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Le più belle sfilate di Carnevale in Italia: quando e dove vederle

Siamo finalmente entrati nel vivo dei festeggiamenti di Carnevale. Da Nord a Sud, ci si prepara a veder sfilare maschere e carri allegorici che ogni anno attirano migliaia di visitatori, creando un’occasione unica per scoprire tradizioni e rituali che raccontano da una prospettiva diversa e goliardica città e borghi del nostro Paese. Le sfilate che animano strade e piazze italiane sono davvero tantissime. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi quelle che proprio non si possono perdere. Ecco quando e dove vederle.

Le sfilate del Carnevale di Venezia

In occasione del 300° anniversario dalla sua nascita, il Carnevale di Venezia torna a meravigliare grandi e piccini dal 14 febbraio al 4 marzo 2025, con un’edizione speciale, intitolata “Il tempo di Casanova”, dedicata al figlio illustre della Serenissima. L’atteso evento apre i battenti con un omaggio alla notte di San Valentino a Piazza San Marco, che si trasforma nel palcoscenico più affascinante del mondo per una ricca serata di varietà e animazione.

Tra gli appuntamenti imperdibili, il corteo acqueo di imbarcazioni tradizionali lungo il Canal Grande, l’Arsenale Water Show, la Selezione delle 12 Marie – in programma giovedì13 febbraio alle ore 15:00 presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista – il Dinner Show e, naturalmente, la Sfilata dei Carri allegorici.

Quando e dove vederle

Ecco dove e quando vedere le sfilate dei carri allegorici del Carnevale di Venezia 2025.

  • Sfilata di carri allegorici a Pellestrina: giovedì 27 febbraio 2025, ore15:00 – 18:30, Sestier Scarpa 952, Venezia.
  • Sfilata di carri allegorici al Lido di Venezia: venerdì 28 febbraio 2025, ore 15:00 – 19:00, Riviera Santa Maria Elisabetta, Lido di Venezia.
  • Sfilata di carri allegorici a Marghera: sabato 1 marzo 2025, ore 15:00 – 18:00, Piazza Mercato, Marghera (VE,)
  • Sfilata di carri allegorici a Campalto: domenica 2 marzo 2025, ore 14:00 – 20:00, Campalto (VE).
  • Sfilata di carri allegorici a Mestre, lunedì 3 marzo 2025, ore 15:30 – 17:00, via San Pio X, Mestre (VE).
  • Sfilata di carri allegorici a Zelarino, martedì 4 marzo 2025, ore 14:30 – 17:00, Zelarino (VE).

I Carri Allegorici del Carnevale di Viareggio

Con le loro forme fantasiose e coloratissime, i carri allegorici sono da sempre il fulcro del Carnevale di Viareggio, che ha preso il via il 9 febbraio e si concluderà il 4 marzo, ovvero martedì grasso. Opere allegoriche di prima e seconda categoria, frutto di mesi di lavoro da parte dei maestri della cartapesta, che con ingegno e abilità riescono a creare costruzioni imponenti, animate da movimenti sorprendenti e cariche di satira sociale e politica.

I Corsi Mascherati sono l’evento principale del Carnevale di Viareggio. Questo è, infatti, il momento in cui i carri allegorici sfilano sul Lungomare della città toscana in tutta la loro grandiosità. Ogni edizione ne ha sei, alcuni dei quali notturni.

Date e orari dei Corsi Mascherati

Al primo Corso Mascherato che ha segnato l’apertura dell’edizione numero 152 lungo i famosi Viali a Mare di Viareggio, seguiranno:

  • secondo Corso Mascherato, domenica 16 febbraio a partire dalle 15
  • terzo Corso Mascherato notturno, sabato 22 febbraio dalle ore 17
  • quarto Corso Mascherato notturno, giovedì 27 febbraio dalle ore 18
  • quinto Corso Mascherato, domenica 2 marzo dalle ore 15
  • sesto Corso Mascherato di chiusura, martedì 4 marzo, dalle ore 15

Dopo quest’ultima sfilata è in programma la proclamazione dei carri vincitori in piazza Mazzini e, a seguire, lo spettacolo pirotecnico finale.

I festeggiamenti del Carnevale di Viareggio

Fonte: iStock @Federico Neri

La sfilata dei Carri Allegorici del Carnevale di Viareggio

Le sfilate del Carnevale di Cento

Il Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara, è annoverato tra i più spettacolari d’Italia. Quest’anno, le sfilate dei Carri Allegorici delle cinque Associazioni Carnevalesche in gara sono: “I Ragazzi del Guercino”, “Toponi”, “Fantasti100”, “Mazalora”, “Risveglio”. Durante le celebrazioni, Corso Guercino e la sua piazza diventeranno un tripudio di maschere, colori, animazione, musica e balli.

Le date delle sfilate

Le celebrazioni si terranno per cinque domeniche consecutive, sempre a partire dalle ore 14:

  • domenica 16 febbraio
  • domenica 23 febbraio
  • domenica 2 marzo
  • domenica 9 marzo
  • domenica 16 marzo

L’ultima domenica di Carnevale ci sarà la proclamazione e premiazione del carro vincitore, il tradizionale testamento di Tasi e il suggestivo rogo della maschera centese. A conclusione di questo evento imperdibile, il coinvolgente spettacolo piromusicale che chiuderà l’edizione di quest’anno.

I Carri Allegorici del Carnevale di Putignano

Oltre 100 appuntamenti sono in programma nella cittadina pugliese di Putignano, alle porte di Bari, che da oltre 631 anni festeggia il Carnevale di cui le sfilate dei carri allegorici sono il cuore pulsante, regalando a grandi e piccini un’esplosione di tradizioni, satira, e cultura popolare.

Sette i progetti selezionati per questa edizione del Carnevale più lungo d’Europa, il cui tema è  “Sovvertire – Il Carnevale torna alle origini””: Associazione Carta Bianca con “Siamo fuori dal gregge”, Associazione cArteInRegola con “Che cuore grande che hai!”, Associazione Carta&Colore con “Fiori nei Cannoni”, Associazione Carta in Festa con “Le Gardien”, Associazione Cartaland con “Regeneratio”, Associazione Conlemani con “Sovvertigine”, Associazione L’Isola che non c’è con “ParadisO 2.0”

Date e orari delle sfilate

Il Carnevale di Putignano 2025 prevede quattro sfilate, che si terranno nelle seguenti date:

  • domenica 16 febbraio, ore 15:30
  • sabato 22 febbraio, ore 19:00
  • domenica 2 marzo, ore 11:00
  • martedì grasso 4 marzo, ore 18:30
La sfilata dei carri del Carnevale di Putignano

Fonte: iStock @vololibero

I carri allegorici del Carnevale di Putignano

Carnevale di Acireale: le date delle sfilate

Considerato il più bello della Sicilia, il Carnevale di Acireale regalerà undici giorni di puro divertimento, ognuno ricco di appuntamenti coloratissimi e interessanti. Un’occasione per vivere i vicoli del barocco nell’incantevole ‘Riviera dei Limoni’, ammirando i maestosi carri allegorici, facendosi coinvolgere dall’allegria dei gruppi mascherati e godendosi gli spettacoli serali.

Quali sono le sfilate e quando vederle

Le sfilate dei carri allegorico-grotteschi avvengono sia in diurna che in notturna. A queste, dal 2016 si è aggiunta l’esposizione delle maschere isolate.

  • Sabato 15 febbraio, dalle ore 18.00: Sfilata notturna Carri Allegorico-Grotteschi con Dj-Set e a seguire e intrattenimento itinerante e sfilata Maschere Isolate.
  • Domenica 16 febbraio, ore 15.30: Sfilata dei Carri Allegorico-Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate; sfilata del Carro di apertura.
  • Sabato 22 febbraio, dalle ore 18.00: Sfilata notturna dei Carri Allegorico-Grotteschi con Dj-Set; intrattenimento itinerante e sfilata Maschere Isolate.
  • Domenica 23 febbraio, ore 15.30: Sfilata Carri Allegorico-Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate.
  • Sabato 1 marzo, dalle ore 18.00: Sfilata notturna Carri Allegorico-Grotteschi con Dj-set; intrattenimento itinerante e sfilata Maschere Isolate.
  • Domenica 2 marzo, ore 15.00: Sfilata Carri Allegorico-Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate.
  • Martedì 4 marzo, ore 15.00: Sfilata Carri Allegorico-Grotteschi, Gruppi Mascherati e Maschere Isolate.
Una sfilata di carri del Carnevale di Acireale

Fonte: iStock @massimo brucci

I fantasiosi carri del Carnevale di Acireale

Il Corteo Storico e gli eventi del Carnevale di Ivrea

Lo Storico Carnevale di Ivrea è uno degli appuntamenti più attesi in Piemonte, un grande evento, conosciuto in tutta Italia, impreziosito dalla celebre Battaglia delle Arance. Fulcro dell’evento è il Corteo Storico, una rievocazione storica e leggendaria popolata da personaggi nati in epoche differenti, come la Mugnaia e la sua Scorta d’Onore, Toniotto, marito della Mugnaia, il Generale e il suo Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, il Magnifico Podestà, gli Abbà, i Pifferi e i Tamburi.

Le date degli eventi da non perdere

Sono davvero tanti gli eventi imperdibili che rendono il Carnevale di Ivrea tra i più interessanti d’Italia. Ecco le date da segnare in agenda.

  • 16 febbraio: tra i momenti clou, le Fagiolate, la Prise du Drapeau e le Alzate degli Abbà.
    23 febbraio: le Fagiolate, la Parata dei Carri da Getto e l’Alzata degli Abbà, la sfilata e la successiva presentazione dei Carri da Getto. I Carri e cavalli si mostreranno in tutto il loro splendore, prima di calarsi nella spettacolare Battaglia delle Arance.⁠
  • 27 febbraio: la Calzata del Berretto Frigio, la salita del Generale a cavallo e la sfilata del Corteo Storico, accompagnata dagli immancabili Pifferi e Tamburi. E ancora: feste dei bambini in piazza e gran finale dalle 21 con bande e sfilate in città⁠
  • dall’1 al 4 marzo si celebrerà il culmine dell’evento con un fitto calendario ogni giorno. Dalla presentazione della Vezzosa Mugnaia il sabato sera, con la sfilata degli Aranceri e del Corteo Storico, seguito dallo spettacolo pirotecnico, alle tre giornate di Battaglia delle Arance. E ancora: sfilata del Corteo Storico e gruppi ospiti, fagiolata del Castellazzo, Zappate, Scarli e molto altro.

Quando e dove si svolge il Carnevale Ambrosiano

Il Carnevale Ambrosiano si celebra a Milano – ma anche molte località dell’arcidiocesi milanese, come Monza, Lecco, Varese e parte delle province di Como e Bergamo – e ha una particolarità, quella di terminare il sabato grasso anziché il martedì grasso. Le celebrazioni di quest’anno, in programma dal 16 febbraio, andranno dunque avanti fino all’8 marzo 2025.

  • Carnevale Ambrosiano a Milano: l’evento più atteso è senza dubbio la sfilata dei carri allegorici che attraverserà le principali vie del centro, con partenza da Corso Venezia e arrivo in Piazza Duomo. Tra gli eventi più amati ci sono i laboratori per bambini, i concerti e le performance teatrali organizzate nei quartieri della città.
  • Carnevalone di Lecco, ha in programma, il 7 e 8 marzo, le consuete sfilate in maschera per le vie più importanti della città accompagnate dai gruppi musicali e da tanta buona musica.
  •  “Carnevale in Tour 2025″ a Varese: dal 22 febbraio al 9 marzo sono previste sette tappe per il tour dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, che toccheranno i comuni di Sangiano, Cuvio, Cuveglio, Laveno Mombello, Besozzo, Ponte Tresa, Ispra e Gavirate, con lo scopo di creare una grande festa del tradizionale Carnevale e far conoscere il territorio e le associazioni che lo popolano.
  • Carnevale Canturino: anche a Cantù si festeggia il Carnevale Ambrosiano: il 16 e il 23 febbraio, il 2 e 8 marzo, sfileranno per la città in provincia di Como spettacolari carri allegorici, fino al gran finale del sabato grasso.
Sfilata di carri al Carnevale di Cantù

Fonte: iStock @RnDmS

Carri del Carnevale Ambrosiano a Cantù

Carnevale di Fano: quando vedere le sfilate

Il Carnevale di Fano è considerato uno dei più antichi d’Italia. Con il tema “I sogni son desideri”, l’evento di quest’anno invita tutti i partecipanti a immergersi in un mondo onirico, dove travestimenti, festa e condivisione trasformano i sogni in realtà. Quest’anno segna l’inizio di una nuova esperienza, “In viaggio col Vulón“, un percorso tematico che guiderà le prossime quattro edizioni, ognuna caratterizzata da un tema unico e speciale.

Nelle domeniche del 16, 23 febbraio e 2 marzo, tanti eventi animeranno la città, con le sfilate dei grandi carri allegorici, il getto di dolciumi – che ha reso il Carnevale di Fano uno degli appuntamenti più attesi per i golosi di ogni età, nonché il Carnevale più dolce d’Italia – il carnevale dei bambini e le celebrazioni del martedì e giovedì grasso.

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Cosa vedere nel weekend a Viareggio e in Versilia

Molti conosco Viareggio come la perla della Versilia diventata famosa specialmente per il suo Carnevale ma in realtà è una località balneare rinomata dove palazzi di architettura Liberty alternano locali, strutture ricettive e una vivace vita notturna. Chi sta programmando un viaggio in Toscana, sia in alta che in bassa stagione, deve sapere che ci sono tante attività che si possono fare qui: ecco cosa vedere assolutamente in un weekend.

Cosa fare a Viareggio

Chi ha il desiderio di fare una vacanza in Toscana deve sapere che tra le località di mare in Italia più amate c’è proprio la Versilia. Qui, tra i tanti comuni, a dominare la scena è Viareggio. La meta, apprezzata per l’omonimo carnevale, viene frequentata tanto d’estate quanto d’inverno per poter passeggiare in spiaggia, godersi un po’ di sole e fare una scorpacciata di deliziosi piatti local.

Tra le attrazioni principali della città di Viareggio c’è, chiaramente, la passeggiata sul lungomare: un vero e proprio viale costeggiato da palme dove godersi la vista e magari fermarsi tra ristoranti e bar per un piatto della tradizione toscana. A dominare la scena sono gli edifici costruiti in stile Liberty come il Gran Caffè Margherita, un tempo frequentato da artisti e intellettuali. Chiaramente è una delle migliori località di mare della Toscana e per questo consigliamo di rilassarsi (non solo in estate) in una delle spiagge presenti. La sabbia è fine e dorata e gli stabilimenti balneari sono tutti ben attrezzati, alcuni specifici per famiglie con bambini, altri presentano soluzioni persino per chi viaggia con il proprio cane. Tra le spiagge più belle quella della Lecciona che si trova all’interno del parco naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e si caratterizza come un tratto ideale per chi vuole godersi un po’ di relax o magari praticare sport estivi.

Nella zona, restando a tema natura, non possiamo non proporre una visita al parco naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, quello a cui appartiene la celebre spiaggia Lecciona che abbiamo già citato. Il consiglio? Mettere scarpe da escursionismo comode oppure noleggiare una bicicletta per fare una bella escursione fino al lago di Massaciuccoli.

Uno dei motivi per visitare la località? Sicuramente il carnevale di Viareggio: nonostante il periodo sia particolarmente battuto, in occasione dell’appuntamento annuale si svolge una delle sfilate con carri più belle. I carri allegorici realizzati artigianalmente mostrano la maestria artigianale che da sempre segna la tradizione e attira non solo visitatori italiani ma provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa che conquista grandi e bambini mette in scena un vero e proprio spettacolo con tanto di musica e intrattenimento. Per approfondire la tematica si può visitare la cittadella del carnevale, un complesso interamente dedicato alla realizzazione dei carri con tantissimi laboratori e persino un museo con spazio espositivo dedicato a maschere ed eventi degli anni precedenti.

Carnevale di Viareggio museo

Fonte: iStock

Tra i motivi per visitare Viareggio c’è il Carnevale

Chiaramente, essendo posizionata proprio sul mare, non poteva che avere una forte tradizione marittima. Ecco perché, tra le cose da fare, c’è sicuramente visitare il museo della marineria dove vengono esposti reperti legati alla navigazione, modelli di imbarcazione e attrezzi nautici.

Se dovessimo eleggere un monumento simbolo storico di Viareggio quello sarebbe torre Matilde. La costruzione, datata XVI secolo, è stata eretta in passato per motivi difensivi: fungeva infatti da vedetta per tutelare la città dalle incursioni di pirati. Oggi è stata trasformata ed è sede di eventi culturali e mostre.

Un altro monumento assolutamente da non perdere è villa Paolina: il nome non è casuale, è infatti una residenza del 1822 secolo costruita per la sorella di Napoleone Bonaparte. Oggi è un museo civico e ospita una sezione dedicata all’arte contemporanea, una all’archeologia e una alla storia.

Cosa fare nei dintorni di Viareggio

In un weekend a Viareggio si può pensare di esplorare i dintorni scoprendo i lati più belli della Versilia. La prima attività interessante è quella del trekking: si tratta di escursionismo che può essere fato direttamente nei sentieri come quello che conduce al monte Forato, al monte Matanna o sulle Alpi Apuane.

Oltre alle attività outdoor, la Versilia è ricca di borghi pittoreschi da scoprire: tra i principali Camaiore con un pittoresco centro storico e botteghe artigianali o Casoli famoso per i murales dipinti sulle case del centro. E che dire di Pietrasanta? C’è chi la soprannomina “la piccola Atene” ed è diventata famosa per la lavorazione del marmo.
Da non perdere le località di mare, specialmente in alta stagione: dal lido di Camaiore per chi cerca relax e nightlife a Forte dei Marmi, una delle località luxury più esclusive della Versilia dove è piuttosto comune intravedere personaggi dello star system italiano e internazionale.

Cosa vedere nei dintorni di Viareggio: Pietrasanta

Fonte: iStock

Pietrasanta, tra i luoghi da scoprire vicino a Viareggio

Altrettanto rilevante Seravezza, una località alle pendici delle Alpi Apuane e diventata famosa per le cave di marmo. Qui, a dominare la scena, è la villa medicea dichiarata patrimonio UNESCO ma da esplorare la cittadina ha tanto da raccontare oltre ad essere un buon punto di partenza per escursioni nei dintorni.

Non lontano da Viareggio non si può non visitare Torre del Lago Puccini, celebre dimora dell’omonimo compositore. Qui ogni estate all’interno di un teatro all’aperto viene ospitato un festival musicale dedicato all’opera che attira curiosi da tutto il mondo. Da non perdere, ovviamente, anche la villa museo.

Chiaramente non si può pensare di organizzare un viaggio in Versilia e non pensare alle specialità locali. La cucina toscana ha tantissimo da raccontare e spostandosi sul mare la torta di ceci o cecina è solo una delle opportunità; tanto in estate quanto in inverno da non perdere il caciucco che come zuppa di pesce dà modo di gustare le diverse tipicità che offre il mare locale. Nell’entroterra, invece, la cucina diventa di terra con funghi porcini, piatti a base di cinghiale e altre proposte a base di carne. Non solo arte e cultura: tra i visitatori che più amano la Versilia ci sono i giovani che ne apprezzano la nightlife vivace. Discoteche, locali notturni e bar animano la notte con dj set importanti specialmente in alta stagione.

Con questi consigli siamo certi sarà più facile organizzare un fantastico weekend a Viareggio e alla scoperta della Versilia.

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Carnevale 2025, le feste da non perdere in Italia e all’estero

Manca davvero pochissimo alla festa più colorata, divertente e buffa dell’anno: il Carnevale. I giorni pieni di appuntamenti e celebrazioni nel 2025 saranno quelli tra il 27 febbraio e il 4 marzo (più o meno), periodo durante il quale molte località del mondo mostreranno tutto il loro lato più goliardico. Ma dove è possibile vivere le feste di Carnevale più belle del mondo?. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le più incredibili di tutto il pianeta.

Feste di Carnevale in Italia

Il Carnevale in Italia è una tradizione molto sentita: ha radici antichissime ed è spesso percepita come l’occasione ideale per dare sfogo alla propria fantasia e alla creatività. Da Nord a Sud sono davvero tantissime le città e i borghi che sono pronti a mettere in scena celebrazioni che hanno persino una fama che travalica i confini nazionali, al punto da diventare meta di turisti provenienti anche dall’estero.

Carnevale di Venezia

Senza ombra di dubbio, una delle celebrazioni italiane più amate a livello mondiale è il Carnevale di Venezia. Quest’anno, tra le altre cose, ricorre il 300° anniversario della sua nascita, proponendo l’edizione speciale dal nome “Il tempo di Casanova”, dal 14 febbraio al 4 marzo. Per questa occasione la magnifica città lagunare veneta diventa un luogo dove storia e magia prendono letteralmente vita, grazie a maschere ed appuntamenti che lasciano senza fiato.

Imperdibile, per esempio, è il corteo acqueo che inaugura le celebrazioni e che si distingue per la presenza di un centinaio di imbarcazioni tradizionali, decorate e guidate da vogatori mascherati, che sfilano sul Canal Grande. Particolarmente affascinante è anche il Carnival Street Show, evento che trasforma campi e calli in teatri a cielo aperto con oltre 200 artisti e 100 compagnie che mettono in scena spettacoli di circo, musica e clownerie. Infine l’Arsenale Water Show, uno show di luci, suoni e acrobazie sull’acqua.

Carnevale di Venezia, Italia

Fonte: iStock

Il Carnevale di Venezia, sfilata nelle gondole

Carnevale di Ronciglione

In Centro Italia da non perdere assolutamente è il Carnevale di Ronciglione, in provincia di Viterbo, che affonda le radici nelle tradizioni del Rinascimento e del Barocco romano. In scena in questo 2025 dal 16 febbraio al 4 marzo, si caratterizza non solo per l’immancabile sfilata di maschere e carri, ma anche per la presenza di figuranti, veri e propri attori, che mettono in atto spettacoli unici: non vi sorprenderà sapere che queste celebrazioni vengono spesso paragonate, per la loro originalità e per il fascino indiscutibile, ai grandi carnevali internazionali.

Tra gli appuntamenti da non perdere segnaliamo la cavalcata degli Ussari, che richiama il passato francese della cittadina, e le danze popolari come il saltarello.

Carnevale di Putignano

Voliamo poi in Puglia e per la precisione a Putignano, in provincia di Bari, dove quest’anno il carnevale giunge alla sua 631ª edizione (sì, è in assoluto uno dei più antichi del nostro Paese). Da queste parti la maschera caratteristica è Farinella, ma non è di certo l’unica a dare spettacolo. Come da tradizione si svolge ogni domenica fino al martedì grasso, ed è ricco di sfilate di carri allegorici e di una serie di eventi culturali e didattici, pensati anche per i bambini.

Anche le bellissime strade di Putignano, quindi, una volta all’anno e da secoli si trasformano in un’esplosione di colori e creatività, adatta a tutte le età.

Feste di Carnevale in Europa

Il Carnevale viene festeggiato, spesso con diverse tradizioni, anche in tantissimi Paesi d’Europa. Non mancano di certo sfilate di carri allegorici e maschere tipiche, ma nei fatti sono celebrazioni che in molti casi nascondono riti e simboli pagani legati al risveglio della natura. Per questo motivo, abbiamo scelto per voi le feste più incredibili e “pazzerelle” del nostro continente.

Carnevale di Nizza

Nizza è una colorata città francese che è anche la culla di uno dei carnevali più incredibili di tutto il mondo. Le sue origini risalgono all’ormai lontanissimo 1294, e negli anni è arrivato persino ad attirare oltre un milione di visitatori nel corso di ben due settimane di festeggiamenti. Quest’anno andrà in scena dal 15 febbraio al 2 marzo, con un’edizione che prenderà il nome di “Re dei mari e degli oceani”.

Carnevale di Nizza, Francia

Fonte: iStock@Michelle Silke

Tra le strade del Carnevale di Nizza

Anche in questo caso sono davvero moltissimi gli eventi imperdibili, come per esempio la sfilata di enormi carri allegorici (possono raggiungere persino 17 metri di altezza e i 12 metri di lunghezza) e dei suoi spiritosi “capoccioni”. Di particolare interesse è anche Lou Queenarval, il primo carnevale gay di Francia ricco di colori arcobaleno e costumi particolarmente incredibili e sgargianti.

Carnevale di Binche

Assai affascinante è anche il Carnevale di Binche, il più celebre del Belgio, che è stato persino riconosciuto, nel 2003, da parte dell’UNESCO come facente parte del patrimonio mondiale in quanto capolavoro del patrimonio orale ed immateriale dell’umanità. I festeggiamenti prenderanno vita la domenica di carnevale grazie a una miriade di costumi vivaci accompagnati dai suoni di viole e tamburi, per poi terminare il martedì grasso con un eccezionale spettacolo pirotecnico.

Da queste parti i protagonisti principali sono i cosiddetti Gilles, figure simili a clown, che sono vestite con zoccoli, abiti ricamati con simboli araldici e giganteschi cappelli con piume di struzzo. Sono circa 1000 ma dietro la loro presentazione c’è una lunga preparazione: per le persone del luogo è considerato un grande onore indossare questa maschera speciale.

Carnevale di Cadice

Voliamo ora in Spagna e più precisamente a Cadice, bellissima città portuale costruita su una striscia di terra circondata dal mare. Qui va in scena uno dei carnevali più famosi del Paese che richiede un lavoro che dura un anno intero. Vissuto per le strade, prevede undici giorni di divertimento senza sosta.

Tra gli eventi più importanti ci sono la Sfilata Grande, che si svolge la prima domenica, la Sfilata dello Humour, che attraversa il centro storico durante l’ultimo fine settimana, e le “charangas ilegales”, ovvero famiglie, gruppi di amici o colleghi di lavoro che intraprendono competizioni canore con i gruppi musicali “ufficiali” di questo festosissimo e coloratissimo evento.

Feste di Carnevale nel mondo

A differenza di altre celebrazioni, il Carnevale è una di quelle feste che interessa il mondo intero, o almeno gran parte del pianeta. Mascherate, danze e canti, parate di carri allegorici e sfilate in maschera hanno luogo in tutto il globo, anche in Paesi culturalmente e geograficamente lontano da noi, ma per questo aspetto davvero molto simili.

Carnevale di Rio de Janeiro

Quando si parla di carnevale non si può di certo non nominare Rio de Janeiro: è senza ombra di dubbio tra i più famosi e incredibili del mondo. Le sue origini risalgono agli anni trenta del XIX secolo ed è stato il primo per i brasiliani, che ancora oggi lo affollano insieme a turisti provenienti da ogni parte del globo. Si tratta di una celebrazione grazie a cui è possibile conoscere tutto lo spirito del Brasile, le tradizioni di un popolo che hanno trovato una nuova espressione dopo periodi difficili, tra schiavitù e colonialismo.

Carnevale di Rio de Janeiro, Brasile

Fonte: iStock@pabst_ell

Una bellissima scena del Carnevale di Rio de Janeiro

Quest’anno andrà in scena dal 28 febbraio fino all’8 marzo, e tra gli appuntamenti più interessanti meritano una menzione la parata delle scuole di samba al Sambodromo, piena di carri ed artisti, i blocos, feste di strada gratuite che possono svolgersi letteralmente dovunque, e il Copa Ball, il party più esclusivo di tutto il Carnevale.

Carnevale di New Orleans

C’è del puro divertimento carnevalesco anche negli Stati Uniti, in particolare a New Orleans, città della Louisiana che si affaccia sul fiume Mississippi. Noto anche come Mardi Gras, prevede festeggiamenti per ben due settimane di seguito, ovvero quelle che precedono il martedì grasso.

Le celebrazioni si caratterizzano per la presenza di numerose parate realizzate dalle Kreve, organizzazioni non-profit, che mettono in scena degli spettacoli che fanno davvero invidia al mondo intero. Carri festanti, persono in costume, musica, balli e canti tipici sono all’ordine del giorno e per questo motivo il divertimento è più che assicurato.

Carnevale di Goa

Se ne sente parlare poco in Italia, ma in realtà il Carnevale di Goa ha origini antichissime: ha oltre 500 anni di storia, e quindi risale ai tempi in cui il più piccolo Stato federato dell’India era una colonia portoghese. In programma quest’anno dall’1 al 4 marzo, è una celebrazione che riesce a fondere il ricco patrimonio culturale della regione con un’atmosfera vivace ed elettrizzante.

Quattro giorni ricchi di sfilate frizzanti, spettacoli esuberanti, musica, maschere e tutto quello che si può desiderare per una festa come questa. I visitatori avranno perciò l’occasione di immergersi a 360 gradi nella magia delle tradizioni uniche di Goa.

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Il Carnevale di Sciacca 2025

Per chi ama il Carnevale e la sua allegria, non può assolutamente perdersi una delle manifestazioni più antiche ed affascinanti della regione Sicilia e di tutta Italia: il Carnevale di Sciacca.

Si parla di un evento che ogni anno è in grado di attirare migliaia di visitatori, sia nazionali, che internazionali, e la nuova edizione in arrivo nel 2025 si preannuncia come una festa particolarmente speciale, grazie ad eventi e celebrazioni in grado di mettere in risalto la tradizione locale.

Storia del Carnevale di Sciacca

Il carnevale di Sciacca è un evento che affonda le sue radici in epoche decisamente lontane dalle nostre, e non è da meno ai carnevali storici più belli d’Italia. Le prime testimonianze di questa festa risalgono addirittura al lontano Diciassettesimo secolo, quando il carnevale era caratterizzato principalmente da balli in maschera, spettacoli teatrali e vivaci sfilate per le vie della città.

Nel corso degli anni questo evento si è arricchito e sono stati aggiunti diversi elementi caratteristici, fra cui la figura distintiva del Carnevale di Sciacca, ovvero Peppe Nappa. È la maschera simbolo della città, che con il suo abito azzurro ed il cappello a punta raffigura un servo pigro e goloso della commedia dell’arte siciliana. Oltre alla tradizionale maschera di Peppe Nappa, sfilano tra le vie della città numerosi e bellissimi carri di cartapesta, delle vere e proprie opere d’arte, colorati ed in grado di affascinare grandi e bambini.

Date del Carnevale di Sciacca 2025

L’edizione 2025 del Carnevale a Sciacca si svolgerà in cinque giornate, ognuna delle quali ricca di eventi e festeggiamenti vari. 

  • Il 15 Febbraio inizia la festa! Sul palco allestito in Piazza Scandaliato verranno presentati i gruppi mascherati dei diversi carri allegorici, in concorso per vincere il premio come miglior carro del Carnevale di Sciacca 2025.

  • Sabato 22 Febbraio si tiene, invece, la cerimonia di apertura del Carnevale, giorno in cui il Sindaco consegna le chiavi della città a Peppe Nappa, gesto che dà inizio alla sfilata e allo spettacolo pomeridiano dei carri allegorici. Durante la giornata ci sono anche spettacoli per bambini e ragazzi, oltre che una seconda sfilata serale.

  • Il giorno seguente, Domenica 23 Febbraio, è una giornata tutta da dedicare ai bambini. Prende vita il Carnevale dei Bambini, con spettacoli d’animazione e baby dance. Inoltre, sempre per i più piccoli, il Carnevale di Sciacca ospita Carolina Benvenga ed il Carolina Show, uno spettacolo amato da tutti i bambini. A seguire, in serata, la sfilata dei carri allegorici tra le vie cittadine.

  • Venerdì 28 Febbraio, oltre alla sfilata e lo spettacolo pomeridiano, è il giorno dello Special Guest di questa edizione del Carnevale a Sciacca: Dargen D’Amico si esibisce in concerto.

  • Sabato 1 Marzo e Domenica 2 Marzo sono gli ultimi giorni di questa edizione del 2025, con le consuete sfilate dei carri allegorici, al pomeriggio e alla sera, ma anche molti spettacoli per grandi e bambini. Tra questi lo show di Salvo & Giorgia + mamma Cinzia, personaggi amati dai bambini, e la proclamazione del carro allegorico vincente.

    A fine serata, per sancire la definitiva chiusura del Carnevale di Sciacca, il rogo di Peppe Nappa, dopo la riconsegna delle chiavi della città.

Eventi 2025 del Carnevale a Sciacca

Durante le giornate del carnevale, il centro storico di Sciacca si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto e tutto si trasforma grazie all’atmosfera allegra e divertente di maschere e carri allegorici. Ecco quali sono gli eventi da non perdere. 

Spettacoli ed eventi per grandi e bambini

In due delle principali piazze della città è presente il Kids Village, dove spettacoli di animazione per bambini, artisti di strada, baby dance e fotografi la fanno da padrona, ma anche il Luna Park, adatto a tutte le età, e diversi spettacoli. Fra questi il concerto di un’artista come Dargen D’Amico, il 28 Febbraio, ma anche il Nanà Carneval Show, il 22 Febbraio, uno spettacolo musicale con gli inni più famosi del Carnevale di Sciacca. A questi si aggiungono i già citati eventi per bambini con Carolina Benvenga e Salvo & Giorgia + mamma Cinzia.

I carri allegorici di Sciacca

Il fulcro del Carnevale è senza dubbio la presenza di questi maestosi carri allegorici. Creazione ed opere d’arte frutto dell’ingegno, della creatività e del lavoro meticoloso messo in opera dagli artigiani locali. Si tratta di carri realizzati in cartapesta, che rappresentano scene satiriche e temi d’attualità, caratterizzati da un mix di ironia e critica sociale.

Come accennato in precedenza, questi carri sfileranno due volte al giorno, per una sfilata pomeridiana ed una serale, nelle giornate di Sabato 22 Febbraio, giorno in cui si tiene la cerimonia di apertura, Domenica 23 e Venerdì 28 Febbraio, Sabato 1 e Domenica 2 Marzo, giorno di chiusura del Carnevale di Sciacca e nel quale avverrà la premiazione del carro più bello della manifestazione.

Biglietti del Carnevale di Sciacca

Per non perdersi queste giornate di festa in Sicilia e vivere appieno il Carnevale di Sciacca, è necessario munirsi di un biglietto d’ingresso, che è acquistabile online sia sul sito ufficiale della manifestazione, sia sul portale TicketSms. Per chi preferisce canali di vendita tradizionali, sul sito ufficiale del Carnevale è presente una lista di diversi punti vendita fisici o ai botteghini lungo il circuito

Il prezzo d’ingresso del biglietto giornaliero è di 8,00€, che comprende 7,00€ per il biglietto ed 1,00€ di diritti di prevendita. Per chi vuole partecipare a tutte e cinque le giornate e non vuole perdersi assolutamente niente di questo bellissimo Carnevale, allora è possibile acquistare un abbonamento per le 5 giornate al prezzo di 15,00€, comprensivo di 13,00€ per l’abbonamento e 2,00€ di diritti di prevendita.

Possono entrare gratuitamente tutti i bambini alti meno di 120 cm di altezza, tutti i residenti all’interno del circuito, professionisti, dipendenti e titolari di attività all’interno del circuito e disabili con accompagnatore.

Come raggiungere il Carnevale di Sciaccia

Sciacca è una bellissima città della costa sud della Sicilia, facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.

Nello specifico, per chi proviene da Palermo in auto, basta seguire l’autostrada A29 per Mazara del Vallo e poi proseguire fino a Sciacca dall’uscita Castelvetrano. Per chi predilige i mezzi pubblici, invece, sono presenti diverse compagnie di autobus che collegano Sciacca alle principali città come Palermo, Agrigento e Trapani. Per tutti coloro che desiderano visitare questa splendida terra della Sicilia e vivere le bellezze del Carnevale di Sciacca, gli aeroporti più vicini sono quelli di Palermo e Trapani. Una volta atterrati, basterà prendere un bus e proseguire verso la destinazione finale.

Il Carnevale di Sciacca 2025 è un evento imperdibile e dall’antica tradizione. Non resta altro che scegliere i giorni ideali per far parte di questa bellissima festa ed immergersi nella cultura siciliana, tra colori, canzoni e sapori indimenticabili. Un’esperienza unica, per grandi e bambini.

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Fano, il carnevale più antico del mondo è questo (forse)

Il mese di febbraio sancisce il pieno ingresso nel nuovo anno, ma segna sul calendario anche il primo vero evento da celebrare (dopo Capodanno s’intende). Si tratta di uno dei momenti più folli dell’anno, e anche il più atteso, basti pensare che la città di Colonia ha istituito persino una quinta stagione esclusivamente dedicata a questo periodo. Stiamo parlano del Carnevale, la festa durante il quale, sin da tempi antichissimi, tutto vale.

Ma dove festeggiarlo quest’anno? Le destinazioni da raggiungere sono tantissime, a partire dal romantico ed elegante Carnevale di Venezia, passando per l’iconico e inimitabile evento annuale di Rio de Janeiro. E che dire dell’affascinante ed enigmatico Mardi Gras di New Orleans?

E poi c’è Fano, con le sue straordinarie celebrazioni del Carnevale, lo stesso che corre nella disputa, insieme a Venezia e non solo, a quello più antico del mondo. Lo è davvero? Sicuramente è il più dolce dal 1347 e vale davvero la pena di viverlo e condividerlo con gli amici, con la famiglia e con la propria dolce metà.

Carnevale di Fano: gli eventi e il programma completo

Se avete deciso di restare in Italia quest’anno, ma volete comunque prendere parte a un evento di straordinarie fattezze, allora il posto giusto da raggiungere è Fano, la città gioiello incastonata nel cuore delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino.

È proprio qui, infatti, che dal 1347 si tiene una festa che muove l’intera comunità, e che anno dopo anno attira sempre di più viaggiatori e curiosi da tutto il mondo. Stiamo parlando del Carnevale di Fano, uno dei più antichi d’Italia e, sicuramente, il più dolce. E i motivi ve li sveliamo subito.

Il Carnevale di Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

L’iconica sfilata dei carri allegorici a Fano, Carnevale

Intanto vi anticipiamo che gli appuntamenti da segnare in agenda sono tanti e diversi, e tutti vi lasceranno senza fiato. Il 16, il 23 febbraio e il 2 marzo una serie di eventi incredibili animeranno le strade della cittadina: carri allegorici, sfilate, concerti e tanti, tantissimi dolci.

Un appuntamento che unisce tradizioni e innovazioni anche grazie al tema-manifesto “In Viaggio col Vulón” che ogni anno propone una tematica unica e speciale. Quella di quest’anno è un preludio all’esperienza che si andrà a vivere. L’edizione del 2025, infatti, è intitolata “I sogni son desideri”, un viaggio onirico, che tutti sono invitati a intraprendere, che consentirà a chiunque di trasformare i propri desideri in realtà, anche solo per un giorno. Ecco tutti gli eventi in programma.

Il programma

Il primo appuntamento del Carnevale di Fano è domenica 16 febbraio. La festa inizia alle ore 10.00 in Viale Gramsci e i protagonisti assoluti sono i bambini che sfileranno la mattina in questo evento gratuito, e aperto a tutti, per le strade della città, fino ad arrivare in Piazza XX Settembre.

Nel primo pomeriggio, invece, la festa entra nel vivo con due degli appuntamenti più attesi: la grande sfilata dei carri allegorici, in partenza in Viale Gramsci alle ore 15.00, e il getto di dolciumi. Ad accompagnare l’evento ci sarà la “Musica Arabita”, una peculiare banda musicale, le cui tradizioni affondano all’inizio dello scorso secolo, che intrattiene tutti i presenti con strumenti musicali davvero bizzarri come: barattoli di latta, ombrelli, bottiglie e campanacci.

Le celebrazioni proseguono nell’Area Pincio, uno dei luoghi più caratteristici della città. Qui, infatti, verrà allestita una zona per i più piccoli che sarà animata da giochi, musica, laboratori creativi e dolcissime sorprese. Il primo giorno di festa si concluderà a Porta Maggiore alle ore 18.00 con uno spettacolo di coriandoli, luci, colori e magia dedicato a tutti.

Il programma si ripeterà, negli orari e nelle location,  23 febbraio e il 2 marzo con l’apertura straordinaria del Palazzo Bracci Pagani (domenica 2 marzo) che ospiterà laboratori per grandi e bambini. L’appuntamento è previsto alle ore 9.30.

Il Getto

Uno degli appuntamenti più attesi dai bambini di ogni età è il Getto, simbolo del dolcissimo Carnevale di Fano. Ogni anno, durante le sfilate dei carri allegorici, vengono lanciati circa 180 quintali di dolciumi, cioccolatini e caramelle, per onorare una tradizione antica e mai dimenticata: quella della semina. Così come i contadini spargevano i semi sulla terra, gli organizzatori del Carnevale spargono questi dolci a quintali come auspicio di prosperità.

È possibile prendere parte al getto dei dolciumi partecipando alle sfilate pomeridiane che partono da Viale Gramsci alle ore 15.00.

Getto, Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

Il Getto, una delle tradizioni più amate del Carnevale di Fano

Costo dei biglietti e dove acquistarli

Per accedere al Carnevale di Fano, e toccare con mano tutta la magia di questo evento antico e affascinante, ci sono diverse opzioni di acquisto. Il costo del biglietto intero è di 13 euro, mentre l’opzione ridotta, dedicata a persone con disabilità, ai ragazzi dai 14 ai 17 anni, alle persone over 65 e ai militari, è di 11 euro. Chi, invece, è tesserato all’Ente Carnevalesca può accedere al Carnevale al costo di 1 euro, tariffa che si applica anche agli accompagnatori delle persone con disabilità e ai bambini da 0 ai 10 anni. I ragazzi con età compresa tra gli 11 e i 13 anni, invece, pagano 6 euro.

È possibile assistere al Carnevale di Fano anche dalle Tribune al costo di 20 euro. I bambini da 0 a 10 anni che siedono in braccio ai genitori, invece, possono entrare nelle tribune libere (A e B) al prezzo di un euro.

Per gruppi di persone è possibile acquistare un box singolo, che contiene in totale 15 persone e un massimo di due bambini da 0 a 10 anni, al costo di 300 euro.

I biglietti sono acquistabili online in prevendita sul sito ufficiale del Carnevale di Fano oppure direttamente in loco a costo maggiorato:

  • 15 euro biglietto intero
  • 13 euro biglietto ridotto
  • 8 euro biglietto per ragazzi con età compresa tra 11 e 13 anni.

Chi raggiunge il Carnevale di Fano in compagnia degli amici a quattro zampe può accedere liberamente, indipendentemente dalla taglia dell’animale, solo ed esclusivamente portando con sé museruola e guinzaglio.

Come raggiungere Fano a Carnevale

La città di Fano è facilmente raggiungibile sia con i mezzi propri che con i trasporti pubblici. Chi viaggia in automobile può percorrere l’autostrada A 14 e uscire allo svincolo di Fano, situato tra Pesaro e Marotta. Chi, invece, si sposta in aereo ha due opzioni: l’aeroporto di Ancona-Falconara che dista circa 50 chilometri dalla città e quello di Bologna, che dista da Fano 150 chilometri.

Fano è raggiungibile facilmente in treno, e questa è la migliore opzione per chi non si sposta con i mezzi propri. La stazione ferroviaria, servita da treni regionali e intercity, dista appena un chilometro dal centro storico cittadino.

Chi è già in città, invece, può muoversi liberamente a piedi o approfittare dei trasporti pubblici e delle diverse linee (3, 35A, 72, 99A) che conducono al centro storico, e nei luoghi dove si svolge il Carnevale di Fano. Consigliamo sempre, prima di mettersi in viaggio, verificare gli orari sul sito ufficiale dei trasporti locali perché potrebbero esserci modifiche e interruzioni del servizio durante i giorni dell’evento.

Curiosità sul Carnevale di Fano

Come abbiamo anticipato, Fano corre in gara con altre grandi città per detenere il primato del Carnevale più antico del mondo. E, in effetti, la città marchigiana è  in possesso di un documento che risale al 1347 e che menziona le spese sostenute da parte del comune per l’organizzazione dei festeggiamenti di carnevale.

Che sia il più antico non possiamo decretarlo, certamente è uno degli storici carnevali italiani, e sicuramente il più dolce. Secondo le storie locali tutto è nato tanto tempo fa, a seguito della pace tra due famiglie potenti locali perennemente in lotta tra di loro. Il vero e proprio slancio, però, ci fu un secolo dopo quando, grazie alla famiglia Malatesta, questa celebrazione divenne solenne e sfarzosa.

Da quel momento, fino a oggi, la tradizione del Carnevale è stata mantenuta in vita dalla tradizione locale che, anno dopo anno, ha dato vita a una delle celebrazioni carnevalesche più iconiche del BelPaese.

Cosa succede in questi giorni è presto detto: artigiani e maestri carrai uniscono le forze per dare vita a quelli che sono dei veri e propri capolavori scultorei in movimento che dominano sui grandi carri. Da questi si affacciano le persone mascherate per eseguire il tradizionale Getto, ovvero il lancio di caramelle e dolciumi vari che rendono il carnevale di Fano uno degli appuntamenti più attesi per i golosi di ogni età, nonché il Carnevale più dolce d’Italia.

Musica Arabita durante il Carnevale di Fano

Fonte: Ufficio Stampa Carnevale di Fano

La bizzarra Musica Arabita che accompagna da anni il Carnevale di Fano

Maschere e carri

Tra le tante maschere che sfilano in città, la più iconica è il Pupo, conosciuta con il nome El Pup e Vulón, una sagoma che ogni anno assume il volto di un personaggio conosciuto a tutti per pregi, virtù o disonori. Una satira ironica, quella di questa tradizione, che rende il carnevale antico anche estremamente contemporaneo.

Ogni anno, poi, il Carnevalo di Fano si arricchisce di nuove maschere e carri allegorici che stano nella storia. Tra i più attesi ci sono Clorofilla, Sogno la Luna, Jack in The Box e Gli Slam son desideri, un carro che omaggerà, con una maschera iconica, il campione sportivo Jannik Sinner.

A fare da cornice sonora al Pupo e alle caramelle che librano in area alla stregua di coriandoli colorati c’è la Musica Arabita, una strana banda strampalata che trova il suo posto sull’ultimo carro della parata, le quali origini seguono quelle carnevalesche. Armati di lattine, caffettiere, campanacci e bottiglie, i musicisti intonano un’allegra e irriverente parodia delle orchestre più conosciute, alimentando la follia collettiva prevista dall’evento.

Così Fano, conosciuta come città della Fortuna, in questo periodo dell’anno si trasforma nel paese dei Balocchi, un’esperienza assolutamente da vivere per toccare con mano l’essenza più vera e folle del Carnevale.

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Le origini del Carnevale, la festa più pazza dell’anno

Carnevale viene associato a maschere, coriandoli, costumi e, ammettiamolo, ai dolci del periodo, che siano chiacchiere, castagnole o pignolata. In realtà, il Carnevale ha un significato molto più profondo, giornate in cui le persone possono essere chi vogliono senza essere giudicate, riassunto perfettamente anche dalla poesia carnevalesca per eccellenza “chi vuol essere lieto, sia; di doman non c’è certezza“. Questa fu scritta da Lorenzo de’ Medici ne Il Trionfo di Bacco e Arianna, indicando il modo spensierato di vivere il Carnevale durante il Rinascimento italiano.

Il Carnevale, però, ha origini molto più antiche che arrivano fino ai tempi pagani, per poi subire una trasformazione durante il periodo del Cristianesimo e arrivando fino a noi in una forma ancora diversa. Ogni regione italiana, poi, ha fatto sua questa festività celebrandola con uno stile proprio, unico, ma sempre contraddistinto da un pizzico di follia.

La storia del Carnevale

Carnevale è il periodo che precede la Quaresima e ha il suo culmine il giorno di Martedì Grasso. Ed è proprio questo che ha dato origine al nome: la parola, infatti, deriva dalla locuzione carne-levare, “togliere la carne”, riferito in origine al giorno precedente la Quaresima, in cui cessava l’uso della carne. Si tratta di una festa che possiamo definire mobile perché le date non sono sempre le stesse e variano in funzione della Pasqua.

Un elemento certo è il momento importante dei festeggiamenti che coincide con la settimana grassa, che va dal Giovedì al Martedì Grasso. L’aggettivo “grasso” deriva dal fatto che in passato venivano consumati tutti i cibi migliori presenti in casa prima dell’arrivo della Quaresima, periodo in cui sarebbero stati vietati.

Ma quali sono le origini del Carnevale? Per scoprirle dobbiamo tornare indietro ai tempi dei greci e dei romani. Durante le loro feste pagane, le Dionisiache nell’antica Atene e i Saturnali a Roma, si rovesciava l’ordine sociale: i ceti più umili, persino gli schiavi, potevano farsi gioco dei cittadini ricchi, fingendo di prenderne il posto e mascherandosi come tali.

Dopo l’avvento del Cristianesimo, la Chiesa cercò di vietare le celebrazioni pagane che, nel tempo, vennero adeguate alle loro esigenze e inserite nel calendario liturgico, collegando così il Carnevale alla data della Pasqua. Bisognerà aspettare al basso Medioevo, e soprattutto al Rinascimento, per assistere allo scoppio della popolarità del Carnevale in Italia e in Europa. Nella Firenze dei Medici, per esempio, le corti reali organizzavano sfarzosi festeggiamenti utilizzando anche i carri allegorici.

Dove è nato il Carnevale

Seppur le origini del Carnevale siano ricondotte ai greci e ai romani, i festeggiamenti come li conosciamo noi sono di epoca più tarda. Per scoprire dove nasce il Carnevale odierno bisogna fare riferimento ai Carnevali storici d’Italia dove il primato viene conteso soprattutto da due città: Fano e Venezia.

Quello di Venezia risale al XIV secolo, quando il Senato della Serenissima, ovvero l’allora governo in carica della città, dichiarò il Carnevale una festa pubblica. Fu comunque a partire dal XIV secolo che comincia a prendere forma il Carnevale propriamente veneziano, attestato dall’apparizione della festa del Giovedì Grasso dopo la Guerra di Chioggia (1378-1381).

Anche il Carnevale di Fano, come quello di Venezia, è considerato tra i più antichi d’Italia. Il primo documento noto nel quale vengono descritti festeggiamenti tipici del Carnevale risale al 1347. Da quell’epoca il Carnevale di Fano è andato gradualmente caratterizzandosi in modo specifico, tanto che nel 1871 si decise di creare un comitato incaricato dell’organizzazione dell’evento che ancora oggi, dopo secoli, coinvolge e appassiona migliaia di persone.

Carnevale Venezia

Fonte: iStock

Il Carnevale tra i canali di Venezia

Le maschere italiane di Carnevale più famose

Carnevale è sicuramente tempo di maschere, tra le protagoniste più importanti dei festeggiamenti. In passato gli uomini si vestivano da donna e viceversa, mentre i ceti sociali più poveri imitavano quelli più ricchi. A Venezia, per esempio, gli uomini indossavano il costume della Gnaga, popolana beffarda, composto da abiti femminili e da una maschera da gatta. Chi non aveva soldi, invece, creava qualcosa con pezze colorate perché l’importante era camuffarsi e assumere una nuova identità, almeno per un giorno.

Nel tempo, in Italia sono andate a crearsi maschere ben specifiche che raccontavano anche l’identità del territorio in cui sono nate. Tra queste, le maschere italiane di Carnevale più famose sono:

  • Arlecchino, la maschera di Bergamo: nasce nella Commedia dell’Arte come servitore scaltro e irriverente che, con il suo fare disinvolto, incarna l’astuzia e l’allegria ed è protagonista di burle e giochi di parole.
  • Pulcinella, la maschera di Napoli: dalle origini antiche, incarna l’anima popolare della città ed è famosa per la sua astuzia, la sua ironia e la sua capacità di ribaltare ogni situazione.
  • Pantalone, la maschera di Venezia: incarna il ricco mercante avaro e brontolone.
  • Balanzone, la maschera di Bologna: rappresenta il tipico dottore saccente, amante dei discorsi lunghi e pomposi.
  • Gianduja, la maschera di Torino: maschera piemontese per eccellenza, simbolo dell’onestà e dell’allegria contadina.

Come si festeggia il Carnevale in Italia

Le origini del Carnevale, come abbiamo visto, sono antichissime. In Italia, nel corso del tempo, ogni regione ha fatto propria questa festività e l’ha interpretata a modo suo, chi con feste particolari, chi con maschere divenute famose in tutto il mondo e altri con originali carri allegorici. Vediamo insieme come si festeggia e quali sono gli eventi più belli da non perdere!

Il Carnevale di Acireale

Tra le strade di questa cittadina in provincia di Catania, ricche di architetture barocche, sfila uno dei Carnevali più belli di tutta la Sicilia. Stiamo parlando di Acireale, la cui festa risale al 1594. Il Carnevale di Acireale vanta ben undici giorni di puro divertimento ricchi di eventi e attività. Dall‘esposizione delle maschere isolate, opere più piccole e meno complesse dei carri allegorici, ma con tanti riferimenti satirici all’attualità, ai fatti di cronaca e ai personaggi mitici e politici, all’attesissima sfilata dei carri allegorico-grotteschi.

Queste sono opere gigantesche costruite in cartapesta da esperti artigiani che sfilano per le vie del centro raccontando storie di satira e leggerezza. Oltre a questa sfilata ci sarà anche quella dei carri in miniatura per promuovere lo sviluppo dei nuovi talenti nella lavorazione della cartapesta.

Carnevale di Acireale

Fonte: ANSA

Uno dei carri del Carnevale di Acireale

Il Carnevale di Ronciglione

In provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia, il Carnevale si festeggia con sfilate di carri allegorici, tradizioni folcloristiche, musica, maschere e delizie locali. Il Carnevale di Ronciglione ha radici lontane che risalgono agli anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento. Oggi viene festeggiato con la sfilata dei carri chiamata “Corso di Gala”, che prevede elaborati carri allegorici, gruppi in maschera, bande folcloristiche e performance artistiche.

Oltre a questa, c’è anche la Parata storica degli Ussari, durante la quale un gruppo di persone vestite con costumi da cavaliere del XIX secolo mette in scena una cavalcata per le vie del paese, rievocando il periodo del dominio francese. Ronciglione festeggia davvero in grande e organizza anche il “Sabato Ghiotto” (o “Carnevale Jotto”). In questa giornata si può assistere al Carnival Soap Box Race, una parata di vetture senza motore guidate da persone rigorosamente in maschera, e al Carnevale Jotto, la giornata dedicata alla gastronomia con polentari e fagiolari impegnati nel preparare tante specialità tipiche.

Il Carnevale di Mamoiada

Uno dei Carnevali più famosi della Sardegna è sicuramente quello di Mamoiada. Il Carnevale di Mamoiada è diverso dagli eventi organizzati in altre parti d’Italia. Considerata una delle manifestazioni tradizionali più antiche dell’isola, qui i protagonisti non sono i carri, ma due maschere: Mamuthones e Issohadores, un simbolo conosciuto in tutto il mondo. L’evento possiede un forte richiamo storico e identitario mettendo in scena un rito antichissimo e molto sentito da tutta la popolazione che partecipa attivamente alla festa. Sin dai tempi antichi, l’apparizione dei Mamuthones è segno di festosità, di allegria e di tempi propizi.

I festeggiamenti cominciano il 16 gennaio con la festa di Sant’Antonio Abate: si tiene una celebrazione presso la chiesa della Beata Vergine Assunta, durante la quale il sacerdote benedice il fuoco sacro, girandogli intorno con i fedeli per tre volte. Quindi vengono accesi i famosi roghi il giorno successivo.

L’evento più atteso è la sfilata delle maschere, che ogni anno richiama turisti provenienti da tutto il mondo: qui potrete ammirare i Mamuthones, che sfilano con il volto coperto da una maschera lignea nera (“sa visera”) e il corpo avvolto con una pelliccia di pecora nera o bianca (“sa mastruca”), trasportando sulle spalle una gran quantità di campanacci. Insieme a loro sfilano gli Issohadores, che invece indossano una maschera chiara, la “berritta” sarda nera, pantaloni e camicia bianchi, corpetto rosso e sopraccalze di lana nera.

Il Carnevale di Putignano

Molto particolare è il Carnevale di Putignano, considerato il più lungo e il più sovversivo di tutta Italia. Da fine dicembre agli inizi di marzo, questa città pugliese ospiterà tantissimi eventi tra sfilate di giganti in cartapesta e gruppi mascherati, eventi, concerti, spettacoli unici e originali, workshop e aree food con musica popolare e DJ set. Questa festa nasce con il trasferimento delle sacre reliquie di Santo Stefano da Monopoli a Putignano, evento che venne festeggiato con canti e danze dal popolo locale. Da allora, questa festa è cresciuta diventando un simbolo di allegria e tradizione.

Quest’anno festeggia la sua 631° edizione e rende omaggio alla locale “farinella”, un prodotto gastronomico tradizionale locale.

Il Carnevale di Venezia

Impossibile raccontare i festeggiamenti carnevaleschi italiani e non citare il Carnevale di Venezia. Tra i più antichi, con origini risalenti al 1094, rappresenta il desiderio umano di trascorrere una notte di follia dove tutto è possibile. Le maschere servivano a nascondere la propria identità, così da consentire alle persone di ogni ceto sociale di socializzare. La stessa letteratura è ricca di aneddoti, a partire dalla figura di Casanova che sarà il protagonista dell’edizione 2025.

Il Carnevale veneziano divenne così un polo di attrazione per tutti i nobili europei del Settecento: gli aristocratici più libertini si incontravano a San Marco per partecipare a sontuosi banchetti e feste scatenate. Oggi, il Carnevale prevede serate ricche di varietà e animazione, con performance di balli storici, concerti di Opera pop, musica e danza flamenca, boogie woogie e danza moderna e l’atteso corteo acqueo di imbarcazioni tipiche.

In questa occasione centinaia di imbarcazioni a remi, addobbate e coloratissime, attraversano Venezia guidate da vogatori mascherati che si radunano a Punta della Dogana, attraversano il Canal Grande e arrivano al Ponte di Rialto, dove si può assistere ad una colorata coreografia prima della grande festa in Erbaria.

Il Carnevale a Madonna di Campiglio

Ormai avrete capito che ogni regione italiana festeggia il Carnevale in modo unico, racchiudendo all’interno degli eventi le proprie tradizioni, compreso il Trentino. A Madonna di Campiglio, infatti, viene organizzato il particolare Carnevale Asburgico, pensato per far rivivere ai partecipanti l’atmosfera dei fasti della corte asburgica con la principessa Sissi e l’Imperatore Franz Joseph.

Questo Carnevale nasce da un preciso riferimento storico: Elisabetta d’Austria, conosciuta e amata in tutto il mondo con il nome di “Sissi”, soggiornò a fine Ottocento tra le Dolomiti di Brenta e Madonna di Campiglio descrivendo il periodo con queste parole: “Sulle cime più alte e solitarie io riesco a respirare più liberamente, mentre altri si sentirebbero perduti“.

Da qui nasce l’idea di creare un Carnevale a tema asburgico, organizzato nel prestigioso Salone Hofer, salone delle feste della famiglia degli Asburgo. Non mancano anche tanti altri eventi collaterali come la “Sciata Asburgica”, ossia la sciata in costume d’epoca insieme alla coppia reale e alla corte, con l’accompagnamento dei maestri di sci.

Carnevale di Sauris

Infine, festeggiamenti particolari si svolgono anche a Sauris, un borgo del Friuli-Venezia Giulia. Qui, ogni anno, il Carnevale è l’occasione per mettere in scena danze popolari, personaggi curiosi e grandi falò, oltre che passeggiate notturne dove i partecipanti sono accompagnati da vecchie lanterne.

Protagoniste di questa tradizione sono due maschere: il Rolar, con il volto ricoperto di fuliggine, abiti scuri e la vita circondata di sonagli, e il Kheirar che, con la sua grottesca maschera in legno e la scopa in mano, spazza via le energie negative. Non mancano altre maschere, vestite a festa, e le maschere brutte, contraddistinte invece dai vestiti poveri, che ballano tutte insieme.

Il momento più atteso del Carnevale di Sauris, però, è la notte delle lanterne in cui il corteo in maschera con la sua marcia illumina il borgo. La meta sono i boschi delle Alpi dove ad attenderli c’è un grande falò propiziatorio.

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Il Carnevale di Ronciglione è tra i più antichi e folli d’Italia: gli eventi imperdibili

Torna l’appuntamento carnevalesco più atteso della provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia, con sfilate di carri allegorici, tradizioni folcloristiche, musica, maschere e delizie locali in un misto di colori, profumi, risate e magia: il Carnevale di Ronciglione, tra i più antichi e affascinanti d’Italia, è pronto ad accogliere tutti per far vivere momenti di spensierata allegria, con eventi che fondono storia e divertimento in un’esperienza unica.

Il borgo di Ronciglione, adagiato sulle alture meridionali dei Monti Cimini, a circa 50 km da Roma, si trasforma per l’occasione in un teatro a cielo aperto, in cui va in scena un susseguirsi di spettacoli, sfilate e balli adatti a tutti, dai bambini fino agli anziani. Non a caso è noto come il “paese del Carnevale” e per il 2025 il suo programma è davvero ricco di eventi imperdibili.

Storia del Carnevale di Ronciglione

Il carnevale di Ronciglione ha radici lontane che risalgono addirittura agli anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, quando si svolgeva la tradizione del Carnevale romano rinascimentale e barocco con le “Pubbliche Allegrezze“, nel periodo farnesiano (1537-1649). Si trattava delle cosiddette corse dei Barberi, gare di cavalli senza fantino. In particolare, sembra che nel 1538 papa Paolo III Farnese decise di festeggiare l’investitura del figlio Pier Luigi Farnese a duca di Castro e Ronciglione, concedendo ai ronciglionesi tre giorni di feste e bagordi. Da lì sarebbe stata ripresa la tradizione delle corse dei Barberi e del Carnevale romano.

Il primo documento conosciuto che si riferisce al Carnevale di Ronciglione è del 12 gennaio 1748, nel quale il Vescovo di Sutri e Nepi Giacinto Silvestri disciplinava il Carnevale di quell’anno, in particolare sull’uso delle maschere. Negli anni a seguire, si aggiunsero le varie tradizioni che caratterizzano tutt’oggi il Carnevale di Ronciglione, come il Campanone del municipio che annuncia la festa, il Saltarello (danza popolare), i carri allegorici, le maschere (tra le quali quelle dei Nasi Rossi, che hanno formato un’associazione) e il rituale della morte di Re Carnevale.

Date del Carnevale di Ronciglione 2025

L’edizione 2025 del Carnevale di Ronciglione prevede le iconiche sfilate e un calendario ricco di eventi, spettacoli e tradizioni imperdibili. Le date? Dal 16 febbraio al 4 marzo 2025 tutti sono invitati a partecipare alle tante manifestazioni tradizionali che da 130 anni caratterizzano il Carnevale di Ronciglione, uno dei più antichi del Centro Italia e dello Stivale.

Eventi e spettacoli nel Carnevale di Ronciglione 2025

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carnevale di Ronciglione

Eventi 2025 del Carnevale di Ronciglione

A Carnevale Ronciglione si riempie di magia e di un clima di festa che pervade ogni angolo del cuore cittadino, con spettacoli ed eventi imperdibili e per tutti i gusti. Di seguito, quelli che consigliamo di non perdere nei 15 giorni di festeggiamenti che animano questo paese, inserito nel 2023 nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia.

Il Corso di Gala, la parata di carri allegorici

Non sarebbe un vero Carnevale della tradizione senza la sfilata dei colorati e stravaganti carri allegorici. A Ronciglione si chiama Corso di Gala e prevede un tripudio di colori, musica e atmosfere festaiole. Fino al tramonto, le vie rinascimentali e barocche della cittadina vedono elaborati carri allegorici, gruppi in maschera, bande folcloristiche e performance artistiche che intrattengono le migliaia di persone presenti.

I carri del Corso di Gala replicano la sfilata la domenica, in particolare il 16 e 23 febbraio e il 2 marzo 2025. L’ingresso per assistere all’evento è a pagamento (10 euro – troverete tutti i dettagli più in basso nell’articolo).

Corso di Gala, la parata di carri allegorici tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Corso di Gala nel Carnevale di Ronciglione

La parata storica degli Ussari e il Giovedì Grasso

Da non perdere il 16 febbraio (con repliche il 27 febbraio e 4 marzo) la Parata storica degli Ussari. Dalle 15:30, un gruppo di persone vestite con costumi da cavaliere del XIX secolo, mette in scena un’emozionante cavalcata per le vie del paese, rievocando il periodo del dominio francese. La tradizione vuole che tutto sia nato da una leggenda: si racconta che un capitano degli ussari francesi, che si trovava a Ronciglione per difendere lo Stato Pontificio, si fosse innamorato di una bella dama. Così, per pavoneggiarsi davanti ai suoi occhi, decise di sfilare più volte di fronte ai suoi cavalieri. Da qui deriverebbe la tradizione della Parata storica degli Ussari.

Al termine della sfilata, spazio alle danze con il tradizionale Saltarello di Carnevale in Piazza Vittorio Emanuele II° (Piazza della Nave).

Il 27 febbraio è invece il Giovedì Grasso e anche questa giornata riserva uno spettacolo particolare: alle 14.30 il Campanone di Carnevale suona per annunciare il ritorno di Re Carnevale. Successivamente, inizia la follia di Carnevale e le autorità cittadine e del Carnevale consegnano le chiavi della Città di Ronciglione a Re Carnevale, scortati da un gruppo di Ussari.

Parata degli Ussari tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Parata degli Ussari nel Carnevale di Ronciglione

Il Carnevale Jotto, o Sabato Ghiotto

Da non perdere anche il cosiddetto “Sabato Ghiotto” (o “Carnevale Jotto”), l’1 marzo. Tra gli eventi più importanti in questa giornata c’è il Carnival Soap Box Race, una parata di vetture senza motore guidate da persone rigorosamente in maschera, che dalle 15:00 competono per il miglior tempo e per l’originalità sfrecciando per le vie di Ronciglione. Al termine di questa divertente gara, dalle 17:00 inizia il Carnevale Jotto: la giornata dedicata alla gastronomia, durante la quale polentari e fagiolari faranno degustare carne di maiale condita e cotta al forno (porchetta) e tante altre specialità accompagnate dal buon vino, trasformando la piazza in una grande sala da pranzo

Il Lunedì dei Nasi Rossi

Il 3 Marzo è invece il Lunedì dei Nasi Rossi, che porta in scena uno degli eventi più particolari e divertenti del Carnevale: la “Carica dei Nasi Rossi” o “pitalata”. Vestiti con camicioni bianchi, berretti da notte e con i nasi rossi, portano con sé i “pitali”, ovvero vasi da notte in terracotta, che contengono squisiti rigatoni al ragù. Si riversano quindi nella piazza centrale brandendo i loro forchettoni e iniziano così la carica, rincorrendo gli spettatori per offrire loro queste delizie fumanti.

Un’evento divertente e goliardico che è legato ad una leggenda curiosa: la Società dei Nasi Rossi sarebbe nata a seguito di una grossa sbronza di alcuni ronciglionesi, che si sarebbero ritrovati al mattino con il naso rosso e stupendosi di aver utilizzato un vaso da notte (“pitale”) per condire la pasta della cena.

Carica dei Nasi Rossi tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carica dei Nasi Rossi nel Carnevale di Ronciglione

Il Gran Carnevale dei Bambini

Come ogni Carnevale che si rispetti, anche i bambini sono i protagonisti di questa festa colorata all’insegna dell’allegria. Per loro, oltre ai carri e agli altri numerosi eventi segnalati, sono previsti altri appuntamenti speciali. Il 27 febbraio e il 4 marzo, alle ore 16:00, si tiene il Gran Carnevale dei Bambini con le mascherate spontanee, mentre sempre il 27 febbraio è organizzata una grande merenda per tutti i piccoli festeggianti. Inoltre, tutti i bambini potranno incantarsi ammirando anche il Carnival street artist show, il festival degli artisti di strada.

Martedì Grasso con la “morte di Re Carnevale”

Il 4 marzo è il Martedì Grasso. Tra gli eventi da non perdere c’è la rappresentazione della Morte di Re Carnevale e l’apertura del suo testamento, dalle 18:30. Si avvia quindi un corteo funebre con la tradizionale Fiaccolata della “Compagnia della Penitenza” e della “Compagnia della Buona Morte”. In seguito, alle 19:30, è prevista la partenza di Re Carnevale, rappresentato da un grosso pupazzo in cartapesta, che viene innalzato al cielo a bordo di un colorato Globo Aerostatico. Una sfrenata veglia d’addio, con musica, balli in maschera e buon vino conclude i 15 giorni di festeggiamenti del Carnevale di Ronciglione 2025.

Biglietti del Carnevale di Ronciglione

Tra tutti gli eventi in programma nel Carnevale di Ronciglione, il Corso di Gala, ovvero la sfilata dei carri allegorici, è a pagamento. Nelle domeniche 16 e 23 febbraio e 2 marzo 2025, quindi l’ingresso costa 10 euro a persona, ma esistono delle eccezioni. Non pagano il biglietto i minori di 18 anni accompagnati da un maggiorenne (con l’acquisto di almeno un ticket adulto – Pacchetto Famiglia) e le persone con disabilità. Viene specificato, inoltre, che per i bambini fino ai 14 anni l’ingresso è sempre gratuito, sia se accompagnati che non, mentre i ragazzi tra i 15 e i 18 anni non accompagnati devono pagare il biglietto.

Dove comprare il biglietto di entrata al Carnevale di Ronciglione? Il ticket d’ingresso, che include anche un biglietto omaggio della Lotteria del Carnevale, è acquistabile nelle biglietterie situate presso tutte le principali entrate del paese, ovvero:

  • Viale Garibaldi
  • Via S. Giovanni
  • Piazzale Mancini
  • Via Magenta
  • Via Farnesiana
  • Via dell’Ospedale Consorziale

Come raggiungere il Carnevale di Ronciglione

Per raggiungere il Carnevale di Ronciglione si può scegliere di utilizzare i mezzi pubblici oppure l’automobile. Nel primo caso, si può prendere un autobus Cotral dalla stazione di Roma Saxa Rubra, che arriva in paese, oppure un treno fino a Capranica o Viterbo e da lì proseguire in autobus fino a Ronciglione.

In auto, partendo da Roma si prende il GRA e si prende l’uscita 5 in direzione Viterbo, per poi proseguire sulla Cassia. Dopo Monterosi si prende l’incrocio a destra in direzione Nepi e al primo incrocio si svolta a sinistra per la Cassia Cimina in direzione Ronciglione-lago di Vico.

Se si viaggia sull’autostrada A1, invece, si prende l’uscita Magliano Sabina in direzione Civita Castellana e Borghetto. Si prosegue poi per Fabrica di Roma e da lì si gira a sinistra per percorrere la Provinciale Massarella. Arrivati al bivio con la Cassia Cimina, si gira a destra in direzione Ronciglione.

Una volta giunti nel borgo si può lasciare l’auto in una delle aree parcheggio disponibili gratuite, che si trovano in diversi punti: viale 5 Giugno, via dell’Artigianato, Ecocentro, via Caduti di Nassirya, Largo Don Carlo Gnocchi, zona Campo Sportivo, Chianello, via Aldo Moro e piazzale Mancini. Inoltre, dalle seguenti zone parte la navetta gratuita che conduce al centro storico:

  • Zona Artigianale (via dell’artigianato ed Ecocentro), con punto di raccolta al bancomat Banca Lazio Nord (viale 5 giungo);
  • Via Caduti di Nassirya, Largo Don Carlo Gnocchi (zona San Paolo), con punto di raccolta al Parco Giochi adiacente alla caserma dei Carabinieri.

Ogni dettaglio sul Carnevale di Ronciglione è consultabile sul sito web ufficiale dell’evento carnevaledironciglione.org. Pronti alla follia di Carnevale più particolare del Belpaese?

tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carri allegorici durante il Corso di Gala, Carnevale di Ronciglione
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Le maschere di Carnevale italiane: viaggio tra le tradizioni e i personaggi simbolo

L’Italia vanta una tradizione carnevalesca unica, tanto che alcuni Carnevali storici hanno richiesto il riconoscimento a Patrimonio immateriale Unesco. Ogni regione ha dato vita a maschere uniche, legate alla storia, alla cultura e al folklore locale. Queste figure, nate dalla Commedia dell’Arte o dal teatro popolare, non sono semplici costumi, ma veri e propri simboli della società del loro tempo. Dalle calli di Venezia ai vicoli di Napoli, dalle piazze di Bologna ai borghi del Piemonte, ogni maschera racconta uno spaccato di vita, con tratti distintivi nei vestiti, nei comportamenti e nelle celebrazioni a loro dedicate. Pronti a partire per questo viaggio tra le maschere italiane più celebri, regione per regione?

Arlecchino, la maschera di Bergamo

Arlecchino nasce nella Commedia dell’Arte come servitore scaltro e irriverente. Il suo costume a rombi colorati, da cui deriva il nome, rappresenta un abito rattoppato, simbolo della sua origine umile. La maschera nera sul volto richiama invece l’influenza delle maschere veneziane. Arlecchino, con il suo fare disinvolto, incarna l’astuzia e l’allegria, protagonista di burle e giochi di parole. A Bergamo, la sua città d’origine, viene celebrato con spettacoli teatrali e parate specialmente durante il Carnevale.

Nel borgo medievale di Oneta, frazione di San Giovanni Bianco in Val Brembana, si trova il Museo Casa di Arlecchino. Secondo la tradizione, proprio in questo edificio sarebbe nato il personaggio che ha dato origine alla maschera di Arlecchino, un certo Zanni, poi trasferitosi a Venezia in cerca di fortuna. Restaurata tra la fine degli anni ’80 e ’90, la casa è oggi un Museo della Maschera e della Commedia dell’Arte, che ospita rappresentazioni teatrali ed esposizioni dedicate alla figura di Arlecchino e al teatro popolare.

Carnevale a Napoli e il personaggio di Pulcinella

Il Carnevale a Napoli è una delle celebrazioni più vivaci e sentite della città, e Pulcinella è senza dubbio il suo simbolo per eccellenza. Questa maschera, dalle origini antiche, incarna l’anima popolare di Napoli, ed è famosa per la sua astuzia, la sua ironia e la sua capacità di ribaltare ogni situazione. Il suo abito bianco, con ampie maniche e un cappello a punta, abbinato alla maschera nera che copre il volto, rappresenta il contrasto tra la sua natura bonaria e la sua indole sfrontata e opportunista. Pulcinella è la voce del popolo, capace di criticare e sfidare i potenti con sagacia, sempre con un sorriso e una battuta pronta.

Durante il Carnevale, la città di Napoli celebra Pulcinella con una serie di eventi che spaziano dalle sfilate in maschera agli spettacoli di burattini, un vero e proprio omaggio alla tradizione del teatro popolare. I burattini, spesso con protagonista Pulcinella, raccontano storie in cui il personaggio riesce sempre a superare le difficoltà, sia attraverso l’ingegno che con una sana dose di irriverenza. La figura di Pulcinella, in ogni sua variante, trova spazio anche nei tradizionali presepi di San Gregorio Armeno, dove vengono create piccole scene quotidiane o mitiche che vedono protagonista la maschera, in situazioni che variano dalla comicità alla riflessione sociale.

Inoltre, Napoli ospita il Pulcinella Festival, una manifestazione annuale che celebra la maschera partenopea e la sua tradizione, con eventi che includono spettacoli teatrali, performance di burattini, proiezioni e incontri con esperti del settore.

maschere di carnevale

Fonte: iStock

Pulcinella, la maschera di Napoli

Pantalone, la maschera di Venezia

Pantalone è una maschera veneziana che incarna il ricco mercante avaro e brontolone. Vestito di rosso con una lunga zimarra nera, porta una maschera dal lungo naso a becco, la barba lunga e appuntita, un cappello a punta e le tipiche pantofole arricciate sulle punte. Non può assolutamente mancare la borsa contenente il denaro, perché, figura centrale della Commedia dell’Arte, Pantalone simboleggia l’anziano tirchio e spesso raggirato dai più giovani. Durante il Carnevale di Venezia, Pantalone è certamente uno dei protagonisti: appare negli spettacoli teatrali e nelle rievocazioni storiche e la sua figura è spesso riprodotta nelle maschere in vendita nelle botteghe artigianali veneziane.

L’origine del nome della maschera è molto discussa. Alcuni lo fanno risalire a San Pantaleone, patrono di Venezia, altri al termine “pianta-leone”, che indicava l’atto di piantare lo stendardo della Serenissima nei territori conquistati. Un’altra ipotesi è che il nome derivi direttamente dai lunghi pantaloni indossati dal personaggio.

A Bologna, Balanzone è il personaggio parodia degli accademici

Un po’ meno celebre forse, Balanzone è uno dei protagonisti più noti del Carnevale bolognese, una figura che rappresenta il tipico dottore saccente, amante dei discorsi lunghi e pomposi. Con il suo aspetto distintivo, caratterizzato dalla toga nera, simbolo della sua presunta saggezza, e una maschera con baffi pronunciati, incarna il parodistico accademico del XVII secolo. Il nome “Balanzone” è la trasformazione dialettale di “bilancione”, che in italiano significa “bilancia”, un simbolo legato alla Legge e alla giustizia. Questo aspetto si collega alla sua parodia degli accademici e giuristi dell’epoca, che, pur essendo spesso considerati saggi e giusti, venivano ritratti in modo esagerato e ipocrita.

Le sue origini risalgono al 1600, quando la maschera apparve per la prima volta nelle commedie dell’epoca, a rappresentare accademici, giuristi e studiosi dell’Università di Bologna, uno degli atenei più antichi del mondo. La figura di Balanzone è legata anche alla tradizione satirica della città, che negli anni ha reso la sua maschera una protagonista delle rappresentazioni teatrali del Carnevale. Ogni anno, Bologna ospita eventi e spettacoli che celebrano la figura di Balanzone, nei quali la maschera continua a raccontare in chiave ironica le virtù e i vizi degli accademici e della società.

La maschera di Gianduja a Torino

Gianduja è la maschera piemontese per eccellenza, simbolo dell’onestà e dell’allegria contadina. Il suo costume, caratterizzato da una giacca marrone, calzoni gialli, parrucca con codino e tricorno, evoca l’immagine di un uomo semplice, ma arguto e vivace. Nato nel Settecento, Gianduja rappresenta il tipico piemontese bonario, amato per la sua saggezza popolare, il suo spirito allegro e l’attitudine di chi sa divertirsi senza troppo sfarzo. È un personaggio che incarna la genuinità della campagna piemontese, amante del buon vino, dei cibi genuini e, soprattutto, della compagnia. Gianduja, come Balanzone, è un personaggio che vive della tradizione e del folklore della cultura popolare. Il suo nome sembra derivare dalla locuzione piemontese Gioann dla doja, ovvero Giovanni del boccale,  un chiaro riferimento all’amore del personaggio per il vino, specie se rosso. In suo onore, il famoso cioccolatino con nocciole si chiama gianduiotto.

Gianduja ha una connessione profonda con la tradizione del Carnevale di Torino, dove ogni anno viene eletto un personaggio che interpreta questa maschera, spesso accompagnato dalla sua compagna Giacometta. Casa Gianduja, il Museo Teatro delle Marionette e dei Burattini e uno spazio recentemente aperto al pubblico, che ospita al suo interno spazi laboratoriali e didattici per la costruzione e il restauro di marionette e burattini. Il museo vanta una delle collezioni più prestigiose in Italia, la Collezione della Compagnia Marionette Grilli, che conta oltre 20.000 marionette e burattini, coprendo un periodo che va dal XVIII secolo fino ai giorni nostri.

A Firenze con il personaggio di Stenterello

Stenterello è la maschera per eccellenza di Firenze, una figura che nasce tra il Settecento e l’Ottocento come espressione dello spirito popolare della città. Il suo abito, caratterizzato da colori vivaci come l’azzurro e il giallo, e la sua parlantina rapida e vivace, lo rendono un personaggio carico di energia e umorismo.

Stenterello rappresenta il “tipico uomo del popolo” fiorentino: irriverente, arguto, e sempre pronto a usare l’ironia per criticare le ingiustizie sociali e le ipocrisie della società. La sua figura si distingue per la capacità di affrontare temi seri, come le disuguaglianze, con leggerezza e una grande dose di sarcasmo, facendo ridere il pubblico mentre riflette sulle problematiche della vita quotidiana. Stenterello si distingue anche per il suo carattere coraggioso, privo di paura nei confronti dei potenti, un tratto che lo rende un “eroe” in grado di sfidare le autorità attraverso il suo linguaggio schietto e diretto. Le sue battute e le sue storie, che mescolano satire sociali e politica, hanno fatto di lui un simbolo di Firenze, città storicamente legata alla tradizione di spettacoli popolari, come le commedie dell’arte. Il nome deriva dal suo aspetto gracile: un personaggio così magro che pareva, appunto, “cresciuto a stento”.

Ogni anno, il Carnevale fiorentino celebra Stenterello con numerosi spettacoli teatrali e rappresentazioni che lo vedono protagonista e che mescolano comico e riflessione.

Rugantino, la maschera del bullo di Trastevere

Rugantino è la maschera simbolo della città di Roma, incarnazione del carattere vivace e un po’ spavaldo dei romani, con origini intorno alla fine del 1700. La maschera nella sua prima versione indossava i panni del “birro”, la guardia giurata del tempo, con il cappello da gendarme nonostante venisse poi sempre identificato come il capo dei briganti. Col tempo, la maschera ha iniziato a impersonificare il tipico bullo di Trastevere: il nome “Rugantino” infatti deriva dal termine dialettale “ruganza”, che in romanesco indica l’atteggiamento di chi si comporta in modo arrogante, spavaldo, ma anche un po’ presuntuoso. Il suo abbigliamento è altrettanto caratteristico: un gilet rosso, simbolo della sua esuberanza, accompagnato da una camicia bianca e un cappello a tricorno, un mix di eleganza e popolare. Ma Rugantino nasconde un cuore generoso, e spesso finisce per essere vittima delle sue stesse spacconate e delle sue bugie (sa sempre cavarsela però), ed è proprio questa caratteristica che lo rende così umano e vicino al pubblico.

La figura di Rugantino è stata interpretata da molti comici e attori, e ha ancora oggi un forte legame con la commedia e il teatro romano, richiamando alla mente le tipiche rappresentazioni di un tempo, quando le storie di vita quotidiana venivano raccontate con risate, battute sagaci e una buona dose di esagerazione.

A Milano, la maschera di Meneghino

Meneghino è la maschera simbolo di Milano, riconoscibile per la sua schiettezza, l’ironia sottile e lo spirito antifrastico che lo caratterizzano. A differenza di molte altre maschere italiane, Meneghino non indossa una maschera sul volto, un dettaglio che lo rende un personaggio particolare, simbolo della trasparenza e dell’onestà del popolo milanese. Questa sua peculiarità suggerisce la sincerità e l’autenticità del personaggio, che non ha nulla da nascondere. A differenza delle altre maschere della commedia dell’arte, che si sono evolute nel tempo grazie alle interpretazioni improvvisate degli attori, Meneghino venne creato alla fine del XVII secolo per le commedie scritte da Carlo Maria Maggi, con un personaggio già definito nei dettagli, senza spazio per l’improvvisazione degli interpreti.

Il suo costume è semplice e sobrio, composto da una giacca marrone e pantaloni a righe, che riflettono il carattere pragmatista e modesto di Milano, città di lavoro e risparmio. Meneghino d’altronde è un personaggio che spesso si confronta con i potenti, con un atteggiamento di finta umiltà che maschera una grande intelligenza e capacità di argomentare. Con le sue battute e il suo comportamento, si fa portavoce dei temi sociali e delle difficoltà quotidiane dei milanesi, ma sempre con un tono divertente e mai eccessivamente serio.

Durante il Carnevale ambrosiano, come in altre feste popolari, la figura di Meneghino è sempre protagonista, e la sua presenza è celebrata in spettacoli teatrali che mettono in risalto la sua capacità di mescolare critica sociale e allegria.

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I carnevali storici più belli d’Italia

Il Carnevale in Italia non è soltanto una festa, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, all’interno del quale tutti, cittadini e turisti, nazionali ed internazionali, possono scoprire la creatività e le tradizione delle diverse regioni italiane. Un viaggio tra carri allegorici che rappresentano protagonisti anche della storia moderna e maschere storiche, con origini che risalgono addirittura al periodo del Medioevo o del Rinascimento.

Questi eventi continuano ad incantare tutti, dal più grande al più piccolo, per un mix unico di storia e spettacolo. Ma quali sono i carnevali storici più belli d’Italia? È il momento di scoprirlo!

Il Carnevale di Venezia e l’eleganza delle sue maschere

Il Carnevale di Venezia è, probabilmente, quello più iconico e raffinato di tutta Italia. Le origini di questo tradizionale evento risalgono addirittura al Quattordicesimo secolo, quando il Senato della Serenissima, ovvero l’allora governo in carica della città, dichiarò il Carnevale una festa pubblica.

La città di Venezia, inoltre, fa da magica cornice a questo memorabile evento, con i suoi palazzi affacciati sui canali e le calli animate. Uno scenario imperdibile, dove le maschere sono l’elemento centrale tra le vie veneziane e che in antichità riuscivano ad annullare tutte le differenze sociali fra gli abitanti della città lagunare.

Nel 2025 il Carnevale di Venezia si svolgerà dal 14 Febbraio al 4 Marzo 2025, con numerosi eventi. Fra tutti, l’imperdibile ed iconico Volo dell’Angelo, ovvero una figura simbolica che sembra librarsi dal Campanile di San Marco fino alla piazza: è l’evento che apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale di Venezia.

Il Carnevale di Viareggio ed i maestosi carri allegorici

Nella zona della Versilia, in Toscana, si tiene un altro dei più conosciuti Carnevali d’Italia: il Carnevale di Viareggio. Durante questo evento, in onore della tradizione locale, risalente al 1873, sfilano spettacolari carri allegorici. Dei veri e propri giganti di cartapesta che affrontano temi di attualità, come politica, società e cultura, e mescolano sia ironia, che critica. Si tratta, dunque, di una tradizione secolare che prende vita alcuni cittadini, d’accordo tra loro, organizzarono una parata per celebrare il Carnevale con carri decorati. Oggi ogni carro è frutto di lavoro di grandi maestri artigiani, che dedicano interi mesi alla realizzazione.

Nel 2025 il Carnevale di Viareggio si terrà dall’8 febbraio al 4 marzo, con sei Corsi Mascherati che sfileranno e animeranno il lungomare della cittadina toscana, oltre che diversi concerti, spettacoli e punti dove gustare i sapori locali della Versilia.

Carnevale di Ivrea e la storica battaglia delle arance

Il viaggio alla scoperta dei Carnevali storici d’Italia continua in Piemonte, si tratta per la precisione del Carnevale di Ivrea. La città ed i suoi festeggiamenti sono noti in tutto il mondo per la famosa e straordinaria Battaglia delle Arance, un evento unico nel suo genere e che unisce la storia della popolazione locale. Una tradizione che addirittura viene portata avanti, ogni anno, dal Medioevo e nasce con una storica ribellione del popolo di Ivrea contro un tiranno che ne opprimeva la quotidianità e che gli propose una piccola razione di fagioli. A questo punto i cittadini si sarebbero ribellati e avrebbero lanciato tutti questi fagioli in strada in segno di protesta.

Durante il Diciannovesimo secolo venivano lanciati ancora fagioli per ricordare questo avvenimento, ma questa usanza fu sostituita con con quella di lanciare le arance. Quindi, tutti coloro che sono a terra, durante la sfilata del carro, rappresentano i rivoltosi del Medioevo e lanciano il frutto a tutti coloro che sono presenti sul carro.

Il Carnevale 2025 di Ivrea si svolgerà dall’1 al 5 Marzo: periodo durante il quale non perdere assolutamente questo fantastico evento.

Battaglia delle arance del Carnevale di Ivrea, uno degli storici carnevali d'Italia

Fonte: iStock

Battaglia delle Arance del Carnevale di Ivrea

Il Carnevale di Cento

A Cento, in Emilia Romagna, si svolge il celebre Carnevale di Cento, famoso per essere il primo carnevale ad essere gemellato con il bellissimo e famosissimo Carnevale di Rio de Janeiro. Anche questo evento ha origini molto lontane, le quali sembrano risalire al Diciassettesimo secolo, quando il Guercino, famoso pittore, immortalò per la prima volta scene del Carnevale in un suo dipinto.

Cento è famosa per i suoi stupendi carri allegorici, creati nei mesi precedenti da cittadini ed artigiani locali, che competono per il titolo di migliore, tra sfilate, musica e balli vari. Nel 2025 il Carnevale di Cento si tiene ogni dal 16 Febbraio al 16 Marzo, giornata nella quale verrà premiato il carro più bello ed ogni Domenica sarà possibile assistere a diversi eventi. Il costo di ingresso è di 18€ per gli adulti, gratis per tutti i bambini al di sotto dei 120 centimetri di altezza.

Carnevale di Putignano, il più antico d’Europa

La Puglia può vantare di avere il Carnevale più antico d’Europa: si tratta del Carnevale di Putignano, le cui origini risalgono al 1394. Questa festa nasce con il trasferimento delle sacre reliquie di Santo Stefano da Monopoli a Putignano, evento che venne festeggiato con canti e danze dal popolo locale. Da allora, questa festa è crescita ed oggi è diventata un simbolo di allegria e tradizione.

Quest’anno, ovvero durante la a 631° edizione del Carnevale di Putignano, si rende omaggio alla locale “farinella”, un prodotto gastronomico tradizionale locale, e si festeggerà dal 16 Febbraio al 4 Marzo, con eventi principali nelle giornate del 16 e 22 Febbraio e 2 e 4 Marzo, quando sfileranno anche maschere e carri allegorici per le vie cittadine.

Carro allegorico in sfilata durante il Carnevale di Putignano, uno degli storici carnevali d'Italia

Fonte: iStock

Carro allegorico in sfilata al Carnevale di Putignano

Il Carnevale di Fano, il più dolce d’Italia

Ci si sposta poi nelle Marche, dove si festeggia il Carnevale più dolce d’Italia, ovvero il Carnevale di Fano. Questo evento prende questo nome grazie al fatto che dai carri allegorici vengono lanciate migliaia di caramelle e cioccolatini.

Nel 2025 il Carnevale di Fano si terrà nei weekend dal 16 Febbraio al 2 Marzo, dove appunto poter assistere al getto dei dolciumi, oltre che diversi eventi adatti sia a grandi, che bambini, e che rendono questo Carnevale adatto a tutte le famiglie.

Il Carnevale di Acireale, in Sicilia

Il viaggio alla scoperta delle tradizioni italiane prosegue sulle Isole. Si parte dalla Sicilia, dove degno di nota è il Carnevale di Acireale, città che si distingue per la sua splendida architettura barocca. Le prime tracce di questo evento risalgono al Diciassettesimo secolo, quando gli abitanti cominciarono a divertirsi con scherzi e giochi per le strade della città.

Col passare degli anni queste feste si sono evolute e sono stati introdotti i famosi carri allegorici di Acireale, coloratissimo ed infiorati, che rappresentano uno dei motivi principali per cui non perdersi assolutamente l’evento.

Nel 2025 il Carnevale di Acireale si terrà dal 15 Febbraio al 4 Marzo, periodo durante il quale cittadini locali e visitatori potranno assistere a diversi eventi, sia a pagamento, che gratuiti, con le sfilate dei carri allegorici-grotteschi, ma anche mostre dedicate proprio alle maschere, esposizioni di carri in miniatura e tanto altro.

Il Carnevale di Mamoiada e le maschere ancestrali della Sardegna

In Sardegna, invece, si tiene lo storico Carnevale di Mamoiada, un evento famoso in tutto il mondo per le sue maschere ancestrali, ovvero i Mamuthones, che indossano maschere nere di legno e pelli di pecora, e gli Issohadores, che indossano costumi più colorati e guidano la processione. Si tratta di una tradizione molto antica e, probabilmente, di epoca pre-cristiana. Questa festa è legata a rituali agricoli e propiziatori.

Nel 2025 le giornate da non perdere al Carnevale di Mamoiada, sono il 17 gennaio, con i fuochi d’artificio in occasione della festa di Sant’Antonio, la domenica di Carnevale, il 2 marzo, e Martedì grasso, il 4 marzo.

Maschera del Mamuthones, tipica del Carnevale di Mamoiada, uno degli storici carnevali d'Italia

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Maschera del Mamuthones al Carnevale di Mamoiada

Queste feste di Carnevale sono veri e propri patrimoni culturali, che raccontano secoli di storia e tradizione italiana. Si tratta di città che offrono un’esperienza unica e che permettono di immergersi nella cultura italiana.

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Carnevale di Follonica, sfilate, carri e divertimento sul mare della Toscana

Affacciata sul mare e immersa nella Maremma Toscana, Follonica è una meta molto apprezzata per le sue tante bellezze che non sono unicamente legate alla sua costa. Perché questa cittadina conserva anche un’importante storia industriale, inoltre è vicina a una bella e interessante area naturale: il Parco Interprovinciale di Montioni, 7mila metri quadrati di bellezza tra natura e storia di tante epoche differenti.

Insomma, ci sono tante ragioni per visitare Follonica e il suo bel golfo, che si snoda tra Piombino e Punta Ala. Tra queste non può mancare il suo celebre Carnevale, un momento festoso e ricco di appuntamenti per tutti i gusti, capace di incarnare lo spirito leggero e divertente di questo periodo dell’anno.

Tutto quello che c’è da sapere sul Carnevale di Follonica.

Storia del Carnevale di Follonica

È una delle feste più attese dell’anno, stiamo parlando del Carnevale che diventa il protagonista in tante località che punteggiano l’Italia, tutte con le loro tradizioni e peculiarità.

E una delle mete più amate è Follonica che, nei giorni dedicati a questo momento di leggerezza, diventa il luogo da raggiungere per chi è alla ricerca delle risate, del divertimento e dello spirito che incarna il Carnevale.

Qui la tradizione ha preso il via più di un secolo fa, e la storia del Carnevale d Follonica è davvero affascinante. Tutto ha avuto nel 1910: protagonisti di queste giornate erano feste in maschera e veglioni che vedevano il coinvolgimento della comunità.

E così un primo seme di quello che, nel corso del tempo, è diventato un appuntamento sempre più articolato era stato piantato.

È verso gli anni Venti che sono arrivate le sfilate dei carri allegorici trainati da cavalli, con personaggi mascherati, il tutto accompagnato dagli orchestrali e dalla loro musica.

Poi il conflitto ha fermato la festa, ma dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ha ripreso con ancora più vigore ed è nel 1949 che questo appuntamento ha raggiunto il massimo splendore, e nasce il Carnevale Maremmano. Ogni evento ha periodi di alti e bassi, così più tardi e per 17 anni (fino al 1979) c’è stato un momento di pausa.

Dagli anni Ottanta il Carnevale di Follonica è tornato ad attirare tantissime persone per la bellezza dei carri che sfilano per le vie della città e delle tante tradizioni che lo rendono un momento di divertimento e spensieratezza. E trasformando questa bella cittadina di mare nella destinazione ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un appuntamento indimenticabile.

Carri Carnevale di Follonica

Fonte: Associazione Carnevale Follonica

Un carro di una passata edizione del Carnevale di Follonica

Date del Carnevale di Follonica 2025

Ma quando raggiungere questa destinazione festosa nel cuore della Toscana? L’appuntamento più divertente dell’anno dura per un mese, con il fischio di inizio previsto il primo febbraio (sarà presente la banda della città) a partire dalle 16 e fino alle 19.

La conclusione, invece, è in calendario per il 27 febbraio con il Giovedì Grasso. Il programma delle feste è davvero ricco e promette di intrattenere grandi e piccini. Tutto è stato confermato nonostante un incendio abbia creato danni ai carri di due rioni.

Eventi 2025 del Carnevale di Follonica

Un mese ricco di appuntamenti pensati per piacere davvero a tutti: grandi e piccini. Dalle sfilate, ai concerti, senza dimenticare le feste. Il programma del Carnevale in questa cittadina della Maremma Toscana è molto articolato e non c’è giornata in cui non ci sia qualcosa di divertente da fare.

I bozzetti dei carri, che sfileranno per rendere indimenticabili i corsi mascherati, sono già visibili sul sito ufficiale della manifestazione e riescono a restituire un’idea di quanto affascinante sarà poterli ammirare in tutta la loro bellezza dal vivo.

Le quattro sfilate del Carnevale

I corsi mascherati che si terranno a Follonica sono quattro e vanno a scandire tutto il mese di febbraio, sono quasi tutti a calendario la domenica, aspetto che li rende facilmente raggiungibili anche per una gita fuori porta. Le prime tre sfilate si svolgono dalle 14,30 alle 17,30.

L’appuntamento con la prima è per domenica 2 febbraio, si prosegue il 9 con un secondo corteo in cui ammirare maschere e carri, inoltre in questa occasione verrà premiata Miss Carnevale. Domenica 16 la sfilata vedrà la presenza di giurie per i carri e la mascherata.

Il momento più speciale, infine, è quello di sabato 22 febbraio quando va in scena il gran finale con la premiazione del Carnevale 2025 e i fuochi d’artificio. E, oltre al giorno, cambia anche l’orario con la festa in programma dalle 16,45 alle 20.

Concerto, sfilata dei piccoli e Giovedì Grasso

Nel ricco programma del Carnevale di Follonica non mancano altre iniziative. Come il concerto della Filarmonica che si terrà giovedì 6 febbraio alle ore 21.15 presso il Teatro Fonderia Leopolda con la collaborazione della Scuola comunale di Musica. Saranno presenti anche le Reginette dei Rioni.

È in calendario per martedì 11, invece, la sfilata dei piccoli carri che sono stati creati da studentesse e studenti dei due Istituti Comprensivi. Per assistere allo spettacolo l’appuntamento è a partire dalle ore 10. Domenica 23, tra piazza Sivieri, via Roma e via Zara, si svolgerà la Festa di Carnevale in centro in collaborazione con CCN e discoteche. L’orario di inizio è alle 17.

Imperdibile, infine, il Giovedì Grasso che si terrà il 27 febbraio alle 21: si tratta di un Veglione dei rioni del Carnevale in collaborazione con ProLoco e C.R.I.

Gli appuntamenti correlati

Ci sono alcuni appuntamenti correlati a quelli principali. Uno di questi  è programmato dal MeQ, ovvero il Mercato Comunale, che oltre a restare aperto a pranzo nelle tre domeniche di sfilata, sabato 22 organizzerà un veglione mascherato dalle 19.

Inoltre, chi ha il biglietto del Carnevale può entrare gratuitamente al Museo Magma di Follonica. Sono previsti sconti anche per accedere ad altre realtà culturali del territorio come il Parco archeominerario di San Silvestro, del Parco archeologico di Baratti e Populonia e il Museo archeologico di Piombino.

Biglietti del Carnevale di Follonica

Le quattro date previste per le sfilate necessitano di un biglietto. Questo si deve acquistare online (sul sito CiaoTickets) e ha un costo di otto euro per ogni giornata. Non arriva tramite corriere ma è elettronico per cui si può mostrare all’arrivo nella versione digitale, oppure stampare a casa. Come anticipato l’acquisto del biglietto permette di ottenere altri vantaggi.

Come raggiungere il Carnevale di Follonica

Si può arrivare al Carnevale di Follonica sia in automobile, sia in treno. Per chi lo desidera esiste anche un servizio shuttle che prende il via da Grosseto, oppure da Cecina o Massa Marittima e svolge sia l’andata sia il ritorno. Per orari e maggiori informazioni ci sono i siti dedicati.

Follonica, quando andare per Carnevale

Fonte: Associazione Carnevale Follonica

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