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I messaggi segreti da conoscere prima di salire su una nave da crociera

Quante volte vi siete trovati su una nave da crociera e non avete saputo decifrare i vari messaggi scambiati dall’equipaggio di bordo? In realtà, a parte la classica richiesta di soccorso “May-day“, che tutti abbiamo imparato a conoscere guardando celebri film ambientati in mare, poche persone conoscono tutti gli altri messaggi in codice o segnali acustici che vengono emessi durante una crociera, che risultano quindi incomprensibili.

Ma perché il personale di bordo utilizza messaggi segreti per comunicare al suo interno? L’intento è quello di non far capire ai passeggeri il reale significato delle parole in codice per evitare di creare panico e allarmare inutilmente le persone a bordo della nave. Raramente, infatti, i pericoli e le emergenze che capitano sulla crociera riguardano tutte le persone a bordo: può capitare che qualcuno si senta male, che ci sia un principio di incendio in un punto specifico della struttura, o che ci sia addirittura una rissa a bordo.

Conoscere i segnali in codice può aiutare a comprendere questi messaggi in codice e viaggiare più tranquilli e consapevoli di ciò che sta accadendo sulla nave. Vediamoli tutti.

Segnali per indicare incendi e altri allarmi di sicurezza

Uno degli allarmi lanciati sulle grandi navi da crociera riguarda possibili incendi che si possono sviluppare a bordo. In realtà, non c’è un messaggio univoco utilizzato da tutte le compagnie, ma vi indichiamo quelli più comuni. Se vi trovate a bordo delle navi della Carnival Cruise Line, per esempio, e sentite pronunciare “Alpha Team, Alpha Team, Alpha Team“, vuol dire che c’è un’emergenza antincendio.

Molte compagnie, sempre per dare tale allarme al personale di bordo, usano la terminologia “Bravo, Bravo, Bravo” (anche per indicare un altro incidente grave), mentre sulle navi della Disney Cruise Line, il codice per segnalare un incendio, possibile o già in atto, è “Red Parties, Red Parties, Red Parties“.

La stessa emergenza antincendio può essere lanciata anche tramite squilli intermittenti del campanello d’allarme generale per dieci secondi, seguiti da un fischio continuo per altri dieci secondi. Questi segnali acustici sono utilizzati dalle Celebrity Cruises anche per indicare l’abbandono della nave.

A bordo delle Royal Caribbean, se sentite annunciare “Charlie, Charlie, Charlie“, significa che si sta verificando una minaccia alla sicurezza, in generale. Infine, le parole “Kilo, Kilo, Kilo“, sempre sulla Royal Caribbean, invitano l’equipaggio a riunirsi nelle stazioni di emergenza. Questo messaggio dato al personale di bordo può essere comunicato anche tramite segnale acustico: sette brevi suoni seguiti da un lungo suono della sirena della nave e del sistema di allarme interno.

Messaggi per emergenze mediche

Le crociere ospitano centinaia di persone durante il loro viaggio in mezzo al mare e possono succedere emergenze mediche di qualsiasi genere e gravità. Sulla Royal Caribbean, il codice per lanciare un’emergenza medica a bordo è “Alpha, Alpha, Alpha“, mentre su molte altre crociere in generale sentirete parlare di “Codice Blu“. Sulle navi Celebrity, invece, l’emergenza medica è segnalata con il messaggio in codice “Star Code, Star Code, Star Code“.

Altri messaggi: uomo in mare, rischio collisione e pericoli

Oltre agli incendi, ai rischi per la sicurezza e alle emergenze mediche, in una crociera possono verificarsi altre situazioni di pericolo o emergenza che richiedono l’intervento del personale di bordo.

Mr Mob“, per esempio, significa che c’è un uomo in mare, pericolo che può essere anche segnalato con tre fischi prolungati della nave e il campanello d’allarme generale (nel codice Morse è “Oscar”). Infatti, sulle navi Royal Caribbean e Celebrity, l’uomo fuoribordo è indicato dal codice “Oscar, Oscar, Oscar“.

Se sentite il messaggio in codice “Delta, Delta, Delta“, il personale sta comunicando che si sta verificando un possibile rischio biologico a bordo della nave.

Un altro codice di emergenza che si potrebbe sentire in nave è quello che recita “Echo, Echo, Echo“: nelle navi Royal Caribbean significa che c’è il rischio di una collisione con un’altra nave o con la costa, oppure indica che si sta iniziando ad andare alla deriva. Altre compagnie, invece, usano lo stesso codice per indicare che c’è il pericolo di vento molto forte durante la permanenza della nave nel porto. Questo segnale avvisa l’equipaggio di tenersi pronto per avviare determinate manovre di sicurezza.

Purell, Purell, Purell“, seguito da una posizione, sulle navi Celebrity indica che c’è da pulire del vomito in un punto specifico, mentre se sentite pronunciare le parole “Zulu, Zulu, Zulu“, significa che c’è in corso una rissa in qualche punto della nave.

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La top 10 dei trucchi per viaggiare bene (spendendo poco)

Viaggiare alla scoperta degli angoli più belli del mondo è meraviglioso, ma spesso risulta anche molto costoso se non si adottano le giuste strategie per limitare i costi.

I viaggiatori più esperti avranno già provato alcuni dei trucchi per riuscire a spendere il meno possibile ottenendo comunque il massimo dei servizi, ma non si finisce mai di imparare. Qui condividiamo 10 suggerimenti e strategie utili a chiunque voglia viaggiare, ma con un occhio al portafogli e senza rinunciare a vivere intensamente l’esperienza. Vediamoli tutti, dalla prenotazione di un volo al soggiorno in un hotel, fino alle dritte sugli acquisti e sulle attività da fare.

Prenota in anticipo (o last minute): quando è conveniente

Partiamo dalla domanda che tutti prima o poi si sono chiesti: quando è meglio prenotare un volo o una stanza d’hotel?

Molti cercano di monitorare il comportamento degli algoritmi utilizzati dai siti web di prenotazione, ma non è mai semplice avere una risposta univoca. In linea generale, il consiglio è quello di prenotare in anticipo, anche se alcuni studi sostengono che prenotando i voli nazionali circa 21 giorni prima della partenza (3 settimane) e i voli internazionali 28 giorni prima, si riescono a spuntare i prezzi migliori.

Una strategia opposta, ma spesso efficace, è quella di prenotare last minute. Aspettare fino all’ultimo minuto, in realtà, è anche un rischio, poiché non è assicurato che i prezzi si abbassino realmente. Ma se siete flessibili con le date di partenza, allora ricorrere a questa strategia potrebbe premiarvi con ribassi dovuti ai posti non venduti in aereo o alle stanza ancora vuote in hotel.

Inoltre, sembra che gennaio sia il mese migliore per prenotare: in questo periodo dell’anno, infatti, i siti e i tour operator aggiornano le offerte e lanciano i pacchetti vacanza più convenienti, dopo il picco delle festività natalizie e prima delle feste di Carnevale, di Pasqua e dei ponti).

Prenota online da una finestra in incognito

Moltissime compagnie aeree e siti web di prenotazione online utilizzano particolari algoritmi che tracciano il comportamento degli utenti per aggiustare i prezzi offerti in riferimento a un determinato prodotto o servizio. Come sappiamo, tante persone collegate nello stesso momento oppure uno stesso utente che utilizza più browser diversi, ottengono spesso tariffe differenti tra loro.

Ecco il consiglio: impostate la modalità ‘incognito’ nel browser di ricerca, oppure cancellate i cookie dei siti, in modo tale da prevenire il possibile aumento dei prezzi dovuto alle attività di ricerca precedenti, che vengono tracciate.

Vola solo con il bagaglio a mano

Ogni volta che andate in viaggio partite con una valigia grande colma di vestiti, ma puntualmente quando tornate a casa vi rendete conto di averne usati la metà. Perché non partire invece soltanto con un bagaglio a mano? Con un po’ di attenzione e selezionando solo le cose essenziali per il viaggio, potrete partire con un piccolo trolley o uno zaino capiente, risparmiando i soldi del trasporto dei bagagli.

Un’alternativa è quella di preparare una valigia per due persone nel caso in cui viaggiate in coppia. Sembra impossibile, ma vi assicuriamo che non lo è affatto grazie ad alcuni trucchi salvaspazio.

Monitora le offerte e utilizza codici sconto

Ogni realtà, ormai, propone ai propri clienti programmi fedeltà e offerte mirate. I clienti più affezionati a un hotel o a una compagnia aerea, spesso, ricevono promozioni e codici sconto da sfruttare per le loro prossime vacanze. Ma esistono anche altri siti web e aziende partner, che attivano offerte e promozioni per l’acquisto di biglietti aerei, valigie, pernottamenti in hotel o in appartamenti, tour guidati nelle città e tanto altro.

Iscriversi alle newsletter di siti di prenotazione online o di compagnie aeree, inoltre, può aiutare a tenere monitorate tutte le offerte in corso.

Contatta direttamente la struttura ricettiva

Siamo abituati a prenotare tutto con un semplice tocco sullo smartphone: voli, treni, hotel, appartamenti, entrate a musei e tanto altro. Se è vero che internet rende tutto più facile e veloce, è anche vero che ci sono alcuni casi particolari nei quali, chiamando direttamente la struttura ricettiva dove si vorrebbe effettuare una prenotazione, si riesce a spuntare un prezzo più vantaggioso rispetto a quello online. A maggior ragione, questo può succedere se si tratta di una struttura nella quale avete già pernottato in passato.

Evita di fare acquisti in aereo o aeroporto

State per tornare a casa da una vacanza memorabile, ma proprio la memoria vi ha fatto un brutto scherzo e vi siete dimenticati di prendere il souvenir a quella persona cara che vorreste far felice. Ecco che allora si pensa di acquistarlo in aeroporto, all’ultimo minuto, prima di pendere il volo di rientro. Attenzione però, perché acquistando in aeroporto, pagherete quell’oggetto a un prezzo più alto del dovuto.

Cercate di segnarvi un promemoria per cercare il regalino perfetto per amici e parenti, da comprare durante la vacanza nelle località dove vengono prodotti e venduti. Questo gesto può farvi risparmiare decine di euro e il vostro regalo sarà ancor più personalizzato e speciale.

Oltre che i souvenir, anche cibo e bevande costano generalmente di più sia in aeroporto che nel velivolo. Cercate di portare con voi qualche snack o un panino da casa per risparmiare almeno sul mangiare.

Fai sapere che è un’occasione speciale

Compleanno, anniversario o viaggio di nozze: con nonchalance e senza essere insistenti, potreste far sapere alla struttura ricettiva oppure agli assistenti di volo in aereo che siete in viaggio per festeggiare un’occasione importante. Spesso sono previste offerte speciali o per lo meno un upgrade o qualche piccolo omaggio.

Cerca le attività gratuite del luogo

Siamo abituati a visitare luoghi turistici e partecipare ad eventi organizzati e molto noti a pagamento, ma non ci soffermiamo mai a pensare a quante altre attività piacevoli, ma gratuite, esistano. Basta cercare un po’ più approfonditamente per scovare concerti, feste, tour guidati e altri eventi culturali organizzati dalle aziende di promozione turistica o dalle Pro Loco italiane. E spesso si tratta di attività gratuite o comunque poco costose, ma ben organizzate e mirate alla valorizzazione delle realtà locali, che si tratti di piccoli paesi, località di mare o città d’arte.

Con un po’ di ricerca, troverete anche i giorni o gli orari nei quali determinati musei hanno l’entrata gratuita o a prezzo ridotto.

Scegli il trasporto pubblico

Si sa, per comodità spesso si sceglie di noleggiare un’auto che ci porterà alla scoperta della destinazione che vogliamo visitare. Molte città, però, hanno una rete di mezzi pubblici molto efficiente e ci si può spostare tranquillamente anche senza auto o taxi, soprattutto in estate. Certo, la comodità non è la stessa di un’automobile, ma l’opzione del trasporto pubblico può farvi risparmiare centinaia di euro sul budget del viaggio.

Fai attenzione al roaming

Se dovete viaggiare al di fuori del Vecchio Continente, fate molta attenzione all’uso del telefono: se nell’Unione Europea il roaming è ormai gratuito e possiamo telefonare e navigare in internet senza paura, una volta usciti dai confini l’uso del telefono potrebbe trasformarsi in un salasso. Il consiglio è quello di acquistare una SIM locale per non avere brutte sorprese tra gli addebiti della vostra compagnia telefonica. In alternativa, sfruttate le reti wi-fi pubbliche sparse per le città, anche se risulta molto meno comodo e anche più rischioso per la protezione dei dati.

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Cibi in aereo: ecco quali alimenti si possono portare a bordo

Stai per partire ma vuoi sapere qual è il cibo consentito in aereo? Prima di fare acquisti o preparare le valigie è bene sapere che ci sono alimenti che puoi portare con te, mentre altri sono vietati. Molto dipende anche da dove si è diretti, se si intendono trasportare nel bagaglio che viene caricato nella stiva, oppure in quello a mano che viene fatto viaggiare insieme ai passeggeri.

Domande e dubbi che sorgono spontanei non solo quando si ritorna da una vacanza, e magari si desidera acquistare qualche prelibatezza da portare a casa, ma anche quando si parte e si pensa alle lunghe ore di volo, oppure si necessita di una dieta speciale.

Tutte le cose da sapere per capire quale cibo è consentito portare in aereo e quale no.

Bagaglio a mano: i cibi consentiti e le regole da seguire

La prima regola da seguire è quella di informarsi con la propria compagnia di volo; infatti, potrebbero esserci delle differenze tra una e l’altra per quel riguarda i cibi che è consentito (o meno) portare con sé nel bagaglio a mano.

Generalmente è possibile portare tutti i cibi confezionati come patatine, merendine, snack di vario genere, panini e dolci: vanno conservati in sacchetti trasparenti e chiusi. Per quello che riguarda i cibi liquidi, però, attenzione: come altre cose che si portano nel proprio bagaglio a mano, infatti, non devono superare i 100 ml. In questo ambito rientrano tantissime tipologie di alimenti, oltre alle bevande ci sono infatti i semiliquidi: dai formaggi molli, alle marmellate, fino ai sottaceti e le salse. Ovviamente tutto quello che viene acquistato in aeroporto non viene sottoposto a queste limitazioni.

La stessa quantità vale anche per gli alcolici che si vogliono portare nel bagaglio a mano: se viene superata si devono trasportare nelle valigie in stiva, prestando attenzione alle regole tra i vari paesi in cui si viaggia.

Quando si viaggia in aereo con i bambini: i cibi consentiti

Quando si viaggia in aereo con i bambini si devono portare con sé diverse cose. Sono utili per trascorrere le ore di volo serenamente e senza che possano risultare pesanti per i piccoli viaggiatori, ma neppure per gli altri.

Soprattutto se si viaggia con bimbi piccini è necessario avere con sé gli alimenti di cui necessitano. La buona notizia è che si possono portare sugli aerei i cibi per loro. Sono consentiti: omogenizzati, latte (di ogni tipologia, quindi sia liquido che in polvere), succhi di frutta, ma devono rispettare anche questi le regole di quantità richieste anche per gli altri prodotti. Quindi meno di 100 ml, in confezione trasparente e ben sigillata.

Bagaglio in stiva: cosa possiamo portare

E per quello che riguarda il bagaglio che viene fatto viaggiare in stiva? Quali sono i cibi consentiti? La risposta è quasi tutti e senza quantità limite. Ma attenzione: c’è un però. Infatti, bisogna stare molto attenti alle regole doganali e alle limitazioni che ci possono essere tra i vari Paesi.

Cibo e bevande: come comportarci nei viaggi fuori dall’Unione Europea

Come ci si deve comportare quando si viaggia da un paese al di fuori dell’Unione Europea verso l’Italia? È importante conoscere in anticipo quali sono gli alimenti che non si possono trasportare, neppure nel bagaglio che viene fatto viaggiare in stiva, perché questo evita di fare spese inutili, acquistando prodotti che poi non potranno tornare a casa con noi.

Ad esempio, se si torna in Italia da un viaggio al di fuori del territorio dell’UE non sono consentiti cibi come insaccati, salumi, formaggi di tutti i tipi, carne, latte e tutto ciò che potrebbe avere tra gli ingredienti questi alimenti. Il consiglio è quello di informarsi prima e di dire sempre cosa si ha con sé, per evitare situazioni spiacevoli. Si possono portare, invece, in quantità limitata: frutta e verdura, uova, prodotti a base di uova, miele, pesce o di prodotti a base di pesce.

Se si viaggia all’interno dell’Unione Europea – ricorda il sito Your Europe – si possono trasportare: “Prodotti a base di carne o prodotti lattiero-caseari a condizione che siano destinati al consumo personale. Ciò vale anche per le piante o i prodotti vegetali, come i fiori, la frutta o la verdura, purché siano stati coltivati in un paese dell’UE e siano esenti da parassiti o da malattie”.

Quindi quali sono gli stati che non hanno restrizioni tra loro? Oltre ai 27 paesi che fanno parte dell’Unione, vengono inclusi nell’elenco: Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera.

Australia e Usa, i cibi che non sono consentiti

Se si sta programmando una vacanza in Australia o negli Stati Uniti è bene sapere che esistono limitazioni specifiche. Infatti, ci sono diversi cibi che non sono consentiti.

Se si vola verso l’Australia non bisogna portare con sé frutta (fresca e secca), verdura, salumi, semi, spezie ed erbe e non solo nel bagaglio a mano, ma anche per quello che riguarda le valigie che vengono imbarcate in stiva.  La lista è abbastanza corposa e non comprende solamente i generi alimentari; quindi, è sempre bene sapere prima cosa è vietato e dichiarare cosa si è portato con sé. A tal proposito, viene fornita quella che si chiama Incoming Passenger Card, una carta in cui segnare tutte le cose che si stanno importando in Australia, si tratta di un passaggio fondamentale in cui essere molto sinceri per evitare situazioni spiacevoli. Tutto ciò che è vietato verrà fatto gettare via in appositi contenitori.

Regole simili si applicano all’ingresso degli Stati Uniti. Anche in questo caso ci sono dei cibi che non è consentito importare. La lista è abbastanza corposa e comprende: carne, pollame, pesce, tutti i prodotti lattieri freschi, uova, frutta e verdura, piante, semi, prodotti a base di carne. Invece si possono portare con sé creme, salse, sughi pronti, prodotti da forno, lette per bambini e succhi, solo per fare qualche esempio.

Ovviamente sempre tutto nel limite dei viaggi personali, se le quantità non sono limitate infatti si applicano altre regole. Le violazioni – se non dichiarate – possono comportare multe. Per questa ragione è sempre importante informare il personale se si hanno con sé dei cibi, che in questo caso verranno distrutti.

La regola più importante da seguire, quindi, è quella di informarsi prima di partire per evitare spiacevoli situazioni all’arrivo.

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Fusi orari, un mondo di sigle (UTC, GMT, PST): ecco cosa significano

Quando si viaggia si deve fare continuamente i conti con i cambi di fuso: paese che vai – infatti – orario che trovi. Più le vacanze vengono fatte vicino a casa, ad esempio all’Italia, meno grande sarà la differenza, ma appena ci si allontana un po’ le ore di scarto possono essere davvero tante e influire anche sulla sensazione di riposo e sul ritmo sonno-veglia.
Nulla di preoccupante e che un po’ di preparazione pre viaggio non possa sistemare, ovviamente, ma comunque s tratta di aspetti a cui fare attenzione per agevolarsi prima della partenza.

Ci sono tante sigle diverse che indicano il fuso orario: da quello usato in Italia (e in tante altre parti di Europa), a quello che è stato adottato in zone lontane nel mondo: la guida per conoscerle e per capirle.

Il tempo coordinato universale: la sigla UTC

È quello da cui partono tutti gli altri fusi orari, stiamo parlando del tempo coordinato universale noto anche con la sigla UTC e corrisponde a quello di Greenwich, dove è stato posto il meridiano 0. Noto anche con la sigla GMT, ovvero tempo medio di Greenwich, l’UTC ha una differenza molto importante con quest’ultima.

Infatti, se il tempo coordinato universale si basa sugli orologi atomici, il GTM sui fenomeni celesti. Il secondo, quindi, ritarda sempre di pochissimo rispetto al primo. Qual è il fuso orario dell’Italia? UTC +1.

Il fuso orario in Italia e non solo: la sigla CET

Abbiamo detto che in Italia il fuso orario, rispetto a quello preso come riferimento per tutto il mondo, è UTC + 1, ma questa zona (come accade per le altre) ha una propria sigla specifica: CET, ovvero Central European Time. Viene usato per Francia, Danimarca, Germania, ma anche per Marocco, Repubblica del Congo e molti altri paesi. Va ricordato che questo scarto di un’ora rispetto a Greenwich avviene solo con l’ora solare: quando scatta quella legale (nei paesi che la osservano) le ore passano a due.

Un dettaglio interessante, che poi fa parte di una delle diverse curiosità sul fuso orario: la Spagna, come il Portogallo, dovrebbe essere sul meridiano 0, ma a causa di una decisione di Franco presa nel 1942, oggi osserva lo stesso fuso orario italiano. Ecco perché i loro pasti avvengono circa un’ora dopo rispetto ai nostri.

Le altre sigle che si usano nel mondo

I fusi orari nel mondo sono 24, le differenze rispetto al tempo coordinato universale sono molto più numerose e segnano che le lancette possono andare avanti non solo di ore ma anche di mezz’ora o 45 minuti. Chiaramente ci sono stati che hanno più orari: maggiore è la loro estensione, infatti, più è facile che da una parte all’altra ci siano differenze (anche) importanti. Era il caso della Russia, che aveva 11 zone diverse, poi ridotte a nove. O gli Stati Uniti che ne hanno – anche loro – nove.

Ma quali sono le sigle? EET (East European Time), si colloca a UTC + 2 e comprende – tra i tanti – Egitto, Bulgaria, Finlandia, Grecia, Mozambico, Ucraina, e una parte della Russia. MSK, Moscow Time, invece è a UTC+3 e include Mosca e San Pietroburgo, Arabia Saudita, Iraq e Somalia solo per citare qualche paese. L’Iran, invece, si colloca a UTC +3,30. L’India, che è uno Stato molto esteso, adotta un unico fuso orario: la sua sigla è IST, che si traduce in India Standard Time. Viene utilizzata anche dallo Sri Lanka.

A UTC+8, poi, si trova il AWST, l’Australian Western Standard Time che viene utilizzato dall’Australia (zona occidentale), dalla Cina, una zona della Russia e molti altri.  UTC +9,30, invece, è la sigla del ACST – Australian Central Standard Time, UTC + 10 corrisponde a AEST – Australian Eastern Standard Time.

Le altre sigle sono: BEST, Bering Standard Time, che si pone – rispetto al tempo coordinato universale a -11 – ed è adottato da Isola Jarvis, Isole Midway, Samoa Americane e alcune altre zone.

A UTC – 10 vi è il HST, Hawaii-Aleutian Standard Time, adottato da parte della Polinesia Francese e degli Stati Uniti, segue AKST – Alaska Standard Time a UTC-9, PST – Pacific Standard Time a UTC-8 che copre parte del Canada, degli Stati Uniti, del Messico così come lo fa il MST – Mountain Standard Time, che si colloca a -7 rispetto al tempo coordinato universale. A -6, invece, vi è il CST – Central Standard Time che corrisponde a zone del Messico, degli USA e alcuni Stati del centro e sud America. Il EST – Eastern Standard Time, viene utilizzato sulla costa orientale degli Stati Uniti, ma anche in parte del Canada e in alcuni Paesi del centro e su America: si colloca a -5 rispetto al meridiano zero.

AST – Atlantic Standard Time è a UTC -4 e corrisponde all’orario che si trova in Anguilla, Antigua e Barbuda, Bermuda, Bolivia, Brasile e molti altri posti. In Canada, a Terranova, infine vi è UTC -3,30 ovvero il NST – Newfoundland Standard Time.

Fuso orario e ora legale

Esistono, poi, zone con fusi orari diversi, con scarti di mezzora o 45 minuti. In generale tutti i fusi orari possono essere modificati quando viene adottata l’ora legale che, va ricordato, non viene utilizzata in tutti i Paesi del mondo dando vita a un mosaico abbastanza vario di orari.

Per questo, prima di partire, è bene sapere quanto grande sarà la differenza rispetto all’Italia (o l’altro Stato da cui si parte) e – se ci si trova nel periodo dell’ora legale – se questa viene adottata oppure no.

Ma non solo: è importante anche capire in quale momento dell’anno viene applicata. Prendiamo come esempio gli Stati Uniti: qui l’ora legale non viene utilizzata in tutti i paesi e dal 2007 è stato stabilito che prenda il via la seconda domenica di marzo e finisca la prima domenica di novembre, un’estensione che si traduce – rispetto al passato – in quattro settimane in più. In Europa le cose stanno diversamente, infatti viene adottata in maniera abbastanza uniforme lo stesso calendario, che prevede che l’ora legale prenda il via l’ultima domenica di marzo, mentre la fine è prevista l’ultima domenica di ottobre.

Insomma: paese che vai orario (e regole) che trovi: quindi prima di partire è bene fare il punto e capire quale sarà quello o quelli a cui fare riferimento durante il nostro viaggio.

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Come fare il check-in per una crociera

State finalmente avverando quel sogno nel cassetto che avevate da tempo, ossia partire per una entusiasmante crociera alla scoperta di molteplici località nel mondo: potrete esplorare città vibranti, paesaggi naturali, culture differenti, storie di vita e tradizioni antiche e moderne, tutte in un unico viaggio itinerante attraverso mari e oceani.

Ovunque scegliate di vivere l’esperienza della vostra prima crociera, prima di partire è necessario preparare tutta la documentazione di viaggio, effettuare il check-in e il controllo bagagli, proprio come serve fare anche prima di viaggiare con un aereo. Ma quali sono le regole da seguire? E come fare il check-in per una crociera? Ecco tutte risposte ai dubbi.

Documentazione necessaria per viaggiare in crociera

Prima di procedere con il check-in, che vi permette di registrare anche i bagagli che porterete a bordo, è importante raccogliere e preparare tutta la documentazione che dovrete presentare per salire sulla nave. Avrete quindi bisogno di:

  • Numero di prenotazione
  • Carta d’identità o passaporto a seconda di quali tappe ai porti effettuerai, oltre a eventuali visti (se necessari)
  • Eventuali biglietti aerei se prevedi il ritorno in aereo
  • Etichette per i bagagli
  • Modulo d’imbarco (se fai il check-in online, altrimenti ti viene consegnato consegnano in fase di imbarco al porto)

Il modulo di imbarco e le etichette per i bagagli si ottengono tramite check-in, che può essere effettuato nel porto di partenza, oppure comodamente online. Vediamo come procedere.

Check-in al porto per la crociera

Tutti i passeggeri che partecipano a una crociera devono provvedere a effettuare il check-in e procedere con il controllo bagagli: questo avviene per una questione di sicurezza, garantendo così un maggiore controllo su chiunque salga sulla nave.

Durante la procedura, ogni passeggero deve confermare i propri dati personali e quelli relativi ai bagagli che si porteranno a bordo. A tal proposito, ogni compagnia navale ha le proprie regole per quanto riguarda il numero di bagagli da imbarcare e il loro rispettivo peso. In linea generale, solitamente ogni passeggero ha diritto a un bagaglio a mano e a un bagaglio più grande di circa 20-30 chili.

Effettuare il check-in per una crociera è piuttosto semplice, ma è importante verificare di avere con sé il proprio documento d’identità e la conferma della prenotazione.

Ogni porto ha un’area apposita dedicata ai check-in. È quindi necessario presentarsi ai desk della compagnia di navigazione con la quale si viaggia, nei quali esibire la propria documentazione. Il personale addetto effettua un controllo dei dati e chiede poi di posizionare i bagagli sul nastro trasportatore, che li pesa. Attenzione a non superare i limiti di peso, poiché potrebbero essere richiesti pagamenti extra o potrebbe addirittura venire negato l’imbarco dei bagagli troppo pesanti.

Una volta controllata la valigia, il personale appone l’etichetta di riconoscimento. Gli stessi bagagli vengono infine recapitati all’interno delle cabine di ciascun passeggero.

Check-in online per la crociera: comodo e veloce

Molte compagnie di navigazione hanno iniziato ad offrire un servizio di check-in online sul proprio sito web, in modo da velocizzare le procedure d’imbarco. Anzi, il web check-in in alcune compagnie è ormai obbligatorio.

Ma come fare il check-in online per una crociera? La procedura è molto semplice e veloce. I passeggeri dovranno accedere al sito della compagnia di navigazione, compilare i moduli di imbarco inserendo il numero di prenotazione e confermando i propri dati personali, insieme a quelli relativi ai bagagli da imbarcare. Potrebbe essere richiesto anche un recapito d’emergenza durante la procedura di check-in. Infine, servirà stampare la conferma dell’avvenuto check-in e il modulo d’imbarco, che verranno inviati al passeggero generalmente entro 48 ore dalla partenza.

In genere, nella fase di check-in si deve stampare anche il tagliandino di riconoscimento da apporre autonomamente sulle valigie, che dovranno comunque passare dalla fase di controllo bagagli nel porto. È molto importante verificare sempre di inserire i dati corretti, poiché la modifica dei moduli o la mancata segnalazione di un bagaglio possono richiedere costi aggiuntivi che possono risultare anche piuttosto dispendiosi.

Partire per una crociera è semplice, ma è importante conoscere a fondo tutte le procedure per non farsi trovare impreparati e per arrivare con il giusto anticipo. Uno degli errori più comuni, infatti, è quello di sottovalutare la durata dell’imbarco e di arrivare all’ultimo minuto: come accade per i voli aerei, bisogna fare attenzione a non rimanere chiusi fuori dal gate. In genere, dovrete tenere a mente che l’imbarco sulla nave inizia 4 ore prima della partenza e si conclude entro massimo 1 ora prima di salpare.

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Quali documenti sono necessari per viaggiare in crociera

Siete pronti per un viaggio in crociera, ma siete sicuri di aver preparato tutti i documenti che vi possono servire? La prima cosa da ricordare è che, quando si organizza una vacanza in crociera, diventa indispensabile il controllo dei documenti necessari.

Infatti, tutto cambia in base all‘itinerario scelto: non c’è una risposta univoca a questa domanda, per questo è necessario informarsi e non incappare in errori.

Quindi, diverso tempo prima di partire, bisogna essere certi che i documenti che si hanno siano validi e sapere se ne vanno aggiunti altri. Potrebbe bastare la carta d’identità, mentre in altri casi essere necessario un passaporto. In altri ancora agiungersi uno o più visti.

La cosa migliore da fare, se state organizzando la vacanza da soli, è quella di informarsi sul sito della compagnia di navigazione, oppure telefonando. Potrebbe essere necessario chiedere anche all’autorità governativa locale. Se ci si muove tramite agenzia, invece, chiedere supporto al personale.

Quali documenti portare con sé in crociera

Pensiamo a che esperienza terribile possa essere presentarsi all’imbarco della crociera, ma non poter partire per la vacanza tanto desiderata perché non si hanno con sé i documenti adatti. Per evitare che questa brutta situazione possa capitare a voi, è bene stare molto attenti ad avere tutto con sé.

Ma quali sono i documenti da portare con sé in crociera? Innanzitutto, un documento di identità. Ci sono paesi in cui basta la carta di identità e altri in cui viene richiesto un passaporto: è bene che il passaporto abbia una validità superiore a quella del periodo della vacanza, con una scadenza residua di oltre sei mesi. Potrebbero essere tenuti dal personale della nave, nel caso debbano esibirli alle autorità portuali.

Possono, inoltre, essere necessari visti turistici: questi devono essere richiesti da chi parte per la vacanza, prima di imbarcarsi. Anche in questo caso bisogna prestare molta attenzione, per non dimenticarne qualcuno.

Va anche ricordato che le normative spesso cambiano e che quindi bisogna verificare che siano sempre attuali.

Cosa serve per partire con i minori: i documenti

Quandi si parte per una crociera in compagnia di passeggeri minori è bene sapere che, sia il passaporto che la carta di identità, devono essere loro documenti personali. Inoltre, se non viene riportato il nome dei genitori,  serve anche un certificato di nascita.

Prima della partenza, comunque, è sempre bene informarsi presso le autorità locali per avere la certezza che i documenti siano corretti per quel tipo di viaggio.

I documenti di viaggio

Non solo i documenti personali: quando si parte per una crociera è bene ricordare di avere anche quelli della vacanza con sé. Tra quelli richiesti vi sono il modulo di imbarco, il biglietto e il riepilogo del pacchetto di servizi scelti.

Se si raggiunge il porto con treni o aerei, è bene ricordarsi di partire anche con tutta la documentazione necessaria per salire su quei mezzi, per evitare situazioni spiacevoli.

Qualche consiglio e info utile per i documenti

Ci sono alcuni consigli utili che è bene seguire per essere organizzati al meglio quando si parte per una crociera. Uno di questi è quello di avere con sé la fotocopia di tutti i documenti, una sicurezza in più che può risultare utile in caso di smarrimento. Tenere a portata di mano tutta la documentazione richiesta: questo facilita e velocizza le operazioni di imbarco.

Non dimenticarsi le scadenze, se si programma per tempo una vacanza in crociera ricordarsi sempre di controllare dopo quanto tempo scade il passaporto: spesso la validità residua richiesta è di oltre sei mesi. Se non la si ha, meglio procedere con un rinnovo per non incappare in brutte sorprese.

Infatti, se non si hanno i documenti corretti, non ci si può imbarcare e neppure richiedere il rimborso.

 

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Fenicotteri, ecco dove puoi vederli in Italia

Le zampe lunghe, il collo che si piega, quell’aspetto elegante e regale: sono i fenicotteri, volatili maestosi e intriganti, che affascinano i viaggiatori di tutto il mondo. Vederli, infatti, lascia senza fiato: sarà per il colore tipico del loro piumaggio che incanta con tantissime sfumature di rosa, sarà che vederli tutti insieme è uno spettacolo per gli occhi, ma dirigersi dove si possono vedere i fenicotteri è una tappa di vacanza obbligata. Anche in Italia.

Infatti, nel nostro paese è facile avvistarli in numerosi siti, soprattutto nel corso dell’estate e della primavera, in quei luoghi che si trovano lungo le direttrici migratorie e che i fenicotteri scelgono per sostare: le location da raggiungere per ammirarli in tutta la loro bellezza.

Nord Italia, dove vedere i fenicotteri

Ci sono diversi siti nel Nord Italia in cui è possibile vedere i fenicotteri: posti da raggiungere per chi ama questi volatili la cui figura ha, da diversi anni, dato il via alla flamingo mania.

A contribuire al mito anche il loro colore: i fenicotteri nascono bianchi ma, grazie al fatto che si nutrono di crostacei e molluschi ricchi di carotene, il loro piumaggio muta con l’avanzare dell’età fino a farli diventare dei toni che ben conosciamo. Le sfumature delle loro piume sono tante e passano dal rosa più chiaro, virando a quello più intenso, regalando un impatto visivo notevole. Soprattutto perché sono animali di dimensioni abbastanza considerevoli (arrivano fino a un metro circa) che vivono in stormi numerosi.

Li si può ammirare, ad esempio, in Emilia-Romagna e, più precisamente, a Comacchio nel Parco del delta del Po dove si trova la Salina. Un luogo da visitare per la sua bellezza e per le tantissime specie di uccelli presenti. Tra cu i fenicotteri. Si può accedere solo in compagnia delle guide o del personale.

Anche la Salina di Cervia è una location perfetta per ammirarli, soprattutto quelli alla ricerca di un clima cado durante il periodo delle migrazioni.

Potrebbe sembrare incredibile ma i fenicotteri rosa si possono vedere anche a Milano, in piano centro. Si trovano a Villa Invernizzi, raggiungibile anche in metropolitana. Si tratta di una dimora privata, quindi non è accessibile al pubblico: ma dalla cancellata è possibile vederli nel giardino e rimanere affascinanti dalla loro bellezza. Per uno scorcio indimenticabile, in centro città.

Centro Italia, le località da raggiungere per vedere i fenicotteri

Che sia per una gita fatta proprio per ammirare i fenicotteri, oppure che sia la tappa di un viaggio più articolato, non importa: se vi trovate a transitare dal Centro Italia sappiate che anche qui potete ammirare i fenicotteri. Ci sono alcune località predilette da questi uccelli, in cui è facile vederli e ammirarne le tante sfumature di rosa.

In Toscana, ad esempio, nella laguna di Orbetello in provincia di Grosseto si possono incontrare nel corso dei mesi estivi: si tratta di un’oasi WWF, che è stata istituita nel 1971 e che regala la possibilità di vedere tantissime specie diverse di uccelli. Oltre ai fenicotteri, vi sono anatre, aironi e gru, solo per citarne qualcuno. Un vero luogo di bellezza e in cui la natura regala il meglio di sé.

Sempre in Toscana vale la pena visitare la riserva naturale del WWF Padule Orti-Bottagone, si estende su 126 ettari ed è un luogo molto apprezzato da questi uccelli proprio per la sua posizione lungo le direttrici migratorie.

Nel Lazio, invece, ci sono le Saline di Tarquinia che si estendono su una superficie di 170 ettari e dove poter ammirare moltissimi animali stanziali o migratori, tra cui i tanto amati flamingo. Oltre agli uccelli vi sono volpi, nutrie, scoiattoli e testuggini comuni. Si tratta di un’area Sic (sito d’importanza comunitaria) e Zps (Zona di protezione speciale).

Fenicotteri, dove incontrarli nel Sud Italia

Nel Sud Italia ci sono alcune località che sono state scelte dai fenicotteri. Tra questa le Saline dei Monaci, in Puglia e – più precisamente – nella zona del Salento all’interno della Riserva naturale regionale orientata di Torre Colimena. Le saline si trovano sulla costa, separate dal mare da una piccola striscia di sabbia.

Sempre in Puglia vi è la riserva delle saline Margherita di Savoia, questa si trova nella zona ai piedi del Gargano e si estende per 20 chilometri. Qui il fenicottero rosa è arrivato nel 1986 e da allora ha trovato in questo luogo il posto ideale per riprodursi e svernare. Ci sono fino a 9mila esemplari, stanziali 4mila.

In Calabria – nel comune di Montebello Jonico (Reggio Calabria) – vi è l’Oasi Naturale del Pantano di Saline Joniche che viene scelta durante i due flussi migratori annuali da tantissime tipologie di uccelli, compresi i tanto amati flamingo rosa.

In Campania, invece, si deve visitare l’Oasi delle Soglitelle a Villa Literno: si trova a pochissima distanza da Napoli ed è proprio lungo la linea migratoria che collega l’Europa all’Africa, per questa ragione si fermano qui tantissimi uccelli, compresi i fenicotteri per una sosta prima di raggiungere Puglia e Sicilia. Gli orari migliori per avvistarli? Mattina e sera e sono circa un centinaio di esemplari, ha spiegato a Vanity Fair Rino Esposito, responsabile Lipu dell’Oasi. Dal 2019 a oggi qui sono state censite 199 specie di uccelli.

Ammirare i fenicotteri nelle isole italiane

Con l’arrivo della primavera lo spettacolo dei fenicotteri lascia senza parole se si visitano le Saline del Molentargius, area che si trova nella zona sud della Sardegna, vicina a Cagliari. Qua un tempo veniva estratto il sale marino, ma oggi è il luogo perfetto per ammirare habitat e reperti dei primi del Novecento. È un sito importantissimo per la nidificazione dei fenicotteri.

Ci spostiamo su un’altra isola e andiamo in Sicilia. Qui, nella riserva di Vendicari, tra Noto e Marzamemi, si possono avvistare numerosi uccelli, compresi i fenicotteri nel periodo autunnale quando si spostano per raggiungere la Tunisia.  Il luogo è adatto a chi desidera dedicarsi al birdwatching, grazie anche ali appositi capanni che servono da punti di osservazione.

Sempre in Sicilia, una tappa è quella della riserva delle Saline di Priolo che è stata affidata in gestione alla Lipu. Si trova in provincia di Siracusa ed è il primo e unico luogo di nidificazione di questi uccelli in Sicilia.

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Una valigia in due: come preparare la valigia per un viaggio di coppia

State organizzando tutti i dettagli della vostra prossima fuga romantica di coppia, ma non sapete come risolvere il problema dello spazio in valigia? Preparare i bagagli, troppo spesso, diventa uno stress, a maggior ragione se non si può portare con sé più di una valigia. Per contenere costi e spazi, infatti, si può optare per la preparazione di un solo bagaglio in coppia, soprattutto se si parte per un week end, oppure semplicemente se si desidera viaggiare leggeri durante una vacanza on the road.

Ma come risolvere il problema dello spazio ridotto all’interno di una sola valigia per due persone? Ecco tutti i consigli utili che vi faranno risparmiare tempo, soldi e fatica per sistemare vestiti e accessori da portare in viaggio con voi.

Scegli i vestiti e prepara una lista

Che siate una coppia di viaggiatori abituali o che stiate organizzando il vostro primo week end romantico, è sempre importante valutare bene insieme cosa è necessario portare e cosa lasciare a casa. In linea generale, prediligete vestiti comodi e versatili, che possono essere riutilizzati in diverse occasioni: un paio di jeans, ad esempio, che può essere sfruttato di giorno con scarpe da ginnastica, ma anche per un’uscita serale se abbinato a una camicetta e a calzature più eleganti.

Un altro consiglio è quello di pensare subito a inserire outfit già completi per i giorni in cui starete fuori casa. Vi aiuterà a selezionare soltanto i capi e gli accessori che utilizzerete veramente. In un viaggio di coppia con una valigia da condividere, a maggior ragione, è necessario ridurre all’essenziale.

Una valigia in due, inoltre, prevede una distribuzione equa degli spazi. Pertanto il consiglio è quello di portare per entrambi i viaggiatori lo stesso quantitativo di capi e accessori.

Man mano che individuate tutto ciò che vorrete portarvi in valigia, scrivetelo su un foglio realizzando una lista che indichi anche il numero di elementi per ogni categoria.

Componi la valigia: tecniche e trucchi salvaspazio

Una volta che avete la vostra lista nella quale individuate solo il necessario, prendete i vestiti e gli accessori di entrambi e divideteli in base alle categorie di appartenenza (pantaloni, t-shirt, camicie, scarpe, intimo, e così via). Questo vi aiuterà a capire visivamente quanti capi dovrete inserire e, all’occorrenza, togliere qualcosa che potrebbe risultare superfluo.

Si passa poi alla composizione vera e propria della valigia per due. Esistono molti trucchi salva spazio che aiutano a prepararla. I due più efficaci sono il bundle packing method e il metodo Marie Kondo (conosciuto anche come KonMari method). Vediamoli entrambi.

Il metodo bundle packing

Il bundle packing method è la tecnica per piegare i vestiti che punta a “impacchettarli”, come suggerisce il nome. I capi si avvolgono tra loro in modo da formare un vero e proprio pacchetto compatto che non lascia spazio a buchi e aree vuote inutilizzate, evitando anche che si formino pieghe e grinze fastidiose.

La regola fondamentale di questo metodo è quella di partire dai capi di abbigliamento più pesanti e lunghi, per poi procedere man mano con quelli più piccoli e corti. Si parte quindi dalle giacche, passando a maglie e camicie a maniche lunghe, vestiti corti e gonne, pantaloni e abiti lunghi, pantaloncini e infine t-shirt e camicie a maniche corte. Ecco come si deve procedere:

  • Posiziona su un tavolo grande, un letto o direttamente a terra, poiché serve abbastanza spazio. Partite prendendo il capo più pesante e lungo, quindi il cappotto o la giacca, e distendilo aprendo bene le maniche.
  • In maniera specchiata, dalla parte opposta, posiziona una maglia a maniche lunghe, in modo tale che il colletto e le maniche risultino sovrapposti al capo che si trova sotto
  • Distendi il terzo capo nella stessa direzione del primo e così via con tutti gli altri, in maniera sempre alternata e opposta
  • Una volta che hai disteso anche gonne e abiti corti, passa ai pantaloni, che vanno posizionati in maniera alternata a partire dal centro e seguendo il verso delle maniche dei vestiti già distesi, quindi lateralmente
  • Si passa poi alle t-shirt e camicette corte, che dovrai posizionare nuovamente in modo alternato come i primi capi
  • Al centro, posiziona una pochette o sacca che contenga gli indumenti più piccoli: calze, intimo, costume.
  • Inizia ora a formare il “pacchetto”, partendo dalle t-shirt che avvolgerai sulla sacca che hai posizionato al centro
  • Man mano, racchiudi ciascun capo avvolgendolo con quello che si trova sotto, piegando anche le maniche, fino ad arrivare alla giacca iniziale.

Ecco fatto. Il pacco di vestiti formato va posizionato in valigia, mentre lo spazio che rimane ai bordi può essere sfruttato per inserire le scarpe e gli altri accessori. Per riuscire a trovare più facilmente i vestiti di una e dell’altra persona, si potrebbe optare per la creazione di due pacchetti di vestiti più piccoli, da posizionare comodamente in valigia.

Il metodo Marie Kondo

Esiste un altro metodo per fare una valigia per due ottimizzando lo spazio a disposizione: è il celebre metodo KonMari. La logica alla base di questa tecnica è semplicemente quella di arrotolare gli abiti. In che modo? È molto semplice: basta stendere il proprio indumento, piegare i lati e le maniche e infine, arrotolarlo su se stesso, in modo da ottenere un piccolo fagotto. Questo vale per tutti i capi, dalle maglie ai pantaloni, fino all’intimo. Piegare e arrotolare su se stesso un capo in maniera ordinata, a differenza di quanto si possa pensare, non stropiccia il capo.

Man mano che si preparano i vestiti, vanno inseriti uno accanto all’altro formando 2 o più file. Prima, però, si consiglia di posizionare sul fondo scarpe ed eventuali asciugamani. Una volta inseriti tutti i vestiti, metti anche il beauty e un sacchetto con altri eventuali accessori.

Altri consigli per una valigia in due

Oltre ai metodi visti, esistono anche altri trucchi salva spazio per una valigia da condividere. Per esempio, si può sfruttare lo spazio vuoto all’interno delle scarpe per posizionare calze o accessori richiusi in bustine, oppure utilizzare i sacchetti sottovuoto. Ne esistono anche di molto semplici da usare, che permettono di togliere l’aria in eccesso semplicemente arrotolandoli su se stessi, quindi senza il bisogno di altri strumenti che tolgano l’aria.

Viaggiando in due, inoltre, valutate anche la possibilità di condividere certi accessori, ma anche alcuni indumenti come calze (che poi potrete facilmente lavare a mano), magliette o altri capi.

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Come distrarsi in volo: 10 idee pratiche e comode

Spiagge paradisiache oppure città vibranti vi stanno aspettando per la prossima avventura e per raggiungerle dovete prendere un volo che potrebbe durare anche molte ore.

La destinazione sarà splendida ma, va detto, non sono soltanto le mete a rendere una vacanza memorabile: anche il viaggio fa parte dell’esperienza ed è importante renderlo quanto più piacevole possibile, soprattutto se il tragitto dovrà durare molto tempo.

Se fate parte di coloro che non riescono proprio a dormire durante il volo e vi sembra che le ore in aereo siano interminabili, ecco i nostri suggerimenti per ingannare il tempo e distrarsi in volo, viaggiando in serenità senza noia e stress inutili.

Leggere un libro

In un mondo sempre più frenetico, spesso non si ha tempo per sconnettersi da tutto per leggere un buon libro. Portatelo con voi in aereo, si rivelerà un ottimo compagno di viaggio.

A ognuno il suo: dal romanzo storico, d’amore o fantascientifico, fino al giallo o alla biografia, un libro dalla trama coinvolgente è un ottimo modo per far passare il tempo in aereo e distrarsi immergendovi in storie avvincenti.

Un’alternativa al classico libro stampato sono gli e-book, con i quali poter leggere su supporto tecnologico, oppure gli audiolibri: un modo alternativo, che sta prendendo sempre più piede, per leggere un libro ascoltandolo e immergendosi ancor meglio nella sua trama appassionante.

Ascoltare musica e podcast

Quale miglior modo per rilassarsi e passare del tempo piacevole se non ascoltando la vostra musica preferita? Cuffie alle orecchie e immergetevi nel potere di coinvolgimento delle note. Ogni genere va bene durante un volo, non soltanto la musica più tranquilla: ognuno ha i propri gusti musicali.

Se nel vostro volo non avete a disposizione la connessione wi-fi, prima di partire accertatevi di aver salvato una quantità di musica sufficiente per il tempo del viaggio e che il dispositivo con il quale volete ascoltarla sia ben carico, sebbene la musica consumi meno batteria rispetto alla visione di un film.

Non solo musica. Anche i podcast sono validi alleati per trascorrere piacevolmente il tempo di un volo. Molto diffusi in America e sempre più ascoltati anche in Italia, i podcast sono prodotti audio reperibili su molteplici piattaforme. Suddivisi in puntate, trattano qualsiasi tematica, dal crime alle notizie del giorno, dagli approfondimenti tecnologici a quelli socioculturali. Ce n’è per tutti i gusti.

Guardare film e serie tv

Siete divoratori di film e serie tv o semplicemente vi piace rilassarvi di fronte a una pellicola del vostro genere preferito? Allora il volo in aereo è il momento ideale per passare il tempo e godersi l’intrattenimento del cinema ad alta quota.

Come per la musica, dalle diverse piattaforme streaming disponibili potete scaricare sui vostri dispositivi elettronici il nuovo film che non siete ancora riusciti a guardare, oppure tutte le puntate dell’ultima serie tv preferita che state seguendo. Lasciatevi ispirare dai migliori film adatti a un viaggio in aereo, oppure dai vostri gusti cinematografici. Non vi renderete nemmeno conto di essere già arrivati a destinazione.

Dormire

Sembra una banalità, ma dormire in aereo fa bene al corpo e alla mente. Sì, perché arriverete riposati a destinazione e sarete stati in grado di adeguarvi in anticipo al nuovo fuso orario, compensando il tanto temuto jet lag.

Esistono dei trucchi per riuscire a dormire adatti a coloro che solitamente passano ore insonni in aereo, stressandosi oltre il dovuto. Alcuni esempi? Scegliere i posti adatti, evitando quindi quelli vicino ai bagni e alla cucina o quelli affacciati al corridoio, oppure munirsi di mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie in modo da non essere disturbati.

Lavorare al computer o studiare

Per coloro che non smettono mai di lavorare, oppure devono terminare un lavoro universitario, c’è anche l’opzione di mettersi al computer per studiare o concludere un progetto prima delle meritate vacanze. Un metodo spesso più noioso rispetto ad altri per far passare il tempo in aereo, ma sicuramente proficuo.

Anche se non avrete la connessione wi-fi non importa, potrete portarvi avanti con il lavoro per poi sfruttare internet non appena sarete atterrati.

Socializzare

Se non viaggiate soli, ma in coppia, con amici o con i figli, il tempo in viaggio piò essere ingannato anche semplicemente chiacchierando con loro. Ma non solo, l’aereo è un luogo in cui molte persone si ritrovano a passare del tempo insieme e ognuna ha una propria storia di vita, motivazioni diverse per viaggiare, provenienze e destinazioni differenti che possono essere curiose da scoprire.

Se vi piace relazionarvi e confrontarvi con le persone che viaggiano al vostro fianco (a patto che abbiano piacere anche loro a farlo), il tragitto in aereo si può trasformare in un viaggio piacevole passato socializzando e conoscendo una persona nuova che arricchirà il vostro bagaglio di conoscenze e, perché no, potrebbe diventare vostra amica.

Dedicarsi alla mindfulness

Se non l’avete mai fatto, un lungo viaggio in aereo potrebbe rivelarsi l’occasione giusta per praticare tecniche di meditazione e mindfulness, ottime per ridurre stress e ansia durante il volo. Esistono ormai molteplici app dedicate a quest’attività che insegna anche l’importanza del controllo della respirazione per il rilassamento del corpo e della mente.

Mettete quindi un paio di cuffie che riproducano rumore bianco in modo da isolarvi dai suoi esterni dei motori e delle chiacchiere delle persone e dedicatevi alla meditazione e alla respirazione.

Giocare in aereo

Dedicarsi al gioco e allo svago è sicuramente un ottimo modo per trascorrere il tempo in aereo divertendosi, da soli o in compagnia. Che sia una sfida insieme al vostro compagno di viaggio con il gioco di carte preferito, oppure un cruciverba in solitaria che stimola il cervello, o ancora l’app di un videogame sul vostro smartphone, vi potrete rilassare e godere del tempo piacevole in volo.

Pianificare il vostro viaggio

State finalmente partendo per la prossima meritata vacanza dopo tanto lavoro e non avete avuto tempo di organizzare tutti i dettagli del viaggio? Potrete sfruttare le ore trascorse in alta quota per pianificare tutto e stilare una lista dei luoghi che vorreste visitare, dei cibi tipici che vi piacerebbe assaggiare o delle migliori spiagge nelle quali sdraiarsi in totale relax, baciati dal sole e cullati dalle onde del mare.

Scrivere un diario di viaggio

Per trascorrere del tempo di qualità in aereo senza pensare alla lunghezza del tragitto, potreste anche iniziare a scrivere il primo capitolo del vostro diario di viaggio, proprio come si faceva un tempo, quando la tecnologia non era predominante e i ricordi si trascrivevano nero su bianco sulle pagine profumate di un diario, fissandoli per sempre nella memoria.

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Vacanze in crociera: i cibi da evitare al buffet

Rilassanti, dotate di tutti i confort e da provare almeno una volta nella vita: le crociere sono una forma di vacanza molto apprezzata perché permettono di viaggiare, di osservare il mare da un punto di vista privilegiato, di godere di tramonti e albe mozzafiato e di osservare le stelle senza nulla intorno a sé. Oltre a tutto questo si tratta di vacanze durante la quali si può staccare da tutto mentre si scoprono (o si riscoprono) luoghi nuovi.

Ci sono tantissimi ottimi motivi per cui vale la pena fare una vacanza in crociera, ma non bisogna dimenticare di tenere sotto controllo alcune cose, tra cui l’alimentazione.

Soprattutto il buffet, che è una forma di servizio molto apprezzata, ma che bisogna sempre saper gestire con molta attenzione. A partire dai cibi che è meglio evitare al buffet delle crociere.

Buffet delle crociere, quali cibi è meglio non mangiare

I servizi sulle crociere sono sempre di altissimo livello e ci si può fidare di quello che viene servito, ma ci sono alcuni alimenti (e comportamenti) che andrebbero evitati e alcune regole che andrebbero seguite.

Tra gli alimenti i cibi a cui prestare attenzione vi sono senza dubbio gli alcolici e le bevande zuccherate. Ovviamente ogni viaggiatore acquista il proprio pacchetto vacanze, ma se si ha l’accesso alle bevande meglio evitare di esagerare. L’acqua è sempre la scelta migliore e, senza dubbio, la più sana.

Nei buffet si trova davvero di tutto, attenzione se avete intolleranze alle possibili contaminazioni: sempre meglio chiedere al personale. Le compagnie sono molto attente e se conoscono le esigenze dei loro ospiti possono fare tutto al meglio. Ad esempio, chi non può mangiare glutine, potrebbe avere a disposizione menu appositi nei ristoranti presenti sulla nave. Per questa tipologia di comunicazioni potrebbe essere fornito un apposito modulo ai viaggiatori, in cui si possono esplicitare esigenze alimentari specifiche. In altri casi può bastare dirlo all’agenzia di viaggio o telefonare ai numeri appositi.

Dolci: attenzione a non esagerare. Così come per le bevande, anche questi vanno mangiati con parsimonia altrimenti si corre il rischio di stare male. Evitare di abbuffarsi al buffet della nave e lasciar perdere i cibi che sappiamo potrebbero darci fastidio. Anche se sono molto allettanti.

A volte i buffet sulle navi da crociera sono molto affollati, un aspetto di cui tenere conto se non si ha voglia di lunghe attese.

Qualche info utile quando si mangia in crociera

Ci sono alcune cose da sapere prima di partire per una vacanza in crociera. La prima è che, se si vogliono consumare degli snack, come patatine, barrette o merendine, la scelta migliore è quella di portarli da casa: in genere quando si è in nave le cose costano un po’ di più e trovare dei piccoli metodi di risparmio quando si viaggia non fa mai male.

Quando vedete che c’è molta coda per un alimento, fidatevi: potrebbe essere un segnale di apprezzamento da parte degli altri passeggeri. Per quanto riguarda gli orari di apertura del buffet la risposta è che potrebbero variare da una compagnia all’altra

Sperimentare è sempre un’ottima idea: siete in vacanza e potete provare piatti nuovi o abbinamenti inediti. È l’occasione giusta per uscire dalla propria zona di confort e virare su qualcosa di più particolare.

Capita anche che alcuni prodotti su determinate navi siano fatti al momento, come – ad esempio – le mozzarelle: informatevi e, nel caso, provate le varie specialità.