Sono 270 i borghi d’Italia che possono vantare la prestigiosa Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano che da 128 anni si prende cura del nostro Paese come bene comune. Un numero altissimo raggiunto grazie a 3 new entry che sono una più bella dell’altra.
Dozza, il borgo da oltre 200 murales
Ad ottenere questo prezioso riconoscimento è stato Dozza in provincia di Bologna, un borgo medievale situato sul crinale di una collina che domina la valle del fiume Sellustra. A sorprendere maggiormente il visitatore è che qui l’arte è parte integrante del paesaggio urbano: oltre 200 murales arredano i muri delle case, le strade e le piazze.
Un vero e proprio museo a cielo aperto dove ammirare opere realizzate da nomi prestigiosi dell’arte contemporanea. E la domanda, giustamente, sorge spontanea: perché Dozza è ricca di graffiti? Non è un fatto casuale, c’è una storia ben precisa: o due anni in questo borgo, durante il mese di settembre degli anni dispari, si svolge la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione nata negli anni sessanta.
Durante i giorni in cui si svolge questo evento, numerosi artisti contemporanei realizzano le loro opere direttamente sui muri delle case. In sostanza, le pareti degli edifici diventano vere e proprie tele per i pittori.
Terminata la manifestazione i murales rimangono al loro posto. Ecco perché con il passare degli anni Dozza è divenuta un vivace museo a cielo aperto.
Ma non è finita qui! Questo bel borgo dell’Emilia-Romagna vanta anche un centro storico con una caratteristica forma a fuso, conservando intatto allo stesso tempo l’originale tessuto edilizio di stampo medioevale.
Bellissima la possente Rocca Sforzesca che si trova in cima al paese e che si armonizza perfettamente con il resto dell’abitato. Imperdibili sono gli appartamenti del piano nobile, il salone, i salottini e le camere da letto, la cucina, le prigioni, le stanze di tortura e i camminamenti sulle torri. Mentre al secondo piano si trovano il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto e la Collezione Mascellani. Nei sotterranei, invece, c’è l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
Stradine e portici di Dozza
Manciano, un’esplosione di natura e storia
L’altro borgo che ha ottenuto la Bandiera Arancione è Manciano in provincia di Grosseto. Ci troviamo, quindi, nella splendida cornice della Maremma Toscana, e perciò anche in prossimità delle famose Terme di Saturnia.
Già questo fa capire che il paese offre una vista meravigliosa su tutta la zona, una panorama che spazia dal mare ai rilievi, dalla vetta dell’Amiata al Lago di Bolsena (situato nella Tuscia Viterbese). Una vista così ampia, variegata ed eccezionale che gli è valsa il soprannome di “Spia della Maremma“.
Il centro storico di Manciano è certamente una tappa imperdibile in cui poter passeggiare tra stretti vicoli impreziositi da pittoresche terrazze cariche di fiori, archi e scorci panoramici che incantano qualsiasi visitatore.
Di particolare interesse, in questo borgo ricco di storia e natura, sono i suoi edifici e monumenti più antichi come la Chiesa di San Leonardo, dedicata al patrono del borgo, la Chiesetta della Santissima Annunziata, appena fuori il centro storico, la Torre dell’Orologio, la Fontana di Piazza Garibaldi, in stile liberty, e la cinta muraria con le sue porte di accesso e le sue antiche torri di avvistamento. Un luogo davvero ricco di tesori da scoprire.
Manciano visto dalla strada
Sasso di Castalda, patrimonio naturalistico incontaminato
L’ultimo borgo che ha ottenuto la prestigiosa Bandiera Arancione è Sasso di Castalda in provincia di Potenza, un luogo che si distingue per essere una delle principali attrattive della Basilicata grazie alla sua bellezza e alla sua tipicità.
Sono diversi gli edifici e i luoghi di interesse, ma tra questi merita una menzione la Chiesa dell’Immacolata Concezione all’interno della quale è possibile ammirare dipinti seicenteschi della Madonna e un bellissimo busto del ‘700 di Sant’Emidio;
Particolarmente suggestive anche le ripide scalette e le caratteristiche casette in pietra arroccate all’ombra di alte rocce, dalle quali scorgere meravigliose vedute sull’irresistibile paesaggio circostante.
Ma l’attrazione per eccellenza di Sasso di Castalda è il “Ponte alla Luna”, un’opera straordinaria inaugurata il 6 aprile del 2017 costituita da due ponti tibetani, tra i più lunghi ed affascinanti di tutto il mondo. Il più breve ha un’altezza inferiore, come se fungesse da prova per testare il coraggio dei viaggiatori, mentre il più lungo è decisamente più impegnativo e adrenalinico.
Un percorso eccezionale e che si sviluppa lungo le sponde del Fosso Arenazzo, ai piedi del caratteristico centro storico che rende questo borgo un territorio incontaminato. Ma la cosa più interessante è che per arrivare al primo ponte tibetano è necessario percorrere i vicoli del borgo stesso: uno scenario incantevole, fiabesco, un vero mix si storia antica e natura.
Una veduta di Sasso di Castalda
Le dichiarazioni degli addetti ai lavori
Sono 3, quindi, i nuovi piccoli borghi eccellenti dell’entroterra italiano che ottengono la prestigiosa Bandiera Arancione, luoghi dove la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica.
Minuti centri che accolgono qualsiasi tipologia di viaggiatore grazie alle comunità ospitali che, con impegno ed entusiasmo, mantengono vive le tradizioni, tutelano il patrimonio locale e animano i territori attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
Del resto, il programma territoriale Bandiere arancioni, in coerenza con i principi sui cui si fonda il TCI, promuove la scoperta di luoghi poco conosciuti del nostro Paese, ma che allo stesso tempo sono di grande pregio. L’obiettivo è anche condurre il viaggiatore a visitare questi posti certamente assaporandoli, ma anche avendone cura proprio proprio perché preziosi.
I borghi che hanno ottenuto questo riconoscimento oggi sono 270 e rappresentano l’8% delle oltre 3.250 candidature analizzate. A tal proposito Isabella Andrighetti, Responsabile Certificazioni e Programmi Territoriali del TCI, ha dichiarato: “Con l’assegnazione di questi tre nuovi riconoscimenti, confermiamo ancora una volta il nostro impegno concreto e continuativo nel prenderci cura dell’Italia come bene comune. Promuoviamo un modello di sviluppo per le aree interne che sia durevole nel tempo, rispettoso dell’ambiente e costruito sul protagonismo delle comunità ospitanti affinché il rilancio del nostro Paese, una volta superate definitivamente le criticità attuali, possa partire proprio da queste piccole realtà eccellenti“.
Non resta che organizzare dei viaggi in Italia, da Nord a Sud, per andare a scoprire queste 3 preziose perle del nostro Paese.
Il meraviglioso Ponte della Luna