La Turchia offre un patrimonio archeologico eccezionale, poiché sorge in una zona del mondo la cui frequentazione iniziò già in età preistorica. Da un punto all’altro del Paese, sono dunque innumerevoli le testimonianze che ancora oggi si possono visitare e i luoghi di interesse che conservano tesori antichi e curiose leggende. Ne è un esempio lampante la bellissima Aphrodisias (o Afrodisia o Afrodisiad), antica città della Caria, regione storica nell’ovest dell’Anatolia, dedicata ad Afrodite, la dea greca della bellezza e dell’amore.
Un po’ di storia
La storia di Aphrodisias affonda le sue radici in epoche davvero molto lontane: i suoi primi insediamenti risalgono al III secolo a.C.. Fu nel VI secolo a.C., però, che i coloni greci decisero di fondare la vera e propria città, introducendo contemporaneamente il culto di Afrodite.
Nel corso del tempo Aphrodisias passò anche sotto il controllo dei Romani, che la trasformarono in un importante centro culturale e artistico arricchendola di diversi templi, teatri, bagni, fontane e così via. La città venne in seguito conquistata dai Bizantini, poi ancora dagli Arabi, dai Selgiuchidi e dagli Ottomani nel XIV secolo, fino a perdere di importanza e essere abbandonata.
Tuttavia, nonostante la sua storia antichissima, si è iniziato a sentir parlare più approfinditamente di questa meraviglia della Turchia solo tra il 1904 e 1905, quando partirono i primi scavi. Ci furono poi delle pause, fino alla ripresa dei lavori prima nel 1937 e poi nel 1961.
Oggi è uno dei siti archeologici più importanti della Turchia e, non a caso, è stata anche inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco nel 2017.

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Cosa vedere ad Aphrodisias
Camminare per le strade di Aphrodisias è davvero emozionante: sono esattamente le stesse che percorrevano i nostri antenati più di duemila anni fa. Molti dei suoi monumenti sono ancora in piedi, e si sviluppano tra pioppi d’epoca romana e verdi campi che le donano un’atmosfera tranquilla che lascia senza fiato. Pur essendo più grande della ben più famosa Efeso, è meno frequentata e questo rende l’esperienza di viaggio più autentica e speciale. Anche se, è giusto dirlo, per alcuni aspetti può sembrare un po’ più trascurata.
Teatro
Sontuoso e suggestivo è il Teatro di Aphrodisias, che rappresenta anche uno degli edifici meglio conservati di tutta l’antica città. Risale al I secolo a.C., ma l’arrivo dei Romani segnò per l’edificio un grande ampliamento, al punto che arrivò ad ospitare un massimo di 8.000 spettatori.
Utilizzato in principio per spettacoli teatrali, tragedie e commedie per poi divenire anche la sede per combattimenti tra gladiatori, fu una delle maggiori vittime del terremoto che devastò la zona nel VII secolo d.C., evento naturale che scatenò il crollo della parte superiore (che venne poi interrata). Quel che è certo, è che il visitatore ha l’opportunità di trovarsi al cospetto di uno degli esempi migliori di fusione tra il modello teatrale greco e le innovazioni romane.
Tempio di Afrodite
Decisamente affascinante è anche il Tempio di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza, che era anche la divinità protettrice della città. Costruito nel III secolo a.C. (per poi essere rimaneggiato in epoca romana), sfoggiava anche una bellissima statua della stessa Afrodite che oggi è possibile visitare nel Museo cittadino.
Le colonne del tempio sono ancora visibili, così come parte del santuario che lo circondava, e in passato era il vero e proprio simbolo del potere religioso e politico della città, noto per la sua rinomata scuola di scultura.
Tetrapylon
Lo straordinario Tetrapylon di Aphrodisias era un sontuoso portale che, all’epoca, rappresentava l’ingresso al santuario del Tempio di Afrodite. Si componeva di ben 16 colonne corinzie disposte in quattro file da quattro, ed era ornato da bassorilievi e fregi scolpiti con motivi floreali e figure mitologiche.
Crollato sfortunatamente a causa di terremoti, venne ricostruito in parte dagli archeologi tra il 1983 e il 1990, utilizzando i materiali originali ritrovati in questo stesso sito. Certo, non è bellissimo come un tempo, ma trasmette comunque il senso di quello che rappresentava: una “porta sacra”, che segnava il passaggio dal mondo profano a quello religioso.

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Stadio
Molto interessante è anche lo Stadio della città, anche perché è uno dei meglio conservati del mondo antico. Con una capienza di circa 30.000 spettatori, era uno dei più vasti dell’epoca grazie anche alle ben 22 file di sedili su ogni lato.
Qui venivano svolti giochi atletici, gare di corsa e competizioni sportive, simili a quelli delle Olimpiadi, ma a differenza dei classici circhi romani non era destinato alle corse di carri.
Agorà
Il cuore della vita pubblica, economica e sociale della città era chiaramente l‘Agorà, un’enorme piazza rettangolare circondata da colonnati e portici monumentali. In passato qui c’era persino una piscina decorativa, lunga circa 170 metri, che fungeva anche da bacino per la raccolta dell’acqua piovana (anche se, secondo alcuni studiosi, aveva anche un ruolo decorativo e di svago per i cittadini).
L’Agorà di Afrodisia era una delle più grandi del mondo antico, e per nostra fortuna è possibile visitarla anche al giorno d’oggi.
Portico di Tiberio
Una delle strutture più importanti dell’Agorà era il Portico di Tiberio, un lungo colonnato che offriva riparo ai cittadini durante il mercato e gli eventi pubblici. In passato si affacciava sulla grande piscina monumentale dell’Agorà, e attualmente possiede ancora alcune svettanti colonne e parte della pavimentazione.
Sebasteion
Questo imperdibile monumento risale a I secolo d.C. ed era un santuario dedicato alla dinastia imperiale romana e ad Afrodite. Dalla struttura a tre piani e lungo circa 90 metri, il Sebasteion vantava rilievi scultorei che senza ombra di dubbio possono entrare nella lista dei più belli e dettagliati dell’arte romana. Tali meraviglie sono ora conservate nel Museo di Afrodisia, perché quelle che si possono osservare nel sito archeologico sono solo delle copie (anche se assolutamente notevoli).

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Museo di Aphrodisias
Il viaggio ad Aphrodisias non può che terminare nel suo ricchissimo (e bellissimo museo), che si distingue per essere persino uno dei più importanti di tutto il Paese. È infatti la sede di una collezione straordinaria di sculture, rilievi e reperti provenienti dagli scavi della città antica. Una visita, quindi, è d’obbligo: aiuta a comprendere meglio l’arte e la cultura della città.
Oltre alle statue di Afrodite e i rilievi del Sebasteion, sono disponibili ritratti, busti romani, sarcofagi e decorazioni architettoniche. È bene sapere, inoltre, che l’architetto che ha progettato il museo ha fatto in modo di ricreare l’atmosfera della città antica, grazie anche all’ausilio di alcune statue esposte esattamente nel modo in cui erano originariamente collocate.
Che cos’è il marmo di Aphrodisias
Probabilmente vi è capitato di sentire parlare del marmo di Aphrodisias. Ma che cos’è? E perché è così famoso? In passato era noto a tutti per via della sua qualità straordinaria e il suo colore bianco puro con leggere venature grigie. Estratto dalle cave vicine alla città, con il passare del tempo fu riconosciuto come uno dei materiali più pregiati utilizzati per sculture e decorazioni in epoca romana.
Vi basti pensare che i capolavori creati dagli scultori con il marmo di Aphrodisias vennero esportati in tutto l’Impero Romano e, grazie alla sua notevole abbondanza, nacque una vera e propria scuola scultorea apprezzata in tutto il Mediterraneo.
Dove si trova e come arrivare
L’affascinante sito archeologico di Afrodisia sorge nella provincia di Aydın, nei pressi della città di Karacasu. In sostanza si trova a circa 100 km di distanza dalla città di Denizli. L’aeroporto più vicino è infatti proprio il Denizli-Çardak Airport (DNZ), dove vi sono diversi voli giornalieri da e per Istanbul.
Da qui si può proseguire in auto o autobus, anche se Aphrodisias viene spesso visitata insieme a Pamukkale, che dista circa 1,5 ore in auto.
Orari e costi
Costi e orari possono subire variazioni. Per questo motivo, a prescindere da quanto riportato in questo articolo, prima di partire è molto importante fare sempre riferimento ai siti istituzionali. A livello generale il sito archeologico di Aphrodisias è aperto:
- Estate (aprile – ottobre): 08:30 – 19:00;
- Inverno (novembre – marzo): 08:30 – 17:00.
Il biglietto d’ingresso costa circa 150-200 TL, che corrispondono a più o meno 3-4 euro, e include anche l’accesso al bellissimo museo cittadino.