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Fuga alle terme: benessere e relax da Nord a Sud d’Italia

Ci sono poche cose al mondo che possono dare beneficio e godimento più della sensazione di stare ammollo in acqua calda quando fuori fa freddo (soprattutto dopo una settimana di lavoro). La fuga termale, specialmente in autunno, è un regalo che davvero tutti e tutte si dovrebbero concedere, senza rimandare troppo. Da Nord a Sud, l’Italia vanta un vasto patrimonio termale, con località rinomate che offrono la possibilità di immergersi in trattamenti unici e di godere di paesaggi suggestivi.

Terme di Merano, Alto Adige

Situate nel cuore dell’Alto Adige, le Terme di Merano, a circa 30 km da Bolzano, sono alimentate dall’acqua oligominerale della fonte San Vigilio, riconosciuta per le sue proprietà di cura di dolori muscolari e articolari. Inoltre, grazie al contenuto di radon, l’acqua termale delle Terme Merano produce effetti calmanti e sedativi sul sistema nervoso centrale e periferico.

La struttura, progettata in vetro con vista panoramica sulle Alpi, dispone di 25 piscine distribuite tra aree interne ed esterne, che variano dalla vasca sportiva a quella con acqua salina e alla vasca con acqua di sorgente, per chi cerca un nuoto rigenerante ma anche per chi preferisce rilassarsi. 15 piscine sono interne, illuminate naturalmente da una vetrata mozzafiato e sono aperte tutto l’anno; 11 esterne, alcune delle quali accessibili anche in inverno. In estate, i 52.000 mq del parco termale si rivelano un vero a proprio Paradiso di benessere, con  le piscine circondate dalla natura e il Bio Nature Pool, il laghetto delle ninfee con passerella e il grande prato con Relax Lounge. Da non perdere, anche in inverno, Roof Whirlpool è una vasca idromassaggio all’aperto per un bagno rilassante con vista sulle montagne innevate.

Oltre alle piscine, l’area sauna offre esperienze come il bagno di vapore alle erbe, la Sauna al fieno biologico dell’Alto Adige e le saune finlandesi, con quel calore secco o delicato che contribuisce a migliorare la circolazione, a eliminare le tossine e a favorire il rilassamento profondo. I percorsi possono essere abbinati a trattamenti personalizzati, che utilizzano prodotti locali come il fieno e le mele.

Le piscine sono aperte dalle 9 alle 21; mentre l’area saune dalle 14 alle 21 in settimana e dalle 10 il sabato e i festivi. In inverno l’ingresso giornaliero piscine e sauna costa 39 euro nel fine settimana; 27 euro solo le terme e 19 euro per i bambini dai 4 ai 14 anni. Sono previsti pacchetti per le famiglie e offerte di piscina con brunch o aperitivo.

Terme di Merano

Fonte: Sito Terme di Merano

La struttura, progettata in vetro con vista panoramica sulle Alpi delle Terme di Merano

Le Terme di Comano, Trentino

Le Terme di Comano, tra Riva del Garda e Madonna di Campiglio, sono note fin dall’epoca romana per le proprietà curative delle acque. L’acqua sgorga a 27 gradi, un “farmaco” naturale privo di controindicazioni ed effetti collaterali. In ambito dermatologico, è ideale per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche della pelle come psoriasi e dermatiti; se bevuta, è un valido alleato per tutto l’organismo grazie a un’azione diuretica e depurativa. Respirata sotto forma di vapore, è indicata per la cura e la prevenzione dei disturbi delle alte e basse vie aeree, anche croniche, come sinusiti, riniti allergiche e bronchiti.

Così per godere di questi benefici, nel cuore verde del Trentinoai piedi delle Dolomiti di Brenta, il complesso è nato all’interno di un grande parco naturale di 14 ettari, e oltre alle terme include sentieri rigeneranti e percorsi sensoriali tra laghetti e aree verdi balsamiche, perfetto anche per i bambini. Oltre alle vasche termali, alle saune e aree relax, sono proposti percorsi termali giornalieri comprensivi di cure termali, trattamenti termali estetici, massaggi e nuove esperienze Natural Wellness come il percorso sensoriale, il breatwalking e il forest bathing.

I prezzi variano a seconda del trattamento e del pacchetto: l’ingresso di una intera giornata alla Thermal SPA con wellness lunch costa da 85 euro a persona; tutti i venerdì ingresso intera giornata alla Thermal SPA per 2 persone con wellness lunch ha un prezzo scontato di150 euro a coppia; il percorso antiossidante e antismog per le vie respiratorie costa 40 euro. Come arrivare? Da Trento, le terme sono raggiungibili in circa 40 minuti di auto.

Terme di Comano

Fonte: Grand Hotel Terme di Comano

Le terme di Comano, nel cuore verde del Trentino

Terme di Abano e Montegrotto, Veneto

Nel cuore delle Terme Euganee, le località di Abano e Montegrotto rappresentano uno dei centri termali più grandi d’Europa e tra le più belle del Veneto, con 100 stabilimenti termali per svariate terapie e cure naturali e 240 piscine interne ed esterne, dalle più piccole per un semplice bagno alle più esclusive, per una proposta di relax e benessere davvero varie e per tutti i gusti.

L’acqua utilizzata da tutti gli stabilimenti in realtà nasce sui Monti Lessini, nelle Prealpi Venete: le spaccature delle rocce calcaree di questi monti consentono all’acqua di scendere in profondità e di creare un fiume sotterraneo che scorre in direzione mare, scaldandosi e raccogliendo sali minerali. Dove questo corso di acqua calda incontra i colli di Padova, le acque riemergono rapidamente in superficie sgorgando da piccole faglie rocciose, a una temperatura di 87°, che viene raffreddata a temperature variabili tra i 32 e i 36° per essere utilizzata nelle piscine e nelle terapie. Le acque salsobromoiodiche, dalle riconosciute proprietà terapeutiche, sono utilizzate per trattamenti contro reumatismi, dolori muscolari e problemi respiratori, oltre che come fonte green con cui gli hotel si scaldano da decenni. Non solo acqua termale perché Abano e Montegrotto sono  rinomati anche per i fanghi DOC certificati, ottenuti con acqua termale, argilla, humus e una microalga unica al mondo e brevettati a livello europeo.

Tutte le strutture della zona, facilmente raggiungibili da Padova, hanno un’area termale o Spa, alcune accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale, altri come centri di benessere privati per il turismo. I prezzi ovviamente cambiano a seconda della struttura e dei servizi, ma la scelta è così tanto varia da accontentare tutti, famiglie con bambini incluse!

Terme di Salsomaggiore, Emilia Romagna

Le Terme di Salsomaggiore, situate in provincia di Parma e facilmente raggiungibili sia in auto che in treno, sono celebri per l’uso delle acque salsobromoiodiche, rinomate fin dall’epoca romana per le loro proprietà curative. Queste acque ad alta concentrazione salina sono particolarmente indicate per terapie che includono inalazioni, fangoterapia e balneoterapia, e danno beneficio a chi soffre di disturbi respiratori, dolori articolari e insufficienza venosa. Le Terme di Salsomaggiore e di Tabiano sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, con l’INPS e con l’INAIL ed è sufficiente prenotarsi con una impegnativa del medico curante.

Il vicino Centro Benessere Berzieri (oggi chiuso per ristrutturazione), in stile Liberty e decorato dall’artista Galileo Chini, è un gioiello architettonico e propone percorsi idroterapici, vasche aromaterapiche e aree per trattamenti individuali e di coppia, ideali per chi cerca un’esperienza immersiva e rigenerante. Ci sono poi diversi hotel con area Spa e benessere a disposizione degli ospiti e degli esterni. Ad esempio il Grand Hotel Salsomaggiore offre una postazione circolare con acqua termale, vasca con acqua salata e vasca idromassaggio con acqua dolce, percorso Kneipp, bagno turco, sauna finlandese 90°, Bio sauna, docce emozionali, cascata di ghiaccio, bucket shower (doccia a secchio), stanza del sale dell’Himalaya, area relax e tisaneria. (45 euro per 2 ore, 75 euro il giornaliero).

Poretta, Salsomaggiore, Castel S.Pietro e Cervia in Emilia Romagna

Fonte: iStock

Le Terme di Salsomaggiore sono rinomate fin dall’epoca romana per le loro proprietà curative

Ròseo Euroterme Wellness Resort, Emilia Romagna

Al Ròseo Euroterme Wellness Resort, struttura termale-alberghiera accreditata in Prima Super, immersa nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a Bagno di Romagna, le proprietà terapeutiche delle acque termali aiutano a difendersi dai comuni raffreddori e bronchiti così come dall’inquinamento atmosferico.

Un team di specialisti e qualificati operatori termali propone trattamenti e servizi mirati, dalla fangoterapia alla fisiokinesi, ma già solo con il bagno nelle piscine saranno visibili gli effetti benefici di queste acque termali che sgorgano naturalmente a 45° alla sorgente, dall’azione lenitiva e ristrutturante per la pelle. Per una totale rigenerazione di anima e corpo, il percorso nella SPA propone la doccia calda agli aromi tropicali, la sauna finlandese e la refrigerazione nel pozzo ghiacciato, oltre a bagno turco, percorso Kneipp e la stanza del sale per i momenti di relax. Mentre il Centro Benessere offre un’ampia gamma di trattamenti beauty e massaggi con oli ed essenze naturali, acqua e fanghi termali. In base alle esigenze e obiettivi personali è possibile studiare e programmare percorsi ad hoc.

L‘ingresso alle piscine è aperto anche ai bambini e ha un costo a seconda della durata (c’è la possibilità anche dell’ingresso serale): 22 euro un’ora nel fine settimana, 59 euro per 4 ore. Sono proposti poi pacchetti con percorsi e trattamenti.

Terme Emilia Romagna

Fonte: Ròseo Euroterme Wellness Resort

Ròseo Euroterme Wellness Resort, nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a Bagno di Romagna

Terme di Montecatini, Toscana

Le Terme di Montecatini, nel cuore della Toscana, rappresentano una delle mete termali più storiche e apprezzate d’Italia. Le proprietà delle loro acque, che sgorgano naturalmente da sorgenti profonde fino a 80 metri, sono note per i benefici depurativi e digestivi, ideali per chi cerca sollievo da problemi gastrointestinali o per chi desidera migliorare il funzionamento del fegato. Montecatini, nelle sue eleganti architetture senza tempo, propone percorsi terapeutici mirati alla rigenerazione dell’organismo, con trattamenti che si basano proprio sull’assunzione delle acque termali.

Il Parco Termale, esteso su una vasta area verde, ospita edifici di grande pregio artistico, come lo stabilimento Tettuccio e il Salone Regina. Qui si trovano diverse fontane monumentali, punti di prelievo dell’acqua termale e spazi per rilassanti passeggiate nei giardini curati in ogni minimo dettaglio, perché il benessere comincia anche dalla vista del bello.

Oltre ai classici trattamenti termali, come bagni e fanghi, le Terme di Montecatini propongono un’ampia gamma di servizi per il relax e la salute, alcuni convenzionati e con medici professionisti a disposizione. Tra i trattamenti più popolari figurano la balneoterapia, che combina l’azione delle acque con tecniche di massaggio subacqueo, e le inalazioni, efficaci per il trattamento di disturbi respiratori. Non mancano però le cure estetiche e i percorsi benessere, pensati per chi desidera unire i benefici delle acque termali a momenti di relax e rigenerazione psicofisica​.

Montecatini è comodamente raggiungibile in treno o in auto, trovandosi a circa 50 km da Firenze.

terme montecatini

Fonte: iStock

Le Terme di Montecatini rappresentano una delle mete termali più storiche e apprezzate d’Italia

Terme di Fiuggi, Lazio

Le Terme di Fiuggi, a 90 km da  Roma, sono famose per le proprietà curative dell’acqua, che nasce dai Monti Ernici e attraversa strati di rocce vulcaniche, conferendole qualità depurative. Quest’acqua, già nota nel Medioevo e utilizzata da personaggi storici come Michelangelo e Papa Bonifacio VIII, ha effetti benefici principalmente per l’apparato urinario, favorendo l’eliminazione di calcoli e tossine. La sua composizione minerale è ideale per trattamenti di purificazione del corpo e per il benessere generale.

Il complesso termale si suddivide in due stabilimenti principali: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana. La Fonte Bonifacio VIII, costruita in stile Liberty agli inizi del XX secolo e ristrutturata negli anni ’60, è dedicata alle cure vere e proprie, praticate solitamente la mattina a digiuno per massimizzare i benefici. Questo stabilimento ospita un vasto spazio immerso nel verde, con fontanelle da cui accedere all’acqua direttamente.

La Fonte Anticolana, inaugurata negli anni ’20 e chiamata anche “Fonte Nuova”, è aperta dalla primavera all’autunno e offre un contesto rilassante, con ampi giardini e spazi per il tempo libero, tra cui campi sportivi e aree giochi. Qui si trovano anche il centro inalazioni e il centro di fisioterapia, dove sono disponibili vari trattamenti come massoterapia, linfodrenaggio e shiatsu.

Sono diversi nei dintorni gli hotel che hanno a disposizione centro benessere e spa a cui accedere anche solo in giornata.

Le terme di Viterbo, Lazio

Viterbo, conosciuta come la “Città dei Papi,” è famosa anche per le sue terme, che rappresentano un’importante attrazione per i turisti in cerca di benessere. Le Terme dei Papi, situate a pochi chilometri dal centro città, offrono piscine termali immerse nella natura, con acque sulfuree a una temperatura che raggiunge i 58°C. Queste acque sono rinomate per le loro proprietà terapeutiche, particolarmente efficaci per problemi respiratori e dermatologici. Oltre alle piscine, ci sono le bellissime grotte naturali di calore e vapore e diversi altri trattamenti per la cura e il benessere del corpo.

Sono diverse però le terme di Viterbo, anche libere. Il Parco del Bullicame, citato da Dante nella Divina Commedia, è una delle aree termali più celebri del viterbese, famosa per le sue sorgenti storiche. Oggi il parco è recintato e custodito, garantendo la tutela del cratere termale, dal quale sgorgano acqua e fango. L’accesso è libero durante gli orari di apertura, ma la vasca del cratere è visibile solo attraverso una protezione in plexiglass. Vicino al cratere si trovano due vasche riscaldate a 55 °C.

Le Piscine Carletti, situate a due chilometri dal centro di Viterbo, offrono una grande piscina con acqua termale a 58 °C, adatta per nuotare. Inoltre, è possibile utilizzare fango bianco per trattamenti naturali. Dopo un bagno, i visitatori possono gustare piatti tipici locali, come l’Acquacotta e la Panzanella, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza termale.

Terme di Caramanico, Abruzzo

Le Terme di Caramanico in Abruzzo, situate tra le valli dell’Orta e dell’Orfento all’interno del Parco Nazionale della Majella, sono un’importante destinazione per chi cerca benessere e relax in un contesto naturale unico, anche se poco conosciute. Fondate ufficialmente nel 1901, queste terme vantano una lunga tradizione risalente al 1500, quando furono notate per le proprietà terapeutiche delle acque solforose della sorgente “della Zolfanina”. Oggi, le terme offrono diversi trattamenti grazie a tre sorgenti principali, “La Salute”, “Gisella” e “Pisciarello”, che contengono minerali benefici, tra cui zolfo e bicarbonato. Questi minerali sono noti per migliorare le problematiche respiratorie, dermatologiche, muscolari e digestive, oltre a offrire un effetto diuretico e antinfiammatorio. L’offerta delle Terme di Caramanico spazia cure inalatorie, cure fangoterapiche e cure idropiniche, con trattamenti personalizzati per adulti e bambini.

Caramanico, inserito nei Borghi più belli d’Italia, è facilmente raggiungibile in auto da Pescara, distante circa un’ora, o da L’Aquila, a poco più di un’ora e mezza.

Terme di Ischia, Campania

Le terme di Ischia sono una delle principali attrazioni dell’isola, rinomate per le loro proprietà curative e il benessere che offrono ai visitatori. Ischia vanta numerosi parchi termali, che combinano piscine di acqua termale a diverse temperature, saune, aree relax e trattamenti benessere. Tra i più noti ci sono i Giardini Poseidon e il Parco Termale Negombo.

I Giardini Poseidon, situati nella splendida Baia di Citara, sono il più grande parco termale dell’isola, con oltre venti piscine, alcune delle quali utilizzano acqua di mare. Qui i visitatori possono godere di una vasta gamma di servizi, tra cui aree per il benessere, una spiaggia privata e vari punti di ristoro. Il parco è particolarmente apprezzato per la pulizia e la bellezza dei suoi giardini​.

Il Parco Termale Negombo, invece, si trova nella Baia di San Montano e offre un’atmosfera più intima, con numerose aree ombreggiate e una varietà di trattamenti termali. Questo parco è famoso per le sue cascate, le grotte vulcaniche e un’ampia gamma di piscine termali, ideali per il relax e il benessere​. Ci sono anche terme storiche come le Terme di Cavascura, che sfruttano grotte naturali per creare un’esperienza unica, con acque calde e fanghi terapeutici​. Per chi ama le terme libere, la Baia di Sorgeto è un autentico parco termale naturale, dove l’acqua calda, che raggiunge circa i 37°C, si mescola con l’acqua fredda e salata del mare. Questa suggestiva caletta, incastonata tra pareti rocciose, è accessibile gratuitamente durante tutto l’anno e offre un’esperienza magica, soprattutto al tramonto.

Terme a Ischia

Fonte: iStock

Caratteristica cascata nelle sorgenti termali dell’isola di Ischia

Terme di Pré Saint Didier, Valle d’Aosta

In Valle d’Aosta, le Terme di Pré Saint Didier, inaugurate nel 2005, sono situate in un elegante palazzo ottocentesco, che offre una vista mozzafiato sulla catena del Monte Bianco. Questo centro benessere è un luogo ideale per vivere momenti magici, unendo l’esperienza delle acque termali con la bellezza della montagna. I visitatori possono immergersi nelle vasche sensoriali all’aperto, godendo dell’abbraccio della neve in inverno e del verde della natura in estate.

Con una superficie interna di 3.178 mq e una esterna di 700 mq, il centro offre oltre 40 pratiche benessere. Tra le esperienze da non perdere ci sono le cascate tonificanti, idromassaggi, stanze del sale, e percorsi Kneipp. La Sauna Chalet è una sauna panoramica con arredi d’antan che evocano l’antica tradizione sciistica delle piste del Monte Bianco.

In aggiunta ai trattamenti benessere, gli ospiti possono gustare un Wellness Lunch ricco di delizie gastronomiche e partecipare a un aperitivo serale in accappatoio. Per un ulteriore momento di relax, il nuovo Salon de Sapins invita a vivere l’atmosfera dei boschi della Val Veny su una rete sospesa, rendendo il soggiorno ancora più divertente e rigenerante.

Le terme si trovano a 10 km da Courmayeur, facilmente raggiungibili in auto, e sono aperte tutto l’anno e tutti i giorni dalle 9 alle 22 (fino alle 23 il venerdì e sabato). Il costo dell’ingresso giornaliero senza limiti è di 60 euro. Per chi desidera un’esperienza più breve, il percorso dalle 12.30 alle 15 ha un prezzo di 42 euro; mentre dalle 17 costa 48 euro. Infine, il relax serale sotto le stelle, a partire dalle 19.30, è disponibile per 42 euro. Ovviamente sono disponibili diversi pacchetti con aperitivo e pranzo o  con trattamenti specifici e massaggi.

terme Valle d'Aosta

Fonte: Terme di Pré Saint Didier

Le Terme di Pré Saint Didier con vista sulla catena del Monte Rosa

Per una fuga wild, le terme libere della Toscana

Quando si parla di terme libere in Toscana, le Cascate del Mulino a Saturnia sono sicuramente le più celebri. Situate in provincia di Grosseto, queste cascate naturali sono alimentate dal torrente Gorello, la cui acqua termale di origine vulcanica scorre a una temperatura costante di 37,5°C. La presenza di plancton termale conferisce all’acqua proprietà benefiche per la pelle e per il sistema digestivo e circolatorio. Gli abitanti e i visitatori possono immergersi in vasche naturali di diverse dimensioni e temperature, creando un’esperienza di benessere unica.

Non lontano da Saturnia, si trovano i Bagni di Petriolo, che offrono un’alternativa meno affollata. Queste terme, caratterizzate da acque saline che sgorgano a 43°C, permettono di creare vasche personalizzate mescolando l’acqua calda delle sorgenti con quella fredda del fiume Farma. Infine, le terme di San Filippo, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, offrono un’esperienza immersa nella natura, con cascate e vasche termali circondate da un paesaggio incantevole e calcareo.

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Bolzano, la città della musica

L’hanno chiamata in tanti modi: la città dove si vive meglio, la città sostenibile, la città dei fiori, delle montagne e dei mercatini di Natale… ma sapevate che Bolzano è anche la città della musica? Proprio nel 2023, è stata designata Città creativa della musica UNESCO, un prestigioso riconoscimento che ha alla base il forte legame, forse ancora poco noto ai più, che questa città ha con la musica.

Bolzano e la musica, una storia di secoli

Di qui passò Mozart

Ancora oggi si racconta di quando un piccolo genio della musica dal nome di Wolfgang Amadeus Mozart alloggiava in una taverna alle (allora) porte della città insieme al padre, diretto verso i teatri più importanti d’Italia dove veniva chiamato a esibirsi. Ed è un vanto, qui, nel 1772, che, proprio durante una delle sue tappe bolzanine diretto a Milano per la prima di “Lucio Silla”, arrabbiato per il tempo pessimo e per la disagevole accoglienza, si consolò componendo nientemeno che il quartetto KV 155, anche noto come “Quartetto Bolzano”, inserito, poi, fra i sei “Quartetti milanesi”.

Oggi, la locanda alle porte di Bolzano dove era solito fermarsi Mozart, così come la maggior parte dei viandanti e dei commercianti che passavano di qua, è la Locanda al sole che si trova nella centralissima piazza Erbe, famosa per ospitare ancora oggi ogni mattina le bancarelle del mercato e per essere uno dei luoghi più frequentati di Bolzano. Oggi sul lato della piazza c’è una bella fontana, la Fontana di Nettuno, super fotografata da tutti i turisti, ma allora era il luogo della gogna pubblica che stava, appunto, appena fuori città.

Nonostante Mozart non fosse un grande fan di Bolzano – pare perché nessuno lo invitò mai a esibirsi – la città gli è, invece, molto riconoscente tanto che Palazzo Toggenburg, un palazzo medievale, Bene del FAI, nascosto da una recinzione, circondato da un bellissimo parco barocco di piante secolari con fontane e statue del ‘700, conserva un archivio di spartiti, tra cui l’originale del Requiem di Mozart. Ma il compositore salisburghese non è l’unico musicista di una certa fama a essere legato a Bolzano.

Walther von der Vogelweide e la statua a lui dedicata

Il primo di cui si hanno tracce è ricordato addirittura con una statua scolpita nel pregiatissimo marmo bianco di Lasa che svetta nella centralissima piazza Walther (quella dei mercatini di Natale, per intenderci). Si tratta del poeta cantore più famoso di tutto il territorio, un menestrello di nome Walther von der Vogelweide al servizio di Federico II che, a cavallo tra il 1200 e il 1300, andava a cantare storie di amore e libertà di castello in castello.

La musica del Duomo di Bolzano

Un ruolo importante nella diffusione della musica l’ebbe, comunque, già nel Medioevo il Duomo di Bolzano, anche chiamato chiesa di Santa Maria Assunta, concattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone, che fu fondato nel 1100 e che aveva un ruolo di promotore della musica sacra. E l’ebbero anche i ricchi mercanti della città – Bolzano era una città di passaggio tra Nord con Sud Europa ed era una città di grande mercato – che erano soliti costruire delle sale concerto nelle proprie case dove ospitare artisti, musicisti e organizzare concerti privati. Per comprendere la bellezza di queste sale della musica basta visitare Palazzo Menz, lungo via della Mostra, dietro piazza Walther, che oggi è sede di un negozio di abbigliamento, ma che al primo piano, aperto a tutti negli orari del negozio ovviamente, ha una spettacolare sala affrescata, opera di un artista della scuola del Tiepolo.

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Fonte: 123RF

La centralissima piazza Walther a Bolzano

I salotti musicali di Claudia de Medici

Una figura femminile è all’origine della diffusione di questi salotti musicali e si tratta di Claudia de Medici, moglie dell’arciduca Leopoldo V d’Austria, arciduchessa d’Austria e contessa di Tirolo, che volle far costruire da un architetto italiano Palazzo Mercantile, dove istituire l’ufficio del magistrato mercantile, il quale aveva il compito di risolvere tutte le questioni relative al mercato e decidere eventuali controversie sorte tra mercanti. Questo edificio è ancora oggi ben riconoscibile a Bolzano per essere l’unico con un balcone all’aperto anziché con un erker, quella finestra chiusa che sporge dalla facciata di un edificio e che consentiva di ammirare il passaggio senza essere esposti alle temperature rigide invernali. La stessa arciduchessa fu la prima a decidere di organizzare dei concerti nel palazzo grazie ai proventi del mercato.

Bolzano e la musica oggi

E la musica è tutt’oggi protagonista della scena bolzanina. Tantissimi sono gli eventi musicali che vengono organizzati in città tutto l’anno e che hanno contribuito alla nomina di città creativa della musica da parte dell’UNESCO.

Il Conservatorio di Bolzano

Il Conservatorio di Bolzano, per esempio, oggi è uno dei più importanti d’Italia, tanto che a studiarvi arrivano giovani da ogni parte del mondo. Dalla Cina, per esempio, vengono soprattutto per imparare il piano e il canto, ma nei corridoi si sentono parlare tutte le lingue, oltre al tedesco ovviamente, parlato dagli abitanti di Bolzano. Intitolato al compositore cinquecentesco Claudio Monteverdi, ha sede in quello che un tempo era il convento dei domenicani. Del convento, infatti, ha mantenuto il bellissimo chiostro che sfoggia splendidi affreschi che meritano di essere preservati e dove, d’estate, ma anche nel periodo dell’Avvento e il 1° maggio, in occasione del mercato dei fiori, gli studenti si esibiscono in concerti aperti a tutti.

La Società dei concerti, che ha sede proprio qui nel Conservatorio, tiene concerti di musica da camera con un regolare calendario e ha un’offerta di alta qualità rivolta a un pubblico maturo. Già negli Anni ’50, il Conservatorio bolzanino aveva una fama che superava anche i confini nazionali. Per dare un’idea di quel periodo basta ricordare la nascita, nel 1959, del Concorso pianistico Busoni, promosso da Benedetto Michelangeli che insegnò al Conservatorio per una decina d’anni. Ferruccio Busoni era un bambino prodigio – il primo concerto lo tenne all’età di sette anni – che, di passaggio a Bolzano, venne invitato a esibirsi in un concerto di pianoforte nel salone delle feste del Palazzo Mercantile. Così, ogni due anni, grazie al “Busoni”, d’estate la città si anima di artisti, di musicofili, critici e, di conseguenza, di turisti che rendono particolarmente vivace il clima culturale bolzanino, tanto più che i concerti si svolgono in diversi luoghi sparsi in città.

Il Teatro Verdi

E di luoghi dove ascoltare musica a Bolzano ce ne sono diversi. Se d’inverno, visto il freddo alpino (essendo in una conca circondata dalle montagne, Bolzano è freddissima d’inverno e caldissima d’estate), si tende a cercare location al chiuso, d’estate, come abbiamo visto, molti concerti si tengono all’aperto. Oltre al Conservatorio, infatti, si può prenotare una poltrona per uno spettacolo al Teatro Verdi, un teatro piuttosto recente, inaugurato nel 1999, dove ci sono rappresentazioni di opere contemporanee. D’estate, ospita la Gustav Mahler Junghen orchestra con musicisti che arrivano dall’Europa dell’Est. Questa collaborazione è nata nel 1984 grazie a Claudio Abbado, il celebre direttore d’orchestra, come European Community Youth Orchestra (dovevano farla a Sarajevo ma poi è scoppiata la guerra). Ma vi si tengono concerti per tutta l’estate ed è aperto per i corsi che servono per essere ammessi alla scuola di musica.

Il Carambolage

Si può ascoltare buona musica anche al Carambolage, un piccolo teatro nato nel 1996 all’interno della cantina a volta di un magazzino di ferramenta nel cuore della città vecchia, dove fanno spettacoli in lingua tedesca e concerti jazz. Fin dall’inizio, sul suo palcoscenico si sono avvicendate rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Ogni stagione organizza un centinaio di rappresentazioni.

Il Parkhotel Laurin

Proprio per via della musica (ma non solo), molti personaggi del panorama musicale internazionale fanno tappa, per dovere o per piacere, a Bolzano e molti sono degli habitué del Parkhotel Laurin, una delle icone della città, un hotel in stile Liberty, ma anche e soprattutto luogo d’incontro, ubicato a due passi dalla stazione ferroviaria di Bolzano e immenso in un vasto parco con piscina e, presto, una spa. Tra gli ospiti fissi ci sono Chuck Berry, Vasco Rossi e molti altri. L’hotel organizza, non soltanto per gli ospiti ma per tutti, eventi musicali, aperitivi jazz, musica live e concerti tutto l’anno.

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Fonte: Ufficio stampa

Gli eventi nel giardino del Parkhotel Laurin a Bolzano

D’estate si può stare all’aperto nel giardino tra le opere d’arte di artisti contemporanei (in tutto l’hotel se ne contano circa 200), mentre quando arriva il freddo ci si ritira nei saloni affrescati del bellissimo palazzo che ospita l’hotel. Da ottobre a maggio ospita ogni venerdì concerti intitolati “All That Music”, quest’anno giunti al 30° anniversario, a suon di musica jazz, soul, swing, blues, mentre ogni sabato serate di Live Piano Music. Invece, durante il periodo dell’Avvento si tengono dei suggestivi concerti gospel con gruppi musicali che arrivano dagli Usa. Per chi visita Bolzano in occasione dei mercatini di Natale è un appuntamento serale da non perdere.

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I 5 luoghi da non perdere a Bolzano e dintorni

Bolzano è una città che riserva sempre grandi sorprese, mentre i suoi dintorni offrono infinite opportunità per una fuga nella natura in uno dei luoghi più belli al mondo: le Dolomiti. Organizzare un viaggio in questa zona del Trentino-Alto Adige significa vivere un itinerario completo tra cultura, natura e design, respirando l’aria a pieni polmoni e stimolando la nostra voglia di scoperta a spasso tra castelli, laghi dai colori arcobaleno e montagne in un mix perfetto tra sport, benessere ed esplorazione urbana.

Qui si parlano due lingue, l’italiano e il tedesco, e grazie alla sua alta qualità della vita ha raggiunto il podio nelle varie classifiche delle migliori città dove vivere in Italia. Le cose da vedere a Bolzano e nei dintorni sono tante ma, se avete poco tempo per visitarla, magari un solo weekend, abbiamo selezionato i 5 luoghi assolutamente da non perdere.

Il Duomo di Bolzano

Se dovessimo scegliere un luogo in grado di racchiudere le due anime di Bolzano, quella italiana e quella tedesca, questo sarebbe sicuramente il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, chiamato anche Dom Maria Himmelfahrt o Propsteipfarrkirche Bozen. Epicentro spirituale della città, è incastonato nella frequentatissima Piazza Walther e unisce magistralmente due stili: quello romano e quello gotico. A completare la struttura ci sono il tetto, le cui piastrelle riflettono colorazioni vivaci tendenti al verde e all’oro, e il marmo di colore rosso e giallo che compone l’edificio, proveniente dalla Bassa Atesina e dalla Val Gardena.

Nato come chiesa paleocristiana, nel corso dei secoli il Duomo ha cambiato spesso il suo aspetto. Quello che possiamo ammirare oggi, infatti, è il frutto di tutta una serie di lavori svolti nel periodo compreso tra il XV e il XVI secolo. Al suo interno potete visitare anche un museo dedicato alle arti sacre risalenti all’età barocca e provenienti da tutto il Tirolo.

Duomo Bolzano

Fonte: iStock

Il Duomo di Bolzano

Castel Mareccio

Dopo aver esplorato il centro di Bolzano, lasciatevi avvolgere dal fascino storico dei suoi dintorni. Tra i cinque luoghi da non perdere rientra sicuramente Castel Mareccio, un’antica costruzione posizionata in uno splendido vigneto. Residenza tipicamente rinascimentale, il castello viene impiegato anche come location d’eccezione per l’organizzazione di eventi.

Fu menzionato per la prima volta nel XIII secolo e restò di proprietà dei di Mareccio (da qui il nome arrivato a noi) fino alla metà del XV secolo, quando passò alla famiglia Römer. Il castello venne ampliato diventando un punto di riferimento per i nobili che avevano aderito al credo protestante. Dopo svariati passaggi di proprietà, oggi è gestito dalla Fondazione Castelli di Bolzano che permette ai visitatori di scoprirlo nelle giornate in cui non sono presenti eventi o manifestazioni. Per aiutarvi nell’organizzazione della vostra visita, nel sito ufficiale troverete un calendario con tutte le date disponibili.

Castel Mareccio

Fonte: iStock

Lo splendido Castel Mareccio

Il lago di Carezza

Forse uno dei luoghi più fotografati e postati su Instagram, il lago di Carezza è un gioiellino da vedere almeno una volta nella vita, magari di prima mattina per evitare la folla. Su questo specchio d’acqua dalle diverse tonalità che variano tra il turchese e il verde smeraldo si riflettono le vette frastagliate delle Dolomiti. Situato in Val d’Ega, a pochi chilometri di distanza da Nova Levante, viene chiamato “Lec de Ergobando” in ladino, che significa ‘Lago dell’Arcobaleno‘, ed è raggiungibile sia con l’auto che con i mezzi pubblici.

Una volta arrivati potete passeggiare lungo il percorso circolare che affianca il lago e che, in più o meno 20 minuti, vi permetterà di ammirarlo da prospettive sempre diverse. Da qui partono anche tantissimi sentieri di trekking, quindi potete optare per inserire il lago di Carezza come tappa durante una giornata dedicata alle attività all’aria aperta.

Lago di Carezza

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Riflesso delle Dolomiti sul lago di Carezza

La Funivia del Renon

State cercando la location perfetta dalla quale ammirare un panorama mozzafiato? Allora la vostra destinazione è la Funivia del Renon! Tutti i giorni, questa famosa funivia green e senza emissioni, parte da Bolzano per raggiungere i 1.227 metri di Soprabolzano regalando una salita panoramica con vista sulla conca bolzanina e sulle guglie dello Sciliar e del Catinaccio. Le cabine, inoltre, sono molto spaziose e permettono ai visitatori di portare con sé anche biciclette e passeggini.

Arrivati a Soprabolzano, sul soleggiato Altopiano del Renon, vi aspettano tantissime escursioni per godervi il magnifico paesaggio naturale tipico di questa zona. Se invece preferite una giornata tranquilla e all’insegna del comfort, salite sul trenino del Renon: la linea ferroviaria risale alla Belle Époque e vi porterà dalla località di Collalbo a Soprabolzano. In questa zona potete ammirare anche le piramidi di terra, un fenomeno naturale di una bellezza sorprendente.

Piramidi Renon

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Le piramidi di terra del Renon

I mercatini di Natale

Bolzano è una delle città italiane più belle dove trascorrere le vacanze natalizie. Piazza Walther sarà immersa dal profumo di cannella e spezie, di legno di montagna, di dolci fatti in casa e di vino caldo. Tutto risplende dei colori tipici delle decorazioni e degli alberi addobbati, mentre i suoni e le note dei canti natalizi creano l’atmosfera perfetta, in grado di emozionare adulti e bambini.

Qui troverete le caratteristiche casette in legno che propongono le più belle idee regalo, ma anche tante iniziative come laboratori e spettacoli, mentre all’interno del parco Berloffa, a pochi passi dalla stazione, una divertente pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Bolzano Mercatini Natale

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Mercatini di Natale a Bolzano
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In Italia c’è un’altra Cappella degli Scrovegni (che nessuno conosce)

La Cappella degli Scrovegni di Padova è uno dei gioielli artistici più visitati d’Italia. È nota in tutto il mondo per lo straordinario ciclo pittorico realizzato da Giotto ovvero il massimo capolavoro ad affresco creato dall’artista che testimonia la profonda rivoluzione che questo pittore toscano ha apportato nell’arte. Sono migliaia ogni giorno i visitatori che arrivano da tutto il mondo per ammirare gli affreschi che riempiono ogni singolo centimetro quadrato di questa piccola cappella. Per visitarla ovviamente è necessaria la prenotazione online e spesso e volentieri è sold out e molti devono tornare a casa con la coda tra le gambe senza avere avuto la possibilità di metterci piede.

Senza nulla togliere ovviamente a questo capolavoro artistico italiano – che io per prima ho avuto la fortuna di poter visitare almeno una volta – voglio portarvi alla scoperta di un’altra cappella che ricorda tantissimo gli Scrovegni, ma che si trova a Bolzano. Un luogo a dir poco meraviglioso, che pochissimi turisti conoscono, tanto che non serve alcuna prenotazione e non è necessario fare nessuna fila. E, soprattutto, è gratis. Si tratta della Cappella di San Giovanni, nella Chiesa dei Domenicani nel capoluogo altoatesino. Siamo nel centro storico di Bolzano, a due passi dalla centralissima piazza Walther, famosa ai più perché ogni inverno ospita i mercatini di Natale.

La Cappella di San Giovanni a Bolzano

La “Cappella degli Scrovegni bolzanina” è un vero e proprio capolavoro artistico, nello stile e nei colori davvero ricorda tantissimo quella padovana, anche se più piccola. Il ciclo di affreschi che decora l’intera cappella a 360 gradi risale alla prima metà del XIV secolo, proprio come gli Scrovegni, e fu eseguito della Scuola di Giotto tra il 1330 e il 1370. Gli affreschi rappresentano la leggenda di San Giovanni, le storie di Maria, la leggenda di San Nicolò, fra cui spicca la scena del cavaliere dell’Apocalisse con sotto i peccatori. La Cappella di San Giovanni è intitolata al committente, Giovanni de Rossi-Botsch, nome tedesco scelto dalla famiglia di banchieri fiorentini Boccioni che si era trasferita a Bolzano al servizio dei Conti di Tirolo, che la volle realizzata per potersi far seppellire. Tra le immagini rappresentate e che ricordano gli affreschi di Padova, si distingue in un paio di casi una figura insolitamente vestita con un abito a righe: si tratta del Boccioni, appunto.

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Fonte: 123RF

Il soffitto affrescato della Cappella di San Giovanni

La Chiesa dei Domenicani

La Cappella di San Giovanni è una delle quattro cappelle che un tempo erano presenti all’interno della Chiesa dei Domenicani, ordine monastico giunto qui nel 1272. Oltre alla Cappella di San Giovanni c’è anche la Cappella dei Mercanti, ricostruita nel ‘600 perché danneggiata, che non è affatto da meno quanto a importanza artistica. Al suo interno, infatti, sopra l’altare del 1642, ospita una tela del Guercino, uno dei pittori prediletti di papa Gregorio XV, intitolata “Visione di Soriano”. Sulle pareti della chiesa sono ancora visibili alcuni affreschi del ‘300 attribuiti alla cosiddetta Scuola di Bolzano, tra lo stile italiano e quello tedesco.

Oggi, questo edificio religioso di tipico stile gotico è in pieno centro, ma un tempo si trovava al di fuori dalle mura cittadine, dove c’erano campi coltivati proprio dai frati. Fu eretto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. Bellissimo è anche il chiostro dell’antico convento dei Domenicani, che purtroppo non è aperto al pubblico se non per alcune occasioni speciali come i concerti del concorso di pianoforte Busoni organizzati dal vicino conservatorio di musica Claudio Monteverdi ogni estate, in quanto versa in condizioni piuttosto critiche ed è da anni oggetto di restauri. Si possono ancora ammirare dei meravigliosi affreschi, con tanto di scritte ancora ben leggibili, anch’essi del XIV secolo che raccontano le tappe della vita di Cristo.

La prossima volta che dovete scegliere dove andare per un weekend e desiderate visitare un posto davvero meraviglioso e soprattutto poco affollato, ricordatevi di venire a Bolzano a visitare la Cappella di San Giovanni.

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Il nuovo Sentiero dei mulini nella Valle Anterselva

Nella Valle Anterselva, una laterale idilliaca della più rinomata Val Pusteria, è nato un nuovo itinerario da percorrere a piedi per scoprire la natura di questa vallata tanto bella quanto poco battuta. Il nuovo sentiero tematico, che ha anche dei risvolti storici, è il Sentiero dei mulini. Attraverso gli antichi mulini di grano, che si incontrano lungo il percorso lungo circa 1,6 chilometri, gli escursionisti possono immergersi in un paesaggio idilliaco e scoprire, grazie a una guida virtuale, tutti i segreti della tradizione contadina di questa zona dell’Alto Adige.

Il Sentiero dei mulini

Il Sentiero dei mulini “Tränkabachl” si snoda lungo un percorso pittoresco tra i Comuni di Anterselva di Sopra e Rasun Anterselva, nella regione dolomitica del Plan de Corones, ricco di significato storico. I mulini di grano, accuratamente restaurati, sono i protagonisti di questo bellissimo percorso. Inoltre, l’area intorno al Tränkabachl fungeva da luogo di raduno delle pecore. Gli animali venivano radunati qui prima di essere condotti ad altitudini più elevate. Il sentiero culturale offre quindi non solo un paesaggio idilliaco, ma anche una visione dello stile di vita tradizionale e della storia culturale della regione altoatesina.

Il grado di difficoltà di questo sentiero è molto basso. Si parte da una quota già di 1316 metri per raggiungere quella massima di 1433 metri. Per percorrere questo chilometro e mezzo o poco più ci si impiega circa mezz’ora, ma chi desidera fare delle tappe può metterci anche più tempo. In ogni caso, è fattibile da chiunque.

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Fonte: AT Anterselva – @Plaickner Josef

Una malga lungo il sentiero dei mulini

Valle Anterselva, la “valle blu”

Meno nota e battuta della famosissima Val Pusteria e del vicino Plan de Corones, la Valle Anterselva è un piccolo angolo appartato di Alto Adige rimasto incontaminato. La valle è circondata da lussureggianti pascoli alpini, boschi di abeti rossi e di pini e da malghe di montagna, incorniciati dal Gruppo delle Vedrette di Ries, con le sue 38 cime che sfiorano i 3000 metri. E proprio qui s’incontrano incantevoli mondi d’acqua, motivo per cui viene anche chiamata Valle Blu.

Infatti, l’acqua che ghiaccia alle grandi altezze d’inverno su ghiacciai quando arriva la bella stagione si scioglie scendendo a valle creando oltre al Lago di Anterselva, uno dei più bei laghi di montagna delle Alpi al confine con l’Austria, e il lago Obersee presso il Passo Stalle, anche fragorose cascate, come la Klammbach e la Egger, pittoreschi laghi di montagna, ruscelli, come il rio Anterselva, sorgenti di acque – anche curative – e percorsi d’acqua.

Fonte: AT Anterselva – @Plaickner Josef

L’idilliaca Valle Anterselva anche detta Valle Blu
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Vacanze formato famiglia al Falkensteiner Family Resort Lido

Un sogno. Non esiste altra parola per raccontare il Falkensteiner Family Resort Lido, una struttura 4 stelle, superior, spaziale, che unisce qualità dei servizi, divertimento e avventura, ma anche contatto con la natura e relax, rigorosamente e meravigliosamente formato famiglia. Situato vicino al Plan de Corones, nella pittoresca Val Pusteria, questo resort è pensato per accogliere famiglie con bambini di tutte le età, garantendo esperienze indimenticabili per i più piccoli, ma anche coccole e attenzioni per gli adulti.

Un mondo di divertimento

È sufficiente ammirare lo sguardo dei bambini man mano che si avvicinano all’ingresso, e i loro occhi sgranati, con bocca spalancata, quando entrano. A metà tra un parco dei divertimenti esclusivo e un villaggio di 7.000 mq curato nel minimo dettaglio e su misura per le famiglie, il Falkensteiner Family Resort Lido è la meta ideale per le vacanze coi bambini. Falky è la mascotte che accompagna i piccoli ospiti nella sua terra, fatta di diversi programmi di animazione, di giochi ed esperimenti emozionanti, di intrattenimento e apprendimento. Incredibile ma vero, il Rooftop Sky Adventure Park, sul tetto del resort, è unico nel suo genere: uno spazio interattivo che include una pista da sci dove, grazie a un materiale speciale, è possibile sciare anche senza neve. La presenza di un impianto di risalita rende, quindi, perfette le discese in tutte le stagioni; campi sportivi; piste per gare di Bobby Car e il Valo Jump, una sorta di tappeto elastico interattivo, unico in Italia. Il tutto con un panorama mozzafiato. Anche lo spazio dedicato alle attività in acqua è straordinario; e si può scegliere tra rilassarsi sulla riva del lago naturale con spiaggia di sabbia, o un tuffo nello scivolo ad alta velocità più lungo dell’Alto Adige con cronometraggio, per le sfide con gli amici.

Valo Jump

Fonte: Falkensteiner Resort Lido

Valo Jump, Falkensteiner Family Resort Lido

Le attività dai piccolissimi agli 11 anni fino ai teenager

Il resort è perfettamente attrezzato per intrattenere i bambini di tutte le età, a partire dai 6 mesi, e accompagnati dalla simpaticissima mascotte Falky. Il Falky Land è un mondo di giochi e attività pensato per stimolare la creatività e il divertimento dei più piccoli, che possono partecipare a programmi di animazione, laboratori creativi e tanti giochi. I piccolissimi hanno un team dedicato e un’area baby morbida e accogliente, per gattonare e giocare. Nella hall è allestita una cucina per bambini, e nelle camere si trovano lettini, vaschette, fasciatoi, ma anche passeggini e marsupi per le escursioni. I bambini e le bambine dai 3 ai 6 anni hanno a disposizione un’area giochi a 2 piani, con la ricostruzione di un villaggio in miniatura per giocare simulando la vita reale, in quel gioco simbolico che amano tanto. Per loro è allestita anche una stanza del tesoro e un angolo misterioso per i più coraggiosi; oltre a un angolo lettura, con giocattoli e una sala creativa. Dai 7 agli 11 anni, i giovani ospiti possono cucinare accompagnati dagli animatori ed educatori, partecipare a cacce al tesoro, andare nel cinema dedicato e seguire un programma di animazione. Ma non solo: il Falkensteiner Family Resort Lido organizza serate in discoteca per bambini, spettacoli di magia e dei pirati e tanti laboratori creativi e di scoperta della natura circostante. E i teenager? A loro è dedicato un grande padiglione, paradiso del gaming, con discoteca, cinema e laboratori e molto altro.

Falkensteiner Family Resort Lido

Fonte: Falkensteiner Resort Lido

Esterno del Falkensteiner Family Resort Lido

La SPA per tutta la famiglia

Dopo una giornata di attività ed escursioni, nulla è più rigenerante di una pausa nella moderna Acquapura Spa del resort. Mentre i bambini si divertono nelle aree dedicate, i genitori possono godere di momenti di relax nell’area “Adults only”, con sauna finlandese, sauna bio e bagno turco; oltre alla nuova sala fitness completamente attrezzata per mantenersi in forma. Ma la Spa del Falkensteiner Family Resort Lido va oltre e propone anche trattamenti pensati per i più piccoli, inclusa la sauna panoramica per famiglie sul tetto dell’hotel, per un’esperienza di benessere condivisa.

Buongustai di tutte le età

Il benessere non può prescindere dall’alimentazione e la cucina, per questo la vacanza al Falkensteiner Family Resort Lido è un vero viaggio nei sapori della tradizione altoatesina, con ingredienti freschi e locali. Ovviamente l’attenzione alla dieta dei bambini e delle bambine è altissima: i menu baby sono studiati per essere gustosi e salutari. Il ristorante Falky è dedicato ai più piccoli e con l’esclusiva formula Pensione Completa Gourmet Plus gli ospiti possono gustare pizza, pasta fresca e tanto altro preparato nelle stazioni di live cooking.

Offerte da non perdere

Per rendere il soggiorno ancora più speciale e imperdibile, il Falkensteiner Family Resort Lido, una delle strutture più d’avanguardia d’Europa, propone il pacchetto Magic Family Moments, che include attività e servizi extra per un’esperienza completa e senza pensieri. L’offerta, da prenotare fino al 28 agosto, propone pacchetti a partire da 5 notti (con 5% di sconto dalla quinta notte e 10% di sconto a partire dalla settima). Il programma? Colazione sulla terrazza sul lago, escursioni in natura e pranzo in famiglia. Accesso al parco divertimenti sul tetto e al Valo Jump per i piccoli della famiglia; mentre i genitori si rilassano in spiaggia o in piscina. A merenda una fetta di torta fatta in casa; per i grandi aperitivo in terrazza prima della cena tutti insieme. Per visitare i dintorni e scoprire le montagne, le guide del Falkensteiner Family Resort Lido organizzano escursioni con i lama, gite alle cascate di Reinbach, uscite di rafting e tanto altro ancora.

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Cosa vedere a Bolzano, a spasso nel centro storico

Situata nel cuore delle Alpi italiane, Bolzano è una città affascinante che fonde culture e tradizioni italiane e tedesche. Capitale della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, questa città è una meta ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera ricca di storia, arte e natura.

Benvenut* a Bolzano!

Chiamata anche Bozen, essendo la regione autonoma a statuto speciale una regione bilingue, Bolzano è delimitata da diverse catene montuose e monti minori. In direzione est si allunga la val d’Isarco, dove si possono ammirare le Dolomiti in tutta la loro bellezza, con il Rosengarten e il Catinaccio, alto più di 3000 metri, che svetta orgoglioso con le caratteristiche Torri del Vajolet. Proprio per questo, la città è apprezzatissima durante la stagione invernale, per i suoi mercatini di Natale e per i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. Ma il suo centro storico offre anche un viaggio indietro nel tempo, tra architetture medievali, eleganti portici e piazze vivaci.

Cosa vedere nel centro storico

Il centro storico di Bolzano si trova a nord-est della città, proprio all’incrocio del torrente Talvera con il fiume Isarco. È un labirinto di strade acciottolate e vicoli pittoreschi, ricchi di fascino e storia.

Piazza Walther

Il cuore pulsante di Bolzano è Piazza Walther, dedicata al poeta Walther von der Vogelweide. Questa piazza centrale è circondata da caffè, ristoranti e boutique. È il luogo ideale per iniziare la visita e per osservare il movimento quotidiano della città. Durante il periodo natalizio fino all’Epifania, ospita il famoso mercatino di Natale, uno dei più suggestivi d’Italia, con le sue mille luci e le bancarelle tradizionali.

Duomo di Bolzano

A pochi passi da Piazza Walther si trova il maestoso Duomo di Bolzano, dedicato a Santa Maria Assunta. Chiamato in tedesco Dom Maria Himmelfahrt, il duomo risale al XV secolo, ma gli importanti lavori di restauro che lo hanno rimesso a nuovo dopo le due guerre hanno portato alla luce pavimentazioni e lapidi molto più antiche. La cattedrale, con la sua facciata ornata, il campanile a punta e il bellissimo tetto di tegole colorate, è un esempio straordinario di architettura sacra che unisce lo stile romanico a quello gotico. All’interno, si possono ammirare affreschi medievali e un bellissimo altare maggiore.

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige

Un’altra tappa imperdibile è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, famoso per ospitare Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio. Questa mummia risalente a oltre 5.000 anni fa è stata ritrovata sulle Alpi e rappresenta uno dei reperti archeologici più importanti al mondo. Il museo offre un’esperienza affascinante e educativa, con esposizioni interattive e reperti storici.

I Portici

I Portici (Laubengasse) sono la via dello shopping più famosa di Bolzano. Questa strada coperta, che risale al Medioevo, è lunga circa 300 metri e fiancheggiata da negozi, boutique e caffè. Passeggiando sotto i portici, si possono ammirare le antiche facciate degli edifici e respirare l’atmosfera storica della città. Al numero civico 30 di via dei Portici si trova l’Antico Municipio di Bolzano, ben riconoscibile dallo stemma della città posto sull’arcata gotica (oggi ospita l’Archivio storico). Nel barocco Palazzo Mercantile ha sede oggi l’omonimo museo che offre una panoramica sulla storia economica di Bolzano.

Via Argentieri

Una delle strade più caratteristiche e frequentate del centro storico di Bolzano è via Argentieri. Il nome della via deriva da Silberhaus, la casa d’argento, un edificio costruito all’angolo con Piazza del Grano, l’antico cuore medievale della cittadina. Gli edifici storici perfettamente conservati sono molti; tra questi famosa è la Residenza Troilo che risale al tardo medioevo e si caratterizza per la torre angolare in facciata. Attraverso un sottopassaggio è possibile raggiungere via dei Portici. La Casa della Pesa risale al XIII secolo, ma è stata ristrutturata nei secoli successivi. Fino al XVIII secolo fu la sede della pesa pubblica e oggi è uno dei punti turistici del centro storico.

Piazza delle Erbe e il mercato di Bolzano

Un altro luogo suggestivo è Piazza delle Erbe, dove dal XIII secolo ogni giorno (solo feriali) si tiene un colorato mercato di frutta, verdura, fiori e prodotti locali. Questa piazza vivace è il posto ideale per scoprire i sapori e i profumi del Sud Tirolo e per acquistare qualche prodotto tipico. Nella piazza si trova una delle 100 statue più belle d’Italia, la Fontana di Nettuno, opera di Joachim Reis. Eretta verso la fine del XVIII secolo, sostituì il luogo della berlina dove i condannati erano esposti alla gogna pubblica.

Poco fuori dal centro, Castel Mareccio

A breve distanza dal centro, si trova Castel Mareccio, un castello medievale del XII secolo ben conservato e circondato da vigneti. Oggi il castello ospita mostre ed eventi culturali e in primavera è la sede della Mostra Vini di Bolzano. È un luogo perfetto per una passeggiata rilassante e per godere di una vista panoramica sulla città e sul Catinaccio.

Informazioni pratiche

Quando andare

Bolzano è una destinazione che può essere visitata tutto l’anno, dipende da cosa si cerca. I periodi migliori per una visita alla città e qualche escursione in montagna fuori porta sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite. L’estate offre numerosi eventi all’aperto e festival in una zona ben servita e apprezzatissima dalle famiglie con bambini. Inutile dire che l’inverno è il momento migliore per chi ama i mercatini di Natale e le atmosfere festose o per chi da Bolzano si sposta sulle montagne per sciare.

Piatti tipici di Bolzano

La cucina di Bolzano riflette il perfetto connubio tra tradizioni italiane e tedesche, offrendo una varietà di piatti ricchi di sapore. Tra le specialità locali, spiccano i canederli (Knödel), gnocchi di pane arricchiti con speck, formaggio o spinaci, spesso serviti in brodo o con burro fuso. Tra i primi piatti, i ravioli di ricotta e spinaci (Schlutzkrapfen) sono un must, mentre per i secondi, il gulash e il rosticciato di manzo rappresentano la tradizione più rustica e sostanziosa. Non può mancare un assaggio di speck, da gustare con pane di segale e formaggi locali, e di strudel di mele, il dolce simbolo della regione, spesso accompagnato da panna montata o gelato alla vaniglia. Infine, per completare l’esperienza culinaria, è consigliabile degustare un bicchiere di Lagrein o Gewürztraminer, vini tipici dell’Alto Adige, rinomati per la loro qualità e carattere distintivo.

Come arrivare

Bolzano è ben collegata e facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In auto, è situata lungo l’autostrada A22, che collega il Brennero con Modena. La stazione ferroviaria di Bolzano offre collegamenti diretti con numerose città italiane e tedesche, rendendo il viaggio in treno un’opzione comoda e panoramica. Inoltre, l’aeroporto di Bolzano offre voli stagionali e charter; in alternativa, a circa un’ora e mezza di distanza, si trovano gli aeroporti più grandi di Verona e Innsbruck.

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I Mercatini di Natale di Bolzano: date, novità e come arrivarci

Ormai siamo nel pieno del Natale, ma se c’è una città che in questo periodo è ancora più interessante vistare quella è, senza ombra di dubbio, Bolzano. Il capoluogo altoatesino sorge in uno scenario da favola ed è impreziosito da diverse architetture che sembrano disegnate dalla mani di un artista. Per questo motivo, quando i riflettori si accendono tutto diventa ancor più magico, e l’atmosfera è resa più speciale grazie anche alle tante attività da fare.

Il Christkindlmarkt di Bolzano

Dal 23 novembre e fino al 6 gennaio è possibile partecipare al Christkindlmarkt, il tradizionale Mercatino di Natale giunto alla sua 32esima edizione. A fare da guardiano ai bellissimi chalet di legno c’è un grandissimo albero illuminato da oltre 1300 luci – chiamato “Albero dei Desideri” – che è stato decorato per l’occasione, grazie alla Fondazione Lene Thun, da bellissimi addobbi simboli di sogni e speranza che riproducono le opere realizzate dai bambini e ragazzi in cura presso gli ospedali durante i laboratori di ceramico-terapia.

Ma non è di certo finita qui, perché la verità è che a Bolzano la magia del Natale invade tutta la città: c’è è una grande festa di luci praticamente ovunque, decori, alberi, cori e note di suonatori di corno alpino, canti natalizi e risate dei bambini. E poi ci sono quegli odori che fanno vivere al massimo tutta l’atmosfera del natale. Parliamo del profumo di cannella e spezie, di legno di montagna, di dolci fatti in casa e di vin brulé.

Sì, in questi giorni Bolzano è il set di una favola d’inverno e pronta ad accogliere chiunque decida di visitarla per vivere la città con gioia ed emozione dall’alba al tramonto.

Oltre alla piazza principale dove sono stati allestiti ben 65 chalet in legno e al Parco di Natale (Parco Alcide Berloffa) che è la culla di altri 32 stand, Il Mercatino è possibile trovarlo anche nel vicino cortile di Palais Campofranco con il suo gigantesco Ginkgo biloba e le piazzette tra le case medievali del centro storico (piazza del Grano e del Municipio) con un calendario ricco di eventi: dai programmi musicali in diversi punti del centro, nel chiostro dei Domenicani e nel Duomo, al trenino elettrico che – dalle ore 10 alle ore 16 – permette di godersi la città da piazza Walther a piazza Gries e ritorno, ai tanti appuntamenti artistici e culturali che rendono Bolzano una destinazione tra le più desiderabili per vivere il Natale a 360°.

Parco di Natale a Bolzano

Fonte: AST_Biscardi

Il bellissimo Parco di Natale di Bolzano

Il Natale artistico di Bolzano

È un Natale artistico quello che illumina le vie di Bolzano. In Piazza della Mostra, per esempio, lo Chalet di montagna THUN incanta grandi e piccini e accogliere tutti gli ospiti con la sua atmosfera calda e raccolta, il legno profumato decorato a festa, le luci dalle mille sfumature e tutte le creazioni THUN in ceramica decorata a mano.

Palazzo Mercantile, invece, è la sede dell’ottava edizione di Un Natale di Libri, una passerella culturale in cui si susseguono scrittori di fama a presentare i loro ultimi best-seller.

Anche l’arte contemporanea trova spazio nel programma di “Bolzano Città degli Angeli” con il consueto progetto “Angelus Loci”, con la direzione artistica di FranzLAB: in quattro luoghi della città è possibile ammirare originali installazioni site specific realizzate da artisti locali, ognuno dei quali ha scelto materiali e forme diverse per rappresentare il suo “angelo del luogo”.

Ogni sabato poi, alle ore 11, BZ Heartbeat presenta lo spettacolo su ghiaccio “Lo Schiaccianoci” in collaborazione con Bolzano On Ice nel bellissimo patinoire allestito nella piazza del Municipio. Mentre Piazza del Grano ospita il consueto mercatino solidale.

Il Natale dei bambini

A Bolzano in questi giorni è festa grande pure per bambini anche perché, ad essere del tuto onesti, questa è la loro festa. Per tale motivo, la città si è riemepita di iniziative dedicate a loro. Nel Parco di Natale, per esempio, i più piccoli possono ammirare la magica Stella di Natale che ogni anno ammalia con la sua imponenza e le mille luci.

Come da tradizione, possono fare un divertente giro sulla giostra in sella a un magico cavallo, una corsa sul trenino elettrico in piazza Walther, partecipare al teatrino dei burattini o al pattinaggio su ghiaccio o alle tante attività creative e i laboratori a loro dedicati: ogni mercoledì, per esempio, nel cortile di Palais Campofranco, dalle ore 15 alle 17, si tiene un workshop in cui i bambini, assistiti da personale qualificato, imparano a creare con le proprie mani piccoli angeli natalizi da portare a casa.

Non solo mercatini

Una delle ricchezze di Bolzano è senza ombra di dubbio il suo importante patrimonio museale. La visita al Mercatino di Natale, quindi, può trasformarsi in un’esperienza culturale divertente alla scoperta dei musei cittadini con l’iniziativa “Find & Win”.

L’Azienda di Soggiorno e Turismo e i musei di Bolzano invitano tutti a scoprire il lato artistico della città attraverso una sorta di “caccia al tesoro” andando alla ricerca di alcuni codici QR nascosti nei vari musei: occorre solo scansionarli per accedere ad un quiz e partecipare all’estrazione di uno dei numerosi premi in palio. Inoltre, visitando i musei si ottiene anche il Museum Passport, con tanto di timbro per ogni mostra visitata.

Inoltre, le casette del Mercatino di Natale di Bolzano s’impegnano a favore dell’ambiente e del rispetto per la natura. I Mercatini originali dell’Alto Adige sono sinonimo di utilizzo di prodotti regionali e a basso impatto ambientale, di gestione efficace dei rifiuti, di risparmio energetico e di mobilità sostenibile.

Per vivere quindi queste giornate in maniera più ecologica e rispettosa dell’ambiente, l’invito agli ospiti è anche quello di raggiungere il mercatino in treno. Inoltre, le brochure dedicate sono stampate su carta 100% riciclata, le posate e stoviglie sono  riutilizzabili, si evita l’uso di bibite in lattina e gli stand gastronomici propongono cibi e bevande stagionali, regionali, vegetariani e con ingredienti biologici e solo acqua in vetro con il marchio “Mercatino di Bolzano”.

Ed è proprio il gusto l’ultima cosa di cui vi vogliamo parlare, perché una visita al Mercatino di Bolzano diventa anche un’ottima occasione per assaporare le tipiche e genuine pietanze locali. A farla da padrone sono i dolci come i Lebkuchen, le frittelle di mele, biscotti, Zelten e Stollen accompagnati da vin brulé, succo di mela e cioccolata caldi.

Ma oltre agli stand gastronomici vale la pena fare una sosta anche nei ristoranti cittadini dove operano ottimi cuochi. Tra gli chalet di legno che offrono speck e salumi dell’Alto Adige, ci sono anche quest’anno la Wine Lounge, con una selezione di vini autoctoni ma anche di spumanti tipici dell’Alto Adige, e lo stand dedicato a grappa e distillati al Parco Berloffa.

Bolzano a Natale

Fonte: Ufficio Stampa: Pizzinini Scolari ComunicAzione

Le decorazioni natalizie di Bolzano
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Parte il treno elettrico che porta ai più bei Mercatini di Natale

Il modo migliore di visitare i Mercatini di Natale nel Ponte dell’Immacolata quest’anno è quello di lasciare a casa l’auto, di prendere il treno e arrivare direttamente a destinazione.

In quei giorni un treno speciale parte una volta al giorno da Milano per portare i visitatori tra le casette di legno dei Mercatini di Bolzano, Bressanone e Vipiteno in Alto Adige.

Il treno dei Mercatini di Natale altoatesini

Nelle giornate dell’8, 9 e 10 dicembre è stato istituito per il primo anno un treno Flirt (Fast Light Regional Train ovvero un elettrotreno) dalla Stazione Centrale di Milano che ferma anche a Treviglio e a Brescia e che arriva fino al Brennero.

L’andata è alle ore 7.20 da Milano Centrale con arrivo alle 10.43 a Bolzano e alle 11.54 al Brennero. Il ritorno parte alle 16.45 dal Brennero con arrivo a Bolzano alle ore 18.11 e a Milano alle 21.35.

In Alto Adige ferma nelle principali città che ospitano i Mercatini di Natale originali: Bolzano, Bressanone e Vipiteno. Dalla stazione di Bolzano si può anche prendere il treno regionale che porta fino a Merano e a Brunico e alle altre cittadine altoatesine dove vengono allestiti i Mercatini di Natale.

Il costo del viaggio varia dai 25 ai 38 euro in base alla tratta. Per raggiungere i Mercatini di Merano e Brunico è disponibile un biglietto combinato.

Spostarsi senz’auto in Alto Adige

Per raggiungere tutte le altre località dell’Alto Adige, esiste una capillare rete di trasporto pubblico locale accessibile con un unico biglietto compreso nell’Alto Adige Guest Pass. Il pass consente di prendere autobus, treni e funivie senza alcun costo aggiuntivo. Viene regalato a tutti coloro che soggiornano in un albergo o in un’altra tipologia di struttura ricettiva convenzionata della provincia di Bolzano, ma si può anche acquistare a parte.

Da oltre dieci anni, i Mercatini altoatesini sono certificati come “Green Event” e si impegnano, con varie iniziative, a organizzare un evento che rispetti il più possibile l’ambiente. Tra queste ora rientra la possibilità di usufruire dei treni che collegano le città dell’Alto Adige con le principali città come Milano (che ha un solo treno diretto al giorno, a cui si aggiungono le partenze dei treni speciali durante il Ponte di Ognissanti) o Roma, che è sempre collegata a Bolzano con treni diretti senza cambi con le Frecce di Trenitalia, compreso l’Intercity Notte.

Mercatini di Natale in Alto Adige: date e info

I Mercatini di Natale dell’Alto Adige prendono il via il prossimo 24 novembre e durano fino al 6 gennaio 2024, almeno nelle cinque principali città di Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico, ma anche a San Candido e a Dobbiaco, in Val Pusteria. Ce ne sono alcuni, invece, che durano solo qualche fine settimana, come quello che viene allestito all’interno di Castel Tirolo, sopra Merano, e che dura solo due fine settimana (1-3 e 8-10 dicembre), se non addirittura un solo weekend, come quelli di Glorenza, uno dei Borghi più belli d’Italia (8-10 dicembre) e di Silandro (16-17/12), entrambi in Val Venosta.

Secondo una recente indagine, i Mercatini di Natale risultano essere la gita fuori porta preferita dagli italiani dei weekend invernali, Nove italiani su dieci li hanno visitati almeno una volta. Stiamo parlando di ben 40 milioni di persone, e sei su dieci, pari a 25 milioni, sono dei veri e propri habitué di Mercatini.

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Mercatini di Natale di Merano: le date e cosa sapere per visitarlo

Vivere la magia dell’Avvento tra le montagne è un’esperienza meravigliosa: la città di Merano si prepara per un mese davvero speciale, all’insegna dell’incanto del Natale che conquista grandi e piccini. Nel cuore delle Dolomiti, l’atmosfera è semplicemente perfetta per lasciarsi trasportare dalla gioia e dall’emozione, ed è quasi come tornare bambini. Ecco quando si tengono i mercatini natalizi di Merano e tutto quello che c’è da sapere per visitarli.

I mercatini di Natale di Merano, cosa sapere

Merano è una graziosa cittadina dell’Alto Adige, situata ai piedi delle Dolomiti. Qui il Natale è più magico che mai, soprattutto quando la neve inizia a scendere lenta e ad imbiancare i tetti e le strade. E dove si respira l’atmosfera più incantata in questo periodo? Tra le bancarelle dei mercatini natalizi, ovviamente: dal 24 novembre 2023 al 6 gennaio 2024, centinaia di stand proporranno graziosi oggetti di artigianato, decorazioni festive e tantissime leccornie tipiche della regione che faranno la gioia di grandi e piccini.

I mercatini di Natale di Merano, tra i più belli e suggestivi d’Europa, si tengono in una cornice davvero speciale: si tratta della Passeggiata Lungo Passirio, che segue il corso dell’omonimo torrente. il quale taglia in due la città. La festa ha inizio giovedì 23 novembre alle ore 17, sulla scalinata del celebre Kurhaus, uno degli edifici in stile liberty più famosi del nord Italia. Qui si svolge la cerimonia d’inaugurazione dei mercatini, con tante luci e colori incredibili, un accompagnamento musicale d’eccezione e naturalmente un intrattenimento speciale per i bambini.

Dal giorno seguente, spazio alle bancarelle di Natale: la Passeggiata Lungo Passirio si anima di decorazioni e illuminazioni meravigliose, mentre dalle tradizionali casette di legno provengono canzoni natalizie e profumi deliziosi. A susseguirsi, tanti luoghi speciali come la Casetta della Solidarietà, dove associazioni e gruppi di volontariato promuovono la loro attività e fanno vendite di beneficenza, o la Stube dell’Artigianato, una vera e propria “fabbrica” di preziosissimi oggetti realizzati a mano davanti agli occhi dei passanti.

Gli altri eventi natalizi da non perdere

Naturalmente, i mercatini di Natale sono solo una delle sorprese che Merano riserva ai suoi turisti, in occasione dell’Avvento. C’è davvero molto altro da scoprire, per vivere la magica atmosfera dell’inverno e delle feste che si avvicinano. Bambini e ragazzi, ad esempio, possono divertirsi presso la Casetta di Goldy: è un luogo di ritrovo dove si tengono tanti laboratori creativi dedicati ai giovanissimi, dai 4 ai 13 anni. E in occasione del 24 e del 31 dicembre, due appuntamenti speciali trasformano la casetta in un cinema, con delle proiezioni a tema da non perdere.

E per i più grandi che vogliono tornare bambini? In Piazza della Rena c’è il meraviglioso Villaggio Natalizio, dove sorge un bellissimo Chalet in legno che ospita un’atmosfera davvero speciale. Vi si può prenotare un pranzo o una cena d’eccezione, con piatti raffinati serviti dallo chef stellato Egon Heiss, e nel pomeriggio si svolgono tantissimi laboratori creativi per adulti. Potrete imparare tutti i segreti per realizzare un’incantevole corona d’Avvento, delle decorazioni per l’albero in macramè o un portacandela natalizio da regalare alle vostre persone più care.

La magia non è ancora finita: in Piazza Terme, sull’altra sponda del Passirio, quello che è solitamente un luogo destinato al wellness si trasforma in un vero e proprio mondo dedicato al Natale. Spicca in particolar modo la pista di pattinaggio su ghiaccio, dove divertirsi in acrobatiche piroette. E il vicino Sky Bar, ottimo per riscaldarsi un po’, offre una vista mozzafiato sulle decorazioni e sugli addobbi circostanti. Infine, la piazza ospita 6 Kugln: sono delle sfere colorate dove, dietro prenotazione, è possibile pranzare o cenare in completa intimità.

Vi siete lasciati conquistare dall’atmosfera magica di Merano e dei suoi mercatini? Il modo migliore per esplorare il centro storico e tutte le sue più belle luminarie è sicuramente a piedi, per poter ammirare ogni dettaglio degli addobbi e per non lasciarsi sfuggire neanche uno degli angoli più suggestivi della città. Ma vi potete concedere anche un giro a bordo del trenino di Natale, un vero e proprio tour panoramico assolutamente da vivere: parte dall’Hotel Terme e percorre un fantastico itinerario che, naturalmente, tocca anche i mercatini di Merano. E costa soltanto 6€ (per i bimbi, la tariffa è di 4€).

Mercatini di Merano, info utili

I mercatini di Natale di Merano si tengono sulla Passeggiata Lungo Passirio, nel centro storico della città. L’inaugurazione è prevista per giovedì 23 novembre 2023, alle ore 17:00. In seguito, l’esposizione si svolge da venerdì 24 novembre 2023 a sabato 6 gennaio 2024. Gli orari di apertura al pubblico sono diversi per gli stand d’artigianato e per quelli gastronomici.

Stand d’artigianato:

  • ore 11:00 – 19:00 dal lunedì al giovedì (nei periodi tra il 24 novembre e il 3 dicembre, tra l’8 e il 26 dicembre e tra il 5 e il 7 gennaio);
  • ore 10:00 – 19:00 dal lunedì al giovedì (nei periodi tra i 4 e il 7 dicembre e tra il 27 dicembre e il 4 gennaio);
  • ore 10:00 – 20:00 il venerdì, il sabato e i festivi;
  • ore 10:00 – 19:00 la domenica.

Stand gastronomici:

  • ore 11:00 – 21:00 dal lunedì al giovedì (nei periodi tra il 24 novembre e il 3 dicembre, tra l’8 e il 26 dicembre e tra il 5 e il 7 gennaio);
  • ore 10:00 – 21:00 dal lunedì al giovedì (nei periodi tra i 4 e il 7 dicembre e tra il 27 dicembre e il 4 gennaio);
  • ore 10:00 – 22:30 il venerdì, il sabato e i festivi;
  • ore 10:00 – 21:00 la domenica.

Sono inoltre previste alcune aperture e chiusure straordinarie:

  • il 24 e il 31 dicembre gli stand d’artigianato sono aperti dalle ore 10:00 alle ore 15:30 e gli stand gastronomici sono aperti dalle ore 10:00 alle ore 17:00 (è possibile che la notte di Capodanno rimangano aperti più a lungo, dietro comunicazione del Comune);
  • il 25 dicembre i mercatini sono chiusi;
  • il 6 gennaio gli stand d’artigianato sono aperti dalle ore 10:00 alle ore 20:00 e gli stand gastronomici sono aperti dalle ore 10:00 alle ore 21:00.

Come raggiungere Merano

Come arrivare a Merano per visitare i suoi splendidi mercatini di Natale? In auto, bisogna percorrere l’Autostrada A22 del Brennero e prendere l’uscita Bolzano Sud, proseguendo in direzione Merano sulla superstrada Merano-Bolzano e uscendo ad una delle due uscite – Merano Maia Bassa/Marlengo e Merano Centro. In loco ci sono diversi parcheggi a pagamento e il parcheggio gratuito in Piazzale Prader (attenzione: il martedì e il venerdì vige il divieto di sosta per il mercato settimanale).

Chi vuole invece spostarsi in treno, può usufruire del comodo collegamento Bolzano-Merano: nei giorni feriali parte ogni mezz’ora, mentre la domenica e i festivi ogni ora. Per muoversi in città, è disponibile il collegamento navetta Südtirol Transfer dalla stazione ferroviaria e dalla fermata dei bus a lunga percorrenza. Inoltre c’è il trenino di Natale, che offre la possibilità di fare un percorso panoramico e di raggiungere comodamente i mercatini.