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Le sagre imperdibili di novembre 2024 in Italia

A novembre è impossibile annoiarsi perché ogni weekend è ricco di sagre imperdibili nelle diverse regioni d’Italia, da Nord a Sud, fino alle Isole. L’autunno viene celebrato attraverso i prodotti di stagione più deliziosi, come le castagne, i funghi o il tartufo. Tanti borghi hanno annunciato i prossimi eventi in programma, pensati per omaggiare la tradizione del loro territorio e la buona cucina. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le sagre da non perdere per aiutarvi a pianificare le vostre prossime fughe del fine settimana.

Eventi e sagre nel Nord Italia

L’autunno nel Nord Italia è ricco di eventi che celebrano alcuni dei prodotti più amati, come i tartufi e la polenta. Per viaggiare e mangiare bene vi basterà andare nelle sagre che vi consigliamo qui di seguito.

Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, Piemonte

Cominciata ad ottobre, la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba prosegue anche nel mese di novembre (si concluderà l’8 dicembre). Si tratta di un evento molto rinomato giunto alla 94° edizione. Non solo durante il weekend, ma per tutto il mese è previsto un ricco calendario con cooking show, laboratori, mercati e iniziative speciali pensate per far conoscere ai visitatori le bellezze della città di Alba e del territorio. Chi viaggia in famiglia, inoltre, sarà felice di sapere che in programma ci sono anche tanti eventi per i bambini.

Tartufo bianco

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Tartufo Bianco di Alba

Festa della Noce a Cavastro, Trentino

Novembre è il mese in cui Cavastro, in località Bleggio, celebra le tradizioni contadine del Trentino attraverso la Festa della Noce. Dall’8 al 10, la noce del Bleggio, considerata presidio Slow Food, sarà la protagonista delle tante ricette preparate tra le strade del borgo, dove le case sono trasformate in vere e proprie botteghe del gusto. Per l’occasione potrete provare torte, pagnotte fragranti, il robusto liquore nocino e il raro salame alle noci, oltre che partecipare alle diverse iniziative come la passeggiata lungo il “Sentiero della Noce” a cura dell’Ecomuseo della Judicaria o il teatro dei burattini per i più piccoli.

Sagra della Polenta Taragna a Cologno al Serio, Lombardia

Dal 29 ottobre al 10 novembre, la polenta taragna sarà la protagonista indiscussa della sagra organizzata a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. Si tratta di un appuntamento fisso durante la stagione autunnale, giunto alla sua 10° edizione. Questa è l’occasione perfetta per provare la polenta accompagnata dalle migliori specialità del territorio come il Branzi FTB, tipico formaggio delle valli, o lo spezzatino di carne di bufala. Gli appuntamenti in tutto sono 14, durante i quali non mancheranno anche musica dal vivo, giochi e laboratori per i bambini, sfilate di moda e il mercato dei produttori e degli hobbisti.

November Porc nella Bassa Parmense, Emilia Romagna

Dal 1 al 24 novembre si terrà la staffetta più golosa d’Italia in diversi paesi della Bassa Parmense, in Emilia Romagna. Si tratta di un’iniziativa che, arrivata alla sua 22° edizione, si pone come obiettivo quello di valorizzare e promuovere il territorio attraverso un evento gustoso e divertente dedicato al maiale e ai suoi prodotti. I paesi interessati dalla sagra sono Sissa (1,2,3 novembre), Polesine Parmense (8,9,10 novembre), Zibello (15,16,17 novembre) e, infine, Roccabianca (22, 23, 24 novembre).

Torgnon d’outon a Torgnon, Valle d’Aosta

Incastonata nella Valle del Cervino, la località di Torgnon attira una specifica tipologia di viaggiatore interessato soprattutto al relax, allo sport e alla natura. Qui, dall’1 al 3 novembre, si terrà la sagra gastronomica dedicata alla patata di montagna e al formaggio DOP fontina d’alpeggio. I visitatori, oltre a provare queste deliziose specialità tipiche, potranno passeggiare tra gli stand con prodotti a chilometri zero, divertirsi con la musica dal vivo o far giocare i propri bambini nelle aree a loro dedicate.

Eventi e sagre nel Centro Italia

Anche le regioni del Centro Italia hanno organizzato diverse sagre imperdibili per questo novembre 2024, dove la buona cucina incontra le tradizioni e le storie del territorio.

Festa del Bosco a Montone, Umbria

Dal 31 ottobre al 3 novembre Montone, uno dei Borghi più belli d’Italia, ospita una delle feste più suggestive dell’autunno in Umbria. Qui potrete immergervi nei sapori e nei profumi del bosco e del sottobosco come le castagne, i funghi e i tartufi attraverso degustazioni, eventi e botteghe aperte, ma non solo. La Festa del Bosco è anche un’occasione per dare visibilità agli artigiani locali che metteranno in mostra i loro prodotti unici e fatti a mano con maestria e passione. In aggiunta sono previste in programma anche altre iniziative come visite guidate, passeggiate a piedi e a cavallo nei boschi, mostre fotografiche ed esposizioni personali.

Festa dell’Olio e del Vino Novello a Vignanello, Lazio

Dall’8 al 10 e dal 15 al 17 novembre, il borgo di Vignanello, nella Tuscia viterbese, celebra i sapori e le tradizioni del territorio con l’attesa Festa dell’Olio e del Vino Novello. Durante queste giornate potrete partecipare a deliziosi percorsi del gusto, dove assaporerete le ricette tipiche quali gli gnocchi fatti a mano “co’ a gratacacio”, lo spezzatino con olive nere, i tradizionali “crucchi” e il “pamparito”, un pane locale aromatizzato all’anice. Il tutto accompagnato da un buon calice di vino proveniente dalle cantine del territorio. Ad arricchire il programma ci saranno le rievocazioni degli antichi mestieri, cortei storici e spettacoli musicali.

Vignanello

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Il borgo di Vignanello

Festa della Cicerchia a Serra de’ Conti, Marche

Le mura medievali del suggestivo borgo di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona, ospiteranno dal 22 al 24 novembre la Festa della Cicerchia. In un’atmosfera resa speciale dalle decorazioni che illumineranno le vie del paese, come ceri e foconi, 15 cantine proporranno le loro specialità attraverso menù creati ad hoc per l’occasione. Ovviamente, la vera protagonista dell’evento sarà la zuppa di cicerchia in pagnotta, preparata secondo la ricetta tradizionale locale. Non mancheranno cantastorie, trampolieri, artisti e tanti altri eventi pensati per intrattenere adulti e bambini.

Sagra del Cinghiale a Chianni, Toscana

Dal 7 al 10 e dal 14 al 17 novembre, torna la Sagra del Cinghiale a Chianni, in provincia di Pisa. Si tratta di un evento molto sentito, organizzato dal lontano 1976, perché il borgo è legato da una lunga tradizione alla caccia del cinghiale e ama omaggiarla in grande stile. Il programma, quindi, è ricco di eventi, non solo legati al cibo: ci saranno musica e parate per le strade del borgo e fiere di beneficienza.

Eventi e sagre nel Sud Italia

I sapori dell’autunno vengono celebrati anche nel Sud Italia dove ogni regione mostra con orgoglio i propri prodotti tipici e si impegna per far conoscere ai viaggiatori sia le delizie che le bellezze naturali e storiche del territorio.

Novello al Castello a Catignano, Abruzzo

Il borgo di Catignano, in provincia di Pescara, il 15 e il 16 novembre si animerà con Novello al Castello. L’appuntamento dedicato al vino, organizzato tra le vie del centro storico, permetterà ai partecipanti di provare i migliori vini del territorio e di divertirsi con musica dal vivo, stand di street food, trampolieri e spettacoli per adulti e bambini. Molte cantine del borgo verranno riaperte per l’occasione, creando un’atmosfera unica di convivialità e socialità.

Sagra del Fagiolo a Controne, Campania

Tra le specialità cilentane più famose c’è sicuramente il fagiolo di Controne, un fagiolo piccolo, rotondo e bianco particolarmente delizioso e pregiato anche per la sua alta digeribilità e i tempi di cottura molto ridotti. Quest’anno, la sagra dedicata a questo prodotto si terrà il 23 e il 24 novembre e il 30 novembre e 1 di dicembre. Durante l’evento, il fagiolo sarà il protagonista di numerose ricette, dalla classica zuppa ai fagioli e scarole alle lagane e fagioli. Presidio Slow Food, potrete provarlo in tante gustose varianti nelle diverse taverne del borgo: vi basterà scegliere la vostra preferita e buon appetito!

Sagra del fungo cardoncello a Ruvo di Puglia, Puglia

Il viaggio on the road del fungo cardoncello, che nei mesi scorsi ha fatto tappa in altre località pugliesi come Poggiorsini, Minervino Murge e Spinazzola, arriva il 9 e il 10 novembre a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. Organizzato dalla Pro Loco, questo evento attira ogni anno tantissimi visitatori che non vedono l’ora di assaporare il prelibato fungo delle Murge. Durante la sagra, oltre ai percorsi enogastronomici, alla musica dal vivo, ai laboratori, alle mostre e alle esibizioni degli artisti di strada, ci saranno diverse occasioni per scoprire il borgo e il territorio circostante. In programma, infatti, sono previste una serie di visite guidate, come quelle al Museo Jatta o alla Cattedrale con il suo ipogeo.

Cattedrale Ruvo di Puglia

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La Cattedrale a Ruvo di Puglia

Eventi e sagre nelle Isole

Infine arriviamo alle sagre imperdibili organizzate in questo novembre 2024 nelle nostre bellissime Isole, la Sardegna e la Sicilia.

Sagra del Melograno a Masullas, Sardegna

Per il 2 novembre, la Pro Loco di Masullas, borgo situato nel cuore della Marmilla, ha organizzato la Sagra del Melograno. L’evento ha come obiettivo quello di unire questo tipico prodotto autunnale con altri ambiti, come quelli della cultura e delle tradizioni. Il programma prevede l’apertura la mattina dei vari musei, dove i visitatori saranno accompagnati dalle guide per scoprire le diverse sale e i tesori custoditi al loro interno. Il pomeriggio, invece, verranno aperti gli stand dedicati all’artigianato e ai prodotti gastronomici, dove potrete provare specialità molto interessanti preparate con il melograno, come il liquore e lo spritz. Ad arricchire il tutto ci saranno anche i balli a cura del Gruppo Folk di Masullas e del Gruppo Folk Su Sticcau di Mogoro.

Melograno

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Il melograno sarà celebrato in Sardegna

Calici d’Autunno a Sinnai, Sardegna

Rimaniamo in Sardegna per un altro evento: il 10 novembre, nella città di Sinnai, si terrà la prima edizione di Calici d’Autunno. L’iniziativa unisce le eccellenze del territorio a una causa benefica in quanto i ricavati verranno devoluti alle comunità colpite dall’ultima alluvione in Emilia Romagna. Qui avrete l’opportunità di provare una selezione di prodotti tipici sardi come vini, formaggi artigianali, salumi locali, olio d’oliva, miele, pane e castagne. Saranno presenti alcune delle più rinomate cantine vitivinicole della Sardegna, come Argiolas e Audarya. L’intrattenimento musicale, invece, sarà curato dall’Orchestra Popolare Sarda.

Sagra dell’Olio e della Mandorla a Montemaggiore, Sicilia

Passiamo ora alla Sicilia, dove a Montemaggiore, in provincia di Palermo, è in programma la Sagra dell’Olio e della Mandorla. Il 9 e il 10 novembre potrete immergervi in questi prodotti molto importanti per il territorio: da una parte l’olio d’oliva, prodotto da alberi secolari, dall’altra la pregiata mandorla della varietà Pizzuta, dolce e dal profumo intenso. Durante la sagra scoprirete le diverse fasi di produzione, parteciperete a diversi show cooking, proverete tante specialità tipiche come i panettoni a base di mandorle. Inoltre, potrete anche visitare le chiese di Montemaggiore, il museo civico o partecipare alle escursioni nella natura organizzate dalle associazioni locali.

Sagra della Cassatella ad Agira, Sicilia

L’ultima sagra che vi consigliamo per questo novembre 2024 viene organizzata ad Agira ed è dedicata agli amanti dei dolci e della tipica cassatella. Nella città che ha dato i natali a Diodoro Siculo, dal 15 al 17 novembre verrà celebrato questo dolce molto amato attraverso un ricco programma di eventi. La cassatella è un dolce di pastafrolla con ripieno di cacao, farina di ceci, mandorle tritate, zucchero e scorza di limone. Le sue origini sono molto antiche e la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. Ecco perché partecipare a questa sagra significa immergervi nei veri sapori di questa specialità, i quali verranno arricchiti da esibizioni di gruppi folk e tanto intrattenimento per tutte le età.

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Ponte del 1° novembre, sagre ed eventi in Italia

Con l’arrivo di novembre, l’Italia si accende di profumi e sapori autunnali, grazie alle numerose sagre e manifestazioni che celebrano le eccellenze gastronomiche del territorio. Dal nord al sud, per il ponte di Ognissanti borghi e città si preparano ad accogliere turisti e appassionati con eventi che fondono tradizione, arte e buon cibo in un’atmosfera unica. Dal tartufo bianco di Alba allo zafferano di Cascia, dalle castagne di Vallerano alla strazzata lucana, ogni angolo del Paese offre occasioni per gite fuori porta alla scoperta dei sapori tipici e della cultura locale. Ecco una selezione delle sagre e degli eventi più attesi del weekend dal 1 al 3 novembre.

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, San Lorenzo Dorsino (TN) ospita la Sagra della Ciuìga, una celebrazione del salame tipico trentino a base di carne suina e rape, oggi presidio Slow Food. Il borgo si anima con stand gastronomici, artigianato locale, degustazioni e passeggiate culturali. Venerdì 1 novembre, la cantina Rotari Mezzacorona aprirà il percorso enologico “Dolomiti Wine Experience”, che accompagnerà i visitatori alla scoperta dei migliori vini della Piana Rotaliana Königsberg. Domenica 3 novembre le degustazioni di Cantina De Vigili chiudono quattro giorni all’insegna dei sapori autentici trentini e dell’eccellenza vinicola.

Sagra della Ciuìga

Fonte: Ufficio Stampa

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Sagra MeleMiele a Baceno (VB)

Nel pittoresco borgo di Baceno (VB), immerso nei colori autunnali del Verbano Cusio Ossola, si tiene la 32ª edizione della Sagra MeleMiele dall’1 al 3 novembre. L’evento celebra le eccellenze del territorio dell’Alto Piemonte, in particolare mele e miele, prodotti secondo metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. Centro della manifestazione è un’ampia mostra-mercato all’aperto, dove si potranno degustare non solo frutti e miele, ma anche altri prodotti tipici montani. Un’occasione da non perdere per scoprire la cucina genuina di queste terre, immersi in un contesto naturale di rara bellezza.

RossoBarbera a Costigliole d’Asti (AT)

Dal 1 al 4 novembre, con RossoBarbera il Castello di Costigliole d’Asti si trasforma nel più grande banco d’assaggio dedicato alla Barbera. Con oltre 200 cantine e 400 etichette da scoprire, la manifestazione offre un’esperienza immersiva tra le Langhe, il Roero e il Monferrato, durante la quale gli appassionati potranno partecipare a degustazioni guidate da sommelier di AIS Piemonte e workshop dedicati al vino. Da non perdere il Mercatino della Rocca, la Barbera Academy e la mostra Barbera Forever, che racconta la storia del vitigno attraverso le sue annate più iconiche. Anche la gastronomia sarà protagonista, con abbinamenti gourmet di prodotti locali di alta qualità. Per facilitare l’accesso all’evento RossoBarbera, saranno disponibili pullman con partenze da Torino, Milano e Genova.

“È Autunno, è Taragna!” a Spirano (BG)

Anche nel weekend di Ognissanti, Spirano (BG) festeggia l’autunno con la polenta Taragna, protagonista assoluta al Palaspirà. La gustosa pietanza, a base di farina di mais e grano saraceno, viene preparata con maestria e servita con spezzatini e brasati. L’evento prevede inoltre serate musicali, mercatini di prodotti locali e tante attività per i più piccoli. Special guest di questa 10ª edizione sarà “Il Tagliere delle Orobie”, una selezione di formaggi delle valli bergamasche. L’edizione 2024 avrà anche uno scopo solidale con il sostegno alla Cooperativa Agreo, che promuove l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di fragilità.

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (CN)

Com’è tradizione da decenni, da ottobre a dicembre Alba (CN) uno degli eventi gastronomici più prestigiosi d’Italia: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. E anche il weekend del 1-3 novembre sarà dedicato alla celebrazione del prezioso Tuber magnatum Pico, con il Mercato Mondiale del Tartufo, dove si potranno acquistare esemplari di alta qualità. La manifestazione prevede inoltre cooking show con chef di fama internazionale, seminari e degustazioni di vini pregiati. Un’esperienza imperdibile per gli amanti del tartufo e della cucina d’eccellenza, immersi nel suggestivo paesaggio delle Langhe.

Volterragusto a Volterra (PI)

A Volterra (PI), uno dei gioielli della Toscana, dall’1 al 3 novembre va in scena Volterragusto, che unisce cultura, storia e gastronomia. In concomitanza con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina, il borgo toscano diventa la meta ideale per gli amanti del buon cibo. Oltre alla possibilità di assaggiare eccellenze locali come formaggi, salumi e vini, i visitatori potranno assistere al tradizionale Palio dei Caci, una competizione che mescola tradizione e divertimento. Tra cortili storici e piazze medievali, Volterragusto offre un’esperienza unica, tra sapori autentici e spettacoli folkloristici.

XXII Festa della Castagna a Vallerano (VT)

Il suggestivo borgo di Vallerano (VT), nel cuore della Tuscia viterbese, si vivacizza il 2 e 3 novembre per la XXII Festa della Castagna, che celebra la regina dell’autunno con un programma ricco di eventi per grandi e piccini. Visite guidate nei boschi e al borgo, giochi popolari, colazioni contadine e pigiature dell’uva sono solo alcune delle attività che renderanno speciale questa edizione. Immancabili caldarroste e un bicchiere di vino caldo per riscaldare l’atmosfera tra le antiche vie del paese. La festa è un omaggio alla tradizione agricola locale, con degustazioni nelle cantine aperte e piatti pensati appositamente per esaltare la castagna di Vallerano.

castagne arrosto

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Castagne arrosto sul fuoco

Sibillini in Rosa a Montedinove (AP)

Il 2 e 3 novembre, Montedinove (AP), nel cuore dell’entroterra ascolano, celebra la 14ª edizione di “Sibillini in Rosa”, un evento imperdibile per gli amanti dei prodotti tipici e della gastronomia locale. Protagonista assoluta è la mela rosa, presidio Slow Food, con le sue proprietà nutrizionali e una grande versatilità in cucina. Sabato 2 novembre, un incontro al mattino presso il Museo della Mela Rosa approfondirà le qualità uniche di questo frutto antico. La festa culminerà domenica pomeriggio con l’esibizione degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno e uno show cooking dei fratelli Orso. Stand gastronomici e spettacoli di artisti di strada animeranno il centro storico, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare piatti tipici stagionali.

XXIII Mostra Mercato dello Zafferano di Cascia (PG)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, il borgo umbro di Cascia (PG) ospita la XXIII Mostra Mercato dello Zafferano, dedicata all’”oro rosso”, che vede il centro storico trasformarsi in un palcoscenico di sapori e profumi. I numerosi stand propongono in vendita lo zafferano locale, coltivato con cura e passione. Mentre tra degustazioni, showcooking e laboratori, i visitatori potranno scoprire le numerose applicazioni culinarie di questa preziosa spezia. Non mancheranno momenti di intrattenimento con musica e spettacoli.

Sagra della Castagna a Sante Marie (AQ)

Dal 1 al 3 novembre, l’antico borgo abruzzese di Sante Marie (AQ) accoglie la 51ª edizione della Sagra della Castagna, evento tra i più longevi d’Abruzzo con un ricco programma di degustazioni, spettacoli e passeggiate. Le antiche cantine del paese si trasformeranno in osterie dove sarà possibile assaporare piatti tipici come arrosticini e polenta, accompagnati da vin brulé e dolci tradizionali a base di castagne, per un viaggio tra i sapori locali, con momenti di intrattenimento pensati per tutta la famiglia.

Sagra della Strazzata a Castel Lagopesole di Avigliano (PZ)

Dal 1 al 3 novembre, Castel Lagopesole (PZ) ospita la rinomata Sagra della Strazzata, dedicata alla focaccia lucana con il pepe nell’impasto, farcita con salumi, formaggi e altre prelibatezze. Tra spettacoli di falconeria, mercatini artigianali e musica dal vivo, il borgo si riempie di vita. Gli stand gastronomici proporranno piatti tipici come il provolone impiccato e il baccalà con peperoni cruschi, ma la vera protagonista sarà comunque la Strazzata. Ogni giornata sarà arricchita da passeggiate nei boschi di Federico II, concerti ed esibizioni di artisti di strada, per un weekend all’insegna del gusto e del divertimento.

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Viaggio lungo la rotta delle castagne in Italia: dove trovarle regione per regione

Sono uno dei tanti tesori che regala l’autunno e si trovano nei boschi, preziosi frutti dal sapore gustoso e dalle tante varietà: stiamo parlando delle castagne, che si trovano in tutte le regioni d’Italia e sono l’ingrediente perfetto per tante preparazioni diverse.

Dal nord al sud della penisola, si può organizzare una gita per andare alla ricerca delle regine della stagione, perché l’autunno è proprio così: regala tantissimi colori e sapori. E, allora, vale la pena partire inseguendo alcuni degli spettacoli più belli: da quello del foliage, che ammanta con i suoi colori la natura, fino alla ricerca dei frutti speciali che ci riserva. Poi, passeggiare nel mezzo dei boschi è rigenerante e per questo è sempre un’ottima idea programmare una piccola fuga nel fine settimana.

Per quanto riguarda la raccolta delle castagne è sempre bene informarsi per capire se è libera, se vi è il divieto, oppure se si deve richiedere un permesso e il relativo costo.

Viaggio lungo la rotta delle castagne, tra le regioni italiane da raggiungere per fare il pieno di questo prodotto speciale, con il vantaggio di scoprire luoghi nuovi e bellissimi.

Valle d’Aosta

Il viaggio alla ricerca delle castagne nelle regioni italiane parte dalla Valle d’Aosta, lì nella zona della bassa valle del Lys, dove si trovano meravigliosi castagneti. Siamo tra Châtillon e Pont-Saint-Martin dove si concentra la maggior parte di questi alberi maestosi. Inoltre, vi è una cooperativa, Il Riccio, che si trova a Lillianes che non a caso è conosciuto come paese delle castagne, che si occupa della loro raccolta e della commercializzazione in varie forme, oltre ad aver allestito un piccolo museo dedicato a quello che – un tempo – veniva chiamato il “pane dei poveri”. Al suo interno è stata ricostruita un’antica gra, dove venivano fatte essiccare, e il resto di una vecchia casa.

A quanto pare, la varietà che si trova in questa regione è di piccole dimensioni e molto saporita, viene utilizzata per molte preparazioni come la crema o il liquore, si trovano anche castagne sciroppate alla grappa, al naturale e al miele, oppure una sorta di corn flakes realizzati proprio con i marroni.

Lillianes, alla ricerca di castagne in Valle d'Aosta

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Lillianes, il paese delle castagne in Valle d’Aosta

Piemonte

Un’altra regione d’Italia da raggiungere, per tutti coloro che amano i boschi e le castagne, è il Piemonte e, in particolare, la zona di Cuneo dove (in un centinaio di comuni circa) si trova quella con il marchio Igp: dal sapore molto delicato, si può assaporare fresca, ma anche bollita oppure arrosto. Inoltre, è alla base di molte ricette di dolci. L’area è quella che va dalla Valle del Po alla Valle del Tanaro e i boschi si trovano tra i 200 e i 1000 metri circa. Un appuntamento imperdibile che si tiene ogni anno a Cuneo è la Fiera Nazionale del Marrone.

Restiamo in Piemonte, ma ci spostiamo in Val di Susa dove è celebre il Marrone della Valle di Susa Igp, con le sue varietà. Lo si può trovare in 28 comuni della provincia di Torino, ha una polpa croccante e viene usato per molti piatti, compresi i celebri marron glacés. Ad esempio, si può raggiungere San Giorio di Susa e andare in esplorazione nei bellissimi boschi che fanno da contorno.

Piemonte, castagne in Val di Susa dalla Sacra di San Michele

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La Val di Susa (qui la Sacra di San Michele) è una zona celebre per le castagne in Piemonte

Lombardia

La Lombardia è un’altra zona ricca di castagne, in particolare nel Parco Regionale Campo dei Fiori che si trova in provincia di Varese. Qui ci sono numerosi percorsi soprattutto a bassa quota, ma il posto perfetto è Brinzio da dove si diramano alcuni sentieri che vale la pena percorrere alla ricerca di questo gustoso frutto.

Un altro luogo speciale di questa regione è il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che si trova in Brianza e – più precisamente – nella zona tra Lecco e Monza: si parte da Sirtori per immergersi in una natura che lascia senza fiato. E, poi, Colle Brianza: comune affascinante e ricco di storia, oltre che punto di partenza per un percorso tra i castagni.

E, infine, in Val Trompia nella zona di Brescia vi sono tantissimi castagni anche secolari.

In Lombardia si preparano numerosi piatti a base di castagne, tra cui il castagnaccio che qui si prepara con uvetta, pinoli e brandy. Tra le altre preparazioni non mancano gli gnocchi e quelle cotte nel latte.

Liguria

Ci sono tantissimi luoghi in Liguria in cui andare alla ricerca di castagni. Nel genovese vi è un percorso che parte da San Martino di Struppa e va verso Canate di Marsiglia, oppure si può raggiungere Torriglia e la piccola frazione di Péntema e, ancora, nell’Alta val Trebbia a Fontanigorda nel Bosco delle Fate. Da non perdere anche la Val Graveglia, alle spalle di Chiavari.

Nel Parco Nazionale delle 5 Terre si trovano anche castagni e il loro frutto tipico è la castagna Brodasca tipicamente molto scura. Così come vale la pena raggiungere la Valle Arroscia nell’imperiese e Urbe in provincia di Savona, dove i marroni sono storicamente importanti. Tra i piatti tipici il castagnaccio e le trofie impastate con la farina di castagne.

Trentino-Alto Adige

Pronti per un viaggio in Trentino? Per andare alla ricerca di castagne si deve raggiungere la Valle Isarco dove si trova il Keschtnweg, il sentiero delle castagne che si snoda per novanta chilometri da Verna fino a Castel Roncolo. Si può suddividere in tappe. Frutti gustosi con cui si preparano piatti altrettanto buoni come i dolci cuori di castagne, o il tronco, oppure la zuppa.

Castagne in Trentino Alto Adige la strada fino a Castle Roncolo

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In Trentino Alto Adige c’è il sentiero delle castagne che arriva a Castel Roncolo

Veneto

In Veneto la castagna è un prodotto importantissimo che si trova in alcune zone, come quella della provincia di Treviso dove c’è il famoso il Marrone di Combai Igp, dalla polpa molto croccante. Si può mangiare arrostito oppure bollito, ma anche per il tiramisù alla crema di marroni. Lo si trova nei boschi di località come Vittorio Veneto, Fregona e Follina su un’area di oltre 270 chilometri quadrati. Vengono anche organizzate passeggiate. Nella stessa zona vi è anche il Marrone del Monfenera igp, dal sapore dolce sono perfetti cucinare gustose ricette, biscotti compresi. Si trova in 19 comuni tra la pedemontana del Grappa e il Montello.

Infine, i marroni di San Zeno Dop, dal gusto dolce che si trova nella zona del Monte Baldo, tra il Lago di Garda e la Vallagarina.

Friuli-Venezia Giulia

Nelle provincie di Udine e Pordenone si possono trovare boschi di castagni per una gita fuori porta. In particolare, nella Valle di Soffumbergo dove si tiene anche una festa dedicata. E poi a Dardago, frazione del comune di Budoia. In Friuli-Venezia Giulia le castagne – ad esempio – possono accompagnare piatti della tradizione come il frico.

Emilia-Romagna

Sono ben tredici le tipologie di castagne che si possono trovare in Emilia-Romagna, tra cui ricordiamo il Marrone Igp di Castel del Rio e il Marrone di Pavullo.

E i luoghi da esplorare per la ricerca di questo prezioso frutto sono davvero tanti. Vale la pena, ad esempio, raggiungere la provincia di Parma e percorrere la Via del Castagno in Val di Taro: si snoda per otto chilometri e si parte da Borgo Val di Taro. Tra Modena e Bologna, invece, c’è un tratto della Via Europea del Castagno e, ancora, a Carpineti nel Parco Nazionale Tosco-Emiliano vicino a Reggio Emilia, dove vi sono bellissimi alberi nella zona dell’Abbazia di Marola. Le specialità di questa regione sono tante come i tortelli con un ripieno di castagne o la minestra.

Carpineti, zona dove cercare le castagne in Emilia Romagna

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Carpineti, nei suoi dintorni alla ricerca delle castagne in Emilia Romagna

Toscana

Altra regione amata da chi va alla ricerca di castagne è la Toscana: qui, ad esempio si trova il Marrone del Mugello Igp una varietà tipica solo di questa area che si trova in una parte della provincia di Firenze. Da visitare Marradi senza dimenticare di assaggiare la sua celebre torta di marroni.

Tra le località da raggiungere vi sono il Monte Amiata, in particolare tra i 500 e i 1000 metri di altitudine, e il Monte Pisano. Da assaggiare – ad esempio – il castagnaccio e i necci (crepes di farina di castagna).

Marche

Nelle Marche ci sono due aree che sono meta prediletta per tutti coloro che amano le castagne: si tratta dei Monti Sibillini – ad esempio a Montemonaco – e l’alta Valmarecchia a cavallo tra Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Tra i piatti tipici i ravioli fritti di castagne.

Castagne, da cercare in alcune località dei monti Sibillini nelle Marche

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Nelle Marche le castagne si possono trovare in alcune località dei monti Sibillini

Abruzzo

La castagna Roscetta si trova in Abruzzo in diversi comuni in provincia dell’Aquila, come Balsorano e Canistro, ha dimensioni medio grandi e un sapore delicato. Ma questo non è l’unico luogo in cui trovare il tesoro. Ad esempio, si può raggiungere il Parco nazionale del Gran Sasso e, in particolare, il comune di Valle Castellana: basti pensare che in una sua frazione si può ammirare un castagno secolare. Merita una visita anche Castelvecchio Calvisio con i suoi bellissimi boschi. Una delle ricette tipiche è la zuppa di ceci e castagne.

Lazio

Tra le mete più celebri da raggiungere nella regione Lazio ci sono i Monti Cimini, in provincia di Viterbo, soprattutto vale la pena raggiungere i boschi di alcune località come Ronciglione e Soriano nel Cimino. Da provare anche la Castagna di Vallerano Dop, dell’omonimo comune. Oppure esplorare i Monti Lepini e il piccolo comune di Cori in provincia di Latina. Anche nel Lazio una delle ricette da fare con le castagne è il castagnaccio.

Vallerano nel Lazio, alla ricerca di castagne

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Nel Lazio è celebre la castagna di Vallerano

Umbria

Se si vogliono ammirare i boschi di castagni in Umbria, la zona da raggiungere è quella di Spoleto, poco distante – infatti – si trovano gli antichi alberi di quel sito noto con il nome di Boschi di Montebiblico, i cui frutti sono di ottima qualità. Oppure la zona della Vallocchia. Anche qui è diffusa la zuppa di ceci e castagne.

Molise

Il borgo in provincia di Campobasso è di piccole dimensioni ma è tra i luoghi del Molise prediletti da chi ama le castagne: si tratta di San Massimo con i suoi boschi dove è possibile trovare questi tesori d’autunno. Merita una menzione anche Bojano dove si trova quello che viene considerato il castagno più vecchio di Italia. Le caggiunitte sono dolci che vengono preparati in questa regione.

Bojano, nel Molise arra ricerca delle castagne

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Bojano, borgo del Molise famoso per i castagni

Campania

Un viaggio in Campania alla ricerca di uno dei tesori d’autunno ci porta direttamente nel Parco regionale dei Monti Piacentini, dove si trova in diverse località la Castagna di Montella Igp, di dimensioni abbastanza piccole e dal sapore dolce.

Un’altra area, poi, è quella che interessa una settantina di comuni in provincia di Salerno dove si trova il Marrone di Roccadaspide IG, castagna molto zuccherina. Nella zona di Benevento ci sono diversi boschi di castagni, mentre in quella di Caserta il prodotto top è la castagna di Roccamonfina Igp, con queste – ad esempio – si prepara il risotto. Tra i comuni da raggiungere si possono ricordare Caianello, Conca della Campania e Teano.

Puglia

In Puglia si può andare a caccia di castagne in provincia di Foggia, raggiungendo i Monti Dauni, oppure in quella di Bari nella Murgia Barese. Una ricetta antica di questa regione è la minestra di castagne secche.

Basilicata

Ci sono alcune zone della Basilicata dove imbattersi in castagneti, ad esempio nei pressi di alcuni luoghi che si trovano in provincia di Potenza come Brienza, Armento e Albano di Lucania: tutti piccoli comuni. Se ci spostiamo nella zona di Matera, invece, troviamo Bernalda. Da assaggiare il calzoncello, ripetono di marroncino di Melfi, che si trova nel Parco nazionale regionale del Vulture.

Brienza, paese della Basilicata dove cercare castagne

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Brienza, il paese in Basilicata è un luogo dove cercare castagne

Calabria

Anche la Calabria regala alcuni tesori: aree dove è possibile andare alla ricerca di castagne e, in particolare nella zona del Pollino e della Sila.  Ma anche Vibo Valentia, raggiungendo il Parco Regionale delle Serre, mentre il Parco Nazionale d’Aspromonte è un’altra meta da esplorare in zona Reggio Calabria. Vale la pena assaggiare i pistiddri, castagne secche bollite.

Nell'area del Pollino in calabria si possono trovare le Castagne

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In Calabria una delle zone da raggiungere per scovare castagne è il Pollino

Sicilia

Ci spostiamo in Sicilia, in provincia di Palermo, dove si trova la Rocca Busambra con il bosco della Ficuzza e il Bosco del Cappelliere: qui vale anche la pena visitare Mezzojuso. Da non perdere il Parco delle Medonie e il Parco dell’Etna. In Sicilia le castagne vengono messe in forni alti, con una base bucherellata, e il sale grosso viene gettato nel fuoco, facendole diventare bianche: davvero particolari.

Sardegna

Concludiamo il viaggio alla scoperta dei luoghi dove cercare le castagne in Italia con la Sardegna. Gli alberi si trovano soprattutto nella Barbagia-Mandrolisai-Gennargentu e in particolare nei comuni che fanno parte di questo territorio, dove pare ci sia il 90% degli esemplari. Si trovano sia di grandi dimensioni, che di piccole. Tra le ricette vale la pena provare la zuppa di fagioli e castagne.

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Sagre dei funghi, le più belle dove andare in Italia

Autunno, per molti italiani, significa solo una cosa: funghi! Questa è la stagione dove entrano in scena diventando i protagonisti indiscussi di tantissime sagre di ottobre. Splendidi, gustosi e attraenti, grazie alle piogge e alle condizioni umide di questi mesi trovano terreno fertile per crescere e arricchire le nostre tavole. Partecipando agli appuntamenti organizzati in diverse regioni d’Italia, avrete l’opportunità di scoprirli nelle loro varianti più deliziose, accompagnati da tante altre specialità locali, in primis le castagne, anche loro grandi protagonisti del periodo.

Noi di SiViaggia abbiamo selezionato le sagre dei funghi più belle dove trascorrere una giornata diversa all’insegna della buona cucina stagionale e della convivialità. Buon appetito!

Piemonte, un mese di eventi dedicati ai funghi

Come cominciare la nostra lista di sagre se non da quella organizzata nella ‘Capitale del fungo‘? Siamo in Piemonte, nella città di Giaveno, dove da oltre 40 anni viene organizzata la fiera regionale che celebra i funghi attraverso menù speciali proposti da ristoranti, trattorie e soprattutto in piazza, dove si terrà lo “show cooking”. Non mancheranno incontri dedicati, mostre micologiche e il premio ai “Boulajour”, il tutto arricchito da tanta musica e spettacoli. E se volete portarvi a casa qualche ricordo gustoso, sarà presente anche il mercato dei funghi freschi spontanei, dove troverete in vendita i funghi raccolti in zona. La festa si terrà dal 14 al 22 ottobre.

A Cossano Canavese, in provincia di Torino, si terrà invece la sagra dedicata ai bolè, una tipologia di fungo che cresce in abbondanza nei boschi di castagni e querce della zona, a un’altezza di 400 metri. In occasione della festa organizzata dal 4 al 6 ottobre, potrete gustarli dentro ricette antiche e tradizionali. Questa è l’occasione giusta per scoprire lo stesso paese di Cossano, con il suo Castello di Masino, residenza storica dei Conti di Valperga, oggi proprietà del FAI, e con le poesie e i racconti di Giulia Avetta, maestra, partigiana, sindaca e poetessa.

Emilia Romagna, funghi protagonisti delle fiere regionali

Dal 4 al 6 ottobre, la cucina dell’Alta Val Taro omaggia i funghi con showcooking e ricette tradizionali. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino organizzata ad Albareto è considerata la più importante della regione. Durante queste giornate potrete pranzare e cenare assaporando tanti piatti tipici come i crostoni di polenta ai funghi porcini, i risotti e i porcini sott’olio. La sera non mancherà la musica dal vivo e i DJ set.

Sempre in Emilia Romagna, questo prezioso prodotto del sottobosco verrà celebrato a Selvapiana, in provincia di Forlì-Cesena, affiancato da un’altra prelibatezza: il tartufo bianco. Domenica 20 ottobre potrete provare le famose tagliatelle con funghi e tartufi, mentre la sera preparatevi a cantare le canzoni di Vasco Rossi con la band tributo “Liberi di Sognare”.

Tagliatelle funghi sagre Italia

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Tagliatelle con i funghi da provare in occasione delle sagre organizzate in Italia

Toscana, i funghi tra mostre e stand gastronomici

In Toscana, invece, viene proposta una combo imperdibile: la Sagra del Fungo e della Castagna. A ospitarla sarà Palio del Boscaiolo, un piccolo borgo sul Monte Amiata. Qui avrete l’opportunità di assaporare tante pietanze a base di funghi porcini e castagne, oltre che acquistare i prodotti che preferite presso gli stand gastronomici. In occasione dell’evento, che si terrà dal 13 al 20 ottobre, verrà allestita anche una mostra micologica e verranno organizzate escursioni tra i castagneti.

Gli appassionati e i curiosi non potranno mancare l’appuntamento organizzato a Forcoli, in provincia di Pisa. Qui, da ben 38 anni, si celebra la Mostra Mercato del Tartufo e del Fungo Porcino, dedicata alle eccellenze e alla qualità dei prodotti del territorio. La data da segnare in agenda è quella dell’11, 12 e 13 ottobre.

Umbria, atmosfere accoglienti e funghi a volontà

Festa del Fungo anche nelle Marche, dove San Sisto di Piandimeleto, in provincia di Pesaro-Urbino, organizzerà la 55° edizione di questo attesissimo evento. Il 5 e il 6 ottobre potrete provare i tanti prodotti locali, compresi i funghi, in un’atmosfera accogliente resa ancora più speciale dai concerti di musica dal vivo e dagli spettacoli.

Lazio, alta cucina al gusto di funghi porcini

Chi si trova nel Lazio, invece, non può mancare l’appuntamento con la Sagra delle Tacchie ai Funghi Porcini organizzata a Bellegra, in provincia di Roma. Per due weekend, dal 4 al 6 e dall’11 al 13 di ottobre, potrete vivere un’esperienza gastronomica unica insieme a tanti chef d’eccezione. Saranno loro a preparare per voi tanti deliziosi piatti a base di funghi, mentre la sera si aprono le danze con musica e DJ set a tema anni ’90. In programma sono previsti anche mercatini artigianali, spettacoli musicali e folckloristici, una meravigliosa area giochi per bambini e visite guidate dedicate alle caratteristiche Grotte dell’Arco, situate a soli 3 chilometri dal paese.

Campania, un mese di eventi tra funghi e musica

La Campania festeggia in grande l’arrivo dei funghi porcini con un programma mensile ricco di eventi. La Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino di Roccamonfina si terrà dal 5 ottobre al 3 novembre e prevede percorsi del gusto a base di funghi e castagne, mostre d’arte, spettacoli, mercatini dell’artigianato, DJ set al tramonto e concerti con artisti quali Enzo Avitabile, Modena City Ramblers e due special guest che non sono ancora stati annunciati. Non mancano anche tante occasioni per scoprire il territorio come i percorsi di trekking e le visite guidate.

A Cusano Mutri, in provincia di Benevento, la sagra dei funghi, cominciata a settembre, prosegue anche a ottobre: in questa occasione la cittadina sannita viene presa letteralmente d’assalto. Qui, in quello che viene considerato uno dei borghi più belli della Campania, fino al 13 ottobre troverete tanti stand gastronomici aperti solo la sera durante la settimana e anche a pranzo il sabato e la domenica.

Cusano Mutri sagra funghi

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Il centro storico di Cusano Mutri dove verrà organizzata la famosa sagra dei funghi

Puglia, funghi on the road

Nel Sud Italia invece, precisamente in Puglia, gli amanti dei funghi non possono perdere l’evento itinerante della Sagra del Fungo Cardoncello. Il tour on the road del fungo cardoncello farà tappa dal 26 al 27 ottobre a Minervino Murge, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Circondati da scorci e panorami mozzafiato, potrete scoprire la cucina tradizionale del territorio attraverso uno dei suoi prodotti più amati. Assaggi per tutti i gusti, musica e spettacoli di vario genere allieteranno le vostre giornate all’insegna del gusto e del divertimento.

Sicilia, tra funghi, arte, storia e cultura

Restiamo nel Sud e voliamo verso la Sicilia dove il fungo diventa l’occasione perfetta per scoprire i tesori del territorio, come Castelbuono, in provincia di Palermo. Qui, dal 25 al 27 ottobre, si terrà il Funghi Fest dove in programma sono presenti non solo stand gastronomici, ma anche tanti spettacoli ed eventi culturali pensati per aiutare i visitatori a scoprire il paese, la sua storia e le sue tradizioni artigianali, dedicate soprattutto alla tessitura e ai lavori in ferro e legno.

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Sagre delle castagne, il calendario delle più belle in Italia

Ottobre è il mese d’autunno per eccellenza, con la sua atmosfera calda e accogliente, resa tale anche dalle tante sfumature di color arancio, rosso e oro che tingono di una nuova luce le foglie e il paesaggio circostante dei più bei borghi in Italia. Ma l’autunno è anche sinonimo di sagre, in un territorio, come il nostro, così ricco di tradizioni culturali ed enogastronomiche da avere solo l’imbarazzo della scelta.

Tra le grandi protagoniste delle sagre di ottobre e novembre in Italia, c’è indubbiamente la castagna: questo appetitoso frutto dell’albero del castagno è infatti abbondante nei boschi italiani e per questo arriva sulle nostre tavole sotto forma di varie pietanze, dalle iconiche caldarroste alle ricette più creative, come gli gnocchi a base di impasto di farina di castagne o le zuppe calde e stagionali.

Se volete banchettare con questo delizioso prodotto autunnale e scoprire alcuni dei territori più belli in giro per la nostra terra, ecco per voi una selezione delle sagre delle castagne più belle e imperdibili di questo autunno 2024, che si terranno dal Nord al Sud dell’Italia nei mesi di ottobre e novembre, durante i weekend e i festivi.

Castagne

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Le castagne, frutto autunnale per eccellenza

La castagna nel cuore del Piemonte

In provincia di Torino, il weekend del 19 e del 20 ottobre vi invita a Villar Focchiardo dove si terrà la Sagra Valsusina del Marrone, una festa che celebra la varietà più pregiata di castagna. Oltre alle degustazioni, naturalmente, il comune si animerà con intrattenimenti culturali e spettacoli che mostreranno anche le tradizioni e la cultura locale della Val di Susa.

La castagna del Misma nel bergamasco

I Castanicoltori del Monte Misma, nella provincia di Bergamo, organizzano per domenica del 13 ottobre la 12esima edizione di Castanea a Pradalunga: si tratta di un evento interamente dedicato alla cultura locale e alla tipica castagna del Misma, con tre castagnate previste. Nella serata di venerdì 11 ottobre sarà anche previsto un incontro sul tema “La farina di castagna tra tradizione e innovazione”, per le ore 20:30 presso la Casa della Comunità mons. Nicoli nel comune di Casale di Albino.

La festa delle castagne in Emilia-Romagna

La pittoresca località di Castell’Arquato (PC) il 20 ottobre sarà pronta ad accogliere i visitatori per celebrare la Festa delle Castagne e dei Ricordi. Una giornata all’insegna dei sapori autunnali, dove le castagne si uniscono alle tradizioni locali, ricreando l’atmosfera più autentica del passato.

La castagna tra i borghi della Toscana

Ogni domenica a partire dal 6 fino al 20 ottobre, nel borgo di Azzano di Seravezza (LU), avrà luogo la Festa della Castagna, evento in cui sarà possibile gustare fumanti caldarroste, necci e piatti tradizionali di carne locale cotta alla griglia.

Il Veneto e la festa dei Moroni

Nella vivace cittadina di Belluno, la Festa dei Moroni avrà per protagonista la castagna tipica del Feltrino, rispettivamente nelle date del 12, 13, 18, 19 e 20 ottobre. Il Consorzio Tutela del Morone è a capo di questa operazione di valorizzazione della produzione locale di questo pregiato frutto.

Le sagre della castagna in Umbria

A Piegaro, in provincia di Perugia, la Sagra della Castagna attrarrà visitatori nei giorni dall’11 al 20 ottobre, per coinvolgerli in un percorso gastronomico con ricette a base di castagne, per un evento arricchito anche da spettacoli folkloristici che animeranno in festa il borgo umbro.

Nel weekend del 18 e del 20 ottobre, la frazione di Morra (appartenente a Città di Castello, nella provincia di Perugia), sarà in festa con la Sagra della Castagna, un evento in cui i sapori di questo tipico frutto autunnale incontrano e si fondono in mix perfettamente equilibrati e interessanti al palato con quelli della cucina tradizionale umbra più autentica e genuina.

Il gusto della castagna nelle feste del Lazio

Dal prossimo venerdì 4 ottobre al 1 novembre, Canepina (VT) sarà in festa per le Giornate della Castagna, un evento dedicato esclusivamente a celebrare il frutto più iconico dell’autunno. Tra degustazioni e piatti tradizionali, i partecipanti a questo evento potranno scoprire il sapore unico delle castagne tipiche della regione attraverso pietanze della tradizione culinaria locale. Un’occasione per immergersi nella cultura e nei sapori di Viterbo, a tutto tondo, al ritmo dell’autunno.

Caldarroste, sagre

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Le caldarroste durante un evento di festa

Sempre nella provincia di Viterbo, per tutti i weekend a partire dal 12 ottobre e fino al 3 novembre, il comune di Vallerano si animerà con la Festa della Castagna, per un evento che unisce musica, intrattenimento e una selezione gastronomica a base di castagne. Concerti, spettacoli e sapori d’autunno faranno da background a questa festa nel cuore del Lazio.

La Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino (VT) avrà luogo dal prossimo 4 al 20 ottobre. Questa iniziativa, una delle più famose del Lazio, prevede un ricco programma di eventi della tradizione, tra cui lo storico Palio delle Contrade, nonché esibizioni di falconeria e una proposta di piatti a base di castagne, zuppe, dolci e spezzatini di carne.

Tra i borghi marchigiani a caccia di castagne

Il centro storico di Montefiore dell’Aso, in provincia di Ascoli Piceno, sarà in festa nel weekend del 19 e del 20 ottobre con l’evento della Castagnata in Piazza. Avvolti dal profumo intenso delle caldarroste e dall’aroma dolce e speziato del vin brulè, l’evento coinvolgerà i partecipanti in un’atmosfera calda e conviviale.

La castagna nel cuore della Campania

San Potito Ultra, in provincia di Avellino, celebra la tavola dell’autunno con la Sagra del Cinghiale e della Castagna, prevista da venerdì 11 a domenica 13 ottobre. La castagna sarà grande protagonista di questo evento culinario insieme alla succulenta carne di cinghiale e ad altre ricette della tradizione locale.

Il viaggio alla scoperta del sapore unico della castagna continua durante la Sagra della Castagna del Prete ad Ospedaletto d’Alpinolo (AV), nel cuore dell’Irpinia, dove i visitatori potranno gustare una varietà di piatti tipici della tradizione come la zuppa di fagioli con castagne e porcini, le caldarroste dolci e persino la birra alla castagna. La sagra si terrà nel giorno di sabato 5 ottobre, a partire dalle ore 18:30, e di domenica 6 ottobre, dalle ore 11.00 fino a tarda sera.

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Roccadaspide, il borgo fondato dai seguaci di Spartaco

A circa una trentina di chilometri da Salerno, nella Valle del Sele, svetta, immerso tra i boschi di castagni, l’antichissimo e raccolto borgo di Roccadaspide, che leggenda vuole fondato dai seguaci di Spartaco attorno al 71-73 a.C.

Oggi è un tranquillo paesino dall’eccezionale vista panoramica sulla vallata del fiume Calore, la “città delle castagne” che ha il suo fiore all’occhiello proprio nel “marrone di Roccadaspide” IGP, cui a fine ottobre è dedicata la “Sagra della Castagna d’Oro”, prodotto tipico che si differenzia dalle altre castagne per la dimensione, la forma e per le qualità organolettiche che ne favoriscono la conservazione.

Una storia antica

È un’origine che affonda le sue radici in un lontanissimo passato quella di Roccadaspide così come lo è quella del suo nome: nel 900, infatti, compare come “San Nicola de Aspro” o “Casavetere di Capaccio” mentre, nel 1100, in alcuni documenti è riportato come “Rocca” a conferma dell’esistenza di un’antica roccaforte o torre.

Chiamato poi “Rocca de Aspro” (in greco aspìs ovvero “difesa” o “scudo”), nel 1597 diventò “Rocca de Aspris” e, successivamente, nel XVI secolo, “Rocca dell’Aspide” cui ha fatto seguito, nel 1850, l’attuale denominazione.

La sua storia ha sempre ruotato attorno al Castello feudale edificato nel 1245, all’epoca di Federico II, entrato poi in possesso dei principi Filomarino di Napoli e, nell’Ottocento, della famiglia Giuliani.

Cosa vedere a Roccadaspide

Una passeggiata nel cuore del borgo, famoso anche per la produzione di olio d’oliva e dei vini DOC “Castel San Lorenzo”, consente di ammirare svariati monumenti di sicuro interesse a partire dal già citato Castello che lo veglia, edificato probabilmente a partire dal 1245 sui resti di una rocca preesistente: si racconta che fu Federico II di Svevia a volere la fortificazione della struttura originaria, forse in seguito alla congiura dei baroni di Capaccio per avere, anche in quella zona, un baluardo di controllo sulla Valle del Calore Lucano.

Altrettanto meritevoli di visita sono la Chiesa della Santa Patrona Sinforosa, risalente al 1450, la Chiesa del Carmine di stile rococò, la seicentesca Chiesa della Natività della Beata Maria Vergine (nota come l’Assunta), con maestoso portale in bronzo lavorato a bassorilievi, del peso di 100 quintali, che riporta episodi significativi della storia di Roccadaspide ed episodi tratti dal Vangelo. L’interno a tre navate custodisce pregevoli dipinti e la statua di Santa Sinforosa.

Ma non è tutto: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie ospita un pregiato tabernacolo in legno dipinto al cui centro è collocata la Statua della Vergine delle Grazie invocata in passato dagli abitanti contro la siccità.

Infine, ma non certo per ultimi, da vedere sono i resti del Convento dei Carmelitani intitolato a Santa Maria dell’Arco e del Carmine, del primo decennio del XVII secolo, e il Convento di Sant’Antonio, la cui tradizione riporta che abbia avuto come abate Felice Perretti da Grottammare, diventato Papa nel XVI secolo con il nome di Sisto V.

Immerso in un silenzio assoluto, si fa notare per le strutture architettoniche essenziali, il portale cinquecentesco affiancato da due leoni stilofori, le volte a crociera e le pareti del portico esterno riccamente decorate, e la statua in pietra della Madonna del Latte collocata in una nicchia.

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Il Sentiero delle prugne, l’itinerario più bello dell’estate

Ogni stagione ha il proprio frutto e a molti di essi sono stati dedicati dei meravigliosi sentieri tematici. Dopo l’uva, le mele e le castagne, è nato anche un sentiero dedicato alle prugne.

Questo frutto si raccoglie d’estate fino a ottobre e c’è un itinerario immerso tra la natura e gli alberi di prugne che merita di essere percorso.

Il Sentiero delle prugne di trova a Barbiano, in Valle Isarco, in provincia di Bolzano, dove cresce una delle migliori varietà che esista in Italia e dove ogni anno, le prime due settimane di settembre, vengono organizzate le Settimane delle prugne di Barbiano.

Per l’occasione, i ristoranti di Barbiano offrono ai visitatori piatti a base di prugne autoctone.

Proprio in occasione della festa del frutto autunnale tipico di questa località altoatesina vengono organizzate escursioni guidate sul Sentiero delle prugne, che può essere percorso in autonomia anche in altri periodi dell’anno.

Il Sentiero delle prugne

Il Sentiero delle prugne prende il nome dai numerosi pruni che s’incontrano lungo il percorso, molto bello anche dal punto di vista paesaggistico.

Si snoda all’interno del paese di Barbiano con partenza dal centro verso la parte inferiore del borgo, passando il maso Feltuner fino alla croce. Si prosegue in salita superando i masi Stich e Frühaufhof, si attraversa la strada e, all’altezza della casa Urban, si prosegue in salita fino al bivio. Si svolta a destra e si cammina attraverso la parte superiore del paese, per poi ritornare in centro.

Durante il cammino s’incontrano diversi pannelli che forniscono informazioni interessanti sulla prugna di Barbiano e diversi pruni particolarmente suggestivi nel periodo della fioritura, nei mesi di aprile e maggio.

Il sentiero è adatto alle famiglie e la percorrenza media è di un paio d’ore.

Barbiano, il paese della “torre pendente”

Il paese di Barbiano vanta una storia molto antica, precedente anche al passaggio dei Romani. Il suo simbolo però è molto più recente. Si tratta della torre del campanile della Chiesa di San Giacomo costruita nel XIII secolo. Se la chiesa è stata rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, così non è stato per il campanile eretto in parte sulla roccia e in parte su un terreno instabile e per questo divenuto storto.

Benché negli ultimi anni sia stato messo in sicurezza, resta comunque storto e, con i suoi 37 metri d’altezza, è visibile in tutto il paese. Si dice sia più pendente della Torre di Pisa.

Sulle alture di Barbiano, lungo la strada che porta al Comune di Villandro, meritano una tappa anche le famose Tre Chiese, il più suggestivo insieme architettonico dell’Alto Adige. Si tratta di tre chiesette di pietra così vicine tra loro da formare un triangolo. La più grande è la Chiesa di Santa Maddalena del 1500, poi ci sono Santa Geltrude e San Nicola. Le chiese solitamente sono chiuse, ma le chiavi sono a disposizione dei visitatori nell’albergo nei pressi delle tre chiesette.

Barbiano_Tre-chiese

Fonte: @Rene Gruber

Le famose Tre Chiese sopra il villaggio di Barbiano in Alto Adige

Un nuovo ponte panoramico (e da brividi) collega il villaggio di Barbiano con quello di San Ingenuino, lungo il Sentiero del castagno (un altro sentiero tematico che passa da queste parti). Il ponte offre una splendida vista sulla Valle Isarco e conduce alle vicine cascate di Barbiano, tre salti d’acqua per un totale di 200 metri. Nascono dal Rio Gander che poi sfocia nell’Isarco e, proprio nel punto più roccioso, forma le tre cascate, le Barbianer Wasserfälle. La cascata inferiore, con i suoi 85 metri, è la più alta, mentre quella superiore, che si trova a 1.214 metri di quota, è alta 45 metri.

Le prugne di Barbiano

Le prugne costellano i pendii di Barbiano sin dal tardo Medioevo. Fino al XX secolo, questo frutto ricco di vitamine e minerali era un importante prodotto d’esportazione della Valle Isarco meridionale, e numerosi masi locali ancora oggi lo coltivano e lo lavorano.

Una ricetta tipicamente altoatesina realizzata con questo frutto sono i canederli di prugne (dolci, quindi) da assaggiare anche durante le Settimane delle prugne.