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Come organizzare una visita all’acquario di Genova

Eccoci pronti per una visita all’Acquario di Genova, lo storico acquario della città situato nel porto antico di Genova, a Ponte Spinola.

Iniziamo con qualche curiosità e un po’ di numeri: l’Acquario di Genova è il più grande acquario d’Europa, più di 27 mila metri quadrati di superficie espositiva, progettati da Renzo Piano, 70 vasche alla scoperta delle diecimila animali di oltre 400 specie diverse che ospita. Si contano ad oggi fino a 30 milioni di visitatori, numeri notevoli, quasi da capogiro.

L’acquario venne inaugurato nell’ormai lontano 1992, più di 30 anni fa, in occasione delle Colombiadi, una manifestazione espositiva che celebrava cinquecento anni dalla scoperta dell’America. È stato in seguito più volte ampliato e modificato, e sono stati aggiunti alcuni padiglioni per venire sempre più incontro alle esigenze dei numerosi visitatori.

Si tratta di un posto dove è possibile vedere da vicino le magie della natura, imparando a rispettare il mondo animale, conoscendolo nelle sue mille sfaccettature. L’ingresso all’acquario ha un costo molto basso, e se vuoi evitare la fila puoi prenotare il tuo ingresso qui e acquistare il biglietto comodamente online; con questa prenotazione in particolare hai un pranzo incluso nel Tender Cafè, il moderno punto ristoro con vista sul porto.

In questo articolo troverai tante informazioni e consigli utili per una visita all’Acquario di Genova, dalla durata del tour alle cose da vedere e da fare all’interno. Buona lettura!

L’Acquario di Genova: le aree espositive

Vediamo innanzitutto come è disposta l’area espositiva interna. Come abbiamo anticipato è piuttosto ampia, ed è dislocata su 27 mila metri quadri con la presenza di diverse aree, suddivise in base alle zone territoriali di appartenenza delle specie animali.

Non si parla soltanto di specie acquatiche: le specie di animali variano dagli uccelli, ai pesci di ogni provenienza, ai mammiferi, ai rettili, agli anfibi: una vera e propria finestra sul nostro pianeta.

Ecco alcune delle aree tematiche interne:

  • il Pianeta Blu, all’inizio del percorso;
  • la Grotta delle Murene, nella simpatica vasca cilindrica;
  • la Laguna delle Sirene, è qui che si trovano i Lamantini;
  • la Baia degli Squali: i giganti del mare, i predatori per eccellenza;
  • la Sala delle 5 Terre, dedicata all’omonima area territoriale;
  • la Sala degli Abissi, dotata di visori un viaggio in fondo al mare;
  • la Nave Blu, il mondo tropicale con la vasca tattile per accarezzare le razze;
  • il Padiglione delle biodiversità: un vero e proprio viaggio negli ambienti più diversificati, dalle foreste tropicali alle Eolie, per 150 specie di organismi animali e vegetali.

Questo e altro ancora in un viaggio tra le vasche e i percorsi marini, tutto da scoprire.

Cosa fare durante la visita all’Acquario di Genova

Non solo visitare, ma fare esperienze a tu per tu con la vita marina è un must per i visitatori dell’acquario.

Le attività da fare infatti sono molte e di diverso tipo: dagli incontri ravvicinati con gli animali, alle esperienze con le vasche tattili, alle rappresentazioni multimediali all’avanguardia, ma vediamo nel dettaglio cosa vedere all’Acquario di Genova.

A tu per tu con i delfini: all’interno dell’acquario uno sguardo a parte merita questo nuovo padiglione, costituito da 4 vasche a cielo aperto con un impatto visivo del tutto innovativo. Le vasche sono visibili da due angolature, sia dall’alto che dal basso, e ospitano anche i lamantini, squali di varie specie, foche, delfini, i grandi protagonisti dell’acquario, e anche i pinguini.

È qui che puoi entrare in stretto contatto con i delfini, attraverso un emozionante incontro di 1 ora e 45 minuti disponibile con prenotazione anticipata. Attenzione! I posti sono limitati.

Gli esperti ti spiegheranno tutte le modalità di gestione e addestramento di questi mammiferi eccezionali all’interno di un’area riservata, e potrai partecipare ad alcune sessioni di osservazione attiva degli animali proprio nella stessa area privata dove normalmente si svolgono le attività di ricerca, studio e salvaguardia di questi animali tra i più belli del mare. L’attività non è inclusa nell’ingresso all’acquario.

Se ami i mammiferi marini ti consiglio di partecipare a un tour che combina l’ingresso all’acquario con una crociera con avvistamento balene.  Si svolge proprio nella zona che comprende questa vastissima gamma di elementi di biodiversità, nel Santuario Pelagos, per un’esperienza totalmente immersiva. Puoi partecipare prenotando il tour online, sarà per te un’esperienza indimenticabile!

A tu per tu con i pinguini: un’esperienza di 1h e mezza a stretto contatto con la vita di questi simpatici animali, dalla preparazione del cibo alla distribuzione dei pasti, per conoscere da vicino il loro mondo con un esperto a disposizione. Questa attività non è inclusa con l’ingresso nell’acquario, e ha un costo a parte; va prenotata con un anticipo di tre giorni lavorativi.

Impara giocando: l’Experience Museum è pensato per il divertimento di bambini e ragazzi attraverso l’uso dei 5 sensi, nella “città” a loro dedicata.

Una sala per gusto, vista, tatto, udito e olfatto, più altre due aree giochi tematiche. Uno spazio davvero divertente per i più piccoli, che una volta terminata la visita all’acquario possono accedere ad ulteriori spazi in una giornata di apprendimento e avventura. Anche qui è necessario acquistare un biglietto a parte, puoi assicurarti il tuo ingresso prenotando online in anticipo.

Vista aerea su Genova: qui è possibile prenotare una visita sulla splendida città di Genova, salendo su un ascensore che permette una visuale mozzafiato! Arriverai a 40 metri di altezza, e potrai ammirare il panorama con una rotazione di 360°. Una volta terminata la visita all’Acquario di Genova puoi partecipare a questa piccola avventura e vederla dall’alto, è un’esperienza imperdibile se ti trovi in città. Perchè non approfittarne?

Oltre l’Acquario: la biosfera di Genova

Nel porto antico di Genova è presente una spettacolare struttura circolare in vetro, progettata da Renzo Piano, che ospita la fauna e la flora delle foreste tropicali in uno spettacolo da vedere assolutamente. È la biosfera di Genova, un tripudio di esemplari vegetali da studiare da vicino. Tra questi il banano, la cannella e altri esemplari anche rari di piante, oltre a quelle più tradizionali utilizzate dall’uomo. Un ambiente unico al mondo situato proprio nella stessa zona dell’acquario.

Acquistando anticipatamente il tuo ingresso alla biosfera di Genova potrai saltare la fila, e accedere a questo miracolo della natura per una giornata intera, a contatto con più di 150 specie di organismi animali e vegetali per la salvaguardia e il sostegno della biodiversità. Prenota il tuo ingresso qui.

Alcuni consigli per la visita all’Acquario di Genova

Una domanda che i visitatori si fanno spesso è quanto tempo ci vuole per visitare tutte le aree espositive dell’acquario.

Ecco la risposta: la durata della visita all’Acquario di Genova dipende da persona a persona, ma con molta probabilità non impiegherai meno di due ore e mezza, né più di quattro ore. Possiamo dire che con una visita di mezza giornata potrai visitare tutto quello che desideri, passeggiando e visitando le varie aree secondo il tuo ritmo.

Se ti stai chiedendo qual è l’orario migliore per visitare l’Acquario di Genova sappi che, se preferisci i luoghi poco affollati, ti conviene arrivare la mattina presto subito dopo le nove, cioè poco dopo l’orario di apertura. In alternativa puoi iniziare la visita nel primo pomeriggio, intorno alle 15. Le ore centrali sono piuttosto affollate, i visitatori accorrono da tutta Italia e Europa.

Per quanto riguarda gli orari di apertura e chiusura variano a seconda dei periodi dell’anno.

Nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre l’orario di visita dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 20:00, con ultimo ingresso alle ore 18:00, mentre il sabato e i festivi l’acquario apre alle 9:30 e chiude alle 21:00, con ultimo ingresso alle ore 19:00. Nei mesi estivi di luglio e agosto l’acquario segue un’orario di apertura speciale: tutti i giorni h. 8.30-22.30, con l’ultimo ingresso alle h. 20.30.

Infine nei mesi invernali, gennaio, febbraio, novembre e dicembre, l’acquario è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.00, con ultimo ingresso alle h. 18.00. Il sabato, domenica e i giorni festivi l’orario è dalle h. 9.30 alle 21.00 con ultimo ingresso alle h. 19.00.

Sia che tu decida di visitare l’Acquario di Genova in estate che in inverno ti consiglio di seguire sempre il sito di riferimento, per verificare che non ci siano particolari modifiche agli orari di apertura e chiusura, in modo da non incorrere in brutte sorprese.

Ora sei a conoscenza di tutte le informazioni che ti servono per una visita all’Acquario di Genova. Non si tratta di un semplice acquario: preparati per scoprire un luogo magico, dove la natura ti lascerà a bocca aperta e gli animali sapranno regalarti emozioni uniche. Come hai potuto leggere con l’ingresso all’acquario è possibile combinare anche una vasta gamma di attività nelle zone limitrofe, grazie alle numerose attrazioni nell’area del porto antico.

È proprio per questo che l’acquario è tanto amato anche dai bambini, che molto potranno apprendere grazie alle diverse attività a disposizione con addestratori e informatori esperti, oltre a vivere un’esperienza memorabile e avere la possibilità di incontrare da vicino tantissime specie di animali. Non mi resta che dirti buon divertimento!

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Autunno nel Nord Europa: esperienze uniche e indimenticabili

C’è un periodo dell’anno che è perfetto per un viaggio tra i Paesi del Nord Europa e questo è l’inizio dell’autunno. In questo periodo le giornate lassù sono limpide, lunghe e tiepide.

Prima che sopraggiunga l’inverno, con il gelo e il buio che dura quasi tutto il giorno, è il momento di andare a scoprire quanto sia magico visitare Paesi come Svezia, Finlandia e Norvegia.

Il foliage nelle immense foreste

Già da settembre, le foglie cambiano colore e le mille sfumature di giallo, oro, arancione e rosso tingono infinite distese di boschi. Quello che chiamiamo comunemente “foliage”, in Finlandia è chiamato “Ruska“, un termine che deriva dalla parola Inari Sámi “ruške” e dalla parola North Sámi “ruški”. E l’ufficio del turismo finlandese ha persino raccolto in un sito chiamato Autumn Foliage Live Map la cartina geografica dei luoghi in cui ammirare uno dei fenomeni naturali più suggestivi dell’autunno, dalla Lapponia alla regione dei laghi.

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Fonte: @Julia Kivela

I colori dell’autunno in Finlandia

Per i popoli nordici, questo è il momento perfetto per raccogliere bacche selvatiche, mirtilli rossi, funghi ed erbe direttamente dalla dispensa naturale.

I boschi e le foreste della Lapponia svedese sono pieni di sentieri da percorrere a piedi o con le fatbike, perfette per pedalare su ogni tipo di terreno, magari avvicinandosi alle renne che vivono nelle tenute tra gli alberi. Una di queste si chiama Filipsborg, che il proprietario definisce “arctic mansion”, una dimora del 1800 dove si può anche soggiornare, mentre un’altra si trova sull’isola di Seskarö, raggiungibile da Haparanda, una cittadina al confine tra Svezia e Finlandia, attraversando un ponte, dove ci sono anche molti sentieri attraverso il bosco da percorrere a piedi o in bici.

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Fonte: @Marcus Westerberg

I colori dell’autunno nella Lapponia svedese

In Norvegia, invece, si cammina lungo il magico paesaggio dei fiordi, che la mattina è avvolto nella nebbia e le cui cime tutt’intorno sono già spesso imbiancate dalla prima neve di stagione.

Le prime aurore boreali

Come spesso accade, già a fine agosto, sul Circolo Polare Artico appaiono le prime aurore boreali. I primi fenomeni luminosi tra i più straordinari che si possano osservare nei cieli notturni sono già comparsi nella Lapponia svedese e finlandese. Un’esperienza assolutamente fantastica è quella di osservare il riflesso dell’aurora boreale sulle acque dei fiumi o sul mare, la cosiddetta “doppia aurora“, prima che il ghiaccio e la neve li ricoprano completamente. Tra i luoghi dove è possibile provare questa esperienza ci sono i laghi di Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale, che merita una visita anche se non è ancora Natale.

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Fonte: @Nordic Safaris

La doppia aurora boreale ad Haparanda-Tornio, tra Svezia e Finlandia

Un’altra è sicuramente quella di alloggiare direttamente in una struttura progettata per l’avvistamento dell’aurora boreale. Visto che il fenomeno è notturno, cosa c’è di meglio che starsene sdraiati sul letto al calduccio e osservare la danza degli dèi? Tra gli alloggi più caratteristici ci sono gli igloo, con ampie vetrate o soffitti trasparenti: ce ne sono tantissimi in tutto il Nord Europa specie immersi nel bel mezzo natura e lontani da ogni sorta di inquinamento luminoso.

Prima che tutto ghiacci

Nel Nord della Norvegia, l’autunno è il periodo ideale per ammirare balene, megattere e orche. L’esperienza più affascinante si fa a bordo di uno dei tanti traghetti che ogni giorno costeggia il Paese scandinavo. Tra i luoghi migliori dove fare whale watching, c’è l’arcipelago di Vesterali, sopra il Circolo Polare Artico, l’isola di Senja, la seconda più grande della Norvegia, situata lungo la costa della contea di Troms og Finnmark e nella vicina città di Alta, anche detta la città dell’aurora boreale, e persino a Tromsø, la più grande città della Norvegia settentrionale.

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Fonte: 123rf

Autunno sull’isola di Senja in Norvegia

Solo per tre-quattro settimane tra settembre e ottobre e solo nelle acque del fiume Kalix, in Svezia, si pesca il coregone bianco, da cui si estrae il caviale rosso prodotto dalle uova, chiamato “löjrom”, la materia prima più esclusiva della Lapponia svedese per cui l’omonima cittadina di Kalix è famosa. Questa zona del Golfo di Botnia è il più grande arcipelago di acque salmastre al mondo, dove l’acqua dolce dei grandi fiumi sfocia nel mare ed essendoci poca evaporazione si abbassa la salinità. Oltre al lato gastronomico, si può prendere parte a una battuta di pesca del caviale “löjrom” o visitare una delle fabbriche di pesce dove s’impara a spremere le uova e a preparare il proprio caviale.

Sia sul fiume sia sul mare, in autunno si possono ancora fare tour in kayak o in battello, ma anche provare a fare river floating, galleggiando di sera indossando speciali tute sperando di vedere l’aurora boreale sopra la testa.

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Fonte: @Michael Törnkvist – Explore the North

In kayak sul fiume nella Lapponia svedese

Nell’arcipelago di Haparanda, una parte del quale è parco nazionale, si possono fare anche safari per avvistare le foche, mentre a un quarto d’ora d’auto, a Kukkola, un antico villaggio affacciato sulle rapide del fiume Torne, con case di pescatori, vecchi mulini ad acqua e persino un piccolo museo della pesca, si può fare river rafting a bordo di una zattera oltre che su un gommone.

Tutte queste attività si possono fare in autunno, prima che ogni cosa venga coperta da uno spesso strato di ghiaccio che dura fino a primavera.

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Fonte: @Kukkolaforsen

La pesca lungo il fiume Torne nel villaggio svedese di Kukkola

Esperienze autentiche nel Nord Europa

Una delle esperienze più incredibili che si possono fare in questo periodo in Norvegia è lo “storm watching“. I primi temporali, da queste parti, posso essere anche di forte intensità. E in molte zone del Paese sono state adibite alcune “cabin” in cui rifugiarsi e da dove potere ammirare, in tutta tranquillità, le forze di madre natura. Se ne trovano a Bremanger, sul Mare del Nord, ma se si vuole provare il brivido di un forte temporale nordico bisogna trascorrere una notte in un faro, come quello di Kråkenes, in cima a un promontorio di roccia.

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Fonte: @Mikael Törnkvist – Explore the North

Passeggiare con gli husky in Svezia prima che arrivi l’inverno

Poco più a Nord di Haparanda, sul monte Luppioberget, nei pressi del paesino di Övertorneå, sempre sul confine Svezia-Finlandia, si può provare una husky walk, prendendo parte di persona all’allenamento dei cani husky che vengono preparati per la stagione invernale.

Per chi preferisce le attività più rilassanti e meno adrenaliniche, in autunno, sulle isole del Lago Saimaa, in Finlandia, si può fare yoga a riva o sulle rocce che costeggiano l’immenso specchio di acqua, immersi tra i colori autunnali, godendo degli ultimi e tiepidi raggi di sole e fare una carica di pura energia.

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Fonte: @Eeva Makinen – Visit Finland

Yoga in riva al lago in Finlandia
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Dove degustare vini nelle Langhe

Questa volta ci immergiamo nel territorio piemontese delle Langhe, alla scoperta di ottime cantine e colorati paesaggi autunnali.

Per chi non la conoscesse, si tratta di una vasta area di ben 70 mila ettari che si estende tra Asti e Cuneo, che offre una straordinaria varietà di vini pregiati tra cui il Nebbiolo, il Barolo, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti sono per nominarne alcuni.

“Tutto è qui, nelle Langhe” diceva Cesare Pavese: il sole, le nuvole, le viti, i sapori e i colori delle stagioni. Cosa c’è di meglio di una gita in questi splendide aree per accogliere l’autunno? Vediamo quali sono le migliori cantine da visitare nelle Langhe per trascorrere un weekend tra degustazioni e borghi antichi immersi nella natura.

Langhe experience a Monforte d’Alba

Il nostro tour di degustazione di vini nelle Langhe inizia a Monforte d’Alba, un piccolo borgo antico nella Langa del Barolo che ad oggi è considerato uno dei più belli d’Italia. Qui le stradine antiche si inerpicano fino ad affacciarsi sui vigneti circostanti, dipingendo uno scenario unico al mondo. Monforte d’Alba si trova in provincia di Cuneo, e insieme ad altri 11 comuni produce il Barolo, uno dei vini pregiati più apprezzati d’Italia.

Per una degustazione di alto livello potrai visitare la Cantina La Rachilana prenotandoti qui, e assaggiare un vino dalle uve pregiatissime insieme a una selezione di ottimi prodotti locali abbinati per l’occorrenza. I sommelier ti aspettano per darti tutte le informazioni sulla storia di una cantina che tramanda i suoi segreti di generazione in generazione.

Degustazione nel cuore di Monferrato

Il territorio del Monferrato è una tappa fondamentale con ottime cantine da scovare tra le colline. Si estende tra le provincie di Asti e Alessandria, in un susseguirsi di paesaggi verde smeraldo e splendidi filari di vigneti dorati a perdita d’occhio.

Il territorio ospita anche alcuni tra i più belli castelli italiani, oltre ovviamente a un’eccezionale coltivazione della vite grazie a un lungo studio delle tecniche di vinificazione, qui dove l’interazione tra uomo e natura ha dato vita a i suoi migliori frutti.

Nella Cantina Bussi Piero puoi fermarti a degustare tutto quello che questo territorio offre, in circa 12 ettari di vigneti. Ben 9 vini diversi ti aspettano, insieme a un tour del vigneto e a una guida esperta. Puoi prenotare una visita comodamente online, e scegliere il giorno che preferisci per una degustazione senza precedenti tra panorami incantevoli a stretto contatto con la natura.

In alternativa puoi anche dirigerti verso Agliano Terme, sempre nel cuore del Monferrato, per un’esperienza ancora più immersa nel verde: un bellissimo picnic nei vigneti comprensivo di degustazioni e tour. Se vuoi vivere questa giornata indimenticabile puoi verificare la disponibilità e prenotarti qui.

Neive: la pittoresca cittadina tra le migliori aree vinicole al mondo

Durante il tuo tour di degustazione di vini nelle Langhe non può mancare una sosta nel piccolo gioiello medievale di Neive, in provincia di Cuneo. Situata nelle Langhe occidentali tra Barbaresco e Castiglione delle Lanze, a soli 10 km da Alba, è chiamata anche la terra dei quattro vini: Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto sono prodotti in questa località, tra le più importanti per il turismo enogastronomico.

Avvicinandoti a Neive noterai l’inconfondibile paesaggio che si tinge dei colori dell’autunno, dal verde al giallo, al marroncino, e potrai immergerti a passo lento tra le cantine migliori d’Italia e del mondo.

Ideale per passeggiate meditative, yoga e attività di bici e trekking e per gli amanti dell’essenza antica delle cose, Neive nasconde i suoi tesori nelle cantine a conduzione familiare e nelle enoteche sparse nel paesino. Con un tour organizzato per te in una piccola enoteca potrai assaggiare fino a 5 vini della regione, insieme a una scelta di formaggi e salumi tipici per una degustazione doc a un piccolo prezzo. Assolutamente da non perdere!

Queste sono alcune tra le migliori cantine da visitare nelle Langhe, per un weekend di degustazione di vini pregiatissimi e prodotti enogastronomici di alto livello. In un’atmosfera senza tempo potrai perderti tra i profumi dell’uva e i sapori del vino rosso e bianco di alta qualità, frutto di anni di tradizione e di tecniche di produzione tra le migliori al mondo.

La stagione autunnale è alle porte e il miglior momento per visitare questi territori sta per arrivare, non perderti l’occasione per una vacanza indimenticabile da veri intenditori!

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L’isola di Mal di Ventre, un paradiso che pochi conoscono

Il nome è tutto un programma. L’isola di Mal di Ventre prende il nome dal fatto che, per via delle correnti marine e del mare agitato dovuto al forte vento di maestrale che spira di continuo, spesso chi desidera visitarla può soffrire di mal di mare.

Una volta superato questo scoglio, però, si giunge in un vero e proprio paradiso incontaminato, come ce ne sono pochi ormai nel Mediterraneo.

L’isola di Mal di Ventre si trova in Sardegna, al largo della costa centro-Ovest. Fa parte dell’area marina della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras, in cui rientra anche il vicino scoglio Catalano. È un’isola disabitata ed è sottoposta a protezione speciale. Ma non è sempre stato così.

Un paradiso incontaminato

Se oggi l’isola è deserta, in passato non lo era affatto. Lo dimostrano i resti di un nuraghe, edificio adibito alla conservazione dei cereali, e di altri ruderi e di pozze per la raccolta dell’acqua. C’è anche un faro. Significa quindi che l’isola era stata abitata. Ma quando?

L’isola è piuttosto piatta, anche a causa del vento, ed è grande due chilometri e mezzo per uno. È una grande distesa granitica e, sebbene sembri un luogo amichevole, molto probabilmente non dove essere semplice viverci. L’isola deve essere stata abitata già in epoca preistorica, quando si pensa che le popolazioni si siano spinte fin qui per via dell’abbondanza di pesce.

Altri resti risalgono al periodo punico e a quello della dominazione romana. Nel Medioevo, l’isola fu meta dei pirati saraceni, mentre l’unica presenza umana dei tempi moderni è stata quella dei pastori sardi che d’inverno traghettavano sull’isola le loro greggi.

Pare che quest’isola rappresenti l’ultimo residuo di un esteso affioramento granitico, che in tempi remoti si trovava lungo tutta la costa occidentale sarda. Il terreno è piuttosto arido, con qualche sprazzo di macchia mediterranea, sufficiente ad accogliere alcune specie animali. Sull’isola ci sono tanti conigli selvatici, per esempio, ma ci vivono anche le tartarughe ed è un luogo dove vengono a nidificare diverse specie di uccelli migratori. Qualcuno sostiene che ci vivano anche alcuni esemplari di foche monache.

A chi appartiene l’isola

Detto che le coste, le spiagge e il faro sono di proprietà del demanio, l’isola di Mal di Ventre è di proprietà privata ed è nelle mani di uno straniero che l’ha ereditata dal padre italiano. Ed è in vendita.

Qualche anno fa, però, l’isola fu occupata abusivamente da un gruppo di indipendentisti sardi, che ha proclamato, in maniera pacifica, la Repubblica di Malu Entu, il vero nome dell’isola che significa “vento cattivo”. C’è voluta la Forestale per farli sgomberare, ma ancora oggi qualcuno del gruppo tornato sull’isola.

Gita all’isola di Mal di Ventre

Chi desidera fare un’escursione sull’isola troverà un piccolo paradiso delle vacanze, specie d’estate quando le spiagge della Sardegna sono invase dalle orde di turisti. Sul versante orientale, per esempio, ci sono delle incantevoli calette con spiagge di sabbia o, addirittura, ricoperte di chicchi di quarzo, come la splendida Cala Valdaro. Qui, anche il fondale è trasparentissimo e regala colori stupendi.

Splendide sono anche Punta Libeccio e Cala dei Pastori, i cui fondali perfetti per le immersioni sono ricchi di astici, aragoste e di un’infinità di pesci come i barracuda. Capita spesso di avvistare anche i delfini.

Il lato occidentale dell’isola, invece, è caratterizzato da una costa alta e scoscesa, con gli scogli di granito dalle forme più bizzarre.

Le condizioni del mare non sempre ottimale hanno prodotto, nel corso dei secoli, un incredibile cimitero di relitti. Nei fondali al largo dell’isola di Mal di Ventre si possono scorgere navi romane, spagnole, ma anche più recenti.

Proprio nei pressi di Denti di Libeccio, a 27 metri di profondità, è stata fatta una scoperta sensazionale: un relitto romano di 36 metri affondato tra l’80 e il 50 a.C. contenente duemila lingotti di piombo. A Cala dei Pastori c’è il relitto di un vaporetto, mentre a Nord, nelle Formiche di Maestrale, si può esplorare il mercantile Joyce affondato nel 1973.

Come arrivare all’isola di Mal di Ventre

Arrivare all’isola di Mal di Ventre è facile ed è possibile raggiugerla in diversi modi. Dista cinque miglia da Capo Mannu e si può partire dai porti del Golfo di Oristano. Prima di tutto con una barca propria o noleggiando un gommone. In alternativa, si può usare il servizio di taxi-boat. Tutto dipende dalla spesa che si desidera sostenere e dalle condizioni del mare.

Si può noleggiare un’imbarcazione presso la spiaggia di Putzu Idu, ma attenzione che il tragitto per raggiungere l’isola comprende aree marine condizionate da forte vento e repentini cambi di corrente nel mare. Per questo è consigliato dirigersi verso l’isola noleggiando una barca o con la propria barca privata solo nel caso in cui si è abbastanza esperti e il mare sia calmo.

Per non sbagliarsi, il consiglio è di arrivare all’isola di Mal di Ventre utilizzando il servizio di taxi boat offerto da alcuni operatori locali. Le imbarcazioni in questo caso sono da 15 posti l’una ed effettuano corse pluri giornaliere tra l’isola e le coste della Sardegna.

Non bisogna dimenticarsi di portare con sé un ombrellone, creme di protezione solare, acqua potabile, vestiti utili a un prolungato soggiorno e cibo. Là non c’è nulla da comprare.

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Cosa vedere con una crociera sul Lago Maggiore

Una crociera sul Lago Maggiore è il modo migliore per godere delle bellezze di un territorio incantato, che si estende per più di 64 km di lunghezza, la maggiore tra i laghi nazionali. La vasta superficie del lago, più di 210 km quadrati, abbraccia per lo più il territorio italiano, ma si estende fino a toccare la Svizzera con cui condivide scenari unici.

Il lago racchiude numerose isole di varie dimensioni, oltre a un susseguirsi di borghi fiabeschi che riposano sulle sue sponde, per questo una navigazione sul Lago Maggiore alla scoperta di questi paesaggi naturali è un’esperienza che rimane impressa per sempre nella memoria di chi viaggia.

Se vuoi saperne di più sul tour perfetto del Lago Maggiore continua a leggere, non perderti le località più belle da visitare!

Mini crociera sul Lago Maggiore: le isole Borromee

Un giro in barca sul Lago Maggiore non può non iniziare dal meraviglioso Golfo delle Isole Borromee, un gioiello di isole sparse nell’entroterra del Lago. L’arcipelago comprende l’Isola Madre, l’Isola Bella, l’Isola dei Pescatori, l’Isolino di San Giovanni e lo scoglio della Malghera, e le acque di questo arcipelago bagnano i comuni di tre località tra le più belle da visitare: Stresa, Verbania e Baveno.

Per il giro delle Isole Borromee ti puoi imbarcare a Stresa, la splendida cittadina dalle rinomate meraviglie naturali ai piedi del Mottarone. Ti consiglio, se hai tempo, di fare una passeggiata tra i suoi splendidi giardini, e scoprire gli antichi palazzi storici che si specchiano nel lago.

In seguito, puoi raggiungere Piazza Marconi, un punto di riferimento turistico fondamentale del Lago, e prendere il traghetto per la mini crociera sul Lago Maggiore. Puoi prenotare un giro per l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori, pranzare in riva al lago e ammirare lo storico Palazzo Borromeo, un palazzo seicentesco appartenente all’importante famiglia omonima che domina l’isola con la sua architettura barocca e i floridi giardini.

Per una mini crociera dal sapore romantico puoi imbarcarti al tramonto, e goderti lo straordinario panorama naturale alle luci dell’imbrunire. Con questa gita in barca, prenotabile comodamente online, potrai ammirare l’Isola Bella, l’Isola Madre e l’Isola dei Pescatori in un’atmosfera idilliaca. E’ l’ideale per le coppie o per piccoli gruppi, al tramonto il panorama è ancora più suggestivo.

Per un altro tour nell’arcipelago Borromeo se sei un amante delle gite hop-on hop-off ti consiglio di prenotarti una mini crociera con soste in autonomia sull’isola, dove avrai la possibilità di scendere dall’imbarcazione ed esplorare le isole autonomamente, perdendoti tra i palazzi terrazzati e i giardini rigogliosi dell’Isola Bella o dell’Isola Madre.

Questa mini crociera parte da Baveno, un altro tra i borghi più famosi del Lago Maggiore. Baveno è una piccola cittadina sulle rive piemontesi ricca di cultura e storia, assolutamente da visitare per ammirare le sue antiche strutture architettoniche. Oltre alla vista spettacolare sulle isole potrai visitare il Battistero, i Rioni Domo e Baitone, situati nel centro storico, e percorrere una delle passeggiate storico archeologiche a disposizione per i turisti.

Crociera con sosta all’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Se vuoi provare l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore in una località unica al mondo non puoi perderti una visita all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, il famoso monastero sulla sponda lombarda a picco sull’acqua, situato a 18 metri sopra il livello del lago.

Ti troverai davanti a uno degli scenari più suggestivi del lago, e potrai visitare questa antichissima costruzione composta da edifici con terrazze sul mare, chiese antiche e rocche panoramiche. Puoi prenotare qui una gita organizzata per te all’Eremo di Santa Caterina con partenza da Stresa o Baveno. La gita durerà due ore, e comprende un tour sul Lago e una sosta per visitare a tuo ritmo questo sito monumentale arroccato sulle sponde.

Se vuoi vivere l’esperienza di una crociera sul Lago Maggiore ecco cosa vedere per una gita in barca ideale. Dalle Isole Borromee alle cittadine storiche il tour perfetto sul Lago Maggiore non può non includere queste località che tutto il mondo ci invidia. I tour a disposizione spaziano dalle tradizionali gite hop-on hop off, alle crociere al tramonto, ai pranzi in barca o in riva al lago con panorami indimenticabili all’orizzonte. La quiete e la bellezza di questi luoghi sono rari da trovare, e i borghi storici incastonati tra le sponde ne fanno un territorio dal fascino senza tempo.

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Alla scoperta dei canali di Amsterdam con una crociera

Se sei diretto verso la splendida “Venezia del Nord” saprai che ad Amsterdam ci sono più di 165 canali che attraversano la città, per circa 100 chilometri! Quasi tutti furono scavati nel XVII secolo, il Secolo D’oro, per esigenze commerciali e di trasporto, e da allora caratterizzano questa città rendendola unica al mondo per i romantici paesaggi sull’acqua che ricordano la nostra amata Venezia.

Con un giro in barca sui canali di Amsterdam puoi goderti la città da un punto di vista completamente diverso, navigare sotto ai ponti storici e scorgere gli angoli più belli e le principali attrazioni.

Molto probabilmente ti starai chiedendo come fare a scegliere tra i canali più belli di Amsterdam quelli da visitare assolutamente. Niente paura, se vuoi fare una crociera sui canali di Amsterdam in questo articolo ti aiuteremo a decidere noi. Buona lettura!

Crociera sui principali canali di Amsterdam

I canali più importanti di Amsterdam sono principalmente quattro.  I primi tre, l’Herengracht, o Canale dei Signori, il Keizersgracht, o Canale dell’Imperatore, il Prinsengracht, o Canale del Principe, compongono la famosa Cintura dei Canali, la Grachtengordel, che nel 2010 per la sua unicità è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco.

Man mano che ci si avvicina al centro si incontra il quarto canale principale, il Singel, o Canale dei Gentiluomini. E’ il più antico della città e il più interno, e fiancheggia la stazione centrale.

Si forma così un ventaglio di canali che abbraccia il centro, creando una vera e propria città sull’acqua collegata dai numerosi ponti caratteristici, assolutamente da visitare in battello insieme al pittoresco paesaggio dalle case in mattoni colorati. Con una crociera sull’anello principale dei canali di Amsterdam troverai molti luoghi storici e iconici della città, ma anche le famose case galleggianti, le Houseboats, e i musei.

Potrai ammirare quasi tutto quello che Amsterdam ha da offrire: lungo le rive del Prinsengracht troverai la casa di Anna Frank, l’Herengracht si snoda tra gli eleganti edifici patrizi come la Casa Bartolotti, mentre sul canale Singel troverai l’unico mercato di fiori galleggiante al mondo, il Bloemenmarket, e il Waterlooplein Market, il mercato delle pulci cittadino.

Con una semplice crociera ad Amsterdam potrai vedere tutto questo e altro ancora; su un’imbarcazione classica partecipando a un tour organizzato puoi anche degustare i sapori del tipico formaggio olandese e dei vini locali, e trascorrere un’ora nel comfort totale con il commento informativo dello skipper.

I punti d’incontro dove imbarcarsi per le crociere sono numerosi, dalla Stazione Centrale alla Stromma Central Station, e le crociere sono disponibili tutti i giorni dalla mattina alla sera con diverse compagnie di navigazione. I prezzi sono tutti accessibili e variano a seconda delle opzioni scelte.

Crociera Amsterdam Noord

Se vuoi esplorare il quartiere più a nord della città puoi partecipare a una crociera nel quartiere di Amsterdam Noord attraverso il canale IJ. Imbarcandoti presso la Stromma Central Station potrai fare un tour, passando per il centro città e dirigendoti poi verso Amsterdam Noord.

Qui troverai la parte artistica e architettonica più all’avanguardia della città, con lo STRAAT Museum, il Museo Nxt e altro ancora. E’ un tour consigliato per chi ha già visitato Amsterdam e vuole conoscerla in maniera ancora più approfondita, nei dettagli.

Crociera sui canali di Amsterdam di sera

La luce del giorno non è l’unica opzione per un tour in barca sui canali di Amsterdam. Puoi girare la città in battello anche dal tramonto in poi, sorseggiando un aperitivo oppure cenando, vedrai davanti a te la città che man mano si tinge di arancione, e inizia ad accendersi con le prime luci della sera.

Partecipando a una crociera di sera scoprirai che navigare tra la bellezza dei ponti e delle case sul canale sotto il cielo stellato è un’esperienza indimenticabile, da non perdere se ti trovi ad Amsterdam.

Puoi prenotare qui la tua crociera notturna, ti basterà raggiungere la banchina d’imbarco e potrai trascorrere un’ora e mezza in barca, con il supporto di un commento informativo a bordo da ascoltare con gli auricolari offerti nel servizio.

Con una crociera sui canali di Amsterdam il viaggio nella città che galleggia sarà ancora più speciale. Potrai vivere un’esperienza unica al mondo, scendere  dalle imbarcazioni per vedere i luoghi di maggior interesse e risalire per proseguire il viaggio, e se vuoi potrai muoverti con i numerosi traghetti che si spostano da una parte all’altra della città gratuitamente.

Anche con i tour hop-on-hop off potrai salire e scendere quando vuoi dal battello o dall’autobus, grazie alle 10 fermate situate lungo la città, e girare liberamente a piedi o in barca. Puoi prenotarli online anche con poco anticipo. Un regalo che solo questa città ti può offrire!

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Equinozio d’autunno: 5 viaggi straordinari per celebrare l’arrivo della stagione

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi quando il calendario annuncia l’inizio di settembre. È la magia della natura che porta in scena il suo ultimo e grandioso spettacolo prima di ritirarsi in un lungo e meritato riposo. In questo periodo i paesaggi intorno a noi si tingono di meraviglia: gli alberi colorati lasciano andare le foglie che si librano in una danza incantata fino a occupare i viali, le strade e i quartieri delle città.

L’autunno diventa così la stagione perfetta per organizzare nuovi viaggi, quelli che ci permettono di ammirare lo show di Madre Natura, ma anche di scoprire e riscoprire città e destinazioni abbigliate con una veste inedita e bellissima.

Se il desiderio è quello di vivere a pieno tutta la magia dell’equinozio d’autunno, allora prendete carta e penna. Abbiamo selezionato per voi 5 viaggi straordinari da organizzare per celebrare l’arrivo della stagione. Preparate le valigie: si parte!

5 destinazioni per celebrare l’autunno

Il sole tiepido che bacia le città del mondo, mentre si tingono di oro e dei colori della terra, è un invito a viaggiare e a scoprire i paesaggi meravigliosi dell’autunno. Scegliere un solo luogo da visitare in questo periodo è davvero difficile, quello che possiamo fare, però, è parlarvi di tutti quei luoghi che vale assolutamente la pena visitare, ora più che mai.

Paesi che hanno fatto dell’autunno una vera e propria celebrazione solenne, luoghi avvolti nel mistero che evocano tradizioni arcaiche e scenari incontaminati dove la natura continua a dare spettacolo. Ecco la nostra top 5 delle destinazioni da raggiungere per festeggiare la stagione delle meraviglie.

Central Park in autunno

Fonte: Istock

Central Park in autunno

In Giappone per celebrare lo Shun-ki

Il Giappone è in cima alla lista dei luoghi da visitare durante l’autunno. In questo periodo, infatti, molte città del Paese si trasformano in cartoline di immensa bellezza da vivere e contemplare. Gli alberi che crescono intorno ai quartieri, nei parchi e nei pressi dei templi si tingono di mille sfumature di rosso e di arancione creando un’atmosfera idilliaca.

È questo il momento per celebrare lo Shun-ki, la festa dell’equinozio d’autunno che affonda le origini nella tradizione buddista. Ogni anno le persone che vivono nel Paese mettono in pratica tutta una serie di rituali per celebrare l’arrivo della nuova stagione. Tra questi, immancabile, è la tradizione del kōyō: l’osservazione delle foglie d’autunno.

Sono molte le persone che in questi giorni organizzano viaggi ed escursioni per toccare con mano la magia che si scatena a partire da settembre: Hokkaido,  Kyoto e Kyushu sono solo alcune delle destinazioni più raggiunte dai cittadini e dai viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Un’altra tradizione, che viene tramandata da secoli e che si consuma proprio nel giorno dell’equinozio, è quella di andare al cimitero per pregare per i defunti. Secondo la tradizione buddista, infatti, in questo periodo il confine tra il mondo fisico e quello spirituale diventa più sottile.

A caccia di aurora boreale in Norvegia

A partire dalla fine di settembre, la Norvegia si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo incantato: quello del foliage. Le temperature si abbassano e i paesaggi si trasformano assumendo tinte cangianti e sfumature brillanti. Sono quelli dell’autunno che colorano i boschi, i prati e i parchi che si snodano nel Paese.

Tra i luoghi più suggestivi, e meno conosciuti, dove ammirare paesaggi colorati, segnaliamo l’isola di Senja, un lembo di terra che sorge nei pressi della contea di Troms og Finnmark e che è raggiungibile dalla terraferma grazie al ponte Gisund. Ma basta guardarsi intorno, tra i vasti territori incontaminati del Paese, per scorgere la bellezza di questa stagione in ogni dove.

C’è un altro motivo, però, per visitare la Norvegia in autunno. L’arrivo della stagione, infatti, coincide con l’inizio della caccia all’aurora boreale. Nel nord del Paese lo show prosegue anche sulle nostre teste: le bande luminose iniziano a danzare e i cieli si infiammano tingendosi di magia. Lo scenario lascia senza fiato.

L’equinozio a Stonehenge

Ci spostiamo ora nello Wiltshire, a pochi chilometri da Salisbury, proprio lì dove esiste uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del mondo intero. Stiamo parlando di Stonehenge, il sito neolitico che sin dalla sua scoperta ha affascinato e incuriosito le persone di tutto il mondo.

Ammirare il cerchio di pietre e lasciarsi suggestionare da tutte le leggende che avvolgono il sito è un’esperienza che tutti dovremmo vivere almeno una volta nella vita. Ma farlo durante gli equinozi e i solstizi è a dir poco magico.

A settembre, quando il sole si trova allo zenit dell’Equatore e permette di vivere una giornata perfettamente divisa tra ore di luce e di buio, moltissime persone si riuniscono proprio a Stonehenge per contemplare ciò che succede nel cielo, per lasciarsi incantare dalla luce del tramonto che inonda le pietre e per connettersi con la natura e con i suoi misteri.

Autumn in New York

Nella lista dei luoghi da raggiungere per celebrare l’arrivo dell’autunno non può mancare lei: l’iconica e affascinante New York. Non è un caso che si tratti di una delle destinazioni più desiderate e raggiunte in questo periodo.

La Grande Mela, e i suoi distretti, a partire dalla fine di settembre rubano alla palette autunnale i suoi colori più belli creando paesaggi da cartolina. Imperdibile è la passeggiata a Central Park, una tradizione obbligata in questa stagione che permette di ammirare il volto più bello del polmone verde della metropoli.

Autunno a New York non è solo il titolo di uno dei film emozione, ma è una vera e propria promessa. Quella di vivere una delle esperienze più magiche e indimenticabili di una vita intera.

Canada, un’esplosione di colori

Sono tanti i luoghi del mondo da raggiungere per poter toccare con mano la magia dell’autunno e, anche se sono tutti bellissimi, in pochi però riescono a equiparare quei straordinari paesaggi che infiammano le terre canadesi.

L’ultima destinazione da inserire nella nostra travel wish list, per celebrare la stagione delle meraviglie, è proprio il Canada, uno dei luoghi migliori dove poter osservare il foliage. A partire dalla fine di settembre la terra delle foglie d’acero indossa il suo abito più bello, quello che alterna sfumature di giallo, rosso e arancione.

Tantissimi i luoghi da raggiungere per ammirare lo spettacolo, tra questi troviamo il Mont Tremblan, in Québec, l’Isola di Capo Bretone, in Nuova Scozia e il Parco provinciale di Algonquin, Ontario. Luoghi dove ogni passo compiuto si trasforma in un’avventura magica.

Parco provinciale di Algonquin

Fonte: iStock

Parco provinciale di Algonquin, Ontario
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Gorgs della Catalogna, luoghi di intensa bellezza

La Spagna è un Paese bellissimo e pregno di attrazioni che possono conquistare il cuore di tutti. Ma c’è una regione in particolare, ovvero la Catalogna, che tra tutte le sue meraviglie nasconde dei tesori naturali davvero unici nel loro genere. Parliamo dei gorgs, che tradotto dalla lingua locale vuol dire pozzanghera. Più che piccoli accumuli di acqua, però, sono delle vere e proprie piscine naturali che spesso si rivelano anche oasi di pace e tranquillità, immerse in ambienti assolutamente incontaminati.

I meravigliosi gorgs

I gorgs sorgono nell’entroterra catalano e si creano  dai torrenti che, lungo il loro percorso, danno vita a fragorose cascate, gole e piccole piscine naturali con acque cristalline dove potersi rinfrescare e trascorrere il proprio tempo in totale relax.

È bene sapere, tuttavia, che per via della loro bellezza e importanza naturalistica alcuni di questi gorgs, o meglio le località che li ospitano, richiedono il pagamento di un’ecotassa che ha lo scopo di controllare i passaggi e, quindi, tutelare la sostenibilità dei luoghi.

Gorg Blau

Il primo gorg di cui vi vogliamo parlare prende il nome di Blau e si trova nella provincia di Girona, più precisamente nel comune di Sadernes nell’Alta Garroxta. Un posto che, inevitabilmente, cattura il cuore di tutte quelle persone che amano le escursioni. Al contempo, è anche il luogo ideale per coloro che invece vogliono dedicarsi ad attività più adrenalineche come il canyoing e l’arrampicata.

Gorg Blau, in Catalogna

Fonte: iStock

Un angolo di Gorg Blau

Arrivare al cospetto di questa meraviglia è un’esperienza assai speciale: occorre addentrarsi in un fitto bosco dove si sviluppa un sentiero che inizia e termina proprio a Sadernes, un piccolissimo paese situato all’ingresso di una gola dove l’acqua del fiume Llierca ha scavato la roccia calcarea.

Da queste parti la visita va prenotata in anticipo e bisogna anche pagare una tassa ecologica per accedere al parcheggio. Una volta fatto un bagno rinfrescante in questa zona da urlo, vale la pena dirigersi verso la costa e più precisamente a Figueres, una graziosa città che si fa spazio alle pendici dei Pirenei.

Circondata da parchi naturali e con una proposta gastronomica davvero ricca di prodotti del mare e dei monti, è la città natale di Salvador Dalí e per questo ospita anche un particolarissimo museo a lui dedicato.

Gorgs de la riera de Merlès

Se ci si trova a Barcellona vale la pena fare un gita fuori porta per arrivare al cospetto dei Gorgs de la riera de Merlès, un luogo dove la natura si mostra in un perfetto equilibrio e in cui lo scorrere del torrente Merlès pare richiamare la leggenda legata a questo posto, un tempo frequentato da streghe.

A circa un’ora dalla capitale catalana, nei pressi di Prats de Lluçanès, il torrente Merlès ha creato uno maestoso canyon e alcune piscine naturali con acque pure e limpide. Si possono raggiungere percorrendo a piedi o in mountain-bike i sentieri che seguono il corso del flusso d’acqua, tutti immersi in una fitta e rigenerante vegetazione.

Nel caso in cui voleste approfittare dell’occasione per visitare i dintorni, la meta suggerita è Vic, una piccola città ricca di storia e fascino, immersa in un magnifico contesto naturale. Si tratta di un piccolo borgo che conserva uno splendido patrimonio storico e artistico, il posto in cui riuscire a respirare davvero l’antichità e il Medioevo.

Gorg de la Malatosca

Il Gorg de la Malatosca, situato a Sant Joan de les Abadesses, in provincia di Girona, è un luogo dove la tranquillità regna sovrana. Si può raggiungere con estrema facilità poiché occorre solcare un un breve percorso a piedi. Una volta fatto, il visitatore trova di fronte ai suoi occhi una magnifica piscina naturale immersa nella natura, dove si sente forte e chiaro il potente frastuono della cascata che lo alimenta.

Gorg de la Malatosca, Catalogna

Fonte: iStock

Il Gorg de la Malatosca

Come tutti i luoghi più incredibili che si rispettino, anche questo gorg è legato ad una leggenda, anzi, ben due. Chiamato anche “gola delle streghe”, si narra che un tempo fungesse da punto di incontro per queste misteriose persone dedite a pratiche e rituali magici. Un giorno, però, furono costrette a chiamare una levatrice del villaggio perché una di loro doveva partorire e, non sapendo in che modo ricompensarla, le diedero una manciata di lenticchie. Come è possibile intuire, la levatrice non fu affatto contenta di questo risarcimento, e per questo gettò le lenticchie nel fiume Ter che si trasformarono, per magia, in oro.

Anche i dintorni di questa piscina naturale sono assai interessanti. Ne è un esempio il vicino e l’antico monastero benedettino femminile Sant Joan de les Abadesses, fondato da Wifredo el Velloso nell’anno 885 e trasformato in una collegiata alla fine del XVI secolo. Particolarmente suggestive sono la chiesa romanica del XII secolo e il chiostro gotico del XV secolo.

Salt de la Foradada

Dal piccolo paese di Cantonigròs, a circa un’ora da Barcellona nella regione di Osona, si può arrivare a quella che forse è – per eccellenza – la gola più fotografata e instagrammabile del Paese: si tratta di Salt de la Foradada. Da queste parti, il torrente Riera de les Gorgues realizza un salto eccezionale che a sua volta dà vita a una cascata emozionante.

Ma non è tutto, perché ciò che attira maggiormente l’attenzione del visitatore è il grande buco nella roccia accanto alla cascata. Questo “buco”, che dà il nome alla zona (“Salt de la Foradada” significa letteralmente “cascata del buco”), riesce a far filtrare i raggi del sole creando un coinvolgente gioco di luci.

Oltre alla cascata, sono tante le gole e le piscine naturali che a loro volta sono raggiungibili con una semplice escursione adatta a tutti, sempre con partenza sempre dal paese di Cantonigròs.

Nei dintorni, invece, meritano una visita due dei borghi medievali meglio conservati della regione: Rupit e Pruït. Si tratta di due villaggi, oggi uniti sotto la denominazione ufficiale “Rupit i Pruït”, che vantano una storia millenaria e dove il tempo pare essersi fermato. Al contempo, sono luoghi particolarmente curiosi perché, camminando per le loro stradine lastricate in cui si affacciano graziose case in pietra, ci si rende conto che sono stati costruiti seguendo la natura, i suoi elementi e le sue regole.

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Il tour in barca perfetto per scoprire il Lago di Garda

Un giro in barca sul Lago di Garda è il modo perfetto per scoprire le meraviglie che offre il lago più bello e più grande d’Italia. Con i suoi 370 km quadrati di superficie abbraccia ben tre regioni italiane, e le sue acque blu bagnano le coste di tanti piccoli paesi incantati creando scenari unici.

Il lago è molto vasto e vedere tutto ciò che ha da offrire in un solo tour sarebbe impossibile, ma vediamo quali sono le tappe fondamentali per un tour perfetto del Lago di Garda in battello. Alcuni itinerari ti lasceranno a bocca aperta per la bellezza dei luoghi che ti si presenteranno davanti!

Tour della costa sud del Lago di Garda

La costa meridionale del lago offre un susseguirsi di borghi che si affacciano sulle sponde tutti da scoprire. Primo fra tutti il borgo di Sirmione, una bellissima località che si estende su una lunga penisola circondata dall’acqua.

Sirmione è raggiungibile da diverse località del lago, ma per un tour completo dell’isola puoi approfittare di una gita in barca organizzata di 25 minuti, con partenza dal porticciolo di fronte al castello: con i suoi paesaggi mozzafiato, i castelli, le grotte e le architetture fiabesche è lei la perla del Garda.

Ma non fermarti troppo a Sirmione, non puoi assolutamente perderti le altre splendide località che troverai risalendo la sponda est del lago, come Peschiera del Garda, Lazise e ancora Bardolino, tre tappe fondamentali del giro in barca sul Lago di Garda.

Peschiera del Garda è una cittadina di origine romana situata sullo sbocco del fiume Mincio. Il suo centro storico a forma di stella racchiude bellissime fortezze medievali che conducono alle famose “porte”: Porta Verona e Porta Brescia. Il centro storico è circondato da paesaggi naturali incantati con il lago sullo sfondo, e le spiagge di Peschiera sono tra le più attrezzate per una giornata all’insegna del divertimento.

Lazise è una delle località più famose del Lago di Garda per le mille attrazioni paesaggistiche e storiche che offre. Il suo centro storico medievale è un gioiello unico, insieme alle rinomate terme di Colà e al Parco divertimenti Gardaland. Anche il lungo lago è tra i più belli di tutto il Lago di Garda.

Non dimenticare una sosta a Bardolino, per una passeggiata tra i numerosi vigneti e perché no, per approfittare di una buona degustazione di vino. Se non vuoi perderti questa memorabile esperienza puoi prenotarla qui.

Per un altro tour del lago puoi arrivare a Desenzano del Garda, una cittadina incantevole dai tesori nascosti, considerata la capitale del Garda perché rappresenta un importante polo turistico del lago. Qui troverai l’anfiteatro morenico più importante d’Italia, e paesaggi naturali che ti sorprenderanno.

I numerosi locali sulla spiaggia ti garantiranno una serata piacevole sia per divertirti che per mangiare in compagnia. Da Desenzano puoi imbarcarti per un giro sul lago in battello e ammirare Sirmione dal punto di vista dell’acqua, e sorseggiare un aperitivo al tramonto ammirando il panorama. Puoi prenotare il giro in barca qui.

In alternativa puoi raggiungere San Felice del Benaco e da qui e partire per una piacevole gita in barca sulla parte occidentale del Lago, che ti porterà a visitare le isole più belle di questa sponda: l’Isola di San Biagio e l’Isola di Garda.

Se vuoi partecipare a un’escursione in barca sul Lago di Garda da San Felice puoi prenotare un tour in barca della durata di un’ora, e goderti le bellezze del luogo in completo relax.

Un tour sulla parte alta del Lago

Anche la parte alta del Lago vale la pena di essere visitata. Partendo dalla bellissima località Limone sul Garda puoi imbarcarti per un altro giro in battello e arrivare in 25 minuti a Malcesine.

Arriva fino al lungo lago potrai ammirare il paese e il castello sullo sfondo, uno scenario da fiaba. Da Malcesine puoi proseguire fino a Riva del Garda, spostandoti nella parte più alta del lago, e sullo sfondo potrai ammirare il Monte Brione, Stivo e le Dolomiti di Brenta.

Per un giro in barca sul Lago di Garda ci sono numerose opzioni e puoi scegliere tu le località che preferisci, approfittando dei numerosi battelli a disposizione nei diversi porti o partecipando alle gite organizzate nei luoghi più belli.

Le escursioni sul Lago di Garda sono disponibili tutto l’anno, ma il periodo migliore è da marzo a ottobre, soprattutto per le condizioni meteorologiche più favorevoli. Una destinazione tra le più belle d’Italia assolutamente da non perdere!

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Caraibi olandesi: quali sono e perché andarci in vacanza

Avete mai sentito parlare dei Caraibi olandesi? Probabilmente no e il motivo è piuttosto semplice: ci si riferisce a loro con diverse sigle, oppure con curiosi nomignoli, mentre in altri casi si prende in considerazione una specifica isola di questo angolo da sogno localizzato nei Caraibi, ma che appartiene al Regno dei Paesi Bassi e a una municipalità speciale dei Paesi Bassi, quello delle Antille Olandesi.

Spesso erroneamente chiamate Paesi Bassi caraibici – che sono, invece, solo una parte dei Caraibi olandesi (le cosiddette municipalità speciali) – vengono indicate con le seguenti sigle:

  • Isole ABC: Aruba, Bonaire, e Curaçao (facenti parte dell’arcipelago delle Isole Sottovento, suddivisione geografica);
  • Isole SSS: Saba, Sint Maarten e Sint Eustatius (che sono parte dell’arcipelago delle Isole Sopravento Settentrionali, suddivisione geografica);
  • Isole BES: i Paesi Bassi caraibici, ovvero Bonaire, Sint Eustatius e Saba (municipalità speciali dei Paesi Bassi, suddivisione politica).

Principali caratteristiche

Dall’aspetto paradisiaco, i diversi territori dei Caraibi olandesi condividono molte caratteristiche per via della loro vicinanza geografica. Le ABC si distinguono per essere più grandi e pianeggianti, mentre le SSS sono decisamente più piccole e con pochi rilievi.

Ci sono poi le Isole BES, che in realtà sono un insieme di entrambi i raggruppamenti, che sono paradisiache e ideali per chi ama la natura, il mare e le immersioni.

Caraibi olandesi cosa vedere

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Uno dei paesaggi dei Caraibi olandesi

Le Isole ABC

Le incantevoli Isole ABC sono i tre fazzoletti di terra posti più a occidente delle Isole Sottovento: Aruba, Bonaire e Curaçao. Tutte e tre sono parte del Regno dei Paesi Bassi, ma Aruba e Curaçao ne sono nazioni costitutive, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

Come è possibile immaginare, sono delle vere perle caraibiche baciate dal sole e attraversate da spiagge fatte di sabbia finissima che a sua volta è bagnata da acque cristalline.

L’incantevole Aruba

L’Isola di Aruba è una di quelle mete da raggiungere almeno una volta nella vita: è conosciuta persino come l’isola più felice dei Caraibi. A colpire il viaggiatore sono le sue due coste molto differenti tra loro, una punteggiata da spiagge bianche che sono accarezzate da un mare calmo e turchese, l’altra selvaggia e frastagliata.

Proprio in questa piccola isola prende vita la Eagle Beach, più volte nominata tra le spiagge più belle del mondo. Non è di certo da meno la Flamingo Beach, ovvero la spiaggia dei fenicotteri rosa che sorge sull’isola privata del Renaissance Hotel. Gli amanti delle immersioni saranno invece felici di sapere che Aruba è considerata la Capitale dei Caraibi dei relitti sommersi.

Quest’isola, tuttavia, non è solo un Eden marino. Ne è un esempio la Cappella di Alto Vista, ovvero la prima chiesa dell’isola che sorge in cima a una collina da cui si ammira un panorama meraviglioso. Molto interessanti sono anche le città fantasma di Bushiribana e Balashi che si ritrovano immerse in un suggestivo paesaggio arido.

Aruba, informazioni

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Un angolo incantato di Aruba

Bonaire, intima e tranquilla

Altrettanto speciale è l’Isola di Bonaire che, oltre a essere la seconda per grandezza, è anche una poetica mescolanza di acqua azzurra e secchezza desertica. Tra le sue più incredibili attrazioni c’è il Bonaire National Marine Park, un parco marino che conserva gelosamente una preziosa barriera corallina.

Molto noto è anche il suo colorato Carnevale che, ogni anno, si conclude con uno spettacolo pirotecnico e un tipico incendio cerimoniale.

Bonaire permette anche di fare indimenticabili immersioni ed esaltanti esperienze di snorkeling, fra le migliori dei Caraibi, grazie anche alla sua politica di conservazione ambientale e all’assenza di turismo di massa.

Curaçao con i suoi mille colori

Curaçao è probabilmente l’isola principale di tutto l’arcipelago. Da queste parti ad attirare l’attenzione è la sua graziosa Capitale, Willemstad, che presenta un raffinato fascino europeo. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Particolarmente prezioso è anche l’entroterra (chiamato kunuku) poiché puntellato di cactus e divi-divi modellati dal vento. Interessanti sono anche le spiagge che, nonostante siano formate da sabbia importata o da coralli frantumati, regalano comunque angoli che sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe.

Le Isole SSS

Le SSS sono tre magnifiche isole che ricadono sotto la sovranità del Regno dei Paesi Bassi. Si trovano nell’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali e sono Sint Maarten, Sint Eustatius e Saba.

C’è però da specificare una piccola caratteristica: la parte settentrionale dell’isola di Saint Martin appartiene alla Francia e solo la parte meridionale è nazione costitutiva del regno, mentre Sint Eustatius e Saba sono due municipalità speciali dei Paesi Bassi.

Sint Maarten, l’isola divisa

Come accennato in precedenza, Sint Maarten è un’affascinante isola divisa tra due territori: la metà meridionale dell’isola è olandese, mentre la parte settentrionale è francese.

Ad essere del tutto onesti, la zona francese è quella più caratteristica, ma ciò non toglie che in qualsiasi lato sia possibile perdersi tra lunghe passeggiate sulla spiaggia e rilassarsi in baie isolate. Non mancano le possibilità per dedicarsi alle escursioni, partecipare ai tipici mercatini, lasciarsi andare a sport acquatici e godersi una vivace vita notturna.

Sint Eustatius, per tornare indietro nel tempo

Se siete curiosi di scoprire com’erano i Caraibi alcuni decenni fa, la vostra scelta deve necessariamente essere Sint Eustatius. Probabilmente a causa della mancanza di spiagge paradisiache, questa è l’isola dei Caraibi olandesi meno visitata dai turisti di tutto il mondo.

Tuttavia, si fa amare per la sua atmosfera particolarmente autentica e per via dell’allegria dei suoi abitanti che sono sempre pronti a parlare con i viaggiatori.

Saba, detta anche il tetto dei Paesi Bassi

Saba è un incredibile gioiello, nonché la più piccola isola dei Caraibi olandesi. Un vero e proprio fazzoletto di terra che consiste principalmente nel vulcano spento, il Monte Scenery (840 metri), che è anche la cima più elevata di tutti i Paesi Bassi. Ritrovarsi al cospetto di questo lembo di terra è incredibile: sembra emergere come un miraggio dal  Mar dei Caraibi, una misteriosa vetta spesso avvolta dalle nuvole.

Saba, isola dei Caraibi

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Un angolo dell’affascinante Saba

Visitarla è sinonimo di scoprire villaggi che ospitano incantevoli case tradizionali in legno e muratura con il tetto rosso, ma anche un magico mondo che si nasconde sotto la superficie della limpida acqua.

Le Isole BES

Le Isole BES, ovvero le meravigliose Bonaire, Sint Eustatius e Saba di cui vi abbiamo già parlato, sono un mosaico di culture e di influenze di vario tipo. Luoghi da visitare almeno una volta nella vita e che, senza ombra di dubbio, vi lasceranno a bocca aperta.