Categorie
Destinazioni fiori Olanda Viaggi

Dove vedere la fioritura dei tulipani in Olanda

Da marzo a maggio un mare di fiori colorati invade improvvisamente le campagne pianeggianti dei Paesi Bassi. Il colpo d’occhio è a dir poco straordinario: un tocco di colore dopo l’altro e ha inizio la fioritura dei tulipani in Olanda, riconoscibili fra mille per la tipica forma “a turbante” da cui prendono il nome. Questi fiori di origine turca fecero ingresso nei Paesi Bassi nel XVII secolo, e da quel momento in poi sono rimasti nel patrimonio storico e culturale del paese, che oggi ne detiene il primato per la coltivazione e l’esportazione.

Spettacolo imperdibile per tutti gli amanti dei fiori e non solo, questa fioritura avviene solo una volta l’anno e dura otto settimane. Sono tanti i visitatori che si recano nei Paesi Bassi per vedere il mare di colori più famoso del mondo. Vediamo dove è possibile ammirare la fioritura dei tulipani in Olanda, e vivere un’indimenticabile tulip-experience.

I campi aperti tra Kop Van Noord-Holland e Flevoland

In queste due località, situate la prima a Nord dell’Olanda, vicino Amsterdam, e la seconda nella parte più centrale del paese, è possibile vivere un’esperienza a contatto con i tulipani olandesi camminando tra i sentieri meno conosciuti dai turisti. Raggiungibili in auto o in bicicletta, in queste zone quasi tutte le aree sono infatti coperte da campi aperti e giardini di tulipani, dove potersi intrufolare gratuitamente tra una fila colorata e l’altra.

Con un po’ di fortuna sarà anche possibile avere i campi tutti per sé, e isolarsi tra i silenzi colorati della natura. Attenzione però ai proprietari dei campi, che un po’ meno tollereranno la presenza di turisti in cerca di idee stravaganti per i selfie! Nella zona di Kop Van Noord e Flevoland ai vasti campi si affiancano paesaggi sabbiosi e costieri, per combinare le passeggiate tra i fiori con una gita in spiaggia o sulle dune.

Il tratto è percorribile sia affittando un’auto in loco che in bicicletta, il mezzo per eccellenza del territorio, che grazie ai territori pianeggianti e ai percorsi ben organizzati è davvero bike-friendly. E durante le passeggiate, inutile dirlo, attenzione a non calpestare i bulbi o rovinare in alcun modo la fioritura!

Bollenstreek route e il giardino di Keukenhof

Un’altra zona dove poter ammirare lo spettacolo della fioritura di tulipani in Olanda è la zona del Bollenstreek, che comprende i territori tra Amsterdam e Den Haag. Per gli amanti delle due ruote è d’obbligo un giro sulla Bollenstreek route, che comprende circa 40 km da percorrere pedalando tra i profumi inebrianti del luogo, complici le temperature abbastanza miti ma non troppo.

Chi invece preferisce le quattro ruote può scegliere di affittare un’auto elettrica, e girare autonomamente tra i campi di tulipani , eventualmente con il supporto di un’audio guida. Proprio nella zona del Bollenstreek, a Lisse, si trova il famoso giardino di Keukenhof, una vastissima area di oltre 32 ettari di parchi con più di 800 varietà diverse di tulipani. Si trova a circa 35 km a sud-ovest di Amsterdam, ed è visitato ogni anno da milioni di persone provenienti da tutto il mondo, tanto da rappresentare la principale attrazione per i Paesi Bassi.

Un vero e proprio giardino delle meraviglie in cui perdersi tra campi fioriti, mulini a vento, laghi, fiumi e paesaggi da cartolina. Qui gli espertissimi floricoltori del luogo amano esporre tulipani di ogni tipologia e sfumatura, proprio per dimostrare la profonda conoscenza del bulbo; non a caso gli olandesi sono i primi esportatori di fiori un tutta Europa.

È una vera battaglia “all’ultimo tulipano” per mantenere il primato nell’esportazione di questo e altri bellissimi fiori, anche questi esposti qui, tra cui orchidee, narcisi e giacinti. Per visitare Keukenhof ci sono diverse opzioni, tra cui l’acquisto del biglietto di ingresso con il transfer di andata e ritorno da Amsterdam, o l’opzione davvero originale di visitare il parco con un giro in crociera sui canali tra tulipani e mulini a vento.

Quando le gelide temperature invernali si allontanano pian piano e arriva la primavera il tulipano trova il suo spazio tra i fiori più amati e desiderati. Schiudendosi dona a chi ha la fortuna di osservarlo un momento di pura emozione, un fiore che con i suoi colori e il suo simbolo di rinascita ha fatto il giro del mondo. Sarà per questo che trovarsi nei giardini di tulipani di Amsterdam e dintorni vuol dire assistere a uno degli spettacoli più belli del mondo. Può sembrare un’esagerazione, ma è proprio così che la descrive chi c’è stato: un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.

Categorie
Destinazioni itinerari culturali musei Viaggi

Musei che rispettano l’ambiente: i più green del mondo

La salvaguardia dell’ambiente ormai passa da tutti: a doversene occupare non siamo solo noi in prima persona, ma anche strutture, imprenditori e molto altro ancora. Non sono da meno i musei che, giorno dopo giorno, diventano sempre più ecosostenibili optando per energie pulite, economiche e rinnovabili, politiche con rifiuti zero e, al contempo, per mostrare ai loro visitatori un mondo sempre più green.

I musei più sostenibili d’Europa

Nel nostro continente sono davvero molti i musei che hanno preso la direzione dell’ecosostenibilità. Noi ne abbiamo selezionati alcuni a partire dal Quai Branly, un museo etnologico che accoglie le culture indigene più disparate. Si caratterizza per la presenza di un giardino verticale di 800 metri quadrati che contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria e alla mitigazione del microclima.

Contemporaneamente si avvale di energia solare e geotermica per tutte le proprie esigenze in termini di illuminazione e climatizzazione. Si trova a due passi dalla ben più famosa Torre Eiffel e può essere definito come il più esotico dei musei di Parigi.

Quai Branly museo ecosostenibile

Fonte: iStock – Ph: Jef Wodniack

Il Quai Branly di Parigi

Non è da meno la Fondazione Pierre Arnaud la cui splendida facciata, composta da 84 tessere solari in vetro, si specchia nel Lago di Louchè, in Svizzera. Sostenibilità ed eleganza sono le carte vincenti di questo polo culturale di arte moderna e contemporanea poiché è stato progettato nel massimo rispetto dell’ambiente e dei criteri di efficienza energetica.

Vi basti pensare che i grandi pannelli fotovoltaici che impreziosiscono la facciata soddisfano il fabbisogno energetico per l’illuminazione del centro e garantiscono l’isolamento termico ideale per le opere d’arte. Davvero eccezionale è anche la sua terrazza panoramica: oltre a mimetizzare la struttura, è un giardino pensile che ospita piante tipiche del Vallese come le stelle alpine.

L’ultimo dei musei d’Europa particolarmente green che vi vogliamo segnalare è la Kunst Haus Wien, in Austria. Nel 2018, infatti, il museo è stato coinvolto in maniera determinante nello sviluppo del catalogo di criteri per i musei green. Sfoggia una sontuosa facciata verdeggiante e oltre 260 diversi tipi di piante crescono intorno all’edificio. Inoltre, sul tetto si sono stabiliti due alveari, il cui miele biologico viene venduto nello shop del museo.

I musei pi green del mondo

Superando i confini del nostro continente, si scoprono altrettanti musei green che svettano nel resto del mondo. Uno di questi è il Museo di Storia Naturale di Shanghai. Si tratta di uno spettacolare edificio dalla forma di conchiglia nautilus che si sviluppa su un’area complessiva di 44.500 metri quadrati.

Sfoggia ben sei piani espositivi dove spicca un luminosissimo atrio di 30 metri di altezza in cui la luce naturale filtra da una parete vetrata che ricorda la struttura cellulare delle piante. Un edificio famoso anche per il sistema geotermico che regola la temperatura interna, gli specchi d’acqua che favoriscono la climatizzazione naturale degli ambienti e un rivestimento che massimizza l’assorbimento dell’energia solare. Infine, è dotato di un tetto verde per la raccolta dell’acqua piovana che viene poi riutilizzata per ridurre i consumi, e una parete verde che purifica l’aria e tutela l’edificio dagli sbalzi termici e dall’inquinamento acustico.

Altrettanto interessante è la California Academy of Sciences di San Francisco in cui si conducono progetti scientifici sull’ambiente e sull’educazione ambientale. Al suo interno è custodito un grandissimo acquario, una mostra permanente sulla foresta pluviale, un planetario e anche un’area dedicata alla storia naturale.

California Academy of Sciences museo green

Fonte: iStock – Ph: Rosangela Lima

L’ingresso della California Academy of Sciences

Progettato da Renzo Piano, può vantare un tetto completamente vegetale e anche il riutilizzo delle acque reflue per alimentare le piante che si trovano all’intero del complesso. Tra le altre cose, non viene utilizzata aria condizionata: bastano le finestre e le piante che mitigano il microclima. Per ultimo, ma non per importanza, sono presenti pannelli solari e tecnologie che trasformano i fulmini in energia e quasi tutte le sue strutture metalliche sono fatte in materiale riciclato.

Tra i musei più green del mondo non si può non nominare l’Opera House di Sydney. L’edificio ha infatti azzerato le proprie emissioni di carbonio diventando “carbon neutral”. Più nel dettaglio, il 24 settembre 2018 è stata premiata dall’Australian Government’s National Carbon Offset Standard (NCOS) per i risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni di carbonio, con ben cinque anni di anticipo rispetto a quanto programmato.

Gli interventi si sono concentrati principalmente su due fronti: quello dei consumi elettrici e quello dei rifiuti. In ambito energetico sono stati ridotti i consumi del 75% con interventi volti alla sostituzione delle lampadine nella sala concerti con lampade LED e del 9% intervenendo sul preesistente sistema di raffreddamento. Senza dimenticare che i consumi di acqua ed energia vengono costantemente monitorati.

I musei più ecologici d’Italia

Non sono meno attenti i musei italiani che, giorno dopo giorno, diventano sempre più ecologici. È il caso del MUSE, il Museo delle Scienze situato a ovest del centro storico di Trento. Si tratta di un complesso di 11 blocchi che porta la firma di Renzo Piano e che vanta un sistema orientato alla filosofia green grazie allo sfruttamento di energia solare e geotermica tramite celle fotovoltaiche, pannelli solari e sonde a scambio termico.

Nella stessa direzione va anche la scelta di serbatoi per il recupero dell’acqua piovana, pannelli radianti a pavimento e lucernari comandati da sistemi domotici per garantire ventilazione e illuminazione naturali, risparmio d’acqua e riscaldamento ottimale. Per quanto riguarda i materiali, sono stati privilegiati quelli locali come la pietra Verdello e facilmente rinnovabili come il bambù per i pavimenti e il legno per le parti strutturali.

Molto interessante anche il Museo Salvatore Ferragamo a Firenze che ci dimostra che anche la moda può fare la sua parte in fatto di sostenibilità ambientale. Nel 2016 è stato premiato come primo museo aziendale Green d’Italia, ottenendo lo standard internazionale ISO 14064, legato alla rendicontazione delle emissioni di CO2 legate alle proprie attività.

Negli ultimi anni ha inoltre ottenuto numerose certificazioni riguardanti gli approcci sostenibili che ha adottato, ponendosi come obiettivo quello di affrontare i temi della sostenibilità attraverso la moda e l’arte.

Infine, vi consigliamo di fare un salto al Museo Explora di Roma, un museo no profit dedicato soprattutto ai bambini. Si tratta di un luogo che incoraggia il desiderio di apprendimento dei più piccoli grazie anche a delle esposizioni stimolanti e divertenti.

Inoltre, vi sono installati due impianti fotovoltaici che producono ogni anno 40mila kWh di elettricità pulita.

MUSE – Museo della Scienza ecosostenibile

Fonte: iStock – AnryMos

MUSE – Museo della Scienza, Trento
Categorie
Colorado Destinazioni Europa Francia mare Nord America parchi naturali Provenza vacanza natura Viaggi

Il Colorado della Provenza, un canyon a due passi dal mare

L’immediato entroterra della Provenza – Costa Azzurra regala un’infinità di luoghi e paesaggi inaspettati che meritano di essere scoperti durante una vacanza trascorsa nel Sud della Francia.

Tra i tanti luoghi da visitare ce n’è uno decisamente inaspettato, che per il suo territorio alquanto inusuale per le latitudini a cui si trova è chiamato “Colorado della Provenza”. Chi ha visitato alcuni dei parchi americani come la Monument Valley o il Bryce Canyon o Zion National Park o ancora l’Antelope Canyon, per esempio, si ritroverà nel paesaggio e nei colori che si presentano davanti agli occhi di chi viene qui.

Il luogo è Rustrel e prende il nome dal vicino villaggio che conta all’incirca 700 abitanti, uno dei tanti “village perché” come li chiamano da queste parti arroccati sulle colline che fanno da cornice a tutta la Riviera francese.

Rustrel-provenza

Fonte: 123rf

Il color ocra del Colorado della Provenza

Qui tutto è color ocra. A rendere unico questo luogo sono le sue incredibili formazioni rocciose, nate dall’erosione del tempo e dagli agenti atmosferici. Queste formazioni risalgono a più di 200 milioni di anni fa. I giacimenti di ocra iniziarono a essere sfruttati fin dal ‘700 e le formazioni rocciose odierne sono anche il risultato dell’erosione e degli scavi fatti nel corso degli anni.

La leggenda di Rustrel

Un’antica leggenda narra che la terra di Rustrel sia diventata rossa per via del sangue versato dalla bella Sirmonde che si suicidò lanciandosi giù dalle falesie pur di non essere trafitta dalla spada dal marito che aveva scoperto che la moglie aveva un amante.

I sentieri del Colorado della Provenza

Il modo migliore per esplorare questo luogo incredibile è seguendo i vari sentieri che negli anni sono stati tracciati tra le rocce color ocra e la verdissima macchia mediterranea.

Uno degli itinerari più suggestivi da percorrere a piedi è quello che porta ai Camini delle Fate, delle formazioni rocciose simili a quelle che si trovano nella Cappadocia, in Turchia.

L’itinerario del Sahara è il più gettonato. Semplice e adatto a tutti, è lungo 2,1 chilometri e il giro dura circa 40 minuti considerando l’andata e il ritorno.

Il sentiero dei Belvedere abbraccia l’intero Colorado provenzale, regalando una splendida vista di tutto il “Colorado”. Questa passeggiata è più difficile e ha un dislivello maggiore, ma offre un panorama che vale la fatica. Il circuito è lungo circa 4 km e dura circa un’ora e 45 minuti di cammino con un dislivello di 70 metri.

Tutti i sentieri sono indicati con segnaletiche blu e arancio, posizionate sui pali di ferro rosso che aiutano a seguire gli itinerari corretti da seguire. Infatti, è severamente vietato uscire dai tracciati in quanto il Colorado della Provenza è un patrimonio naturale molto fragile e sensibile al grande afflusso di visitatori. Per riuscire a preservarlo bisogna essere estremamente rispettosi del territorio. Inoltre, è vietato avvicinarsi ai Camini delle fate in quanto la roccia è estremamente friabile e quindi pericolosa, con rischio di cadute e smottamenti.

Categorie
Destinazioni eventi pasqua vacanze Viaggi weekend

Vacanze di Pasqua: dove andare per un weekend o più

Anche quest’anno le vacanze di Pasqua sono alle porte: uova di cioccolata, torte pasqualine, pastiere e casatielli iniziano a fare capolino nelle cucine degli amanti della tradizione. Pasqua con chi vuoi…e dove vuoi. In famiglia, in coppia o con gli amici, con le vacanze di Pasqua si ha un’occasione in più per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e godersi le prime giornate di primavera.

L’anno prosegue spedito, e allora perché non staccare la spina e trascorrere un weekend rilassante nella natura o vedere posti nuovi? Come sempre il nostro ‘Bel Paese’ ci offre mete colorate e per tutti i gusti, da Nord a Sud isole comprese, raggiungibili comodamente in auto o in treno. Se hai a disposizione l’intero periodo delle feste pasquali e vuoi prenderti una piccola vacanza qui troverai alcune idee per decidere dove andare a Pasqua.

Vacanze di Pasqua in relax tra le Dolomiti

Se hai bisogno di allontanarti dai ritmi frenetici della città le Dolomiti sono la meta giusta per te. Qui il tempo sembra essersi fermato: montagne che dominano incontrastate, sentieri che si snodano tra gli alberi e piccoli paesini silenziosi che si schiudono nella vallata. Questi luoghi sono un incanto anche nel periodo primaverile, quando le temperature si fanno più miti e iniziano le prime fioriture tra gli animali in libertà.

Per i più desiderosi di un’esperienza mondana la meta perfetta è Cortina D’Ampezzo, pronta ad accogliervi con le sue vetrine internazionali e i locali alla moda. Qui tutti gli alberghi sono dotati di ottimi ristoranti per degustare i piatti tipici locali e di Spa di lusso. Per godersi ancora meglio questo spettacolo della natura dagli hotel è possibile partecipare a tour guidati di un giorno nelle valli delle Dolomiti.

Gita tra le colline verdi dell’Umbria

Anche il centro Italia ci offre diversi luoghi ricchi di natura, arte e cultura dove poter andare in vacanza a Pasqua. Le Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi e Spoleto sono solo alcune delle località umbre che vale la pena visitare. Grazie ai pochi chilometri che separano queste cittadine medievali è possibile organizzare facilmente una gita unica con diverse tappe tra oasi naturali, città storiche, buon cibo e divertimento.

Per gli sportivi è d’obbligo una corsa intorno al Lago Trasimeno prima (o dopo) Il pranzo di Pasqua, mentre per i più audaci sono tante le attività da fare sulle rapide delle Marmore, anche per i più piccini. Per tutti i Chocolate lovers… preparatevi, passeggiando per il centro di Perugia le botteghe offrono cioccolatini per tutti i gusti.

Weekend di Pasqua nel verde dell’antica Roma

Se sei un amante delle scampagnate ma non vuoi rinunciare alla cultura la capitale romana con i suoi numerosi parchi archeologici offre proprio questo connubio perfetto. Soggiornando in qualsiasi hotel al centro della città potrai facilmente raggiungere con la metro uno dei numerosi antichissimi spazi verdi: il parco degli Acquedotti, il Parco della Caffarella o quello di Villa Borghese sono tra i più ambiti per rigogliosità e magnificenza. In particolare a Villa Borghese, il più vasto dei tre, è possibile vedere monumenti, fontane e antichi edifici, e visitare uno dei più importanti musei della capitale.

Se sei amante delle due ruote potrai anche partecipare a tour organizzati in bicicletta su una delle più antiche strade romane, l’Appia Antica: chilometri di verde tra siti antichi siti archeologici unici al mondo.

Un assaggio d’estate: la Costiera Amalfitana

Se non hai ancora deciso dove andare a Pasqua e hai voglia di mare la Costiera Amalfitana ad aprile regala un assaggio d’estate. Non a caso è molto ambita anche dai vip: basta un raggio di sole ed ecco risplendere i mille colori scintillanti del mare e delle tipiche costruzioni a incastro. Da Salerno ad Amalfi passando per Cetara, Vietri sul Mare e dritti verso Positano: paesaggi naturali unici, e tra uno spostamento e l’altro è d’obbligo un assaggio del limoncello di Amalfi o della famosissima colatura di alici di Cetara. Anche qui le località sono raggiungibili comodamente in auto, e da Napoli sono organizzati tour di un giorno alla scoperta di Sorrento, Positano e Amalfi.

Ecco alcune idee per sfruttare al meglio il periodo delle vacanze pasquali e ricaricare le batterie in pochi giorni. Dopo le chiusure della pandemia e il post-Covid il piacere di viaggiare liberamente torna a farsi strada più forte di prima. E, anche se il periodo si preannuncia affollato, con un po’ di organizzazione anticipata si dimezzano i tempi di attesa e si ha più tempo per godersi le bellezze del luogo. Finito il viaggio si torna più rilassati alla routine quotidiana, magari con della cioccolata in più sulla scrivania e qualche souvenir per alleviare la nostalgia.

Categorie
Destinazioni Europa itinerari Svizzera Viaggi

I luoghi da non perdere in un tour della Svizzera

Il Paese del cioccolato per antonomasia, delle cime innevate, dei graziosi paesini usciti da una cartolina, delle distese verdi e dei laghi trasparenti come ghiaccio: questa, e non solo, è la Svizzera!

La Confederazione Elvetica, questo piccolo Stato Federale composta da 26 cantoni, dalla ricca varietà linguistica – tedesco, francese e italiano sono le sue lingue ufficiali – e culturale è un luogo che si presta ad essere visitato tanto in estete quanto in inverno per via della sua poliedricità. Allora via: pronti a scoprire cosa vedere in Svizzera.

I posti da visitare in Svizzera: Berna

In cima alla lista di cose da fare in Svizzera, c’è, senza ombra di dubbio, conoscere Berna. Questa fiabesca capitale si fregia di un centro storico dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco ed è facile capirne il motivo: l’architettura medievale, ancora perfettamente conservata, vede l’alternarsi di portici, torri, fontane e casette in mattoni dai tetti appuntiti.

Berna si sviluppa lungo le anse del fiume Aar dove, in tempi remoti, venivano allevati gli orsi: il nome della città deriva proprio dalla parola Barn che significava, per l’appunto, orso. Il modo più romantico per familiarizzare con la cittadina è una passeggiata nella città vecchia, magari al tramonto mano nella mano con la vostra persona del cuore.

Per gli amanti dell’arte, poi, imprescindibile una visita al Zentrum Paul Klee – che ospita la più vasta collezione al mondo delle opere del celebre pittore – e all’imponente cattedrale tardo gotica: immaginate che ci vollero più di 450 anni prima che fosse terminata del 1893.

Lugano e il Canton Ticino

Situato nella parte più meridionale del Paese, il Canton Ticino, viene spesso soprannominato la Svizzera italiana per via della sua prossimità con il nostro Paese: si tratta, infatti, dell’unico Cantone in cui la lingua ufficiale è la sola lingua italiana.

Questa zona dal variegato paesaggio ospita città come Lugano e il lago su cui si riflette, il lago di Ceresio. Pur essendo una città Svizzera, Lugano, presenta la tipica architettura lombarda e gli antichi palazzi e portici di cui è popolata raccontano vecchie storie di commercio di pesce di lago e artigianato locale: una città tranquilla, ordinata ed accogliente.

Spostandosi, invece, nella zona dell’Alto Ticino, tra i luoghi da visitare in Svizzera, non si può dimenticare Bellinzona e i suoi romantici castelli medievali, patrimoni UNESCO. La città capitale del Canton Ticino ospita, infatti, ben tre fortezze medievali: Castel Grande, Castello di Montebello e Castello di Sasso Corbaro. Dei tre, tutti splendidamente conservati come esempi magistrali dell’architettura militare del medioevo, forse il più suggestivo è quello di Montebello.

Immaginatelo al crepuscolo, con le mura candide accese da una calda luce artificiale che lo rende oro, stagliarsi sulle cime innevate dei monti che lo circondano mentre il cielo si tinge di mille sfumature di rosa: uno spettacolo impossibile da dimenticare.

Per gli amanti delle avventure outdoor, infine, degno di nota sarà il ponte tibetano Carasc che con i suoi 270 metri di lunghezza, vi terrà sospesi a 130 metri dalla valle: pronti ad una scarica di adrenalina?

Zurigo: tra i posti più belli in Svizzera

Proseguendo alla scoperta di cosa fare in Svizzera, è imprescindibile citare Zurigo. Questa è la città più popolata e grande della Svizzera, oltre che la sua capitale economica, e per molti versi viene spesso avvicinata alla tedesca Berlino: entrambe, per esempio, presentano una vena spiccatamente postindustriale.

Zurigo si sviluppa lungo il fiume Limmat e il cuore della città vecchia, accessibile attraverso il monumentale ponte Munster, si caratterizza, invece, dai severi toni gotici: basti pensare alle due torri della Cattedrale, che permettono di identificarla persino da molto lontano. Grossmünster è il nome di questa simbolica chiesa voluta da Carlo Magno in persona intorno al IX secolo, che originariamente presentava un aspetto piuttosto diverso da quello attuale. Nella seconda metà del 1700, infatti, un incendio la distrusse parzialmente costringendo alla ricostruzione delle guglie e delle torri.

Proprio a Zurigo, poi, sorge la storica fabbrica di cioccolato Lindt & Sprüngli: i più golosi vorranno assolutamente visitarla!

E a proposito di attrazioni non convenzionali, non dimenticate i vari poli museali: il Centre Le Corbusie, Museo delle Belle Arti – dove albergano capolavori di Van Gogh, Monet, Rodin – e la casa del movimento dadaista, il Cabaret Voltaire.

Le città sul lago Lemano: Ginevra e Losanna

Un tour della Svizzera che si rispetti non può, di certo, dimenticare i suoi laghi. Il lago di Lemano – anche noto come lago di Ginevra – è il più esteso del paese e le sue acque cristalline hanno origini glaciali. È attraversato dal fiume Rodano e sono ben tre i Cantoni che si riflettono in questo azzurro specchio lacustre: il Canton Vallese, il Cantone di Ginevra e il Vaud.

La sua peculiare forma a mezzaluna, incorniciata tra vigneti e le Alpi, lo rendono il luogo perfetto per una romantica esplorazione in barca.

Ginevra

Conosciuta come la città della pace, Ginevra ospita i quartier generali di Nazioni Unite, Croce Rossa e Unicef: la metropoli più piccola del mondo è, infatti, tra i centri più importanti nell’ambito della cooperazione internazionale anche grazie al rispetto di principi quali la neutralità e l’accoglienza.

Tra le cose da fare in Svizzera ricordatevi di avvicinarvi alla secolare tradizione dell’arte orologiaia: proprio a Ginevra per commemorarla e celebrarla esiste l’Horloge Fleuri – l’orologio fiorito!

Negli ultimi anni, poi, abbiamo sentito sempre più spesso parlare del CERN: è il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare. Sapevate che al suo interno si possono vistare gratuitamente due esposizioni permanenti?

Infine, il Balcone di Ginevra: dalla cima posta a 110 metri del Monte Salève godrete di un panorama indimenticabile sul lago e il paesaggio limitrofo.

Scopri tutte le esperienze che potete fare a Ginevra.

Losanna

Sulla sponda nord del Lago di Lemano, sorge Losanna. Considerata una delle città più verdi d’Europa, si distingue per le sue numerose gallerie d’arte, musei da visitare e teatri. A tale proposito, merita una vista la fondazione de l’Hermitage: nella cornice di una meravigliosa residenza del XIX secolo si snoda un percorso composto da più di 600 opere di artisti impressionisti e post impressionisti del calibro di Degas.

St Moritz e il ghiacciaio Zermatt

Altra attrazione lacustre, tra i luoghi della Svizzera da visitare, è l’elegante cittadina di Saint Moritz.

Affacciata sulle sponde dell’omonimo lago, è tra le città più soleggiate all’anno (quota 322 giorni su 365!) ed affascina grandi e piccini per i suoi colori accesi: il bianco delle nevi come sciarpe di lana ricopre le vette delle montagne circostanti e si contrappone all’azzurro terso del cielo.

Saint Moritz è conosciuta per lo più grazie al fatto di essere una delle principali destinazioni alpine al mondo: sport, natura e relax – ma anche shopping- sono i suoi punti forti.

Se in inverno va per la maggiore lo scii, in estate si presta all’escursionismo e alle attività outdoor come: windsurf, canottaggio e vela.

Sapevate, infine, che anche a Saint Moritz esiste una torre pendente? Trentatré metri di altezza per cinque gradi di pendenza, è ciò che resta dell’antica chiesa di San Maurizio, demolita nel corso del Novecento.

Lucerna e il Lago dei Quattro Cantoni

Sul quarto lago per dimensioni della Svizzera si affaccia la cittadina di Lucerna, preziosa città medievale caratterizzata dalle tipiche case dai graziosi tetti a timpano e dai ponti coperti.

Il ponte della Cappella è il più antico ponte coperto in legno d’Europa e con i suoi 205 metri collega la città vecchia a quella nuova. Fu costruito nel 1333, ma nell’ultima decade del Novecento venne distrutto da un incendio scatenato da un mozzicone di sigaretta. Costò ben oltre due milioni di dollari restaurarlo, ma vale davvero la pena percorrerlo per ammirare la fedele, quanto costosa, ricostruzione se pensate che al suo interno ci sono 146 dipinti che rappresentano i momenti più salienti della storia di Lucerna.

Finisce qui il nostro tour virtuale dei luoghi più belli da visitare in Svizzera. Ce n’è davvero per ogni gusto: amanti dello sport, dei paesaggi innevati, delle acque fredde e cristalline dei laghi di origine glaciale e delle pittoresche cittadine uscite da una favola dei fratelli Grimm.

Ora non resta altro che scegliere dove e quando andare: la valigia è pronta?

Categorie
Destinazioni Viaggi

È l’anno della costa inglese: cosa vedere

La costa della Gran Bretagna è una delle più emozionanti e variegate al mondo e il 2023 è il suo anno: infatti, verrà completato l’England Coast Path, il nuovo sentiero nazionale che, con i suoi 4498 chilometri, sarà il più lungo percorso pedonale costiero continuo del mondo.

Per l’occasione, la National Coastal Tourism Academy ha designato il 2023 come Year of the Coast (l’anno della Costa) con un ricco calendario di eventi e iniziative per celebrare al meglio e a 360 gradi la diversità delle coste e delle comunità costiere dell’Inghilterra.

Year of the coast: le occasioni di visita lungo il variegato patrimonio inglese

L’inaugurazione dell’England Coast Path può essere il pretesto giusto per avventurarsi alla scoperta della costa ed esplorare le affascinanti regioni inglesi, anche le più lontane dalla capitale.

La regione della soleggiata costa orientale ha inizio nell’Essex e prosegue a nord fino al Lincolnshire: in questo tratto, il territorio è arricchito da imperdibili attrazioni come le località balneari di Skegness, perfetta per le famiglie, Great Yarmouth, con due moli storici, lungomare punteggiato da ristoranti e giochi, e spiagge sabbiose, Clacton-on-Sea, con spiaggia sabbiosa ombreggiata da palme, e Lowestoft, il punto più orientale del Paese, con boschi da un lato e ampie spiagge di sabbia fine dall’altro.

Un viaggio da queste parti significa anche poter visitare la Tenuta di Sandringham, il rifugio di campagna della famiglia reale, forse la dimora storica più famosa del Norfolk, situata nel “più bello dei giardini reali” e con un affascinante museo.
In un contesto paesaggistico e naturalistico d’eccellenza, il Norfolk custodisce anche Holkham Hall, suggestiva country house del XVIII secolo in stile palladiano.

Altra meta da non perdere è il sito archeologico di Sutton Hoo, maestoso sito di sepoltura reale anglosassone del VI e VII secolo, sulla sponda orientale del fiume Deben, la cui storia è narrata nel film Netflix del 2021 “La Nave Sepolta”.

Inghilterra coast-to-coast: da ovest a est (o viceversa)

Morcambe

Fonte: iStock

Costa di Morcambe

Il 2023 è l’anno della costa: cosa c’è di meglio che ammirare con i propri occhi le peculiarità dei due lati del Paese, partendo da nord-ovest e approdando a nord-est?

Punto di partenza a nord-ovest è Liverpool, città natale dei Beatles, dove il fiume Mersey incontra il Mare d’Irlanda: da qui, la costa è comodamente raggiungibile in treno.

La costa del Lancashire è punteggiata da incantevoli mete balneari vittoriane tra cui Cleveleys, Fleetwood e St Anne’s e la vivace Blackpool dove il divertimento è di casa tutto l’anno: qui troverete due grandi luna park sulla spiaggia nonché tradizionali pub inglesi.

Proseguendo, ecco Morcambe, a meno di un’ora da Manchester, splendida località balneare con vista incredibile sulla baia, il Midland Hotel in stile art déco, sculture e statue sul lungomare. A bordo del treno, si raggiunge Carlisle, la città da cui parte ufficialmente il Vallo di Adriano, imponente complesso di forti, strade e mura romane visitabile in circa 5 giorni di cammino oppure con l’autobus AD122.

Altrettanto scenografica è la costa del Northumberland, bagnata dal Mare del Nord, dove svetta il Castello di Bamburgh e la spiaggia dove approdarono i Vichinghi l’8 giugno 873.

Luogo perfetto per escursionisti e amanti delle camminate all’aria aperta, questa costa selvaggia e frastagliata ospita oltre 35.000 uccelli marini, comunità di pescatori raggruppate attorno a calette sabbiose e riserve quali Farne Islands, Coquet Island e Druridge Bay.

Da vedere il villaggio costiero di Craster per ammirare le rovine di Dunstanburgh Castle e provare i famosi crab sandwich, e Anlwick Castle, dimora dei Duchi di Northumblerland, utilizzato come cortile di Hogwarts nei film di Harry Potter.

Categorie
Destinazioni Firenze itinerari Toscana Viaggi

Itinerario di 10 tappe per visitare Firenze

Firenze è una piccola città incantata, famosa in tutto il mondo come luogo ricco cultura, arte, architettura, buon cibo e paesaggi mozzafiato. Sono migliaia i turisti che si recano ogni anno in questa città meravigliosa per immergersi nella sua bellezza medievale e rinascimentale senza tempo.

Firenze si trova nel cuore della Toscana in una vasta conca attraversata dall’Arno, a pochi passi dalle città di Prato e Pistoia. Il clima mite e l’architettura a misura d’uomo permettono di camminare per ore tra i vicoletti del centro storico, assaporare i profumi della Toscana e ammirare secoli di storia: un’esperienza irripetibile, che tutto il mondo ci invidia. E anche per chi vuole dedicarsi allo shopping e al divertimento non mancano vie piene di negozi, botteghe artigianali, artisti di strada e ristoranti tipici dove poter assaggiare una buona pappa al pomodoro.

Se vuoi visitare Firenze in pochi giorni ecco le 10 tappe fondamentali per il tuo itinerario.

1. Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Se vuoi conoscere Firenze sono molte le tappe da non perdere nel centro storico! Avrai sicuramente visto la famosa cupola rossiccia di Santa Maria del Fiore: questa cattedrale rappresenta infatti il simbolo della città, anche conosciuta come il Duomo di Firenze. Con un po’ di pazienza per le lunghe ma scorrevoli file questa cattedrale dall’imponente stile gotico è visitabile gratuitamente. Al suo interno è possibile ammirare la meravigliosa cupola di Filippo Brunelleschi, risalente al XVI secolo. Inoltre se vuoi vedere la città dall’alto non perdere l’occasione di salire fino in cima alla cupola del Duomo: ti troverai davanti al panorama più bello di Firenze, da togliere il fiato!

2. Basilica di Santa Maria Novella

Anche qui siamo di fronte a un edificio architettonico dal valore artistico e culturale inestimabile, un luogo custode di immense opere d’arte. L’edificio nasce come convento di frati domenicani tra la fine del 1200 e la prima metà del 1300, per poi essere terminato solo cento anni dopo da Leon Battista Alberti.

Al suo interno è possibile ammirare i capolavori di grandi artisti, tra cui la Trinità di Masaccio, il Crocifisso di Giotto, la Natività del Botticelli solo per citarne alcuni. Anche la facciata è tra le opere più importanti al mondo: caratterizzata dai colori rosa, bianco e verde si compone di geometrie che richiamano gli studi scientifici dell’epoca applicati poi all’architettura e alla natura.

3. Battistero di San Giovanni

Il battistero di San Giovanni si trova nel cuore del centro storico ed è il terzo edificio che completa le maestose costruzioni religiose. Posto esattamente di fronte alla chiesa di Santa Maria del Fiore è il celebre “bel San Giovanni” di Dante, che lo nominò nei suoi versi come luogo di ricordi nostalgici. Fu infatti la chiesa in cui per molto tempo vennero battezzati i fiorentini, un simbolo religioso della città. La sua datazione resta incerta, ma è senza dubbio uno dei luoghi più antichi della città.

La particolare struttura ottagonale chiusa da una cupola a spicchi venne pensata per raccogliere un gran numero di persone nei giorni dedicati appunto al battesimo. All’esterno è ricoperta dai marmi bianchi e verdi di Prato e di Carrara, tipici dell’architettura romanica fiorentina, è ricchissimo di decorazione artistiche e scultoree di richiamo religioso di epoche storiche differenti.

4. Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria

Il Palazzo Vecchio, un altro dei simboli della città, è un grande edificio a metà tra una fortezza e un palazzo, inconfondibile per la caratteristica torre che svetta verso l’alto.

Venne costruito nel 1300,  probabilmente anche questo su progetto di Arnolfo Di Cambio, per proteggere le figure governative più importanti dai tumulti dell’epoca. Da sempre rappresenta un importante ruolo civico, tanto da essere in passato la sede del Parlamento ai tempi in cui Firenze fu capitale d’Italia nel 1865. Al suo interno è possibile visitare diverse sale da museo, il Salone dei Cinquecento, dove Leonardo e Michelangelo si incontrarono per definire gli affreschi della Sala del Consiglio, e con un tour guidato è possibile vedere Firenze dalla Torre di Arnolfo.

5. Ponte Vecchio

Che dire di Ponte Vecchio? Un altro simbolo senza tempo di questa città, spesso rappresentata con l’immagine di questo ponte al tramonto che scavalca le acque dell’Arno congiungendo due parti di Firenze.

Chiamato così perché fu il primo ponte ad essere costruito e fino al 1218 fu l’unico ponte che attraversava l’Arno. Ha vissuto secoli di storia: soggetto a incendi e numerosi danneggiamenti, venne ricostruito nel 1333 in seguito a una violenta alluvione che lo distrusse completamente. Riuscì a sopravvivere anche ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, risparmiato dalle truppe tedesche perché arteria principale di viabilità.

Oggi è un ponte caratteristico per il panorama unico e le numerose botteghe di orafi,  un tempo macellerie. Ponte Vecchio è il luogo ideale per una passeggiata romantica al tramonto!

6. Galleria degli Uffizi

Ecco uno dei luoghi più conosciuti d’Italia, alla stregua del Louvre di Parigi: la Galleria degli Uffizi rappresenta uno dei musei di Firenze da vedere, oltre che uno dei più visitati al mondo. Con decine di migliaia di visitatori al giorno, le lunghe code che li caratterizzano giustificano l’attesa e aumentano il desiderio di trovarsi davanti ai capolavori di Giotto, Botticelli, Leonardo Da Vinci, Caravaggio, Michelangelo e Raffaello.

Per visitarli è necessario prenotare il biglietto in anticipo, ma ne vale davvero la pena. La Galleria degli Uffizi venne progettata e costruita da Giorgio Vasari nel 1560 per conservare le opere d’arte di Francesco De’ Medici; oggi è un museo di fama mondiale, due piani di collezioni uniche al mondo tra sculture e quadri. Le opere comprendono periodi che vanno dal Medioevo all’epoca moderna.

7. Palazzo Pitti

Un altro imponente edificio rinascimentale da non perdere se vuoi visitare Firenze in pochi giorni è il Palazzo Pitti. Si trova nei pressi del Ponte Vecchio, nella zona dell’Oltrarno, e venne costruito nel 1457 per ordine del suo omonimo proprietario fiorentino, il banchiere Luca Pitti, che volle farne la propria dimora residenziale.

Divenne il più imponente edificio residenziale della città e fu in seguito abitato dalle dinastie più importanti nei secoli: i Medici, gli Asburgo-Lorena e successivamente i Savoia. In seguito divenne poi proprietà dello Stato. A completare l’opera architettonica fu aggiunto sul retro anche il meraviglioso giardino di Boboli, un’altra tappa fondamentale tra le cose da visitare a Firenze.

Oggi questo immenso palazzo racchiude al suo interno una serie di numerose gallerie e musei, tra cui la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna e del Museo della Moda e del Costume, e rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più rinomati da visitare a Firenze, sede di eventi mondani internazionali legati alla moda italiana.

8. Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli è una tappa immancabile se si decide di visitare Firenze. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità per la sua bellezza, è situato su una collina alle spalle del Palazzo Pitti e ne completa il progetto iniziale. Comprende più di 45000 metri quadrati di giardini, vasche monumentali, fontane e geometrie architettoniche perfettamente intervallate tra loro grazie al disegno artistico di quattro famosi architetti. È considerato il miglior esempio di giardino rinascimentale per la sua eleganza maestosa, nonché luogo di relax e connessione con la natura locale ed esotica: l’ideale è visitarlo con una guida che racconti tanti dettagli.

9. Piazzale Michelangelo

Il piazzale Michelangelo, una splendida terrazza dell’Ottocento costruita per onorare il famoso scultore, rappresenta un altro punto panoramico di rara bellezza per chiunque abbia la fortuna di passarci. Sulla terrazza è possibile passeggiare avvistando l’orizzonte fiorentino tra numerose bancarelle, e al centro della piazza si fa protagonista una grande riproduzione in bronzo del David di Michelangelo.

Il piazzale è facilmente raggiungibile dal centro storico di Firenze a piedi o in autobus. Una tappa da non perdere, specialmente nelle giornate piene di sole!

10. Mercato Centrale

L’ultima tappa dell’itinerario per visitare Firenze in pochi giorni è il grande Mercato Centrale, un luogo ricco di prodotti culinari e artigianali toscani tutti da scoprire, magari con un tour guidato. Il Mercato Centrale si trova a soli dieci minuti dalla Stazione di Santa Maria Novella, e comprende una parte interna dedicata ai prodotti culinari toscani e una parte esterna, dedicata alla vendita di oggetti di artigianato: dalle borse di pelle, ai souvenir in ceramica, qui puoi sbizzarrirti con gli acquisti di prodotti da assaggiare e da regalare proprio prima di prendere il treno per tornare a casa.

Sono molte le cose da vedere a Firenze, una città che racconta secoli di storia e di cultura come poche altre in Italia. Se hai voglia di trascorrere un weekend in coppia o in compagnia di amici questa città regala momenti indimenticabili e non ci si stanca mai di visitarla. Passeggiando per la città si respira un’aria frizzantina e giocosa, grazie anche alla simpatia dei fiorentini sempre disponibili ad accogliere ogni turista con il tipico accento toscano e un bel sorriso. È difficile scegliere tra le numerose cose da visitare in questa città, ma se vuoi visitare Firenze in pochi giorni queste sono le dieci tappe fondamentali nel tuo itinerario!

Categorie
Destinazioni Viaggi

Fioriscono i peschi: il mondo si tinge di rosa

Il mondo che abitiamo è pieno di meraviglie da raggiungere in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo sanno bene quei viaggiatori che non perdono occasione per mettersi in cammino ed esplorare il globo in lungo e in largo. Tuttavia esiste un momento specifico durante il quale i luoghi che conosciamo diventano ancora più belli, si tingono di colori sgargianti e sfavillanti mentre tutto intorno si diffondono profumi che inebriano i sensi.

Si tratta del miracolo della primavera, quel periodo dell’anno in cui la natura si risveglia, regalandoci gli spettacoli più belli e mozzafiato di sempre, quelli delle fioriture. È proprio durante questa stagione che possiamo andare alla scoperta di tutte quelle atmosfere fiabesche che danno vita a paesaggi surreali paragonabili solo alle più grandi opere d’arte.

Così, quando i quartieri, i parchi e le città esplodono di meraviglia, colorandosi di nuance brillanti e cangianti che avvolgono e stravolgono i sensi, sappiamo che è giunto il momento di metterci in cammino per scoprire le bellezze del mondo. Il nostro prossimo viaggio ci porta al cospetto delle grandi fioriture dei peschi, quelle che tingono il mondo di rosa. Pronti a partire?

Fioritura del mondo: uno spettacolo grandioso

Organizzare un viaggio a marzo per andare alla scoperta dell’immenso patrimonio naturalistico custodito dal nostro pianeta è sempre un’ottima idea. È proprio durante questo mese, che dà il via alla stagione più straordinaria dell’anno, che i luoghi che conosciamo si tingono di meraviglia. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo risveglio, trasforma la terra nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso.

Una fuga primaverile, lo sappiamo, ci consente di perderci e immergerci in scenari mozzafiato e sensoriali. Deserti aridi che come per magia fioriscono, alberi di ciliegi che incorniciano viali fatati e poi, ancora, distese sterminate e colorate che si perdono all’orizzonte.

Alcune fioriture sono così belle e straordinarie che si sono trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche, succede con i tulipani in Olanda, per esempio, o con l’hanami in Giappone. Ce ne sono tante altre, però, che allo stesso modo sanno regalare spettacoli incredibili, proprio come la fioritura dei peschi, un miracolo della natura che tinge tutto il mondo di rosa.

Il mondo si tinge di rosa: dove ammirare i peschi in fiore

Per assicurarsi un posto d’eccezione e ammirare uno degli spettacoli più belli del mondo intero, dobbiamo recarci in un luogo che si trova fuori dai radar turistici e raggiungere un piccolo comune di appena 2000 abitanti in Catalogna. È qui, ad Aitona, che esiste un viale rosa e incantato, un vero e proprio capolavoro d’arte in cui le persone possono perdersi e immergersi. Nel mese di marzo, in questo territorio, la natura splende come non mai, tingendo le campagne dei colori più belli che appartengono alla sua palette.

Anche in Giappone è possibile ammirare questa splendida fioritura. Durante i primi giorni di marzo, infatti, i fiori dei peschi iniziano a sbocciare, sprigionando sfumature che vanno dal rosa intenso al rosso porpora. Un’ottima alternativa, questa, che sostituisce le più celebri passeggiate tra gli alberi di ciliegio diffuse nel Paese del Sol Levante. Uno dei luoghi migliori per ammirare questo show è Fuefuki, qui si trova l’azienda agricola Marukita Hanamomo-en che offre tour e passeggiate tra i peschi in fiore.

Anche in Italia è possibile ammirare il rosa scintillante delle fioriture dei peschi. Tra le colline di Macerata e Fermo, infatti, centinaia di alberi di pesche Saturnia fioriscono ogni anno a metà marzo. Lo spettacolo è grandioso.

Categorie
Destinazioni Viaggi

A bordo di una nave rompighiaccio: l’esperienza da fare

Non c’è nulla di più tonificante di un viaggio per mare su una nave che ti adotta e si prende cura di te. La frase di Charlie Chaplin calza a pennello nel descrivere quella che è una crociera “insolita”, ma sempre affascinante. Quando si utilizza questo termine, vengono in mente le classiche imbarcazioni di dimensioni impressionanti, dotate di ogni comfort e capaci di raggiungere spiagge e luoghi da sogno. In realtà una crociera può avere la C maiuscola anche a bordo di un rompighiaccio, il tipico mezzo pensato per navigare in mari, laghi o fiumi la cui superficie è coperta appunto di ghiaccio. È un’esperienza da fare assolutamente e che lascia ogni passeggero a bocca aperta per le emozioni provate, davvero uniche.

Alla scoperta della Lapponia

Le occasioni per approfittare di un viaggio di questo tipo non mancano di certo. L’esempio perfetto è quello della Icebreaker Sampo, rompighiaccio utilizzata per affrontare 3,5 ore di superficie completamente ghiacciata in Lapponia. Non è una crociera come tante: a bordo si viene coccolati di continuo, grazie a bevande calde sempre disponibili, visite guidate dell’imbarcazione e panorami mozzafiato. È l’ideale per una coppia che vuole affrontare un itinerario diverso dal solito e romantico come non mai, ma anche per gli appassionati dei luoghi più freddi e incontaminati del mondo. Si può addirittura “galleggiare” sul ghiaccio, grazie ad apposite tute di sopravvivenza che permettono di affrontare il gelido mare del paese di Babbo Natale.

La nave Icebreaker Sampo

Fonte: Getty Images

La maestosità della nave Icebreaker Sampo

E che dire della 50 Years of Victory? Viene considerata la nave rompighiaccio migliore per una crociera in grado di raggiungere i punti più affascinanti del Polo Nord. Capace di ospitare a bordo fino a 128 passeggeri, è anche dotata di elicotteri e di gommoni per le escursioni sul posto: riesce quindi a raggiungere facilmente tutti quei luoghi su cui nessun’altra imbarcazione potrebbe approdare. Ogni cabina è stata progettata per garantire una spettacolare vista esterna, oltre agli spazi che mettono a disposizione il massimo del comfort possibile.

Il viaggio emozionante della Polar Explorer

La Polar Explorer è un’altra nave rompighiaccio che assicura crociere indimenticabili. Il mezzo in questione è stato costruito nel 1976 e inizialmente doveva essere utilizzato soltanto per il rifornimento e l’ancoraggio di altre imbarcazioni. Nel corso degli anni si è poi deciso di sfruttarla a scopo turistico e il viaggio a bordo è un’altra esperienza da sogno. L’itinerario parte dalla costa orientale della Svezia e arriva fino alle acque ghiacciate del Golfo di Botnia, nel Mar Baltico, il tutto nel giro di tre ore.

I passeggeri possono ammirare da vicino il ghiaccio che si sgretola e approfittare di una nuotata in questo mare: il tuffo non è per nulla traumatico come si potrebbe immaginare, anzi è qualcosa di rigenerante grazie alle mute messe a disposizione dalla nave. Come recita un vecchio proverbio, per una grande nave ci vogliono grandi acque e quelle esplorate da questi rompighiaccio sono senza dubbio tra le più intriganti e pure del mondo. Una volta terminato il viaggio, si farà di sicuro fatica a dimenticare tutti i paesaggi incontrati, spesso rimasti identici a quelli che riuscirono a vedere i nostri antenati.

A bordo della 50 Years of Victory

Fonte: iStock/KadnikovValerii

Uno dei viaggi della 50 Years of Victory
Categorie
Destinazioni Europa isole Isole Canarie lusso mare piscine Viaggi viaggiare

Viaggio alla Canarie, le piscine naturali più belle

Le Canarie sono dei paradisi in terra, un arcipelago spagnolo situato al largo della costa Nord-Occidentale dell’Africa che anche d’inverno riesce a regalare giornate in cui sembra di stare in piena estate. Di origine vulcanica, sono lambite dalle fresche e potenti acque dell’Atlantico che, grazie alla sua potenza, riesce a creare dei piccoli angoli di pura bellezza e tranquillità: le piscine naturali.

Le piscine naturali delle Canarie

Partiamo col dire che le Canarie si compongono di 7 isole maggiori, diverse ed affascinanti, e numerosi isolotti minori. Andando più nel dettaglio, Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Palma, El Hierro e La Gomera sono delle perle naturali ricchi di fascino, vegetazione lussureggiante e splendidi paesaggi.

Famose per le spiagge di sabbia nera, i litorali di sabbia bianca e le scogliere frastagliate, il loro clima eccezionale permette di praticare sport acquatici, windsurf, immersioni subacquee e molto altro ancora, come concedersi momenti di relax in favolose piscine naturali. Vere e proprie pozze d’acqua che spesso si sono formate a causa di eruzioni vulcaniche e che si rivelano anche ideali per il benessere: l’acqua dell’Atlantico è ricca di elementi benefici per il corpo umano come sali minerali, magnesio, iodio, litio, zinco e altro.

Le piscine naturali di Tenerife

Iniziamo questo viaggio alle Canarie da Tenerife, l’isola più visitata dell’arcipelago ricca di parchi naturali e spiagge da sogno. Da queste parti le piscine naturali si trovano soprattutto nella zona Nord. Raccontarvele tutte diventerebbe particolarmente complesso, per questo ne abbiamo selezionate due che sono più che affascinanti.

La prima di cui vi vogliamo parlare è El Caletón de Garachico che è situata vicino al bellissimo castello di San Miguel. Emblema dell’eruzione che rase al suolo Garachico nel 1706, si distingue per essere un’area di pura lava che combina armoniosamente le insenature del mare aperto con le tranquille pozze naturali. Qui si potrà godere della rigenerazione donata dall’oceano e contemporaneamente ammirare uno dei centri storici più belli delle Canarie.

El Caletón de Garachico tenerifle

Fonte: iStock

El Caletón de Garachico, Tenerife

Molto interessante è anche Charco del Viento, un’area piuttosto frequentata in quanto è composta da ben 4 piscine naturali. Una delle più belle è La Guancha.

Le piscine naturali di Fuerteventura

Voliamo poi a Fuerteventura, un vero paradiso per gli amanti del mare in quanto vanta oltre 150 spiagge strepitose di sabbia bianca o di sabbia nera. Non sono da meno le sue piscine naturali come Puertito de Lobos che un tempo era il parco giochi dei leoni marini. Oggi, invece, è una meraviglia della natura situata su un isolotto con vista su Fuerteventura. Una vera e propria perla dell’Atlantico in cui prendono vita diverse preziose piscine naturali dall’azzurro cristallino.

Non da meno è Aguas Verdes a Betancuria con ben sei chilometri di pozze e insenature aperte al mare. Insieme al sole e all’acqua, potrete ammirare persino gli scoiattoli del posto, attrattiva che si aggiunge ai grandi granchi che popolano gli scogli.

Le piscine naturali di Gran Canaria

Voliamo poi a Gran Canaria che vanta oltre 500 spiagge e bellissimi villaggi tradizionali. Tra le sue piscine naturali più affascinanti vi citiamo Los Charcones, una pozza doppia e di grandi dimensioni ubicata nel nord dell’isola.

Non meno affascinanti sono le piscine naturali di Roque Prieto, vicino a Santa María de Guía, dove poter comprendere il vero significato della parola “sconnettersi”. A sorprendere particolarmente è che sono due pozze naturali dove immergersi in bagni tranquilli su una costa di mare impetuoso.

Roque Prieto gran canaria

Fonte: iStock

Roque Prieto, Gran Canaria

L’acqua cristallina, tra le altre cose, mostra un favoloso fondale roccioso, oltre al fatto che questa zona si trova accanto alle estese coltivazioni delle celebri banane delle Canarie.

Le piscine naturali di Lanzarote

Lanzarote sfoggia incredibili paesaggi vulcanici che stregano chiunque. Famosa per le sue spiagge di sabbia nera e i paesaggi lunari, è probabilmente l’isola più desiderata dagli amanti del mare. Tra le sue piscine naturali migliori meritano una menzione Punta Mujeres e Los Charcones de Lanzarote.

La prima si distingue per essere un tratto di ben due chilometri in cui prendono vita diverse piscine naturali, due delle quali ben protette dal mare aperto. Si trovano nel Nord-Est dell’isola e la mano dell’uomo si avverte riflessa solo in alcune scalinate e nelle zone per prendere il sole.

Le seconda, invece, si trovano al Sud di questa perla dell’Atlantico e più o meno nei pressi della meravigliosa Playa Blanca. Sono spettacolari, ma è necessario essere a conoscenza che l’accesso è un po’ complicato in quanto dipende delle condizioni del mare.

Le piscine naturali di La Palma

È il momento di scoprire La Palma, un’isola ultimamente nota a causa dell’eruzione vulcanica iniziata il 19 settembre e durata tre mesi. Ma nei fatti La Palma è molto di più: un micromondo dai paesaggi naturali incontaminati, i sentieri e i panorami infiniti.

Charco Azul offre una possibilità diversa e singolare per godersi il mare: una pozza naturale di grandi dimensioni e riparata dalle onde, ma anche con una piscina infantile con fondo levigato, una piccola cascata e molto altro ancora, tanto da vincere persino la bandiera Ecoplayas 2013.

Charco Azul la palma

Fonte: iStock

Charco Azul, La Palma

Molto bella anche la zona denominata la Fajana di Barlovento con le sue tre bellissime piscine naturali. Un paradiso in cui passare da una piscina all’altra e ricco di sentieri.

Le piscine naturali del La Gomera

La Gomera è un’isola che lascia senza fiato e, soprattutto, poco esplorata. Chi è in cerca di piscine naturali da sogno deve dirigersi verso Charco del Conde nella Valle Gran Rey, uno degli angoli più belli e più ricchi di contrasti di tutte le Canarie.

Una meravigliosa piscina naturale in grado di rendere felici sia adulti che bambini.

Le piscine naturali di El Hierro

Terminiamo questo viaggio alle Canarie presso El Hierro, un vero paradiso per gli amanti delle immersioni, e anche l’isola più piccola e selvaggia dell’arcipelago.

Qui le piscine naturali sono davvero numerose, ma tra le imperdibili senza ombra di dubbio c’è Charco Azul, uno dei posti per fare il bagno più spettacolari e accattivanti dell’isola. A proteggere i bagnanti c’è una fascinosa e imponente roccia.

Infine, sempre a El Hierro vi consigliamo di fare un salto presso la pozza naturale di Las Calcosas a El Mocanal, un villaggio puntellato di antichi tetti di paglia dove svetta fiera una piscina naturale dalle acque tranquille. Una zona in cui è anche possibile fare il bagno in mare aperto, sempre che le onde lo permettano.

Las Calcosas el hierro
Las Calcosas, El Hierro