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Guida di Vilnius, viaggio alla scoperta della capitale della Lituania

Capitale della Lituania, situata a sud del Paese vicina al fiume Neris, Vilnius costituisce il terzo gioiello delle capitali baltiche insieme a Riga e Tallin. Castelli, case tipiche bianche dai tetti color mattone, monumenti in stile barocco e il centro storico medievale, fanno di questa città un luogo attraente e ricco di interesse.

Non solo l’aspetto artistico colpisce il visitatore ma anche l’atmosfera che si respira, grazie alle piazze, i numerosi tavolini dei bar all’aperto, l’ordine e la pulizia delle sue strade, il mix perfetto tra luoghi storici e negozi alla moda e locali di tendenza.

Un mix perfetto per trascorrere qualche giorno in città senza annoiarsi.

Certamente una passeggiata a piedi nel centro storico vi permetterà di ammirare i principali monumenti ed attrazioni. Se avete tempo potrete anche visitare i musei classici o contemporanei come il Museo Mo oppure passeggiare ai Giardini dei Bernardini. Potrete anche addentrarvi in alcuni luoghi di grande interesse come il distretto di Uzupio Res Publika, una minuscola amministrazione indipendente all’interno della città.

Cosa vedere a Vilnius

Vi segnaliamo anche due dei luoghi più visitati a Vilnius:

Cattedrale di Vilnius: per la precisione è la Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao di Vilnius, maestosa in neoclassico, fu riscostruita più volte a seguito di distruzioni e danneggiamenti dovuti a incendi e guerre. Nel grande piazzale della chiesa svetta una torre campanaria, che con la sua altezza di circa 60 metri domina la città e ne è un simbolo.

Palazzo dei sovrani: il suo nome in lituano è Valdovų rūmai ed è stata la residenza dei sovrani di Lituania per molte generazioni. Un castello in muratura, circondato dalle mura, con aspetto sontuoso ed imponente e visitabile anche all’interno, oggi utilizzato come museo.

Castello di Trakai: situato a circa mezz’ora di auto dal centro città, il Castello, situato su una piccola isola del lago Galvé, collegata da un ponte sull’acqua, è davvero un luogo meraviglioso sin dal primo impatto. Circondato da alberi e prati e poi dall’acqua. Uno scenario romantico ed una storia antica che narra di Re e disfatte. Da visitare certamente.

Chiesa di Sant’Anna: è una delle chiese più storiche della città, meravigliosa per la sua architettura ed i suoi interni. In stile tardo gotico è rimasta intatta e invariata per oltre cinque secoli. Molti personaggi storici sono passati da questa chiesa apprezzandone la bellezza. Si dice che Napoleone avrebbe voluto portarla a Parigi, in segno di ammirazione.

Come arrivare a Vilnius

Raggiungere Vilnius con voli diretti dall’Italia è facile grazie ai collegamenti di Ryan Air dai principali aeroporti italiani. Giunti in aeroporto, poco distante dal centro città, è presente un servizio di bus navetta che collega comodamente al centro città.

Come spostarsi a Vilnius

I mezzi pubblici in città sono costituiti da tram e bus molto efficienti e in grado di condurvi in ogni angolo della capitale, anche se il centro è visitabile facilmente a piedi.

Dall’aeroporto internazionale di Vilnius è possibile utilizzare i bus dedicati al collegamento con il centro città o il treno. Segnaliamo che vi sono anche alcuni aeroporti a circa 60/100 km dalla città; da verificare sempre durante l’acquisto del biglietto aereo l’aeroporto di arrivo.

Dove dormire a Vilnius

Oltre ai classici hotel, sono molto diffusi in B&B, gli ostelli e gli appartamenti in affitto, solitamente molto curati e di qualità. Questo permette di trovare una soluzione ottimale per tutti i budget. Vilnius è una città piuttosto piccola, dunque, anche se non si alloggia in pieno centro non è difficile muoversi a piedi o con i mezzi pubblici per raggiungere i principali luoghi di interesse.

Cosa mangiare a Vilnius

  • Vedarai: salsiccia di maiale e patate servito con verdure
  • Cepelinai: grossi ravioli di patate ripieni di carne, in salsa con funghi e pancetta
  • Skilandis: salame con spezie
  • Spurgos: palline di frittella con marmellata o formaggio simile alla nostra ricotta

Documenti per viaggiare a Vilnius

I cittadini dell’Italia possono entrare in Lituania senza il visto. Il documento richiesto è la Carta d’Identità o il Passaporto in corso di validità e con scadenza posteriore alla data di rientro.

Vilnius informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: lituano
  • Fuso orario: +1h rispetto all’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata italiana a Vilnius, Žvejų g.14A – Tel: 00370 5 2120620/21/22 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Vilnius

 

 

I luoghi insoliti da vedere a Vilnius

 

 

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Destinazioni Viaggi

È davvero possibile percorrere la strada pedonale più lunga del mondo?

Scoprire territori sempre nuovi e “assaporare” ogni passo: chi ama viaggiare a piedi sa perfettamente che sono queste le due emozioni principali di ogni itinerario che rappresenta una sorta di piccola sfida con sé stessi. Si instaura un rapporto privilegiato con il sentiero che si percorre e si ha tutto il tempo per ammirare il più piccolo dettaglio. Che cosa potrebbe accadere se gli appassionati di questo tipo di viaggi sapessero che si possono visitare ben 16 paesi differenti con un solo itinerario? C’è chi ha dimostrato che questo viaggio così particolare è possibile: si tratta di utente di Reddit che ha pubblicato sul social network quello che è stato subito ribattezzato come il percorso pedonale più lungo del mondo.

Un percorso incredibile e unico

Il tragitto è stato reso pubblico da cbz3000, il nickname utilizzato da questa persona, ed è davvero sorprendente. L’intero percorso comprende città e Stati molto diversi, a partire dal Sudafrica con Città del Capo fino alla località russa di Magadan. L’intrigante itinerario, poi, comprende una tappa nel Canale di Suez, la Turchia, la zona centrale dell’Asia e la fredda ma affascinante Siberia. In totale si tratta proprio di 16 nazionali differenti e per raggiungere ogni meta non bisogna affidarsi ad aerei, treni o barche, sono sufficienti le comunissime strade e i ponti. Il percorso pedonale più lungo del mondo copre più di 23mila chilometri, una vera e propria manna dal cielo per chi non riesce a rinunciare a viaggi di questo tipo.

Sul web sono aumentati a dismisura i fan di questa interminabile passeggiata, con un utente dopo l’altro che si è detto pronto a partire. Si è subito capito, però, che non è un’impresa semplice. Anzitutto, per l’intero percorso servono ben 562 giorni, mentre il dislivello è di circa 123mila metri, il che equivale a dire che i viaggiatori devono essere disposti a salire e scendere dall’Everest per ben 13 volte.

Viaggio a piedi

Fonte: iStock

Scoprire nuovi posti viaggiando a piedi

Le difficoltà del tragitto pedonale più lungo del mondo

Il “mistero” è stato poi prontamente svelato. Il tragitto è molto popolare, però nessuno lo ha mai affrontato. Secondo gli esperti, è qualcosa di fattibile, ma per diventare realizzabile servirebbe molto altro. Entrerebbero infatti in ballo moltissimi fattori e chi ha proposto l’itinerario non ha tenuto conto di imprevisti ed eventuali ostacoli. Ma quali sono esattamente queste difficoltà? Per camminare in 16 paesi diversi sarebbero necessari tanti visti e permessi di ingresso, con requisiti che cambiano da confine a confine. Non vanno nemmeno trascurati gli sbalzi di temperatura e la necessità di avere un kit di sopravvivenza che attualmente non è mai stato predisposto perché impossibile. C’è chi ha sottolineato anche gli incontri con persone sconosciute e animali potenzialmente pericolosi, serpenti in primis. E che dire delle barriere linguistiche e della possibile carenza di acqua (per non parlare di quella sporca che si incontrerebbe sul tragitto)?

In poche parole è una missione impossibile, un “suicidio” come lo hanno definito molti utenti di Reddit. Le buone intenzioni c’erano di sicuro ma, come hanno spiegato gli esperti di viaggi, tracciare e immaginare un percorso su Google Maps non vuol dire automaticamente che si possa realizzare questa impresa. È vero che, come ricordavano i nostri avi, chi va piano, va sano e lontano, ma a volte bisognerebbe anche fare i conti con la realtà.

Itinerario nella natura

Fonte: iStock

Viaggiare a piedi per scoprire nuovi territori
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Viaggiare da soli a Praga

Praga è una delle capitali d’Europa meglio collegata con le principali città italiane ed in molti casi è servita da compagnie low cost, questo vi permette di poter organizzare anche una fuga all’ultimo momento per staccare la spina, divertivi e fare nuove amicizie.

Praga per una donna in solitaria

È una città facilmente visitabile per una viaggiatrice solitaria, il centro storico si gira tutto comodamente a piedi, è un ambiente sicuro, sempre piuttosto popolato anche di sera. Se vi doveste spostare in alte aree della città i taxi costano davvero pochissimo, così come gli alloggi. Come ho detto più volte nei miei articoli, per me una soluzione ottimale quando viaggio da sola e ho voglia di fare nuove amicizie è scegliere di dormire in un ostelli, magari in camera privata con bagno, ma prediligo una struttura che abbia dei bei ambienti in comune in modo da mettere in contatto gli ospiti e a Praga ci sono alcuni dei boutique hostel più belli d’Europa. Si incontrano sempre persone interessanti con le quali confrontarsi e magari trascorrere una serata. Un’altra opzione che in città ricche di storia può essere molto utile è unirmi ad un free walking tour, generalmente durano circa 2 ore quindi ti danno la possibilità di avere una visione globale del centro per poi scegliere cosa approfondire, in città molto turistiche come Praga esistono anche in Italiano, ma io vi consiglio di farlo in inglese così incontrerete persone da tutto il mondo. A Praga vale il consiglio universale quando si viaggia in solitaria, qualora vi trovaste in un luogo che vi mette a disagio, che vi sembra angusto, che vi trasmette paura, prendete un taxi e andate via, non proseguite a piedi, ascoltate sempre il vostro sesto senso. Se siete pronte ad una scorpacciata di arte e cultura io vi suggerisco di munirvi della Praga Card, vi farà risparmiare parecchio e anche saltare diverse file. Una chicca per un viaggio in solitaria al femminile a Praga, è regalarvi una beer spa, ossia un trattamento di bellezza in cui verrete immerse in una tinozza di birra, dalla quale si può anche bere. I lieviti e i principi attivi della birra, vi lasceranno una pelle morbidissima, e a seguire vi potrete riposare in un caldo letto di fieno. Un’esperienza da fare se vi piace la birra!

Cosa vedere a Praga in un Weekend

  • Il Quartiere ebraico:

È sicuramente un luogo che non dimenticherete facilmente, sia perché ci sono delle sinagoghe meravigliose e riccamente adorante come la Sinagoga Spagnola, che ha uno stile moresco, sia perché questi luoghi raccontano storie e come potete immaginare, sono storie molto tristi, a dire il vero più tristi di come ce le immaginiamo. Basti pensare che durante la shoa ne siano stati ammazzati 76.883 nella sola regione Ceca e Morava, immaginavate un numero così grande? Io no, a dire il vero non riesco ad immaginare neanche al livello visivo quanto siano tutte queste persone. Vi suggerisco una visita alla Sinagoga Pinkas, sui cui muri sono scritti i nomi di tutte le persone uccise nei campi di sterminio, ricoprono l’intera sinagoga, davvero da brividi. Ricordatevi che a seconda di quanti monumenti volete vedere nel quartiere ebraico potete comprare diversi tipi di biglietti, che hanno una settimana, quindi i vari monumenti si possono vedere anche in più giorni.

  • Kostantinum

Un luogo davvero magico, si accede solo tramite visita guidata è un ex monastero diventato una scuola gesuita, ha una delle più belle biblioteche del mondo, conserva manoscritti antichissimi e orologi astronomici di enorme valore. Vi suggerisco anche di salire sulla torre c’è una vista indimenticabile sui tetti di Praga.

  • L’Orologio astronomico

È sicuramente uno dei più belli del mondo ogni ora delle figure animate che rappresentano i 12 apostoli escono da una porticina e tutto si anima. Meraviglioso ma per i miei gusti c’è troppa gente che aspetta il cambio di ora, se avete modo venite la mattina presto o di notte.

 

  • Il Castello di Praga

Il complesso è piuttosto grande, ci sono diversi tipi di biglietti, io vi consiglio quello del circuito B che comprende Cattedrale di San Vito, l’Antico Palazzo Reale, la Basilica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro con la Torre di Daliborka, diciamo che vi occorrerà tutta una mattina per vederlo bene. Ho trovato molto carino il vicolo d’oro che è una strada cristallizzata nel tempo, con casa e botteghe come centinaia di anni fa.

  • Il Ponte Carlo

Per me il simbolo di Praga, le sue bellissime statue mi sono rimaste dal mio primo viaggio a Praga quando avevo 12 anni. Oggi è un luogo super turistico, consiglio di percorrerlo la mattina molto presto se non si vuole incontrare gente.

  • Mala Strana

È il famoso quartiere dall’altro lato del ponte, ossia dalla stessa parte del castello. Infatti quello che vi suggerisco è di andare la mattina al castello e poi passeggiare per Mala Strana, magari mangiare in zona e godervi gli angoli di questo quartiere. Non perdetevi il Lennon Wall, un simbolo di lotta e ribellione molto forte a Praga. Dopo la morte di Lennon questo muro venne usato come luogo dove raccontare, gridare, urlare il dissenzo verso il regime comunista, verso le limitazioni di libertà. Ha subito diverse “imbiancate” e quindi cambiamenti, ma ancora oggi è dove chiunque voglia lasciare un messaggio di rottura scrive.

  • Nove Mesto

Letteralmente si traduce “la città nuova” anche se ha più di 600 anni, fu fatta costruire da Carlo IV per contapporsi alla città vecchia che era piena di vicoli e strade anguste, infatti quello che caratterizza questa zona è la vastità degli spazi, dalle piazze ai boulevard. L’architettura predominante che troviamo adesso è sicuramente quella dell’Art Noveau, anche se spiccano edifici più moderni come la famosissima Casa Danzante. Buona parte del quartiere costeggia la Moldava, ci sono tanti caffè anche con deor all’aperto, negozi, centri commerciali. Attraverserete di sicuro Piazza San Vinceslao, la piazza più grande, 750 metri, ma soprattutto più iconica della città. In questa piazza sono iniziati tutti i momenti storici più importanti del paese, dall’indipendenza della Cecoslovacchia, alla Primavera di Praga alla Rivoluzione di Velluto.

Vi suggerisco di non perdere il Museo del Comunismo, a me è piaciuto molto, vale la pena vederlo per capire meglio come era vivere qui quando c’era l’URSS ovviamente nn solo come assetto polico ma soprattutto come privazione di libertà, di espressione, come continua repressione dell’individuo. L’ultima parte molto bella è dedicata alla Rivoluzione di Velluto. Come sempre conoscere la storia serve a non ripetere gli stessi errori, o almeno ci speriamo.

  • Il Quartiere di Zizkov

Siamo in una delle realtà più hipster e alternative della città. Nacque come quartiere operaio, ma negli anni si è evoluto molto fino a diventare il posto più trandy per giovani e per gli artisti che orbitano a Praga. È vicino al centro ma fuori dalla super calca, è local, a buon mercato, autentico e ci sono decine e decine di birrerie. Si dice che nella birreria di U Sadu, dove sono andata e che consiglio moltissimo, si contiuasse a spillare birra durante il coprifuoco imposto dal regime comunista. Io lo consiglio sicuramente per uscire la sera ed immergersi nella vera vita dei praghesi.

  • Passeggiare per Vinohrady

Anche questo è un quartiere residenziale poco fuori dal centro, ma a differenza di Zizkov questo è il quartiere più chic della città, anche più caro degli altri, dove ci sono bellssime case e palazzetti liberty. Quando fu creata la zona era una zona vinicola, gli edifici che si trovavano in questa parte della città erano cantine dimore di vinicoltori, nei secoli si è urbanizzato sempre di più, fino alla fine dell’800, inizi del ‘900 dove si è scelto di edificare diversi palazzi e boulevard. Da queste parti è molto piacevole passeggiare, magari entare in qualche giardino comunale e prendere un caffè al sole.

Un weekend a Praga è un ottimo modo per staccare, collegarsi con una nuova cultura, imparare tasselli di storia che fose ci mancano e fare tante nuove amicizie, come in ogni vero viaggio in solitaria.

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Destinazioni vacanze Viaggi

Le dimore più lussuose dove trascorrono le vacanze le Famiglie Reali

Oltre ai tanti impegni ufficiali ai quali non possono proprio fare a meno di ottemperare, le Famiglie Reali possono godersi qualche privilegio: le loro vacanze, ad esempio, le trascorrono in dimore super lussuose situate in splendide località molto riservate, ben lontane da occhi indiscreti. Scopriamo quali sono le loro residenze meravigliose.

Le dimore delle vacanze della Royal Family

Non possiamo che partire dalla Famiglia Reale inglese e dalle loro splendide residenze estive. La Regina Elisabetta II, che si è spenta lo scorso settembre all’età di 96 anni, amava moltissimo ritirarsi presso la sua dimora a Balmoral, nel Galles. Stiamo parlando di un suggestivo castello costruito a partire dal ‘300, immerso in un rigoglioso parco che si dipana per ben 20mila ettari nelle campagne circostanti. Elisabetta e suo marito Filippo vi hanno trascorso praticamente tutte le estati, ed è proprio qui che Sua Maestà è deceduta, nel luogo che forse più di tutti aveva amato.

Suo figlio, Re Carlo III, che gli è succeduto sul trono inglese, ha invece scelto la tenuta di Llwynywermod come sua residenza per le vacanze in Galles. Acquistata nel 2007, la proprietà include una deliziosa fattoria rimessa a nuovo e tre cottage (due dei quali vengono affittati quando il Re e sua moglie Camilla non soggiornano nella dimora principale). Mentre Kate Middleton e il Principe William preferiscono il mare: le loro vacanze di famiglia hanno come location Villa Antilles, nell’isola caraibica di Mustique. La lussuosissima abitazione viene affittata ogni anno per oltre 31mila euro a settimana, e gode di cinque camere da letto, una piscina a sfioro e una vista mozzafiato.

Prima di lasciare il loro ruolo da membri della Famiglia Reale, anche il Principe Harry e Meghan Markle hanno trascorso vacanze extra lusso. A quanto pare, la Duchessa di Sussex ama profondamente Ibiza, una delle mete turistiche più famose nel Mediterraneo. Nel 2019, lei e suo marito hanno trascorso l’estate in una villa di gran lusso alle Baleari affittata a ben 130mila euro la settimana, una scelta che all’epoca aveva suscitato qualche polemica. Dopo aver lasciato Londra, l’anno successivo, hanno invece passato il Natale in una residenza canadese costata addirittura 12,6 milioni di euro, ovviamente dotata di tutti i confort.

Le vacanze delle altre Famiglie Reali

Dove trascorrono le loro vacanze le altre Famiglie Reali? Re Felipe VI di Spagna e sua moglie Letizia, assieme alle figlie Leonor e Sofia, hanno una splendida residenza a Palma di Maiorca, sull’isola delle Baleari: si tratta di Palazzo Marivent, ricevuto in dono dal governo locale negli anni ’70. Nel corso del tempo, i Reali spagnoli vi hanno accolto molti ospiti illustri, tra cui la Principessa Diana con i suoi figli William e Harry. La Famiglia Reale olandese, invece, ama recarsi in Grecia per le vacanze estive. Qui, nei pressi della città di Kranidi, Re Guglielmo Alessandro ha acquistato una splendida villa extra lusso con piscina, porto turistico privato e spiaggia personale.

C’è chi invece apprezza particolarmente la Francia. È il caso della Famiglia Reale danese, che ha una residenza privata immersa tra i vigneti del sud del Paese: stiamo parlando di Château de Cayx, dove la Regina Margrethe e il suo defunto marito Henrik hanno persino scoperto il piacere della vinificazione. Mentre la Famiglia Reale belga è stata conquistata dalla piccola Île d’Yeu, circondata dall’oceano Atlantico. Qui Re Filippo e sua moglie Mathilde hanno preso in affitto una splendida villa ogni estate, fin quando non hanno deciso di acquistare una lussuosa proprietà.

Ma non c’è bisogno di andare troppo distante per le vacanze. La Famiglia Reale norvegese ha una meravigliosa proprietà a Bygdøy, una vera e propria fattoria un tempo appartenente ad un monastero. Oggi, dopo tante opere di ristrutturazione, è una dimora lussuosa dove si vive comunque in semplicità, a contatto con la natura. Tanto che qui vivono 60 mucche da latte e vari altri animali. Infine, la Famiglia Reale svedese trascorre le sue estati presso il Palazzo di Solliden, tenuta isolana ispirata alla splendida Villa San Michele di Capri. I suoi giardini sono un vero capolavoro.

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deserti Destinazioni luoghi misteriosi Viaggi

Il magico mistero del deserto: quando le dune cantano

Cè qualcosa di straordinariamente magico e apparentemente inspiegabile che succede quando la natura viene lasciata libera di agire, di plasmare i paesaggi e di regalarci spettacoli di immensa bellezza.

Visioni eteree che incantano e stupiscono, che sono un invito a viaggiare dall’altra parte del mondo per scoprire tutte le meraviglie che gli appartengono. Non solo paesaggi di sconfinata beltà, ma vere e proprie esperienze mistiche che coinvolgono e stravolgono tutti i sensi.

Come quella toccante melodia che si libra lieve nell’aria e arriva dritta al cuore di tutti gli avventurieri che osano attraversare le infinite distese di sabbia che brillano al sole e che sono incorniciate da colline dorate. È la musica del deserto, quella che prende vita quando le dune cantano.

Il canto nel deserto

Succede all’improvviso che, durante l’esplorazione di alcuni deserti nel mondo, le dune inizino a cantare. Lo fanno in maniera armonica, leggiadra ed emozionale, emettendo suoni diversi che si espandono nell’aria passo dopo passo.

Un mistero sonoro, questo, che nei secoli ha conquistato e affascinato viaggiatori provenienti da tutto il mondo, gli stessi che si sono lasciati suggestionare immaginando storie, leggende e magia, proprio lì, tra le sconfinate distese desertiche.

Marco Polo, nel suo Il Milione, aveva raccontato di aver udito una musica proveniente proprio dalle dune, con tanto di canti e accompagnamenti strumentali. Anche Charles Darwin aveva toccato con mano questa magia, raccontando dell’esistenza di una collina di sabbia in Cile che sembrava prendere vita proprio attraverso il suo canto.

Ci ha pensato poi la scienza a indagare sul campo, a cercare le motivazioni che andassero oltre le leggende e le storie che nascevano tra le singing dunes. Numerose ricerche, tra cui anche quella condotta dagli esperti del Centro Nazionale per le Ricerche Scientifiche di Parigi, le dune iniziano a cantare quando i granelli di sabbia si spostano e scivolano verso il basso, sia perché mosse dal vento, sia perché calpestate dalle persone che esplorano il deserto. Succede così che, quel movimento, emette dei suoni che variano in base alle dimensioni dei granelli di sabbia e al deserto stesso.

Quando ci si trova davanti a una duna composta da granelli di sabbia di dimensioni differenti, il suono riprodotto è molto più ampio e rumoroso. Nonostante ormai sia chiaro a tutti da cosa è generata la melodia nel deserto, resta ancora sconosciuto come il movimento della sabbia riesca a mettere suoni che imitano quelli delle note musicali.

I luoghi dove le dune cantano

Se siete affascinati dal canto del deserto, e volete immergervi tra i suoni delle singing dunes, allora dovete sapere che non tutti i deserti cantano. Ma ce ne sono alcuni che lo fanno, regalando show di incredibile bellezza a tutti i viaggiatori che li raggiungono.

Nel deserto del Qatar raggiungibile dalla capitale Doha, per esempio, è possibile ascoltare un’incredibile melodia che si libra nell’aria e che incanta. Anche in questo caso, a mettere in scena lo spettacolo sonoro sono le dune.

Un’altra destinazione da raggiungere, per ascoltare questo show firmato da Madre Natura, è il deserto del Gobi. Qui è possibile raggiungere Khongoryn Els, una distesa di dune nel sud della Mongolia, conosciuta anche con il nome Duut Mankhan, che letteralmente vuol dire “Le dune che cantano”. Nelle giornate particolarmente ventilate, i granelli di sabbia si spostano da una parte all’alta: è allora che si diffonde nell’aria un canto meraviglioso.

Anche in n Kazakistan, è passibile lasciarsi cullare dalla dolce melodia del deserto. Nel Parco Nazionale Altyn-Emel, infatti, si trova una duna che si snoda per circa 150 metri. Il suo nome Akkum-Kalkan ed è la duna che canta.

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capitali europee Destinazioni Europa itinerari culturali Monumenti Principato Di Monaco Viaggi viaggiare

Guida di Monaco, viaggio alla scoperta della capitale del Principato di Monaco

Monaco, città-stato del Principato di Monaco, è situata sulla costa sud della Francia con cui confina. L’antica Rocca, oggi Palazzo del Principe, fu edificata nel XIII secolo dalla famiglia dei Ghibellini.

Oggi attorno al Palazzo sorgono numerosi edifici di residenze private, scuole, ristoranti, hotel e servizi. Tra i quartieri più importanti nota è certamente Montecarlo, meta fashion di molti turisti, sede dell’omonimo Casinò e una delle tappe più importanti del Gran Premio di Formula 1.

Come tutte le città anche Monaco ha il suo centro storico, la Rocher. Arroccata su uno spuntone di roccia in posizione dominante.

Monaco è stata inclusa nella Francia in diversi periodi storici e l’influenza francese è dominante in tutta la città, dalla lingua alla cucina. I residenti a Monaco non sono molti e godono di numerose agevolazioni fiscali. Molti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport hanno residenza a Monaco, considerata una delle destinazioni più chic d’Europa.

Oltre al suo lato mondano Monaco offre spunti per visite culturali e storiche. Sempre affascinante non lascia mai i visitatori delusi.

Quando andare a Monaco: clima

Situata a Sud della Francia, sul Mar Mediterraneo, Monaco gode di un clima mite tutto l’anno ed è piacevole da visitare anche in inverno quando solitamente la temperatura non scende sotto i 10°.

Cosa vedere a Monaco

Casinò di Monte Carlo: il Casinò di Monte Carlo è una vera istituzione in città. Costruito a metà del 1800 da Charles Garnier, noto per i suoi palazzi a Parigi, come l’Operà, è ancora oggi un edificio storico, elegante e ben tenuto. L’attività del Casinò è sempre aperta dal pomeriggio sino a mezzanotte. Ospita anche il teatro e numerosi eventi cittadini. Frequentatissimo non solo dagli amanti del gioco ma anche dai turisti che amano ammirarne la bellezza architettonica e la sfarzosità dei suoi interni.

Palazzo dei Principi di Monaco: edificato sopra l’originaria fortezza del 1215, il Palazzo dei Principi è un sontuoso palazzo del quale è possibile visitare gli appartamenti in alcuni periodi dell’anno. Una collezione ricchissima di arredi e oggetti preziosi, conservati del corso dei secoli e, ancora, dipinti e, foto storiche. Il Palazzo è ancora oggi infatti residenza del Principe, dunque le visite non sono sempre possibili. Per verificare la disponibilità è necessario consultare il sito del palazzo in base al periodo prescelto. Immancabile, inoltre, ogni giorno alle 11:55, al di fuori del Palazzo, il cambio della guardia.

Giardino esotico di Monaco: per gli amanti della natura, il giardino esotico di Monaco è davvero uno spettacolo da non perdere. Voluto dal Principe Luigi II nel 1933, ospita una incredibile varietà di piante esotiche e mediterranee, giardini colorati con fiori rarissimi. Sono presenti, inoltre, la Grotta dell’Osservatorio ed il Museo di Antropologia.

Cattedrale dell’Immacolata Concezione: è la Cattedrale simbolo della città. In stile romanico-bizantino, fu costruita nel 1868 quando Monaco si staccò dalla Francia al posto della Chiesa di San Nicola di cui restano ancora la campana. Dedicata a Maria, ospita al suo interno sculture ed affreschi a lei dedicati.

Come arrivare a Monaco

Monaco è raggiungibile dall’Italia in auto o bus attraverso la Liguria di Ponente, oppure in treno.

L’aeroporto più vicino è Nizza che dista circa 30 km. In aeroporto è presente il servizio di bus navetta per Monaco.

Come spostarsi a Monaco

Il mezzo pubblico presente a Monaco è il bus, attivo con 6 linee diverse durante tutta giornata, con riduzione di orario nelle ore notturne.

Dove dormire a Monaco

Nonostante sia una città elegante e frequentata da VIP di tutto il mondo, Monaco offre diverse soluzioni di pernottamento. Certamente vi sono numerosi grandi alberghi di lusso, ma anche hotel boutique più raccolti e B&B tipici e certamente meno dispendiosi.

Cosa mangiare a Monaco

  • Alta cucina francese
  • Barbagiuan: mezzaluna di pasta ripiena di barbabietola o zucca rossa
  • Branzino alla monegasca (con verdure)
  • Pavés du Rocher: piccoli dolci di marzapane con miele e arancia

Documenti per viaggiare a Monaco

Per andare a Monaco è sufficiente la carta di identità in corso di validità.

Monaco informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: francese, inglese, italiano
  • Fuso orario: stessa ora dell’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata Italiana a Monaco, Av. de l’Annonciade – Tel: 00377 93 50 79 02 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

Cosa vedere nei dintorni di Monaco

 

 

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Destinazioni Estonia Europa Tallinn Viaggi viaggiare

Guida di Tallinn, viaggio alla scoperta della capitale dell’Estonia

Affacciata sul Mar Baltico, nel golfo di Finlandia, Tallinn capitale dell’Estonia, è uno dei paesi baltici più suggestivi. Con il suo centro medievale, i tetti delle case rossi, le piccole vie, la grande basilica ed il castello, la città è cinta da antiche mura e risulta davvero un piccolo gioiello.

Nel corso degli ultimi 20 anni è in continua evoluzione, combinando storia e modernità, piccola ma ricca di luoghi da visitare, accogliente e alla moda ma mai eccessiva.

Dichiarata Capitale Europea della Cultura nel 2011, dopo che nel 1997 il suo centro medievale è stato incluso tra i patrimoni dell’UNESCO, Tallinn ha tanti contrasti come palazzi in stile barocco affiancati da edifici ipermoderni come il KUMU, la galleria d’arte.

Una storia che ha visto passaggi e dominazioni dovuti ad interessi commerciali e strategici come quella svedese, e poi russa.

Infine, nuove aree urbane in totale armonia con l’ambiente si trovano intorno alle mura e verso il mare, e lo spettacolo della vista sul mare è sempre di grande impatto, in tutte le stagioni.

Quando andare a Tallinn: clima

Il clima a Tallinn è sempre piuttosto fresco. In particolare, in inverno non è insolito che la temperatura scenda sotto lo zero di qualche grado. Le ore di sole sono molto ridotte rispetto all’estate quando, pur restando sempre una città fresca, il sole tramonta molto tardi e le temperature possono superare i 20°

Cosa vedere a Tallinn

Old Town: la città vecchia, o città medievale è certamente la parte più suggestiva e ospita diversi monumenti da visitare: partendo dalla piazza principale, Piazza del Municipio ci si addentra nelle piccole e antiche vie, in particolare Vene e Pikk Tanav, per poi passare attraverso il Passaggio di Santa Caterina. Da vedere: la chiesa dello Spirito Santo, la chiesa di San Olav e la Cattedrale Ortodossa, di fronte al Palazzo del Parlamento.

Cattedrale di Aleksandr Nevskij: la cattedrale ortodossa, nella città vecchia, merita una visita accurata in quanto è davvero di alto valore architettonico e artistico. Ben visibile dalla collina di Troompea, è la più grande testimonianza di chiesa russa in tutta l’Estonia. Costruita tra il 1895 e il 1897, fu un progetto nato da San Pietroburgo per includere le province baltiche nello spirito e nella cultura russa. Fu a lungo segno del potere zarista.

Palazzo Kadriorg: poco a est rispetto alla città medievale, circondato da magnifici giardini sorge il Palazzo Kadriorg, palazzo di grande pregio, in stile barocco, commissionato da Caterina i° di Russia e oggi sede del Museo d’Arte d’Estonia. Ma solo ammirando i decori e la realizzazione delle sue sale la visita è già molto interessante. Durante l’estate i giardini sono ancora più incantevoli grazie a giochi d’acqua e fontane.

Come arrivare a Tallinn

Per arrivare a Tallinn dall’Italia sono disponibili diversi voli low cost. La durata del volo è di circa 3 ore da Roma e 2 da Milano. L’aeroporto è piuttosto vicino al centro città ed è raggiungibile in taxi o con il servizio diurno del bus.

Come spostarsi a Tallinn

I mezzi pubblici sono costituiti da diverse linee di bus. In orari notturni le attese sono piuttosto lunghe. Dall’aeroporto è previsto servizio bus con partenze ogni 30 minuti circa.

Dove dormire a Tallinn

Come per tutte le capitali europee, il centro storico offre sempre soluzioni per pernottare tra hotel di alto livello, B&B e ostelli. Ma non è solo il centro storico ad offrire opportunità ai turisti. Sono diversi i quartieri dove poter prenotare, come il quartiere di Pirita che in estate è molto amato perché sul mare, con tanto verde e luoghi di incontro, culturali e di divertimento. Gli hotel più eleganti si trovano invece a Kadriog, elegante quartiere con musei e gallerie d’arte, in perfetta posizione, tra il centro storico e Pirita.

Cosa mangiare a Tallinn

  • Kama: dolce con cereali misti tostati con latte e zucchero
  • Mulgikapsad: carne di maiale con crauti e patate bollite
  • Mulgipuder: porridge di orzo, patate e carne
  • Verivorst: sanguinaccio

Documenti per viaggiare a Tallinn

L’Estonia fa parte della comunità europea ed è inclusa nello spazio aereo Schengen. Per l’ingresso è dunque richiesta solo la carta di identità in corso di validità e non è necessario passare al controllo documenti all’arrivo dall’Italia.

Tallinn informazioni turistiche

  • Valuta: EUR – Euro
  • Lingua: estone, inglese
  • Fuso orario: +1h rispetto all’Italia
  • Corrente elettrica: 220V/50Hz
  • Numeri utili: Ambasciata italiana, Vene 2 – Tel: 00372 6276160 // Numero Unico europeo per emergenza – Tel: 112

 

Cosa vedere nei dintorni di Tallinn

 

 

I luoghi insoliti da vedere a Tallinn

 

 

Scarica il taccuino di Tallinn

Porta sempre con te il taccuino di Tallinn dove potrai appuntare le tue visite, i luoghi preferiti e il programma di viaggio.

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Alla scoperta dell’Irlanda lungo la Wild Atlantic Way

Oggi vi porto con me in Irlanda, alla scoperta di un itinerario unico nel suo genere: la Wild Atlantic Way. Questo percorso lungo 2500 km è spesso paragonato alla Route 66, forse perché regala, a chi sceglie di percorrerla, la stessa sensazione di libertà e di avventura che caratterizza la mitica strada americana. Il nome stesso, Wild Atlantic Way, fa già capire cosa aspettarsi: chilometri e chilometri di strade costiere, affacciate sull’Oceano Atlantico, caratterizzate da selvagge scogliere a picco sul mare, distese di prati verdi che contraddistinguono la campagna irlandese e piccoli villaggi pittoreschi dove si parla ancora il gaelico. Un tuffo nell’Irlanda più rurale e autentica, dove godersi ogni singolo istante, sia di giorno, alla scoperta di panorami mozzafiato, sia di sera, sorseggiando un buon bicchiere di birra e ascoltando musica tradizionale in un pub.

Come organizzare un viaggio sulla Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è di fatto una rete di strade che è sempre esistita, ma che il governo irlandese ha deciso di valorizzare attraverso una segnaletica ben chiara e un notevole investimento dal punto di vista turistico. La Wild Atlantic Way inizia da Malin Head, il punto più a nord della Repubblica di Irlanda, e scende lungo la selvaggia costa occidentale attraversando ben 9 contee e arrivando a Kinsale nella contea di Cork. Per percorrerla tutta è necessario avere a disposizione un’auto e almeno 15 giorni di tempo in base ai luoghi che decidete di visitare. In Irlanda ovviamente esiste un’estesa rete di mezzi pubblici, locali o a lunga percorrenza, ma avere un mezzo proprio vi garantisce maggiore flessibilità e la possibilità di prendere stradine secondarie e dedicare il tempo che volete a esplorare anche le zone meno battute. Per raggiungere la Wild Atlantic Way dall’Italia, potete volare su Dublino, con comodi ed economici voli diretti e low cost, e poi prendere un volo interno, operato da Aer Lingus, per l’aeroporto di Donegal. Qui saranno a disposizione numerose compagnie di noleggio, dove potete affittare un’auto per vivere questa fantastica avventura. Scegliete un’auto non troppo grande perché spesso le strade sono strette e tortuose e ricordatevi che in Irlanda si guida a destra, se non l’avete mai fatto i primi minuti può sembrare strano, ma vi abituerete davvero in pochissimo tempo. Alla fine del vostro viaggio, valutate di riconsegnare il mezzo all’aeroporto di Cork, oppure a quello di Dublino: potrebbe essere un’ottima occasione per visitare la vivace capitale irlandese.

Dormire e mangiare lungo la Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è l’itinerario perfetto per chi ama programmare viaggi on the road. Se avete a disposizione solo pochi giorni, vi consiglio di scegliere accuratamente quali zone visitare, organizzando in anticipo le tappe, i chilometri da percorrere e i luoghi in cui soggiornare. Se invece avete a disposizione almeno 2 settimane, potete permettervi un po’ di improvvisazione e andare dove vi porta il cuore. Lungo la Wild Atlantic Way troverete diversi tipi di alloggio, bed & breakfast, agriturismi, hotel di lusso, campeggi, ostelli e anche castelli. L’itinerario è talmente lungo e offre paesaggi così variegati che avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove fermarvi a dormire. La maggior parte delle strutture ricettive si trova sulle più famose piattaforme online per la prenotazione di alloggi. Se scegliete di viaggiare in alta stagione, il consiglio è di prenotare per tempo, per avere più scelta e tariffe migliori. Nella maggior parte degli hotel e dei bed & breakfast viene servita la colazione, la tradizionale Full Irish Breakfast, a base di uova e pancetta, salsiccia e fagioli, pomodori grigliati e pane tostato. Gli amanti della colazione dolce troveranno anche latte e cereali e pane tostato con marmellata, il tutto accompagnato da un lunghissimo caffè americano. Il pranzo è generalmente rapido e leggero: un sandwich o un’insalata si possono trovare facilmente nelle caffetterie. La cena è invece il momento giusto per provare la tradizionale cucina irlandese, a base di carne di manzo e agnello, patate, frutti di mare e pesce di acqua dolce. Imperdibile lo stufato di manzo cotto nella Guinness (la birra scura più famosa del mondo), il salmone (affumicato o grigliato), il tradizionale pesce fritto con le patatine oppure le ottime zuppe e vellutate. Dopo cena è d’obbligo fermarsi in un pub per sorseggiare una pinta di ottima birra irlandese: Guinness, Smithwick’s, Murphy’s sono solo le più famose, ma ne troverete moltissime altre, bionde, rosse o scure. Spesso nei pub vengono trasmette le partite di calcio o rugby e non sarà difficile trovare musica dal vivo.

Le tappe imperdibili della Wild Atlantic Way

Percorrere la Wild Atlantic Way per intero è un viaggio che richiede una gran voglia di macinare davvero tanti chilometri al giorno con la propria auto. L’itinerario comprende più di 150 punti di interesse, tra paesaggi naturali di straordinaria bellezza, siti di interesse storico e piccoli villaggi dove scoprire la cultura irlandese. Servirebbero mesi interi per esplorare ogni piccolo angolo nascosto! Eppure per me ci sono delle tappe imperdibili, da non lasciarsi sfuggire, che davvero valgono il viaggio lungo la Wild Atlantic Way. Ecco quelle nella mia top 5:

  • Il promontorio di Downpatrick: si trova nella contea di Mayo a pochi chilometri dal villaggio di Ballycastle ed è caratterizzato da una scogliera a picco sull’oceano, sferzata dal vento e dalle onde che su di essa si infrangono. È un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica dove si respira un’atmosfera di sacralità. La leggenda narra che sullo sperone di roccia (chiamato Dun Briste), che oggi affiora isolato in mezzo al mare e che in passato era attaccato al promontorio, si sarebbe rifugiato un re pagano che non voleva convertirsi al Cristianesimo. Dopo inutili tentativi di evangelizzazione, San Patrizio avrebbe appoggiato il pastorale sulla terra e la roccia si sarebbe staccata, lasciando il re a morire da solo. Più avanti nei secoli Downpatrick è diventato anche un avamposto di osservazione durante la seconda guerra mondiale e ancora oggi è visibile la scritta, fatta con le pietre, che segnalava ai piloti il territorio irlandese.
  • Il fiordo di Killary Harbour: l’unico fiordo dell’Irlanda si trova al confine tra la contea di Mayo e la contea di Galway. Si tratta di un braccio di mare lungo ben 16 km che si insinua tra le verdeggianti colline. Qui vengono allevate cozze e vongole, che vengono vendute nei mercati della zona. Durante la stagione estiva è possibile prendere parte a un tour in barca lungo il fiordo per ammirare le numerose specie di animali e di uccelli che vivono in quest’area marina. I più fortunati potrebbero anche avvistare delfini e foche.

  • Le isole Aran: sono un gruppo di tre isolette che si trova al largo della baia di Galway. La più grande, Inishmore, è visitabile con un’escursione in giornata partendo dal porto di Rossaveal. La traversata dura circa un’ora e ci sono numerosi collegamenti nel corso della giornata. Su Inishmore si trovano i resti di un forte preistorico, il Dún Aengus, risalente all’Età del Bronzo. Il forte era dedicato alla divinità pagana Aengus e aveva una funzione religiosa e cerimoniale. Situato su una scogliera di calcare a picco sull’oceano, a un’altezza di più di 100 metri, è un luogo davvero suggestivo con un’impressionante vista che vi lascerà a bocca aperta.
  • Le scogliere di Moher: sono sicuramente le scogliere più famose d’Irlanda e si trovano nella contea di Clare. Sono lunghe ben 8 km e alte circa 200 metri e il loro nome significa “scogliere della rovina”. Considerate in passato uno dei luoghi più pericolosi al mondo, oggi si possono visitare in totale sicurezza partendo dal Centro Visitatori. Qui sono stati creati parapetti e protezioni che permettono di percorrere il sentiero in tutta tranquillità e di godersi il magnifico spettacolo di queste rocce altissime che si gettano a strapiombo nel mare, dove le pulcinelle di mare fanno il loro nido.
  • L’anello di Kerry: si tratta di un percorso circolare di 179 km che parte da Killarney e attraversa la penisola di Iveragh nella contea di Kerry. Questo itinerario riassume in sé tutti i tipici paesaggi irlandesi: verdi colline con le pecore al pascolo, colorati villaggi costieri e scogliere a strapiombo sul mare. A ogni curva si apre uno scorcio diverso e meraviglioso in cui ci si può fermare per scattare una foto. L’anello di Kerry attraversa anche il Parco Nazionale di Killarney, che in primavera si accende con i colori degli alberi in fiore. Questo è il luogo ideale per gli amanti delle vacanze in natura ed è facilmente esplorabile anche a piedi o in bicicletta.

Oltre a queste tappe imperdibili ci sono davvero tanti altri luoghi di interesse. Il viaggio si può quindi organizzare in base ai propri gusti e interessi e arricchirlo con esperienze e attività particolari. Sicuramente l’elemento paesaggistico è predominante lungo la Wild Atlantic Way, ma anche l’aspetto culturale può rivelare grandi sorprese. In Irlanda viene organizzato un festival per ogni cosa e non sarà difficile trovare celebrazioni ed eventi in grande stile: festival di musica celtica, festival delle ostriche, festival per trovare la propria anima gemella… Insomma, in Irlanda ogni occasione è buona per festeggiare!

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A ottobre, questa città, ti mostrerà il suo volto più bello

Ci sono luoghi nel mondo che, diciamolo pure, sembrano baciati dalla bellezza. Il loro fascino, i loro colori e i loro scorci sono sempre mozzafiato. Però, proprio come le persone, ci sono momenti dell’anno in cui “indossano” degli abiti ancor più particolari, che da belle le fanno diventare quasi divine: è il caso di Kyoto, perla giapponese che diventa ancor più straordinaria a ottobre e durante i mesi autunnali.

La città, inserita nei siti protetti dall’Unesco, si trasforma e riesce, in maniera mozzafiato, a coniugare la sua essenza di reliquiario della cultura tradizionale giapponese ai suoi paesaggi naturali che, cambiando colore, sembrano quasi diventare dei dipinti. Come? Partendo dal Jidai Matsuri e continuando con una serie di iniziative e consuetudini che catturano il cuore di chi le guarda e le vive.

Kyoto e il Jidai Matsuri: un’esperienza unica

Per chi non lo sapesse, il Jidai Matsuri è uno dei più importanti festival del Giappone. Pur essendo meno noto nel mondo rispetto alle iniziative legate alla fioritura dei ciliegi, per l’intero Paese è un motivo di grande orgoglio, oltre che ragione di profonda emozione. Si svolge ogni anno il 22 ottobre, giorno della fondazione di Kyoto, e prevede una sfilata in cui tutti i partecipanti indossano vestiti tradizionali appartenente a ogni epoca della storia giapponese.

Kyoto, immagini dal Jidai Matsuri: incanto e tradizione

A partecipare sono sempre oltre 2000 persone, tra uomini e donne, e durante la sfilata vengono anche rappresentati alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del Giappone. La “processione”  parte dal Palazzo imperiale di Kyoto e arriva al Santuario Heian-jingu, per un totale di 4,6 chilometri. Non è possibile, però, seguirla, ma soltanto osservarla mentre passa. Le strade vengono infatti transennate, e chi desidera avere una posizione privilegiata deve prendere posizione almeno una notte prima.

Il foliage e la caccia alle foglie a Kyoto

Il Jidai Matsuri è sicuramente una delle ragioni per visitare Kyoto in autunno, ma chi conosce un minimo le bellezze giapponesi sa che non è tutto qui. Come abbiamo detto precedentemente, una delle “magie” della città è quella di unire la sua lunga tradizione ai suoi panorami mozzafiato che, proprio in autunno, iniziano ad assumere dei colori caldi, talmente suggestivi da dare la sensazione di perdersi nell’abbraccio più intimo della natura.

La natura e il foliage a Kyoto in autunno

Ammirare il foliage diventa praticamente d’obbligo. Anzi, diventa necessario, perché proprio a Kyoto si trasforma in una tradizione, quella del momijigari, ovvero caccia alle foglie. Sì: per gli abitanti di Kyoto (e ormai per i turisti) l’autunno diventa il momento per “catturare le foglie“, con particolare attenzione a quelle che vanno dal giallo al rosso. La cattura, ovviamente, è virtuale: si parla infatti di fotografare o osservare le zone dove le foglie (in particolare quelle d’acero) hanno i colori più belli.

Kyoto, l’autunno e la meditazione

Cos’hanno in comune il Jidai Matsuri e il momijigari? Semplice: sono momenti lenti, profondi, incentrati all’osservazione della storia e del cambiamento. Sia la sfilata che la caccia alle foglie, così come l’accensione delle izakaya serali (le luci notturne della città che in questo periodo diventano più flebili e d’atmosfera) e le visite al castello di Nijojo, che si caratterizzano per il melodico scricchiolare delle foglie secche, invitano a riflettere e a meditare.

Kyoto in autunno: bellezza e meditazione

Visitare Kyoto nel mese di ottobre e, in generale, nel periodo autunnale, significa dunque fare una full immersion non solo nel bello ma anche nello spirituale, scoprendo passo dopo passo non solo un luogo nuovo, ma anche una nuova parte di sé.

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Puoi allungare le tue vacanze estive raggiungendo queste destinazioni

L’arrivo di settembre, lo sappiamo, segna inevitabilmente il passaggio dall’estate all’autunno. E se da una parte sono tantissime le persone che non vedono l’ora di perdersi e immergersi nei caldi colori autunnali, dall’altra ci sono tutti quelli che non vorrebbero mai dire addio alla stagione dei divertimenti.

Anche se in questo periodo dell’anno, i viaggi all’insegna del sole e del mare sono già un lontanissimo e nostalgico ricordo da rimpiangere, esiste un modo riviverli e farlo ancora.

Chi desidera allungare o ripetere le proprie vacanze estive, nel periodo che va da settembre a ottobre, potrà realizzare il suo sogno organizzando un nuovo viaggio. Attenzione, però, a scegliere le destinazioni giuste. Ecco quali sono le migliori secondo noi.

Sharm el-Sheikh: tra mare da sogno e barriera corallina

Sharm el-Sheikh non ha bisogno di presentazioni. Meta prediletta di tutti gli amanti del mare, la località balneare dell’Egitto, situata tra la penisola del Sinai e il Mar Rosso, è la destinazione perfetta da raggiungere per tutti coloro che sognano una fuga dal freddo, o per chi vuole allungare le vacanze estive.

Tra spiagge sabbiose, acque turchesi e cristalline e barriere coralline, avrete come l’impressione di non aver mai salutato l’estate. E questo è vero anche e soprattutto tra settembre e ottobre, quando le temperature mantengono una media di 28/30 gradi.

Sharm el-Sheikh

Fonte: iStock

Sharm el-Sheikh

Tenerife: viaggio nel clima più bello del mondo

Quello delle Canarie è stato riconosciuto all’unanimità come il clima più bello del mondo perché è proprio sulle isole dell’arcipelago spagnolo situato al largo della costa nord occidentale africana che è possibile vivere un’atmosfera di eterna primavera.

Se sognate di fare una vacanza all’insegna di mare, sole, cultura e siti naturali, allora Tenerife è l’isola che fa per voi. La temperatura media è di 27 gradi, tra la fine di settembre e ottobre, mentre le piogge sono quasi totalmente assenti.

Mare, arte e cultura: destinazione Cipro

Sono molti i Paesi d’Europa e del mondo che consento di allungare le vacanze estive. Cipro, isola immersa nel Mediterraneo orientale, è uno di questi. Se è una vacanza vista mare all’insegna del clima mite che sognate, pur non rinunciando all’arte, alla storia, al mito e alla cultura, allora questa destinazione è il posto giusto.

Tra mare e safari: benvenuti in Kenya

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Kenya. Il Paese dell’Africa orientale, che affaccia sull’Oceano Indiano, offre un paesaggio eccezionale e variegato che comprende savane, zone lacustri e rilievi montuosi. Non mancano le spiagge, ovviamente, che durante la bassa marea offrono visioni eccezionali: atolli bianchi affiorano in superficie tra le acque limpide e trasparenti all’interno delle quali è possibile immergersi anche in questo periodo dell’anno.

Il caldo torrido dell’estate, infatti, lascia spazio a temperature piacevoli che permettono di vivere avventure incredibili all’insegna di mare e safari.

Dubai: tra mare, shopping e relax

C’è un altro luogo da segnalare per tutti quelli che non vogliono allungare le vacanze estive. Si tratta di Dubai, una fantastica meta autunnale per tutte le persone che vogliono rilassarsi al mare, fare shopping e scoprire tutto il fascino della città degli Emirati Arabi Uniti.

Tra settembre e ottobre il sole è assoluto protagonista delle giornate, ma l’afa dei mesi precedenti lascia spazio a un clima decisamente più godibile. È questo il momento perfetto per scoprire il deserto e il mare, per visitare il Burj Khalifa e concedervi qualche sessione di shopping di lusso.

Dubai

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Dubai