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Via Francigena in Italia: la guida completa

La Via Francigena, un antico itinerario che collega Canterbury, in Gran Bretagna, a Roma, si estende attraverso cinque Paesi 16 regioni e attraversa 637 Comuni, coprendo una distanza di oltre tremila chilometri. Questo percorso, che una volta guidava i pellegrini medievali verso la Città Eterna, ora attraversa bellezze architettoniche di borghi antichi, città d’arte e ambienti naturali incontaminati.

Storicamente, le Vie Francigene rappresentavano un sistema di strade che collegava i territori dominati dai Franchi a Roma. Questo intricato sistema di percorsi ha svolto un ruolo significativo nell’unire i popoli e le culture europee, mentre oggi i pellegrini moderni e i turisti sostenibili seguono le orme degli antichi pellegrini, attraversando montagne, sentieri di campagna e strade minori.

Le tappe italiane oggi comprendono 45 delle originali 79 e includono alcune delle località più affascinanti della nostra penisola. Nella nostra guida alla Via Francigena trovate la storia di questo antico itinerario e le tappe da percorrere nelle nostre regioni.

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Viaggiare durante il Ramadan: cosa sapere

Indonesia, Turchia e Marocco sono solo alcuni dei Paesi del mondo in cui si rispetta il Ramadan, il periodo sacro per gli islamici che, secondo la tradizione, corrisponde a quello in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano.

Visitare un Paese musulmano durante questo momento dell’anno è un’opportunità straordinaria, in quanto consente di sperimentare la vita e la cultura locale che è davvero preziosa e sorprendente. Tuttavia, è fondamentale rispettarlo e per questo, prima di partire per un viaggio, è molto importante essere a conoscenza di alcune piccolo cose.

Informazioni utili

La prima cosa da sapere è che data di inizio e di fine del Ramadan non sono mai le stesse: il mese sacro cambia ogni anno, perché il calendario lunare islamico segue le fasi della luna: inizia il giorno successivo all’avvistamento della nuova luna crescente.

Durante questo mese i musulmani si pongono l’obiettivo di crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per farlo pregano e recitano il Corano, e mentre lo fanno si concentrano sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni. Contemporaneamente, si astengono dal pettegolezzo, dal mentire, dal litigare e anche dal sesso. In più, osservano il digiuno dall’alba al tramonto per un mese intero, e trascorrono del tempo prezioso con la famiglia e gli amici.

Passata la preghiera del tramonto (Maghrib), il digiuno cessa momentaneamente con l’Iftar (un pasto che può essere piccolo ma anche molto abbondante), al quale segue il Suhoor (un ulteriore pasto prima dell’alba) che avviene intorno alle 5 del mattino. Durante l’Iftar, la famiglia e gli amici si riuniscono nelle case per trascorrere dei momenti felici e mangiare tantissimi (e diversi) piatti dolci, salati e gustosi dessert, rigorosamente preparati secondo le tradizioni e le preferenze locali. Ciò vuol dire che ogni Paese ha i suoi buonissimi e incredibili piatti tipici. Anche i ristoranti sono affollati e spesso hanno cibi speciali per l’occasione, mentre alcune moschee offrono piatti gratuiti. Oggi sono molti anche gli hotel che organizzano Iftar da mille e una notte.

Ramadan: tradizione

Fonte: iStock

Iftar musulmano del Ramadan con cibi tradizionali turchi

Non mancano le feste fino ad Eid al-Fitr, il giorno in cui si celebra la fine del Ramadan che è una delle ricorrenze più allegre dell’anno. Il termine del mese sacro, inoltre, è spesso celebrato per tre giorni consecutivi.

È complesso viaggiare durante il Ramadan?

Non esiste una risposta universale a questa domanda, perché ogni Paese ha le sue tradizioni. In Egitto, Giordania e Paesi abituati al turismo internazionale, alcune strutture rimangono aperte per consentire un completo soggiorno ai viaggiatori non musulmani, ed in generale non si notano cambiamenti enormi rispetto alla vita di tutti i giorni. La stessa cosa vale per i ristoranti e la maggior parte degli hotel.

Tuttavia, in alcuni Paesi e al di fuori delle principali città non è assolutamente detto che avvenga la stessa cosa. Per questo motivo, è molto importante informarsi sulle eventuali chiusure e aperture già prima della partenza, in modo da non ritrovarsi completamente spaesati.

Un’altra cosa da tenere a mente è che il digiuno (che spesso è abbinato anche a temperature molto calde) può essere fonte di nervosismo, e per questo bisogna cercare di essere pazienti ed empatici con chi ci ritroviamo di fronte, al punto da tollerare eventuali atteggiamenti che potrebbero risultarci un po’ “antipatici”.

Sappiate, inoltre, che durante il Ramadan si usa rimanere fuori fino a tarda notte e che sembra una sorta di Natale occidentale: strade, negozi, ristoranti e case sono addobbati a festa e, prima del tramonto, l’energia allegra ed amichevole invade ogni strada di tutte le città. Sì, dopo il tramonto si può fare (e si fa) festa fino all’alba successiva, quando poi si riprende il digiuno.

Le notti durante il Ramadan

Fonte: Getty

Persone a celebrare dopo il tramonto durante il Ramadan

Molto emozionante è anche osservare, con enorme e dovuto rispetto, le preghiere serali che si svolgono fuori dalle moschee: si possono avvistare centinaia (alle volte persino migliaia) di persone che pregano insieme.

Viaggiare durante il Ramadan, quindi, può essere complesso come non esserlo, ma quel che è certo è che si rivela un turbinio di emozioni e una vera immersione nella profonda e radicata cultura di questi Paesi.

Quali regole rispettare

Anche i viaggiatori che esplorano un Paese musulmano durante il mese sacro del Ramadan devono rispettare alcune regole. I non fedeli non sono chiaramente obbligati a digiunare o pregare, ma è fondamentale ed estremamente giusto onorare le leggi e i costumi locali.

Per esempio, è sempre un’ottima abitudine fare scorta di cibo e acqua per non rischiare di ritrovarsi a stomaco vuoto per tutta la giornata, visto che in molti luoghi negozi e ristoranti sono chiusi. Nell’eventualità in cui bancarelle e ristoranti siano aperti e decidiate di mangiare, non dimenticate di lasciare una mancia: sono persone che stanno facendo il digiuno e lavorare a contatto con bevande ed alimenti non deve affatto essere facile.

Allo stesso tempo, è buona norma evitare di mangiare e bere in modo evidente in pubblico: è una forma di rispetto verso tutti coloro che stanno praticando il digiuno. Non bisogna nemmeno chiedere o comprare alcolici, perché anche i negozi, che normalmente li hanno, in questo periodo non li vendono. Fanno eccezione alcuni hotel a 5 stelle (anche in questo caso, il consumo di alcol, anche dopo l’ora del tramonto, varia da Paese a Paese).

È vietato anche mettere musica ad alto volume in pubblico perché, in questa fase dell’anno, ascoltare musica è sconsigliato. Se proprio non se ne può fare a meno basta attendere il tramonto, quando le strade si trasformano diventando una sorta di concerto all’aria aperta.

Se doveste ricevere un invito per l’Iftar non si può (e non si deve) assolutamente dire di no: offrire da mangiare è per i musulmani uno degli atti più nobili che si possano fare durante il periodo sacro. Per ricambiare la cortesia basta poi praticare la zakat, ovvero fare della carità a qualche bisognoso.

Attenzione anche a come si organizza l’itinerario, perché molte moschee, soprattutto il venerdì, potrebbero essere chiuse. È decisamente fondamentale anche rispettare l’ora della preghiera e avere braccia, gambe, spalle e capelli coperti, in particolare le donne.

La preghiera dei musulmani durante il Ramadan

Fonte: iStock – Ph: sabirmallick

La preghiera fuori una moschea in India

Un suggerimento molto utile è evitare di uscire nei momenti di punta, come può essere l’inizio dell’Iftar, perché il traffico diventa quasi ingestibile e i mezzi pubblici sono estremamente affollati, in quanto tutti tornano dalle famiglie per banchettare.

Durante il Ramadan è importante anche evitare l’intimità fisica pubblica con una persona del sesso opposto, anche se si è sposati: le manifestazioni di affetto fatte in pubblico sono considerate maleducate, mentre in alcuni Paese sono persino vietate dalla legge.

Meglio anche non mangiare gomme da masticare o fumare di fronte alle persone, in quanto entrambe le cose sono non permesse dalle regole del digiuno.

Il Ramadan, quindi, è un momento di condivisione, di unione e di preghiera, una fase di astinenze e di divertimento, ma che allo stesso tempo significa generosità e carità. Ciò non toglie che sia necessario che i turisti rispettino più che mai questo mese sacro: solo in questo modo si è veri viaggiatori consapevoli.

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Vacanze in Sardegna: perché andare via mare è ancora l’opzione migliore

Sta per arrivare quel momento dell’anno in cui tutti iniziamo a sognare le vacanze primaverili e, ancor di più, quelle estive. Tra le mete più straordinarie (non solo d’Italia, ma del mondo intero) da raggiungere durante le belle stagioni c’è la Sardegna, un’isola del Mediterraneo che tra mare, spiagge, storia e natura è praticamente un sogno che si avvera.

Tuttavia, emergono sempre una serie di dubbi non solo su dove andare, vista l’importante estensione della regione, ma anche su come arrivare. La buona notizia è che la Sardegna è dotata sia di porti che di aeroporti, la brutta è che in base a quello che sceglierete dovrete rinunciare a delle cose. Per fortuna, noi di SiViaggia abbiamo fatto una serie di riflessioni che ci hanno portato a capire che andare via mare è quasi sempre l’opzione migliore. E ora vi spieghiamo il perché.

I vantaggi di andare in traghetto

L’aereo è un mezzo di trasporto certamente più rapido, ma allo stesso tempo costringe a privarsi anche di alcuni elementi che possono rivelarsi utili durante un viaggio in Sardegna, primaverile o estivo che sia.

Ma non solo, perché solcare i mari a bordo di navi permette anche di muoversi più liberamente, di ammirare la bellezza del mare e guardare i colori e i paesaggi che mutano in base all’ora della giornata. Senza dimenticare il fatto che è più facile divertirsi e conoscere persone, sempre se lo si desidera.

La nave, tra le altre cose, permette di raggiungere molte più zone dell’isola e anche con più facilità, perché i porti sono in numero superiore rispetto agli scali aerei.

E poi la fondamentale possibilità di imbarcare il veicolo: se non si possiede una vettura propria, per esplorare la Sardegna si è costretti ad affittarne una. I prezzi del noleggio in Italia adesso sono alle stelle, e per questo portare la propria auto è sicuramente la soluzione più conveniente.

Ma non solo, perché imbarcando la propria automobile si possono portare bagagli senza limite di peso, opzione che in aereo non esiste.

Alcuni potrebbero pensare che i costi dei traghetti per la Sardegna siano troppo elevati, ma la verità è che a disposizione dei clienti ci sono diverse soluzioni, ideali per tutte le tasche. In più, alcune compagnie offrono persino la possibilità di far viaggiare gratis i bambini fino ai 3-4 anni e diverse riduzioni per i pargoli più grandi.

Inoltre, durante l’anno, gli operatori propongono diversi tipi di offerte per prenotazioni anticipate e anche tariffe molto economiche per chi vuole visitare la Sardegna fuori stagione.

Infine, nessun membro della famiglia viene lasciato fuori: sulle navi per la Sardegna c’è posto per il proprio animale domestico, per il quale è prevista anche una cabina pet-friendly.

Alla luce di tutti questi vantaggi può però scattare un dubbio: quale compagnia utilizzare? La risposta è che dipende da voi, ma anche che esiste una piattaforma in grado di aiutarvi tantissimo nella vostra scelta. Parliamo di Ferryhopper, che permette di confrontare varie compagnie di navigazione e prenotare traghetti per oltre 500 destinazioni, al miglior prezzo e senza costi nascosti. Inoltre, scaricando l’App di Ferryhopper, potrete gestire al meglio la vostra prenotazione, fare il check-in online e avere tutto a portata di mano.

Viaggiatrice che guarda la costa della Sardegna dal ponte della nave

Fonte: Getty Images

Viaggiare in Sardegna via mare

In Sardegna in aereo: pro e contro

Prendere l’aereo per andare in Sardegna non è un’opzione da depennare perché, anzi, può rivelarsi molto utile quando le esigenze sono diverse da quelle di un viaggio vero e proprio.

Se l’idea è quella di fermarsi in una località con tutti i servizi possibili, come per esempio le bellissime Alghero e Cagliari, l’aereo è senz’altro il mezzo di trasporto più adeguato.

Ma la verità è che una volta che si va in Sardegna non c’è niente di più bello che scoprirla, visitando le sue zone che passano dal mare cristallino alle cime da scalare. In questo caso, quindi, è preferibile il traghetto con cui portare la propria auto, perché il noleggio in aeroporto ha spesso prezzi alti, specialmente in estate.

E poi i problemi di peso: tra cibo ottimo e oggetti di artigianato fatti da maestri del settore diventa davvero complesso organizzare la valigia per il ritorno.

In aereo, tra le altre cose, si sta più scomodi anche se, ad onor del vero, il viaggio dalle maggiori città italiane dura sicuramente meno di quello in nave. E poi l’ultimo piccolo svantaggio dell’aereo: si rischiano forti dolori alle orecchie per via dei cambi di pressione, fastidi che in nave non si provano.

Cosa vedere assolutamente in Sardegna

Fermo restando che il viaggio in traghetto in Sardegna presenta più vantaggi rispetto all’aereo, abbiamo deciso di selezionare per voi alcune cose da vedere assolutamente in questa magnifica isola.

La prima è la bellissima città di Olbia, in provincia di Sassari, ovvero la porta d’ingresso di quest’isola paradisiaca. Il posto ideale per ammirare le vestigia del passato grazie ai musei e alle necropoli, una delle quali comprende ben 350 tombe. Ma non solo, perché Olbia è anche il punto di partenza ideale per andare alla scoperta di un altro tesoro di questa regione italiana: la Costa Smeralda.

La seconda è Porto Torres, sempre parte della provincia di Sassari, che è un susseguirsi di spiagge da sogno. Perfettamente collegata via mare all’Italia continentale, è un angolo di Sardegna dove storia e natura convivono in armonia, tanto che a due passi da essa sorgono alcuni dei territori più affascinanti dell’isola.

Uno di questi è il Parco Nazionale dell’Asinara, ovvero un’isola nell’isola: 50 chilometri quadrati terrestri e 100 costieri che regalano inestimabili tesori naturalistici e faunistici. Sentieri immersi nella natura che si affacciano di fronte a un altro gioiello locale: l’eccezionale spiaggia La Pelosa d Stintino.

C’è poi l’irresistibile Cala Mariolu che sorge a Baunei, parte della provincia di Nuoro. Si tratta di un paradiso dal fascino tropicale caratterizzato da un fondale basso di sassolini bianchi e sabbia rosa a tratti.

La Sardegna è anche un terra ricca di borghi incantevoli come Castelsardo, in provincia di Sassari, che si affaccia sul limpido mare e che è costituito da un dedalo di stradine labirintiche. Un paesino dove il tempo pare non essere passato mai, perché le donne locali ancora intrecciano i cestini con le foglie delle palme nane.

Infine, una meraviglia della natura: la Gola Gorropu che sorge tra Barbagia e Ogliastra e che è uno spettacolare monumento naturale ricco di biodiversità e patria del trekking.

Per maggiori informazioni sugli spostamenti via mare, i prezzi e le offerte in corso, vi invitiamo a consultare periodicamente la pagina di Ferryhopper dedicata ai traghetti per la Sardegna.

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La guida completa ai Patrimoni dell’Unesco in Italia

Con la sua storia e la sua cultura millenarie, l’Italia è certamente uno dei Paesi più rinomati al mondo per il suo straordinario patrimonio artistico, oltre che per le bellezze naturali e la ricchissima offerta enogastronomica.

Un prestigio culturale e artistico che è confermato da un dato di assoluto rilievo: il primato mondiale nel numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Unesco.

Si tratta del frutto dell’impegno costante nel preservare e valorizzare la storia e i luoghi più significativi del nostro Paese, che rendono l’Italia l’indiscussa culla di tesori culturali e naturali quale è.

La guida completa ai siti italiani Patrimonio dell’Unesco vi farà scoprire luoghi meno noti e le loro curiosità, siti che hanno un valore incredibile per noi italiani. I siti Unesco in Italia sono 59, di cui 53 di tipo culturale e sei di tipo naturale. Di questi, sette sono parte di siti Unesco transnazionali. Ma molti altri sono candidati a essere iscritti nella lista.

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Consigli Viaggi

Visitare il Teatro Ariston, sede del Festival di Sanremo

L’Ariston di Sanremo, famoso perché, da 74 anni, ospita il celebre Festival della canzone italiana, è uno dei teatri più conosciuti d’Italia. Non il più bello, dato che tra La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino e altri ancora ce ne sono di molto più sontuosi e dove si sono tenuti alcuni degli spettacoli più memorabili della storia della musica italiana.

Tuttavia, il Teatro Ariston di Sanremo, proprio per la fama che ha conquistato negli anni, è una meta di pellegrinaggio per i turisti che vengono per scattarsi un selfie davanti alla celebre insegna luminosa rossa (un po’ vintage, ma è il suo bello) e decisamente, per gli appassioni di musica, merita una visita.

Non sono molti a sapere che vengono organizzati tour guidati alla scoperta degli angoli più reconditi e dei segreti che questo luogo, ricco di storia e di folklore, nasconde.

Tour del Teatro Ariston di Sanremo

I tour del teatro si svolgono tutto l’anno, tranne nei giorni in cui l’Ariston è chiuso per eventi come il Festival della canzone italiana. Il percorso guidato conduce i visitatori nei camerini, nei corridoi e nelle sale da cui sono passati i più importanti artisti del mondo.

Si va alla scoperta dei segreti e delle curiosità di questo luogo magico ed è un’occasione per vivere da protagonisti la storia della musica e dello spettacolo del nostro Paese. I tour durano un’ora e costano 9 euro a persona, ridotto 6 euro per bambini da 6 a 12 anni.

La storia dell’Ariston

Il Teatro Ariston esiste dal 1963 per volere del commendatore Aristide Vacchino, antenato dell’attuale proprietario, che acquistò il terreno su cui sarebbe sorto e lo fece edificare. Oltre a essere una struttura immensa e maestosa, per l’epoca era anche molto avanzata per la tecnologia adottata nella sua realizzazione.

Nacque come teatro, ma ben presto divenne anche un cinema – e lo è tuttora – e, dal 1977, ha iniziato a ospitare ogni anno – tranne che nel 1990, quando traslocò nel nuovo mercato dei fiori della vicina Bussana in quanto il teatro era in fase di ampliamento – il Festival della canzone italiana che prima si teneva nel Salone delle feste del Casinò municipale di Sanremo.

La nuova sede doveva essere provvisoria, racconta Walter Vacchino, attuale proprietario del teatro, nel suo libro uscito nel 2024 “Ariston – La scatola magica di Sanremo”. Una vetrata del Casinò risultata fuori norma aveva reso inagibile la Sala del giardino d’inverno e, in attesa di sistemarla, il Festival si era dovuto tenere all’interno dell’Ariston. Da lì non si praticamente più mosso.

Oltre al Festival di Sanremo

Il Teatro Ariston ospita altri eventi e manifestazioni oltre al Festival della canzone italiana. Ogni anno si tiene il Premio Tenco, uno dei più importanti riconoscimenti musicali italiani in onore del cantautore Luigi Tenco. Fino al 2014 ha ospitato il Premio regia televisiva anche chiamato Oscar Tv. Dal teatro, infine, vengono spesso trasmessi show televisivi, anche legati al Festival e la kermesse musicale dedicata ai giovani Sanremo Young.

Ma questo tempio della musica ne ha viste di tutti i colori, in realtà. Nella storia ha ospitato, infatti, tournée, spettacoli, concerti, convegni, un incontro di premi Nobel e, addirittura, incontri di boxe ed è diventato persino un luogo consacrato in occasione di una settimana liturgica, scrive Sorrisi e canzoni Tv.

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Piramidi di Giza, tutti i trucchi per visitarle al meglio

L’Egitto è molto più che spiagge da sogno e un mare cristallino dove fare snorkeling: nasconde un patrimonio archeologico di valore immenso, tra cui spiccano soprattutto le Piramidi di Giza. Sono un monumento storico preziosissimo, nonché l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ad essere ancora in piedi. Avete deciso di concedervi un viaggio alla scoperta di questi incredibili capolavori dell’ingegno umano? Ecco alcuni consigli che potranno tornarvi utili.

Cosa sapere per visitare le Piramidi di Giza

Le Piramidi di Giza si trovano in Egitto, situate nella piana di Giza che segna l’inizio del Deserto Occidentale: siamo a poca distanza dal Cairo, la vivace capitale egiziana, in una zona altamente turistica. Naturalmente, rappresentano una tappa imperdibile per tutti coloro che visitano il Paese, ma come fare? Innanzitutto, è bene sapere che ci vogliono circa 30 minuti di viaggio in auto dalla capitale per arrivare alle piramidi. Si tratta di un breve tragitto, ma è comunque consigliabile pernottare almeno una notte nella vicinissima Giza, anche per godere al meglio della visita. Qui si trovano hotel extra lusso con vista sulle imponenti piramidi, un’esperienza davvero meravigliosa.

Una volta scelta la meta del vostro soggiorno, bisogna pensare al periodo migliore per viaggiare. L’alta stagione, in Egitto, consiste nel periodo che va da ottobre ad aprile: sono i mesi in cui il caldo allenta un po’ la sua morsa, offrendo le condizioni climatiche migliori per vivere le escursioni con maggior tranquillità. Ovviamente, è in bassa stagione che si trovano i prezzi più bassi, quindi dovrete decidere se optare per un viaggio più confortevole o se risparmiare un po’. Considerate poi che il venerdì e il sabato le piramidi sono affollate di bambini egiziani, quindi molto più caotiche, cosa che nel resto della settimana (inclusa la domenica) difficilmente si verifica.

Se siete pronti per organizzare la vostra vacanza in Egitto per visitare le Piramidi di Giza, ci sono altri dettagli da tenere in considerazione. Gli egiziani parlano arabo, anche se in zona turistica non è difficile comunicare in inglese: tuttavia potreste trovare utile imparare qualche semplice frase per salutare, ringraziare o chiedere informazioni. Inoltre, in Egitto l’islamismo è la religione ufficiale (la maggior parte della popolazione è musulmana sunnita): alle donne viene solitamente richiesto di coprire ginocchia e spalle quando sono in pubblico. Le piramidi si trovano in zona turistica e le regole sono molto meno stringenti, ma potreste comunque sentirvi più a vostro agio rispettando queste usanze.

Gli orari e i costi

Passiamo ora a qualche informazione sulle visite alle Piramidi di Giza: l’area dell’Altopiano di Giza è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00 (in inverno) o alle 17:00 (in estate), mentre l’interno della Piramide di Cheope è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00. Considerate che il mantenimento di questi incredibili capolavori egiziani richiede una manutenzione costante e molto dispendiosa, quindi è possibile che le piramidi non siano aperte tutte e tre durante le vostre vacanze. Una visita completa all’Altopiano può richiedere almeno 4 ore, quindi valutate bene i tempi del vostro tour per non perdervi le bellezze di questo luogo.

Infine, parliamo dei costi: la valuta in Egitto è la sterlina egiziana (LE), il cui attuale tasso di cambio è di circa 0,029 euro. Per accedere all’Altopiano di Giza e alle piramidi occorre acquistare un biglietto d’ingresso, che varia in base al tipo di visita e ai servizi richiesti. Si parte da 200 LE a persona per gli adulti e da 100 LE per i bambini e gli studenti, mentre l’accesso alla Piramide di Cheope costa da 400 LE a persona. Ricordate di avere sempre con voi un po’ di moneta, perché potreste averne bisogno per dare la mancia agli addetti o per usufruire di alcuni servizi aggiuntivi, come l’uso della toilette.

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Bagagli smarriti, sono 26 milioni ogni anno: come evitarlo

Avete mai perso i bagagli in aeroporto? Il personale di terra, spesso a causa della confusione tipica principalmente dei periodi festivi, può commettere qualche errore e spedire le vostre valigie verso un’altra destinazione. Un vero e proprio disagio, sia che il vostro sia un viaggio di piacere o una trasferta lavorativa. Sebbene ci siano apposite tutele per i bagagli smarriti, si tratta infatti di un’esperienza niente affatto piacevole. Meglio dunque evitarla: come fare? Gli esperti ci svelano alcuni trucchetti che potrebbero rivelarsi davvero utili.

Bagagli smarriti: le cifre

Se pensate che a voi non potrà mai accadere, vi sbagliate di grosso: lo scorso anno, sono stati smarriti ben 26 milioni di bagagli in tutto il mondo. Alcune stime parlano di quasi 6 valigie ogni 1.000 passeggeri, quindi è un evento tutt’altro che raro. Nella maggior parte dei casi, lo smarrimento avviene tra il momento del check in e quello del caricamento dei bagagli in aereo, e questo fenomeno è più frequente nei periodi di più grande movimento in aeroporto, come ad esempio durante il mese di agosto, a Natale o a Pasqua.

Si tratta di un inconveniente piuttosto spiacevole: una volta scesi dall’aereo, vi trovate ad attendere inutilmente che il rullo trasportatore vi riconsegni le vostre valigie, e alla fine ve ne andate sconfitti pensando già ad un modo per acquistare almeno il necessario per la prima notte fuori casa. Sappiate che la compagnia aerea è obbligata a fornirvi un parziale risarcimento proprio per far fronte alle spese improrogabili. Hanno poi inizio le ricerche delle vostre valigie, e se entro 21 giorni non verranno trovate avrete diritto ad un risarcimento più sostanzioso. Tuttavia, l’ideale sarebbe evitare di perdere i bagagli: scopriamo come fare.

I consigli per non perdere i bagagli

Gli esperti ci offrono alcuni preziosi consigli per ridurre il rischio di smarrimento dei bagagli in aeroporto. Innanzitutto, scegliete – ove possibile – un volo senza scali: è infatti in questo momento che si verifica la maggior parte delle perdite. Nel caso in cui non esista un volo diretto per la vostra destinazione, acquistatene almeno uno che abbia uno scalo abbastanza lungo. Infatti, se gli addetti ai bagagli hanno più tempo per effettuare le operazioni di trasferimento, ci sono meno possibilità che le valigie vengano perdute.

Ancora, prima della partenza rimuovete dalle valigie le vecchie etichette risalenti a voli precedenti: lasciate solo quelle del viaggio che state affrontando, in modo che per il personale di terra sia più facile ed immediato trovare i dati di cui hanno bisogno. Procuratevi poi una targhetta robusta da attaccare al vostro bagaglio, inserendovi tutte le informazioni personali necessarie al riconoscimento. Se la valigia dovesse andar smarrita, è così molto più semplice che gli addetti la ritrovino in mezzo a mille altre e ve la riconsegnino il prima possibile.

Se volete sentirvi ancora più sicuri, potete acquistare un localizzatore GPS da inserire all’interno del vostro bagaglio: avrete sempre sotto controllo la posizione delle valigie e, in caso di smarrimento, sarà più veloce ritrovarle. In aeroporto, scattate una foto dei bagagli che, all’occorrenza, potrete mostrare alle autorità se dovessero venir persi. In certi momenti, infatti, ricordare i dettagli potrebbe essere difficile: un’immagine vi aiuterà a rientrare in possesso delle valigie più in fretta. Infine, valutate l’idea di stipulare un’assicurazione sui bagagli per viaggiare più tranquilli ed ottenere un maggior risarcimento se doveste smarrirli definitivamente.

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La top 20 dei Mercatini di Natale in Italia e in Europa

Il periodo dell’Avvento porta con sé la festa più magica e attesa dell’anno, il Natale. Un momento di pace, di serenità e di tradizioni da cui farsi conquistare e che non possono non comprendere anche i Mercatini di Natale e le atmosfere uniche che solo loro possono trasmettere.

Tra luci, sapori, profumi, canti e tutta la bellezza delle località che li ospitano che si vestono, per l’occasione, di magiche atmosfere, tutte da vivere.

Di Mercatini di Natale in Europa, Italia compresa, ce ne sono un’infinità, ma ve ne sono alcuni che riteniamo sia davvero unici, per la location in cui vengono allestiti, per ciò che propongono negli stand e per l’atmosfera magica che riescono a creare.

Mercatini di Natale in Italia

Sono centinaia ormai i Mercatini di Natale che vengono allestiti nel nostro Paese, dagli originali borghi di montagna fino alle grandi città. Solo alcuni, tuttavia, riescono ancora a dare il vero senso del Natale.

Mercatini di Natale in Italia: Vipiteno

Fonte: Facebook

Il Mercatino di Natale di Vipiteno

Mercatino di Natale di Vipiteno, Bolzano

Sarà per com’è fatto il borgo medievale, sviluppato lungo una via principale a cui si accede passando sotto un’antica porta e che termina con l’iconica Torre delle Dodici, e per i suoi edifici dipinti abbelliti dagli erker, Vipiteno è una delle più belle mete dove andare per respirare l’atmosfera del Natale. Le casette di legno dei Mercatini che riempiono le piccole piazze vendono oggetti di profumatissimo cirmolo, lana cotta, paglia e gastronomici e ovunque si respira il profumo di vin brulé. Al calar della sera, nei weekend si può assistere alla parata dei krampus, mostri mascherati nemici di San Nicolò, che si celebre il 5 dicembre, ma in Alto Adige in tutto il periodo dell’Avvento, e che punisce i bambini cattivi. Uno spettacolo nello spettacolo.

Mercatino di Natale di Aosta

Magico è anche il grande Mercatino di Natale che viene allestito nella piazza principale di Aosta. La città si veste a festa per il Marché Vert Noël che trasforma l’area archeologica del Teatro Romano in un vero e proprio villaggio alpino. Qui si può passeggiare lungo le stradine tra luci, chalet di legno, sculture e fontane, lasciandosi incantare dalla suggestiva atmosfera che scalda i cuori e andare a caccia di idee regalo originali tra oggetti e gastronomia.

Mercatino di Natale di Rango, Trentino

Rango è uno dei Borghi più belli d’Italia e, nella stagione natalizia, questo paesino di montagna diventa ancora più bello. Scalinate di pietra, arcate, stretti vicoli, il campanile e la pittoresca piazzetta fanno di Rango un luogo unico, intriso di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui è possibile immergersi totalmente nella magia e nelle atmosfere del suo Mercatino di Natale, una cartolina da cui farsi conquistare, fatta di tracce antiche ancora ben presenti nel borgo e che, in occasione del Natale, si vestono a festa per regalare emozioni indimenticabili a ogni visitatore.

Mercatino di Natale di Ortisei, Val Gardena

È il paese di Natale più pittoresco delle Alpi e, nel periodo natalizio, si trasforma e fa sognare a occhi aperti. Il paese di Natale unisce le storiche tradizioni della Val Gardena con l’eleganza dei prodotti offerti nelle tipiche casette di legno che vengono allestite lungo il centro storico e davanti all’iconica chiesetta di Sant’Antonio del ‘600 illuminata e che invitano degustare i prodotti locali e le prelibatezze gastronomiche, in una romantica atmosfera. Qui si possono trovare tante idee per i regali di Natale, dai più originali articoli dell’artigianato ai gustosi dolci natalizi. Inoltre, tutti i fine settimana si svolgono anche tante manifestazioni folcloristiche.

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Fonte: ©Andreas Senoner

Il Mercatino di Natale di Ortisei in Val Gardena

Mercatino di Natale di Merano

Romantiche casette di legno vengono allestite lungo il Passirio, il fiume che attraversa la città di Merano, con piccoli focolari accesi, tazze fumanti sul tavolo, dolci fatti in casa e oggetti dell’artigianato locale in legno, vetro o lana. Il Mercatino di Natale di Merano è tra i più storici d’Italia. Negli anni, al Mercatino si sono aggiunte altre attrazioni come la foresta natalizia, la pista di pattinaggio in piazza Terme, la sfilata dei krampus e di San Nicolò e i vari concerti di Natale.

Mercatino di Natale di Matera, Basilicata

Benché i Mercatini di Natale siano una tradizione proveniente dal Nord Europa, anche nel Sud Italia se ne possono trovare di meravigliosi. Come quello di Matera che viene allestito nel meraviglioso centro storico. Gazebo disseminati per le vie ospitano manufatti di artigianato locale e prelibatezze culinarie. Uno dei momenti salienti del periodo dell’Avvento è il famoso presepe vivente, che si svolge tra i suggestivi Sassi della città. Il percorso del presepe vivente inizia da piazza San Pietro Caveoso e si snoda attraverso il Rione Casalnuovo e attira ogni anno centinaia di curiosi provenienti da ogni dove.

Mercatino di Natale di Bard, Valle d’Aosta

Ai piedi del maestoso forte di Bard, un complesso fortificato risalente al Medioevo e fatto riedificare più di recente da Casa Savoia, si trova l’omonimo borgo, uno dei più pittoreschi della Valle d’Aosta, che, nella stagione natalizia, con il suo Mercatino di Natale, Noël au Bourg, diventa uno dei luoghi più magici che esistano in Italia. Qui, gli oggetti da regalare e le decorazioni natalizie si mescolano agli spettacolari giochi di luce e alle mostre di presepi d’autore intagliati nel legno.

Mercatino di Natale di Malcesine, Lago di Garda

Affacciato sulle rive venete del Lago di Garda, il borgo di Malcesine, in provincia di Verona, è uno dei più belli da visitare in qualunque stagione. Quando si accendono le luci del Natale che si riflettono nelle acque del lago, però, sembra un presepe in miniatura. Il centro storico dal fascino medievale, insieme al Garda, creano uno scenario affascinante in cui tutto si intreccia e si fonde in armonia. Profumi, luci, colori, musica dal vivo, prodotti di artigianato, di enogastronomia locale e molto altro ancora.

Mercatino di Natale di Bormio, Lombardia

La regina della Valtellina regala a chi la visita d’inverno un paesaggio decisamente suggestivo. La neve che qui cade sempre copiosa riveste di bianco ogni cosa e quando si accendono le luminarie natalizie nella cittadina raccolta tutto diventa magico. Il Mercatino di Natale di Bormio che si tiene nel corso dei weekend di dicembre e che viene allestito nel piazzale del Ginnasio è dedicato all’artigianato artistico. C’è anche la casetta di Babbo Natale che attira sempre tantissimi bimbi.

piccoli mercatini natale

Fonte: Ufficio Stampa

Natale a Bormio, perla della Valtellina

Mercatino di Natale di Bressanone, Alto Adige

È uno dei Mercatini di Natale più belli d’Italia, si volge nella centralissima piazza Duomo, dove confluiscono le vie storiche della cittadina altoatesina. Decine di casette di legno disposte a cerchio offrono articoli e prodotti di legno e feltro realizzati dagli artigiani locali che propongono addobbi per l’albero di Natale, decorazioni natalizie dipinte a mano, pantofole, cuscini di pino cembro e di erbe aromatiche o di oli essenziali e i prodotti locali come marmellate, mieli, pane, strudel, miscele di tè e tisane, liquori, vini e anche cosmetici a base di erbe altoatesine.

Mercatini di Natale in Europa

I Mercatini di Natale hanno una tradizione antica e sono nati nel Nord Europa. Il primo Mercatino documentato è quello di Dresda, in Germania, che risale al XV secolo, quando gli artigiani decisero per la prima volta di esporre oggetti sul tema della natività. E da qui si diffusero nel resto del Paese e di tutta Europa.

Mercatino di Natale di Dresda, Germania

Ed è proprio il Mercatino di Natale di Dresda, lo Striezelmarkt (gli Striezel sono i dolci tipici della tradizione natalizia tedesca), uno dei dieci imperdibili da visitare in Europa. Viene allestito nella Altmarkt, la piazza più antica della città dove un tempo si teneva il mercato, dove un tempo si svolgevano i tornei cavallereschi. Le casette di legno sembrano uscite dalle fiabe, con elfi e marionette. Ad abbellire il mercatino sono anche le giostre musicali di legno con decine di statuine semoventi, la più grande piramide di legno a gradoni del mondo (oltre 14 metri), il grande candelabro a forma di arco e la casa di Babbo Natale. Quello della piazza principale non è l’unico Mercatino di Natale di Dresda, se contano almeno una decina in altrettante location suggestive.

Mercatino di Natale di Lucerna, Svizzera

In questa splendida città svizzera, l’atmosfera natalizia si respira in ogni angolo. Vicoli, piazze, l’iconico Ponte della Cappella (Kapellbrücke) e il lungolago dei Quattro Cantoni si trasformano in un vero e proprio presepe all’aria aperta. Lo shopping inizia nella piazza adiacente alla chiesa francescana, Franziskanerplatz, che si anima di luci e bancarelle. Nei fine settimana di dicembre e il giorno dell’Immacolata in Weinmarkt ha luogo, invece, l’Handcraft Market per chi è alla ricerca di oggetti ancora fatti a mano.

Mercatini di Natale, Lucerna

Fonte: iStock/Flavio Vallenari

Mercatini di Natale a Lucerna, Svizzera

 

Mercatino di Natale di Colmar, Francia

La cittadina dell’Alsazia sembra un presepe in qualunque stagione dell’anno, ma è a Natale che dà il meglio di sé. Le strade di Colmar, che sembra uscita da una delle fiabe, si popolano di chalet, le tipiche case a graticcio s’illuminano di magia, le acque dei canali riflettono le luci natalizie e per le strette vie si diffonde il profumo di mandorle tostate, cannella e vin brulé. Qui la magia del Natale è davvero unica. Il periodo dell’avvento, qui, viene celebrano rievocando le tradizioni condivise da secoli. Spettacoli, luminarie e Mercatini di Natale invadono la città per creare un’offerta variegata che riesce stupire. Non manca una pista di pattinaggio in Place Rapp, che rievoca tradizioni antiche e mai dimenticate.

Mercatino di Natale di Copenhagen, Danimarca

Copenhagen è stata ribattezzata come la Capitale del Natale. Le festività natalizie qui rappresentano un’esperienza straordinaria per gli occhi, l’anima e il cuore, perché è durante questo periodo che si può toccare con mano l’essenza più autentica dell’”hygge”, quella filosofia della felicità che conquista tutti fin dal primo momento. Passeggiare nei Giardini di Tivoli addobbati a festa (ci sono più di 70mila decorazioni e oltre mille alberi di Natale), sorseggiare il caratteristico Gløgg per riscaldarsi dal gelido inverno danese e pattinare sul ghiaccio in compagnia: è in queste piccole cose che è nascosta tutta la magia del Natale che si vive in città. Durante il periodo dell’avvento, l’atmosfera è impareggiabile. Sfavillanti luminarie, casette in legno ispirate alle fiabe di Hans Christian Andersen e decorazioni di ogni genere ricreano una vera e propria favola di Natale nordica. Non mancano, ovviamente, le renne e gli aiutanti di Babbo Natale che si possono incontrare in strada. Anche lo Zoo di Copenhagen accoglie il Natale e, per l’occasione, propone un mercato vecchio stile fatto di tradizioni antichissime, alberi, bancarelle e tanta magia.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Il periodo delle festività natalizie a Stoccolma come nel resto della Svezia è un momento molto suggestivo. Candele illuminate a ogni finestra, decorazioni e luminare nelle strade dello shopping e casette di legno che vendono vin brulé a ogni angolo. Più importante del Natale, qui, è la festa di Santa Lucia che cade il 13 di dicembre e che si celebra in tutto il Paese: in questa occasione, migliaia di bambine indossano una veste bianca e una coroncina di candele sul capo portando una candela accesa in mano (Santa Lucia è il simbolo della luce) illuminando il buio inverno svedese. Nella Capitale, la festa più grande si svolge nel quartiere di Skansen, il museo all’aperto più grande del mondo, che si trova sull’isola di Djurgården, una delle 14 isole che formano Stoccolma. Nel Mercatino di Natale si trovano prodotti tipici, specialmente alimentari, come salmone, aringhe, carni di cervo essiccate e formaggi, ma anche manufatti che arrivano direttamente dalla Lapponia. Ma più pittoresco è il Mercatino di Stortorget a Gamla Stan, sull’isola di Stadsholmen. Le belle costruzioni medievali e le strade acciottolate della città vecchia aggiungono un incredibile fascino alle luminarie.

Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Fonte: Thinkstock

Il Mercatino di Natale di Stoccolma, Svezia

Mercatino di Natale di Vienna, Austria

Il Mercatino di Natale più grande e più conosciuto di Vienna, con oltre cento bancarelle, è il Mercatino di Gesù Bambino sul Rathausplatz. È considerato uno dei più bei Mercatini di Natale d’Europa ed è un misto di romanticismo e nostalgia. Questo tradizionale Mercatino offre articoli da regalo, decorazioni per l’albero di Natale, prodotti artigianali, specialità culinarie, dolciumi e bevande calde. Ne fa parte anche la magica pista di pattinaggio sul ghiaccio, l’Incanto del Ghiaccio, dove i pattinatori possono volteggiare lungo il parco del Municipio romanticamente illuminato. Un punto che attrae particolarmente gli innamorati è l’albero dei cuori. Per la gioia dei bambini, c’è anche una giostra a più piani alta 12 metri, mentre nel parco li aspetta il Mondo natalizio, con il trenino delle renne, il percorso attraverso il presepe e la capanna dei bambini. Non è l’unico Mercatino di Natale a Vienna, se contano almeno dieci in tutta la città.

Mercatino di Natale di Bergen, Norvegia

Se a Oslo si trova il più grande Mercatino di Natale della Norvegia, per trovare il più pittoresco bisogna andare nella cittadina di Bergen. Imperdibile, durante il periodo di Natale, è ciò che avviene in questa deliziosa città affacciata sulla costa Sud-Ovest del Paese, circondata da montagne e da fiordi. Bergen ha trasformato lo spirito natalizio in una vera e propria esperienza da vivere. Oltre al grande Mercatino di Natale che si svolge nella grande Festplassen, dove si possono trovare oggetti fatti a mano, si può visitare la città di pan di zenzero più grande del mondo. Sono gli stessi abitanti a cuocere, decorare e donare casette, chiese, castelli e ogni tipo di costruzione realizzata con il pan di zenzero per creare questa fantastica città aperta al pubblico al museo d’arte KODE. E, al calar del sole – che d’inverno qui avviene molto presto – nel centro storico, Patrimonio Unesco, s’illumina il sentiero magico di Lumagica, il parco di luci alla Fortezza Bergenhus, con una quarantina di installazioni luminose con fumo ed effetti 3D.

Mercatino di Natale di Tallinn, Estonia

Quello di Tallinn è stato dichiarato il Mercatino di Natale più bello d’Europa. La Capitale dell’Estonia, che si affaccia sul Mar Baltico, non smette di stupire neppure durante il gelido inverno. Il suo centro storico fortificato, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nel periodo dell’Avvento si trasforma in un luogo da fiaba, e viene allestito un meraviglioso percorso fatto di Mercatini di Natale che espongono i prodotti tipici della tradizione estone. Ma svetta anche il grande albero di Natale addobbato che, secondo la tradizione locale, fu inventato proprio in Estonia nel lontano 1441 e poi copiato in tutto il mondo.

Mercatino di Natale di Praga, Repubblica Ceca

È una delle Capitali più romantiche d’Europa e, nel periodo natalizio, è ancora più magica. Praga sembra nata per essere la regina dei Mercatini di Natale, con le sue strette vie acciottolate, le piazze circondate da edifici di pizzo e ponti illuminati da caldi lampioni. La sua iconica piazza della Città Vecchia, la più antica e la più grande della città, ospita uno dei più bei Mercatini che esistano. Qui si possono comprare oggetti artigianali locali, addobbi natalizi e i cristalli boemi famosi in tutto il mondo. Ci sono anche stand gastronomici ricchi di prelibatezze: dai biscotti natalizi al panpepato al miele, dalle pannocchie arrostite alle salsicce grigliate. E ovunque si respira il profumo della cannella del vin brulé che viene offerto in tantissimi stand.

I mercatini di Natale più belli dell'est Europa: Praga

Fonte: 123rf

I Mercatini di Natale di Praga

Mercatino di Natale di Bruges, Belgio

Un’altra di quelle città super romantiche e che durate le festività natalizie sembra uscita da un libro di fiabe è Bruges. Il centro storico con le case di pietra affacciate sui canali sembra un presepe vivente e tutto quanto è un gigantesco Mercatino di Natale, con casette di legno, barche addobbate con decorazioni natalizie, pista di pattinaggio sul laghetto, presepi e un meraviglioso itinerario da fare a piedi illuminato per il Wintergloed, letteralmente “bagliori d’inverno”.

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Consigli mercatini Viaggi

La guida completa dei Mercatini di Natale in Italia

I Mercatini di Natale sono ormai un classico del periodo dell’Avvento in Italia. Sebbene possa sembrare una tradizione antica, radicata nella storia del nostro Paese, in realtà hanno una storia relativamente giovane rispetto al resto d’Europa.

L’Italia ha abbracciato questa tradizione, con il suo tocco unico e inconfondibile, solo negli ultimi decenni, ma oggi i Mercatini di Natale sono diffusi in tutto il nostro territorio, da Nord a Sud, anche se è in particolare nelle regioni del Trentino-Alto Adige e dell’arco alpino che hanno guadagnato maggiore fama.

La guida completa dei Mercatini di Natale d’Italia vi farà scoprire che oggi ne esistono in tutte le Regioni, ciascuno con la propria particolarità e autenticità.

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Consigli fiori vacanze Viaggi

Prenotare una spa, i trucchi per vivere un’esperienza bellissima

Una vacanza all’insegna del benessere a 360 gradi ha il suo fiore all’occhiello nella spa, per rigenerarsi, regalarsi coccole e allontanarsi dallo stress e dai pensieri della vita di tutti i giorni.

Ma quali sono i trucchi per vivere un’esperienza senza eguali? Vediamoli insieme.

Arrivare almeno un quarto d’ora prima (o anche di più)

Parola d’ordine, presentarsi in anticipo. Di almeno quindici minuti o, se possibile, ancora prima.

Questo perché arrivare presto dà tutto il tempo necessario per indossare l’accappatoio, compilare i moduli richiesti e iniziare a godere dell’ambiente della spa.

Al contrario, essere in ritardo provoca stress non soltanto agli ospiti ma anche al terapista che ha l’obiettivo di offrire un trattamento completo e che, quindi, sarebbe costretto a posticipare l’orario dell’appuntamento degli altri utenti.

In più, l’anticipo è consigliabile anche per riscaldare i muscoli nel bagno turco o nella sauna, sorseggiare una tazza di tè ed entrare nello stato d’animo ideale per il trattamento.

Disconnessione digitale

Per un’esperienza di totale relax è importante dimenticare i dispositivi elettronici che scandiscono ormai la giornata quotidiana e prepararsi a un vero e proprio detox, anche digitale.

Quindi, niente smartphone, tablet o pc all’interno della spa. Vanno lasciati nell’armadietto in modo che nessun “ronzio, segnale acustico, oppure video in streaming” possa interferire con l’atmosfera ovattata e rilassata che questa oasi di benessere ha il potere di ricreare.

Così, tutti, dagli operatori agli ospiti, potranno beneficiare di una “disconnessione digitale” che è parte integrante dell’esperienza spa.

Il rispetto della tranquillità

Come accennato, la spa rappresenta un ambiente di quiete totale dove prendersi cura del proprio benessere e dalla propria salute fisica e mentale, dove lasciare fuori dalla porta lo stress, la vita frenetica e i famigerati smartphone.

Allo stesso modo, seppur sia molto gettonata per celebrare eventi di gruppo come compleanni oppure addii al celibato o al nubilato (solo per fare qualche esempio), rimane importante rispettare la tranquillità degli ospiti che desiderano trascorrere momenti di assoluto relax.

Comunicare con gli operatori

L’obiettivo dei massaggiatori e dei terapisti è offrire un’esperienza ottimale: per questo, è fondamentale parlare con loro durante la sessione e far presente le proprie esigenze e aspettative invece di lamentarsi in seguito (magari online).

Un tocco più leggero durante il massaggio? Fragranze più delicate? Prodotti ipoallergenici? Non resta che comunicare apertamente con gli operatori.

Attenzione all’igiene

Un altro aspetto chiave è, ovviamente, l’igiene con semplici regole da tenere a mente: fare la doccia e asciugarsi prima di entrare in sauna e di utilizzare piscine o idropiscine, e sedersi o sdraiarsi su un asciugamano per evitare il contatto diretto con le panche e le pareti di legno, compresi i piedi e la schiena.

Essere ordinati

Piccole norme di buon senso riguardano poi il rispetto dell’ordine in sauna: riporre accappatoi, asciugamani e infradito usati negli appositi contenitori anziché lasciarli sul pavimento. Stesso discorso per ciocche di capelli in doccia o dischetti struccanti: vanno gettati nella spazzatura.

Lasciare a casa i bambini

Le spa sono luoghi di quiete e tranquillità per eccellenza. Chiedere di portare i bambini potrebbe mettere il personale in difficoltà e suscitare obiezioni da parte degli altri ospiti.

Conoscere le regole locali

Le pratiche di mancia e di decoro variano da Paese a Paese: per evitare spiacevoli equivoci occorre informarsi in via preventiva sulle regole del posto.