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Visitare la N Seoul Tower e ammirare la capitale della Corea dall’alto

Non sono poche, nel mondo, le grandi città che si possono ammirare dall’alto. Spesso, i grandi nuclei urbani o le capitali possono vantare delle torri di costruzione decisamente moderna, dall’alto delle quali si gode un panorama a dir poco invidiabile. Seoul, la capitale della Corea del Sud, non fa eccezione e la sua N Seoul Tower è una di quelle attrazioni che non possono essere tralasciate durante un periodo breve o lungo alla scoperta di questa nazione asiatica sempre interessante per motivi di ogni genere, dal K pop fino alla gastronomia.

Come organizzarsi per salire sulla N Seoul Tower? Ecco qualche consiglio.

Dove si trova la N Seoul Tower e come raggiungerla

Visitando Seoul, non mancherai di notare molti parchi pubblici. Uno di essi è porta addirittura il nome di un monte. Si tratta del Namsan Mountain Park, dove si trova proprio la N Seoul Tower, oltre a un altro numero cospicuo di attrazioni cittadine, come un osservatorio astronomico o un giardino botanico molto interessante. La torre si può raggiungere in vari modi.

La cosa importante è arrivare in prossimità del parco che la contiene. Se viaggi in auto, sappi che dovrai parcheggiare la tua macchina ai margini del parco. Per salvaguardare la natura e l’ecosistema di quel luogo, solo il trasporto pubblico è ammesso nell’area interna al parco. Per questo motivo, troverai degli shuttle bus che potranno portarti dai parcheggi alla torre o in altre aeree del parco stesso.

Salire sulla N Seoul Tower: quanto costa e dove prendere il biglietto

Questa torre moderna è oggi un’attrazione turistica molto gettonata e conviene sempre organizzarsi in anticipo per acquistare i biglietti, soprattutto se si vuole arrivare sulla piattaforma panoramica in orari speciali come, per esempio, quello del tramonto. La N Seoul Tower è aperta 365 giorni all’anno e l’orario di accesso dipende da cosa si vuole fare o vedere una volta lì.

Questo luogo, come spiegheremo tra poco, è un collettore di ristoranti e negozi con orari diversi. Per quanto riguarda la piattaforma di osservazione, è normalmente aperta dalle 10 del mattino fino alle ore di buio. Chiude, infatti, tra le 21.30 e le 23, a seconda dei giorni. Per raggiungere il punto di osservazione si paga un biglietto di 21’000 won, che sono circa 14€. Sono previste delle riduzioni per bimbi o per anziani oltre una certa età.  Prendere il biglietto online è la cosa migliore per garantirsi l’accesso.

La storia della N Seoul Tower

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La N della N Seoul Tower

Caratteristiche e storia della N Seoul Tower

Qual è la storia di un’attrazione simile? La N Seoul Tower venne progettata alla fine degli Anni ’60 e venne pensata per essere, al pari della Fehrnseheturm di Berlino, uno strumento per le trasmissioni televisive. Ci misero un po’ di tempo a costruirla e venne inaugurata all’inizio degli Anni ’80, mantenendo la sua funzione di trasmissione ma diventando fin da subito un luogo da visitare durante un viaggio in Corea o per gli abitanti della capitale stessa. All’inizio della sua vita, si chiamava semplicemente Seoul Tower.

Nel 2005 venne rinnovata e le venne aggiunta quella N per indicare “new”, “nature” e Namsan, ovvero l’area in cui si trova. Questa torre, nel 2018 è entrata a far parte dei monumenti di “Seoul’s Future Heritage”, una speciale lista voluta dall’amministrazione dell’area metropolitana della capitale per raggruppare i monumenti contemporanei importanti per tutta la capitale della Corea del Sud. Serve ancora come antenna per le vie di comunicazione? Assolutamente sì ed è ben lungi da smettere in questo suo servizio pubblico.

A livello di caratteristiche strutturali, questa torre raggiunge un’altezza complessiva di 479,7m, ottenuti sommando la misura della torre più quella del punto del parco in cui si trova. Attualmente è il secondo edificio più alto da ammirare visitando Seoul, dopo la Lotte World Tower, un grattacielo di 554 metri, il cui osservatorio è posto 486 metri, ovvero circa sei metri in più della N Seoul Tower.

Cosa fare visitando la N Seoul Tower in Corea del Sud

Questa torre è racchiude un vero e proprio mondo di cose da fare durante il tuo viaggio a Seoul. Al suo interno potrai mangiare, fare shopping o, addirittura, assistere a spettacoli.

Iniziando dalla gastronomia, sono molti i viaggiatori che si recano nei paesi asiatici per gustare le specialità locali. La cucina coreana è sempre più apprezzata e, all’interno della N Seoul Tower potrai trovare ristoranti di ogni genere e per ogni gusto. Molti di essi, proprio perché all’interno di questa attrazione della capitale, sono spesso presi d’assalto. Se la tua visita corrisponde all’orario di un pasto, è consigliato prenotare. Per poter accedere ai ristoranti della N Seoul Tower non è richiesto alcun biglietto ma si pagherà direttamente il normale conto del proprio pranzo o della propria cena.

Ci sono anche alcuni negozi dentro la torre e sono quasi tutti di souvenir di Seoul o della Corea. Non manca un supermercato e un centro di informazioni turistiche, molto utile per chi si trova lì per la prima volta. La struttura della torre è completamente accessibile ed è pronta ad accogliere anche chi ha problemi di deambulazione.

Le Luci della N Seoul Tower in Corea del Sud

Fonte: iStock

Le Luci della N Seoul Tower

Le luci della N Seoul Tower

Uno dei motivi più frequenti per recarsi in questo parco per restare a guardare la torre dall’esterno, anche dopo essere saliti alla piattaforma di osservazione ed essere tornati con i piedi per terra. Perché? Il mistero è presto svelato: la torre possiede migliaia di Led di molti colori diversi, pronti a creare degli splendidi motivi luminosi, non appena cala il buio. Gli spettacoli delle luci della N Seoul Tower sono affascinanti e coinvolgenti e sono sempre diversi, a seconda del momento dell’anno, di eventuali festività mondiali o coreane o in base a eventi particolari.

Una curiosità per i viaggiatori romantici

La N Seoul Tower è considerata, soprattutto dai coreani, come uno dei luoghi più romantici della capitale. Non è raro, infatti, arrivare al piano della piattaforma di osservazione e trovare qualcuno intento in una proposta di matrimonio, con tanto di ginocchio posato a terra e anello tra le mani. Per questo motivo, il negozio di souvenir della torre vende delle stampe e oggetti personalizzati, creati apposta per chi fa la proposta in quel luogo così speciale. All’esterno della torre, tra le altre cose, c’è un luogo designato appositamente per agganciare il proprio lucchetto o lasciare dei messaggi d’amore. Stai pensando a un viaggio per fare la tua proposta di matrimonio o per giurare amore eterno a qualcuno? Magari la N Seoul Tower è il luogo che fa per te.

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Anche a Saint-Tropez scatta l’allarme overtourism: le iniziative

Da piccolo e tranquillo villaggio di pescatori, il cui fascino ha attirato per anni artisti e scrittori quali Brigitte Bardot, Pablo Picasso, Hemingway e Salvador Dalí, oggi anche Saint-Tropez soffre delle conseguenze provocate dall’overtourism. Migliaia di persone, amanti del sole, del glamour e jet-setter affluiscono qui nei mesi estivi per godere dello splendore e delle bellezze offerte da questa parte del litorale francese. Dati alla mano, è una situazione che non stupisce.

Secondo il World Travel & Tourism Council, infatti, la Francia è destinata a mantenere la sua posizione di primo piano come destinazione più popolare al mondo sia nel 2024 che nel 2025. In questo contesto, alcuni dei luoghi più gettonati stanno soffrendo gli effetti del sovraffollamento turistico, come l’iconica Saint-Tropez.

Saint-Tropez e l’appello ai turisti

Il villaggio di pescatori più famoso al mondo che, come tante altre mete europee lamenta gli effetti provocati dall’overtourism, incoraggia i turisti a stare lontano durante l’alta stagione suggerendo altri periodi altrettanto belli, come la primavera.

Situata sulla Costa Azzurra, a metà strada tra Marsiglia e Nizza, Saint-Tropez non era altro che un villaggio difficile da raggiungere fino a quando artisti, scrittori, attori e registi la scoprirono trasformandola in una delle mete più ambite dove trascorrere le proprie vacanze in Francia. Nel corso degli anni, questa località sulla costa si è trasformata in un vero e proprio paradiso del lusso, oltre che una delle destinazioni estive più affollate del Mediterraneo: stiamo parlando di oltre 80.000 visitatori al giorno tra luglio e agosto tra le strade di un borgo che conta solamente 4.000 abitanti.

I residenti parlano del proprio villaggio come di una ‘macchina mangia soldi’ che rovina il fascino di un luogo che non può e non dev’essere esclusivamente associato a yacht, beach club e ristoranti stellati. Saint-Tropez è molto di più: natura, cultura, aria fresca, tutte qualità che solo la bassa stagione, attualmente, può offrire.

Le iniziative promosse dal sindaco

Il sindaco di Saint-Tropez, Sylvie Siri, ha come obiettivo quello di promuovere un turismo annuale e non solo circoscritto all’alta stagione. Visitare la città fuori stagione consentirà ai viaggiatori di scoprirla com’era una volta, assistendo a scene di vita quotidiana, come i pescherecci che consegnano il pescato, o semplicemente ammirando il mare cristallino, privo dei numerosi motoscafi, nuotatori e gommoni che lo affollano ogni estate.

Una delle iniziative più importanti è quella che vede protagonisti gli stessi abitanti: partendo dal presupposto che sono le persone a dare vita a una città, il sindaco desidera investire in servizi dedicati interamente ai residenti, apportando miglioramenti a biblioteche, negozi di alimentari e rendendo accessibili gli alloggi.

Altre iniziative riguardano la tutela dei lavori artigianali, come la produzione di formaggio di capra, e l’organizzazione di un calendario di eventi sparsi tutto l’anno e non solo a luglio e agosto: da quelli gastronomici alle tradizioni religiose. O, ancora, la promozione di itinerari alternativi e legati alle attività all’aria aperta, come il percorso di trekking lungo 10 chilometri che unisce la città di Pampelonne con il resto della penisola di Saint-Tropez.

Per raggiungere questi obiettivi, gli enti del turismo suggeriscono agli hotel di restare aperti tutto l’anno, così da incentivare i turisti a scegliere anche altri periodi oltre l’alta stagione avendo la certezza che troveranno tutti i servizi a loro necessari.

Centro storico Saint-Tropez

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Una via caratteristica nel centro storico di Saint-Tropez

Le soluzioni della Francia contro l’overtourism

Sono diverse le soluzioni che la Francia sta studiando per affrontare una situazione che diventa sempre più insostenibile, anno dopo anno, come l’overtourism. Tra queste, è in elaborazione un piano per sviluppare le rotte ciclabili del paese per trasformarlo nella destinazione ciclistica numero uno in Europa entro il 2030 e uno per promuovere le destinazioni meno conosciute o alternative e permettere ai turisti di esplorare mete meno famose, ma che meritano di essere scoperte.

L’obiettivo degli uffici turistici regionali è di incoraggiare i visitatori a evitare luoghi affollati come la famosa Abbazia di Sénanque e i suoi campi di lavanda in Provenza, o le scogliere calcaree di Étretat in Normandia, tra i luoghi più invasi di recente grazie alla popolarità della serie Netflix “Lupin”. Consigliano, invece, di scoprire alternative simili come il villaggio medievale di Valaurie nel dipartimento della Drôme, nel sud dell’Auvergne-Rhône-Alpes, e i suoi campi di lavanda meno conosciuti.

Altre zone della Francia che hanno cominciato a sentirsi sotto pressione soprattutto a causa del classico turismo mordi e fuggi stanno già adottando delle soluzioni, come è avvenuto a Étretat. Qui, il consiglio comunale ha rimosso un parcheggio situato in cima alla scogliera per dissuadere le persone dal fermarsi solo per scattare foto e ha installato una recinzione per proteggere il paesaggio in erosione.

Anche il Parco Nazionale delle Calanques a Marsiglia è stato chiuso in parte ai visitatori durante la stagione di punta per ridurre l’inquinamento marino e proteggere il delicato ecosistema delle insenature calcaree. Nizza, dal canto suo, sta promuovendo il suo programma invernale, incoraggiando le persone a combinare una vacanza in città con lo sci nelle Alpi meridionali, a meno di 50 chilometri dalla città.

Calanques Francia

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Calanques vicino a Marsiglia
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Cosa vedere nel quartiere Cumbaya di Quito

Cumbaya è uno dei quartieri più affascinanti e trendy di Quito la città capitale dell’Ecuador; con il suo clima mite, l’atmosfera rilassata e le infrastrutture moderne è definita una zona alla moda e si distingue regalando le esperienze più evocative che il turista si possa aspettare; combinando la tranquillità della vita suburbana con l’accesso a numerosi servizi e la vivace vita notturna è una vera chicca per chi viaggia in queste zone. Ma perché visitarlo o scegliere di soggiornare proprio qui?

Il quartiere Cumbaya dista circa 20 km da Quito, per raggiungerlo le opzioni sono tre: potete raggiungere Cumbaya da Quito in auto se avete un mezzo di proprietà o a noleggio, oppure scegliere il taxi o il ride-sharing in entrambi i casi raggiungerete la destinazione in una manciata di minuti; l’altra soluzione è il mezzo pubblico, l’autobus si prende in centro a Quito, lungo la Ruta Viva e l’Avenida Interoceánica e il tragitto dura circa 30 minuti, l’ultima alternativa valida solo se siete abili camminatori, è quella di raggiungere Cumbaya da Quito a piedi ma in questo caso calcolate almeno un paio d’ore, nel frattempo potrete godere dello splendido panorama.

Cosa vedere a Cumbaya: le attrazioni più belle

Cumbaya combina la bellezza naturale della valle di Tumbaco con l’energia culturale e urbana di una città in rapida crescita; è una destinazione ideale per chi cerca un equilibrio tra natura, cultura e divertimento. Di seguito vi segnaliamo le attrazioni imperdibili se avete scelto di visitare Cumbaya.

Parque  central de Cumbaya

Il parque central de Cumbaya si può definire il cuore verde di questo luogo, offre ampi spazi per pic nic, giochi all’aperto e attività sportive. Ci sono diversi sentieri pedonali adatti alle passeggiate ma anche sentieri  per chi apprezza ad esempio, la bicicletta. Durante l’anno il parque de Cumbaya ospita vari eventi tra cui mercati artigianali,  festival musicali e celebrazioni culturali.

Chaquiňán

Il chaquiňán è uno dei famosi percorsi ciclopedonali, segue una vecchia linea ferroviaria ed è amatissimo da escursionisti e amanti dei percorsi in bike. Si estende per circa 20 km e attraversa splendidi paesaggi della valle di Tumbaco: boschi, campi e colline inaspettate. Il percorso parte dalla chiesa centrale ed è ben segnalato e sicuro, è adatto a tutte le età e livelli di abilità.

Paseo San Francisco e Scala Shopping

Paseo San Francisco  e Scala Shopping sono i centri commerciali più conosciuti di Cumbaya, entrambi i centri commerciali offrono spazi per lo shopping di lusso, boutique e negozi che spaziano dai marchi internazionali ai nomi locali ma anche ristoranti e caffè che offrono cucina locale e internazionale.

Mercado de Cumbaya

Paese che vai, mercato che trovi! E noi siamo ammiratori dei mercati locali, dove si può trovare un’importante parte della cultura locale. Al mercado de Cumbaya potrete trovare prodotti freschi, artigianato locale tra cui tessuti, ceramiche e gioielli fatti a mano e l’immancabile street food.

Plaza de Cumbaya

Se volete sperimentare la cultura ecuadoriana, la Plaza de Cumbaya è il posto giusto per voi. Conosciuta per l’architettura spagnola, combina elementi tradizionali con tocchi contemporanei e offre durante l’anno una serie infinita di eventi culturali e sociali.

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Lloret de Mar, cosa fare e vedere in questa divertente città della Costa Brava

Lloret de Mar è una pittoresca e divertente città della Costa Brava situata a circa 40 chilometri di distanza da Girona e a 75 da Barcellona. Si tratta di un’ambita meta turistica perché, oltre a spiagge da sogno, offre un buon numero di attrazioni da visitare e, soprattutto, tante possibilità per lasciarsi andare al puro divertimento. In sostanza, è una destinazioni in grado di accontentare un po’ tutti perché nei fatti possiede tutto ciò di cui c’è bisogno.

Cosa vedere a Lloret de Mar

Lloret de Mar regala diversi luoghi di interesse che si snodano all’interno del suo centro storico che si rivela ideale per grandi e piccini: qui c’è qualcosa da vedere e da fare 24 ore su 24 (e 7 giorni su 7). Scopriamo insieme alcune delle sue attrazioni imperdibili che si fanno spazio tra stradine strette, a loro volta arricchite da ristorantini di tapas e fantastiche pasticcerie.

Chiesa di Sant Romà

L’affascinante Chiesa di Sant Romà è una edificio modernista che è stato restaurato, nell’ormai lontano 1916, da Bonaventura Conill i Montobbio, discepolo di Gaudí. Si tratta del principale edificio religioso della città e inizialmente il suo ruolo era quello di rifugio contro i pirati turchi e algerini. Oggi, invece, è una bellissima struttura con influenze bizantine, moresche e rinascimentali.

Castell de Lloret

Il Castell de Lloret sorge presso Sa Caleta, pittoresca baia ai piedi di una collina, ed è risalente al 1935. Sì, avete capito bene: non è un maniero poi così antico e storico come sembra e più che un castello è una vera e propria residenza estiva. Simbolo indiscusso di Lloret de Mar, è di proprietà privata ma allo stesso tempo aperto al pubblico.

Concediti un’esperienza immersiva presso il Castell de Lloret

Castello di Sant Joan

Questa pittoresca città della Spagna possiede due castelli e il secondo prende il nome di Castello di Sant Joan. Si tratta di un maniero risalente all’XXI secolo che nel corso della sua storia è stato usato anche per difendere Lloret de Mar contro gli attacchi provenienti dal mare. La sua torre, ristrutturata nel 1992, regala un prezioso panorama sull’area circostante.

Monumento alla moglie del pescatore

Il monumento alla moglie del pescatore è una scultura in bronzo che è stata posta alla fine della spiaggia cittadina. Eretta nel 1966 per commemorare i primi 1000 anni di vita del paese, anch’essa è oggi uno dei simboli della città e pure un luogo pregno di mistero: secondo una leggenda, toccare i piedi dell’opera mentre si guarda all’orizzonte permette di far avverare i propri desideri.

Giardini di Santa Clotilde

Progettati in stile italiano da Nicolau Rubiò, i Giardini di Santa Clotilde si trovano su un’altura a strapiombo sul mare da cui si ammira un panorama emozionante. Inoltre, conservano una grande varietà di piante e fiori, statue eleganti e regalano la possibilità di fare romantiche passeggiate.

Giardini di Santa Clotilde, Spagna

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Un incantevole angolo dei Giardini di Santa Clotilde

Le spiagge di Lloret de Mar

Molte delle spiagge e delle calette di Lloret de Mar sono considerate tra le più belle della Spagna. Platja de Lloret si affaccia sul lungomare cittadino ed è particolarmente amata dai giovani perché è piena di locali e sempre molto affollata. Ma non è l’unica, perché la città conserva dei veri e propri angoli di paradiso, alcuni con servizi come bar e ristoranti e altri caratterizzati da una natura selvaggia.

Regalati un’indimenticabile gita in barca per scoprire le meraviglie della Costa Brava

Platja de Fenals

Platja de Fenals è il luogo ideale per fare po’ di snorkelling, grazie ai suoi interessanti fondali e la sua acqua trasparente. Sorge al di là del promontorio sormontato dal Castello di Sant Joan e nella sua lunghezza, di circa 700 metri, mette a disposizione molti servizi e persino la possibilità di praticare alcuni sport acquatici, tra cui la canoa.

Platja de Santa Cristina

Platja de Santa Cristina si fa spazio tra due rocce, condizione che la rende sempre riparata dal vento e spesso con un mare molto calmo. Caratterizzata da sabbia fine e dai colori che fanno credere di stare ai tropici, è anche perfetta per fare le immersioni. Per arrivarci bisogna parcheggiare all’eremo di Santa Cristina (a neanche 3 chilometri a nord di Lloret de Mar) e percorrere un sentiero che conduce fino alla spiaggia.

Cala Sa Boadella

Si tratta di una piccola spiaggia circondata da scogliere, da una fitta pineta e priva di servizi. Per arrivare a Cala Sa Boadella occorre percorre un sentiero sterrato lungo circa 200 metri, ma una volta giunti si rimane incantati dalle sue acque che sono di un azzurro brillante. Spiaggia anche naturista, è un luogo spesso non troppo affollato.

Cala Sa Boadella. Costa Brava

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La suggestiva Cala Sa Boadella

Altre piccole spiagge

  • Cala Banys: con fondali rocciosi che sono tipici della Costa Brava;
  • Sa Caleta: un vero e proprio gioiello di Lloret de Mar.

Lloret de Mar, a tutto divertimento: la vita notturna

Lloret de Mar è la patria del divertimento e della vita notturna: possiede persino una zona chiamata party-town in cui ci sono all’incirca una ventina di discoteche, poste una dietro l’altra al punto da far provare l’imbarazzo della scelta. Ma non è tutto, perché questa città spagnola offre anche spettacolari feste in piscina, in barca o feste esclusive in una spiaggia appartata. Non sono da meno le opportunità che si possono trovare nei tanti stabilimenti balneari, così come nei bar del centro.

Le discoteche

La città di Lloret de Mar mette a disposizione, per gli amanti della musica a tutto volume, una situazione da sogno: nella sua party-town si possono provare più discoteche nel corso della stessa serata (il tutto senza utilizzare mezzi pubblici o l’automobile). Una delle più note ed amate è il Revolution, locale in cui suonano Dj di fama mondiale e che utilizza effetti speciali davvero imperdibili.

Pub, bar, e caffè

A Lloret de Mar non mancano di certo pub, bar, e caffè, ognuno con le proprie speciali caratteristiche e atmosfere e anche con splendidi spazi all’aperto in cui gustare un cocktail al tramonto (o anche dopo).

Il Casinò

Sì, a Lloret de Mar si può persino tentare la fortuna nel suo Casinò, il Gran Casino Costa Brava, che è in grado di ospitare fino a 1000 persone che possono divertirsi con varie slot machine e tavoli da gioco. Aperto fino al sorgere del sole, offre spesso anche tipici spettacoli di flamenco.

Altre interessanti attività

La città dispone pure di un Bowling Bar, dove potersi divertire a tutte le età mentre si gusta un drink fresco, e anche di Escape Room da cui trovare una via d’uscita risolvendo enigmi e indovinelli. Da non perdere sono poi i parchi acquatici e quelli di divertimento, dove giocare a tantissimi giochi differenti e fare molte altre attività divertenti.

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Parco Gorky: tutto quello che devi sapere sul parco di Minsk

Nel cuore di Minsk, capitale della Bielorussia, si trova una delle attrazioni principali e più amate della città: il Parco Gorky. Costruito nel 1800 e aperto per la prima volta al pubblico l’1 maggio 1805 con il nome di “Giardino della Città”, è stato in seguito rinominato in onore dello scrittore sovietico Maksim Gorky, intorno al 1936. Si tratta di una meta affascinante sotto molti punti di vista: sono infatti numerosi i cenni storici e le attrazioni disponibili all’interno del parco, così come unica è la bellezza naturale che caratterizza il suo interno. Se stai pianificando o se sei in visita a Minsk, una passeggiata tra le bellezze del Parco Gorky è un’esperienza che deve essere assolutamente inclusa nel tuo itinerario

Un tuffo nella storia del Parco di Minsk

L’importanza del Parco Gorky va molto oltre il puro luogo di divertimento, relax e aggregazione diventando anche un punto di grande interesse storico. Il parco fu, infatti, uno dei primissimi spazi verdi pubblici di Minsk, pensato per offrire ai cittadini un luogo dove rilassarsi e godersi la natura. Originariamente progettato come un giardino all’inglese, basato quindi sul susseguirsi di elementi naturali e artificiali, ha subito numerose trasformazioni nel corso degli anni. Alla fine del XIX secolo, venne costruito al suo interno un teatro il quale divenne rapidamente un importante punto di incontro culturale per i residenti della capitale bielorussa. Il teatro ospitava spettacoli, concerti e altre forme di intrattenimento, contribuendo quindi a rafforzare ulteriormente in ruolo del parco come centro culturale della città. Nel 1912 venne aggiunto anche un giardino fiorito che divenne presto celebre per la sua collezione di piante rare e fiori variopinti, che attiravano visitatori da tutta la città.
Durante l’epoca sovietica – più precisamente – nel 1936 fu rinominato in onore dello scrittore sovietico Maksim Gorky, importante esponente della letteratura russa e sovietica a cui è dedicato anche un omonimo parco a Mosca. Questo cambio di nome rifletteva il desiderio delle autorità sovietiche di celebrare figure culturali rilevanti e di utilizzare il parco come strumento di propaganda culturale. Sempre in questo frangente fu costruita la famosa ruota panoramica e tutte le altre attrazioni moderne; aggiunte per rendere il parco un luogo di intrattenimento per famiglie e giovani. L’ingresso principale del parco, progettato dall’architetto Zaborski, è considerato patrimonio storico e culturale. Zaborski, noto per il suo lavoro su vari edifici storici in Bielorussia, progettò l’ingresso con l’intento di creare una transizione armoniosa tra la città moderna e il tranquillo spazio verde del parco. Le strutture originali sono state conservate e restaurate nel corso degli anni, mantenendo intatto il proprio carattere storico. Durante la seconda guerra mondiale, il parco subì gravi danni, ma venne rapidamente ricostruito nel dopoguerra grazie alle autorità sovietiche che investirono notevoli risorse nella ricostruzione e nell’abbellimento del parco, aggiungendo nuove attrazioni e migliorando le strutture esistenti. Fu in questo periodo che il parco acquisì molte delle caratteristiche che ancora oggi lo rendono una meta popolare per i visitatori.

Cose da fare e da vedere al Parco Gorky: tutte le attrazioni e le attività da non perdere

Il parco offre una vasta gamma di attività e attrazioni per visitatori di tutte le età. Di seguito puoi trovare una lista di attività da fare o di cose da vedere all’interno di tutta l’area di Parco Gorky a Minsk:

  • Un giro sulla ruota panoramica: attrazione iconica del parco che attira visitatori grandi e piccoli è sicuramente la ruota panoramica dall’altezza di circa 56 metri. Un giro su questa attrazione è consigliato se vuoi godere di una splendida veduta dall’alto sulla capitale bielorussa.
  • Visitare l’osservatorio e il planetario: Parco Gorky è sede di un piccolo osservatorio e di un planetario, dove è possibile esplorare il cielo notturno e imparare qualche nozione in più sul magico mondo dell’astronomia​. Tappa ideale per le famiglie con i bambini e per tutti gli appassionati di scienza, spesso il centro organizza piccoli spettacoli educativi e interattivi che catturano l’immaginazione di grandi e piccini​.
  • Una pattinata sulla pista di ghiaccio: non potendo godere delle miti temperature estive, Minsk e il suo parco mettono a disposizione, durante i rigidi mesi invernali, una splendida pista di pattinaggio al coperto per i suoi visitatori, garantendo qualche ora di divertimento se sei in viaggio con la famiglia o con gli amici o un momento romantico se stai organizzando un viaggio di coppia.
  • Escursione in barca sul fiume Svislach: nei mesi più caldi si possono noleggiare piccole imbarcazioni a remi per fare un rilassante giretto in barca tra le acque del fiume Svislach, che attraversa tutto il parco​.
  • Divertirsi nell’area giochi per i bimbi: se sei in vacanza con i bambini, il parco mette a disposizione un’area dedicata e attrezzata con giostrine di vario genere. Il divertimento è garantito.
  • Fare lunghe passeggiate immersi nella natura: è possibile godere della tranquillità e della bellezza del parco rilassandosi sotto le fronde dei suoi alberi, passeggiando o facendo jogging tra i suoi viali alberati e le sue aiuole curate e colorate.
  • Prendere parte a un evento o festival: durante tutto l’anno, il Parco Gorky ospita vari eventi culturali e festival, che attirano sia i residenti che i turisti​. Ti consigliamo di consultare i siti ufficiali della regione e del parco per scoprire l’agenda eventi.

Altri consigli utili per la tua visita al Parco Gorky

Colonne del Parco Gorky Minsk

Fonte: iStock

Un colonnato nel Parco Gorky di Minsk

Innanzitutto, visita il parco nelle prime ore del mattino, in questo modo potrai evitare la folla di persone e godere appieno della tranquillità del parco e, perché no, scattare belle fotografie con poche persone intorno. Un altro consiglio è quello di sfruttare il parco come luogo per un pranzo al sacco all’aperto, magari con prodotti locali per gustare al meglio l’esperienza bielorussa (all’interno del parco ci sono anche chioschi e caffè dove è possibile consumare snack e bevande). Noleggia una bicicletta per esplorare il parco: sono molte le stazioni noleggio bici. Infine, partecipa a una visita guidata per saperne di più sulla storia e le attrazioni del parco attraverso i racconti di chi lo conosce davvero bene – diverse agenzie turistiche offrono tour del Parco Gorky e dei suoi dintorni, fornendo approfondimenti interessanti e storie affascinanti​.

Parco Gorky a Minsk: dove si trova e come raggiungerlo

Il Parco Gorky si trova lungo il viale Nezavisimosti (viale dell’Indipendenza), tra le vie Yanki Kupaly e Frunze e vicino alla famosa Piazza della Vittoria. Raggiungere il parco è facile e immediato, questo grazie alla sua posizione centrale e nel cuore della città. Se hai già visitato il suggestivo centro di Minsk, puoi facilmente raggiungerlo a piedi; altrimenti, puoi prendere la metropolitana fino alla stazione più vicina, ovvero la stazione di metro Ploshchad Pobedy (Piazza della Vittoria), situata a pochi passi dal parco. In aggiunta, è possibile anche raggiungere Parco Gorky in autobus e tram con linee che coprono l’intera capitale rendendo questa meta davvero accessibile da quasi tutta la città. L’ingresso è gratuito, il che lo rende una scelta perfetta per gli amanti delle visite low-cost e per una gita piacevole in città. Inoltre, il parco è aperto tutto l’anno e offre diverse attrazioni che variano a seconda della stagione​.

In conclusione, il parco Gorky è una perla verde nel cuore di Minsk che combina bellezze naturali ad attrazioni di divertimento per tutte le età. Con un forte carattere storico e una grande rilevanza culturale per la sua comunità, il parco è una tappa da aggiungere al tuo itinerario nella capitale bielorussa. Interesse storico, voglia di relax, desiderio di fare attività outdoor o semplicemente di conoscere la città in tutte le sue sfaccettature, il Parco Gorky ti accoglierà con tutta la sua bellezza e il suo fascino unico. In questa guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni di cui hai bisogno per organizzare al meglio la tua visita, ora non ti resta che metterla nella tua bucket-list di viaggio ed esplorarla; che tu stia viaggiando da solo, o in compagnia della tua famiglia o dei tuoi amici.

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Riserva di Masai Mara: tappa imperdibile nei dintorni di Nairobi

La riserva di Masai Mara è una delle destinazioni più iconiche e affascinanti del Kenya; è rinomata per la sua straordinaria fauna selvatica, senza tralasciare i paesaggi mozzafiato. Si trova nella regione sud occidentale del Paese e come riserva naturale offre ai visitatori l’opportunità di sperimentare il safari osservando da vicino quelli che sono definiti i big five: leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte, oltre a tante altre specie di animali.

Oltre alla indiscutibile bellezza della riserva Masai Mara, il Kenya offre una varietà di attrazioni turistiche, a partire da Nairobi, la vivace Capitale del Paese e i suoi dintorni che ne sono un esempio spettacolare. Scopriamo insieme cosa fare nei dintorni di Nairobi, da Mombasa al parco nazionale Hell’s Gate passando per il Giraffe Center e Bomas of Kenya all’interno della riserva Masai Mara.

Mombasa, cosa vedere

Mombasa è la seconda città più grande del Kenia ed è tra le destinazioni imperdibili per chi sceglie di visitare il Paese. Situata lungo la costa dell’Oceano Indiano, Mombasa è famosa per le sue spiagge sabbiose ma anche per la storia e la cultura, ecco cosa vedere tra le tante attrazioni:

  • Fort Jesus: questo forte storico fu costruito dai portoghesi nel  XVI secolo, oggi è un museo che racconta orgogliosamente la storia del Paese.
  • Diani e Nyali: queste due spiagge sono ideali se volete rilassarvi e praticare attività acquatiche come lo snorkeling ad esempio, o fare immersioni spettacolari.
  • Old Town: la città vecchia è un quartiere storico che ricco di architettura Swahili, mercati tradizionali e ristoranti tradizionali saprà reclamare la vostra attenzione.
  • Haller Park:  il parco naturale che offre la possibilità di vedere giraffe, zebre e coccodrilli tra le tante altre specie.

Parco Nazionale di Hell’s Gate

Situato a circa 90 km da Nairobi, questo parco dal nome evocativo è una delle riserve naturali più affascinanti del Kenya. Unico per la sua geologia e le spettacolari formazioni rocciose è il luogo perfetto per chi ama le avventure all’aria aperta. Tra le tante attività da provare ad Hell’s Gate segnaliamo di provare le escursioni e il trekking, con l’opportunità di esplorare le gole profonde e le scogliere imponenti del parco.

Se siete bravi arrampicatori, sappiate che l’Hell’s Gate è il paradiso per gli scalatori; non dimenticate di provare l’emozione delle sorgenti termali,  queste sorgenti naturali  sono un ottimo modo per terminare una giornata ricca di emozioni.

Giraffe Center

A pochi km da Nairobi, sorge il Giraffe Center, tappa obbligata per gli amanti degli animali. Il centro è dedicato alla protezione della giraffa Rothschild, una delle specie più minacciate di estinzione; qui i visitatori potranno emozionarsi nutrendo le giraffe, scoprire programmi educativi sulla conservazione delle giraffe e partecipare a tour guidati.

Bomas of Kenya

Situato poco fuori Nairobi, il Bomas of Kenya, è una fedele replica dei villaggi tradizionali, costruito con le tecniche usate dalle tribù locali; il  villaggio turistico che offre una bella immersione culturale nelle tradizioni e nei costumi delle diverse etnie del Kenya, le mostre interessanti e gli spettacoli di danze tradizionali che illustrano la ricca diversità di questo Paese e ne celebrano la diversità dei valori culturali sapranno affascinarvi.

 

 

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Petite France: l’angolo di Francia nella Corea del Sud

Se pensi alla Corea del Sud, la tua mente probabilmente parte per un viaggio tra le note della musica K-Pop, la Skincare Coreana, la magnifica Seoul e la forte tradizione culinaria di questo luogo; tutte nozioni arrivate a noi tramite i prodotti della pop culture come serie tv, film e contaminazioni musicali. Ma avresti mai pensato di poter incontrare un po’ di Francia in questo Paese dal carattere così unico? Stiamo parlando di Petite France: “un piccolo villaggio francese dove arte e romanticismo prendono vita” così viene descritto sul sito ufficiale. Di fatto, si tratta di un parco a tema inaugurato nel 2008 e che, con i suoi 117.000 metri quadrati, offre diverse attrazioni ed esperienze ludiche e culturali. In questo articolo ti portiamo a esplorare questo parco pittoresco e particolare per scoprire insieme tutto quello che devi sapere nel caso volessi aggiungere al tuo itinerario in Corea del Sud la tappa di Petite France.

Il parco: le origini di Petite France

Situato nella provincia di Gyeonggi, a un’ora di auto da Seoul e immerso nelle montagne coreane, Petite France è nato nel 2008 come tributo all’autore Saint-Exupéry e alla sua storia che continua a incantare grandi e piccini: “Il Piccolo Principe”. Passeggiando tra le sue vie, circondate da casette colorate tinta pastello, ti sembrerà di essere davvero in un piccolo villaggio francese; con tanto di piazze con fontane, balconi adornati da fiori colorati e café dove poter bere e mangiare.

Cosa aspettarsi durante una visita a Petite France

Come prima cosa ti troverai a passeggiare tra splendidi edifici in stile europeo, completamente diversi rispetto agli scenari che potresti vedere in un viaggio tra le meraviglie della Corea del Sud. Con i tetti a spiovente, le tinte tenui e i piccoli dettagli decorativi, ti sembrerà di essere catapultato in una Francia dal fascino antico, quello dei piccoli villaggi della Provenza o di altre zone rurali. Ognuno di questi edifici ospita un esercizio, dai negozietti di souvenir ai café dove poter assaporare pietanze tipiche della cucina francese. Le attrazioni principali di Petite France sono:

  • La casa del Piccolo Principe: forse l’attrazione più importante di tutto il parco a tema. Un vero e proprio museo che celebra l’opera di Saint-Exupéry e il suo piccolo protagonista. Visitando la casa potrai immergerti nelle origini di questa storia intramontabile che ancora oggi resta in cima alle classifiche dei libri più venduti al mondo. Attraverso le mostre interattive e i cimeli di memorabilia esposti in questa struttura potrai ripercorrere i viaggi del Piccolo Principe.
  • Musei ed esposizioni: oltre alla Casa del Piccolo Principe, dentro il parco a tema di Petite France, potrai trovare altri musei; come quello delle bambole dove sono esposti fantocci d’epoca provenienti da tutto il mondo o la casa delle marionette dove, anche qui, potrai ammirare l’evoluzione storica di queste bambole che andavano di moda a inizio novecento.
  • Il Giardino Fiorito: romantico, colorato e profumatissimo. Una passeggiata tra i fiori di questo giardino è d’obbligo, soprattutto se stai visitando Petite France in primavera o in estate, quando è al massimo della sua fioritura.
  • Il set cinematografico: il parco ha fatto – e continua a fare – da set cinematografico per moltissimi film coreani. Tra questi, alcuni celebri K-Drama conosciuti in tutta Europa come My Love from the Star e Secret Garden.
  • Spettacoli ed esibizioni: all’interno del parco ci sono diverse aree adibite a piccoli teatri dove, ogni giorno, vanno in scena vari spettacoli, tutti inclusi nel biglietto d’ingresso al parco. Nell’anfiteatro principale, al centro del villaggio, va in scena un delizioso spettacolo di danza con marionette per tutti i visitatori, grandi e piccoli. Ne La Maison d’Orgel si tiene, ogni giorno, una dimostrazione di Orgel, un piccolo organetto a mano suonato tantissimi anni fa proprio in Francia, il cui suono sembra davvero provenire da un’epoca passata. Infine, al Theatre de Letoile è possibile partecipare a uno spettacolo di burattini che si ispira alle celebri fiabe europee.
  • Il Centro di Formazione Giovanile: all’interno del parco si trova anche un piccolo centro culturale per giovani e ragazzi. Le strutture ricettive del centro possono ospitare fino a 200 persone e rappresenta uno spazio educativo dove poter scoprire l’Europa – zona del mondo poco accessibile in Corea – attraverso esperienze culturali e spettacoli. Il centro viene spesso utilizzato come meta per gite scolastiche dagli insegnanti delle scuole della Corea del Sud.

Petite France: tutte le informazioni utili per la tua visita al parco a tema della Corea del Sud

Una marionetta vintage

Fonte: 123RF

Un’antica marionetta fatta a mano esposta a Petite France
  • Orari di visita: tendenzialmente il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Questi orari possono variare in base agli eventi speciali in programma o alla stagione. Pertanto, ti consigliamo di consultare il sito web della struttura per avere informazioni sugli orari di visita sempre aggiornate.
  • Prezzi d’ingresso: per gli adulti, il costo del biglietto d’ingresso per Petite France è di 10.000 won (circa 6,90 €). Gli adolescenti e i bambini hanno un costo ridotto; rispettivamente di 8.000 won (circa 5,52 €) per gli adolescenti tra i 13 e i 18 anni e di 6.000 won (circa 4,14 €) per i bambini di età compresa tra 3 e 12 anni. Il parco mette a disposizione anche pacchetti sconto per gruppi o famiglie. Come per gli orari, anche per i prezzi dei biglietti suggeriamo di consultare sempre il sito poco prima della visita al parco.
  • Come raggiungere Petite France: il parco è raggiungibile in auto partendo da Seoul, tramite la superstrada Gyeongchun e uscendo a Cheongpyeong. Da lì potrai seguire le indicazioni per Petite France e raggiungere il parco a tema con un viaggio della durata di circa un’ora e mezza. Oppure puoi arrivarci prendendo un autobus dalla stazione di Dong Seoul o dalla stazione di Seoul Nambu. Una volta sceso alla fermata di Gapyeong puoi procedere con un taxi o con l’autobus turistico locale. Il viaggio con i mezzi pubblici dura circa due ore in totale.
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Cosa vedere a Calpe, una meraviglia sulla Costa Blanca

Calpe è una pittoresca cittadina situata sulla Costa Blanca, una delle zone più affascinanti del territorio spagnolo. È conosciuta anche come Calp ed è una località balneare situata nella provincia di Alicante.

Questa città è diventata, negli anni, una meta turistica molto conosciuta, sia a livello nazionale, che internazionale,  grazie alle bellezze naturali che ne caratterizzano il paesaggio, oltre che per lo sviluppo di diverse attrazioni ed attività in grado di soddisfare le esigenze dei suoi visitatori.

Gioiello della Costa Blanca: ecco cosa vedere a Calpe

Peñyal d’Ifach: il simbolo della città di Calpe

Sicuramente, la prima cosa che ricorda Calpe e la sua costa è il Peñyal d’Ifach, un’imponente formazione di roccia calcarea alta più di 330 metri e che domina il paesaggio spagnolo. Qui si trova un parco naturale che ospita oltre trecento specie diverse, tra piante e fauna protette, che rendono questa roccia il luogo ideale per gli amanti della natura e del trekking.

Questo è il luogo ideale per gli amanti delle escursioni e delle camminate, per un’esperienza imperdibile a Calpe. Il sentiero non è particolarmente difficile, ma una volta raggiunta la vetta le fatiche saranno sicuramente ricompensate. Infatti, dal punto panoramico Carabineros, sarà possibile godere di una vista panoramica spettacolare sulla costa e la città di Calpe. L’occasione unica per uno scatto fotografico indimenticabile.

Le famose spiagge di Calpe

Una delle spiagge più popolari di Calpe è sicuramente la Playa de la Fossa, conosciuta anche come la Playa de Levante. Questa spiaggia di sabbia fine e dorata, lunga oltre un chilometro, è il luogo ideale per rilassarsi e godersi una giornata in riva al mare.

Questa spiaggia è la più conosciuta di Calpe anche grazie alla sua posizione nei pressi del Peñyal d’Ifach, il che rende questo paesaggio molto suggestivo. La spiaggia è stata insignita spesso negli anni con la “Bandiera Blu”, simbolo dell’efficienza dei suoi servizi ed è facilmente raggiungibile dai turisti in cerca di mare e relax.

Un’altra spiaggia da non perdere è Playa del Arenal-Bol. Una spiaggia caratterizzata da sabbia bianca e soffice ed acque tranquille, che la rendono il luogo ideale per i vistatori di tutte le età, grandi e bambini. Inoltre, qui è possibile trovare numerosi servizi e ristoranti e, durante la sera, artisti di strada e mercatini di oggetti tradizionali.

Les Salines, un’oasi naturale

Un’altra tappa imperdibile durante la visita della città spagnola di Calpe sono Les Salines, situate a nord del promontorio del Peñon de Ifach. Queste saline rappresentano una testimonianza storica dell’importanza del sale per l’impero romano che colonizzò questa regione spagnola durante il suo potere nel continente europeo.

Si tratta di un’area naturale protetta, che al suo interno ospita una grande varietà di uccelli acquatici, tra cui i famosi fenicotteri rosa. Questi, con il loro colore caratteristico, creano uno spettacolo unico ed affascinante, soprattutto durante il tramonto e rappresentano, soprattutto per gli amanti della fotografia, il soggetto perfetto da fotografare nella città di Calpe.

Un tuffo nella storia di Calpe: le rovine romane dei Bagni della Regina

Calpe non è solo una località di mare, è anche una località storica ed è la meta anche per chi, amante della storia, vuole conoscere la cultura e le curiosità storiche locali.

Un’attrazione storica che sicuramente non può mancare durante la visita a Calpe sono sicuramente i Bagni della Regina, risalenti all’epoca romana. Questo affascinante sito archeologico, situato nei pressa della spiaggia di Arenal-Bol, comprende al suo interno resti di antiche terme romane e di una villa.

I Bagni della Regina venivano utilizzati dai romani come luogo di relax e di cura ed oggi raccontano  la storia antica di Calpe. Passeggiando tra queste rovine, si può immaginare la vita quotidiana degli antichi abitanti di questa città spagnola e scoprire dettagli interessanti sulla loro cultura e sulle loro tradizioni.

Le mura antiche del centro storico di Calpe

Il centro storico di Calpe è un vero e proprio gioiello storico, che è riuscito a conservare negli anni la sua autenticità ed il fascino del passato, nonostante l’evoluzione della città soprattutto dal punto di vista turistico. Passeggiando per le strette vie acciottolate del centro storico, i visitatori possono ammirare le antiche mura medievali e le torri di difesa che un tempo proteggevano la città dagli attacchi dei pirati. Uno dei quartieri di Calpe più caratteristici è il quartiere dei pescatori, con le sue case colorate e le sue suggestive stradine.

Situata nel cuore del centro storico di Calpe c’è anche la Iglesia Antigua, un’ antica chiesa gotica che venne costruita nel quattordicesimo secolo. Questa struttura è uno dei monumenti più antichi di Calpe, caratterizzata da un’architettura decisamente affascinante, composta da elementi gotici e barocchi. Sono presenti, inoltre, affreschi e opere d’arte sacre che raccontano la storia religiosa di questa fantastica città della Costa Blanca.

Via del centro storico di Calpe, in Spagna, con gradini colorati di giallo e rosso in onore della bandiera spagnola

Fonte: iStock

Via dell’antico centro storico di Calpe

Il Porto di Calpe e la Lonja

Il porto di Calpe è un luogo vivace, dove i visitatori possono osservare durante il giorno i pescatori locali al lavoro ed il continuo via vai delle barche che attraccano a Calpe con il pescato fresco del giorno. Questo luogo è anche il punto di partenza ideale per numerose escursioni in barca sulla costa spagnola e da dove è possibile le numerose grotte marine che caratterizzano questa parte della Cosa Blanca.

Non lontano dal porto si trova il mercato del pesce di Calpe, conosciuto come la Lonja del Pescado. Qui, ogni giorno viene venduto il pescato del giorno e visitarlo dà la possibilità ai visitatori di vivere un’esperienza autentica della vita quotidiana dei cittadini locali, osservando da vicino il processo di vendita del pesce e, se se ne ha la possibilità, sarà anche possibile acquistare prodotti freschissimi per preparare deliziosi piatti a base di pesce.

Calpe, con le sue spiagge incantevoli, la maestosa roccia del Penyal d’Ifach, le storiche saline abitate dai fenicotteri rosa ed il suo centro storico, è una località che ha molto da raccontare. È la destinazione ideale per chi è alla ricerca di un luogo dove storia e natura si incontrano e rappresentano per i visitatori un’esperienza imperdibile, che non ha nulla da invidiare alle splendide e vicine città Alicante e, la più conosciuta, Valencia, per una vacanza alla scoperta della Costa Blanca.

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Cosa vedere nei dintorni di Skopje: le gite da non perdere

Sebbene sia un paese di piccole dimensioni, la Macedonia del Nord è un mosaico di attrazioni turistiche che meritano di essere visitate, anche con una gita in giornata. La capitale, Skopje, rappresenta la base ideale da cui partire alla scoperta di antiche cittadine ricche di storia e tradizioni, siti archeologici millenari, aree naturali incontaminate, laghi e canyon che attendono solo di essere esplorati. Ecco una panoramica delle più belle escursioni giornaliere da fare nei dintorni di Skopje

Matka

Alle porte di Skopje si apre lo spettacolare Canyon Matka, una gola scavata dal fiume Treska nell’arco di millenni, diventata una meta imperdibile per gli appassionati di escursionismo, speleologia e, in generale, delle attività all’aria aperta. Matka è famoso per le sue grotte, che sono vere meraviglie geologiche, oltre che siti storici di grande importanza, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici che risalgono a migliaia di anni fa, retaggio delle antiche popolazioni locali che abitavano la regione. La più nota è la grotta di Vrelo, considerata tra le più grandi al mondo, resa particolarmente suggestiva dalla presenza stalattiti e stalagmiti.

Una rete di sentieri di varia difficoltà e ben segnalati si snoda tra le montagne e lungo il canyon, dove sorgono alcune chiese e monasteri che risalgono anche al XIV secolo, antiche testimonianze della lunga storia religiosa della Macedonia del Nord. Tra i più popolari, facilmente raggiungibili a piedi, ci sono il monastero di San Nicola Shishevski, da cui si gode una vista panoramica spettacolare, e quello ortodosso di San Andrea, famoso per i suoi affreschi ben conservati.

Le pareti rocciose del Canyon Matka, con un centinaio di vie attrezzate, sono un’attrazione irresistibile per gli appassionati di arrampicata di tutti i livelli. Mentre le acque tranquille del fiume Treska e del lago Matka sono ideali per kayak e canottaggio.

Tetovo

A circa mezz’ora da Skopje, Tetovo accoglie i visitatori con la sua animata atmosfera da “piccola Istanbul” e l’architettura in stile ottomano degli edifici più significativi, espressione di una profonda tradizione islamica. Tra le attrazioni locali spicca la Moschea Colorata, un capolavoro architettonico del XIX secolo, famosa per gli affreschi floreali dai vivaci colori che decorano non solo l’interno, ma anche l’esterno dell’edificio.

Situata ai piedi del monte Sar e attraversata dal fiume Pena, la città è dominata dalla Fortezza di Tetovo che risale al periodo ottomano, sorta sul luogo di un antico monastero medievale. Per conoscere la storia e la ricca cultura locale bisogna visitare il Museo della Regione di Tetovo. Allestito in una tipica casa macedone, espone reperti archeologici, opere d’arte e costumi tradizionali. Altri luoghi da non perdere durante una gita a Tetovo sono l’hamam, il bagno turco del XVI secolo oggi centro culturale e sede di mostre, e l’Arabati Baba Tekke, un monastero sufi tuttora molto attivo e frequentato.

Ocrida

Una delle città più antiche e affascinanti della Macedonia del Nord, Ocrida è la meta ideale per una gita in giornata da Skopje all’insegna della cultura e del relax nella natura. Adagiata sulle rive del lago omonimo, Ocrida è conosciuta per la sua eredità storica e la magnificenza del paesaggio. Tanto da essere tra le poche località al mondo dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sia per la ricchezza culturale che per quella naturale. Conosciuta come la Gerusalemme della Macedonia, pare che un tempo vantasse ben 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno, e tuttora il loro numero è alquanto elevato.

La più famosa, anche per la posizione panoramica sul lago, è la Chiesa di San Giovanni a Kaneo, un gioiello di architettura bizantina risalente al XIV secolo, che custodisce una pregevole iconostasi e affreschi antichi. Splendidi affreschi bizantini decorano anche l’interno della Chiesa di Santa Sofia che risale all’XI secolo.

Particolarmente suggestivo è il complesso della chiesa e del monastero di San Clemente e San Panteleimone, sulla collina di Plaosnik, che in passato fu anche una scuola religiosa, mentre oggi è considerato uno dei più importanti santuari ortodossi macedoni, meta di pellegrinaggi. L’imponente Fortezza di Samuele domina la città vecchia di Ocrida con la sua cinta muraria medievale che conserva ancora le antiche torri merlate da cui si gode una magnifica vista.

Una gita in barca è il modo migliore per esplorare il Lago di Ocrida, uno dei più antichi e profondi d’Europa, che offre numerose attività agli amanti della natura, compresa la possibilità di avvistare le molte specie di uccelli rari che vengono a svernare sulle sue rive.

Kokino

Basta un’ora per raggiungere Kokino da Skopje e catapultarsi in uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo, non a caso conosciuto anche come la Stonehenge macedone. Situato a circa 1000 metri d’altitudine in cima al Monte Taticev Kamen, raggiungibile con una facile passeggiata, Kokino è un sito archeologico unico risalente all’Età del Bronzo. Comprende formazioni megalitiche disposte secondo precisi allineamenti astronomici e marcatori che servivano per seguire i cicli del sole e della luna e misurare le stagioni.

Cuore del sito è il complesso megalitico che ospita diverse strutture in pietra, tra cui il Trono del Sole che rappresenta un punto focale durante il solstizio d’estate, quando è perfettamente in linea con il sole nascente; mentre la Porta della Luna indica il sorgere della luna durante il solstizio d’inverno. Un centro informativo offre notizie dettagliate sulla storia e l’archeologia del sito, mentre pannelli didattici disseminati lungo il percorso aiutano a comprendere le funzioni originarie delle diverse strutture megalitiche.

Kuklica

Distante solo un’ora da Skopje, Kuklica è un villaggio immerso nel verde della campagna macedone, perfetto per trascorrere una giornata passeggiando tra boschi rigogliosi e ammirando le singolari “colonne di Kuklica”. Si tratta di un luogo magico, praticamente una città di pietra composta da formazioni rocciose millenarie, alti pilatri modellati dal tempo e dagli agenti atmosferici, che hanno assunto forme suggestive, stimolando l’immaginazione popolare.

Alcune sembrano persino avere sembianze umane e per questo hanno alimentato leggende locali che narrano di un antico villaggio pietrificato e di una maledizione che avrebbe trasformato due adulteri in pietra. La presenza di numerose grotte rende la zona una meta molto frequentata anche dagli appassionati di speleologia che possono vivere emozionanti avventure alla scoperta delle meraviglie nascoste nel sottosuolo.

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Le 5 meraviglie di Marsiglia

La seconda città della Francia per grandezza conquista con il suo fascino multiculturale che, da area portuale considerata poco attraente agli occhi dei turisti, ha scalato piano piano la vetta diventando una delle destinazioni preferite per chi organizza un viaggio nel paese dei lumi. Dalle origini antiche, risalenti alla Grecia classica, Marsiglia ha attirato l’attenzione dei viaggiatori soprattutto dopo essere stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2013, un’occasione unica per mostrare il meglio della sua offerta culturale e architettonica.

Per farvela conoscere in tutta la sua bellezza, abbiamo selezionato per voi le 5 meraviglie di Marsiglia, una piccola guida perfetta se avete poco tempo per visitarla e vi state chiedendo quali siano le cose imperdibili che dovete assolutamente vedere.

Vieux Port o Porto Vecchio

Uno dei simboli di Marsiglia è sicuramente il Porto Vecchio, situato in un’antica insenatura tra il forte Saint-Jean e il forte Saint-Nicholas. Per oltre 2000 anni ha rappresentato il cuore pulsante della città dove un tempo vi ormeggiavano navi mercantili, mentre oggi ospita yacht e imbarcazioni da diporto in generale. Il suo ruolo è cambiato, ma resta comunque una delle zone più belle e popolari dove trascorrere il proprio tempo passeggiando o sedendovi a uno dei ristoranti o bar. Qui potete provare i classici provenzali, piatti a base di pesce fresco e la famosa bouillabaisse di Marsiglia, una zuppa di mare tradizionale, eredità dei fondatori greci.

Porto di Marsiglia

Fonte: iStock

Vista del Porto Vecchio

Notre Dame de la Garde

Non importa in quale punto vi troviate, Notre Dame de la Garde è sempre ben visibile e veglia sull’intera città. Costruita alla fine del 1850 sul punto più alto di Marsiglia, a 150 metri sul livello del mare, e soprannominata la “Bonne Mère”, ossia “Buona Madre”, è un esempio perfetto di architettura romano-bizantina ed è riconoscibile soprattutto grazie alla presenza di una statua dorata raffigurante la “Vergine con il bambino”. Raggiungetela a piedi o usufruendo dei comodi autobus ed entrate al suo interno: qui potrete ammirare splendidi mosaici e dipinti a tema nautico, realizzati per proteggere i pescatori in mare.

Il castello di Château d’If

Diventato celebre grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre, Château d’If è sicuramente una delle 5 meraviglie di Marsiglia grazie alla particolarità della sua posizione, costruito su un’isoletta di fronte al golfo della città, e per la sua storia. Nato inizialmente come fortezza militare, il castello ricoprì ben presto la funzione di prigione e chiunque lo visiti potrà respirare le atmosfere del romanzo e godere allo stesso tempo di una vista splendida sulla città. Per raggiungerlo vi basterà salire sui traghetti che partono quotidianamente dal Porto Vecchio di Marsiglia e che, in 20 minuti, vi faranno salpare sull’isolotto. Durante la tratta tenete gli occhi aperti perché godrete anche di una vista privilegiata sulla Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Château d'If

Fonte: iStock

Il castello di Château d’If al tramonto

Le Panier, il quartiere più antico della città

Continuate la scoperta di Marsiglia dirigendovi verso il quartiere più antico: Le Panier. Stradine tortuose affiancate da piccoli negozi di artigianato e botteghe, negozi vintage e di stilisti indipendenti creano un’atmosfera unica che ricorda quella del quartiere Montmartre di Parigi. Il tutto è arricchito dalla presenza di numerosi murales che rendono Le Panier uno dei quartieri più apprezzati dagli amanti della street art insieme a quello di Cours Julien. Se siete interessanti a immergervi nell’anima artistica di Marsiglia, vi consigliamo di prenotare un tour guidato dedicato interamente alla street art.

Il Palazzo Longchamp

Infine, da non perdere è anche il Palazzo Longchamp, un capolavoro del 1800. L’edificio fu fatto costruire per celebrare la costruzione del canale che doveva trasportare l’acqua del fiume Durance fino in città. Il palazzo ospita il Museo delle Belle Arti, dove sono custoditi numerosi dipinti che raccontano l’epidemia di peste che colpì la città nel 1700, e il Museo di Storia Naturale, ricco di oggetti e curiosità risalenti al Settecento. Entrambi i musei sono gratuiti e, una volta terminato il giro delle loro sale, potete dare un’occhiata anche al planetario aggiunto nel 2001. Tra i reperti più importanti figurano il telescopio a specchio di Foucault e vari oggetti provenienti da secoli di attività astronomica. In particolare, il telescopio di Foucault rappresenta un cimelio storico fondamentale perché precursore dei grandi telescopi moderni.

Situato alle spalle del palazzo troverete Parc Longchamp, considerato il parco più centrale di Marsiglia, oltre che inserito tra i giardini della Francia degni di nota dal Ministero Francese della Cultura. All’ingresso verrete accolti da una statua dei leoni e delle tigri di Bayre, mentre al suo interno ospita molti giardini, alberi antichi, statue, cascate, stagni, parchi giochi e offre scorci splendidi sulla città. Se capitate qui nel mese di luglio, non perdetevi il festival all’aria aperta Marseille Jazz des Cinq Continents, dedicato alla musica jazz nazionale e internazionale.