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Sagrada Família: dopo 140 anni il capolavoro di Gaudí sarà compiuto

È il 19 marzo del 1882 quando, alla presenza dell’allora vescovo di Barcellona José María Urquinaona, viene posta sulla terra la prima pietra di un capolavoro di inestimabile valore: la Sagrada Família. Davanti alla cerimonia dell’apertura dei lavori c’è anche Antoni Gaudí, che dopo le dimissioni dell’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, al quale venne affidato il progetto, ne diventa erede nonché architetto dell’opera monumentale.

Gaudí non ha bisogno di presentazioni. È il simbolo dell’architettura catalana nonché autore di capolavori di straordinaria bellezza che oggi sono emblema di Barcellona e di un Paese intero. Tra questi anche la Sagrada Família, inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, alla quale l’architetto ha dedicato 40 anni della sua vita con passione e dedizione fino al 10 giugno del 1926, giorno della sua morte.

Completate le tre torri della facciata della Natività dal suo assistente Domènec Sugrañes, i lavori hanno subito più pause nel corso degli anni: difficile raccogliere l’eredità di un artista visionario! Eppure, nonostante le difficoltà e dopo 140 anni, il capolavoro incompiuto di Gaudí troverà finalmente la sua completezza. Ecco quando.

Il capolavoro incompiuto di Gaudì è quasi pronto

La storia della Sagrada Família, i cui lavori di completamento sono stati intervallati da pause e stop per oltre un secolo, le ha fatto guadagnare l’appellativo di eterna opera incompiuta. L’ennesimo fermo, disposto a causa dell’emergenza sanitaria, aveva fatto perdere le speranze a chi ha sempre sognato di poter ammirare il monumento simbolo di Barcellona in tutto il suo splendore.

E invece, alla fine, la notizia che tutti stavano aspettando è arrivata. La chiusura del cantiere è prevista per il 2026 con l’ultimazione della sesta torre, ma a seguito del completamento delle cinque torri centrali della chiesa monumentale è stato deciso di organizzare – con grande sorpresa di tutti – una cerimonia solenne: quella dell’inaugurazione della Sagrada Família.

L’appuntamento è previsto il 12 novembre. Nell’occasione le Torri degli evangelisti, che svettano a un’altezza di 135 metri, saranno accesse e resteranno a illuminare la città fino a Natale 2023.

I lavori di completamento della Sagrada Família

Fonte: Getty Images

I lavori di completamento della Sagrada Família

Quando sarà completata la Sagrada Família

L’entusiasmo, alla notizia dell’inaugurazione, è forte e condiviso non solo dalla città intera, che da generazioni aspetta questo momento, ma anche dai viaggiatori che in tutti questi anni sono giunti a Barcellona proprio per ammirare il capolavoro dell’architetto catalano. L’edificio sacro, infatti, oltre a essere Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è anche una delle attrazioni più celebri e raggiunte di tutta la Spagna. Secondo i dati diffusi dalla stessa chiesa, infatti, questa accoglie ogni anno oltre 4,5 milioni di visitatori.

E ora, a partire dal prossimo mese, i viaggiatori avranno un motivo in più per tornare a Barcellona e raggiungere il quartiere Eixample situato a circa un miglio dal centro storico. L’appuntamento, come abbiamo anticipato, è previsto il 12 novembre. In quella occasione sarà tenuta una messa inaugurale all’interno della cattedrale. Dopo di che riprenderanno i lavori per completare l’ultima torre, quella che rappresenta Gesù Cristo e che, con i suoi 172 metri di altezza trasformerà la Sagrada Família nell‘edificio religioso più alto del mondo.

Sagrada Família

Fonte: iStock

Sagrada Família
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Il giardino della musica di Barcellona è uno degli edifici più belli del mondo

Cosmopolita ma accogliente, ricca di storia e di bellezza, di fascino e cultura. Barcellona è uno di quei luoghi che conservano un pizzico di magia, sarà perché lì gli architetti e gli artisti hanno creato palazzi e luoghi incredibili, oppure perché camminando per le sue strade stupisce a ogni angolo, ma è difficile rimanere indifferenti a tanta bellezza, a quella sensazione di accoglienza che ti abbraccia sin dal primo istante.

Barcellona è una città tutta da scoprire e, forse, non basta una vita per poter dire di conoscerne tutte le anime, tutti i segreti, di averla capita davvero. Tra i luoghi da non perdere c’è il giardino della musica o, per meglio dire, il Palazzo della Musica Catalana: uno degli edifici più belli al mondo. Un luogo profondamente suggestivo, grazie ai suoi interni riccamente decorati, ai colori, all’arte che si respira solo a osservarne la facciata. Tutto quello che c’è da sapere su questo luogo di rara bellezza.

Il Palazzo della Musica Catalana, storia di un luogo straordinario

È stato immaginato come un giardino della musica, un nome romantico che richiama alla mente immagini suggestive che sanno coniugare arte e bellezza, natura e suoni. Esempio perfetto di modernismo catalano, il Palazzo della Musica di Barcellona è sede della società corale della Catalogna e della scuola di musica.

La sua storia prende il via agli inizi del Novecento, con la progettazione a cura dell’architetto Lluís Domènech i Montaner. I lavori per la sua realizzazione sono durati dal 1905 al 1908. Da allora, poi, è stato altre volte oggetto di nuovi lavori: restauri e ampliamenti, come gli ultimi che hanno preso il via agli albori del nuovo millennio e hanno visto l’aggiunta di un edificio molto ampio che ospita camerini, biblioteca e molto altro. Inoltre, nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.

Una decorazione della facciata esterna del Palazzo della Musica Catalana

Fonte: iStock Photo – Foto di AlexandreFagundes

Un dettaglio della facciata esterna del Palazzo della Musica Catalana

Un’immersione totale nella bellezza

Le decorazioni, i vetri colorati, gli spazi che ti accolgono e ti fanno sentire come in un sogno: il Palazzo della Musica Catalana si trova nel quartiere di Sant Pere e si raggiunge facilmente da una delle piazze più celebri di Barcellona, ovvero Plaza Cataluna. Solo cinque minuti a piedi, come viene spiegato sul sito. Euando si arriva si viene subito accolti dalla facciata straordinaria di questa edificazione. E se il primo impatto lascia senza fiato, esplorarne gli interni catapulta in un luogo che appare quasi fiabesco. Del resto Barcellona è ricca di questi posti che sembrano rubati da un sogno e trasformati in realtà.

Il suo auditorium è un luogo spettacolare: a illuminarlo un suggestivo lucernaio a goccia in cui si può intravedere un sole realizzato con vetri colorati, l’ampia sala ha le pareti riccamente decorate da busti e elementi che richiamano la natura come frutti e fiori. Per questo lo si immagina come un giardino della musica, perché sembra di essere davvero immersi in una natura in cui esplodono i colori e la bellezza.

Intima e accogliente, invece, è la sala prove dell’Orfeó Català, anche il luogo ideale per spettacoli più piccoli o per eventi.

Tutto l’edificio è visitabile, sul sito ufficiale vengono proposte opzioni diverse per conoscerlo: addentarsi nelle sue sale, scoprirne i dettagli e i segreti, è senza dubbio una (delle tante) cose da fare a Barcellona: una città dalle mille facce, piena di luoghi di rara bellezza, di contrasti, di modernità che convive con il passato. Un mix incredibile e indimenticabile.

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Perché è l’anno giusto per visitare Barcellona

Barcellona è una di quelle città che è sempre una buona idea visitare. Bellissima, baciata dal mare, con mille cose da vedere e attività da fare e con un cibo in grado di rendere tutti decisamente appagati. Ogni giorno c’è sempre un ottimo motivo per raggiungerla, ma in questo 2023 ce n’è uno in più: ricorre il 50° anniversario della morte di uno dei più importanti artisti spagnoli e universali di tutti i tempi, Pablo Ruiz Picasso, genio nato a Malaga all’inizio del XX secolo, ma che nella Capitale della Catalogna ha lasciato il segno. E per questo in città sono previste tantissime iniziative, proprio in suo onore.

I luoghi di Picasso a Barcellona

Prima di scoprire le varie iniziative a cui è possibile partecipare, facciamo insieme un viaggio a Barcellona sulle orme di Picasso. Questa magica città ha avuto una grande importanza nella vita personale e artistica del pitrore. L’artista vi arrivò nel 1895, realizzando la sua formazione alla Scuola delle Belle Arti di Barcellona, dove scoprì il modernismo.

Passò, tra le altre cose, la gioventù proprio da queste parti e una volta trasferitosi in Francia non smise di tornare a visitare la città per vedere la sua famiglia e gli amici, prima che la Guerra Civile Spagnola e la Dittatura di Franco lo separasse per sempre dalla Capitale catalana.

Els Quatre Gats

Tra i luoghi di Picasso a Barcellona c’è il bar-ristorante “Els 4 Gats“, situato tra le intricate meraviglie del Barrio Gotico. Si tratta di un ristorante modernista, fondato nel 1897, che in quegli anni funpunto di ritrovo di intellettuali e artisti di fine XIX secolo.

Situato in Carrer Montsió numero 3, si trova al piano terra di Casa Martí e regala una facciata in stile gotico europeo ma con decorazioni che tolgono il fiato: una porta realizzata con vetri colorati e ferro forgiato che ricorda lo stile modernista catalano.

Els Quatre Gats barcellona

Fonte: iStock – Ph: Manuel Milan

Els 4 Gats, Barcellona

Il pittore disegnò i menù di questo ristorante e vi organizzò persino un’esposizione in cui mise a disposizione dei visitatori i suoi disegni, e per la prima volta in vita sua.

Plaza Nova

Sempre nel Barrio Gotico, un  altro luogo di Picasso a Barcellona è Plaza Nova, dove sorge l’imponente cattedrale della città. Si tratta di uno spazio ricco di elementi che parlano della storia e dell’arte di Barcellona e gli amanti dell’artista qui possono ammirare un’opera a cielo aperto che spicca sulla parte del Collegio degli Architetti.

Sono tre fregi che lo scultore e fotografo norvegese Carl Nesjar ha realizzato su questo edificio basandosi su disegni di Picasso.

Museo Picasso

Spostandosi invece al Born, altro meraviglioso quartiere antico di Barcellona, e raggiungendo Calle Moncada si ha modo di visitare il Museo Picasso, inaugurato nel 1963 per volere del pittore stesso. Inutile dire che qui si possono scoprire numerossime opere dell’artista, i quadri e le collezioni di un Picasso giovane, i dipinti del periodo blu e la famosa serie di “Las Meninas”.

Casa Llotja del Mar

Da non perdere è anche Casa Llotja del Mar, un tesoro dell’architettura civile in stile gotico, dove il padre di Picasso insegnava e in cui lui stesso studiò.

La casa di Picasso

Tra gli edifici di els Porxos d’en Xifré spicca, a piano terra, la residenza della famiglia Ruiz-Picasso. E per gli amanti dell’artista è bene sapere che sono del periodo in cui visse qui i quadri che raffigurano paesaggi urbani barcellonesi: il giovane pittore amava salire spesso sul tetto del palazzo per dipingere.

I luoghi che lo hanno ispirato

Barcellona è anche pregna di luoghi che hanno ispirato la produzione dell’artista. Passeggiando lungo La Rambla ci si imbatte nel Parc de la Ciutadella per poi arrivare alla spiaggia della Barceloneta, posti che hanno fatto breccia nel cuore dell’artista.

Poi ancora la Chiesa di Sant Pau del Camp, nel quartiere del Raval, dove scoprì l’arte romanica. Durante uno dei suoi successivi brevi soggiorni a Barcellona, ​​lavorò ai costumi e alla scenografia per il balletto Parade, che debuttò al teatro dell’opera della città, il Gran Teatre del Liceu, nel 1917.

Chiesa di Sant Pau del Camp barcellona

Fonte: iStock

La Chiesa di Sant Pau del Camp

Gli eventi del 2023

Ma oltre a fare un itinerario sulle orme di Picasso, il 2023 è l’anno perfetto per partecipare ad alcuni eventi in suo onore. Tanti appuntamenti prenderanno vita in tutta la Spagna (così come nel resto del mondo). E in particolare a Malaga, sua città natale, Madrid, città in cui ricevette gli insegnamenti classici e poi ancora Bilbao e La Coruña.

A Barcellona, oltre a visitare il Museo Picasso che costituisce una chiara testimonianza del legame che unì questo artista universale alla città, è possibile partecipare, dal 22 giugno al 17 settembre, a The will of Picasso. The ceramics that inspired the artist, una mostra presso il Museu del Disseny de Barcelona che racconta un interessante spaccato di vita dell’artista.

Nel 1957 Picasso visitò la mostra sulla ceramica spagnola organizzata dal Palais Miramar di Cannes. Secondo la stampa dell’epoca, quando vide le opere in mostra, disse: “Ma è possibile che l’abbiano fatto prima di me?” Fu così che decise di donare 16 opere in ceramica da lui stesso create ai Musei d’Arte di Barcellona, ​​oggi nelle collezioni del Museu del Disseny.

La mostra si concentra su questa storia, i fatti correlati, le persone coinvolte e, soprattutto, la volontà espressa da Picasso di mostrare le sue ceramiche accanto a quelle della collezione del Museo, una rappresentazione dei pezzi più importanti della storia della ceramica spagnola.

Dal 19 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024, invece, è possibile partecipare a MIRÓ – PICASSO (II) presso la Fundació Joan Miró di Barcellona. Si tratta di una coproduzione, e per la prima volta queste due strutture organizzano, producono e ospitano insieme una mostra nelle rispettive sedi. In poche parole è un’unica mostra in due istituzioni che vuole essere il simbolo ed esteso rapporto che Miró e Picasso intrattenevano con la città di Barcellona.

Il filo conduttore dell’esposizione si basa su due concetti essenziali: l’amicizia di una vita tra Joan Miró e Pablo Picasso, un rapporto che si riflette in numerosi documenti e che rimanda ai loro incontri e differenze in campo artistico; e il loro apprezzamento per Barcellona, ​​il cui ultimo risultato è stato l’eredità che entrambi hanno lasciato alla città sotto forma dei due musei monografici che portano i loro nomi.

Museu del Disseny barcellona

Fonte: iStock – Ph: fotoVoyager

Il Museu del Disseny a Barcellona
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Casa Batlló a Barcellona: un viaggio nel genio di Gaudí

Passeggiando nel centro di molte grandi città europee e ammirandone i monumenti e gli scorci più iconici è facile notare i segni lasciati dai grandi urbanisti, architetti e designer del passato. Se ci si trova a Barcellona, però, un nome prevale su tutti: Antoni Gaudí. Il famoso architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano, creatore della Sagrada Familia, ha lasciato in città varie opere da tempo diventate patrimonio Unesco: tra queste c’è Casa Batlló, ora visitabile con un’affascinante esperienza immersiva.

L’architettura e le opere di Gaudí a Barcellona

Impossibile non riconoscere le opere di Gaudí sparse per Barcellona. L’architetto, morto in un incidente nel 1926 all’età di 74 anni, faceva parte della corrente modernista dell’architettura, alla quale però aveva saputo aggiungere un tocco assolutamente personale: prendendo ispirazione sia dalle arti orientali sia dallo stile neogotico, Gaudí nelle sue opere rinuncia alle linee rette e cerca invece di imitare le forme naturali. Tra le sue creazioni più rappresentate ci sono sicuramente la salamandra all’ingresso del parco Güell, sinuosa e interamente ricoperta di frammenti di ceramica colorati, e ovviamente la Sagrada Familia, chiesa monumentale e complessa che assorbì le energie e le attenzioni dell’architetto dal 1914 fino alla sua morte.

Casa Batlló, il capolavoro di Gaudí a Barcellona

Tra i capolavori di Gaudí a Barcellona non si può però non citare Casa Batlló, anch’essa patrimonio Unesco. L’abitazione, che si trova al numero 43 di Paseo de Gracia, non passa inosservata: già dalla facciata, coloratissima e sinuosa, appare evidente che non ci si trova di fronte a una casa qualunque. L’edificio venne costruito nel 1877 e l’industriale D. Josep Batlló, che lo acquistò alcuni anni più tardi, lo affidò a Gaudí per una ristrutturazione massiccia, lasciando totale libertà creativa al genio spagnolo. L’architetto trasformò completamente la facciata, il cortile e la distribuzione dei muri interni, rendendo di fatto la casa un gioiello architettonico che è stato aperto al pubblico dal 1995.

Casa Batlló, la visita culturale è la migliore al mondo

La visita culturale di Casa Batlló oggi regala un’esperienza immersiva che permette di scoprire la mente geniale di Gaudí e la massima espressione del modernismo. Proprio per questa proposta originale e immersiva, nel 2022 Casa Batlló è stata premiata come la migliore visita culturale al mondo nella categoria International Exhibition Of The Year ai Museums & Heritage Awards, riconoscimenti assegnati ogni anno alle eccellenze internazionali tra musei, gallerie e attrazioni turistiche. I giudici sono rimasti colpiti dall’interpretazione intelligente e creativa dell’esperienza immersiva di Casa Batlló: un mix sapiente di tecnologia e narrazione che, hanno dichiarato, «Gaudí avrebbe indubbiamente apprezzato!».

L’esperienza immersiva a Casa Batlló

Il biglietto di ingresso a Casa Batlló include un percorso completo attraverso quest’opera architettonica geniale e diverse installazioni create da artisti internazionali riconosciuti sulla base dell’eredità di Gaudí. L’esperienza immersiva che si può vivere durante la visita culturale coinvolge tutti i cinque sensi ed è stata realizzata usando le tecnologie più avanzate: ci sono stanze immersive uniche al mondo, contenuti di realtà virtuale, dipinti che prendono vita, registrazioni audio che ricreano i suoni della natura e affascinanti installazioni che portano tutti i visitatori dentro la mente di Gaudí e alla scoperta della storia di Casa Batlló.

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Il battesimo di Costa Toscana, la nave super green

È tra le navi più green del mondo e sta per salpare nel Mediterraneo. La nuova Costa Toscana, l’ammiraglia di Costa Crociere battente bandiera italiana, è stata battezzata nel porto di Barcellona e promette di portare i passeggeri a sperimentare crociere come mai prima d’ora.

Una “smart city” galleggiante

Costa Toscana è una vera e propria “smart city” itinerante. Grazie all’utilizzo del gas naturale liquefatto (Gnl) con cui si riesce a eliminare quasi del tutto l’immissione di ossidi di zolfo nell’atmosfera, di ossido di azoto e di CO2 (fino al 20%) è una nave super green.

Oltre a zero emissioni, la nave offre tutta una serie di innovazioni tecnologiche all’avanguardia studiate per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. L’intero fabbisogno giornaliero di acqua è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori.

Il consumo energetico è ridotto al minimo grazie a un sistema di efficientamento energetico intelligente. Inoltre, a bordo viene effettuato il 100% di raccolta differenziata e il riciclo di materiali come plastica, carta, vetro e alluminio. I legni di mare che arredano le isole del ristorante Archipelago a bordo sono stati recuperati grazie ai “Guardiani della Costa”, il programma di educazione ambientale per la salvaguardia del litorale italiano promosso dalla Costa Crociere Foundation. Per ogni cena che si degusterà nel ristorante, Costa donerà parte del ricavato per sostenere progetti ambientali e sociali della fondazione.

Com’è fatta la nave dentro

Gli interni di Costa Toscana sono frutto di un progetto creativo straordinario, curato da Adam D. Tihany, nato per esaltare e far vivere in un’unica location i colori e le atmosfere della meravigliosa Regione italiana a cui s’ispira la nave, la Toscana.

Arredamento, illuminazione, tessuti e accessori sono tutti “Made in Italy”, creati da 15 aziende altamente rappresentative dell’eccellenza italiana. Dalla SoleMio Spa alle aree dedicate al divertimento, dai bar tematici, in collaborazione con grandi brand italiani e internazionali, ai 21 tra ristoranti e aree dedicate alla “food experience”, tutto è un omaggio all’Italia.

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Fonte: Ufficio stampa

Bar a bordo piscina sulla Costa Toscana

A bordo è tutto ispirato al nostro Paese e in particolare alla nostra Regione. A partire dalla zona principale della nave, il Colosseo, uno spazio al centro sviluppato su tre ponti dedicato agli spettacoli. Gli schermi luminosi, posizionati sia sulle pareti sia sulla cupola, offriranno la possibilità di creare una storia diversa in ogni porto di scalo e in ogni momento della vacanza.

Piazza del Campo è invece una grande scalinata affacciata a poppa, su tre ponti, ideale per i momenti di intrattenimento degli ospiti, con una balconata all’aperto sull’ultimo ponte il cui pavimento di cristallo farà vivere l’emozione di volare sul mare.

Piazza dei Miracoli, a prua della nave, è il punto d’incontro di tre diverse esperienze: shopping, degustazione e intrattenimento. Un altro punto suggestivo e panoramico è la Passeggiata Volare, che raggiunge il punto più alto della nave a 65 metri d‘altezza.

I ponti avranno tutti nomi delle città toscane: Montalcino, Pietrasanta, Viareggio, Montecatini, Lucca, Pienza, Bolgheri e Montepulciano.

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Fonte: Ufficio stampa

Una delle cabine a bordo della nave

Sulla Costa Toscana, oltre alle cabine classiche, ci sarà una nuova tipologia con “terrazza sul mare” e una splendida dependance dove fare colazione, prendere un aperitivo o semplicemente godersi il rumore delle onde. Le camere a bordo della nave sono in totale 2.663, di cui 28 suite, 106 camere con terrazza, 1.534 camere con balcone, 168 camere esterne e 827 camere interne.

Per il divertimento dei più bambini che viaggiano a bordo della nave ci sono lo Splash AcquaPark, con il suo scivolo posizionato sul ponte più alto, una nuova area dedicata ai videogames, e lo Squok Club.

Le escursioni con gli esperti

Nel corso dell’estate, Costa Toscana offre un itinerario di una settimana che fa tappa in alcune delle più belle città e isole del Mediterraneo occidentale e toccherà i porti di Savona, Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia. Durante la stagione autunnale, invece le tappe saranno a Palma de Maiorca al posto di Ibiza.

Le escursioni organizzate dalla compagnia di navigazione sono il top. Ci saranno infatti tour a firma di National Geographic Expeditions, realizzati in collaborazione con il Tour Operator Kel 12, che prevedono la visita di luoghi speciali accompagnati da guide speciali, come fotografi, vulcanologi e archeologi.

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Fonte: Ufficio stampa

La Costa Toscana prende il largo
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La galleria d’arte tra le nuvole di Barcellona

C’è sempre un buon motivo per tornare a Barcellona, anzi ce ne sono tantissimi. La cosmopolita capitale della Catalogna è celebre in tutto il mondo per il suo straordinario patrimonio artistico, culturale e architettonico.

Del resto quando parliamo di questa meravigliosa città nella nostra mente compaiono le immagini della straordinaria Sagrada Família e di tutti gli altri edifici progettati da Antoni Gaudí che hanno ridefinito il volto urbano di Barcellona. A questi si affiancano i musei, come quello di Picasso e la Fondazione Joan Miró, il mare, la rambla, la gastronomia e i ritmi slow che da sempre caratterizzano l’intero Paese.

Si torna sempre in questa città, perché lei sa stupire e incantare ogni volta, proprio come se fosse la prima. E oggi abbiamo un altro motivo per raggiungerla, un’attrazione strabiliante da non perdere: una galleria d’arte tra le nuvole di Barcellona.

Mirador Torre Glòries: benvenuti tra le nuvole

Una vacanza lunga o un city break? Indipendentemente dalla vostra scelta Barcellona è sempre una fantastica idea. Non a caso è una delle mete predilette di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Le cose da fare in città sono davvero tantissime, dalle visite culturali, al relax in spiaggia passando per lo shopping e la movida. Ma come vi anticipavamo c’è una nuova e imperdibile attrazione nella capitale della Catalogna e per scoprirla ci dobbiamo recare all’ultimo piano del Mirador Torre Glòries.

Mirador Torre Glòries

Mirador Torre Glòries, Barcellona

Situata al 211 dell’Avinguda Diagonal, questa torre di osservazione non ha bisogno di presentazioni. Con i suoi 125 metri d’altezza, che culminano con una cupola che sembra sfiorare il cielo, offre visioni strabilianti su tutta la città imponendosi sullo skyline urbano.

Ma la vista panoramica non è l’unica cosa che vi emozionerà una volta arrivati in cima all’edificio perché adesso, il 30esimo piano della torre, è stato trasformato in una galleria d’arte che ha l’obiettivo di far vivere un’esperienza straordinaria tra le nuvole di Barcellona.

La galleria d’arte con vista mozzafiato

Progettata dagli architetti Jean Nouvel e Fermín Vázquez e inaugurata nel 2005, la torre di osservazione è diventato uno sei simboli contemporanei della città. Scintillante all’esterno, panoramico all’interno, il Mirador Torre Glòries offre un’esperienza senza eguali arricchita oggi da un nuovo punto panoramico che ha rivoluzionato il concetto di Belvedere.

All’ultimo piano della torre, infatti, è stato inaugurato uno spazio interattivo, culturale e artistico che porta la firma dell’artista argentino Tomás Saraceno.

Cloud Cities Barcelona, questo il nome dell’installazione permanente e multisensoriale dell’artista che catapulta gli ospiti in un’altra dimensione, trascendentale e reale. Da una parte ci sono oltre 100 moduli che compongono delle nuvole geometriche tra le quali perdersi e ritrovarsi, dall’altra una vista unica a 360 gradi sull’intera città.

L’opera firmata dall’artista argentino ha come obiettivo quello di invitare l’osservatore a riflettere sulla città e sulla connessione degli elementi urbani che trovano spazio dentro e fuori. L’esperienza, a 125 metri d’altezza, è unica nel suo genere. Avrete come l’impressione di essere sospesi tra cielo e terra e camminare tra le nuvole.

Cloud Cities, Barcelona

Cloud Cities, l’opera all’ultimo piano del Mirador Torre Glòries di Barcellona

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Arriva la nave più grande del mondo, una vera meraviglia

È arrivata nel Mediterraneo la nave più grande del mondo. Dopo essere salpata dal porto d Fort Lauderdale, in Florida, ha fatto rotta verso Barcellona, dove arriverà l’8 maggio, per poi proseguire verso Roma. La Wonder of the Seas è, come dice il nome, una vera meraviglia.

La nuovissima nave di Royal Caribbean International della Classe Oasis supera quella che è stata finora la più grande del mondo, la Symphony of the Seas, della stessa compagnia.

I “quartieri” della Wonder of the Seas

Avveniristica e da record, questa nave sorprende per i suoi otto “quartieri”, uno in più rispetto a quelli delle altre navi della compagnia, e dona un’incredibile esperienza di navigazione per una vacanza indimenticabile.

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La Wonder of the Seas, la nave più grande al mondo

Il quartiere suite è appunto l’ottavo e accoglierà gli ospiti della classe Royal Suite su un ponte privato Suite Sun con una plunge pool e bar, resi speciali da una splendida vista sull’oceano, nonché da altri elementi molto amati dagli ospiti come il ristorante esclusivo Coastal Kitchen, la Suite Lounge e l’immensa Ultimate Family Suite, che si sviluppa su due piani, adatta anche ad ospitare una famiglia di dieci persone e corredata da uno scivolo in-suite, di cinema, karaoke area e ping pong.

I ristoranti a bordo della nave

Dei 40 ristoranti ospitati a bodo della Wonder, uno è davvero unico: The Mason Jar Southern Restaurant & Bar, dove si possono fare brunch e cene fino a tarda notte allietati dalla musica dal vivo e da una pregiata collezione di whisky e cocktail.

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I divertimenti a bordo della Wonder of the Seas

Intrattenimento per adulti

fare una crociera a bordo della Wonder of the Seas sarà una vera pacchia. Oltre al simulatore di surf FlowRider c’è anche The Ultimate Abyss, lo scivolo più alto del mare, ma anche la zip line alta dieci piani. Oltre a ciò, immancabili quartieri straordinari come Central Park, con più di 20.000 piante, e il Boardwalk, che mette insieme il fascino del mare e le attività per tutta la famiglia, tra cui la possibilità di cavalcare una meravigliosa giostra intagliata a mano, guardare un big match o impegnarsi in una competizione presso gli spazi del Playmakers Sports Bar & Arcade.

Per trascorrere le serate, sono ben quattro i “palcoscenici” a bordo della Wonder: aria, ghiaccio, acqua e teatro. Più di cento tra artisti e tecnici danno vita a super produzioni come inTENse, con il primo cast tutto al femminile di aerialistes, high divers, slackliners e altro ancora nell’unico AquaTheater, The Effectors II: Crash ‘n’ Burn, che debutta quest’estate, dove i supereroi high-tech di Royal Caribbean – The Effectors – si scontrano con i loro arcinemici per salvare ancora una volta il pianeta.

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La Wonder of the Seas illuminata di notte

Intrattenimenti per bambini

Le famiglie con bambini troveranno una nuovissima avventura all’aperto, Wonder Playscape, una zona scivoli a tema sottomarino, con pareti da arrampicata e divertimenti interattivi. E in più, l’area Adventure Ocean, mentre gli adolescenti si divertiranno con Social100 e The Patio.

I numeri della Wonder of the Seas

Lunga 362,04 metri (praticamente come la Symphony) e con una stazza di quasi 237 tonnellate (dieci in più della sorella minore), la nuova Wonder of the Seas può ospitare a bordo fino a 6.988 passeggeri e 2.300 membri dell’equipaggio che sui 16 dei 18 ponti riservati ai passeggeri però non si noteranno affatto.

Le crociere della Wonder of the Seas

Per tutta l’estate 2022 la nave navigherà nel Mar Mediterraneo con crociere di sette notti. La nave salperà dal porto di Barcellona per le tappe successive a Palma di Maiorca, Marsiglia, La Spezia, Roma Civitavecchia e Napoli, per fare poi rotta di nuovo verso Barcellona. E questo fino alla fine di ottobre, quando lascerà di nuovo il Mediterraneo per tornare nel Mar dei Caraibi.

 

 

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Calafell: perché dovresti visitare questo luogo da sogno

Sole, mare e splendidi monumenti: Calafell è un villaggio spagnolo dal sapore moderno, dove tuttavia non mancano bellissime testimonianze di un longevo e florido passato. Siamo a poca distanza da Barcellona, in una zona turistica spesso affollata – soprattutto durante l’estate. Ecco perché dovremmo proprio andare alla scoperta delle bellezze di questa cittadina costiera.

Calafell, perla della Costa Dorada

La Costa Dorada è una rinomata meta balneare spagnola, che si snoda per chilometri a sud di Barcellona. Qui si trovano molte località turistiche come l’antica città di Tarragona (un vero gioiello dal punto di vista architettonico) e il piccolo borgo marinaro di Altafulla, dove poter ammirare ancora i pescherecci ancorati al porto. Ed è proprio qui che sorge anche una cittadina forse meno conosciuta, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Calafell, che vanta spiagge strepitose e tantissimi locali per trascorrere le proprie serate di vacanza.

In effetti, il villaggio potrebbe diventare un’importante destinazione turistica, ricca di meraviglie da scoprire. È durante il periodo estivo che Calafell si trasforma, lasciando le sembianze di sonnacchioso borgo di provincia per assumere quelle di festaiola città pronta ad accogliere migliaia di visitatori. Vi sono diverse spiagge di sabbia dorata, lambite da acque cristalline che lasciano senza fiato: alcune sono attrezzate, perfette soprattutto per le famiglie, mentre altre sono ad accesso libero. I servizi, d’altronde, non mancano di certo. Ristoranti, bar e hotel sono pressoché ovunque, così da rendere qualsiasi viaggio pieno di confort.

Perché andare a Calafell, perla della Catalogna? Oltre al turismo balneare, l’enogastronomia è un dettaglio irrinunciabile: la cittadina offre moltissime specialità della zona, tra cui buon pesce e vini deliziosi. Se siete amanti dello sport, poi, le attività da praticare sono numerose, dalla vela al paddle – tutto rigorosamente sotto il bollente sole estivo. E una passeggiata nell’antico quartiere dei pescatori vi permetterà di assaporare l’atmosfera più autentica di una regione della Spagna che conserva ancora un fascino magnetico. Ma le sorprese non sono certo finite qui.

Cosa vedere a Calafell

Calafell non è solamente spiagge e locali, bensì anche monumenti e bellissime testimonianze storiche. Proprio nel quartiere dei pescatori, ad esempio, si trova il museo Cofradia de los Pescadores, una suggestiva mostra che racconta la quotidianità di coloro che della pesca hanno fatto il loro mestiere, sin dal XVII secolo per arrivare ai nostri giorni. Sempre a due passi dalla costa, potrete scoprire la meraviglia della Cittadella Iberica di Calafell, un importante sito archeologico emerso negli anni ’80. Si tratta di un antichissimo insediamento risalente al VI secolo, probabilmente sede di una lontana tribù iberica. La sua bellezza consiste nel fatto che, grazie all’opera di archeologia sperimentale, è possibile entrare nelle case e ammirare da vicino i reperti in esse rinvenuti.

Addentrandosi verso la parte alta della città, infine, potrete godere non solo di un panorama mozzafiato, ma anche di un vero monumento medievale: è il Castello di Calafell, un avamposto musulmano conquistato (e quindi trasformato) dai romani. Tra una piccola chiesetta suggestiva e antiche necropoli scavate nella roccia, la fortezza regala anche un gioiello d’architettura che nasconde una vecchia leggenda. Stiamo parlando del Communidor, una specie di campanile a base quadrangolare con quattro finestre ai lati, che avrebbe dovuto allontanare i demoni e purificare l’aria infestata dai miasmi delle streghe.

Calafell

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