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Cayo Levisa, cosa sapere e cosa vedere

Immerso nelle acque cristalline del Mar dei Caraibi, al largo della costa settentrionale di Cuba, Cayo Levisa è una delle destinazioni più affascinanti della provincia di Pinar del Río. Conosciuta per la sua bellezza incontaminata e le spiagge paradisiache, questa piccola isola è diventata negli ultimi anni una delle mete preferite per i turisti in cerca di tranquillità e contatto con la natura.

A pochi chilometri dalla costa, Cayo Levisa è raggiungibile solo in barca dal molo di Palma Rubia, con un viaggio di circa 30 minuti che già preannuncia l’inizio di un’avventura unica. Lunga circa 3 chilometri e con una larghezza che raramente supera i 200 metri, l’isola custodisce un ambiente naturale ancora selvaggio e quasi del tutto intatto, contornato da spiagge di sabbia bianca che si affacciano su un mare turchese.

Un paradiso di biodiversità

Parte dell’arcipelago de Los Colorados, l’isola si estende su una superficie di circa 4 chilometri quadrati e fa parte del Sistema Nazionale delle Aree Protette di Cuba, classificata come Paesaggio Naturale Protetto di Significato Locale. Cayo Levisa è infatti un prezioso scrigno di biodiversità e questo riconoscimento ne sottolinea l’importanza ambientale e la necessità di preservarne l’integrità ecologica.

Il paesaggio è caratterizzato da una varietà di ecosistemi che coesistono in perfetta armonia. A nord si trovano meravigliose barriere coralline, considerate tra gli ecosistemi più diversificati al mondo, dove oltre 120 specie di pesci e 47 specie di coralli danno vita a uno spettacolo subacqueo senza eguali. Le acque intorno all’isola ospitano anche specie rare e di grande valore come le tartarughe marine, l’aragosta spinosa e il corallo nero, offrendo ai sub e agli appassionati di snorkeling esperienze indimenticabili.

Ecosistemi di Cayo Levisa

Oltre alle barriere coralline, Cayo Levisa è circondata da una varietà di ecosistemi marini di grande importanza. A sud si estendono i pastizales (praterie marine), fondamentali per la sopravvivenza di molte specie ittiche, alle quali offrono rifugio e nutrimento, ma che rappresentano anche una risorsa essenziale per la pesca locale. In queste acque si possono avvistare occasionalmente esemplari di lamantino, una specie in via di estinzione.

Gli ecosistemi palustri occupano circa il 78% della superficie dell’isola e sono vitali per la riproduzione e la crescita di pesci e invertebrati marini. Questi ambienti supportano una biomassa considerevole di specie mature che spesso finiscono anche nelle reti dei pescatori locali.

Il fascino della tranquillità

Per chi è alla ricerca di pace e tranquillità, Cayo Levisa rappresenta un rifugio idilliaco. Le sue spiagge di sabbia fine, incorniciate da rigogliose palme e pini che arrivano fino alla riva, creano un’atmosfera di serenità che pochi altri luoghi al mondo possono eguagliare. La calma che pervade l’isola è tale che l’unico suono predominante è quello delle onde che si infrangono dolcemente sulla spiaggia e del fruscio delle foglie mosse dal vento.

La fauna dell’isola, con la sua grande varietà di uccelli, offre ulteriori momenti di meraviglia per gli amanti della natura. Tra le specie più numerose ci sono i pellicani, che si librano in volo sopra le acque turchesi in cerca di cibo, e gli hutias, piccoli roditori che si nascondono tra le mangrovie. E proprio un’escursione a piedi tra le foreste di mangrovie e pini è un’esperienza che permette di esplorare gli angoli più nascosti e suggestivi.

Cayo Levisa, Cuba

Fonte: iStock

Barche sulla spiaggia di Cayo Levisa, Cuba

Le spiagge da non perdere

Cayo Levisa è soprattutto sinonimo di spiagge sensazionali, e non c’è da stupirsi se molti visitatori trascorrono gran parte del tempo stesi al sole sulla sabbia impalpabile o nuotando nelle cristalline acque caraibiche.

La spiaggia più lunga e spettacolare è Playa Punta Arena, un luogo perfetto dove rilassarsi lasciandosi cullare dalla bellezza naturale e dalla quiete di questo angolo di paradiso. Si trova sulla costa settentrionale, dove un tempo l’unico hotel presente sull’isola accoglieva gli ospiti desiderosi di trascorrere qualche giorno in questo paradiso incontaminato. Sebbene l’albergo non sia più in funzione, il piccolo ristorante, il centro di immersioni e i servizi da spiaggia permettono comunque ai visitatori di godersi la giornata senza la necessità di portare molto con sé.

Il noleggio di lettini e ombrelloni è altamente consigliato per chi sceglie di trascorrere la giornata in spiaggia, sebbene ci siano anche alcune aree ombreggiate dalle palme. L’esplorazione di Cayo Levisa non può dirsi completa senza una puntata all’incantevole spiaggia di Punta Gorda, situata nella parte più incontaminata e selvaggia dell’isola, raggiungibile con una piacevole passeggiata lungo la costa.

Immersioni spettacolari

Considerato uno dei migliori siti per immersioni di tutta Cuba, Cayo Levisa è una destinazione imperdibile per i sub. Presso il locale centro di immersioni, tra i più rinomati di Cuba, si può noleggiare l’attrezzatura per lo snorkeling e ogni genere di equipaggiamento necessario per le attività marine. Il centro offre anche corsi di immersione per tutti i livelli, tenuti da istruttori certificati, e organizza attività di esplorazione dei fondali marini ricchi di vita e di bellezze naturali.

L’area di immersione si estende lungo la barriera corallina che circonda l’isola, con una ventina di spot debitamente segnalati. I punti di maggior richiamo si trovano sul lato settentrionale dell’isola, dove la barriera corallina è particolarmente integra e oltre alla consueta varietà di coralli, spugne e gorgonie, ci sono anche numerosi relitti di secoli passati che rendono l’esperienza ancora più emozionante.

Tra gli spot più popolari spicca La Corona de San Carlos, una formazione corallina mozzafiato, dove è possibile incontrare razze, tartarughe marine e una grande varietà di pesci colorati. Altri punti molto apprezzati includono La Cadena Misteriosa, La Espada del Pirata e El Infierno, un’impressionante parete verticale che si estende fino a 1.000 metri di profondità, dove non è raro imbattersi in banchi di pesci tropicali, aragoste e perfino squali, che rendono ogni immersione un’avventura entusiasmante. Queste formazioni coralline, con i loro colori vivaci e la diversità di specie che ospitano, offrono agli appassionati di immersioni e snorkeling esperienze uniche e memorabili.

Paesaggi ancora intatti e meraviglie naturali in abbondanza fanno di Cayo Levisa un luogo davvero paradisiaco. Le spiagge incontaminate, la ricca biodiversità e la tranquillità che offre la rendono una destinazione perfetta per chi cerca una fuga di relax e un’immersione totale nella natura.

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Cosa conviene comprare a Cuba

Le musiche suadenti riecheggiano tra le vie dei centri abitati e tutto ha un colore vivo e vibrante. Cuba è un mix di tradizioni, storia, incroci culturali e stili di vita semplici e umili che non smettono mai di attrarre numerosi viaggiatori da tutto il mondo.

L’anima autentica di Cuba e dei suoi abitanti si percepisce in ogni angolo e in tutto ciò che fa parte delle sue antiche tradizioni: sigari, tabacco e rum sono ormai tra i simboli più celebri dell’isola più grande dei Caraibi e anche l’immancabile souvenir da portare a casa. Ma esistono anche altri oggetti che racchiudono in sé la storia e l’anima di quest’isola al largo degli Stati Uniti, pensieri non banali per portare con voi il ricordo perfetto dopo esservi immersi nelle vibranti atmosfere cubane. Vediamoli tutti.

I souvenir classici di Cuba: sigari e rum

Chi non ha mai associato l’immagine di Cuba a quella di sigari e rum? Sono il grande classico da portare in Italia ad amici e parenti dopo essere stati ai Caraibi. Ed effettivamente l’identità dell’isola è strettamente legata a questi prodotti. La lunga tradizione dedita alla lavorazione del tabacco ha fatto nascere vere e proprie icone. I sigari sono di moltissime varietà e marche: tra i più celebri troviamo i Cohiba, i più pregiati e costosi chiamati anche “cigarros de Fidel” poiché sono quelli che Fidel Castro fumava nelle storiche fotografie ufficiali, i Montecristo, i Partagás e i sigari Romeo y Julieta (con il miglior rapporto qualità/prezzo).

Per acquistarli, anche se moltissimi negozi li vendono con il rischio però di ricevere prodotti “surrogati” e non autentici, l’ideale è dirigersi direttamente verso le fabbriche di produzione, nelle quali si possono effettuare visite che spiegano l’intero ciclo di produzione di questi prodotti composti da foglie di tabacco. Tra le  tante realtà, a Santiago si trova la Fábrica del Tabaco, mentre la provincia di Pinar del Rio è quella che ospita il maggior polo di coltivazione e di trasformazione artigianale. A L’avana, invece, è consigliato il Mercado Artesanal, che offre una grandissima varietà di sigari, e la Fabbrica di Tabacco Partagás.

Il rum cubano è un altro simbolo indiscusso di quest’isola dall’anima vivace, prodotto fin dal XVII secolo. Anche qui le varietà sono moltissime, dalle più secche e forti a quelle più morbide e dolci. I marchi più famosi? Ron Varadero, Havana Club, Santiago de Cuba, Ron Legendario e Ron Bucanero. Li potrete trovare sia nei negozi di liquori dislocati in aeroporti, hotel e zone turistiche, sia in supermercati e negozi di souvenir.

Una cosa importante a cui prestare attenzione sono i limiti di trasporto imposti per tabacchi e alcolici. A tal proposito è utile, prima di acquistare tali prodotti, informarsi sulle restrizioni doganali attualmente in vigore sul sito ufficiale ViaggiareSicuri o sui siti turistici ufficiali cubani.

Realizzazione di sigari cubani a L'Avana

Fonte: iStock

Realizzazione dei tradizionali sigari cubani

Gli acquisti più originali da fare a Cuba

Oltre ai sigari e alle bottiglie di rum, Cuba è anche un’isola ricca di tradizioni legate all’artigianato locale. Dai materiali più semplici, come argilla, legno, semi, pelli e conchiglie, nascono creazioni che in molti casi possono essere definite opere d’arte.

Se avete pensato di acquistare dei sigari, perché non abbinarli a una custodia in pelle creata a mano? Tra le più famose e di ottima qualità ci sono quelle con la marca Cohiba, vendute per esempio al al Mercado San José a L’Avana. La pelle viene utilizzata abilmente dagli artigiani per realizzare molti altri prodotti, come cinture, borse e portafogli.

Passando all’argilla, sono moltissimi i prodotti realizzati con questo materiale, dai piatti ai vasi, dalle maschere alle auto d’epoca in miniatura. Un altro simbolo di Cuba che potreste portare a casa con voi sono i cappelli in paglia, acquistabili in moltissimi mercatini e botteghe presenti in tutta l’isola.

Botteghe e negozi di Cuba che vendono i tradizionali cappelli in paglia

Fonte: iStock

Tradizionali botteghe cubane

Abbiamo detto anche che in quest’isola dei Caraibi la musica non manca mai. Allora uno degli strumenti tradizionali utilizzati dai cubani sarà il regalo perfetto per gli appassionati del genere. Alcune idee? Tamburi, chitarre e tres cubani, per portare sempre con voi una parte di quel ritmo cubano ascoltato tra le strade e i palazzi dell’Avana.

Anche dai semi gli artigiani locali ricavano splendidi gioielli, ad esempio collane di autentica bellezza arricchite da perle d’acqua dolce locali, conchiglie e legno. Anche queste creazioni sono acquistabili in moltissimi negozi dislocati in tutta l’isola.

E per coloro che vogliono puntare ai souvenir più ricercati, ecco allora l’idea di un profumo. A L’Avana si trovano diverse profumerie rinomate in cui acquistare fragranze e oli essenziali dalle note esotiche, come il gelsomino, i fiori d’arancio, il tabacco e il fiore nazionale mariposa. Nel negozio di Calle Mercaderes n.156, a L’Avana, è possibile creare la propria essenza mixando gli elementi.

E per portare un pensiero ai più piccoli o agli adulti a cui piace giocare in compagnia? Troverete in molti negozi di artigianato anche il domino in legno, con le sue tesserine intagliate e decorate a mano. Un passatempo molto amato dai cubani che potrete portare con voi per momenti di svago ricordando sempre il tempo passato tra le bellezze cubane.

Dove fare i migliori acquisti a Cuba

Dalle numerose botteghe di artigianato locale ai negozi dei centri commerciali, Cuba offre una grande varietà di attività che vendono prodotti di ogni genere. Non è quindi difficile trovare il souvenir perfetto da portare a casa come ricordo indelebile di un viaggio in queste terre. Nella capitale si trova il centro commerciale Galerías de Paseo, nel quale trovare prodotti a prezzi relativamente bassi.

Ci sono poi alcune zone della città in cui si concentrano i negozi e le botteghe in cui trovare tanti prodotti interessanti. Tra queste troviamo la pedonale via Obispo, ricca di bancarelle locali con oggetti fatti a mano, Plaza Carlos III, in cui spiccano i colorati vestiti cubani, il Mercado de Artesanías di San José, dove si trova qualsiasi tipo di souvenir artigianale e da cui si gode di una vista incredibile sulla baia della città, oppure la Feria de Artesanías de La Habana.

Negozi e palazzi colorati a L'Avana, Cuba

Fonte: iStock

Strada con negozi a L’Avana, Cuba
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Cosa mangiare a L’Avana? Questi piatti tipici di Cuba ti conquisteranno

La cucina cubana? Un tripudio di sapori, colori e abbondanza. Cuba è un territorio che tutti riconosceremmo a una prima occhiata, pur non essendoci mai stati: la sua è un’identità forte, in cui le influenze si sono mescolate nel corso dei secoli. La cultura spagnola, africana, statunitense, o ancora il retaggio caraibico, si uniscono in un mix di gusti che lasciano il palato soddisfatto. Molti gli ingredienti che vengono riproposti nei piatti tipici cubani, tra cui il riso, il mais, il pesce, la frutta tropicale, i legumi. Se hai in programma un viaggio a Cuba, ti raccontiamo cosa mangiare a L’Avana: un itinerario gastronomico fatto di spezie, di semplicità e talvolta, sì, persino di “domenica”.

Arroz con pollo

Sarebbe stato un errore non iniziare la nostra lista di piatti tipici cubani con il piatto che rappresenta la cultura gastronomica di L’Avana nel mondo, ovvero l’arroz con pollo. Questa specialità è unica per un motivo: non la mangerai mai simile in ogni posto. Ogni famiglia ha la sua “ricetta”, un po’ come avviene in Italia con i grandi classici: deriva dalla denominazione spagnola e ricorda vagamente la paella. Il riso viene condito solitamente con cipolla, aglio, pezzi di pollo e verdure, in base alla stagionalità.

Ropa Vieja

A L’Avana, la Capitale di Cuba, non puoi perderti assolutamente questa prelibatezza: piatto tipico che deriva dal riciclo, dai momenti difficili che il popolo cubano, nel corso della storia, si è ritrovato ad affrontare. “Panni vecchi” – Ropa Vieja – è quello che comunemente definiamo specialità identitaria: nata nel territorio, diffusa in ogni parte dell’America Latina, si compone dagli scarti di carne che in passato venivano insaporiti per mettere in tavola un piatto invitante. Accompagnato da riso bollito o platano fritto, oggi è realizzato con la carne da bollito e tanto – ma tanto! – peperoncino.

Moros y Cristianos

Questo piatto tipico di Cuba è conosciuto anche con un altro nome, ovvero Congrì, ma, stando agli esperti della gastronomia cubana, è un errore! Il riso moresco, in effetti, allude proprio al periodo della dominazione araba in Spagna: è un piatto che si prepara con riso a grani lunghi, fagioli neri, brodo dei fagioli, cipolla, aglio, peperoni e spezie, come origano e alloro. Accompagnato da pollo o carne di maiale, alla fine quel twist in più lo dà una salsa piccante, Mojo Picón, realizzata con peperoni rossi, cumino e aglio.

Ajiaco Criollo

Tra i piatti nazionali di Cuba, l’Ajiaco Criollo è nato proprio nelle zone rurali e racchiude in sé l’identità del popolo cubano e della cultura spagnola, con influenze africane. Nonostante sia una zuppa, quindi un cibo tipico invernale, in realtà è consumata in ogni momento dell’anno, proprio per la sua bontà: parliamo di una minestra con banane, mais, pollo, carne e patate. Ma sono solo alcuni degli ingredienti, perché vengono impiegati anche peperoni, zucca, carote, pomodoro. Non farti ingannare dalla lunga lista di ingredienti: è una vera tentazione.

Picadillo Habanero

Diffuso enormemente in Sud America, il Picadillo Habanero esprime particolarmente la cucina cubana attraverso dei sapori forti: ancora una volta è presente il riso bianco (o le patate al forno, a scelta), accompagnato stavolta dalla carne macinata di manzo e maiale, con peperoni rossi e verdi, cipolle, aglio, pomodoro, l’immancabile peperoncino e quel tocco di lime che fa la differenza.

Sandwich cubano

Infine, non possiamo non suggerirti uno street food cubano da mangiare per le strade de L’Avana durante la visita (magari da provare con un buon Cuba Libre al bar, invece): il sandwich cubano. Come tutti i piatti che abbiamo visto finora, parliamo di un prodotto sostanzioso, pensato per saziare: non a caso, è super farcito con arrosto di lonza, prosciutto cotto e formaggio, a cui si aggiunge della semplice senape e un po’ di cetriolo per un tocco di freschezza.

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Cosa vedere alla Baia dei Porci di Cuba

Stai pianificando un viaggio a Cuba? Tra i luoghi che non puoi perdere c’è la baia dei Porci, protagonista del tentativo di invasione da parte degli States nel ’61 per ribaltare il governo comunista di Castro è oggi un simbolo di resilienza ma è soprattutto apprezzata da snorkeler e subacquei per le incantevoli spiagge da sogno. Cosa vedere alla baia dei Porci di Cuba? Scopriamolo insieme.

Perché si chiama baia dei Porci?

Prima di immergerci a comprendere pienamente su cosa vedere e cosa fare partiamo dal nome. Contrariamente a quanto potrai pensare, non si fa riferimento agli animali da fattoria ma ad una specie di pesce conosciuto scientificamente come sufflamen verres ma che i local chiamano cochinos, un sinonimo di “maiale” in lingua spagnola. Popolando riccamente i fondali, non è difficile comprenderne il motivo del nome.

Storia della Baia dei Porci di Cuba

Oggi è un luogo cult per chi sceglie di visitare Cuba ma in passato è stato un simbolo di controverse operazioni militare, la più famosa proprio durante la Guerra Fredda. L’evento centrale che ha interessato la zona è l’invasione del 1961, miseramente fallita: gli Stati Uniti avevano l’obiettivo di rovesciare l’allora governo comunista di Fidel castro ma non ci sono riusciti.

L’operazione che ha interessato la spiaggia nel ’61 è partita più indietro nel tempo e precisamente nel 1959 in occasione della rivoluzione cubana che ha visto l’ascesa di Fidel Castro dopo la caduta del dittatore Fulgencio Batista. Cuba con i suoi moti rivoluzionari ha preoccupato profondamente gli USA che vedevano l’espansione comunista come un’autentica minaccia alla sicurezza. Nel 1960, l’allora amministrazione Eisenhower ha deciso di organizzare e pianificare un’azione per destabilizzare il regime. Si deve però al presidente John F. Kennedy il via libera definitivo dell’operazione che si è svolta nel 1961.

Il piano aveva come scopo l’addestramento di alcuni esuli cubani anti-castristi, con il supporto della CIA e il sostegno della popolazione locale. L’operazione, passata alla storia con il nome di Brigata 2506, comprendevano circa 1.400 uomini. Tutto è stato però segnato da errori strategici e tattici importanti che hanno portato al fallimento: basti pensare che le forze di Castro erano già state informate e quindi hanno mobilitato rapidamente truppe e aviazione.

In poche ore, le forze d’invasione furono circondate e costrette alla resa. Il 19 aprile, dopo 72 ore di combattimenti, l’invasione era già fallita. La maggior parte dei membri della brigata fu catturata e successivamente scambiata con prigionieri cubani e aiuti umanitari. Dal punto di vista internazionale, le conseguenze sugli States furono disastrose rafforzando persino il legame tra Cuba e l’Unione Sovietica.

Il museo a playa Girón

Se non vuoi limitarti ad una vacanza di mare ma vuoi comprendere a pieno le radici e la storia di Cuba inserisci nel tuo itinerario una visita del museo a playa Girón. L’esposizione è dedicata all’invasione fallita del 1961, quando esuli cubani, sostenuti dagli Stati Uniti, tentarono di rovesciare il governo di Fidel Castro. All’interno potrai esplorare la collezione di fotografie, documenti storici, armi e oggetti personali dei combattenti, che raccontano in dettaglio la cronaca di quei giorni drammatici. Avrai modo di approfondire attraverso una prospettiva unica sulla resistenza del popolo cubano e sulle dinamiche geopolitiche che hanno interessato gli anni della Guerra Fredda. È un luogo che non solo educa, ma ispira riflessioni profonde sulla lotta per l’indipendenza e sulla determinazione di un popolo a difendere la propria sovranità.

Il museo alla Baia dei Porci a Cuba

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Il museo che racconta la storia della Baia dei Porci

Le spiagge più belle della baia dei porci

Cuba è una meta amatissima per i suoi colori, la vita vivace e il suo panorama storico e culturale ma è anche una bellissima destinazione per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni o semplicemente per chi cerca un luogo incantevole in cui godersi il mare.

La Baia dei Porci, nella costa sud di Cuba, si distingue per splendide spiagge tutte da scoprire. Partiamo da playa Girón considerata persino dai local come la più suggestiva. Nota alla storia per l’invasione fallita degli USA, oggi rappresenta pienamente un simbolo di resistenza e orgoglio nazionale. Le acque sono limpidissime e quindi particolarmente indicate per lo snorkeling: non hai idea di quanto sia suggestivo immergersi e scoprire coralli colorati e tantissimi pesci tropicali. A circa 10 km da qui si trova punta Perdiz, un vero paradiso per gli appassionati di immersioni: circondata dalla barriera corallina e a soli 100 metri della riva, vanta un fondale ricco di vita.

Non lontana puoi raggiungere playa Larga chiamata così proprio perché si estende per diversi chilometri ed è caratterizzata da una lunga distesa di sabbia bianca e fine oltre ad un fondale calmo. Davvero interessante in questa zona è una parete naturale che si innalza per oltre 300 metri di altezza e con una caduta verticale di 30 metri, una formazione apprezzatissima dai subacquei di tutto il mondo che sanno di poterla raggiungere dalla riva senza nemmeno il supporto di una barca.

Leggermente più isolata è caleta Buena, assolutamente pittoresca e perfetta per chi ama lo snorkeling: qui il fulcro è proprio la natura selvaggia ed incontaminata e sono agilmente raggiungibili le grotte di Bellamar che hanno più di 300.000 anni.

Playa larga a Cuba

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Playa larga, tra le spiagge più belle della Baia dei Porci a Cuba

Scoprire la Ciénaga de Zapata

La baia dei Porci appartiene alla più ampia riserva naturale della Ciénaga de Zapata, una delle più aree paludose dei Caraibi più ampie. La riserva è un vero e proprio santuario per la fauna e la flora locali, tanto che si contano oltre 900 specie di piante e un’ampia varietà di animali, tra cui uccelli, rettili e mammiferi. Gli appassionati di birdwatching troveranno l’area particolarmente interessante, poiché ospita specie endemiche come il trogone di Cuba e il fenicottero rosa.

Cueva de los Peces

La Cueva de los Peces è un cenote naturale, il più profondo di Cuba, che si trova a pochi chilometri da Playa Girón; si tratta di un luogo incredibilmente suggestivo per chi desidera fare snorkeling o semplicemente nuotare in acque cristalline circondate dalla natura. La sua particolarità è che si tratta di un lago d’acqua dolce collegato al mare, con una profondità di oltre 70 metri, il che lo rende un luogo affascinante per i subacquei.

 

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Viaggio a Cienfuegos, la bella città nel Sud di Cuba

Cienfuegos, omonima città nella provincia del centro sud di Cuba, è conosciuta come la Bella Città del Mare. Dal 15 luglio 2005, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio Culurale dell’Umanità per essere un esempio di neoclassicismo e modernità tra le città fondate in America Latina nel XIX secolo. L’architettura di Cienfuegos e il suo elegante e perfetto impianto a forma di scacchiera, ne fanno un gioiello unico e una tappa obbligata per chi vuole conoscere a fondo ogni aspetto dell’isola di Cuba. Si tratta di un eccezionale esempio dell’urbanistica cubana e caraibica del XIX secolo di cui Cienfuegos rappresenta le nuove idee di modernità per quanto riguarda l’assetto della città. A questo, si aggiunge una’area particolarmente apprezzata per i suoi valori ambientali, architettonici e culturali che va dalla fine del lungomare alla zona conosciuta come La Punta. Oltre ai suoi tesori architettonici, Cienfuegos e la regione di cui fa parte, possiedono innumerevoli attrazioni naturali che possono essere visitate individualmente in autonomia o attraverso le escursioni proposte dalle diverse agenzie di viaggio che operano in zona. All’arrivo nella città di Cienfuegos, il visitatore ha a disposizione una rete di alberghi e case private in cui può soggiornare in modo piacevole e sicuro; ognuna delle strutture turistiche infatti è certificata dal Ministero della Salute Pubblica.

Conoscere la storia di Cienfuegos

Cienfuegos è l’unica città di Cuba fondata da coloni francesi sotto la corona spagnola. Il nome le deriva da Don José Cienfuegos Jovellanos, capitano generale dell’isola al momento della nascita della città nel 1829, ed è particolarmente celebre perchè nel 1950 fu teatro di azioni di protesta contro il governo di Carlos Prío e il suo ministro dell’Educazione Aureliano Sánchez Arango. I due politici emanarono misure ritenute dannose per gli studenti che scioperarono e indissero una manifestazione in città. Per sostenere i Cienfuegueros, si recarono qui i leader della Federazione degli Studenti Universitari, Fidel Castro Ruz ed Enrique Benavides, che poco dopo il loro arrivo furono arrestati dalla polizia con l’accusa di aver incitato al disordine e furono processati dal Tribunale di Emergenza di Santa Clara. In quel processo, Fidel assunse la propria difesa e i due furono assolti. In quella sede il giovane avvocato Fidel Castro denunciò gli abusi del governo e della forza pubblica contro il popolo e si trasformò da accusato in accusatore. Anni più tardi, per la città iniziò una nuova fase di sviluppo economico, politico e sociale e dal 1976, con la nuova divisione politica amministrativa, Cienfuegos divenne la capitale della provincia.

Che Guevara Cienfuegos

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Una dedica a Che Guevara a Cienfuegos

Scopri la natura rigogliosa di Cienfuegos

Cienfuegos vanta ecosistemi marini, coste e montagne di grande diversità biologica, che ne influenzano la flora e la fauna, tutte da scoprire. A venti minuti di auto dalla città si trova il rifugio faunistico Laguna Guanaroca – Gavilán, luogo ideale per il birdwatching: potrai osservare le colonie di fenicotteri rosa, la cartacuba e il tocororo. Il tour si effettua a piedi nella prima parte e poi in piccole barche a remi che ti porteranno a vedere da vicino l’habitat naturale di diverse di queste specie.

Nelle vicinanze si trova anche il Giardino Botanico, il più antico di Cuba, situato nelle aree circostanti la città di Pepito Tey, precedentemente chiamata Soledad del Muerto centrale. Oggi in questo territorio si possono apprezzare più di 2000 specie di piante, che rappresentano 670 generi di 125 famiglie, per lo più arboree; circa il 70% degli esemplari sono esotici. Il giardino è anche un centro riconosciuto per la ricerca scientifica. La visita guidata comprende un solarium e una serra.

Un’altra delle meraviglie naturali che incantano ogni visitatore è la catena montuosa di Guamuhaya. Questo sito, precedentemente conosciuto come alture di Sancti Spíritus – Trinidad, è il gruppo montuoso più importante del centro di Cuba ed è caratterizzato da alte cime e profonde valli, da una vegetazione lussureggiante, da specie endemiche di flora e fauna, dai suoi salti d’acqua e dalle piantagioni di caffè che adornano questi luoghi.

Sulla strada per Trinidad puoi anche visitare l’Hacienda La Vega, dove assaggiare il formaggio creolo e fare un’escursione a cavallo per conoscere l’area. Alla fine di questo tour avrai l’opportunità di fare un bagno rinfrescante in una piccola spiaggia conosciuta come Caleta de Castro e di gustare un tipico pranzo cubano.

Natura Cienfuegos

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La natura rigogliosa nei dintorni di Cienfuegos

Una giornata in spiaggia a Cienfuegos

Le spiagge sono un’altra attrazione della zona, a partire da Baia di Jagua, che circonda la città. A soli 18 km di distanza c’è la bellissima spiaggia di Rancho Luna,  dalla sabbia fine e soffice, bagnata dal blu del Mar dei Caraibi. È uno dei luoghi migliori per lo snorkeling e le immersioni, grazie alla varietà di navi affondate e al gran numero di pesci e coralli che vi abitano. Anche altre spiagge della zona, come Guajimico, Playa Inglés e Yaguanabo, seducono per la loro bellezza. Si trovano tutte sulla strada per Trinidad. Più distante, a 52 km dalla città di Cienfuegos, c’è anche la zona conosciuta come “El Castillo de Jagua” (il castello di Jagua), una città di pescatori proprio di fronte alla strada. Lì potrete godere di sole e spiaggia al Rancho Club e Jagua campings.

Spiaggia Rancho Luna

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Passa una giornata sulla magnifica spiaggia di Rancho Luna

Cosa vedere e cosa fare in città

Cienfuegos, conosciuta anche come “La Perla del Sur” (la Perla del Sud) o “La Linda ciudad del mar” (la Bella Città del Mare), ha diverse attrattive che incantano i visitatori al loro arrivo, come il centro storico e la zona protetta di Punta Gorda. Le attrazioni da vedere sono molte, eccone qui quelle che ti consigliamo di non perdere:

Piazza José Martí e dintorni

In questa piazza si trovano le basi urbanistiche e architettoniche che caratterizzano Cienfuegos, dove il neoclassico e l’eclettismo si uniscono. Con le dimensioni più grandi del Paese, quasi 2 ettari – il doppio delle dimensioni standard stabilite dalle Leggi delle Indie, un esempio eccezionale tra le città del XIX secolo – in questa piazza si trovano la statua di José Marti, le due coppie di leoni, le fontane, il pergolato, l’Arco di Trionfo, oltre a diversi busti realizzati alla memoria di importanti personalità cubane. Nell’area circostante si trovano gli edifici più importanti dal punto di vista culturale, politico, religioso e amministrativo. Questa piazza e i suoi dintorni sono stati dichiarati Monumento Nazionale il 10 ottobre 1978.

Jose Marti Cienfuegos

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Panoramica sul bel centro di Cienfuegos

Arco di Trionfo

L’Arco di Trionfo, unico di questo tipo a Cuba, fu costruito con uno sforzo volontario dai lavoratori della città. L’idea nacque nel circolo rivoluzionario diretto da Rita Suarez del Villar, “la cubanita” (la piccola signora cubana), come parte dei festeggiamenti per la nuova Repubblica nata il 20 maggio 1902. Gli operai hanno iniziato questo lavoro il 1° maggio e solo due settimane dopo lo avevano già terminato. Durante l’inaugurazione c’erano tre bandiere in cima all’arco, quella cubana, quella di Cienfuegos e una rossa con tre numeri otto al centro che rappresentavano i lavoratori e le loro tre aspirazioni principali: 8 ore di lavoro, 8 ore di riposo e 8 ore per migliorare le conoscenze culturali.

Scuola di San Lorenzo e Santo Tomas

La scuola di commercio e artigianato dell’inizio del XIX secolo è un progetto nato dagli uomini più facoltosi di Cienfuegos. Rilevante per le sue dimensioni e per l’uso di elementi del neoclassico, questa scuola è stata testimone di diversi fatti storici, sociali e culturali importanti. Oggi è la sede della scuola superiore “5 de Septiembre”.

Teatro Tomas Terry

Uno dei tre teatri vernacolari di Cuba, esempio della scena cubana del XIX secolo. Inaugurato nel 1890, questo teatro di stampo italiano è stato testimone di numerosi spettacoli di artisti locali, nazionali e internazionali. Ha un grande valore artistico per i dipinti sul soffitto, sulle pareti interne e nei balconi; tutti realizzati da Camilo Salaya Toro, artista spagnolo che viveva in città in quel periodo. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Gli spettacoli si svolgono secondo il cartellone.

Teatro Cienfuegos

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Il bel teatro Tomas Terry di Cienfuegos

Palazzo Ferrer (Casa della Cultura di Cienfuegos)

Costruito dal mercante e proprietario terriero spagnolo Jose Ferrer Sirés su progetto di Pablo Donato Carbonell, un architetto di Cienfuegos. L’edificio fu terminato tra il 1917 e il 1918, pronto per essere utilizzato dalla famiglia Ferrer, che in precedenza viveva a Villa Teresa a Punta Gorda. Si dice che la famiglia vi abbia vissuto solo per un breve periodo, durante il quale ricevette Enrico Caruso come ospite durante le sue esibizioni nel Teatro Tomas Terry. Quando la famiglia Ferrer si trasferì all’Avana, Isidoro Cacicedo, uno degli uomini più ricchi della città, e la sua famiglia, vennero a vivere nel palazzo fino al 1970. Il primo piano fu utilizzato per aprire la farmacia “La Cosmopolita” all’inizio degli anni Quaranta e vi rimase fino a pochi anni dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, quando fu nazionalizzata e trasformata in un magazzino di forniture mediche. Questo edificio ha assunto un valore culturale quando vi è stata installata la Casa della Cultura di Cienfuegos e oggi è un eccellente punto di osservazione da cui si possono scattare le più belle immagini di Piazza José Marti. Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00.

Galleria d’arte Maroya

Antica casa della famiglia Díaz de Tuesta, è uno dei pochi edifici che conserva la struttura coloniale nelle pareti, nel soffitto e nelle finestre. Oggi è la sede commerciale ed espositiva del Fondo Cubano di Beni Culturali. Presenta una variegata offerta di artigianato, abiti fatti a mano, dipinti, mobili tradizionali e moderni, attività culturali legate alle esposizioni, sfilate di moda e così via.

Bar-Caffetteria El Palatino

Il Palatino è una delle costruzioni più antiche della città. Ha caratteristiche specifiche del XIX secolo con radici nell’architettura di Trinidad. Inoltre, è un luogo di punta della gastronomia di Cienfuegos dove potrai gustare un ottimo “mojito”.

Casa del Fondatore

La casa del fondatore della città, Don Luis D’Clouet, risale alla prima metà del XIX secolo ed è uno dei pochi esempi di architettura domestica in stile neoclassico. Durante le diverse fasi storiche, questa casa ha funzionato come istituzione commerciale, industria del caffè, centro turistico e gastronomico. Oggi è un negozio di souvenir e prodotti cubani.

Cattedrale “Nuestra Señora de la Purísima Concepción”

Situata quasi nello stesso luogo in cui fu celebrata la prima messa nel 1819 dal sacerdote Antonio Loreto Sanchez, la cattedrale è  considerata uno degli edifici più antichi della città. La costruzione partì nel 1833 con una torre di 20 metri e dal 1845 iniziò a funzionare come chiesa. La seconda torre, di 36 metri, fu terminata nel maggio 1852. Lo stile architettonico è dorico sia nella facciata che all’interno.

Fortezza “Nuestra Señora de los Ángeles de Jagua”

È uno dei simboli di questa provincia. La fortezza “Nuestra Señora de los Angeles de Jagua” fu costruita nel 1745. Il progetto fu realizzato da José Tantete che disegnò questo edificio in pietra, con una struttura cubica, due livelli e un ponte levatoio. Durante il XVIII secolo servì a proteggere la città dagli attacchi dei pirati, ma nel 1762 ebbe un ruolo importante nella storia cubana quando fu sede del governo militare spagnolo durante la breve occupazione inglese a Cuba. È stato dichiarato Monumento Nazionale il 10 ottobre 1978.

Fortezza de Jagua Cienfuegos

Fonte: iStock

La fortezza di Cienfuegos vista dal mare

Come arrivare a Cienfuegos, Cuba

Grazie alla sua posizione geografica, Cienfuegos presenta condizioni eccellenti per l’arrivo dei visitatori attraverso diversi mezzi: strade, aeroporti, porti e moli.

Arrivare in aereo:

L’Aeroporto Internazionale Jaime Gonzales dista soli 3 chilometri dal centro di Cienfuegos

Arrivare via mare:

Si può raggiungere Cienfuegos via mare attraverso la Marina Marlin Cienfuegos, situata nella zona di Punta Gorda, a soli 2 chilometri dal centro, con una capacità di 56 ormeggi. All’arrivo a Cienfuegos vengono offerti i servizi di visto e controllo, mentre una volta attraccata la barca, avrai a disposizione servizi adeguati: acqua, elettricità, pasti e bevande in vendita presso il negozio della marina. Inoltre, a Cienfuegos arrivano anche le crociere, il Cruisers Terminal Olympia Medina, situato a 1 chilometro dal centro storico, dispone di servizi di dogana, immigrazione e informazioni turistiche.

Arrivare in auto:

Cienfuegos dista 270 chilometri da L’Avana, 82 chilometri da Trinidad e 72 chilometri da Santa Clara. C’è un’intera rete di bus, coperta da Viazul e Transtur, che collega la destinazione con il resto del Paese. Il servizio inoltre è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Se desideri guidare, potrai noleggiare un’auto attraverso l’Azienda di Trasporto Turistico (Transtur) che dispone di 6 uffici di noleggio auto e 1 per le moto.

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Viaggio nell’Avana storica: il quartiere la Habana Vieja

Chi ama viaggiare prima o poi sente il bisogno di visitare Cuba. Un richiamo forte che va a ritmo di rumba, salsa e son cubano e che attira i visitatori come una sirena che ammalia e incanta per il suo carattere così distintivo. Basta chiudere gli occhi e pensare alla sua vivacità per trovarsi immediatamente a passeggiare tra le stradine acciottolate della sua capitale: l’Avana. Meolodica solo a pronunciarla, la capitale di Cuba è una vera e propria poesia percettiva dal fascino malinconico fatta di colori, suoni e profumi. Una fotografia arrivata direttamente dal passato che si riflette sulle carrozzerie sbiadite delle sue auto anni ‘50 e sulle facciate dei suoi palazzi storici dall’intonaco scrostato che regalano quel tocco di decadentismo romantico che ci si aspetta da qualsiasi luogo esotico del mondo. Visitare l’Avana è una vera e propria esperienza sensoriale e per viverla a fondo, entrando a pieno ritmo nella sua atmosfera vivace, basta camminare per le strade del suo quartiere più storico: la Habana Vieja.

Un tuffo nel passato tra le strade de la Habana Vieja

Cuore pulsante di Cuba, la Habana Vieja batte a un ritmo tutto suo fatto d’incontri tra un passato lento e un presente moderno che sfreccia veloce tra le sue vie. Artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti si muovono sicuri all’ombra delle architetture coloniali che caratterizzano il quartiere e delle antiche dimore che, oggi, ospitano caffè, ristoranti ed esercizi di ogni tipo e genere. La Habana Vieja non è un semplice quartiere ma un vero e proprio ecosistema dove la storia e la cultura cubana si intrecciano in un appassionato abbraccio offrendo ai visitatori un’esperienza inebriante che profuma di tabacco e Rum. Nonostante il quartiere si sviluppi lungo pochi chilometri, c’è così tanto da vedere che ti ci puoi perdere per un giorno intero e, nonostante ciò, non riuscire a vedere tutto. Punteggiata da meraviglie architettoniche, nella zona di Habana Vieja si contano quasi 1.000 edifici d’importanza storica, provenienti da epoche diverse e con innumerevoli stili; dal coloniale al liberty passando per le trame arzigogolate del barocco, il quartiere è un museo a cielo aperto dove ammirare gli edifici più belli di tutte le Americhe. Prima di svelarti le migliori attrazioni de la Habana Vieja ti consigliamo di entrare nel mood di questa città, dove la lentezza viene elogiata e dove per ogni cosa c’è il giusto tempo.

La Habana Vieja: tutto quello che non puoi perderti

Tipica auto d'epoca de la Habana Vieja

Fonte: iStock

Tradizionale auto anni ’50 nel quartiere storico dell’Avana

Il modo migliore per scoprire l’anima di questo quartiere è girarlo a piedi. Sarà difficile non passare tutta la giornata con il naso all’insù ad ammirare gli splendidi palazzi storici che fiancheggiano le strade e le insegne rovinate di negozi antichi e taverne tradizionali. Abbiamo raccolto tutte le attrazioni principali de la Habana Vieja per un itinerario a piedi da togliere il fiato.

Le quattro piazze de la Habana Vieja

Partiamo dal presupposto che il quartiere antico della capitale cubana ruota principalmente attorno a quattro piazze. Pertanto, se vuoi scoprire davvero l’anima de la Habana Vieja, un passaggio in tutte le quattro piazze è d’obbligo. Questi quattro gioielli sono:

  • Plaza de la Catedral: la prima tappa del tuo itinerario è una splendida piazza dominata dalla sua celebre cattedrale. Grazie alla maestosa facciata e ai due campanili di altezza diversa, questa cattedrale venne descritta come “una musica plasmata in pietra”. L’edificio venne completato nel 1787, diventando una delle più antiche chiese delle Americhe e fece da casa, prima del trasferimento a Siviglia, alle spoglie dell’esploratore Cristoforo Colombo. Pagando una piccola somma di denaro è possibile salire sui due campanili e ammirare dall’alto le meraviglie de la Habana Vieja.
  • Plaza Vieja: una delle piazze più affascinanti de la Habana Vieja, originariamente chiamata Plaza Nueva è stata fulcro delle attività più importanti della città per secoli e secoli. La piazza è punteggiata da splendidi edifici colorati che spaziano dal neoclassico al liberty. Oggi la piazza è in pieno splendore grazie agli importanti interventi di restauro che hanno contribuito a migliorarne l’aspetto pur mantenendo il suo fascino antico. L’attrazione principale della piazza – oltre alla piazza stessa – è la Cámara Oscura, un dispositivo ottico dal quale godere di meravigliose viste panoramiche sulla città dalla cima della torre. Inoltre, la piazza è sede di numerose gallerie con archi a semicerchio e vetri colorati, tipiche dell’Avana.
  • Plaza de Armas: prosegui il tuo itinerario a piedi verso la terza piazza della città vecchia di Cuba passando per due strade iconiche: Calle Empedrado con il suo stile coloniale e la sua atmosfera vivace regalata dalle musiche dei suoi artisti di strada e Calle Mercaderes, un’altra iconica via molto frequentata dai turisti per il suo aspetto pittoresco. Una volta attraversate queste vie lasciati incantare da Plaza de Armas, la piazza più antica della capitale di Cuba. Progettata intorno al 1520, inizialmente prendeva il nome di Plaza de Iglesia ma, intorno alla fine del XVI secolo, cambiò nome per via del suo nuovo ruolo di piazza per le esercitazioni militari. La piazza attuale e lo stile dei suoi edifici affondano le radici alla fine del 700. Tra le attrazioni da non perdere assolutamente in questa piazza c’è il Castillo de la Real Fuerza, una delle strutture più antiche dell’intera capitale costruito nel XVI secolo. Nel tempo il Castillo ha ricoperto diverse funzioni: prima residenza dei governatori, poi arsenale e, infine, sede del museo de Navegación, dedicato alla storia marittima di Cuba. Oggi, questa suggestiva piazza, ospita un affascinante mercatino di libri di seconda mano, aperto dal lunedì al sabato.
  • Plaza de San Francisco de Asís: la quarta e ultima piazza del nostro itinerario a piedi nella città vecchia dell’Avana è Plaza de San Francisco de Asís, sviluppatasi nelle vicinanze del porto intorno al XVI secolo quando i galeoni spagnoli vi attraccavano nella loro rotta tra le indie e la Spagna. Dominata dalla sua chiesa fu per anni sede di un importante mercato a cielo aperto. Nel 1990 venne completamente restaurata.

La Habana Vieja: i musei da non perdere

Se la tua permanenza a La Habana Vieja ti concede un po’ più di tempo di una fugace visita, abbiamo selezionato 3 musei da non perdere; in base al tuo tempo di permanenza puoi scegliere quanti e quali visitare.

  • Museo de Navegación: inaugurato nel 2008, il Museo de Navegación, è collocato all’interno del Castillo de la Real Fuerza, a Plaza de Armas e ospita importanti esposizioni sulla storia marittima di Cuba testimoniando, tramite un’ampia collezione di artefatti navali e documenti storici, il ruolo fondamentale di questa attività per la capitale cubana. Il museo è aperto dal lunedì alla domenica 9:00 alle 18:30.
  • Museo de la Ciudad: situato all’interno dello splendido Palacio de los Capitanes Generales in Plaza de Armas, questo museo racconta la storia dell’Avana dal suo periodo coloniale fino ai giorni nostri. Già solo il palazzo è una meraviglia da ammirare in tutto il suo splendore: costruito tra il 1770 e il 1780 è un vero capolavoro di architettura barocca. Le sue sale espositive sono colme di artefatti, manufatti, documenti e oggetti storici che ripercorrono tutta la storia della capitale cubana. Meritano anche i magnifici cortili interni. Il museo è aperto tutti i giorni – tranne il lunedì- dalle 10.30 alle 17 e, la domenica, dalle 9 alle 13.
  • Museo de Arte Colonial: ospitato nell’edificio più antico di la Habana Vieja – il Palacio de los Condes de Casa Bayona – questo museo espone una collezione di arredi e arte decorativa coloniale come porcellane, suppellettili, mobili antichi e, per gli amanti dei motori, anche veicoli storici legati alla storia coloniale di Cuba, tra cui una carrozza trainata da cavalli tipica dei Caraibi nel XIX secolo. Il museo comprende in totale quattro sale espositive ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 17:00.

Altre cose da fare assolutamente a La Habana Vieja

Il quartiere storico dell’Avana ha così tanto da offrire che è quasi impossibile descrivere tutte le attrazioni che lo caratterizzano. Come dicevamo all’inizio di questo articolo, è così ricco di storia, cultura e tradizioni che ci potrebbero volere anche più giorni per visitarlo tutto. In questa guida ti abbiamo raccontato le cose principali da vedere, dalle piazze storiche ai musei più importanti. Ora, prima di lasciarti alla creazione del tuo itinerario, ecco altri consigli di cose da provare per entrare appieno nelle atmosfere vivaci di questo incredibile quartiere.

Mangia tipico: lasciati conquistare dal fascino antico e decadente delle piccole taverne nascoste tra le vie de la Habana Vieja e assaggia i piatti tipici della cucina cubana. Balla al ritmo del son cubano, della rumba e di tutte quelle splendide melodie di questa zona del mondo. Gli amanti della musica non possono perdere un concerto al famoso Casa de la Música, dove i ritmi di salsa e son cubano risuonano fino a tarda notte.
Partecipa a una delle tante rappresentazioni di danza o teatro al Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso. Infine, immergerti nella tradizione artistica e culturale di Cuba nei mercati locali come Almacenes San José, dove puoi trovare artigianato cubano e opere d’arte uniche.

Ogni angolo di questo quartiere trasuda un fascino unico, che rende questa tappa una visita imperdibile per chiunque abbia deciso di offrire a Cuba la possibilità di incantarlo con la sua vivacità fuori dal comune.

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El Nicho, le roboanti cascate cubane in cui poter fare il bagno

Cuba, l’isola più grande dei Caraibi, tra relax, musica, storia e divertimento, custodisce innumerevoli bellezze naturalistiche, dalle candide spiagge di soffice sabbia lambite dal mare cristallino, alle splendide barriere coralline fino alle lussureggianti foreste di mangrovie dell’entroterra.

Nel cuore del Parco Naturale Topes de Collantes, sorprendente riserva Patrimonio UNESCO disegnata da fiumi, grotte, valli, cascate e scogliere nella Sierra del Escambray, si cela poi uno dei luoghi più affascinanti del Paese, un paradiso in terra, uno spettacolo che lascia senza parole: si tratta delle roboanti cascate di El Nicho, oasi dove assaporare il profondo contatto con la natura caraibica e rinfrescarsi nelle limpide acque.

Un luogo di natura straordinaria

La zona boscosa dell’Escambray, catena montuosa tra le province di Sancti Spíritus, Villa Clara e Cienfuegos, in un paesaggio incontaminato custodisce El Nicho, fiabesco eden formato da svariate cascate trasparenti e magnifiche piscine naturali in cui è possibile fare il bagno.

Simbolo ecologico di Cienfuegos, la “Perla del Sud di Cuba” con la tipica architettura coloniale francese Patrimonio dell’Umanità, è una meta imperdibile dove rinfrescarsi nelle giornate più calde e scorgere la potenza e lo spettacolo della natura in ogni momento.

Una volta arrivati al suo cospetto, sembra di trovarsi in “un altro mondo”, isolato dalla frenesia della città, un luogo isolato che trasuda infinita pace e ispirazione e rapisce con il fragore delle acque che scendono rapide dalle cascate e inondano l’aria già pura con milioni di gocce.

El Nicho è un must per i turisti che amano la natura e le escursioni, per i fotografi e per tutti gli appassionati che potranno ammirare con i propri occhi la meraviglia dell’acqua che precipita nelle invitanti piscine nonché i colori del Tococoro, l’uccello nazionale cubano, dei colibrì, dei picchi, e del Todo di Cuba.

Ma non soltanto: sono ben 65 le piante endemiche che popolano il corridoio biologico di 60 chilometri del Rifugio Fauna Laguna di Guanaroca-Yaguanabo-El Nicho.

Fiore all’occhiello dell’ecoturismo cubano

Il Parco Naturale di El Nicho, fiore all’occhiello dell’ecoturismo a Cuba, deve il nome alla cascata principale che si raggiunge percorrendo il sentiero di 1500 metri chiamato “Reino de las Aguas“, dove la fauna e la flora autoctone inebrieranno i sensi in un tripudio di sensazioni indimenticabili.

Lungo il percorso, le stupende piscine naturali come, ad esempio, la Poceta de los Enamorados, donano preziosi momenti di relax mentre le numerose grotte attendono di essere esplorate: a questo proposito, segnatevi la Grotta Martín Infierno, custode della stalagmite più grande di tutta l’America Latina.

Giunti alla cascata El Nicho, potrete continuare a salire ancora fino al belvedere da cui si gode di una vista unica sulla natura tutt’intorno con il Salto de la Hanabanilla a fare da sfondo.

Per recuperare le energie, non manca un ristorante in stile ranch dove assaporare le deliziose specialità locali.

Come arrivare a El Nicho

Anche se El Nicho è raggiungibile sia da Trinidad che da Cienfuegos, il percorso migliore e consigliabile parte da quest’ultimo, a una cinquantina di chilometri di distanza.

È possibile partecipare a gite organizzate, viaggiare in auto condivisa, in taxi oppure con auto privata da lasciare all’entrata nell’apposita zona parcheggio.

L’area protetta è aperta dalle ore 8.30 alle ore 18.30

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Se vai a Cuba, non dimenticare di viaggiare su questi taxi

Viaggiare ha il pregio di regalare delle esperienze sempre differenti e di immergersi totalmente nella cultura locale. Essere in grado di accogliere quello che incontriamo di diverso da noi è di sicuro un modo per arricchirci. Ogni aspetto del viaggio può insegnarci qualcosa di nuovo, dal monumento, alle tradizioni, fino ad arrivare ai mezzi di trasporto. Sì, perché anche salire su un taxi ci consente di entrare in contatto con un aspetto caratteristico del luogo e se siamo a Cuba, molto probabilmente ci potremo imbattere nei Coco-taxi. Cosa sono? La versione locale dei taxi che ci scarrozzeranno tra le vie più caratteristiche e di sicuro ci faranno vivere un’esperienza fuori dal comune.

Un taxi a forma di cocco

L’isola di Cuba, situata tra il Golfo del Messico, il Mare dei Caraibi e l’Oceano Atlantico è una delle più caratteristiche della zona diventata tra le mete maggiormente ambite. Questa nazione, infatti ha conosciuto un vero e proprio boom, a seguito della caduta del blocco sovietico: proprio la presenza dei visitatori e la necessità di rendere più agevoli i trasporti, ha portato alla comparsa dei Coco-taxi. Introdotti per la prima volta negli anni ’90 a L’Avana, poco alla volta si sono diffusi anche nelle città di Veradero e Trinidad. La particolarità del taxi è quella di essere molto simile a un risciò, ma si contraddistingue per una forma sferica che ricorda una noce di cocco. Proprio questa caratteristica principale ha ispirato il suo nome, infatti “coco”, in cubano significa appunto cocco.

Un Coco-taxi di Cuba

Fonte: iStock

Il Coco-taxi ricorda la forma di un cocco

Non è solo l’aspetto ad attirare l’attenzione sui Coco-taxi, ma anche il loro colore. Questi mezzi di trasporto spiccano tra le vie delle città per il telaio giallo realizzato in fibra di vetro. Mentre inizialmente erano soprattutto a pedali, nel corso del tempo sono diventati come dei veri e propri scooter con un motore a due tempi utile per affrontare le salite della città. La loro forma e le dimensioni ridotte, li rendono veloci e scattanti pronti ad affrontare in totale sicurezza le vie più affollate della zona vecchia dell’Avana o ideali per brevi gite a Malecon.

Scoprire Cuba a bordo di mezzi di trasporto particolari

Non è solo il colore, ma anche la modalità di trasporto a rendere unico il Coco-taxi. Il tre ruote, infatti, può trasportare solo due passeggeri alla volta oltre al guidatore ed è la soluzione ideale quando le temperature in città diventano più alte. Con questo mezzo di trasporto si possono scoprire i monumenti della capitale cubana rinfrescandosi con il vento tra i capelli. La praticità dei Coco-taxi è stata apprezzata talmente tanto dai cittadini del posto, che parallelamente si sono diffusi anche quelli ad uso personale che si distinguono dai modelli turistici dalla carrozzeria nera.

Un tour sul Coco-taxi

Fonte: iStock/Nikada

I Coco-taxi tra le vie de L’Avana

I Coco-taxi nati a l’Avana, non sono gli unici mezzi di trasporto pubblici da utilizzare in città. Oltre ai taxi e agli autobus, spesso pieni e scomodi, ci sono anche le coches de caballos, delle vere e proprie carrozze. Un’attrazione che permette di fare un tuffo nel passato, perché sono trainate da cavalli che accompagnano i turisti nei luoghi più caratteristici della città. È innegabile qualsiasi sia il mezzo di trasporto, l’importante quando si viaggia è riuscire a entrare in contatto con la cultura locale.