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Carnevale di Mondovì, tutti gli eventi tra maschere e viaggi in mongolfiera

Colori, musica e creatività tornano ad essere i protagonisti di un viaggio tra modernità e passato nel cuore delle Alpi di Cuneo: il Carnevale di Mondovì 2025 è pronto a ravvivare il centro storico con feste, carri allegorici, sfilate in maschera e tradizioni che arrivano da lontano, rappresentando ancora oggi l’identità del territorio.

Il “Carlevé ‘d Mondvì” (così si chiama in dialetto), organizzato dall’Associazione “Famija Monregaleisa 1949”, è pronto ad allietare grandi e piccini con tantissimi eventi imperdibili dove l’allegria fa da padrona. Non mancano anche particolari attrazioni per bambini, con una sorpresa speciale resa possibile grazie alle mongolfiere. Pronti a festeggiare immersi nella magia del Carnevale di Mondovì?

Storia del Carnevale di Mondovì

A caratterizzare il Carnevale di Mondovì è sicuramente la sua lunga storia e le tradizioni ad essa legate. Le sue origini risiedono in un passato molto lontano: sebbene sia nato ufficialmente nel XVI secolo, le sue maschere tipiche avrebbero avuto origine oltre un millennio di anni fa.

La sua figura principale è infatti il Moro (maschera ufficiale dal 1950), descritto come “il più audace e meno crudele dei capi saraceni”. La leggenda narra che durante le scorribande saracene del IX secolo, si fosse rifugiato nella torre che domina la Val Tanaro. Qui sarebbe stato assediato dall’Imperatore Ottone I, che al termine della battaglia avrebbe deciso di concedere al Moro il controllo sui territori, ma solo in uno specifico periodo dell’anno: durante il Carnevale.

Questa storia è legata a doppio filo con quella della Bela Monregaleisa, una fanciulla del posto che sarebbe stata rapita dal Moro e che con lui avrebbe condiviso mille avventure. Una volta liberata, la giovane donna sarebbe arriva al Monte Regale per inseguire il suo sogno, ovvero costruire un paese ideale nel quale le disparità sociali non esistono: è così che, secondo la leggenda, sarebbe nato Mondovì. Attorno ai due protagonisti, ruotano altri personaggi, tra i quali Adelasia, figlia dell’imperatore, Aleramo, la maga e il cantastorie: sono loro che, ogni anno, durante il Carnevale di Mondovì, sono i protagonisti delle sfilate con i carri allegorici, delle cene di gala e delle serate di festa.

Il Moro, a Mondovì, è però presente tutto l’anno: lo si trova in cima alla facciata della chiesa di San Pietro, intento a segnare le ore con il suo martello, vegliando così sulla città in attesa del Carnevale successivo.

Date del Carnevale di Mondovì 2025

Dopo la lunga attesa (insieme al Moro), il Carnevale di Mondovì torna anche nel 2025 per divertire tutti con i suoi eventi unici, tra i più belli d’Italia. Quando? Le date ufficiali vanno dal 22 febbraio 2025 al 9 marzo 2025.

Eventi 2025 del Carnevale di Mondovì

Dopo la presentazione della Corte del Moro e della Bela Monregaleisa dell’anno, avvenuta il 1° febbraio, il Carnevale di Mondovì 2025 è ai nastri di partenza: tra eventi, sfilate, manifestazioni e maschere della tradizione, c’è l’imbarazzo della scelta per divertirsi in questi giorni in cui ogni scherzo vale.

Ecco tutti gli appuntamenti imperdibili di quest’anno, i cui dettagli sono consultabili sul sito ufficiale Carnevalemondovi.it.

Carri allegorici nel Carnevale di Mondovì, appuntamento imperdibile

Fonte: Ufficio Stampa Visit Cuneese

Carri allegorici nel Carnevale di Mondovì

Apertura del Carnevale di Mondovì: la consegna delle chiavi

Sabato 22 febbraio 2025, alle ore 16:15 al Circolo di Lettura (Mondovì Piazza) si tiene la cerimonia di consegna delle chiavi della città a sua maestà il Moro. Inizia così il Carnevale di Mondovì 2025, tra i più belli dello Stivale.

Sfilate in maschera

Diverse sono le sfilate in maschera a cui si può assistere durante il Carnevale di Mondovì. Il 22 febbraio, alle 15:15, in piazza Martiri (a Mondovì Breo), sfilano le maschere dei Carnevali del Piemonte, della Val d’Aosta e della Liguria.

Il 23 febbraio, invece, è in programma la sfilata della corte del Moro: dalle 15:00 alle 18:00, i personaggi della tradizione sfilano all’Outlet Village e Mondovicino Shopping Center & Retail Park.

Appuntamento il 2 marzo, invece, per la sfilata dei gruppi mascherati. Dalle 14:30 tante maschere dai mille colori animano le vie che si snodano lungo il centro storico di Breo. Il percorso parte da piazza Santa Maria Maggiore e si conclude in piazza San Pietro. Durante l’evento, in piazza Santa Maria Maggiore e piazza Ellero sono presenti diversi street food, mentre in piazza Roma sono previsti un punto di ristoro e omaggi per bambini. Dalle 16:00, in piazza San Pietro, prende vita la festa dei gruppi mascherati, con animazione e DJ, che continua anche dopo, dalle 18:00, in piazza Santa Maria Maggiore.

Attrazioni per i bambini

Non è un vero Carnevale senza le attrazioni e gli eventi per i più piccoli. Sabato 1° marzo, dalle 15:00 prende vita il Grande Carnevale dei bambini, una festa in maschera con musica, animazione e gelati offerti. Il 2 marzo, invece, in piazza Ellero si trova il Villaggio dei bambini con gonfiabili e giochi.

La vera chicca del Carnevale di Mondovì? È un’attrazione speciale in piazza della Repubblica: il volo vincolato in mongolfiera.

Eventi per bambini al Carnevale di Mondovì

Fonte: Ufficio Stampa Visit Cuneese

Eventi per bambini al Carnevale di Mondovì

Altri eventi durante il Carnevale di Mondovì

Sono tanti gli eventi e le manifestazioni a Mondovì durante il Carnevale. Tutti ne sono coinvolti, anche le scuole, i centri diurni e le case di riposo, che dal 24 febbraio al 3 marzo sono i luoghi in cui gli studenti vanno alla ricerca dei personaggi del Carnevale con l’evento “Giromoro“.

Quando il sole lascia spazio alla Luna, poi, nel disco club Sottoaceto prendono vita serate a tema e in maschera dove la parola d’ordine è divertimento. Ad esempio, il 3 marzo, dalle 23:oo prende vita il tradizionale “Veglione dei commercianti”, l’immancabile appuntamento del lunedì sera di Carnevale.

Carri allegorici

Il culmine del “Carlevé ‘d Mondvì” è la Grande sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati del 9 marzo. Dalle ore 14:30, a Mondovì Breo, diverse realizzazioni maestose e coloratissime sfilano partendo da piazza Levi e attraversano corso Statuto, ponte Cavalieri d’Italia, via Durando, via Baretti e Ponte Madonnina, per poi tornare a corso Statuto. Circa 2 km di percorso che attraversa il centro storico del borgo e che coinvolge ben 1.500 sfilanti, oltre a migliaia di spettatori e appassionati.

Coreografie di qualità, costumi vivaci, musica e intrattenimento sono al centro dell’ultimo giorno di Carnevale in questa perla ancora poco conosciuta del Piemonte. Insieme ai carri allegorici e ai gruppi mascherati, sfilano anche la Banda musicale della Città di Mondovì con gli sbandieratori e musici di Borgo San Martino di Saluzzo, e i trampolieri e acrobati della Scuola di circo BurattinArte.

La festa è diffusa in tutto il centro cittadino: in piazza Cesare Battisti non mancano postazioni di street food, mentre il piazza Ellero, al termine della sfilata, avviene la premiazione dei carri e dei gruppi partecipanti. Un tripudio di colori e divertimento a cui tutti sono chiamati a partecipare.

Carnevale di Mondovì, carri allegorici e maschere bellissime

Fonte: Ufficio Stampa Visit Cuneese

Carri allegorici durante il Carnevale di Mondovì

Biglietti del Carnevale di Mondovì

Gli eventi del Carnevale di Mondovì, tra cui sfilate di carri allegorici e in maschera, sono a ingresso gratuito.

Come raggiungere il Carnevale di Mondovì

Per raggiungere il Carnevale di Mondovì si può scegliere di utilizzare l’auto, il treno o gli autobus.

In auto, se si parte da Cuneo, si prende la SS28 in direzione Mondovì, arrivando alla cittadina in circa 30-40 minuti (30 km). Se si parte da Torino, si prende l’autostrada A6 in direzione Savona e si esce a Mondovì (1 ora e mezza circa – 85 km). Da Milano, invece, si prende la A4 verso Torino e poi la A6 verso Savona, uscendo sempre a Mondovì (2 ore e mezza circa – 180 km).

Se si viaggia in treno, invece, ci sono varie corse dirette dalla stazione di Cuneo che portano a Mondovì in circa 30 minuti. Partendo dal capoluogo del Piemonte, dalla stazione di Torino Porta Nuova ci sono diversi treni che raggiungono il paese (in circa 1 ora).

In autobus, da Cuneo si può prendere la linea 176 Mondovì-Cuneo. Le corse sono abbastanza frequenti, ma consigliamo in ogni caso di consultare gli orari ufficiali.

La funicolare di Mondovì

Per muoversi tra i due cuori del centro storico di Mondovì, in alternativa all’auto, si può viaggiare a bordo della celebre e affascinante funicolare che dalla stazione bassa di Breo sale fino a Mondovì Piazza. Per raggiungere la funicolare, chiamata affettuosamente “Fune” dai monregalesi, si può lasciare l’auto nel parcheggio di Piazza Repubblica e proseguire a piedi per circa 650 metri. Si attraversa il ponte fino alla Fontana dei Bambini, poi si va dritto fino a piazza San Pietro. Da qui, si svolta a destra in via Sant’Agostino e poi subito a sinistra in via Funicolare, camminando fino alla stazione. C’è anche un percorso illuminato che accompagna alla stazione di valle, che parte dalla Fontana dei Bambini.

Le corse della funicolare avvengono ogni 10 minuti, dalle 7:30 alle 20:00 nei giorni feriali e dalle 9:00 alle 20:00 la domenica e i festivi, in inverno. In estate è attiva fino alle 24:00. Il biglietto, che costa 3 euro, è valido per 240 minuti. Consigliamo comunque di consultare sempre l’orario aggiornato prima di partire, disponibile sul sito ufficiale di Moeves.it.

Mondovì, in provincia di Cuneo

Fonte: iStock

Mondovì, in provincia di Cuneo
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Sogni un viaggio sul Treno delle Meraviglie? Ora costa la metà

Se avete sempre desiderato fare un viaggio panoramico sul famoso Treno delle Meraviglie, c’è una novità che renderà il sogno ancora più accessibile. A partire da oggi e fino al 14 giugno, il costo del biglietto per il tragitto Cuneo-Ventimiglia sulla storica linea ferroviaria che collega l’Italia alla Francia sarà dimezzato.

Un’ottima opportunità per scoprire uno dei percorsi più affascinanti e spettacolari d’Europa, che passa tra montagne, boschi e gallerie, offrendo panorami mozzafiato sul paesaggio alpino. Grazie a un nuovo accordo tra le istituzioni italiane e francesi, i viaggiatori potranno godere di una riduzione fino al 50% dei costi per i biglietti, con un miglioramento anche nelle frequenze dei treni.

Un viaggio tra Italia e Francia, con il Treno delle Meraviglie

La Cuneo-Ventimiglia è una delle linee ferroviarie più suggestive d’Italia, non solo per i paesaggi mozzafiato che offre, ma anche per la sua storia che affonda le radici nel periodo sabaudo. Fu costruita quando i Savoia governavano il Piemonte e Nizza era un importante porto commerciale. Oggi, il percorso ferroviario è un vero e proprio trionfo della natura, che attraversa la Valle del Roya, passando in territorio francese, e collegando piccoli borghi tra Italia e Francia. Il viaggio da Cuneo a Ventimiglia è particolarmente affascinante, con il treno che offre un’esperienza unica, passando tra luoghi impervi, gallerie e verdi boschi.

Da Cuneo, il Treno delle Meraviglie prosegue verso Ventimiglia, ma non finisce qui: il viaggio può proseguire fino a Limone Piemonte, per poi deviare in territorio francese, con fermate a Tende, Saorge e Sospel. Questi borghi, che un tempo facevano parte dell’Antica Via del Sale, sono oggi ancora testimoni di tradizioni e paesaggi unici. Con la nuova tariffa ridotta, il costo del viaggio da Cuneo a Breil sarà di soli 7,70 euro, un’opportunità imperdibile per chi desidera scoprire questi luoghi suggestivi.

Il ribasso storico che fa bene al turismo

La riduzione del costo dei biglietti per la Cuneo-Ventimiglia è una notizia che entusiasma sia i residenti che i turisti, poiché la tratta, pur essendo molto panoramica e ricca di potenzialità turistiche, ha sempre avuto una domanda limitata. Il taglio dei prezzi si inserisce nel contesto del nuovo orario internazionale invernale e riguarda tutte le stazioni francesi della Val Roya, come Vievola, Tende, La Brigue, Saint Dalmas de Tende, Fontan-Saorge e Breil. Questo cambio, reso possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Osservatorio Ferrovia del Tenda, RFI, Trenitalia e l’Agenzia della Mobilità Piemontese, si riflette in un abbassamento fino al 50% dei costi per tutti i viaggiatori, anche per le comitive e gli abbonamenti.

Inoltre, è stato migliorato anche il servizio: il treno delle 16:20 da Ventimiglia a Cuneo, una delle corse più attese dai viaggiatori, sarà ora operativo tutti i giorni della settimana, anziché solo nei weekend e durante le festività. Questa nuova frequenza risponde a una crescente domanda di mobilità tra le due città e offre più opportunità per chi desidera godere di questo incredibile viaggio senza doversi preoccupare degli orari limitati.

Tuttavia, bisogna ricordare che i lavori sulla linea Breil-Nizza continueranno fino al 2025, causando alcune modifiche temporanee al servizio. Per ora, il servizio diretto via Sospel non è disponibile, ma è garantito un autobus sostitutivo da Breil.

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Cuneo è Città Alpina 2024 e debutta su Topolino

Grazie al suo impegno nel campo della sostenibilità e all’obiettivo – ampiamente raggiunto – di unire natura e cultura, ecologia ed economia, lo scorso maggio Cuneo ha ottenuto il riconoscimento di Città Alpina 2024. A parlarne sono stati la Direttrice dell’ATL del Cuneese Daniela Salvestrin con l’Assessore al Turismo della Città di Cuneo con delega alla Metro Montagna Sara Tomatis, in compagnia di Alessandro Zanon Direttore di VisitPiemonte e del Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo all’ultimo TTG di Rimini.

Che cos’è una Città Alpina

“Città Alpina” è un riconoscimento che viene conferito alle città dello spazio alpino in Italia che si distinguono per il loro impegno nell’attuazione della Convenzione delle Alpi e nel campo dello sviluppo sostenibile. Il titolo viene assegnato annualmente dall’Assemblea dei soci in base a criteri quali sostenibilità ecologica, sociale ed economica dei progetti e dei programmi dei candidati.

Per Cuneo rappresenta un riconoscimento molto importante perché testimonia come la vicinanza della città alle montagne giochi un ruolo strategico per la promozione di uno sviluppo sostenibile delle regioni alpine. In particolare, la città piemontese ha dimostrato di poter promuovere il territorio senza intaccare il forte legame che possiede con le proprie radici e con le proprie tradizioni. Sono tante le iniziative presentate al TTG per raccontare Cuneo e, la più divertente, vede la città protagonista su due numeri del settimanale Topolino.

Cuneo raccontata su Topolino

Presentata ufficialmente al TTG di Rimini presso lo stand della Regione Piemonte, l’iniziativa che vede Cuneo all’interno del settimanale Topolino ha un obiettivo ben preciso: quello di parlare direttamente ai più piccoli e alle loro famiglie, trasmettendo il significato profondo dello “spirito alpino”. Quest’ultimo è anche il titolo della storia a fumetti dedicata alla città con protagonisti Zio Paperone e le Giovani Marmotte. Tra le pagine sono raffigurati diversi ambienti della città: piazza Galimberti e la torre civica, il Parco fluviale con l’ascensore, i marroni e i boschi da tenere puliti, i portici con alcuni negozi “iconici” e l’invito a provare le specialità locali.

All’interno della storia ci sono chiari riferimenti a Cuneo Città Alpina 2024: uno delle Giovani Marmotte afferma che “L’ambiente naturale delle Alpi è inestimabile!” e che “Spetta alle città alpine averne cura!”. Nel dettaglio, i numeri di riferimento del settimanale sono il 3.593 del 2 ottobre, dov’è presente un redazionale dedicato a Cuneo Città Alpina, e il numero 3.594 del 9 ottobre, con la storia a fumetti.

Cuneo Città Alpina Topolino

Fonte: Ufficio Stampa

I numeri di Topolino dove compare Cuneo Città Alpina 2024

Capitale verde del Piemonte

Non stupisce che Cuneo abbia ottenuto il riconoscimento di Città Alpina 2024, soprattutto considerando il titolo come capitale verde del Piemonte. Alla città viene riconosciuta un’alta qualità della vita, tanto verde pubblico e soluzioni di trasporto sostenibili, come l’efficace rete di piste ciclabili che le hanno permesso di collocarsi nelle prime posizioni di Ecosistema Urbano 2023, la classifica green di Legambiente e Ambiente Italia.

Per chi ama le attività all’aria aperta, da Cuneo è possibile immergersi nella natura passeggiando, per esempio, lungo il viale degli Angeli, o fare escursioni al Parco Fluviale Gesso e Stura, che con le sue bellezze circonda la città. Per raggiungerlo basta poco, perché dovrete semplicemente salire sull’ascensore panoramico, attrezzato anche per ospitare i ciclisti che vogliono scoprire il parco pedalando. Cuneo è il regno dell’outdoor e il suo impegno per preservarlo è stato finalmente premiato.

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Il museo diffuso più grande delle Alpi

C’è una zona del nostro Paese che è un pullulare di meraviglie, un susseguirsi di borghi molto interessanti, castelli sontuosi, complessi monumentali importantissimi, musei imperdibili e una natura che toglie il fiato, un patrimonio così vasto e speciale che ha fatto sì che proprio qui prendesse vita il museo diffuso più grande delle Alpi.

Il Museo Diffuso Cuneese

Parliamo della provincia di Cuneo in Piemonte dove è nato, nel 2016, il progetto ‘Museo Diffuso’ da un’idea della Fondazione San Michele di Cuneo e dal Rotary Club di Cuneo, in collaborazione con i Rotary Club di Cuneo Alpi del Mare, Bra, Canale Roero, Mondovì, Barcellonette.

L’obiettivo è chiaramente la promozione turistica di questo particolare territorio, ma mettendo a sistema chiese e monumenti attraverso la realizzazione di un portale web contenente videoguide in tre lingue (italiano, inglese, francese) raggiungibile attraverso l’utilizzo di QR CODE. In poche parole, tramite una semplice applicazione scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet è possibile accedere al portale e usufruire della guida in autonomia direttamente in loco.

Un progetto la cui forza principale è essere modulabile e implementabile nel tempo e nello spazio: l’ingresso di nuovi interlocutori può portare a un ampliamento dell’offerta, mantenendo però sempre una linea uniforme e riconoscibile.

Augusta Bagiennorum cuneese

Augusta Bagiennorum, resti del teatro romani

Provincia di Cuneo, cosa vedere assolutamente

Imperdibile, in questa zona, è certamente l’area archeologica di Augusta Bagiennorum in località Roncaglia a Benevagienna. Un’antica città fondata alla fine del I secolo a.C. e riscoperta a fine Ottocento, per opera di Giuseppe Assandria e Giovanni Vacchetta che, affittando i campi dai contadini, condussero diverse campagne di scavo.

La città romana aveva forma di trapezio ed era cinta su tre lati da un fossato e da una palizzata in legno. Oggi, tra le cose più belle da ammirare ci sono un teatro che all’epoca era in grado di contenere circa 3.000 spettatori e il Museo Archeologico allestito negli spazi dell’elegante Palazzo Lucerna di Rorà, nel centro di Benevagienna.

Un’altra tappa imperdibile è Mondovì Breo con la chiesa dei Santi Pietro e Paolo che si affaccia su una delle piazze più caratteristiche del borgo. Sorge a ridosso del colle, in una posizione rialzata rispetto all’abitato, ed è incassata tra le case che le fanno da corona.

Gli interni, invece, presentano una bella decorazione pittorica e pregevoli esempi di scultura. Particolarmente interessanti sono i busti ritratto del parroco don Giovanni Gazzano e del benefattore don Marco Antonio Bruno situati lungo la navata centrale.

Mondovì cuneese

La città di Mondovì

Bellissimo anche il Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, ossia l’edificio medievale più importante della città. Basti pensare che si trova in un quartiere che era uno dei più antichi della città e ospitava una chiesa dedicata al Santo di Assisi già alla fine del Duecento.

A Fossano, invece, già all’inizio del XIV secolo esisteva una Confraternita del Cristo Crocefisso che distribuiva elemosine e accoglieva bisognosi e pellegrini forestieri. Qui, tra il 1730 e il 1739, venne edificata una chiesa con una facciata dalle forme mosse e che, all’interno, presenta decorazioni che furono affidate ai fratelli Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo per le finte architetture, Michele Antonio Milocco per gli affreschi, Cipriano Beltramelli e Bernardino Barelli per gli stucchi.

A Montà d’Alba da non perdere è il Santuario dei Piloni che si compone di diversi nuclei appartenenti a epoche differenti. Nonostante uno stato di profondo abbandono che ha caratterizzato tutto il complesso fino agli anni Ottanta, oggi la struttura è stata completamente recuperata e restaurata, a tal punto da diventare uno dei siti più frequentati del Roero.

Tracce di Medioevo a Manta con Santa Maria del Castello, di cui non si conosce la data di edificazione, ma che si ritiene sia stato costruita tra 1416 e 1426. All’epoca la chiesa era ad aula unica, ma nel tempo venne più volte rimaneggiata: la copertura lignea fu sostituita da una volta a botte e furono aperte cappelle laterali, come quella dedicata alla Madonna del Rosario che fu poi demolita nel 1958, ma della quale ancora si vede l’arco di ingresso.

Manta piemoente

Veduta del Castello di Manta

Non possono mancare di certo i paesaggi come quello di Castelmagno dove sorge un santuario che risulta essere frequentato già dal periodo romano. La Valle Grana, infatti, era certamente nota ai Romani come un’importante crocevia grazie alla possibilità di passare alla Valle Stura e alla Valle Maira attraverso il passo di Valcavera e il colle del Mulo.

Infine a Cussanio il Santuario della Madonna della Provvidenza che si raggiunge percorrendo uno scenografico viale a doppia fila di carpini, da cui si gode un’ottima visuale sul complesso.

Tutte le novità di quest’anno

Quest’anno al Museo Diffuso Cuneese si sono aggiunte meraviglie come il Complesso Museale di San Francesco in Cuneo, di cui vi abbiamo parlato sopra;  il Museo Casa Galimberti di Cuneo, che si distingue per essere un luogo unico per leggere la storia non solo della città, ma dell’intera Nazione; Via Roma e Piazza Galimberti sempre in Cuneo città che sono, rispettivamente, il cuore pulsante del capoluogo piemontese e la piazza più amata dai cuneesi;  l’Area Archeologica e il Museo della Necropoli di Valdieri, dove si sviluppano particolari insediamenti di carattere naturalistico, come testimoniano la presenza della Riserva del Ginepro Fenicio e del Sentiero delle Farfalle; l’Area Archeologica e il Museo Archeologico di Bene Vagienna, di cui vi abbiamo parlato sopra, e il Museo degli Usi e della Gente di Montagna di Serra di Pamparato, che sorge all’interno di un palazzo storico risalente al XVIII secolo.

Nel corso della primavera verrà ultimato anche l’ultimo contenuto video dedicato al Forte di Vinadio e alle fortificazioni della Valle Stura. Il sito, quindi, si arricchisce di una nuova sezione dedicata in modo specifico all’archeologia. Ad oggi sono oltre 30 le videoguide realizzate, per un totale di 38 località coinvolte e 513 contributi video dedicati. Infine, per il 2022 il Rotary Club Cuneo si occuperà di coinvolgere nel progetto alcuni siti di Villar San Costanzo quali la Parrocchiale di San Pietro in Vincoli, la Riserva Naturale dei Ciciu e l’Abbazia di San Costanzo al Monte, mentre l’ATL si focalizzerà sulle città di Cuneo, Fossano, Borgo San Dalmazzo e Mondovì.

Un vero e proprio Museo Diffuso da non perdere e che si trova nel cuore delle nostre Alpi.

Castelmagno cuneese

Il santuario di Castelmagno