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Prezzi dei voli: come funziona l’algoritmo che cambia le tariffe aeree

L’hanno ritenuta una “pratica commerciale scorretta” quella dell‘utilizzo di procedure automatizzate per determinare le tariffe dei biglietti aerei basate, su attività di profilazione web degli utenti o sul tipo di dispositivo elettronico utilizzato per le prenotazioni.

Ma cos’è l’algoritmo e come funziona e, soprattutto, come si fa – quasi sempre – ad aggirarlo.

Cos’è l’algoritmo che calcola i prezzi dei biglietti aerei

In pratica, a essere sotto tiro è l’algoritmo, quel sistema di calcolo che fa sì che il prezzo di un volo aumenti ogni volta che lo stesso utente ne consulti la disponibilità e il prezzo, specie se si usa lo stesso computer o smartphone.

È un sistema che esiste da anni, ma che le compagnie aeree negano di utilizzare. Anche perché l’algoritmo dei prezzi viene impiegato da qualunque sito di prenotazione, treni e hotel inclusi.

Come funziona l’algoritmo dei prezzi

L’algoritmo dei siti di prenotazione è in grado di capire in tempo reale esattamente quante richieste vengono effettuate per un determinato volo e, in base al risultato, definisce il prezzo. Più la richiesta è alta più i prezzi sono elevati. È il caso delle prenotazioni dei voli nei periodi di alta stagione, come l’estate o le vacanze di Natale, per esempio.

Non sono quindi delle persone reali a definire il prezzo di un volo, ma delle macchine. Il loro lavoro è quello di “imparare” a conoscere quanti più dati possibili su un utente, memorizzando cosa piace, cosa interessa, dove si vuole andare, quanto si vuole spendere e quant’altro.

Come aggirare l’algoritmo

Esistono diversi modi per aggirare l’algoritmo. È bene dire che non sempre questi metodi sono efficaci al cento per cento. Banalmente, basta far credere alla macchina di essere un nuovo utente, senza quindi farsi profilare.

Uno dei metodi è di “navigare in incognito” (Ctrl+Maiusc+N), onde evitare che i cookie (quelle informazioni utilizzate per profilare, anche a lungo termine, gli utenti) traccino le attività online dei visitatori e, come spesso accade, mettano in moto gli algoritmi per modificare le tariffe. Ecco perché è consigliabile cancellare spesso i cookie dal proprio pc se non addirittura ogni volta che si ricercano dei prezzi.

Un altro sistema è quello di far credere di essere collegati da un luogo diverso utilizzando una Vpn (virtual private network, rete privata virtuale) dal computer o dallo smartphone. Infatti, molte compagnie aeree o tour operator applicano sconti in base alla località da cui si sta prenotando, specie se sono quelle meno richieste. Se non siete molto tecnologici leggete la guida sulla Vpn su Virgilio Tecnologia.

Con la navigazione in incognito e/o la Vpn, il consiglio poi è di consultare i siti ufficiale delle compagnie aeree e quelli dei motori di ricerca specializzati in voli (ma anche biglietti ferroviari o alberghi) confrontandoli tra loro. Solitamente, i siti delle compagnie sono più convenienti oltre che più sicuri.

Trucchi per risparmiare

Poi ci sono dei trucchetti per scovare le tariffe più convenienti. Ci sono per esempio dei giorni e degli orari migliori in cui collegarsi ai siti per trovare le migliori tariffe. È ormai dimostrato che i giorni infrasettimanali sono quelli con tariffe meno care, specie il martedì e mercoledì, ma sono buoni anche il giovedì e la domenica mattina. Inoltre, le tariffe online si riducono dopo le ore 23.

Secondo un recente studio di Skyscanner, il periodo migliore per acquistare un biglietto aereo nazionale è di 5 settimane prima della partenza, quando si registra un risparmio del 9% rispetto al prezzo medio del biglietto. Per volare in Europa, invece, il periodo migliore per prenotare è 23 settimane prima della partenza, quando il risparmio rispetto al costo medio annuale del volo potrebbe superare il 6%. Anche prenotando fra le 9 e le 10 settimane prima si può ottenere un risparmio superiore al 5%.

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Contanti in viaggio: quanti si possono portare in aereo

Viaggiare in aereo comporta una serie di regole cui attenersi e non fa eccezione il trasporto di denaro contante.

Infatti, qui entrano in gioco leggi molto severe e precise che hanno l’obiettivo di evitare (o comunque arginare) il finanziamento al terrorismo e a qualsiasi altra attività illegale nonché il riciclaggio di denaro “sporco”.

Analizziamo la questione più nel dettaglio.

Denaro contante in aereo: cosa si intende?

Anche se si potrebbe pensare che “denaro contante” si riferisca appunto soltanto ai contanti veri e propri, le banconote e le monete, in realtà il termine fa riferimento a ogni tipologia esistente di pagamento, includendo anche:

  • assegni firmati (ma non completi del nome del beneficiario)
  • titoli e assegni al portatore
  • carte ricaricabili
  • oggetti preziosi (indossati e non): oro, diamanti, pietre preziose
  • i traveller’s cheques ovvero quella tipologia di assegni che consente al turista di avere con sé la somma di denaro che desidera, senza timore di perdere soldi ed essere derubato

La soglia di contanti che si può portare in volo

La specifica normativa antiriciclaggio e valutaria, aggiornata nel 2017, regola l’utilizzo e il limite dei contanti che si possono portare a bordo degli aerei.

In particolare, l’articolo 3, comma 1, del Decreto Legislativo numero 195 del 2008 impone la soglia di 10.000 euro non soltanto per i volo europei ma anche per i voli che partono o arrivano in paesi extra europei.

Le sanzioni previste in caso di trasgressione

Oltre a regolare il limite di contanti per i viaggi in aereo, le leggi prevedono anche sanzioni nel caso in cui la soglia venga superata senza alcuna dichiarazione.

Infatti, se la somma in eccesso non supera i 250.000 euro, il trasgressore pagherà una multa pare al 5% dell’importo eccedente direttamente all’ufficio doganale.

Se, invece, la cifra oltrepassa i 250.000 euro (o nel caso in cui il trasgressore rifiuti di pagare la multa) si attua il sequestro amministrativo del 40% dell’importo in eccesso cui si aggiunge una sanzione amministrativa pari anch’essa al 40% di tale importo.

La cifra sequestrata, se il trasgressore ne ha diritto e ha fatto richiesta, potrà essergli restituita entro 5 anni.

Cosa fare se la cifra trasportata supera il limite consentito

Nel caso in cui la somma che si deve portare in volo superasse la cifra consentita di 10.000 euro, il viaggiatore ha l’obbligo di dichiararlo al fine di evitare le sanzioni previste.

La dichiarazione va effettuata compilando un apposito modulo che può essere richiesto presso l’ufficio doganale oppure scaricato direttamente dal sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Una volta compilato, il modulo va consegnato all’ufficio doganale sia in partenza che in arrivo dall’Italia e anche a tutte le frontiere sia con Paesi Europei che extra europei.

Infatti, ogni dogana redige la propria parte e stampa una copia del modulo così che l’originale rimanga sempre in possesso del dichiarante.

Sul modulo è necessario indicare da dove proviene il denaro, il nome della persona cui è destinato e l’uso che se ne intende fare.

In caso di dubbi legali rimane fondamentale rivolgersi a un esperto in materia per essere sempre aggiornati su possibili modifiche e/o integrazioni.

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Carta d’identità: quando è valida per l’espatrio e quando no

Ottenere il passaporto in tempi brevi è diventato ormai un miraggio, quindi molte persone decidono di viaggiare con la carta d’identità. In molti Paesi si può entrare avendo semplicemente questo unico documento di riconoscimento, purché però sia valido per l’espatrio. Come riconoscerlo, per evitare inconvenienti dell’ultimo momento? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Carta d’identità: quando è valida per l’espatrio

La carta d’identità può sostituire il passaporto per viaggiare all’estero? In alcuni casi sì: è importante che il documento sia valido per l’espatrio e che si vada solamente in quei Paesi dove agli italiani non è richiesto il passaporto. Vediamo nel dettaglio come funziona. Innanzitutto, dobbiamo capire se la nostra carta d’identità è valida per l’espatrio. Se il documento – in particolar modo quello cartaceo – è diventato illeggibile, è rotto o la foto non è più chiaramente riconoscibile, può facilmente non essere accettato per viaggiare al di fuori del nostro Paese.

Inoltre è importante controllare che non vi sia chiaramente stampata sopra la dicitura “non valida per l’espatrio”: sulla carta d’identità cartacea e sulla vecchia carta d’identità elettronica si dovrebbe trovare sul retro, mentre sulla nuova carta d’identità elettronica è scritta sul fronte, in basso a destra. Qualora non vi sia questa dicitura, il documento è considerato valido per l’espatrio. Attenzione però alle eventuali proroghe: se la validità della carta d’identità cartacea è stata estesa mediante timbro, non può più essere utilizzata per l’espatrio.

Cosa fare se la carta d’identità non è valida per l’espatrio

Nel caso in cui il nostro documento non fosse valido per l’espatrio, ma volessimo comunque viaggiare senza passaporto, occorre procedere subito con il rinnovo della carta d’identità. Come fare? Bisogna rivolgersi presso l’ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza, portando con sé una fototessera, il codice fiscale o la tessera sanitaria e il vecchio documento d’identità. Nel caso in cui quest’ultimo fosse andato perso, bisogna avere il passaporto o presentarsi con due testimoni muniti di documento di riconoscimento.

Al momento della richiesta della nuova carta d’identità (ormai la quasi totalità dei comuni italiani rilascia quella elettronica), bisogna specificare che la si desidera valida per l’espatrio. In caso contrario, verrà rilasciato un documento con la dicitura “non valida per l’espatrio”. La CIE viene spedita direttamente all’indirizzo del richiedente o presso l’ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza, nel giro di 6/10 giorni lavorativi. Per questo motivo è importante verificare la validità del documento con un buon anticipo rispetto alla partenza: il rischio è di non poter viaggiare.

In quali Paesi si può viaggiare senza passaporto

Vediamo infine quali sono i Paesi nei quali si può viaggiare muniti della sola carta d’identità valida per l’espatrio. Innanzitutto, vi sono i Paesi europei che aderiscono all’area Schengen: Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.

Si può poi entrare con la sola carta d’identità anche in Albania, Bosnia-Erzegovina, Gibilterra, Principato di Monaco, Repubblica di Montenegro (per un soggiorno di durata max. di 30 giorni) e Territori Francesi d’Oltremare. In Egitto è necessario portare con sé anche una foto per il visto, mentre in Marocco, in Tunisia e in Turchia la carta d’identità è sufficiente solo per chi entra con un viaggio organizzato.

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Come portare liquidi in aereo nel bagaglio a mano

I liquidi in aereo nel bagaglio a mano sono sottoposti a delle restrizioni per motivi di sicurezza, delle regole importanti da conoscere per evitare contrattempi.

Il trolley è un accessorio inseparabile per chi viaggia in aereo, grazie alle dimensioni contenute che consentono di riporlo nelle cappellerie e alle rotelle per trasportarlo senza sforzo. Tuttavia, prima di organizzare il trolley per un volo è importante sapere come portare i liquidi in aereo, in particolare quali sono consentiti nel bagagliaio a mano in base alla regole e alle normative di riferimento.

I liquidi in aereo, infatti, sono soggetti a delle norme di sicurezza specifiche per evitare incidenti a bordo, perciò bisogna sempre verificare quali prodotti possono essere portati con sé e in che modo vanno organizzati all’interno del trolley. Ecco cosa prevedono le regole per i liquidi nel bagagliaio a mano, per evitare inconvenienti e brutte sorprese ai controlli di sicurezza

Cosa posso portare nel bagagliaio a mano

Nel bagagliaio a mano è possibile portare alcuni prodotti liquidi senza limiti. Si tratta ad esempio degli alimenti per bambini, tra cui il latte artificiale in polvere, l’acqua sterilizzata per preparare il biberon e le pappe dei neonati e dei bambini piccoli. Anche i farmaci liquidi essenziali non sono soggetti a restrizioni, mentre per quelli non indispensabili valgono le stesse regole valide per gli altri liquidi. Si possono portare a bordo anche i liquidi acquistati nei duty free dell’aeroporto senza limiti.

Al contrario, alcuni liquidi sono sottoposti a delle limitazioni, come i prodotti spray, lozioni ed oli, i gel come il docciaschiuma, i profumi, i contenuti dei recipienti sotto pressione come i deodoranti e le miscele di liquidi, oltre ad acqua e bevande comprese le minestre e gli sciroppi. La lista completa è disponibile sul sito dell’ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, oppure sul portale della compagnia aerea con la quale bisogna volare.

Le norme sui liquidi in aereo non vengono definite dalle compagnie aeree ma dai vari stati, infatti i controlli sono effettuati dal personale dell’aeroporto. Per questo motivo le regole sono diverse in base al paese di destinazione, oppure a quello in cui viene realizzato lo scalo. Per viaggiare con serenità è opportuno informarsi bene prima di viaggiare, specialmente in caso di volo con uno o più scali, controllando le norme vigenti nel paese di transito per evitare di perdere i prodotti acquistati.

Le regole per i liquidi in aereo nel bagagliaio a mano

Le regole dell’aviazione civile prevedono la possibilità di portare nel bagagliaio a mano una quantità complessiva di 1 litro di liquidi, quindi è importante verificare che tutti i prodotti liquidi non superino questo limite prima di recarsi ai controlli di sicurezza. I liquidi devono essere sistemati in contenitori singoli con una capacità massima di 100 ml, perciò ogni prodotto contenente dei liquidi non deve superare questa quantità.

Tutti i liquidi vanno messi in un sacchetto o una borsa di plastica trasparente, per consentire agli addetti alla sicurezza di verificare il contenuto in modo rapido in caso di necessità. Il recipiente esterno deve essere richiudibile attraverso una zip o un altro sistema di chiusura, affinché possa essere aperto e chiuso senza difficoltà. Per quanto riguarda le dimensioni massime consentite, invece, le misure dell’involucro trasparente non devono superare 18 x 20 cm.

Inoltre, ogni passeggero a bordo può avere un solo sacchetto con 1 litro di liquidi totale, perciò le famiglie che viaggiano con dei bambini possono aggiungere una busta contenente liquidi per ogni figlio. Qualora ci si dimenticasse di riporre i liquidi nell’apposito sacchetto trasparente non bisogna preoccuparsi, infatti si possono acquistare direttamente in aeroporto presso il duty free. Questi articoli dovrebbero essere facili da prelevare, poiché viene richiesto spesso di toglierli dal bagagliaio durante i controlli di sicurezza.

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Aerei: scioperi, ritardi, overbooking e cancellazioni. Quali sono i diritti dei passeggeri

Nei periodi di punta, capita spesso che le compagnie aeree non riescano a far fronte all’enorme flusso di traffico passeggeri e per questo è facile che un volo parta in ritardo.

A volte ci si mette la sfortuna e un volo può addirittura venire cancellato, altre volte le categorie di lavoratori del settore dell’aviazione approfittano della grande richiesta di viaggi per far sentire meglio la loro voce e organizzano scioperi proprio nel momento peggiore.

Una volta sbollita la rabbia per l’inconveniente, il passeggero può consolarsi pensando di potersi comunque rivalere. Esistono infatti i cosiddetti diritti dei passeggeri che, secondo quanto riferito da AirHelp, l’85% dei viaggiatori non conoscono. Questa società specializzata nella difesa dei diritti dei passeggeri aerei ha aiutato più di 1,5 milioni di passeggeri a ricevere un risarcimento per
i disservizi aerei negli ultimi dieci anni. Ecco quali sono i loro utilissimi consigli.

La guida ai diritti dei passeggeri

In caso di disservizio da parte di una compagnia aerea, i viaggiatori sono tutelati dal Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento e del Consiglio europeo. Questo regolamento stabilisce che i viaggiatori hanno dei diritti. Ecco i principali:

  • Essere informati: i passeggeri sono tenuti a essere informati sullo stato del proprio volo e sui propri diritti a riguardo;
  • Volo sostitutivo: la compagnia aerea deve fornire un volo alternativo per la destinazione o un rimborso completo in tutti i casi di negato imbarco, cancellazione o mancata coincidenza;
  • Cibo e bevande: dopo alcune ore di ritardo (da due a quattro ore) o di cancellazione del volo, le compagnie aeree devono fornire ai passeggeri cibo e bevande (spesso sotto forma di buoni spendibili nei bar/ristoranti dello scalo);
  • Diritto all’alloggio: in caso di ritardo notturno, le compagnie aeree devono fornire ai passeggeri interessati un albergo per la notte e il trasporto da e per l’alloggio;
  • Rimborso del prezzo del biglietto e dei costi aggiuntivi: i passeggeri vittime di cancellazioni, overbooking, mancate coincidenze o ritardi superiori a cinque ore hanno diritto al rimborso integrale del prezzo del biglietto. Possono anche richiedere la copertura di eventuali costi aggiuntivi sostenuti a causa dell’interruzione del viaggio;
  • Rimborso del biglietto o imbarco sul volo alternativo: in tutti i casi di negato imbarco, cancellazione o mancata coincidenza, la compagnia aerea deve fornire, a scelta del passeggero, un volo alternativo per la destinazione finale o un rimborso completo del prezzo del biglietto pagato;
  • Risarcimento fino a 600 euro: per persona e per viaggio, per ritardi superiori a tre ore, cancellazioni effettuate meno di 14 giorni prima della partenza o negato imbarco, se la colpa è della compagnia aerea. Anche per i cambi di programma o le mancate coincidenze che causano un ritardo di oltre tre ore rispetto all’orario di arrivo previsto. Per il diritto al risarcimento si intende il diritto del passeggero a ottenere una somma di denaro quando il disservizio (ritardo superiore alle tre ore, cancellazione e negato imbarco) non è causato da circostanze straordinarie;
  • Rimborso del biglietto o imbarco sul volo alternativo e risarcimento: il rimborso del biglietto o l’imbarco su un volo alternativo non escludono, se previsto, il risarcimento;
  • Bagaglio danneggiato, ritardato o perso: le compagnie aeree sono tenute a riparare, sostituire o pagare eventuali danni al bagaglio o al suo contenuto. Il reclamo deve essere presentato entro sette giorni dall’arrivo al banco reclami o sul sito della compagnia aerea.

Documenti da conservare

Per far valere i propri diritti, i passeggeri sono tenuti a raccogliere e a conservare tutte le comunicazioni della compagnia aerea e tutta la documentazione relativa al viaggio, come la carta d’imbarco, le ricevute di eventuali articoli acquistati a causa della cancellazione del volo, le fotografie a volantini o tabelloni informativi che mostrano il servizio del volo e di annotare l’ora di arrivo a destinazione.

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Come arrivare all’aeroporto di Milano Linate

A partire dal 4 luglio 2023, raggiungere l’aeroporto di Milano Linate è molto semplice e, soprattutto, veloce.

La metropolitana della Linea 4 (Linea blu) collega la fermata di San Babila (capolinea provvisorio, fino all’apertura della fermata di San Cristoforo), in pieno centro, direttamente con il city airport in soli 12 minuti.

Fino ad allora, a collegare il centro di Milano con l’aeroporto c’era l’autobus della linea 73 che è stato sopresso e non esiste più.

Raggiungere l’aeroporto di Linate con la metropolitana

Le fermate da San Babila a Linate

Sono otto le fermate della metropolitana della Linea blu (4) tra il centro di Milano e lo scalo milanese e viceversa:

  • San Babila
  • Tricolore
  • Dateo
  • Susa
  • Argonne
  • Stazione Forlanini
  • Repetti
  • Linate Aeroporto

Entro ottobre 2024 aprono 13 fermate:

  • Sforza Policlinico
  • Santa Sofia
  • Vetra
  • De Amicis
  • Sant’Ambrogio
  • Coni Zugna
  • California
  • Bolivar
  • Tolstoj
  • Frattini
  • Gelsomini
  • Segneri
  • San Cristoforo FS

Quanto costa il biglietto della metropolitana

Il biglietto della metro che porta a Linate non ha alcun costo aggiuntivo rispetto al normale biglietto ATM (Azienza Tramviaria Milanese). Il biglietto singolo costa 2,20 euro ed è valido 90 minuti dalla prima convalida. Nel periodo di validità si possono quindi fare più viaggi in metro e su tutti gli altri mezzi pubblici di Milano per arrivare a destinazione.

Il biglietto giornaliero, che consente di viaggiare su tutti i mezzi pubblici per 24 ore, costa 7,60 euro. Esiste anche un biglietto che dura tre giorni e che costa 13 euro, ma è possibile acquistare un carnet da dieci corse che costa 19,50 euro. Sulla M4 funziona il pagamento contactless con carta di credito o bancomat.

Gli orari della Linea blu (Linea 4)

Le metropolitane della M4 sono in servizio tutti i giorni con i seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle 6 alle 22 (servizio notturno con NM4), dal venerdì alla domenica dalle 6 alle 0.30. Tutte le stazioni hanno ascensori e scale mobili.

Com’è fatto l’aeroporto di Milano Linate

Linate si è aggiudicato il premio come migliore aeroporto d’Europa nel 2023 secondo l’associazione Airports Council International (ACI). Lo scalo milanese è diventato il primo aeroporto italiano ad aver implementato e integrato all’interno dei propri processi il nuovo Regolamento delegato (EU) 2020/2148. Una struttura al passo con i tempi in cui tutti i nuovi requisiti di sicurezza sono stati adottati e sono garantiti.

Un aeroporto green

I lavori i restyling iniziati nel 2018 sono ben visibili nella nuova facciata e nei nuovi interni, realizzati con legno, piante, materiali naturali e linee di design grazie alla collaborazione con la Triennale e il Museo del Design Italiano, fiori all’occhiello del Capoluogo lombardo.

Tecnologie high tech

Linate è uno degli scali più tecnologici d’Italia. Sono attivi:

  • controllo biometrico facciale (face boarding)
  • controlli per il bagaglio a mano che consentono di non estrarre computer né device elettronici né liquidi in quantità superiore ai 100 ml
  • controlli radiogeni per i bagagli da imbarcare in stiva
  • poltrone dotate di prese elettriche e di USB
  • fast track a pagamento per tutti (10 euro)
  • Wi-Fi gratuito.
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Il gusto del mare in un’atmosfera incantevole

Se siete alla ricerca di un’esperienza culinaria unica, che unisca tradizione, autenticità e una vista mozzafiato sul mare, il ristorante Bellavista è il luogo perfetto. Situato nella suggestiva collina di Giulianova, in provincia di Teramo, questo ristorante storico è stato fondato nel 1975 dai coniugi Caralla e oggi è gestito con passione e dedizione dai loro figli Mirella, lo Chef e Roberta e Luigi, i responsabili di sala.

La storia del Bellavista è una storia di tradizione familiare che si tramanda di generazione in generazione. Ogni piatto è preparato con cura e rispetto per la cucina mediterranea e le radici abruzzesi, offrendo ai clienti un’esperienza autentica e genuina. I sapori semplici e le ricette tradizionali si fondono armoniosamente per creare un vero e proprio viaggio culinario nel cuore dell’Abruzzo.

Da assaggiare il celebre piatto pluripremiato!

La specialità del ristorante Bellavista è il celebre Brodetto alla Giuliese, un piatto che ha conquistato i palati di numerosi visitatori e che è stato premiato come il miglior Brodetto dell’Adriatico. Il brodetto, originariamente un piatto “povero” della cucina marinara, nasce infatti dalla generosità degli armatori che donavano ai pescatori i pesci meno pregiati.

Nel tempo, ogni regione e ogni zona ha personalizzato la ricetta base secondo la propria tradizione e rispettando la disponibilità del pescato. Per assaporare la speciale versione della famiglia Carella, basterà recarsi al ristorante Bellavista ogni giovedì.

Il Brodetto alla Giuliese è solo uno dei tanti piatti che il ristorante offre ai suoi ospiti. La vasta selezione di pesce fresco, preparato con maestria e creatività, soddisferà anche i palati più esigenti. Inoltre, il ristorante dispone di una pizzeria, dove lo storico pizzaiolo Biagio, con maestria ed esperienza, seleziona ingredienti di alta qualità per creare una pizza fragrante e facilmente digeribile, seguendo metodi e strumenti tradizionali.

Uno dei piatti di pesce del ristorante Bellavista a Giulianova
Uno dei piatti di pesce del ristorante Bellavista a Giulianova

Vivete un’esperienza sensoriale completa in una location incantevole.

Il ristorante Bellavista si trova in collina e offre una vista panoramica mozzafiato sul mare adriatico, creando un’atmosfera suggestiva e romantica.

La vista panoramica del ristorante Bellavista a Giulianova
La vista panoramica del ristorante Bellavista a Giulianova

E se desiderate godervi appieno l’esperienza magica del Bellavista, potete soggiornare presso il Bellavista Relax, un boutique hotel perfetto per la vostra vacanza da sogno.

Lasciatevi trasportare in un viaggio culinario che unisce tradizione, autenticità e una vista mare che vi lascerà senza fiato. Il ristorante Bellavista vi aspetta per regalarvi momenti indimenticabili.

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Una fuga romantica nel cuore di Giulianova

Siete alla ricerca di un luogo speciale dove trascorrere una fuga romantica? L’Hotel Bellavista Relax è la scelta ideale.

Situato nei pressi del suggestivo centro storico di Giulianova, lontano dalla frenesia della costa, ma comunque a soli un chilometro dal litorale giuliese, questo boutique hotel è un’oasi di tranquillità che offre una vista panoramica mozzafiato sulla costa adriatica. Le colline circostanti donano un tocco di magia e un’atmosfera romantica, mentre la vicinanza alle montagne abruzzesi permette di esplorare scenari naturali di incomparabile bellezza.

Le sei camere del Bellavista Relax, Perla, Oro, Argento, Ambra, Rubino e la Suite Swarovski, sono autentici gioielli di design.

Dettaglio della stanza Swarovski dell'Hotel Bellavista Relax
Dettaglio della stanza Swarovski dell’Hotel Bellavista Relax

L’arredamento, un mix intrigante di stile barocco moderno e contemporaneo, crea un’atmosfera unica e avvolgente. Ogni camera è dotata di un terrazzo privato, il luogo perfetto per ammirare l’alba, gustare un aperitivo o una cena romantica, o semplicemente rilassarsi di fronte alla vista panoramica.

Ma ciò che rende questo luogo davvero speciale è l’attenzione dedicata ai suoi ospiti. Il personale cortese e premuroso è sempre pronto a soddisfare ogni richiesta, garantendo servizi personalizzati per offrire un soggiorno unico e indimenticabile. È possibile prenotare un aperitivo di benvenuto, una cena privata sul terrazzo panoramico o addirittura gustare ostriche e champagne nella romantica cornice della Suite Swarovski, completa di vasca idromassaggio in camera.

Dettaglio vista panoramica dell'Hotel Bellavista Relax
Dettaglio vista panoramica dell’Hotel Bellavista Relax

La colazione sarà sempre una piacevole sorpresa, con il servizio in camera che permette agli ospiti di iniziare la giornata nel relax assoluto. Per chi vuole concedersi un momento di puro benessere, è possibile richiedere un massaggio rigenerante direttamente nella propria stanza. La vostra esperienza sarà arricchita anche dalla possibilità di cenare al ristorante Bellavista che vi permetterà di gustare deliziosi piatti preparati con ingredienti freschi e locali.

Bellavista Relax è un luogo perfetto per un weekend romantico anche per la sua posizione strategica. Soggiornando presso l’hotel è possibile esplorare tutte le attrazioni turistiche della zona, come il famoso centro di produzione di ceramiche di Castelli, o raggiungere il mare e le spiagge di Giulianova.

Regalatevi un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax e della bellezza, con una vista mozzafiato sul mare che renderà il vostro soggiorno davvero magico.

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Safari e mare: come organizzare un viaggio in Kenya

Un viaggio in Kenya è un sogno per moltissimi turisti in tutto il mondo e i motivi sono facili da capire: la meraviglia dei parchi nazionali e le spiagge da favola.

Si tratta di una meta ideale per chi ama unire mare cristallino e natura selvaggia e vivere una vacanza avventurosa di cui serbare il ricordo per tutta la vita.

Ma come si organizza un indimenticabile viaggio in Kenya tra safari e mare? Vediamo più nel dettaglio.

I consigli utili prima di partire

La pianificazione del viaggio è un momento cruciale e sono varie le domande che sorgono prima di partire: quando andare? Come arrivare? Quali sono i documenti necessari? E la sicurezza?

Chiariamo punto per punto.

Quando andare in Kenya

Il Kenya si trova al centro dell’Africa, più o meno nella zona dell’Equatore, e il clima è caldo tutto l’anno.

Occorre, però, ricordare che febbraio, marzo e aprile sono i mesi meno adatti a causa delle piogge torrenziali che possono verificarsi: è, infatti, la “stagione delle lunghe piogge”.

Di contro, da giugno a settembre (la cosiddetta “stagione secca”), è il periodo perfetto con temperature attorno ai 30 gradi durante il giorno.

Come arrivare

Di solito, una delle soluzioni più adottate è quella di affidarsi a tour operator che organizzano tour del Kenya con volo charter e soggiorno inclusi: è una soluzione economica, con atterraggio a Mombasa (la seconda città più grande del Kenya) e viaggio in bus per raggiungere la destinazione prescelta.

Chi sceglie il “fai da te”, invece, può optare per varie compagnie aeree e atterrare a Nairobi, la capitale.

Documenti necessari e vaccinazioni

Per l’ingresso nel Paese, è necessario il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi: per gli italiani, il visto non è richiesto.

Non sono previste vaccinazioni obbligatorie ma sono consigliati la profilassi antimalarica e il vaccino contro la febbre gialla.

Carte di credito e valuta

Le carte di credito vengono accettate soltanto nei resort e in locali di un certo livello.

Il consiglio è quello di disporre, per gli acquisti e per mance, di contanti nella valuta locale, lo scellino kenyota.

Sicurezza in Kenya

Per la propria sicurezza durante la vacanza in Kenya, è opportuno osservare alcune semplici regole.

Non portare con sé molti contanti in giro, evitare di spostarsi da soli, conservare il passaporto originale in camera e munirsi di una copia quando si è fuori, e rivolgersi ai tour operator per l’organizzazione delle escursioni altrimenti è probabile incappare in fregature.

Safari e mare: tutto il fascino del Kenya

Il Kenya conquista al primo sguardo: i monumentali baobab, gli alberi di mango, la vegetazione lussureggiante, le palme dall’atmosfera esotica, le spiagge da sogno e i grandi parchi nazionali non possono lasciare indifferenti.

Parlando di safari, il Paese vanta alcuni tra i parchi più affascinanti dell’Africa dove vivere l’emozione di safari unici: mete top sono il Tsavo Est, il più vicino al mare, il Tvaso Ovest, l’Amboseli e il Masai Mara.

L’Amboseli dona la vista mozzafiato del Kilimangiaro, l’antico vulcano che svetta in Tanzania, mentre il Masai Mara è la terra della tribù Masai ed è interessato dalla “magica” migrazione degli gnu e delle zebre, uno spettacolo che, ogni anno, coinvolge migliaia di animali che, dalle pianure del Serengeti in Tanzania si spostano al Masai Mara e viceversa seguendo il ciclo naturale delle piogge.

Per quanto riguarda, invece, le spiagge, qui sono a dir poco meravigliose, lambite dalle limpide e tiepide acque dell’Oceano Indiano.

In più, ogni sei ore, va in scena il fenomeno delle maree che ricoprono la spiaggia oppure si ritirano lasciando chilometri e chilometri di sabbia bianchissima e finissima.

Tra le località più gettonate troviamo Malindi e Watamu, quest’ultima più “intima e raccolta” rispetto alla prima.

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Picnic e barbecue nelle spiagge wild

Quale miglior sensazione di godervi una spiaggia libera, selvaggia e magari “disabitata” dove dimenticarvi del mondo e di tutte le sue frenesie? Vi lascerete volentieri sovrastare dalla natura incontaminata e dall’acqua cristallina delle spiagge, verrete bombardati da un’esplosione di colori e respirerete a pieni polmoni l’aria pulita delle spiagge … ma si sa, l’aria pura ristora i polmoni ma non la panza 😉 … che c’è di meglio se non godervi una giornata piena al torrente, e premiarvi con un ricco picnic?

Picnic

Per un picnic coi fiocchi é sicuramente utile un thermos, meglio se sotto forma di zaino termico porta vivande. Tenetelo freddo con il ghiaccio sintetico oppure fatene di vostri congelando bottigliette di plastica piene d’acqua: quando il ghiaccio tornerà acqua potrete berla, senza lo svantaggio di un peso doppio!

Nei comuni supermercati si trova tutto il necessario per un picnic coi fiocchi.

Mozzarella o altro formaggio (il secondo di norma si conserva più a lungo), affettati e pomodori per fare panini. Frutta e verdura: mele, pere, pesche, uva e carote.

Privilegiate i contenitori di plastica chiusi ermeticamente e, per i vegetali, contenitori di plastica rigidi in modo da proteggerli da urti che ne accelerano la decomposizione.

Per una giornata 2 litri d’acqua a persona dovrebbero essere sufficienti.

Il pane dura uno al massimo due giorni a meno non compriate alcune categorie in commercio in contenitori di plastica morbida che durano anche più giorni (es.: la Pagnotta Rustica del Mulino Bianco).

Le focacce alle verdure (es. pomodorini) sono una pratica alternativa che tagliano i tempi di produzione del panino e la lista della spesa. E potreste ricorrere a formaggi stagionati tipo parmigiano, facile da consumare, per supportare il pasto dal punto di vista proteico.

Non può mancare la frutta secca, sia a guscio che disidratata, che grazie alle sue peculiari componenti nutritive, è uno dei migliori alleati dell’attività fisica e del trekking, se consumata nelle giuste proporzioni. La frutta disidratata ha un buon contenuto di zuccheri semplici, quindi di riserve energetiche prontamente disponibili, e di potassio, fondamentale per la contrazione muscolare. Nella frutta a guscio, invece, in generale è elevato il contenuto di grassi, ma di quelli “buoni” ossia gli insaturi che dovrebbero prevalere nella nostra alimentazione.

Frutta secca a guscio e disidradata
Frutta secca a guscio e disidradata

Barbecue

Se volete godervi l’intera giornata al torrente senza rinunciare ad un pranzo da re, la soluzione può essere un barbecue in riva al torrente, ampiamente praticato dai bagnanti.

Presuppone un’attrezzatura più ingombrante ma se siete più persone potrete dividervi il peso.

In sostanza basta una griglia semplice che appoggerete in una struttura circolare in sassi che costruirete sul greto asciutto del fiume per circoscrivere il fuoco e le braci.

Struttura circolare in sassi per circoscrivere fuoco e braci
Struttura circolare in sassi per circoscrivere fuoco e braci

Tutto il necessario per accendere il fuoco, tra cui molto utile della diavolina che aiuta in caso di legna umida. Il fuoco va acceso sempre lontano dalla vegetazione, non solo quella a terra ma anche quella “aerea”, come ad esempio la chioma degli alberi. Assicuratevi che nel luogo scelto, l’accensione dei fuochi sia consentito dalla legge.

Non dovreste avere difficoltà a trovare legna sul posto, ma una confezione di carbonella per sicurezza non guasta. È poi sicuramente utile una pinza per braci ed una per le carni.

La carne naturalmente: se conservata con i metodi menzionati per il picnic, non dura più di una giornata ed è consigliabile comprarla non più di 3-4 ore dal consumo.

Patate e cipolle al cartoccio sono un contorno ottimo e facile da gestire nell’economia del barbecue. Si avvolgono nell’alluminio e si cuociono nella fase di preparazione della brace: si buttano cioè nella fiamma viva per 30-45 minuti.

Se volete un dolce “alla brace”, attendete che la brace si faccia cenere e ricopritene delle banane senza levargli la buccia. Lasciate dieci minuti in caldo, sbucciate e mangiate delle ottime “banane alla cenere”.

Non dimenticate coltello e salviette di carta per il picnic, ed un set più completo di posate nel caso del barbecue. Un coltellino svizzero è ideale per entrambi.

Qualsiasi sia la vostra scelta, ricordate che i corsi d’acqua e le spiagge wild sono posti liberi, il cui equilibrio ambientale non dipende da altri se non da voi: portatevi sempre una busta per la spazzatura e ripulite la zona di ogni detrito prodotto prima di andarvene.