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L’onda più lunga del mondo è spettacolare! Ed è protetta dalla legge

Sulla costa nord del Perù, tra le onde e il deserto, esiste un piccolo villaggio di pescatori, il suo nome è Malabrigo ed è già meta prediletta di viaggiatori e avventurieri coraggiosi provenienti da ogni parte del mondo.

Giungono qui per scoprire le tradizioni del luogo, il lavoro meticoloso e appassionato dei pescatori e tutte quelle meraviglie naturalistiche che appartengono al territorio. Ma si fermano qui soprattutto per contemplare, affrontare e cavalcare lei: l’onda sinistra più lunga del mondo.

Qui il mare si increspa fino a creare una serie di fitte onde che, a pieghe alte e ravvicinate, creando uno spettacolo senza pari che incanta e stordisce. Si tratta di Chicama, l’onda leggendaria che in Perù è protetta con una legge.

Benvenuti a Malabrigo

Non ha bisogno di presentazioni il villaggio di Malabrigo, soprattutto per i surfisti che qui hanno trovato il loro paradiso terrestre. Conosciuta anche come Puerto de Malabrigo o Puerto Chicama, questa piccola cittadina portuale è situata nella provincia di Ascope, nella regione di La Libertad.

È diventata famosa soprattutto per quella leggendaria onda che bagna la costa e che attira qui tantissimi curiosi provenienti da ogni parte del mondo. Un’onda che è cara ai surfisti quanto al Paese che, qualche anno fa, ha istituito una legge nazionale per la sua conservazione.

Cosa rende Chicama così straordinaria ve lo diciamo subito. Si tratta dell’onda sinistra più lunga del mondo che può essere cavalcata fino a quattro minuti. La sua estensione permette ai surfisti di restare sulla cresta, a due metri di altezza, per più di 200 secondi.

Chicama, l’onda leggendaria protetta dalla legge

Per proteggere le straordinarie coste e il patrimonio naturalistico del territorio dagli investimenti industriali e dalle costruzioni, il Paese sudamericano, grazie al supporto di attivisti, naturalisti e surfisti, ha istituito la Legge n. 27280, conosciuta anche conosciuta come la “Ley de Rompientes”. Questa disposizione è considerata la prima legge a protezione delle onde in tutto il mondo.

La strada è stata lunga e in salita ma alla fine, grazie a norme specifiche che tutelano il tratto di costa interessato, l’onda di Chicama è salva. E non è l’unica perché il governo peruviano ha continuato a portare avanti una politica di protezione per le onde e per le coste.

Oltre a essere bellissima, suggestiva e protetta, l’onda di Chicama è anche misteriosa e suggestiva, tutto merito di quelle storie e di quelle leggende che si tramandano localmente da secoli. Si narra, infatti, che un giovane avventuriero giunse a Malabrigo per affrontare e cavalcare l’onda eterna, considerata la porta d’accesso ai confini della Terra.

Di questa onda, però, tanto bramata quanto temuta, se ne persero le tracce e nessuno riuscì più a trovarla fino a quando un surfista in vacanza negli anni ’60 giurò di aver cavalcato un’onda perfetta che si estendeva verso sinistra e che era cos’ lunga da sembrare infinita. Fu allora che molti curiosi iniziarono a sorvolare e ad esplorare la zona alla ricerca di quell’onda leggendaria che, ormai era certo, esisteva. Poi fu trovata: il resto fa parte della nuova storia di Chicama.

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Alaska Curiosità itinerari Nord America Viaggi

A bordo di un treno per scoprire l’ultima frontiera

Se state programmando un viaggio al fresco, magari tra i ghiacciai luminosi e i paesaggi innevati dovreste valutare l’Alaska. I tour che attraverso il paese sono molto famosi, tra crociere e percorsi on the road, ci si può sbizzarrire. Un Paese ricco di riserve naturali, montagne, laghi e tanta natura da scoprire. Ma il modo più originale per scoprire le bellezze di questo Paese lontano è l’Alaska Railroad, un treno che attraversa la zona centro-meridionale.

Alla scoperta dell’Alaska in treno

L’Alaska centromeridionale è ricca di fitte foreste e stagni che brillano sotto la morsa del vento. Cime innevate riempiono l’orizzonte, gole scavate dai torrenti e corsi d’acqua freddissimi attraversano le pianure. I laghi paludosi incontrano prati verdi e dal finestrino di questo treno è possibile ammirare il Monte Denali altissimo ed imponente. Non è da tutti addentrarsi luoghi così estremi a livello ambientale, per questo attraversare l’Alaska in treno è una delle opzioni sempre più apprezzate.

Il comfort su un treno

L’Alaska Railroad è un treno che offre ogni servizio utile per godersi un viaggio alla scoperta di nuovi luoghi innevati. Il viaggio è completo di comodi sedili, grandi finestrini e vagoni a cupola così trasparenti che da perdersi nel cielo. Non manca nulla, anzi. Vi sembrerà di stare in un salotto.

Viaggiare su questo treno è accessibile. Ci biglietti di Adventure Class che offrono i comfort di base, oppure tariffe Gold Star. Queste ultime costano di più, ma offrono anche la cena e un drink nel vagone ristorante privato, e punti di osservazione all’aperto, oltre a delle guide turistiche a bordo pronte a rispondere a tutti i tipi di domande.

Ci sono due percorsi tra cui scegliere, entrambi con partenza ad Anchorage: la Coastal Classic e la Denali Star.

L'Alaska in treno

Fonte: iStock

Scoprire l’Alaska in treno

Il percorso Coastal Classic

Il Coastal Classic è lungo quasi 200 chilometri ed è stato costruito tra il 1903 e il 1910. La buona notizia è che questa è la scelta perfetta per chi ha a disposizione solo un giorno. Partendo presto e dirigendosi a sud attraverso la penisola di Kenai fino a Seward, a Resurrection Bay, alle 18:00 sarete di ritorno.

Un modo comodissimo e smart per ammirare paesaggi, lasciarsi rapire da scorsi a perdita d’occhi, senza scomodarsi o perdere intere giornate. Scegliendo questa opzione procederete lenti tra i ghiacciai Skookum e Spencer e la Chugach National Forest .

La rotta Denali Star

La rotta Denali Star copre quasi 600 chilometri andando dal Parco Nazionale di Denali fino a Fairbanks, la porta dell’Artico. Se siete alla ricerca di una vera avventura questo è il percorso da scegliere. Dura circa tre giorni ed è una vera bomba di emozioni.

Il treno, in questo caso, ferma a Wasilla e Talkeetna. Avrete l’occasione di visitare il National Park Visitor Center e incontrare gli orsi. L’ultima tappa della Denali Star è appunto, Fairbanks. La città è famosa per le sculture di ghiaccio e l’aurora boreale.

Una soluzione davvero unica per esplorare un paesaggio così meraviglioso e complesso. A bordo di un treno si è al sicuro, al caldo, niente fatica. Solo tanta bellezza da ammirare, foto da scattare e un tuffo al cuore ad ogni ghiacciaio all’orizzonte.

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Curiosità Viaggi

Gattinoni Travel: nasce il sito per costruire il viaggio a modo tuo

In molti abbiamo un viaggio nel cassetto che rimandiamo in attesa di trovare il momento giusto, o anche la soluzione più adatta alle nostre tasche e al nostro ideale di viaggio.

Non sempre, infatti, convenienza e flessibilità coincidono. Anzi, spesso si ha ben poca voce in capitolo quando si tratta di prenotare un pacchetto di viaggio.

Eppure, le soluzioni di viaggio proposte da Gattinoni dimostrano che è possibile partire anche senza doversi adattare a opzioni turistiche preconfezionate. Un’esperienza unica per chi vuole vivere il viaggio a modo suo.

Cos’è Gattinoni Travel e perché usarlo per creare il tuo viaggio online

Un’esperienza turistica che racchiude la sicurezza e l’affidabilità di un’agenzia alla libertà di un viaggio self made: questa è la filosofia di viaggio di Gattinoni Travel. Le soluzioni proposte da Gattinoni Travel non pongono alcun limite alle possibilità di pianificazione e svago, per non vincolare il viaggiatore ad alcun pacchetto preconfezionato.

Due sono le modalità tramite le quali organizzare la propria partenza. Vuoi pianificare il viaggio da zero, modificando trasporti, alberghi e attività nel dettaglio? Puoi utilizzare tutti i tasti della maschera di ricerca per costruire il tuo viaggio da zero e avere il controllo totale su ogni aspetto. Preferisci formule già pronte? Puoi contare sulle idee di viaggio di Gattinoni Travel anche questi modificabili in pochi click.

Il motto “Travel your way” è pensato per chiunque voglia viaggiare in base ai propri ritmi, desideri ed esigenze, senza però rinunciare all’assistenza personalizzata che il portale può garantire, prima, durante e dopo il viaggio.

Un’ampia scelta di proposte diversificate in base alla tipologia di viaggiatore, insieme all’opportunità di poter organizzare il proprio viaggio su misura e alle possibilità di personalizzazione, fanno di Gattinoni Travel uno dei portali più preziosi per chi vuole vivere il viaggio come un’esperienza senza paletti.

Dal volo all’Hotel fino alle esperienze: come creare il tuo viaggio

Se non vuoi più rimandare il viaggio che hai sempre desiderato, puoi iniziare a plasmarlo su misura sul portale Gattinonitravel.it. Farlo è semplice, comodo e veloce, anche se non hai mai prenotato in autonomia prima d’ora.

La scheda “Crea il tuo viaggio”, nella home del sito, è il punto di partenza per iniziare la pianificazione. Ti basterà inserire la data di partenza e il numero di partecipanti: nella schermata successiva potrai visualizzare tutte le destinazioni, italiane ed estere, su una mappa semplice e intuitiva.

Da adesso, potrai creare un vero e proprio “percorso a tappe” decidendo, di volta in volta, la città e il numero di notti in cui prevedi di restare. Nel pannello a destra avrai quindi una panoramica completa del tuo viaggio: data di partenza e ritorno, giorni di pernottamento e mezzi di spostamento.

Una volta confermato l’itinerario potrai intervenire su ogni singola voce per modificare i trasporti e gli alloggi suggeriti da Gattinoni, ma anche per aggiungere attività culturali, culinarie o sportive, modificare date, anagrafiche dei viaggiatori e molto altro.

Il preventivo fornito considera quindi le migliori proposte trovate da Gattinoni Travel in base al fattore convenienza, ma può essere sempre modificato. La flessibilità è la grande differenza rispetto ad un’agenzia di viaggio tradizionale, dove spesso si è costretti a doversi adattare o scendere a compromessi per non perdere quella che viene presentata come un’occasione.

Dimmi cosa vuoi e ti dirò cosa fare: le proposte di viaggio

Personalizzazione e diversificazione sono due facce della stessa medaglia quando si vuole assicurare una proposta turistica ritagliata sulle esigenze dei viaggiatori.

I classici pacchetti turistici preconfezionati sono un lontano ricordo: Gattinoni formula proposte, come ad esempio viaggi ontheroad, mari lontai, camping e molto altro  che rispondono a determinati stili di viaggio, da cui partire per realizzare un viaggio su misura. Le esperienze di viaggio proposte prendono quindi in considerazione gusti ed interessi diversi per non scontentare nessuna “tipologia” di viaggiatore.

Ti piace la bellavita e alzarti dal letto quando il sole è già alto? Prendi in considerazione un soggiorno a Mykonos, la frizzante mecca del divertimento. Preferisci trascorrere la vacanza all’insegna delle esperienze insolite? Scoprire le città andaluse on the road o cenare nel deserto del Wadi Rum saranno avventure che ricorderai a lungo! Ma non mancano le esperienze formulate per tutta la famiglia, per coinvolgere nel divertimento anche i più piccoli.

Per iniziare a pianificare il tuo viaggio su misura consulta il sito Gattinoni Travel.

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Curiosità lago luoghi misteriosi Posti incredibili tramonti Viaggi

Anche un tramonto sul lago può essere magico: questi luoghi lo confermano

No, non ci sono solo le spiagge. Anche se durante la bella stagione la parola tramonto si collega immediatamente a distese di sabbia e salsedine, la verità è che basta pensare in maniera diversa per scoprire qualcosa di davvero unico e incantevole: i tramonti sui laghi. Che per altro, diciamolo pure, in Italia sono tutti bellissimi.

Scegliere non è affatto facile: il BelPaese raccoglie alcuni specchi d’acqua dolce così meravigliosi e carichi di storia che fare una cernita sembrerebbe impossibile. Il consiglio è quello di vederli tutti, almeno una volta nella vita, cominciando però da quelli che vi elenchiamo, che sono (forse) i più famosi e romantici.

Il tramonto incantevole sul Lago Maggiore

Come si fa a descrivere la bellezza del Lago Maggiore? Le sue acque calme, la sua posizione che sembra quasi renderlo un gioiello al collo di una donna bellissima, le sponde morbide che si fanno lambire dall’acqua: cosa può rendere ancor più bello questo scorcio che, già da solo, mozza il fiato? Semplice: l’ora del tramonto. Mentre il sole va a dormire, il lago si tinge di morbide tonalità di rosa e viola e sembra di vivere una favola.

Un suggestivo tramonto sul Lago Maggiore

Fonte: iStock

Il tramonto sul Lago Maggiore visto dall’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Uno dei punti più belli da cui osservare il tramonto è sicuramente l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Questo monastero antico, che ha già un’atmosfera mistica, sorge a strapiombo sulla riva orientale del lago e fornisce un punto di osservazione così particolare e suggestivo da essere davvero indimenticabile.

Tramonti sui laghi: gli scorci del Lago di Como

Non c’è niente che evochi ricordi letterari e poetici come il Lago di Como. Ogni sponda di questo lago ha una sua particolarità e riesce a mescolare la componente umana alla natura in una maniera così armoniosa da fare invidia a tutto il resto del mondo. Incanti di marmo, roccia e sabbie si uniscono al suo fascino, dato anche dall’essere da sempre un rifugio aristocratico e chic, oltre che dalla sua fama di lago più profondo d’Italia.

Uno scorcio del lago di Como

Fonte: iStock

Il tramonto sul Lago di Como, visto da Varenna

Va da sé che un posto così bello diventi ancor più ammaliante al tramonto. I riflessi del sole che scende baciano languidamente le aree verdi e le costruzioni chiare che si affacciano sulle sue acque, dando l’impressione di tingere d’oro tutto il panorama. Una delle viste più belle? Quella che si può godere dalle sponde di Varenna, il borgo lombardo degli innamorati.

Il tramonto più selvaggio: quello del Lago Trasimeno

Ci sono tramonti e tramonti, diciamolo pure: ad alcuni di noi batte il cuore quando il sole cala su uno scorcio incontaminato, dove a fare da padrona è la natura, nelle sue forme più vive e pulsanti. C’è un lago italiano che sembra sposare questa preferenza, che sembra farla sua: il Lago Trasimeno. Tra canneti e piccoli pontili, profumi di una flora unica e una fauna protetta, questo lago colpisce il cuore di chi ama davvero l’ambiente.

Il tramonto suggestivo sul Lago Trasimeno

Fonte: iStock

Il tramonto sul Lago Trasimeno visto da San Savino, Magione

Quando il sole tramonta, il Lago Trasimeno assume delle sfumature che vanno dal blu al dorato, fino al rosso, per poi tendere al viola. Uno spettacolo da godersi, in particolare, all’interno dell’Oasi Naturalistica di San Savino, dove acque basse e uccelli di grande interesse ornitologico sono il contesto più spettacolare che si possa desiderare.

Un tramonto da non perdere: quello sul Lago di Garda

Ultimo, ma non per importanza, il tramonto sul Lago di Garda. La bellezza di questo lago attrae turisti da ogni parte del mondo, che cercano da sempre il punto più bello per abbracciare con lo sguardo tutta la sua vastità. Le sue acque, durante la bella stagione, sono calme e riflettono il panorama circostante come una tela, tra suggestioni e luci abbaglianti.

Tramonto sul Lago di Garda

Fonte: iStock

Lago di Garda, tramonto visto da Malcesine

Al tramonto, i colori variano in base al punto d’osservazione. Il cielo si fa sempre rosato e poi ambrato, e la luce accende case e aree verdi facendole brillare in maniera intensissima. Un vero spettacolo che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita.

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Curiosità Viaggi

Viaggio straordinario sulle orme dei Beatles

Poche sono le band che con la loro musica sono riuscite a segnare la cultura e il pensiero di un’epoca storica. Tra queste ci sono i Beatles. Il quartetto ha portato una rivoluzione pacifica e un modo di pensare nuovo, incidendo su intere generazioni. Molti fan li omaggiano con tour ed itinerari che ripercorrono le tappe cruciali della loro carriera, ovviamente passando per Liverpool.

La Liverpool dei Beatles

Liverpool è una città portuale del nord dell’Inghilterra sono nati e cresciuti i Fab 4. Da qui hanno conquistato il mondo con la loro musica. Ripercorrere le orme dei Beatles è un’esperienza unica che consente di guardare con occhi diversi questa città.

Già al suo arrivo, ogni turista passa per una tappa legata ai quattro e soprattutto con Lennon: l’aeroporto internazionale è intitolato al cantante dal 2002. Qui sono custodite foto del cantante e di Yoko Ono, oltre ad abiti dell’artista risalenti al periodo Beatles. Inoltre, nel piazzale antistante l’edificio si trova un enorme sottomarino giallo, in onore della canzone “Yellow Submarine”.

Un tour a tema Beatles

Una volta giunti a Liverpool è possibile scegliere tra tour guidati oppure munirsi di mappa e iniziare ad esplorare i luoghi di culto che hanno fatto parte della vita dei quattro musicisti.

Tra le mete fondamentali della Liverpool dei Beatles ci sono i luoghi dove sono cresciuti John, Paul, George e Ringo. Ad Ardvick Road (Speke) si trova la casa in cui Paul McCartney ha abitato a partire dalla fine degli anni ’40. Viveva qui quando nel 1954, sull’autobus che lo portava a scuola, incontrò George Harrison.

Il chitarrista invece abitava con la famiglia in Upton Green. Ed è proprio in questa casa che si riunivano spesso i Quarrymen, la formazione in cui militavano John, Paul e George.

L’incontro tra Paul e John

L’evento cruciale che consentì ai Beatles di nascere fu l’incontro tra Paul McCartney e John Lennon. I due si conobbero nell’oratorio della St. Peter Church a Church Road, Woolton. Era il 6 luglio del 1957.

L’incontro avvenne in occasione di un’esibizione dei Quarrymen alla St. Peter’s Rose Queen Celebrations & Gardens Fete nel giardino nella chiesa. Su una parete esterna della sala parrocchiale è stata esposta una targa commemorativa in memoria di quella giornata destinata a cambiare la storia del rock.

Sulle tracce di John Lennon

Un’altra tappa fondamentale della Liverpool dei Beatles è Mendips, dove John Lennon ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Al 251 di Menlove Avenue si trova casa dalla zia Mimi e dallo zio George Toogood Smith, in cui Lennon si trasferì nel 1945. Ed è qui che scoprì la sua passione per la musica.

The Strawberry Fields Liverpool

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Il parco che ispirò la canzone dei Beatles

Proseguiamo con il tour

Da vedere assolutamente è il parco “Strawberry Field” in Beaconsfield Road. Si tratta di di un giardino di una casa per l’infanzia, che si trovava vicino al Woolton Village. Questo è il luogo che ha ispirato il brano “Strawberry Field Forever”. Anche Penny Lane è una tappa essenziale nella Liverpool dei Beatles. La strada si trova in una zona residenziale, che termina a un incrocio con Smithdown Place, dove si trovano il barbiere e la banca della nota canzone.

Come non citare il Cavern Club, il locale che ha dato il via alla carriera del gruppo, ospitando all’incirca 250 concerti dei Fab 4 in 30 mesi. Il locale originale è stato demolito del 1973 per consentire i lavori di costruzione della metropolitana ma nel 1984 venne realizzato un nuovo “Cavern”, ricostruito sul modello originale.

Proprio qui a Liverpool si trova anche il più grande museo dedicato ai Beatles, dove conoscere e approfondire ogni aspetto della carriera del quartetto.

The Cavern Club Liverpool

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The Cavern Club di Liverpool

Alloggiare da George Harrison

Se vi state chiedendo dove alloggiare una volta arrivati a Liverpool, la risposta è semplice. Su Airbnb è possibile prenotare la ex casa di George Harrison. Al 25 di Upton Green potrete dormire nella camera da letto di George, dove ha sentito per la prima volta se stesso e la band alla radio. Un luogo davvero speciale.

Zaino in spalla, la Liverpool dei Beatles va esplorata osservando le abitudini della gente del posto, respirando l’atmosfera, lasciandosi trasportare.

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città Curiosità Europa Isole Faroe itinerari culturali luoghi misteriosi Viaggi

Leggende e miti di un paradiso selvaggio e solitario

Le isole Faroe sono un luogo incantato, ricco di leggende mitologiche e storie misteriose. Per rendere unici viaggi ed esplorazioni, è essenziale conoscere i segreti che si celano negli angoli di questi posti magici. L’arcipelago danese riesce sempre ad incantare ogni turista di passaggio.

Le leggende delle isole Faroe

Una delle storie più famose delle isole Faroe è la leggenda di Kópakonan, che letteralmente significa la donna delle foche. Un tempo si credeva che le foche fossero uomini e donne che cercavano volontariamente la morte nell’oceano. Una volta all’anno però, durante la tredicesima notte, era permesso loro venire sulla terra, togliere la pelle e mischiarsi con gli esseri umani.

Un giovane del villaggio di Mikladalur, non credendo alla leggenda, la tredicesima sera si mise sulla spiaggia ad aspettare l’arrivo delle foche. Ad un certo punto le vide nuotare verso la riva, arrampicarsi sulla spiaggia, togliersi la pelle e tornare ad essere persone normali.

Villaggio di Mikladalur, Isole Faroe, Danimarca

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Il villaggio di Mikladalur, Isole Faroe, Danimarca

Il giovane contadino si innamorò di una ragazza-foca e decise di rubarle la pelle, costringendola a seguirlo nella sua fattoria, dove la tenne prigioniera per molti anni. La sua pelle rimase nascosta in una cassapanca di cui solo lui aveva la chiave. Si sposarono ed ebbero figli, ma la ragazza aveva sempre il desiderio di tornare dalla sua famiglia, in mare. Un giorno, però il giovane scordò la chiave a casa e quando fece ritorno la donna era fuggita, aveva fatto ritorno in mare.

Temendo la vendetta dell’uomo la donna-foca gli apparve in sogno chiedendogli di non fare del male alle foche che popolavano il mare. Ma il contadino non diede ascolto al sogno e si unì ai suoi compagni, i quali uccisero tutte le foche presenti nella grotta vicino alla riva.

La sera, mentre gli uomini stavano banchettando, la ragazza apparve lanciando loro una maledizione. Ancora oggi capita che gli uomini del villaggio cadano in mare dalle cime delle scogliere e si pensa che non sia ancora stato raggiunto il numero di vittime sufficienti per terminare la maledizione.

I troll del villaggio

Anche il villaggio di Trøllanes cela una curiosa leggenda. Ogni anno, la tranquilla vita del villaggio veniva spezzata da un’invasione di troll. Una vecchia signora di nome Giðja, fisicamente incapace di scappare dall’assalto furioso dei troll, così, cercò rifugio sotto il tavolo nel suo salotto. Le grandi creature, concentrate a fare festa, non riuscirono a trovare la donna. Continuarono a godersi la notte di libertà finché la donna, spaventava da quello che stava accadendo, urlò “Cristo!”. I troll, infastiditi da questa parola, maledirono la donna per aver invocato il nome di Dio e lasciarono il villaggio per sempre.

Gli elfi delle isole Faroe

Come tutti i paesi nordici, anche le isole Faroe hanno i loro strani abitanti: gli elfi. Si pensa, che vicino al lago Sørvágsvatn, e in generale in tutte le isole Faroe, ci siano tumuli e formazioni rocciose associati all’Huldufólk, il Popolo Nascosto. Grandi esseri con i capelli neri e vestiti grigi, che odiavano la vita moderna e le chiese, odio reciproco. Si narra che gli elfi che vivevano in un tumulo tra il lago Sørvágsvatn e la vicina città di Sørvágur invitarono un sacerdote a fargli visita. Il sacerdote però usò la sua magia per intrappolare gli elfi nel tumulo per sempre.

Leggende delle Isole Faroe

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Pittoresca cittadina di Tjornuvik racchiusa tra il mare e decine di cascate nelle Isole Faroe
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New York ha il suo solstizio: è qui il tramonto più bello del mondo

Poche cose al mondo sanno incantarci come fa un tramonto d’estate quando i raggi del sole, prima dell’ultimo saluto, accendono il mare, le montagne, i prati e i giardini, colorando il panorama di mille sfumature di rosso.

La golden hour è uno degli spettacoli naturali più affascinanti del mondo. E nonostante si tratti di uno show che si ripete giorno dopo giorno, le emozioni che ci restituisce sono sempre uniche, inedite e sorprendenti perché non c’è tramonto che sia uguale all’altro.

Non stupisce, quindi, che quando l’ora del tramonto arriva la nostra vista inizi a vagare alla ricerca di quegli spettacoli messi in scena da Madre Natura, per fotografarli, ma soprattutto per viverli. Ed è vero che sono tutti bellissimi, ma ne esiste uno che ci ha stregato, ed è quello che infuoca le strade di New York.

Il solstizio di Manhattan

Cos’è un solstizio lo sappiamo tutti. È il fenomeno astronomico che si verifica due volte l’anno e che segna l’inizio delle due stagioni contrapposte: l’estate e l’inverno, rispettivamente il 21 dicembre e il 21 giugno.

Cosa c’entra il solstizio con il nostro tramonto più bello del mondo ve lo spieghiamo subito, e per farlo ci spostiamo momentaneamente a New York.

È qui, infatti, che due volte l’anno si verifica uno degli spettacoli naturali più affascinanti di sempre: il Manhattanhenge, conosciuto anche come solstizio di Manhattan.

Manhattanhenge

Manhattanhenge

Il termine, come è facilmente intuibile, è la fusione tra le parole Manhattan e Stonehenge, il grande, affascinante ed enigmatico sito di megaliti che si trova in Inghilterra all’interno del quale migliaia di persone si radunano ogni anno in occasione del solstizio d’estate per ammirare quel seducente allineamento del sole con il monumento.

Anche tra le strade della Grande Mela è possibile assistere a un allineamento incredibile che si verifica due volte l’anno: il sole si incastra perfettamente tra le vie del distretto di Manhattan creando uno spettacolo che lascia senza fiato.

Quando e come vedere il Manhattanhenge

Come ogni solstizio che si rispetti, anche quello di Manhattan si verifica due volte l’anno dando vita a una visione affascinante e seducente: il tramonto più bello di tutta New York e forse del mondo intero.

Quando la luce del disco solare fa capolino tra i grattacieli, prima di allinearsi con questi, la visione è sublime e si traduce in uno spettacolo mozzafiato tanto atteso quanto celebrato dai cittadini della Grande Mela e da chiunque si trovi a New York in questo periodo.

Per ammirare questa straordinaria golden hour le date da segnare in calendario sono due, rispettivamente il 28 maggio e il 12 luglio. Queste date possono variare sensibilmente in base al solstizio d’estate che non cade sempre lo stesso giorno.

Se siete a New York in questo periodo non potete assolutamente perdere la magia che si crea quando il sole al tramonto infiamma con i suoi colori l’intera città.

Per ammirare il Manhattanhenge in tutta la sua bellezza si può scegliere qualsiasi strada che attraversa il celebre distretto della zona est-ovest, ma quelle con il panorama migliore sono la 42esima, la 57, la 34, la 23 e la 14esima.

Manhattanhenge

Manhattanhenge, maggio 2022

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Bocca della Verità, la tappa leggendaria delle vacanze romane

State organizzando un viaggio a Roma? Allora preparatevi a programmarne già un altro, e poi un altro ancora, perché la capitale è così ricca di meraviglie, misteri e leggende che non vi basterà un solo viaggio per scoprirle tutte.

Dalle suggestioni del quartiere Coppedé alla maledizione lanciata dalla strega intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi, passando per l’enigmatica Porta Magica in Piazza Vittorio Emanuele II: quante leggende si nascondono tra le strade della città eterna? Così tante che non si possono contare.

Ma ne esiste una che, più di tutte, attira ogni giorno migliaia di cittadini e turisti. Una vera e propria icona da raggiungere, fotografare e scoprire per chiunque abbia il desiderio di vivere le proprie vacanze romane. Stiamo parlando della Bocca della Verità. E vi anticipiamo che qui le bugie non sono ammesse.

La Bocca della Verità

La Bocca della Verità non ha bisogno di presentazioni perché si tratta di una delle attrazioni turistiche più popolari e affascinanti della città eterna.

Fascino e mistero caratterizzano da sempre questo grande volto umano in marmo dalle dimensioni maestose, 1,80 metri di diametro e un peso di oltre 1.300 Kg, ma fu la sua apparizione nella celebre pellicola Vacanze Romane a renderlo immortale. Quella scena con Audrey Hepburn e Gregory Peck, protagonisti del film, ha attirato la curiosità di persone da tutto il mondo. Chi è la persona raffigurata? E cosa c’è di vero in tutte quelle leggende che aleggiano intorno a questa maschera di marmo?

Iniziamo con quello che sappiamo per certo. Questo grande e antico mascherone in marmo, conosciuto come Bocca della Verità, si trova nell‘omonima piazza e più precisamente nel portico anteriore della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, collocato qui nel 1632.

Le sue origini, però, sono molto più antiche. Secondo gli esperti si tratta di un tombino costruito in epoca Romana e questo troverebbe conferma anche nell’effige del volto maschile perfettamente visibile. In passato, infatti, i tombini della città erano realizzati con raffigurazioni di divinità fluviali che avevano il compito di inghiottire l’acqua piovana e salvare i i quartieri più a rischio. Si è ipotizzato che sulla Bocca della Verità sia rappresentato il dio Oceano, un oracolo o un fauno.

La presenza dei fori, che corrispondo a bocca, naso e narici confermano la funzione di tombino.

La fine della storia e l’inizio di una leggenda

Le dimensioni maestose e la storia di questo tombino basterebbero a renderlo un gioiello antico da preservare e ammirare. Eppure la fama di questo tondo marmoreo va oltre la storia ed è legato a leggende antiche e suggestive che vivono e sopravvivono ancora oggi.

Sono in molti a Roma, e non solo, a credere che la bocca della scultura morda la mano di chi non racconta la verità. Una leggenda, questa, che affonda le sue origini nel Medioevo e che ha fatto sì che molti mariti gelosi portassero le loro mogli proprio al cospetto della Bocca della Verità per scoprire eventuali tradimenti. Ancora oggi, questa storia popolare, stuzzica la curiosità collettiva di cittadini e turisti provenienti da tutto il mondo.

Un’altra leggenda collegata alla Bocca della Verità racconta che questa possa pronunciare oracoli.

Tra le storie collegate al tondo marmoreo troviamo quella dell’imperatore Giuliano che parlò con il diavolo proprio attraverso la Bocca della Verità. Fu il demonio a promettergli grandi ricchezze e prosperità in cambio della restaurazione del paganesimo.

Un’altra leggenda, invece, ci parla di Virgilio Grammatico, scrittore ed erudito del VI secolo. La storia vuole che l’uomo, praticante di magia, costruì la Bocca della Verità per scoprire i tradimenti di sua moglie. La prima a mettere la mano nella Bocca fu proprio lei, perdendo il braccio per la bugia raccontata.

Quindi la Bocca della Verità morde? Mangia? Divora? Questo non vogliamo svelarvelo. Provate voi stessi a mettere la mano, ma per sicurezza cercate di non mentire.

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Perché in volo bisogna mettere la modalità aereo

Ogni volta che saliamo in aereo, qualsiasi sia la compagnia, gli assistenti di volo ci dicono chiaramente quando è possibile usare lo smartphone e quando invece non lo è. Ma c’è un momento preciso in cui siamo costretti a mettere il telefono in modalità aereo. Perché, cos’è e, soprattutto, cosa accadrebbe se non lo facessimo?

Modalità aereo: cosa è

Iniziamo subito con lo spiegare che cos’è la modalità aereo. Partiamo dal presupposto che i trasmettitori dello smartphone funzionano sulla terra ferma ma non in cielo. Ciò vuol dire che in fase di decollo o atterraggio, quando l’aereo non non vola troppo in alto né troppo veloce, i telefoni hanno ancora campo, e per questo potrebbero creare problemi.

La modalità aereo ci consente di disattivare tutti i segnali emessi dagli stessi device. Come è noto, qualsiasi dispositivo elettronico, in maniera particolare i cellulari, producono delle onde radio (i famosi suoni che emettono i cellulari a contatto con un altro dispositivo elettronico). Grazie a questa impostazione, vengono disattivati i vari servizi di connettività lasciando all’utente la possibilità di utilizzare il dispositivo per giocare o accedere alle app in modalità offline ma, di conseguenza, senza emettere onde radio.

Perché bisogna mettere la modalità aereo

I vari collegamenti radio di un dispositivo elettronico potrebbero creare delle interferenze nelle comunicazioni tra l’aereo stesso e la torre di controllo, fondamentale per svolgere il viaggio nella migliore (e più sicura) maniera possibile. Si tratta, quindi, di una modalità nata per massimizzare la sicurezza quando si viaggia in aereo.

Una modalità che è stata pensata anche con lo scopo di evitare lo spegnimento obbligato dei dispositivi poiché gli smartphone, ormai, non sono più solo mezzi di comunicazione vocale. Con essi, infatti, è possibile vedere film, giocare, leggere e persino lavorare. Grazie alla modalità aereo, quindi, è consentito continuare a usare il proprio apparecchio per tutto ciò che non contempli le chiamate da mobile.

Ma la verità è che la modalità aereo ha anche altre utilità, non legate al problema delle interferenze:

  • consente il risparmio della batteria;
  • permette di non disturbare gli altri;
  • resetta le connessioni;
  • accelera le ricariche;
  • evita le distrazioni.

Cosa potrebbe succedere se non la mettessimo in volo

La presenza di un solo cellulare acceso non rappresenta di certo un rischio. Tuttavia, nel caso in cui i dispositivi di tutti i passeggeri fossero accesi contemporaneamente, allora il pericolo potrebbe essere significativo.

Vi basti pensare che l’interferenza emessa dal segnale del cellulare che cerca la rete si sente direttamente nella cuffia dei piloti. Ciò fa sin da subito capire che, nell’eventualità di tanti dispositivi non in modalità aereo, le cuffie del pilota diventerebbero una sorta di fastidioso concerto, rendendo le comunicazioni con la torre di controllo davvero complicate.

Una variabile da tenere in considerazione è anche la grandezza dell’aereo al fine di valutare la pericolosità rappresentata dal tenere un telefono acceso: la distanza con la cabina del pilota, soprattutto, è fondamentale.

È bene specificare, però, che non c’è da temere: i piloti sono addestrati per risolvere pericoli ben più gravi di un semplice disturbo del segnale radio. Tuttavia, anche per rispetto di chi sta lavorando, è sempre meglio mettere il cellulare in modalità aereo quando ci viene richiesto.

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Il borgo italiano che è entrato nel Guinness dei Primati

Non è la prima volta che questo piccolo comune italiano sale sul tetto del mondo aggiudicandosi il Guinness World Records. È esattamente la seconda, infatti, e la cosa che colpisce di più è che è un luogo dove vivono solo 1778 anime.

Perdasdefogu, il paese dei record

Siamo a Perdasdefogu, un comune della provincia di Nuoro, in Sardegna, situato a 599 metri sul livello del mare tra le meraviglie dell’Ogliastra. Un posto che si era già conquistato il Guinness World Record nel 2014 per la famiglia più longeva del globo (nove fratelli che insieme facevano 837 anni). E oggi sale di nuovo sul tetto del mondo aggiudicandosi il Guinness World Records di Londra come paese con la più alta concentrazione di centenari in tutto il pianeta.

In totale sono otto i cittadini “nativi e residenti” che hanno raggiunto o superato il secolo di vita sul totale degli abitanti, pari a 0,449%, in pratica più di 4 centenari ogni mille abitanti. Guida la classifica un uomo di  104 anni, la chiude un altro di 100 anni appena compiuti.

Ogliastra, una delle Blu Zone del mondo

Come detto in precedenza Perdasdefogu è situato in Ogliastra, una provincia della Sardegna che oggi è considerata una delle cinque Blu Zone a livello mondiale, ossia un’area demografica e/o geografica del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale.

Le altre sono i’Isola di Okinawa in Giappone, la Penisola di Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia dove nel 2009 uno studio ha scoperto la più alta percentuale di novantenni nel pianeta, oltre a una percentuale del 20% minore di casi di cancro e il 50% di percentuale in meno per quanto riguarda le malattie al cuore, e Loma Linda in California.

Perdasdefogu, cosa sapere e vedere

Il toponimo è “pietre da fuoco”, vale a dire le pietre calcaree usate nelle fornaci per produrre calce. I suoi quasi duemila abitanti sono soliti chiamare il paese Foghesu, che tradotto è ‘fornace’. Perdasdefogu si distingue per essere un centro montano di origine medievale circondato dai ‘Tacchi’, rilievi calcarei dalla forma singolare.

Camminando tra le sue vie è possibile scoprire edifici ottocenteschi e case in pietra con al centro la classicheggiante parrocchiale di San Pietro apostolo, costruita a fine XIX secolo. Nella parte alta del paese si erge, invece, la Chiesa di San Sebastiano con forme proto-romaniche dell’XI secolo.

Nella periferia sorge da metà XX secolo il poligono interforze di Quirra, centro militare e di ricerca scientifica, integrato nella vita del paese. Accanto, invece, prende vita il parco di Bruncu Santoru con boschi di lecci e macchia mediterranea, popolati dal cervo sardo.

Imperdibili da queste parti sono Sa Brecca de is Tapparas, una sorta di canyon o grotta a cielo aperto, e le Grotte di Is Angurtidorgius. Meravigliosi anche i paesaggi solitari del Salto di Quirra e dei ‘tacchi’ di Jerzu. Immerse tra le querce, le Cascate di Luesu, tra cui il ‘salto’ di 70 metri di Su Strumpu.

Insomma, Perdasdefogu è il paese con la più alta concentrazione di centenari nel mondo, ma anche un luogo da scoprire poiché circondato da bellezze uniche.