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Questa è la destinazione più romantica per la tua luna di miele

Il Giappone è indubbiamente una delle destinazioni più affascinanti al mondo. Questo Paese unisce in modo armonioso il passato e il presente, dalle metropoli frenetiche come Tokyo alle città storiche come Kyoto, il Sol Levante nasconde autentici tesori in luoghi meno conosciuti, che aspettano solo di essere scoperti.

Nell’ultimo anno, si è consolidato anche come una delle mete più gettonate per i viaggi di nozze. Sempre più coppie, infatti, stanno scegliendo il Giappone per celebrare il loro amore, affascinate da questa nazione misteriosa e piena di contrasti.

L’Organizzazione Nazionale del Turismo Giapponese ha riportato un notevole aumento nel settore turistico, con oltre due milioni di visitatori registrati solo nel mese di ottobre dello scorso anno. Oggi vi spieghiamo perché il Giappone è diventato la destinazione ideale per realizzare il più grande dei sogni d’amore.

Il Giappone: la scelta perfetta per il viaggio di nozze

Tokyo Giappone

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Tokyo, Giappone

Tutto ha avuto inizio in un momento magico dell’era del cinema, quando due delle star più luminose di Hollywood, Marylin Monroe e Joe di Maggio, scelsero Tokyo come sfondo per il loro indimenticabile viaggio di nozze nel 1954. Da quel momento, il Giappone è diventato una meta ambita per gli sposi di tutto il mondo, in cerca di un luogo in cui celebrare l’amore eterno.

Questa terra, con le sue strade illuminate da romantiche lanterne, i suoi giardini zen e i suoi templi antichi, è un viaggio nel tempo che lascia senza fiato e incanta l’anima.

Ma c’è un evento speciale che rende questa destinazione ancora più suggestiva: la fioritura dei ciliegi, conosciuta anche come Sakura. Ogni primavera, questa bellissima manifestazione della natura trasforma il paesaggio in un dipinto impressionista, con gli alberi che si tingono di sfumature rosa e bianche, mentre il cielo si tinge di un azzurro intenso. E cosa c’è di più romantico di una passeggiata mano nella mano sotto un tunnel di fiori di ciliegio, mentre i petali cadono dolcemente come neve?

Ma non solo. Anche l‘autunno in Giappone è un vero spettacolo di colori. Il paesaggio si tinge di tonalità calde, dai rossi accesi dei momiji (acero giapponese) ai gialli dorati dei ginkgo. Questo fenomeno, conosciuto come kōyō, è assolutamente affascinante, il momento perfetto per passeggiare tra i sentieri, respirare l’aria fresca e ammirare la bellezza fugace della natura.

Se invece preferite il freddo, l’inverno è ricco di affascinanti opportunità, oltre ad essere il periodo più conveniente per visitare il Paese. Infatti, il paesaggio si trasforma completamente, immerso in una coperta di neve candida. E per gli appassionati degli sport invernali, le montagne giapponesi offrono alcune delle migliori piste da sci e snowboard al mondo.

Le mete più gettonate per un viaggio di nozze in Giappone

Un viaggio di nozze è molto più di una semplice vacanza: è un’opportunità unica per creare ricordi indimenticabili con la propria metà. Quando si pensa alla luna di miele, le immagini che vengono subito in mente sono quelle della capitale, Tokyo.

Tuttavia, negli ultimi anni stanno guadagnando sempre più popolarità due destinazioni meno conosciute: la penisola di Izu, un rifugio romantico per le coppie che cercano una fuga dalla frenesia delle città, e l’isola di Naoshima, una perla per gli amanti dell’arte e del design. Conosciuta come “l’isola dell’arte“, infatti, ospita opere artistiche di fama internazionale e strutture architettoniche innovative.

Mentre le luci sfavillanti di Tokyo e la bellezza senza tempo di Kyoto attraggono milioni di visitatori ogni anno, in realtà è nei pittoreschi villaggi giapponesi che si nasconde l’anima più autentica del Paese. Questi luoghi, infatti, offrono un vero assaggio della vita quotidiana della popolazione locale, regalando un ritratto intimo e affascinante di una cultura così ricca e profonda.

In ogni regione, inoltre, vale la pena assaggiare i veri piatti tradizionali, tramandati attraverso generazioni. Un viaggio sensoriale nell’essenza stessa del Giappone: dai sapori delicati dell’Ishikari-nabe all’avvolgente profumo del Kiritanpo-nabe, ogni piatto racconta l’anima di questa splendida nazione.

Qui, è possibile vivere una luna di miele alternativa e indimenticabile, ritrovando quella connessione con le radici culturali e la semplicità della vita che rendono il Giappone un Paese così affascinante e unico.

spiaggia di Okinawa Giappone

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spiaggia di Okinawa, Giappone
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Il Triangolo d’oro in Asia, cosa vedere assolutamente

Panorami meravigliosi, ricche città dalle origini antichissime e una natura sconfinata: il Triangolo d’oro è una regione a cavallo tra ben tre diversi Stati asiatici, e solo di recente è diventato una vera e propria meta turistica. La sua storia, in effetti, è costellata di eventi che davvero poco hanno a che fare con le incredibili bellezze che lo caratterizzano. Scopriamo qualcosa in più su questo angolo incantevole e i suoi luoghi imperdibili.

Che cos’è il Triangolo d’oro

Vasta regione montuosa situata nel Sudest Asiatico, il Triangolo d’oro nacque là dove il fiume Mae Sai si getta nelle acque del Mekong, esattamente al confine tra Myanmar, Laos e Thailandia. Oggi, in realtà, questo nome identifica un’area ben più grande, che racchiude un’ampia varietà di paesaggi: dalle colline del nord-est di Myanmar alle montagne settentrionali della Thailandia, passando per gli incredibili altopiani del Laos e le rigogliose vallate che li circondano.

Da dove deriva questo nome così particolare? Un tempo, questo era il regno della droga: immense distese di papaveri da oppio ne hanno fatto una delle principali regioni al mondo dedita alla produzione di questa sostanza stupefacente, che veniva acquistata nelle città di frontiera e pagata con barre d’oro. Nel corso dei decenni, ha avuto inizio un vasto commercio di altre droghe, tra cui l’eroina e le metanfetamine. Gli sforzi fin qui compiuti per sradicare il traffico internazionale di stupefacenti non hanno veramente avuto successo, ma nel contempo il Triangolo d’oro è diventato una bellissima meta turistica.

Le tappe imperdibili

Cosa vedere in un viaggio alla scoperta del Triangolo d’oro? Immersa tra le montagne e circondata da una natura incontaminata, la città di Kengtung è una delle più belle del Myanmar: qui ci si può immergere nella cultura locale, passeggiando tra le coloratissime bancarelle del mercato di Kyaing Tong, per poi ammirare il suoi antichi templi buddisti come quello di Wat Kyaiktiyo. Non meno affascinante è il Palazzo di Kengtung, risalente al XVIII secolo: un gioiello assolutamente da visitare. Mentre, a poca distanza dal centro abitato, ecco il meraviglioso monastero di Wat Pa, uno dei più antichi del Paese.

È invece nel Laos che possiamo tuffarci tra le atmosfere uniche di Ban Houayxay: la città, adagiata lungo le sponde del fiume Mekong, è piccolina ma davvero molto graziosa, con un centro vivace dove si possono trovare ristoranti e caffè per chi vuole scoprire i sapori locali. Molto suggestivo è il tempio di Wat Chomkao Manilat, una delle attrazioni principali della zona, ma la vera bellezza si trova nella natura incontaminata del Parco Nazionale dell’Huay Xai, tra foreste pluviali e cascate incantevoli: è il luogo ideale per fare trekking.

Infine, in Thailandia si concentrano numerose città antiche tutte da scoprire. È il caso di Chiang Rai, ricca di templi come il Wat Phra Keow (un tempo ospitava la famosa statua del Buddha di Smeraldo) e il Wat Phra Sing. O di Chiang Mai, la seconda città più grande del Paese: il suo territorio ospita circa 300 edifici religiosi, tra cui il celebre Wat Phrathat Doi Suthep, meta di pellegrinaggio buddhista e punto di osservazione unico per ammirare il paesaggio circostante. Mentre a Mae Hong Son si possono visitare numerosi villaggi per fare un’esperienza autentica, oppure concedersi un’immersione nella natura selvaggia.

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Nasce un aeroporto da 7 milioni di passeggeri per un solo sito turistico

Il 16 ottobre 2023 è stato inaugurato in Cambogia, a Siem Reap, la città campo-base da cui si raggiunge la suggestiva zona degli antichi templi khmer, l’apprezzato sito di Angor Wat, l’aeroporto da 7 milioni di passeggeri all’anno che, in futuro, ne potrà accogliere addirittura 12 milioni.

Andrà a sostituire il vecchio scalo troppo vicino ai templi, ormai stabilmente tra le destinazioni turistiche da non perdere, una delle meraviglie del mondo inserite nella lista dei Patrimoni UNESCO.

L’aeroporto da 7 milioni di passeggeri per un solo sito

Il nuovo scalo internazionale Siem Reap-Angkor ha visto le prime operazioni commerciali con un volo Bangkok Airways, il primo dei 17 previsti durante la giornata di inaugurazione del complesso realizzato su un’area di 700 ettari per un costo di circa un miliardo, con una pista da 3,6 chilometri, a quaranta chilometri a est dai magnifici templi.

La struttura, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 2020, sostituisce lo scalo in funzione fino a pochi giorni fa, situato a soli cinque chilometri da Angor Wat: e proprio l’eccessiva vicinanza è una delle motivazioni della dismissione con il timore che le sempre più frequenti vibrazioni provocate dal transito degli aerei potessero arrecare danni ai templi millenari, alcuni dei quali risalenti agli anni 1100-1550 e inglobati da radici e alberi all’incirca dello stesso periodo.

L’altro motivo riguarda, invece, la costante crescita prevista dei flussi turistici verso l’area archeologica, raggiunta, durante gli anni pre-pandemia, da ben 2,7 milioni di turisti, ma con una potenzialità che fa presagire sempre più interesse considerati anche i numeri che possono mettere in gioco la Cina e l’India.

Per avere un’idea più precisa della portata dello scalo di Siem Reap, basta pensare che 7 milioni di passeggeri all’anno sono quelli transitati nel 2022 negli aeroporti di Linate, Bari e Palermo, una cifra che supera coloro che sono passati tra Firenze e Pisa e che non è molto distante dai 9,2 milioni di Venezia.

Possiamo così affermare che Angor Wat ormai dispone di uno degli aeroporti turistici più grandi di tutto il mondo.

Lo scalo è stato costruito nell’ambito di un progetto BOT (build-operate-transfer) di 55 anni tra Cambogia e Cina e, come dichiarato dal viceprimominisro cambogiano, Vongsey Vissoth, all’inaugurazione ufficiale, prevista per il 16 novembre, al fianco del primo ministro di Phnom Penh, Hun Manet, saranno presenti alti funzionari cinesi.

Inoltre, per incentivare la ripresa e l’aumento del turismo in Cambogia (che nei primi otto mesi del 2023 è ancora ferma a 3,5 milioni di visitatori rispetto ai 6,5 milioni di arrivi internazionali annui degli anni pre-covid) è prevista la realizzazione di un nuovo scalo: sovvenzionato anch’esso da Pechino, verrà costruito su una superficie di 2600 ettari e, al momento noto come “Techo International Airport“, servirà la capitale Pnomh Penh dal 2024.

Angor Wat, il complesso templare più grande del mondo

Con quattrocento metri quadri di superficie e centinaia di strutture note, Angor Wat è uno dei siti archeologici più ampi a livello internazionale nonché il più emblematico dell’architettura e dell’arte cambogiana.

Il più rappresentativo dei templi Khmer è Angor Wat, il “tempio della città”, edificato per volere di Suryavarman II: si tratta del tempio meglio conservato dell’area, che racchiude in sé gli elementi distintivi della cultura Khmer e, come tutti gli altri edifici, riproduce grazie all’architettura i principi cardine della cosmologia induista.

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Da Milano alle Maldive in business con volo extra lusso

Nelle scorse ore ha visto la luce una nuova compagnia aerea extra lusso che collegherà Milano Malpensa con le Maldive, la prima compagnia aerea leisure premium del mondo.

Il volo inaugurale è previsto per la fine di marzo 2024 e i biglietti saranno acquistabili già da novembre di quest’anno. Secondo quanto riportato dalle agenzie, il direttore commerciale di Beond, Sascha Feuerherd, ha dichiarato come “C’è una forte domanda da Milano alle Maldive per il servizio premium offerto da Beond. I milanesi più esigenti apprezzeranno l’esperienza di Beond e intendiamo superare ogni aspettativa dei nostri clienti dal momento in cui prenotano con noi. Siamo grati per il supporto che abbiamo ricevuto dall’aeroporto di Milano-Malpensa e non vediamo l’ora di una potenziale espansione in altre città in Italia, a tempo debito“.

Beond, only business class da Milano a Malè

Beond, che si presenta come una startup, è nata con l’obiettivo di apportare un cambiamento rivoluzionario nel settore, proponendo servizi di lusso che possano davvero rendere il viaggio unico, confortevole e indimenticabile.

Non a caso, Tero Taskila, Ceo e uno dei tre fondatori, ha sottolineato come la compagnia desideri “far volare i nostri clienti verso le destinazioni più uniche e incontaminate dove possano liberare il loro esploratore interiore nella vacanza più memorabile della loro vita”.

Il prezzo di partenza dei biglietti va da 4000 euro andata e ritorno con 44 posti disponibili e la sola business class dotata di sedili in pelle che si trasformano in letti per garantire assoluta comodità durante le ore di volo.
In più, i passeggeri potranno viaggiare “larghi e comodi” dato che le file sono composte da soli due sedili a destra e due a sinistra.

Ma non è ovviamente tutto: i pasti preparati da chef stellati con ingredienti freschissimi e di elevata qualità, verranno serviti in “pregiate porcellane con delicati motivi in filigrana dorata” realizzate in collaborazione con il marchio inglese William Edwards.
Si tratterà di specialità internazionali, del Paese di partenza oppure di quello di arrivo, per venire incontro a tutti i gusti e le preferenze.

E se il volo promette di essere un’esperienza senza eguali, i tratti distintivi di Beond si faranno notare già a terra, ancora prima della partenza: infatti, è previsto anche il servizio di trasferimento con autista da casa a Milano Malpensa e l’attesa all’aeroporto avviene nella lounge per rilassarsi e vivere il pre imbarco in tutta tranquillità.

A disposizione dei viaggiatori tre modalità tariffarie: Delight, più conveniente ma priva di autista privato e accesso alla lounge, Bliss che comprende il pacchetto completo, e Delight che, oltre a questo, include la modifica del peso dei bagagli anche all’ultimo momento e la possibilità di posticipare il giorno della partenza gratuitamente.

Trattandosi di una meta esotica, il personale dovrà essere composto da “maldiviani entusiasti che condividano la loro passione per offrire un servizio eccezionale ed esperienze di viaggio indimenticabili“.

Uno sguardo al presente e al futuro

Il primo aeromobile di Beond spiccherà il volo destinazione Maldive il 9 novembre 2023 con partenza da Riyadh e la settimana dopo da Zurigo e Monaco.

Nel 2024, sarà il momento delle rotte da Milano e Dubai e in programma vi sono anche altre allettanti destinazioni su cui però non si sa ancora nulla di concreto.

Inoltre, la compagnia ha in programma di realizzare, nei prossimi mesi, un secondo aeromobile, l’Airbus A321ceo con 68 posti.

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Al mare in Giordania: dove andare e cosa fare

Ricchissima di storia e meta prediletta degli amanti della storia e dell’archeologia, la Giordania è anche la località ideale per prolungare l’estate e per godersi il sole sulle spiagge e i tuffi in acque limpide e tiepide.

Sì perché grazie al clima mite e alle temperature favorevoli, ai suoi favolosi litorali e ai panorami mozzafiato, è una nazione “regina delle vacanze balneari” con mirabili fiori all’occhiello che si suddividono tra il territorio unico al mondo del Mar Morto e la sabbia dorata del Mar Rosso.

Pronti a lasciarvi sorprendere?

L’incanto del Mar Morto

Parlando di Giordania come destinazione balneare non si può non mettere al primo posto il “mare che non ti aspetti”, il Mar Morto, che non esiste da nessun altra parte se non qui.

In realtà, si tratta di un lago salato le cui rive si trovano a circa 400 metri al di sotto del livello del mare, il punto più basso della terraferma.

Le sue acque straordinariamente salate consentono di galleggiare con facilità e i fanghi ricchi di minerali sono rinomati a livello internazionale per le proprietà cosmetiche e terapeutiche.
Trascorrere del tempo di qualità presso una delle SPA che sorgono sulle sue spiagge è un modo indimenticabile di prendersi cura di sé stessi.

Ma dove fare il bagno nel Mar Morto?

Sono presenti una decina di resort con spiagge attrezzate e non mancano alcune spiagge libere per fare il bagno in tutta libertà senza spendere.

Da ricordare, nell’omonima città di Amman, Amman Beach Dead Sea, dove è possibile accedere in giornata alla spiaggia attrezzata con bar, spogliatoi e piscina.
Poco più a sud, altrettanto interessante è O-Beach.

Tra le spiagge libere (ben segnalate) da vedere vi sono, senza dubbio, i punti indicati come “Dead Sea Free Swimming” dove i candidi blocchi di sale cristallizzato disegnano un paesaggio incredibile, e “Salt Beach – Spiaggia Salina” dove fanno bella mostra di sé enormi granelli.

Invidiabile Mar Rosso

A differenza del Mar Morto, il Mar Rosso è un mare a tutti gli effetti, comunicante con il Mediterraneo e con l’Oceano Indiano.

Regala alcune delle spiagge più favolose della Giordania ed è una “destinazione vacanziera” per eccellenza: infatti, come si può non citare il golfo di Aqaba, una delle zone migliori del Paese, autentico paradiso per lo snorkeling e le immersioni?
Si tratta di uno dei siti più importanti del mondo per i sub, che pullula di coralli, di una biodiversità marina di notevole importanza e i cui fondali ospitano anche svariati relitti.

Tra le spiagge da non perdere assolutamente spicca South Beach, incastonata nella caratteristica città costiera di Aqaba, dove la sabbia dorata si alterna a piccole e graziose conchiglie nel bacio di un’acqua cristallina.
Adatta sia a famiglie che a gruppi di amici, è dotata di tutti i servizi.

Sempre ad Aqaba, ecco Berenice Beach, seconda soltanto a South Beach, un vero e proprio “complesso balneare” grazie ai numerosi hotel e alle infrastrutture dedicate ai turisti.

E come non nominare anche City Beach e Aqaba Beach? Infatti, Aqaba è il principale porto turistico della Giordania e da qui partono tour organizzati e sessioni di snorkeling per ammirare tutta la meraviglia che gli incredibili fondali del Mar Rosso hanno da offrire.

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In Turchia viene alla luce la straordinaria scultura del grande conquistatore

Una nuova scoperta ha appena visto la luce e, come avviene in questi casi, oltre allo stupore e alla meraviglia, porta con sé la grande occasione di comprendere sempre meglio l’antica civiltà cui apparteneva.

Si tratta di una splendida testa di una statua raffigurante il grande conquistatore Alessandro Magno, rinvenuta, ultima in ordine di tempo, durante gli scavi che interessano l’antica città di Konuralp, nella regione di Düzce in Turchia, effettuati con il permesso della Direzione generale dei beni culturali e dei musei, sotto la supervisione della Direzione dei musei di Konuralp e con il sostegno del Comune di Düzce.

Konuralp, scavi straordinari

Gli scavi finora realizzati nell’antica città di Konuralp hanno donato una vera e propria ricchezza di reperti storici in grado di portare ulteriori conoscenze sulla storia di tale località.

Nel corso dei millenni, la regione è stata testimone di una lunga storia di sviluppo e di cambiamenti, tuttavia i reperti sepolti nel sottosuolo si sono mantenuti intatti: tra le strutture rinvenute, vanno elencate un antico teatro, acquedotti, mura, mosaici e un ponte romano, fulgidi testimoni di una magnifica epoca passata che, ancora oggi, non smette di affascinare tutti gli appassionati di storia e archeologia.

Uno dei punti chiave degli scavi è, senza dubbio, l’antico teatro risalente al III secolo a.C.
I meticolosi scavi condotti da un team di esperti composto da 50 persone (tra cui 5 archeologi) hanno consentito di ritrovare reperti a dir poco sorprendenti: statue di Medusa nonché figure e maschere grottesche, di circa 2000 anni, collocate nella sezione scenica del Teatro Antico.

Sono reperti che permettono di guardare al passato con ancora più fascino e, in particolare, al periodo Romano durante il quale la città prosperò, e di acquisire ulteriori e dettagliate informazioni sull’arte e la cultura dell’epoca.

La nuova scoperta: la statua raffigurante il grande Conquistatore

Come accennato, gli scavi a Konuralp non cessano di stupire ed emozionare.

Infatti, la scoperta finora più eccezionale è avvenuta soltanto qualche settimana fa: proprio durante i lavori nella parte superiore del teatro, è tornata alla luce la testa di una statua raffigurante il leggendario re macedone Alessandro Magno.

La testa, con un’altezza di 23 centimetri e risalente al II secolo d.C., è stata identificata come un ritratto del grande condottiero.

Ed è con sincero entusiasmo che Koray Erdoğan, archeologo specialista presso la Direzione per gli affari culturali del Comune di Düzce, ha condiviso le nuove scoperte e sottolineato come i lavori proseguano per ampliare ancora di più la zona di ricerca: “Siamo giunti al suolo nella zona mediana del teatro e abbiamo anche determinato i muri di cinta perimetrali. Abbiamo iniziato i lavori di scavo nella parte alta del teatro e ci siamo imbattuti in un terreno misto. Qui abbiamo trovato pezzi di scultura, tra cui la testa di Alessandro Magno, che abbiamo scoperto di recente.”

La testa in marmo della statua dedicata ad Alessandro Magno è stata descritta come “straordinaria”, con bocca leggermente aperta e profondi occhi rivolti verso l’alto.
La lunga acconciatura riccia che richiama la criniera di un leone ha contribuito a far identificare il ritrovamento come ritratto del re macedone.

Gli scavi nella regione continuano con fervore e con l’aspettativa di compiere ulteriori scoperte che andranno ad arricchire il bagaglio di conoscenze della storia millenaria del mitico territorio.

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Il nuovo treno ad alta velocità è il più veloce del Sud Est Asiatico

L’Indonesia ha da poco lanciato il primo treno “proiettile” del Sud Est Asiatico, una linea ferroviaria ad alta velocità che collega le sue più grandi città, Giakarta e Bandung, in soli 45 minuti. Si tratta di un ambizioso progetto infrastrutturale che vede la collaborazione della Cina e che rappresenterà una vera rivoluzione per i viaggiatori.

Il sogno dell’alta velocità in Indonesia diventa realtà

Si chiama Whoosh, il primo treno ad alta velocità dell’Indonesia e del Sud Est Asiatico, che raggiunge una velocità massima di 350 chilometri all’ora. Il suo nome in indonesiano significa “risparmio di tempo, funzionamento ottimale, sistema affidabile”, ed è ispirato “al suono di un treno ad alta velocità”, ha spiegato il presidente Joko Widodo durante la cerimonia di presentazione.

La linea ferroviaria copre una distanza di 142,3 chilometri e funziona a trazione elettrica, senza emissioni dirette di carbonio. Il nuovo treno proiettile viaggerà tra la stazione ferroviaria di Halim, nella parte orientale di Giacarta, e la stazione ferroviaria di Padalarang, nella parte occidentale di Bandung, la seconda città più grande dell’Indonesia e un importante centro artistico e culturale. L’alta velocità riduce significativamente i tempi di percorrenza, che passano dalle lunghe tre ore a meno di un’ora.

L’ambizioso progetto, del valore di 7,3 miliardi di dollari, è stato finanziato in gran parte da Pechino, nell’ambito della Belt and Road Initiative (Bri), ossia la Nuova via della seta cinese. L’accordo per la costruzione del treno è stato firmato per la prima volta nel 2015. Inizialmente, il completamento dell’infrastruttura era previsto per il 2019, ma ha subito diversi ritardi operativi a causa della pandemia di Covid-19, dell’approvvigionamento dei terreni e dell’aumento dei costi previsti per la sua realizzazione.

Secondo le autorità indonesiane, l’alta velocità contribuirà ad aumentare la produttività del Paese e a limitare il traffico e le emissioni inquinanti prodotte dalle automobili, allineandosi agli sforzi in corso in Indonesia per ridurre la propria impronta di carbonio. Oltre per per i residenti, i treni Whoosh sono stati pensati anche per i turisti e i viaggiatori d’affari.

Comfort e sicurezza: come sono i treni ‘Whoosh’

I video girati a bordo e condivisi sui social media hanno mostrato gli spaziosi interni delle cabine dei nuovi treni ad alta velocità Whoosh, dotati di aria condizionata e con una splendida vista dal finestrino che si apre sulla campagna indonesiana. Secondo le prime indiscrezioni, la ferrovia dispone di otto vagoni, tutti dotati di Wi-Fi e punti di ricarica USB, con 601 posti a sedere. Ci saranno tre classi: prima, seconda e VIP.

I treni sono stati meticolosamente progettati per resistere al clima tropicale dell’Indonesia, garantendo prestazioni ottimali e comfort per i passeggeri. Dotati di un sistema di sicurezza all’avanguardia, sono in grado di rispondere efficacemente a emergenze come terremoti e inondazioni, garantendo viaggi sicuri. Gestita dalla joint venture PT Kereta Cepat Indonesia China (PT KCIC), formata da China Railway International insieme ad un consorzio di quattro società statali indonesiane, la ferrovia è ben collegata ai sistemi di trasporto pubblico locale.

Il successo del lancio della ferrovia ad alta velocità Giacarta-Bandung ha acceso il dibattito sull’espansione della rete. Sono già in corso i piani per estendere la linea a Surabaya, importante porto e capoluogo della provincia di Giava Orientale. Questa espansione promette di collegare città importanti come Semarang e Yogyakarta, migliorando ulteriormente la connettività regionale e promuovendo il turismo verso punti di riferimento culturali come Borobudur, il tempio buddista più grande del mondo. Il Whoosh non sarà, dunque, un semplice treno, ma un simbolo dell’impegno dell’Indonesia ad abbracciare la modernizzazione e l’innovazione. Un salto monumentale nella storia dei trasporti del Paese.

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In Cina esiste una metropolitana che passa attraverso i palazzi

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per immergerci negli scenari naturali che lasciano senza fiato, per raggiungere i luoghi simbolo di città e Paesi interi, per toccare con mano i capolavori artistici e architettonici, e per scoprire la cultura e le tradizioni di popolazioni lontane. Ma lo facciamo anche perché il desiderio di vivere esperienze uniche e irripetibili è così forte da spingerci ad attraversare il mondo intero.

Ed è proprio dall’altra parte del globo che oggi vogliamo andare insieme a voi, per raggiungere una destinazione che è fuori dai radar turistici ma che offre ai viaggiatori un’avventura davvero particolare, sicuramente uguale a nessun’altra.

Ci troviamo a Chongqing, una grande città situata nel sud-ovest della Cina e adagiata sulle sponde dei fiumi Yangzi e Jialing che proprio qui si incontrano. Raggiunta soprattutto come punto di imbarco per le crociere verso le Tre Gole, la città in realtà offre un’esperienza inedita e assai bizzarra che non tutti conoscono. Qui, infatti, esiste una metropolitana che passa attraverso i palazzi abitati. Pronti a salire a bordo?

Chongqing, un’esperienza al di fuori dall’ordinario

Chongqing, come abbiamo anticipato, non rientra tra le destinazioni più gettonate tra i viaggiatori che giungono in Cina. Eppure questa megalopoli sa sorprendere come poche altre città al mondo sanno fare.

Una sosta qui può permettere agli avventurieri di immergersi nella cultura locale, di scoprire il passato del territorio e vedere come questo convive alla perfezione con il presente. Nella Chicago cinese, così ribattezzata per la sua importanza dal punto di vista economico, è possibile passeggiare per le vie pedonali del centro storico, ammirare il grande complesso a cupola della Grande Sala del Popolo che si affaccia sull’omonima piazza e visitare il vicino Museo delle Tre Gole che conserva i manufatti ritrovati durante la costruzione della diga e altre opere antica.

A Chongqing ci si muove, soprattutto, con i trasporti pubblici. La città, infatti, vanta una delle reti di bus più ampie del Paese alla quale si aggiunge anche una metropolitana. Ed è proprio a bordo di questa che iniziamo il nostro viaggio per vivere un’avventura al di fuori dall’ordinario.

La linea 2 della metropolitana che attraversa la città, infatti, passa attraverso un palazzo di 19 piani abitato da centinaia di persone. Nello stesso stabile poi, esattamente tra il sesto e l’ottavo piano si trova la stazione di Liziba, una delle fermate della metro.

La metropolitana che attraversa i palazzi

Le fotografie che ritraggono questa particolare opera ingegneristica non mentono, né tanto meno sono opera di un fotomontaggio: a Chongqing la metropolitana attraversa davvero un edificio abitato. Ogni giorno, infatti, gli inquilini del palazzo assistono al passaggio della linea 2 che transita ogni 2 minuti.

Anche se negli ultimi anni la metropolitana si è trasformata in una vera e propria attrazione turistica, le ragioni che si nascondono dietro alla sua costruzione non hanno niente a che fare con il turismo. L’intenzione del progetto, infatti, era quella di guadagnare spazio sul territorio urbano senza stravolgere il quartiere. Così è stato ridotto al minimo l’inquinamento acustico e la metro è stata installata. Oggi gli abitanti di quel palazzo possono vantare il fatto di avere una fermata della metro a due passi da casa, mentre i turisti possono provare l’ebbrezza di attraversare un edificio abitato a bordo di una carrozza a tutta velocità.

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Sta per nascere una nuova compagnia aerea low cost

Si chiama Air Haifa, e tra qualche mese debutterà nel panorama delle compagnie aeree low cost per servire, con voli prevalentemente a corto raggio, l’Israele del nord. L’annuncio arriva dal ministro dei trasporti israeliano, e ora c’è grande curiosità per il vettore che potrebbe rivoluzionare il modo di viaggiare – soprattutto a livello economico – in una regione che non offre ancora molte opportunità a basso prezzo.

Air Haifa, il nuovo vettore low cost

Quando si parla di volare, un’ampia fetta di popolazione mondiale sceglie il settore low cost: l’aereo viene visto come un semplice mezzo di trasporto, e non come un’esperienza di cui godere. Perché, dunque, spendere tanto per dover solamente raggiungere la meta delle prossime vacanze? Non sorprende che i vettori a basso prezzo continuino a proliferare in ogni angolo del globo. Solo qualche mese fa è stato annunciato l’arrivo di una nuova compagnia aerea low cost in Italia, e nel resto del mondo la situazione non è differente.

A discapito degli sforzi compiuti da alcuni Paesi per ridurre i voli a basso prezzo, considerati troppo inquinanti per l’ambiente, anche Israele si dota di un altro vettore che dovrebbe praticare tariffe stracciate per i suoi passeggeri. Si tratta di Air Haifa, che servirà la regione settentrionale dello Stato, dove effettivamente i collegamenti economici spesso non si rivelano tali. Basti pensare che, come ha rivelato il ministro dei trasporti israeliano Miri Regev a Channel 12, annunciando la nascita della compagnia aerea, attualmente un volo da Haifa a Cipro costa il doppio di quello operato da Tel Aviv verso la stessa destinazione.

Il nord di Israele sta ancora adottando tariffe sproporzionate, ma Air Haifa dovrebbe ridurre le disparità e rendere molto più accessibili i propri voli ad una più vasta fetta di viaggiatori. Che cosa sappiamo su questa nuova compagnia aerea low cost? Stando alle previsioni, dovrebbe debuttare all’inizio del 2024. Avrà come sede l’aeroporto internazionale di Haifa, situato a pochi chilometri dalla città israeliana. Lo scalo opera prevalentemente voli commerciali, ma serve anche per diverse operazioni militari e come scuola per aerei ed elicotteri.

Dove volerà Air Haifa

Per quanto riguarda l’offerta di Air Haifa, al momento la compagnia aerea ha rilasciato solo qualche indicazione. Sul suo sito ufficiale si legge che il vettore opererà servizi diretti a basso costo verso un’ampia varietà di destinazioni regionali, “offrendo allo stesso tempo un’esperienza di viaggio comoda e sicura da e per l’aeroporto di Haifa, che ti farà risparmiare tempo e costi significativi”. Sarà dunque su voli a corto raggio che si specializzerà, trasportando i passeggeri con una flotta di aerei medio-piccoli su mete a breve distanza.

Le prime rotte che verranno proposte ai turisti sono Eilat, città israeliana affacciata sul Golfo di Aqaba, e l’isola di Cipro: entrambe sono destinazioni di villeggiatura molto frequentate, soprattutto per le loro splendide spiagge. La compagnia ha comunque già annunciato di voler estendere il proprio network nel prossimo futuro, aggiungendo tra le sue mete alcuni dei principali scali turistici di prossimità, tra cui la Grecia, la Turchia e Bucarest.

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Si Thep, l’antica città della Thailandia che in pochi conoscono

La Thailandia è famosa per le sue spiagge affollate, i suoi vivaci mercati e gli antichi templi dorati. Tuttavia, ciò che spesso sfugge agli occhi dei turisti è la ricchezza di tesori nascosti che questo meraviglioso Paese ha da offrire.

Dai villaggi di montagna alle tranquille isole remote, dai parchi nazionali ai luoghi sacri, questa terra custodisce territori incantevoli pronti a essere scoperti ed esplorati, posti meno conosciuti ma altrettanto affascinanti.

Oggi vi portiamo nella provincia di Phetchabun, più precisamente a circa 340 km a nord di Bangkok, per scoprire le meraviglie del parco archeologico di Si Thep. Il luogo, che comprende l’omonima città, ospita rovine di oltre cento siti antichi, testimoni silenziosi di un’epoca lontana, ed è stato recentemente aggiunto alla prestigiosa lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Camminando tra queste remote reliquie, si può quasi sentire il respiro della storia e l’eco delle antiche civiltà che un tempo abitavano questo luogo.

Le rovine misteriose si estendono dai templi ai palazzi, offrendo un’affascinante prospettiva sulla vita quotidiana locale risalente ai secoli passati. Preparati a scoprire un lato della Thailandia che pochi hanno avuto la fortuna di ammirare, un viaggio indietro nel tempo che ti permette di toccare con mano l’antica cultura e le tradizioni di questa terra incantevole.

Si Thep: un tesoro nascosto nel cuore della Thailandia

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Parco archeologico di Si Thep, Thailandia

Anticamente conosciuto come Mueang Aphai Sali, il parco è un luogo straordinario, ricco di storia e cultura.

Fu costruito durante gli anni di maggior splendore dell’antico impero Khmer, un periodo caratterizzato dall’architettura innovativa e l’arte sofisticata, che rendono Si Thep un autentico tesoro archeologico da non perdere durante un viaggio in Thailandia.

Circondato da un fossato e da un tumulo, il paesaggio è caratterizzato da stagni e paludi che punteggiano l’area, conferendole un aspetto suggestivo e misterioso. Tra le attrazioni principali, si trovano due Centri Informativi che fungono da custodi della storia del parco. Questi espongono una ricca collezione di resti antichi, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia e nell’archeologia del luogo.

Il Parco di Si Thep si estende su un’ampia area, meticolosamente mantenuta e organizzata per valorizzare al meglio le sue ricchezze storiche. È suddiviso in due zone principali: la città interna, caratterizzata da una forma circolare, che ospita i siti di maggiore interesse, e la città esterna. Questa, invece, offre una panoramica più ampia, con una cinquantina di monumenti minori sparsi nel territorio. Una divisione che permette ai visitatori di esplorare il parco a vari livelli, secondo i propri interessi e il tempo a disposizione.

Cosa vedere nel Parco Archeologico di Si Thep

Il Parco Archeologico di Si Thep è un vero e proprio tesoro di reperti storici e culturali. Uno dei monumenti di rilievo è senza dubbio il Prang Song Phi Nong. Questo edificio, caratterizzato da una torre a guglia, si distingue per la sua architettura in stile Khmer, tipica del periodo di Angkor Wat. Il monumento poggia su una solida base di laterite, che ne enfatizza la grandiosità.

Durante gli scavi archeologici, sono stati trovati diversi reperti di grande interesse, tra cui una scultura raffigurante il dio del sole e un affresco che illustra l’immagine di Parvati Mahesuan. A causa della somiglianza con Angkor Wat, si ritiene che il Prang Song Phi Nong sia stato originariamente costruito come luogo di culto indù, per poi essere convertito in un sito buddista in un secondo momento.

Il Khao Klang Nai Ancient Monument è un altro dei principali monumenti del parco storico, che continua ad attrarre l’attenzione degli archeologi. Situato nella città interna, si distingue per il suo basamento finemente decorato. Le sculture raffigurano figure umane e animali, realizzate in stile Dvaravati, un’arte tipica dell’antica cultura mon che fiorì nella regione dal VI al XI secolo e che riflette la maestria artistica e l’importanza culturale di quel periodo.

Infine, vi suggeriamo di non perdere il Si Thep Prang, un’attrazione di notevole importanza storica e religiosa. La parte superiore di questa torre a guglia è completamente costruita in mattoni. Sul retro, si trova una scultura in pietra della Ruota del Dharma, un simbolo fondamentale nel buddismo che rappresenta il cammino verso l’illuminazione. Un prezioso esempio di architettura antica, che testimonia la profonda influenza religiosa in questa regione della Thailandia.

Si Thep Thailandia

Fonte: Getty Images

Passerella nel Parco archeologico di Si Thep, Thailandia