ponti pedonali. E anche qui gli amanti della bicicletta troveranno pane per  loro denti grazie ai tanti percorsi possibili.

Ma non solo: durante il periodo del solstizio d’estate qui il sole non tramonta mai, l’occasione ideale per rimanere svegli tutti la notte e vivere un’esperienza che per noi italiani è del tutto surreale.

Da Helsinki, invece, potreste prendere un traghetto per raggiungere Suomenlinna, una fortezza marina che è stata edificata su un arcipelago di sei isole e che nel 1991 è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Scoprire la Finlandia in treno a bordo di treni efficienti e che conducono alla scoperta di luoghi che lasciano senza fiato è, senza ombra di dubbio, un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

La fortezza di Suomenlinna

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Fortezza di Suomenlinna a Helsinki
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Viaggio in Croazia: alla scoperta di Kvarner fra Natura, cultura e sport

Panorami mozzafiato, luoghi da scoprire e una bellezza che lascia senza parole: la regione del Kvarner, in Croazia, è una meta unica e straordinaria. Situata a nord del Mare Adriatico, a un’ora di auto dalla capitale Zagabria, offre una varietà di paesaggi, dalle montagne lussureggianti di Gorski kotar al mare cristallino, sino al cibo delizioso e alle avventure in città.

Esplora Opatija, fra giardini e mare

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Fonte: Proces_Media, TB Opatija

Opatija

Chiamata anche “città delle fiabe”, Opatija è caratterizzata da ville austro-ungariche, parchi e giardini, ma soprattutto da una notevole offerta culturale con concerti e mostre d’arte come il Festival del Cioccolato. Da vedere il parco e Villa Angiolina, luogo in cui Maria Anna, imperatrice austriaca, alloggiava quando visitava Opatija. Il parco è uno fra i più belli della Croazia, con un’estensione di 3,64 ettari e oltre 150 diverse piante, seguito da una passeggiata lungo il mare fino a Lovran. L’ideale per una passeggiata e una sosta in uno dei tanti ristoranti di pesce in Croazia.

Nuota con i delfini e pratica sport

Krk

Fonte: TB Krk

Krk

Kvarner vanta spiagge incontaminate, laghi, rovine antiche e una moltitudine di isole. Il nuoto è una fra le attività più popolari della regione, da praticare nelle acque cristalline che circondano le isole di Cres e Lošinj. In zona risiedono circa 200 delfini con la possibilità di entrare in contatto e conoscere queste creature splendide e intelligenti. L’isola di Rab invece è perfetta per una vacanza con tutta la famiglia.

Losinj

Fonte: Hrvoje Serdar

Lošinj

Qui si può prendere il sole, nuotare e praticare sport acquatici come il paddleboarding e il jet-ski. L’isola è una meta popolare anche per gli appassionati di ciclismo che adorano esplorare la natura su due ruote. Ci sono numerosi percorsi ciclabili che si snodano attraverso le lussureggianti foreste dell’isola e la pittoresca campagna con viste mozzafiato. Un’altra meta da non perdere a Kvarner è l’isola di Krk con le sue spiagge soleggiate, percorsi ciclabili e vigneti in cui assaggiare il vino locale, la žlahtina.

Avventurati a Gorski kotar

Risnjak

Fonte: I. Biočina, HTZ

Risnjak

Se ami la Natura il posto perfetto è Skrad con Zeleni vir e Vražji prolaz. Zeleni vir è una sorgente posizionata in fondo a una caverna ampia e poco profonda, protetta da imponenti rocce verticali alte 70 metri con una cascata. La sorgente prende il nome dal colore verde del lago che si trova all’interno della grotta. Ci sono numerosi sentieri escursionistici, uno dei quali porta a Vražji prolaz, un canyon lungo 800 metri per una vacanza piena di adrenalina. Chi ama lo sport potrà scegliere fra arrampicata libera nel Parco nazionale di Risnjak ma anche noleggiare una bicicletta. Al termine della giornata, poi, sarà un piacere provare il cibo locale, come lo spezzatino di cacciagione con la polenta o le zampe di rana. 

Visita Rijeka, capitale europea della cultura

Rijeka

Fonte: TB Rijeka

Rijeka

La capitale Rijeka è un gioiello da scoprire, partendo dal Castello di Trsat sino alla Cattedrale di San Vito e la vivace Korzo, la strada che non dorme mai. Fra i centri culturali più importanti della Croazia, Rijeka ha moltissimo da offrire ai suoi visitatori con musei, aree verdi e una scena notturna straordinaria a base di rock, eventi classici e musica jazz.

Vivi il relax sulla Riviera di Crikvenica – Vinodol

Biking, Crikvenica Vinodol Riviera

Fonte: Crikvenica Vinodol Riviera

Crikvenica Vinodol Riviera

Il viaggio continua verso la vivace Riviera di Crikvenica, che ospita una delle più belle spiagge sabbiose sull’Adriatico, e la fiabesca valle di Vinodol con la sua atmosfera rilassante, le ville rustiche e la natura incontaminata. Sino alla città costiera di Novi Vinodolski con vicoli di pietra e punti panoramici, dove il silenzio e una leggera brezza sono l’unica compagnia.

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7 parchi straordinari e un’unica strada: benvenuti sulla Route 89

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo facciamo per andare alla scoperta dei capolavori che portano la firma di Madre Natura, per raggiungere i monumenti e le opere artistiche e architettoniche che sono diventate il simbolo di città e di Paesi interi o per toccare con mano le culture e le tradizioni che appartengono a popoli lontani.

A volte ci mettiamo in movimento anche per raggiungere le strade del mondo. Quelle iconiche e straordinarie, quelle celebri e meno conosciute, quelle suggestive e pittoresche che permettono di ammirare scenari mozzafiato chilometro dopo chilometro.

E se siete amanti dei viaggi on the road, e state pianificando l’esperienza della vita, allora non potete non inserire nella vostra travel wish list anche la Route 89, la strada americana che vi permetterà di scoprire 7 dei più incredibili parchi nazionali del Paese. Allacciate le cinture, si parte.

Viaggio on the road sulla Route 89

Quando pensiamo ai viaggi on the road la nostra mente ci riporta a tutte quelle strade iconiche che abbiamo percorso, o che desideriamo attraversare. Quelle che popolano i feed dei social network, quelle che abbiamo ammirato nei film e nelle serie televisive e quelle così celebri da aver ispirato storie, racconti e leggende.

Le persone che amano viaggiare su ruote sanno bene che è proprio in America che si snodano alcune delle strade più famose. Impossibile non pensare alla Route 66, quel percorso di quasi 4.000 chilometri che attraversa l’Illinois, il Missouri, il Texas, il New Mexico, l’Arizona e la California. Una vera e propria leggenda per tutti gli avventurieri che vogliono esplorare in libertà queste destinazioni.

Non tutti sanno che però, sempre in America, esiste un’altra strada, meno famosa della Route 66, ma non per questo meno suggestiva. Si tratta della Route 89, un percorso delle meraviglie che va da nord a sud e che permette agli automobilisti di accedere a ben 7 parchi nazionali, 14 monumenti e tre aree del patrimonio del Paese. Pronti a partire?

La Grand Prismatic Spring, Parco Nazionale di Yellowstone

Fonte: iStock

La Grand Prismatic Spring, Parco Nazionale di Yellowstone

Un’unica strada per 7 parchi: il viaggio ha inizio

Organizzare un viaggio on the road sulla Route 89 vuol dire concedersi un’esperienza straordinaria che permette di scoprire alcune delle aree più incredibili del Paese, le stesse che ospitano e conservano l’immenso patrimonio naturalistico, storico e culturale del territorio.

Attraversando questa strada, che si snoda per 2.000 chilometri, non solo è possibile trovare le porte d’accesso di ben 7 parchi nazionali, ma si possono esplorare Paesi, città e riserve che permettono di toccare con mano tutte le bellezze che appartengono a questo vasto territorio che attraversa il Canada, il Messico e il Montana e poi, ancora, Wyoming, Idaho, Utah e Arizona. Non è un caso che il National Geographic abbia menzionato la Route 89 come la miglior strada da percorrere per gli amanti dei viaggi on the road.

Inserire tutte le tappe è pressoché impossibile, perché sono tantissime le soste che potete fare percorrendo la Route 89, così come sono infinite le attività in cui cimentarsi, dai trekking alle avventure adrenaliniche, passando per quelle rilassanti. Quello che possiamo fare, invece, è elencarvi tutti i parchi ai quali potrete accedere durante un viaggio su ruote sulla strada più panoramica d’America.

Il punto di partenza consigliato dai viaggiatori che hanno già percorso l’iconica Route 89 è quello del Glacier National Park, il Parco Nazionale dei ghiacciai che si trova nel Montana, al confine con il Canada. Un paesaggio straordinario si apre davanti alla vista degli avventurieri che si spingono fin qui caratterizzato da due catene montuose tra le quali si snodano più di 100 laghi e oltre 1000 esemplari di flora e di fauna.

Una tappa intermedia che consigliamo di fare, prima di raggiungere il secondo parco, è quella che porta al cospetto della bellissima Great Falls, la città che sorge sulle sponde del fiume Missouri e che è circondata da 5 cascate.

Il percorso su ruote conduce poi alla porta d’accesso del Parco Nazionale di Yellowstone che, sappiamo, non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una delle aree naturalistiche più celebri d’America, la stessa che ospita alcuni dei più grandi straordinari capolavori mai creati da Madre Natura come la Grand Prismatic Spring, la più grande sorgente di acqua calda degli Stati Uniti caratterizzata da colori cangianti e prismatici, appunto. Il parco ospita anche canyon mozzafiato, fiumi e geyser, sorgenti termali e numerosi esemplari di flora e fauna.

Il terzo parco che incontriamo percorrendo la Route 89, da nord a sud, è il Grand Teton National Park. Situato nell’Idaho, il parco si estende per oltre 1.000 chilometri quadrati ed è caratterizzato da paesaggi montuosi che sono dominati dal monte Grand Teton, che svetta verso il cielo raggiungendo un’altitudine di 4000 metri. Le montagne rocciose che si snodano sulla superficie, e che sono le più antiche del Pianeta, creano uno scenario mozzafiato e unico al mondo da contemplare dall’alba al tramonto.

Scendendo verso sud è possibile incontrare un altro parco: il Bryce Canyon National Park. Più piccolo rispetto ai precedenti, ma non per questo meno suggestivo, il parco ospita un grandissimo anfiteatro naturale creato dall’erosione e dal tempo. Lo scenario è davvero suggestivo, tutto merito delle rocce che ricoprono l’area e che sono caratterizzate da intense colorazioni che vanno dal rosso, all’arancione fino al bianco.

A pochi chilometri di distanza dal Bryce Canyon National Park troviamo il Parco Nazionale di Zion nello Utah. L’area si snoda su una superficie di circa 500 chilometri quadrati e ospita il canyon di Zion, che non è solo il cuore del parco, ma è anche un Monumento Nazionale. Si tratta di una gola stupefacente che misura 24 chilometri e una profondità di 800 metri.

Il viaggio on the road continua verso sud, permettendo alle persone di sostare in uno dei parchi più celebri d’America: il Grand Canyon National Park. Istituito il 26 febbraio del 1919 il parco ospita il Grand Canyon, dal quale deve il nome, una gola del fiume Colorado considerata una delle più grandi meraviglie del mondo mai create da Madre Natura. Una volta arrivati qui il consiglio è quello di raggiungere i numerosi punti di osservazione per ammirare il paesaggio che si infuoca al tramonto.

L’ultimo parco che si incontra percorrendo la Route 89 è il Saguaro National Park. Situato in Arizona, questo parco fa parte del Deserto di Sonora e deve il suo nome proprio all’attrazione principale: il saguaro. Si tratta di un cactus gigante endemico che cresce proprio in questo territorio. Una volta giunti fin qui non perdete l’opportunità di attraversare in auto la Cactus Forest Drive, una foresta di saguaro asfaltata, lunga poco più di 12 chilometri, che permette di attraversare il deserto e di contemplare panorami mozzafiato.

Saguaro National Park

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Saguaro National Park