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Viaggio a Santo Domingo: il periodo migliore per partire

Santo Domingo è una metropoli vivace e fiorente, capitale della Repubblica Dominicana e città più popolosa dei Caraibi. È anche molto di più: il suono di merengue, bachata e salsa che proviene dai locali notturni, gli odori di un ottimo pasto che si diffondono da un romantico caffè della Zona Colonial e una ricca storia da approfondire. Proprio grazie a questa, è anche una città di superlativi: qui si trovano la prima chiesa (Catedral Primada de América), la prima roccaforte (Fortaleza Ozama) e la strada più antica (Calle Las Damas) delle Americhe. Questa è la vera Santo Domingo. Se dunque, hai in programma un viaggio per questa destinazione, la domanda è: quando è il periodo migliore per visitarla? Questa città e in generale, l’intera isola, offrono ben più di una motivazione per scoprirla tutto l’anno. Tuttavia, i periodi ottimali per partire dipendono dalle tue preferenze e priorità. In questa guida approfondiamo i fattori che influenzano la visita a Santo Domingo in ogni stagione.

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo: quando andare?

In generale, grazie alla sua posizione, la Repubblica Dominicana è una destinazione soleggiata tutto l’anno. Sia nelle regioni di alta quota che nelle città, è raro non vedere il cielo azzurro durante il giorno. A Santo Domingo, il clima più gradevole si registra solitamente tra novembre e marzo. In questi mesi si registrano temperature moderate, ampio soleggiamento e bassa umidità. Le attività all’aperto e le visite alle spiagge sono molto piacevoli. Il tempo peggiore è quello che si registra in estate, da giugno a settembre, quando le giornate risultano essere molto calde, umide e soggette a uragani. Anche se la città ha la sua bellezza in questo periodo, le condizioni climatiche potrebbero non essere ideali per le attività all’aperto. I mesi da dicembre a inizio marzo, che coincidono con le stagioni più fredde in Nord America e in Europa, offrono il clima più piacevole. Le mattine e le sere sono caratterizzate da brezze fresche con temperature fino a 18°C, mentre le temperature diurne oscillano perfettamente tra i 25°C e i 27°C. Nelle zone montuose e collinari del Paese, tra cui Jarabacoa e Constanza, le temperature possono scendere ancora di più, con giornate che iniziano a 10°C e alcune notti con il termometro che scendo sotto lo zero. L’estate è la stagione più calda e piovosa del Paese e l’umidità è massima da giugno a ottobre. Le temperature si aggirano sui 32°C al culmine della giornata e i temporali sono più frequenti ma di breve durata.

obelisco santo domingo

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L’obelisco di Santo Domingo

Stagione degli uragani

La stagione ufficiale degli uragani atlantici va dal 1° giugno al 30 novembre, con settembre considerato il mese più attivo. La Repubblica Dominicana si trova all’interno della fascia delle tempeste ma nell’ultimo secolo è stata colpita da uragani davvero importanti solo in 11 occasioni. Sia gli hotel che le compagnie aeree sono sempre attente alle variazioni meteo e, in caso di arrivo di una forte tempesta tropicale, avrai tutto il tempo di modificare i tuoi piani. La stagione delle piogge non dovrebbe dissuaderti dal visitare Santo Domingo in estate, soprattutto grazie alle numerose offerte speciali sugli hotel e agli sconti sui voli in bassa stagione.
Naturalmente, gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire anche sulla Repubblica Dominicana e negli ultimi due anni, il Paese caraibico non è stato risparmiato. In particolare, con giornate ben più calde che in passato e un tasso di imprevedibilità del meteo più alto. Una cosa però rimane certa: nella Repubblica Dominicana, anche dopo una violenta pioggia, esce sempre il sole.

I periodi migliori per visitare Santo Domingo

L’alta stagione: da novembre a marzo

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo è tra novembre e marzo. È in questo periodo che la città vive il suo miglior clima balneare, anche se non ci sono molte spiagge fantastiche su cui goderselo. Dall’autunno inoltrato all’inverno (per l’emisfero Nord), le massime si aggirano in media intorno agli 30°C gradi e le minime intorno ai 23°C gradi. In altre parole, è il tempo perfetto per passeggiare lungo il Malecón. A marzo, in occasione delle vacanze di primavera, potrebbe verificarsi un leggero picco di turisti, ma difficilmente si noterà. La maggior parte dei vacanzieri sceglie di soggiornare lungo le coste più spettacolari di Punta Cana e Puerto Plata. Se vuoi cercare di risparmiare un po’, prendi in considerazione l’idea di soggiornare in questa città. L’alta stagione, oltre che per le migliori condizioni meteo, è particolarmente apprezzata per due appuntamenti molto popolari: la Festa Coloniale di Santo Domingo, che si tiene a novembre, e il Carnevale, in programma tra febbraio e marzo.

spiaggia santo domingo

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Quando visitare Santo Domingo per godersi al meglio la bellezza delle sue spiagge?

Da aprile a luglio, caldo ed eventi

Anche i mesi da aprile a luglio sono piacevoli da visitare e le tariffe alberghiere sono convenienti: in queste settimane persino le migliori strutture hanno camere disponibili per meno di 150 dollari a notte. I mesi tra aprile e luglio sono i migliori per gli eventi annuali di Santo Domingo, come l’entusiasmante Festival del Merengue, un festival di danza di una settimana con musica dal vivo, gare di ballo e bancarelle di cibo che si svolge tra luglio e agosto, o la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro, che si tiene a maggio.

Agosto-Ottobre: se ami la pioggia

Questi mesi coincidono con la stagione degli uragani. Abbiamo detto che generalmente Santo Domingo viene risparmiata da quelli di maggiore intensità ma comunque, la tua principale compagna di viaggio sarà la pioggia, che può portare anche a frequenti situazioni di allagamenti in città.

strada Santo Domingo

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Esplora la bella città di Santo Domingo

Conclusioni sul periodo ideale per viaggiare a Santo Domingo

Per gli amanti della spiaggia: il periodo migliore per visitarla va da dicembre a febbraio, quando il tempo in spiaggia è al suo apice. Se viaggi con un budget limitato e vuoi risparmiare, i mesi autunnali, da settembre a novembre, offrono i prezzi più bassi per gli alloggi. Per un’esperienza equilibrata e godere di un clima piacevole senza la folla dell’alta stagione, programma il viaggio tra marzo e maggio o a novembre. In conclusione, il periodo migliore per visitare Santo Domingo dipende dalle tue preferenze. Ogni stagione offre un’esperienza unica, scegli quella che corrisponde ai tuoi obiettivi di viaggio. Santo Domingo ti invita a scoprire il suo fascino in qualsiasi momento tu decida di visitarla.

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Sicurezza in viaggio: quando è pericolosa La Papua Nuova Guinea?

La Papua Nuova Guinea è un Paese che evoca immagini di foreste vergini, tribù remote e non da meno, paesaggi unici e indimenticabili. Pur essendo un territorio amatissimo, quando si parla di viaggiare in questa terra affascinante una delle domande più frequenti è ‘’la Papua Nuova Guinea è pericolosa?’’. Come per ogni destinazione ci sono aspetti da considerare con molta attenzione; oggi cercheremo di esplorare ogni principale precauzione e offrirvi consigli utili e dare risposte alle vostre domande così che possiate vivere un’avventura in Papua Nuova Guinea indimenticabile.

Papua Nuova Guinea, cosa sapere prima di partire

Quando si affronta la panoramica della sicurezza per viaggiare in Papua Nuova Guinea, è essenziale capire che ogni Paese  presenta sfide particolari e questo Paese non fa eccezione. Come ogni viaggio in terre poco conosciute, è importante adottare alcune precauzioni per garantirsi un’esperienza piacevole e sicura. Le grandi città come Port Moresby e Lae possono presentare alcune sfide ma con una pianificazione attenta e il rispetto delle consuetudini locali, si vive il Paese con molta serenità. 

Ricordate sempre che sarebbe meglio evitare di passeggiare da soli di notte soprattutto nelle zone isolate e che è meglio prediligere i trasporti organizzati, ad esempio i taxi o le navette fornite spesso dagli hotel stessi. È consigliabile sempre chiedere al personale del vostro alloggio quali siano le aree più sicure da visitare e come muoversi con tranquillità. La pianificazione è cruciale: affidatevi ad una guida locale esperta e informatevi su eventuali consigli di sicurezza dettati anche dalle Ambasciate. Il tasso di criminalità è piuttosto alto e bisogna anche tenere in considerazione la popolazione indigena che fino al XX secolo ha praticato cannibalismo.

Consigli pratici per un viaggio sicuro in Papua Nuova Guinea

Per viaggiare e visitare la Papua Nuova Guinea in tranquillità è importante adottare alcune misure pratiche. Prima di partire è meglio assicurarsi di avere un’assicurazione di viaggio completa che comprenda anche l’eventuale copertura per ritardi, imprevisti e emergenze mediche. Altrettanto ovvio è fare una copia, anche digitale, di ogni documento importante in caso di furto o smarrimento; informarsi di particolari requisiti per il visto  e accertarsi sulle vaccinazioni obbligatorie richieste ed avere con sé un kit di primo soccorso.

È consigliabile anche consultare le raccomandazioni di viaggio di Ambasciate e Consolati, prima di partire e una volta sul posto, mantenere un comportamento rispettoso verso le tradizioni e gli usi locali. Le connessioni telefoniche potrebbero essere scarse in alcune zone, è utile avere con sé un dispositivo di comunicazione satellitare. Non dimenticate un repellente per insetti e di bere solo acqua imbottigliata.

Guide locali: supporto fondamentale per la sicurezza

Se state programmando un viaggio in Papua Nuova Guinea e avete espletato le formalità burocratiche, sappiate che siete a buon punto per godervi il Paese in serenità, ma non dimenticate di affidarvi a guide locali esperte, esse sono il modo migliore per garantirvi un viaggio in Papua Nuova Guinea. Le guide locali conoscono perfettamente le aree da visitare, in questo modo assicureranno di vivere esperienze autentiche, aprendo le porte a comunità che altrimenti non potreste conoscere. Sono inoltre in grado di consigliare i comportamenti da adottare in specifiche situazioni; viaggiare con una guida locale non solo aumenterà la sicurezza personale ma arricchirà l’esperienza.

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Viaggio lungo la rotta delle castagne in Italia: dove trovarle regione per regione

Sono uno dei tanti tesori che regala l’autunno e si trovano nei boschi, preziosi frutti dal sapore gustoso e dalle tante varietà: stiamo parlando delle castagne, che si trovano in tutte le regioni d’Italia e sono l’ingrediente perfetto per tante preparazioni diverse.

Dal nord al sud della penisola, si può organizzare una gita per andare alla ricerca delle regine della stagione, perché l’autunno è proprio così: regala tantissimi colori e sapori. E, allora, vale la pena partire inseguendo alcuni degli spettacoli più belli: da quello del foliage, che ammanta con i suoi colori la natura, fino alla ricerca dei frutti speciali che ci riserva. Poi, passeggiare nel mezzo dei boschi è rigenerante e per questo è sempre un’ottima idea programmare una piccola fuga nel fine settimana.

Per quanto riguarda la raccolta delle castagne è sempre bene informarsi per capire se è libera, se vi è il divieto, oppure se si deve richiedere un permesso e il relativo costo.

Viaggio lungo la rotta delle castagne, tra le regioni italiane da raggiungere per fare il pieno di questo prodotto speciale, con il vantaggio di scoprire luoghi nuovi e bellissimi.

Valle d’Aosta

Il viaggio alla ricerca delle castagne nelle regioni italiane parte dalla Valle d’Aosta, lì nella zona della bassa valle del Lys, dove si trovano meravigliosi castagneti. Siamo tra Châtillon e Pont-Saint-Martin dove si concentra la maggior parte di questi alberi maestosi. Inoltre, vi è una cooperativa, Il Riccio, che si trova a Lillianes che non a caso è conosciuto come paese delle castagne, che si occupa della loro raccolta e della commercializzazione in varie forme, oltre ad aver allestito un piccolo museo dedicato a quello che – un tempo – veniva chiamato il “pane dei poveri”. Al suo interno è stata ricostruita un’antica gra, dove venivano fatte essiccare, e il resto di una vecchia casa.

A quanto pare, la varietà che si trova in questa regione è di piccole dimensioni e molto saporita, viene utilizzata per molte preparazioni come la crema o il liquore, si trovano anche castagne sciroppate alla grappa, al naturale e al miele, oppure una sorta di corn flakes realizzati proprio con i marroni.

Lillianes, alla ricerca di castagne in Valle d'Aosta

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Lillianes, il paese delle castagne in Valle d’Aosta

Piemonte

Un’altra regione d’Italia da raggiungere, per tutti coloro che amano i boschi e le castagne, è il Piemonte e, in particolare, la zona di Cuneo dove (in un centinaio di comuni circa) si trova quella con il marchio Igp: dal sapore molto delicato, si può assaporare fresca, ma anche bollita oppure arrosto. Inoltre, è alla base di molte ricette di dolci. L’area è quella che va dalla Valle del Po alla Valle del Tanaro e i boschi si trovano tra i 200 e i 1000 metri circa. Un appuntamento imperdibile che si tiene ogni anno a Cuneo è la Fiera Nazionale del Marrone.

Restiamo in Piemonte, ma ci spostiamo in Val di Susa dove è celebre il Marrone della Valle di Susa Igp, con le sue varietà. Lo si può trovare in 28 comuni della provincia di Torino, ha una polpa croccante e viene usato per molti piatti, compresi i celebri marron glacés. Ad esempio, si può raggiungere San Giorio di Susa e andare in esplorazione nei bellissimi boschi che fanno da contorno.

Piemonte, castagne in Val di Susa dalla Sacra di San Michele

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La Val di Susa (qui la Sacra di San Michele) è una zona celebre per le castagne in Piemonte

Lombardia

La Lombardia è un’altra zona ricca di castagne, in particolare nel Parco Regionale Campo dei Fiori che si trova in provincia di Varese. Qui ci sono numerosi percorsi soprattutto a bassa quota, ma il posto perfetto è Brinzio da dove si diramano alcuni sentieri che vale la pena percorrere alla ricerca di questo gustoso frutto.

Un altro luogo speciale di questa regione è il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che si trova in Brianza e – più precisamente – nella zona tra Lecco e Monza: si parte da Sirtori per immergersi in una natura che lascia senza fiato. E, poi, Colle Brianza: comune affascinante e ricco di storia, oltre che punto di partenza per un percorso tra i castagni.

E, infine, in Val Trompia nella zona di Brescia vi sono tantissimi castagni anche secolari.

In Lombardia si preparano numerosi piatti a base di castagne, tra cui il castagnaccio che qui si prepara con uvetta, pinoli e brandy. Tra le altre preparazioni non mancano gli gnocchi e quelle cotte nel latte.

Liguria

Ci sono tantissimi luoghi in Liguria in cui andare alla ricerca di castagni. Nel genovese vi è un percorso che parte da San Martino di Struppa e va verso Canate di Marsiglia, oppure si può raggiungere Torriglia e la piccola frazione di Péntema e, ancora, nell’Alta val Trebbia a Fontanigorda nel Bosco delle Fate. Da non perdere anche la Val Graveglia, alle spalle di Chiavari.

Nel Parco Nazionale delle 5 Terre si trovano anche castagni e il loro frutto tipico è la castagna Brodasca tipicamente molto scura. Così come vale la pena raggiungere la Valle Arroscia nell’imperiese e Urbe in provincia di Savona, dove i marroni sono storicamente importanti. Tra i piatti tipici il castagnaccio e le trofie impastate con la farina di castagne.

Trentino-Alto Adige

Pronti per un viaggio in Trentino? Per andare alla ricerca di castagne si deve raggiungere la Valle Isarco dove si trova il Keschtnweg, il sentiero delle castagne che si snoda per novanta chilometri da Verna fino a Castel Roncolo. Si può suddividere in tappe. Frutti gustosi con cui si preparano piatti altrettanto buoni come i dolci cuori di castagne, o il tronco, oppure la zuppa.

Castagne in Trentino Alto Adige la strada fino a Castle Roncolo

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In Trentino Alto Adige c’è il sentiero delle castagne che arriva a Castel Roncolo

Veneto

In Veneto la castagna è un prodotto importantissimo che si trova in alcune zone, come quella della provincia di Treviso dove c’è il famoso il Marrone di Combai Igp, dalla polpa molto croccante. Si può mangiare arrostito oppure bollito, ma anche per il tiramisù alla crema di marroni. Lo si trova nei boschi di località come Vittorio Veneto, Fregona e Follina su un’area di oltre 270 chilometri quadrati. Vengono anche organizzate passeggiate. Nella stessa zona vi è anche il Marrone del Monfenera igp, dal sapore dolce sono perfetti cucinare gustose ricette, biscotti compresi. Si trova in 19 comuni tra la pedemontana del Grappa e il Montello.

Infine, i marroni di San Zeno Dop, dal gusto dolce che si trova nella zona del Monte Baldo, tra il Lago di Garda e la Vallagarina.

Friuli-Venezia Giulia

Nelle provincie di Udine e Pordenone si possono trovare boschi di castagni per una gita fuori porta. In particolare, nella Valle di Soffumbergo dove si tiene anche una festa dedicata. E poi a Dardago, frazione del comune di Budoia. In Friuli-Venezia Giulia le castagne – ad esempio – possono accompagnare piatti della tradizione come il frico.

Emilia-Romagna

Sono ben tredici le tipologie di castagne che si possono trovare in Emilia-Romagna, tra cui ricordiamo il Marrone Igp di Castel del Rio e il Marrone di Pavullo.

E i luoghi da esplorare per la ricerca di questo prezioso frutto sono davvero tanti. Vale la pena, ad esempio, raggiungere la provincia di Parma e percorrere la Via del Castagno in Val di Taro: si snoda per otto chilometri e si parte da Borgo Val di Taro. Tra Modena e Bologna, invece, c’è un tratto della Via Europea del Castagno e, ancora, a Carpineti nel Parco Nazionale Tosco-Emiliano vicino a Reggio Emilia, dove vi sono bellissimi alberi nella zona dell’Abbazia di Marola. Le specialità di questa regione sono tante come i tortelli con un ripieno di castagne o la minestra.

Carpineti, zona dove cercare le castagne in Emilia Romagna

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Carpineti, nei suoi dintorni alla ricerca delle castagne in Emilia Romagna

Toscana

Altra regione amata da chi va alla ricerca di castagne è la Toscana: qui, ad esempio si trova il Marrone del Mugello Igp una varietà tipica solo di questa area che si trova in una parte della provincia di Firenze. Da visitare Marradi senza dimenticare di assaggiare la sua celebre torta di marroni.

Tra le località da raggiungere vi sono il Monte Amiata, in particolare tra i 500 e i 1000 metri di altitudine, e il Monte Pisano. Da assaggiare – ad esempio – il castagnaccio e i necci (crepes di farina di castagna).

Marche

Nelle Marche ci sono due aree che sono meta prediletta per tutti coloro che amano le castagne: si tratta dei Monti Sibillini – ad esempio a Montemonaco – e l’alta Valmarecchia a cavallo tra Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Tra i piatti tipici i ravioli fritti di castagne.

Castagne, da cercare in alcune località dei monti Sibillini nelle Marche

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Nelle Marche le castagne si possono trovare in alcune località dei monti Sibillini

Abruzzo

La castagna Roscetta si trova in Abruzzo in diversi comuni in provincia dell’Aquila, come Balsorano e Canistro, ha dimensioni medio grandi e un sapore delicato. Ma questo non è l’unico luogo in cui trovare il tesoro. Ad esempio, si può raggiungere il Parco nazionale del Gran Sasso e, in particolare, il comune di Valle Castellana: basti pensare che in una sua frazione si può ammirare un castagno secolare. Merita una visita anche Castelvecchio Calvisio con i suoi bellissimi boschi. Una delle ricette tipiche è la zuppa di ceci e castagne.

Lazio

Tra le mete più celebri da raggiungere nella regione Lazio ci sono i Monti Cimini, in provincia di Viterbo, soprattutto vale la pena raggiungere i boschi di alcune località come Ronciglione e Soriano nel Cimino. Da provare anche la Castagna di Vallerano Dop, dell’omonimo comune. Oppure esplorare i Monti Lepini e il piccolo comune di Cori in provincia di Latina. Anche nel Lazio una delle ricette da fare con le castagne è il castagnaccio.

Vallerano nel Lazio, alla ricerca di castagne

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Nel Lazio è celebre la castagna di Vallerano

Umbria

Se si vogliono ammirare i boschi di castagni in Umbria, la zona da raggiungere è quella di Spoleto, poco distante – infatti – si trovano gli antichi alberi di quel sito noto con il nome di Boschi di Montebiblico, i cui frutti sono di ottima qualità. Oppure la zona della Vallocchia. Anche qui è diffusa la zuppa di ceci e castagne.

Molise

Il borgo in provincia di Campobasso è di piccole dimensioni ma è tra i luoghi del Molise prediletti da chi ama le castagne: si tratta di San Massimo con i suoi boschi dove è possibile trovare questi tesori d’autunno. Merita una menzione anche Bojano dove si trova quello che viene considerato il castagno più vecchio di Italia. Le caggiunitte sono dolci che vengono preparati in questa regione.

Bojano, nel Molise arra ricerca delle castagne

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Bojano, borgo del Molise famoso per i castagni

Campania

Un viaggio in Campania alla ricerca di uno dei tesori d’autunno ci porta direttamente nel Parco regionale dei Monti Piacentini, dove si trova in diverse località la Castagna di Montella Igp, di dimensioni abbastanza piccole e dal sapore dolce.

Un’altra area, poi, è quella che interessa una settantina di comuni in provincia di Salerno dove si trova il Marrone di Roccadaspide IG, castagna molto zuccherina. Nella zona di Benevento ci sono diversi boschi di castagni, mentre in quella di Caserta il prodotto top è la castagna di Roccamonfina Igp, con queste – ad esempio – si prepara il risotto. Tra i comuni da raggiungere si possono ricordare Caianello, Conca della Campania e Teano.

Puglia

In Puglia si può andare a caccia di castagne in provincia di Foggia, raggiungendo i Monti Dauni, oppure in quella di Bari nella Murgia Barese. Una ricetta antica di questa regione è la minestra di castagne secche.

Basilicata

Ci sono alcune zone della Basilicata dove imbattersi in castagneti, ad esempio nei pressi di alcuni luoghi che si trovano in provincia di Potenza come Brienza, Armento e Albano di Lucania: tutti piccoli comuni. Se ci spostiamo nella zona di Matera, invece, troviamo Bernalda. Da assaggiare il calzoncello, ripetono di marroncino di Melfi, che si trova nel Parco nazionale regionale del Vulture.

Brienza, paese della Basilicata dove cercare castagne

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Brienza, il paese in Basilicata è un luogo dove cercare castagne

Calabria

Anche la Calabria regala alcuni tesori: aree dove è possibile andare alla ricerca di castagne e, in particolare nella zona del Pollino e della Sila.  Ma anche Vibo Valentia, raggiungendo il Parco Regionale delle Serre, mentre il Parco Nazionale d’Aspromonte è un’altra meta da esplorare in zona Reggio Calabria. Vale la pena assaggiare i pistiddri, castagne secche bollite.

Nell'area del Pollino in calabria si possono trovare le Castagne

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In Calabria una delle zone da raggiungere per scovare castagne è il Pollino

Sicilia

Ci spostiamo in Sicilia, in provincia di Palermo, dove si trova la Rocca Busambra con il bosco della Ficuzza e il Bosco del Cappelliere: qui vale anche la pena visitare Mezzojuso. Da non perdere il Parco delle Medonie e il Parco dell’Etna. In Sicilia le castagne vengono messe in forni alti, con una base bucherellata, e il sale grosso viene gettato nel fuoco, facendole diventare bianche: davvero particolari.

Sardegna

Concludiamo il viaggio alla scoperta dei luoghi dove cercare le castagne in Italia con la Sardegna. Gli alberi si trovano soprattutto nella Barbagia-Mandrolisai-Gennargentu e in particolare nei comuni che fanno parte di questo territorio, dove pare ci sia il 90% degli esemplari. Si trovano sia di grandi dimensioni, che di piccole. Tra le ricette vale la pena provare la zuppa di fagioli e castagne.

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Dove si trova il tartufo in Italia? I luoghi migliori per organizzare una caccia

In autunno bisogna portare in tavola i colori del bosco. Sono molti i prodotti di questo periodo, dalle castagne ai funghi, fino ai tartufi. Quest’ultimi sono i più amati dalla cucina gourmet e non solo, neri o bianchi che siano, da far cadere con delicatezza sul piatto tagliati a sfogliette. Sono tante le ricette che li vedono protagonisti, uova, risotti, spaghetti, un dettaglio in grado di donare sapore ed eleganza a ogni creazione gastronomica.

E l’Italia, di tartufi, ne è davvero ricca tanto da gettare le basi per la creazione dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo che vede la sua nascita in una città certamente non scelta a caso: Alba. È qui che nasce il diamante, il tartufo bianco di Alba, la specie di tartufo più pregiata in assoluto sia dal punto di vista gastronomico che economico.

Alba non è l’unico posto dove trovare i tartufi e, seppur le location più speciali restino un segreto, qui condivideremo con voi i luoghi migliori in Italia dove organizzare una caccia durante il weekend.

Cosa è il tartufo e chi può raccoglierlo

Il tartufo, tra i prodotti più apprezzati sulle tavole italiane e del mondo, è un fungo ipogeo. Pregiato e prelibato, ha fatto sì che la ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ diventasse ufficialmente parte della lista UNESCO del Patrimonio culturale immateriale nel 2021. Le tipologie più famose sono quelle bianche e nere ma, in realtà ne esistono molte altre. Dal tartufo uncinato a quello moscato, dal tartufo scorzone a quello nero invernale, le specie che possono essere raccolte e commercializzate in Italia sono diverse, ma non tutti possono dedicarsi alla ricerca.

Per raccogliere i tartufi bisogna possedere un tesserino d’idoneità, ottenibile dopo aver passato un esame. Sono da rispettare, inoltre, diverse regole importanti: dalla stagionalità di ogni tipologia di tartufo al divieto di raccolta di tartufi immaturi o avariati, fino alla norma che prevede il riempimento della buca o delle forate dopo l’estrazione.

Caccia tartufo Italia

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Caccia al tartufo con cane

Dove si trovano i tartufi in Italia

In Italia, le regioni che producono i tartufi più famosi sono il Piemonte, con il già citato tartufo bianco di Alba, le Marche dove cresce il tartufo bianco di Acqualagna e l’Umbria, con il suo tartufo nero di Norcia. Sono le più famose, ma non le uniche. Ecco i luoghi migliori, da Nord a Sud, per organizzare una caccia al tartufo.

Caccia al tartufo nel Nord Italia

Oltre il Piemonte, famoso per essere la terra del tartufo bianco pregiato, un’altra regione da tenere d’occhio è la Liguria, dove nella zona compresa tra le Langhe e l’Alta Val Bormida si può trovare sia il tartufo bianco che le diverse specie di tartufo nero. Anche le valli del fiume Scrivia e la zona del Monte Antola, fino al promontorio di Portofino, sono un luogo adatto alla loro ricerca.

Nelle zone della Lombardia, invece, bisogna dirigersi verso l’Oltrepò Pavese, compresa l’area a sud del Po e le golene dove si possono trovare tartufi neri e più raramente il bianco pregiato. Nella provincia di Mantova potrete raccogliere il prezioso tartufo bianco, il tartufo nero pregiato e lo scorzone. Salendo più a nord verso il Veneto, i cercatori dovranno andare verso i Colli Berici e i Colli Euganei per trovare il tartufo nero, mentre sulle colline del Garda e sui Monti Lessini troveranno le specie scorzone e nero pregiato.

Nel Trentino Alto Adige il tartufo nero pregiato e lo scorzone si nascondono nella Vallegarina, nelle Valle dei Laghi e in alcuni tratti della Valsugana, mentre alcune varietà di tartufo sono presenti anche in Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle zone di Spilimbergo, Valli del Torre e Cividale.

Tartufo nero

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Esempio di tartufo nero

Dove trovare i tartufi nel Centro Italia

L’abbiamo scritto anche in precedenza: l’Umbria è sicuramente la regione migliore dove andare a caccia di tartufi nel Centro Italia. Qui potrete trovare sia il nero pregiato che il bianco pregiato, entrambe considerate delle vere eccellenze grazie alla loro delicatezza e all’aroma. Nel dettaglio, il nero pregiato può essere raccolto nelle zone di Norcia e Spoleto, mentre il bianco nella zona di Città di Castello, Pietralunga e Gubbio.

Anche la Toscana vanta diverse città votate al Tuber e facenti parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Tra queste ci sono Arcidosso, Capolona, San Miniato e San Giovanni d’Asso. In particolare, il tartufo bianco pregiato può essere trovato nella zona delle Crete Senesi, di San Miniato e del Mugello, mentre quello nero pregiato nei Massicci calcarei del Chianti, nel Mugello della Montagnola Senese, nella Val di Chiana e nel Casentino. Sul territorio toscano è possibile cercare anche lo scorzone, frequente nei terreni calcarei coperti da querce e pinete artificiali nelle province di Arezzo, Firenze o Siena.

Restiamo nel Centro Italia e andiamo nelle Marche, dove il pregiato tartufo bianco può essere cacciato nella provincia di Pesaro e Urbino a Sant’Angelo in Vado, Acqualagna, Sant’Agata Feltria, oltre che nelle province di Ascoli Piceno o Venarotta.

I luoghi del tartufo nel Sud Italia e nelle Isole

Infine arriviamo ai luoghi migliori dove trovare i tartufi nel Sud Italia partendo dalla Calabria. Qui è la provincia di Cosenza a regalare i prodotti migliori, soprattutto tra il Massiccio del Pollino e la Sila e, in particolare, la città di Saracena, ricca di tartufaie spontanee e riconosciuta dall’Associazione Città del Tartufo. In Basilicata, invece, bisognerà dirigersi verso il Monte Volturino, dov’è presente il tartufo bianco pregiato. In generale, questa regione vanta anche altre specie come il nero liscio, il bianco pregiato, il nero di Bagnoli, quello uncinato e il brumale, oltre che il bianchetto o marzuolo e lo scorzone.

Passiamo alle Isole, dove in Sicilia i luoghi migliori si trovano nei monti Iblei, Sicani, Nebrodi e le Madonie, mentre in Sardegna i tartufi amano crescere nei terreni attorno a Laconi e Nurallao, due paesi dell’entroterra circondati da splendidi boschi secolari.

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Il bagaglio a mano con Ryanair

Ryanair è la compagnia aerea low-cost più famosa del continente europeo, fra le più utilizzate da viaggiatori privati per gli spostamenti nazionali ed internazionali. Ciò che ha reso così famoso questo vettore è la possibilità di prenotare biglietti a tariffe più vantaggiose rispetto le altre compagnie.

Il bagaglio a mano con Ryanair

Soprattutto per brevi spostamenti e weekend in Europa, questa compagnia aerea low cost è probabilmente la più utilizzata dai viaggiatori. Un fattore importante, vista la frequente breve durata di questi viaggi, è il bagaglio a mano, per il cui regolamento sono sempre state introdotte regole piuttosto rigide, che riguarda, soprattutto, dimensioni e peso della valigia. Queste regole, come già espresso in precedenza, devono essere conosciute per evitare spiacevoli sorprese una volta arrivati in aeroporto e non incorrere, quindi, in eventuali costi aggiuntivi. Ecco quali sono le regole principali riguardo il bagaglio gratuito, il bagaglio aggiuntivo e l’imbarco prioritario ed i bagagli in stiva o extra.

Il bagaglio gratuito

Ogni passeggero che decide di viaggiare con Ryanair può portare con sé un piccolo bagaglio a mano gratuitamente, a patto che questo rispetti le dimensioni massime consentite dal vettore: 40x20x25 centimetri. Si tratta di un bagaglio dalle dimensioni relativamente ridotte, tanto piccolo da poter essere riposto sotto il sedile di fronte al viaggiatore. È una regola pensata per consentire ai passeggeri di portare con sé oggetti personali essenziali, come dispositivi elettronici quali tablet o computer portatili, ma anche documenti, portafogli ed altri oggetti di piccole dimensioni.

Chi viaggia solo con questo piccolo bagaglio può evitare costi aggiuntivi, ma dovrà gestire attentamente lo spazio a disposizione, soprattutto se il viaggio ha una durata di pochi giorni.

Bagaglio aggiuntivo ed imbarco prioritario

Chi, invece, desidera portare con sé un secondo bagaglio a mano, come un trolley da cabina o un ulteriore zaino, che deve avere una dimensione massimo di 55x40x20 centimetri e dal peso non superiore ai 10kg, deve acquistare il servizio imbarco prioritario. Si tratta di un’opzione che consente di portare sia il bagaglio piccolo gratuito, che il secondo bagaglio più grande, un’operazione che può essere effettuata durante la prenotazione del volo o successivamente, a seconda delle esigenze del viaggiatore, con un costo che può variare a seconda del volo e del periodo del viaggio.

Per quanto riguarda l’imbarco prioritario, questa opzione offre anche il vantaggio ai passeggeri di salire a bordo tra i primi, assicurandosi così uno spazio sufficiente nella cappelliera per il proprio bagaglio. Infatti, in caso di voli particolarmente affollati, i passeggeri che non posseggono l’imbarco prioritario, saranno costretti a lasciare il trolley in stiva, con un’ulteriore perdita di tempo al momento dello sbarco.

I bagagli in stiva e bagagli extra

Invece, per i viaggiatori che hanno bisogno di portare sé più bagagli oppure oggetti più grandi, Ryanair offre diverse opzioni per il bagaglio in stiva. Infatti, è possibile imbarcare le valigie con un peso massimo di 10 kg o di 20 kg, a seconda della tariffa e della necessità del viaggiatore. Il costo per il bagaglio in stiva, inoltre, viaggia a seconda della rotta e della modalità di acquisto (al momento della prenotazione del volo o in un secondo momento).

Come regola generale, Ryanair applica tariffe decisamente elevate per chi decide di aggiungere bagagli all’ultimo minuto oppure in aeroporto. Ecco perché è fondamentale pianificare con attenzione tutto, e con largo anticipo, per evitare sovrapprezzi significativi. Aumenti che potrebbero verificarsi anche per i bagagli sovrappeso, il cui prezzo può arrivare a 10/12 euro per ogni chilo in più rispetto ai massimi previsti nel regolamento. Quindi, chi viaggia con Ryanair, dovrà pesare attentamente il proprio bagaglio prima di partire, evitando sorprese spiacevoli al momento del check-in.

Ma adesso c’è la domanda più importante: quanto costa portare con sé i bagagli con Ryanair?

Persone in coda con il proprio bagaglio a mano mentre si imbarcano su un aereo della compagnia Ryanair

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Imbarco dei passeggeri con bagaglio a mano su volo Ryanair

Ma quanto costa? Nuove tariffe per i bagagli a mano

In questi ultimi anni, Ryanair è stata spesso al centro dell’attenzione per le sue norme in continuo mutamento, soprattutto per quel che riguarda i bagagli a mano e la loro regolamentazione. Questi cambiamenti rendono indispensabile un continuo aggiornamento da parte dei viaggiatori, per evitare spiacevoli e costose sorprese. Si fa riferimento soprattutto alle nuove tariffe di inizio Ottobre 2024, che hanno suscitato non pochi dibattiti e preoccupazioni tra i viaggiatori abituali della compagnia.

Ryanair, infatti, ha aumentato i costi relativamente al bagaglio a mano ed il servizio di imbarco prioritario. Queste modifiche hanno avuto, ed avranno, un impatto importante sul modo in cui i passeggeri organizzano i loro viaggi, in special modo per chi viaggia spesso e si affida frequentemente a questa compagnia low cost, soprattutto per i voli a breve distanza.

Il cambiamento principale, che ha creato molto malumore, riguarda in special modo la nuova politica sui bagagli a mano e sull’aumento del prezzo di acquisto del secondo bagaglio a mano, il cui prezzo varia tra i 20 ed i 60 euro, a seconda della rotta e del periodo nel quale si sceglie di viaggiare. Durante l’alta stagione, ad esempio, oppure in periodi di festività varie, i costi possono raggiungere picchi abbastanza elevati e lontani dagli standard della compagnia.

Nello specifico, chi vorrà aggiungere un bagaglio extra dopo la prenotazione dovrà pagare una somma che varia da 24 a 40 euro, per un bagaglio di 10 kg, e tra 20 e 60 euro per un bagaglio fino a 20 kg. Chi, invece, vuole aggiungere un bagaglio a mano extra dovrà prepararsi a pagare una cifra che va da 6 a 36 euro, a seconda della tratta.

Inoltre, per chi non effettua il check-in online, Ryanair prevede un costo aggiuntivo di 55 euro per chi decide di effettuarlo in aeroporto e per i più sfortunati che perdono il biglietto aereo, la ristampa costerà 20 euro. Quindi, attenzione viaggiatori!

Sportelli dedicati al check-in della compagnia Ryanair, dove i passeggeri imbarcano i propri bagagli da stiva

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Sportelli per il Check-in di Ryanair

Trucchi e consigli per gestire il bagaglio a mano con Ryanair

Viaggiare con una compagnia aerea low cost come Ryanair richiede, dunque, un’attenta pianificazione ai minimi dettagli, per non spendere troppo e viaggiare senza stress. Ecco alcuni consigli per non incorrere in questi problemi:

  • Prenotare tutti i servizi in anticipo: se si ha bisogno di portare con sé un secondo bagaglio, oppure si ha la necessità di imbarcare una valigia in stiva, è sempre meglio aggiungere questi servizi al momento della prenotazione del volo. I prezzi saranno significativamente più bassi;
  • Sfruttare lo spazio del bagaglio gratuito: anche se le dimensioni sono limitate, è possibile ottimizzare lo spazio disponibile di borse morbide e flessibili, che possono essere riempite al massimo senza superare i limiti consentiti. In questo modo, evitando oggetti pesanti ed ingombranti, si potrà risparmiare maggiormente sul prezzo del volo;
  • Considerare l’imbarco prioritario nei periodi di punta: se si viaggia in alta stagione, l’acquisto dell’imbarco prioritario può essere quasi un investimento. Permetterà di evitare lunghe code e, soprattutto, garantire che il bagaglio a meni resti con sé in cabina;
  • Verifica dei limiti di peso: prima di partire, per evitare spiacevoli sorprese, è sempre meglio pesare il proprio bagaglio a mano o da stiva, così da non incappare in spiacevoli costi aggiuntivi;
  • Portare l’indispensabile: quando si viaggia con Ryanair si hanno queste limitazioni di bagaglio e proprio per questo si consiglia di portare con sé lo stretto indispensabile. Un trucco utile è quello di utilizzare indumenti in materiali tecnici, che occupano poco spazio nel bagaglio, sono leggeri e si asciugano rapidamente. Ciò consente di non sovraccaricare il bagaglio. Come del resto anche indossare durante il volo gli indumenti più ingombranti e pesanti, come giacche o scarpe più pesanti, per ridurre il peso della valigia. Chiaramente, non bisogna portare con sé nel bagaglio a mano liquidi superiori a 100ml, prodotti infiammabili o atti ad offendere, come taglierine o coltelli, ma anche gas e spray e, ovviamente, armi di qualsiasi tipo;
  • Approfittare della borsa duty-free: molti viaggiatori non sanno che, dopo aver passato i controlli, è possibile portare a bordo una borsa aggiuntiva, ovvero quella del duty-free, contenente gli acquisti fatti all’interno dell’aeroporto: un’ottima strategia per trasportare qualche oggetto in più, come liquidi o snack, senza pagare un bagaglio aggiuntivo. Soluzione perfetta per risparmiare!
Passeggero tenta di prendere un bagaglio a mano dalla cappelliera in aereo

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Bagaglio a mano nella cappelliera

Quando conviene viaggiare con Ryanair?

Nonostante ci siano questi aumenti con Ryanair, questa compagnia aerea low cost resta la soluzione più competitiva per chi viaggia leggero e pianifica con attenzione le proprie vacanze ed i propri spostamenti. Le rotte brevi e senza scalo, soprattutto in Europa, sono estremamente economici se ci si limita alla scelta di un bagaglio a mano piccolo, magari gratuito, e si evitano servizi extra come la scelta del posto e/o l’imbarco prioritario, che portano il prezzo a lievitare. Allo stesso tempo, per chi ha bisogno di più comfort e deve trasportare bagagli aggiuntivi, è consigliabile valutare tutti i costi che il viaggio Con Ryanair potrebbe comportare.

Le politiche sui bagagli a mano di Ryanair sono in continua evoluzione e non è improbabile che la compagnia continui a modificare queste tariffe anche in futuro. Questi aumenti sono spesso una risposta alla crescente domanda di viaggi low cost e alla necessità continua di generare profitti in questo mercato così competitivo. Per questo motivo, non si sa se verranno applicate ulteriori restrizioni, che potranno compromettere, o meno, la convenienza di viaggiare con Ryanair.

Ecco dunque che viaggiare con Ryanair ha subito delle modifiche, ma la possibilità di viaggiare in tutta Europa a prezzi ancora così competitivi, nonostante le restrizioni sui bagagli a mano e sulla possibilità di modificare la propria prenotazione.

Viaggiatori, non resta che scegliere la prossima destinazione e preparare il bagaglio a mano perfetto per Ryanair seguendo i nostri consigli e godere di un fantastico nuovo viaggio!

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Cosa conviene comprare a Doha

È una delle città più grandi di tutto il Medio Oriente ed è un mix bilanciato tra due personalità opposte: a Doha da un lato c’è la modernità e il lusso sfrenato, dall’altro il volto più autentico e tradizionale, l’anima di una popolazione che vive di artigianato e di lavori manuali.

Un viaggio in questa città, la capitale del Qatar che sta velocemente e continuamente cambiando, è un’esperienza imperdibile che permette di passeggiare tra alti grattacieli moderni per poi addentrarsi nei souq, i mercati tradizionali in cui si respira ancora l’aria di una vita semplice. Proprio qui, tra botteghe artigiane e grandi centri commerciali, si possono scovare i souvenir perfetti per portare a casa con voi ricordi indimenticabili di questa terra unica affacciata al Golfo Persico.

Cosa acquistare a Doha: i souvenir da non perdere

Anche per quanto riguarda gli acquisti, Doha è una città di contrasti: da un lato ospita diversi shopping center e vie ricche di boutique e negozi di ogni genere, dall’altro mantiene la tradizione dei classici souq arabi e delle botteghe artigiane in cui scovare pezzi unici di rara bellezza. La storia di Doha è infatti strettamente legata all’arte e all’artigianato, tramandati di generazione in generazione e che ancora oggi non smettono di affascinare.

Andiamo alla scoperta dei migliori souvenir di artigianato locale da portare con voi a casa. Non dimenticate, però, una regola fondamentale nei mercati arabi, ovvero cimentarsi nell’arte della contrattazione, tanto cara ai qatarioti e non solo.

Le stoffe lavorate con il metodo “Al-Sadu”

In ogni souq o bancarella che si incontra passeggiando per le vie di Doha, non mancano i pregiati tessuti lavorati con la tecnica chiamata “Al-Sadu“. Sono le antiche tribù di beduini che hanno tramandato questo metodo manuale di tessitura che utilizza la lana delle capre e dei cammelli e che tutt’oggi viene impiegato per creare meravigliosi cuscini, tappeti, coperte e tende. Elementi d’arredo finemente decorati, questi, che donano un tocco arabeggiante alla vostra casa, se decidete di acquistarli come souvenir. Il souq Waqif, nel centro cittadino, ne è ricco e si può assistere dal vivo alla tessitura fatta a mano da alcune donne del luogo.

I tessuti lavorati a mano del Souq Waqif di Doha

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Souq Waqif, Doha

La caffettiera tipica araba, il Dallah

Simbolo di ospitalità del popolo arabo, il Dallah si può rivelare il souvenir perfetto da acquistare a Doha. Si tratta di una tipica caffettiera d’argento o in ottone, finemente decorata e spesso arricchita da pietre preziose, utilizzata per la preparazione del qahwa, il tradizionale caffè arabo speziato con cardamomo. Quello del caffè servito con questa speciale caffettiera è un vero e proprio rito per accogliere amici, parenti e visitatori in casa.

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha, Qatar

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Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha

Le coloratissime Pashmine di cashmere

Un oggetto utile per sé o da regalare al rientro dal viaggio in Qatar sono le tipiche Pashmine, le stole di cashmere dai toni vivaci che colorano moltissimi bazar e negozietti di Doha. I prezzi qui sono molto più competitivi rispetto a quelli italiani e si può scegliere tra una grandissima varietà di Pashmine: un souvenir utile e che può essere trasportato comodamente in valigia occupando poco spazio.

I gioielli personalizzati con metalli pregiati

A Doha il lusso è di casa, con numerose gioiellerie e negozi che vendono gioielli realizzati con metalli preziosi a prezzi più convenienti rispetto a quelli europei: bracciali, collane, anelli e ciondoli in oro, argento, platino ed ambra, spesso arricchiti da splendide perle (il Qatar è una potenza mondiale nel commercio di questi piccoli tesori che vengono dal mare). Non mancano i punti vendita in città e nei souq in cui poter personalizzare questi gioielli con incisioni che promettono di rendere unici questi souvenir preziosi. Uno dei luoghi rinomati per la vendita di gioielli e preziosi è il Gold Souq.

Gioielli del Golden Market di Doha

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Gioielli preziosi venduti nelle gioiellerie e nei souq di Doha

I tipici narghilè

Arricchiti da eleganti decorazioni, i narghilè sono l’oggetto d’arredo ideale per un souvenir dallo stile arabeggiante. Un elemento che è simbolo di convivialità nel mondo arabo e che non può mancare nei locali, nei ristoranti e nelle case. A Doha si possono acquistare diverse misure di narghilè (chiamato anche shisha) in molti souq e nei centri commerciali: si passa dai modelli in miniatura a quelli di grandi dimensioni da condividere con più persone.

I profumi e l’incenso

Passando ai souvenir che permettono di portare con sé le fragranze tipiche delle terre qatariote, non possono mancare i profumi e l’incenso. Per le strade, nei negozi, tra le case e gli hotel è immancabile una fragranza particolare proveniente da una resina estratta dalla corteccia dell’aquilaria (chiamata “legno degli dei”). Si tratta dell’oud, un profumo che sprigiona note esotiche e suggestive molto intense e dal sentore legnoso. Si può acquistare l’oud nei vari mercati, come il Souq Waqif, ma anche in tutti i centri commerciali, sia sottoforma di profumo, sia di oli e pezzetti di legno aromatici.

Anche l’incenso è un elemento che fa parte della cultura e delle tradizioni del Qatar, presente in moltissimi luoghi e contenuto in incensiere finemente decorate. Aromi intensi e suadenti che si trasformano nel souvenir perfetto da acquistare a Doha, in abbinamento alle bellissime incensiere finemente decorate che fungono da elegante complemento d’arredo. Oltre all’incenso, è consigliato anche il tipico bakhoor: una pallina aromatica con muschio bianco, ambra grigia, oli essenziali e intrisa di oud, utile per profumare ambienti e armadi.

I dolcetti tipici per un regalo sfizioso

Per un regalo gustoso e originale proveniente dalle terre qatariote, perché non comprare i tradizionali dolci? Dal miele ai baklava, fagottini a base di sesamo o ripieni di melassa o pistacchi, dalla frutta secca ai datteri più grandi e dolci che abbiate mai assaggiato. Da non perdere anche la versione dei datteri ricoperti di cioccolato oppure ripieni di cocco e noci.

Le eleganti lampade arabe

Lo stile elegante dalle note arabeggianti si ritrova anche nelle tradizionali lampade riccamente decorate. Oggetti d’arredo che contribuiscono a creare atmosfere accoglienti, sono anche un souvenir meno scontato e di sicuro impatto da portare con sé in Italia (facendo molta attenzione ad imballarle perfettamente poiché molto delicate).

Lampade dallo stile arabo tipiche di Doha, in Qatar

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Le tipiche lampade arabe
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Giro del mondo: quanto costa e come pianificarlo

Il giro del mondo è senza dubbio uno dei vantaggi più affascinanti che ogni viaggiatore possa immaginare. Spesso si pensa che questa sia un’idea impossibile, un’impresa quasi irraggiungibile. Uno dei motivi principali che porta a questo pensiero comunque è sicuramente il costo che potrebbe comportare un viaggio del genere.

Tuttavia, con una pianificazione attenta e molto strategica, il giro del mondo è un sogno che può diventare realtà, accessibile a molti più viaggiatori di quanto si pensi. Allora, come pianificare un giro del mondo, quanto può costare e quali strategie adottare per risparmiare, mantenendo comunque un’esperienza ricca ed appagante?

Definire il budget: quanto costa un giro del mondo?

La questione del budget è sicuramente il primo ostacolo. I costi di un giro del mondo possono variare significativamente in base a differenti e vari fattori, come la durata del viaggio, le destinazioni scelte, le modalità di trasporto scelte e lo stile di vita che si sceglie di adottare durante tutta l’esperienza.

Indicativamente, un viaggio intorno al mondo per tre mesi ha un costo che può variare tra i 5.000 euro ed i 10.000. Un costo che include voli, alloggi e spese quotidiane. Allo stesso tempo, un anno intero può portare ad una spesa totale che varia tra i 15.000 ed i 30.000 euro, a seconda delle scelte fatte riguardo i fattori che sono stati citati in precedenza.

Per definire il budget per un giro del mondo, oltre alla differenza tra i Paesi che si decide visitare, è fondamentale tenere in considerazione anche l’inflazione dei prezzi turistici, che soprattutto negli ultimi anni ha trasformato alcuni luoghi, che in passato erano considerati accessibili e low cost, in destinazioni più care. Ad esempio, il Sud Est Asiatico rimane una delle zone più abbordabili del mondo, anche se il turismo di massa ha fatto crescere i prezzi in zone come Vietnam e Thailandia, nonostante i costi siano sempre più bassi rispetto la zona Europa.

Allo stesso modo, anche Paesi europei, per lo stesso motivo, che una volta venivano considerati economici come il Portogallo e l’Ungheria, stanno pian piano diventando meno accessibili rispetto a qualche anno fa.

Pianificazione dei trasporti in viaggio

Pianificando il giro del mondo, uno degli elementi sicuramente più rilevanti da tenere in considerazione è la scelta dei trasporti. I viaggiatori più esperti, spesso, suggeriscono di optare per un biglietto “Round the World”, conosciuto anche con la sigla RTW, che consente di prenotare diversi voli in un unico pacchetto, coprendo tutte le tappe principali del proprio itinerario di viaggio. È un titolo di viaggio acquistabile solo da diverse alleanze di compagnie aeree come OneWorld, SkyTeam e Star Alliance e può rappresentare una scelta conveniente se si decide di attraversare più continenti.

Tuttavia, l’offerta dei voli low cost negli ultimi anni si è decisamente ampliata e potrebbe essere altrettanto conveniente poter prenotare sfruttando le offerte di queste compagnie, pianificando ogni spostamento individualmente. Per esempio, le compagnie come Ryanair, EasyJet e Jetstar offrono tariffe molto vantaggiose per i collegamenti europei, ma anche tra destinazioni asiatiche ed australiane. Inoltre, grazie anche al diffondersi di piattaforme online che aggregano le diverse offerte di voli, c’è la possibilità di monitorare le fluttuazioni dei prezzi ed è possibile trovare biglietti scontati. Inoltre, seguendo alcune “regole” condivise dalla maggior parte dei viaggiatori, sarà possibile risparmiare ulteriormente e volare con prezzi più bassi.

Un ulteriore trucco per risparmiare sui trasporti è anche quello di evitare voli interni, quando possibile, e preferire mezzi di trasporti alternativi, come gli autobus notturni, famosi in tutto il Vietnam, o i treni, particolarmente affidabili ed economici in Paesi come l’India o la Cina, ma anche in Europa Orientale.

Bus durante uno spostamento in Asia: opportunità di risparmio durante il giro del mondo

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Bus notturni, famosi per gli spostamenti in Asia

Quali destinazioni scegliere per il giro del mondo?

Il costo complessivo del giro del mondo dipende molto dalle destinazioni scelte. Poter alternare Paesi più costosi a Paesi considerati più economici può aiutare i viaggiatori a mantenere il budget sotto controllo, senza rinunciare, contemporaneamente, alla varietà e alla qualità del viaggio. Generalmente, le destinazioni come Stati Uniti, Svizzera, Australia e Scandinavia sono considerate fra le più costose, mentre Paesi del Sud Est Asiatico e del Sud America riescono ad offrire un’esperienza straordinaria, ma a prezzi molto più bassi.

Negli ultimi anni, poi, stanno emergendo Paesi Balcanici fra le mete più ricercate, come l’Albania e la bellissima Macedonia del Nord, oppure nazioni che fanno parte del Centro America, come il Nicaragua o il Guatemala, per esperienze uniche ed autentiche a prezzi inferiori rispetto le mete turistiche più conosciute e frequentate.

La scelta dell’alloggio: dalle soluzioni economiche alle opzioni più comode

Un ulteriore aspetto che incide sulla spesa totale di un viaggio alla scoperta del mondo è la scelta dell’alloggio. Oggi esistono diverse opzioni che possono essere sfruttate per risparmiare senza rinunciare a diversi servizi e comodità. Sono cresciute le offerte di alloggi peer-to-peer, grazie alla piattaforma AirBnb, ad esempio, e agli ostelli che ormai offrono tutti i comfort possibili e non sono più limitati soltanto ai giovani viaggiatori.

Per chi, invece, cerca un’esperienza ancora più economica, ed in certi sensi più autentica, il couchsurfing rimane una delle migliori soluzioni per poter viaggiare a basso costo e conoscere persone e tradizioni locali. Anche lo scambio di casa viene facilitato da piattaforme come HomeExchange e rappresenta una soluzione vantaggiosa per famiglie e viaggiatori, permettendo di risparmiare sull’alloggio.

Infine, per chi ama la natura e vuole vivere esperienze a contatto con essa e a basso costo, il campeggio rimane un’opzione sempre valida. Infatti, soprattutto in molti Paesi dell’Europa, il campeggio libero è legale e ben regolamentato: con un buon equipaggiamento ed un po’ di spirito di adattamento, questa opzione può trasformarsi in un’esperienza unica, senza spendere nulla per dormire.

Ragazzi che chiacchierano in una stanza d'ostello durante il giro del mondo, risparmiando sugli alloggi

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Ostello, la soluzione ideale per risparmiare sugli alloggi

Flessibilità e tempistiche

Un altro consiglio utile per risparmiare durante il giro del mondo è mantenere un itinerario flessibile. Questo significa non essere troppo rigidi sulle date, sia di partenza, che di arrivo a destinazione. È vero, prenotare con partenza può far risparmiare, ma è anche importante adattarsi ed essere pronti a cambiamenti di rotta se questo può portare ad un risparmio economico. Ad esempio, viaggiare durante i periodi di festività ed alta stagione può incidere notevolmente sui costi da affrontare.

Un altro fattore è la durata del soggiorno per ogni Paese che si decide di visitare. Trascorrere più tempo in una singola località, infatti, permette di ammortizzare sulle spese di trasporto e contemporaneamente familiarizzare con il costo della vita locale, riducendo anche spese impreviste che possono scaturirsi da spostamenti rapidi durante il viaggio. Così facendo, durante il soggiorno è possibile approfittare di affitti a lungo termine, che costano meno rispetto ad hotel ed ostelli per soggiorni brevi.

Lavorare durante il viaggio: nomadismo Digitale e workaway

Per chi ha intenzione di viaggiare per lunghi periodi, ma non ha risparmi a sufficienza per far fronte alle spese necessarie a completare l’itinerario di viaggio attorno al mondo, ci sono diverse opzioni. Prima fra tutte il nomadismo digitale. Questo fenomeno, con i suoi pro ed i suoi contro, è diventato molto popolare negli ultimi anni grazie alla notevole diffusione del lavoro da remoto. Si tratta di professionisti di ogni settore: insegnanti di lingue, freelance, sviluppatori web e professionisti del marketing, che possono portare avanti la propria attività viaggiando, riducendo così l’impatto che potrebbe avere il viaggio sulle proprie finanze

Un’altra possibilità, invece, che permetterebbe ai viaggiatori di risparmiare durante un viaggio così importante come il giro del mondo, ma anche itinerari più brevi, è partecipare a programmi come Workaway Wwoofing, ovvero programmi che offrono vitto e alloggio in cambio di alcune ore di lavoro al giorno. Si tratta di un’esperienza sicuramente unica, che permette ai viaggiatori di immergersi nella cultura locale abitando con persone locali e partecipando alle loro attività quotidiane, il tutto riuscendo a contenere notevolmente le spese di vitto e alloggio.

Nomade digitale al lavoro in un bar durante il giro del mondo

Fonte: iStock

Nomade digitale al lavoro: nuova possibilità di vivere viaggiando

Assicurazione di viaggio

L’assicurazione di viaggio può considerarsi un vero e proprio piccolo investimento sul proprio viaggio, soprattutto se si vuole vivere il giro del mondo. Questo tipo di viaggio, infatti, espone i viaggiatori a rischi di vario genere, sia legati alla salute sia ad eventuali problemi legati ai trasporti o ai possibili furti di bagagli. Sebbene l’assicurazione rappresenti un esborso in più, è fondamentale non sottovalutare questo aspetto, in quanto eventuali incidenti possono andare ad aumentare notevolmente il costo di un giro del mondo o di qualsiasi altro viaggio.

Oggi esistono polizze specifiche per i viaggiatori a lungo termine, che coprono una vasta gamma di situazioni particolari, dai problemi di salute alla cancellazione del volo, dalla rottura dei propri accessori tecnologici, come computer o smartphone, allo smarrimento di un documento. Con un po’ di ricerca in rete, sarà possibile trovare l’opzione giusta, adatta al proprio budget.

Pianificare un giro del mondo richiede un’attenzione particolare legata ai fattori che sono stati elencati in questo articolo, ma rimane comunque un sogno realizzabile da chiunque e non necessita assolutamente di risorse illimitate. La chiave giusta sta nel trovare il corretto equilibrio tra destinazioni economiche e costose, ma anche un buon senso di adattamento, che aiuterà sicuramente a contenere il budget per un giro del mondo unico ed un’esperienza indimenticabile.

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HeyLight per le prossime vacanze: paga dopo, sorridi ora

Voglia di tornare in vacanza o di organizzare il prossimo entusiasmante weekend fuori porta? Arriva una rivoluzione nel mondo dei viaggi che permette di vivere le prossime esperienze in totale tranquillità acquistando viaggi e servizi con dilazione di pagamento o finanziamento digitale per importi fino a 3.000 euro e fino a 12 rate. Si chiama HeyLight ed è un insieme di soluzioni multicanale di pagamento rateale e di credito offerta da Compass Banca S.p.A, banca specializzata nel settore del credito al consumo appartenente al Gruppo Mediobanca.

Una soluzione che permette a chiunque di partire zaino in spalla per viaggiare senza pensieri e con quel sorriso di chi sa che potrà assaporare pienamente ogni singola emozione durante il viaggio, senza preoccupazioni.

Le soluzioni di pagamento e di credito HeyLight

Ogni momento passato viaggiando arricchisce il diario della nostra vita e ci permette di evadere dalla frenesia della quotidianità per riconnetterci con noi stessi e con quelle passioni che spesso non abbiamo il tempo di coltivare. Ma l’ostacolo è sempre dietro l’angolo: dobbiamo inevitabilmente fare i conti con un budget limitato che riesca a comprendere il costo dell’hotel, dell’appartamento o del campeggio in cui soggiorniamo, i prezzi del trasporto e tutte quelle spese necessarie per trascorrere in serenità alcuni giorni a spasso per l’Italia e per il mondo.

HeyLight promette di farci dimenticare tutte le preoccupazioni legate al pagamento della prossima avventura, perché permette di acquistare viaggi e servizi turistici con dilazione di pagamento oppure con un finanziamento digitale per importi che arrivano fino a 3.000 euro, suddivisibili in un massimo di 12 rate.

Uno strumento, quello promosso da Compass, che risulta estremamente comodo e flessibile: si può scegliere tra l’addebito su carta di credito o di debito, oppure su conto corrente, ma anche la formula con o senza interessi. La procedura è molto rapida e semplice, completamente digitale, sia per pagamenti nelle casse dei negozi, sia al checkout dei siti e-commerce. E la prima rata si paga dopo 30 giorni.

Sono ormai più di 26.000 attività e 1.000 e-commerce che hanno scelto di offrire HeyLight come modalità di pagamento Buy Now Pay Later (BNPL), il cui significato è “acquista ora, paga dopo”. Una formula già comune per una moltitudine di servizi, ma l’ingresso nel mondo travel è una novità che fa brillare gli occhi a molti viaggiatori.

Dove possiamo approfittare del pagamento rateale o dilazionato delle prossime esperienze di viaggio? Essendo uno strumento multi-canale, HeyLight è disponibile sia in realtà fisiche che digitali. Alcuni esempi? Hotel, case vacanze, campeggi, agenzie di viaggio, compagnie aeree e tanti altri fornitori di esperienze e di servizi (negozi fisici ed e-commerce) legati al mondo travel. Per scoprire quali sono tutte le realtà che aderiscono alla piattaforma consigliamo di consultare il sito ufficiale Heylight.com.

Vacanza a rate? Un mondo di vantaggi e possibilità

Paga dopo. Sorridi ora”: è la filosofia su cui si basa la soluzione HeyLight per il prossimo weekend vicino a casa (ma anche un po’ più lontano), per l’immancabile vacanza estiva o, ancora, per quel viaggio dei sogni ancora chiuso lì, in quel cassetto dei desideri. Una formula che negli ultimi anni sta spopolando per l’acquisto di moltissimi beni, ma che oggi rivoluziona anche il mondo travel.

É indubbio: noi italiani amiamo viaggiare e spesso non ci basta la singola vacanza estiva. Più del 39% degli italiani quest’anno, infatti, ha previsto di fare più di un viaggio. In aggiunta, il budget medio è cresciuto nel 2024 del 15% rispetto all’anno precedente, con una media di circa 2.041 euro a persona. Ciò permette, ad esempio, di allungare le vacanze, di farne più di una e di togliersi qualche sfizio in più. É quanto emerge dal report “Holiday Barometer 2024”, condotto da Ipsos ed Europ Assistance.

La voglia di viaggiare resta infatti una delle priorità di spesa per gli italiani e in generale per i Paesi dell’Europa occidentale. Sono le generazioni Millennial e Gen Z a dettare le nuove tendenze di viaggio che puntano alla sostenibilità, al turismo slow e alla ricerca di tutte quelle esperienze autentiche e genuine fuori dalle mete ormai stressate dall’overtourism.

E sono proprio le nuove generazioni, ancora una volta, ad esprimere le emergenti esigenze di pagamento anche per il settore turistico. Secondo le stime di Euromonitor International, nel 2024 oltre un terzo degli acquisti di prenotazioni turistiche (il 37%) avverrà tramite dispositivi mobili, con una previsione che raggiungerà il 44% entro il 2029 grazie alla disponibilità di pagamenti sicuri e protetti, favoriti dal crescente ricorso a strumenti di finanza integrata, proprio come la formula Buy Now Pay Later (BNPL).

Secondo il “Global Payments Report 2024” di Worldpay, ci troviamo “nell’età dell’oro dei pagamenti digitali” e si stima che entro il 2027 i portafogli digitali riguarderanno il 49% di tutti gli acquisti online e nei negozi fisici a livello globale.

Nel Belpaese, nello specifico, il mondo dei pagamenti digitali è in continua crescita e la formula BNPL sta prendendo sempre più piede, con il 14% degli italiani che ha affermato di aver già sfruttato questa tecnologia, secondo quanto rivelato dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

Sempre più italiani sono interessati al pagamento dilazionato o al finanziamento digitale, fenomeno che si riflette anche nelle abitudini e nelle esigenze di viaggio. Per questo HeyLight è il compagno ideale per la prossima avventura, lunga o breve che sia: l’importante è che venga vissuta pienamente, senza preoccupazioni. Siete pronti per il prossimo sorriso?

 

Disclaimer:
Messaggio pubblicitario. Il marchio HeyLight di Compass Banca S.p.A. identifica diverse soluzioni di pagamento rateale offerte dal venditore ai consumatori: A) La dilazione di pagamento gratuita del prezzo dell’acquisto concessa da venditori con cui Compass abbia stipulato, salvo valutazione, un accordo per la cessione dei crediti pro-soluto. La concessione della dilazione è condizionata all’esito delle verifiche di Compass. Condizioni complete disponibili presso il venditore. Condizioni del contratto di factoring disponibili sul sito compass.it, heylight.com, presso le Filiali Compass o presso gli agenti in attività finanziaria che operano in qualità di intermediari del credito B) Il finanziamento concesso ai consumatori, salvo approvazione, direttamente da Compass. Condizioni del finanziamento disponibili sul sito compass.it , heylight.com e presso i venditori, convenzionati senza o in esclusiva con Compass. In funzione delle soluzioni rateali disponibili presso i venditori, potrebbe essere prevista documentazione aggiuntiva.

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Shopping in Thailandia: cosa conviene comprare

La Thailandia è una delle destinazioni più apprezzate dai viaggiatori non solo per le sue bellezze naturali e culturali, ma anche per la vasta gamma di prodotti unici e convenienti che si possono acquistare. Dai mercati locali alle boutique di lusso, il Paese offre una varietà di oggetti che spaziano dalla moda ai gioielli, fino ai prodotti artigianali e di bellezza. Ecco una guida pratica su cosa conviene comprare in Thailandia, ovviamente facendo attenzione alle truffe e ai prezzi gonfiati per turisti.

Abbigliamento

L’abbigliamento in Thailandia è famoso per la sua qualità e per i prezzi accessibili, che attraggono sia i locali che i turisti. Nei mercati, specialmente a Bangkok, si trovano vestiti in cotone leggero perfetti per il clima tropicale, ma anche capi di seta e lino. I sarong thailandesi, tessuti colorati tradizionali tipo pareo, sono molto popolari e si possono trovare in vari modelli e dimensioni, dai colori sempre brillanti. Gli appassionati di moda troveranno nelle boutique locali pezzi unici realizzati da giovani stilisti locali, oltre a brand internazionali a prezzi molto vantaggiosi. Non mancano capi sportivi e casual, tra cui magliette e pantaloni morbidi a cavallo basso, perfetti per il viaggio, per l’estate o per lo yoga. La Thailandia è anche nota per le sue ottime imitazioni di brand di lusso, per cui attenzione a riconoscerle, al prezzo e alla qualità.

Inalatori di erbe, a moda del momento

Un souvenir particolare e pratico da portare a casa sono gli inalatori di erbe. Questi piccoli oggetti, che si trovano in quasi tutti i negozi e mercati, sono usati dai thailandesi per alleviare stress, congestione nasale o mal di testa. L’inalatore contiene oli essenziali, spesso miscelati con mentolo o canfora, che aiutano a respirare meglio e a rilassarsi. È un prodotto molto economico e facile da trasportare, ideale per chi cerca qualcosa di diverso rispetto ai soliti souvenir.

Cosmetici coreani e thailandesi

La Thailandia è diventata uno dei principali centri per l’acquisto di cosmetici, soprattutto quelli di provenienza coreana, che sono molto popolari tra i turisti. Le maschere per il viso, i sieri e le creme coreane sono rinomati per la loro qualità e innovazione, e si trovano facilmente nei grandi centri commerciali e nei negozi specializzati.

Oltre ai prodotti coreani, anche i cosmetici thailandesi stanno guadagnando popolarità grazie all’uso di ingredienti naturali. Prodotti come saponi a base di riso o latte di capra, scrub naturali e oli per il corpo arricchiti con erbe locali sono particolarmente apprezzati per le loro proprietà rigeneranti e il buon rapporto qualità-prezzo.

Olio di cocco artigianale

L’olio di cocco è uno dei prodotti più versatili che si possono acquistare in Thailandia. Sulle isole, in particolare a Koh Samui e Koh Phangan, è possibile trovare olio di cocco spremuto a freddo, prodotto artigianalmente dalle comunità locali. Questo olio, ricco di nutrienti, è perfetto per la cura della pelle, dei capelli o per essere utilizzato in cucina. L’acquisto diretto dai produttori locali non solo garantisce un prodotto di qualità superiore, ma sostiene anche l’economia delle isole. In molti casi, l’olio viene venduto in bottiglie decorative, che lo rendono un ottimo souvenir.

Gioielli con zaffiri, argento e diamanti

La Thailandia è famosa per i suoi gioielli, soprattutto per gli zaffiri, che sono tra i migliori al mondo. La città di Chanthaburi è un centro di lavorazione delle gemme preziose, dove è possibile acquistare zaffiri, rubini e altre pietre a prezzi competitivi. Anche l’argento thailandese è molto richiesto: lo stile di lavorazione intricata lo rende un regalo perfetto. Per chi è alla ricerca di diamanti, Bangkok ospita numerosi negozi specializzati, molti dei quali offrono gemme certificate a prezzi competitivi. Prima di acquistare gioielli, è consigliabile verificare l’autenticità e la qualità del prodotto tramite certificazioni riconosciute.

Cuscini Thai e materassi ripiegabili

I cuscini Thai sono un altro prodotto artigianale molto ricercato dai turisti. Questi cuscini, spesso decorati con motivi tradizionali, sono imbottiti con kapok, un materiale naturale molto leggero e traspirante. I materassi ripiegabili in stile thailandese sono ideali sia come elemento decorativo, per portare un po’ di Thailandia a casa, che per chi ama meditare o semplicemente rilassarsi a casa. La qualità di questi prodotti varia a seconda della provenienza, ma nei mercati locali è possibile trovare prodotti artigianali di ottima fattura a prezzi contenuti. Nonostante siano ripiegabili, le dimensioni possono variare ma non sono certamente contenute, quindi bisogna valutare una spedizione a meno che non si abbiano a disposizione molti bagagli in stiva.

Attrezzatura per la Muay Thai

La Muay Thai, nota anche come boxe thailandese, è uno degli sport nazionali e attira praticanti da tutto il mondo. In Thailandia, si trovano articoli di alta qualità per gli appassionati di questo sport, spesso a prezzi più vantaggiosi rispetto ad altri Paesi. Nei mercati e nei negozi specializzati, è possibile acquistare guantoni da boxe, fasce per le mani, paradenti e pantaloncini specifici per la Muay Thai.

I negozi vicino alle palestre o agli stadi di Bangkok, come il Lumpinee Stadium, offrono una vasta gamma di attrezzature professionali, apprezzate anche dai combattenti esperti. Per chi pratica lo sport a livello amatoriale, i negozi offrono modelli confortevoli e resistenti, perfetti per l’allenamento quotidiano. Oltre all’abbigliamento tecnico, si trovano anche souvenir legati alla Muay Thai, come magliette o mini riproduzioni di ring, ideali per i fan di questo sport.

Spezie e tè

La Thailandia è rinomata per la sua cucina ricca di sapori, e acquistare spezie locali è un ottimo modo per portare a casa un pezzo di questa cultura culinaria. Nei mercati locali e nei negozi specializzati si possono trovare varietà di peperoncino essiccato, lemongrass, foglie di kaffir lime, coriandolo e zenzero. Queste spezie, fresche e aromatiche, sono perfette per ricreare piatti thailandesi autentici come il Pad Thai o il Curry Verde. È facile trovare mix di spezie già pronti, pensati per facilitare la preparazione dei piatti più popolari.

Anche il tè thailandese è una scelta popolare, soprattutto il Thai Milk Tea (Cha Yen), un tè nero speziato e dolce, spesso servito con latte condensato. Acquistare un sacchetto di questa miscela permette di ricreare la bevanda iconica comodamente a casa. Nei mercati delle isole, si trovano anche infusi di erbe locali, utili per rilassarsi o migliorare la digestione, come il tè di citronella o di zenzero.

Food

Per chi ama il cibo, la Thailandia offre una grande varietà di snack e dolci tradizionali. Uno dei più popolari è il mango essiccato, che viene confezionato in pratiche bustine da portare come souvenir. Anche i frutti di mare essiccati, come i calamari o i gamberetti, sono un’opzione interessante per chi cerca un gusto più deciso. Infine, la pasta di tamarindo e i vari curry in polvere o in pasta sono acquisti indispensabili per chi desidera sperimentare la cucina thailandese a casa.

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Direzione Copenhagen: cosa mettere in valigia

Viaggio prenotato, ora non resta che preparare la valigia per questo bellissimo viaggio direzione Copenhagen. La città si trova nella parte settentrionale d’Europa e presenta condizioni climatiche decisamente diverse da quelle presenti in Italia, con temperature sicuramente più fredde e che possono variare rapidamente, soprattutto durante la stagione estiva.

Proprio per questo, la preparazione della valigia per questo viaggio richiede un’attenta riflessione su ciò che bisogna inserire al suo interno e cosa no. Insomma, tutto il necessario che servirà a scoprire ogni angolo di Copenhagen: città dinamica, piena di storia e cultura, con una grande varietà di esperienze, sia all’interno delle diverse strutture, sia all’aperto.

Il clima di Copenhagen

Prima di tutto parliamo del clima di Copenhagen, molto famoso per la sua variabilità. Anche in estate, infatti, quando per esempio in Italia si è soliti godere di giornate di sole e clima, a volte, molto caldo, nella capitale danese le temperature tendono a rimanere fresche, intorno ai 18/20°. Quindi, per chi sta pianificando un viaggio nella bellissima città di Copenhagen, la parola d’ordine è “vestirsi a strati”. Questo è il segreto per affrontare queste condizioni climatiche e godere al meglio della visita in città.

Cosa non deve mancare in valigia?

Capi indispensabili per un viaggio a Copenhagen

Ecco quello che assolutamente non deve mancare in valigia per partire alla scoperta di Copenhagen. Fra le prime cose sicuramente si consiglia di portare con sé un maglioncino più caldo o un pile, accostati ad una giacca impermeabile ed antivento, per far fronte ad eventuali giornate piovose e/o ventose. Infatti, anche se la giornata può sembrare serena, è molto comune che piova improvvisamente, quindi questi capi sono imprescindibili. Se si decide, poi, di visitare la capitale danese in un periodo più freddo, come possono essere il tardo autunno o l’inverno, si consiglia di portare con sé, ovviamente, una giacca più pesante, guanti e cappello di lana, per far fronte ad un clima molto più rigido rispetto l’Italia.

Attenzione, però, a Copenhagen non è freddo tutto l’anno. Quindi, se si viaggia d’estate in valigia andranno sicuramente inseriti dei capi più leggeri e comodi, come t-shirt e camicie a maniche corte o comunque leggere, in quanto le temperature possono superare anche i 25°C.

Scarpe comode: must have per la scoperta della capitale

Copenhagen è una città che premia i turisti che decidono di visitare tutte le sue bellezze passeggiando, pedalando oppure utilizzando mezzi pubblici, con attività ed attrazioni gratuite. Proprio per questo motivo, un paio di scarpe da ginnastica per esplorare la città a piedi, perdersi tra le vie acciottolate del centro storico e scoprire i suoi numerosi parchi verdi, sono fondamentali.

Allo stesso tempo, in base alla stagione, si può tenere in conto anche di portare in valigia un paio di scarpe comode ed impermeabili, per mantenere il piede asciutto e caldo anche in situazioni più umide, dovute a piogge improvvise o eventuali nevicate, rendendo così l’esperienza il più piacevole possibile.

Gli accessori giusti per visitare Copenhagen e dintorni

Un altro elemento fondamentale da considerare quando si prepara una valigia per Copenhagen è la scelta degli accessori. Per prima cosa, non bisogna scordare di portare con sé un paio di occhiali da sole. Potrebbero sembrare superflui, ma in una città spesso grigia e nuvolosa come questa, possono essere alleati fidati nelle giornate luminose e durante le quali si prevede di trascorrere diverso tempo all’aperto.

Secondo accessorio indispensabile, non solo per le escursioni in bici, ma anche per avere con sé sempre tutto il necessario, è uno zaino comodo ed abbastanza capiente, tanto da contenere i vostri oggetti personali più importanti, come la giacca antipioggia,  una power bank ed una borraccia per l’acqua, consigliata soprattutto in una città così attenta all’ambiente.

Inoltre, un adattatore universale per le prese elettriche è un accessorio che non va mai dimenticato. È vero, ormai la maggior parte delle strutture offre prese compatibili, ma meglio essere sempre preparati.

Copenhagen è una città in grado di sorprendere tutti i suoi visitatori, provenienti da tutto il mondo, e per visitarla al meglio bisogna partire preparati con tutto il necessario per godere di questa fantastica esperienza nella capitale danese.

Biciclette colorate sul canale Nyhavn nel centro di Copenhagen, il mezzo preferito dai danesi per spostarsi in città.

Fonte: iStock

Biciclette a Copenhagen: il mezzo preferito dai danesi