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Dove andare a febbraio, le destinazioni più suggestive e convenienti

Febbraio è un mese interessante per viaggiare, con opzioni che spaziano dalle mete invernali per chi ama la neve, alle destinazioni più calde per chi vuole sfuggire al freddo. Inoltre molti voli, alloggi e anche alcune attrazioni turistiche offrono tariffe ridotte rispetto ai periodi di alta stagione, permettendo al turista di godere di una vacanza di qualità senza spendere troppo. Un periodo perfetto per una visita più tranquilla e rilassata, senza affollamento di turisti, con prezzi più bassi e una pace che rende ancora più piacevole la scoperta di ogni angolo.

Di seguito vi consigliamo alcune destinazioni, in Italia e all’estero, tra le più convenienti e suggestive per pianificare un viaggio piacevole in coppia, da soli o con tutta la famiglia.

Il Carnevale di Venezia: una festa senza tempo

Venezia è una città da visitare tutto l’anno per il suo patrimonio artistico, storico e culturale che non teme confronti. Tuttavia a febbraio c’è il famoso Carnevale che cattura l’attenzione, un evento maestoso che celebra una ricca tradizione culturale. Anche se le temperature possono essere abbastanza rigide, l’atmosfera festosa compensa con le sfilate di maschere elaborate e un’atmosfera misteriosa e intrigante.

Le maschere sono uno degli elementi distintivi del Carnevale di Venezia. Storicamente, l’uso delle maschere permetteva alla gente di nascondere la propria identità, rompendo le convenzioni sociali e offrendo una libertà temporanea dalle rigide classi sociali. Le maschere più tradizionali includono la “Bauta” che copre tutto il volto, con un ampio mantello, e la “Moretta“, una maschera di velluto nero che copre il viso delle donne.

Il Carnevale di Venezia è anche famoso per i suoi balli in maschera, i concerti, le parate, e le sfilate lungo le piazze della città. Un evento centrale è la Festa delle Marie, che celebra 12 giovani veneziane vestite in abiti eleganti, e il Volo dell’Angelo, una spettacolare esibizione in cui una persona, vestita come un angelo, si lancia dal campanile di Piazza San Marco. Tutta la città, con le sue stradine strette, i ponti e i canali, si trasforma in un palcoscenico vibrante e ricco di colori, mentre i turisti e i locali si immergono in un’atmosfera di festa senza tempo.

Carnevale Venezia

Fonte: iStock

Una maschera del Carnevale di Venezia

A Catania per la festa di Sant’Agata

A febbraio, il 5 del mese per la precisione, a Catania si celebra la festa di Sant’Agata, la patrona della città. Si tratta di una delle feste religiose locali più importanti, con processioni, eventi e celebrazioni che coinvolgono tutta la comunità. È un’esperienza affascinante, se interessa scoprire la cultura locale. La sfilata delle Candelore, per esempio, è un evento caratteristico che vede candelabri barocchi in legno portati dai fedeli nelle processione della Vara, il carro che porta il busto d’argento di Sant’Agata. Il clima mite aiuta a trascorrere qualche giorno tra il buon cibo e le meraviglie architettoniche della zona, oltre alla cornice suggestiva del mare e dell’Etna.

Cadice: il carnevale più famoso di Spagna

Il Carnevale di Cadice è uno dei più celebri in Spagna, caratterizzato da musica, danze e sfilate colorate. Le temperature a febbraio sono miti, rendendo l’esperienza ancora più piacevole. Il carnevale cadiceño è celebre per i suoi costumi colorati, le parate, le esibizioni di gruppi musicali chiamati “chirigotas” che cantano canzoni satiriche e umoristiche, ma ci sono anche  festose battaglie di coriandoli che animano le strade.

L’atmosfera è unica e piena di energia, perfetta per chi ama vivere una tradizione popolare autentica. Il clima è molto più mite rispetto ad altre parti dell’Europa, con temperature medie intorno ai 12-16°C. Sebbene non sia caldo come in estate, è comunque abbastanza piacevole per esplorare la città, passeggiare lungo la costa e godersi la bellezza del paesaggio. Nonostante febbraio non sia il mese più caldo per fare il bagno, le spiagge di Cadice, come la Playa de la Victoria, sono molto meno affollate rispetto all’estate. È il momento ideale per passeggiare lungo la costa, godere della brezza marina e ammirare il paesaggio senza la folla di turisti.

In Tunisia il fascino del deserto

Per un’esperienza nordafricana economica, la Tunisia offre spiagge mediterranee, siti archeologici e mercati vivaci. Destinazione ideale per chi cerca cultura e relax a prezzi contenuti. A febbraio gode di temperature piacevoli, con una media di 15-20°C lungo la costa. Non fa troppo caldo, rendendo ideale l’esplorazione dei siti storici e delle città, senza il caldo intenso dell’estate. Febbraio è considerata bassa stagione per il turismo in Tunisia, quindi si possono trovare ottimi prezzi per voli, alloggi e tour, rendendo la vacanza economica.

Si tengono eventi e festival tradizionali, come il Festival Internazionale del Sahara, che celebra la cultura berbera con musica, danze e corse di cammelli. Si possono visitare le oasi di Tozeur e Douz, con i loro palmeti e sorgenti naturali, esplorare il deserto con un tour in cammello o jeep, e ammirare i panorami mozzafiato delle dune. Le città come Tunisi, Sousse e Kairouan offrono mercati tradizionali, artigianato locale e una ricca cultura araba. Le antiche rovine dell’impero cartaginese sono assolutamente da non perdere, come il colosseo romano patrimonio UNESCO di El Djem, uno dei meglio conservati al mondo. Infine consigliata anche una visita a Dougga, un altro sito archeologico romano affascinante.

Praga: una favola d’inverno

Conosciuta come la “Città delle Cento Torri“, Praga è particolarmente affascinante in inverno, con le sue strade acciottolate e l’architettura gotica avvolte dalla neve. Le temperature medie a febbraio si aggirano intorno ai 5°C durante il giorno e 0°C di notte. La città offre numerosi caffè accoglienti e mercatini invernali. La capitale della Repubblica Ceca è una delle città più affascinanti d’Europa, e febbraio è un mese perfetto per scoprirne la magia. Con meno turisti e un’atmosfera invernale incantevole, Praga offre la possibilità di  passeggiare lungo il Ponte Carlo o nella Piazza della Città Vecchia, avvolti in un’atmosfera che ricorda una favola d’inverno.

Tappa fondamentale è una visita al castello di Praga, una imponente struttura che si erge sulla collina di Hradčany e offre una vista panoramica sulla città innevata. Al suo interno puoi visitare la Cattedrale di San Vito e passeggiare nei belvedere subendo il fascino della storia in ogni angolo. Non perdere il Carnevale di Praga, che si tiene in questo mese, caratterizzato da sfilate e festeggiamenti che ravvivano le strade della città. Inoltre, le temperature più fresche offrono l’occasione perfetta per gustare un tradizionale vin brulè in una delle tante caffetterie storiche.

Passeggiare lungo il Danubio innevato a Budapest

Famosa per le sue terme storiche, Budapest offre un’esperienza rilassante durante i freddi giorni invernali. A febbraio le temperature medie sono di circa 8°C durante il giorno e 0°C di notte. La città è nota anche per i suoi festival invernali e la vivace scena culturale. I ponti e gli edifici storici della città, a febbraio, spesso sono coperti da una leggera coltre di neve, creando uno scenario da cartolina. Passeggiare lungo il Danubio o attraversare il Ponte delle Catene è un’esperienza da provare.

Inoltre sono famose le terme, e non c’è momento migliore dell’inverno per immergersi in acque calde e rigeneranti. Tra le più celebri ci sono le Terme Széchenyi, con le loro piscine all’aperto circondate da vapori, e le Terme Gellért, note per la loro architettura Art Nouveau. Dopo una giornata di visite turistiche, un bagno termale è la scelta ideale per rilassarsi. Tra gli eventi interessanti di febbraio c’è il Festival del Cioccolato e del Vino, dove è possibile assaggiare specialità locali accompagnate dai migliori vini ungheresi. Inoltre sono previsti spettacoli di musica classica nei teatri storici della città, come l’Opera di Budapest. Il Parlamento Ungherese, il Bastione dei Pescatori e il Castello di Buda possono essere esplorati senza le lunghe code tipiche dell’alta stagione e questa calma permette di apprezzare ancora di più la bellezza e la storia della città.

Sharm el-Sheikh

Fonte: iStock

Fare immersioni a Sharm el-Sheikh

Esplorare il Mar Rosso a Sharm el-Sheikh

Per chi desidera temperature più calde, Sharm el-Sheikh offre spiagge sabbiose e acque cristalline ideali per lo snorkeling e le immersioni. A febbraio le temperature medie sono intorno ai 25°C durante il giorno e 15°C di notte e il periodo poco affollato rende i prezzi più accessibili. Sharm El Sheikh, situata sulla costa del Mar Rosso in Egitto, è da vivere ed esplorare. Località come Naama Bay e Shark’s Bay offrono il luogo ideale per rilassarsi, mentre Ras Mohammed e altre aree protette sono perfette per snorkeling e immersioni. A febbraio, la temperatura dell’acqua è di circa 22°C, rendendo il Mar Rosso invitante per nuotatori ed esploratori subacquei. Il Mar Rosso è uno dei migliori luoghi al mondo per le immersioni subacquee, grazie alla sua biodiversità e ai coloratissimi coralli.

I siti di immersione, come il relitto del Thistlegorm e il Blue Hole, attirano subacquei da tutto il mondo. Anche chi preferisce lo snorkeling può godersi incontri ravvicinati con pesci tropicali e tartarughe marine. Oltre alle attività marine, Sharm El Sheikh offre la possibilità di esplorare il deserto circostante con escursioni in jeep o a cavallo di un cammello per raggiungere luoghi unici come il Monte Sinai, dove secondo la tradizione Mosè ricevette i Dieci Comandamenti, e il Monastero di Santa Caterina, un sito storico e religioso affascinante. Queste esperienze arricchiscono il viaggio con un tocco di cultura e spiritualità.

Isole Canarie: una calda parentesi a buon prezzo

Febbraio è uno dei mesi più freddi in molte parti del mondo, ma non a Tenerife. Quest’isola delle Canarie, situata nell’Oceano Atlantico, offre una fuga perfetta per chi cerca un mix di sole, mare e avventura. Tenerife o Gran Canaria offrono temperature primaverili, spiagge e natura vulcanica, il tutto a prezzi contenuti. Tenerife è conosciuta come l’isola dell’eterna primavera grazie al suo clima mite durante tutto l’anno. A febbraio le temperature si aggirano intorno ai 20-25°C di giorno, con serate fresche ma piacevoli. Questo rende l’isola ideale per chi vuole sfuggire al freddo invernale senza affrontare un clima eccessivamente caldo.

Febbraio è un mese ideale per passeggiare lungo la costa, fare surf o semplicemente rilassarsi al sole. Inoltre è perfetto per esplorare i numerosi sentieri escursionistici dell’isola, come quelli nel Parco Nazionale del Teide. Il Teide, il vulcano più alto della Spagna e una delle attrazioni principali di Tenerife, è un must per chi visita l’isola. A febbraio il parco è particolarmente suggestivo: la cima del vulcano potrebbe essere innevata, creando un contrasto spettacolare con il cielo azzurro e i paesaggi vulcanici circostanti.

Puoi raggiungere la cima con una funivia o avventurarti in escursioni più impegnative. Uno degli eventi più attesi dell’anno è il Carnevale di Santa Cruz, considerato il secondo più grande e spettacolare al mondo dopo quello di Rio de Janeiro. Sfilate, costumi scintillanti, musica e balli trasformano le strade della città in una festa continua. Se visiti Tenerife a febbraio, non puoi perderti questo evento unico. Tenerife è una destinazione ideale a febbraio per chi desidera combinare relax, avventura e cultura.

Cracovia: il freddo accende la magia

A febbraio a Cracovia si registrano temperature medie che variano tra -3°C e 4°C, ma il freddo porta con sé un’atmosfera magica che trasforma la città in un paesaggio incantevole. La neve che si deposita sui tetti delle storiche abitazioni e nei parchi cittadini crea un panorama suggestivo, rendendo ogni angolo della città più affascinante. Durante questo periodo si può assistere anche a varie manifestazioni culturali, concerti e celebrazioni che mettono in risalto le tradizioni locali. Uno degli eventi principali è il Carnevale di Cracovia, una celebrazione vibrante che si svolge nei giorni precedenti il Mercoledì delle Ceneri. Le strade della città si animano con costumi colorati, musica e danze, creando un’atmosfera festosa che attira sia residenti che turisti.

Un altro evento significativo è il Festival Internazionale di Musica da Camera, che si tiene sempre a febbraio e presenta una selezione di artisti di talento provenienti da diverse parti del mondo. Questo festival offre non solo concerti dal vivo, ma anche workshop e conferenze che sono progettati per avvicinare il pubblico alla musica classica. Gli spettatori hanno l’opportunità di interagire con i musicisti e approfondire la loro conoscenza di questo genere artistico. Da visitare poi il castello di Wawel, il Mercato dei Tessuti e il Quartiere ebraico di Kazimierz.

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Come innamorarsi di Melbourne: le migliori cose da fare e vedere

Melbourne è molte cose: elegante, artistica, sportiva, moderna. Tutte qualità che convivono in armonia creando il mix perfetto tra vecchio e nuovo. Chi visita questa città australiana viene conquistato dall’unione tra l’antico fascino vittoriano e l’architettura moderna, dai tanti eventi sportivi organizzati durante l’anno, in primis l’Australian Open dove i giocatori italiani più amati hanno lasciato il loro segno, e dalla bellezza della splendida costa e dei panorami offerti a sud-ovest dalla Great Ocean Road.

Come vivere al meglio la sua atmosfera? Qui vi consigliamo cosa vedere a Melbourne, le attrazioni da non perdere e cosa fare nei dintorni per completare il vostro viaggio con esperienze uniche e indimenticabili.

Cosa vedere a Melbourne: le attrazioni imperdibili

Scoprite cosa vedere in città, dai giardini botanici agli stadi sportivi più amati, fino ai quartieri dedicati alla street art.

Royal Botanic Gardens

Una delle migliori cose da vedere a Melbourne è il suo polmone verde: il Royal Botanic Gardens. Ogni anno arrivano qui oltre 1,6 milioni di persone per immergersi in questo gigantesco universo vegetale composto da più di 50.000 piante, di circa 12.000 specie diverse. A prendersi cura di questi spazi ci sono anche gli aborigeni australiani, guide del parco a vostra disposizione per accompagnarvi alla scoperta delle piante presenti e dei loro utilizzi, tanto nel cibo quanto a scopo curativo.

Questa grande oasi verde è aperta tutti i giorni dalle 7:30 alle 19:30: l’accesso è gratuito, come anche alcuni tour proposti in date e orari specifici consultabili sul sito ufficiale. Altri tour, invece, come la visita insieme alle guide aborigene o su un minibus, sono a pagamento.

Giardini botanici Melbourne

Fonte: iStock

I giardini botanici di Melbourne

Royal Exhibition Building

Tra gli edifici più importanti della città spicca il Royal Exhibition Building e i giardini circostanti, situati nel cuore di Melbourne. Questo è stato il primo in Australia a essere inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: fu costruito per le Grandi Esposizioni Internazionali del 1880 e del 1888, mentre nel 1901, sia l’edificio che i giardini furono scelti come sede per l’apertura del primo Parlamento del Commonwealth.

All’interno dell’edificio vengono organizzate diverse mostre permanenti e tour giornalieri consultabili sul sito. La parte più bella, però, è quella che viene chiamata la Dome Promenade: accessibile dopo aver acquistato un biglietto del costo di 23 dollari australiani, vi permetterà di ammirare i giardini dall’alto e di visitare una mostra storica dedicata all’edificio.

Queen Victoria Market

Cosa vedere a Melbourne se non l’iconico mercato locale? In qualsiasi città vi troviate, visitare il mercato vi permetterà di immergervi nella quotidianità dei suoi cittadini, provando prodotti gastronomici autentici e acquistando souvenir unici. Al Queen Victoria Market troverete negozi e bancarelle che vendono prodotti freschi, frutta e verdura, formaggi e carni artigianali, tra cui anche quelle di canguro e coccodrillo.

Il mercato è aperto martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 6:00 alle 16:00, mentre la domenica dalle 9:00 alle 16:00. Il mercoledì, fino al 12 marzo 2025, potrete fare un’esperienza diversa perché il mercato potrà essere visitato anche la notte: oltre a trovare deliziosi stand di street food, vengono organizzati anche eventi come spettacoli e concerti dal vivo.

Mercato Melbourne

Fonte: iStock

L’entrata al Queen Victoria Market

Melbourne Cricket Ground

Se volete regalarvi un’esperienza unica, non perdetevi l’atmosfera elettrizzante proposta dal Melbourne Cricket Ground. Durante la stagione dell’Australian Rules Football (AFL), conosciuta localmente come “footy”, ogni weekend potrete condividere le platee con i tifosi e partecipare a uno degli eventi sportivi più amati. Fuori stagione, invece, se siete interessati, potete visitare questo stadio storico e il museo contenuto al suo interno.

City Circle Tram

Melbourne è stata premiata come una delle migliori città anche per chi viaggia in solitaria e questo è dovuto anche ai servizi efficienti offerti, come il City Circle Tram. Questo caratteristico tram, dallo stile vintage, vi condurrà gratuitamente per le strade della città: lungo il percorso della linea 35, il tram si ferma presso molte attrazioni turistiche, come Federation Square, l’acquario o il Parlamento. Il City Circle Tram disegna un cerchio intorno al centro di Melbourne per una durata di circa 50 minuti.

Tram gratuito Melbourne

Fonte: iStock

Tram vintage nel centro di Melbourne

Flinders Street Station

Uno degli edifici più iconici della città, la stazione di Flinders Street, fu completata nel 1910 e costruita nello stile architettonico del Rinascimento francese. Spicca tra i grattacieli di vetro e acciaio che oggi la circondano: fate tappa qui che per scattare qualche foto o per salire su uno dei tanti treni giornalieri che vi portano alla scoperta della città e dei suoi dintorni.

Rod Laver Arena

C’è chi sogna di veder giocare dal vivo i propri tennisti preferiti nei campi di tennis più spettacolari al mondo. Melbourne offre la possibilità di realizzare questo desiderio al Rod Laver Arena: originariamente chiamata Flinders Park, l’arena ha cambiato il suo nome negli anni 2000 in onore di Rod Laver, il tennista vincitore degli Australia Open per ben tre volte.

Si tratta di una meta imperdibile non solo per gli appassionati di tennis, ma anche di altri sport poiché si distingue per essere una struttura polivalente utilizzata anche per altri scopi, come eventi e concerti.

Campi da tennis Australian Open

Fonte: iStock

I campi da tennis dell’Australian Open

Hosier Lane

Gli amanti della street art, invece, troveranno in Hosier Lane il luogo perfetto dove trascorrere qualche ora. Qui potete camminare lungo la famosa stradina e ammirare le opere d’arte che hanno reso famosa la scena artistica urbana di Melbourne in tutto il mondo. Un turbinio di colori, personaggi e forme creati da artisti locali e internazionali, da scoprire in autonomia o partecipando a uno dei tanti tour organizzati.

Cattedrale di St. Patrick

Situata al centro di Melbourne, la cattedrale gotica di St. Patrick rappresenta uno dei siti principali da inserire nel vostro itinerario su cosa vedere in città. Potete semplicemente ammirarla dall’esterno, oppure visitarla gratuitamente al suo interno seguendo gli orari pubblicati sul sito, aggiornati in base alle celebrazioni religiose.

Melbourne Skydeck

Volete ammirare la città dall’alto? Allora dovete andare all’Eureka Tower o Melbourne Skydeck. Questo grattacielo di 91 piani alto 297 metri, situato nel quartiere Southbank, è aperto tutti i giorni e offre diverse esperienze uniche. Potete salire in alto per godervi una vista pazzesca, condividere un drink nel bar con panorama o, soprattutto se viaggiate con bambini, regalarvi il teatro in 6-D chiamato Melbourne Skydeck Voyager.

Cosa vedere nei dintorni di Melbourne

Se dopo aver vissuto il lato urbano e culturale della città avete voglia di una immersione nella splendida natura australiana, scoprite i dintorni di Melbourne.

Phillip Island

Phillip Island, situata a 142 chilometri a sud di Melbourne, è un paradiso naturale famoso soprattutto per la parata dei pinguini. Definita come la parata più piccola del mondo, questo evento vi permetterà di ammirare la specie di pinguini più piccola nel suo habitat naturale: solo qui avrete quest’opportunità unica da vivere al tramonto, quando gli animali, di ritorno dalla caccia di pesca, trovano rifugio sulla spiaggia. Oltre ai pinguini, qui potrete ammirare anche altri animali come le foche e i koala: per quest’ultimi è presente il Koala Conservation Centre, visitabile con un tour guidato.

In attesa del tramonto e dell’arrivo dei pinguini, potete godervi la bellezza delle sue spiagge. Quelle situate a nord di Phillip Island sono frequentate sia dagli amanti del sole che degli sport acquatici: chi pratica surf può andare a Woolamai Beach, mentre gli appassionati di pesca possono andare in direzione Newhaven.

Pinguino Phillip Island

Fonte: iStock

Un pinguino tipico di Phillip Island

The Great Ocean Road

I paesaggi australiani sono unici e il modo migliore per scoprirli in tutta la loro bellezza è con un viaggio on the road. Da Melbourne, partite per un’avventura indimenticabile sulla Great Ocean Road o la B100, la strada costiera che definisce lo stato di Victoria. Qui troverete il sito dei 12 Apostoli, formazioni rocciose a picco sul mare, create dall’erosione avvenuta lungo questa fantastica strada costiera.

Seppur sia possibile percorrere la Great Ocean Road in un giorno, consigliamo di dedicarle due giorni per esplorarla a fondo. Quali tappe fare? Le più imperdibili sono Aireys Inlet, dove chi ama scoprire i fondali marini potrà esplorare il santuario marino di Eagle Rock e nuotare con polpi, granchi e squali innocui. Altre tappe da non perdere sono Kennett River, a mezz’ora di guida da Lorne, dove incontrare koala e canguri liberi nella natura, Apollo Bay, uno dei villaggi balneari più amati dai surfisti, e il London Bridge, un suggestivo ponte roccioso ad arco nel mare.

Kinglake National Park

Infine, l’ultima cosa che vi consigliamo di vedere nei dintorni è il Kinglake National Park, situato a soli 74 chilometri a nord di Melbourne. Il parco, che si estende su una superficie di 232 chilometri quadrati, è un luogo molto apprezzato soprattutto da chi ama fare escursioni e campeggio. La principale attrazione turistica è rappresentata dalle Cascate Mason, immerse in splendide foreste di felci e dotate di una graziosa area picnic.

La primavera (da settembre a novembre) è il periodo migliore per ammirare le fioriture, mentre l’inverno (da dicembre a febbraio) è la stagione di muschi, funghi e licheni.

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Città del Messico: visita al Castello di Chapultepec

Stai pianificando un viaggio a Città del Messico? Una capitale vivace e ricca di contaminazioni culturali che rappresenta un autentico melting-pot di tradizioni, storia e bellezze naturali. Grandi piazze storiche, musei celebri in tutto il mondo, parchi verdi e rigogliosi: Città del Messico offre infinite opportunità e luoghi d’interesse da esplorare per entrare nelle profondità del carattere e dell’anima di questo Paese. Tra le tappe imperdibili nel tuo itinerario, il Castello di Chapultepec occupa un posto davvero importante e merita assolutamente di essere visitato. In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per programmare al meglio la tua visita: dai cenni storici e architettonici fino ai dettagli pratici come costi di accesso e orari di apertura. Prendi carta e penna e unisciti a noi nella scoperta di questo spettacolare palazzo, una tappa immancabile per chiunque visiti questa affascinante metropoli.

Castello di Chapultepec a Città del Messico: cenni storici

Il Castello di Chapultepec oggi ospita il Museo Nazionale di Storia ma, prima della funzione odierna, ha ricoperto molti ruoli. Di seguito abbiamo riassunto la storia del Castello e la storia del suo Museo.

La storia del Castello

Arroccato sulla cima dell’omonima collina, a più di 2.300 metri sopra il livello del mare, il Castello di Chapultepec è uno dei luoghi più significativi e simbolici di questa splendida città del Centro America. Edificato durante l’epoca del Viceregno della Nuova Spagna con il ruolo di residenza del viceré, venne presto dimenticato fino al 1863, anno in cui Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio lo fecero ristrutturare in stile neoclassico e lo adibirino a residenza reale. Nel corso dei secoli il Castello ebbe diverse funzioni: prima abitative, poi ospitò un accademia militare, poi osservatorio astronomico e, infine, sede del Museo Nazionale di Storia.

La storia del Museo

Nel 1825, il primo presidente del Messico (Guadalupe Victoria) diede l’ordine di costruire un luogo che potesse fare da tempio alla storia del Paese: il primo Museo Nazionale. Quando Massimiliano d’Asburgo divenne imperatore ordinò, a sua volta, la costruzione del Museo Pubblico di Storia Naturale, Archeologia e Storia collocato nell’Antica Zecca. Nel 1910, le collezioni di Storia Naturale vennero trasferite in una sede dedicata – il Museo di Storia Naturale – e nel 1939 il presidente Lázaro Cárdenas ordinò che il celebre Castello di Chapultepec venisse adibito a sede ufficiale del Museo Nazionale di Storia. L’edificio, per poter contenere l’enorme patrimonio storico e culturale del Messico, venne rinnovato e subì importante lavorazioni, fino al 1944 quando, finalmente, aprì le sue porte al pubblico.

Castello di Chapultepec a Città del Messico: cenni architettonici

Un capolavoro architettonico. Ecco come si può definire il Castello di Chapultepec a Città del Messico, una vera opera d’arte che unisce lo stile neoclassico a quello barocco riflettendo gli effetti dell’influenza europea che ha contagiato l’arte e l’architettura dell’epoca coloniale. La struttura si inserisce in un contesto naturale di incredibile bellezza, con giardini curati sui quali si affacciano ampie terrazze panoramiche decorate con gusto e raffinatezza. Ogni angolo del castello, esterno o interno, è perfettamente studiato e arricchito da materiali preziosi e dettagli decorativi. La sua posizione strategica in cima alla collina di Chapultepec regala meravigliose vedute dall’alto sulla splendida capitale del Messico, offrendo uno spettacolo capace di togliere il fiato – soprattutto durante le ore dorate del tramonto che lasciano pennellate calde e colorate nel cielo. Anche gli interni del castello, così come le facciate esterne, trasudano eleganza e gusto: le stanze, abbellite da mobili d’epoca, grandi specchi antichi e opere d’arte, sono una testimonianza tangibile delle ere passate e dei personaggi illustri che hanno calcato i loro pavimenti.

Informazioni sul Museo Nazionale di Storia

Come anticipato, il Castello di Chapultepec ospita al suo interno il Museo Nazionale di Storia. Camminare tra le sue sale espositive ti permette di fare una passeggiata tra le pagine di storia di questo affascinante Paese, dalle civiltà precolombiane fino ai giorni nostri. I tanti reperti esposti – come manufatti, dipinti, armi e costumi d’epoca – raccontano i momenti più salienti della storia messicana trasportandoti in un vero e proprio viaggio nel tempo con spiegazioni esaustive ricce di nozioni interessanti. Oltre all’esposizione permanente ci sono anche mostre temporanee, ti consigliamo di consultare il sito ufficiale del museo prima della tua visita così da sapere in anticipo cosa potrai ammirare.

Castello di Chapultepec: informazioni utili alla visita

Veduta dal Castello di Chapultepec su Città del Messico

Fonte: iStock

La splendida vista su Città del Messico dal Castello di Chapultepec

Per organizzare la tua visita al meglio, abbiamo raccolto una serie di informazioni utili come orari di visita e costi. Eccole qui di seguito:

  • Dove si trova: il Castello di Chapultepec è collocato all’interno del Bosque de Chapultepec, uno dei parchi urbani più grandi al mondo. L’indirizzo esatto è Primera Sección del Bosque de Chapultepec, Miguel Hidalgo, 11100 Ciudad de México, CDMX, Messico.
  • Orari di apertura del castello: il castello è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 17:00. La visita ha una durata di circa un’ora e mezza.
  • Costo del biglietto: il costo del biglietto per accedere al castello è di circa 95 pesos messicani (poco più di 4 euro). L’ingresso è gratuito per i bambini al di sotto dei 13 anni, per le persone Over 60, per insegnanti e studenti e, infine, per persone con disabilità.
  • Alcuni consigli: generalmente l’affluenza è maggiore durante le ore centrali della giornata, quindi ti consigliamo di arrivare presto per evitare le folle. Per raggiungere il Castello dovrai affrontare una salita in collina, pertanto indossa scarpe comode e preparati per una passeggiata. Approfitta delle visite guidate per entrare ancora di più nella storia messicana e, infine, combina la tua visita al castello con un’esplorazione del Bosque de Chapultepec in cui hanno sede anche altre attrazioni come il suo splendido lago.

Con questa guida hai tutti gli strumenti necessari per pianificare la tua visita al castello di Chapultepec e goderti appieno tutto quello che ha da offrire. Dalle splendide vedute su Città del Messico ai reperti storici conservati al Museo Nazionale di Storia collocato al suo interno, questo castello saprà sorprenderti e accompagnarti in un viaggio unico alla scoperta delle meraviglie di questo Paese dalla storia millenaria. Ora non a te non resta che preparare le valigie e partire, a noi di augurarti un buon viaggio!

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A Gardaland arriva la nuova attrazione Dragon Empire

Mezzo secolo di avventure, sogni e intrattenimento. Gardaland Resort si prepara a celebrare un traguardo storico: 50 anni di emozioni uniche che hanno fatto divertire generazioni di visitatori. Il 2025 sarà un anno indimenticabile per il parco divertimenti di Castelnuovo del Garda (Verona), che per l’occasione ha svelato un logo commemorativo e la straordinaria novità Dragon Empire.

Un anno di festeggiamenti

Con lo sguardo rivolto al futuro e un profondo legame con la propria storia, Gardaland ha presentato un logo celebrativo che fonde tradizione e modernità. Il nuovo simbolo, interamente dorato, include le date 1975 e 2025 e si distingue per dettagli ricchi di significato: il numero “5” che nasce dalla “G” di Gardaland, mentre nello “0” è inserito il volto stilizzato di Prezzemolo, la mascotte simbolo del Parco, amatissima da generazioni di visitatori. Inoltre, il “50” richiama la parola “GO”, con un chiaro un invito a guardare avanti con entusiasmo.

Ma non è solo il logo a segnare questo importante anniversario. Il 2025 sarà l’anno dell’esperienza e dell’innovazione, con nuove grandi attrazioni pronte a trasformare ogni visita in un momento esaltante.

Dragon Empire, tutta la magia dell’Oriente

Ad aprile, il parco inaugurerà Dragon Empire, un’area ritematizzata che celebra le tradizioni e la cultura orientale. All’ingresso, un imponente portale decorato in blu e rosso accoglierà i visitatori. Lanterne rosse, ventagli ornamentali e corde dai cinque colori trasporteranno gli ospiti in un mondo festoso, dove ogni giorno sembra l’inizio di un Nuovo Anno.

L’atmosfera sarà resa ancora più vivace da spettacoli e musiche coinvolgenti che accompagneranno gli ospiti in ogni angolo dell’area. Tra colori vibranti e decorazioni ricercate, Dragon Empire sarà un viaggio sensoriale unico. Le attrazioni, i cui dettagli sono ancora avvolti nel mistero, promettono di regalare emozioni indimenticabili a grandi e piccini.

Altre novità emozionanti

Dragon Empire non è l’unica novità di quest’anno memorabile per Gardaland Resort. Sarà infatti affiancata anche dal debutto di Animal Treasure Island, che consentirà di fare un vero e proprio salto nel mondo dell’avventura. Questa spettacolare water dark ride sotterranea, unica nel suo genere, condurrà infatti i visitatori in una caccia al tesoro ricca di colpi di scena e momenti mozzafiato.

Estesa su una superficie di ben 6.000 metri quadrati, l’attrazione includerà venti scene altamente immersive. Tra battaglie epiche tra il bene e il male e ambientazioni curate nei minimi dettagli, Animal Treasure Island offrirà un mix perfetto di emozioni, adrenalina e meraviglia. Una novità mondiale che conferma Gardaland come pioniere nel settore dei parchi divertimento.

Mezzo secolo di successi

Dalla sua apertura nel 1975, Gardaland Resort è diventato sinonimo di divertimento e innovazione. Generazioni di famiglie e giovani hanno attraversato i suoi cancelli, creando ricordi indelebili. Oggi, a cinquant’anni di distanza, il parco si rinnova per offrire esperienze sempre più sorprendenti, mantenendo vivo lo spirito che lo ha reso celebre.

Il 50° anniversario è un momento di celebrazione, ma anche di visione per il futuro. Con il lancio di Dragon Empire e Animal Treasure Island, Gardaland conferma il proprio impegno nel creare attrazioni uniche e nell’offrire emozioni che restano nel cuore di ogni visitatore. Il 2025 segna quindi l’inizio di una nuova era per Gardaland Resort, un’occasione per celebrare il passato, vivere il presente e sognare il futuro.

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Cosa vedere a Schengen, il villaggio dove è stato firmato l’accordo

La sua fama nasce nel 1985, quando il borgo si trasformò nella location storica in cui venne firmato “l’accordo di Schengen”, formalizzando la decisione presa tra i Paesi dell’UE originari per abolire i controlli alle frontiere tra i loro territori. È un luogo che viene nominato spesso, ma l’avete mai considerato come una città da visitare? Se non ci avete mai pensato, forse è giunto il momento di rimediare. Schengen, infatti, attira ogni anno circa 50.000 persone provenienti da ogni parte del mondo!

Ma quali sono le cose da fare e cosa vedere a Schengen? Scopriamolo insieme!

I musei di Schengen

Sono diversi i musei visitabili a Schengen, seppur attualmente il più famoso sia chiuso fino a giugno 2025 perché in fase di ristrutturazione. Stiamo parlando del Museo Europeo, creato per ripercorrere i primi passi e lo sviluppo del trattato decisivo diventato simbolo di libertà di movimento e di abolizione delle frontiere all’interno dell’Unione Europea. Quando aperto venivano organizzate visite guidate grazie alle quali era possibile apprendere aneddoti e curiosità sull’Accordo di Schengen e il suo impatto sulla nostra vita di oggi.

Un altro museo presente in città è A Possen: Vino, folklore e giocattoli, che collega sette case, la più antica delle quali risale al 1617 e mostrata nel suo aspetto originale. Qui potrete fare un viaggio nel tempo e osservare da vicino la vita quotidiana di una tipica famiglia di viticoltori del XVIII e XIX secolo, mentre il museo dei giocattoli espone orsacchiotti, vecchie bambole, trenini elettrici e altri giocattoli di latta. In programma ci sono anche mostre temporanee, visite tematiche, laboratori per bambini e adulti, mostre e serate musicali.

Infine c’è anche la Fondazione Valentiny che ospita una parte delle creazioni architettoniche e artistiche di François Valentiny, intorno ai 3260 oggetti. Disegni, schizzi, sculture e modelli sono stati realizzati in parte in collaborazione con il suo partner viennese Hubert Hermann.

Il monumento dedicato all’accordo

Per celebrare la firma del trattato, nella città di Schengen è stato progettato e costruito anche un monumento apposito visitabile gratuitamente. Situato nella “Place de l’Accord de Schengen”, è composto da tre colonne in acciaio Cor-Ten ed è stato eretto nel 1997 vicino all’imbarco della nave M.S. Princesse Marie-Astrid.

Attività all’aperto

Il borgo di Schengen, situato nel Cantone di Remich a Lussemburgo, è una destinazione famosa non solo per la sua storia e i musei, ma anche per i suoi paesaggi pittoreschi tra vigneti, castelli e la bellezza scenica del fiume Mosella. Nei dintorni della città ci sono diverse aziende vinicole che, previa prenotazione, propongono tour e degustazioni, mentre gli scenari naturali circostanti offrono la location perfetta dove fare escursioni all’aria aperta.

In estate, sia gli abitanti che i visitatori approfittano dei laghi presenti per prendere il sole e rinfrescarsi, mentre anche nelle altre stagioni è possibile scoprire il territorio in modo sostenibile visitandolo in bicicletta. Per gli amanti della natura, inoltre, è imperdibile la riserva naturale Haff Réimech: qui è presente un futuristico centro di conservazione situato su un’isola artificiale ai piedi dei vigneti.

Al piano terra sono esposte informazioni sulla storia dell’area protetta e sul mondo sottomarino, mentre al piano superiore potete scoprire tutto ciò che riguarda gli uccelli e le piante locali. Alla visita al centro potete abbinare un tour di birdwatching nella riserva naturale.

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Cosa fare a Shanghai, la Parigi d’Oriente: attrazioni imperdibili

Forse non tutti lo sanno, ma il nome della città di Shanghai ci spiega sin da subito cosa possiamo trovarci davanti agli occhi una volta atterrati: shang (dominare) e hai (mare). La grande caratteristica della città è quella di essere un porto sul mare, uno dei luoghi più importanti della Cina, oltre a essere tra i più trafficati. Come sempre per le grandi città, anche in questo caso ci troviamo di fronte a un binomio tra tradizione e innovazione, tra le vecchie case e i palazzi che svettano altissimi verso il cielo, con un’architettura in contrapposizione, ma che spiega la storia e la rilevanza di Shanghai. E se stai pensando di prenotare una vacanza proprio qui, ecco tutto quello che devi assolutamente fare: le migliori attività.

Salire sulla Shanghai Tower

Cosa fare a Shanghai in Cina

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Shanghai in Cina

C’è un motivo se al primo posto inseriamo proprio la Shanghai Tower: forse lo skyline di questa città è uno dei più famosi al mondo. In effetti, è il grattacielo più alto in Cina (il secondo in tutto il mondo). Stiamo parlando di un grattacielo alto 632 metri, con 128 piani, gli ascensori che si azionano a 20,5 mt al secondo, trafficatissimo (sono migliaia le persone che lo prendono ogni giorno). Ed è possibile salire fino al 119esimo piano. Tra l’84esimo e il 118esimo piano si trova l’hotel più alto del mondo.

Percorrere la Nanjing Road

Nanjing Road, la strada più trafficata di Shanghai

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Nanjing Road, la strada più trafficata di Shanghai

La via commerciale di Shanghai, la principale, uno snodo diviso in due parti, est e ovest. Sebbene sulla stessa via, ambedue le parti sono profondamente diverse: se a est possiamo scoprire la Nanjing Road più autentica, ovvero storica, a ovest troviamo una zona con un’identità fortemente moderna, dove poter acquistare prodotti dei principali brand di lusso. Negozi, centri commerciali, catene, strutture culturali e ricreative: qui non manca proprio nulla per trascorrere una giornata ricca di cose da fare. E di notte è magica, con le insegne luminose al neon e la fiumana di gente.

Visitare il Tempio del Buddha di Giada

Dal commercio alla storia: Shanghai riserva grandi sorprese e dà la possibilità di approfondire la tradizione culturale cinese. Se abbiamo sempre sognato di visitare un tempio buddhista, allora inseriamo nell’itinerario il Tempio del Buddha di Giada, costruito nel 1882. Si trova esattamente nel distretto di Putuo, al numero 170 di Anyuan: è possibile ammirare la statua del Buddha seduto, che pesa circa 200 kg.

Una passeggiata al Bund

Abbiamo detto che Shanghai è nota per essere la Parigi d’Oriente. Sì, ma il Bund un tempo era famoso per essere anche la “Wall Street d’Oriente“. Proprio così: questa è una delle zone più trafficate della città, il lungofiume di Shanghai, dove possiamo ammirare gli edifici coloniali di chiara influenza europea. Il termine significa “le rive della baia fangosa”. Sono molteplici gli edifici importanti, dalle banche agli hotel, fino ai grandi palazzi. Molto animato a qualsiasi ora del giorno (e, sì, anche della notte). Ed è persino possibile fare un giro in battello.

Scoprire il Giardino del Mandarino Yu

I giardini cinesi sono famosi in tutto il mondo: una volta atterrati a Shanghai, non possiamo non suggerire di fare una visita al Giardino del Mandarino Yu. Un grande classico, che si trova vicino al Tempio del Dio della Città: ci si arriva con la linea 10 della metropolitana. Creato nel 1599 su ordine di Pan Yunduan, occupa una superficie di 2 ettari ed è composto da diverse strutture, tra cui il Padiglione delle tre Spighe di Grano, il Padiglione dei Diecimila Fiori, la Sala che Annuncia la Primavera, lo Studio dei Nove Leoni, la Sala della Magnificenza di Giada e il Giardino interno.

Osservare il secolare Tempio Jing’an

Con i suoi 22mila metri e uno stile architettonico che risale ben prima della dinastia Ming, il Tempio Jing’an a Shanghai è imperdibile. Sebbene meno conosciuto rispetto al Tempio del Buddha di Giada, offre uno spaccato autentico e suggestivo, con una storia che risale al regno di Wu, precisamente al periodo dei Tre Regni (parliamo del 247). Per visitarlo possiamo scendere alla fermata Jing An Temple della linea 7, oppure della linea 2. Una storia secolare, la sua: sono tre le sue sale principali, ovvero la Sala dei Re Celesti, la Mahavira Hall (dove possiamo osservare il Buddha in giada più grande della Cina) e la ThreeSage Hall.

Fare un tuffo indietro nel tempo nella Shanghai Old Street

Giardino Yuyuan a Shanghai

Fonte: iStock

Giardino Yuyuan a Shanghai

Vicino al Giardino Yuyuan, ecco che possiamo scoprire una delle zone più autentiche della città, ovvero la Shanghai Old Street, la Vecchia Shanghai, area commerciale e turistica. La Città Vecchia di Shanghai è di certo un piccolo gioiello in cui ammirare antichi palazzi, ristoranti, botteghe o ancora le classiche case da tè. Un modo concreto per scoprire la Cina di oltre un secolo fa: lunga 825 metri, il suo stile architettonico è stato conservato, quale preziosa testimonianza dei tempi che furono.

Una gita al Museo di Shanghai

La storia cinese è millenaria, e per andare sulle tracce dei secoli scorsi, oltre che fare un salto nella Città Vecchia, perché non prevedere una gita al Museo di Shanghai? Impossibile perderselo, considerando che questa struttura creata nel 1952 possiede una collezione immensa con 120mila pezzi, tra cui ceramiche, monete, mobili, sculture e tanto altro. Con questa collezione, facciamo un “tuffo” indietro nel tempo di 8.000 anni. E non è poco. Segnaliamo che è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17, ci si può arrivare con le linee 1, 2 e 8 della metro (Piazza del Popolo) e la zona è servita anche dai bus. Il consiglio di viaggio in più: è vicino al Giardino e Mercato Yuyan e al Bund di Shanghai.

Visitare il Tempio del Dio della Città e fare un’offerta

Il Tempio del Dio della Città (City God Temple) è dedicato a Huo Guang, Qin Yubo e Chen Huacheng. Tra le cose da fare, è davvero impossibile perdersi uno degli più importanti templi taoisti di Shanghai, che copre una superficie di 2.390 mq, oltre a essere costituito da 9 palazzi. Una delle attività da provare proprio qui è la possibilità di offrire incenso a una delle divinità: non mancano, in ogni caso, ulteriori attività, come assistere alle esibizioni acrobatiche.

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Le attrazioni turistiche che, purtroppo, non si potranno visitare nel 2025

Viaggiare non è mai stato così semplice. Le rotte aeree si moltiplicano, collegando destinazioni una volta inaccessibili e permettendo uno scambio culturale senza precedenti. Tuttavia, nonostante la sensazione che il mondo intero sia ormai alla portata di tutti, alcune attrazioni e istituzioni che un tempo attiravano visitatori da ogni angolo del globo hanno chiuso definitivamente i battenti.

Il 2024 ha visto la scomparsa di luoghi iconici a causa di motivi diversi, dai disastri naturali alle difficoltà economiche, o per scelte strategiche, come riporta il sito della CNN. Ma per ogni fine c’è anche un nuovo inizio, e per ogni luogo che scompare, emergono nuove opportunità di scoperta che arricchiscono il panorama turistico globale.

Ecco alcune delle destinazioni che non saranno più visitabili nel 2025, e forse mai più, ma per ognuna segnaliamo anche un’alternativa emergente.

​Addio a due simboli di Las Vegas

Due storici casino-hotel hanno abbandonato lo skyline di Las Vegas quest’anno: si tratta del Tropicana e del Mirage. Inaugurato nel 1989, il Mirage verrà rimpiazzato da una nuova proprietà Hard Rock a forma di gigantesca chitarra. Il Tropicana, invece, è stato demolito a ottobre per far spazio a uno stadio destinato agli Oakland Athletics, la squadra di baseball che si trasferirà nella “Città del Peccato”.

Alternativa: Il 2024 ha portato una ventata di novità sullo Strip di Las Vegas con Sphere, il futuristico complesso per eventi caratterizzato da una gigantesca struttura a LED. Inaugurata da una serie di concerti degli U2, l’esperienza è stata definita da molti come “un mix tra un planetario, un cinema IMAX potenziato e una realtà virtuale senza visore”.

Sphere a Las Vegas

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Sphere, Las Vegas

​Chez Michou a Parigi

Montmartre ha perso uno dei suoi simboli più eccentrici: il drag club Chez Michou, che era stato anche fonte d’ispirazione per il musical “La Cage aux Folles”. Dopo la scomparsa del fondatore Michel “Michou” Catty nel 2020, il locale ha affrontato difficoltà economiche insormontabili, che l’anno condotto alla chiusura. Michou era un personaggio molto amato in Francia, al punto che il presidente Emmanuel Macron ha pubblicamente espresso cordoglio alla sua morte.

Alternativa: Per un’esperienza unica di burlesque e cabaret, l’indirizzo giusto è quello del Crazy Horse, nei pressi degli Champs-Élysées, l’iconico locale che ha ospitato star del calibro di Lisa delle Blackpink e Dita Von Teese.

​Il Rubin Museum of Art a New York

Il panorama museale di New York ha subito un duro colpo con la chiusura del Rubin Museum, che vantava una delle più grandi collezioni di arte himalayana al mondo. Abbandonata la sua sede fisica a Chelsea, si è trasformato in un “museo senza muri”, mentre lcune opere, tra cui la celebre Sala del Santuario Tibetano, verranno trasferite al Brooklyn Museum.

Alternativa: Gli appassionati del genere possono in compenso visitare il Nicholas Roerich Museum, situato in una townhouse nell’Upper West Side, che offre un’esperienza intima e gratuita focalizzata sul lavoro di Roerich, pittore russo trasferitosi in India, che ha creato molte opere che ritraggono paesaggi himalayani.

​Fotografiska a New York

Anche Fotografiska, filiale newyorkese del celebre museo di fotografia di Stoccolma, ha chiuso le sue porte a Park Avenue a fine settembre, sebbene gli amministratori sperano di riaprire in una nuova sede in futuro.

Alternativa: Si può visitare il museo dell’International Center of Photography, nel Lower East Side, vero punto di riferimento per gli amanti della fotografia, con mostre, conferenze e proiezioni. Tra l’altro, si trova vicino ad altre attrazioni culturali come il Tenement Museum e il Museum of Chinese in America.

​Wayfarers Chapel in California

La Wayfarers Chapel, una chiesa di vetro inserita nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici, è stata smantellata a causa dei rischi di frane nella zona. Progettata da Lloyd Wright, figlio di Frank Lloyd Wright, la struttura verrà conservata fino a quando verrà trovata una nuova sede.

Alternativa: A circa 40 miglia, a Garden Grove, gli appassionati di architettura trovano la Christ Cathedral, conosciuta come la “cattedrale di cristallo” per i suoi materiali riflettenti e il design ispirato a una stella a quattro punte.

Wayfarers Chapel in California

Fonte: iStock

Wayfarers Chapel, California

​Le strade private di Gion a Kyoto

Nel quartiere storico di Gion, a Kyoto, la pressione turistica ha costretto le autorità locali a chiudere molte delle stradine laterali abitualmente frequentate dalle geishe, lasciando aperte solo le vie principali. Una decisione che, precisa il sito della CNN, mira a ridurre il fenomeno dei “geisha paparazzi”, ormai diventato insostenibile.

Alternativa: Per scoprire la cultura delle geishe, si può visitare il Gion Kagai Art Museum, aperto nel 2024, che offre mostre, performance quotidiane e la possibilità di scattare foto con geishe e maiko (apprendiste).

​Living Computers: Museum + Labs a Seattle

Il museo creato dal co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, che consentiva ai visitatori di interagire con dispositivi tecnologici vintage, è stato chiuso definitivamente e tutti gli oggetti saranno messi all’asta.

Alternativa: Il Museum of Pop Culture, sempre a Seattle, è un’altra attrazione imperdibile. Tra le sue collezioni, spiccano la Science Fiction and Fantasy Hall of Fame e mostre che esplorano i vari aspetti della cultura pop.

​Il “Double Arch” del Glen Canyon

A causa dell’erosione, il “double arch”, una formazione di arenaria Navajo di 190 milioni di anni, uno dei simboli del Glen Canyon National Recreation Area, è crollato nel 2024.

Alternativa: In compenso lo Utah offre numerosi altri tesori naturali nei suoi svariati parchi. Tra questi, il celebre Arches National Park è così popolare che è stato necessario contingentare gli ingressi su prenotazione. Per un’esperienza più rilassata, si possono visitare parchi meno frequenatti come Coral Pink Sand Dunes, Goblin Valley o il Great Salt Lake.

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Il tradizionale Mercatino di Natale di Caorle

Il 7 dicembre è iniziata la magia del Natale a Caorle, il comune in provincia di Venezia, con il tradizionale mercatino che ogni anno è meta di grandi e piccoli per il periodo delle feste. Una grande ruota panoramica, un percorso di luci, gusti ed emozioni, oltre a divertenti giochi per i bambini ed eventi per i più grandi, sono solo alcuni dei motivi per non perdere l’occasione di visitarlo.

Il Comune di Caorle, in collaborazione con Ascom Servizi s.r.l. e con la Fondazione Caorle Città dello Sport, coadiuvati con “La Commerciale di Simone Tommasello”, hanno organizzato anche quest’anno il Caorle Christmas Time, un villaggio natalizio aperto al pubblico fino al 6 gennaio 2025 dove assaporare la giusta atmosfera natalizia con tutta la famiglia.

Babbo Natale c’è, ma anche un ospite inatteso

Sono oltre ottanta le casette distribuite lungo le vie cittadine, in un percorso che rende il mercatino di Caorle tra i più lunghi d’Europa. Quest’anno per la prima volta a Caorle sarà protagonista il Grinch, figura iconica considerata una sorta di alter ego di Babbo Natale. Per tutta la durata dell’evento, adulti e bambini potranno incontrarlo mentre si aggira per il villaggio facendo marachelle, oppure potranno visitarlo nella sua casa in Campo Trino Bottani, dove li aspetta per una foto memorabile.Ci sarà anche la Casa di Babbo Natale: un’attrazione imperdibile per i più piccoli in Piazza Pio X.

Natale a Caorle

Fonte: Ufficio stampa

Natale a Caorle

Cosa fare al villaggio di Natale di Caorle

I bambini possono divertirsi al “Villaggio di Marzapane” (in campo degli Oriondi) prendendo parte al laboratorio dei dolciumi e, con l’aiuto degli animatori, possono costruire la loro casetta di marzapane. Oppure possono provare la nuovissima pista di pattinaggio, la più grande di sempre, aperta anche di notte nella zona di Salita dei Fiori. Senza dimenticare l’iconica ruota gigante che sovrasta la città assieme alle altre giostre del luna park.

Non mancano inoltre gli eventi di cui il calendario è disponibile sui vari social network dell’iniziativa: mongolfiere, fuochi artificiali, i krampus, un albero di Natale ecologico, performance teatrali e di giocoleria. Per chi ama ballare, all’interno di una struttura coperta fronte mare, ecco la Music Arena che ospita musica dal vivo, eventi e show per accompagnare il pubblico durante le serate: l’evento è supportato da Radio Piterpan e Radio Bella& Monella, che trasmettono le novità e gli appuntamenti principali.

Arte e tradizione a Caorle

Per gli appassionati di oggetti d’epoca e curiosità in Via Luigi del Moro sarà allestito un mercatino dedicato agli amanti dell’antiquariato, ma anche dei fiori, delle piante e dell’ornitologia. Per gli amanti dell’arte e della tradizione, infine, le facciate storiche di Caorle prenderanno vita con spettacolari proiezioni di video mapping. Venti opere di Caravaggio, Tiepolo, Botticelli e Leonardo animano la facciata esterna del Duomo di Caorle in piazza Vescovado, una storia musicata dai giovani di Caorle in collaborazione con le scuole musicali del territorio, la “Paul Jeffrey” e la Sarabanda della Banda cittadina Marafa Marafon oltre ai gruppi parrocchiali. Il titolo dell’opera è “Maria, donna del presente” e appare la sera dalle 17 alle 21.40.

Orari

  • Il Mercatino di Natale è aperto dalle 10 alle 20
  • Truck Food (via Roma) dalle 10 alle 23
  • Pista di pattinaggio (Campo degli Oriondi, adiacente a piazza Vescovado) dalle 10 alle 20
  • Casetta di Babbo Natale/Befana (piazza Mercato) dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito.

Come arrivare

Caorle si può raggiungere in treno, in aereo, in pullman, in auto o in barca, a seconda delle proprie possibilità ed esigenze. In auto si possono tenere presente tre uscite dell’autostrada: Noventa – San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro. In treno si può scendere alle stazioni di San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro e poi con i bus ATVO si raggiunge facilmente il borgo. In aereo basta atterrare all’aeroporto Marco Polo di Venezia o al Canova di Treviso. Da Venezia sono circa 57 km in auto dal mercatino, mentre da Treviso circa 63 km.

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Il Fort Boyard diventa un’attrazione turistica: deve essere salvato

Molti sentendo il nome di Fort Boyard ricorderanno il celebre show televisivo ma oggi la fortezza sognata dal Re Sole è in pericolo: per poterla preservare sono necessari 37 milioni di euro per intervenire con un’opera di restauro. La struttura, immaginata da Luigi XIV ma portata a compimento solo due secoli più tardi da Napoleone, è l’icona di un’impresa umana che ha voluto sfidare la potenza dell’Atlantico. A renderla famosa ai più è stato un programma televisivo che ha raggiunto ben 40 Paesi.

Alla scoperta di Fort Boyard

Fort Boyard viene nominato in prima battuta dal Re Sole che lo desiderava tanto. Un sogno incompiuto però, che ha visto i suoi natali solo alcuni anni più tardi grazie a Napoleone Bonaparte che lo ha costruito per proteggere la costa. L’imponente costruzione nata come fortezza militare è stata poi utilizzata come icona di un programma TV ma oggi ha bisogno di interventi di restauro importanti. Si trova proprio tra le due isolette di Oléron e Aix e sembra quasi spuntare dalle acque con una struttura austera e pareti stondate arricchite da pochissime aperture: dopotutto si trattava di un’opera militare e doveva essere inespugnabile.

Fort Boyard protagonista in TV

È stato dichiarato ufficialmente monumento nazionale negli anni Cinquanta, ma oggi Fort Boyard si può ammirare solamente dal mare con il suo inconfondibile profilo, oppure dall’alto attraverso alcune escursioni in elicottero. Nessuno ha modo di visitarlo, o almeno per il momento, poiché i piani prevedono anche la possibilità di riaprire al pubblico in piccoli gruppi. La fama dell’opera architettonica si deve all’omonimo programma TV lanciato in Francia nel 1990 e che ha contato nel tempo oltre 1500 episodi. Trasmesso poi tra Regno Unito, Canada e altri 40 Paesi ha persino avuto un tentativo di adattamento in Italia sotto la conduzione di Paolo Bonolis ma senza successo. Il gioco prevedeva la sfida tra squadre: i concorrenti affrontavano enigmi, giochi di strategie e prove fisiche racimolando punti per poi conquistare il tesoro custodito proprio all’interno del forte.

Il piano per salvarlo e trasformarlo in un’attrazione turistica

Cosa è stato pensato per salvarlo? È partita ufficialmente una raccolta fondi per intervenire a tutela di Fort Boyard. L’opera che ha sfidato l’Oceano Atlantico con coraggio in un tratto selvaggio che si estende dal confine con la Spagna fino alle punte del Pointe du Van e del Pointe du Raz in Bretagna a largo delle coste tra Bordeaux e Brest.

A parlare in una nota ufficiale è Ghislaine Guillen, codirettrice del progetto “Save Fort Boyard” e rappresentante del consiglio dipartimentale. La sua voce ha evidenziato la necessità di 36,6 milioni di euro per portare a termine i lavori di restauro di cui tre quarti hanno già una copertura garantita dal finanziamento da parte della Charente Marittima. Mancano all’appello 9 milioni di euro che si spera di raggiungere attraverso donazioni pubbliche e private.

I lavori includono la messa in sicurezza della struttura e hanno come obiettivo accogliere piccoli gruppi di visitatori. Il tempo della ristrutturazione potrebbe comprendere diversi anni, portando a termine il tutto entro il 2028. Se si dovesse superare il tetto minimo tramite raccolta fondi, i soldi verranno investiti per consolidare le pietre e riparare le crepe.

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Corea del Sud, la destinazione emergente del 2025

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del futuro, grazie a una combinazione unica di innovazione culturale, tradizione e modernità. Con l’espansione del fenomeno della K-culture, che include musica, cinema, moda e gastronomia, il Paese sta attraendo un numero sempre maggiore di visitatori internazionali.

Nel 2025, la Corea del Sud è destinata a diventare una delle mete più in voga al mondo, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di turisti entro il 2027. Ma cosa rende la Corea del Sud una meta tanto speciale? Dalla popolarità delle serie TV coreane e della musica K-pop ai luoghi storici e alle esperienze uniche che il paese ha da offrire, scopriamo perché la Corea del Sud è la destinazione emergente del 2025.

Perché la Corea del Sud è la meta emergente del 2025: i dati

La Corea del Sud sta rapidamente emergendo come una delle destinazioni turistiche più popolari al mondo, grazie a una strategia di marketing mirata che punta a rendere il paese una meta imperdibile entro il 2025. Il piano prevede di attrarre 30 milioni di turisti stranieri entro il 2027, con un obiettivo intermedio di 20 milioni di turisti entro il 2024. Il successo di questa iniziativa si fonda su un approccio che integra cultura, innovazione e tecnologia. La K-culture, ossia la cultura coreana, gioca un ruolo centrale in questa crescita, alimentata dal successo globale della musica K-pop, delle serie TV coreane e della gastronomia tipica.

Per promuovere la Corea del Sud come destinazione turistica, sono previsti eventi e roadshow in tutto il mondo, con il coinvolgimento di attori strategici come l’industria degli e-sport e il settore del benessere. Inoltre, sono stati creati hub di marketing globali per raggiungere nuovi mercati e ampliare la rete turistica del paese, creando un ecosistema sostenibile che possa attrarre visitatori da ogni parte del mondo.

Palazzo Gyeongbokgung, Seul

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L’imponente Palazzo Gyeongbokgung a Seul

Dalla musica alle serie TV coreane, i luoghi della Corea in trend

Il successo internazionale delle serie TV coreane e della musica K-pop ha portato una nuova ondata di visitatori in Corea del Sud, che cercano di vivere l’esperienza delle loro star preferite. Luoghi iconici legati a queste tendenze culturali sono diventati attrazioni turistiche di prima scelta. Tra i principali luoghi in trend, possiamo citare:

  • Gangnam, il quartiere residenziale e commerciale di Seul, reso famoso dalla canzone “Gangnam Style” di PSY, è diventato un simbolo della cultura popolare coreana e un luogo imperdibile per i turisti.
  • Seoul’s K-pop district, che comprende luoghi come l’SMTOWN Coex Artium e il Big Hit Entertainment, dove i fan possono scoprire la storia dei loro gruppi musicali preferiti e partecipare a eventi esclusivi.
  • Set di serie TV e film come i famosi set di “Crash Landing on You” e “Itaewon Class”, che hanno trasformato alcune località in vere e proprie destinazioni turistiche, dove i visitatori possono rivivere le scene dei loro drammi preferiti.

Inoltre, il settore cinematografico coreano, che sta vivendo un periodo di grande esplosione, contribuisce notevolmente ad aumentare l’attrattività della Corea come destinazione turistica, grazie anche alla crescente popolarità del Cinema Coreano internazionale.

Attrazioni (o attività) curiose e originali della Corea del Sud

La Corea del Sud offre anche esperienze turistiche curiose e originali che vanno oltre la cultura pop. Qui alcune delle attività più uniche che stanno attirando i visitatori:

  • Esperienze di Hanbok: indossare il tradizionale abito coreano, il hanbok e passeggiare nei palazzi storici di Seul, come il Palazzo Gyeongbokgung, è un’attività molto popolare tra i turisti che vogliono immergersi nella cultura coreana.
  • Visite ai templi buddisti: molti turisti scelgono di partecipare a ritiri spirituali nei templi buddisti coreani. Queste esperienze offrono ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza di meditazione profonda e di conoscere meglio le tradizioni spirituali del Paese.
  • Parchi tematici K-pop: luoghi come il Lotte World e Everland non sono solo parchi di divertimento, ma offrono anche eventi speciali e spettacoli legati ai gruppi musicali coreani. Alcuni parchi offrono anche percorsi tematici basati su film e serie TV, creando un’esperienza unica per i fan.
  • Cucina coreana: la Corea del Sud è famosa per la sua gastronomia unica, che sta guadagnando sempre più popolarità a livello internazionale. Oltre ai piatti tradizionali come il bibimbap e il kimchi, i turisti possono partecipare a corsi di cucina per imparare a preparare i piatti tipici della tradizione coreana.
  • E-sports e gaming: con il rapido sviluppo dell’industria degli e-sports, la Corea del Sud è diventata la mecca del gaming. I turisti appassionati di videogiochi possono visitare i centri di e-sports, assistere a tornei e partecipare a eventi esclusivi.
  • Escursioni naturali: la Corea del Sud non è solo una metropoli vibrante, ma offre anche un’abbondanza di bellezze naturali, dai monti Seoraksan e Bukhansan per gli amanti dell’escursionismo, fino alle isole di Jeju, un paradiso naturale protetto dall’Unesco, che è molto popolare tra i turisti in cerca di tranquillità e paesaggi mozzafiato.

Grazie a questa combinazione di cultura pop, esperienze tradizionali e attività uniche, la Corea del Sud si sta dunque rapidamente imponendo come una delle destinazioni turistiche più promettenti del 2025. Con l’espansione del suo ecosistema turistico e il rafforzamento della sua identità attraverso la K-culture, la Corea del Sud è destinata a diventare un punto di riferimento globale per i viaggiatori di tutto il mondo.