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Cosa conviene comprare a Tokyo

Il Giappone è una delle mete più gettonate dai turisti occidentali quando si tratta di Asia: d’altronde, questo affascinante Paese asiatico ha tantissimo da offrire ai suoi visitatori. Una storia millenaria sorprendente, paesaggi incantevoli (vogliamo parlare della fioritura dei ciliegi in primavera, l’hanami?), nonché una cultura autentica e tradizionale ma che sa coesistere in un blend cosmopolita e moderno.

Shibuya, Tokyo, stazione

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Il quartiere di Shibuya

Gli appassionati di manga e anime troveranno sicuramente pane per i loro denti, ma cosa conviene comprare e portare con sé dopo un viaggio in Giappone, soprattutto nella capitale? Scopriamolo insieme.

Cosa comprare a Tokyo

I souvenir tradizionali

Cosa conviene comprare a Tokyo? La risposta a questa domanda può essere facile e difficile allo stesso tempo, perché le cose da acquistare sono così tante, che scegliere diventa molto complicato. Per andare sul sicuro, si può iniziare dai souvenir. Quando si visita la capitale del Giappone, tra i propri acquisti non possono mancare le statuette del gatto Maneki Neko, oltre a piccole riproduzioni in ceramica di geishe e samurai. Tra i souvenir più gettonati, poi, ci sono le bambole giapponesi tradizionali (Kokeshi) e le bacchette dipinte a mano.

Gatto, Tokyo

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I souvenir in ceramica del gatto a Tokyo

Abbigliamento e accessori

Tra le cose che conviene comprare a Tokyo, ci sono indubbiamente i vestiti. Gli amanti della cultura giapponese possono acquistare un bel kimono da abbinare ad un paio di Geta, i tipici zoccoli di legno. Tra i mercati, i centri commerciali e le boutique ci sono ovviamente anche abiti di tutti i giorni: i più amati sono indubbiamente quelli con motivi floreali e ricami particolari. Se nelle boutique i prezzi sono alti, nel Mercato Centrale di Shibuya si possono fare fantastici affari. I prezzi sono molto convenienti e la scelta di scarpe, borse e vestiti è molto ampia. In realtà, poiché il Giappone è anche patria di mode stravaganti ed eccentriche, chi ha un look un po’ fuori dall’ordinario troverà qui sicuramente ciò che sta cercando.

Strumenti e dispositivi hi-tech

Nella capitale del Paese del Sol Levante, ci si può buttare anche sulla tecnologia. Non solo le migliori marche come Apple e Samsung presentano prezzi molto convenienti ma anche i marchi giapponesi godono di ottima qualità. Nel quartiere di Akihabara, inoltre, c’è un mercatino dell’usato con prodotti tecnologici perfettamente funzionanti. È il luogo migliore dove acquistare macchine fotografiche e console per risparmiare sui prezzi di dogana, in quanto può capitare che vengano effettuati controlli e sia richiesto di pagare il 20% di Iva su ogni prodotto.

Skincare e cosmetica

Tokyo è una destinazione popolare per gli amanti della cosmesi e per chi si diletta nella skincare asiatica. Nella capitale potete trovare una grande varietà di prodotti per la cura della pelle, trucco e cosmetici giapponesi di alta qualità. Date un’occhiata ai grandi magazzini come Matsumoto Kiyoshi o Don Quijote per una vasta selezione.

Manga e anime

Se siete appassionati di manga e anime, Tokyo è il posto ideale per trovare una vasta selezione di fumetti, Blue-Ray, action figures, merchandise e altri articoli correlati. Vi consigliamo di fare sosta nei negozi specializzati di Akihabara o Nakano Broadway per una vera immersione nella cultura pop giapponese.

I sapori del Giappone

Un’altra cosa che conviene comprare a Tokyo è il cibo e il . Quest’ultima è la bevanda più popolare del Giappone, tanto che ancora oggi si tiene la famosa Cerimonia del Tè. Lo si può acquistare ovunque, ma i migliori negozi specializzati di Tokyo sono nelle sale da tè di Suijo Chaya e Nakajima no Ochaya. Ovviamente, non si può non portare a casa qualche specialità della cucina giapponese come sushi, takoyaki, ramen e onigiri. Questi e altri piatti si possono trovare confezionati nei supermercati e nei negozi dei grandi centri commerciali, tra cui il Shibuya109 e il DiverCity Tokyo Plaza. Un’altra moda dell’ultimo minuto? Il melon-pan, un dolce tipico giapponese di tendenza anche in Italia oggigiorno.

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Dimensioni e peso del bagaglio a mano e da stiva per Vueling

Quando è l’ora di fare i bagagli per la partenza è sempre una grande emozione, ma non solo: un viaggio va organizzato in ogni minimo dettaglio e uno degli step da fare durante la fase di prenotazione del volo è quello di scegliere che tipologia di bagaglio portare con sé.

Infatti, ogni compagnia aerea ha delle regole a sé stanti: in genere tutte offrono il bagaglio a mano e quello in stiva, ma a prezzi e condizioni diverse.

Vueling è una compagnia aerea spagnola low cost che ha debuttato nel 2004 e che ormai in Italia opera con diversi voli verso le principali città europee, incluse ovviamente le più importanti città della Spagna.

Vueling per il bagaglio impone alcune importanti regole da rispettare: alcune relative alle misure, altre al peso delle valigie e agli oggetti che si possono imbarcare. È possibile portare con sé in cabina due bagagli a mano, di dimensioni e pesi differenti. Per quanto riguarda i bagagli in stiva, la compagnia aerea spagnola permette di imbarcarne uno a un costo che può variare: ecco tutti i dettagli.

Bagaglio da stiva

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Bagaglio a bordo dell’aereo

Bagaglio da stiva con Vueling

La compagnia aerea spagnola dà la possibilità ai propri clienti di scegliere fra diverse tipologie di bagaglio da stiva, il cui costo può variare a seconda della destinazione e del periodo in cui si vola. Se si eccede il limite di peso, la compagnia farà pagare un costo di 12 euro a ogni kg in più.

Il bagaglio base ha come peso massimo 15 kg e il costo minimo è di 10 euro. Il peso successivo è di 20 kg, a partire da 14 euro. Il bagaglio da 25 kg costa circa 18 euro, ma è incluso per coloro che scelgono le tariffe Fly o Fly Grande. Il bagaglio con il peso maggiore è quello da 30 kg e costa circa 25 euro. I prezzi minimi di questi bagagli da stiva sono da considerarsi effettuati sul web o tramite app. I prezzi variano in base alla destinazione del volo e online possono risultare ridotti fino al 50% rispetto a quelli che si andrebbero a pagare direttamente in aeroporto.

È buona norma aggiungere il bagaglio da stiva in fase di prenotazione e comunque prima di arrivare in aeroporto, per non incorrere in sovrapprezzi. Se si vuole aggiungere un bagaglio in stiva all’aeroporto, infatti, il costo minimo è di 50 euro.

Bagaglio a mano: le regole di Vueling

Chi viaggia con Vueling può portare con sé un bagaglio a mano del peso massimo di 10 kg che non deve eccedere le misure di 55x40x20. Le dimensioni del bagaglio a mano devono includere anche lo spazio occupato da maniglie, rotelle ed eventuali tasche esterne.

Oltre al classico bagaglio a mano i clienti Vueling possono portare in cabina un altro bagaglio, per esempio una piccola borsa o una valigetta: le dimensioni massime in questo caso sono 40x30x20 e non è specificato un limite di peso. Come per tutte le altre compagnie aeree, è permesso anche un sacchetto con gli acquisti fatti al duty free dell’aeroporto. Il bagaglio a mano extra e il sacchetto del duty free devono essere riposti sotto al sedile di fronte.

Questo bagaglio a mano è incluso per coloro che viaggiano con bambini di età inferiore ai 2 anni e per chi vola con tariffa Fly o Fly Grande. Inoltre, il bagaglio da 10 kg ha un costo che va dalle 10 alle 59 euro se acquistato online, mentre in aeroporto il suo prezzo va dalle 45 alle 70 euro.

Vueling: bagagli speciali

Ci sono ulteriori regole per il bagaglio con Vueling, che riguardano il trasporto di oggetti particolari. Esistono infatti anche i bagagli speciali, che possono essere strumenti musicali o attrezzature sportive ingombranti. Il costo del loro imbarco è di 45 euro a tratta, sia se la prenotazione è effettuata online, sia che vi troviate ad imbarcare questi oggetti particolari in aeroporto. Ogni bagaglio speciale deve pesare al massimo 32 kg e non superare l’altezza di 2.70 metri.

In caso si viaggi con bambini fino ai due anni, è possibile aggiungere gratuitamente una cesta, una culla o un passeggino. Inoltre, la compagnia aerea consente anche di trasportare animali in cabina (solo cani, gatti, uccelli – non rapaci – e tartarughe). Per le destinazioni nazionali sono 50 euro a tratta, per quelle internazionali e le Canarie, 60 euro.

Per il trasporto di cani e gatti sono richiesti il certificato di vaccinazione (inclusa la antirabbica) nonché il passaporto dell’animale e il microchip. Le misure del trasportino per l’animale sono di 45x39x21 cm e 8 kg di peso, incluso l’animale: cani e gatti, inoltre, possono viaggiare all’interno del medesimo trasportino purché non siano più di due e siano della stessa specie.

Vueling: cosa non si può imbarcare

Sono molto importanti anche le regole riguardanti ciò che può essere inserito nel bagaglio con Vueling. Innanzitutto, è vietato il trasporto di merci pericolose di qualsiasi genere, come bombole di gas, materiale infiammabile, radioattivo o corrosivo e armi da fuoco. Se si hanno oggetti taglienti con lame superiori a 6 cm, questi vanno necessariamente inseriti nel bagaglio in stiva.

Per quanto riguarda i liquidi nei bagagli a mano, ogni passeggero ha il diritto di portare con sé fino a 10 contenitori da 100 ml, per un totale di un litro. I contenitori devono essere trasparenti e vanno inseriti in un sacchetto di plastica richiudibile, anch’esso trasparente.

Nel bagaglio a mano di chi viaggia con un neonato è possibile portare gli alimenti e il necessario per il bimbo: il bagaglio deve avere misure e peso pari a 55x40x20 cm e 10 kg, compresi gli omogeneizzati e i purea. Possono essere portati in contenitori non necessariamente sigillati e con un volume anche maggiore di 100 ml.

I farmaci (liquidi o semisolidi) la cui assunzione è necessaria durante il viaggio sono consentiti, purché (insieme a strumenti come siringhe) siano accompagnati da una prova di autenticità.

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Come arrivare all’isola di Vis in Croazia

Per chi è alla ricerca di una destinazione incontaminata, ricca di storia e paesaggi mozzafiato, l’isola di Vis è la scelta perfetta per le prossime vacanze. Questa isola si trova nel Mar Adriatico centrale, ed è una vera e propria perla nascosta della Croazia, che offre spiagge cristalline, grotte naturali affascinanti ed un’atmosfera autentica, che pochi altri luoghi possono vantare. Ma come raggiungere questa meravigliosa isola? Ecco come arrivare all’isola di Vis, partendo dalle principali città italiane e attraversando i punti chiave del viaggio.

Partenza dall’Italia: scelta del mezzo di trasporto

Per gli amanti dei viaggi on the road, raggiungere la Croazia e l’isola di Vis in auto può essere una delle opzioni più comode. Partendo dal nord Italia, ad esempio da Milano o da Venezia, si dovrà attraversare la Slovenia e si potrà raggiungere la costa croata in poche ore.

Grazie alla rete autostradale italiana, ma anche slovena e croata, sarà molto semplice raggiungere la più conosciuta città Spalato, dalla quale poi si potrà raggiungere la vicina isola di Vis in traghetto.

Un’altra opzione, probabilmente la più veloce per raggiungere Spalato, è quella di viaggiare in aereo ed è la soluzione ideale per chi preferisce un viaggio più rapido. Diversi aeroporti italiani ,infatti, offrono voli diretti per Spalato, che, come già detto in precedenza, è la città croata più vicina a Vis. I principali aeroporti con voli diretti per Spalato possono essere Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ma anche gli aeroporti delle città di Venezia e Bologna

Come si raggiunge l’isola di Vis da Spalato?

Il modo più comune e panoramico per raggiungere l’isola di Vis da Spalato è il traghetto. Jadrolinija, che è la principale compagnia di navigazione croata, offre diversi collegamenti giornalieri tra Spalato e, appunto, l’isola di Vis. La traversata che collega le due località dura circa 2 ore e trenta minuti, un viaggio assolutamente non troppo lungo, ma durante il quale si potrà godere di viste uniche e spettacolari sul Mar Adriatico.

I traghetti per l’isola di Vis partono generalmente la mattina presto e nel pomeriggio. Soprattutto in alta stagione, è sempre consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, acquistabili anche online, così da garantire posto a bordo e poter vivere serenamente il proprio viaggio in Croazia e scoprire così tutte le sue mete imperdibili. È possibile acquistare anche i biglietti una volta arrivati al porto di Spalato.

Per chi, invece, preferisce un’opzione di trasporto più veloce , i catamarani possono rivelarsi la scelta ideale. Anche in questo caso, la compagnia croata Jadrolinija, ma anche altre compagnie, offrono servizi di trasporto rapido per raggiungere l’isola di Vis. In questo caso, viaggiando in catamarano, la durata della traversata è di circa 1 ora e quindici minuti.

I catamarani partono dal porto di Spalato solitamente una volta al giorno, quindi è essenziale verificare gli orari e prenotare in anticipo. Anche in questo caso, come per i traghetti, i biglietti possono essere acquistati online o presso il porto.

Vista del lungomare di Vis, in Croazia, con scorci di case tradizionali croate e fiori colorati

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Vista del lungomare di Vis, in Croazia

Quando visitare l’isola di Vis?

Il periodo migliore per visitare l’isola di Vis dipende dalle preferenze e dalle attività desiderate dai visitatori di questa fantastica isola dell’Adriatico. In primavera, ad esempio, il clima è mite e piacevole, con temperature, giornate più lunghe e soleggiate, e meno affollamento. Questo è il periodo ideale per gli amanti delle attività all’aperto, che potranno fare escursioni, ma anche visite culturali. In estate, invece, le temperature salgono oltre i trenta gradi. In questo periodo si può godere di un mare perfetto per nuoto e attività acquatiche, come ad esempio lo snorkeling, ma allo stesso tempo si tratta della stagione più affollata e, allo stesso tempo, più costosa.

In inverno ed autunno, invece, la maggior parte delle strutture chiude, ma considerando il clima mite e l’assenza di turisti, quest’isola riesce a mantenere il suo fascino e a regalare un’esperienza altrettanto unica ai suoi visitatori.

Arrivare all’isola di Vis è semplice e che si scelga di partire in auto, in aereo o qualsiasi altro mezzo, una volta giunti a destinazione si verrà ripagati da paesaggi spettacolari ed un’atmosfera autentica e che, come le altre isole croate, Cres e Calamotta, sarà in grado di creare ricordi indelebili nella memoria dei suoi visitatori.

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Come raggiungere l’Isola Bisentina: un gioiello nel cuore del Lago di Bolsena

L’Isola Bisentina è la più grande delle due isole che punteggiano il Lago di Bolsena e raggiungerla è più semplice di quanto si possa pensare: basta seguire i passi giusti (e lasciarsi guidare dalla bellezza del paesaggio!).

Un tesoro nascosto nella Tuscia viterbese

L’isola si trova adagiata nel cuore del Lago di Bolsena, a poca distanza dal comune di Capodimonte. Un vero e proprio gioiello immerso nella Tuscia viterbese, facilmente raggiungibile dai principali centri della regione e del Lazio.

In auto verso il Lago di Bolsena

Partendo da Roma bisogna prendere in direzione nord sull’autostrada A1, fino all’uscita Orte. Da qui, imboccate la E45 in direzione Orte-Terni e proseguite sulla SS675 verso Viterbo. Uscite a Bolsena e seguite le indicazioni per Capodimonte. Una volta arrivati, il porto dista solo 3 km. Per chi arriva invece da Firenze, il viaggio inizia sull’autostrada A1 però in direzione sud, con destinazione l’uscita Chiusi-Chianciano Terme. Proseguite sulla SS2 in direzione Orvieto e imboccate la SS675 verso Viterbo. Uscite a Bolsena e seguite le indicazioni per Capodimonte. Il porto si trova a circa 3 km dal paese e da qui partono i battelli.

Coi mezzi pubblici

Chi viaggia con i mezzi pubblici deve raggiungere il porto di Capodimonte, da cui partono i battelli verso l’Isola Bisentina. La traversata dura circa 15 minuti e il servizio è frequente specialmente nel periodo estivo. Se ci si sposta in treno: scendete alla stazione ferroviaria di Orvieto, la più vicina all’isola, situata a circa 20 km da Capodimonte. Da qui, potrete comodamente raggiungere il porto con un autobus o un taxi. In alternativa, numerose linee di autobus collegano le principali città della Tuscia e del Lazio con Capodimonte. Una volta arrivati, il porto dista solo 3 km.

Altre info

Ricordate che l’isola è raggiungibile solo in battello, e non è possibile attraccare con barche private. I biglietti per il battello possono essere acquistati direttamente al porto; ma in alta stagione, si consiglia di prenotare per evitare sorprese. L’Isola Bisentina è una meta per una gita fuori porta tutto l’anno, ma il suo fascino raggiunge il culmine da aprile a ottobre. In estate può essere particarmente affollata. Una volta sull’isola dimenticate l’auto e spostatevi a piedi o in bicicletta, scoprendo i suoi splendidi sentieri.

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Viaggio a Chisinau, quando visitare la capitale moldava

Chisinau, la capitale e la città più grande della Moldavia, in una posizione strategica nel cuore dell’Europa orientale, riflette le influenze delle culture slave, occidentali e asiatiche e si sta rapidamente trasformando in una città sostenibile, ecologica e inclusiva, tutta da scoprire. Vediamo insieme allora quando è meglio partire per visitare le attrazioni turistiche culturali e storiche di questa vivace capitale. Tra queste, l’Arco di Trionfo e la Cattedrale della Natività, splendidamente restaurata, che ne riflette la storia religiosa e architettonica.

Visitare Chisinau: quando è meglio partire

La capitale della Moldavia vanta un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, e una temperatura media annua di 18°C, con precipitazioni, circa 580 mm di pioggia, distribuite in modo uniforme durante l’anno. Il mese più freddo è quello di gennaio, luglio il più caldo ma, insieme a giugno, è anche il più piovoso. La Moldavia non ha un suo accesso diretto al mare ed essendo un Paese piccolo e pianeggiante, gode di un clima piuttosto omogeneo, con poche differenze tra Nord e Sud nelle diverse stagioni.

L’inverno a Chisinau è generalmente lungo e freddo: le temperature medie di gennaio si attestato intorno ai -2 °C, e non mancano le nevicate. Il Paese inoltre è interessato dall’arrivo di correnti d’ara gelida di origine artica che portano le temperature fino a -30°C. In caso decidessi di visitare Chisinau in questa stagione, dovrai portare con te vestiti caldi, una giacca pesante, cappelo, guanti, sciarpa, impermeabile e ombrello.

L’estate, al contrario, è piuttosto calda, con minime intorno ai 18 °C e le massime sono intorno ai 29 °C. Giugno e luglio sono mesi caratterizzati da frequenti temporali pomeridiani, così come non sono rare le ondate di calore che spingono le temperature oltre i 35°C. In questa stagione porta con te vestiti leggeri per il giorno ma una felpa e qualcosa di più pesante per la sera. A giugno e luglio non dimenticare impermeabile e ombrello!

La primavera e l’autunno sono due stagioni abbastanza brevi e con un clima gradevole: a maggio e settembre le minime si attestano sui 12°C e le massime intorno ai 22 °C. A marzo e all’inizio di aprile si assiste ancora a qualche giornata di freddo, e sono ancora possibili dei rovesci di neve mentre in autunno le temperature cominciano a farsi più rigide dalla fine di ottobre.

Il nostro consiglio è quindi quello di programmare il tuo viaggio a Chisinau a maggio e a settembre, quando le temperature sono più miti e gradevoli, le piogge non  sono così insistenti e puoi ottenere il meglio di ciò che la capitale moldava può offrirti, tra siti storici e una tradizione enogastronomica davvero interessante.

Chisinau arco di trionfo

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Passeggia sotto l’Arco di Trionfo di Chisinau nel periodo migliore

Clima e temperature di Chisinau mese per mese

Gennaio è un mese molto freddo in Moldavia, il più freddo dell’anno. La media giornaliera si attesta sui -2°C, con una minima di -5 e una massima di 1°C. Si registrano inoltre frequenti gelate notturne e non sono rari i picchi di freddo dovuto all’arrivo di correnti artiche. Febbraio non è dissimile. In questo mese la media giornaliera rimane sullo zero con una minima di -3,8° C e una massima di 3,3°C. L’inizio del mese di marzo è ancora un periodo che non ti fa sentire l’odor di primavera. Le temperature rimangono basse, con una media giornaliera di 4,5°C, una minima sullo zero e una massima di 9°C.  Non mancano la neve e giornate di gelo. Aprile invece, nonostante ogni tanto persistano i giorni di neve, si considera un mese generalmente mite, con una temperatura minima di 5°C  e una massima di 16°C. Se non hai fretta o motivi particolari per partire in questo periodo, ti consiglio però di aspettare l’arrivo di maggio per visitare Chisinau. In queste settimane dell’anno le temperature sono molto più gradevoli, con una media di 16°C, le giornate si allungano e potrai passare più tempo camminando all’aperto, passeggiando tra l’arco di Trionfo, la Cattedrale e le antiche porte della città. Inoltre, Chisinau è una delle città più verdi d’Europa, con moltissimi parchi che gli abitanti sono soliti frequentare per fare sport o semplicemente per stare all’aria aperta, nella bella stagione in particolare, fino all’ultimo sprazzo di sole.

Chisinau

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Vista dall’alto su Chisinau

A giugno comincia già a fare caldo e l’umidità, con frequenti temporali pomeridiani, può creare qualche fastidio in più. Partire in questo mese può essere comunque un buon compromesso dato che le temperature medie giornaliere si fermano a 20°C, con minime di 14°C e massime di 26°C. A luglio fa decisamente molto caldo, le massime sfiorano i 30°C, ed è il mese più piovoso dell’anno. Nelle settimane di luglio, ombrello e impermeabile saranno i tuoi migliori compagni di viaggio. Ad agosto le piogge si fanno molto meno insistenti mentre le temperature rimangono calde, come a luglio, con temperature minime di 16°C, e massime sui 30°C. Se puoi quindi, aspetta fino a Settembre. Questo è uno dei mesi migliori, insieme a maggio, per visitare la capitale moldava. Le temperature sono decisamente gradevoli – minime di 11°C, massime di 22,5°C per una media giornaliera di 17°C- e le piogge non turberanno, con la loro insistenza, le tue giornate. L’inizio di ottobre rappresenta ancora una buona chance per partire e per godere di un clima tutto sommato mite, con temperature minime di 6°C, massime di 15°C e una media giornaliera di 10°C. A novembre e dicembre invece, si comincia a battere i denti. Le temperature scendono e il freddo, anche molto intenso, si fa sentire sempre di più, con frequenti passaggi delle temperature sotto lo zero. A novembre la temperatura media giornaliera è di soli 4°C, a dicembre si ferma sullo zero. Se ami il freddo e le atmosfere romantiche del Natale, certo, questo è il periodo giusto per visitare Chisinau. La capitale moldava ama vestirsi a festa e le celebrazioni natalize, tra mercatini e fiere, durano solitamente fino alla prima metà di gennaio. Il Christmas Village viene in genere allestito vicino al Teatro dell’Opera e del Balletto, è ad ingresso gratuito e aperto naturalmente a tutte e tutti coloro che hanno voglia di celebrare l’arrivo del Natale in allegria.

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Le migliori ricette di Zagabria: i piatti da provare

È difficile dare una definizione unica della cucina croata e della varietà di ricette che potrai provare a Zagabria. La capitale della Croazia intanto, è una città che ne racchiude in realtà tre: l’Alta, l’Inferiore e Novi Zagreb. A causa della sua storia travagliata e della sua vicinanza con popoli dalle culture più diverse inoltre, la cucina locale riflette una serie di influenze differenti che contribuiscono a creare un panorama gastronomico variegato e molto interessante. Si va dai sapori filo-italiani di gusto mediterraneo, ricchi di piatti di pesce alla griglia, agli stufati di carne alla paprika tipici della Slavonia, fino a pietanze di ispirazione austriaca, turca e ungherese: si rimane sempre comunque piacevolmente sorpresi dalla varietà dei cibi regionali, tutti caratterizzati dall’ottima qualità e dalla freschezza degli ingredienti.

Cosa mangiare a Zagabria, i locali e i piatti tipici

Zagabria è una capitale piena di vita e di sapori dove ogni giorno si possono provare nuovi ristoranti. In generale vale la questa regola: in Croazia è difficile mangiare male così come spendere tanto. Naturalmente, ci sono diversi tipi di offerta: i Restauracija sono i ristoranti eleganti e più formali; i Gostionica o konoba sono locali a conduzione familiare dove è più facile trovare le ricette dell’autentica tradizione croata; i Pivnica sono dei pub dove mangiare anche piatti caldi. Poi ci sono i Kavana, per una pausa con cappuccino e una fetta di torta, le Slasticarna, se desideri gustare gelati, dolci e strudel e infine i Samoposluzivanje, caffetterie self service ideali per uno spuntino veloce. Qualunque sia la tua scelta, allenta la cinta e preparati a dell’ottimo cibo di qualità.  La cultura culinaria di Zagabria affonda le sue radici nella passione dei croati per i pranzi abbondanti ed elaborati, fondati soprattutto su piatti a base di carne alla griglia e arrosto. La città e i suoi dintorni sono rinomati per la loro cucina centenaria, in gran parte influenzata dai paesi vicini e dagli ex imperi dominanti. Nei menù di tutta la città si possono trovare stufati rustici, carni succulente, pasta fatta in casa e gnocchi dolci.

Ristoranti Zagabria

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Zagabria è piena di ristoranti e locali da provare

Non importa di cosa si abbia voglia, a Zagabria c’è qualcosa da mangiare che accontenta tutti. La cucina della città è stata influenzata dai Paesi vicini, come l’Austria, l’Ungheria, l’Italia e persino la Turchia. Queste influenze sono confluite in una selezione di piatti diversi che riflettono la cultura e le tradizioni del Paese. Dai sostanziosi stufati come il grah (stufato di fagioli con salsicce) alla versione di Zagabria del tradizionale Cordon Bleu, la capitale della Croazia offre una varietà di piatti ricchi di anima. Ecco quindi cosa mangiare e i piatti tipici che ti aiuteranno a sentirti come un vero abitante di Zagabria.

Per gli amanti della carne, la capitale croata è una destinazione entusiasmante. Quella di maiale e di manzo è una caratteristica comune dei piatti della città, ma ciò che li distingue dalla cucina tipica di altri Paesi con una tradizione simile è l’accompagnamento di prodotti locali come cetrioli, pomodori e cavoli tagliuzzati, conditi semplicemente con olio, aceto, sale e pepe. La semplicità della cucina contadina si manifesta in piatti come le krpice (pasta fatta in casa) e gli žganci (polenta) preparati con cipolle e pancetta. Anche i funghi selvatici hanno un ruolo importante nella cucina di Zagabria e si trovano nei fitti boschi che circondano la capitale.  Altri piatti comuni che incontrerai sicuramente visitando Zagabria sono le sostanziose zuppe a base di fagioli e verdure. Anche se gli ingredienti di questi saporiti stufati cambiano a seconda della stagione, le zuppe rimangono un comfort food che viene gustato dai locali tutto l’anno.

Quando visiti Zagabria per la prima volta, ci sono due aree in particolare che ospitano una serie di eccellenti ristoranti locali: la Città Bassa e la Città Alta. Volendo, potresti anche partecipare ad un tour gastronomico che ti permetterà di vedere alcune delle principali attrazioni di Zagabria e di conoscere la sua storia. Considera di scegliere come antipasto un tagliere di salumi croati. Soprattutto quelli fatti in casa sono abbastanza comuni da servire nelle feste in tutto il paese e nei ristoranti prima del pranzo o della cena. Questi taglieri presentano in genere un assortimento di formaggi e salumi fatti in casa, come prosciutto o salame. Sottaceti, olive, pomodori secchi e piccoli peperoni ripieni di formaggio sono spesso serviti accanto alle carni e ai formaggi. Ecco alcune ricette tipiche che potrai assaggiare durante il tuo viaggio a Zagabria.

Štrukli

Rinomata specialità di Zagabria, lo štrukli è una delizia per i sensi. Questo piatto di pasta sfoglia (simile alle lasagne) è farcito con un impasto di formaggio fresco di mucca, panna e uova: una prelibatezza originaria della regione dello Zagorje che si è poi diffusa in tutta la capitale. Gli Štrukli possono essere gustati in qualsiasi modo: bolliti o al forno per uno spuntino salato con una spolverata di sale. In alternativa, possono essere serviti dolci con una spolverata di zucchero o addirittura conditi con frutta come prugne, mele o mirtilli.

Strukli Purica s mlincima

L’arrosto di tacchino saporito con pasta mlinci fatta in casa è una prelibatezza di Zagabria da mangaire tutto l’anno. Sebbene il piatto sia tradizionalmente preparato con il tacchino, non è raro sostituirlo con altri tipi di pollame, come l’anatra o il pollo. La carne viene marinata in una melodia di condimenti mediterranei come aglio, rosmarino, sale e pepe e poi arrostita lentamente in forno per ore. I mlinci si preparano immergendo le sfoglie secche in acqua bollente salata finché non si ammorbidiscono. Vengono poi aggiunti alla stessa padella della carne per assorbire tutti i deliziosi succhi di cottura.

arrosto di tacchino

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A Zagabria l’arrosto di carni è uno dei piatti base della tradizione gastronomica locale

Zagrebački odrezak

Lo Zagrebački odrezak è da anni un piatto base di Zagabria. È simile al Cordon Bleu e alla Wiener Schnitzel, ma prende il nome dalla capitale croata. Questa deliziosa pietanza si prepara prendendo una sottile fetta di vitello e farcendola con prosciutto e formaggio. Viene poi arrotolata in un fagottino prima di essere ricoperta di farina, uovo e pangrattato, quindi fritta fino a raggiungere la perfezione dorata. Lo Zagrebački odrezak viene comunemente servito con un abbondante contorno di patate brasate e una fetta di limone. Per una perfetta combinazione di sapori, non dimenticare di ordinare anche una delle insalate stagionali di Zagabria.

Grah

Uno dei piatti più conosciuti di Zagabria è il Grah, o zuppa di fagioli. Sebbene sia un piatto tipicamente invernale, questo sostanzioso stufato viene gustato tutto l’anno. Il protagonista della zuppa sono i fagioli, accompagnati da pancetta affumicata, garretto di prosciutto, salsicce e carote, che la rendono un piatto saziante e saporito.

Čušpajz

Un’opzione nutriente per il pranzo, il ćušpajz è popolare tra gli abitanti del luogo e può essere gustato in una vasta gamma di sapori. Questo semplice piatto simile a una zuppa combina ingredienti sani come cavolo, patate, fagioli e carote, a volte con l’aggiunta di salsiccia o carne di manzo. È un’ottima alternativa a un tipico panino e rappresenta un pasto leggero e gustoso a mezzogiorno.

Sir i vrhnje

Spuntino molto amato dalla gente del posto, il sir i vrhnje è un piatto umile che consiste nel mescolare formaggio fresco di produzione locale e panna acida. Gli zagabresi amano mescolarvi l’aglio e cospargere di paprika prima di intingervi il pane fresco. Provalo abbinato a un piatto di salumi croati e avrete un fantastico spuntino pomeridiano.

Krpice

Generazioni di croati sono cresciute mangiando krpice. Si tratta di un piatto di pasta fatta in casa semplice e gustoso che deriva dalla ricetta rustica tedesca del krautfleckerl. Questa confortante combinazione di cavolo fritto, pancetta e tagliatelle si trova in molti ristoranti tradizionali di Zagabria e riporta alla mente dei residenti della città i ricordi dell’infanzia.

Krpice

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Assaggia la tradizionale Krpice di Zagabria

Salsicce

La cucina di Zagabria non sarebbe completa senza le salsicce, che possono essere bollite o cotte al forno e di solito sono accompagnate da patate brasate cosparse di paprika e da un cucchiaio di cavolo sottaceto.

Sarma

Il cavolo ripieno è una ricetta antica che ha molte varianti. I croati amano mescolare carne di maiale e di manzo con il riso e insaccare il composto in foglie di cavolo sottaceto. Gli involtini vengono poi aggiunti in una pentola e fatti bollire fino a completa cottura. Molte culture amano aggiungere alla pentola la salsa di pomodoro, ma in Croazia spesso si prepara facendo cuocere farina e grasso per creare una salsa densa. Una volta completata, la sarma viene servita con un cremoso purè di patate.

Sarma

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Un piatto amatissimo, il Sarma

Peperoni ripieni

Questa ricetta è la versione estiva del cavolo ripieno, i preferiti dagli zagabresi in estate, quando i peperoni dolci abbondano.

Kremšnita

La kremšnita è una deliziosa torta alla crema a strati realizzata con una base di pasta sfoglia e un ripieno di crema pasticcera alla vaniglia. Sebbene questo dolce sia nato durante l’epoca austro-ungarica di Zagabria, rimane ancora oggi un dolce popolare tra gli abitanti del luogo.

Strudel

Originario dell’Austria, lo strudel di mele ha trovato casa anche qui. È possibile gustare questo dolce in molte panetterie di Zagabria e in tutto il Paese. Pensa a una crosta sfogliata e burrosa, farcita con un dolce ripieno di mele e ricoperta di zucchero a velo.

Strudel

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c’è sempre un buon motivo per mangiare un’ottimo strudel di mele

Knedle sa šljivama

I Knedle sa šljivama, o fagottini di prugne, sono un dolce che si trova in molti menu della capitale croata: consiste in morbidi fagottini ripieni di prugne, cannella e zucchero. I fagottini vengono bolliti e ricoperti di zucchero e pangrattato poco prima di essere serviti.

Infine, se ti stai chiedendo cosa bere a Zagabria, sappi che gli abitanti della capitale croata sono grandi bevitori di caffè. Ogni giorno i caffè sui marciapiedi della città sono pieni di appassionati che sorseggiano espressi appena fatti. Per molto tempo, il caffè turco è stato il più ampiamente consumato (e lo è ancora nelle case di famiglia). In tutta la città, tuttavia, oggi è più probabile trovare l’espresso all’italiana. Oltre al caffè, il vino è una bevanda fondamentale nella cultura croata, sempre presente in tavola. Zagabria è una delle poche capitali al mondo che ha la fortuna di essere circondata da regioni vinicole che producono alcuni dei migliori vini croati, e non è difficile capire come questo abbia influenzato la cultura enogastronomica cittadina.

Visitando la capitale croata troverai quindi un’ampia varietà di deliziosi piatti e bevande tradizionali. Dagli stufati ai dolci, a Zagabria ce n’è per tutti i gusti.

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Scegliere un hotel a Chișinău: le migliori zone dove soggiornare nella capitale moldava

La Moldavia è una nazione relativamente giovane, dal punto di vista politico, ma capace di attirare viaggiatori fin dai tempi di Alessandro Magno. Chișinău è la sua capitale, luogo raggiunto da molti voli low cost che partono anche dall’Italia. La città è ricca di storia, cultura e tanto fascino.

Negli ultimi anni, per l’appunto, ha visto un aumento del turismo, attratto dalle sue attrazioni storiche, l’elettrizzante vita notturna e la calorosa ospitalità dei suoi abitanti. Quando si pianifica un viaggio a Chisinau, una delle prime cose da considerare è quale hotel scegliere a Chisinau e in che zona della città.

La capitale moldava offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, adatte a tutte le tasche e le preferenze. Sia che si desideri soggiornare nel vivace centro storico, in un tranquillo quartiere residenziale come Riscani o Botanica, o in una zona più pratica come Telecentru o Buicani, la città ha qualcosa da offrire a tutti. Indipendentemente dalla zona scelta, gli alloggi e gli hotel a Chișinău offrono un caloroso benvenuto e un soggiorno piacevole a chiunque voglia iniziare da qui il proprio viaggio in Moldavia.

Hotel a Chișinău: alloggiare nel Centro Storico, nel cuore della città

Il centro storico di Chișinău è il cuore della città, dove si concentrano molte delle principali attrazioni turistiche, i migliori ristoranti, caffè e bar. Alloggiare in un hotel a Chișinău, nel suo centro storico, offre una posizione molto comoda per esplorare la città oltre al fatto di essere “al centro della scena” quando si cerca un ristorante dove mangiare qualche specialità locale oppure semplicemente una bella zona dove passeggiare.

Questa zona è perfetta per i turisti che vogliono essere vicini alle migliori cose da fare e da vedere a Chișinău e avere anche molti facili punti di accesso ai mezzi pubblici della città.

In questa zona si trovano alberghi indipendenti o altri facenti parti delle più note catene, presenti anche in altre capitali europee. Non mancano i B&B e i boutique hotel, quest’ultimi per chi ama il design e la possibilità di dormire in stanze arredate in modo unico e particolare.

Scegliere un hotel a Chișinău nel centro città ti darà la possibilità di raggiungere in pochi passi le principali attrazioni della capitale della Moldavia. Per esempio, la Cattedrale della Natività o l’Arcul de Triumf, detto anche Porta Sacra, saranno a breve distanza a piedi.

Chisinau-moldova

Fonte: 123RF

Chișinău, la Capitale della Moldova

Hotel a Chișinău: alloggiare a Riscani, tra spazi verdi e tranquillità

Riscani è un quartiere residenziale situato a nord del centro città. Trovare qui il tuo hotel a Chisinau ti permetterà di dormire tra ampi spazi verdi e di godere di un’atmosfera più tranquilla rispetto al centro. Riscani è una zona ideale per chi cerca un soggiorno più rilassante, ma con facile accesso alle principali attrazioni.

Questo quartiere di Chișinău è ben servito dai mezzi pubblici e spostarsi verso il centro sarà facile e comodo. In questa parte della capitale della Moldavia sono presenti hotel di varie tipologie e quasi tutti indipendenti e non facenti parte di grandi gruppi.

Puoi scegliere qui il tuo hotel dove dormire a Chișinău se sei in cerca di un po’ di autenticità moldava e se ami, soprattutto, passeggiare nei parchi dopo una giornata passata a scoprire il centro città. In quest’area di Chișinău  si trova, infatti, i Parco della Valea Morilor, un luogo dove, in un tempo molto lontano, vivevano i Mammut. Questo parco si affaccia anche sul Lago Komsolosky.

Hotela a Chișinău: alloggiare a Botanica, lontani dalla frenesia

Botanica è un altro quartiere residenziale di Chișinău, situato a sud del centro. È famoso per il suo grande Giardino Botanico, dal quale prende il nome.  Se il tuo hotel a Chișinău si trova qui, la tua vacanza in Moldavia si svolgerà nel mezzo di un’oasi di tranquillità e lontano dalla frenesia urbana.

Botanica è ideale per chi viaggia in famiglia e per chi ama la natura. Questo quartiere, come altri di Chișinău, è collegato al centro da ottimi mezzi pubblici che ti renderanno facile raggiungere la parte storica della città per poi tornare nel verde a fine giornata.

Botanica è un quartiere molto scenografico, dall’affascinante aspetto sovietico. In questa zona si trovano, come dicevamo, il Giardino Botanico di Chișinău e anche lo zoo della città. Oltre a questo, data la grande presenza di uffici amministrativi nazionali, possiamo definire Botanica come un’area molto internazionale.  Sarà qui il tuo hotel a Chișinău? Di sicuro non resterai deluso.

Hotel a Chișinău: dove alloggiare nella capitale della Moldavia
Scale a cascata a Chișinău, Moldavia

Hotel a Chișinău: alloggiare a Telecentru, il media centre moldavo

Telecentru è un quartiere che combina aree residenziali con importanti edifici legati al mondo dei media. Potremmo definire questa parte di Chișinău come un media centre, dove si concentrano anche gli studi delle televisioni principali della zona. Telecentru è un’area attiva ma, allo stesso tempo, resta una zona tranquilla dove trovare un hotel a Chișinău, ma ben collegata al centro città.

È spesso la scelta di chi si reca in Moldavia per affari. In quest’area della città sono presenti alcuni hotel di lusso con ottimi servizi per i propri clienti.

L’area, al di là del suo aspetto lavorativo, offre anche alcune cose interessanti da vedere, perfette per comprendere molto sulla storia della Moldavia. Qui, infatti, troverai il Museo dell’Armata Rossa e il Parco dell’Eterna Memoria, chiamato in lingua originale “Eternitate”. Questo parco è un vero e proprio memoriale progettato e costruito per ricordare i soldati dell’Armata Rossa che combatterono in questo territorio nel 1944.

Hotel a Chișinău: alloggiare a Buicani, tra autenticità e boutique hotel

Buicani è un quartiere misto, con aree residenziali e commerciali. Scegliere di alloggiare qui equivale ad abbracciare la normale vita della capitale della Moldavia. Gli hotel disponibili in questa zona di Chișinău sono semplici e curati. Se sei in cerca di un hotel a Chisnau e vuoi qualcosa pieno di stile, in un’area autentica, sappi che molti boutique hotel di recente costruzione di trovano proprio in questo quartiere.

Buicani è una zona vivace, con molti negozi, ristoranti e caffetterie. Questo quartiere di Chișinău è perfetto per chi cerca un buon equilibrio tra tranquillità e accessibilità ai servizi.

Come per le altre zone della città, non mancano i mezzi pubblici per spostarsi con comodità. Buicani è molto vicino al quartiere Riscani, con il quale condivide una parte del Parco della Valea Morilor. Non mancano, quindi, gli spazi verdi dove rilassarti dopo una giornata in giro per la capitale della Moldavia, alla scoperta di una città che inizia a far parlare di sé per la sua anima europea e per tutto ciò che offre.

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Quando partire: i mesi migliori per visitare Varsavia

Stai pensando di visitare Varsavia? La bella e vivace capitale polacca, dal clima continentale, ha molto da offrire ai viaggiatori ma per godere al meglio dell’opportunità e scoprirne ogni angolo, attrazione e caratteristica, devi considerare attentamente il periodo e scegliere quello più adatto. Soprannominata la città fenice perchè nel corso della sua storia è stata invasa, distrutta e ricostruita, fu completamente rasa al suolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando rimasero in piedi solo il 15% degli edifici. Oggi, tornata a splendere, è una meta sempre più ambita sia per via della sua ampia offerta culturale e museale che per la sua vitalità.

Quando andare a Varsavia?

La Polonia vanta un clima continentale, con temperature che in inverno scendono con regolarità sotto lo zero, stabilendosi mediamente sui -5°C, e una media di appena 18°C in estate. La stagione fredda è dunque particolarmente lunga e rigida a Varsavia, che si trova nella parte centro-orientale del Paese, e dura per molti mesi, in genere da ottobre ad aprile, con la città che spesso viene coperta di neve. Se dovessi decidere di visitare la capitale polacca in inverno, non potrai assolutamente fare a meno di portare con te abbigliamento molto pesante, guanti, sciarpa, cappello e scarpe adatte ad affrontare ghiaccio e neve. Potrebbe sembrare un azzardo scegliere proprio questo periodo dell’anno ma come tutte le città del Nord Europa, anche Varsavia saprà scaldarti nelle sue giornate più fredde grazie all’atmosfera accogliente (pensa in particolare a quella che si respira nelle settimane di festa per il Natale) e alla sua ottima offerta gastronomica.

Varsavia mercatini Natale

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La luce magica dei mercatini di Natale a Varsavia

L’inverno a Varsavia: clima e temperature

Gennaio è il mese più freddo dell’anno, in cui la media si aggira su -1,5°C, mentre le precipitazioni ammontano a 30 mm, non particolarmente insistenti dunque. Le temperature minime medie si aggirano sui -4°C di giorno, -15,5° di notte. Il record è stato quello segnato nel gennaio 2006, con il termometro a -27°C. Quando però arrivano le ondate di freddo dalla Siberia, le temperature durante il giorno possono scendere fino a -20 °C, e di notte si va ancora più giù. Il sole si vede poco in questo mese. Anche febbraio è un mese molto freddo, con una temperatura media di -0,4 °C, una minima di -3,3 °C e una massima di 2,6 °C. Simile a gennaio la quantità media di precipitazioni attese, con 30mm e 8 giorni di pioggia al mese. Marzo, allo stesso modo, non riesce ancora a portare calore agli abitanti di Varsavia e si considera un mese freddo, con una temperatura media di 3,4 °C, una minima di -0,6 °C e una massima di 7,4 °C. Di notte si scende ancora di diversi gradi sotto lo zero, in media fino a -8,5°C. Comincia però a vedersi un pochino di più il sole e aumentano le ore di luce giornaliere.

La primavera a Varsavia: clima e temperature

Aprile viene considerato un mese dal clima generalmente mite. La temperatura media è di 9,3 °C, con una minima di 4 °C e una massima di 14,6 °C. All’inizio del mese, le notti possono essere ancora fredde e segnare i -3°C. Le precipitazioni ammontano a 35 mm, distribuite in 7 giorni circa. Torna a vedersi di più il sole e si comincia ad assaporare l’arrivo dei mesi più belli. A maggio, le temperature medie si attestano sui 14,3 °C, con minime di 8,8 °C e massime di circa 20°C. Aumentano però le precipitazioni, 55 mm di pioggia distribuiti in 9 giorni. Giugno regala giornate lunghe, anche se non abbastanza per vedere il sole di mezzanotte, e temperature medie di 18°C, con massime di 23°C e minime di 12°C. Nei giorni più caldi, alla fine del mese, la temperatura arriva in genere a circa 31 °C.

L’estate a Varsavia: clima e temperature

L’estate potrebbe sembrare, a prima vista, la stagione migliore per visitare la capitale polacca. Le temperature oscillano tra i 18°C e i 22°C, dunque assolutamente gradevoli per immaginare di passeggiare in città, ma in realtà luglio è un mese che registra mediamente un elevato numero di giorni di pioggia, il più alto di tutto l’anno. Se è vero che si tratta pur sempre di piogge estive, è chiaro che questo sia un fattore da mettere in conto, soprattutto se si desidera stare all’aperto, scoprire il centro storico di Varsavia (Patrimonia dell’UNESCO) e visitare i suoi famosi castelli, parchi e giardini.

Luglio, il mese più caldo dell’anno, come detto è anche quello più piovoso. La temperatura media è di 19,8 °C, con una minima di 14,5 °C e una massima di 25,2 °C mentre le precipitazioni ammontano a 85 mm di pioggia, distribuiti in 10 giorni. Ad agosto le temperature rimangono comunque calde, con una minima di 13,8 °C e una massima di 24,7 °C mentre diminuiscono le precipitazioni, anche se comunque più frequenti che in altri periodi: in questo mese si registrano di media 60 mm di pioggia distribuiti in 8 giorni. Settembre invece è uno dei mesi migliori per visitare Varsavia. La temperatura media è di 14,3 °C, con una minima di 9,5 °C e una massima di 19 °C, mentre i giorni più caldi all’inizio del mese non superano i 26 °C. Le precipitazioni ammontano a 50 mm di pioggia, distribuite in 8 giorni.

Varsavia centro

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Vista panoramica del bel centro di Varsavia in estate

L’autunno a Varsavia: clima e temperature

L’inizio dell’autunno è dunque un buon periodo per visitare Varsavia, ad ottobre infatti le temperature sono ancora miti: la media è di 9,0 °C, con una minima di 5 °C e una massima di 12,9 °C. Le notti alla fine del mese cominciano ad essere più fredde e il termometro arriva a -3°C. Poche le precipitazioni, con 40 mm di pioggia soltanto. Novembre al contrario è decisamente un mese freddo, con una media di 3,9 °C, una minima di 1,3 °C e una massima di 6,5 °C, e lo stesso vale per dicembre, con una temperatura media di -0,1 °C, una minima di -2,5 °C e una massima di 2,3 °C. Di notte si battono parecchio i denti, con temperature di -12°C. Le ore di luce sono meno di 8 e le giornate dunque molto brevi.

Scoprire Varsavia: i mesi migliori per programmare il tuo viaggio

A conti fatti dunque, i mesi migliori per organizzare il tuo viaggio sono quelli di maggio, giugno e settembre, quando le ore di luce a disposizione sono di più, i musei rimangono perti più a lungo e le opportunità di godere di tutto ciò che la capitale polacca ha da offrire è maggiore. Gli spazi verdi di Varsavia coprono addirittura la metà della sua superficie e sono particolarmente suggestivi nel periodo della fioritura mentre l’area della Vistola diventa davvero effervescente e ricca di attività per tutti. Proprio nel mese di maggio a Varsavia comincia la stagione degli eventi all’aria aperta, laboratori, spettacoli  e concerti come quelli dedicati alla musica di Chopin nel Parco reale Łazienki (ogni domenica, da maggio fino alla fine di settembre). Considera inoltre che non ci sono grandi differenze di prezzo nell’offerta di hotel e alloggi rispetto alle altre stagioni.

In caso le tue uniche possibilità di viaggiare e partire per Varsavia si limitassero all’inverno o al piovoso mese di luglio, non devi comunque preoccuparti perchè la città ha tantissime attrazioni al chiuso, dove il tempo non farà fatica a volare via. Per visitare i tanti interessanti musei della capitale il nostro consiglio è quello di munirti della carta turistica WarsawPass, con la quale avrai degli sconti e potrai saltare le eventuali file all’ingresso. E tutto sommato, impara a fare come nordici: per loro non esiste brutto o cattivo tempo, esiste solo un cattivo equipaggiamento! Quindi, se a luglio ti dovesse soprendere un acquazzone improvviso, apri l’ombrello e passeggia sotto la pioggia estiva fino alla storica cioccolateria Wedel, dove sedersi a prendere una bella cioccolata calda in attesa che torni il sole.

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Il decalogo anti truffe online di Airbnb e Polizia di Stato

Tempo di vacanze e tempo di prenotazioni per l’alloggio in cui soggiornare: ogni anno, il sito web Airbnb si riconferma un punto di riferimento per i viaggiatori che scelgono di affittare una casa vacanza, un appartamento o una stanza tramite questa piattaforma. I Millennial, come generazione, si riconferma quella che più di tutte usa la piattaforma online per prenotare il proprio soggiorno. Infatti, chi ha subito almeno una truffa per il 33% sembra proprio appartenere a una fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Eppure, partire per le vacanze e scoprire che la casa prenotata con tanto entusiasmo non esiste o è completamente diversa non è affatto una piacevole sorpresa: una situazione temuta da molti viaggiatori che scelgono Airbnb come opzione di alloggio è proprio quella di incorrere in truffe e inganni da parte di host decisamente poco seri. Purtroppo, negli ultimi anni, il settore dei reati finanziari online ha registrato un costante aumento, con un numero sempre maggiore di truffe legate alle prenotazioni di vacanze sul web. Solo nel 2023, la Polizia Postale ha gestito oltre 16mila casi di frode, molti dei quali riguardavano proprio le prenotazioni su Airbnb che si conferma costantemente una delle piattaforme online più gettonate dai viaggiatori. Airbnb stessa ha bloccato 2500 siti di phishing durante lo scorso anno.

La soluzione di Airbnb

Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha spiegato infatti che nonostante la maggior parte dei tentativi di truffe avvenga al di fuori della piattaforma, la collaborazione con la Polizia di Stato nasce per mettere al servizio degli utenti una guida che aiuti questi ultimi a comprendere quali possano essere gli alert, i campanelli d’allarme di un possibile tentativo di raggiro online.

Per far fronte a questo problema, lo stesso sito web di Airbnb ha deciso di fornire ai propri utenti delle linee guida chiare su come riconoscere gli annunci truffa e difendersene evitando direttamente la prenotazione. In collaborazione con la Polizia di Stato italiana, è stato stilato un decalogo di otto punti che può aiutare i viaggiatori a evitare di cadere vittima di truffe online.

Evitare truffe Airbnb

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Una donna riflette prima di prenotare un alloggio online per evitare inganni

Ecco i consigli della Polizia di Stato e di Airbnb

  1. Verificare l’indirizzo del sito web: è importante assicurarsi di prenotare attraverso la piattaforma ufficiale di Airbnb. Utilizzare l’app Airbnb o accedere direttamente al sito web ufficiale (www.airbnb.it) per evitare di finire su siti non autorizzati.
  2. Non cliccare su link sconosciuti: è consigliabile non interagire o cliccare su link provenienti da fonti non verificate. Airbnb fornisce linee guida su come identificare link o e-mail autentiche provenienti dalla piattaforma.
  3. Diffidare delle offerte troppo convenienti o delle richieste di caparra: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, potrebbe essere una truffa. Nonostante si sia sempre in cerca di un prezzo a ribasso, soprattutto in questi periodi recenti, prima di effettuare un pagamento è bene prendersi il tempo necessario per esaminare attentamente l’annuncio, leggere le recensioni e prestare attenzione a eventuali richieste di pagamento anticipate.
  4. Evitare il pagamento tramite bonifico bancario: Airbnb non consente i pagamenti tramite bonifico bancario. È consigliabile utilizzare la carta di credito, che offre maggiori tutele. Se si riceve una richiesta di pagamento tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
  5. Prenotare, pagare e comunicare solo sulla piattaforma: Airbnb consiglia di effettuare tutte le transazioni, inclusi i pagamenti e le comunicazioni, esclusivamente tramite la piattaforma. Trattare privatamente al di fuori del portale può comportare la perdita delle garanzie offerte da Airbnb. Inoltre, utilizzare AirCover per gli ospiti per una maggiore protezione in caso di eventuali inconvenienti.
  6. Leggere le recensioni: prima di effettuare una prenotazione, è consigliabile leggere le recensioni di altri ospiti. Questo aiuta a formarsi un’opinione più precisa sull’annuncio, controllando le valutazioni e i commenti degli altri viaggiatori. È anche possibile inviare domande all’host tramite la messaggistica interna per ottenere ulteriori informazioni prima di confermare la prenotazione.
  7. Comunicare con l’host: dopo aver effettuato la prenotazione, è sempre consigliabile contattare l’host per accordarsi sull’arrivo e discutere eventuali dettagli importanti del proprio soggiorno nella struttura prenotata. Nel caso in cui l’host non risponda o si verifichino problemi, è consigliabile contattare immediatamente il servizio clienti di Airbnb per comprendere quale sia il motivo dell’assenza dell’host.
  8. Segnalare eventuali dubbi nel modo corretto: Airbnb offre strumenti per segnalare eventuali messaggi sospetti o annunci dubbi direttamente tramite la messaggistica interna. In caso di sospetto di truffa, è possibile segnalare l’annuncio tramite l’apposita funzione di segnalazione presente in ogni annuncio. Se si è effettuato un pagamento al di fuori della piattaforma, è importante contattare immediatamente l’assistenza clienti di Airbnb, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Seguendo questi consigli, i viaggiatori potranno ridurre significativamente il rischio di cadere vittima di truffe durante le prenotazioni su Airbnb. Ricordate sempre di fare attenzione, verificare attentamente gli annunci e comunicare solo tramite la piattaforma ufficiale. Airbnb si impegna a garantire la sicurezza dei propri utenti e collabora attivamente con le autorità per contrastare le frodi online.

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A chi dare le mance durante le vacanze?

Se in alcuni Paesi come il Giappone la mancia è vista come un gesto negativo, in altre nazioni estere è invece addirittura obbligatoria (e persino già inclusa nello scontrino): in linea di massima, però, possiamo affermare che dare la mancia durante la vacanza a chi ci serve in hotel o a un ristorante è sicuramente un gesto di gentilezza e cortesia ben gradito.

A chi si dovrebbe dare la mancia?

Non ci si pensa, ma spesso le mance possono pesare sul bilancio di una vacanza. Soprattutto se ci si reca in un Paese, come gli Stati Uniti, in cui in alcuni contesti – vedi alla voce camerieri nei ristoranti – sono obbligatorie. Ma quali sono, di preciso, le professioni a cui una mancia dovrebbe essere riconosciuta? Scopriamolo insieme.

Mancia al ristorante

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Un cliente dà la mancia al cameriere in un ristorante

In crociera

Se negli USA e nei Caraibi le compagnie di crociera di norma aggiungono le mance alla somma del preventivo, fino a qualche tempo fa – nel regolamento – era abitudine fornire agli ospiti specifiche indicazioni sul tipo di mancia da riconoscere all’equipaggio. O, meglio, alla parte d’equipaggio con cui durante il viaggio si veniva in contatto. Ogni compagnia, oggi, ha invece una sua precisa idea sulla questione: per Costa Crociere, ad esempio, le mance sono obbligatorie e vengono detratte a fine crociera dal credito di bordo; per MSC, sono a discrezione del singolo ospite.

Al ristorante

Dici mancia, e pensi subito ai camerieri. Ma come funziona, con loro? Se negli Stati Uniti è obbligatorio lasciare una percentuale sul conto (indicata con precisione sullo scontrino, con diverse possibilità: 7%, 10%, 15%), mentre in Nuova Zelanda nessuno se lo aspetta, in Italia solo 1 italiano su 3 si dice in dovere di riconoscere la mancia al cameriere che l’ha servito. A differenza degli USA, però, in Italia la mancia è parte integrante dello stipendio. Se volete lasciarla, il 10% è la percentuale ideale.

Sui mezzi di trasporto

Dalla società di noleggio auto all’aeroporto, dall’aeroporto all’hotel, dall’hotel al centro: durante una vacanza, numerose sono le volte in cui si sale a bordo di una navetta. Come comportarsi con chi le guida? Qui, la regola è quella del buonsenso: soprattutto se i bagagli sono molto pesanti, è consigliabile lasciare 1 o 2 euro di mancia.

In hotel

Se si soggiorna all’interno di hotel di lusso, una figura con cui all’arrivo e alla partenza si ha a che fare è quella del facchino. Spesso, però, ci si pone il dilemma su a chi dare la mancia: a chi scarica le valigie dalla macchina? A chi le porta al banco del check-in? A chi le consegna in camera? Se non si vuole offrire a tutti un piccolo riconoscimento, la scelta più corretta è l’ultima: la mancia, se la aspetta il facchino che consegna i bagagli in stanza.

Quando la mattina si esce dalla propria stanza, in hotel, può succedere di incontrare il personale delle pulizie. Nella stragrande maggioranza dei casi, i turisti non lasciano le mance agli addetti. Tuttavia, sarebbe consigliabile farlo per assicurarsi un ottimo servizio, lasciando magari il denaro in una piccola busta sotto il cuscino con una chiara indicazione per l’addetto. Se invece si soggiorna in un bed&breakfast, in cui in genere ad occuparsi delle pulizie sono i proprietari stessi, lasciare una mancia non è necessario.

Se il portiere del proprio albergo si limita a fornire un’indicazione o ad effettuare una semplice prenotazione, non è necessario offrirgli una mancia. Diventa invece consigliabile farlo se è “riuscito nell’impossibile”, ad esempio facendovi trovare i biglietti per un concerto super desiderato o un tavolo in un ristorante sempre affollato. La cifra ideale? Tra i 5 e i 15 euro.

Se c’è una mancia che è diventata d’uso comune nella maggioranza dei Paesi, questa è quella riconosciuta alle guide turistiche. L’ideale, soprattutto se ci si trova in un Paese riservato come il Giappone, è offrirla in una busta chiusa al termine del tour, anziché fare bella mostra dei soldi davanti a tutti.