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La finestra delle meraviglie con vista sull’autunno

C’è qualcosa di straordinariamente inspiegabile che accade quando l’autunno arriva. E non è solo il dolce silenzio della natura che si riposa dopo averci regalato splendide visioni, ma è anche quell’atmosfera nostalgica e un po’ romantica che avvolge e coinvolge i sensi, che li culla dolcemente e li accompagna verso un viaggio sensoriale senza eguali.

Colori, profumi, suoni e sapori: tutto cambia lentamente intorno a noi e il mondo che conoscevamo diventa ogni giorno un po’ più bello. Questa è la magia dell’autunno.

Eppure c’è un luogo che, più di altri, sa stupire e incantare durante questa stagione. Una finestra delle meraviglie che affaccia sulla vista più bella di sempre, quella sull’autunno. Preparate i bagagli, si parte.

La finestra con vista sull’autunno

I mesi che vanno da settembre a novembre ci invitano a organizzare nuovi e sorprendenti viaggi che ci permettono di esplorare le meraviglie messe in scena dalla natura in questo periodo. I luoghi del foliage, che sono in cima alle nostre travel wish list, sono tantissimi, e tutti promettono di farci vivere le esperienze di viaggio più belle di sempre.

Perché questo è il momento in cui le foglie che sono saldamente attaccate agli arbusti cambiano colore. Si tingono di rosso, di giallo e di arancione, prima di lasciarsi andare a una danza sinuosa e leggiadra tra il vento d’autunno.

Parchi urbani, giardini incontaminati e viali alberati: tutto diventa meraviglia in questo periodo dell’anno. Ma c’è un luogo che più di tutti, sembra restituire tutta la bellezza che appartiene a Madre Natura. Per scoprirlo dobbiamo affrontare un lungo viaggio che ci porta direttamente a Kyoto dove la caccia alle foglie è un vero e proprio rituale.

Qui che esiste un tempio particolarmente celebre per il suo giardino delle meraviglie. Ma ciò che lo rende davvero un posto unico, è una piccola stanza dotata di ampie finestre vetrate che affacciano direttamente sui magici colori dell’autunno.

Come in un quadro

Ci troviamo a Kamitakano, a Kyoto, sulla riva sinistra del fiume Takano e ai piedi del monte Hiei. È qui che sorge il pittoresco Rurikō-in, un tempio buddista immerso in un’area incontaminata e silenziosa dove la natura regna assoluta protagonista.

La vista negli spazi esterni del tempio è di per sé grandiosa, ma è solo raggiungendo il secondo piano della struttura che è possibile assistere a uno spettacolo che lascia senza fiato. Qui, infatti, esiste uno studio caratterizzato da ampie finestre di vetro che affacciano direttamente sul giardino, proprio lì dove ci sono decine di aceri che in autunno cambiano colore.

Ma non è tutto perché i grandi tavoli di legno laccato, posti al centro della stanza, si trasformano in specchi sui quali le foglie d’acero si riflettono, creando così un’atmosfera unica e surreale.

La sensazione, entrando all’interno della stanza, è unica. Sembra di stare all’interno di un quadro, una mostra immersiva sapientemente inscenata dalla natura. C’è chi parla di questa come la finestra con la vista più bella del mondo, e chi descrive lo spettacolo come il fogliame autunnale dei sogni. Quello che è certo è che lo studio di Rurikō-in è un luogo magico e senza eguali che permette di assistere allo spettacolo più bello dell’autunno.

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L’autunno infiamma il paesaggio: la caccia alle foglie ha inizio

C’è qualcosa di straordinariamente magico che coinvolge Paesi, città, villaggi e borghi del mondo intero e che si verifica a ogni cambio stagione. Quattro volte l’anno, infatti, questi luoghi si trasformano nel palcoscenico ideale dello spettacolo più bello della natura.

I paesaggi cambiano e si trasformano, modificano i loro lineamenti e i loro colori e, abbigliati di vesti totalmente nuove, ci lasciano ogni volta senza fiato. L’autunno, poi, è un’esplosione di magia che invade e pervade le strade di ogni territorio del globo, regalandoci quelle che sono, con tutta probabilità, le atmosfere più suggestive di sempre.

È questo il periodo del foliage, quel fenomeno naturale che vede le foglie assolute protagoniste delle nostre visioni più belle. Sono tantissimi i luoghi dove ammirarlo, anche nel nostro Paese. Ma c’è un luogo, dall’altra parte del mondo, che più di tutti promette un’esperienza magica. Preparate le valigie, si parte per il Giappone: la caccia alle foglie ha inizio!

Momijigari: la caccia alle foglie

È il Sol Levante la destinazione migliore per ammirare lo spettacolo del foliage, un’esplosione di colori che vanno dal giallo al rosso, passando per l’arancione e il marrone. Raggiungere il Giappone in questo periodo assicura un’esperienza straordinaria a contatto con la natura che, proprio in questa occasione, mette in scena il suo spettacolo più bello.

I cittadini lo sanno bene, così come lo sanno tutti quei viaggiatori che scelgono di volare dall’altra parte del mondo per celebrare la grande bellezza che appartiene al Paese, e che diventa magica durante la stagione autunnale. Nel periodo che va da fine settembre a fine novembre, le persone si uniscono a quello che è diventato un rito nazionale per l’intero Giappone: il Momijigari.

Il nome di questa tradizione affonda le sue origini nella sua stessa essenza. Momiji che vuol dire acero e kari che significa caccia, sono i due termini che spiegano la tradizione nipponica di andare a caccia dei colori autunnali con una sola missione: quella di contemplare un paesaggio incantato e magico.

La caccia agli aceri, e più in generale agli alberi che cambiano colore, coinvolge tutto il Paese, da nord a sud. Tuttavia ci sono alcuni luoghi, che si snodano lungo il Giappone, nei quali Madre Natura ha scelto di inscenare spettacoli mozzafiato. Scopriamoli!

Bishamondo, Kyoto

Fonte: iStock

Bishamondo, Kyoto

Autunno in Giappone: i luoghi da non perdere

La stagione del Momijigari inizia a fine settembre in Hokkaido e si protrae fino agli inizi di dicembre nelle regioni più a sud come Kyushu e Kanto.

Se state programmando un viaggio in Giappone in autunno, allora, una delle destinazioni da non perdere è sicuramente Kyoto. Tutta la città, in questo periodo dell’anno, si infiamma letteralmente. Gli aceri di Rurikoin, tempio dal giardino straordinario, danno spettacolo, così come lo fanno quelli del monte Kurama, della zona di Arashiyama e quelli che si snodano tra gli edifici spirituali del Kiyomizu-dera.

In tutto il Paese, da nord a sud, non esiste parco, giardino o tempio che non sia coinvolto da questa grande trasformazione. Anche nell’affollata capitale del Giappone è possibile andare a caccia di foglie in questo periodo. Tra i luoghi da raggiungere assolutamente segnaliamo Jingu Gaien Ginkgo Avenue e i giardini di Rikugien.

Osaka incanta con la sua Minoo Park mentre Nikko mette in scena i suoi spettacoli più belli nella magica cornice del lago Chuzenji e al cospetto delle cascate Ryuzu.

Un altro luogo da raggiungere è per praticare il Momijigari è Hakone, una cittadina di montagna a ovest di Tokyo già celebre per gli onsen e per la vista sul monte Fuji. Anche da qui la vista sull’autunno è spettacolare.

Funivia del Monte Komagatake, Hakone

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Funivia del Monte Komagatake, Hakone
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Il paradiso dell’acqua da scoprire in autunno

Esistono luoghi dove il sole non smette mai di battere, perché è suo il compito di far brillare tutte quelle meraviglie plasmate da Madre Natura che, per forme e colori, sembrano appartenere all’immaginario onirico di ogni viaggiatore.

Ed è uno di questi posti che vogliamo scoprire con voi oggi, un paradiso dell’acqua di nome e di fatto dove il sole splende tutto l’anno, e che sembra così bello da non sembrare reale. Un luogo che è diventato palcoscenico degli spettacoli più belli messi in scena dalla natura.

Il suo nome è Alagoas, ed è un eden terrestre da visitare almeno una volta nella vita per vivere un’esperienza davvero straordinaria.

Benvenuti a Alagoas

Il nostro viaggio inizia in Brasile, in quel territorio che si snoda a nord est del Paese. È qui che possiamo addentrarci in un paesaggio che sembra un sogno, un luogo caratterizzato da acque cristalline, spiagge bianche e una biodiversità unica.

È un posto incantato, quello che si apre alla vista dei viaggiatori che scelgono di volare dall’altra parte del mondo per esplorare un paradiso terrestre. Un eden fatto di acqua dal color smeraldo, di natura rigogliosa e lussureggiante, di acquari naturali in cui vivono e nuotato tantissimi pesci colorati.

Alagoas è così, è un sogno e una favola. È un paesaggio incontaminato e sterminato che regala scorci di incredibile bellezza che lasciano senza fiato. Le sue magnifiche spiagge, che si estendono per oltre 230 chilometri e che brillano sotto il sole che qui è presente tutto l’anno, gli hanno fatto guadagnare l’appellativo di paradiso dell’acqua. E in effetti, questo territorio, ospita quello che è uno dei paesaggi più affascinanti di tutto il Brasile e del mondo intero.

Alagoas

Fonte: iStock

Alagoas

Il paradiso dell’acqua

Un viaggio a Alagoas è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita, per vivere a stretto contatto con la natura, per toccare con mano la grande bellezza del mondo che abitiamo.

La costa tropicale puntellata da palme, spiagge bianche, lagune di acqua cristallina e barriere coralline, rendono questo piccolo stato brasiliano un vero e proprio paradiso terrestre e acquatico. Di cose da fare, e da vedere qui ce ne sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

A partire da Maceió, capitale dello Stato di Alagoas, che conserva un fascino indiscusso. Il cuore cittadino è un invito alla scoperta delle tradizioni e della cultura del Brasile, mentre la costa permette di fare incontri ravvicinati con tutti gli animali che popolano la barriera corallina immersa nel mare dalle mille sfumature di azzurro. Le piscine naturali di Pajuçara, da raggiungere in zattera, sono un vero e proprio omaggio alla bellezza naturale.

A circa 120 chilometri dalla capitale, invece, troviamo Maragogi, un altro paradiso terrestre che promette una vacanza all’insegna della pace e del relax. Protagonista d’eccezione, ancora una volta, è la natura che mette in scena i suoi spettacoli più belli sulla suggestiva costa bagnata dalla Coral Coast. La bassa marea, qui, forma bellissime piscine naturali, che prendono il nome di Galés de Maragogi, e che sono popolate da tantissimi pesci.

Un altro luogo da raggiungere, per vivere appieno la bellezza di questo paradiso, è São Miguel dos Milagres. Si tratta, probabilmente, del luogo meno turistico di tutta Alagoas, un territorio selvaggio dove la natura regna incontrastata. La città fa parte della Rota Ecológica, un percorso che si snoda per 25 chilometri e che valorizza un tratto di costa quasi incontaminato, caratterizzato da spiagge solitarie, piscine naturali e palme di cocco.

Quando andare

Il periodo migliore per visitare le coste del paradiso dell’acqua sono quelli che vanno da agosto ad aprile. Nonostante il clima è prevalentemente soleggiato per quasi tutto l’anno, il rischio di incorrere a piogge e acquazzoni è piuttosto elevato tra i mesi che vanno da maggio a luglio.

Ecco perché il consiglio è quello di raggiungere Alagoas in autunno o in inverno, per una fuga dal freddo all’insegna della bellezza in uno degli ultimi eden terrestri.

São Miguel dos Milagres, Alagoas

Fonte: iStock

São Miguel dos Milagres, Alagoas
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La miglior passeggiata d’autunno che puoi fare in Italia

L’autunno è la stagione ideale per fare delle rigeneranti passeggiate in montagna. Si assiste alla magia del paesaggio che cambia, con i colori che virano dal verde brillante alle calde tonalità dell’arancio e del rosso, godendo di giornate ancora terse e di temperature gradevoli. In particolare, c’è un territorio che vale la pena visitare in questo periodo dell’anno, una vera perla del nostro Paese dove fare escursioni indimenticabili e scoprire storie, cultura e tradizioni uniche. Vi portiamo alla scoperta della regione di Lana.

Passeggiando per Lana e i suoi dintorni

Situato sul versante meridionale della conca di Merano, all’ingresso della Val d’Ultimo, Lana è il più grande paese frutticolo dell’Alto Adige (uno spettacolo anche quando è in fiore). Insieme ai borghi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, occupa una zona soleggiata in cui la flora mediterranea si unisce e confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce al gelo del nord di penetrare. Meli, ciliegi, orchidee e palme convivono così con castagni, larici e faggi, in armonioso concerto anche con la storia, la cultura ben radicata e le peculiarità dei vivaci centri abitati.

In questo splendido territorio ci si può cimentare in difficili escursioni o passeggiare piacevolmente lungo percorsi in piano fra i meleti, immersi in una natura che muta e sorprende sempre nella stagione del foliage. Qui è davvero facile abbinare una bella camminata in montagna con la scoperta di un patrimonio storico e architettonico unico.

Il cosiddetto “frutteto dell’Alto Adige“ è, infatti, un paese dall’aspetto moderno e piacevole, adatto alle famiglie, che offre una grande varietà di monumenti assolutamente da visitare. Basti pensare che ci si imbatte in circa una quarantina di chiese, cappelle e monasteri sparsi per il territorio, tra cui le leggendarie rovine dei castelli Leone, Braunsberg e Brandis.

Da Lana al Castel Lebenberg per il sentiero della roggia di Marlengo

Percorrendo il waalweg (sentiero della roggia) di Marlengo, che parte da Lana nelle vicinanze dello sbocco dell’Adige nel canale del Rio Valsura, attraverso una passeggiata semplice e panoramica sulla conca di Merano e la Val d’Adige, si arriva in 45 minuti circa a Cermes, dove si trova l’imponente Castel Lebenberg (conosciuto anche come Castel Monteleone).

Il maniero, che risale al Medioevo (1200 circa), rientra tra i più belli e più grandi castelli altoatesini completamente arredati, di proprietà privata. Nel 1426 passò dai Signori di Marlengo ai Signori von Fuchs, che lo fecero ampliare e rinnovare. L’edificio rimase in loro possesso fino al XIX secolo. Oggi il castello è di proprietà della famiglia van Rossem ed è visitabile da aprile a ottobre. Un luogo meraviglioso, in cui passato e presente convivono, tra sontuosità e umiltà, ricchezza e semplicità, contrasti che però generano un’armonia unica.

Al suo interno si possono ammirare la sala delle armi, la sala degli specchi, in stile rococò, con mobili sfarzosi, carta da parati decorata ad arte, tappeti orientali e grandi lampadari, la stanza rustica in stile gotico-rinascimentale, arredata con mobili d’epoca. E ancora, la stanza dell’impero, costruita nella roccia, e la sala dei cavalieri, con pesanti mobili scuri e il famoso affresco rafigurante l’albero genealogico con le 12 generazioni di proprietari del castello. All’esterno si svela, invece, un meraviglioso giardino alla francese, ma il fiore all’occhiello del maniero è la Cappella di Santo Stefano, per i suoi affreschi medievali e l’acustica perfetta.

Waalweg Brandis, tra natura e un’opera d’arte unica

Se percorso per intero, costeggiando il paese di Lana in tutta la sua estensione, immersi nella natura, tra castagni e meli, il waalweg Brandis conduce fino alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Lana di Sotto, dove si trova il gioiello del paese altoatesino: l’altare ligneo di Schnatterpeck. Si tratta di un’opera d’arte conosciuta ben oltre i confini dell’Alto Adige. L’altare è il più grande dell’intero arco alpino ed uno dei cinque più grandi altari dell’area linguistica tedesca. Fu realizzato tra il 1503 e il 1511, venne intagliato in legno di castagno e riccamente decorato con oro zecchino. La sua particolarità risiede nel fatto di essere sopravvissuto nel momento in cui la Chiesa decise di eliminare tutti gli altari gotici in favore di quelli barocchi.

Ad opporsi alla sostituzione dell’altare di Schnatterpeck fu proprio la popolazione di Lana, che ne rivendicò la proprietà attraverso dei documenti che attestavano il pagamento dello stesso per una cifra altissima, pari a 1600 fiorini reniani (circa 3 fattorie e 8 carichi di vino per l’epoca). Lo si può ammirare da aprile a novembre (con visita guidata) in tutta la sua imponenza, con i suoi 7 metri di altezza e gli oltre 14 di larghezza, riempiti con 33 statue, di cui molte a grandezza naturale.

Altare Schnatterpeck

Fonte: Ufficio Stampa

L’altare di Schnatterpeck, il più grande dell’arco alpino

Gli altri itinerari imperdibili, alla scoperta dei dintorni di Lana

Dalla stazione alla cima di Monte San Vigilio (famoso anche per i ‘bagni nella foresta’) raggiungibile con la funivia da Lana, una natura incontaminata accoglie gli escursionisti che, imboccando il facile sentiero n. 34 e poi n. 3, in meno di un’ora arrivano alla nota Chiesetta di San Vigilio. Risalente al 1278, è stata costruita in un punto in cui in passato c’era il sito di un culto pagano ed è forse la testimonianza più emblematica di tutto questo territorio perché, nonostante il passare del tempo, è rimasta pressoché intatta nel suo aspetto originale. Al suo interno vi si possono ammirare bellissimi affreschi del 1500 circa e un coro gotico. La si può visitare tutto l’anno, ma solo su prenotazione.

Da vedere, infine, la Torre Kröll, situata sopra il paese di Gargazzone. La si raggiunge con una camminata molto semplice, adatta anche alle famiglie, con diversi punti di sosta, alcuni con dei lettini, altri con comode sedute per ammirare la bellezza del paesaggio circostante e splendide vedute della Valle dell’Adige. Prima della torre, si incontra l’affascinante cascata del torrente Aschler (Rio Eschio), che impressiona con un salto d’acqua di 47 metri.

Si presume che attorno alla Torre Kröll, che nel Medioevo fungeva da controllo dei confini e che oggi è il simbolo dello stemma del paese, un tempo si trovasse una struttura abitativa, ma del probabile palazzo e del muro di cinta resta oggi solo un ammasso di pietre. Vicino a questo interessante monumento si trova una piattaforma dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Insomma, se desiderate regalarvi una passeggiata autunnale indimenticabile in un territorio ricco di sorprese, Lana e i suoi dintorni sono pronti a stupirvi.

Torre Kröll,

Fonte: Ufficio Stampa

La Torre Kröll sopra il paese di Gargazzone
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L’Italia si tinge di magia: la mappa del foliage

Quando il calendario segna l’imminente arrivo dell’autunno, ci prepariamo a vivere quello che è probabilmente uno dei periodi più incantati di tutto l’anno. Del resto nulla è più magico di quel paesaggio che si tinge di colori intensi che vanno dal rosso all’arancione, passando per il giallo e il marrone.

Osservare le foglie cambiare colore, guardarle ondeggiare e poi cadere sui viali delle città, dei borghi e dei villaggi, è qualcosa che riempie la vista e riscalda il cuore. Impossibile resistere al fascino del foliage.

Dalle grandi metropoli, come New York, passando per i territori sconfinati e selvaggi: sono molti i luoghi del mondo che diventano palcoscenico di questo incredibile spettacolo autunnale. Ma non c’è bisogno di andare dall’altra parte del globo per perdersi e immergersi nei colori dell’autunno perché anche l’Italia ha i suoi luoghi magici, e sono quelli che abbiamo selezionato in questa mappa del foliage.

Foliage: la magia ha inizio

Succede che, quando l’autunno arriva, le foglie verdi saldamente attaccate agli alberi iniziano a cambiare colore. Diventano gialle, arancioni e rosse, viola e marroni, poi lasciano gli arbusti e lentamente ondeggiano nel vento fino a cadere e a popolare i viali e le strade di città, borghi e villaggi, parchi e giardini.

Quando questo accade, la bellezza dei colori trasforma i paesaggi che conosciamo, dando vita a quel fenomeno che conosciamo come foliage. Uno spettacolo naturale davvero imperdibile che muove le masse, che invita cittadini e viaggiatori a passeggiare tra boschi, foreste e parchi per ammirare e fotografare il panorama d’autunno che incanta e lascia senza fiato.

Paesi come il Giappone, la Svizzera e gli Stati Uniti sono da sempre le destinazioni ideali da raggiungere in autunno, perché è proprio qui che, da settembre a novembre, inizia una vera e propria caccia alle foglie. Ma non c’è bisogno di andare così lontano per immergersi nei colori della stagione, perché anche in Italia ci sono luoghi che, in questo periodo, lasciano senza fiato. Scopriamoli.

Lago di Tovel

Fonte: iStock

Lago di Tovel

Mappa del foliage in Italia

Uno dei luoghi da segnare, e da raggiungere, per ammirare il foliage in Italia è la regione del Trentino. Paradiso delle attività outdoor, nonché territorio naturale per eccellenza, la Val di Non è uno dei luoghi di osservazione più magici di tutto il Paese. I vigneti, così come i meleti, cambiano colore trasformando completamente il paesaggio. Imperdibili sono le passeggiate tra i laghi, come quello di Tovel, dove è possibile assistere a uno spettacolo magico. La fitta e lussureggiante vegetazione che incornicia lo specchio d’acqua in questo periodo dell’anno cambia colore e, affacciandosi sul lago, crea incredibili giochi di luce e riflessi.

Anche Verona merita un posto nella nostra personale mappa del foliage. È proprio in città, nel quartiere veronetta, che esiste un parco che sembra sospeso nel tempo e nello spazio, disposto solo a seguire i ritmi della natura e dell’alternarsi delle stagioni. All’interno del rinascimentale Giardino Giusti, meta prediletta di cittadini e artisti, gli alberi centenari che incorniciano l’arte, si colorano di giallo, di rosso e di arancio, dando vita a un foliage urbano che lascia senza fiato.

Un altro luogo da raggiungere, e che in autunno incanta come non mai, è il Monferrato. Durante questo periodo dell’anno, tra ottobre e novembre, le dolci colline che ospitano i vigneti sconfinati si accendono di rosso, giallo e arancione, trasformando l’intero paesaggio in un quadro straordinario dalle mille sfumature d’autunno.

La Valle d’Aosta è un’altra tappa da aggiungere alla nostra mappa del foliage. Se è la magia dell’autunno che volete osservare e vivere, allora, dovete recarvi all’interno dei boschi delle Alpi Graie nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. A mettere in scena lo spettacolo più bello sono i numerosi alberi che puntellano il territorio: i castagni, i noccioli e i pioppi si tingono di oro e di rosso creando un paesaggio mozzafiato.

Se avete in mente di organizzare un viaggio in autunno, allora l’Abruzzo è una di quelle destinazioni alle quali non potete rinunciare. Per ammirare la bellezza dell’autunno, e tutti i suoi colori, il consiglio è quello di raggiungere la foresta di Lama Bianca, a pochi chilometri di distanza da Sant’Eufemia a Maiella. A dare spettacolo, qui, ci sono i faggi che svettano verso il cielo e che si trasformano in una cornice suggestiva e magica che celebra la stagione.

Anche in Toscana, nella zona del chianti, l’arrivo dell’autunno trasforma ogni cosa. Le dolci colline del territorio diventano palcoscenico di uno spettacolo opulento che raggiunge il suo massimo splendore quando i vigneti si tingono di oro.

Vigneti del Chianti

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Vigneti del Chianti

C’è un luogo, nel Lazio, che più di altri è in grado di regalarci uno spettacolo autunnale unico. Ci troviamo nel cuore dei Monti Cimi, già zona intrisa di fascino e suggestione, dove ogni anno la stagione trasforma il panorama. Raggiungete il Lago di Vico e lasciatevi incantare dai colori delle foglie che cambiano giorno dopo giorno.

Restiamo ancora nella regione del centro Italia, perché è proprio qui che la capitale, in autunno, mette in scena i suoi spettacoli più belli all’interno dei parchi urbani. Luogo di eccellenza per ammirare il foliage è Villa Borghese. Questo polmone verde cittadino, infatti, si trasforma in un paesaggio da fiaba incorniciato da viali alberati che assumono sfumature inedite e straordinarie.

Ci spostiamo ora in Campania, per raggiungere uno dei luoghi più belli e affascinanti d’Italia. La Costiera Amalfitana, da sempre destinazione prediletta di artisti, pittori e scrittori, ospita una riserva natura di incredibile bellezza. Stiamo parlando della Valle delle Ferriere ed è proprio qui che, in autunno, è possibile assistere allo spettacolo del foliage.

C’è un altro luogo da aggiungere sulla nostra mappa, e da raggiungere tra ottobre e novembre, e si trova nel sud del nostro stivale. In Calabria, e più precisamente nell’affascinante Parco della Sila, aceri, pioppi, castagni e faggi si preparano a diventare i protagonisti assoluti dello spettacolo del foliage.

L’ultima destinazione da raggiungere per ammirare il foliage in Italia ci conduce direttamente tra le straordinarie terre di Sicilia. Ci troviamo in provincia di Messina all’interno del Parco dei Nebrodi. Quest’area, che si estende per oltre 30mila ettari, ospita tantissimi esemplari di flora, tra cui faggi e pioppi. Sono proprio loro che in autunno cambiano colore tingendo il paesaggio di giallo, rosso e arancione.

Faggio in autunno

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Autunno a bordo del Treno di Dante

Il Treno di Dante è un progetto del 2021 voluto per commemorare i 700 anni della morte di Alighieri dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana.

Visto il grande successo di questo itinerario a bordo di treni storici, continua a riscuotere un enorme successo ancora oggi.

È un viaggio che porta il turista indietro nei secoli, a uno dei periodi più floridi del nostro passato, in un intreccio di arte e storia, ma anche di paesaggi straordinari e tante prelibatezze locali da assaporare. In un lungo itinerario che va da Firenze a Ravenna – i luoghi di Dante, appunto – si ha la possibilità di scoprire parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

Treno-di-Dante-passeggeri

Fonte: @Fondazione FS

I passeggeri scendono dal Treno di Dante

ll viaggio si fa a bordo di un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane. Si viaggia sulle celebri carrozze “Centoporte”, uno dei pochi esemplari ancora presenti in Italia con la sua motrice storica.

A bordo, sono disponibili 230 posti, suddivisi in tre classi: la prima e la seconda presentano divanetti imbottiti e ambientazioni in stile Liberty, mentre la terza classe vanta ancora i caratteristici interni di legno, incluse anche le sedute, un po’ più scomode, ma sicuramente molto più suggestive. L’itinerario è lungo 136 km ed è ricco di sorprese.

I viaggiatori vengono accompagnati lungo la tratta ferroviaria da un’assistente di viaggio che li segue nella loro esperienza, narrando la storia dei luoghi toccati durante l’esilio dell’Alighieri e che più ne influenzarono l’esistenza e l’opera letteraria.

Treno-di-Dante-interno

Fonte: Treno-di-Dante-interno

Gli interni vintage del Treno di Dante

Le partenze d’autunno

Per quattro domeniche consecutive, a ottobre – il 9, il 16, il 23 e il 30 – parte il Treno di Dante ed effettua una sosta straordinaria di circa un’ora e 20 minuti a Marradi, in provincia di Firenze, per permettere ai passeggeri di visitare il borgo sulle colline e partecipare alla celebre Sagra delle Castagne e del Marron buono di Marradi.

Il treno parte alle 8.50 dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella e arriva a Marradi alle 10.53, dove sosta in stazione fino alle 12.07, ora della ripartenza. L’arrivo a Ravenna è previsto per le ore 13.37, dopo le soste tecniche di Brisighella alle 12.27 e Faenza alle 12.42.

Da Ravenna si riparte alle 17.54 per arrivare a Firenze alle 21, dopo le soste tecniche a Faenza (18.33), Brisighella (18.48), Marradi (19.27) e Borgo S. Lorenzo (20.15).

Info utili

I biglietti per il Treno di Dante sono in vendita online. I prezzi per la singola tratta sono di 38 euro, mentre andata e ritorno costa 56 euro. Sono previsti sconti per i bambini e gratuità fino a quattro anni di età). Nelle quattro domeniche della Sagra di Marradi, l’ingresso all’evento è compreso nel biglietto di viaggio del treno.

Arrivare alla Sagra di Marradi a bordo di un treno storico è un’esperienza unica. Come tutti gli anni, alla sagra sono presenti stand gastronomici che propongono tanti prodotti ottenuti da questi frutti simbolo dell’autunno. Dai tortelli di marroni alla torta di marroni, dal castagnaccio alle marmellate di marroni, dai marron glacés ai “bruciati” (caldarroste).

In un periodo in cui il turismo lento è tornato a spiccare tra le tendenze di viaggio, il treno sta diventando il mezzo di trasporto per eccellenza, soprattutto per scoprire le bellezze del nostro territorio.

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Autunno nel campo di zucche più pittoresco d’Italia

Colori caldi, aria frizzantina… l’autunno è alle porte e, nonostante segni l’addio alle belle giornate soleggiate, non è meno affascinante dell’estate.

Ci sono eventi che accadono solo in questa stagione e che si possono apprezzare soltanto in certi luoghi. Uno di questi è lo spuntare delle zucche, grosse palle arancioni che danno una nota di colore ai campi già scuriti e asciutti. Uno dei luoghi più belli dove godere di un’immagine autunnale molto suggestiva è alle porte di Bergamo.

Quello che a primavera fiorisce in uno splendido campo di coloratissimi tulipani, nella stagione autunnale si riempie di zucche diventando il più pittoresco da visitare in Italia.

Il campo di zucche più bello

Con l’arrivo dell’autunno, il grande campo di 25mila metri quadrati di Tulipania si anima per ospitare i visitatori in una suggestiva cornice il cui tema principale è la zucca in tutte le sue declinazioni: mangereccia, decorativa o protagonista di laboratori creativi per le famiglie con i loro bambini.

A partire dal 17 settembre e fino al 31 ottobre, tutti i fine settimana è possibile visitare il campo di zucche e raccogliere di persona la propria zucca preferita, circondati da spaventapasseri e balloni di paglia.

Le novità di quest’autunno

Raccogliere le zucche qui è un classico, ma c’è anche molto di più. Tanto per cominciare, una novità di quest’anno è la possibilità di fare colazione nel campo, con cappuccino o caffè e tutto il necessario che viene fornito per iniziare bene la giornata.

In alternativa, per chi opta per una visita pomeridiana, può scegliere di fare merenda consumando prodotti sani e naturali, come il miele prodotto proprio sul posto.

Inoltre, come già accade nel periodo primaverile, è possibile fare un pic-nic nel campo di zucche, con il cestino che viene fornito direttamente dagli organizzatori o un aperitivo in compagnia per chi, dopo aver visitato il campo, vuole fermarsi a godersi il fascino di questo luogo al tramonto.

Altra novità di quest’anno è il percorso nel granturco, dove i bambini, ma anche i più grandicelli, possono divertirsi scoprendo sentieri e pertugi nascosti tra piante e pannocchie di mais.

Sono previsti poi tanti laboratori creativi che permettono di far apprezzare la terra e tutto quanto ci circonda. I più piccoli possono divertirsi a decorare la loro zucca già nel campo, prendendo spunto dalle faccine simpatiche degli esemplari già decorati dallo staff e nascosti qua e là.

Anche in autunno, Tulipania è un bellissimo set fotografico, perfetto per scattare foto da postare sui social. Chi vuole, può anche prenotare un servizio fotografico con un professionista.

Info utili

Tulipania è aperto dal 17 settembre al 31 di ottobre tutti i venerdì dalle 15.30 alle 18.00; il sabato e la domenica dalle 9 alle 18.30 con prenotazione obbligatoria sul sito.

All’ingresso, a tutti i visitatori di altezza superiore ai 90 centimetri, viene richiesto di munirsi di un Tulidoblone del costo di 3 euro, il cui valore verrà investito per l’acquisto della zucca che si vorrà portare a casa.

Il campo di zucche si trova a Terno d’Isola, nella zona Ovest di Bergamo, a due passi da Milano, e comodamente raggiungibile dall’uscita di Capriate dell’autostrada A4.

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Sognando il cielo d’autunno: gli eventi a testa in su da non perdere

C’è sempre un po’ di nostalgia quando ci troviamo a dover salutare una stagione per dare il benvenuto all’altra. E questo è vero soprattutto quando è all’estate che dobbiamo dire arrivederci, quando i bagni al mare, i cieli stellati, i viaggi e le vacanze sembrano già un lontano ricordo.

Eppure nulla è più magico di una nuova stagione che si prepara ad arrivare e a cambiare i colori dei paesaggi, i ritmi della natura, le forme dei panorami. L’autunno, poi, quando arriva porta con sé un fascino romantico senza eguali che incanta e stupisce giorno dopo giorno.

Ed è proprio per celebrare la fine dell’estate, e l’inizio dell’autunno, che il cielo di settembre ha deciso di regalarci inediti e straordinari spettacoli da ammirare a testa in su. Ecco quelli imperdibili.

La Luna, i pianeti e l’equinozio

Dopo un’estate ricca di eventi astronomici che hanno illuminato le nostre sere magiche, ecco che il cielo torna a dare spettacolo. Protagonisti assoluti di questo mese sono la Luna e i pianeti che si preparano a portare in scena nuovi e inediti show per celebrare l’arrivo dell’autunno.

La prima data da segnare in calendario è quella del 3 settembre dove sarà possibile ammirare la Luna al primo quarto. La sua luce, fievole e delicata, permetterà di osservare gli altri corpi celesti che popolano il cielo. Venere, invece, brillerà come non mai proprio il 5 settembre prima dell’alba.

Anche Marte si prepara a dare spettacolo con un’incredibile congiunzione con Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro.

Da segnare in calendario anche la data del 10 settembre. Quando il sole tramonterà, infatti, apparirà la Luna del Raccolto, uno splendido omaggio del nostro satellite naturale all’arrivo della nuova stagione. Quella del 10, infatti, sarà una Luna piena, l’ultima dell’estate e la più vicina all’equinozio.

Si tratta di un evento molto atteso in quanto non è sempre possibile ammirare la Luna piena a settembre. Nel 2023, infatti, questa si paleserà nel mese di ottobre. Il suo nome, estremamente suggestivo, affonda le sue origini nella cultura dei nativi americani che omaggiavano la Luna piena perché gli permetteva di continuare il lavoro di raccolta di fine estate o di inizio autunno. La Luna piena sarà osservabile il 10 settembre a partire dalle 21.

Prima di arrivare alla notte dell’equinozio d’autunno, che quest’anno cadrà il 23 settembre, la nostra attenzione si sposa sui giganti del sistema solare. Giove e Saturno, infatti, saranno ben visibili, condizioni meteo permettendo, durante le sere che precedono l’arrivo della nuova stagione.

Se siete amanti delle congiunzioni, invece, segnate a calendario queste date: nella notte tra il 16 e il 17 settembre, la Luna sarà in congiunzione con Marte, mentre il 25 settembre all’alba, il nostro satellite naturale sarà vicino a Venere.

Il 23 settembre, alle ore 3:04, daremo ufficialmente il benvenuto all’autunno. Non ci sono eventi rilevanti in quella data, ma se il tempo lo permette, il consiglio è comunque quello di fermarsi ad ammirare il cielo stellato e lasciarsi suggestionare dall’arrivo della nuova stagione.

Come osservare il cielo di settembre

Gli eventi astronomici del mese di settembre saranno visibili a occhio nudo, tempo permettendo. Il consiglio è comunque quello di raggiungere luoghi privi di inquinamento luminoso, come parchi, mare o montagna, per godere al meglio dello spettacolo.

Se state pensando a un viaggio last minute di fine estate, o di inizio autunno, il consiglio è quello di raggiungere le destinazioni dell’astroturismo per lasciarvi incantare dai cieli stellati.

 

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Voli low cost da prenotare entro oggi per partire fino all’autunno

Per chi è appena rientrato dalle vacanze o per chi sta trascorrendo le ultime ore sulla spiaggia al mare, è già tempo di pensare al prossimo viaggio. Approfittando della nuova offerta Ryanair che prevede uno sconto del 20% sulle tariffe aeree.

Non sembra molto, ma in realtà sul sito della compagnia aerea ci sono voli verso tantissime destinazioni a partire da 13 euro, quindi pochissimo.

L’offerta è valida solo per oggi e scade a mezzanotte e si può viaggiare dal 1° settembre fino al 20 ottobre. Chi vuole approfittare degli ultimi scampoli di estate può prolungare una vacanza al mare prenotando mete mediterranee, ma il periodo è ideale anche per andare alla scoperta di una Capitale europea. Ecco le mete che vi consigliamo.

Fine estate a Lanzarote

Se volete essere certi di trovare ancora caldo e bel tempo puntate a Sud. Le Canarie sono la meta ideale per la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno e Lanzarote è l’isola più consigliata per le spiagge e non solo.

L’isola ha tanti volti, che soddisfano tutte le esigenze del turismo balneare: dalla pianura di sabbia ai crateri delle eruzioni del 1730, dalle colline vulcaniche di La Geria ai blocchi di magma rappreso del Malpais de la Corona.

Lanzarote

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Le spiagge di Lanzarote

Ma le spiagge di Lanzarote sono un motivo più che valido per partire alla volta dell’isola più settentrionale dell’arcipelago. Una di questa è senza dubbio la Playa Blanca, nel Sud dell’isola, dalle acque calme e di uno splendido color turchese. Nelle immediate vicinanze si trovano anche alcune delle più famose, prima fra tutte quella di Papagayo, dalla sabbia finissima e i fondali incontaminati. Qui le cinque spiagge più belle di Lanzarote.

Settembre a Copenhagen

La capitale della Danimarca è considerata la città più accogliente e vivibile del Nord Europa e ve lo possiamo confermare. basta un long weekend per scoprirla a piedi o, meglio ancora, in bicicletta 8qausi tutti gli hotel le noleggiano gratis) e restarne estasiati.

Il quartiere più visitato della città è Nørrebro e la via più affollata di turisti è Nyhavn, con i suoi edifici colorati affacciati lungo il canale, mentre da non perdere è il quartiere di Christiania dove vive una comunità di hyppie fin dagli Anni ’60 (attenzione perché è vietato scattare foto!). Tuttavia, ci sono zone meno note ai turisti che vi consigliamo di visitare.

Come Refshalevej, un’isola artificiale ed ex area industriale che negli ultimi anni ha subìto un’importante riqualificazione ed è diventata un’area ricreativa. Tantissimi i locali e i ristoranti di questa zona (tenete presente che la Danimarca ha rivoluzionato il concetto di cucina nordica e che a Copenhagen si trovano alcuni dei migliori ristoranti del mondo), tanti anche i pontili lungo i canali dove si può andare a prendere il sole, tuffarsi nelle fresche acque e noleggiare un Green Kajak gratis in cambio di ripulire le acque da eventuali plastiche.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

L’isola di Refshalevej a Copenhagen