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Viaggio a Kuta, la località più famosa di Bali

È da molto tempo che Bali attrae visitatori stranieri: negli anni ’70 meta spirituale e magnete per i surfisti, oggi conquista turisti di ogni tipo assumendo sempre più la forma di una destinazione che o si ama o si odia. Su una cosa, però, tutti sono d’accordo: può essere affollata, costosa rispetto ad alte mete asiatiche, ma la sua bellezza è indiscutibile. Giungle rigogliose, spiagge di sabbia vulcanica, rituali induisti al profumo di incenso e cascate mozzafiato.

L’esperienza che si ha di questa isola indonesiana cambia molto in base alle nostre esigenze e alla zona che scegliamo di visitare. Per chi ama il relax e la natura, Ubud è la scelta ideale, mentre per chi preferisce un’atmosfera più festaiola, la località da segnare sull’itinerario è sicuramente Kuta. Questa è una delle destinazioni più famose e turistiche: scopriamola insieme per capire se fa al caso vostro.

Come raggiungerla e come spostarsi a Kuta

Kuta, in origine piccolo villaggio di pescatori, è situata nella zona sud di Bali ed è nota soprattutto per la sua spiaggia e per il suo mare, perfetto per chi pratica surf. Arrivare a Kuta è molto semplice perché la cittadina dista pochi chilometri dall’aeroporto principale dell’isola, quello Internazionale Ngurah Rai, conosciuto comunemente come Aeroporto di Bali-Denpasar. Vi basterà salire su un bus o un taxi per arrivare comodamente e velocemente al vostro alloggio.

Una volta arrivati a Kuta potete spostarvi tranquillamente a piedi, mentre se desiderate esplorare i dintorni avete a disposizione gli scooter a noleggio, un grande classico per chi viaggia in Indonesia perché rappresenta la soluzione più economica. In alternativa potete scaricare sul telefono l’app Grab e usufruire di un servizio simile a Uber.

Tramonto Kuta

Fonte: iStock

Turisti guardano il tramonto sulla spiaggia di Kuta

Kuta: cosa fare e vedere

Un viaggio a Kuta prevede diverse cose e molte di queste riguardano il mare tra relax, surf e divertimento. Non mancano esperienze legate alla scoperta del cibo locale e dei dintorni: grazie alla sua posizione, da qui potete raggiungere facilmente alcune delle mete più amate dell’isola.

Rilassarsi sulla spiaggia

Seppur non sempre sia semplicissimo fare il bagno a causa delle onde alte, la spiaggia principale di Kuta offre l’atmosfera perfetta in cui dedicarsi a una sola attività: rilassarsi. Come ogni cosa presso la cittadina, anche questa può essere raggiunta comodamente a piedi e troverete un’ampia scelta di servizi turistici per il noleggio di attrezzatura sportiva, lettini e ombrelloni. La combinazione di sole, sabbia, surf e vita notturna è ciò che rende questa spiaggia così popolare.

In generale la spiaggia è libera e nelle immediate vicinanze troverete diversi warung (i chioschi tipici) ricchi di frutta e bevande fresche. La spiaggia di Kuta è anche la location dove vengono rilasciate le tartarughine: vi basterà informarvi e rivolgervi all’associazione locale per partecipare a questa esperienza. Se visitate questa parte dell’isola durante la stagione delle piogge, potreste trovare la spiaggia un po’ sporca a causa dei rifiuti trasportati qui dalle maree e dai venti.

Iscriversi a un corso di surf

Bali è diventata sempre più sinonimo di surf e Kuta è il luogo ideale dove imparare perché le onde, in base alla giornata, sono adatte a tutti i livelli, dai più esperti ai principianti. Le onde qui si infrangono lungo tutto il tratto di spiaggia lunga 2 chilometri offrendo così ai surfisti lo spazio necessario per distanziarsi e trovare un piccolo posto tutto per sé. Troverete diverse scuole o istruttori privati, a disposizione per insegnare sia agli adulti che ai bambini ad approcciarsi alla tavola e ad affrontare le prime onde, che essendo morbide si adattano perfettamente anche ai principianti.

Surfisti a Kuta

Fonte: iStock

Coppia di surfisti sulla spiaggia di Kuta

Esplorare i dintorni di Kuta

Se avete voglia di cambiare aria, potete noleggiare uno scooter o partecipare a un tour per raggiungere la vicina Uluwatu. Immersa in un’atmosfera più rilassata rispetto a Kuta, Uluwatu offre spiagge bellissime e tramonti indimenticabili. Una delle attrazioni principali, però, resta il tempio Luhur Uluwatu, anche noto con il nome di ‘tempio delle scimmie’. Per non avere problemi con questi animali non date loro da mangiare e tenete le distanze, così che non possano aggredirvi per rubarvi qualche oggetto personale! La particolarità di questo tempio è la sua posizione a picco sul mare, la quale offre scorci panoramici splendidi.

Per quanto riguarda le spiagge, invece, le migliori sono Bingin Beach, ideale per chi vuole praticare surf, Padang Padang Beach per chi ricerca la classica spiaggia da sogno con sabbia bianca e acque azzurre, e Melasti Beach, famosa per i suoi colori caraibici.

Se siete interessati ai templi indù, da Kuta potete raggiungere anche il Tempio della Terra nel Mare (Pura Tanah Lot), situato su un isolotto a 100 metri dalla costa. Costruito da un sacerdote nel XVI secolo, il tempio è dedicato agli spiriti guardiani del mare e leggenda vuole che sia sorvegliato da pericolosi serpenti marini. Quando la marea è alta, la roccia su cui è situato viene quasi completamente sommersa, ma per alcune ore al giorno è possibile arrivare al tempio camminando senza quasi bagnarsi. Entrare è vietato, ma al tramonto è possibile ricevere la benedizione dai sacerdoti, così da portarvi a casa un’esperienza unica e spirituale.

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Anche a Bali si interviene sull’overtourism: non si costruiranno più hotel

Negli ultimi anni, uno degli aspetti che emergono con forza nel comparto dei viaggi è quello dell’overtourism, il turismo eccessivo che sta mettendo sotto pressione molte destinazioni tra le più popolari al mondo con un afflusso di visitatori che supera la loro capacità di gestione, causando disagi ai residenti (e ai visitatori stessi).

Sul fronte ambientale, l’incremento dei flussi turistici ha portato all’erosione delle coste, al danneggiamento dei siti storici e alla distruzione di habitat naturali. Dal punto di vista sociale, i residenti si trovano a dover convivere con l’aumento del costo della vita, la perdita di identità culturale, sovraffollamento e maggiore inquinamento.

Di fronte a un simile scenario, non sono poche le località che stanno adottando misure per porre un freno al numero dei turisti, come l’introduzione di quote giornaliere o tariffe d’ingresso per i luoghi più iconici, tassa di soggiorno più cara e altro ancora. Bali, rinomata isola indonesiana, ad esempio non costruirà più hotel: vediamo nel dettaglio.

Nuovi hotel a Bali: stop alla costruzione per dieci anni

Come accennato, Bali ha previsto uno stop alle nuove costruzioni di carattere turistico per un periodo che potrebbe durare fino a un decennio.
La moratoria è stata richiesta dall’amministrazione dell’isola al governo centrale dell’Indonesia, con l’obiettivo di frenare lo sviluppo incontrollato (in particolare nelle aree con un’alta densità abitativa e turistica) e preservare la cultura locale e lo straordinario ambiente naturale.

Il governatore ad interim di Bali, Sang Made Mahendra Jaya, ha proposto la moratoria per quattro zone specifiche, ad alta densità abitativa e più inflazionate dalla presenza di hotel, ville e stabilimenti balneari.
Il governo centrale ha accettato la proposta, ma la tempistica per l’implementazione delle restrizioni è ancora in fase di definizione.

Hermin Esti, alto funzionario del ministero degli Affari marittimi e degli Investimenti, ha confermato che la decisione è parte di un più ampio impegno per riformare il settore turistico dell’isola, con l’obiettivo di aumentarne la qualità preservando, al contempo, le tradizioni culturali e offrendo maggiori opportunità lavorative per la popolazione locale.

Dal 2019, sono 35 gli hotel in più

spiaggia di Nusa Dua, Bali
Vista panoramica della spiaggia di Nusa Dua

Bali ha vissuto negli ultimi anni una crescita esponenziale sia in termini di visitatori che di residenti stranieri, il che pone in grande difficoltà le infrastrutture e l’equilibrio ecologico e sociale del territorio. Dopo la riapertura post-pandemia, gli arrivi sono aumentati in modo significativo, con 2,9 milioni di visitatori stranieri registrati solo nella prima metà dell’anno, vale a dire il 65% del totale degli arrivi in Indonesia.

Tale affluenza ha portato a un sovrasviluppo, con un rapido aumento di hotel e strutture turistiche (541 hotel nel 2022, rispetto ai 507 del 2019), oltre a una crescente presenza di stranieri che si stabiliscono in modo permanente a fronte di un numero stimato di 200.000 residenti. Si tratta di un fenomeno che ha generato problemi come criminalità, concorrenza per i posti di lavoro e il peggioramento della qualità della vita.

Inoltre, i comportamenti inappropriati di alcuni turisti, diventati virali sui social media, hanno esacerbato il malcontento e accelerato la necessità di una risposta: di fronte a una situazione  diventata insostenibile, il governo indonesiano sta così pianificando la moratoria sullo sviluppo turistico a Bali, che potrebbe durare fino a 10 anni. Il ministro del Coordinamento degli Affari marittimi e degli Investimenti, Luhut Pandjaitan, ha sottolineato la necessità di questo piano per controllare l’impatto della crescita turistica sull’isola e proteggere la sua cultura e il suo ambiente.

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Bali: dormire in un castello di bambù che sembra uscito da una fiaba

Come ve la immaginate, voi, la vacanza dei sogni? Forse come un’avventura dalle entusiasmanti scoperte, o come un’esperienza sensoriale e rilassante. Probabilmente in un paradiso terrestre oppure in una destinazione dove la natura prospera grandiosa e incontaminata. Forse in un luogo vista mare o in una foresta tropicale e lussureggiante, ma sicuramente all’insegna della pura beatitudine.

Ananda, che in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, è proprio questo, un’esperienza unica al mondo che tutti i viaggiatori dovrebbero vivere e condividere almeno una volta nella vita. Un alloggio delle meraviglie incastonato in una scenografia naturale unica, quella della foresta tropicale che si snoda sopra il sacro fiume Ayung, ad Abiansemal.

Proprio qui, nella Reggenza di Badung, a Bali, è possibile dormire nella Ananda House, un castello di bambù, immerso nella natura, che sembra uscito da una fiaba.

Un alloggio da fiaba a Bali

Raggiungere Bali, attraversare le montagne vulcaniche ricoperte di boschi, visitare le risaie, la barriera corallina e i siti sacri, come il suggestivo tempio di Uluwatu, è una di quelle esperienze da vivere e da condividere almeno una volta nella vita. Non è un caso che, l’isola indonesiana, sia diventata con gli anni una destinazione popolare tra i viaggiatori di tutto il mondo.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono destinate a incantare, ma se è un’esperienza unica che volete vivere una volta raggiunta l’isola, il consiglio è quello di pernottare all’interno dell’Ananda House.

Ananda in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, non si tratta di un semplice alloggio, ma di un sogno a occhi aperti che trasporta i viaggiatori nella favola più bella. Questa residenza, infatti, è incastonata in una foresta tropicale e verdeggiante ed è realizzata completamente in bambù. Un vero e proprio paradiso terrestre dove i viaggiatori possono riscoprire tutta la bellezza di Madre Natura.

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Dormire in un castello di bambù

Per raggiungere questa dimora fatata, che per forme, lineamenti e dimensioni richiama proprio un castello incantato, dobbiamo raggiungere il piccolo e verdeggiante villaggio balinese di Bone. Qui gli artigiani locali, uniti da un grande sogno condiviso, hanno realizzato una dimora utilizzando solo il bambù. Il materiale caratterizza ogni ambiente della residenza, dalle pareti interne alla struttura esterna, passando per gli utensili e l’arredamento.

Il risultato è un’edificio pregno di vita, uno dei più suggestivi esempi di convivenza tra l’attività umana e il pianeta. Persino i materiali di assemblaggio sono completamente naturali: i chiodi e le viti sono stati sostituiti da migliaia di picchetti di bambù.

Il castello è il cuore pulsante del Green Village, un villaggio popolato da persone provenienti da ogni parte del mondo che qui ha scelto di restare per vivere in totale armonia con la natura. Situato a soli 10 minuti da Ubud, questo piccolo insediamento comprende 13 ville costruite completamente in bambù. Tra queste anche l’Ananda House.

Il castello può essere prenotato tramite Airbnb e comprende tre edifici separati e spettacolari: il Guest Pavilion, il Master Pavilion e il Bali Living Pavilion. Tutte le camere offrono una vista privilegiata sul sacro fiume Ayung e sul giardino tropicale che circonda l’edificio. Completano l’offerta una piscina di acqua salata e una cascata.

Ananda House, la residenza di bambù a Bali

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, la residenza di bambù a Bali
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Viaggio a Bali, dove tutti vogliono andare

È una meta sempreverde, una di quelle che è in cima alla lista delle preferenze di tutti. Parliamo di una destinazione che, nonostante sia presa costantemente d’assalto dai turisti, permette di trovare luoghi da sogno in cui stare soli e appartati. Esistono persone che non ci sono mai atterrate e che desiderano andarci per la prima volta, ma anche altre che non vedono l’ora di tornarci perché se ne sono innamorate: qualsiasi sia la situazione, vale sempre la pena fare un viaggio a Bali.

Perché andare a Bali

Le poche righe di introduzione di questo piccolo racconto hanno già specificato alcuni motivi per cui è sempre una buona idea fare un viaggio a Bali. Ma la verità è che non sono le uniche e che, anzi, sono talmente tante che è praticamente possibile scriverle tutti.

Bali è una pazzesca isola dell’Indonesia dove montagne vulcaniche coperte di boschi fanno spazio a tipiche risaie e chilometri di barriera corallina. Bali è anche quel lembo di terra in cui sacro e profano convivono in perfetta armonia, dove i templi sembrano volersi tuffare i mare, e dove la gentilezza e il meraviglioso sorriso delle persone fanno da spalla alle loro graziose e antiche tradizioni.

Bali pullula di bellezza e cultura, ma anche di momenti di pace da ricavarsi nei tanti centri di yoga e di meditazione. E poi il surf, il cibo, i massaggi, le albe, i calar del sole, lo snorkeling, il diving e molto altro ancora. Insomma, è praticamente impossibile non trovare una ragione per salire a bordo di un aereo e volare verso questo luogo che è una sorta di paradiso in terra.

Il monte Agung di Bali

Fonte: iStock

Veduta del maestoso monte Agung

Cosa vedere a Bali

Fare una selezione delle cose da vedere a Bali è dura: l’isola offre talmente tanto che dire che c’è l’imbarazzo della scelta sembra quasi riduttivo.

Ma quel che è certo è che non potete perdervi i suoi vulcani, una sorta di simbolo di questo posto incantato. Ce ne sono diversi, ma noi vi invitiamo a tentare la scalata del monte Agung, uno stratovulcano di 3031 metri di altezza, che è il più elevato dell’isola. Si tratta di una struttura geologica che, grazie alla sua imponenza, è in grado di condizionare il clima delle aree circostanti bloccando le precipitazioni.

Un ruolo importantissimo per lo sviluppo dell’isola, tanto che da molti è ritenuto un vulcano sacro. Proprio per questo motivo, ai suoi piedi è stato edificato il tempio madre di Besakih, il più importante dell’isola, e una serie di tempietti tutti rivolti verso lo stesso maestoso Agung.

Altro vero e proprio simbolo di questo luogo sono le risaie: un viaggio a Bali non si può dire completo se non si è corsi a scoprire le mille sfumature di verde che le caratterizzano.

Le risaie terrazzate sono infatti il paesaggio balinese per eccellenza. Si trovano in tutta l’estensione dell’isola, ma quelle che più di altre lasciano senza parole sono Jatiluwih e Tegallalang, entrambe parte dei Patrimoni dell’Unesco.

Ubud – e ci lasciamo andare a un paragone azzardato – è un po’ la Roma di Bali: tutte le strade portano qui. No, non stiamo scherzando: è il cuore pulsante di quest’isola, anche chiamata isola degli dei. Questa è la città ideale in cui dedicarsi allo yoga, visitare gallerie d’arte, scoprire curiosi negozietti e inebriarsi di deliziosi ristoranti.

E tutto ciò non lo farete in una cornice comune, perché a farvi compagnia ci sarà una natura lussureggiante. Non a caso proprio qui prende vita la Sacra foresta delle scimmie, un luogo dove ponti intrecciati, radici giganti ed enormi draghi di Komodo in pietra fanno da casa a circa 900 simpatici esemplari di scimmie balinesi.

Cosa vedere a Ubud

Fonte: iStock

Tempio Pura Taman Saraswati a Ubud, Bali

Le meraviglie naturali di Bali non sono finite qui: l’isola è puntellata di fragorose e impressionanti cascate. Tra tutte vogliamo parlarvi della cascata di Gitgit che è la più alta in assoluto. Un potente flusso d’acqua abbracciato dalla foresta pluviale e che le regala i profili di un luogo da fiaba.

Più che affascinante è anche Uluwatu, uno dei luoghi più famosi di Bali. Ma del resto parliamo di un tempio in cima a una scogliera da cui è possibile ammirare numerosi surfisti in azione che si fondono con il magnifico panorama dell’Oceano Indiano.

Riferendoci ancora a luoghi di culto, non può mancare una tappa al tempio di Tirta Empul dove potersi purificare immergendosi nelle piscine dedicate alle abluzioni sacre.

Dove andare al mare a Bali

L’isola degli dei ha molto più da offrire di quello che vi abbiamo raccontato, ma essendo un fazzoletto di terra tropicale è obbligatorio anche fare un bagno nel suo favoloso mare.  Se non siete appassionati di sport acquatici, la vostra tappa dovrebbe essere la Blue Lagoon di Padangbai, una spiaggia di sabbia bianca finissima lambita da un mare color turchese.

Poi ancora la spiaggia di Dreamland, un tappeto di sabbia bianca dominato da scogliere calcaree che sembrano accarezzare la frastagliata costa della zona. Da raggiungere, attraverso 300 scalini, è anche Green Bowl dove venire accolti da sabbia morbida e acqua cristallina, una perla isolata in cui stare a contatto con la natura.

Qual è il periodo ideale per andare a Bali?

E ora passiamo ai fatti: quando conviene organizzare un viaggio a Bali? Partiamo subito col darvi una buonissima notizia: sull’isola degli dei è estate tutto l’anno. Certo, alcuni momenti sono meno piovosi di altri, ma quel che è sicuro è che qui il freddo quasi non esiste.

Ciò che dovete tenere in considerazione nello scegliere il periodo per atterrarci è che ci sono due stagioni ben distinte: quella delle piogge, da novembre a marzo, e quella secca che va dal mese di aprile a quello di ottobre.

Stagione delle piogge, però, non è sinonimo di vacanza impossibile. Quest’isola, infatti, è talmente paradisiaca che è caratterizzata da precipitazioni quasi sempre intense ma brevi. Il rischio che correte è quindi quello di essere baciati dal sole tutti i giorni, anche quando si presenta un temporale.

L’importante è avere sempre con sé una crema solare, tutti i costumi da mare che più vi piacciono, vestiti comodi e traspiranti, qualcosa per ripararvi dal sole e un bell’impermeabile per sicurezza.

Per il resto, è sempre il momento perfetto per fare un viaggio a Bali.

Le risaie terrazzate di Bali

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Risaie terrazzate a Bali
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Riconosci questa casa sull’albero? È la star del web e puoi affittarla

Montagne vulcaniche e boschi lussureggianti, risaie, templi sacri e poi, ancora, scogliere e acque cristalline che ospitano e proteggono una meravigliosa barriera corallina. Questa è Bali, un paradiso terrestre, un sogno a occhi aperti che da anni incanta e sorprende viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Le cose da fare e da vedere sull’isola indonesiana sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Tra le esperienze da non perdere per chi arriva a Bali, non può mancare una visita alla splendida isola di Nusa Penida, situata a circa 15 miglia dalla costa sud orientale.

Proprio qui, in questo luogo incontaminato, esiste una casa sull’albero che è diventata una star del web, la stessa che si è trasformata nello sfondo da sogno di istantanee di immensa bellezza e che offre il panorama più sensazionale di tutto il territorio. Probabilmente, la conoscete già tutti, quello che forse non sapete, però, che questa struttura può essere affittata, e costa pochissimo.

Bali: benvenuti nell’alloggio più fotografato di Instagram

Organizzare una gita a Nusa Penida, dicevamo, è davvero un’ottima idea. Il lembo di terra che appartiene all’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda è un vero gioiello, un paradiso terrestre dove tutto parla di bellezza e natura.

Per i viaggiatori che giungono a Bali, questa destinazione si è trasformata in una meta imprescindibile e i motivi sono diversi. L’isola è la più selvaggia dell’arcipelago e con gli anni è diventata un rifugio straordinario per allontanarsi dal turismo di massa e per instaurare un contatto autentico e primordiale con la natura che caratterizza territorio.

Per rendere l’esperienza ancora più straordinaria, potrete decidere di trascorrere qui la notte in una camera fuori dall’ordinario con vista mozzafiato. Si tratta della casa sull’albero di Rumah Pohon, l’alloggio più instagrammato di sempre.

Rumah pohon, la casa sull’albero che sembra un sogno

La Rumah Pohon Tree House, lo abbiamo già detto, è una vera star sul web. Si tratta della casa sull’albero più fotografata da viaggiatori e turisti, da influencer e instagrammer. È un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che arrivano a Nusa Penida, non solo per la sua fotogenia, ma anche e soprattutto perché è proprio da qui che si possono ammirare i panorami più incredibili dell’intera isola.

La casa sull’albero si trova nella parte sud-orientale di Nusa Penida, nei pressi di Diamond Beach e Atuh Beach, nella zona opposta aal molo dei traghetti, che sono l’unico mezzo di trasporto  per giungere fino qui.

Gli interni dell’alloggio sono molto spartani e tutti dotati di un letto matrimoniale, mentre i servizi igienici sono a terra. L’accesso alla casa sull’albero richiede un po’ di allenamento, per raggiungere l’alloggio, infatti, è necessario arrampicarsi su ripide scale di legno. Tuttavia, la fatica è ampiamente ripagata una volta arrivati in cima dalla bellezza del panorama.

Ma quanto costa dormire nella casa sull’albero più famosa del web? I prezzi variano in base alla stagione, ma hanno comunque una base di partenza di circa 45 euro a notte. Pochissimo, se pensiamo che qui si vive una delle esperienze più belle di una vita intera. Il vero problema sta nel riuscire a trovare posto. Essendo diventata una start, Rumah Pohon Tree House non è quasi mai disponibile. Ecco perché il consiglio è quello di prenotarla con mesi di anticipo.