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Marina di Miramare, un castello nell’area protetta

Miramare è un elegante quartiere del comune di Trieste che prende il nome da un sontuoso Castello che proprio qui è localizzato. Attorno ad esso si estende l’omonima riserva naturale marina che è davvero particolare e la cui bellezza, da qualsiasi angolo venga ammirata, non può che far innamorare chiunque.

La riserva marina di Miramare a Trieste

La meravigliosa riserva marina di Miramare a Trieste, oggi Area Marina Protetta, è stato il primo parco marino istituito in Italia nell’orami lontano 1986. Si tratta di una zona di protezione integrale che è formata da roccia calcarea tipica del Carso, territorio di cui il promontorio di Miramare rappresenta una piccola estensione del litorale.

Gestita da WWF Italia su delega del Ministero dell’Ambiente, vanta microambienti specifici che si possono suddividere in quattro zone differenti:

  • ambiente di marea;
  • ambiente detritico e di scogliera;
  • fondali sabbiosi e fangosi;
  • dominio pelagico.

È perciò un angolo del nostro Paese che rappresenta a tutti gli effetti un affascinante concentrato di biodiversità di habitat e di specie particolari.

riserva marina di Miramare

Fonte: iStock

Un angolo della riserva marina di Miramare

Per capire di cosa stiamo parlando, a disposizione del viaggiatore c’è il Museo Immersivo dell’Area Marina Protetta di Miramare (BioMa) che con i suoi due piani unisce uno spazio espositivo con un ampio laboratorio didattico pensato per i visitatori più piccoli.

Un luogo che riesce a far vivere un’esperienza immersiva negli ambienti che caratterizzano la costa, grazie a realistiche rappresentazioni e riproduzioni di numerose specie marine a grandezza naturale.

Ma senza ombra di dubbio il modo più indicato per conoscere a fondo la riserva marina di Miramare di Trieste è il seawatching: ogni anno, durante i mesi estivi, è possibile organizzare con lo staff del WWF delle immersioni nell’Area Marina Protetta in modo da osservare al meglio le centinaia di specie animali e vegetali che popolano queste limpide acque italiane.

Il Castello di Miramare

All’interno di questa spettacolare riserva svetta, in tutto il suo inquantificabile splendore, il Castello di Miramare. Affacciato sulle placide e cristalline acque del Mar Adriatico, si erge maestoso e circondato da un rigoglioso parco. La sua edificazione risale alla metà dell’Ottocento e per molti è in assoluto uno dei manieri più belli di tutto il nostro Paese.

Dal colore bianco-avorio, era la dimora dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, e della sua sposa, Carlotta di Sassonia Coburgo-Gotha, principessa del Belgio, mentre oggigiorno è una sintesi perfetta tra natura e arte, grazie anche alla presenza del mare.

Al suo interno prede vita un museo che conta più di ventidue sale tra cui le stanze di Massimiliano d’Asbugo e consorte, le camere per gli ospiti con gli arredi originali risalenti alla metà del XIX secolo e la sala del trono recentemente restaurata.

Castello di Miramare trieste

Fonte: iStock – Ph: 8020

Il bellissimo Castello di Miramare

Ma a livello generale quello che possiamo dire è che il piano terra presenta un carattere intimo e familiare, mentre il primo si contraddistingue per la sua tappezzeria di colore rosso con i simboli imperiali. All’esterno, invece, è possibile passeggiare su un balcone panoramico che permette di godere di una spettacolare vista su tutto il Golfo di Trieste.

La leggende del Castello

Anche questo Castello dai profili altamente romantici vanta alcune leggende che lo rendono ancora più interessante. Una di queste narra che lo spirito di Massimiliano d’Asburgo non abbia in realtà mai lasciato Trieste e che per questo il suo fantasma si aggiri ogni notte nel grande parco che abbraccia il maniero. Una storia che trova giustificazione nel fatto che l’arciduca non ne ha potuto godere in vita, ed ecco perché ancora oggi sentirebbe il bisogno di stare a contatto con le infinite specie di piante che si trovano qui e che sono state importate da ogni parte del mondo.

Una situazione che sembrerebbe abbastanza chiara per alcuni abitanti della città: ancora adesso cercano di evitare di aggirarsi di notte nei pressi di questa costruzione e, soprattutto, nessuno osa dormire una notte al suo interno per via di un’altra leggenda ben più nota.

La seconda leggenda è legata a una presunta maledizione lanciata da Carlotta di Sassonia Coburgo-Gotha. Stando alla tradizione, la principessa del Belgio voleva rivolgerla a tutte le teste coronate e ai capi militari sposati che in futuro vi avessero dimorato. E quanto pare i fatti accaduti nel corso del tempo danno credito a questo racconto: quasi tutti i personaggi illustri che hanno vissuto o soggiornato nel castello sembrano esser stati perseguitati da un terribile destino morendo prematuramente in tragiche circostanze e lontano dagli affetti familiari.

Per fare degli esempi, l’Arciduca d’Austria e Principe ereditario d’Austria, Ungheria e Boemia Rodolfo d’Asburgo-Lorena fu trovato morto suicida assieme alla giovane amante, la Baronessa Maria Vetsera. Stessa tragica fine per Giovanni Orth, cugino del Principe Rodolfo, che nel marzo del 1890 mentre era diretto in Cile, scomparve con la sua barca nei pressi di Capo Horn. Di lui, della moglie e di tutto l’equipaggio non si seppe più nulla e l’imbarcazione non fu mai ritrovata.

Il legame con la principessa Sissi

Certamente più nota a tutti è la principessa Sissi, il cui vero nome era Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach. La reale amava il Castello di Miramare così tanto che era solita alloggiarvi, ospitata dal cognato Massimiliano. Non a caso fu proprio la raffinata città di Trieste il luogo in cui Sissi vide per la prima volta le infinite bellezze del mare.

trieste mare

Fonte: iStock

Veduta aerea di Trieste

Tuttavia, anche la sua tragica sorte può essere ricondotta alla maledizione di Carlotta: l’Imperatrice d’Austria venne brutalmente assassinata sul Lago di Ginevra per mano di un anarchico. Una donna che era in cerca di pace e serenità, ma che purtroppo non ha mai trovato.

Il parco del Castello di Miramare

Oltre alle leggende, il Castello di Miramare è impreziosito da un parco che da solo vale il viaggio. Di circa 22 ettari, si caratterizza per la presenza di una vasta varietà di piante scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo.

È opera di Carl Junker e del giardiniere boemo Anton Jelinek, e ancora oggi permette di respirare un’atmosfera unica, intrisa di significati strettamente legati al rapporto fra uomo e natura. Tra la vegetazione vi sono anche alcuni edifici destinati ad assolvere diverse funzioni: piccole strutture che ospitavano il personale in servizio; il Castelletto, residenza saltuaria di Massimiliano e Carlotta durante l’edificazione del Castello di Miramare; le Serre per attività di sperimentazione in campo botanico; l’edificio adibito a Kaffeehaus e le Scuderie, oggi sede per esposizioni temporanee.

La riserva marina di Miramare, con il possente Castello che si affaccia sulle acque dell’Adriatico e il suo rigoglioso parco, è un profondo e immenso capolavoro del nostro Paese.

Parco del Castello di Miramare trieste

Fonte: iStock – Ph: Baloncici

Il parco del Castello di Miramare
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Castelli aperti tra Bergamo e Brescia (e non solo)

La primavera che arriva porta con sé alcuni degli appuntamenti più attesi e belli dell’anno. Tra questi ci sono le Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali in Lombardia promosse dall’associazione Pianura da scoprire. E nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitale italiana della cultura torna più in forze che mai il circuito di castelli, palazzi e borghi medievali che mette in rete oltre 20 località sparse nella pianura bergamasca e bresciana, nel cremasco e sul confine milanese del fiume Adda.

Le Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali

A partire dal 5 marzo, per poi continuare ogni domenica del mese e per tutte le festività, numerose bellezze storiche e architettoniche apriranno porte e portoni, ponti levatoi e torri d’avvistamento per farci fare un vero e proprio tuffo nel passato, e più precisamente tra battaglie, condottieri, aneddoti e costumi del Medioevo.

E la buona notizia è che quest’anno, grazie alla sempre maggiore richiesta di aperture, si aggiunge al calendario anche la prima domenica del mese di dicembre per permettere a tutti i visitatori di scoprire la bellezza di questi luoghi anche nel periodo invernale.

In poche parole ci saranno tantissime località aperte in contemporanea nelle stesse date. Occasioni incredibili per migliaia di turisti che potranno scegliere il proprio percorso e/o visitare uno o più castelli nelle tante giornate di apertura.

Castello di Malpaga lombardia

Fonte: iStock – Ph: Mrkit99

Il Castello di Malpaga

Le novità di quest’anno

Per quest’anno sono previste numerose iniziative che coinvolgeranno in particolare le due province di Bergamo e Brescia e le più belle località tra palazzi e manieri medievali del territorio. Il calendario prevede per domenica 2 aprile un tour in pullman in partenza dalla città di Brescia che conduce sulle tracce del grande condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni .

Un itinerario che toccherà il Castello di Solza, paese natale del capitano di ventura, il Castello di Malpaga, suo quartier militare e persino dimora ricca di pregiatissimi affreschi, e il borgo medievale di Martinengo con i notevoli lasciti civili e religiosi voluti dallo stesso Colleoni.

Ma non è finita qui, perché in accordo con le associazioni delle bande musicali bergamasche e bresciane avranno luogo concerti bandistici in location d’eccezione, così come mostre d’arte, esposizioni e il progetto “Inedita” dell’associazione Desidera, per ospitare letture di opere ideate da scuole di scrittura creativa con testimonial d’eccezione.

Altrettanti sono gli eventi che nei diversi mesi saranno organizzati in concomitanza delle giornate d’apertura, tra rievocazioni, concerti, mercatini d’antiquariato, degustazioni e speciali iniziative dedicate ai più piccoli o approfondimenti culturali per agli appassionati.

Quali meraviglie non perdere

Tanti appuntamenti e, soprattutto, numerosissime attrazioni da scoprire. Ne abbiamo selezionate alcune, quelle che secondo noi non bisogna perdere assolutamente. Del resto in questo 2023 sono oltre 20 i castelli, palazzi e borghi medievali, sparsi nella pianura tra Bergamo, Brescia, Cremona e Milano, che potrete esplorare durante le date previste dalla manifestazione.

E la buona notizia è che in ogni località si potranno effettuare visite guidate e partecipare ai numerosi eventi.

Trezzo sull’Adda, con numerose sorprese

Tra i comuni da scoprire vi segnaliamo Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano, che cela numerose sorprese in grado di soddisfare ogni gusto. Una di queste è il suo castello con i temibili sotterranei ricchi di storie e leggende e l’imponente torre di cui godere di una vista mozzafiato. Costruito nella metà del 1300, si racconta che strani avvenimenti hanno caratterizzato sin da subito la sua edificazione: lo stesso proprietario venne avvelenato proprio nelle prigioni sotto al maniero.

Trezzo sull’Adda lombardia

Fonte: iStock – Ph: germi_p

Veduta di Trezzo sull’Adda

Molto interessante anche la centrale idroelettrica Taccani che con la sua notevole facciata che domina il corso del fiume. Si tratta di un manufatto industriale di inizio 1900 tutt’oggi funzionante. Con una facciata eclettica e gli interni in stile liberty, vi è persino un museo virtuale dedicato all’energia rinnovabile studiato per famiglie e bambini di ogni età.

Il borgo del Padergnone, con una storia millenaria

Sono numerosi i borghi che partecipano all’iniziativa, ma noi vi consigliamo di fare un salto a Padergnone che è una delle due frazioni di Zanica, in provincia di Bergamo. Dalla storia millenaria, è un vero susseguirsi di lapidi romane, fortilizio militare, camerae pictae, stemmi di importanti famiglie e misteriosi camminamenti sotterranei.

Attualmente è una proprietà privata, ma è possibile effettuare visite guidate contattando la struttura.

Rocca di Soncino, esempio di architettura militare lombarda

Vale la pena fare un salto anche alla Rocca di Soncino in provincia di Cremona. Alta 28 metri e larga 73, si articola in due strutture quadrilatere. La Rocca, superato l’androne principale, regala un piccolo cortile cinto da massicce cortine murarie, percorse da camminamenti con spalti merlati.

Rocca di Soncino lombardia

Fonte: iStock – Ph: MTravelr

La Rocca di Soncino

Interessante anche la Torre del Capitano, una scala interna che conduce dal sotterraneo all’abitazione del castellano. In passato costituiva l’estrema possibilità di resistenza e difesa, da qui gli assediati potevano raggiungere l’uscita verso Santa Maria delle Grazie.

Santuario di Santa Maria della Croce, dove l’arte si con un antico culto mariano

Chi è in cerca di luoghi religiosi non può perdersi il Santuario di Santa Maria della Croce a Crema, in provincia di Cremona. All’interno del tempio coesistono le linee architettoniche del primo Rinascimento Lombardo con una decorazione barocca e con opere del primo e del medio Novecento.

Dalla storia decisamente particolare, è un monumento d’arte e centro spirituale fra i più importanti della città. Il progetto fu affidato appunto a Giovanni Battaglio che s’ispirò al Bramante e concepì l’edificio in cotto, a pianta centrale, traforato da tre gallerie sovrapposte, con cappelle ai quattro punti cardinali. La costruzione venne però portata a termine nel 1500 da Giovanni Antonio Montanaro, che vi aggiunse l’ultima galleria.

Castello di Padernello, dove il tempo pare essersi fermato

Infine, vi consigliamo una visita al Castello di Padernello in provincia di Brescia, un punto di riferimento importante per attività culturali di qualità, ma anche un luogo meraviglioso dove aleggia una leggenda davvero particolare.

Secondo la tradizione, una ragazza timida e malinconica che nacque a Brescia si ritirò in questo spettacolare maniero per trovare la pace. Purtroppo un sera, mentre stava seduta sui merli delle mura, vide delle lucciole e si sporse per volare insieme a loro. Una situazione che la portò a morire a soli 14 anni. Da quella sera, ogni 10 anni nella notte del 20 di luglio il suo fantasma si reca nel salone del castello con un vestito bianco mentre tra le mani tiene un libro d’oro che all’interno cela un segreto: quello della Dama Bianca.

Castello di Padernello lombardia

Fonte: GettyImages – Ph: DEA / M. BORCHI

Il Castello di Padernello
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Questo castello innevato è la cartolina invernale più bella d’Italia

Il castello imbiancato e un candido manto di neve che avvolge la vallata: sembra la scena di un film realizzata a regola d’arte, ma in realtà è del tutto naturale e si trova in Italia.

L’atmosfera magica che contraddistingue questo borgo si trova a Rocca Calascio, in Abruzzo, che con il suo scenario da cartolina è stata l’ambientazione perfetta per film come “Ladyhawke” e “Il nome della rosa”. Qui i colori caldi e avvolgenti del tramonto si mixano con il bianco della neve, pronti a irradiare le vette del Gran Sasso in un contrasto che lascia senza fiato e che è impossibile da perdere.

Il castello più alto d’Italia immerso nella neve

Posizionato a 1460 metri d’altitudine, Rocca Calascio è un antico borgo di origini medievali che oltre ad avere il primato della bellezza ha anche quello dell’altezza. Infatti è il castello più alto d’Italia e uno dei più alti in Europa.

Situato a pochi chilometri da Calascio (in provincia de L’Aquila), l’atmosfera che si respira è sempre affascinante, ma è in inverno che dà il meglio di sé con la neve che rende tutto ancora più misterioso.

La fortezza, costruita intorno al XII secolo in una posizione strategica per consentire di controllare la vallata, in inverno spicca ancora di più. In effetti è nel periodo più freddo dell’anno che diventa un tutt’uno con la roccia su cui è eretta, pronta ad emergere e a dominare incontrastata sul manto innevato. Il silenzio che regna sovrano è il compagno ideale per raggiungere il castello con le ciaspole ai piedi. Una volta arrivati in cima, davanti ai nostri occhi avremo un panorama talmente suggestivo da sembrare irreale perché potremo ammirare le più importanti montagne dell’Appennino: la catena del Gran Sasso, la Majella e il Sirente-Velino.

La neve di Rocca Calascio

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Rocca Calascio in tutto il suo splendore

Le bellezze che circondano Rocca Calascio

Il castello realizzato in pietra bianca non è l’unica attrazione da ammirare. Vicino alla rocca c’è la Chiesa di Santa Maria della Pietà, un edificio costruito tra il XVI ed il XVII secolo sulle rovine di una edicola rinascimentale. La struttura ottagonale con cupola a otto spicchi merita di essere visitata perché al suo interno conserva il dipinto della Vergine Miracolosa e una scultura di San Michele Armato.

Come tutti i luoghi antichi, anche l’origine della chiesa è accompagnata da una leggenda. Infatti si narra che dopo anni di battaglie e saccheggi, la popolazione del borgo riuscì a sconfiggere una banda di briganti. Proprio per onorare la Madonna Miracolosa e ringraziarla del suo intervento nella vittoria venne costruita la chiesa.

Santa Maria della Pietà a Rocca Calascio

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La chiesa di Santa Maria della Pietà innevata a Rocca Calascio

La vallata che ospita Rocca Calascio offre al visitatore non solo un castello ricco di storia e una chiesa incantevole, ma anche un borgo medievale tutto da scoprire. Il piccolo villaggio, caratterizzato da strade strette e vicoli ed edifici in pietra bianca si trova lungo la strada che collega Santo Stefano di Sessanio al centro della città di Calascio. Inizialmente ospitava tutta quella popolazione che non poteva vivere all’interno del piccolo castello. Dopo una serie di terremoti che colpirono la zona tra il XIV e il XV secolo, la popolazione decise di scendere più a valle. Fu solo nel 1793 a seguito di un ennesimo terremoto, che gli abitanti si trasferirono a Calascio. Che sia inverno o estate, la cosa certa è che Rocca Calascio con le bellezze che la circondano è una meta che non delude mai e che è pronta e entrare nel cuore di ogni visitatore.

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Come in una fiaba: dormire in un castello nell’Ovest dell’Irlanda

Esistono esperienze che sono così belle, straordinarie e indimenticabili che non si possono descrivere, ma solo vivere. Si tratta di avventure che ci conducono in luoghi lontani o vicini e che ci permettono di perderci e immergerci in atmosfere che, per forme e suggestioni, ricordano tutti quegli scenari che fino a questo momento abbiamo potuto solo immaginare.

E questo succede un po’ dappertutto, o comunque tutte le volte che non ci limitiamo semplicemente a raggiungere una destinazione e a visitare le sue attrazioni iconiche, ma andiamo alla scoperta di tutte le incredibili esperienze che quel luogo ha da offrirci.

L’Irlanda, per esempio, è un concentrato di avventure straordinarie da vivere, e sono così tante che non si possono elencare. Ma se è un’esperienza magica che volete vivere, allora c’è solo una cosa da fare: dormire all’interno di un castello maestoso e suggestivo che vi permetterà di diventare i protagonisti di una fiaba bellissima.

Dentro il Castello Castello di Ashford

Il nostro viaggio di oggi parla di storie e leggende, di cavalieri e principesse, di fiabe e regnanti, e ci conduce direttamente negli splendidi territori che caratterizzano l’Irlanda. L’Isola di Smeraldo, infatti, è contraddistinta da paesaggi mozzafiato dominati dal colore verde all’interno dei quali spiccano meravigliosi castelli medievali.

Ed è proprio uno di questi che vogliamo raggiungere insieme a voi oggi, per permettervi di vivere quella che è, con tutta probabilità, una delle esperienze più incantate di una vita intera.

Ci troviamo al cospetto del Castello di Ashfors, un maniero le cui origini affondano nel XII secolo. Situata tra Galway e Kylemore Abbey, questa antica dimora è completamente immersa in un paesaggio naturale e lussureggiante. Un luogo che non solo invita a staccare la spina, a rilassarsi e a rigenerare i sensi, ma che esorta anche a vivere un’avventura incantata, ricca di fascino, suggestione ed evocazione.

Il castello, infatti, è stato trasformato in un hotel di lusso a 5 stelle, diventando così il luogo perfetto dove vivere la propria favola personale. Pronti a partire?

Castello di Ashford

Fonte: 123rf

Dormire nel Castello di Ashford

Dormire in un castello in Irlanda: l’esperienza da sogno

Le origini del castello risalgono al 1228 quando la famiglia anglo-normanna De Burgos fece costruire l’edificio sulle antiche rovine di un vecchio monastero. Nel 1800, invece, la dimora passò nelle mani della famiglia Guinness che si occupò di un importante restauro che ha dato al castello le forme e le sembianze che oggi conosciamo.

Nel 2013 la dimora è stata acquistata dalla catena Red Carnation Hotels e trasformata quindi in un hotel di lusso, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Oggi è considerato la migliore struttura ricettiva in Irlanda e la terza migliore d’Europa.

A rendere l’esperienza unica, non è solo l’architettura del castello, ma anche la sua storia che per secoli è stata collegata alla famiglia Guinness. Inoltre la dimora è situata all’interno di una tenuta di oltre 300 acri caratterizzata da giardini lussureggianti, antichi boschi e un lago affascinante dai colori dello smeraldo. Questo rende il Castello di Ashford il perfetto punto di partenza per una vacanza all’insegna del relax e del benessere.

Il castello ospita 83 camere, tra cui diverse suite eleganti e tradizionali che affacciano sul panorama circostante. Completano l’offerta, inoltre, sei ristoranti, tre bar, e una spa pluripremiata.

Castello di Ashford

Fonte: 123rf

Castello di Ashford, Irlanda
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Puoi dormire in un castello di neve nella natura artica

Sono tante, tantissime, le esperienze che possiamo vivere in questo periodo dell’anno, proprio ora che i territori del mondo si sono trasformati nel palcoscenico di uno spettacolo di immensa bellezza, quello della natura. Grande protagonista della stagione è la neve, proprio lei che con il suo abbraccio candido e soffice ha avvolto e imbiancato strade, quartieri e città, trasformandole in cartoline invernali che lasciano senza fiato.

È questo il momento migliore per mettersi in viaggio, per esplorare territori vicini e lontani che in inverno ci regalano visioni straordinarie. Luoghi che, per forme, colori e lineamenti, assomigliano proprio a tutte quelle immagini che abbiamo visto, fino a questo momento, solo nelle favole.

E se è un’esperienza da fiaba, che volete vivere questo inverno, allora la Lapponia è davvero il posto giusto da raggiungere. Qui, infatti, è stato costruito un castello di neve nella natura artica, destinato a far vivere ai viaggiatori l’esperienza più incantata di sempre. Preparate le valigie: si parte!

Una fiaba invernale a Kemi

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Kemi, in una città finlandese situata nella regione della Lapponia. Situata in prossimità del circolo polare articolo, a meno di 100 chilometri da questo, la città è il perfetto punto di partenza per tutti i viaggiatori che vogliono vivere avventure sotto lo zero, ed esplorare gli sconfinati territori della regione finlandese.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere Kemi, lo stesso che ha reso questo luogo la meta prediletta di tutti gli amanti dei paesaggi invernali. Si tratta dello SnowCastle che, come il nome stesso suggerisce, è un castello completamente realizzato con neve e ghiaccio, ricavati dall’acqua del mare che bagna la città.

Il castello, solitamente aperto da fine gennaio a metà aprile, si trova in un’area che garantisce un’esperienza ghiacciata a 365 gradi. Il grande parco, infatti, ospita diverse strutture davvero spettacolari. Oltre all’edificio da fiaba, all’interno del quale è possibile ammirare tutta una serie di opere e sculture di ghiaccio e neve, qui è possibile anche mangiare all’interno del ristorante ghiacciato più grande del mondo che può ospitare fino a 200 persone.

L’esperienza, però, non finisce qui. Lo SnowCastle, infatti, offre ai viaggiatori anche tutta una serie di alloggi immersi nella natura circostante, come le glass villas, dimore caratterizzate da pareti e soffitti in vetro che affacciano direttamente sul mare e sulle meraviglie naturali della Lapponia.

SnowCastle, il ristorante Lumihiutale

Fonte: Getty Images

SnowCastle, il ristorante Lumihiutale

Dormire nel castello di neve nella natura artica

Costruito nel 1996, lo SnowCastle viene inaugurato ogni anno in concomitanza dell’arrivo del mese di gennaio. Utilizzando la neve e il ghiaccio dell’acqua di mare, il castello prende forma tra pareti innevate che incorniciano sentieri bianchissimi e conducono i visitatori al cospetto di scenari da favola. Qui, infatti, ci sono diverse stanze che ospitano sculture di ghiaccio e neve e decorazioni straordinarie.

L’esperienza sotto zero, però, non finisce qui, dato che nell’area che circonda il castello di neve sono stati costruiti il ristorante di ghiaccio più grande del mondo, il Lumihiutale, e degli alloggi spettacolari: le Seaside Glass Villas.

Queste ville, caratterizzate da ampie vetrate trasparenti, affacciano direttamente sul mare e sulla neve che invade la città ogni inverno. La vista è mozzafiato, a ogni ora del giorno e anche di notte. Il soffitto di questi alloggi, infatti, è trasparente, così da permettere agli ospiti di ammirare dalla propria stanza la meraviglia del cielo stellato illuminato dai colori dell’aurora boreale.

Glass Villas, gli alloggi dello SnowCastle di Kemi

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Glass Villas, gli alloggi dello SnowCastle di Kemi
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Castello di Avio, tra i più antichi e originali del Trentino

È uno dei castelli più noti del Trentino, arroccato su uno sperone di roccia alle pendici del Monte Vignola, tra i vigneti di Sabbionara d’Avio, e domina la bassa Vallagarina da oltre dieci secoli.

Si tratta del suggestivo Castello di Avio, un complesso grandioso che cattura lo sguardo già da lontano grazie all’imponente mastio del XI secolo, al palazzo baronale, alle poderose cinque torri e alle maestose mura merlate duecentesche che, oggi, abbracciano un rigoglioso giardino di cipressi e viti.

Un gioiello storico e architettonico che impreziosisce il territorio, tra i manieri più antichi e caratteristici del Trentino, appartenuto quasi senza sosta alla nobile famiglia dei Castelbarco che, durante il Medioevo, lo trasformò da fortezza difensiva in raccolta e vivace corte feudale, meta di intellettuali e artisti.

La storia del Castello di Avio

Risalgono al 1053 i primi documenti storici che citano una fortezza edificata dove ora svetta il Castello, denominata “Castellum Avia”.

Durante il XII secolo, primi proprietari furono i feudatari di Castelbarco che lo rimasero fino al 1411 quando lo cedettero, per testamento, alla Repubblica di Venezia: i Veneziani ne consolidarono le strutture difensive e costruirono una facciata impreziosita dagli stemmi dei loro Dogi e una cappella intitolata a San Michele.

Nel 1509, le truppe imperiali di Massimiliano I e il principato vescovile conquistarono l’intera Vallagarina: dal 1533, il maniero (con il territorio circostante dei “Quattro Vicariati”) passò al nuovo principe vescovo Cristoforo Madruzzo la cui casata ebbe il controllo della zona fino al 1654, momento in cui subentrarono nuovamente i Castelbarco.

I secoli successivi si presentarono difficili: il Castello fu incendiato nel 1703 dalle truppe francesi guidate da Vendôme e subì continue spogliazioni che ne causarono la trasformazione in area agricola.

I lavori di consolidamento e ristrutturazione vennero avviati nel 1937 ma decisiva per il suo totale recupero fu la cessione da parte di Emanuela Rezzonico di Pindemonte di Castelbarco, nel 1977, al Fondo Ambiente Italiano (FAI) che da allora lo gestisce.

I tesori dell’incantevole maniero

castello di avio

Il primo contatto con il fiabesco Castello di Avio è una piacevole sorpresa: l’impatto scenografico del Castello che domina la valle, magari la sera quando brilla con le torri e le mura illuminate, lascia senza parole per lo stupore.

Ma è soltanto l’inizio: fiore all’occhiello del maniero è il raffinato ciclo di affreschi trecenteschi di scuola veronese che raccontano il Medioevo celebrando l’amor cortese e le arti della guerra.

Al quarto piano del Mastio, infatti, è ubicata la “Camera dell’Amore“, dove i pregevoli affreschi che la decorano narrano le gesta di dame e cavalieri: l’Amore bendato con arco e frecce, un uomo trafitto al cuore da una lancia, e una dama con cagnolino, simbolo di fedeltà.

Presso l’edificio della “Casa delle Guardie“, invece, le pareti conservano, perfettamente intatti, affreschi raffiguranti scene di battaglia.

Altrettanto da non perdere è l’incredibile panorama che si svela dall’altissima cima del Mastio, a perdita d’occhio sulla Vallagarina solcata dall’Adige, un paesaggio da cartolina che rimane tra i ricordi più belli.

Inoltre, durante l’estate, sono numerose le attività organizzate a misura di famiglia per conoscere il Castello di Avio in maniera divertente: spettacoli, laboratori, danze di corte, animazioni e percorsi-gioco.

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Puoi dormire in questo castello e trascorrere una notte da fiaba

Sono fatti anche di suggestioni, storie ed emozioni, i viaggi che facciamo intorno al mondo. Gli stessi che ci invitano a esplorare il globo in lungo e in largo per scoprire e riscoprire tutta la bellezza che gli appartiene.

Nonostante, infatti, ci mettiamo in cammino per tanti e diversi motivi, l’obiettivo che accomuna tutti i viaggiatori è quello di vivere esperienze uniche e indimenticabili, che passano inevitabilmente per tutte le avventure che scegliamo di vivere.

E se è un’esperienza unica che volete vivere, che parla di principi e regnanti, di cavalieri e di favole, di storie e di leggende, allora c’è solo un posto da raggiungere al più presto. In un luogo non molto lontano, infatti, esiste un castello dalle fattezze meravigliose all’interno del quale è possibile dormire, e trascorrere così una notte da fiaba.

C’era una volta il Castello di Ooidonk

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nei territori affascinanti delle Fiandre Orientali, proprio lì dove l’arte dei fiamminghi ha preso vita, sempre lì dove esistono paesaggi, città e campagne che ospitano castelli e torri, musei e beghinaggi, birrifici e canali.

Ed è proprio qui, sulla riva del fiume Leie, tra le città di Deinze e Gand, che si erge maestoso e possente un castello di incredibile bellezza che, per forme e lineamenti, sembra uscito da una fiaba.

Si tratta del Castello di Ooidonk, le cui origini affondano nel XIII secolo. Raso al suolo dai soldati austriaci nel secolo successivo, e distrutto da un incendio nel 1500, l’edificio venne ricostruito seguendo i dettami dello stile originale e assunse la forma che ancora oggi possiamo ammirare.

Impossibile non visitarlo durante un viaggio a Deinze o a Gand, il Castello di Ooidonk, infatti, è una meta imprescindibile per chi si appresta a esplorare le meraviglie delle Fiandre Orientali. Perché è una tappa obbligata lo si intuisce dalle fotografie che lo ritraggono: il castello, caratterizzato dallo stile architettonico spagnolo e fiammingo rinascimentale, permette di toccare con mano gli antichi fasti del territorio e di perdersi e immergersi in un’atmosfera favolistica.

Oggi il Castello di Ooidonk è abitato dal conte Henry e dalla sua famiglia, ma è comunque aperto al pubblico per le visite turistiche. Ma l’esperienza non finisce qui, perché alcune stanze dell’edificio sono prenotabili su Airbnb e permettono ai viaggiatori di vivere un’avventura indimenticabile, trasformandoli nei protagonisti di una fiaba per una o più notti.

Dormire in un castello: l’esperienza da fiaba

In questo storico castello, che fa da sfondo ai desideri più reconditi, è possibile trascorrere una o più notti all’insegna degli antichi fasti. Quattro camere dell’edificio, infatti, sono state restaurate, rinnovate e messe a disposizione di tutti i viaggiatori che arrivano nelle Fiandre Orientali.

Le stanze del Castello di Ooidonk sono prenotabili su Airbnb e sono dotate di tutti i comfort. A disposizione degli ospiti c’è anche una cucina attrezzata, un salone dove trascorrere momenti all’insegna del relax e una splendida terrazza che permette di contemplare la natura che si snoda intorno alla struttura.

Ad accogliere gli ospiti, invece, ci sono i proprietari in persona, il conte Henry e sua moglie Coralie ‘t Kint de Roodenbeke. La loro missione è quella di garantire a tutti i viaggiatori di vivere un’esperienza da fiaba.

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Come in una favola: il magico castello di cotone

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, uno diverso dall’altro. Eppure tutti hanno in comune il medesimo obiettivo, quello di farci vivere esperienze straordinarie e mozzafiato destinate a trasformarsi nei ricordi più belli di una vita intera.

E non serve andare alla ricerca di chissà quale adrenalinica avventura per emozionarsi e incantarsi ogni volta, perché spesso è proprio all’improvviso che si palesano davanti ai nostri occhi le visioni più straordinarie di sempre. Tutto merito di Madre Natura, che come un sapiente artigiano, ha creato quegli spettacoli incredibili che lasciano ogni volta senza fiato, e che sono così belli da non sembra reali.

È successo in Turchia, per esempio, che il territorio sul quale si snodava l’antica città di Hierapolis, di cui oggi restano solo rovine, si è trasformato nel palcoscenico di uno spettacolo di immensa bellezza. Proprio lì dove viaggiatori di tutto il mondo possono sentirsi protagonisti di una favola, e vivere un sogno dentro a un magico castello di cotone.

Vivere una favola in Turchia

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Turchia, tra le meraviglie di un Paese straordinario che è destinato a incantare in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo fa con quell’intreccio di culture che affondano radici in imperi e popolazioni antiche e lontane, con l’arte e con la storia, con le testimonianze di un passato complesso e glorioso che non si può dimenticare. Ma lo fa anche con le città vivaci e dinamiche e con tutti quei paesaggi naturali che sono oggi patrimonio dell’intera umanità.

Ed è proprio allo scoperta di un paesaggio che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che oggi vogliamo andare insieme a voi, in un viaggio che ci porta a esplorare uno dei luoghi più belli, suggestivi e incantati di questo pianeta, e che porta proprio la firma di Madre Natura.

Si tratta di Pamukkale, un’area naturale situata nella Turchia sud-occidentale, in provincia di Denizli, e che si snoda nei pressi delle rovine dell’antica città di Hierapolis. Proprio qui, inaspettatamente, si apre davanti agli occhi di chi giunge fin qui uno spettacolo mozzafiato che è così bello da non sembrare reale: un magico castello di cotone che sembra uscito da un libro di fiabe.

Pamukkale, il castello di cotone

Fonte: iStock

Pamukkale, il castello di cotone

Pamukkale: il magico castello di cotone

Il nome di questo sito naturale, che negli anni si è trasformato in una vera e propria attrazioni turistica, altro non è che un preludio all’esperienza magica che si vive una volta giunti fin qui. Pamukkale, infatti, in turco significa castello di cotone.

Perché è proprio a un castello bianco e candido, e soffice come il cotone, che sembra assomigliare quel panorama che si apre davanti agli occhi di chi guarda e che si estende maestoso e fiero caratterizzando tutto il territorio circostante. In realtà, anche se sembra un edificio architettonico dalle fattezze incantate, è stata la natura a creare questo complesso così suggestivo e straordinario.

Tutto merito dei movimento tettonici che hanno stimolato la nascita di numerosi fonti termali. Pamukkale, infatti, è una delle SPA naturali più belle del mondo intero. Questo spettacolo della natura è caratterizzato da terrazze dalla forma circolare che si sovrastano, una sopra l’altra, e che raggiungono un’altezza di 160 metri. Le acque delle sorgenti, inoltre, fanno da contrasto agli spessi strati di calcare e travertino che li ospitano e che si abbarbicano lungo il pendio della montagna fino a creare una fortezza di cotone tutta da scalare.

La visione, che appare davanti agli occhi di guarda, è sublime e spinge a viaggiare con la fantasia. C’è chi resta fedele al nome stesso del luogo, immaginando quindi di stare in un castello di cotone uscito da una fiaba. C’è chi invece ha come l’impressione di trovarsi nel bel mezzo di una montagna innevata e chi, ancora, immagina di attraversare delle cascate di ghiaccio. Quello che è certo è che la visione del paesaggio è così bella che la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.

Pamukkale, il castello di cotone

Fonte: iStock

Pamukkale, il castello di cotone
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Ora puoi comprare un castello italiano e il borgo in cui si trova

La notizia è finita persino sulla CNN: in Italia è possibile comprare un castello e il borgo in cui si trova. Uno splendido maniero medievale costituito da un insieme di edifici tra cui il palazzo signorile del 1700, la torre medievale e gli annessi giardini. Ma a quale prezzo?

In vendita il Castello di Serravalle

Parliamo del borgo medievale del Castello di Serravalle che sorge tra le sinuose colline di Bologna, a circa 30 km dal meraviglioso capoluogo dell’Emilia-Romagna. Attualmente risulterebbe in vendita per circa 2 milioni di euro (trattabili), una cifra non accessibile a tutti ma che nei fatti è minore del costo di una villa a schiera nel centro di Londra o di un attico nel centro storico di Roma.

Già abitabile e persino dotato di riscaldamento, necessita solo di minime correzioni. Regala, tra le altre cose, panorami che tolgono il fiato poiché si trova su una collina posta a 320 metri sul livello del mare. Dalle antiche origini, vanta una superficie totale in vendita di 14.812 mq, che comprendono oltre 10.000 mq del parco del castello, e un’area paesaggistica dove si trovava l’antico fossato che circondava il paese.

Il palazzo, dal canto suo, sfoggia 1.150 mq e ben 20 stanze, mentre la casa del custode ha 308 mq suddivisi in due piani. Acquistare il Castello di Serravalle, conosciuto anche come palazzo Boccadiferro, vuol dire rendere proprio il cuore del piccolo borgo che domina dall’alto di un crinale il suggestivo territorio circostante.

Ormai è in vendita già da un po’ di tempo, tanto che si mormora che sia stato visitato da alcuni Vip. La buona notizia, però, è che per il momento la vendita non è stata conclusa.

Ma come vi dicevamo in precedenza, a essere in vendita non è solo il castello: fanno ancora parte della proprietà l’ingresso medievale, la cinta muraria, il settecentesco palazzo Boccadiferro, la torre, collegata al palazzo da un passaggio segreto sotterraneo e una spaziosa casa colonica su due livelli.

Sarà come vivere in un luogo ricco di storia

La storia di questo affascinante maniero è davvero antichissima. Vi basti pensare che fino al 1109 fu feudo di Matilde de Canossa, una delle più influenti nobili italiane del Medioevo. A seguito della sua morte, fu invece molto conteso tra i ghibellini di Modena e i guelfi di Bologna. Il motivo? Un’evidente importanza strategico militare.

Il palazzo Boccadiferro, dal canto suo, fu una delle residenze di questa nobile famiglia fino alla fine dell’Ottocento. Mentre il compositore Gioachino Rossini sposò proprio tra le sue mura, nel 1846,  la seconda moglie Olympe Pélissier. Inoltre, fu l’ambientazione di una parte dell’opera “Amore e Morte” del compositore Gaetano Luporini nel 1921, che racconta la storia dei fantasmi delle mogli di il ‘crudele Boccadiferro’.

Non mancano storie e leggende, come quella di Carlo Magno che vi dormì una notte, durante il viaggio per arrivare a Bologna. Insomma, acquistare il Castello di Serravalle, con il suo borgo, oltre a far vivere in un luogo davvero fiabesco, consente anche di fare avverare un sogno e di ammirare ogni giorno infinite variazioni di un paesaggio circostante incantevole.

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Si trova in Romania uno dei castelli più belli d’Europa

Sinaia è una splendida cittadina della Romania situata a circa 120 chilometri a Nord dalla Capitale Bucarest. Una località davvero sorprendente tanto da essere considerata “la perla dei Carpazi”. Si trova, tra le altre cose, a 800 metri di altitudine sul livello del mare e in quello che possiamo definire il confine tra la Valacchia, una regione storica della Romania, e la ben più famosa Transilvania.

Fare un viaggio da queste parti per molti vuol dire andare alla ricerca di edifici angusti e storie leggendarie fatte di lupi mannari e vampiri, ma la realtà, spesso, è ben diversa. Su quella che è considerata la vera e propria porta d’ingresso della Transilvania, come un miraggio appare un maniero dai profili fiabeschi e che ancora oggi è considerato uno dei più belli d’Europa: il Castello di Peleș.

Castello di Peleș, un po’ di storia

Il Castello di Peleș è una delle attrazioni turistiche più visitate della Romania. Ma del resto è comprensibile: è un eccezionale esempio di architettura neo-rinascimentale tedesca. È stato costruito tra il 1875 e il 1883 per volere di re Carlo I e, oltre a essere definito “uno dei più incantevoli di tutto il continente”, è stato il primo tra gli europei ad essere interamente illuminato dalla corrente elettrica.

Carlo I di Romania decise di edificarlo a Sinaia perché, in seguito a una visita della città, restò particolarmente colpito dalla bellezza del paesaggio. Fu così che scelse di acquistare un terreno e far costruire un castello come residenza estiva per la Famiglia Reale.

Castello di Peleș romania

Fonte: iStock – Ph: SCStock

Il meraviglioso Castello di Peleș

Esso fu usato usato dai monarchi fino al 1948 quando, con l’avvento del Comunismo, fu trasformato in un museo che aprì le sue porte al pubblico solo nel 1990.

In sostanza, è una costruzione dalla storia abbastanza recente, ma nonostante questo riesce a conquistare ogni suo visitatore con la bellezza dei suoi decori, sia esterni, sia interni. La sua struttura, infatti, fu appositamente studiata per fornire un edificio con servizi mai visti prima nei castelli europei. Non solo impianto elettrico, quindi, ma anche riscaldamento centralizzato e persino un’aspirapolvere.

Visitare il Castello di Peleș

Il Castello di Peleș vanta una superficie di ben 3.200 metri quadri e 160 stanze riccamente decorate e ammobiliate a cui fanno seguito 30 bagni.

Ma è già ammirandolo dall’esterno che ci si rende conto di essere di fronte a un capolavoro di architettura. Infatti, vi ritroverete dinnanzi a uno splendido edificio bianco come la neve dove a far da contrasto ci sono alcune pregevoli finiture in legno scuro, torrette a punta, tanti motivi alle finestre, sui tetti e sulle balaustre. Un’architettura, quindi, che riesce perfettamente a inserirsi nell’armonia del paesaggio circostante.

Esso, infatti, è completamente abbracciato dalla natura in cui ogni tanto spuntano sculture, fontane e vasi in marmo di Carrara che contribuiscono a renderlo ancor più fiabesco. Tra le statue più importanti vi segnaliamo quella di Carlo I realizzata dallo scultore italiano R. Romanelli, il monumento alla regina Elisabetta, leoni che fanno da guardia e molto altro ancora.

Non da meno sono le meraviglie che custodisce gelosamente tra le sue mura. A tal proposito però c’è da fare una premessa: delle 160 stanza presenti solo 10 visitabili. Nonostante questo, rimarrete certamente impressionati dai maestosi lampadari fatti in vetro di Murano, affreschi, ricami in seta e molti altri lussi. Ma non solo. A lasciarvi un segno indelebile, infatti, saranno anche le sculture in noce e bassorilievi situati all’ingresso, così com il soffitto in vetro che si apre sul cielo.

Peleș castello dettagli

Fonte: iStock

Alcuni dettagli del Castello di Peleș

Ogni stanza, poi, ha qualcosa di spettacolare e unico e il fatto più curioso è che, nonostante gli stili diversi con cui sono state progettate, cìò che emerge è un insieme armonico.

Le decorazioni delle camere hanno temi esclusivi provenienti da tutte le culture del pianeta: italiano, inglese, francese, spagnolo-moresco, turco, barocco, rococò e molte altre ancora. Un castello veramente eccezionale e che riesce a catapultare chiunque lo scopra in una dimensione dai profili fiabeschi. Ma Peleș è anche il Castello dei primati, a tal punto da essere uno dei più innovativi dell’epoca.

Oltre alla corrente elettrica, il riscaldamento e l’aspirapolvere, nel Castello di Peleș vennero persino installati degli ascensori. Inoltre, nella sala del teatro è stata presentata per la prima volta in Romania una pellicola cinematografica.

Cos’altro vedere a Sinaia

Il Castello di Peleș vale certamente il viaggio. Ma la verità è che la città in cui si trova, Sinaia, ha molte altre meraviglie che vale la pensa scoprire. Per esempio, qui si erge un altro splendido Castello: il Pelișor, le cui stanze più importanti sono la Holul de onoare (sala d’onore) che sfoggia un bel lucernario in vetro e acciaio, l’ufficio di Re Ferdinando I che invece è impreziosito da mobili in stile neo-rinascimentale tedesco, e la camera d’oro.

Molto interessante anche il Monastero di Sinaia, dedicato a Santa Caterina, dove si sviluppano due cortili nel cui centro sorge una piccola chiesa costruita in stile bizantino: la Biserica Veche (chiesa vecchia) e la Biserica Mare (chiesa grande). Degno di nota anche l’interno in cui poter ammirare affreschi e mosaici in stile neo-bizantino e anche un museo che ospita una collezione di icone e croci risalenti al XVII secolo, la prima bibbia scritta in romeno e una miriade di oggetti preziosi.

Poi Villa Luminiș che era la casa del compositore e musicista romeno George Enescu. Costruita negli anni ’20 del secolo scorso in stile Brâncoveanu, fu abitata dall’artista dal 1926 al 1946. Da quel momento in poi, purtroppo, fu costretto a lasciare la Romania e trasferirsi a Parigi. Per questo motivo, decise di donare la villa allo Stato romeno con lo scopo che venisse utilizzata come luogo di creazione e ricreazione degli artisti. Nel 1995 vi fu inaugurato un museo.

Infine, Sinaia è anche una delle più famose località sciistiche di tutta la Romania, ma anche la meta ideale per chi ama stare a contatto con la natura grazie ai suoi tanti – e bellissimi – percorsi escursionistici ben segnalati e decisamente ben tenuti.

Insomma, vale davvero la pena fare un viaggio a Sinaia sia perché qui svetta uno dei castelli più belli di tutta Europa, sia perché è una destinazione che ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori.

Sinaia romania

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Sinaia in inverno