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Alla scoperta dei 7 segreti di Bologna

Bologna è una vivace cittadina medievale dall’antico fascino, che custodisce sette segreti tutti da scoprire. Qui nel capoluogo dell’Emilia-Romagna potrai visitare la città partendo dalle sue leggende, piccole curiosità storiche che ti condurranno nei luoghi di maggiore rilevanza culturale e artistica attraverso il famoso itinerario dei sette segreti di Bologna.

Il tour dei 7 segreti di Bologna è un modo avvincente di immergersi nella sua storia popolare, vicolo dopo vicolo, entrando nel vivo della sua atmosfera. È un percorso che ti stupirà per l’originalità degli aneddoti, che ti condurranno nel passato di una città incantevole attraverso una piacevole passeggiata. Ma ora immergiamoci nel tour e vediamo insieme di cosa si tratta.

1. La finestrella di Via Piella, la piccola Venezia

Il primo dei sette segreti narra di una finestra situata in via Piella, per l’esattezza dopo il civico 16. Aprendo questa piccola finestrella rimarrai incantato nel vedere uno scorcio di Bologna che si immerge nel Canale delle Moline, creando un suggestivo panorama che ricorda la città di Venezia. È qui che Bologna prende le vesti di una piccola Serenissima!

2. Il telefono senza fili nel Palazzo del Podestà

Ci troviamo in Piazza Maggiore nel Palazzo del Podestà, nel cuore del centro storico, dove è possibile sperimentare dal vivo un telefono senza fili: i quattro angoli del voltone si congiungono al centro creando per i suoni un effetto ellissi. Basterà sussurrare delle frasi da uno dei quattro angoli e la frase si sentirà fino all’angolo opposto senza che gli altri lo sentano, come per magia! Se vuoi scoprire altri tesori nascosti nel centro storico puoi prenotare un tour personalizzato con una guida locale che organizzerà le tappe in base alle tue preferenze.

3. Le tre frecce di Corte Isolani

Si tratta di tre frecce che si dice fossero indirizzate a una donna infedele, da tre briganti incaricati dal marito di ucciderla. Con un po’ di attenzione riuscirai a scorgerle passeggiando sotto agli alti porticati di strada Maggiore, una delle strade caratteristiche di Bologna e antica via Emiliana. Si dice che la donna si spogliò nuda e grazie alla sua bellezza riuscì a distrarre completamente i tre arcieri, che per errore conficcarono le frecce in alto!

4. L’erezione della statua del Nettuno

L’erezione della statua di Nettuno riguarda un simpatico aneddoto sulla statua che si trova sulla fontana nell’omonima piazza. Lo scultore, il Giambologna, ha voluto giocare sull’effetto ottico del dito del Nettuno che, se osservato da una pietra nera antistante la statua, detta appositamente pietra della vergogna, sembra una vera e propria erezione.

5. Il segreto della Canabis Protectio

Questo controverso segreto deriva da una misteriosa scritta che si trova sotto Torre Scappi, tra via Rizzoli e via Indipendenza. Guardando con attenzione la volta del Canton de’ Fiori su un antico affresco si legge “Panis vita, Canabis protectio, Vinum laetitia”. Il significato della frase è “Il pane è vita, la cannabis è protezione, il vino è felicità”, ed è riconducibile al fatto che in antichità il commercio della canapa aveva reso la città economicamente fiorente.  Questa pianta diventò quindi simbolo di protezione e buon auspicio, un aspetto storico di Bologna interessante.

6. Il segreto del Panum Resis

Secondo la leggenda dei sette segreti la scritta panum resis, ovvero “il pane della resistenza, la conoscenza sta alla base di tutte le decisioni”, si troverebbe su una cattedra dell’Università di Bologna presso Palazzo Poggi, una delle sedi più importanti dell’Università. La scritta sarebbe stata incisa come monito per tutti gli studenti, ma sembra che nessuno l’abbia mai trovata.

7. Il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli

L’ultima tappa del tour dei sette segreti ti porterà alla ricerca di un vaso rotto che però nessuno sembra avere mai visto. Il vaso rappresenterebbe la capacità innata di Bologna di risolvere tutti i problemi. Per cercarlo dovrai recarti fino in cima alla Torre degli Asinelli, e con la scusa avrai la possibilità godere di una splendida vista panoramica della città. Se vuoi conoscerne la storia in maniera più approfondita puoi acquistare un tour guidato comprensivo della visita alla torre e di una degustazione di prodotti tipici, da non perdere!

Bologna è una città incantata dove ti sentirai subito accolto tra le sue piazze colorate, le torri e i portici dalla splendida architettura medievale e rinascimentale. È splendida anche da girare in bicicletta, con l’acquisto di un biglietto per un tour organizzato ad hoc. È una città sempre pronta a condividere con i visitatori ogni suo piccolo angolo di tradizione millenaria, e custodisce tanti altri segreti non ufficiali che potrai conoscere soltanto visitandola. Ora non ti resta che prenotare il primo treno per Bologna e le escursioni che preferisci!

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Tra serpenti, birra e fieno: ecco i trattamenti benessere che puoi provare in viaggio

Vacanze all’insegna della scoperta e del relax, anche in ambito beauty. Quando si è in viaggio si ha molta più voglia di provare cose nuove, ancora di più se promettono di farci rilassare e sentire più belli. E, magari, ottenere tutto questo sperimentando trattamenti benessere diversi dal solito.

Da chi si fa bagni nel latte, a quelli che optano per birra e fieno, sino ai massaggi con i serpenti, ci sono luoghi che offrono trattamenti di bellezza davvero particolari. Forse alcuni non sono per tutti ma, spinti dal desiderio di immergersi in tradizioni diverse, oppure di testare con mano proprietà benefiche nuove, si possono superare dubbi e paure per cimentarsi con terapie particolarissime e, per noi, innovative. Alcuni dei trattamenti più particolari che si possono provare durante una vacanza in Italia, oppure in giro per il mondo: il risultato è un aspetto più fresco, rilassato, ma anche la sensazione di aver provato qualcosa di nuovo e di essersi regalati una vera e propria immersione nei segreti di bellezza e nelle tradizioni di altre culture.

I trattamenti benessere da provare in giro per l’Italia

L’Italia è un luogo dalle mille bellezze: artistiche, paesaggistiche, enogastronomiche. Ma è anche il posto dove trovare oasi di pace e relax. Con tanto di particolarissimi trattamenti beauty, che potrebbero diventare un’ottima scusa per regalarsi una coccola in vacanza mentre si sperimenta qualcosa di nuovo.

Tra quelli più peculiari che si possono trovare in Italia c’è il bagno nel fieno. Tradizione antica e contadina, questo trattamento regala benefici per la pelle, ma anche a chi soffre di dolori alle ossa e di reumatismi. In genere ci si immerge in una vasca di legno con del fieno in fermentazione e la temperatura che si raggiunge è piuttosto alta. Si tratta di un servizio tipico delle zone dell’Alto Adige.

È possibile sperimentare la vinoterapia, invece, in diverse zone d’ Italia (ma non solo): consiste in bagni o maschere che sfruttano le sue proprietà tonicizzanti e detossinanti. Non guasta anche il fatto che questi trattamenti in genere vengono proposti da strutture che offrono anche percorsi enogastronomici.

Dal vino alla birra con i bagni che promettono di rilassare il corpo e di regalare una pelle più bella. Il percorso, a volte, prevede l’immersione in vasche di birra calda, sauna, nuovamente immersione, ma questa volta in tini per rinfrescarsi, e massaggi. Le strutture che offrono questi pacchetti benessere si trovano in Alto Adige, oppure nell’Europa del Nord.

E infine il bagno più amato dalle donne celebri del passato: quello nel latte. In particolare d’asina, ma in giro per l’Italia si trovano anche di altre tipologie da quello di bufala, all’uso di prodotti derivati. Dal nord al sud della penisola si può sperimentare questo trattamento amato sin dai tempi più antichi.

Dall’oro al caviale: i trattamenti più lussuosi

Lusso sfrenato, ma anche benessere e bellezza: ci sono trattamenti che sono amatissimi dalle star e che si possono provare per farsi un regalo durante una vacanza o un viaggio. I più famosi sono ormai noti in tutto il mondo e stanno prendendo piede in diverse strutture che offrono pacchetti completi, del resto quando un un prodotto regala risultati soddisfacenti allora è normale che diventi all’ultima moda tra i vip, ma non solo.

Tra i più celebri, quelli realizzati con l’uso di oro 24 carati. Ma quali sono i suoi benefici? Rende più giovane la pelle riducendo i segni del tempo e migliorandone l’elasticità: ci sono diversi istituti in tutto il mondo che offrono trattamenti a base di questo metallo prezioso. Il costo è abbastanza elevato, ma sembra che ne valga la pena: è amato anche dalle star.

E se invece si utilizzasse il caviale? Da sempre considerato un alimento di lusso, forse non è noto a tutti che è anche un perfetto alleato in campo beauty. I suoi super poteri sono quelli di riuscire a far rigenerare e nutrire la pelle, ma è anche ottimo per i capelli. Viene proposto in centri benessere di tutto il mondo come Parigi dove, nella spa dell’Hotel Giorgio V, offrono un pacchetto di bellezza che prevede l’uso di caviale (in questo caso verde), Chardonnay e oro.

I trattamenti più particolari nel mondo

Serpenti, cactus o lumache per rilassarsi e regalarsi momenti speciali per rigenerare il corpo e lo spirito? Assolutamente sì. Serve un pizzico di coraggio e la voglia di sperimentare rituali di bellezza che appartengono ad altre culture. Del resto viaggiare, oltre a regalarci la possibilità di esplorare il mondo e immergersi in luoghi bellissimi e sempre diversi, significa anche scoprire cose nuove, comprendere altre culture e magari carpirne i segreti. Un po’ come accade quando si decide di partire per il Marocco o la Turchia e di sperimentare lì i percorsi benessere proposti dai tantissimi hammam: rituali antichi, che promettono purificazione dalle tossine, una pelle più bella e relax per il corpo e per la mente.

Ma dove provare tecniche nuove e, magari, davvero uniche? Ci sono diversi paesi che propongono rituali bizzarri e non per tutti.

Ecco che, allora, il massaggio con i serpenti non solo può essere un’esperienza ringenerante ma anche un ricordo da portare sempre con sé. Dove farlo? A Jakarta, capitale dell’Indonesia, ma sembra essere apprezzato anche in Israele e in Thailandia. E sarebbero proprio le forti emozioni che si provano, come la paura e l’adrenalina, ad avere effetti sul benessere del corpo aiutandolo a rilassarsi.

A Tokyo in Giappone, invece, ha preso piede la moda di farsi massaggiarsi dalle lumache: gli animali vengono fatti strisciare sul volto regalando alla pelle un vero e proprio peeling. Anche in questo caso, però, bisogna superare la paura.

Nessun timore, invece, per il massaggio con i cactus che arriva direttamente dal Messico. Di che cosa si tratta? Vengono passate sul corpo le foglie, private in precedenza delle spine, riscaldate e che rilasciano sulla pelle tutte le loro proprietà benefiche. Una coccola rigenerante e rilassante per corpo e mente, che regala anche una pelle più idratata e pura. Un rituale di bellezza perfetto, privo di controindicazioni (come la paura) e adatto a tutti.

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Cosa vedere alle isole Tremiti, tra spiagge e natura

Un paradiso terrestre accarezzato dalle acque del Mediterraneo, disegnato da natura intatta, mare trasparente dai fondali incantevoli, raccolte insenature e tracce di un passato significativo: queste sono le parole migliori per raccontare le Isole Tremiti, l’unico arcipelago dell’Adriatico, al largo della costa del Gargano in provincia di Foggia.

È composto da 5 isole: San Nicola e San Domino, le uniche abitate, e poi Cretaccio, Capraia e Pianosa, all’interno della Riserva Marina Protetta, raggiungibili con collegamenti regolari da Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Termoli e Vasto, e perfette per emozionanti gite in barca, vacanze balneari, escursioni e trekking e anche per andare alla scoperta di notevoli testimonianze archeologiche.

Cosa vedere a San Nicola, museo a cielo aperto

Centro storico e amministrativo delle Tremiti, l’Isola di San Nicola è un autentico museo a cielo aperto, la meta perfetta per vedere con i propri occhi e conoscere da vicino la storia dell’arcipelago: infatti, ospitò insediamenti neolitici, ellenistici e medievali.

Simboli indiscussi sono l’Abbazia fortificata di Santa Maria a Mare, la più grande del Mediterraneo, e il Castello dei Badiali.

L’abbazia venne costruita attorno al 1045 dai monaci Benedettini, poi passò ai Cistercensi tra il 1237 e il 1313, ai Lateranensi dal 1413 fino alla fine del Cinquecento e fu soppressa da Ferdinando IV di Napoli nel 1783.

Oggi il complesso è visitabile e, al suo interno, custodisce tuttora capolavori assoluti come, ad esempio, la statua in legno di Santa Maria a Mare, scolpita interamente a mano, e alcuni pregevoli pavimenti a mosaico.

Il Castello, invece, con il Torrione Angioino e le maestose mura di cinta, protegge l’Abbazia e domina il mare e le altre isole, voluto da Carlo D’Angiò a scopo difensivo.

Da non perdere anche la zona del porticciolo, la Spiaggia di Marinella vegliata da un’alta e candida scogliera, e la Grotta di San Michele, stupenda con i colori delle acque azzurro-turchese: nelle vicinanze, catturano lo sguardo gli Scogli Segati, un enorme masso che si staccò dall’isola e si spaccò perfettamente in due, come fosse stato lavorato da mani esperte.

Alla scoperta di San Domino, spettacolo della natura

Si tratta dell’isola più grande dell’arcipelago, una vera perla dal punto di vista naturalistico, ricoperta dalla profumata macchia mediterranea e da una folta e rigogliosa distesa di pini d’Aleppo, oasi per il trekking.

Infatti, nel cuore della pineta, troviamo un villaggio rurale con case coloniali del 1935 da cui hanno inizio tre sentieri con cui scoprire l’isola in lungo e in largo: in particolare, la “Strada della Pineta” conduce sul punto più elevato (per un panorama ineguagliabile), passa per la Cappella del Romito e poi scende al faro.

San Domino è il top per chi ama la natura e il mare: oltre alla pineta e ai sentieri, come non nominare Cala delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola, le innumerevoli calette e grotte?

Un sogno sono Cala Matano (o Cala della Duchessa), raccolta cala con spazio sabbioso vegliata da imponenti e ripide pareti di roccia, Cala degli Inglesi, a uso esclusivo degli ospiti del villaggio TCI, Cala dei Benedettini, ben attrezzata, la Grotta delle Viole, contraddistinta dalla colorazione rosso-viola delle alghe calcaree alle pareti, la Grotta del Bue Marino, in onore della Foca Monaca, cavità rocciosa al cui interno si svela una piccola spiaggia sabbiosa tra il blu intenso delle acque, e la Spiaggia dei Pagliai, raggiungibile soltanto in barca.

Entusiasmanti tour in barca

Come accennato, le Isole Tremiti sono l’ideale per tour in barca grazie ai quali è possibile avventurarsi alla scoperta di insenature, cale e baie altrimenti inaccessibili e avvicinarsi a pochi metri dalle rive di Capraia, Cretaccio e Pianosa, incluse nella Riserva Marina Integrale con il divieto di approdo.

Molte escursioni guidate, ad esempio, sostano nei pressi di Capraia, dove è possibile fare il bagno nelle acque antistanti la Riserva e provare a scorgere la statua sommersa di Padre Pio; altre accompagnano a esplorare i fondali idilliaci di Pianosa, grazie a immersioni accompagnate da guide subacquee autorizzate.

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Barbie non c’è, ma puoi pernottare nella sua villa: ad accoglierti c’è Ken

Lo sappiamo tutti: in questo momento Barbie è estremamente impegnata. La bambola più amata al mondo sta vivendo un momento frenetico e vola da un punto all’altro del mondo per promuovere il suo film. E Ken? Se ve lo immaginate povero, triste e sconsolato ad aspettare la sua biondissima amata, vi sbagliate di grosso: lui, infatti, ha ufficialmente ricevuto le chiavi della più iconica Villa di Barbie, quella di Malibù, e ha deciso di diventare un host su Airbnb.

Sorpresi? Non dovreste esserlo: la DreamHouse di Malibù, in realtà, è già stata più di una volta aperta ai turisti e agli appassionati della life in plastic di Barbie. La differenza è che stavolta il suo aspetto non sarà quello di sempre, perché non solo Ken è diventato l’host della proprietà, ma ha anche deciso di personalizzarla e di trasformarla (un po’) a sua immagine e somiglianza e di ribattezzarla… Kendom.

La Dreamhouse dal punto di vista di Ken

Chi conosce già la DreamHouse di Malibu sa che esistono diverse aree – d’altronde la Villa di Barbie è davvero grandissima – e, com’è logico che sia visto il grande amore tra Barbie e Ken, esiste anche una specifica area tutta dedicata a lui. Tuttavia, finora, i soggiorni si svolgevano solo nelle stanze di Barbie. Adesso, però, è il momento di Ken: «Benvenuti nella mia Kendom – si legge nell’annuncio su Airbnb – Barbie è via e mi ha consegnato le chiavi della sua casa da sogno a Malibu. Così, quest’estate la mia stanza potrebbe essere tua!»

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

La camera da letto di Ken, dove pernotteranno gli ospiti

La camera dove si dormirà, dunque, sarà proprio quella di Ken. E il suo tocco personale è evidente: nonostante il rosa dominante, è impossibile non notare l’ispirazione da cowboy, con tappeti e decorazioni a tema e, chiaramente, con richiami agli animali preferiti del compagno di Barbie: i cavalli. «Finora – si legge ancora su Airbnb – sono stato Just Ken [solo Ken ndr]. Adesso però voglio portarvi con me, nel mio mondo. Tutti abbiamo dei sogni e Barbie è abbastanza fortunata da averne una casa piena, ma ora tocca a me e non vedo l’ora di accogliere gli ospiti all’interno dei miei spazi».

La Kenergy nella Villa di Barbie

Le pennellate da cowboy, però, non sono l’unico tocco personale di Ken. «Ho voluto condividere con voi la mia Kenergy», scrive infatti l’host, e l’ha fatto in grande: diverse zone sono state rivisitate per permettere agli ospiti di fare una vera e propria esperienza immersiva. Per cominciare, sarà possibile usufruire del guardaroba di Ken, provando i suoi outfit più iconici.

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

La dancefloor di Ken

Poi, sarà possibile andare in giro con i rollerblade perché, come scrive Ken su Airbnb, lui non va «letteralmente da nessuna parte senza di loro». E attenzione, perché i rollerblade (modello impala, color giallo e rosa) sono un omaggio che chi pernotterà potrà anche portare a casa. Infine, sarà possibile usare la dancefloor per imparare dei balletti creati da Ken o seguire le indicazioni di questo speciale host per “trovare il proprio cowboy interiore“.

Come si prenota?

Siamo sicuri che a questo punto vi stiate chiedendo come prenotare questa villa così fortemente iconica, per altro in una situazione più unica che rara: quando Barbie tornerà, infatti, il “povero” Ken dovrà non solo riconsegnarle le chiavi, ma anche restituirle il dominio incontrastato. In realtà, aggiudicarsi un posto in questa villa non sarà facilissimo, ma se state pianificando un viaggio in California potete provare ad aggiudicarvi questa esperienza esclusiva cliccando sull’apposita pagina di Airbnb a partire dal 17 luglio.

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

L’angolo bar dove Ken ha apposto il suo logo

Da questa data, infatti, si apriranno le prenotazioni per due soggiorni di una notte per un massimo di due ospiti il 21 luglio e il 22 luglio 2023, proprio in occasione dell’uscita del film di Barbie. Parte del ricavato di questi soggiorni, che comprendono anche i pasti e un servizio di concierge dedicato e no-stop per tutta la durata della vacanza, sarà devoluto a Save the Children e ai suoi progetti per assicurare a bambini e famiglie di tutto il mondo un’adeguata istruzione e occasioni di successo.

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Questo piccolo borgo spagnolo è la meta perfetta per una vacanza a tutto relax

Chiudete gli occhi e immaginate un classico villaggio collinare, circondato da formazioni rocciose, punteggiato di verde e con un cielo straordinario a vegliare su di lui: avrete il ritratto perfetto di Albarracin, incantevole e piccolo borgo spagnolo che da qualche anno a questa parte è diventato un vero e proprio rifugio per chi cerca pace e relax.

Albarracin sembra esistere in una dimensione parallela rispetto a quella frenetica del resto della Spagna: decisamente meno movimentato di altri piccoli borghi e distante anni luce dalla frenesia delle città più grandi, è la meta perfetta per chi non vuole altro che fare un viaggio nel tempo e rallentare i propri ritmi.

Albarracin, una perla fra le colline

Albarracin è una meta insolita della Spagna: incastonata su una collina dei Monti Universales, è nata e si è sviluppata su un vero e proprio sperone roccioso attraversato da un burrone. Questo lo rende un piccolo paradiso isolato, dato che il fossato naturale ha in qualche modo separato il villaggio dal resto della Spagna. Contribuiscono all’isolamento (e alla pace che ne consegue) anche l’altitudine di 1.171 metri e i resti di un’antica e imponente cerchia di mura.

Le strade di Albarracin

Potreste pensare che l’altitudine crei un clima più freddo e ostile, invece no: le giornate di Albarracin sono abbastanza miti, con temperature medie che si aggirano intorno agli 11 gradi. Anche il meteo, dunque, è accogliente specie se si vuole fuggire dal caldo afoso dell’estate. E poi, che dire: l’intero borgo spagnolo sembra quasi un museo a cielo aperto, grazie a strade, vicoli, mura irregolari e inserti in legno. Un vero sogno.

Fra storia e tradizione

Il borgo di Albarracin è un luogo magico, dunque, proprio perché conserva il suo aspetto più antico. Il villaggio era, in realtà, già abitato in epoca preistorica (lo dimostrano diverse pitture rupestri nei dintorni) ed è poi diventato un insediamento celtico. Nel corso dei secoli, le dominazioni si sono succedute in maniera non troppo brusca: prima i romani, poi i goto-romani, poi gli islamici e i berberi. Sempre più rafforzata dalle mura e in posizione privilegiata per non essere vittima di brutali cambiamenti, la cittadina è sembrata a lungo quasi una piccola oasi di pace.

Uno scorcio di Albarracin

Un cambio di direzione si è registrato nel XII secolo, quando il villaggio fu ceduto alla famiglia cristiana aragonese degli Azagra. Questi nobili ne fecero una signoria e il loro arrivo diede una buona spinta all’economia. Tuttavia, questa spinta portò anche a dei tentativi di conquista, con dei danni non indifferenti alle mura. Altri cambiamenti (drammatici) sono stati dovuti alla guerra civile che dal 1937 al 1938 causò la distruzione di molte case. Nel corso dei secoli, però, si è fatto di tutto per riportare la cittadina al suo stato tradizionale e originale: per questo, ancora oggi Albarracin è un esempio quasi unico di architettura e urbanistica del Medioevo in Spagna.

Vivere Albarracin

Ma come si fa a vivere al meglio una visita ad Albarracin? In primis, lasciandoci alle spalle la frenesia che ogni giorno ci affligge. Dopodiché, prendendosi qualche giorno per passeggiare tra le sue strade e i suoi vicoli e scoprire i suoi punti d’interesse, a partire dalla potente cinta muraria che mantiene gran parte della sua originale potenza e imponenza, per finire a Plaza Mayor, l’unica piazza del centro antico. Durante la passeggiata è obbligatorio gettare un occhio alle case della Julianeta e della calle Azagra, alcune delle più tradizionali e suggestive.

Vista dall'alto di Albarracin

Ritagliamoci, poi, anche un po’ di spazio per i monumenti: la Catedral de El Salvador, il Palacio Episcopal, le torri del Agua, del Aguador e de doňa Blanca. Infine, sono consigliatissime le visite ai musei: quello di archeologia e arte locale (Museo de Albarracín) per iniziare, ma anche quello Catedralicio che conserva arazzi fiamminghi e oggetti di oreficeria, e il Museo del Juguete, ossia il museo del giocattolo.

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In Calabria, alla scoperta delle più belle testimonianze della Magna Grecia

A partire dall’VIII secolo a.C., i greci si espansero verso il sud Italia e colonizzarono gran parte dei suoi territori: nacque così la Magna Grecia, quell’area geografica che si stende dalla Sicilia alla Puglia e alla Campania, passando anche per la Basilicata e la Calabria. Proprio qui, questi antichi popoli lasciarono alcune delle testimonianze più preziose della loro arte e della loro cultura, opere che sono ancora visibili e che non smettono di incantare. Quali sono le più affascinanti? Scopriamole insieme, in un tour che ci porta tra le meraviglie della Magna Grecia nelle più belle località calabresi.

Reggio Calabria, l’antica Rhegion

La nostra prima tappa non può che essere Reggio Calabria, capoluogo di regione e città ricca di splendidi monumenti storici – oltre che di un lungomare mozzafiato, che ogni anno attira tantissimi turisti. L’antico insediamento che qui sorgeva già nel III millennio a.C. venne colonizzato dai greci e diventò Rhegion, una delle più importanti città della Magna Grecia, che raggiunse il suo massimo splendore attorno al V secolo a.C. Purtroppo, molte preziose testimonianze sono andate perdute a causa di un terribile terremoto d’inizio ‘900, che distrusse gran parte del centro abitato. Ma ci sono luoghi magici dove ripercorrere la storia di questa colonia.

Un tempo ai margini di Rhegion, le mura ellenistiche della Collina degli Angeli cingevano ad oriente la città: probabilmente vennero erette attorno al IV secolo a.C., e proprio in questo posto sono state trovate delle iscrizioni in quella che gli esperti ritengono essere la lingua osca, dialetto tipico dei mercenari al soldo dei greci. Appartengono invece all’epoca classica le mura della collina del Trabocchetto, dove forse sorgeva anche un piccolo fortino dotato di due torri. Spostandoci poi verso il centro storico, ecco Piazza Italia e la sua area archeologica, tornata alla luce solo pochi anni fa. Un ricco ipogeo ci consente di fare un tuffo indietro nel tempo, tra frammenti di ceramiche e murature in ciottoli, risalendo pian piano in superficie con reperti di epoche sempre più vicine a noi.

Infine, non resta che varcare la soglia di Palazzo Piacentini ed immergersi nel Museo Nazionale della Magna Grecia, che raccoglie un’enorme collezione di cimeli risalenti al periodo della colonizzazione greca. L’area dedicata all’antica Rhegion, ad esempio, ospita antiche statuette femminili, frammenti di vasi e una grande lastra in terracotta policroma. Ma ci sono numerose altre zone allestite con i reperti provenienti dalle altre importanti colonie calabre della Magna Grecia. È in questo museo che sono esposti anche i celebri Bronzi di Riace, divenuti simbolo della città di Reggio Calabria: le due statue sono uno degli esempi più significativi dell’arte greca, e risalgono al V secolo a.C.

Reggio Calabria

Fonte: iStock | Ph. vale_t

Le mura elleniche di Reggio Calabria, accanto al lungomare

Sibari, l’antica Sybaris

Oggi è una splendida località di villeggiatura estiva, con spiagge da sogno, ma in passato fu un’importante colonia greca: Sibari, che si chiamava Sybaris, fu fondata tra due fiumi e dovette proprio alla fertilità della terra il suo enorme sviluppo. Così divenne la città più ricca e sfarzosa della Magna Grecia in Calabria, ma anche la più viziosa – tanto che oggi è ancora in voga il termine sibarita, per indicare una persona che ama circondarsi di piaceri e di lusso. A poca distanza dal paese, si può visitare il Parco Archeologico di Sibari, dove sono state trovate anche testimonianze della più recente città di Thurii e di quella di Copia, fondata dai romani.

Così, passeggiando tra le rovine sembra di fare un viaggio nel tempo: i resti degli antichi edifici ellenici si mescolano alle rovine romane, come il teatro, le terme e una domus riccamente decorata. Molti dei reperti ritrovati in questa zona sono stati catalogati ed esposti presso il Museo della Sibaritide, che sorge in un edificio moderno situato a due passi dall’area archeologica. Le sue sale custodiscono, ad esempio, la tabella in bronzo con dedica ad Atena, risalente agli inizi del VI secolo a.C., ma anche i corredi tombali di una necropoli dell’età del ferro e gli ornamenti religiosi del Santuario di Atena, anch’esso risalente probabilmente al VI o IV secolo a.C.

Crotone, l’antica Kroton

Un’altra città importante della Magna Grecia fu Kroton, che oggi porta il nome di Crotone. Fondata dai coloni greci nella seconda metà dell’VIII secolo a.C., visse periodi molto turbolenti a causa delle continue guerre con il vicino insediamento di Locri Epizefiri, ma anche momenti d’oro. Fu qui che Pitagora, attorno al 530 a.C., si trasferì e fondò la sua scuola pitagorica, che gettò le basi per la nascita del metodo scientifico. Insomma, siamo davanti ad un luogo ricco di storia e cultura, di cui però non rimangono moltissime testimonianze. Una delle più affascinanti è ciò che resta del santuario di Hera Lacinia, dedicato alla dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto.

Siamo presso il Parco Archeologico di Capo Colonna, che si snoda lungo l’omonimo promontorio affacciato sul mar Ionio, il quale è l’ultimo avamposto meridionale del Golfo di Taranto. A memoria dell’antico tempio, rimane solamente una colonna di ordine dorico che si erge a due passi dalle acque. Doveva essere un complesso davvero maestoso, alto più di 8 metri e con un tetto di marmo. Nei dintorni vi erano anche altri edifici, oggi collegati da un itinerario chiamato la Via Sacra: negli anni sono stati trovati i resti di almeno tre strutture, ciascuna dotata di caratteristiche peculiari. Come ad esempio l’Hestiatorion, che probabilmente fungeva da ricovero per i viaggiatori e per i sacerdoti.

Molti dei reperti rinvenuti presso il sito archeologico sono oggi ospitati presso il Museo di Capo Colonna, che risiede proprio a due passi dalle preziose rovine. Inaugurato nel 2006, merita assolutamente una visita. Così come anche il Museo Archeologico Nazionale di Crotone, sito all’interno della città murata medievale, che corrisponde all’antica acropoli di Kroton. Vi sono collezioni risalenti al neolitico e all’età del ferro, ma anche – ovviamente – moltissimi cimeli che ripercorrono la storia ellenica della colonia e dei suoi dintorni. In parte, si possono ammirare anche alcuni reperti provenienti proprio da Capo Colonna, come il Tesoro di Hera.

Capo Colonna

Fonte: iStock | Ph. Federico Neri

I resti del Tempio di Hera Lacinia, nel Parco Archeologico di Capo Colonna

Locri, l’antica Locri Epizefiri

Abbiamo accennato ad un’altra colonia greca, quella di Locri Epizefiri: fu l’ultima ad essere fondata in Calabria, all’incirca attorno al VII secolo a.C. Sono diverse le aree archeologiche tornate alla luce nel corso degli anni, appartenenti a questa antica colonia, divise tra l’odierna Locri e il vicino paese di Portigliola. Il nucleo più importante è quello che si dipana tra le colline e il mare, in un luogo che non venne più utilizzato come centro abitato. E ciò ne giustifica l’ottimo stato di conservazione, facendone uno dei siti più affascinanti di tutta la regione. Si possono vedere diversi tratti della cinta muraria che proteggeva la città, in prossimità della quale sorgevano numerosi santuari.

Tra i più belli vi è il Santuario di Persefone, al cui interno furono ritrovati tantissimi oggetti votivi, come terrecotte figurate e iscrizioni con dedica alla dea. E ancora il Santuario di Zeus, che divenne man mano sempre più grande assumendo notevole importanza per la città. All’interno delle mura, si possono ammirare i resti del Teatro romano di Locri, costruito nel I secolo a.C. sull’originale impianto greco, che è ancora visibile. Ma ci sono anche le rovine di altri edifici di culto e di abitazioni private, un vero e proprio museo a cielo aperto tutto da scoprire. Mentre all’esterno della cinta sorgono le necropoli, contenenti numerose tombe in cui vennero rinvenuti rari cimeli, alcuni in oro e altri metalli preziosi. La maggior parte di essi è oggi custodita nel Museo Archeologico di Locri Epizefiri, nei pressi del deposito votivo dedicato a Zeus.

Vibo Valentia, l’antica Hipponion

Fondata dai coloni di Locri Epizefiri per avere un porto sul mar Tirreno – senza dover passare per lo stretto, sotto il dominio di Rhegion -, la città di Hipponion è quella che oggi conosciamo con il nome di Vibo Valentia. Particolarmente suggestivo è l’impianto delle antiche mura della colonia, che in origine erano probabilmente lunghe 6 o 7 km e alte ben 10 metri. Oggi ne rimane solo un tratto di appena 500 metri, su cui però sorgono 8 torri di avvistamento. Nonostante tutto, queste mura sono le più imponenti presenti in Italia, ed è possibile che ulteriori scavi archeologici possano portare alla luce ancora qualche sorpresa. Al di là della cinta muraria, Vibo Valentia conserva numerose altre tracce del suo passato ellenico.

Un esempio è il tempo dorico di Persefone, ritrovato solamente nei primi anni del ‘900 all’interno del Parco delle Rimembranze. Secondo gli esperti, le sue rovine sarebbero databili attorno al VI-V secolo a.C. Altrettanto affascinanti sono i resti del tempio ionico di Persefone e Demetra, caratterizzato da due depositi sacri dedicati alle due divinità. Realizzato alla fine del V secolo a.C., sarebbe stato utilizzato almeno fino al pieno periodo romano, quando vi vennero costruite attorno alcune abitazioni. Infine, un’ultima tappa non può che essere presso la necropoli greca in località Scrimbia, risalente al VII secolo a.C. Qui furono trovati molti reperti, che oggi alloggiano nelle stanze del Museo Archeologico Statale Vito Capialbi, all’interno del Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia.

Gioia Tauro, l’antica Metauros

A metà strada tra Rhegion e Hipponion, la colonia di Metauros fu un importante centro commerciale della Magna Grecia in Calabria. Corrisponde all’attuale Gioia Tauro, che ancora oggi risente della notevole influenza artistica e culturale portata qui nei millenni passati, con l’arrivo dei coloni greci. Sulla sua storia, le testimonianze sembrano essere piuttosto confuse. Tuttavia ci sono giunti numerosi reperti provenienti dal periodo ellenico, soprattutto dagli scavi che hanno riportato alla luce un’antica necropoli, nei pressi di contrada Petra. Qui sono state trovate oltre 1.500 sepolture risalenti tra il VI e il V secolo a.C., molte delle quali impreziosite da cimeli e manufatti di vario tipo.

In particolare, sono riemersi del vasellame e molte antiche anfore, che ci raccontano una storia ben precisa, fatta di importanti scambi commerciali e del ruolo che, di conseguenza, la città ebbe per l’economia della Magna Grecia. Molti di questi reperti sono oggi custoditi presso il Museo Metauros, situato all’interno di Palazzo Baldari: vi sono esposti alcuni bellissimi esemplari di ariballo, un piccolo vaso rotondo usato in età ellenica. Altri cimeli sono invece finiti tra le sale del Museo di Reggio Calabria, mentre alcuni sono addirittura volati oltreoceano, al Metropolitan Museum of Art di New York, che ha un ampio spazio espositivo dedicato all’arte greca.

Monasterace Marina, l’antica Kaulon

Kaulon

Fonte: 123RF

Il sito archeologico di Kaulonia, in riva al mare

L’antica colonia ellenica di Kaulon, attualmente sita nel territorio di Monasterace Marina, ha lasciato numerose testimonianze in Calabria, ed è un vero spettacolo – anche per la sua suggestiva posizione, a due passi dal mare. Gli scavi, iniziati alla fine dell’800, hanno portato alla luce tantissimi resti di edifici e cimeli in essi custoditi. Molto affascinante è l’area sacra, dove spicca il Santuario di Punta Stilo, un tempio dorico in arenaria, in cui si adoravano Afrodite e Zeus (e molto probabilmente altri dei, tra i quali Apollo e Artemide). Nei pressi sono stati rinvenuti i resti di un secondo tempio, che forse era dedicato a Poseidone o ad Apollo.

Altri edifici particolari sono la casamatta, una struttura fortificata dove furono rinvenute tracce di un culto dedicato a Demetra, nonché numerose monete in bronzo. Infine, gli archeologi hanno ritrovato i resti di diverse abitazioni private, la più suggestiva della quale è stata soprannominata la Casa del Drago: qui si può infatti ammirare un pavimento a mosaico che rappresenta un drago marino, il quale è poi diventato il simbolo del Parco Archeologico di Kaulonia. Tutti i reperti sono stati spostati presso il Museo di Monasterace Marina, esposti al pubblico per raccontare la storia ellenica di questo luogo incantevole.

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Puoi sentirti una star per una notte dormento negli hotel preferiti dalle celeb

Esclusivi, in luoghi meravigliosi e in cui sentirsi star per una notte: stiamo parlando degli hotel preferiti dalle celeb, strutture che uniscono il confort all’eleganza, immerse in destinazioni da togliere il fiato e dove regalarsi istanti di assoluto relax e bellezza. E magari sorseggiare un drink con qualche celebrità a pochi passi di distanza.

Ce ne sono diversi, ovviamente si trovano in destinazioni meravigliose e, ognuno di loro ha qualche peculiarità che lo rende unico e meta perfetta per una vacanza da sogno. Se state pianificando una fuga dalla quotidianità, vi piacerebbe farvi coccolare come delle star e avete budget necessario per trasformare il sogno in realtà, ecco alcuni degli hotel più amati dai vip di tutto il mondo.

Cap d’Antibes – Hotel du Cap-Eden Roc

La Costa Azzurra è una delle mete più amate dalle star di tutto il mondo: il mare cristallino del sud della Francia, le coste frastagliate immerse nella natura, i locali alla moda: questi sono solo alcuni dei tanti motivi per cui Cap d’Antibes e l’Hotel du Cap-Eden Roc sono molto frequentati dalle celeb. Ristoranti e bar, suite da sogno, spa e spazi dedicati al benessere, fanno di questa struttura un luogo da sogno. Inoltre, è anche la location dove si tiene l’amfAR Gala, una cena di gala con asta benefica che si svolge in concomitanza con il Festival di Cannes. Inutile sottolineare la grande presenza di vip da tutto il mondo.

Cap d’Antibes, alcune modelle durante l'amfAR Gala 2022 all'Hotel du Cap-Eden Roc

Fonte: IPA

Cap d’Antibes, una sfilata durante l’amfAR Gala 2022 all’Hotel du Cap-Eden Roc

Istanbul – Ciragan Palace Kempinski

Ci spostiamo a Istanbul, una città affascinante in cui immergersi nella storia, ammirare architetture del passato e strutture più recenti o farsi coccolare in un Hammam. Qui si trova il Ciragan Palace Kempinski: 310 camere, ristoranti, bar, terme e una piscina a sfioro. Da non dimenticare le suite che si trovano nell’edificio storico e che offrono ai propri ospiti il massimo della privacy e del lusso. Chi tra le celeb vi ha soggiornato? Membri delle famiglie reali, ma anche attori e cantanti: un’intera parete è dedicata agli scatti dei tanti vip che sono stati ospiti del Ciragan Palace Kempinski e, tra questi, è possibile individuare star come Madonna e Naomi Campbell.

Whistler Blackcomb – Four Seasons Resort

Le montagne, la natura, la possibilità di dedicarsi agli sport invernali, oppure a bellissime passeggiate: tutto questo è possibile a Whistler Blackcomb in British Columbia. In questa località, considerata una delle più importanti stazioni sciistiche del Nord America, si trova il Four Seasons Resort dove rilassarsi, immersi in un’atmosfera elegante e al tempo stesso che si inserisce alla perfezione nell’ambiente circostante. Si dice che sia molto amato da star come Jason Momoa, Hugh Jackman e la famiglia Beckham.

Lago di Como – Grand Hotel Tremezzo

Il Lago di Como in Italia è una delle mete più amate delle star, non stupisce quindi che lì si trovi uno degli hotel italiani dove incontrare le celebrities. Si tratta del Grand Hotel Tremezzo che si trova sulla sponda occidentale dello specchio acqueo. Ristoranti, spa e l’impareggiabile vista sulle acque del celebre lago, sono solo alcuni dei dettagli che affascinano di questa location stupenda, dove hanno soggiornato anche artisti famosi. Qualche nome? Pare che ci siano stati, tra gli altri, attori come Natalie Portman ed Edward Norton.

In Italia sul Lago di Como il Grand Hotel Tremezzo

Fonte: iStockPhoto – foto di Moonstone Images

Lago di Como, l’esterno del Grand Hotel Tremezzo

Utah – Amangiri

Perfettamente integrato con l’ambiente circostante è l’Amangiri che si trova in Utah, negli Stati Uniti. Se all’esterno domina il paesaggio desertico fatto da gole e altipiani, e da una suggestiva roccia rossa, le suite hanno un carattere moderno ed essenziale e sono la location perfetta per una vacanza immersiva nella natura selvaggia, ammirando panorami unici al mondo. Tanti i vip che lo frequentano come Emily Ratajkowski o Kanye West, che pare abbia trascorso proprio lì la luna di miele con la nuova moglie Bianca Censori.

In Utah, l'hotel Amangiri frequentato dai vip

Fonte: IPA / The Grosby Group

In Utah, l’hotel Amangiri perfettamente integrato con l’ambiente circostante
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Dal posto finestrino di questo treno puoi ammirare paesaggi spettacolari

Sei pronto a vivere un’esperienza indimenticabile, un viaggio emozionante attraverso incantevoli paesaggi che ti lasceranno senza fiato? Allora sali a bordo del treno panoramico di Bergen e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che sa come incantare e sorprendere i suoi visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Il Bergen Railway non è solo un mezzo di trasporto, è un’emozionante esperienza che difficilmente potrai dimenticare.

La linea ferroviaria, inaugurata nel 1909, collega la città di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia, con la capitale Oslo, attraversando montagne, ghiacciai, cascate e vette innevate.

Questo straordinario viaggio in treno ti porterà attraverso alcune delle regioni più affascinanti e incontaminate della Norvegia, regalandoti un’esperienza indimenticabile e un’immersione totale nella bellezza selvaggia di questo Paese nordico.

L’itinerario del Bergen Railway, alla scoperta della Norvegia

Bergen

Fonte: iStock

Bergen, Norvegia

La nostra avventura comincia alla Stazione Centrale di Oslo, salendo a bordo di un treno con il quale attraverseremo i bellissimi sobborghi di Asker, Bærum e Drammen, fino a immergerci nella maestosa campagna norvegese, alla scoperta delle meraviglie naturali di questa terra magica.

Valle di Hallingdal

Dopo un paio d’ore, faremo tappa alla stazione di Flå nella meravigliosa Valle di Hallingdal, meta ideale per gli amanti dell’avventura. Infatti, a soli 2 chilometri dalla stazione, è possibile visitare il parco Bjørneparken dove potrai incontrare orsi, leopardi dell’Amur, alci, linci e molti altri animali.

Il tour continua attraversando Nesbyen per giungere infine a Gol, da cui potrai facilmente raggiungere Hemsedal, una delle migliori località sciistiche della Norvegia, mentre in estate è uno dei paradisi per gli escursionisti.

Geilo

Il treno prosegue risalendo la maestosa montagna verso Geilo, la rinomata località sciistica che incanta milioni di turisti ogni inverno.

Questo pittoresco villaggio di montagna, situato a metà strada tra Oslo e Bergen, è il regno degli amanti delle attività all’aria aperta. Perfetto sia in inverno, quando le piste di sci diventano il fulcro dell’attività e il paesaggio si trasforma in un’incantevole distesa innevata, sia in estate, quando i prati fioriti e i sentieri escursionistici attirano gli amanti della natura e dell’avventura.

Per i più coraggiosi, suggeriamo di provare il brivido dell’adrenalina facendo rafting o percorrendo le lunghe zipline del Geilo Summer Park. In alternativa, è possibile rilassarsi facendo pesca o equitazione.

E se hai bisogno di una pausa rigenerante dopo tutta questa avventura, concediti un momento di relax in una delle numerose spa che si trovano nel villaggio.

Hardangervidda

Il treno sale poi sull’altopiano di Hardangervidda, regalandoti un’esperienza unica che ti lascerà senza fiato. Rimarrai stupito dalla bellezza della montagna che circonda le stazioni di Ustaoset e di Haugastøl, mentre la tappa finale ti lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando di Finse, il villaggio montano che sembra appeso tra cielo e terra.

Finse non è solo uno degli scenari più suggestivi della Norvegia, ma anche una delle sue gemme nascoste. Accessibile soltanto in treno, questo piccolo villaggio offre ai visitatori esperienze uniche in ogni stagione. In estate, puoi pedalare lungo il famoso percorso panoramico Rallarvegen, mentre in inverno potrai provare lo snowkite, con viste mozzafiato sulla valle circostante.

Norvegia dei fiordi

Immergiti in un’esperienza senza pari che ti farà scoprire la bellezza mozzafiato dei fiordi. La linea ferroviaria Flåmsbana ti porterà fino al pittoresco villaggio di Flåm, sulla maestosa Aurlandsfjord.

Potrai ammirare quest’angolo di paradiso nell’itinerario “Norway in a nutshell”, vivendo un’emozionante crociera sul fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell’Unesco.

Voss

Stiamo per giungere a una delle fermate principali: Voss, il fulcro dell’avventura norvegese.

Se sei alla ricerca di un po’ di adrenalina, sei nel posto giusto: potrai scegliere tra una serie di attività come il rafting, il paracadutismo, il ciclismo e l’escursionismo. Inoltre, prendendo la funivia Voss Gondol direttamente dalla stazione ferroviaria fino alla cima del monte Hanguren, potrai ammirare una vista mozzafiato a 820 metri d’altitudine.

Bergen

In solo un’ora di treno raggiungerai la tua destinazione finale: Bergen. Una città incastonata tra montagne e mare risplende come una gemma preziosa sulla costa occidentale della Norvegia.

Questa affascinante località ti accoglie con il suo porto storico, le case colorate di legno che si riflettono nelle acque tranquille e le stradine acciottolate che raccontano storie di un passato epico.

Perdersi tra i vicoli di Bergen significa immergersi in un’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e la tradizione norvegese palpita in ogni angolo. Il profumo del mare si mescola con quello delle piogge che bagnano dolcemente la città, mentre le montagne circostanti vegliano su di lei come guardiani silenziosi.

Sali a bordo del Bergen Railway e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che ti rapirà con la sua bellezza paesaggistica e la sua autenticità. Per tutte le informazioni e i dettagli sui tour e gli itinerari di viaggio, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Finse, Norvegia

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Finse, Norvegia
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I treni più bizzarri del mondo, avventure incredibili

I viaggi in treno sono tornati di gran moda: che si tratti solo di un mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di villeggiatura o una vera e propria esperienza (come quella a bordo del celebre Orient Express), è comunque un’avventura da vivere. Alcuni tragitti ferroviari sono tuttavia particolari, o meglio ancora bizzarri. Dai treni super tecnologici a quelli che affrontano salite ripidissime, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ecco quali sono quelli da provare assolutamente.

I treni più bizzarri del mondo

Negli ultimi anni, il treno è tornato ad essere una delle principali tendenze di viaggio: non è soltanto un modo più sostenibile di spostarsi, soprattutto in confronto all’aereo, ma è anche una bellissima avventura che sempre più turisti decidono di godersi istante per istante. Ma quali sono i viaggi in treno più bizzarri del mondo? Ce ne sono alcuni famosissimi, come la Mae Klong Railway in Thailandia: si tratta di una ferrovia che, in centro città, attraversa il mercato Talad Rom Hoop, costringendo i venditori a raccogliere in tutta fretta le loro merci e a chiudere le tende. Altri itinerari sono meno conosciuti, eppure possono regalare un’emozione mozzafiato. Scopriamo alcuni dei più curiosi.

La monorotaia di Chongqing

Monorotaia di Chongqing

Fonte: iStock | Ph. ymgerman

La monorotaia di Chongqing

Il primo treno bizzarro che vogliamo scoprire è la monorotaia di Chongqing, una grande città della Cina sud-occidentale che sorge sulla confluenza dei fiumi Azzurro e Jialing. I paesaggi impervi, caratterizzati da montagne e ampie vallate, così come gli enormi grattacieli e una popolazione numerosissima, hanno spinto le autorità cinesi a trovare un’alternativa al normale servizio metropolitano attivo in tutte le principali aree urbane. È nata così la monorotaia in questione, un vero capolavoro d’ingegneria. È la più lunga – e la più trafficata – al mondo, costituita da due linee che percorrono in tutto ben 100 km.

Ma non è finita qui: con 70 stazioni, alcune sotterranee e altre sopraelevate, questo viaggio sembra quasi un giro sulle montagne russe. C’è persino un breve tratto che attraversa un condominio altissimo, tagliandolo in due – con una fermata al suo interno, ovviamente. Non è difficile immaginare la meraviglia che i turisti possono provare durante la loro prima corsa, mentre il paesaggio urbano si snoda sotto i loro occhi. Ecco perché merita assolutamente un viaggio: se capitate da quelle parti, ricordatevi di provare la monorotaia.

La funicolare Stoosbahn

Non è un vero e proprio treno, ma è sicuramente degno di comparire tra i viaggi più bizzarri di tutti i tempi: la funicolare Stoosbahn è stata inaugurata soltanto nel 2017, eppure è già diventata un’attrazione turistica che attira curiosi da ogni angolo del mondo. Siamo in Svizzera, tra le montagne che cingono alle spalle il Lago dei Quattro Cantoni, dove la natura regna ancora incontrastata. La funicolare nasce per servire il minuscolo villaggio di Stoos, che si trova ad alta quota ed è del tutto privo di traffico automobilistico.

Funicolare Stoosbahn

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La funicolare Stoosbahn

La sua peculiarità? È la più ripida del mondo: in appena 1,7 km di percorso, sale fino alla quota di 744 metri, affrontando un dislivello incredibile. Vi è una pendenza che raggiunge addirittura il 110%, ma niente paura: la funivia ha delle cabine rotanti, che rimangono quindi quasi completamente in piano. Sebbene il viaggio duri appena 5 minuti, si può ben dire che è una vera avventura da mozzare il fiato. Di sicuro ha permesso al piccolo borgo di Stoos di diventare un’importante meta turistica per gli amanti dello sci.

L’Hythe Pier Railway

Probabilmente non lo si può chiamare “viaggio”, ma percorrere quelle poche centinaia di metri a bordo di antichissimi vagoni è un’esperienza unica al mondo: protagonista d’eccezione è l’Hythe Pier Railway, che si trova in Gran Bretagna. È una ferrovia del molo, la quale si dipana dal sobborgo di Hythe allungandosi sulle acque del Southampton Water, il grande estuario che si tuffa poi nel Canale della Manica. Come anticipato, è lunga appena 640 metri e funge da collegamento tra il villaggio costiero e la piattaforma da cui partono i traghetti per la città di Southampton.

Il molo è stato costruito sul finire dell’800, e il breve percorso ferroviario è servito da due locomotive elettriche dei primi anni del ‘900. È come fare un tuffo nel passato: camminare a pelo d’acqua sulle rotaie sino a raggiungere il traghetto è davvero emozionante. Purtroppo, più volte la ferrovia ha rischiato la chiusura, e non è assolutamente certo che questo non avvenga in un futuro non troppo lontano. Per questo motivo è meglio affrettarsi e volare a Southampton per ammirare questo capolavoro storico: non vorrete perdervelo per sempre, vero?

La monorotaia Schwebebahn

Monorotaia Schwebebahn

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La monorotaia Schwebebahn

Andiamo ora in Germania, e più precisamente tra i bellissimi panorami che si incontrano lungo il corso del fiume Wupper, nella regione del Nord Reno-Westfalia. È qui che possiamo salire a bordo della monorotaia sospesa Schwebebahn, che viaggia a qualche metro di distanza dalla terraferma. Vene costruita all’inizio del ‘900 per collegare le principali città industriali della zona, favorendo così lo sviluppo economico di tutta la regione. Oggi, quei villaggi sono cresciuti rapidamente e sono confluiti in un’unica grande città, quella di Wuppertal.

Per gli abitanti del luogo, prendere la monorotaia significa semplicemente sorvolare il traffico congestionato delle ore di punta, ma per i turisti è una sorpresa incredibile. La linea si snoda per poco più di 13 km ed è fornita di 20 stazioni: i moderni convogli che la percorrono possono raggiungere i 60 km/h di velocità, che a quell’altezza (in alcuni punti la ferrovia è sospesa a ben 12 metri dal suolo) non sono certo pochi. E sebbene attualmente sia in fase di restauro, probabilmente dall’anno prossimo sarà possibile viaggiare su una replica della carrozza d’epoca del Kaiser Guglielmo II.

Il Ferrobus

Infine, ecco un treno… che non è un treno. Si chiama Ferrobus, un mezzo di trasporto improvvisato nato nelle regioni montuose del Sud America, dove spostarsi può essere davvero difficile. Nonostante l’aspetto un po’ traballante, queste locomotive costituite da vecchi autobus montati su ruote ferroviarie sono una vera e propria ancora di salvezza per gli abitanti di villaggi remoti. I turisti, d’altra parte, ne sono completamente affascinati: uno dei luoghi migliori dove provare questa esperienza è la Bolivia, che ne vanta un gran numero.

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L’esperienza da Mille e una notte che puoi vivere negli Hammam

Luoghi speciali, dove riti antichissimi ancora oggi sono protagonisti del benessere grazie a un percorso che fa bene al corpo e alla mente: quando si parte l’idea che spinge al viaggio è quella di scoprire luoghi, riti e tradizioni del passato. E quindi quale esperienza migliore dell’Hammam? Antichissimi bagni, che si dice siano nati grazie alla diffusione delle terme romane a Costantinopoli, ci permettono ancora oggi di vivere una vera e propria esperienza da Mille e una notte.

Luoghi di pace per lo spirito, in cui entrare lasciando fuori tutto il resto per una purificazione che riesce a coinvolgere, non solo il fisico, ma anche i pensieri. Gli Hammam sono in tantissimi paesi del mondo, per visitare i più belli e antichi bisogna girare per Istanbul e in Marocco. Ma non mancano quelli che trovano in altri luoghi come in Europa: basta andare in Spagna, e più precisamente a Granada, per immergersi in centri che rigenerano lo spirito.

Spazi affascinanti, in cui entrare lasciando fuori tutto il resto, per dedicarsi a sé stessi, al proprio benessere, al tornare in contatto con il proprio corpo svuotando la mente dai pensieri. Ma non solo, perché da sempre sono anche luoghi di incontro e di scambio. Senza dubbio meritano una visita per poter vivere un’esperienza totalizzante, che fa assaporare in maniera profonda e vera i rituali di un’altra cultura, per tornare a casa rigenerati, con gli occhi pieni di meraviglia e altre esperienze da conservare nel diario dei ricordi più belli ed emozionanti.

Hammam, l’esperienza indimenticabile da Mille e una notte

Non si può dire di aver visitato e apprezzato al cento per cento la cultura araba di paesi come Turchia e Marocco, senza aver trascorso del tempo in un Hammam. Luoghi dal fascino antico, in cui si svolgono veri e propri rituali per rigenerare il corpo e lo spirito. Ma cosa avviene in un Hammam? I percorsi possono variare da uno all’altro, così come le offerte, ma – in generale – si tratta di stanze in cui il calore umido permette al corpo di purificarsi. Gli ambienti propongono temperature diverse, che aumentano più ci si addentra nell’esperienza.

La prima stanza è il tepidarium, qui la temperatura si aggira sui 36°C; in questa fase avviene un rituale molto speciale: si tratta del savonage, effettuato su tutto il corpo con un sapone nero. A seguire ci si sposta in un ambiente in cui la temperatura oscilla tra i 45 e i 50 gradi, ovvero il calidarium. Qui il corpo viene esfoliato e vi è la possibilità di fare dei massaggi. Infine, ci si immerge in una vasca in cui l’acqua ha una temperatura di 28 gradi: il frigidarium. Al termine del percorso vengono proposte bevande e cibo.

Hammam, i più belli da vistare a Istanbul

Sono tanti, antichi, presentano architetture affascinanti e propongono riti che rigenerano il corpo e la mente: quando si parte per una vacanza a Istanbul si deve pianificare anche qualche ora da trascorrere in un Hammam, in turco Hamam.

Tra i più belli il Selimiye Hamam, vicino all’omonima moschea. Infatti, il rituale di purificazione è molto importante per la cultura araba e viene effettuato prima di andare a pregare. Costruiti durante i primi anni dell’Ottocento si trovano nel distretto di Uskudar a Istanbul. A quanto pare, come accade in molti di questi luoghi, l’ingresso per le donne e per gli uomini è separato.

Un bagno turco dal fascino antico in cui rilassare corpo e mente è il Cağaloğlu Hamam: si tratta di una struttura molto antica, basti pesare che è stata realizzata nel 1741 ed è l’ultimo bagno turco realizzato durante l’Impero Ottomano. Sul sito vengono presentate diverse esperienze, con il listino prezzi ben specificato. Inoltre, è anche molto gettonato da personaggi illustri, attuali ma anche del passato. Un luogo da sogno in cui dedicarsi a rituali diversi per rigenerarsi, tra luci che regalano la sensazione di essere in un sogno e spazi curati nei minimi dettagli.

Realizzato nel 1533, il Kasimpasa Buyuk Hamam è antichissimo e offre un’esperienza tradizionale in cui immergersi al cento per cento. Si trova nella zona di Sishane.

Prima di programmare una visita è sempre bene informarsi sugli ingressi, orari e giorni, per gli uomini e per le donne.

La moschea di Hassan II a Casablanca dove sorge l'Hammam

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La moschea di Hassan II a Casablanca dove si trova anche l’Hammam

Hammam, quali visitare in Marocco

Anche il Marocco offre tantissimi bagni turchi in cui vivere un momento di assoluta beatitudine e di contatto tra corpo e mente. A Casablanca, ad esempio, c’è l’Hammam della Moschea di Hassan II. Si estende su una superficie di 6mila metri quadrati ed è suddiviso per uomini e donne. Al suo interno vi sono tre ambienti con il vapore a diverse temperature, spazi privati, una piscina di acqua di mare, sale da te e spogliatoi.

Famosissimo è l’ Hammam Ziani a Marrakech che offre un’esperienza autentica e rigenerante. Non patinata come quelle dei bagni turchi più frequentati dai turisti, ma perfetta per rigenerarsi e per scoprire ancora di più la tradizione e nella cultura locale.

Per chi cerca, invece, un’esperienza lussuosa ma al tempo stesso originale, l’Hammam di Mansour, nell’omonimo hotel, offre un rituale antico e autentico. Vapori caldi, massaggi, impacchi ed esfoliazioni fanno parte del percorso benessere che coccola il corpo e la mente.

Hammam in Europa: Granada

Granada è una città in cui la storia riecheggia a ogni passo e le tradizioni sono ancora vive, regalando a chi la visita scorci spettacolari e momenti indimenticabili. Tra le tante cose da vedere, e da fare nella città andalusa, non può mancare una visita a un Hammam.

L’Hamman Al Ándalus si trova nei pressi di una delle più interessanti attrazioni turistiche della città, ovvero l’Alhambra una fortificazione reale da cui ammirare dall’alto Granada. Anche qui si può vivere un’esperienza da Mille e una notte tra piscine che propongono diverse temperature, massaggi, esfoliazione e bevande rigenerati al termine del percorso.

Nel cuore della città e del suo centro storico, vicino alla cattedrale, si trova il Al – Haram Hammam. Questo bagno turco ha una storia antichissima, basti pensare che esiste da 500 anni: la struttura è stata modificata, così come le tante offerte adatte a tutte le esigenze: veri e propri rituali per il corpo e per la mente.