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Il deserto di Atacama è il regno del silenzio estremo e del cielo infinito

Visitare il deserto di Atacama è come mettere piede su un altro pianeta e, in un certo senso, lo è per davvero perché è considerato il luogo con il suolo più simile a quello di Marte. In lontananza si intravedono le vette delle Ande e, tutt’intorno a voi, avete a vostra disposizione una distesa vasta e arida che si estende fino all’orizzonte, ma tutt’altro che inospitale, dove vivere un viaggio unico nel suo genere tra paesaggi mozzafiato e cieli notturni infiniti che esplodono di stelle.

Dove si trova il deserto di Atacama

Il deserto di Atacama si trova in Sud America e si estende per circa 1.600 chilometri, tra il Perù meridionale e il Cile settentrionale. Dall’Italia, il modo ideale per raggiungerlo è volare prima verso Santiago del Cile e poi verso El Loa di Calama. Da qui vi basterà salire su un bus con destinazione San Pedro de Atacama, solitamente gestito dagli hotel.

Perché il deserto di Atacama è uno dei luoghi più incredibili del mondo

Il deserto di Atacama possiede alcune aree dove, si dice, non piove da cent’anni, ed è una delle zone del Cile più significative per diverse ragioni. Non solo è vecchia di milioni di anni, conservando rovine risalenti a circa 10.000 anni fa ma, grazie all’assenza di inquinamento luminoso, è considerato uno dei migliori luoghi al mondo dove andare a caccia di stelle e osservare il cielo notturno. Non a caso, qui si trova il telescopio più potente della Terra, il Giant Magellan Telescope.

Inoltre, seppur si tratti del deserto non polare più arido del mondo, è costellato di oasi dove esplode la vita, sia nelle fertili valli fluviali che a migliaia di metri di altitudine. Se a questo aggiungete i vulcani, i geyser e la cultura locale…avete ottenuto il mix perfetto per un’avventura indimenticabile.

Cielo stellato deserto Atacama

Fonte: iStock

Il cielo stellato nel deserto di Atacama

Cosa vedere e cosa fare nel deserto di Atacama

Con i suoi paesaggi indicibilmente selvaggi, il deserto di Atacama in Cile ha tutto ciò che serve per garantirvi un viaggio unico che sarà veramente difficile da dimenticare. Dai vulcani ai paesaggi lunari, dall’osservazione delle stelle alla mummia più antica del mondo: qui i nostri consigli su cosa fare e cosa vedere.

Valle della Luna

Potete facilmente immaginare perché venga chiamata Valle della Luna, un luogo dove l’energia che si percepisce è indescrivibile. Per viverla potete percorrere diversi trekking: Duna Mayor Viewpoint, Amphitheater, Victoria Mine, Tres Marías e Ckari Viewpoint.

Dopo una giornata di camminate, regalatevi un tramonto: dalla cima di una gigantesca duna di sabbia potrete godervi i paesaggi mentre il sole scivola sotto l’orizzonte e la lontana catena di vulcani, le Cordillera de la Sal e la valle vengono improvvisamente inondati di nuovi colori che cambiano dal viola, al rosa e oro.

Valle della luna deserto Atacama

Fonte: iStock

Formazioni rocciose nella Valle della Luna

Tour astronomici

Le escursioni astronomiche sono una delle attività più popolari da fare nel deserto di Atacama. Sebbene si possa semplicemente alzare lo sguardo e vedere il cielo in qualsiasi momento, è meglio partecipare a un tour con un astronomo esperto per godersi al meglio questa esperienza.

Laguna Chaxa

Una delle incredibili peculiarità del deserto di Atacama è che, seppur sia vero che non piove granché e i suoi paesaggi appaiono rocciosi e duri, ci sono anche oasi di vita dove poter ammirare alcune specie di animali immerse in panorami estremamente suggestivi. Una di queste è la Laguna Chaxa, situata a circa 25 chilometri a sud-ovest di Toconao e 65 chilometri da San Pedro. In questo lago salato potrete ammirare tre delle cinque specie conosciute di fenicotteri (James, Cileno e Andino), oltre che altri uccelli.

I petroglifi di Yerbas Buenas

Le valli che circondano San Pedro de Atacama sono decorate da petroglifi, ossia incisioni su roccia lasciate 2.500 anni fa dai pastori-esploratori che che conducevano le proprie carovane dalle Ande fino alle coste del Pacifico. Se osservati con cura, sulle grezze linee incise sulla roccia si possono riconoscere diverse figure umane e animalesche, lasciate qui come segno di protezione.

La Mano del Desierto

Non una bellezza naturale, ma un’opera che si sposa perfettamente con gli scenari circostanti. Stiamo parlando della Mano del Desierto, una scultura realizzata dall’artista cileno Mario Irarrázabal situata a 1100 metri sopra il livello del mare. L’opera è stata inaugurata nel 1992 per ricordare alcuni eventi tragici della storia che hanno visto protagonista il deserto di Atacama e il regime di Pinochet. Tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, infatti, il dittatore cileno trasformò le vecchie miniere di salnitro abbandonate in campi di concentramento dove rinchiudeva i suoi connazionali contrari al regime.

Per fortuna, al giorno d’oggi, l’unica cosa che regna sovrana nel deserto di Atacama è un silenzio estremo che ci permette di diventare tutt’uno con il paesaggio, magico e surreale.

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La straordinaria Mano del Desierto ad Atacama, in Cile

Sembra quasi di essere fuori dal mondo, su un altro pianeta. Un luogo di sabbia, rocce e dove crescono piante che sono state capaci di sfidare il clima estremo.

Siamo in Cile, nel deserto di Atacama, un altopiano che si trova sulla costa pacifica del sud America e che si estende lungo 1600 chilometri.

Un luogo dove non piove quasi mai, celebre per essere il posto più arido del mondo e di cui un tratto del suolo è stato paragonato a quello di Marte. È qui che si trova una scultura incredibile, che emerge dalla sabbia allungandosi verso il cielo. Si tratta di una mano, nota come la Mano del Desierto: imponente e spettacolare, potrebbe sembrare un miraggio, ma invece è un’opera potente e straordinaria che vale la pena visitare e scoprire se si programma un viaggio in questa zona del Cile.

La Mano del Desierto, l’opera che emerge dalla terra in Cile

È stata inaugurata a marzo del 1992 e da allora è uno dei simboli di un luogo dal fascino incredibile che attrae viaggiatori da tutto il mondo. Siamo in Cile, affascinante Paese dell’America del Sud, ricco di tesori da scoprire e di bellezze da conoscere, oltre a una cultura interessante e vivace.

Qui si snoda il deserto di Atacama, che al suo interno cela tantissime cose da vedere compresa la Mano del Desierto, una scultura realizzata dall’artista cileno Mario Irarrázabal e che si trova a 1100 metri sopra il livello del mare. A quanto pare, è stata strutturata pensando al regime di Pinochet e alle violazioni dei diritti umani che sono stati portati avanti in quel periodo. Ma, come accade per ogni opera, l’interpretazione che le si può dare varia in base alla sensibilità e agli occhi di chi la guarda.

La base è in ferro e cemento e la mano ha un’altezza di 11 metri, il suo colore è tanto simile a quello dell’ambiente circostante che sembra davvero farne parte da sempre.
Un vero spettacolo, imponente e magico, che lascia senza fiato. Ma del resto si trova in un luogo talmente speciale del mondo che non poteva che essere così. Non è l’unica opera celebre dell’artista cileno, che ha realizzato un’altra mano, questa si trova a Punta del Este in Uruguay e in realtà si tratta di dita che emergono in maniera parziale dalla sabbia.

Deserto Atacama la Mano nel Desierto

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Deserto Atacama: la Mano nel Desierto di notte

Come raggiungere la Mano del Desierto

Raggiungere la Mano del Desierto è piuttosto semplice, si trova infatti a circa 75 chilometri in direzione nord-ovest partendo dalla città di Antofagasta, affacciata sull’Oceano Pacifico, ed è lungo una strada molto celebre: la Route 5 della Pan American Highway, che va dall’Alaska all’Argentina attraversando 14 Paesi.

Per avere un’indicazione precisa di dove travare questa spettacolare mano all’interno del deserto di Atacama si deve fare riferimento alla zona tra i migli 1309 e 1310.

La sua peculiarità è che la si può vedere anche da distante, viste le sue imponenti dimensioni: come un miraggio ma reale, tangibile e profondamente emozionante. Tanto che, trovandosi davvero nel nulla, spesso viene ricoperta di scritte e graffiti che vengono ciclicamente eliminati.

Cosa ammirare nel deserto di Atacama (oltre alla Mano)

Un luogo inospitale, dalla storia antica e dal fascino inebriante in cui ogni scorcio leva il fiato: è il deserto di Atacama in Cile, incastrato tra oceano Pacifico e Cordigliera delle Ande.

Qui se si è fortunati e ci sono state abbastanza piogge si può assistere a qualcosa di magico e unico: ovvero la fioritura, che sembra quasi un miracolo dal momento che avviene in uno dei luoghi più aridi della Terra. I mesi da segnare sono quelli che vanno da settembre a novembre.

La maggior parte delle città di questa zona del Cile si trova lungo l’oceano, mentre la sua area interna è stata abitata nel passato più remoto da civiltà precolombiane.

Tra le altre peculiarità del deserto di Atacama vi è la sua ricchezza mineraria, che si può riscontrare anche solo sapendo che lungo il deserto si possono incontrare circa 170 città minerarie abbandonate. E poi è il luogo ideale in cui ammirare le stelle: questo altopiano desertico si trova a un’altezza perfetta per osservare il cielo, tanto è vero che ci sono tanti telescopi come quello che si chiama Atacama Large Millimeter Array (Alma) che è stato realizzato da Paesi europei, Giappone, Usa, Canada e Cile. Oltre a questo ci sono diversi siti di osservazione.

Tra le altre tappe da segnare non si può dimenticare la Valle de la Luna, vicino a San Pedro di Atacama (dista circa 15 chilometri) o il Salar de Atacama, che dista 55 chilometri dalla medesima città ed è un enorme distesa salata.

San Pedro di Atacama è il punto di accesso più importante a questo vasto deserto, ricco di tantissime meraviglie da scoprire oltre a quelle citate. La distanza con la celebre e incredibile mano è abbastanza grande (oltre 350 chilometri), ma lungo un percorso ricco di fascino e meraviglia.

Valle de la luna nel deserto Atacama

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Valle de la Luna nel deserto Atacama in Cile
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Una compagnia aerea ha appena stabilito un record da Guinness dei primati

Turkish Airlines, che dal 2012 detiene il titolo di linea aerea che vola verso il maggior numero di Paesi nel mondo, ha ottenuto il titolo di Guinness World Records™ per il “Maggior numero di Paesi raggiunti da una compagnia aerea”.

Il certificato di record è stato presentato all’aeroporto internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago dopo il volo inaugurale di Turkish Airlines per il Cile. Alla cerimonia hanno partecipato dirigenti di Turkish Airlines e funzionari del Guinness World Records™.

Il record stabilito con voli verso 120 Paesi

In base ai criteri di valutazione del Guinness World Records™, Turkish Airlines ha stabilito il record con voli verso 120 Paesi, che riflettono solo le rotte attive degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, se si includono anche le rotte sospese in via temporanea e il volo inaugurale del 19 dicembre 2024 per il Cile, la rete di voli di Turkish Airlines si estende ormai a ben 131 Paesi.

Inoltre, Turkish Airlines ha un vantaggio di 30 Paesi sul suo concorrente più vicino per quanto riguarda questo record davvero straordinario.

Le parole di soddisfazione dei protagonisti

Sono parole di orgoglio e soddisfazione quelle pronunciate dai protagonisti durante la cerimonia di consegna del certificato a Santiago che conferma Turkish Airlines nei Guinness World Records™.

Commentando il record, il CEO di Turkish Airlines Bilal Ekşi ha infatti dichiarato: “Siamo entusiasti di essere a Santiago del Cile, la nostra nuova rotta inaugurata oggi, e di ricevere contemporaneamente il titolo di Guinness World Records™ per ‘Il maggior numero di Paesi raggiunti da una compagnia aerea’. Essendo l’unica linea aerea a detenere questo titolo da oltre un decennio, siamo orgogliosi di mostrare la forza della nostra rete di voli e di rafforzare la nostra missione di collegare persone, culture e destinazioni in tutto il mondo.”

Talal Omar, VP – MENA & Türkiye, Guinness World Records™ ha invece sottolineato: “Oggi segniamo un’importante pietra miliare per Turkish Airlines, il cui impegno costante nel collegare il mondo è un esempio di visione ed eccellenza nell’aviazione. Questo notevole risultato conferma il suo ruolo vitale nel panorama dell’aviazione globale, raggiungendo più destinazioni internazionali di qualsiasi altra compagnia aerea. Ci congratuliamo con Turkish Airlines per questo straordinario risultato e la dichiariamo, con grande distinzione, Officially Amazing™”.

Turkish Airlines inaugura i voli su Santiago del Cile

Ma i sorprendenti risultati di Turkish Airlines non finiscono qui.

Come accennato, la compagnia aerea di bandiera della Turchia ha ampliato la sua presenza nelle Americhe introducendo voli diretti per Santiago, capitale del Cile. La nuova rotta rappresenta un traguardo significativo: diventa la 26esima destinazione nel continente americano e porta a 131 il totale dei Paesi serviti a livello internazionale.

A partire dal 19 dicembre 2024, Turkish Airlines effettuerà quattro voli settimanali tra Istanbul e Santiago con scalo a San Paolo: Santiago, grazie alla sua ricca storia, all’affascinante cultura e ai panorami difficili da descrivere a parole, è, senza alcun dubbio, una destinazione imperdibile per i viaggiatori di tutto il mondo.

Infine, la tratta appena inaugurata non espande soltanto la rete di collegamenti aerei della compagnia turca, ma rafforza anche i legami tra Turchia e Cile.

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Vina del Mar, la Ciudad Jardin del Cile

Conosciuta come la Ciudad Jardín (Città Giardino), Vina del Mar è un’affascinante città costiera del Cile centrale, situata a breve distanza da Valparaiso. Rinomata per le sue spiagge, il casinò e il famoso Festival Internazionale della Canzone che si tiene ogni anno a febbraio con artisti di tutta l’America Latina, Vina del Mar è una delle mete turistiche più frequentate del paese.

La città si sviluppò inizialmente attorno alla ferrovia, lungo le strade Álvarez e Viana, dove all’inizio del XX secolo sorsero eleganti case signorili. Gli aristocratici locali iniziarono a vendere i prodotti delle loro proprietà nei pressi della linea ferrata, trasformando così la strada per Valparaiso in un vivace centro commerciale. Col passare del tempo, la via si è popolata di boutique, ristoranti, locali di vario genere, e tuttora via Valparaiso rimane una delle strade più eleganti e raffinate della città.

Castello Wulff

Affacciato sull’oceano, il Castello Wulff è uno dei simboli più riconoscibili della città. Costruito nel 1906 dal filantropo tedesco Gustavo Wulff, fu dichiarato monumento storico nazionale nel 1995. La struttura è stata sottoposta a diverse modifiche nel corso degli anni: originariamente non era completamente in pietra e disponeva di tre torri, mantenendo però sempre lo stile europeo che la caratterizza. Nel tempo, l’edificio ha ospitato diverse istituzioni culturali, tra cui il Museo Navale della Marina Cilena e il Museo della Cultura del Mare, e attualmente è sede dell’Unità del Patrimonio del Comune di Vina del Mar.

Giardino Botanico Nazionale

Il Giardino Botanico Nazionale è senza dubbio uno dei motivi per cui Vina del Mar è conosciuta come la “Città Giardino.” Con i suoi 400 ettari di flora tipica della regione di Valparaiso, tra cui circa 800 specie di piante autoctone cilene, rappresenta un’oasi naturale ideale dove trascorrere una giornata all’aria aperta.

Tra le principali attrazioni spiccano il cactario, con una raccolta di cactus cileni e centroamericani, una collezione di piante endemiche provenienti dall’arcipelago Juan Fernandez e quella di rarissima Sophora toromiro tipica dell’Isola di Pasqua. Il parco dispone anche di aree picnic, piste ciclabili, una piscina, una suggestiva laguna dove è possibile rilassarsi osservando anatre e altri uccelli, e anche un’accogliente caffetteria con spazio per eventi, la Casa del Giardino.

La storia del giardino botanico risale al 1917, quando l’imprenditore Pascual Baburizza Stonic acquistò la proprietà El Olivar e ne definì i confini, avviando una gestione sostenibile del territorio e del bacino del fiume El Olivar. In seguito venne creato un parco faunistico di 150 ettari e la tenuta fu aperta al pubblico sotto la gestione della Fondazione del Giardino Botanico Nazionale (FJBN), che si occupa della conservazione delle risorse di flora endemica ed esotica.

Palazzo Presidenziale Cerro Castillo

Il Palazzo Presidenziale sorge sullo storico sito del Forte Callao e fu edificato nel 1929 grazie alla visione di Graciela Letelier Velasco, moglie del presidente Carlos Ibáñez del Campo. Progettato dagli architetti Luis Browne e Manuel Valenzuela in stile neocoloniale ispano-messicano, si sviluppa su tre piani e un seminterrato. Al primo piano, visitabile con tour guidati, si trovano i soggiorni, la sala da pranzo, l’ufficio, la cucina e i bagni.

Le camere da letto si dispongono al secondo piano, per un totale di dieci stanze, mentre al terzo piano, suddiviso in due torri, si trovano la biblioteca, una sala radio, l’ufficio del Presidente e un osservatorio. La Residenza Presidenziale può essere visitata tutto l’anno previa registrazione online, individualmente o in gruppi di massimo 20 persone. Il tour consente di accedere all’atrio, al soggiorno, allo studio presidenziale, alla sala da pranzo e alla terrazza esterna.

L’Orologio di Fiori

L’Orologio di Fiori, situato ai piedi del colle Castillo di fronte alla spiaggia di Caleta Abarca, è uno dei simboli più iconici della città. Il suo meccanismo, realizzato nella fabbrica Favag di Neuchatel, in Svizzera, fu acquistato nel 1962 per decorare la città in occasione dei Mondiali di Calcio. Nel 2013, dopo un atto di vandalismo, l’orologio fu sostituito con un nuovo meccanismo prodotto in Messico, per rendere il suo funzionamento più affidabile e meno vulnerabile.

Orologio floreale, Vina del Mar

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L’Orologio di Fiori a Vina del Mar, Cile

Casinò Municipale

Inaugurato nel 1930, il Casinò Municipal di Vina del Mar è uno dei più antichi del Sudamerica. Con la sua architettura eclettica d’ispirazione neoclassica, è uno dei punti di riferimento della vita notturna cittadina. Situato in pieno centro, su piazza Colombia, offre ogni genere di giochi, come roulette, baccarat, blackjack, slot machine, bingo, roulette americana, chemin de fer, ma è anche un elegante luogo di ritrovo e divertimento, centro della vita sociale con sale da pranzo, teatro, spazi per feste ed eventi.

Parco Quinta Vergara

Uno dei più antichi e conosciuti parchi cittadini, era in origine il giardino privato della residenza dell’illustre famiglia Vergara, discendenti dal fondatore della città. Risale infatti al XIX secolo la messa a dimora delle molte specie esotiche provenienti dall’Asia, dall’Australia e dal Nord America che tuttora ombreggiano questa magnifica area verde nel cuore della città. Qui si trova l’Anfiteatro Quinta Vergara, il complesso che da oltre 60 anni ospita il Festival Internazionale della Canzone di Vina del Mar, considerato la manifestazione canora di lingua spagnola più longeva e importante dell’America Latina.

Palazzo Vergara

All’interno del Parco Quinta Vergara, nel luogo in cui sorgeva la dimora del fondatore della città, José Francisco Vergara, sorge il palazzo costruito nel 1910 dagli architetti Petri dopo il terremoto del 1906, successivamente acquistato dal comune nel 1941 per diventare sede del Museo e Scuola di Belle Arti. Di stile neogotico veneziano, l’edificio presenta decorazioni interne lussuose con arazzi, arredi rococò, Luigi XVI e stile Impero, fatti giungere direttamente dall’Europa.

Palazzo Rioja

Il Palazzo Rioja, residenza commissionata nel 1907 dall’uomo d’affari spagnolo Fernando Rioja, è ispirato all’architettura francese del XVIII secolo. Arredato con mobili europei in stile Impero e Rococò, è circondato da un rigoglioso giardino con palme ed essenze esotiche. Danneggiato dai terremoti del 1985 e del 2010, il palazzo è stato restaurato e per il suo grande valore storico e artistico è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale.

Al suo interno ospita il più importante Museo delle Arti Decorative del Cile, con una ricca collezione di arredi d’epoca, tessuti pregiati e decorazioni appartenuti all’aristocrazia cilena del secolo scorso.

Museo di Storia e Archeologia Francisco Fonck

Dedicato al medico ed esploratore tedesco Francisco Fonck, il Museo di Storia e Archeologia presenta collezioni di oggetti delle culture cilene e della fauna locale. L’attrazione principale è un raro moai dell’Isola di Pasqua, che attira numerosi visitatori.

Laguna Sausalito

Originariamente la Laguna Sausalito, un bacino d’acqua artificiale di circa 8 ettari, fu creata da Jose Francisco Vergara alla fine del XIX secolo come serbatoio per i vigneti dell’Hacienda la Vina del Mar. Nel 1929 sul terreno circostante venne realizzato un complesso sportivo e costruito lo stadio El Tranque, che nel 1960, in seguito al gemellaggio con la città californiana di Sausalito, presero il nome attuale.

Le spiagge di Vina del Mar

Vina del Mar è una rinomata località balneare che vanta splendide spiagge bagnate dall’Oceano Pacifico. Tra le più popolari c’è Reñaca, un’elegante area turistica situata a circa 20 minuti di auto dal centro cittadino, lungo l’Avenida Borgoño, una strada costiera dotata di pista ciclabile e pedonale. Un’altra spiaggia molto frequentata è Cochoa, caratterizzata da sabbia scura e con un incantevole belvedere da cui ammirare i leoni marini sugli scogli.

Anche la spiaggia di Caleta Abarca, vicina all’iconico Orologio dei Fiori, è molto popolare, soprattutto in estate; circondata da giardini curati, offre una baia protetta dalle forti correnti oceaniche, consentendo una balneazione sicura. Situata su Avenida España e delimitata dal colle Recreo e dall’elegante Hotel Sheraton Miramar, Caleta Abarca è invece fiancheggiata da un vivace lungomare con giardini e negozi e attrezzata con aree giochi per bambini.

Per chi preferisce maggiore tranquillità, le spiagge Las Salinas e Los Marineros sono l’ideale. Apprezzata anche dai locali per la sua atmosfera intima, Las Salinas è una piccola baia protetta da muretti di contenimento, adatta anche per i bambini. Mentre la vicina spiaggia Los Marineros offre aree attrezzate con docce e bagni pubblici e la comodità di locali e ristoranti nelle vicinanze.

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Escursione a Cajon del Maipo, cosa sapere (e le attività da non perdere per nessuna ragione)

Cajon del Maipo è uno dei luoghi più amati al mondo dagli escursionisti: questo canyon comprende il bacino superiore del fiume Maipo, oltre ai fiumi confluenti El Volcàn, Yeso e Colorado. Come destinazione turistica per escursionisti e campeggiatori, ci sono molte cose da sapere: prima di tutto, bisogna prenotare un tour, per un viaggio unico tra i villaggi tipici, dove è possibile osservare la riserva circondata dalle maestose montagne. I tour durano circa 10 ore – impegnano una giornata – e ciascuno offre attrazioni specifiche. Ti portiamo alla scoperta di Cajon del Maipo in Cile.

Cosa sapere prima di prenotare un’escursione a Cajon del Maipo

Cajon del Maipo è un canyon abbastanza stretto, ma il panorama è a dir poco pittoresco e mozzafiato: per chi vuole fuggire dalla frenesia di Santiago del Cile per un giorno, non possiamo non suggerire una visita in questa landa selvaggia, tra le cittadine di montagna. Il suggerimento che ti diamo per non perdere nulla è di prenotare l’escursione che più si addice ai tuoi interessi: per esempio, c’è la possibilità di andare alle sorgenti termali di Cajon del Maipo da Santiago del Cile.

L’aspetto più interessante del territorio è che offre delle opzioni su misura di tutti: da chi è amante del brivido e dell’avventura, fino a chi preferisce un’escursione più misurata. Tra fiumi e passi di montagna, le valli di Cajon del Maipo si trovano a un’ora dalla Capitale del Cile: ti attendono attività di rafting, escursionismo, alpinismo. Se ami gli sport all’aria aperta, è decisamente la gita in giornata da non perdere.

Cosa vedere a Cajon del Maipo

Iniziamo da El Morado National Monument: è un’area che comprende il canyon Rio Morales e le colline adiacenti: flora e fauna sono pronti a stupirti con specie vegetali ed esemplari di uccelli, ma ricorda che il parco è chiuso da maggio e settembre per le condizioni climatiche. Il periodo migliore per visitarlo è da dicembre a marzo.

San José de Maipo è uno di quei pittoreschi villaggi di montagna dove l’identità è forte: cultura, cucina locale, panorami immersi nella natura. Questa destinazione è particolarmente amata dai turisti per il cibo (tra cui le empanadas cotte nei forni di argilla) e la presenza di vigneti e birrifici.

El Yeso, invece, si trova nelle profondità di Cajon del Maipo: fare un’escursione ammirando le sue acque turchesi è un’opportunità da non perdere. Il sentiero non è difficile ed è adatto anche a coloro che non sono soliti fare trekking. Si può persino pescare, oppure fare un pic nic con tutta la famiglia. Si percorre la strada El Volcàn, passando per la città di San Gabriel: qui poi ci sarà ad attenderti il bacino di acqua cristallina e colline innevate. Un modo per connettersi con il Cile più “segreto” e autentico.

Le sorgenti termali del Cajon del Maipo rimangono una delle attrazioni più famose: il panorama è idilliaco, c’è la possibilità di rilassarsi e dimenticare qualsiasi stress o tensione, ed è possibile persino ammirare la cascata Velo de la Novia. Ovviamente, ti attende un pranzo cileno genuino, per scoprire i sapori del territorio.

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L’isola di Robinson Crusoe in Cile

L’isola di Robinson Crusoe esiste ed è molto più di una leggenda letteraria. Conosciuta anche con il nome di  Agua Buena si trova nell’arcipelago cileno di Juan Fernandez ed diventata famosa per essere stata citata nell’opera di Daniel Defoe. Un luogo che rappresenta un vero e proprio scenario di sopravvivenza che ha dato vita al personaggio.

Quest’isola dell’arcipelago Juan Fernandez, infatti, è il luogo in cui Alexander Selkirk, un marinaio scozzese, naufragò nel lontano 1704 e dove visse in isolamento per quasi cinque anni. La sua esperienza avrebbe gettato le basi per il leggendario libro “The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe”, pubblicato il 25 aprile del 1719.

Curiosità sull’arcipelago Juan Fernandez e Selkirk

L’arcipelago si compone di tre isole principali: l’isola Robinson Crusoe, l’isola Alejandro Selkirk Santa Clara.

L’isola Robinson Crusoe, chiamata Más a Tierra fino al 1966, è la più famosa proprio grazie al suo forte legame con la storia del marinaio scozzese e, poi, con il personaggio di Dafoe. Dai recenti scavi eseguiti sull’isola, sono state portate alla luce le tracce di un insediamento probabilmente appartenente a Selkirk, come resti di accampamenti e oggetti che testimoniano la presenza europea sull’isola all’inizio del Diciottesimo secolo.

Secondo la storia egli fu l’unico europeo, fino a quel momento, a vivere sull’isola, dopo essere stato abbandonato lì a causa di un litigio con i suoi ufficiali di bordo. Egli scelse di essere lasciato lì, piuttosto che continuare la navigazione in condizioni precarie, stabilendosi in una posizione strategica su un altura dell’isola, costruendo rifugi e vivendo grazie alle numerose risorse naturali presenti sull’isola.

L’Isola di Robinson Crusoe oggi: un rifugio naturale

Nel 1977 l’isola di Robinson Crusoe è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO, un modo per preservare la sua inestimabile e straordinaria bellezza naturale, data dalle sue montagne, le sue scogliere e la vegetazione rigogliosa, che regala uno scenario indimenticabile.

Attualmente l’isola è abitata da una piccola comunità composta da circa 900 persone, le quali vivono principalmente nella costa a nord dell’isola, nel villaggio di San Juan Bautista.

Oggi visitare l’isola consente di vivere un’esperienza unica, lontana dalle rotte turistiche più battute. Ai visitatori è possibile camminare ed esplorare i vari sentieri montuosi che si snodano lungo l’isola oppure fare immersioni nei bellissimi fondali marini che la circondano, con barriere coralline e pesci colorati, o, semplicemente, cercare un luogo dove rilassarsi fra le numerose calette isolate.

Il Parco Nazionale Arcipelago Juan Fernandez, ad esempio, offre sentieri mozzafiato che si snodano tra valli e montagne, con viste spettacolari sull’oceano circostante. Uno dei più popolari è quello che conduce sulla vetta del Cerro El Yunque, che altro non è che la vetta più alta dell’isola, da cui si può godere di una vista panoramica su tutto l’arcipelago.

Il fascino dell’isola Robinson Crusoe risiede non solo nella sua connessione con la famosa opera letteraria ed il personaggio cinematografico, ma anche per la possibilità di vivere un’esperienza unica ed indimenticabile, in un contesto unico come quello dell’arcipelago Juan Fernandez. È la destinazione ideale per chi cerca una fuga dalla vita moderna e lontana dal turismo di massa, per chi vuole scoprire la natura incontaminata di questo paradiso cileno o per chi, come molti, vuole scoprire luoghi da sogno di film e serie tv che fanno sognare viaggi indimenticabili.

Cannoni presenti sull'isola di Robinson Crusoe in Cile, con villaggio sullo sfondo

Fonte: iStock

Isola di Robinson Crusoe, nell’arcipelago Juan Fernandez in Cile
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Puoi dormire in una montagna magica nel cuore della Patagonia

Poche cose al mondo sanno emozionarci come quei grandiosi spettacoli messi in scena dalla natura, gli stessi che ci spingono ad attraversare il mondo intero alla ricerca di quei paesaggi che lasciano senza fiato.

E se è vero che ritrovarci davanti alle scenografie create da Madre Natura è un’esperienza incredibile, è altrettanto vero che addormentarsi e risvegliarsi in questi luoghi si trasforma, automaticamente, in una delle avventure più belle di una vita intera.

Ed è proprio quella che si può vivere dormendo all’interno di una montagna magica immersa in una riserva naturale incontaminata e selvaggia del Cile. Un lodge unico, per design, forme e colori, immerso nel cuore della Patagonia. Benvenuti a Huilo Huilo.

La montagna magica di Huilo Huilo

Esistono luoghi che sono così affascinanti e straordinariamente suggestivi da non sembrare veri. Posti che, per forme e colori, ricordano tutte quelle ambientazioni che fino a questo momento sono appartenute solo alla nostra immaginazione. Eppure questi sono reali e bellissimi, come solo loro sanno essere, e quasi sempre portano la firma di Madre Natura.

Come la riserva biologica di Huilo Huilo, un luogo incontaminato situato nel cuore della foresta della Patagonia cilena, che incanta e stupisce per i suoi scenari fiabeschi. È proprio qui che è nata una struttura ricettiva che non conosce eguali, un alloggio straordinario in grado di farci vivere una delle esperienze di viaggio più belle di sempre.

A prima vista Montaña Magica, questo il suo nome, appare agli occhi di chi lo guarda come un rilievo montuoso dalla cui sommità sgorga una sorgente d’acqua fresca e cristallina. A creare questo capolavoro, però, è stato l’uomo che ha dato vita a una struttura ecologica che non solo imita la natura, ma si integra con questa rispettando il delicato ecosistema che contraddistingue questo patrimonio naturale dell’umanità.

Una vera e propria montagna magica, di nome e di fatto, che imita in tutto e per tutto la natura. il concept che sta dietro al design di questa struttura, infatti, è nato proprio con l’obiettivo di creare un vulcano buono dalla cui sommità non sgorga lava, ma acqua.

Ma l’esperienza, come abbiamo anticipato, non finisce con la vista. Trattandosi di un ecolodge, infatti, i viaggiatori potranno pernottare all’interno della montagna e vivere un’avventura unica a contatto con la natura.

Questo rifugio dispone di 9 stanze, tutte dotate di ampie finestre che affacciano direttamente sulla riserva, ispirate alle fiabe. Gli interni, così come gli esterni, sono costruiti in legno per garantire un impatto minimo sull’ecosistema che caratterizza l’intero territorio. Tutto è pensato nei minimi dettagli per garantire ai viaggiatori una vacanza da favola.

Un vacanza da fiaba in Patagonia

È un’esperienza magica, onirica e surreale quella che si vive nella foresta pluviale della Patagonia Cilena. Dormire all’interno di una montagna e risvegliarsi nel cuore della natura è un lusso che tutti dovremmo concederci almeno una volta nella vita.

Montaña Magica si trova all’interno della riserva Unesco di Huilo Huilo, oltre 100 mila ettari di foresta pluviale che conservano una biodiversità incredibile caratterizzata da panorami variegati e da tantissimi esemplari di flora e fauna endemica.

Huilo Huilo è nata proprio per questo, per conservare e salvaguardare il patrimonio del territorio, ma anche per proporre ai viaggiatori un nuovo concetto di turismo sostenibile. Montaña Magica fa parte di questo grandioso progetto configurandosi come il punto di partenza ideale per andare a scoprire uno degli ultimi paradisi incontaminati della terra.