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“Naca della Serena”, una magica cascata nel cuore della Sicilia

Verdi boschetti lussureggianti, rocce dalle mille forme diverse e il rumore gorgogliante dell’acqua: il paesaggio magico della “Naca della Serena” è di quelli che sanno rubarci il cuore. Siamo nella Sicilia più selvaggia e incontaminata, in un luogo delizioso ancora poco conosciuto e, per questo, considerato dagli abitanti dei dintorni un’oasi di pace. Il borgo di Marineo cela infatti una perla meravigliosa. La cascata che prende vita in mezzo alla natura e la piccola piscina che si stende ai suoi piedi sono una tavolozza dalle mille sfumature turchine, un panorama da favola assolutamente da scoprire.

La “Naca della Serena”, un luogo magico

La Sicilia è terra di meraviglie infinite: spiagge incantevoli considerate tra le più belle al mondo e isole coloratissime, sapori tutti da gustare e profumi indimenticabili. Ma c’è molto di più, lontano dagli occhi curiosi dei turisti che ogni anno giungono in questa splendida regione per godersi vacanze in pieno relax. L’entroterra palermitano ci regala piccole perle da sogno, luoghi dove la natura è incontaminata e sembra davvero di raggiungere il paradiso in terra.

La “Naca della Serena” è una di queste località ricche di fascino e suggestione, un angolo poco conosciuto che conserva ancora intatta tutta la sua incredibile bellezza. Questa deliziosa cascata, il cui nome invita già al massimo relax, si apre nel cuore della valle del fiume Eleuterio, tra boschi rigogliosi e pareti rocciose scavate dall’acqua. Il panorama è semplicemente strepitoso: il torrente Acqua di Masi scorre impetuoso nel verde lussureggiante, tuffandosi poi tra le rocce in una piccola conca che dà vita ad una piscina naturale. Come arrivare in questo angolo di pace?

Come raggiungere la “Naca della Serena”

Potremmo pensare che questo piccolo luogo paradisiaco sia lontano dalla civiltà e difficile da raggiungere, ma in realtà basta davvero poco per godere della sua vista (e magari immergersi nelle sue acque cristalline). La “Naca della Serena” si trova a poca distanza dal borgo di Marineo, in provincia di Palermo, alle porte del quale ha inizio un sentiero che conduce direttamente alla splendida cascata. Si tratta di un percorso facilissimo, adatto anche ai più piccini e lungo appena un chilometro: una vera passeggiata in una cornice che lascia senza fiato.

L’itinerario prende il via appena lasciato il paese, districandosi dapprima tra vecchi mulini e casali abbandonati per poi via via attraversare luoghi dove la natura la fa ancora da padrona. Il fil rouge dell’intero cammino è l’acqua: quella spumeggiante e trasparente del fiume Eleuterio, che accompagna i visitatori sino alla loro meta. In alcuni punti è persino necessario mettere i piedi a bagno e proseguire lungo il letto del fiume, circondati da pesciolini e addirittura da piccoli granchi in fuga per l’improvvisa “invasione di campo”.

Al termine del sentiero, ecco che il panorama si apre su una piccola conca circondata da pareti rocciose, dalle quali un torrente impetuoso si getta dando vita a cascate fragorose. Ai loro piedi, una piscina naturale che sembra davvero fatata. Arrivare qui in primavera o in estate significa assolutamente fare un tuffo in queste acque turchesi, un po’ fredde ma davvero invitanti. Il relax è assicurato: la pace regna sovrana, anche perché sono davvero in pochi a conoscere questo posto, e il rumore più potente è quello della cascata, un suono che pare alleviare ogni fastidio.

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Illogiche e straordinarie: le cascate orizzontali sono una meraviglia della natura

C’è qualcosa di meraviglioso che accade in alcuni luoghi del mondo quando la natura viene lasciata libera di muoversi e di agire. È lei, infatti, a dare vita a quei paesaggi mozzafiato che diventano i protagonisti dei viaggi più belli di una vita intera. È sempre lei, con la sua sapiente abilità, a creare visioni e spettacoli che lasciano senza fiato.

Non è un caso che, da secoli, le opere che portano la firma di Madre Natura siano in cima alle nostre travel wish list. Perché quei capolavori visivi e sensoriali sono così belli da non sembrare veri, e invece sono reali e per questo ancora più straordinari.

E se è qualcosa al di fuori dell’ordinario che desiderate osservare, e vivere, allora c’è solo una destinazione da raggiungere: l’Australia Occidentale. È qui, infatti, che esiste una delle meraviglie più incredibili create da Madre Natura, delle cascate orizzontali illogiche e straordinarie.

Tra le meraviglie naturali dell’Australia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Australia, per andare alla scoperta di quel territorio tanto vasto quanto variegato. Da una parte la sterminata zona desertica dell’Outback, quella che ospita esemplari straordinari di fauna, dall’altra le scogliere maestose e un’entroterra verdeggiante e lussureggiante. E poi, ancora, ci sono le città, l’oceano e la Grande Barriera Corallina.

Le cose da fare e da vedere in Australia sono tantissime, e non basta un solo viaggio per scoprirle tutte. Una cosa è certa però: ogni avventura in terra australiana è destinata a incantare.

Ed è proprio un viaggio all’insegna dell’incanto che facciamo oggi, quello che ci conduce nella zona occidentale dell’Australia, e più precisamente nella regione di Kimberley. È qui, infatti, che possiamo contemplare le Horizontal Falls, delle cascate orizzontali che lasciano senza fiato.

Una volta giunti fin qui, trovate il miglior punto di osservazione e fermatevi a guardare questa meraviglia della natura: da qui la vista è magica.

Le cascate orizzontali

Il nome Horizontal Falls è tanto evocativo quanto esplicativo di questo capolavoro firmato da Madre Natura, e fa riferimento al fatto che qui le cascate scorrono in orizzontale.

Non si tratta di vere e proprie cascate, ma di un fenomeno che si genera grazie a correnti marine di grande potenza che, con l’arrivo della marea, si insinuano nelle strette gole che caratterizzano la baia di Talbot. Succede quindi che, quando l’acqua si accumula più del dovuto, provoca un movimento che assomiglia a una cascata che scorre in orizzontale.

A volte, quando la marea si ritrae, succede qualcosa di ancora più straordinario: l’acqua si muove nella direzione opposta creando infinite suggestioni agli occhi di chi guarda.

Raggiungere le Horizontal Falls è possibile grazie alle numerose proposte dei tour operator locali. Sono due le cascate orizzontali presenti nella baia di Talbot e il modo migliore per visitarle, e viverle in tutta la loro maestosità è quello di salire a bordo di un idrovolante Horizontal Falls Seaplane Adventures. Il periodo migliore per raggiungerle è quello che va tra marzo e novembre.

Salendo a bordo del velivolo è possibile godere di una vista a volo d’uccello sulle cascate orizzontali. Ma l’esperienza non finisce qui perché si prosegue poi su una barca che attraversa le Horizontal Falls in movimento e che sfida tutta la loro potenza.

Una volta a bordo aguzzate bene la vista e non perdetevi nessun dettaglio di questo paesaggio che il naturalista Sir David Attenborough ha definito “una delle più grandi meraviglie naturali del mondo“.

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Fonte: Ufficio Stampa journey beyond

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Le cascate di Candalla e la sua valle selvaggia

Il nostro Paese nasconde dei luoghi ancora intatti poiché non eccessivamente esplorati dal turismo di massa. Vere e proprie meraviglie che potremmo definire “segrete” e che sono dei piccoli paradisi terrestri. Uno di questi si trova tra le Alpi Apuane, nella provincia di Lucca, ed è un sogno a occhi aperti tutto da scoprire: Candalla.

Candalla, meraviglia della Toscana

Candalla è una preziosa valle situata sul versante versiliese delle Alpi Apuane meridionali, fra Camaiore e Casoli. Qui scorre il torrente Lombricese che crea un’oasi di pace immersa nella natura incontaminata. Un flusso d’acqua che scorrendo veloce verso il mare dà alla luce a pozze dove fare il bagno, spiaggette di sassi, scivoli nella roccia e delle spettacolari cascate.

Una zona, tuttavia, in cui poter lasciarsi andare a diversi trekking eccezionali. Vi basti sapere che si sviluppano tra rovine di mulini ormai abbandonati e insediamenti preistorici: i sentieri di Camaiore Antiqua.

Visita alle Cascate di Candalla

Dirigersi verso le cascate di Candalla vuol dire scegliere di entrare in un luogo che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Per farlo, infatti, è necessario attraversare un fitto bosco, costeggiare un limpidissimo torrente e scovare edifici in rovina che un tempo furono frantoi, opifici e mulini. Fino a raggiungere le piscine naturali dove fare un bagno indimenticabile.

Le pozze di Candalla sono una meta irresistibile soprattutto per gli amanti della natura, un posto fuori dal comune per tuffarsi durante le giornate torride o per scoprire i colori e gli odori di una zona del nostro Paese prettamente selvaggia.

Cosa non perdere durante una visita alle Cascate di Candalla

Come detto in precedenza, sono diversi i trekking che si possono intraprendere per raggiungere questo spettacolo della natura. Ma la buona notizia è che a un certo punto, oltrepassato un ponte da dove poter già ammirare una delle splendide cascate, il sentiero diventa unico.

A quel punto vi basterà avere scarpe comode, tanta voglia di scoprire la natura più autentica e, soprattutto, farvi anche un bagno di storia. Tra i vari punti d’interesse, per esempio, da non perdere ci sono le rovine di un antico mulino che si trovano non distanti dalla prima piscina. Un complesso che rappresenta il vero e proprio ingresso alla valle. Si tratta di un edificio a tre piani. Nel più basso vi sono tre stanze con tre ingressi indipendenti e in una di queste sono collocate due macine. Il tetto, sfortunatamente, è crollato ma è comunque interessante ammirarlo e immaginare come fosse.

Dopo il mulino si raggiunge una delle più famose cascate di Candalla dove, sulla destra, è possibile intravedere una sorta di portale naturale in cui sorge un spiaggetta con gli alberi, la sabbia e l’acqua cristallina.

Molto interessante anche la deviazione per la Grotta all’Onda che è una delle più importanti testimonianze di frequentazione ininterrotta di una caverna dalla preistoria fino all’inizio del XX secolo. Nell’area sono stati condotti numerosi scavi archeologici, a partire dal 1867, che hanno restituito reperti antichissimi.

Lungo il percorso, uno degli edifici più belli che si può incontrare è probabilmente quel che resta del Pastificio Bertagna. Esso si sviluppava su 3 piani e comprendeva una grande stanza coperta a palco sorretto da pilastri con archi dove erano situate cinque macchine di ferro. Nei pressi di queste rovine ci sono delle vasche bellissime per fare il bagno.

Mentre all’inizio della valle, da non perdere è la Ferriera Barsi che è costituita da un pianterreno in cui si trovano due stanze sterrate e una a tetto a uso di ferriera con tre fucine.

Infine, vale la pena scoprire anche la Grotta del Tambugione che si apre sulla parete ovest del Monte Ciuraglia, anch’essa un luogo di rilevante importanza archeologica. Scavata da Nello Puccini nel 1914, al suo interno sono stati rinvenuti i resti di ovocaprini, cinghiali e caprioli, ma anche le ossa di sei esseri umani: quattro adulti, un giovane e un bambino insieme a un corredo funebre di nove pezzi di ceramica.

Insomma, Candalla con le sue cascate e i reperti archeologici è una vera e propria perla da scoprire.

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Cascate di Malbacco, il cuore della Toscana è un’oasi naturale

Le meraviglie naturalistiche della Toscana sono tantissime, ma alcune più di altre possono rapire il cuore di chiunque vi si imbatta. È il caso delle Cascate di Malbacco, una piccola oasi incontaminata lontana dalle principali rotte turistiche, seppur nel cuore di una delle località maggiormente visitate come la Versilia. Non solo i loro salti d’acqua sono una vera cartolina, ma danno origine ad alcune piscine naturali che rientrano a pieno titolo tra le più belle e fatate della regione. Andiamo alla scoperta di questo gioiellino.

Le Cascate di Malbacco, vera magia toscana

La Toscana è una regione ricca di sorprese, soprattutto per chi ama la natura incontaminata. Ed è così che, nel cuore verde della Versilia, spiccano le Cascate di Malbacco. Nate dall’impeto delle acque del fiume Serra, che per secoli ha scavato le rocce circostanti sino a creare un paesaggio magico, queste cascate sono rimaste per lunghi anni quasi sconosciute ai turisti. E ancora oggi, ad eccezione dei fine settimana estivi, è possibile trovarvi pace e silenzio in abbondanza.

Siamo a poca distanza da alcune delle principali località turistiche toscane, tra cui Lucca e il piccolo borgo di Marina di Pietrasanta, deliziosamente affacciato sulle acque del Tirreno. Le Cascate di Malbacco si trovano nell’entroterra versiliano, ai piedi delle Alpi Apuane, in un panorama che sembra davvero uscire da una cartolina. Sono la meta ideale per le roventi giornate d’estate, soprattutto per chi non ama troppo la folla delle vicine località balneari.

Le cascate e le loro splendide piscine naturali hanno splendide acque freschissime di un intenso color turchese, e sono circondate da una vegetazione rigogliosa che le fa sembrare anni luce lontane dal resto del mondo. Non c’è luogo più suggestivo per un riposino sotto il sole e un tuffo rinfrescante, ma anche semplicemente per ammirare la meraviglia della natura in tutta la sua magnificenza. Ma come raggiungere le Cascate di Malbacco?

Cascate di Malbacco, come arrivare

Per poter godere di questo incredibile paesaggio naturale, basta davvero una breve passeggiata nel verde incontaminato. Le Cascate di Malbacco si trovano infatti a pochi minuti di distanza dal borgo di Seravezza, alle porte del Parco Regionale delle Alpi Apuane. Le prime pozze nascono a qualche centinaio di metri da un comodo parcheggio, quindi davvero chiunque può concedersi un tuffo nelle loro acque limpide e freschissime. Ma è addentrandosi un po’ che il panorama si fa ancora più spettacolare: c’è persino una piscina con uno splendido scivolo naturale da cui tuffarsi.

Diversi sentieri si dipanano da Malbacco, un paesino graziosissimo che si presta come punto di partenza ideale per andare alla scoperta delle cascate. Sebbene i percorsi siano abbastanza semplici, sono presenti dislivelli caratterizzati da ripide scalinate e addirittura qualche tratto richiede la presenza di corde per proseguire. Ma ne vale assolutamente la pena: la Pozza della Madonna, una meravigliosa piscina naturale alimentata da un fragoroso salto d’acqua che scorre su uno scivolo di roccia, si trova al termine di una camminata di circa 30 minuti lungo il corso del fiume, tra piante lussureggianti.

Le Cascate di Malbacco e le loro piscine naturali sono un’oasi incastonata nella natura, un vero paradiso dove rilassarsi e godere di un panorama mozzafiato. E tutto questo a poca distanza dalla costa della Versilia: se avete in programma una vacanza da queste parti, le cascate non possono che diventare la vostra prossima meta, anche solo per qualche ora di puro relax.

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Viaggio alla scoperta del borgo italiano delle cascate

L’immenso patrimonio paesaggistico italiano annovera alcune delle cascate più belle del mondo: imponenti tuffi d’acqua che si gettano in limpidi laghetti, scrosciando tra le rocce in una natura incontaminata. E c’è persino un piccolo borgo che ne vanta addirittura 13, offrendo ai suoi visitatori un panorama di assoluto fascino che è davvero difficile trovare altrove. Andiamo alla scoperta di questo incantevole paesino e delle sue meraviglie.

Chiusaforte, il borgo delle 13 cascate

È una natura selvaggia e rigogliosa, quella che circonda il grazioso borgo di Chiusaforte: situato nel cuore della Valle del Fella e affacciato lungo l’omonimo fiume, il paesino si trova a pochissimi chilometri dal confine con la Slovenia, in una cornice suggestiva di montagne e paesaggi d’acqua che suscitano grande suggestione. Nei suoi dintorni, tutte a breve distanza l’una dall’altra, nientemeno che 13 splendide cascate assolutamente da scoprire. Raggiungerle è abbastanza facile, e nella maggior parte dei casi non richiede che una breve camminata nel verde incontaminato: l’ideale per una giornata da trascorrere in famiglia, all’aria aperta.

La cascata più famosa è sicuramente il Fontanone di Goriuda, uno spettacolare salto d’acqua gelida che sgorga dalle rocce: ad oltre 800 metri d’altezza, sul versante sinistro della Val Raccolana, si apre una grotta scavata dalle nevi e dalle piogge che si raccolgono sulle cime circostanti, dopo aver viaggiato sotto terra per lunghissimi chilometri. Il panorama è davvero mozzafiato, con acque cristalline che scrosciano in un laghetto delizioso. Scendendo lungo uno stretto sentiero, si può raggiungere una seconda cascatella ancora più magica, il luogo perfetto dove riposarsi un po’ ammirando il paesaggio.

Fontanone di Goriuda

Fonte: iStock

Il Fontanone di Goriuda

Un altro panorama decisamente da non perdere è quello della Cascata di Rio Repepeit. Dopo una breve passeggiata tra i boschi, si apre una vista incredibile: il fiume è sormontato da un suggestivo ponte romano, dietro il quale si può godere del primo tuffo d’acqua cristallina. La vera cascata, tuttavia, si trova appena poco più avanti, dove appare un laghetto (perennemente caratterizzato da una temperatura quasi glaciale) che raccoglie un grande salto spumeggiante. In inverno, qui giungono molti escursionisti che si cimentano nell’ice-climbing, affrontando l’impervia arrampicata sulla cascata ghiacciata.

Il borgo di Chiusaforte e le sue bellezze

Se le cascate sono il fiore all’occhiello di Chiusaforte, non possiamo proprio esimerci dal raccontare le bellezze del suo centro storico: un agglomerato di casette in pietra che da tempo ha assunto vocazione turistica, soprattutto durante la stagione invernale. Tra le sue strette viuzze, si possono ammirare splendide architetture come la Chiesa di San Bartolomeo, che con il suo campanile spicca nel cuore del paese.

Chiusaforte

Fonte: iStock

Chiusaforte

A poca distanza dal centro abitato, invece, ecco spuntare il Forte di Col Badin. Costruito all’inizio del ‘900, oggi è sede di un museo dedicato alle battaglie di un passato non troppo lontano, e rappresenta una delle più importanti testimonianze della Prima Guerra Mondiale. Al suo interno si trovano il deposito delle munizioni e la postazione di artiglieria, che un tempo ospitava quattro imponenti cannoni in ghisa. Nel cortile si può invece ammirare l’accesso alla polveriera sotterranea, con le antiche rotaie utilizzate per trasportare le munizioni. Da qui il panorama è bellissimo, e lo sguardo si spinge sino alle Alpi Giulie.

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Più alte del Niagara, queste cascate sono spettacolari

In Canada ci sono delle cascate meravigliose, altissime ed immerse in un paesaggio fiabesco. No, non si tratta delle famosissime Cascate del Niagara. Stiamo parlando delle Cascate di MontMorency.

Situate a pochi chilometri dal centro di Ville de Quebec, si stagliano per 85 metri di altezza, arrivando vicino al cielo. E sono una meraviglia.

Meno famose ma più alte di quelle di Niagara di circa 30 metri, offrono uno spettacolo che non ha eguali. Il rumore dell’acqua che fruscia con potenza verso il basso è l’unico suono che questo sprazzo di natura vi offrirà. Niente clacson, né città rumorose sullo sfondo.

cascate montmorency

Un arcobaleno colora le Cascate MontMorency

Visitare le Cascate di MontMorency

Per vedere da vicino le stupende Cascate di MountMorency, in Canada, è necessario percorrere una passerella ed una teleferica. Quest’area si trova vicino alla città di Quebec City, quindi, alloggiando nei dintorni, si possono raggiungere anche con la bicicletta. Ovviamente, non mancano i collegamenti con i mezzi pubblici dalla città.

Inoltre, Ville de Québec è una deliziosa cittadina in cui alloggiare. Ricca di vicoli acciottolati con cafè e negozietti che sembrano usciti dritti da un libro di fiabe, incarna a pieno lo spirito del Canada francofono.

Il percorso delle cascate

Le limpide acque delle Cascate MontMorency nascono tra il sobborgo di Beauport e la municipalizzata Boischatel. In questo tratto di terra incontrano il fiume MontMorency che va a sfociare nel San Lorenzo. Un confluire di potenze della natura che genera uno spettacolo che vale più di tutto.

La particolarità di queste cascate è l’erosione del fiume San Lorenzo e la conformazione del terreno che creano uno sbalzo naturale di ben 85 metri. Dovete poi immaginare il fronte largo quasi 46 metri, solo così riuscirete ad avere un’idea della maestosità e della forza di questi getti d’acqua.

cascate montmorency

La maestosità di queste cascate, alte 85 metri

La passerella galleggiante

Per l’estate si prevede l’inaugurazione di una nuova attrazione che renderà le cascate ancora più attraenti. Infatti, verrà installata un passerella galleggiante di 180 metri. Costruita in acciaio e cemento, si aprirà alla base della cascata, rendendo l’esperienza nella natura ancora più coinvolgente.

Nonostante la passerella sia semi-sommersa, è progettata per resistere alla pressione del flusso e adattarsi al livello dell’acqua del bacino. Sono disponibili diverse modalità per accedere alla passerella, in modo da studiare al meglio la visita e il percorso. Di certo, si avrà un belvedere mozzafiato e qualche schizzo d’acqua a rendere più divertente l’avventura.

Quando programmare il viaggio?

Il momento dell’anno ideale per ammirare queste cascate sono i mesi estivi, quindi tra maggio e fine agosto. Anche se il clima della zona permette di esplorare serenamente città e natura anche nelle mezze stagioni.

Nelle belle giornate è possibile organizzare un delizioso pic nic con vista sulle cascate, immergendosi a pieno nella natura, magari gustando alcune pietanze locali. Il parco delle Cascate MontMorency è perfetto per passeggiate e momenti di relax all’aria aperta. Inoltre, si tratta di una location suggestiva anche per gli amanti del trekking e delle escursioni, ma anche della fotografia. 

State già controllando i voli per il Canada? Un viaggio tra le bellezze della natura è sempre una buona idea.

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Il panorama mozzafiato delle cascate MontMorency

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Queste incredibili cascate vantano una leggenda unica

Nel cuore di un Paese ricco di ghiacciai, natura incontaminata e profondi fiordi che prendono vita lungo la costa, scorrono delle cascate incredibilmente scenografiche e che celano una leggenda davvero unica nel suo genere.

Siamo in Norvegia, nel Nord Europa, e proprio qui dalle pareti di uno dei fiordi più spettacolari di tutto il Paese, il Geirangerfjord, scendono impetuosi dei flussi d’acqua che solo a guardarli fanno vivere incredibili emozioni.

Geirangerfjord, il fiordo norvegese più spettacolare

Il Geirangerfjord è davvero uno dei fiordi più sorprendenti della Norvegia, uno spettacolo di Madre Natura che si distingue per essere circondato da montagne innevate e splendide cascate. È situato a circa 100 chilometri dalla città di Ålesund e visitarlo vuol dire inebriarsi di uno spettacolo straordinario dove cascate alte fino a 250 metri, acque profonde e pareti a strapiombo su cui si affacciano fattorie abbandonate, catapultano in un’altra dimensione.

Ma non solo. Il fiordo, alle sue due estremità, vede anche sbucare i tetti dei villaggi caratteristici di Hellesylt e Geiranger, mentre le montagne intorno sono attraversate da una serie di sentieri escursionistici come l’imperdibile Strada Montana Trollstigen, che si snoda fra strette pareti di roccia e oltrepassa le cascate, e La Strada delle Aquile. Non è un caso che insieme al Nærøyfjorden, il Geirangerfjorden sia stato inserito dall’Unesco tra i siti patrimonio dell’Umanità.

Geirangerfjord norvegia

Tutta le bellezza del Geirangerfjord

Nonostante tutta la meraviglia di cui è impreziosito, il vero tocco magico di questo fiordo unico al mondo sono le sue cascate. Ce ne sono diverse come, per esempio, la Cascata del Pretendente che vanta una peculiare forma a bottiglia, e quella chiamata il Velo di Sposa che cade oltre un bordo roccioso dove la luce del sole la fa sembrare un velo sottile che ricopre i massi. Ma la più famosa e scenografica di questo questo paradiso terrestre è la Cascata delle Sette Sorelle, che precipita direttamente in mare da un’altezza straordinaria.

La Cascata delle Sette Sorelle, cosa sapere

Sette è il numero dell’arcobaleno, delle note musicali e di molte altre simbologie che in qualche modo caratterizzano anche questa cascata. Una cifra mistica ma che fa da subito capire che dietro a essa si nasconde qualcosa di veramente speciale.

Partiamo dal presupposto che quella delle Sette Sorelle è la 39ª cascata della Norvegia per altezza e che è formata dal fiume Knivsflåelvane che si getta dalla scogliera settentrionale del Geirangerfjord. Sette fragorosi flussi che si riducono a 4 durante i mesi estivi, il più alto dei quali compie un salto di circa 250 metri. Un luogo molto turistico, e spesso ammirato grazie a delle crociere che portano direttamente nel cuore della natura del Nord Europa.

Ciò non toglie che questa cascata -come lo stesso fiordo – mantenga il suo irresistibile fascino, anche grazie alla particolare leggenda a cui è legato il suo nome.

Cascata delle Sette Sorelle norvegia

Tutta la bellezza della Cascata delle Sette Sorelle

La leggenda della Cascata delle Sette Sorelle

Si narra che da queste parti vivessero sette bellissime sorelle, così simili l’una all’altra da aver stregato un solo uomo: un principe che si trovava a passare da quei fiordi e che si rifugiò in un podere dove vivevano proprio queste sette affascinanti ragazze, insieme al proprio padre.

Il principe, incapace di resistere a tanta bellezza, decise di sposarne una, la più affasciante. Tuttavia, ogni giorno al risveglio dopo una notte di bagordi non riusciva più a riconoscere la sua prescelta.

Passarono gli anni e le sorelle, disperate in quanto nubili e in costante attesa del principe, diventarono inconsolabili. Una condizione che le portò a piangere continuamente e a versare così tante lacrime da formare dei piccoli corsi d’acqua sempre più tumultuosi, a tal punto da arrivare fino a fondo valle sotto forma di cascate.

Per punizione, essendo la causa di tanto dolore, anche il principe si trasformò in una cascata – ossia quella del Pretendente di cui vi abbiamo parlato sopra – che si trova proprio di fronte alla Cascata delle Sette Sorelle. Ma la cosa più curiosa è che il flusso d’acqua generato dal nobile uomo ha una forma di bottiglia, come simbolo di tutto l’alcol che beveva in vita  per annebbiare la sua memoria.

La sua “ingordigia” fu quindi punita con la legge del contrappasso dantesco: rimanere “a bocca asciutta” a contemplare per sempre la bellezza delle sette sorelle, senza essere degnato di un loro sguardo.

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La Cascata delle Sette sorelle in un giorno di sole

Cos’altro fare e vedere al Geirangerfjord

Oltre alla natura e alle cascate, da non perdere al Geirangerfjord sono i suoi due villaggi. Hellesylt si distingue per la sua aria fresca e pura, da respirare a pieni polmoni. Come si può immaginare, infatti, la natura prende il sopravvento su tutto, in un contesto davvero spettacolare.

Delizioso anche Geiranger che, nonostante sia particolarmente frequentato dai turisti, regala degli scorci mozzafiato. C’è però una brutta notizia: la cittadina, insieme a Hellesylt, è sotto il costante pericolo della Åkerneset, ossia la montagna situata alle sue spalle che sta lentamente franando nel fiordo anche a causa del cambiamento climatico. Ciò vuol dire che se la frana precipitasse in modo massiccio, causerebbe uno tsunami che potrebbe radere al suolo la marina della città.

Chi ama la natura non può perdersi la Strada dell’Aquila, ovvero gli ultimi spettacolari 7 km della Rv63 proveniente da Åndalsnes. Un tratto che scende tortuoso lungo il ripidissimo pendio in 11 tornanti, ognuno dei quali regala una vista sempre più bella sullo stretto e straordinario fiordo.

Tutto questo nasce dalla Strada Montana Trollstigen, un itinerario di ben 106 kilometri che attraversa il meglio della natura della Norvegia, regalando una vista vertiginosa su ripide montagne, cascate, fiordi profondi e fertili vallate. Con una pendenza del 9 per cento e 11 stretti tornanti, è circondata da alte montagne ed è un costante inebriarsi di un magnifico panorama sul villaggio di Geiranger, la favolosa Cascata delle Sette Sorelle, la fattoria alpina Knivsflå e il più famoso fiordo al mondo, il Geirangerfjorden, Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Insomma, questa zona della Norvegia con la sua maestosità, la sua natura e le sue cascate impressionanti è un posto che non ha eguali al mondo e dove la natura mette in  in bella mostra tutta la sua incontenibile forza. Un’area del nostro continente da visitare il prima possibile.

Hellesylt

Il pittoresco villaggio di Hellesylt

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Come in una fiaba: la grotta delle meraviglie tra la natura italiana

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie che incantano e sorprendono. E per scoprire la grande bellezza che ha messo in scena Madre Natura, e che poi è stata preservata e valorizzata dall’uomo, non abbiamo bisogno per forza di recarci dall’altra parte del globo, perché alcune di queste sono legate in maniera indissolubile al nostro territorio. Come le Cascate del Varone e quella grotta delle meraviglie che sembra uscita da un libro di fiabe.

Ci troviamo a Tenno, nei pressi di Riva del Garda. È qui che è conservato alla stregua di un tesoro prezioso uno dei luoghi più straordinari, affascinanti e suggestivi di tutto il Trentino Alto Adige. Non è un caso che proprio qui ogni anno giungono migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare e attraversare l’incantevole paesaggio che si apre davanti agli occhi.

Tappa imprescindibile di un viaggio in Trentino, nonché principale attrazioni naturale dell’Alto Garda, le cascate sono inserite all’interno del contesto paesaggistico del Parco Grotta Cascata Varone, un luogo intriso di fascino e magia dove è possibile ammirare tutta la grandiosità della natura. Pronti a partire?

Cascate del Varone

Cascate del Varone

Le Cascate del Varone

Situate a tre chilometri da Riva del Garda, queste cascate sono delle vere e proprie celebrità in tutta la regione da secoli. Già nel 1800, infatti, scrittori, poeti e uomini illustri amavano visitare questo microcosmo romantico e misterioso fatto di antri scuri e vorticosi zampilli d’acqua e giochi di luci e ombre.

Lo scrittore e saggista tedesco Thomas Mann ha descritto la grande bellezza di questo luogo, visitato durante una vacanza sul Lago di Garda, nel suo libro La montagna incantata durante. Una bellezza che ha incantato anche altri come Gabriele D’Annunzio, il principe Umberto II e Franz Kafka. Perché in effetti, guardando la cascate che irrompono in un paesaggio selvaggio e idilliaco, è impossibile non innamorarsi.

Con una maestosa altezza di 100 metri, le cascate sono originate dal torrente Magnone e alimentate dalle perdite sotterranee del lago di Tenno. Per osservare la discesa dell’acqua, in tutta la sua grandiosità, è possibile addentrarsi nella gola attraversando la passerella inaugurata il 20 giugno del 1874 Re di Sassonia, Giovanni, ed il Principe Nicola di Montenegro.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

La grotta delle meraviglie

Quello che oggi è l’ingresso del Parco Grotta Cascata Varone è stato progettato dall’architetto Maroni, lo stesso che ha firmato il progetto del Vittoriale, la villa a Gardone di Gabriele D’Annunzio.

Diventata simbolo e orgoglio dei cittadini del territorio, la grotta delle meraviglie si apre agli occhi di chi guarda con un tripudio di elementi naturali e acquatici. Tra piccoli sentieri e ponticelli che attraversano zone di luce e di ombre, si arriva alla Grotta Inferiore dove si ammira l’ultima parte della cascata che conclude la sua grandiosa caduta.

Salendo i 115 scalini che collegano le diverse parti della grotta, è possibile arrivare alla parte superiore dove tutto ha inizio, dove la cascata fa il suo salto. Per arrivare fin lì occorre addentrarsi nelle viscere della montagna attraversando un tunnel lungo 15 metri che conduce nella zona più suggestiva di tutto il parco.

Tra la Grotta Inferiore e quella Superiore, però, un altro paesaggio idilliaco si apre davanti agli occhi dei visitatori, un Parco Botanico dove le piante mediterranee e gli arbusti di alta montagna convivono insieme a palme, jukke, cipressi e oleandri.

Visitare il Parco Grotta Cascata Varone, quindi, è una vera e propria esperienza straordinaria che permette di entrare in contatto con la natura autentica e vivere il perfetto equilibrio tra acqua, natura e architetture naturali.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

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Scoprire le Marche a piedi: le escursioni più belle

Mare e montagna, svago e buona tavola: le Marche uniscono nel loro territorio innumerevoli occasioni per vivere una vacanza per tutti i gusti e le esigenze.

Gli amanti del trekking e della vita all’aria aperta hanno davvero l’imbarazzo della scelta: tra parchi regionali, incredibili formazioni rocciose e fragorose cascate, ecco alcune delle escursioni più belle per andare alla scoperta delle meraviglie della regione a piedi e zaino in spalla.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Autentico spettacolo, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini comprende il massiccio montuoso più elevato dell’Appennino umbro-marchigiano, oltre 70000 ettari di natura, antichi borghi, il Lago di Fiastra ed echi di leggende che affascinano ancora oggi.

Per vivere appieno la sua magia, tra i numerosi percorsi da provare, spicca quello del Sentiero dei Mulini, passeggiata adatta a tutti di quattro chilometri con partenza da Balzo di Montegallo e arrivo a Interprete e Colle passando per Castro, immersi in un paesaggio di vero incanto.

Oppure, nel comune di Sarnano, altra meta suggestiva è l’Eremo di Soffiano, risalente al XII secolo, ricavato all’interno di una nicchia di roccia. Dal Convento di San Liberato, dopo 500 metri, ecco la strada sterrata che si immette nel cuore della natura.

Le Lame Rosse

Il Gran Canyon delle Marche, in provincia di Macerata, dona un’emozione difficile da descrivere: da una sponda del Lago di Fiastra, ecco il sentiero sterrato che attraversa una lecceta e, dopo sette chilometri di cammino e un dislivello di 200 metri, giunge al cospetto delle Lame Rosse, opera d’arte della natura.

Le singolari formazioni rocciose disegnano un paesaggio lunare, tra torri e pinnacoli di argilla e ghiaia, un panorama unico nel suo genere.

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La magia delle Lame Rosse

La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra

Da un perdere, nel maceratese, la Riserva Naturale di Abbadia di Fiastra, nata per tutelate le terre appartenute ai monaci cistercensi e da loro lavorate per secoli in felice armonia tra uomo e natura.

Qui si staglia la monumentale Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, tuttora abitata dai monaci e permeata da una suggestiva atmosfera di pace e relax.

Lungo il fiume Fiastra è poi possibile percorrere facili itinerari di breve durata per ammirare l’antica selva, in passato riserva di caccia della famiglia Giustiniani Bandini.

La Riserva mette inoltre a disposizione dei visitatori l’Ufficio Informazioni e Centro Visite, il Museo del Vino, il Museo Archeologico e il Museo della Civiltà Contadina.

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Le cascate della Prata e della Volpara

In provincia di Ascoli Piceno, nel territorio del piccolo borgo di Umito, frazione di Acquasanta Terme, l’escursione più bella accompagna, attraverso un sentiero ben segnalato tra maestosi castagni, al cospetto di due fiabesche cascate: la prima che si incontra è quella della Prata.

Proseguendo poi il cammino all’ombra dei faggi, tra ruscelli, piccole cascatelle e un’antica grotta, si apre lo spettacolo della più grande Cascata della Volpara che si getta da un’altezza di 2073 metri: indimenticabile.

Le Marmitte dei Giganti

Lo spettacolo della natura continua con le emozionanti Marmitte dei Giganti nel territorio di San Lazzaro, alle porte di Fossombrone (Pesaro-Urbino): sono incantevoli gole create, nel corso dei secoli, dallo scorrere, allora impetuoso, del fiume Metauro.

In migliaia di anni, il paziente lavoro dell’acqua ha sagomato le pareti di calcare bianco che, oggi, raggiungono i 30 metri di altezza: punto panoramico straordinario per lasciarsi stupire dal “canyon del Metauro” è il Ponte dei Saltelli.

marmitte giganti

Le Marmitte dei Giganti