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Positivo al Covid prima di partire: la guida del Codacons

L’estate è arrivata, e con essa le tanto agognate vacanze: sono tantissimi gli italiani che hanno deciso di concedersi finalmente un viaggio, dopo due anni di lockdown e restrizioni a causa del Covid. Tuttavia, dall’emergenza sanitaria non siamo ancora usciti. E un tampone positivo all’ultimo momento può mandare a monte tutto, rovinando le ferie e rischiando di far perdere molti soldi a chi deve rinunciare all’improvviso alla partenza.

Il Codacons ha stilato un’utile guida per capire come agire in caso di positività al Covid prima di partire e in quali casi è possibile chiedere il rimborso.

Covid, vacanze a rischio

Questa dovrebbe essere l’estate della ripartenza, segnata dalla quasi totale riapertura delle frontiere dei Paesi pressoché in ogni angolo del mondo. Stando alle indagini condotte negli ultimi mesi, moltissimi italiani hanno intenzione di concedersi le tanto sospirate vacanze, soprattutto in considerazione del fatto che per due anni siamo stati costretti a rimanere entro i confini nazionali – i più fortunati si sono goduti qualche breve viaggio verso mete balneari europee che avevano tentato di alleggerire le misure di sicurezza.

Ad eccezione di qualcuno che vuole ancora giocarsela con il last minute, sebbene i dati dimostrino che non ci sia più un grande vantaggio a livello economico, gli italiani hanno ormai prenotato le loro vacanze. Ciò significa aver acquistato i biglietti dell’aereo (o del treno), aver pagato i pacchetti viaggio, o magari aver lasciato una caparra per il soggiorno in hotel. Insomma, molti soldi sono già usciti dalle loro tasche, e dover rinunciare all’ultimo momento alla partenza sarebbe un vero peccato. Eppure, è ciò che rischia di accadere a tante persone.

In queste ultime settimane, la variante Omicron 5 sta imperversando nel nostro Paese (e non solo): caratterizzata da un’elevata contagiosità, colpisce dando sintomi anche lievi o semplicemente facendosi riconoscere solo dietro un tampone positivo. Con l’aumento dei casi sempre più repentino, il picco è atteso a breve. E il rischio è che in molti debbano dire addio alle vacanze, non potendo partire a seguito della positività. Cosa si può fare in questi casi? Vediamo quali sono i consigli elencati dal Codacons.

Tampone positivo: quando non si può partire

Sebbene in molti casi non sia ormai più richiesto, in caso di sintomi o semplicemente per sicurezza è possibile effettuare un test molecolare o antigenico prima di partire. Se risultasse positivo, naturalmente non ci si può mettere in viaggio. Alla data odierna, è infatti previsto un periodo di isolamento che varia a seconda dello stato vaccinale.

  • Se non si è vaccinati, se si è completato il ciclo di vaccinazione da più di 120 giorni o se si è guariti dal Covid da più di 120 giorni: la durata dell’isolamento è di 10 giorni, al termine dei quali si può uscire in caso di tampone negativo.
  • Se si è vaccinati con terza dose, se si è completato il ciclo di vaccinazione da meno di 120 giorni o se si è guariti dal Covid da meno di 120 giorni: la durata dell’isolamento è di 7 giorni, al termine dei quali si può uscire in caso di tampone negativo.

Un test positivo a ridosso della partenza rende dunque impossibile mettersi in viaggio. Proprio per evitare problemi di questo tipo, molti turisti decidono di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria: è utile non solamente nel caso in cui ci si ammali prima di partire, ma anche (e soprattutto) se il contagio avviene in vacanza, garantendo così un’assistenza accurata e inclusa nella tariffa già pagata. Se non si è stipulata alcuna polizza, il Codacons offre consigli utili per avere comunque un rimborso delle spese effettuate.

Come ottenere il rimborso del viaggio

“In base alle regole del Codice Civile, la sopraggiunta impossibilità di usufruire della prestazione concordata e pagata, per motivi di necessità o forza maggiore, prevede il rimborso obbligatorio da parte del fornitore” – spiega l’associazione a difesa dei consumatori. In che modo questa regola si applica a chi è positivo prima di partire? Ebbene, anche in questo caso si tratta di forza maggiore, perché si è costretti a rinunciare al viaggio per seguire le norme restrittive volte a ridurre i contagi. “Questo vale anche per i casi di positività al Covid che impediscono di usufruire di trasporti, soggiorni, pacchetti vacanza e altri servizi già acquistati” – puntualizza infatti il Codacons.

Il primo passo per riottenere i propri soldi consiste nel mettersi in contatto immediatamente con “strutture ricettive, agenzie di prenotazioni, tour operator o agenzie di viaggi presso cui abbiamo acquistato i servizi, aprendo una segnalazione sulla malattia allegando l’esito del tampone e il certificato medico, e avviare la richiesta di rimborso” – si legge tra le linee guida. Per i voli aerei, la situazione è leggermente diversa. Anche in questo caso si può ottenere la totalità del costo del biglietto, come il Codacons aveva spiegato già diversi mesi fa.

“Sia il Codice della Navigazione all’articolo 495 che il Codice del Turismo tutelano i diritti del consumatore” – aveva ribadito all’epoca. In entrambi, infatti, è previsto il rimborso dell’intero prezzo del biglietto senza dover pagare alcuna penale per motivi di salute gravi e dimostrabili che rendano impossibile il trasporto aereo. Ciascuna compagnia ha modalità di richiesta differenti, quindi è importante seguire le indicazioni disponibili sul sito del vettore. E se il volo viene cancellato all’ultimo momento a causa della positività di un membro dell’equipaggio? Anche in questo caso c’è un risarcimento per i passeggeri, che varia dai 250 ai 600 euro – oltre al rimborso del biglietto o all’imbarco su un volo successivo.

Attenzione alle pratiche scorrette

Dopo aver visto quali sono i passi da compiere per poter chiedere il rimborso delle spese già sostenute, il Codacons mette in allerta i viaggiatori sulla possibilità di imbattersi in pratiche scorrette. Una delle più diffuse è l’utilizzo di buoni o voucher: alcuni operatori di strutture ricettive offrono ai clienti la possibilità di usufruire di tali tipi di compensazione in una vacanza successiva, senza così dover concedere il rimborso dovuto. Altri invece prevedono l’applicazione di una penale sul rimborso, anche per motivi di salute come il Covid.

Il Codacons è chiaro: la legge prevede che il viaggiatore, in caso di positività prima della partenza, abbia diritto alla restituzione integrale delle somme già versate per servizi di cui non potrà usufruire. Qualsiasi altro tipo di compensazione rientra in pratiche scorrette. È importante dunque fare attenzione, per poter far valere i propri diritti in un momento di difficoltà, quando si è già dovuto rinunciare alle vacanze a causa del Covid.

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Dolce far niente: le esperienze ideali per una vacanza “da sogno”

Avventure da brivido, esperienze mozzafiato, visioni suggestive e romantiche e poi, ancora, spettacoli incantanti che portano la firma di Madre Natura e capolavori artistici e architettonici creati dall’uomo. Sono questi i motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo e a scegliere destinazioni straordinarie per costruire i nostri nuovi e indelebili ricordi di viaggio.

Mete che ci permettono di esplorare, indagare e assaporare, ogni volta un po’ di più, il mondo che abitiamo. Ma se è vero che è la voglia di vivere esperienze sempre nuove che ci spinge a organizzare questi viaggi, è vero anche che ogni tanto fa capolino il desiderio di regalarci un lusso che non ci concediamo mai, quello di non fare nulla.

Un’attività, questa, che sembra inconciliabile con la nostra sete d’avventura, ma che in realtà tutti ci meritiamo almeno una volta nella vita. E se è il riposo e la pace dei sensi che state cercando, allora, è arrivato il momento di concedersi una vacanza all’insegna del dolce far niente.

Vacanze a tutto relax

Per chi la voglia di esplorazione ce l’ha dentro, sarà impensabile pensare a una vacanza all’insegna del dolce far niente. Eppure anche i nostri sensi meritano di essere accarezzati da quella meravigliosa sensazione che si prova quando si sceglie di non fare nulla.

Oziare si può, l’importante è farlo con stile raggiungendo le destinazioni giuste e scegliendo le esperienze che più si adattano alle nostre esigenze. Meglio evitare le destinazioni turistiche più affollate ed evitare, almeno per il momento, le avventure più faticose e stressanti.

Oltre alle care e vecchie destinazioni termali che non passano mai di moda e che hanno come obiettivo quello di favorire il benessere fisico e mentale, ci sono tante altre opportunità che si aprono ai viaggiatori di tutto il mondo. Scopriamone insieme.

Vacanze in città

Vi sembrerà strano pensare alla pace e al relax quando si parla di città. Eppure, è proprio durante il periodo estivo che molte delle capitali d’Europa offrono questa inedita opportunità di vivere una vacanza all’insegna del dolce far niente.

Sì perché mentre tutti gli altri sfuggono dal caos cittadino raggiungendo mete vicine o lontane, i quartieri e le strade si spopolano lentamente e il rumore del traffico lascia spazio a un silenzio meraviglioso. È proprio questo il periodo in cui potete fare shopping, bere drink e concedervi pranzi o cene in locali non troppo affollati per riscoprire la bellezza della città senza troppa fatica.

Una mini crociera

Se l’idea di fare una vacanza all’insegna del dolce far niente vi sembra un’utopia, soprattutto con la famiglia al seguito, allora non avete mai provato una crociera. Meglio ancora se nella sua versione mini.

È questa, infatti, l’esperienza perfetta per un viaggio senza pensieri. Questa rilassante avventura sul mare è tutto ciò che una famiglia può desiderare. Potrete concedervi pranzi, cene e spuntini a volontà, trascorrere il tempo in piscina o sui punti panoramici e scendere dalla nave solo per le escursioni, oppure non farlo affatto e continuare a riposare per tutto il tempo.

La casa sull’albero

Sono bellissime, suggestive ed estremamente rilassanti grazie a quei panorami incantanti e a quel silenzio interrotto solo dai suoni della natura. Stiamo parlando delle case sull’albero.

In Italia e in Europa ce ne sono tantissime e tutte si sanno adattare alle esigenze dei viaggiatori. Queste piccole oasi di pace sono immerse in paesaggi naturali, selvaggi e incontaminati.

Potrete dormire, guardare il panorama e fare lunghe passeggiate nella natura oppure, semplicemente, non fare niente. Il consiglio è quello di optare per alloggi dotati di tutti i comfort così da non avere alcun pensiero.

Il glamping

Un’altra soluzione per gli amanti delle vacanze green che sentono il desiderio di partire per godersi un po’ di meritato riposo è dato dal glamping. In questi campeggi dotati di tutti i comfort tipici degli alberghi si lusso, infatti, potrete dormire all’interno di tende da sogno, passeggiare nella natura circostante e lasciarvi emozionare dalla vista delle stelle dimenticandovi di tutto il resto.

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5 motivi per cui devi assolutamente fare un viaggio in crociera

C’è un modo di viaggiare che, più di altri, regala delle emozioni che non è facile vivere altrove: la crociera. Solcando i mari, che nella loro immensità catapultano immediatamente il viaggiatore in una sorta di dimensione eterna e dove tutto sembra realmente possibile, le navi permettono una navigazione comoda, ma allo stesso tempo divertente per tutti (bambini compresi).

La crociera è quel viaggio a 360 gradi che elimina lo stress organizzativo, ma lasciando il potere di scegliere quali delle tante esperienze proposte vivere e quali no. A bordo è possibile incontrare persone pronte a condividere con voi il viaggio dei sogni, creando ricordi che difficilmente verranno sostituiti da altri, passando serate a chiacchierare illuminati dalle stelle, o a ballare in un ambiente raffinato.

La cosa più curiosa è che tutto ciò che abbiamo elencato sopra è solo una parte del perché vale la pena fare un viaggio in crociera. Ci sono tanti motivi per provarlo almeno una volta nella vita, ma 5 di questi vi lasceranno senza fiato.

La crociera: un viaggio che può anche essere sostenibile

L’ambiente è al centro di una serie di problemi sempre più numerosi, una questione più che cruciale per il nostro futuro e per quello delle generazioni che seguiranno. Le compagnie crocieristiche, in questo, sono particolarmente attente.

Alcuni dei brand più noti, infatti, hanno deciso di investire in nuove tecnologie più pulite e meno dannose per il mondo che ci circonda. A bordo ci sono programmi di riciclaggio dei rifiuti, ma anche sistemi per ridurre significativamente lo spreco di cibo.

Attraversando mari e oceani, le compagnie hanno a cuore anche la fauna che popola gli abissi: diverse grandi imbarcazioni hanno installato strumenti di monitoraggio per osservare direttamente il movimento dei capodogli, al fine di evitare qualsiasi collisione con questi affascinanti mammiferi.

Non manca di certo l’utilizzo di motori più puliti che riducono le emissioni di carbonio, di ossido di azoto e di particolato.

Le tante destinazioni che si possono raggiungere grazie a un viaggio in crociera

Affrontare un viaggio di questo tipo vuol dire vivere una vera e propria esperienza di esplorazione. In un solo colpo è possibile organizzare un viaggio completo verso diverse destinazioni, e una più bella dell’altra.

Per esempio, si possono visitare in breve tempo le numerose bellezze del Mar Mediterraneo, oppure fare una meravigliosa crociera tra i mari del Nord andando alla scoperta dei fiordi norvegesi tra i peculiari paesaggi baltici.

santorini crociera

Fonte: Costa Crociere

Santorini, Mar Mediterraneo

Ogni giorno potreste svegliarvi in un luogo diverso delle paradisiache isole dei Caraibi (senza mai cambiare mezzo di trasporto), o fare un viaggio in nave per vedere i posti incontaminati del Sud America o le sorprendenti tradizioni degli Emirati Arabi che si mescolano alle modernità di Dubai.

L’unico vostro “sforzo” – se così vogliamo chiamarlo – sarà che dovrete controllare il tempo di permanenza in ogni località, con lo scopo di assicurarvi che si adatti al tipo di vacanza che desiderate vivere.

La possibilità di scegliere un viaggio in crociera last minute

Sostenibilità, ampio ventaglio di destinazioni visitabili, ma anche la possibilità di scegliere tra tante crociere last minute e a prezzi convenienti. Come sapete, organizzarsi per tempo consente di trovare offerte più appetibili, ma per quanto riguarda i viaggi in crociera anche l’ultimo minuto può riservare delle irresistibili sorprese.

Una modalità di viaggio che è sinonimo di libertà anche mentre viene prenotato: senza decidere molto tempo prima quando e dove andare, lo si può scegliere persino agli sgoccioli della partenza, in base a quello che vi va in quell’esatto momento, e senza spendere cifre esorbitanti.

Sappiate, inoltre, che potete prenotare le crociere dell’ultimo minuto direttamente online, poiché non è necessario rivolgersi a un’agenzia anche se, chiaramente, è possibile farlo.

In crociera si può fare un’esperienza gastronomica indimenticabile

Dimenticatevi il cibo dell’aereo, o gli snack dei treni ad alta velocità: a bordo delle navi da crociera potete fare esperienze gastronomiche anche superiori ad alcune disponibili sulla terraferma.

Tutto ciò può succedere perché tali imbarcazioni ospitano una grande varietà di ristoranti e bar che mettono a disposizione dei viaggiatori cucine di tutto il mondo preparate con arte dalle mani di chef stellati. Professionisti che sono in grado di farvi vivere l’esperienza di alta cucina con prodotti tipici dei Paesi visitati.

Le tante escursioni che si possono fare in crociera

Partiamo dal presupposto che non è obbligatorio partecipare a tutte le escursioni programmate, ma se lo desiderate a vostra disposizione ci sono tante proposte diversificate: dall’arte alla natura incontaminata, passando per le spiagge che sono sogni a occhi aperti fino a scoprire tutto il meglio della cultura locale.

Un modo per cogliere la vera essenza della meta visitata, riuscendo a portare a casa un bagaglio colmo di momenti irripetibili e che rimarranno tra i vostri ricordi più belli.

perché andare crociera

Fonte: Costa Crociere

Rilassarsi e godersi il viaggio
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Consigli Viaggi

Se vuoi un posto in First Class devi seguire questi consigli

Viaggiare è sempre un’avventura strepitosa, ma c’è chi ama farlo approfittando di tutte le comodità che sono a nostra disposizione. E quando si parla di aerei, il massimo del confort non può che essere la First Class: sedili ampi e spesso riparati dagli sguardi degli altri passeggeri, dotati di tutto ciò che può rendere il volo un’esperienza indimenticabile (pasti inclusi, ovviamente). Il lato negativo? Il prezzo, naturalmente: non tutti possono permettersi di viaggiare in First Class. Ma c’è una soluzione che potrebbe risolvere questo problema. Ecco svelati i segreti per ottenere un upgrade gratuito.

Viaggiare in First Class, come fare

Sono stati due anni molto difficili per il turismo, a causa della pandemia che ha letteralmente messo in ginocchio il settore. Ma ora è tempo di ripartire: con la gran parte dei Paesi che sta riaprendo le frontiere e smantellando le stringenti misure di sicurezza anti-Covid, i viaggiatori possono tornare alle loro vacanze. Diversi sondaggi hanno previsto un vero e proprio boom per questa estate, con milioni di persone in partenza verso ogni angolo del mondo. E, se un’indagine ha dimostrato che gli italiani sono pronti a non badare a spese, appare ormai chiaro che questa tendenza riguarda un po’ tutti i turisti a livello internazionale.

Dunque, le prossime vacanze saranno all’insegna del lusso sfrenato: per molti, questa sarà addirittura l’occasione per fare il viaggio di una vita, quello per cui si mettono da parte soldi a lungo – e che solitamente ci si concede una volta raggiunti tutti gli altri obiettivi, come la pensione e una famiglia ormai sistemata. I turisti vogliono solo godersi giorni di relax e divertimento, anche a costo di spendere molto più del normale. Ma se c’è la possibilità di risparmiare qualcosa, perché non farlo? Ad esempio, si può tentare di ottenere un posto in First Class sull’aereo pagando semplicemente un biglietto standard.

Il viaggio in aereo è solitamente una spesa piuttosto importante, soprattutto se si sceglie una tratta a lungo raggio. Ed è proprio perché il volo è molto lungo che si cerca il massimo confort, così da avere un’esperienza meravigliosa a tutto tondo. La First Class è però davvero costosa, e non per tutte le tasche. Gli esperti di viaggio di Forbes Advisor hanno raccolto i più interessanti consigli per avere maggiori chance di ottenere un upgrade gratuito sul prossimo volo: scopriamo insieme questi piccoli segreti che potranno rivelarsi davvero utili.

I consigli per avere un posto in First Class

Se volete avere la possibilità di viaggiare in First Class al prezzo di un biglietto standard, ci sono alcuni piccoli stratagemmi che potete provare a mettere in atto. Il primo consiglio è quello di presentarsi al check in con larghissimo anticipo, così da evitare che qualcun altro possa soffiarvi l’idea: le compagnie aeree, quando hanno un overbooking nelle classi più economiche (e purtroppo ciò sta accadendo molto in questi mesi), tentano di risolvere il problema il prima possibile, convogliando eventualmente alcuni passeggeri in First Class. Se siete voi i primi a presentarvi, potreste cogliere al volo questa opportunità.

Se non avete specifiche esigenze di orario, allora potrete aggiudicarvi qualche occasione in più per un upgrade gratuito. Più spesso di quanto non si pensi, in aereo si verificano fenomeni di overbooking. E, come abbiamo visto, in alcuni casi è sufficiente spostare qualche passeggero dall’Economy alla First Class. Ma se questo non bastasse a risolvere il problema? La compagnia aerea cercherà qualche volontario da dirottare su un volo successivo: se siete flessibili nei vostri orari di viaggio, fatevi avanti e potreste ricevere l’offerta di un posto in First Class senza dover aggiungere nulla alla cifra già pagata. Nel caso in cui il posto non vi venisse offerto automaticamente, potreste sempre provare a chiederlo voi.

La flessibilità non riguarda solamente l’orario di partenza. È possibile che gli steward a bordo cerchino qualche volontario per un cambio di posto, e con un pizzico di fortuna potrebbe capitarvi un upgrade gratis quasi caduto dal cielo. Secondo gli esperti, poi, viaggiare da soli rende molto più facile ottenere un posto in First Class: le compagnie aeree cercano (ovviamente) di non rimetterci troppi soldi nel concedere gli upgrade, quindi li daranno più facilmente ad un unico passeggero che non ad una famiglia o ad un gruppo di amici. Senza contare che le sistemazioni nella classe più costosa sono notevolmente meno rispetto all’Economy.

Upgrade gratuito in aereo, tutti i segreti

Scegliere con attenzione il momento della partenza può rivelarsi fondamentale. Tutto è legato ancora una volta all’overbooking: cercate di capire qual è il volo in cui è più probabile che questo fenomeno si verifichi. Ad esempio, viaggiare durante le vacanze scolastiche significa spesso avere l’Economy Class strapiena di famiglie – difficilmente queste andranno a prenotare posti in First, lasciandoli quindi liberi per un upgrade gratuito. È così più facile che venga chiesto a qualche volontario di spostarsi per fare spazio ai genitori con i bimbi (così da non separarli), e non vi resta che domandare la possibilità di viaggiare in First Class.

Gli esperti consigliano poi di volare scegliendo un abbigliamento adeguato (senza bisogno di esagerare, naturalmente). In Prima Classe volano solitamente persone che – per motivi di lavoro o semplicemente di eleganza – indossano abiti di una certa fattura. Lasciate da parte pantaloncini corti e sandali: se la compagnia aerea è alla ricerca di un volontario per offrirgli un upgrade gratuito, è più probabile che la scelta ricada su qualcuno che abbia un dress code simile a quello degli altri viaggiatori della First Class.

Infine, c’è un ultimo accorgimento che può farvi ottenere ciò che desiderate. Semplicemente, chiedete in maniera gentile al personale di terra o di bordo se esiste la possibilità di avere un upgrade. Avrete più chance se, in qualche modo, la compagnia aerea vi ha provocato un disagio: una partenza ritardata, un bagaglio perso o una coincidenza saltata. Fatelo presente, e potrete ottenere una “promozione” per viaggiare in maniera decisamente più comoda. Allo stesso modo, se state viaggiando per un’occasione speciale come il vostro matrimonio, fatene menzione al check in e provate a chiedere l’upgrade. In fondo non costa niente, purché lo facciate sempre con la massima gentilezza, senza alcuna pretesa.

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Castello di San Gaudenzio: alla scoperta di un piccolo tesoro italiano

Incastonato nella quiete della campagna, a pochi chilometri da Voghera, il Castello di San Gaudenzio è un trionfo di raffinatezza e ricercatezza, che ha saputo armonizzare le forme rigorose del fortilizio con un tocco di modernità.

Nel cuore dell’Oltrepò, questa residenza esclusiva è una splendida testimonianza di riuso fedele ai tempi, che ha portato a una nuova rinascita votata all’arte dell’accoglienza. Dal 1977, anno della sua inaugurazione come hotel e albergo di lusso, il castello non ha mai smesso di reinventarsi.

Oggi continua a sorprendere con le sue atmosfere d’altri tempi, dove ospitalità, tradizione e buon gusto si sposano in un connubio unico ed è un punto di riferimento per chi vuole trascorrere un weekend o una giornata fuori dall’ordinario o una cerimonia memorabile.

La storia del Castello, un luogo ricco di fascino

Quella del Castello di San Gaudenzio è una storia che attraversa i secoli e che lo vede trasformarsi da fortezza difensiva a residenza delle delizie. Sospeso nel tempo, il castello ha saputo mantenere intatto il suo fascino austero e regale, caratteristico dei castelli quattrocenteschi lombardi.

Poche le notizie provenienti dalle fonti storiche. Se ne attribuisce la realizzazione, nella seconda metà del Trecento, alla famiglia Ferrari che fece costruire una torre di difesa e un primo impianto difensivo. Nel corso dei secoli il castello vide il passaggio di diverse dinastie (Beccaria, Taverna, Trotti), che lo ampliarono fino a trasformarlo nell’attuale palazzo signorile.

Due curiosità storiche accrescono ulteriormente il fascino del castello: nella suite, ricavata dall’antica camera da letto padronale, il 28 gennaio 2003 ha alloggiato S. M. Re Carlo Gustavo di Svezia e il 9 dicembre 1815 vi ebbe i natali l’ingegnere Severino Grattoni, progettista del traforo del Frejus.

Accantonato il suo ruolo difensivo, il Castello di San Gaudenzio si presenta oggi come un signorile maniero a quattro stelle, adibito a hotel, ristorante e location per eventi e circondato da un maestoso parco romantico. La ristrutturazione, voluta dai fratelli Bergaglio, gli attuali proprietari, è rimasta fedele alla vocazione storica del castello. Gli ambienti del castello, dalle camere dell’hotel alle sale di rappresentanza, fino ai locali del ristorante, si mostrano oggi intatti nella struttura, nei materiali e nei colori originari.

Tutt’oggi, le sontuose sale di rappresentanza, ci lasciano immaginare un passato dorato, fatto di ricevimenti, sfarzosi balli e feste organizzate dalle nobili famiglie proprietarie. Le torri merlate, le volte a crociera e le suggestive monofore gotiche, ristrutturate preservando anche i minimi dettagli, rievocano uno charme d’altri tempi, scenografia ideale per matrimoni o eventi esclusivi.

Interno del Castello San Gaudenzio

Rilassati e passeggia nel parco secolare del Castello

L’altra anima del castello, quella che invita alla contemplazione e alle gioie del bel vivere, è incarnata dal rigoglioso parco di impronta classica italiana, realizzato da Tullio Mutti nel 1940.

Una cortina di pioppi cipressini racchiude essenze a medio e alto fusto, conifere e latifoglie, abbellite da aiuole che vivacizzano con pennellate di colore il prato del parco come se si trattasse di una tela impressionista. Un parco che rivela l’essenza del bello in ogni stagione.

Percorrere con tempi lenti questi vialetti sinuosi permette di soffermarsi su tutti gli elementi del giardino, non soltanto vegetali. Le statue disseminate nel verde, la pergola e il tempietto circolare invitano a indugiare in questa perfetta armonia di colori e fioriture. Di stile palladiano, il piccolo tempietto dalle colonne doriche, attrezzato con sedute interne, invita al riposo e alla contemplazione.

Si veste invece di classicità la corte posteriore, un sogno rinascimentale modellato nel verde, che rievoca ancora la sua sontuosità seicentesca. La siepe all’italiana delinea la geometria dei vialetti, che hanno il loro fulcro centrale nella scenografica scultura-fontana realizzata nel caldo chiarore della pietra di Vicenza.

E, come fondale, lo splendido effetto pittorico della vite americana che tratteggia ora di verde, ora di scarlatto, la parete del castello. Passeggiare nel parco, scoprirne le suggestioni, gli odori e i colori mutevoli con l’alternarsi delle stagioni, è anche un’occasione per rallentare e ritrovare sé stessi.

Parco secolare del Castello San Gaudenzio

Castello di San Gaudenzio: cosa visitare nelle vicinanze

Il Castello di San Gaudenzio si trova in una posizione strategica estremamente favorevole: è particolarmente vicino alle principali città, tra cui Milano e Torino e, al contempo, offre una serie di attrazioni in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di ospiti.

Relax e natura sono il connubio più seducente di questa elegante dimora. E l’Oltrepò Pavese ha molto da offrire a chi vuole conoscere la vera essenza di questo territorio. Ubicato nei pressi della via Romera, importante direttrice dei pellegrini verso la capitale del cristianesimo, il Castello di San Gaudenzio consente di raggiungere facilmente la Valle Staffora, luogo vivo sia d’estate che d’inverno.

Una destinazione imperdibile per gli amanti della natura, ma anche della buona cucina e dei prodotti locali, con tantissime cantine che offrono degustazioni con le eccellenze del territorio. Un vero e proprio viaggio nella storia e nei sapori dell’Oltrepò.

Chi vuole concedersi una pausa all’insegna del benessere e del relax può recarsi nella vicina Rivanazzano Terme, per seguire i tanti percorsi offerti dalla SPA oppure beneficiare degli effetti terapeutici delle acque salsobromoiodiche, sulfuree e del fango.

Per un’esperienza dinamica e sportiva, il Circuito Tazio Nuvolari, situato nelle vicinanze del Castello di San Gaudenzio, organizza gare di auto e moto, raduni di automobili storiche, corsi di guida, Driving Experience ed eventi privati. Un’occasione per provare il brivido dell’alta velocità, ma in completa sicurezza, affinché l’esperienza di guida resti esclusivamente un piacere.

E poi spettacolari borghi, vigne, campanili, rocche, castelli, torri, abbazie, come quella di Sant’Alberto di Butrio, completano un quadro di possibilità ampio e variegato, ideale per chi vuole trascorrere uno spensierato weekend fuori porta all’insegna di un turismo lento e di prossimità.

Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito ufficiale del Castello di San Gaudenzio.

 

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Gli errori da non commettere quando prenoti una vacanza

Una vacanza è un sogno che si avvera, un modo per evadere dalla routine e dallo stress della vita di tutti i giorni, un regalo, un obiettivo, insomma un’esperienza sicuramente elettrizzante.

Tuttavia, a volte potrebbe anche rivelarsi al di sotto delle aspettative e non soddisfare appieno a causa di alcuni errori e disattenzioni che vanno a compromettere il divertimento, il relax e l’essenza stessa di un viaggio.

Vediamo quali non commettere mai.

Non informarsi sulle regole in vigore per gli spostamenti

Soprattutto in questo particolare periodo storico, il primo errore da non commettere per evitare spiacevoli inconvenienti è quello di non informarsi, prima ancora di organizzare la vacanza, sulle regole di viaggio in vigore al momento della partenza nella destinazione desiderata: quali sono le modalità di accesso? È necessario presentare un tampone negativo? Aver completato il ciclo vaccinale?

Queste sono tutte domande da porsi per decidere la meta e raggiungerla in serenità al riparo da equivoci.

Non informarsi sulle attrazioni da visitare e non essere flessibili

Anche se l’effetto sorpresa può essere molto allettante, quando si parte per una località mai visitata in precedenza è importante stilare un elenco delle principali attrazioni da visitare e reperire informazioni sulla cultura locale e sui piatti tipici: in questo modo, non c’è il rischio di tralasciare i punti d’interesse salienti e di trovarsi impreparati sugli usi e i costumi della zona.

Ovviamente, la lista non deve però diventare “un obbligo”: una deviazione, una decisione last minute, una meta non programmata aggiungeranno adrenalina ed emozione.

Prenotare all’ultimo momento

Attendere gli ultimi giorni per provare a sfruttare un’offerta imperdibile può sembrare un’ottima soluzione ma, nella maggior parte dei casi, ridursi a prenotare all’ultimo momento non è poi così vantaggioso, soprattutto nei periodi di alta stagione: il rischio è quello del “tutto esaurito” o di doversi “accontentare”.

È, quindi, molto meglio muoversi con qualche mese di anticipo e fissare una data entro la quale effettuare la prenotazione (almeno una o due settimane prima di partire).

Non imparare il vocabolario di base

Per i viaggi all’estero, imparare le parole più comuni nella lingua del posto può fare la differenza e agevolare nel sentirsi a proprio agio e nell’entrare in contatto con le persone.

Prima di partire, è utile fare un elenco delle parole di base e riportarle, ad esempio, nella sezione “note” del telefono per averle sempre a portata di mano.

Non darsi abbastanza tempo per preparare i bagagli (e portare con sé più del necessario)

Quando si organizza una vacanza, i preparativi prima della partenza sono uno degli aspetti fondamentali.

Un errore è quello di procrastinare e ritrovarsi alla vigilia con i bagagli ancora da preparare: per ovviare a questo problema, può essere utile fare il bucato alcuni giorni prima e, invece di riporre i vestiti nell’armadio, sistemarli direttamente in valigia.
In questo modo, verrà naturale iniziare a pianificare gli outfit per il viaggio e gli articoli indispensabili da portare con sé.

E qui arriviamo a un altro errore da evitare ovvero quello di portare con sé più di quanto necessario.
Per non viaggiare con bagagli ingombranti colmi di abiti e accessori che non verranno sfruttati, la soluzione è optare per una valigia meno capiente e chiedersi quanto durerà il viaggio e quanti degli abiti potranno essere indossati più volte durante la permanenza.

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Trekking in sicurezza: le regole più importanti

Scoprire il mondo camminando è un’emozione che, di certo, non passa indifferente. Esplorare, conoscere e fare proprie le sfaccettature dei luoghi che si visitano passo dopo passo è uno dei modi di viaggiare che è più in voga. Ma come fare trakking in sicurezza? Ecco a voi una piccola guida con le regole essenziali da seguire.

Le regole principali per fare trekking in sicurezza

La prima cosa da fare per incamminarsi senza avere troppe preoccupazioni è pianificare attentamente l’itinerario che si vuole intraprendere. Che sia un percorso da seguire in montagna o in altre meraviglie della natura, il rischio zero non esiste. È fondamentale, quindi, definire per bene il percorso da seguire controllandone i sentieri, compresa l’individuazione dei primi punti di sosta e la presenza o meno di precise indicazioni. Importante rendersi conto anche di quanti sono i chilometri da fare, l’eventuale presenza di animali selvatici, piante velenose locali e così via.

Da non sottovalutare per nessuna ragione al mondo è il meteo che potrebbe esserci il giorno in cui vi metterete in cammino. In montagna, soprattutto, questo cambia molto più rapidamente che altrove. Le previsioni a tal proposito non sono mai corrette al 100%, ma fortunatamente oggigiorno ci sono molti  siti che offrono previsioni alle volte anche piuttosto dettagliate e curate. Controllare il meteo si rivela fondamentale anche per capire quale attrezzatura e abbigliamento è necessario portare.

Sì, perché un altro aspetto da prendere in considerazione quando si fa trekking è ciò che bisogna portare con sé. Bisogna avere, quindi, il giusto equipaggiamento come attrezzatura e vestiario, elementi che non possono prescindere l’uno dall’altro. Prima di uscire in escursione è importante, pertanto, accertarsi di avere tutto quello che serve per poter svolgere l’attività prevista e non solo.

Monte Lussari cammino

Un tratto del Cammino Celeste

È buona norma, inoltre, avere del materiale in più per affrontare eventuali situazioni impreviste che si potrebbero verificare. Ad ogni modo, è fondamentale avere sempre con voi quanto segue:

  • zaino;
  • borraccia d’acqua;
  • viveri;
  • kit di primo soccorso;
  • scaponcini da trekking;
  • pantaloni lunghi;
  • maglietta a maniche corte;
  • giacca a vento.

Nonostante i notevoli miglioramenti della tecnologia, il solo navigatore del telefono non basta: internet potrebbe non funzionare ovunque, ma non è solo questo il problema. Anche in caso di mappe offline il dispositivo potrebbe spegnersi per qualsiasi ragione. È quindi buona norma portare con sé una mappa cartacea della zona che si va a esplorare. In questa, inoltre, conviene sempre segnare il sentiero da seguire o appuntare altre informazioni importanti.

Infine, ma di certo le regole da seguire per fare trekking in sicurezza non sono finite qui, vi consigliamo di avventurarvi di giorno poiché è molto meno pericoloso di farlo in oscurità e, soprattutto, è sempre meglio avvisare qualcuno del percorso che andrete a percorrere.  Conviene sempre dare il numero maggiore di informazioni possibili a familiari e/o ad amici che restano a casa. In caso di problemi, potrebbero essere loro stessi ad allertare i soccorsi nel caso di un mancato rientro.

I migliori cammini da fare in Italia

L’Italia è ricca di cammini e percorsi di trekking interessanti che conducono a scoprire angoli del nostro Paese autentici e dove la natura è al massimo del suo splendore.

Al Nord, per esempio, poteste fare il Cammino Celeste in Friuli-Venezia Giulia, un sentiero lungo circa 200 km che passa per strade sterrate e sentieri di montagna, fino a raggiungere il faibesco monastero sul Monte Lussari, a 1790 m s.l.m.

Al Centro, invece, da non perdere è il Cammino di San Benedetto che attraversa il cuore dell’Italia: partendo dall’Umbria, percorre la fascia interna del Lazio, per giungere a Montecassino, al confine con la Campania. 300 chilometri da Norcia, alle propaggini dei Monti Sibillini, a Subiaco, nell’alta valle dell’Aniene, fino a Cassino, nella valle del Liri.

Per chi vuole scoprire il Sud della Penisola a piedi, consigliamo il Tratturo Magno che con ben 224 chilometri. Porta da L’Aquila arriva a Foggia facendo un vero e proprio viaggio nella storia e nella natura incontaminata. Il cammino si snoda tra Abruzzo e Puglia passando per il Molise.

Tratturo Magno cammino

Un tratto del Tratturo Magno

Nelle Isole, infine, da non perdere è il Cammino delle 100 Torri in Sardegna, uno degli itinerari più spettacolari e panoramici della regione che attraversa spiagge dune, chiese, fari e luoghi inaccessibili.

I cammini migliori da fare nel mondo

Per chi invece vuole avventurarsi a piedi alla scoperta dell’estero c’è ancora più scelta. Da non perdere è certamente il Cammino di Santiago di Compostela, forse il pellegrinaggio più famoso del pianeta che è un insieme di percorsi interamente tracciati. Il più frequentato è il cosiddetto Cammino Francese, un tragitto lungo circa 800 km e percorribile in approssimativamente un mese.

Meraviglioso anche il Great Himalaya Trail che porta a scoprire quella che possiamo definire la montagna più bella del mondo. Certo, è lungo e impegnativo, ma alla fine vi farà giungere in quello che è il tetto della Terra. Villaggi sperduti, scenari montani mai visti prima, l’aria rarefatta e cieli trasparenti renderanno il tutto un’esperienza davvero unica.

Da fare almeno una volta nella vita anche il Cammino Inca, un sentiero che ha più di 500 anni e che porta a Machu Picchu. Ma non solo, questo si snoda dalla Colombia meridionale al Cile centrale passando per le città di Quito in Ecuador, Cajamarca, Huanuco, Jauja, Huamanga, Cusco e Puno; La Paz e Cochabamba in Bolivia.

sentiero Inca

Un tratto del Cammino Inca

Chi volesse scoprire l’Australia a piedi potrebbe avventurarsi nella Great Ocean Walk, una delle strade più panoramiche che esistano al mondo.  Lungo il tragitto che attraversa il Great Otway National Park è possibile entrare in contatto con tantissimi animali locali, dal koala alle balene, dal wallaby (il canguro piccolo) alle tantissime specie di uccelli.

Infine, per chi volesse camminare in Africa, da non perdere è il trekking sul Kilimanjaro dove esistono sei itinerari principali che consentono di raggiungere la vetta più alta del continente africano. Su tutti vi consigliamo il Marangu Route, ossia il tragitto più “trafficato” poiché rappresenta il sentiero più breve e quindi meno faticoso per raggiungere il Tetto d’Africa. Ma non solo. Questo è anche l’unico che offre qualche piccolo confort con i cosiddetti rifugi con piccole capanne con letti, materassi, cuscini e punti ristoro.

In 6 giorni potrete attraversare la foresta pluviale, la brughiera e il deserto alpino.

trekking consigli utili

Fare trekking, consigli utili

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Consigli Viaggi

Viaggiare sui treni di lusso: consigli utili

Un viaggio a bordo di un treno di lusso è un vero sogno a occhi aperti: mentre il paesaggio scorre e si rinnova fuori dal finestrino, il comfort di carrozze finemente arredate e curate in ogni dettaglio, lounge, aree relax e ristoranti di alta cucina rendono l’esperienza indimenticabile.

Vediamo insieme quali sono alcuni dei convogli più apprezzati al mondo per una vacanza favolosa.

treni lusso interno

Interno treno di lusso

Il Treno Suite Shiki-shima, Giappone

L’ultramoderno e lussuoso Suite Shiki-Shima (che significa “isola delle quattro stagioni”) viaggia alla scoperta del Giappone orientale visitando villaggi, musei, templi, mercati, ristoranti e siti naturali lungo il tragitto di tre notti.

I 15 posti letto a bordo vanno da sistemazioni semplici ed eleganti con bagno privato fino a suite a due livelli con pannelli in legno laccato e carta washi, vasche da bagno rivestite di cipresso, il tradizionale pavimento in tatami e caminetto.

Come prevedibile su un treno così sontuoso, il vagone ristorante offre il meglio della cucina giapponese con i piatti speciali delle località visitate a cura di un team di chef.
Una sofisticata ospitalità di alto livello.

L’iconico Belmond Venice Simplon-Orient-Express

orient express

Orient Express

Il leggendario Belmond Venice Simplon-Orient-Express non ha bisogno di presentazioni: gli interni con pannelli in legno scintillanti, i tavoli da pranzo apparecchiati con stoviglie di argento e cristallo e l’esclusivo comfort della zona notte lo hanno reso il ​​simbolo di un’epoca.

Il treno, composto da carrozze degli anni Venti e Trenta completamente rinnovate, conduce alla scoperta dell’Europa e, una volta all’anno, propone un viaggio lento di cinque notti tra Parigi e Istanbul.

Le Grand Suite dispongono di bagno privato, letti matrimoniali e riscaldamento a pavimento nella zona giorno.
Anche le altre sistemazioni offrono eleganti dettagli di design per sentirsi trasportare nell’età d’oro del viaggio.

L’Alaska Railroad

Viaggiare a bordo dell’Alaska Railroad è un’occasione incredibile per ammirare la straordinaria bellezza del Paese, dalle orche che fanno capolino tra le baie ghiacciate fino al maestoso Monte Denali.

Una delle proposte estive della linea ferroviaria, il pacchetto Glaciers, Rails and Trails da 11 notti, si snoda lungo scorci spettacolari soffermandosi in particolar modo negli straordinari Parchi Nazionali di Denali e di Kenai Fjords.

A bordo, i passeggeri possono godersi il paesaggio da un vagone panoramico a due piani: un livello con cupola di vetro e servizio bevande al piano superiore e un vagone ristorante con servizio completo al piano inferiore.

Il Maharajas’ Express, India

Moderno treno di lusso che fa rivivere i fasti dell’epoca dei Maharaja, viaggia principalmente di notte consentendo ai passeggeri di avere tutto il giorno a disposizione per visitare i monumenti e tesori Patrimonio UNESCO, fare safari e cenare in raffinati hotel.
Il prezzo si adatta all’esperienza da favola ma un viaggio più breve, come il pacchetto di tre notti Treasures of India, ha un prezzo più abbordabile e non è meno affascinante.

L’itinerario include escursioni ai magnifici siti del Triangolo d’Oro: il Taj Mahal, il Forte di Agra, il Parco Nazionale di Ranthambore nel Rajasthan e il Forte Amber a Jaipur, oltre a trattamenti termali e al meglio della cucina locale.

Il treno vanta due ristoranti, un vagone bar e moderne sistemazioni con bagno privato che vanno da una cabina doppia deluxe fino alla suite presidenziale.

Il Rocky Mountaineer, Stati Uniti

Storicamente, il Rocky Mountaineer ha attraversato il Canda con percorsi che terminavano a Vancouver e Jasper o Banff.

A partire da agosto 2021, tuttavia, la compagnia ha lanciato un nuovo viaggio di due giorni tra Denver e Moab, nello Utah, con sosta a Glenwood Springs, in Colorado, dove i passeggeri scendono per trascorrere la notte in hotel prima di risalire a bordo la mattina successiva e concludere il viaggio a Moab.

Il treno di lusso, progettato appositamente per ammirare il paesaggio, offre vedute impagabili delle Montagne Rocciose, dei canyon e delle surreali formazioni rocciose del deserto dello Utah.

Il Rovos Rail, Sudafrica

Infine, il Rovos Rail è un treno da sogno: le carrozze vintage sono state restaurate e aggiornate con moderni impianti idraulici e impianti per l’aria condizionata.
Oltre alle suite private, gli spazi del convoglio includono una carrozza panoramica con divani e una piattaforma con balcone aperto, carrozze lounge e club e un vagone ristorante.

Il pacchetto vacanza personalizzato può includere campi da golf, soggiorni in lodge di lusso, campi safari oppure escursioni intorno alle Cascate Vittoria.
I pacchetti vanno da viaggi di 2 notti fino ad avventure di 14 notti (incluso il nuovo viaggio Copper Trail che attraversa Zimbabwe, Zambia, Repubblica Democratica del Congo e Angola).

I pannelli in legno lucido, le sedie in pelle trapuntata, le finestre panoramiche creano uno stile visivo che evoca un’era di viaggio tra i fasti del passato.

treni lusso

Treno di lusso

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Consigli Viaggi

Visitare il Quirinale a Roma, la “casa” del Presidente della Repubblica

Il Quirinale, a Roma, è la residenza del Presidente della Repubblica italiana. Non tutti i presidenti l’hanno scelta come loro “casa”, a dire la verità. De Nicola, Einaudi, Pertini e Cossiga preferirono abitare altrove. Ma sicuramente è stato il luogo da cui sono partite tante decisioni che hanno dell’Italia il Paese che è.

Il Quirinale si può visitare. Le visite riguardano solitamente il piano terra, il piano nobile e gli appartamenti Imperiali. In certe occasioni, come per esempio le Giornate del FAI, vengono aperte in via del tutto eccezionale anche altri ambienti, come per esempio la Selleria della caserma dei Corazzieri o le Scuderie del Quirinale.

Il palazzo si trova sul Colle Quirinale (ecco perché in politica si sente spesso dire “salire al Colle” in riferimento agli incontri con il Presidente della Repubblica) e s’affaccia sull’omonima piazza. Il Quirinale è nato come residenza papale (il primo fu Papa Gregorio XIII alla fine del ‘500), poi la residenza ufficiale del Re d’Italia fin dal 1870 mentre, dal 1946, è quella del Presidente della Repubblica Italiana.

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La facciata del Quirinale a Roma

Cosa vedere nel palazzo del Quirinale

Colpisce, il palazzo, per la sua imponenza: è 20 volte più grande della Casa Bianca, per esempio, ed è il sesto palazzo più grande del mondo. Costruito a partire dal 1573, è uno dei più importanti palazzi della Capitale. Alla costruzione e decorazione hanno lavorato Maestri come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Splendide sono le sale delle Scuderie del Quirinale, costruite nel 1700 e custodi di una collezione di opere d’arte provenienti da tutto il mondo e di inestimabile valore.

L’architetto Ponzio si occupò della costruzione dell’ala verso il giardino che comprende lo Scalone d’onore, la grande sala del Concistoro (oggi Salone delle Feste) e la Cappellina dell’Annunziata. A lui subentrò Maderno, responsabile dell’intera ala sulla via del Quirinale. In questa parte del palazzo, ricavò alcuni ambienti importanti come la Sala Regia (oggi Salone dei Corazzieri (la stanza più grande del Quirinale che venne usata anche come pista di pattinaggio e campo da tennis), la Cappella Paolina (grande quanto la Cappella Sistina, fino all’insediamento di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, veniva usata per l’elezione del Papa) e gli appartamenti papali.

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La Sala dei Corazzieri al Quirinale

Urbano VIII Barberini nel ‘600 fece recintare con un muro l’intero perimetro dei giardini, ampliò il fabbricato destinato all’alloggio delle guardie svizzere (il primo nucleo dell’attuale Manica Lunga, l’edificio che corre lungo via del Quirinale e che ospita gli appartamenti privati del Presidente della Repubblica) e pensò anche alla difesa del palazzo facendo costruire un basso torrione di facciata. Oltre a queste opere difensive, si occupò anche dei giardini, che furono ingranditi e dotati di nuove fontane, mentre a Gianlorenzo Bernini fu affidato il disegno della Loggia delle Benedizioni collocata sopra il portale principale della facciata.

Gli ultimi importanti interventi furono fatti nella prima metà del ‘700 quando furono edificate le Scuderie papali. Quando a inizio ‘800 le truppe dell’esercito napoleonico occuparono Roma, in previsione di un soggiorno di Napoleone – che in realtà non avverrà mai – il palazzo venne adattato alle nuove esigenze e alla moda del gusto neoclassico. L’ultimo Papa a soggiornare al Quirinale fu Pio IX nel 1800, finché con l’annessione di Roma al Regno d’Italia non divenne residenza del Re e molte stanze vennero rifatte in uno sfarzoso stile Luigi XV, arredandole con opere d’arte, mobili e oggetti provenienti da tutte le regge italiane e che costituiscono la maggior parte degli arredi che oggi si conservano a palazzo.

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Il Cortile d’onore del Quirinale

Tra le sale visitabili da qualche anno c’è anche lo studio del Presidente, quello da cui viene letto il discorso di fine anno trasmesso in diretta Tv. È stato il Presidente Sergio Mattarella a decidere di includerlo nel percorso di visita (è la “casa degli italiani”) anche se, in caso di eventi ufficiali o di necessità del Presidente, resta chiuso al pubblico. L’arredo in stile Settecento-Ottocento è opulento e appese alle pareti ci sono opere di Jacques Courtois e due dipinti del Crivellone.

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Lo studio del Presidente della Repubblica

I giardini del Quirinale

Grandissimi e bellissimi sono una vera oasi nel pieno centro di Roma. Al loro interno ci sono fontane, torrette, l’Antiquarium e la Coffe House, voluta da Papa Benedetto XIV Lambertini che, in un punto panoramico del colle, fece costruire un edificio come luogo di incontri e oggi trasformato in sala da thè. Da qui si gode di una bellissima vista sulla Capitale.

 

Le sale segrete

Oltre agli appartamenti privati del Presidente, ci sono altre stanze a cui il pubblico non ha accesso e che sono riservate solo agli addetti ai lavori. Tra queste, il Torrino dove sono issate le bandiere istituzionali: il Tricolore, la bandiera dell’Unione europea e lo stendardo della presidenza della Repubblica. Nel Torrino è cusotdito anche l’orologio “alla romana” che risale al 1626 e che indica solo sei ore anziché 12, obbligando le lancette a compiere quattro giri al giorno al posto di due.

Informazioni pratiche

Il Quirinale si può vistare nei giorni di venerdì, sabato e domenica, salvo per chiusure dovute a impegni istituzionali, con l’accompagnamento di volontari. Le visite sono organizzate per un massimo di dieci persone purché in possesso del Green Pass, con accessi ogni trenta minuti a partire dalle 9.30 e fino alle 13.00 (ultimo ingresso alle ore 11). Bisogna prenotare almeno cinque giorni prima online (a questo link) oppure contattando il call center al numero 0639967557 (dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 15.00) o ancora recandosi di persona all’Infopoint presso la Salita di Montecavallo, 15 aperto venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00. Il biglietto d’ingresso costa 1,50 euro. Escluso l’accesso alle mostre che di tanto in tanto vengono allestite nel palazzo.

Visita virtuale

I tour virtuali del Quirinale permettono di entrare con un tablet, uno smartphone o un computer all’interno del palazzo e nei giardini, percorrendo gli ambienti attraverso immagini immersive, scaricando un applicativo (questo il link). Del Piano Nobile è stata fatta anche una ricostruzione in 3D. Si può navigare in otto stanze, ricostruite digitalmente con avanzate tecniche di computer grafica. Il visitatore è quindi libero di muoversi negli ambienti ricostruiti e di osservare e interagire con gli oggetti e le opere d’arte.

Il tour virtuale consente di visitare gli angoli più suggestivi dei giardini, entrare nella Coffee House, esplorare gli scavi archeologici e visitare l’Antiquarium. Inoltre, si possono ammirare anche le mostre allestite nel Palazzo del Quirinale in modo virtuale attraverso tour dedicati.

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La Cappella Paolina al Quirinale

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Consigli vacanze Viaggi

Se vuoi viaggiare in libertà devi fare in questo modo

Senso di libertà, viaggi on the road e deviazioni di percorso a sentimento. La bellezza della vacanza itinerante senza una camera di hotel, ma con il cuscino a stretto contatto con la natura, piace sempre di più. I viaggi in camper o van, stanno crescendo a dismisura. Il fascino dell’avventura e della completa autonomia nel gestire tappe, soste, luoghi da visitare ed esperienze di gusto, affascina i viaggiatori di tutta Europa.

I dati parlano chiaro: in Italia, da settembre 2020 ad agosto 2021 i camper (ma anche caravan ecc) che erano oltre 300 mila, sono aumentati del 13,8% ( in Germania 16,8%, Francia 25%), secondo quanto rilevato dall’European Caravan Association.

Perché piace la vacanza in camper

La vacanza in camper, oltre al senso di libertà che regala, ha una serie oggettiva di pro che affascinano il viaggiatore, dal più avventuroso a quello che, sino ad ora, è andato alla ricerca del comfort assoluto. Oggi, sono sempre di più i turisti alla ricerca di un’esperienza da condividere, ma dalla dimensione intima.

Sono tanti i vantaggi di un viaggio in camper: la totale indipendenza nello scegliere, in primis, date e meta, avere a disposizione ogni piccola comodità come se si stesse a casa, mantenere distanze e privacy, lo stretto contatto con la natura e la possibilità di scoprire l’essenza dei territori.

Diminuiscono i costi e si è indipendenti

Il viaggio in camper , o la van life, non impone limitazioni. Si definisce un itinerario di massima ma, a seconda dei desideri e di ciò che il paesaggio offre, possono cambiare le soste e le tappe sul percorso. Non ci sono vincoli di orari di aerei o treni da incastrare con le coincidenze, ed è sicuramente un modo di vivere la vacanza più pratico e rilassato. Inoltre, i luoghi si riescono ad esplorare nella loro totalità: viste mozzafiato, “zone notte” in riva al mare o al fiume, circondati dalle montagne e sotto cieli stellati. Non solo, anche il budget è da considerare come elemento fondamentale.

Tra i vantaggi del viaggiare in camper c’è un taglio drastico dei costi totali della vacanza. Non è necessario sostare in un’area campeggio, in quanto il van può fermarsi nella maggior parte dei parcheggi (fuorché non ci sia un divieto specifico). E soprattutto c’è il plus della cucina che riduce le spese di hotel, ristoranti, e consente di preparare piatti con prodotti locali acquistati direttamente nei mercati del territorio. Anche i costi degli spostamenti sono ridotti: resta soltanto quello del camper, in carburante e pedaggi.

Contatto con la natura e comodità come a casa

Quando si viaggia in camper si raggiungono luoghi unici. La natura è sempre lo sfondo sorprendente di ogni tappa. Svegliarsi con lo sguardo rivolto a panorami mozzafiato, ammirare tramonti unici sul mare, o su vallate infinite. Il risultato è quello di una vacanza dal ritmo lento in cui realmente si riesce a staccare la spina e a disconnettersi dal quotidiano.

Senza tralasciare un elemento importante: il camper, o il van, seppur nei loro spazi ridotti, sono una casa in miniatura che viaggia su quattro ruote. Questo porta con sé una serie di benefit non indifferenti, come l’avere a portata di mano ogni cosa, senza dover aprire e chiudere bagagli, trasferirli da una destinazione all’altra, e avere sempre servizi, come bagno, doccia e posti letto, “a portata di mano”.