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Stanno per riaprire i giardini incantati di Merano

Ci troviamo nel periodo dell’anno più magico e straordinario di sempre, quello in cui il mondo che conosciamo ci regala visioni incredibili che incantano la vista e lasciano senza fiato. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo lento risveglio, trasforma il pianeta che abitiamo nel palcoscenico dei suoi spettacoli più belli.

Fioriscono i prati, i giardini e i viali delle città, e le destinazioni del globo indossano il loro vestito più bello, quello fatto di colori cangianti e brillanti e di profumi che inebriano i sensi. Il miracolo della primavera ha preso vita intorno a noi, è questo il momento perfetto per scoprire e riscoprire il mondo che abitiamo.

Per ammirare le grandi fioriture, e la bellezza messa in scena dalla natura, non abbiamo bisogno di volare dall’altra parte del mondo, perché proprio in Italia esiste un’oasi delle meraviglie che, con la bella stagione, sta per riaprire le sue porte. Stiamo parlando dei Giardini di Castel Trauttmansdorff che, in primavera, sono ancora più spettacolari.

Fiori, profumi e colori tra i giardini delle meraviglie

Mentre le fioriture esplodono intorno a noi, tingendo di meraviglia i paesaggi che ci circondano, un altro miracolo sta prendendo vita nella conca del meranese. All’interno dei Giardini di Sissi, infatti, la primavera è già iniziata, ma bisognerà attendere aprile per poter ammirare lo spettacolo di Madre Natura che, vi anticipiamo, è più straordinario che mai.

L’apertura ufficiale dei giardini è prevista per il 1° aprile, giorno nel quale questa oasi delle meraviglie inaugurerà la stagione 2023 aprendo le porte ai visitatori provenienti da ogni parte del mondo. I numeri anticipano la bellezza dello show visivo: oltre 350000 fiori primaverili, che fanno da contrasto al colore della terra e al verde delle specie esotiche e sempreverdi, accoglieranno gli ospiti nei giardini.

A Trauttmansdorff, infatti, la primavera si trasforma in un tripudio di tinte e colori che abbagliano la vista e la incantano. Tappeti di fiori, composti da migliaia di tulipani, narcisi, ranuncoli e papaveri d’Islanda, appaiono davanti allo sguardo dei visitatori, creando atmosfere incantate e surreali.

Giardini di Castel Trauttmansdorff: i colori e i profumi del parco

Entrando nei Giardini di Castel Trauttmansdorff sarà come fare un viaggio ideale tra le bellezze naturalistiche del mondo. L’esotico Palmeto dell’area, infatti, permetterà ai visitatori di ammirare oltre 90 specie diverse di camelie, incorniciate dalla fioritura delle azalee sempreverdi.

Non mancano ovviamente i tulipani in fiore, che evocano i suggestivi paesaggi sterminati d’Olanda. Con loro anche i ciliegi, che invitano gli ospiti a praticare l’Hanami, la meravigliosa tradizione giapponese che consiste nell’osservazione dei fiori di ciliegio. Alla fine di aprile, invece, toccherà alle peonie a dare spettacolo: più di 80 varietà di questa specie esploderanno in tutta la loro bellezza creando atmosfere colorate, sfarzose e mozzafiato.

Il viaggio all’interno delle meraviglie create da Madre Natura non finisce qui, e ci invita a scoprire il dolce aroma degli agrumi conservati nella Terrazza dei Limoni.

Come e quando visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff

Come abbiamo anticipato, l’apertura dei Giardini di Castel Trauttmansdorff è prevista per il 1° aprile, data che inaugurerà ufficialmente la stagione 2023.

In questa occasione sarà possibile scoprire tutte le fioriture dell’area in autonomia, oppure scegliere di partecipare alle visite guidate per vivere esperienze tematiche e sempre diverse.

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Tour dei più bei castelli di Bolzano e dintorni

Avvolti dalla leggenda, questi castelli meritano una visita in qualsiasi periodo dell’anno. Sono i castelli che si trovano nei dintorni di Bolzano, in Alto Adige. Luoghi che raccontano la storia della regione e anche dell’Italia.

Su tutto il territorio altoatesino se ne contano ben 400, alcuni ancora tali e quali a com’erano un tempo, altri sono solo dei ruderi che richiedono una buona dose d’immaginazione. Molti di questi castelli sono oggi visitabili, altri sono privati. Tutti fanno parte del patrimonio della conca bolzanina e sono importanti testimonianze medievali.

Visitare questi meravigliosi manieri non è solo l’occasione per respirare la cultura e la storia del luogo, ma anche quella di potersi concedere passeggiate all’aria aperta circondati dal silenzio e dai profumi della natura.

Castel-Mareccio

Lo scenografico Castel Mareccio, immerso in un vigneto

I castelli nei dintorni di Bolzano

Tra i castelli da non perdere c’è sicuramente Castel Roncolo detto anche “il maniero illustrato”, in quanto conserva un meraviglioso ciclo di affreschi medievali a soggetto profano. Situato a Nord della città, lo si può raggiungere a piedi percorrendo la verde passeggiata del Lungotalvera oppure in bicicletta, lungo la pista ciclabile.

Tra i castelli meglio conservati c’è anche Castel Mareccio, a ridosso del centro storico e immerso in un vigneto di pregiate uve Lagrein, con un’incantevole vista sul Catinaccio-Rosengarten.

Castel-Roncolo

Castel Roncolo, anche detto “il maniero illustrato”

Arroccato su un promontorio roccioso da cui si gode di un bellissimo panorama sulla piana dell’Adige e sui tetti di Bolzano è Castel Flavon, oggi divenuto un famoso ristorante.

Castello ma anche museo e anche il Castel Firmiano, considerato uno degli emblemi dell’Alto Adige, all’interno del quale è nato l’MMM Messner Mountain Museum Firmian, uno dei sei musei dedicati alla montagna voluti da Reinhold Messner.

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Castel Firmiano ospita l’MMM Messner Museum

Il tour dei castelli

Dal 4 al 6 giugno, per tre giorni si possono visitare i castelli in occasione del tradizionale Castelronda, che prevede un programma di eventi per rivivere le atmosfere del Medioevo. Gruppi altoatesini e provenienti dal resto d’Italia e dall’estero accoglieranno i visitatori in costumi d’epoca e proporranno diverse attività, dai duelli tra cavalieri all’artigianato d’altri tempi, dagli spettacoli col fuoco a quelli dei giullari, dal tradizionale mercato all’investitura dei cavalieri.

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Castel Flavon, sui tetti di Bolzano

Ma soprattutto sono previste visite guidate per scoprire segreti e curiosità. Le tappe di Castelronda 2022 toccheranno Castel Roncolo, il castello icona di Bolzano all’ingresso della Val Sarentino, unico castello completamente integro e ufficialmente visitabile; le rovine di Castel Rafenstein, che sovrasta Bolzano in direzione di San Genesio; le tre antiche residenze aristocratiche nell’Oltradige presso Appiano, ovvero Castel d’Appiano, Castel Boymont e le rovine di Castel Festenstein e infine Castel Trostburg, sopra Ponte Gardena, in Valle Isarco.

Il trekking dei castelli

Castelronda è anche il nome di un itinerario storico lungo 20 chilometri che collega Bolzano, San Genesio e Terlano, lungo una via panoramica ricca di manieri e rovine che si snoda sulle pendici attorno alla città.

Castel-Rafenstein

Le rovine di Castel Rafenstein, noto anche come Castel Sarentino

Comprende sei ore e mezza di cammino (l’intero sentiero è consigliato ad escursionisti allenati, mentre è comunque possibile percorrere solo alcuni tratti a scelta), immersi nel vasto patrimonio culturale del territorio. Un percorso unico e affascinante che abbraccia Bolzano e i suoi dintorni.

Sono cinque i castelli attraversati da questo cammino: Castel Roncolo, Castel Rafenstein o Castel Sarentino, Castel Greifenstein, noto anche come “Castel del Porco” (perché si dice che da qui sia stato lanciato un maiale durante un assedio), le rovine di Helfenberg e Castel Casanova di Terlano.