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Il Triangolo d’oro in Asia, cosa vedere assolutamente

Panorami meravigliosi, ricche città dalle origini antichissime e una natura sconfinata: il Triangolo d’oro è una regione a cavallo tra ben tre diversi Stati asiatici, e solo di recente è diventato una vera e propria meta turistica. La sua storia, in effetti, è costellata di eventi che davvero poco hanno a che fare con le incredibili bellezze che lo caratterizzano. Scopriamo qualcosa in più su questo angolo incantevole e i suoi luoghi imperdibili.

Che cos’è il Triangolo d’oro

Vasta regione montuosa situata nel Sudest Asiatico, il Triangolo d’oro nacque là dove il fiume Mae Sai si getta nelle acque del Mekong, esattamente al confine tra Myanmar, Laos e Thailandia. Oggi, in realtà, questo nome identifica un’area ben più grande, che racchiude un’ampia varietà di paesaggi: dalle colline del nord-est di Myanmar alle montagne settentrionali della Thailandia, passando per gli incredibili altopiani del Laos e le rigogliose vallate che li circondano.

Da dove deriva questo nome così particolare? Un tempo, questo era il regno della droga: immense distese di papaveri da oppio ne hanno fatto una delle principali regioni al mondo dedita alla produzione di questa sostanza stupefacente, che veniva acquistata nelle città di frontiera e pagata con barre d’oro. Nel corso dei decenni, ha avuto inizio un vasto commercio di altre droghe, tra cui l’eroina e le metanfetamine. Gli sforzi fin qui compiuti per sradicare il traffico internazionale di stupefacenti non hanno veramente avuto successo, ma nel contempo il Triangolo d’oro è diventato una bellissima meta turistica.

Le tappe imperdibili

Cosa vedere in un viaggio alla scoperta del Triangolo d’oro? Immersa tra le montagne e circondata da una natura incontaminata, la città di Kengtung è una delle più belle del Myanmar: qui ci si può immergere nella cultura locale, passeggiando tra le coloratissime bancarelle del mercato di Kyaing Tong, per poi ammirare il suoi antichi templi buddisti come quello di Wat Kyaiktiyo. Non meno affascinante è il Palazzo di Kengtung, risalente al XVIII secolo: un gioiello assolutamente da visitare. Mentre, a poca distanza dal centro abitato, ecco il meraviglioso monastero di Wat Pa, uno dei più antichi del Paese.

È invece nel Laos che possiamo tuffarci tra le atmosfere uniche di Ban Houayxay: la città, adagiata lungo le sponde del fiume Mekong, è piccolina ma davvero molto graziosa, con un centro vivace dove si possono trovare ristoranti e caffè per chi vuole scoprire i sapori locali. Molto suggestivo è il tempio di Wat Chomkao Manilat, una delle attrazioni principali della zona, ma la vera bellezza si trova nella natura incontaminata del Parco Nazionale dell’Huay Xai, tra foreste pluviali e cascate incantevoli: è il luogo ideale per fare trekking.

Infine, in Thailandia si concentrano numerose città antiche tutte da scoprire. È il caso di Chiang Rai, ricca di templi come il Wat Phra Keow (un tempo ospitava la famosa statua del Buddha di Smeraldo) e il Wat Phra Sing. O di Chiang Mai, la seconda città più grande del Paese: il suo territorio ospita circa 300 edifici religiosi, tra cui il celebre Wat Phrathat Doi Suthep, meta di pellegrinaggio buddhista e punto di osservazione unico per ammirare il paesaggio circostante. Mentre a Mae Hong Son si possono visitare numerosi villaggi per fare un’esperienza autentica, oppure concedersi un’immersione nella natura selvaggia.

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Il pic-nic in autunno si fa anche in Italia. Ecco dove

Ci sono momenti dell’anno che sono davvero speciali: l’autunno con i suoi frutti, le temperature ancora miti e la magia che fa con la natura trasformandola in un caleidoscopio di colori, è uno di quei momenti.

I boschi si trasformano grazie ai rossi, agli arancioni e alle tante sfumature di giallo: una visione per gli occhi ma anche per lo spirito, pronto a fare il pieno di bellezza regalandosi preziosi momenti da trascorrere all’aria aperta. E quale momento migliore per fare un pic-nic autunnale? In Italia ci sono tantissimi luoghi perfetti per godere di momenti immersi nella natura, location che vanno bene in ogni periodo dell’anno e altre che sono particolarmente suggestive in questi mesi.

Basta armarsi delle pietanze giuste per poi lasciarsi coccolare dall’armocromia, perché non c’è periodo dell’anno migliore di questo per approfittare della terapia naturale che deriva dallo stare all’aria aperta, che offre rilassamento e benessere al corpo e anche alla mente.

Un elenco di alcuni dei tanti posti bellissimi dove organizzare un pic-nic a tema autunnale e in cui concedersi ancora del tempo all’aria aperta prima dell’arrivo delle temperature più rigide.

I pic-nic autunnali da fare nel Nord Italia

Che sia un bosco, un parco o una spiaggia (sì, la spiaggia fuori stagione è bellissima) ci sono tantissimi luoghi dove si può organizzare un perfetto pic-nic d’autunno. Le uniche regole? Coccolarsi con del buon cibo e avere la cura di pulire per bene l’area alla fine della giornata.

A Milano e nelle zone limitrofe, ad esempio, ci sono tantissimi luoghi verdi perfetti per una gita: potrebbe valere la pena dirigersi verso Parco Nord e godersi una dele tante aree attrezzate all’interno di questa vasta zona in cui la natura è la protagonista.

Un altro luogo molto affascinante sono i Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano,  in provincia di Bolzano, dove è possibile godersi un pranzo al sacco: l’apertura – fino al 15 novembre – è giornaliera a partire dalle 9. Un tripudio di colori che lascia senza fiato: da segnalare, ad esempio, i Boschi del Mondo in cui sembra di immergersi nell’Indian Summer.

In Valtellina, invece, uno dei luoghi da non perdere è la Foresta dei Bagni di Masino dove si trova anche un’area attrezzata per pic-nic. Una bellissima passeggiata immersi nella natura per poi rifoccillarsi con dell’ottimo cibo: un connubio perfetto.

Un pic-nic ammirando il Monte Bianco? Si può fare a Courmayeur, nell’area apposita che si triva nel Bosco del Miage. Qui si trova tutto il necessario per sedersi e godersi un pranzo in compagnia, magari usando una delle postazioni griglia per un barbecue in stile autunnale.

Lungo il fiume Ticino, poi, si estende l’omonimo parco che comprende ben due regioni: Lombardia e Piemonte. Un luogo dal grande fascino in cui la biodiversità la fa da padrona e dove esistono diversi luoghi da scegliere per fare un pic-nic all’aria aperta. Tra i più affascinanti quello vista Vecchio Mulino di Bellenzago: ad acqua e ancora funzionante è uno dei luoghi che vale la pena visitare.

Non c’è un’area dedicata, ma vale la pena godersi la calma e il fascino del mare d’inverno. Quindi perché non organizzare una mangiata sul bagnasciuga? Tra le location più suggestive c’è la spiaggia della Baia del Silenzio a Sestri Levante: un vero e proprio gioiello incastrato tra le casette colorate e il mare.

Pic-nic autunnali da fare in Centro Italia

Le colline dolci della Toscana, l’Umbria con le sue tante bellezze e, ancora, il Lazio. Dove fare un pic-nic autunnale nel Centro Italia?  Ad esempio, nel Parco Vivo, che si trova ai piedi del Monte Amiata e nella Val D’Orcia in provincia di Siena. Nel cuore della Toscana vi è un’area attrezzata con tavoli, panche e bracieri.

Il foliage regala grandi emozioni anche nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna che si trova sull’Appennino tosco-romagnolo. Qui si trovano aree di sosta attrezzate per mangiare all’aperto immersi nella bellezza che solo la natura sa regalare.

Ci spostiamo in città, più precisamente a Roma dove vi sono tantissimi luoghi perfetti per un pic-nic urbano, ma immersi nel verde. Tra i tanti come non citare Villa Borghese? Qui si può godere della bellezza dell’autunno, ma anche di storia e arte. Armati di coperta da stendere e leccornie si può staccare per qualche ora dai ritmi frenetici della città.

In Umbria, invece, vi sono tantissimi luoghi, ma tra tutti vale la pena godersi di una gita autunnale nel Parco della Cascata delle Marmore dove si possono trovare alcune aree pic-nic. E ammirare la cascata artificiale più alta d’Europa: attenzione però di verificare gli orari di rilascio dell’acqua.

Pic-nic autunnale nel Sud Italia

Il Sud Italia è ricco di luoghi suggestivi e unici, posti in cui immergersi nella natura e fare il pieno di bellezza. Ad esempio, si gode di una vista impareggiabile dal Parco Virgiliano, nel quartiere napoletano di Posillipo. Un suggestivo polmone verde all’interno della città campana, in cui apprezzare le miti giornate autunnali e i tanti colori che ci regalano.

La Foresta Umbra in Puglia è un luogo di grande fascino ricco di sentieri e luoghi da scoprire. Si può decidere di sostare nei pressi del laghetto di Cutino d’Umbra dove ammirare la magia del foliage, oppure approfittare della vicina area attrezzata.

In Calabria, invece, il Parco Nazionale della Sila offre scorci autunnali indimenticabili, con la natura che restituisce allo sguardo una palette di colori perfetta per il periodo. Si trova sul più grande altopiano d’Europa e si estende su un’area molto vasta. Basta trovare lo scorcio preferito e fermarsi per un pic-nic immersi nei colori dell’autunno.

In Sicilia, poi, si può organizzare il perfetto pic-nic autunnale nel Parco dell’Etna. Tra sentieri e boschi si trovano anche aree attrezzate. La magia dei colori di stagione è offerta dai faggi e dalle betulle che restituiscono un caleidoscopio di sfumature.

Queste sono alcuni dei tanti luoghi sparsi in tutta Italia dove è possibile programmare un pic-nic a tema autunnale. Cose più importanti da fare sono rispettare l’ambiente, ripulendo tutto al termine della mangiata, e informarsi sui divieti che possono esserci nelle numerose località.

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Gita in battello sul Lago di Como, tra borghi e natura

Se le coste italiane vantano dei panorami da fare invidia a tutto il resto del mondo, nel profondo nord ci sono laghi meravigliosi dove fare una gita fuori porta, per scoprire i tanti piccoli borghi che vi sono affacciati o per prendere un po’ di sole sulle loro rive, quando le belle giornate d’estate lo permettono. Il Lago di Como è uno dei più suggestivi d’Italia, ricco com’è di paesaggi naturali e di paesini colorati che si specchiano sulle sue acque. E per ammirarne la bellezza da un punto di vista diverso, possiamo regalarci una gita in battello. È il modo migliore non solo per apprezzare i meravigliosi panorami lacustri, ma anche per muoversi agevolmente da una sponda all’altra, senza bisogno dell’auto. Ecco i tour assolutamente da non perdere.

Gita in battello sul Lago di Como

Spostarsi in battello sul Lago di Como è senza dubbio un’esperienza da vivere: il servizio di navigazione è davvero completo, soprattutto dalla primavera all’autunno, quando migliaia di turisti si riversano sulle sponde lacustri e non vedono l’ora di imbarcarsi per godere di bellissimi paesaggi da cartolina. C’è poi sempre la possibilità di noleggiare un’imbarcazione privata, se vogliamo andare al di fuori delle normali rotte quotidiane, ma veramente non ce n’è un gran bisogno, visti i numerosi collegamenti che toccano la maggior parte delle località più affascinanti situate lungo le rive del lago.

Sfruttando il servizio di navigazione attivo giornalmente sul Lago di Como, possiamo infatti arrivare pressoché ovunque: è la scelta ideale per chi vuole andare alla scoperta delle belle città affacciate sull’acqua e dei pittoreschi borghi dove l’atmosfera è davvero autentica e il tempo sembra essersi fermato. Le possibilità sono diverse, in base al giro che vogliamo fare. Possiamo acquistare il singolo biglietto e regalarci una mini crociera lacustre, scendendo solo una volta arrivati a destinazione, oppure programmare tante tappe intermedie per poterci immergere tra le viuzze dei paesini.

In quest’ultimo caso occorrerà acquistare tutti i biglietti necessari per non rimanere a terra, oppure usufruire degli speciali ticket che ci permettono di partecipare ai tour organizzati dalla compagnia di navigazione. Insomma, le soluzioni sono davvero tantissime, non resta che scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze e finalmente partire alla scoperta di luoghi meravigliosi, salpando in battello sulle acque turchesi del Lago di Como. Scopriamo alcuni itinerari tutti da vivere, per chi non vuole perdersi neanche una meraviglia di questo posto magico.

Il tour del bacino di Como

Como

Fonte: Lago di Como

Vista sulla città di Como, adagiata sul ramo occidentale del lago

Como è una delle principali città adagiate lungo le sponde del lago: si trova sulla punta meridionale del braccio lacustre che da essa prende il nome, ed è il punto di partenza ideale per fare un bel giro tra i piccoli borghi nei dintorni. Naturalmente non prima di aver passeggiato sul lungolago e aver ammirato qualche bellezza della città, come ad esempio il suggestivo Tempio Voltiano, che ospita un museo dedicato alla memoria dell’illustre fisico Alessandro Volta. È proprio qui vicino che si trova il molo, da cui possiamo imbarcarci in direzione Cernobbio. Questo grazioso borgo ospita ville nobiliari e piccole chiese, ma quello che merita assolutamente una visita è il Giardino della Valle, rigoglioso orto botanico.

La seconda tappa è Moltrasio, piccolo paesino incastonato sotto le montagne ricche di lussureggiante vegetazione. Per gli amanti della natura, non c’è occasione migliore per fare un po’ di trekking e godere del panorama incantevole sul lago. Poi ripartiamo ancora una volta, per l’ultima fermata: attraversiamo il lago e approdiamo a Torno, piccolo borgo Bandiera Arancione dove fermarsi a mangiare qualcosa e a visitare le antiche testimonianze preistoriche come i celebri massi erratici, per fare un tuffo nel passato. Da qui, tornare verso Como è veramente un attimo: la gita in battello ci avrà regalato grandi emozioni.

Il tour dei borghi lacustri

Per ammirare il vero incanto del Lago di Como, tuttavia, dobbiamo spostarci un po’ più a nord, là dove il ramo comense incontra quello lecchese. Qui ci sono delle splendide perle, borghi pittoreschi tra le cui viuzze perdersi per ore. Ottimo punto di partenza è Varenna, il borgo degli innamorati: il suo profilo che si riflette sulle acque azzurre è una cartolina tra le più belle mai viste in Italia. Prima di salire sul battello, non possiamo proprio perderci una camminata nel verde del giardino pubblico di Villa Cipressi (che oggi accoglie un albergo), il luogo ideale dove far sbocciare l’amore.

Varenna

Fonte: Lago di Como

Varenna, il bellissimo borgo degli innamorati

Il tour dei borghi lacustri è un continuo rimbalzare da una sponda all’altra, per poter scoprire i suoi gioielli più affascinanti. La prima tappa è Menaggio, con la sua splendida Chiesa di Santo Stefano a due passi dal lago e i resti di un antico castello che oggi purtroppo non c’è più. Dopo aver passeggiato nel centro storico, possiamo imbarcarci di nuovo in direzione Bellagio. È questo il momento clou del nostro viaggio: il borgo è uno dei più suggestivi di tutta la regione, meta turistica di migliaia di visitatori ogni anno. Da non perdere assolutamente un tour delle sue ville nobiliari e dei bellissimi parchi aperti al pubblico, come quello di Villa Melzi o di Villa Serbelloni. Dopo aver comprato qualche souvenir, proseguiamo la gita in battello.

Ci sono altri piccoli paesini dove possiamo fare una sosta, come Cadenabbia: molto meno conosciuto, conserva per questo il suo fascino originario, e non è difficile poter camminare in tutta tranquillità senza trovarsi in mezzo alla folla di turisti. Le sue atmosfere sono intrise di arte e cultura: di qui sono passati moltissimi grandi personaggi storici, come la scrittrice Mary Shelley, il compositore Giuseppe Verdi e vari regnanti – inclusa la Regina Vittoria d’Inghilterra. Di nuovo a bordo del battello, questa volta ci fermiamo a Tremezzo: tappa obbligatoria è Villa Carlotta, che custodisce un prezioso tesoro di opere d’arte al suo interno e un’altrettanto preziosa collezione di piante e fiori nei suoi giardini.

Tremezzo

Fonte: Lago di Como

Il borgo di Tremezzo, uno dei più belli sul Lago di Como

L’ultima fermata è quella che ci conduce a Lenno, piccola frazione del comune di Tremezzina. Oltre a vantare uno dei panorami più suggestivi sul lago di Como, ospita molte splendide ville nobiliari. Una delle più famose è Villa del Balbianello, curata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano): si tratta di un edificio storico risalente alla fine del’700, e in tempi più recenti usata come location per numerosi film – tra cui un capitolo della saga di Star Wars e quello della saga di James Bond, intitolato Casino Royale. È possibile visitare sia la villa che il suo parco durante la stagione primaverile ed estiva, oltre che in alcuni giorni invernali.

La mini crociera sul Lago di Como

Una valida alternativa al tour che abbiamo appena descritto è la mini crociera sul Lago di Como. Si parte proprio dalla città di Como, e si percorre tutto il ramo occidentale sino ad arrivare a Bellagio, per poi ripartire in direzione Colico, una cittadina situata sulle sponde dell’Alto Lario. Naturalmente, durante il viaggio possiamo fare qualche tappa per scoprire i borghi più belli affacciati sul lago. Come ad esempio Dervio, che ha diverse spiaggette molto affascinanti e persino un acquapark sul lago. O ancora il paese di Piona, dove si può ammirare una meravigliosa abbazia, le cui origini affondano indietro nel tempo.

Il tour del bacino di Lecco

Lecco

Fonte: Lago di Como

La città di Lecco, sul ramo orientale del Lago di Como

Infine, ecco il tour del ramo orientale del Lago di Como, quello divenuto celebre per la romantica descrizione fatta da Alessandro Manzoni nel suo capolavoro I Promessi Sposi. Si parte ovviamente dalla città di Lecco: anche qui, come a Como, c’è un bellissimo lungolago cinto dal verde, dove passeggiare in attesa del battello. Se abbiamo tempo, possiamo anche fare una visita a Palazzo delle Paure, un edificio in stile eclettico neomedievale che ospita una galleria d’arte contemporanea. Saliti a bordo del battello, la prima tappa è Valmadrera: nel borgo possiamo fare un giro presso Villa Gavazzi, grande complesso architettonico che accoglie una ex filanda, antiche fabbriche, la cappella di San Gaetano e meravigliosi giardini.

Salendo verso nord, incontriamo poi il paese di Abbadia Lariana. Oltre ad una passeggiata nel centro storico, gli amanti del trekking possono approfittarne per esplorare i Piani Resinelli, un incantevole altopiano ai piedi della Grignetta, e magari fare tappa alla Cascata Cenghen, con il suo salto di ben 50 metri. L’ultima fermata è Mandello del Lario, un altro borgo ricco di sorprese. Possiamo vedere il Santuario della Beata Vergine del Fiume, capolavoro barocco che custodisce preziose opere d’arte e affreschi meravigliosi. Mentre i più avventurosi possono osare un’escursione all’interno della grotta Ferrera, un’ampia cavità che si apre su una mulattiera, consentendo un facile accesso. Particolarmente affascinante è il ruscello che la percorre per un breve tratto, dando alla caverna un’atmosfera ancora più magica.

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Belle e ingannevoli: le attrazioni turistiche più sopravvalutate del mondo

Vengono visitate da tantissimi turisti in tutto il mondo, eppure sarebbero sopravvalutate. Almeno stando ai dati emersi dallo studio effettuato da Stashner che ha preso in esame diversi paramenti per stilare una classifica dei luoghi che – volendo – si potrebbe anche evitare di inserire in un itinerario di viaggio.

Nello studio, come viene spiegato, sono stati presi in esame alcuni dati, tra cui recensioni Google, coinvolgimento su TikTok, distanza dall’aeroporto, sicurezza turistica e qualità dell’alloggio. Ma quali sono le mete belle e ingannevoli, le attrazioni turistiche più sopravvalutate al mondo?

I primi dieci posti della classifica delle destinazioni sopravvalutate

Al primo posto della classifica delle destinazioni sopravvalutate si trova la Hollywood Walk Of Fame, a Los Angeles sul cui marciapiede si possono ammirare le stelle più brillanti: realizzate in rame, ammontano a circa 25mila e riportano i nomi dei personaggi di spicco del mondo dello spettacolo. Vale la pena visitarla? A quanto pare, almeno secondo la ricerca, non così tanto. E, tra l’altro, non è la prima volta che la celebre strada compare nella classifica (era già accaduto nel 2019).

Così come non varrebbe la pena visitare il Grand Bazaar di Istanbul, uno dei luoghi che vengono segnati tra le mete di viaggio tra quelle imperdibili quando si parte per la Turchia. Il fascino del grande mercato (a quanto pare ospita più di 4mila venditori) non fa presa. Almeno non su tutti. Punteggi bassi per la sicurezza turistica e per la distanza con l’aeroporto.

Al terzo posto un altro luogo che potrebbe stupire: si tratta del Taj Mahal in India, per raggiugerlo dal più vicino scalo internazionale bisogna compiere 219 chilometri. Bianco, stupefacente nella grandezza, è stato realizzato tra il 1631 e il 1648. Ma, nonostante la bellezza, è sopravvalutato (a quanto pare).

Ci spostiamo a Tampa Bay, in Florida, per il quarto luogo della lista: si tratta del parco a tema Busch Gardens, con una valutazione della qualità degli alloggi locali molto bassa. Quinta posizione, poi, per il Lotte World in Corea del Sud, un luogo che ospita un parco tematico, un centro commerciale e un acquario. Tra le recensioni, riportate dal Daily Mail, viene sottolineato il fatto che è sovraffollato.

Partono in molti per ammirare il Victoria Harbour di Hong Kong, con il suo skyline celebre in tutto il mondo. Però si trova al sesto posto della classifica: non tutti sono soddisfatti dalla visita, poiché pare che “non ci sia molto da vedere”. Con il settimo posto, poi, si resta sempre ad Hong Kong con il Ocean Park. Che piace, certamente, ma, a quanto pare, non a tutti.

Ottava posizione per un altro luogo considerato imperdibile, si tratta del Santuario Fushimi Inari in Giappone, uno luogo di culto molto interessante, intorno inoltre si trovano suggestivi sentieri. Ma la visita dell’edificio, affermano alcuni, non varrebbe la pena.

Si snoda per oltre 21mila chilometri, è un monumento noto in tutto il mondo, ma c’è chi non la ha apprezzata: stiamo parlando della Grande Muraglia Cinese al nono posto della classifica. Decimo posto, infine, per Everland il più grande parco a tema che si può trovare in Corea del Sud. Anche in questo caso la quantità di persone ha avuto il suo peso sulla classifica finale.

I posti più belli da visitare

Ma se alcune attrazioni non hanno risposto alle aspettative dei viaggiatori non è andata così per tutte. Ci sono location, infatti, che sono entrate nel cuore e che vanno a stilare la classifica di quelle da visitare se si pianifica una vacanza.

Quali sono? Al primo posto si trova il Palazzo del Parlamento ungherese a Budapest, che si affaccia sul Danubio con tutta la sua bellezza. A seguire il parco a tema Disneyland Paris in seconda posizione, che ha ottimi punteggi sotto tutti i punti di vista. Mentre la Laguna Blu geotermica in Islanda è in terza: vicina alla capitale Reykjavik è un luogo dal grande fascino. A completare i primi cinque posti della classifica delle destinazioni migliori ci sono: Plaza de España a Siviglia in Spagna alla quarta posizione e, per concludere, il monumento religioso Angkor Wat a Siem Reap, in Cambogia.

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L’estate di San Martino si avvicina: ecco gli eventi da non perdere

Sono giornate più calde, che arrivano come una carezza a mitigare le temperature ormai invernali. Stiamo parlando del periodo intorno all’11 novembre, quel giorno noto anche come l’estate di San Martino.

Tutto nasce da una leggenda ma, in occasione di questo appuntamento autunnale speciale, vengono spesso organizzati eventi da non perdere per poter vivere questo periodo dell’anno tanto amato. Perché l’autunno, con la sua invidiabile palette di colori e con quella sensazione crescente che ci fa venire voglia di lentezza e di attimi di profonda contemplazione, è una delle stagioni più affascinanti e ricche.

Così come sono tanti gli appuntamenti organizzati per celebrare l’estate di San Martino, e per godere del fascino di quei luoghi che in questo periodo dell’anno si tingono di colori.

L’estate di San Martino: di cosa si tratta e come nasce la leggenda

A novembre quasi come in estate? Capita, soprattutto quando ci si imbatte in quella che viene conosciuta come l’estate di San Martino, che cade ufficialmente l’11 novembre, ma a volte si presenta con il suo clima mite anche nei giorni precedenti o successivi.

Ma da dove nasce la leggenda? Ovviamente proprio dal santo che, pare, proprio in quel giorno abbia visto un mendicante in preda al freddo e abbia così deciso di dividere con lui il suo mantello. Un gesto altruistico che, si racconta, avrebbe mutato le temperature rendendo il clima più mite.

Così l’11 novembre non solo è dedicato al santo, ma vengono organizzati diversi appuntamenti in molti luoghi d’Italia. Il periodo perfetto, dunque, per godersi la bellezza dell’autunno e del territorio grazie a una serie di eventi organizzati per tutta la penisola italiana.

Un momento ideale per celebrare anche il vino nuovo, atteso con fiere e sagre, durante le quali è possibile immergersi nei sapori dell’autunno e nelle tante peculiarità enogastronomiche italiane.

Estate di San Martino: gli eventi nei borghi Bandiera Arancione

Borghi immersi nell’entroterra, luoghi ricchi di bellezze e di cultura da scoprire. Tra quelli Bandiera Arancione, che organizzano eventi per l’estate di San Martino, si deve citare Vogogna, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Qui sono in programma due giorni di eventi in cui si potrà gustare la trippata, ma anche mangiare uno dei frutti di stagione più apprezzati: le castagne.

A Clusone, invece, in provincia di Bergamo si svolge una festa per tutto il fine settimana con degustazioni di vino, cibo ed eventi per grandi e piccini. Non mancano neppure visite guidate per scoprire la bellezza di questo luogo.

Se ci spostiamo in Liguria, a Varese Ligure, qui il programma prevede la grande fiera in tutto il centro del paese a cui si aggiungono leccornie da gustare.

Le feste da non perdere

Sono tante le feste da non perdere, tra queste c’è sembra dubbio la Fiera di San Martino che si tiene nel borgo medievale Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. Le date da segnare in agenda sono quelle che vanno dal 10 al 12 novembre, per un evento noto anche con il nome di fira di bécch (o fiera dei cornuti).

Se si è a Venezia, invece, è bene sapere che in genere vengono organizzate diverse manifestazioni adatte a ogni età e si possono provare i biscotti che ricordano proprio il gesto del Santo

Ci spostiamo in provincia di Frosinone con Le cantine di San Martino, evento che quest’anno torna l’11 e il 12 novembre nel centro storico di Arce: si possono visitare le antiche cantine e fare una vera e propria immersione nel gusto e nelle tradizioni.

Festa di San Martino con il Fai

Storia e bellezza con il Fai: domenica 12 si potrà visitare il Castello di Avio in occasione della Festa per l’estate di San Martino. Dalle 10 alle 17, la fortificazione sarà visitabile con orario continuato. Come “premio finale” castagne, tè o vin brulè, per i bimbi – poi – verrà organizzato un percorso apposito. Situato nella frazione di Sabbionara nella provincia autonoma di Trento è un luogo di grande fascino e da scoprire.

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Diwali, dove celebrare la festa delle luci nel mondo

C’è un mondo pieno di Paesi che custodiscono tradizioni incredibilmente belle, che meritano di essere scoperte. Sono autentici tesori, con secoli di storia, cultura e saggezza, tramandate di generazione in generazione, e rappresentano un inestimabile legame con il passato.

Uno di questi è l’India, una terra magica che tutti gli anni celebra una delle feste più famose al mondo: il Diwali, conosciuta anche come la Festa delle Luci.

Segna l’inizio del nuovo anno indù e può essere paragonata per la sua importanza al Natale per i cristiani. È un momento di grande significato spirituale, in cui la forza della luce interiore protegge dall’oscurità e dal male. Durante il Diwali, le case e le strade si adornano di luci, creando un’atmosfera calda e allegra. Le famiglie si riuniscono per pregare, celebrare e scambiarsi doni, condividendo l’amore e la felicità con gli altri. È un periodo in cui si riflette sulle proprie azioni passate e si prendono decisioni per un futuro migliore.

Per celebrare questo evento speciale, ci sono molte destinazioni in tutto il mondo in cui puoi immergerti completamente in questa splendida tradizione, un’esperienza indimenticabile che rimarrà nel cuore per sempre.

Diwali, una festa che brilla per 5 giorni

In base al calendario lunare, il festival Diwali viene festeggiato tra metà ottobre e metà novembre e, quest’anno, la celebrazione avrà luogo il 12 novembre. I festeggiamenti si prolungano per ben cinque giorni, trasmettendo felicità a chiunque partecipi.

Ognuno è intriso di un significato profondo, con diverse pratiche e rituali da seguire. Il primo giorno, chiamato Dhanteras, le famiglie si riuniscono per celebrare la prosperità e l’abbondanza nella loro vita. Mentre si affrettano per trovare il regalo perfetto, l’oggetto prezioso che porterà benedizioni e ricchezza nella loro casa, viene preparato con cura il proprio santuario casalingo e adornate le stanze con talismani scintillanti e amuleti che simboleggiano la forza della dea Lakshmi.

Il secondo giorno, noto come Choti Diwali o Naraka Chaturdashi, è un’occasione per purificare mente, corpo e anima. Le case vengono completamente pulite e addobbate con luci e fiori per allontanare le energie negative, creando un’atmosfera magica e positiva.

Il terzo giorno di Diwali è un momento di profonda devozione. Durante questa notte di Luna nuova, la più oscura dell’anno, ci si riunisce per pregare e ammirare lo spettacolo pirotecnico che illumina il cielo notturno. I colori brillanti che danzano nel buio rappresentano la gioia e la prosperità che tutti desiderano nella propria vita. Un’autentica festa per gli occhi e per il cuore.

Il quarto giorno, invece, è dedicato alla celebrazione della vittoria di Krishna su Indra, il signore del tempo avverso. Segna anche l’inizio del nuovo anno, portando con sé speranza e nuove opportunità. È un momento di gratitudine per tutto ciò che è stato superato e per tutto ciò che verrà. Un’occasione speciale per festeggiare e riconoscere le sfide affrontate e quelle che verranno.

Infine, il quinto e ultimo giorno del Diwali è dedicato alla celebrazione del rapporto speciale tra fratelli e sorelle, un momento in cui si rafforzano i legami familiari e si esprime amore e affetto reciproco.

Varanasi Diwali

Fonte: iStock

Diwali a Varanasi, India

Dove festeggiare il Diwali: i luoghi per immergersi nella magia delle luci

Per catturare al massimo l’essenza di questa magica festa, vogliamo suggerirti 5 destinazioni da visitare durante il Diwali.

Tra i primi, non può mancare il sud dell’India, dove le case vengono decorate con lampade di argilla chiamate diyas, che simboleggiano la vittoria della luce sulle tenebre e profumate con zenzero, sandalo e curcuma. Ma non è tutto: durante le celebrazioni, gli anziani versano gocce di olio di sesamo sulla testa di ogni membro della famiglia, a rappresentare la saggezza tramandata dagli antenati, patrimonio di tradizioni e insegnamenti che si intrecciano con il presente.

Imperdibile è anche la magnifica India del Nord, in cui le luci splendono ovunque, creando un’atmosfera magica che avvolge le strade e le case. Ognuna è un richiamo speciale per attrarre la benevolenza del dio Lakshmi per una vita prospera. Passeggiando per le strade, ci si sente immersi in un mondo fiabesco, dove la luce vince sull’oscurità e ogni angolo brilla di gioia.

Un’altra località è la vivace Singapore. Qui, durante il Diwali, la festa coinvolge tutte le diverse culture che caratterizzano la città. Le vie si illuminano con ghirlande scintillanti, luminarie e archi, trasformando questa destinazione in un paesaggio incantato. Le case, i negozi e i luoghi di culto sono illuminati da migliaia di candele accese, creando un’atmosfera calda e accogliente.

Nelle Mauritius, invece, le lanterne a olio che vengono sistemate fuori dalle porte delle case hanno un profondo significato simbolico. Infatti, non solo allontanano gli spiriti maligni, ma danno anche il benvenuto all’estate con una luce calda e accogliente. Un gesto che crea un’atmosfera magica sull’isola, trasformandola in un luogo incantato. Durante questi giorni di festa, è un’esperienza imperdibile gustare anche i deliziosi dolci tradizionali che caratterizzano la ricorrenza.

Infine, nel meraviglioso scenario dei Caraibi, il Diwali rappresenta una festa nazionale che risuona con vivacità e gioia tra la popolazione caraibica. Questa celebrazione, ricca di spiritualità, illumina l’intera regione con miriadi di graziosi vasetti di terracotta che bruciano grazie a un semplice stoppino. È molto più di una festa, è una connessione profonda con le radici di tutta la comunità. Un invito a diffondere amore, pace e speranza, come la luce che illumina le isole durante questa celebrazione.

Diwali a Varanasi, India

Fonte: iStock

Decorazioni di luci per il Diwali a Varanasi, India

 

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Al mare in Giordania: dove andare e cosa fare

Ricchissima di storia e meta prediletta degli amanti della storia e dell’archeologia, la Giordania è anche la località ideale per prolungare l’estate e per godersi il sole sulle spiagge e i tuffi in acque limpide e tiepide.

Sì perché grazie al clima mite e alle temperature favorevoli, ai suoi favolosi litorali e ai panorami mozzafiato, è una nazione “regina delle vacanze balneari” con mirabili fiori all’occhiello che si suddividono tra il territorio unico al mondo del Mar Morto e la sabbia dorata del Mar Rosso.

Pronti a lasciarvi sorprendere?

L’incanto del Mar Morto

Parlando di Giordania come destinazione balneare non si può non mettere al primo posto il “mare che non ti aspetti”, il Mar Morto, che non esiste da nessun altra parte se non qui.

In realtà, si tratta di un lago salato le cui rive si trovano a circa 400 metri al di sotto del livello del mare, il punto più basso della terraferma.

Le sue acque straordinariamente salate consentono di galleggiare con facilità e i fanghi ricchi di minerali sono rinomati a livello internazionale per le proprietà cosmetiche e terapeutiche.
Trascorrere del tempo di qualità presso una delle SPA che sorgono sulle sue spiagge è un modo indimenticabile di prendersi cura di sé stessi.

Ma dove fare il bagno nel Mar Morto?

Sono presenti una decina di resort con spiagge attrezzate e non mancano alcune spiagge libere per fare il bagno in tutta libertà senza spendere.

Da ricordare, nell’omonima città di Amman, Amman Beach Dead Sea, dove è possibile accedere in giornata alla spiaggia attrezzata con bar, spogliatoi e piscina.
Poco più a sud, altrettanto interessante è O-Beach.

Tra le spiagge libere (ben segnalate) da vedere vi sono, senza dubbio, i punti indicati come “Dead Sea Free Swimming” dove i candidi blocchi di sale cristallizzato disegnano un paesaggio incredibile, e “Salt Beach – Spiaggia Salina” dove fanno bella mostra di sé enormi granelli.

Invidiabile Mar Rosso

A differenza del Mar Morto, il Mar Rosso è un mare a tutti gli effetti, comunicante con il Mediterraneo e con l’Oceano Indiano.

Regala alcune delle spiagge più favolose della Giordania ed è una “destinazione vacanziera” per eccellenza: infatti, come si può non citare il golfo di Aqaba, una delle zone migliori del Paese, autentico paradiso per lo snorkeling e le immersioni?
Si tratta di uno dei siti più importanti del mondo per i sub, che pullula di coralli, di una biodiversità marina di notevole importanza e i cui fondali ospitano anche svariati relitti.

Tra le spiagge da non perdere assolutamente spicca South Beach, incastonata nella caratteristica città costiera di Aqaba, dove la sabbia dorata si alterna a piccole e graziose conchiglie nel bacio di un’acqua cristallina.
Adatta sia a famiglie che a gruppi di amici, è dotata di tutti i servizi.

Sempre ad Aqaba, ecco Berenice Beach, seconda soltanto a South Beach, un vero e proprio “complesso balneare” grazie ai numerosi hotel e alle infrastrutture dedicate ai turisti.

E come non nominare anche City Beach e Aqaba Beach? Infatti, Aqaba è il principale porto turistico della Giordania e da qui partono tour organizzati e sessioni di snorkeling per ammirare tutta la meraviglia che gli incredibili fondali del Mar Rosso hanno da offrire.

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Cosa visitare nei dintorni di Palermo

Per una gita fuori porta tra Palermo e dintorni quali sono i posti più belli da visitare? La capitale siciliana offre tanti piccoli angoli di paradiso, facili da raggiungere in treno, in pullman o meglio ancora comodamente in auto, percorrendo pochi chilometri di autostrada o di strade provinciali.

Come potrai immaginare in queste vaste aree della Sicilia le località marittime si distinguono per la bellezza del mare e degli edifici architettonici senza tempo, in un connubio di arte e storia che difficilmente si può trovare altrove. Se hai a disposizione un po’ di tempo in più da poter trascorrere nelle vicinanze di questa città non puoi assolutamente perdere l’occasione di visitare i dintorni della capitale siciliana.

Se non sai quali scegliere ecco quali sono le più belle località che si trovano a poca distanza da Palermo, per una gita di un giorno da fare in un weekend lungo. Buona lettura!

Cefalù

Iniziamo il tour di Palermo e dintorni con la splendida Cefalù, una delle perle della Sicilia, un luogo di cui ti innamorerai a prima vista. La rocca che si sporge sul mare cristallino è uno scenario indimenticabile che solamente qui puoi trovare.

Questa piccola località risalente al periodo normanno è unica non solo per le acque azzurrine, ma addentrandoti per una passeggiata tra le stradine centrali ti potrai imbattere nei monumenti in stile arabo-normanno, come il bellissimo Duomo, conosciuto come la Cattedrale della Trasfigurazione ed edificato nel 1131, con la sua pianta a croce latina che domina la piazza sempre gremita di gente.

Una volta visitato il centro storico puoi dirigerti verso il mare: le spiagge di Cefalù sono molte e ben attrezzate, in ognuna troverai un mare chiaro e sempre limpido. Tra le più note e più amate c’è la Spiaggia di Cefalù, il lido principale della città, che costeggia il centro storico, e la Spiaggia Salinelle, un arenile lungo 15 chilometri fatto di sabbia e ciottoli.

Monreale

Dopo aver terminato la visita di Cefalù con solamente un’ora di auto puoi raggiungere Monreale, situata a 10 chilometri da Palermo, un meraviglioso comune famoso in tutto il mondo per la sua maestosa cattedrale.

La Cattedrale di Santa Maria Nuova venne costruita nel 1172 per volere di Guglielmo II d’Altavilla, l’attuale Re di Sicilia, e dal 2015 fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per il suo altissimo valore artistico e architettonico.

Il suo interno è un tripudio di absidi, cappelle e mosaici preziosi dall’inestimabile valore mondiale, mentre all’esterno è dominata dalle due inconfondibili torri che inquadrano la facciata. È un luogo assolutamente da visitare, per questo motivo ti consiglio partecipare a una visita guidata con un esperto che ti darà tutte le informazioni relative alla storia e all’arte di questa famosa cattedrale. Puoi prenotarla comodamente online.

Una volta visitata la Cattedrale puoi perderti nel borgo che le si snoda tutto intorno, e immergerti nell’atmosfera locale del tutto particolare, fatta di diversi colori, sapori ed etnie.

Segesta

Per una gita di una giornata da mattina a sera Segesta, Erice e le Saline sono una meta ideale. In un solo giorno potrai vedere queste tre località tipiche siciliane, tutte e tre diverse tra loro per le caratteristiche naturalistiche e storiche.

Iniziamo da Segesta, un interessante sito archeologico sulle pendici del Monte Barbaro, fondato nel lontano IX secolo a.C. probabilmente per mano degli Elimi, una popolazione di profughi troiani.

Il parco archeologico di Segesta è famoso per le sue due opere architettoniche principali, il Tempio Dorico e il Teatro Greco. Il primo, costruito intorno al V secolo a.C., è un’imponente struttura di 36 colonne di 10 metri ben conservata. Il secondo è un teatro edificato dagli abitanti di Segesta in cima al Monte Barbaro, probabilmente intorno al III secolo a.C., ed è caratterizzato da uno stile tipicamente greco. Ad oggi viene utilizzato per le rappresentazioni teatrali, e può ospitare fino a 4000 persone.

Erice

Una volta tornati indietro nel tempo tra le rovine di Segesta puoi proseguire il tour di una giornata visitando il grazioso borghetto medievale di Erice, arroccato sul Golfo di Trapani. Ciliegina sulla torta di questo luogo incantato è il Castello di Venere, dedicato alla dea Afrodite. Una passeggiata sulle strade acciottolate di Erice e ti sembrerà di essere nel Medioevo!

Saline di Trapani

Prosegui il tuo tour di un giorno diretto verso le Saline di Trapani, un luogo naturalistico di rara bellezza per la varietà di specie animali e vegetali che ne fanno un luogo protetto per la biodiversità. Il giro delle saline dura circa due ore, ed è visitabile gratuitamente.

Se questa gita di una giornata puoi affidarti a un tour organizzato e prenotare la tua partecipazione online, la cancellazione è gratuita fino a 24 ore prima della data scelta. Come ti dicevo basta una sola giornata per visitare tutte e tre le località, che ti consiglio di non perdere per la loro unicità.

Bagheria

Proseguiamo la scoperta di Palermo e dintorni con Bagheria, un piccolo comune siciliano chiamato anche la Città delle Ville, divenuto celebre per il film omonimo, di Giuseppe Tornatore, che prende il nome dalla pronuncia siciliana della città, Baarìa.

Aneddoti a parte, Bagheria ha tantissime cose da vedere: dalle spiagge ai monumenti, un giorno potrebbe non bastare, ma dista da Palermo solamente poco più di 14 chilometri. Partendo la mattina puoi goderti qui una giornata di un giorno e rientrare la sera stessa a Palermo.

La Città delle Ville ha un centro storico ricco di ville, appunto, risalenti al XVIII secolo in stile barocco, come Palazzo Butera – Branciforti, o Villa Palagonia, la “Villa dei Mostri”, così chiamata per le “mostruose” decorazioni che la caratterizzano.

Oltre alle numerose chiese del centro storico, tra cui la Chiesa delle Anime Sante o la Chiesa Madrice di Bagheria, sono degne di nota anche le spiagge sabbiose e rocciose dal mare cristallino, come Capo Zafferano o la Spiaggia dei Francesi.

In un tour di Palermo e dintorni la visita a Bagheria non può non terminare con un assaggio delle tipiche prelibatezze culinarie del luogo, in una delle osterie caratteristiche sparse per il paese.

Se preferisci puoi abbinare una visita alla Villa con un itinerario di street food, e combinare l’esperienza culturale con quella culinaria. È possibile prenotare il tour qui. Non te ne pentirai!

Mondello

Se ami la Sicilia avrai sicuramente sentito parlare di Mondello, con la sua spiaggia che abbraccia la costa con una baia semicircolare a circa 10 km da Palermo, nella parte nord-occidentale.

Questo luogo è un mix di vegetazioni e paesaggi marini, trovandosi tra due monti predominanti sulla costa, il Monte Pellegrino e il Monte Gallo, e incastonata tra una fitta vegetazione mediterranea e il mare dalle sfumature celesti che bagna la spiaggia di sabbia bianca.

Modello è facilmente raggiungibile in autobus o in auto, ed è molto amata sia dai palermitani che dai turisti. Non solo mare incontaminato, ma anche tanti locali per divertirsi e trascorrere una serata in compagnia alla vista di un meraviglioso tramonto. Se ami la cucina siciliana non resterai deluso dalle piccole trattorie sul mare, pronte a cucinare tipici piatti espressi di pesce fresco.

Castellammare del Golfo

Un tour di Palermo e dintorni è soprattutto mare, mare e ancora mare, perché di questi luoghi non se ne ha mai abbastanza!

E allora non può mancare una tappa in un’altra splendida località marittima, Castellammare del Golfo. Solo 65 chilometri la separano da Palermo, rendendola un luogo ideale per una gita al mare in giornata.

Anche qui troverai molti edifici architettonici risalenti all’epoca normanna come la Chiesa Madre e il Castello Arabo Normanno, ma senza dubbio la maggiore attrazione di questo luogo è proprio il mare con le spiagge della Riserva dello Zingaro e la Tonnara di Scopello, due luoghi assolutamente da visitare.

A Castellammare del Golfo c’è la possibilità di vivere un’esperienza di totale divertimento e relax prenotando una gita con barca privata. La gita in barca è l’ideale per godere appieno delle bellezze di questo luogo, per saperne di più puoi prendere informazioni e prenotarti qui.

Per gli appassionati del trekking non può mancare una passeggiata tra le pendici del Monte Inici, un massiccio alto 1064 metri sul livello del mare dalle origini antichissime e luogo di ritrovamento di interessanti reperti storici e rare conformazioni naturalistiche. Le escursioni sul Monte Inici sono disponibili tramite l’organizzazione CAI.

Il nostro tour di Palermo e dintorni finisce qui, ma i luoghi da visitare non sono ancora finiti. Qui ti abbiamo proposto i più bei posti da visitare nelle vicinanze con una gita di una giornata, nel caso in cui ti trovassi a Palermo e avessi un po’ più di tempo a disposizione per curiosare nei dintorni.

La Sicilia è una splendida regione visitabile tutto l’anno grazie alle temperature sempre miti, un vantaggio non indifferente, e ai costi non esageratamente elevati. Inoltre, se hai a disposizione la tua auto gli spostamenti sono rapidi e agevoli. Mi raccomando, qualsiasi sia la stagione, non dimenticarti il costume da bagno. Sarebbe un vero peccato!

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Valle del Chiese: cosa visitare in questo angolo di Trentino

Una vacanza rilassante trai monti del Trentino? La località ideale è la Valle del Chiese, una perla incastonata nella Valle delle Giudicarie, attraversata dal corso del Fiume Chiese, al confine con la Lombardia.

Tra laghi, tipici borghi alpini, immense foreste, antichi alpeggi, vette imponenti, ghiacciai, torrenti e sentieri da trekking, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: ecco le tappe da non perdere.

I borghi, 14 gemme da scoprire

Sono ben 14 i borghi che adornano la Valle del Chiese, piccoli scrigni di bellezza ognuno con le sue peculiarità.

E così conosciamo Bondo, ospitale e tranquillo, custode del Cimitero Monumentale Austro-Ungarico e del Museo della Civiltà Contadina, Lardaro, dove svettano ancora oggi le due magnifiche fortificazioni Forte Corno e Forte Larino, il vivace abitato di Roncone con lo splendido laghetto a pochi passi dal centro, Praso, cuore medievale dalle poche casette in pietra, Pieve di Bono con il Castel Romano da cui godere di un panorama incredibile e la Pieve di Santa Giustina.

Poi, ecco Bersone che ospita il Museo della Grande Guerra, Prezzo, eccellente punto di partenza per rigeneranti escursioni nella natura, l’antico Daone non lontano da fragorose cascate tra le rocce, Brione, uno dei più alti della Valle, Condino, scrigno d’arte con la Pieve di Santa Maria Assunta, Castel Condino, laddove la storia incontra la natura, Cimego, dove il tempo si è fermato al Medioevo, Bondone, nei pressi del Lago d’Idro con il magnifico Castel San Giovanni, e Storo, in cui la gastronomia tipica è sopraffina.

Il Sentiero Etnografico del Rio Caino

Terra di percorsi affascinanti ed eccezionale eden per gli escursionisti, i trekker e gli amanti della vita e degli sport all’aria aperta, la Valle del Chiese ha uno dei suoi fiori all’occhiello nel Sentiero Etnografico del Rio Caino di Cimego, un suggestivo museo a cielo aperto di circa quattro chilometri che consente di ripercorrere, in un paesaggio emozionante, la tradizione rurale, i mestieri ormai scomparsi e la storia delle genti che hanno abitato la Valle nei secoli.

Catturano lo sguardo gli antichi opifici, le rarità botaniche, gli scorci invidiabili sul Lago d’Idro e le montagne del bresciano, e le trincee, i camminamenti e i manufatti militari della Prima Guerra Mondiale.

Il Parco Naturale Adamello Brenta

Siamo in una cornice in cui la natura incontaminata è la vera protagonista e non può certo mancare una visita al Parco Naturale Adamello Brenta, tra le Dolomiti del Brenta e l’Adamello, il più grande di tutta la regione dove dedicarsi a spettacolari e facili passeggiate oppure a escursioni più impegnative.

Il paesaggio è variegato, indimenticabile, con la flora e la fauna che sono tra le più ricche di tutte le Alpi: non è difficile scorgere gli stambecchi, gli orsi bruni, e numerose specie di piante e fiori particolari.

Non mancano le Case del Parco per approfondire tematiche specifiche con percorsi dedicati alla natura e alla storia del territorio e delle sue genti.

Il Lago d’Idro

Incantevole specchio lacustre formato dalle acque limpide e trasparenti del Chiese, il Lago d’Idro è un’altra meta da non lasciarsi sfuggire, balneabile e dalla temperatura ottimale per rinfrescanti nuotate fino a settembre inoltrato.

Le sue sponde sono un must per i surfisti, i velisti e i canoisti ma anche per le famiglie grazie ai campeggi e alle spiagge adatte anche ai più piccoli.

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Scoprire l’Occitania in treno, le tappe più belle

L’Occitania, nel Sud della Francia, è una regione ricca di storia e di cultura. Non che il resto del Paese non lo sia, ma qui il patrimonio è davvero sontuoso e variegato e si plasma perfettamente con le sfumature dolci del Mar Mediterraneo i profili aspri dei Pirenei.

Si tratta di un territorio dove si respira un’atmosfera piacevole e particolare, tanto che esiste una parola che esprime la preziosa arte di vivere locale, la convivialità e il senso dell’ospitalità di chi lo popola: l‘Occitalità. Una zona da scoprire a passo lento, con la stessa velocità con cui mutano le stagioni poiché qui, tutte, danno il meglio di loro stesse. E magari proprio a bordo di un treno, mezzo di trasporto che permette di rispettare l’ambiente e che qui corre su numerose linee ferroviarie differenti che conducono alla scoperta di angoli altamente emozionanti.

Del resto parliamo di una terra composta da 13 dipartimenti in cui si sviluppano oltre 220 km di costa e dove sorge il pittoresco Canal du Midi, che collega Tolosa al mare. Poi ci sono i paesaggi montani, quelli dei Pirenei e del Massiccio Centrale, la campagna, i siti patrimonio dell’Unesco, antichi villaggi, misteriose grotte e tante vivaci città.

Occitania in treno

Per scoprire l’Occitania in treno ci sono diverse soluzioni disponibili. Una di queste si chiama Occitania Rail Tour e, con un pass al costo di 10 euro al giorno, i passeggeri viaggiano all’insegna dall’autenticità, semplicità e adrenalina attraverso dei circuiti pieni di fascino, visite insolite e tantissime attività.

Occitania, itinerari

Fonte: iStock

Scoprire l’Occitania in treno

Ci sono poi i percorsi da più giorni e con pernottamento previsto, corse che invece combinano treno e bici su una vecchia strada sterrata, oppure ci sono i convogli turistici, piccoli, che attraversano per intero un’unica città o un determinato sito di interesse. Insomma, ci sono varie modalità per comprendere lo spirito dell’Occitalità e scoprire le mille sfaccettature di questa terra più che eccezionale.

Purtroppo non possiamo raccontarvi tutti gli itinerari possibili, ma abbiamo selezionato per voi alcuni dei tour che, secondo noi di SiViaggia, sono assolutamente imperdibili.

In treno da Tolosa a Collioure

Il primo itinerario di cui vi vogliamo parlare conduce da Tolosa a Collioure. Ci sono diverse linee su questa tratta, ma la migliore su cui salire a bordo è quella più lenta, con un numero maggiore di soste, e che in tre giorni – e con la combinazione di più convogli – permette di attraversare città, campagna, montagna, mare, tre dei posti più famosi di questa regione e ben due siti Unesco.

Le emozioni iniziano già dalla città di partenza, Tolosa, che si distingue per essere accogliente, solare, rilassata e conviviale. Sorprendenti edifici romanici e gotici si mescolano a case dai mattoni rosati che al tramonto regalano giochi di colori che difficilmente si dimenticano. E poi ancora la sua anima moderna, quella dedicata all’aviazione e allo spazio.

Continuando il viaggio sui binari francesi, si raggiunge la Grotta di Lombrives, una delle più grandi d’Europa, caratterizzata da immense gallerie, gigantesche stalattiti e stalagmiti e, soprattutto, un placido lago dai colori coinvolgenti.

Intraprendendo questo percorso si ha anche la possibilità di salire a bordo del “Canari” (il soprannome del Treno Giallo) che circola da ben cent’anni e che è persino uno dei più alti d’Europa. Affacciati al finestrino godrete di paesaggi mozzafiato che conducono a Mont-Louis, chiamata anche la “Città del Re Sole”. Situata a 1600 metri di altitudine, nel cuore dei Pirenei Catalani, è la città fortificata più alta di tutta la Francia ed è riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Treno Giallo Occitania

Fonte: iStock

Il Treno Giallo nei pressi di Mont-Louis

Tra le tante tappe che permette di fare questo bellissimo viaggio c’è anche Ille-sur-Têt, una località speciale dei Pirenei Orientali con un pittoresco centro storico e un ambiente naturale incontaminato che sembra uscito direttamente da un altro pianeta grazie alla presenza degli Orgues, gioielli minerali dalle forme bizzarre.

Poi ancora Perpignan, antica e vivace città d’arte dall’anima catalana, la cui stazione sarebbe, secondo l’estroso pittore Dalì, “il centro del mondo”. Bellissimo qui è il Palazzo dei Re di Maiorca, una fortezza in stile gotico che fa da guardia al centro medievale cittadino.

Ultima tappa il mare, e più precisamente quello che bagna Collioure, città così bella da essere considerata persino la “Perla della Costa Vermiglia”.

Da Montpellier a Tolosa sulla vecchia strada ferrata

In treno, con combinazione in bici, per cinque giorni da Montpellier a Tolosa per solcare i binari attraverso due dei borghi più belli di Francia, una città episcopale patrimonio Unesco e molto altro ancora, insieme a quattro ciclostrade e vie verdi.

Tra le tappe più belle non possiamo non menzionare Sète, spettacolare cittadina marittima pregna di canali contornati da facciate colorate e tanti, tantissimi, fenicotteri rosa che popolano le sue paludi.

Imperdibile è una sosta a Montpellier, una realtà dinamica, creativa, attraente e dove un patrimonio urbano antico si combina perfettamente con l’architettura contemporanea.

Poi ancora Bédarieux, una curiosa borgata da dove inizia la via verde del Passa Païs. Si tratta di un’antica ferrovia dimessa da solcare in bici attraverso i maestosi percorsi del massiccio del Caroux intagliato dalle impressionanti gole di Héric, per poi arrivare a Olargues, uno dei borghi più belli di Francia, dove natura e architettura medievale si combinano in maniera poetica.

Di nuovo a bordo del convoglio per raggiungere Castres, cittadina puntellata da vecchie case colorate che si affacciano sulle acque del fiume Agout e che per la sua atmosfera è persino soprannominata la “Piccola Venezia della Linguadoca”.

Da qui di nuovo in sella alla propria bici per pedalare su un’altra via verde: il sentiero dei Diritti dell’Uomo. Si tratta di un itinerario di una quarantina di chilometri che passa per Lautrec, un altro dei borghi più belli di Francia, che ha dato i natali alla famiglia Toulouse Lautrec da cui ebbe vita il famoso pittore che è stato una delle le figure più significative dell’arte del tardo Ottocento.

Il viaggio termina a Tolosa dove scoprire la bellissima Place du Capitole, centro nevralgico della città rosa.

Sète, Francia

Fonte: iStock

Veduta aerea di Sète

Le altre meraviglie da vedere in Occitania

Grazie ai tanti itinerari disponibili, è possibile scoprire altre meraviglie dell’Occitania. Tra tutte vi consigliamo di non perdere:

  • Albi: città vescovile e patrimonio Unesco che custodisce un enorme complesso episcopale in mattoni rossi;
  • Nimes: con il suo antichissimo anfiteatro romano, uno dei monumenti antichi meglio conservati nel nostro continente;
  • Pont du Gard: l’unico acquedotto a tre piani ancora oggi perfettamente in piedi;
  • Lourdes: uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio del mondo;
  • Cirque de Gavarnie: una gigantesca parete rocciosa alta 1700 metri e circondata da numerose cime a loro volta alte più di 3.000 metri;
  • Gole del Tarn: formate da scogliere con altezze di anche 500 metri, con brecce, cornicioni e rocce.