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Cosa vedere in Lowcountry, affascinante regione statunitense

Spiagge, paludi, città cosmopolite e una scena gastronomica vivace e interessante: siamo nella regione statunitense di Lowcountry, in South Carolina e Georgia. È una zona dove natura, storia e cultura si incontrano partendo dalle sue città principali, Savannah e Charleston, immerse in un’atmosfera dinamica che guarda al futuro, soprattutto dal punto di vista del cibo, ma con un occhio rivolto al passato. Questa regione, infatti, è stata una delle prime a veder arrivare gli schiavi africani, la cui storia viene oggi ricordata nel museo di recente apertura, l’International African American Museum.

Cosa vedere in Lowcountry e come scoprire questa affascinante regione statunitense? Questi tutti i nostri consigli di viaggio.

Charleston, una città ricca di storia

Charleston è una delle città più popolose di Lowcountry e una tappa imperdibile per chiunque stia viaggiando in questa regione degli Stati Uniti d’America. Qui non solo si respira un’atmosfera europea, soprattutto nel Quartiere Francese, dove potrete ammirare diverse architetture e dimore storiche, e nel rione Rainbow Row, contraddistinto dalle classiche case dalle tonalità pastello. Charleston vi permetterà anche di approfondire una parte del passato statunitense non così affascinante, legato alle piantagioni e alla schiavitù.

Potete visitare l’Old Slave Mart Museum, il museo sorto in quella che è stata la più grande casa d’asta per vendere uomini, donne e bambini africani deportati negli Stati Uniti, oppure una piantagione. Molte di queste hanno cambiato forma diventando splendidi giardini, mentre altre hanno conservato gli ambienti storici in cui vivevano e lavoravano gli schiavi, come Bone Hall Plantation. Qui è possibile visitare le capanne degli schiavi, trasformate in musei, e approfondire quella che rappresentava la loro vita quotidiana nella tenuta.

La cultura gullah

Strettamente legata al passato schiavista statunitense, un’altra esperienza che vi consigliamo di fare nella regione di Lowcountry è approfondire la cultura gullah. I gullah sono i discendenti degli schiavi deportati dall’Africa occidentale che, a partire dal XVI secolo, vissero nelle comunità sulla costa della South Carolina. Il tragico passato di cui sono stati protagonisti non ne ha scalfito l’identità, tutt’altro: sia prima che soprattutto dopo l’abolizione della schiavitù, gli afroamericani hanno dato vita a una loro cultura contraddistinta da lingua, arte, musica e gastronomia proprie. Per scoprirla vi basterà prenotare una delle esperienze offerte a St Helena Island o a Beaufort, la seconda città più antica del South Carolina dove ogni anno viene organizzato il Gullah Festival.

L’atmosfera vivace di Savannah

Savannah vanta uno dei più grandi distretti storici degli Stati Uniti ed è stata citata dal Best in Travel 2025 di Lonely Planet come tappa da non perdere per chi visita la regione di Lowcountry. Il centro della città è composto da piazze, strade acciottolate e una miriade di monumenti ed edifici del XVIII e XIX secolo, ma non è l’unica attrazione principale della città. Ad attirare l’attenzione dei viaggiatori è soprattutto la zona di Midtown, dove tanti giovani imprenditori, artisti e studenti della SCAD (Savannah College of Art and Design) conferiscono modernità e un tocco bohémienne al tessuto urbano. Non perdetevi lo Starland District, ricco di murales, di street art, di negozi vintage e caffè.

Savannah Lowcountry

Fonte: iStock

La città di Savannah al tramonto

Relax alle Sea Islands

Una zona poco battuta dal turismo nostrano, ma assolutamente da inserire nel vostro itinerario su cosa vedere in Lowcountry, è quella delle Sea Island. Si tratta di uno dei patrimoni storici e naturalistici più importanti della regione che conta ben 68 isole, molte delle quali selvagge e disabitate. Se amate le attività all’aria aperta, qui troverete tantissime riserve naturalistiche, paludi e le classiche querce (live oaks) della Virginia. Non mancano anche attrazioni culturali e storiche come dimore, piantagioni, chiese e musei. Tra le isole più belle, soprattutto per chi vuole avvistare i delfini, consigliamo Hilton Head Island, mentre se cercate semplicemente relax potete optare per le spiagge di Isle of Palms.

Beaufort e il tour del cinema

Amate il cinema? Sarete felici di sapere che nella zona di Beaufort sono stati girati alcuni dei film più belli e amati al mondo, come Forrest Gump e Soldato Jane. Per scoprire le location di queste e altre pellicole potete prenotare uno dei tour proposti che, oltre a offrirvi la possibilità di approfondire la storia della città, vi porterà nei luoghi che sono entrati a far parte del nostro immaginario, come il negozio che produce la famosa scatola di cioccolatini di Forrest o il “ponte sul Mississippi River” che il personaggio attraversa alla fine della sua corsa.

Beaufort, situata sull’isola di Port Royal, è anche una deliziosa cittadina dove ammirare dimore storiche con le famose querce simbolo del profondo Sud degli Stati Uniti.

Beaufort Lowcountry

Fonte: iStock

La graziosa cittadina di Beaufort

Congaree National Park

Seppur non sia la prima immagine che viene alla mente quando si pensa alla regione di Lowcountry, famosa soprattutto per le sue attrazioni sulla costa, il Congaree National Park è ideale per chi vuole aggiungere un po’ di natura al proprio viaggio. Attraversato dal fiume Congaree, il parco nazionale custodisce la più vasta foresta vergine di latifoglie degli Stati Uniti abitata da tantissime specie animali come cervi, coyote, linci e rapaci. Il parco, aperto tutti i giorni e a ingresso gratuito, può essere scoperto con un’escursione a piedi, resa agibile grazie alla presenza di passerelle in legno, o in kayak e canoa, percorrendo il fiume ed esplorando la zona da un punto di vista privilegiato.

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SiViaggia regala il numero 39 del magazine GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 78-81 del numero 39, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato una delle città più affascinanti degli Stati Uniti: Charleston, nel South Carolina, dove scoprire l’America autentica. Di recente, Charleston è entrata in diverse classifiche mondiali per alcuni incredibili aspetti della città che colpiscono i turisti che la visitano. Nell’articolo vi spieghiamo quali sono.

E poi, trovate anche qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, tra le Dolomiti Patrimonio Unesco, alle porte di Roma e su una pista ciclabile da Oscar. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Charleston, un tuffo nel passato negli Stati Uniti del Sud

Di recente, Charleston, nella Carolina del Sud, è entrata e piè pari in diverse classifiche mondiali per alcuni incredibili aspetti che colpiscono i turisti che la visitano. Nel 2023, ha vinto il premio come migliore città degli Stati Uniti d’America di Travel + Leisure e il Condé Nast Traveler Readers’ Choice Award.La strada principale, King Street, inoltre, è stata definita una delle vie più pittoresche d’America. Incarna alla perfezione l’anima di questa storica cittadina del Sud, con le case color pastello, i portici, i balconcini di ferro battuto e le insegne storiche. Oggi, la maggior parte di questi edifici ospita boutique, gallerie d’arte e deliziosi ristorantini e tutto il quartiere storico è frequentato soprattutto la sera quando l’atmosfera, alla luce dei lampioni di una volta, diventa molto vivace.

È anche considerata una delle città più romantiche degli Stati Uniti e non stentiamo a crederlo. Basta passeggiare per i lunghi viali all’ombra di querce secolari o fare un tour sul calesse nella zona più antica della città a Broad Street, o sostare in una dei tanti parchi per essere investiti da forti emozioni. Qui si respira un’atmosfera rilassata, tipica degli Stati del Sud, e sono tanti gli scorci che fanno sognare e che riportano indietro nel tempo.

Charleston, città storica d’America

Questa città, che oggi conta poco più 150mila abitanti – più o meno come la nostra Reggio-Emilia –, quando fu fondata alla fine del 1600 rivestiva una grandissima importanza socioculturale per tutto il Paese che stava nascendo. Colonizzata dai britannici, deve il suo nome a Re Carlo II d’Inghilterra e, grazie al suo porto sulla costa atlantica e in corrispondenza dell’estuario di ben tre fiumi, Ashley, Cooper e Wando, era il centro di smistamento principale nella rotta degli schiavi che venivano poi mandati a lavorare nelle tante piantagioni che ancora oggi si possono visitare intorno alla città. È anche da Charleston che partirono i primi colpi che portarono alla Guerra Civile e che cambiò la sorte degli Stati Uniti d’America.

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Fonte: 123RF

La famosa Rainbow Row a Charleston

Un salto indietro nel tempo

Se non si fa caso alle auto parcheggiate, a Charleston sembra di tornare indietro all’epoca in cui la musica del pianoforte usciva dai saloon – non era ancora il Charleston, che è arrivato solo negli Anni ’20 – e in città si girava con il calesse. Nella old downtown è ancora tutto tale e quale. I turisti amano farsi trasportare dalle carrozze trainate dai cavalli che attraversano i viali e i vicoli acciottolati e i giardini fioriti, ammirare gli edifici risalenti al periodo coloniale e farsi un selfie a Rainbow Row, la via più colorata e Instagrammabile della città, fare tappa nei bistrot dove assaggiare qualche piatto locale a base di gamberi, ostriche e il tipico “grit”, una sorta di semolino che accompagna carne, pesce e verdure – tra i suoi punti forti è anche considerata una delle destinazioni più interessanti per i food lover – , o fare shopping nel City Market, l’antico mercato degli schiavi che oggi ospita artigiani e artisti che lavorano la paglia con cui una volta si intrecciavano le ceste per trasportare il riso dalle risaie.

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Fonte: 123RF

Il City Market di Charleston, ex mercato degli schiavi

Per immergersi nella storia di Charleston e nel cuore dello Stato del South Carolina, da non perdere è la visita all’International African American Museum, un edificio modernissimo affacciato sul Gadsden’s Wharf, il luogo dove venivano sbarcati gli schiavi provenienti dall’Africa, quindi non casuale. Aperto solo nel giugno del 2023, racconta non soltanto la storia americana degli schiavi, ma anche la loro vita in Africa e per questo è unico in tutti gli Stati Uniti, dove esistono altri musei dedicati agli afroamericani.

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Fonte: @Charleston Area CVB

I centro di Charleston nel Sud Carolina

Le piantagioni intorno a Charleston

Se siete degli incorreggibili romantici, ricorderete sicuramente uno dei film più celebri intitolato “Le pagine della nostra vita”, in inglese “The Notebook”. Ebbene, questo kolossal è stato girato proprio in una delle piantagioni appena fuori Charleston, la Boon Hall Plantation, che si trova su Seabrook Island, una delle numerose isole intorno alla città, la cui facciata in stile georgiano, usata per le scene in estero, è inconfondibile.

Si tratta forse della prima piantagione sorta a Charleston e fatta costruire dall’inglese John Boone non appena venne a vivere in America. Oltre a far costruire questa splendida mansion, fece anche piantare delle querce che oggi sono uno spettacolo per gli occhi perché, nel corso dei secoli, i rami si sono talmente intrecciati tra loro da formare un fitto corridoio riparato che conduce fino alla villa. Nella piantagione si possono visitare gli ambienti lussuosi della famiglia Boone e lo splendido parco, ma anche le capanne degli schiavi.

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Fonte: 123RF

Il viale alberato della Boone Hall Plantation a Charleston

Inoltre, durante la visita guidata viene rappresentata la cultura Gullah, quella della comunità che si è stanziata proprio sulla costa orientale degli Stati del Sud e che ha sempre mantenuto un forte legame con la madre patria in Africa. Questo legame ha tracce talmente evidenti anche oggi nella cultura di questo popolo che, a distanza di 400 anni dall’arrivo del primo gruppo di schiavi, oggi i Gullah vengono definiti la più africana fra le comunità afroamericane degli Stati Uniti d’America. Invece, per gli interni del film è stata usata un’altra mansion: Williams Mansion, che si trova proprio a Charleston. Se cercate l’America autentica, lontana dalle luci di Manhattan e dai bagnini abbronzati della California, insomma, è qui che potete trovarla.

Come arrivare a Charleston

Charleston ha un aeroporto internazionale dove atterrano voli da tutti gli Stati Uniti. Per noi italiani ciò significa fare uno scalo che può essere a New York, Washington oppure ad Atlanta dove volano diverse compagnie. Compreso lo scalo la durata del viaggio è di circa 15 ore. Una volta giunti in città, il centro si gira benissimo a piedi o con il calesse. Per visitare le piantagioni, invece, vi consigliamo di prenotare un tour guidato.