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La Costa Smeralda fuori stagione è il paradiso che non ti aspetti

È uno spettacolo, se possibile, ancora più grande quello offerto dal borgo di Porto Cervo e dalle aree territoriali del Consorzio Costa Smeralda durante la stagione invernale, con il mare che riesce ancora a stupire con le sfumature che vanno dal blu cobalto al turchese e le spiagge non più affollate.

Si tratta, quindi, di una meta d’eccellenza per un Winter Escape da sogno che sa regalare magia anche nei mesi più freddi nell’incanto della macchia mediterranea e delle piccole calette protette dalle rocce.

Tutto il fascino del mare d’inverno

La Costa Smeralda è il paradiso del mare e delle spiagge incredibili, uno scenario unico dove vivere una vacanza balneare che non si può dimenticare.

Ma anche in inverno conserva tutto il suo fascino con il vantaggio di poter passeggiare lungo le spiagge poco frequentate in tutta tranquillità e concedersi una vera e propria full immersion nella natura. In più, gli appassionati di fotografia e di questo splendido angolo di Sardegna avranno l’occasione di realizzare lo “scatto perfetto” potendo immortalare panorami deserti con sfumature e colori nuovi.

Le spiagge del Consorzio Costa Smeralda, da Liscia Ruja, alla spiaggia del Gran Pevero fino a quella del Principe, sono veri e propri capolavori naturali che, senza asciugamani e ombrelloni, donano la piacevole sensazione di sentirsi parte integrante del luogo e si lasciano finalmente ammirare in tutta la loro sfolgorante bellezza.

Il contesto diventa perfetto per una rigenerante vacanza fuori stagione, al cospetto di un mare eccezionale e di spiagge che si mostrano ricche di tutti quei colori, quei dettagli e quelle sfumature che, nei mesi estivi, rimangono offuscati dalla massiccia presenza di bagnanti e di imbarcazioni.

E poi, ovviamente, occorre sottolineare la questione della pace interiore: sì perché, in una simile cornice, anche se si indossa il cappotto al posto del costume, si ha l’opportunità di svuotare la mente, relegare in un angolo le preoccupazioni e i pensieri di tutti i giorni e staccare per qualche tempo dalla frenesia e dagli impegni che scandiscono la vita quotidiana.

Inoltre, non dimentichiamo che il Consorzio Costa Smeralda, fondato il 14 marzo del 1962 per volere del Principe Karim Aga Khan, al termine dell’estate e nel pieno rispetto delle norme ambientali, riposiziona lungo gli arenili la posidonia oceanica, l’importante pianta che contrasta l’azione erosiva del mare.

Costa Smeralda fuori stagione: avventura e golf

Se l’incanto del mare della Costa Smeralda in inverno è qualcosa di davvero difficile da descrivere a parole, non è certo l’unico motivo per arrivare qui.

Infatti, i più avventurosi troveranno ad attenderli il Pevero Health Trail, percorso per trekking vista mare, lungo in totale 13 chilometri, che include 11 postazioni fitness dedicate alla flora autoctona e attraversa le zone di Pevero e Romazzino, passando per due delle più belle spiagge di tutto il territorio, la baia di Porto Liccia e la baia del Grande Pevero.

Ed è un sentiero ideale anche per gli appassionati della bike: il Consorzio Costa Smeralda, infatti, collabora con MEMA Bike Tours, un’agenzia specializzata nell’organizzazione di itinerari ecosostenibili a bordo di e-bike di ultima generazione firmate Ducati con grande attenzione alla sostenibilità: le batterie sono ricaricate al 100% con energia proveniente da fonti rinnovabili, mentre i lubrificanti utilizzati per la meccanica sono del tutto biodegradabili.

Ancora, gli amanti del golf potranno godersi il loro sport preferito in uno dei green spaces più esclusivi del mondo, il Pevero Golf Club, che propone anche un ricco calendario di tornei e un programma di attività organizzato dalla Pevero Golf Academy per chi vuole perfezionare la propria tecnica: corsi dedicati per adulti, ragazzi e bambini che vogliono avvicinarsi, per la prima volta, al mondo del golf.

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Questa è la destinazione perfetta per l’inverno che non ti aspetti

A volte, ciò che ci porta a intraprendere un viaggio è un bisogno irrefrenabile che ci spinge a cercare l’ignoto e a sfidare i nostri limiti. È la voglia di adrenalina, quel sentimento travolgente che ci fa sentire intensamente vivi.

Lo sanno bene gli appassionati di eliski, non solo uno sport, ma un autentico stile di vita per coloro che sono pronti a solcare i cieli e scivolare lungo le pendici innevate, sperimentando la potenza della natura. Grazie all’elicottero, infatti, è possibile raggiungere vette remote e inesplorate, e ammirare panorami straordinari da un punto di vista privilegiato.

Uno dei luoghi più ambiti per praticare questa disciplina estrema è senza dubbio la Turchia. Le maestose montagne Kaçkar, in particolare, rappresentano un vero e proprio paradiso per gli appassionati: alti picchi, pendii sfidanti, neve fresca e incontaminata creano le condizioni ideali per gli amanti dell’avventura. Con ben 370 atleti accreditati, questa destinazione è diventata un punto di riferimento per coloro che desiderano vivere un’esperienza indimenticabile che combina lo sport con la bellezza della natura selvaggia.

L’Eliski: un’avventura ad alta quota nel cuore della Turchia

Montagne di Kackar

Fonte: iStock

Montagne di Kackar, Turchia

Le montagne Kaçkar, incastonate nel cuore della Turchia nordorientale, sono un gioiello di rara bellezza. Questa catena montuosa, la più alta del Mar Nero e la quarta in tutta la Turchia, svetta con maestosità, dominando il paesaggio con le sue vette che raggiungono quasi i 4.000 metri. L’incontro tra le acque scure e i picchi imbiancati crea un contrasto affascinante, quasi magico, uno spettacolo cromatico e di forme che toglie il fiato.

La loro presenza è imponente, quasi intimidatoria, ma è proprio questa grandiosità che affascina alpinisti e amanti della natura di tutto il mondo.

L’inizio della stagione dell’eliski è un evento molto atteso, che promette un’esperienza indimenticabile che vale tutto il viaggio. In particolare, la valle di Ayder è considerata una tappa obbligatoria che offre una varietà di percorsi per praticare numerose escursioni. Qui, gli elicotteri sorvoleranno le vette più alte per regalarti la possibilità di sciare sui pendii immacolati e di osservare paesaggi mozzafiato.

Con oltre 400 piste registrate, qui ciascuno può trovare il percorso perfetto per le proprie abilità e preferenze. E dopo una giornata trascorsa a sfrecciare sulla neve, una vasta gamma di alloggi attende gli avventurieri stanchi: dagli eleganti hotel boutique agli accoglienti ostelli, fino ai pittoreschi bungalow in affitto. Ogni opzione di soggiorno è un invito a rilassarsi e a godere della tranquillità del luogo, immersi in un paesaggio da sogno.

I monti Kaçkar: tra cultura e natura incontaminata

Oltre all’irrinunciabile bellezza naturale e alle entusiasmanti opportunità di avventura, le montagne Kaçkar nascondono un tesoro di storia e cultura.

La provincia di Artvin, in particolare, racchiude un insieme di antichi insediamenti che risalgono al Medioevo, autentici custodi di storie antiche e tradizioni millenarie. Le imponenti chiese antiche che dominano il paesaggio dalle pendici delle montagne sembrano sospese nel tempo, donando una prospettiva unica sul ricco patrimonio culturale turco.

E dopo un’esperienza intensa all’insegna dell’avventura, cosa c’è di meglio di un pasto gustoso? I sapori autentici della tradizione locale, preparati con ingredienti freschi, sono il modo perfetto per terminare la giornata e lasciarsi cullare dalla cultura turca in modo delizioso e appagante.

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Fonte: iStock

Paesaggio innevato in Turchia
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Viaggio in Giamaica tra le sue mille sfumature di blu

Dall’azzurro cristallino delle acque caraibiche che circondano la Giamaica al blu fluorescente della Luminous Lagoon di Falmouth, dal turchese del Blue Hole di Ocho Rios allo smeraldo del Martha Brae River, dal celeste delle cascate Dunn’s River Falls fino al ceruleo del lago sotterraneo nella Green Grotto Cave, sono mille (almeno) le sfumature di blu che avvolgono l’isola considerata la meta “must see” dell’anno da Lonely Planet.

La Giamaica, insomma, è un vero paradiso per gli occhi, per la mente e per lo spirito. Qui è sempre estate e ogni momento dell’anno è buono per fare un tuffo nelle acque di oceano, lago o fiume che sia.

Gli indigeni taino chiamarono l’isola “Xaymaca”, che significa “terra del legno e dell’acqua”, una descrizione molto poetica che ne evoca le fitte foreste tropicali, le scenografiche cime delle Blue Mountains, ma anche le splendide spiagge di sabbia bianca, le cascate e i fiumi.

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Fonte: SiViaggia – @Ilaria Santi

La spiaggia di Ocho Rios in Giamaica

Dove andare in Giamaica

La Giamaica è piuttosto facile da esplorare in quanto i luoghi di maggiore interesse e le attrazioni non sono distanti l’uno dall’altro. Si può scegliere di fare base in una delle località più turistiche come Montego Bay, comoda perché a due passi dall’aeroporto internazionale, o a Negril, patria degli hippy e delle vacanze casual fin dagli Anni ’70 (ancora oggi ci sono diverse spiagge naturiste) con le sue spiagge borotalco, o ancora nella selvaggia Ocho Rios, famosa per la natura primordiale e per chi ama le vacanze avventurose, o nella terra dei pirati dei Caraibi a Port Royal.

Ma si può anche organizzare un tour itinerante, senza perdere alcuni dei luoghi top dell’isola e delle esperienze uniche che si possono fare solo qui (o in pochi altri luoghi al mondo).

Le spiagge giamaicane

Le spiagge sono tra i principali motivi che attirano i turisti in Giamaica. Alcune di esse sono state inserite nelle classifiche delle più belle al mondo, come la famosa Seven Mile Beach di Negril, più di undici chilometri di soffice sabbia bianca che si getta nelle acque trasparenti del mare. Questa lunga striscia di sabbia bianca è visibile persino dal satellite.

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Fonte: SiViaggia – @Ilaria Santi

La Doctors Cave Beach a Montego Bay, in Giamaica

Come Doctors Cave, a Montego Bay, le cui acque si dice siano particolarmente salutari. Prende il nome da un medico, Alexander James McCatty, che ne era proprietario a cui un tempo si accedeva tramite una grotta che oggi non esiste più in quanto distrutta da un uragano che colpì la costa nel 1932. Negli Anni ’20, l’osteopata britannico Sir Herbert Barker visitò la spiaggia e pubblicò uno studio in cui dichiarava che queste acque avevano un potere curativo in quanto lui stesso ne aveva avuto beneficio dopo essersi immerso.

O come quella su cui si gettano le scenografiche Dunn’s River Falls, le cascate più alte della Giamaica (55 metri) che si possono risalire a piedi. Ma le spiagge non sono le uniche attrazioni dell’isola, la Dunn’s River Beach.

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Fonte: @Marc Sjoeberg

Le cascate di Dunn’s River Falls in GIamaica

La natura primordiale della Giamaica

La Giamaica merita di essere vista non soltanto per sdraiarsi su una delle sue soffici spiagge bianche affacciate sul mare cristallino. Non visitare alcuni paradisi naturali o provare alcune delle esperienze avventurose che offre sarebbe un vero peccato.

Se il Mar dei Caraibi regala centinaia di sfumature di blu, nell’entroterra se ne contano mille altre.

Nascosto nella foresta di Ocho Rios, per esempio, c’è uno spettacolare Blue Hole dove tuffarsi. Le acque color blu di Persia di questa meravigliosa piscina naturale sono alimentate da una poderosa cascata, quella delle Island Gully Falls, da cui ci si può lasciare (parzialmente) scivolare. Se si volesse dare un’immagine reale al biblico giardino dell’Eden assomiglierebbe molto a questo luogo.

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Fonte: SiViaggia – @Ilaria Santi

Lo spettacolare Blue Hole in Giamaica

Sulla costa di Negril, oltre alla barriera corallina dove fare snorkeling o da esplorare con le glass boat, imbarcazioni col fondo di vetro, ci sono anche delle ripide scogliere che non sono soltanto affascinanti da ammirare (specie se si arriva in barca, ma anche semplicemente se si ordina una Piña Colada al Rick’s Cafe, uno dei locali più iconici della Giamaica che regala un posto in prima fila sulle cliffs e su uno dei tramonti più spettacolari che si possono ammirare sull’isola, da cui, per chi non soffre di vertigini, è possibile lanciarsi nelle acque blu cobalto del punto più estremo dell’isola.

Nell’immediato entroterra della costa Nord, c’è una famosissima caverna, la Green Grotto Cave, che prende il nome dal colore delle alghe che ne ricoprono le pareti e che nasconde un lago sotterraneo dalle acque celesti apparso anche in una celebre scena di un film su James Bond, “Agente 007 – Vivi e lascia morire”, interpretato per la prima vota da Roger Moore, e che venne usata come covo segreto del cattivo di turno, Mr. Big In in Giamaica sono diverse le location dove sono stati ambientati i film di James Bond.

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Fonte: 123rf

Le Green Grotto Cave set di James Bond in Giamaica

Nell’interno di Trelawny, sempre sulla costa Nord della Giamaica, corre un fiume sulle cui acque turchesi si può navigare a bordo di una zattera di bambù, proprio come facevano un tempo le popolazioni locali per trasportare i caschi di banane dall’interno dell’isola verso le città costiere. Si tratta del Martha Brae River e le zattere sono condotte da esperti naviganti.

Scivolare lentamente lungo questo fiume silenzioso osservando la natura selvaggia fatta di canne di bambù che spuntano dall’acqua (con cui si costruiscono le zattere), banani e liane da cui potrebbe tranquillamente spuntare Tarzan da un momento all’altro e ascoltando solo il cinguettio dei colibrì e degli uccelli piangenti è una delle esperienze più autentiche e rilassanti che si possano fare in Giamaica.

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Fonte: @Jamaica Tourist Board

Zattere lungo il Martha Brae River in Giamaica

Merita, infine, di essere vissuta una delle esperienze che solo in Giamaica, e in pochi altri luoghi al mondo, si possono fare: nuotare di notte nella bioluminescenza, un fenomeno per cui alcuni microscopici organismi emettono luce per via di una reazione chimica dovuta all’assorbimento di luce durante le ore diurne.

Lo si fa nella Luminous Lagoon, la laguna più grande e luminosa al mondo, un luogo dove le acque dolci del fiume incontrano quelle salate dell’oceano provocando questa inedita nonché eccezionale reazione che rende le increspature dell’acqua di un colore blu fluo. Solo questa incredibile avventura vale il viaggio.

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Nostalgia della primavera? Ecco i luoghi da raggiungere adesso

C’è chi ama l’autunno, con la sua palette di colori e con quella possibilità che offre di trascorrere del tempo rilassati e al caldo, ma ci sono anche persone che – invece – durante i mesi invernali andrebbero solamente in letargo in attesa del ritorno del clima mite, della luce e di quella sensazione di rinascita che solo i mesi più caldi possono offrire.

Quindi, se le giornate che si allungano, i colori dell’autunno e il clima sempre più freddo non rientrano nella propria definizione di momento perfetto, ci sono luoghi ideali da raggiungere per porre rimedio alla nostalgia della primavera. Mete che, oltre alle temperature più calde, ci regalano un’esplosione di colori, un risveglio della natura e che ci fanno sentire in perfetta armonia con tutto ciò che ci circonda.

Mete lontane per chi ha nostalgia della primavera

Viaggiare inseguendo il clima mite, e quella sensazione di eterna primavera che piace a moltissime persone, è possibile. L’autunno e l’inverno, si sa, sono mesi che non piacciono a tutti: le giornate più brevi, il freddo, il tempo più dilatato e trascorso tra le mura domestiche, possono non andare a genio a tutti.

Se si è tra coloro che amano la primavera e ne sentono la nostalgia allora ci sono mete ideali per organizzare una vacanza. Tra queste come non citare il Messico, dove a novembre si possono ancora apprezzare temperature abbastanza elevate. Si tratta di un paese tutto da scoprire, ricco di storia, di cultura e di luoghi da sogno: tante le esperienze che si possono programmare per vivere una vacanza emozionante e sorprendente. A partire dal mese di novembre si conclude la stagione delle piogge e le temperature oscillano intorno ai 25 gradi.

Si alzano, invece, se si sceglie di visitare in questo periodo dell’anno le Seychelles. Novembre è un ottimo mese, così come dicembre: chi sceglie di volare verso una delle isole di questo arcipelago troverà un clima perfetto, quasi più estivo che primaverile. Sono uno stato insulare, un vero e proprio paradiso tropicale dell’Oceano Indiano dove immergersi nella bellezza della natura grazie a scenari da sogno.

Le location da raggiungere per una primavera fuori stagione

Non è necessario volare lontano, però, per inseguire un clima più mite: esistono, infatti, location da raggiungere in pochissime ore. Basti pensare alle Canarie, note proprio per la loro eterna primavera. Il clima, infatti, è mite tutto l’anno con temperature che si attestano su una media di 22 gradi. Si tratta di un arcipelago spagnolo che si trova nell’Oceano Atlantico: le isole principali sono sette, ma ve ne sono anche altre di dimensioni minori. Tenerife è quella più grande ed è la meta ideale per viaggi in famiglia, ma non solo. Natura, spiagge bellissime, borghi e servizi rendono questo luogo perfetto per scappare dal freddo.

Ancora più vicina è Cipro, una splendida isola che si trova nel Mar Mediterraneo orientale. Tantissime spiagge, mare pulito, natura, ma anche tanti servizi per chi decide di trascorrere una vacanza in questo luogo paradisiaco. E, ovviamente, ci sono anche città ricche di cultura che vale la pena visitare. Insomma, si tratta di una destinazione perfetta per chi cerca il mix perfetto di divertimento e relax, immergendosi in uno scenario da sogno.

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Parti ora: in questi luoghi è già Natale

È il periodo dell’anno più magico, quello in cui sembra di poter tornare bambini e di riuscire a riscoprire e a tenersi stretta la meraviglia tipica dell’infanzia. E poi le luci, gli addobbi, l’attesa, la possibilità di rivedere le persone care e trascorrere del tempo in loro compagnia.

Stiamo parlando del Natale e di tutto il bagaglio di meraviglia che porta con sé. Per vivere appieno il suo fascino, ci sono luoghi da raggiungere in cui provare in anticipo quella sensazione di gioia che regala questo periodo dell’anno, posti in cui questa festività si percepisce nell’aria. Che fanno tornare bambini e provare la gioia degli affetti, delle sorprese e quella sensazione che ci fa sperare che tutto sia possibile.

Le mete da raggiungere subito se si vuole anticipare il Natale e iniziare già da ora a vivere immersi nella magia delle feste.

I luoghi più classici per vivere il Natale (già adesso)

Ci sono luoghi che da soli rievocano il Natale, sono quelli in cui sembra di poter toccare con mano la magia di questo periodo dell’anno. Posti in cui tornare bambini, lasciarsi traghettare dalla fantasia e riscoprire il piacere di osservare il mondo con meraviglia.

Uno di questi posti è, senza dubbio, Rovaniemi. Siamo in Finlandia e, più precisamente, nella regione della Lapponia vicino alla linea del circolo polare artico. A circa otto chilometri da lì, si trova il Villaggio di Babbo Natale: la sua dimora ufficiale, che aprirà i battenti in vista delle festività 2023, il 12 novembre alle 17 con una cerimonia a cui presenzierà anche lui in persona con un discorso. Oltre all’atmosfera e all’ambientazione, che sembrano usciti dalla fantasia, questo luogo è particolarmente affascinante anche per la possibilità di ammirare l’aurora boreale.

Si resta nel nord dell’Europa e si vola a Drobak in Norvegia. Si tratta di una cittadina che si trova a circa 35 chilometri da Oslo dove poter visitare la casa di Babbo Natale e l’ufficio postale. Oltre all’ambientazione, che fa subito immergere nella magia del Natale, qui si può trovare ogni tipo di decorazione per il periodo e (anche) far affrancare la propria posta con il timbro ufficiale.

In Germania, invece, a Rothenburg ob der Tauber si trova il Käthe Wohlfahrt, ovvero il villaggio di Natale aperto tutto l’anno. Luci, colori, giocattoli rendono la visita a questo luogo indimenticabile: tra uno schiaccianoci grande come un uomo e un albero di Natale imponente, alto cinque metri. Se si cerca un luogo in cui sentirsi come in una favola, allora la città tedesca è il posto giusto.

In Italia: le destinazioni natalizie da non perdere

Anche in Italia ci sono luoghi in cui si può vivere il Natale già da adesso. Uno di questi è Arezzo dove, a partire dal 18 novembre 2023, ci si può immergere in un’atmosfera da sogno arricchita da attrazioni ed eventi. Sono previsti un mercatino, la giostra dei cavalli, la pista di ghiaccio, ma anche il fascino che regalano le luci, con installazioni speciali in piazza Grande e sui principali monumenti cittadini.

Per vivere l’incanto del periodo più bello dell’anno, un’altra meta italiana da raggiungere è quella composta da tre paesi ovvero Asti, Govone e San Damiano d’Asti che si trovano nella zona del basso Piemonte. Qui va in scena la magia di questo periodo dell’anno con il Castello Reale di Govone trasformato nella residenza di Babbo Natale, San Damiano d’Asti in location perfetta per un suggestivo presepe vivente e Asti come località nella quale ospitare il mercatino. Il tutto a partire dall’11 novembre.

Ci spostiamo a Trento per immergersi ancora nell’atmosfera perfetta. Girando per la città ci si può imbattere in tanti luoghi per vivere appieno l’attesa delle festività. In piazza Fiera e piazza Mostra, ad esempio, saranno ospitati i mercatini, mentre piazza Duomo accoglierà i visitatori con il suo bellissimo albero e piazza Dante, invece, con il villaggio incantato di Babbo Natale. Queste sono solo alcune delle tante iniziative che rendono Trento la meta perfetta per anticipare la magia delle feste. Il via all’atmosfera natalizia è previsto dal 18 novembre.

Piazza Duomo a Trento durante le festività natalizie

Fonte: iStock Photo – foto di Flavio Vallenari

Trento, piazza Duomo durante le festività natalizie

I posti del mondo in cui vivere l’atmosfera natalizia

Dall’Europa viaggiamo verso North Pole, che si trova a circa 200 chilometri da New York. Si tratta di un piccolo borgo che a Wilmington, nella contea di Essex, dove si trova il Santa’s Workshop, un parco in cui è Natale ogni giorno dell’anno. Un posto magico che, da tantissimi anni, regala momenti indimenticabili ai piccini ma anche ai più grandi.

Dai nomi delle strade (la principale si chiama Christmas Boulevard) qualcosa si dovrebbe già intuire, non dovesse bastare quello ufficiale della cittadina. Siamo in Indiana a Santa Claus e qui è difficile restare lontani dall’atmosfera del Natale. Tra decorazioni, località e vie dai nomi evocativi, si vive il 25 dicembre proprio tutto l’anno. Grazie a una visita al museo si può scoprire come mai questa cittadina abbia questo nome così speciale, inoltre i più piccoli possono scrivere una lettera e ricevere la risposta entro dicembre. Da visitare anche la grande statua dedicata a Babbo Natale e la chiesa.

E poi non possono mancare gli hotel: ci sono infatti diversi alberghi in cui è sempre Natale e che riescono a offrire ai propri ospiti esperienze indimenticabili, adatte soprattutto a coloro che apprezzano particolarmente il mese di dicembre con le sue luci, i suoi colori e i suoi sapori. Ci sono indirizzi da raggiungere in tante parti del mondo ma, se si vuole cercare una meta tutta italiana, allora perché non provare con Mirtillo Rosso, il primo Christmas hotel italiano. Si trova a Riva Valdobbia, vicino al comprensorio sciistico Monterosa Ski.

Dall’Europa, all’Italia, senza dimenticare anche mete lontane: per gli amanti del Natale, e di quell’atmosfera che solo questo periodo dell’anno sa regalare, vi sono tanti posti magici in cui replicare quelle sensazioni tanto profonde e care. Emozioni che arrivano dal passato e che si rinnovano a ogni dicembre, ricordi unici e indelebili che teniamo vivi nel nostro cuore come si fa con i momenti più belli e preziosi. A Natale sembra che ogni desiderio si possa esaudire e allora perché non provare questa emozione anche gli altri giorni dell’anno?

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Itinerari in bicicletta a pelo d’acqua: i più belli in Italia

Siete appassionati di ciclismo e amate pedalare senza fretta alla scoperta di territori che sanno trasmettere, oltre alle bellezze paesaggistiche, storia, natura, cultura ed enogastronomia?

Allora, rimarrete senz’altro estasiati dal progetto “Bici a pelo d’acqua“, l’ambizioso progetto che unisce Italia e Svizzera con itinerari di circa 270 chilometri lungo le reti cicloturistiche riconosciute dalla Regione Piemonte di cui l’acqua è il filo conduttore: un coinvolgente “viaggio senza frontiere” che costeggia fiumi come il Rodano, il Toce, il Ticino e il
Sesia, laghi come quello di Mergozzo e di Orta e una fitta rete di canali irrigui che portano la vita in risaia.

Le azioni progettuali si sviluppano partendo dalle vallate alpine del Vallese, per attraversare il Passo del Sempione o più comodamente usufruire del treno+bici da Briga a Domodossola, fiancheggiando i fiumi e i laghi, fino alle colline vitivinicole novaresi, territori da attraversare con lentezza, in bicicletta o a piedi, per gustare poco alla volta tutta la loro ricchezza vibrante di cultura, paesaggi, profumi e sapori, pedalando dolcemente fino alla pianura risicola e al suo capoluogo Novara.

“Bici a pelo d’acqua”, un viaggio senza frontiere

270 chilometri di ciclovie su 4 tracciati, per bici ed e-bike: la Via del Mare, la Pedemontana, la Via del Ticino e del Lago Maggiore e la Route du Rhône; itinerari uniti dal tema dell’acqua che si ritrova lungo tutto il percorso, tra fiumi, laghi, canali irrigui e risaie, dalla Svizzera col canton Vallese, passando per l’Ossola, il Lago d’Orta, e il Novarese fino alle risaie della Bassa e ancora il Ticino, oppure percorrendo la provincia da ovest a est lungo la Pedemontana.

Si tratta di percorsi adatti a ogni tipo di età e categoria, che si snodano su ciclovie, ovvero percorsi misti, greenway, strade sterrate di campagna, strade a basso traffico (spesso comunali o provinciali) dove il limite di velocità per gli automezzi è di solito posto tra i 30 e i 50 km/h: in questo modo, il ciclista ha l’occasione di pedalare ammirando i piccoli borghi con i loro castelli, il paesaggio che varia dalle montagne alle colline, ai laghi, ai fiumi e a bordo delle risaie della pianura risicola novarese con le antiche cascine ricche di testimonianze che richiamano i tempi passati con la storia delle mondine.

Gli itinerari tra luoghi a dir poco magici

Diamo ora uno sguardo alle principali località toccate da “Bici a pelo d’acqua” e partiamo con Domodossola, che si sviluppa attorno a Piazza del Mercato con portici quattrocenteschi ed edifici del XV e XVI secolo e vanta pregevoli collezioni nei suoi notevoli musei, per arrivare a Omegna, nel punto più settentrionale del Lago d’Orta, lambita dal torrente Nigoglia, che ha la particolarità di scorrere verso Nord: è nota per aver dato i natali a Gianni Rodari cui è dedicato il Parco della Fantasia, parco letterario dove perdersi tra i suoi racconti e le filastrocche per imparare giocando.

Ancora, ecco Pella, delizioso borgo di riviera con l’ animata piazzetta. Più avanti si arriva a Ronco Inferiore, raccolta località medievale che si specchia in acqua. In località Prorio, si trova l’attracco per raggiungere il borgo di Orta e l’Isola di San Giulio (la bici può essere caricata sul battello).

Il percorso si snoda sul lungolago toccando le località di Lagna, Villa Castelnuovo, Pascolo fino a giungere al Lido di Gozzano, tra boschi e canneti, in regione Buccione Vecchio.

In località Buccione si ammira l’antica Casa del Vescovo (luogo di sosta del clero che attendeva di imbarcarsi per l’Isola di San Giulio) mentre in centro a Gozzano da vedere sono la Collegiata di San Giuliano e l’antica Chiesa di San Lorenzo.

Poi, arriviamo a Borgomanero, città attiva e vivace sorta in epoca altomedievale, dove meritano una sosta la Collegiata di San Bartolomeo, l’Oratorio di San Leonardo e Villa Marazza, e a Novara, dove lo sguardo viene subito attirato dall’imponente Cupola della Basilica di San Gaudenzio: il centro storico vanta altrettanti luoghi di interesse come il Duomo antonelliano di Santa Maria, il Complesso Monumentale del Broletto e i Palazzi del Chiostro della Canonica.

Per concludere, ammiriamo Romagnano Sesia, immerso tra i vigneti delle Colline Novaresi, con l’ottocentesca Villa Caccia, sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, e il Mulino Vecchio di Bellinzago, oggi l’unico funzionante e in buono stato di conservazione tra i numerosi mulini ad acqua della Valle del Ticino.

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Esperienze che ti cambieranno la vita, e che puoi fare a costo zero

Là fuori, oltre i confini della quotidianità, c’è un mondo affascinante che aspetta solo di essere scoperto. Un museo a cielo aperto, dove ogni angolo, ogni dettaglio, ogni sfumatura nasconde un ricordo da creare. Eppure, non sempre è necessario spendere una fortuna per ammirarlo.

Certe volte, basta avere il coraggio di lasciarsi sorprendere e di sognare. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è alzare il naso all’insù, distogliere lo sguardo dal solito orizzonte e lasciarci stupire dalle meraviglie che ci circondano.

Quindi, prepariamoci a scoprire insieme quali sono le esperienze di viaggio a costo zero, quei luoghi magici e quegli attimi di pura bellezza che non richiedono grandi spese, ma solo la voglia di avventurarsi e di lasciarsi emozionare. Perché, alla fine, le esperienze più autentiche e gratificanti sono spesso quelle che non hanno prezzo.

Le esperienze imperdibili ed economiche

Firenze

Fonte: iStock

Skyline di Firenze, Toscana

Viaggiare è un’esperienza che ci trasforma, un’avventura che arricchisce la nostra anima e ci apre la mente. Tuttavia, talvolta, il costo può rappresentare un ostacolo. Eppure, esistono innumerevoli esperienze di viaggio a costo zero, o quasi, che possono regalarci momenti davvero indimenticabili. Quindi, armati di curiosità, spirito di avventura e preparati a scoprire un mondo di bellezza che ti aspetta.

Il maestoso Maschio Angioino: un incredibile tesoro di Napoli

Iniziamo il viaggio alla scoperta del nostro amato Bel Paese, immergendoci nel cuore pulsante di Napoli, una città vibrante e travolgente. Il punto di partenza è il Maschio Angioino, un monumento iconico che incarna secoli di storia. Questo maestoso castello, con le sue torri imponenti e le mura di pietra, offre uno scenario mozzafiato sul golfo.

Vivremo l’emozione di camminare tra i cortili e le sale di questo antico maniero, sentendo echeggiare le voci del passato. Il Maschio Angioino è un luogo che parla al cuore, il simbolo di una città che, nonostante le sfide, ha sempre saputo risorgere con forza e orgoglio. E mentre il sole si tinge di rosso e si riflette sulle acque del mare, ci prepariamo a scoprire le altre meraviglie che questa incantevole città ha da offrire. Un’esperienza che promette di essere ricca di emozioni e scoperte.

Una sfida lunga 7.000 chilometri sul Sentiero Italia

Proseguiamo con un percorso che ti invita a scoprire il nostro Paese come non l’hai mai visto prima. Un viaggio lungo 7.000 chilometri di paesaggi mozzafiato e di patrimonio culturale inestimabile. Questo è il Sentiero Italia, una meraviglia valorizzata dal Club Alpino Italiano.

Inizia nelle vette maestose delle Alpi, dove l’aria è pura e i panorami sembrano dipinti da un artista, fino a scendere nelle verdi colline dell’Appennino. La particolarità di questo progetto è che è aperto e accessibile a tutti. Non importa se sei un esperto escursionista o un principiante, ci sono percorsi per ogni livello di abilità. Non è solo uno dei cammini più lunghi del mondo, ma un invito a contemplare l’Italia e ammirarla da una prospettiva privilegiata.

Palazzo Strozzi: un gioiello rinascimentale toscano

Proseguiamo il nostro viaggio e ci dirigiamoci verso il cuore della Toscana, nella magnifica Firenze. Ci attende Palazzo Strozzi, uno degli edifici più emblematici del Rinascimento fiorentino. Questo sontuoso edificio, con la sua imponente facciata e i suoi cortili eleganti, è un vero capolavoro architettonico che lascia senza fiato.

Inoltre, ogni giovedì sera, dopo le 18:00, l’ingresso è gratuito. È quindi possibile visitare a costo zero il suo interno e ammirare le mostre temporanee che offrono uno sguardo approfondito sulla straordinaria ricchezza storica e artistica di questa splendida città.

I musei di Kensington a Londra: un viaggio nella storia e nell’arte

Lasciamo il sole della Toscana e ci immergiamo nel fascino unico di Londra, nel Regno Unito. Ci attendono i musei di Kensington, tre diamanti scintillanti nel panorama culturale della capitale inglese. Il primo, il Natural History Museum, è un tempio della conoscenza, custode dei campioni raccolti dal grande Charles Darwin.

Qui, è facile sentirsi piccoli di fronte alla grandezza della natura, ammirando fossili preistorici e creature marine esotiche. Poi, il Science Museum, dove il brivido dell’innovazione ti colpirà. Potrai ammirare il primo treno a vapore della storia, sentendo quasi il rombo delle sue ruote e il fischio del suo motore.

Infine, il Victoria and Albert Museum, una celebrazione strabiliante di arte, moda e design, con più di 5.000 pezzi che ti faranno viaggiare attraverso secoli di creatività umana. E la cosa più stupefacente? Tutti questi tesori sono a tua disposizione gratuitamente. Sì, l’ingresso a queste tre meraviglie è libero, un dono generoso che la città offre ai suoi visitatori. Questa è la magia di Kensington, un angolo di Londra dove il passato, il presente e il futuro si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Londra

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Museo di storia naturale, Londra
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L’Ungheria dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco: un viaggio straordinario

L’Ungheria si presenta agli occhi del visitatore come un Paese incantato, un luogo in cui l’eleganza delle architetture si plasma perfettamente alla maestria di Madre Natura. Ed è per questo che fare un viaggio attraverso i suoi siti Patrimonio dell’Umanità Unesco è un’esperienza entusiasmante, che permette anche di conoscere tradizioni secolari, paesaggi che fanno vibrare il cuore e tante attrazioni che possiedono un eccezionale valore universale per l’intera umanità.

I siti Unesco del Paese sono 8 in totale, alcuni concentrati nelle strade della sua vibrante Capitale, mentre altri sono dislocati nel cuore di questo luogo dell’Europa centrale, angoli così autentici che riescono persino a emozionare.

I siti Unesco di Budapest

Il nostro viaggio in Ungheria non poteva che iniziare dalla sua affascinante Capitale, Budapest, una città dall’atmosfera magica, sofisticata, riservata e pregna di storia e di stili.

È pressoché impossibile non innamorarsi di questa realtà, soprattutto quando si arriva al cospetto dei suoi siti Unesco.

La prima attrazione ad essere stata inclusa in questa prestigiosa lista, nell’ormai lontano 1987, è un qualcosa che riguarda il fiume da cui è lambita, il Danubio, vale a dire le sue incantevoli sponde che offrono un panorama a dir poco eccezionale.

E qui c’è davvero di tutto: i resti della città romana di Aquincum, il gotico castello di Buda, la cittadella, l’eclettico e accattivante parlamento, e molto altro ancora. In sostanza, parliamo di uno dei paesaggi urbani più straordinari del mondo e che è anche in grado di illustrare i grandi periodi della storia della Capitale ungherese.

Una menzione particolare la merita la Collina del Castello, un altopiano calcareo lungo 1 km che ospita i monumenti medievali e i musei più importanti della città.

Più recentemente, ovvero nel 2002, è divenuta patrimonio Unesco anche l’area del monumentale viale Andrássy, dimora di magnifici edifici, come il Teatro dell’Opera, e di monumenti che raccontano la lunga storia della città.

Il bellissimo (e antico) villaggio di Hollókő con i suoi pittoreschi dintorni

La frenesia della Capitale si dimentica velocemente andando verso Hollókő, un antico villaggio che ancora oggi è un esempio vivente di vita rurale prima della rivoluzione agricola del XX secolo.

Hollókő, villaggio Ungheria

Fonte: Visit Hungary

Veduta di Hollókő, Ungheria

È composto di una sola strada che si fa spazio in una vallata tranquilla circondata da maestose vette. Un luogo rimasto fermo nel tempo che ha meritato di essere inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità nel 1987.

Le grotte del Parco nazionale Aggtelek

Andare alla scoperta del Parco nazionale Aggtelek è come fare un viaggio nel ventre dell’Ungheria. Il motivo è molto semplice: in un’area piuttosto ristretta si sviluppano 712 grotte – ma potrebbero essere anche di più – che sono il risultato di un tipico sistema carsico di zona temperata.

Un posto affascinante poiché vi si può studiare la storia geologica di milioni di anni. E proprio qui, ad essere Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995, sono le grotte dell’Aggtelek e Slovak Karst. In più, da queste parti sorge la più grande grotta di stalattiti d’Europa, la grotta Baradla, che conta ben 26 km di lunghezza di cui 8 sfociano persino in Slovacchia.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma e l’ambiente in cui sorge

Se c’è un luogo in Ungheria dall’estrema importanza e dai profili ipnotici, quello è senza ombra di dubbio il monastero benedettino millenario di Pannonhalma, insieme all’ambiente in cui si trova.

Patrimonio Unesco dal 1996, è stato la dimora dei primi monaci benedettini, che si stabilirono qui nel 996, che hanno promosso la cultura in tutta l’Europa centrale.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma

Fonte: Visit Hungary

Il bellissimo monastero benedettino millenario di Pannonhalma

La struttura appare agli occhi del visitatore come un miraggio commovente: è un insieme di stili architettonici che testimoniano la sua distruzione, ricostruzione e anche restaurazione.

Una piccola chicca per gli amanti del vino: è circondata da un vigneto e una cantina con tradizioni che risalgono all’epoca romana. Inoltre, i circa 40 monaci che ci vivono producono anche diversi estratti, essenze di erbe e un’ottima birra trappista.

Il Parco nazionale di Hortobágy

Nel 1999 è stato dichiarato Patrimonio Unesco anche il paesaggio culturale della Puszta di Hortobágy.

Si tratta della più ampia area produttiva ungherese, nonché della più estesa prateria rimasta in Europa centrale. Un’area protetta straordinaria e probabilmente la culla delle meraviglie naturali più belle dell’Ungheria.

Praterie saline, pascoli, steppe, foreste alluvionali e boschetti nascondono paludi e laghi in cui dimorano antiche specie animali in via di estinzione. Inoltre, è anche il luogo perfetto per conoscere l’anima più autentica dell’Ungheria: la vita dei pastori locali.

La necropoli paleocristiana di Pécs

Visitare la necropoli paleocristiana di Pécs è come fare un salto indietro nei secoli, in tempi ormai antichissimi e in cui le tombe venivano riccamente decorate. Il cimitero appartiene alla città provinciale romana di Sopianae, oggi moderna Pécs.

Ma a colpire il visitatore è anche l’arte poiché queste tombe sono impreziosite da pitture murali di eccezionale qualità raffiguranti temi cristiani. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2000, è composta di due sezioni: la parte sotterranea dove venivano deposti i defunti e una cappella commemorativa fuori terra.

Paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

Il paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj è un must in Ungheria, soprattutto per gli amanti del vino, della buona cucina e dei paesaggi bucolici. Patrimonio Unesco dal 2002, è la culla di una lunga tradizione della produzione del vino e anche il posto più indicato per ammirare vigneti, fattorie, villaggi e piccole città.

Tokay, Unesco

Fonte: Visit Hungary

Il bucolico paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

A impreziosire il tutto ci sono labirinti di profonde cantine in cui scoprire qualsiasi aspetto della produzione dei famosi vini Tokaj, un capolavoro dolce per le papille gustative.

Paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl

Infine, ma certamente non per importanza e bellezza, il paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl che è Patrimonio Unesco dal 2001. Una zona da inserire assolutamente nel proprio itinerario in Ungheria perché qui si respira la storia, in quanto la presenza umana conta ben otto millenni.

Tra zone umide dove svettano canneti, vigneti e villaggi tradizionali, si possono toccare con mano le pratiche agricole tradizionali e conoscere a fondo la vivace cultura locale. Il tutto sulle sponde di un magnifico lago che questo Paese divide anche con la vicina Austria.

Insomma, il viaggio più intimo che si possa fare in Ungheria è quello alla scoperta dei suoi preziosi siti Patrimoni dell’Umanità Unesco.

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Come raggiungere Vienna dall’aeroporto

Vienna, l’aristocratica capitale del grandioso impero austro-ungarico, cela un incredibile patrimonio, prezioso lascito della monarchia asburgica: tra palazzi d’incanto, eleganti costruzioni, teatri, parchi e capolavori artistici è senza dubbio una delle città europee che più in assoluto vale la pena esplorare.

L’aeroporto internazionale Flughafen Wien-Schwechat

La capitale austriaca è davvero molto ben collegata con le maggiori città europee grazie ad un moderno aeroporto internazionale – Flughafen Wien-Schwechat – situato nella cittadina di Schwechat, posta ad appena una ventina di chilometri da Vienna. È, inoltre, particolarmente strategico per i collegamenti con la confinante Slovacchia: Bratislava, infatti, dista appena una sessantina di chilometri.

Allora, biglietti alla mano: resta solo scoprire come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro per iniziare ad esplorarla! La poca distanza dal centro città rende davvero pratico arrivare all’aeroporto di Vienna e numerosi sono i collegamenti disponibili, dal bus ai noleggi di auto con conducente passando per taxi e treni.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro  in treno

Se vi state domandando come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro utilizzando il mezzo più comodo, semplice e veloce, la risposta è senza dubbio: in treno.

Il CAT – city airport train – è il collegamento su rotaie che in 16 minuti esatti conduce nel cuore pulsante della città. Una volta sbarcati dal volo, infatti, sarà sufficiente seguire le indicazioni verdi che conducono al binario CAT-City Airport Train; la stazione di arrivo, poi, è quella di Wien Mitte-Landstraße, ubicata sulla linea della metropolitana Landstraße (U3/04).

Il CAT oltre a non effettuare fermate intermedie, offre il servizio di city check in ovvero la possibilità di far imbarcare i bagagli prima dell’arrivo in aeroporto; i treni, poi, sono attivi dalle 5.36 del mattino alle 23.36 della notte e per i ragazzi al di sotto dei 15 anni il biglietto, acquistabile a questo link, è gratuito.

Esistono, chiaramente, anche altre alternative su rotaie. I treni S-Bahn, simili alle nostre metro, o i treni Railjet che impiegano più tempo effettuando molte fermate ma il cui biglietto è meno caro di quello del CAT.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città in bus

Se le rotaie non vi convincono, niente panico: tutte le strade vi porteranno al centro di Vienna dall’aeroporto. Un altro mezzo piuttosto comodo per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro è il bus.

C’è una compagnia di trasporti che nella fattispecie si occupa della linea aeroportuale, ed è la Vienna Airport Lines: in appena venti minuti di autobus è possibile raggiungere la piazza Morzinplatz/Schwedenplatz. I bus sono attivi dalle 03.30 del mattino alle 23.30 della notte garantendo un servizio a copertura quasi totale.

Solo un’unica raccomandazione: i bus da e per l’aeroporto non rientrano all’interno dei servizi usufruibili con l’acquisto di un pass per i mezzi pubblici.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro in auto

Abbiamo già in precedenza in questo articolo considerato la prossimità tra aeroporto e centro città come uno dei grandi vantaggi nella logistica di un viaggio nella capitale austriaca. Questo aspetto si manifesta in maniera ancora più evidente al momento di considerare di raggiungere il centro città in auto: venti chilometri si percorrono in circa mezz’ora compatibilmente con la situazione del traffico.

Le possibilità sono molteplici: noleggiare un’auto e percorrere la A4 è la prima. Numerose, infatti sono le compagnie internazionali da qui prendere l’auto direttamente nel parking riservato ai noleggi P4-livello 0, che può essere comodamente raggiunto a piedi dal terminal percorrendo un sotto passaggio. Vi si trovano i principali car rental.

La seconda soluzione per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città, soprattutto se non amate essere in prima persona alla guida, è un taxi. Il costo per una corsa aeroporto-centro città si aggira intorno ai 45€ e le postazioni si trovano appena fuori dall’area arrivi; in alternativa è sempre possibile prenotarne uno online in anticipo.

Infine, per i viaggiatori che prediligono comodità ed eleganza senza badare a spese un noleggio con conducente potrebbe essere la soluzione ideale, soprattutto per chi viaggia per lavoro.

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Questa è la destinazione più romantica per la tua luna di miele

Il Giappone è indubbiamente una delle destinazioni più affascinanti al mondo. Questo Paese unisce in modo armonioso il passato e il presente, dalle metropoli frenetiche come Tokyo alle città storiche come Kyoto, il Sol Levante nasconde autentici tesori in luoghi meno conosciuti, che aspettano solo di essere scoperti.

Nell’ultimo anno, si è consolidato anche come una delle mete più gettonate per i viaggi di nozze. Sempre più coppie, infatti, stanno scegliendo il Giappone per celebrare il loro amore, affascinate da questa nazione misteriosa e piena di contrasti.

L’Organizzazione Nazionale del Turismo Giapponese ha riportato un notevole aumento nel settore turistico, con oltre due milioni di visitatori registrati solo nel mese di ottobre dello scorso anno. Oggi vi spieghiamo perché il Giappone è diventato la destinazione ideale per realizzare il più grande dei sogni d’amore.

Il Giappone: la scelta perfetta per il viaggio di nozze

Tokyo Giappone

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Tokyo, Giappone

Tutto ha avuto inizio in un momento magico dell’era del cinema, quando due delle star più luminose di Hollywood, Marylin Monroe e Joe di Maggio, scelsero Tokyo come sfondo per il loro indimenticabile viaggio di nozze nel 1954. Da quel momento, il Giappone è diventato una meta ambita per gli sposi di tutto il mondo, in cerca di un luogo in cui celebrare l’amore eterno.

Questa terra, con le sue strade illuminate da romantiche lanterne, i suoi giardini zen e i suoi templi antichi, è un viaggio nel tempo che lascia senza fiato e incanta l’anima.

Ma c’è un evento speciale che rende questa destinazione ancora più suggestiva: la fioritura dei ciliegi, conosciuta anche come Sakura. Ogni primavera, questa bellissima manifestazione della natura trasforma il paesaggio in un dipinto impressionista, con gli alberi che si tingono di sfumature rosa e bianche, mentre il cielo si tinge di un azzurro intenso. E cosa c’è di più romantico di una passeggiata mano nella mano sotto un tunnel di fiori di ciliegio, mentre i petali cadono dolcemente come neve?

Ma non solo. Anche l‘autunno in Giappone è un vero spettacolo di colori. Il paesaggio si tinge di tonalità calde, dai rossi accesi dei momiji (acero giapponese) ai gialli dorati dei ginkgo. Questo fenomeno, conosciuto come kōyō, è assolutamente affascinante, il momento perfetto per passeggiare tra i sentieri, respirare l’aria fresca e ammirare la bellezza fugace della natura.

Se invece preferite il freddo, l’inverno è ricco di affascinanti opportunità, oltre ad essere il periodo più conveniente per visitare il Paese. Infatti, il paesaggio si trasforma completamente, immerso in una coperta di neve candida. E per gli appassionati degli sport invernali, le montagne giapponesi offrono alcune delle migliori piste da sci e snowboard al mondo.

Le mete più gettonate per un viaggio di nozze in Giappone

Un viaggio di nozze è molto più di una semplice vacanza: è un’opportunità unica per creare ricordi indimenticabili con la propria metà. Quando si pensa alla luna di miele, le immagini che vengono subito in mente sono quelle della capitale, Tokyo.

Tuttavia, negli ultimi anni stanno guadagnando sempre più popolarità due destinazioni meno conosciute: la penisola di Izu, un rifugio romantico per le coppie che cercano una fuga dalla frenesia delle città, e l’isola di Naoshima, una perla per gli amanti dell’arte e del design. Conosciuta come “l’isola dell’arte“, infatti, ospita opere artistiche di fama internazionale e strutture architettoniche innovative.

Mentre le luci sfavillanti di Tokyo e la bellezza senza tempo di Kyoto attraggono milioni di visitatori ogni anno, in realtà è nei pittoreschi villaggi giapponesi che si nasconde l’anima più autentica del Paese. Questi luoghi, infatti, offrono un vero assaggio della vita quotidiana della popolazione locale, regalando un ritratto intimo e affascinante di una cultura così ricca e profonda.

In ogni regione, inoltre, vale la pena assaggiare i veri piatti tradizionali, tramandati attraverso generazioni. Un viaggio sensoriale nell’essenza stessa del Giappone: dai sapori delicati dell’Ishikari-nabe all’avvolgente profumo del Kiritanpo-nabe, ogni piatto racconta l’anima di questa splendida nazione.

Qui, è possibile vivere una luna di miele alternativa e indimenticabile, ritrovando quella connessione con le radici culturali e la semplicità della vita che rendono il Giappone un Paese così affascinante e unico.

spiaggia di Okinawa Giappone

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spiaggia di Okinawa, Giappone