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Come viaggiare in Cina senza visto

Un vasto territorio che racconta una storia lunghissima, immersa in meraviglie naturali e strutture risalenti all’antico impero alternate alle grandi città contemporanee: viaggiare in Cina è un’esperienza sorprendente tra modernità, tradizioni millenarie e filosofie antiche.

Con il passare del tempo il colosso asiatico ha puntato sempre più sul turismo, aprendo le proprie frontiere ai viaggiatori provenienti da moltissimi Paesi nel mondo. Nonostante ciò, esistono alcune restrizioni e regole da seguire per poter viaggiare nella terra delle antiche dinastie: una di queste permette di raggiungerla senza visto. Vediamo come viaggiare in Cina senza preoccuparsi di richiedere questo documento d’ingresso nel Paese.

Viaggiare in Cina senza visto: regole ed esenzioni

Le pratiche burocratiche lente e macchinose per ottenere un visto sono quel fattore che spesso fa desistere i viaggiatori dallo scegliere una determinata meta turistica. La procedura, inoltre, comporta costi aggiuntivi sul budget della vacanza, che solitamente vanno dai 130 euro circa ai quasi 200 euro.

Per incentivare il turismo e rendere più agevole l’ingresso dei viaggiatori, la Cina ha allargato le già presenti politiche “visa-free” che in precedenza permettevano di transitare per 24, 72 o 144 ore in determinate città e zone del territorio cinese senza visto: dal 1 dicembre 2023 e fino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani in possesso di passaporto ordinario possono viaggiare in Cina per motivi di affari, turismo, visite a familiari e amici o per transito. Sono 15 i giorni di soggiorno concessi per la permanenza in questo Paese senza dover richiedere il visto d’ingresso.

Tale misura “visa-free” non riguarda soltanto l’Italia. Anche i cittadini provenienti da Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Malesia possono soggiornare in Cina per un massimo di 15 giorni senza visto. L’unico requisito richiesto per poter superare la frontiera cinese, sia per l’Italia che per gli altri Paesi rientranti nell’estensione, è il possesso del passaporto, che deve avere almeno 6 mesi di validità residua.

In ogni caso, prima di organizzare un viaggio in terra cinese, il consiglio è quello di consultare il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che aggiorna costantemente i cittadini in merito a requisiti di viaggio e sicurezza in tutti i luoghi del mondo.

Quando va richiesto il visto per entrare in Cina

Come anticipato, grazie alla convenzione con l’Italia, il soggiorno in Cina è possibile per motivi di affari, turismo, visite a familiari e amici o per transito. In tutti gli altri casi, invece, è obbligatorio presentarlo alla frontiera. Quando va richiesto, quindi, il visto d’ingresso? Ecco tutti i casi in cui non vale l’esenzione dal visto:

  • Per ottenere un permesso di lavoro (visto di tipo Z)
  • Per studio (visto di tipo X)
  • Per i membri di equipaggio (visto di tipo C)
  • Per scambi culturali (visto di tipo F)
  • Nel caso in cui serva un visto multiplo valido per entrare e uscire dal Paese più volte fino a esaurimento dei giorni di permanenza concessi
  • Per soggiorni superiori ai 15 giorni

In tutti questi casi sarà quindi necessario procedere con la richiesta di emissione del visto per l’ingresso in Cina.

Come richiedere il visto turistico per la Cina

Se il vostro viaggio alla scoperta del territorio cinese prevede una permanenza maggiore ai 15 giorni (o rientrate in uno degli altri casi in cui non vale l’esenzione) allora dovrete richiedere il visto turistico d’ingresso. Per farlo è necessario rivolgersi al Consolato Cinese di Firenze (per Toscana, Umbria, Marche e Liguria) o al Chinese VISA Application Service Center di Milano per le regioni del Nord e di Roma per quelle del Sud. Sono necessari i documenti di riconoscimento, il passaporto, il modulo di richiesta e le fototessere.

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Coachella Festival: tutto quello che c’è da sapere

Un tripudio di colori, stili eccentrici e musiche da tutto il mondo si uniscono in una party esclusivo che non smette di fare tendenza. È il Coachella Festival, l’evento annuale che ospita gli artisti più in voga del panorama musicale mondiale.

Se state progettando un viaggio negli Stati Uniti ad aprile, allora potreste pensare di raggiungere la California del sud: qui, all’Empire Polo Fields di Indio, prende vita una delle rassegne musicali più celebri al mondo, non a caso soprannominata “la Woodstock degli anni 2000″. Un evento imperdibile, che ogni anno attira migliaia di persone provenienti da tutto il globo.

Il Coachella Valley Music and Arts Festival si tiene ogni anno a Indio, all’interno della Coachella Valley. Ecco alcune dritte per godervi al meglio questo appuntamento, diventato un cult per gli amanti della musica e non solo.

Coachella Festival: il successo dalle origini

Con un nome che deriva dal simbolo di Città del Messico, ovvero il serpente, il Coachella Festival prende vita ogni anno negli ultimi week end di aprile, sulla spianata desertica dell’Empire Polo Club di Indio, in California. Proprio l’ampiezza di questa location ha permesso l’organizzazione e lo sviluppo di grandi eventi musicali che si rivelano ogni anno un grande successo: basti pensare che nella prima edizione, nell’ottobre del 1999, sono stati venduti circa 40 mila biglietti, mentre nell’aprile del 2017 si è passati a ben 250 mila ingressi.

La quantità di artisti che si sono esibiti sui palchi del Coachella Valley Music and Arts Festival è enorme e i generi spaziano dal pop all’alternative rock, fino alla musica elettronica. Ma non parliamo soltanto di un festival musicale: il Coachella è divenuto nel tempo un vero e proprio evento culturale e artistico, che detta nuovi stili e tendenze nel campo della moda e del lifestyle, tanto che è nato lo “stile Coachella”, cavalcato da numerosi vip e influencer che vi si recano per promuovere outflit, accessori e acconciature: look eccentrici con colori accentuati, abiti lunghi e svolazzanti, stili hippie con stampe etniche e fiori, stivaletti da cowboy e sandali, gioielli appariscenti e capelli con treccine, onde, brillantini e molto altro.

Come arrivare al Coachella Festival

Per raggiungere la Coachella Valley californiana, che ospita il Festival, partendo dall’Italia è necessario prendere un areo diretto a Los Angeles (LAX), San Diego (SAN) oppure Palm Springs (PSP), con United Airlines, Air Canada, Alaska Airlines o American Airlines. Da questi aeroporti si hanno tre opzioni per raggiungere Indio: tramite un volo interno, con bus navetta o con un’auto. 

Da Los Angeles (2 ore di distanza), San Diego (2,5 ore) e Palm Springs (la più vicina al festival, a 30 minuti) sono disponibili i Valley Shuttle Service, per arrivare via terra. Spesso questo servizio è scelto da coloro che acquistano un pacchetto per l’evento comprensivo di volo e hotel.

Un’alternativa comoda è il noleggio di un’auto oppure la condivisione di un passaggio tramite le note app di carpooling. Una scelta, questa, che potrebbe farvi risparmiare anche parecchi soldi sul trasporto dandovi allo stesso tempo l’opportunità di socializzare con persone del posto.

Nei week end in cui si svolge il festival in genere le strade sono molto trafficate. Per questo si consiglia di anticipare il viaggio a Indio o a Palm Springs (le cittadine più vicine) a inizio settimana, in modo da non rimanere imbottigliati nelle strade affollate. In questo modo riuscirete anche a combattere il jet lag adeguandovi al nuovo fuso orario e potrete caricarvi per il grande evento musicale e artistico. Per raggiungere la location del Coachella da Indio, poi, si dovrà prendere una navetta per un breve tragitto.

Dove dormire per assistere al Coachella

Dal 2003 il Coachella Festival mette a disposizione anche un campeggio per coloro che vogliono vivere l’avventura fino in fondo: vengono infatti installate strutture per camping con tende e stazioni per camper e caravan.

In alternativa, potrete recarvi a Palm Springs (anche se è più cara), ad Indio oppure nella vicina Lake Colorado. Qui si può dormire in un camping con tende ispirate a quelle indiane, oppure nelle Safari Tents. Nei dintorni non mancano poi gli hotel e i resort. Qui troverete una vasta scelta, ma alcuni sono davvero particolari, come The Chateau at Lake ed Embassy Suites a La Quinta.

Se noleggiate un’auto, potete pensare di cercare un hotel più economico in cittadine poco più lontane come Agua Caliente, Beaumont o Cabazon, per poi recarvi al festival con il mezzo affittato.

Dove mangiare

Se il Coachella è un festival dove le tendenze musicali, artistiche e stilistiche danno il meglio di sé, non sono di meno anche le tendenze culinarie. Sono centinaia i food truck disseminati nel parco, sicuramente una caratteristica del festival, mentre gli amanti del gourmet possono mangiare in uno dei pop-up restaurant presenti, ossia veri e propri ristoranti stellati che propongono piatti ricercati e alternativi.

Non mancano i cocktail speciali e la vasta selezione di birre artigianali, oltre ai dissetanti bicchieri di fresh lemonade. Un’offerta gastronomica diversificata e che accontenta tutte le tendenze del mondo food: dai patti healthy, alle poke bowl, fino alle scelte senza glutine e vegane. Un’esplosione di sapori e colori in uno degli eventi musicali più trendy del mondo.

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Che cosa sono e come prenotare una crociera per single

Sono un modo per conoscere nuove persone e per scoprire luoghi e culture differenti: le crociere per single sono l’occasione perfetta per viaggiare e magari per, perché no, trovare la persona più adatta a noi. Divertimento, ma anche comodità e la possibilità di rilassarsi per qualche giorno sono tra gli ingredienti principali che offrono queste tipologie di viaggio, a cui si aggiunge la molla che spinge ogni viaggiatore a partire: conoscere posti nuovi, arricchire il proprio bagaglio culturale, esplorare il mondo e provare l’ebrezza dell’avventura.

Tutto quello che c’è da sapere sulle crociere per single: che cosa sono e come prenotarle.

Crociere per single: di che cosa si tratta

Tantissime attività coinvolgenti e per tutti i gusti: scegliere una crociera per single significa non solo programmare una vacanza in cui non ci si annoierà mai, ma anche darsi l’opportunità di fare nuovi incontri.

Tra le varie opzioni, che vengono proposte dalle compagnie di navigazione, ci sono tantissime attività coinvolgenti che permettono nuovi incontri: da quelle sportive, al ballo, senza dimenticare la possibilità di partecipare alle escursioni quando la nave è ferma nel porto.

Le destinazioni sono le più disparate, così come la durata della crociera che può partire da cinque notti ma durare anche molto di più.

Le compagnie possono proporre offerte speciali per chi viaggia da solo e ce ne sono alcune che propongo attività proprio per quei passeggeri che viaggiano da soli. Si tratta di occasioni perfette per fare nuove amicizie e conoscere persone: così, anche se si parte da soli, c’è l’opportunità di non sentirsi tali.

Come prenotare una crociera per single

Ci sono diversi metodi per prenotare una crociera per single. Uno di questi è affidarsi a un’agenzia di viaggio che può segnalare le tratte, le proposte e le offerte più interessanti.

Se, invece, si preferisce il fai da te allora si deve procedere con una ricerca valutando i vari pacchetti. Se si volesse optare per una determinata compagnia di navigazione si può utilizzare direttamente il suo sito. Per fare degli esempi: sia Costa Crociere che MSC al momento offrono delle promo per chi viaggia da solo, mentre la Norwegian Cruise Life mette a dispozione cabine realizzate appositamente. Inoltre vi è anche uno spazio dedicato a chi viaggia da solo, per agevolare l’incontro di nuove persone.

Vi sono anche organizzatori di vacanze ed eventi tramite i quali è possibile prenotare direttamente la crociera per single che più interessa scegliendo da un ricco catalogo di opzioni con compagnie di navigazioni diverse. Alcuni tour operator propongono crociere per single anche suddivise in base alle fasce d’età.

Le opzioni di viaggio sono davvero le più variegate tra quelle che portano alla scoperta di varie zone del Mediterraneo, a quelle che permettono di esplorare le aree del nord, senza dimenticare i viaggi dall’altra parte del mondo in location da cartolina.

Si tratta senza dubbio di un modo perfetto per conoscere persone, magari anche senza essere alla ricerca dell’amore ma – più semplicemente – per fare amicizia e trascorrere una vacanza con altri divertendosi e condividendo l’esperienza della crociera. Una tipologia di viaggio molto apprezzata, non solo perché permette di esplorare il mare e di ammirare il suo orizzonte sconfinato, ma fatta di tante attività a bordo, di escursioni e di momenti da dedicare al relax grazie alle spa e alla possibilità di godersi il sole a bordo piscina.

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Come affrontare un lungo viaggio in nave

La bellezza di partire sta anche nel viaggio, non solo nella meta. Proprio per questa ragione è importante rendere ogni esperienza indimenticabile. Se per raggiungere la vostra prossima destinazione dovrete affrontare un lungo viaggio in nave è bene sapere che ci sono alcune cose da fare per rendere la traversata più piacevole e non farsi mai prendere dalla noia o dalla smania di arrivare.

Godersi il percorso è parte integrante della vacanza, sia che siate da soli sia che viaggiate in compagnia di altre persone. Cosa fare durante un viaggio in nave, per combattere il rischio di annoiarsi e per vivere questa esperienza pienamente.

Viaggio in nave, le cose da fare durante la traversata

Ci sono mete che si possono raggiungere solamente dopo tante ore di nave, ma questo non deve scoraggiare nessuno: si tratta di un’esperienza indimenticabile se la si vive con la giusta predisposizione d’animo e con la voglia di affrontare il viaggio con l’entusiasmo necessario.

Vale la pena fare un giro sulla nave, osservare il mare da una prospettiva diversa oppure lasciarsi ammaliare dalle stelle: quando si è al buio il cielo appare in tutta la sua magnificenza.

In molte navi vi sono ristorante, sala shopping, area bimbi: durante l’esplorazione si può anche decidere di fermarsi in uno degli spazi e godersi l’esperienza. Inoltre, se si viaggia di giorno, ci si può anche rilassare sotto il sole.

Sedile o cabina: cosa fare

Ovviamente le cose cambiano a seconda che la prenotazione comprenda una cabina o solo un posto poltrona o ponte.

In questo secondo caso, infatti, non si hanno la privacy e la comodità della camera privata. Quindi è bene occupare il proprio posto e cercare di non lasciarlo, oppure di non abbandonare lì oggetti preziosi. Se, invece, si ha una cabina diventa tutto più semplice poiché ci si può ritirare nella propria stanza per riposare comodamente e senza essere disturbati. Ovviamente ci sono differenze di costo che vanno calcolate all’atto della prenotazione.

Cosa portare con sé durante un lungo viaggio in nave

Ci sono alcuni oggetti utili che serve portare con sé quando si deve affrontare un lungo viaggio in nave. A partire da tutto il necessario per il riposo, soprattutto se non si ha una cabina privata. Come quando si vuole dormire in aereo o in pullman, quindi, serviranno tappi per le orecchie, mascherina per schermare la luce, un cuscino di piccole dimensioni e un sacco a pelo (eventualmente, se non si ha, può andare bene una coperta). Si può anche portare un materassino gonfiabile in caso si voglia provare a dormire per terra.

Per ingannare il tempo, invece, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si può optare per un buon libro (oppure caricarne un paio sull’eReader se la traversata è particolarmente lunga) magari di viaggio o di avventura, per entrare già nella mentalità giusta per la vacanza.

Se si ha un tablet, ma in alternativa va benissimo anche un cellulare, si possono guardare film e serie tv. Attenzione, però, non è detto ci sia il wi-fi: in questo caso si possono scaricare sulle apposite applicazioni dei canali in streaming per poter vedere ciò che più piace anche in assenza di rete. Non devono mancare dei giochi: che vanno bene sia per i viaggi con bambini, sia in compagnia di coetanei e anche da soli. Qualche attività ludica è perfetta per ingannare il tempo.

E poi spuntini, acqua e musica: il viaggio in nave trascorrerà talmente velocemente che non ve ne renderete neppure conto.

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Quanto costa noleggiare un camper

Vita in camper, la si ama o la si odia. Con la propria “casetta” a quattro ruote si possono esplorare tutti i luoghi più interessanti, collezionando ricordi indelebili di viaggi itineranti in giro per il mondo. Molti sono affascinati da questa modalità di viaggio, ma non tutti ne sono portati. Per questo è importante valutare attentamente se ricorrere all’acquisto o al noleggio del camper, oppure se optare per il classico pernottamento in hotel o Bed and Breakfast.

Se però siete certi di volervi cimentare in una vacanza su ruote, ecco una guida al noleggio del mezzo ideale, che chiarisce una delle domande più gettonate quando si parla di viaggi on the road: quanto costa affittare un camper?

Quanto costa noleggiare un camper: prezzi

Se siete alle prime esperienze con il camper e state ancora valutando se impegnarvi nell’acquisto di un mezzo, la soluzione del noleggio è sicuramente ideale per capire quanto si è portati per questa modalità di viaggio, che permette una pressoché assoluta libertà di spostamento, ma anche qualche limitazione sulle comodità.

Se la scelta per il vostro prossimo viaggio on the road ricade sull’affitto di un camper, un dubbio potrebbe sorgere spontaneo: quanto costa il noleggio di questo mezzo di trasporto?

Solitamente, i prezzi dipendono da diversi fattori che possono incidere anche in maniera significativa sul costo totale della vacanza. È essenziale valutare:

  • Il periodo dell’anno in cui si vuole viaggiare
  • La durata del noleggio
  • Limitazioni al chilometraggio e altre tariffe dell’agenzia di noleggio
  • Il modello del veicolo scelto e la dimensione

Partiamo dal valutare il periodo dell’anno in cui si intende viaggiare: l’alta stagione è quella più costosa, ma questo vale per qualsiasi sistemazione per il pernottamento in vacanza. In generale, il costo medio di affitto di un camper in bassa e media stagione si aggira tra i 70 e i 150 euro al giorno, mentre in alta stagione (luglio e agosto) può raggiungere anche i 250 euro giornalieri. Mediamente, in alta stagione il totale di un noleggio si aggira tra i 1.200 e i 1.800 euro complessivi per una settimana in camper classico (6/7 posti).

Per quanto i prezzi per il noleggio di camper possano sembrare elevati, in realtà spesso comportano un evidente risparmio se paragonati a una vacanza trascorsa in hotel e costosi resort. Un consiglio per risparmiare è quello di muoversi con largo anticipo nella prenotazione del mezzo, in modo da spuntare i prezzi migliori.

Un altro aspetto che incide sul prezzo del noleggio di un camper è la durata del nolo. Chiaramente, l’importo varia in proporzione al numero di giorni di affitto, anche se esistono formule con prezzi agevolati per periodi lunghi o pacchetti specifici per il week end.

L’agenzia di noleggio può inoltre imporre dei costi di manutenzione (come quelli relativi alla pulizia del mezzo o legati al bagno chimico e alle bombole di gas), e costi aggiuntivi per ogni chilometro percorso oltre il limite in caso non si scelga il chilometraggio illimitato (solitamente si parla di 20/30 centesimi per ogni chilometro aggiuntivo).

Un fattore che influenza in modo decisivo il costo del noleggio è la tipologia di mezzo che viene scelto per il viaggio. In base al numero di persone e agli accessori di cui si necessita, varia anche il prezzo.

Tipologie di mezzi per viaggi on the road: modelli e dimensioni

Non esiste soltanto il classico camper da 6/7 posti. In base al numero di persone che vogliono intraprendere il viaggio on the road, esistono diverse soluzioni con misure alternative, che si traducono anche in differenti costi di affitto. La distinzione principale è tra:

  • Furgonato o Van
  • Mansardato
  • Semintegrale
  • Profilato
  • Motorhome

I furgonati sono tra i modelli più semplici e snelli, dalle dimensioni contenute. In caso di viaggi brevi, magari in coppia, questo furgone adibito a spazio vivibile potrebbe rappresentare la soluzione ideale. A differenza di un camper di grandi dimensioni, si avrà il vantaggio di potersi spostare di continuo, avendo a disposizione un mezzo particolarmente agile. Le dimensioni hanno inoltre un chiaro impatto sui consumi di carburante e dunque sul budget della vacanza. Molte coppie tendono a optare per il classico modello di van Volkswagen, più accattivante per giovani e nostalgici, con spazi ridotti e senza bagno. Un furgoncino con tetto sollevabile, per un viaggio all’aria aperta, ma con stile.

Per un viaggio con amici o parenti che preveda un numero più elevato di persone (fino a 7 posti letto), si consiglia un camper mansardato o autocaravan. Il nome deriva dallo spazio vivibile ricavato al di sopra dell’abitacolo di guida, che contiene un letto matrimoniale con tanto di vista panoramica. In alternativa, chi ama viaggiare comodo, può optare per un camper semintegrale: una tipologia di camper ampio e confortevole, con un buon isolamento termico, ma senza letto matrimoniale sopra alla cabina.

A seconda delle proprie esigenze si potrà optare anche per un camper profilato, che rappresenta una via di mezzo tra i modelli in precedenza illustrati. Vanta una maggiore agilità rispetto al mansardato, non essendoci il “piano superiore”, ma ovviamente non raggiunge i livelli di risparmio di un furgonato. Se si viaggia in tre può rappresentare però il giusto compromesso tra spazio e consumi.

Infine, la soluzione più spaziosa, ma spesso più costosa, è quella dei motorhome: camper di grandi dimensioni che sfruttano anche lo spazio della cabina, che non rimane più separata, ma che fa parte degli spazi abitabili del mezzo.

Quanto costa una vacanza in camper: altre voci di costo

Abbiamo visto quanto si deve spendere per noleggiare un camper, ma il costo totale di una vacanza on the road è influenzato anche da altri fattori. Tra questi si trovano le spese per il carburante (che possono essere previste se si prepara in anticipo un itinerario abbastanza dettagliato sugli spostamenti) e i pedaggi autostradali (che possono differire in ogni Paese). Inoltre, in molti casi ci si deve recare in campeggi o aree di sosta designati per lo stazionamento in camper, per cui è necessario aggiungere anche il prezzo di affitto delle apposite piazzole.

Inoltre, vanno conteggiati anche i costi per visitare punti di interesse a pagamento e quelli legati al cibo, che possono essere limitati acquistando gli alimenti al supermercato e cucinandoli con gli strumenti presenti nel camper.

Vacanza in camper

Fonte: iStock

Viaggio in camper immersi nella natura
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Quali sono i posti più sporchi nella stanza di un hotel?

Vengono utilizzate da tantissimi ospiti diversi e, nonostante la pulizia, possono essere davvero dei ricettacoli di germi: sono le camere di hotel, dove vi sono alcuni posti, oggetti e punti che possono essere più sporchi di altri. Sì, anche se vengono puliti.

Quali sono le aree e gli oggetti a cui prestare maggiore attenzione? Diversi ed è importante saperlo, soprattutto se si è persone particolarmente attente all’igiene.

Una ricerca, inoltre, ha individuato i posti più sporchi degli hotel e ci offre una breve panoramica delle cose da evitare. Inoltre sapere a cosa prestare attenzione ci aiuta a correre ai ripari.

I posti sporchi nelle stanze degli hotel

La pulizia potrebbe essere maniacale, ma non importa: le stanze degli hotel nascondono alcuni posti più sporchi di altri. A tracciare una guida, ad esempio, era stata una ricerca di Travel Math dal titolo Hotel Hygiene Exposed che aveva analizzato le camere di nove strutture che si trovano negli Stati Uniti.

I risultati avevano sottolineato che l’oggetto più contaminato che si trova nella camera di un albergo è il telecomando. Come rimediare? Portando con sé delle salviette disinfettanti o uno spray da borsa: tra l’altro si tratta di uno di quegli oggetti particolarmente utili quando si viaggia che aiutano a farlo con maggiore serenità.

Tra i posti più sporchi, invece, ci sono le superfici del bagno e in particolare il lavandino.  Attenzione anche al bicchiere, per chi è particolarmente attento meglio procedere con un’ulteriore pulizia se non si tratta di un oggetto monouso. Anche se esteticamente meno belli ed eleganti, i bicchieri in plastica fasciati nella pellicola sono la scelta più igienica di tutte.

E per quanto riguarda il letto? Attenzione ai copriletti e ai runner: mentre le lenzuola vengono sicuramente cambiate da un ospite all’altro (e negli hotel con maggiore numero di stelle si procede alla pulizia della stanza anche più volte durante il corso della giornata) non è detto che lo stesso accada con copriletti, piumoni e coperte poste sopra il letto.  Stessa cosa vale per le tende: ovviamente queste non cambiano da un ospite all’altro, per cui lavarsi bene le mani quando le si tocca.

Attenzione anche a bollitori o macchine del caffè: per quanto siano stati pulti, sono comunque stati usati da altre persone.

Fuori dalla camera, quali sono i punti più sporchi in un hotel

Anche all’interno della struttura alberghiera ci sono delle cose che sono più sporche di altre. Quali? Le pulsantiere degli ascensori, ad esempio. Immaginatevi da quante persone vengono toccate, proprio come accade nei palazzi e negli edifici che ospitano uffici. Cosa fare? Lavarsi sempre le mani dopo aver schiacciato un pulsante o un interruttore della luce, oppure portare con sé del gel igienizzante.

Lo stesso potrebbe verificarsi anche nella camera da letto, quindi anche in quel caso o vi armate di salviette realizzate appositamente per pulire oppure vi lavate frequentemente le mani.

Chiaramente se abbiamo alti standard di pulizia dovremo renderci conto che non possiamo aspettarci in un hotel lo stesso livello di pulizia che avremmo in casa, anche se di altissimo livello e nella categoria di stelle più elevata.

Quindi armarsi di pazienza e di qualche piccolo rimedio per poter trascorrere serenamente la villeggiatura.

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Ecco tutto quello che dovresti controllare all’interno di una camera d’hotel

Avete prenotato la stanza in albergo e siete arrivati a destinazione, quali sono le prime cose da fare? Sicuramente dei controlli accurati della camera dell’hotel per verificare la pulizia e dormire sonni sereni. Infatti, quando si soggiorna in una struttura, ci si aspetta che l’ambiente ci accolga ottimamente e che gli standard igienici siano rispettati.

Ci sono alcune cose da verificare per capire se la qualità del servizio è quella che ci si aspetta, partendo dalle lenzuola (un grande classico), per arrivare anche agli oggetti presenti nella stanza e che non vengono cambiati di volta in volta, come telecomandi e telefoni.

Le verifiche da fare quando si prenota una stanza di albergo

Quando si prenota una stanza di hotel la prima cosa a cui si pensa (subito dopo all’estetica) è la pulizia. Se si procede alla prenotazione attraverso siti specializzati, è bene verificare le recensioni degli utenti e capire bene quali sono gli standard di pulizia: fondamentale l’opinione di chi ci è già stato per evitare brutte sorprese. Per essere certi che il punteggio che è stato dato sia corretto, non limitarsi alla lettura di un paio di recensioni ma incrociarle, focalizzandosi soprattutto su quelle che asseggano voti medi e non sulle migliori (o le peggiori).

Questo aiuta a evitare brutte soprese e ad avere una panoramica verosimile della situazione. Sul posto, poi, sarà bene procedere con altre verifiche.

I controlli da fare nella camera dell’hotel

Quando si arriva nella camera dell’hotel prenotato si dovrà procedere con alcuni controlli. A partire dalle lenzuola: verificate che non ci siano macchie o peli, che abbiano un buon odore e che siano state ben stirate: non importano le stelle, ma si tratta di requisti minimi. In teoria tutta la biancheria del letto dovrebbe essere sempre cambiata quando si attendono ospiti nuovi, copriletti compresi. Questi, eventualmente, eliminateli per maggiore sicurezza. Devono essere forniti ulteriori cuscini e coperte su richiesta.

Stessa cosa gli asciugamani che devono essere soffici, puliti, profumati e in quantità ragionevole per il numero di ospiti presenti nella stanza.

Verificate bene i bagni: che non ci siano macchie, che i sanitari siano stati correttamente sanificati, che nella stanza ci sia un buon odore e che la carta igienica sia nuova. Anche in questo caso che ci siano a disposizione rotoli a sufficienza.

Assicuratevi che non ci sia polvere, che tutto sia stato pulito in maniera consona e, in caso contrario, chiedete che la camera venga sanificata. Oppure un cambio di stanza.

 Le verifiche aggiuntive nella stanza

Ci sono altre cose da controllare quando si entra nella stanza dell’hotel, ad esempio gli orologi. Se ci sono  è importante verificare che non sia stata impostata una sveglia: il rischio è quello di essere disturbati inaspettatamente durante il vostro sonno.

Verificare anche la pulizia del telecomando, viene usato spesso e potrebbe non essere stato pulito con la dovuta cura.

Tra gli altri controlli da fare nella camera dell’hotel vi anche un check della temperatura, se va bene per voi oppure se va modificata. In questo caso, eventualmente, chiedere al personale della struttura di farlo per voi. Inoltre, bisogna verificare se ci sono tutte le cose che venivano segnalate all’atto della prenotazione come, ad esempio, macchina del caffè e bevande: si tratta di servizi che possono essere utili e che, se promessi, non devono mancare.

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Cosa sono le osmize e perché andarci è un’esperienza unica

Sono luoghi in cui si respira la tradizione enogastronomica ma anche una tipologia di accoglienza che affonda le radici nel passato. Stiamo parlando delle osmize, luoghi di ristoro dell’altopiano carsico nella zona di Trieste, che conservano questa tradizione centenaria e in cui gustare vere e proprie prelibatezze del luogo.

Per sapere quali sono le osmize aperte nella zona di Trieste bisogna verificare sul sito dedicato in cui vengono elencate quelle disponibili quotidianamente. Cosa sono, la loro storia e cosa si può mangiare in questi luoghi della tradizione.

Osmize, cosa sono e come sapere quali sono aperte

Per capire cosa sono le osmize bisogna fare un deciso salto indietro nel tempo e più precisamente al 1784. È in quell’anno, infatti, che l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo – tramite un editto – dava l’opportunità ai contadini di commercializzare i loro prodotti; per farlo bastava segnalare la possibilità esponendo una frasca, ovvero un ramo con foglie. Anche adesso le osmize sono riconoscibili proprio per quello, mentre una differenza con il passato sta nei giorni di apertura. In precedenza, infatti dovevano limitarsi a otto giorni (osem significa 8) o ai loro multipli. Oggi le regole sono leggermente diverse e dipendono dai regolamenti dei comuni che si trovano nella zona dell’altopiano carsico.

Ma, a quanto pare, l’origine di questa tradizione va ricercata nella storia ancora più antica, che indicherebbe la genesi delle osmize all’epoca di Carlo Magno, quando il re – e poi imperatore – diede il permesso ai viticoltori di vendere il prodotto in maniera diretta, segnalando il commercio esponendo una frasca d’edera. Tradizione che, pare, sia stata mantenuta anche nel periodo medievale, per essere poi riportata in auge da Giuseppe II d’Asburgo. Secondo la sua ordinanza vi doveva essere una frasca appesa in maniera visibile per indicare l’attività, vi era il limite dei giorni di apertura e si poteva scegliere quanto far pagare.

È possibile conoscere quali sono le osmize aperte in uno specifico giorno grazie all’apposito portale osmize.com che segnala quotidianamente i locali accessibili della provincia di Trieste. Si tratta, in genere, di case o cantine che vengono aperte appositamente.

Come scovare le osmize aperte nei dintorni di Trieste

Fonte: Osmize.com

I contadini aprono le proprie case: le osmize sono luoghi di tradizione nella zona di Trieste

Cosa si mangia nelle osmize

Luoghi di tradizione, in cui sperimentare la cultura enogastronomica dell’altopiano carsico: le osmize sono posti davvero speciali così come quello che si può assaggiare.

La cosa importante da sapere è che qui si possono mangiare solamente prodotti già pronti, che non necessitano di una cucina. Quindi spazio a salumi, come prosciutti, pancetta e salame, uova sode, formaggio, diverse tipologie di alimenti sottaceto, pane e vino. Possono essere proposti anche liquori e qualche dolce come lo strudel.

Una cosa è certa: quelle che vengono portate in tavola sono specialità di questa terra, si tratta infatti di prodotti tipici del territorio che regalano agli avventori la possibilità di arricchire il proprio viaggio attingendo a gusti, sapori e tradizioni del passato che sono giunti sino a noi.

Vale la pena provare le osmize perché regalano a chi le visita l’anima più vera di questi luoghi e quando si viaggia, in fondo, si cerca proprio quello: un’esperienza autentica che rimane tra i ricordi più belli.

Se si sta programmando un viaggio in Friuli Venezia-Giulia, prima di tutto bisogna verificare quali sono le osmize aperte in provincia di Trieste, per selezionare quale raggiungere. E poi vivere pienamente l’esperienza, immergendosi in questa tradizione del passato in cui sperimentare i gusti tipici del territorio.

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Come affrontare un lungo viaggio in pullman

Un viaggio in pullman è la scelta giusta se si desidera raggiungere mete che non sarebbero comode con altri mezzi (come aerei e treni): ci permette di non dover toccare l’automobile e di arrivare a destinazione comodamente anche affrontando lunghe distanze.

Ma è riposante e comodo? La risposta è: dipende. Bisogna pensare con attenzione a cosa portarsi, ai capi migliori da indossare e a qualche soluzione furba per rendere anche il viaggio in pullman più lungo, bello e confortevole.

Tra l’altro bisogna sempre ricordarsi che non è importante solo la meta ma anche il percorso, quindi viverlo nel mondo migliore lo rende parte integrante della vacanza. I trucchi e i consigli da conoscere per non essere sopraffatti dalla noia e per affrontare al meglio anche il viaggio in pullman più lungo.

Viaggio in pullman: come pianificarlo al meglio

Per pianificare al meglio un viaggio in pullman bisogna innanzitutto capire quale sarà il percorso, quante saranno le fermate previste e se vale la pena viaggiare di notte per riposare e non perdere giorni di vacanza.

Durante le soste previste è bene approfittarne per usare i servizi e per muoversi un po’, stare a lungo seduti può essere fastidioso, quindi una breve passeggiata, anche se non si ha necessità di fare una sosta o non si ha voglia di scendere, va sempre fatta. È anche una buona occasione per respirare aria fresca e per fare qualche allungamento. Il corpo ringrazierà.

Se si decide di viaggiare di notte si guadagna del tempo, ma è necessario portarsi tutto ciò che può rendere il riposo più comodo ed efficace.

Le cose utili da portare per un lungo viaggio in pullman

Ci sono alcune cose che è necessario portare con sé per affrontare al meglio un lungo viaggio in pullman, soprattutto se si desidera riposare. Quindi sono imprescindibili un cuscino da viaggio, come quelli che avvolgono il collo, una mascherina per schermare la luce diurna o dei posti accanto al nostro, e tappi per le orecchie. Se si vuole dormire, infatti, quando si occupano spazi con molte persone questi oggetti possono essere utili per annullare i rumori e le fonti di luce e regalare la sensazione di essere soli in uno spazio buio, rendendo il riposo più efficace.

Cibo e bevande sono alcune delle altre cose che è utile portare in viaggio con sé. Questo ci permette di mangiare sano, magari proprio qualcosa di preparato a casa, di non dover attendere le soste pianificate e di restare sempre idratati. Anche questi sono aspetti da non sottovalutare.

Per quanto concerne l’abbigliamento, infine, la cosa più furba da fare è quella di indossare capi comodi come pantaloni della tuta, maglia e felpa. Vestirsi a strati aiuta a regolare le temperature del pullman con le nostre necessità, se si è freddolosi mettere nella borsa anche uno scialle o una copertina leggera. Portare con sé anche un cambio, sempre utile se ci si vuole dare una rinfrescata durante il percorso, soprattutto se particolarmente lungo.

Potrebbe essere utile avere anche delle ciabatte, per potersi togliere le scarpe mentre si è sul pullman e sentirsi più liberi e comodi.

Cosa serve per rendere un viaggio lungo meno noioso

Quando si viaggia in pullman, soprattutto se il percorso è molto lungo, si potrebbe correre il rischio di annoiarsi, anche se il paesaggio circostante è meraviglioso e cambia sotto il nostro sguardo.

È utile avere con sé alcune cose per intrattenerci come un bel libro, una rivista o un eReader, perfetti per chi ama leggere. Oppure inserire nella borsa un tablet su cui guardare film e serie tv (rigorosamente con le cuffiette per non disturbare i propri compagni di viaggio).

Se si appassionati di giochi si possono portare delle carte (anche se si è da soli). Se si viaggia in compagnia, invece, si possono scegliere giochi da tavolo in versione portatile per trascorrere qualche ora più divertente, carta e penna per ogni tipo di sfida. Da non dimenticare anche i cavi per ricaricare tutti i dispositivi (o power bank) ed eventuali medicine che potrebbero servire durante il percorso.

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Come raggiungere l’Isola di Skye in Scozia

L’Isola di Skye è un luogo magico della Scozia, che incanta i visitatori con la sua bellezza selvaggia e i paesaggi mozzafiato. Dalle maestose montagne delle Cuillin Hills alle cascate fatate delle Fairy Pools e alle formazioni rocciose uniche di Quiraing, Skye offre un’esperienza indimenticabile a chiunque abbia il privilegio di visitarla. La combinazione di natura incontaminata, storia antica e leggende affascinanti rende Skye un tesoro nascosto che vale la pena scoprire.

Questa splendida isola scozzese si trova nell’arcipelago delle Ebridi ed è costellata da villaggi di pescatori e castelli medievali. I suoi paesaggi incantati la rendono una delle mete più affascinanti del nord della Gran Bretagna, inoltre l’isola è uno dei luoghi consigliati in Scozia in cui vedere la magia dell’Aurora Boreale. Ma come arrivare in questa meravigliosa isola nella regione delle Highland? Per arrivare sull’Isola di Skye ci sono varie soluzioni.

Neist Point Isola di Skye

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Vista del faro di Neist Point sull’isola di Skye

Arrivare sull’isola di Skye in traghetto da Mallaig

Il modo più semplice per arrivare all’Isola di Skye consiste nel prendere il treno per Mallaig dalla stazione di Glasgow. La tratta Glasgow-Mallaig consente al viaggiatore di ammirare i panorami scozzesi, tra cui le magiche colline che appaiono nei film di Harry Potter. Una volta a Mallaig si sale sul traghetto fino ad Armadale.

Il viaggio sul traghetto per arrivare all’Isola di Skye impiega 45 minuti per l’attraversamento ma il tempo può variare in base alle condizioni meteo e viene effettuato dalla compagnia Caledonian MacBrayne. È possibile acquistare il biglietto nelle casse della stazione di Glasgow.

Come arrivare all’Isola di Skye da Glasgow

In alternativa, è possibile prendere l’autobus “citylink” dalla stazione di Glasgow. L’autobus attraversa il ponte che collega Skye alla Scozia continentale, lo Skye Bridge, nei pressi di Kyle of Lochalsh. Tuttavia, viaggiare con l’autobus è abbastanza caro: il biglietto cosa all’incirca 40 euro e la durata del viaggio varia dalle 5 alle 6 ore.

Come arrivare all’Isola di Skye da Edimburgo o Inverness

Qualora i viaggiatori si trovassero a Edimburgo, potrebbero recarsi presso la stazione centrale della città e prendere il treno fino ad arrivare a Inverness. Da Inverness si dovrebbe poi prendere il cambio fino a Kyle of Lochalsh. Anche quest’ultima tratta offre al viaggiatore la possibilità di ammirare gli splendidi paesaggi circostanti. Da Kyle of Lochalsh si può attraversare lo Skye Bridge a piedi oppure prendere un autobus per viaggiare fino a Kyleakin. Il biglietto dell’autobus costa all’incirca 1 euro e 30 centesimi.

Si può noleggiare un’auto sull’Isola di Skye?

Bisogna sempre ricordarsi, che non è possibile noleggiare un’automobile direttamente sull’isola, né utilizzare il servizio taxi. Motivo per cui, qualora si volesse noleggiare un’automobile a lungo tempo, bisognerebbe farlo a Glasgow. Qualora i viaggiatori volessero arrivare all’Isola di Skye con la propria automobile, potrebbero farlo seguendo le indicazioni stradali utili per raggiungere Kyle of Lochalsh. Infine, è possibile raggiungere Skye anche con una barca privata. In tal caso bisognerebbe attraccare vicino a uno dei moli situati nella parte meridionale dell’isola.

Prendetevi il tempo che vi serve perché questo tour va fatto con lentezza, senza limitarsi a visitare le zone più conosciute, come la Trotternish Peninsula o il Dunvegan Castle, ma avventurandosi nelle zone più remote, come il villaggio di Elgol. Da non perdere, anche se più turistica, una tappa alla Talisker Distillery per assaporare il vero whiskey scozzese.

5 cose da vedere sull’isola di Skye

Fairy Pools Isola di Skye

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Le Fairy Pools sull’isola di Skye
  1. Le Cuillin Hills, una catena montuosa che domina l’isola, sono una delle principali attrazioni di Skye. Queste montagne spettacolari offrono un terreno ideale per gli escursionisti esperti che cercano sfide mozzafiato. Le vette più alte, come il Sgùrr Alasdair, raggiungono i 992 metri e offrono panorami mozzafiato sulla costa e sulle isole circostanti.
  2. Le Fairy Pools sono una serie di cascate e piscine naturali formate dal fiume Brittle. L’acqua cristallina e le sfumature turchesi delle piscine creano un’atmosfera magica, che sembra provenire direttamente da un racconto di fate. Un’escursione lungo il fiume permette di attraversare ponti di pietra e di godere di paesaggi di straordinaria bellezza.
  3. Una delle formazioni rocciose più iconiche di Skye è l’Old Man of Storr. Questo monolito alto circa 55 metri emerge dalla terra come un dito puntato verso il cielo. La sua presenza imponente e il paesaggio circostante creano un’atmosfera mistica e affascinante. Gli escursionisti possono seguire un sentiero che conduce fino alla base dell’Old Man of Storr, offrendo viste spettacolari sulla penisola di Trotternish e sul mare.
  4. Quiraing è un’area di paesaggio spettacolare che offre panorami mozzafiato e sentieri avventurosi per gli escursionisti. Le sue formazioni geologiche uniche, con caratteristiche come il famoso “Needle” e il “Table”, sono il risultato di millenni di erosione. Camminare attraverso Quiraing è un’esperienza indimenticabile, e i visitatori possono ammirare le scogliere a picco sul mare e le valli profonde che si estendono all’orizzonte.
  5. Non solo Skye è famosa per la sua bellezza naturale, ma ospita anche uno dei castelli più antichi e affascinanti della Scozia. Dunvegan Castle, situato sulle rive del Loch Dunvegan, è la sede del clan MacLeod da oltre 800 anni. I visitatori possono esplorare le sale storiche del castello, ammirare i giardini lussureggianti e persino fare un’escursione in barca per visitare la roccia di MacLeod, un piccolo isolotto con una storia intrigante.
Dunvegan Castle

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Vista su Dunvegan Castle in Scozia