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Sulle pendici del Vulcano Arenal: una sentinella di fuoco in Costa Rica

Con i suoi 1670 metri di altitudine, il Vulcano Arena è una sorta di sentinella di magma e roccia che osserva alcuni dei più bei posti del Costa Rica. Sicuramente, è uno dei luoghi da vedere assolutamente quando si fa un viaggio da queste parti. Situato nel Parco Nazionale che prende il nome dal vulcano stesso, nella regione settentrionale del paese, l’Arenal è un’icona sia per i locali che per i turisti.

Chiunque ami la natura oppure ami mettere un po’ di attività outdoor nei propri viaggi può essere considerato il visitatore ideale dell’Arenal. Cosa bisogna sapere per visitare un luogo del genere, dove la natura si esprime sempre con grande forza? Ecco alcune informazioni e consigli per regalarti una giornata sulle pendici del Vulcano Arenal in Costa Rica.

Come raggiungere il Vulcano Arenal

Raggiungere il Vulcano Arenal, durante il tuo viaggio in Costa Rica, è relativamente semplice grazie sia alla sua popolarità che alla vicinanza di La Fortuna, una piccola città che è diventata il principale punto di accesso alle pendici del vulcano.

Se ti trovi a San José e hai noleggiato un’auto, arrivare nel Parco Nazionale del Vulcano Arenal sarà molto facile, anche se richiede una certa organizzazione per via delle distanze. La capitale, infatti, si trova a circa tre ore di strada. La distanza è di poco meno di 130 chilometri ma, da quelle parti, le strade sono spesso impegnative e richiedono tempi più dilatati per essere percorse in tutta sicurezza.

È consigliato, infatti, noleggiare un’auto 4×4 per arrivare fino a qui e munirsi di GPS e di mappe stradali. Sebbene le strade principali siano asfaltate e ben mantenute, alcune strade secondarie possono essere sterrate o in cattive condizioni, soprattutto durante la stagione delle piogge.

Se, invece, non noleggi l’auto e vuoi girare il Costa Rica con i mezzi pubblici, ci sono degli autobus che collegano San José in circa 5 ore di strada. Come puoi bene immaginare, è meglio progettare di restare a dormire nella zona del Vulcano per almeno un paio di giorni, in modo da goderti l’esperienza con più calma e tempo. A La Fortuna si trovano molte guesthouse e posadas aperte apposta per ospitare i viaggiatori che vogliono raggiungere le pendici dell’Arenal.

Molti turisti preferiscono utilizzare servizi di shuttle o trasferimenti privati, che offrono una più comoda opzione di trasporto. Questo tipo di trasporto viene prenotato e pagato in anticipo e consente anche di farsi prelevare al proprio alloggio a San José o in altre località e di farsi riportare lì, una volta finita l’avventura sul Vulcano. Ci sono molte compagnie che organizzano questo tipo di trasporto, con tanto di pernottamento, e che portano i viaggiatori dalle principali destinazioni turistiche del Costa Rica fino a qui.

Se stai pensando di visitare questa zona del Costa Rica, la cosa migliore sarebbe di dedicarle come minimo due giorni pieni, ai quali va aggiunto il tempo del viaggio per arrivare fino a qui. Questo vulcano ha generato un ambiente eccezionale, che dà possibilità da vendere a chi ama esplorare e che regala anche dei momenti di relax totalmente invidiabili. In poche parole, la zona dell’Arenal non è adatta a escursioni mordi-e-fuggi in giornata: con il giusto tempo a disposizione, quest’area sarà una gemma del tuo itinerario in Costa Rica.

Vista panoramica su lago e vulcano Arenal

Fonte: iStock

Il panorama sul Lago Arenal

La storia del Vulcano Arenal

L’Arenal è stato, per moltissimo tempo, ritenuto spento. Questo è accaduto perché non erano state registrate eruzioni per molto tempo. Questa convinzione si diffuse ampliamente da quando, nel 1937, si iniziarono a scalare le sue pendici, proprio con la convinzione che si trattasse di un vulcano estinto.

Nel 1968, successivamente a un grosso terremoto, l’Arenal si risvegliò, cambiando totalmente la prospettiva su tutto ciò che lo riguardava. L’eruzione fu di grande portata e distrusse i villaggi vicini di Tabacón e Pueblo Nuevo L’attività vulcanica intensa è proseguita per decenni, con regolari emissioni di lava e cenere.

Esso fa parte dell’ampia e importante cintura di vulcani attivi del Centro America ed è uno stratovulcano con una forma conica quasi perfetta, il che lo rende altamente ammirabile e fotografabile.

L’Arenal è stato uno dei vulcani più attivi del mondo fino al 2010, anno in cui è entrato in una fase di quiescenza. Anche se al momento il vulcano non sta eruttando, resta un punto di riferimento e di studio per i geologi che ne osservano l’attività giorno dopo giorno.

Alla fine degli Anni ’70, inoltre, è stato creato artificialmente il Lago Arenal, situato ai piedi del vulcano. Si tratta di un bacino idrico artificiale utilizzato per generare energia idroelettrica.

Come raggiungere il Vulcano Arenal

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Il profilo perfetto del Vulcano Arenal

Fare escursioni a piedi sul Vulcano Arenal

In condizioni di normalità – ovvero non quando c’è un’eruzione o quando i geologici avvisano di un’imminente attività – il Vulcano Arenal è un paradiso per chi ama camminare e fare escursioni. I sentieri che si possono percorrere, a diversi livelli di difficoltà, sono innumerevoli.

Il Sendero Coladas de Lava è uno dei più conosciuti e dove la maggior parte dei viaggiatori decide di camminare. Si tratta di un’escursione relativamente breve che conduce direttamente alle colate di lava dell’eruzione del 1992. Dalla zona delle colate, si può ammirare il Lago Arenal e tutta la zona circostante. Questo sentiero è lungo poco più di 2 chilometri ed è stato creato appositamente per avvicinare i viaggiatori all’ambiente del Vulcano, con facilità e sicurezza.

Il Sendero de los Tucanes, invece, unisce ambiente vulcanico a quello della foresta pluviale, tanto generosa in Costa Rica. Questo percorso offre la possibilità di osservare l’eterogenea e varia flora e fauna del Costa Rica, tra cui troverai anche i tucani, da cui prende il nome. Il Sendero de Tucanes è lungo circa 4 chilometri e resta uno dei percorsi meno impegnativi e adatto a tutti.

Il Sendero di Ceiba, invece, prende il nome da un enorme albero che si trova proprio nel punto finale del percorso. Si cammina per poco meno di 2 chilometri per trovarsi al cospetto di un qualcosa che è diventato un vero e proprio simbolo della vegetazione del Costa Rica.

La domanda ora sorge spontanea: con tutti questi sentieri dal carattere esplorativo, ce ne sono anche che portano fino alla vetta dell’Arenal? No. Sulla vetta non è concesso arrivare. L’attività del vulcano è sempre sotto controllo e la parte alta di questa montagna piena di lava è riservata solo ai geologi e ai ricercatori.

Al di là di questo, camminare nell’area del Vulcano Arenal è bello e possibile. La cosa importante è arrivare con la giusta attrezzatura e delle scarpe con delle suole in grado di affrontare le rocce vulcaniche. Se non vuoi avventurarti da solo lungo i sentieri, sappi che in zona troverai molte guide autorizzate ad accompagnare i viaggiatori in questo mondo naturale.

Le sorgenti naturali del Vulcano Arenal

Fonte: iStock

Le sorgenti naturali del Vulcano Arenal

Relax nelle sorgenti termali dell’Arenal

Grazie alla sua storia vulcanica, la zona di Arenal è famosa per le sue sorgenti termali naturali, ricche di minerali e perfette per il relax. Le sorgenti di Tabacón sono le più famose, ma ci sono molte altre opzioni, come quelle di Baldi e Ecotermales.

Queste sorgenti sono alimentate dalle acque riscaldate naturalmente dal calore geotermico del vulcano, che scorrono attraverso formazioni rocciose vulcaniche, creando piscine naturali immerse nella giungla tropicale. Queste piscine naturali, ovviamente, sono ad accesso libero, salvo dove espressamente vietato.

Tabacon, invece, si trova a circa 15 minuti da La Fortuna e lì troverai una vera e propria esperienza di benessere Made in Costarica da vivere. Ci sono delle piscine di diversa misura e con acqua a temperatura differente così come ci sono dei luoghi in cui sono state create delle vere e proprie cascata di acqua termale.

In zona di sono anche dei resort che offrono dei pacchetti di Day Spa da circa 80/100 dollari americani al giorno. Solitamente sono disponibili due turni: mattina e sera. Nel prezzo, salvo eccezioni, è compreso anche un pasto.

Zip line e passerelle al Vulcano Arenal

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Zip line e passerelle al Vulcano Arenal

Attività a contatto con la natura nei pressi dell’Arenal

La Natura è la vera e propria regina di un luogo come il Parco Nazionale del Vulcano Arenal. E non potrebbe essere altrimenti.

Molti viaggiatori scelgono di raggiungere le pendici del vulcano per dedicarsi ad attività di pura esplorazione naturale. Come il birdwatching, per esempio. Ma non solo: vengono organizzate delle vere e proprie escursioni per osservare molte specie endemiche nel loro ambiente naturale. Queste escursioni coprono spesso la lunghezza di tutta la giornata e richiedono di inoltrarsi nella foresta con una guida.

Passeggiare a cavallo è un’altra delle attività a contatto con la natura possibili in quel della zona dell’Arenal. Si tratta di un modo molto tranquillo e totalmente alla portata di tutti per scoprire quest’area del Costa Rica piena di fascino e bellezza.

Nell’area ci sono anche delle Zip Line per chi desidera sfrecciare volando attraverso la foresta. Decisamente una scelta adrenalinica, ma totalmente sicura, per entrare in contatto con la foresta pluviale e l’ambiente del parco nazionale e osservare il tutto da una prospettiva diversa. Oltre a questo, sono disponibili ponti e passerelle sospese per chi desidera camminare, letteralmente, tra la folta giungla costaricana.

Infine, anche il Lago Arenal è diventato un vero e proprio collettore di esperienze da fare in questa zona. Benché si tratti di un bacino artificiale, è possibile navigare le sue acque in barca, con un wirndsurf, con un kitesurf oppure le si può affrontare semplicemente nuotando. Il Lago è decisamente il posto più ricreativo e facilmente affrontabile di tutta l’area del Parco Nazionale del Vulcano Arenal. Lungo le sue rive non mancano di certo anche i luoghi in cui gustare il meglio della gastronomia del Costa Rica. In quest’area, si delizia la vista ma lo stomaco non resta di certo vuoto.

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Devon House: un luogo iconico per la storia e la cultura della Giamaica

Quando si parla di fare un viaggio in Giamaica si pensa subito a spiagge paradisiache, mare dei colori intensi, un clima caldo tutto l’anno e, perché no, anche a qualche intramontabile icona della musica. La Giamaica è tutto questo ma c’è anche molto altro da fare e da vedere su quest’isola, soprattutto in termini culturali.

Kingston, la capitale, è una città spesso esclusa da molti itinerari di viaggio in questo paese dei Caraibi ma vale la pena di considerarla, anche fosse solamente per un’escursione giornaliera. Una meta perfetta per inserire un pizzico di cultura in una vacanza in Giamaica è Devon House, che si trova proprio a Kingston. Come mai?

Che cos’è Devon House

Devon House è una delle residenze storiche più importanti e iconiche della Giamaica. Si tratta di un luogo da visitare se desideri scoprire l’affascinante lato storico e culturale di quest’isola caraibica.  Questa dimora venne costruita alla fine del XIX secolo, momento storico in cui la Giamaica era ancora chiamata West Indies e faceva parte dell’allora Impero Britannico.

Devon House è oggi un sito di interesse nazionale: visitandola potrai ammirare un edificio dall’elegante tocco architettonico inglese, capace però di mescolarsi con elementi locali. Oltre a questo Devon House ospita molto di ciò che culturalmente, al giorno d’oggi, offre la Giamaica. Infine, la Devon House è spesso utilizzata per gli incontri ufficiali con personalità, soprattutto politiche, che si recano in visita in Giamaica. Non è raro, infatti, che la Famiglia Reale inglese venga accolta lì durante i viaggi ufficiali.

La storia di Devon House

La costruzione di questa splendida villa in stile georgiano è dovuta al desiderio del suo proprietario, un certo George Stiebel. Egli, nel 1881, vantava un primato davvero capace di segnare la storia della Giamaica come nazione coloniale. Fu, infatti, primo milionario nero della Giamaica. Era figio di un tedesco e di una donna giamaicana e fece fortuna grazie all’estrazione dell’oro in Venezuela. Rimase in questa nazione latino-americana per un po’ di tempo ma poi decise di tornare nella sua Kingston.

Fu quello il momento in cui chiese di far costruire Devon House. Questa casa rappresentava il culmine della sua ascesa sociale e la villa stessa divenne il simbolo del suo successo economico. Fu la dimostrazione che, dopo l’abolizione della schiavitù, chiunque poteva diventare ciò che più desiderava. Al giorno d’oggi, la villa è stata trasformata in museo e offre a chi la visita una finestra sul passato coloniale della Giamaica e sulla vita dell’élite giamaicana che, già all’epoca, esisteva.

Kingston: visitare la Devon House

Fonte: Getty Images

La fontana all’ingresso della Devon House

Come organizzare una visita a Devon House

Sei a Kingston per visitare il Museo di Bob Marley e vuoi aggiungere una gran bella esperienza alla tua giornata nella capitale giamaicana? Varca i cancelli di Devon House.

Tutta la proprietà in cui si trova Devon House è aperta al pubblico: la struttura è grande e gli orari per la visita possono differire tra le varie aree di visitare. La Villa, per esempio, è aperta dal lunedì al sabato ma i giardini sono visitabili anche la domenica. Per quanto riguarda gli orari, i visitatori sono ammessi dalle 9.30 alle 17, salvo la presenza di eventi speciali.

Per quanto riguarda il biglietto d’ingresso, occorre acquistarlo per avere la possibilità di visitare la Devon House stessa. Il costo per vedere la residenza varia: un ingresso per un adulto costa circa 13€ (2300 JMD). La zona esterna. dove ci sono i giardini e i locali, è ad accesso libero, fatta eccezione per la parte in cui c’è il parco-giochi per bambini. Entrare in quell’area costa circa una decina di euro.

Visitare la Villa Storica

La Devon House fu la vera e propria casa della Famiglia Stiebel, anche dopo che la morte di George. La visita guidata alla casa principale è il cuore di questa esperienza da fare in viaggio in Giamaica. I tour ti permetteranno di entrare a contatto con lo stile di vita di questa abbiente famiglia di colore.

L’arredamento che potrai vedere con i tuoi occhi è quello originale, in alcuni casi opportunamente restaurato e riportato allo splendore dei tempi in cui la Devon House venne inaugurata. Le stanze mostrano ancora lusso e ricchezza e regalano la sensazione di fare un viaggio nel tempo. La guida che ti accompagnerà di racconterà dei membri della famgilia Stiebel e di come George fece fortuna in Venezuela. Oltre a questo, ti racconterà dei rapporti con la gente più umile di Kingston e con i ricchi coloni inglesi. Il tour della villa dura circa 40 minuti.

I giardini della Devon House

Fonte: iStock

La Devon House vista dall’alto

I giardini della Devon House

La Giamaica è rinomata per la sua natura e i giardini della Devon House rendono onore alla fama dell’isola. Questi spazi verdi sono davvero molto grandi e presentano ancora la struttura voluta al tempo in cui la Devon House venne progettata. Lo stile coloniale britannico – benché Stiebel fosse giamaicano – si nota: la moda del tempo, soprattutto in fatto di architettura paesaggistica, si riflette nelle scelte di aiuole colorate, vivaci ma perfettamente ordinate, come vuole la tradizione inglese.

All’interno dei giardini, al giorno d’oggi, si può passeggiare e ci si può regalare alcuni splendidi momenti di relax in compagnia o in totale solitudine. I giardini sono adornati anche da splendide fontane.

Mangiare e bere alla Devon House

Su tutta la proprietà della Devon House sono presenti dei luoghi in cui è possibile mangiare e bere. Un posto molto gettonato è la Devon House Bakery, in cui si possono mangiare dei dolci davvero deliziosi. Non mancano le proposte per chi ama il salato, oppure predilige i gusti tipicamente giamaicani. Se sei in viaggio in Giamaica e senti un po’ di nostalgia della pizza, sappi che sul posto c’è anche la possibilità di mangiare italiano. Dato che questa dimora richiama i tempi in cui gli inglesi governavano l’isola, non può mancare una tea room in piena regola: assaggerai sandwich e scone?

Un gelato alla Devon House

Fonte: iStock

Un gelato alla Devon House: sarà davvero così buono?

Il miglior gelato di Kingston

La vera super star gastronomica della Devon House è molto celebre, anche tra i giamaicani stessi. Si tratta di una gelateria dal nome molto originale. Si chiama I-Scream e, ovviamente, gioca sull’assonanza con la parola inglese “ice-cream”. Mangiare un gelato alla Devon House è sicuramente una delle cose più popolari da fare in questo storico luogo di Kingston. Secondo una classifica stilata dal National Geographic, la gelateria della Devon House è al quarto posto nella lista dei 10 migliori posti in cui mangiare il gelato nel mondo. Sarà vero? Di certo non sarà un sacrificio provare qualche gusto per determinarne la qualità.

L’artigianato giamaicano

Un luogo che ha segnato profondamente la storia di Kingston non può garantire uno spazio anche al commercio dell’artigianato locale. La Devon House, infatti, potrebbe essere il luogo perfetto dove acquistare il souvenir del tuo viaggio in Giamaica. L’Artisan Village è una realtà preziosa perché rappresenta un’ottima vetrina per gli artigiani locali, oltre che raccontare, nel modo giusto, la grande capacità creativa dei giamaicani. Qui si possono trovare diversi tipi di articoli, dai cosmetici naturali, alle cose buone da mangiare (e che puoi portare con te in aereo) a creazioni in cotone, siano esse abiti oppure accessori variopinti da acquistare senza pensarci due minuti.

Artigianato Giamaicano alla Devon House

Fonte: iStock

Artigianato Giamaicano alla Devon House

La Spa della Devon House

Non ti bastano le spiagge di Negril o Montego Bay per rilassarti? Sappi che alla Devon House c’è anche una spa. È, in tutto e per tutto, nascosta vicino all’ingresso della proprietà ed è un luogo dove prendersi una pausa e rigenerarsi. Se hai in mente di aggiungere questo momento di relax alla tua visita alla Devon House, è consigliabile prenotare. La spa usa prodotti naturali realizzati in Giamaica e offre diversi tipi di trattamenti.

Il centro culturale della Devon House

Una proprietà che racconta il successo del primo uomo di colore in Giamaica non può non essere, anche al giorno d’oggi, un punto di riferimento per le tante storie di successo dell’isola. Oltre a questo, la Devon House rappresenta un vero e proprio palcoscenico per chi ha talento e lo vuole mostrare. Qui, infatti, troverai anche un centro culturale nel quale vengono organizzate mostre per promuovere artisti locali oppure eventi e conferenze per puntare i riflettori anche su altre forme di arte, come la scrittura, la musica e la danza. Il calendario degli eventi è solitamente pubblicato sul sito ufficiale della Devon House.

Un giorno speciale alla Devon House

Molte coppie in viaggio di nozze scelgono la bellezza delle spiagge della Giamaica per la loro luna di miele ed è facile capire il perché. La Devon House potrebbe essere un’ottima meta per un secondo servizio fotografico di nozze o, perché no, ripetere la cerimonia nuziale in stile caraibico.

La proprietà e i suoi giardini sono, infatti, a disposizione di chi li vuole affittare per il proprio giorno speciale o per uno shooting fotografico. Sul sito ufficiale della dimora sono promossi dei veri e propri pacchetti che comprendono già le ore di shooting e la scelta del fotografo. Oltre a questo, la Devon House è spesso la location per celebrare la voglia di passare la vita insieme.

Festeggiare è una vera e propria arte in Giamaica e la Devon House mette a disposizione i suoi spazi anche per altri tipi di momenti speciali, dai compleanni per bimbi, fino agli eventi aziendali. Non sarebbe male festeggiare in un luogo simile, dove è avvenuto qualcosa di storico come l’affermazione di un uomo e dove, ancora oggi, si riuniscono spesso i giamaicani per ricordarsi quanta forza abbia il loro popolo e la loro nazione.

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Cosa vedere a Mérida, in Messico, la perla dello Yucatán

Situata nel cuore dello Yucatán, in Messico, Mérida è un punto di partenza ideale per esplorare la storia millenaria della regione, le sue bellezze naturali e i tesori archeologici. Passeggiando per le sue strade, si respira un’atmosfera unica, fatta di colori, sapori e suoni che parlano di una cultura estremamente viva. Fondata dallo spagnolo Francisco de Montejo de León nel 1542, fu costruita sulle rovine dell’antica città maya di T’ho ed è soprannominata la “Ciudad Blanca” per via dei suoi edifici coloniali di pietra calcarea molto chiara. Oggi Mérida è una città moderna e cosmopolita, una meta molto gettonata dai turisti e obbligatoria per chi decide di trascorrere le vacanze in Messico.

Plaza Mayor, il cuore di Mérida

Il cuore pulsante di Mérida è senza dubbio la Plaza Mayor – chiamata anche Plaza de la Independencia o Plaza Grande –, il luogo dove tutto inizia. Questa piazza ospita diversi mercati di cibo e artigianato (al mercato di Lucas Galvez si trova davvero di tutto, tappa imperdibile per chi ama passeggiare tra i banchi alla scoperta dei prodotti tipici), oltre a diversi locali e ristoranti.

La piazza è circondata da alcuni degli edifici più importanti della città, tra cui la Cattedrale di San Ildefonso, la più antica dell’intero continente americano e la chiesa più grande dello Yucatán. La cattedrale, costruita nel XVI secolo con le pietre di antichi templi maya, è un’imponente testimonianza dell’epoca coloniale. All’interno, le sue volte maestose e le opere d’arte sacra offrono un momento di pace e riflessione, un rifugio dalla vivace attività della città.

Sul lato sud di Plaza Mayor si trova Casa Montejo, dalla tipica architettura coloniale spagnola in Messico. Costruito nel 1549 come casa di residenza della prestigiosa famiglia Montejo, l’edificio oggi ospita il Museo Casa Montejo, e una  collezione di mobili e arredi.

Dalla Plaza Grande, è possibile raggiungere il Palacio de Gobierno, altra tappa imperdibile della visita, costruito nel 1892 e decorato con 31 murales dell’artista Campeche Fernando Castro Pacheco che raccontano la storia della conquista spagnola e della cultura maya. Il bel palazzo è sede del Museo Fernando García Ponce, che raccoglie una ricca collezione di dipinti di importanti artisti messicani; ha un bellissimo cortile interno e un balcone con una bellissima vista sulla piazza.

Paseo de Montejo

Uno dei viali più iconici di Mérida è il Paseo de Montejo, una larga avenida fiancheggiata da eleganti ville coloniali, molte delle quali risalenti all’epoca d’oro del commercio della sisal, una fibra naturale che ha reso ricchi molti proprietari terrieri della regione. Percorrendo il Paseo de Montejo, pedonale, si viene trasportati indietro nel tempo, in un’epoca in cui Mérida era considerata una delle città più prospere del Messico. Lungo il Paseo, si trovano negozi di artigianato, boutique di design locale e caffetterie in grande stile.

I musei di Mérida

Per chi vuole davvero immergersi nella storia e nella cultura del popolo maya, una visita al Museo del Mundo Maya è imprescindibile. Questo museo moderno e interattivo offre una panoramica completa della civiltà che ha dominato la penisola dello Yucatán per secoli, con reperti che vanno dalle prime sculture alle ceramiche, passando per testimonianze della vita quotidiana e dei rituali religiosi.

Le sale del museo, tra i più importanti del Messico, sono disposte in modo da accompagnare il visitatore in un viaggio nel tempo, dalla preistoria fino all’arrivo dei conquistadores spagnoli. Il museo ospita anche mostre temporanee e attività culturali e live, quindi vale la pena consultare il calendario degli eventi per non perdere nulla di interessante durante la visita.

Tra i musei più importanti del Paese, nella bella sede del Palacio Arzobispal (Palazzo dell’Arcivescovado), c’è anche il Museo di Arte Contemporanea MACAY, che ospita collezioni e mostre permanenti e temporanee di arte moderna e contemporanea, tra cui le opere di Gabriel Ramirez Aznar, Fernando Castro Pacheco e Fernando García.

Ancora, il Museo di arte popolare (Museo Regional de Arte Popular) espone collezioni di tessuti e costumi, ceramiche, gioielli, giocattoli e strumenti musicali.

Le rovine di Uxmal: un patrimonio archeologico inestimabile

A meno di un’ora di auto da Mérida si trovano le spettacolari rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán. Rispetto a Chichén Itzá, Uxmal è meno frequentata dai turisti, il che la rende una meta ideale per chi cerca di esplorare la cultura maya in un’atmosfera più tranquilla ed estremamente suggestiva. La Piramide dell’Indovino è la struttura più imponente del sito, alta oltre 35 metri, e domina l’intero panorama. Salendo sulla sua sommità, si può ammirare una vista mozzafiato sulle pianure circostanti.

Oltre alla piramide, Uxmal offre anche altri edifici straordinari, come il Quadrilatero delle Monache e il Palazzo del Governatore, tutti decorati con intricate sculture e fregi che raccontano miti e leggende dell’antica cultura maya. Il sito è facilmente raggiungibile da Mérida in autobus, e la visita può essere organizzata in giornata.

Rovine di Uxmal

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Le Rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán

Cenote Xlacah

Non lontano da Mérida, nel sito archeologico di Dzibilchaltún, si trova invece il Cenote Xlacah, una delle tante piscine naturali della regione. I cenote sono grotte o doline riempite d’acqua, e molti di essi erano considerati sacri dai Maya. Xlacah è particolarmente interessante perché, oltre a essere un luogo ideale per una nuotata rinfrescante, si trova accanto a rovine maya che possono essere esplorate prima o dopo il bagno. Questo cenote è ideale per le famiglie che viaggiano con bambini, perché l’acqua è limpida e poco profonda in alcuni punti.

Info pratiche

Quando andare a Mérida

Il clima a Mérida è caldo durante tutto l’anno, ma i mesi migliori per una visita sono da novembre a marzo, quando le temperature sono più miti. Da giugno a ottobre le temperature sono più elevate e le piogge più frequenti. Inoltre, durante i mesi invernali, la città ospita diversi eventi culturali, tra cui spettacoli di danze tradizionali e concerti all’aperto.

Come arrivare

L’aeroporto internazionale di Mérida è ben collegato con le principali città messicane e americane, quindi raggiungibile anche dall’Italia con scalo. Solitamente questa è una tappa all’interno di un itinerario più lungo di visita alla regione, all’interno della quale ci si può muovere in autobus. Una volta in città, muoversi è altrettanto semplice: i taxi sono economici e diffusi, ma chi preferisce un’esperienza più sostenibile può optare per il noleggio di una bicicletta, visto che la città è particolarmente pianeggiante.

La cucina Yucateca

Un viaggio a Mérida passa anche dalla tavola e dai suoi sapori. La cochinita pibil, carne di maiale marinata con achiote e cotta lentamente in foglie di banano, è uno dei piatti più emblematici dello Yucatán. Altri piatti da non perdere includono i papadzules, tortillas ripiene di uova sode e ricoperte di salsa di semi di zucca, e i panuchos, tortillas fritte ripiene di fagioli neri e guarnite con carne, avocado e cipolle marinate. In città ci sono ristoranti e locali per ogni gusto e tasca; ma per un’esperienza più autentica vale la pena fermarsi a mangiare in uno dei mercati locali. Il Mercado Lucas de Gálvez è il luogo perfetto per scoprire la vera essenza della cucina yucateca, tra banchi di frutta esotica, spezie e specialità preparate al momento.

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Cosa mangiare a L’Avana? Questi piatti tipici di Cuba ti conquisteranno

La cucina cubana? Un tripudio di sapori, colori e abbondanza. Cuba è un territorio che tutti riconosceremmo a una prima occhiata, pur non essendoci mai stati: la sua è un’identità forte, in cui le influenze si sono mescolate nel corso dei secoli. La cultura spagnola, africana, statunitense, o ancora il retaggio caraibico, si uniscono in un mix di gusti che lasciano il palato soddisfatto. Molti gli ingredienti che vengono riproposti nei piatti tipici cubani, tra cui il riso, il mais, il pesce, la frutta tropicale, i legumi. Se hai in programma un viaggio a Cuba, ti raccontiamo cosa mangiare a L’Avana: un itinerario gastronomico fatto di spezie, di semplicità e talvolta, sì, persino di “domenica”.

Arroz con pollo

Sarebbe stato un errore non iniziare la nostra lista di piatti tipici cubani con il piatto che rappresenta la cultura gastronomica di L’Avana nel mondo, ovvero l’arroz con pollo. Questa specialità è unica per un motivo: non la mangerai mai simile in ogni posto. Ogni famiglia ha la sua “ricetta”, un po’ come avviene in Italia con i grandi classici: deriva dalla denominazione spagnola e ricorda vagamente la paella. Il riso viene condito solitamente con cipolla, aglio, pezzi di pollo e verdure, in base alla stagionalità.

Ropa Vieja

A L’Avana, la Capitale di Cuba, non puoi perderti assolutamente questa prelibatezza: piatto tipico che deriva dal riciclo, dai momenti difficili che il popolo cubano, nel corso della storia, si è ritrovato ad affrontare. “Panni vecchi” – Ropa Vieja – è quello che comunemente definiamo specialità identitaria: nata nel territorio, diffusa in ogni parte dell’America Latina, si compone dagli scarti di carne che in passato venivano insaporiti per mettere in tavola un piatto invitante. Accompagnato da riso bollito o platano fritto, oggi è realizzato con la carne da bollito e tanto – ma tanto! – peperoncino.

Moros y Cristianos

Questo piatto tipico di Cuba è conosciuto anche con un altro nome, ovvero Congrì, ma, stando agli esperti della gastronomia cubana, è un errore! Il riso moresco, in effetti, allude proprio al periodo della dominazione araba in Spagna: è un piatto che si prepara con riso a grani lunghi, fagioli neri, brodo dei fagioli, cipolla, aglio, peperoni e spezie, come origano e alloro. Accompagnato da pollo o carne di maiale, alla fine quel twist in più lo dà una salsa piccante, Mojo Picón, realizzata con peperoni rossi, cumino e aglio.

Ajiaco Criollo

Tra i piatti nazionali di Cuba, l’Ajiaco Criollo è nato proprio nelle zone rurali e racchiude in sé l’identità del popolo cubano e della cultura spagnola, con influenze africane. Nonostante sia una zuppa, quindi un cibo tipico invernale, in realtà è consumata in ogni momento dell’anno, proprio per la sua bontà: parliamo di una minestra con banane, mais, pollo, carne e patate. Ma sono solo alcuni degli ingredienti, perché vengono impiegati anche peperoni, zucca, carote, pomodoro. Non farti ingannare dalla lunga lista di ingredienti: è una vera tentazione.

Picadillo Habanero

Diffuso enormemente in Sud America, il Picadillo Habanero esprime particolarmente la cucina cubana attraverso dei sapori forti: ancora una volta è presente il riso bianco (o le patate al forno, a scelta), accompagnato stavolta dalla carne macinata di manzo e maiale, con peperoni rossi e verdi, cipolle, aglio, pomodoro, l’immancabile peperoncino e quel tocco di lime che fa la differenza.

Sandwich cubano

Infine, non possiamo non suggerirti uno street food cubano da mangiare per le strade de L’Avana durante la visita (magari da provare con un buon Cuba Libre al bar, invece): il sandwich cubano. Come tutti i piatti che abbiamo visto finora, parliamo di un prodotto sostanzioso, pensato per saziare: non a caso, è super farcito con arrosto di lonza, prosciutto cotto e formaggio, a cui si aggiunge della semplice senape e un po’ di cetriolo per un tocco di freschezza.

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I cenote più belli da vedere in Messico

Il Messico è un paese ricco di bellezze naturali da scoprire. Si può nuotare in pittoresche grotte sotterranee, fare snorkeling in acque cristalline, ed esplorare i cenote che sono alcuni dei luoghi più straordinari di questo antico paese. Che tu stia cercando l’avventura o hai semplicemente voglia di pace e tranquillità, queste meraviglie naturali sono la meta ideale.

Cosa sono i cenote

I cenote sono sistemi di grotte sotterranee che si trovano in Messico. Si formano quando l’altopiano calcareo che copre gran parte della penisola dello Yucatán in Messico viene invaso dall’acqua. L’acqua filtra attraverso piccole crepe e fessure nel calcare e, nel tempo, forma cavità che vengono riempite di acqua dolce. Queste riserve d’acqua sono spesso nascoste sotto uno spesso strato di calcare. Solo quando il soffitto di un cenote crolla, diventa visibile al mondo esterno.

I cenote sono affascinanti per la loro acqua cristallina e turchese che contrasta nettamente con la giungla circostante. Sono spesso circondati da una vegetazione lussureggiante e offrono uno sfondo pittoresco. Grazie alla loro posizione unica e all’acqua cristallina, hanno svolto un ruolo importante nella religione Maya e nella mitologia per secoli.

La mitologia dei cenote

I cenote erano luoghi sacri per i Maya ed erano considerati punti di accesso agli inferi. Eseguivano rituali e cerimonie nei cenote, facendo offerte e adorando i loro dei. Nei cenote venivano eseguiti anche sacrifici umani per placare gli dei e chiedere buoni raccolti e fertilità. Oggi non sono solo un importante sito del patrimonio culturale, ma anche una popolare destinazione turistica. I visitatori hanno l’opportunità di sperimentare l’impressionante mondo sottomarino dei cenote e nuotare o immergersi in acque cristalline. Offrono un’opportunità unica per scoprire la bellezza naturale del Messico, immergendosi nella ricca storia e nella cultura Maya. Di seguito alcuni dei migliori che vale la pena visitare.

cenote in Messico

Fonte: 123RF

Un cenote da vedere in Messico

Cenote Ik Kil

Il primo cenote della nostra lista è l’imponente Cenote Ik Kil che si trova vicino a Chichen Itza, una delle rovine Maya più famose del Messico. Noto per le sue acque turchesi e trasparenti e per le radici sospese che si estendono dal soffitto fino all’acqua, qui i visitatori possono nuotare, immergersi o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Dos Ojos

Cenote Dos Ojos, che significa “due occhi”, è un paradiso per gli speleologi subacquei. Costituito da due grandi grotte con splendide formazioni sottomarine e acque cristalline, questo cenote offre ai subacquei l’opportunità di esplorare l’affascinante mondo sottomarino e ammirare la bellezza delle stalattiti.

Cenote Dzitnup

Cenote Dzitnup, noto anche come Xkeken, è una gemma nascosta vicino alla città di Valladolid. La grotta è adornata da spettacolari stalattiti e offre ai visitatori un’esperienza di nuoto unica. Le acque turchesi e la luce naturale che filtra attraverso il soffitto della grotta creano un’atmosfera magica.

Cenote Ox Bel Ha

Una delle grotte sottomarine più lunghe del mondo, Cenote Ox Bel Ha è un sogno per i subacquei esperti. Con una lunghezza di oltre 270 chilometri, offre un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’avventura. Qui i subacquei possono esplorare l’affascinante mondo sottomarino e vivere emozionanti incontri con la fauna selvatica.

Cenote Siete Bocas

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Cenote Siete Bocas

Cenote Siete Bocas

Il Cenote Siete Bocas si trova nella città di Puerto Morelos, a breve distanza in auto da Cancun e dall’Iberostar Selection Cancún. I visitatori possono aspettarsi una grande e profonda fontana circondata da mangrovie e giungla. La caratteristica più notevole del cenote sono sette diverse aperture o “bocas”, attraverso le quali i raggi del sole colpiscono l’acqua. Ciò fa sì che le grotte siano illuminate dalla luce del sole, offrendo un’esperienza affascinante. Il Cenote Siete Bocas è un luogo popolare per lo snorkeling, le immersioni, il nuoto e il relax.

Cenote Samula

Il Cenote Samula è un altro cenote impressionante vicino a Valladolid. Offre un’esperienza unica in quanto è illuminato da un grande foro nel soffitto che invia un raggio di luce solare nell’acqua turchese. Qui i visitatori possono nuotare, scattare foto o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Xcacel

Situato vicino alla città di Tulum, il Cenote Xcacel è una riserva naturale con una bellissima spiaggia e un cenote impressionante. Qui i visitatori possono godersi la natura incontaminata, nuotare o fare snorkeling ed esplorare la diversità del mondo sottomarino. Il Cenote Xcacel è anche un importante luogo di riproduzione per le tartarughe marine.

Cenote Suytun

Il Cenote Suytun è noto per il suo scenario impressionante. Qui, c’è una piattaforma al centro della grotta da cui i visitatori possono ammirare l’acqua cristallina. Il cenote è anche noto per il suo “effetto specchio” in cui l’acqua si riflette come uno specchio perfetto, creando un’atmosfera magica.

Cenote Ik Kil

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Cenote Ik Kil in Messico

Cenote Calavera

Il Cenote Calavera, noto anche come “Tempio della Sventura“, è un cenote avventuroso situato vicino a Tulum. È costituito da tre buchi interconnessi che offrono ai visitatori un’esperienza unica. I più coraggiosi possono saltare dalle piattaforme e tuffarsi nell’acqua cristallina, mentre altri possono ammirare i dintorni dalle rocce circostanti.

Cenote Azul

Questo cenote mozzafiato si trova a breve e bellissima distanza in auto dal centro di Playa del Carmen e dal nostro resort JOIA Paraíso by Iberostar, ed è perfetto per una gita di un giorno. Cenote Azul è un grande cenote aperto con acqua cristallina. Qui, i visitatori possono nuotare, fare snorkeling ed esplorare le grotte e le scogliere che circondano il cenote. Inoltre, ci sono diverse piattaforme da cui è possibile saltare nel cenote per un’esperienza mozzafiato piena di adrenalina. Che tu voglia rinfrescarti in una giornata calda o aumentare la frequenza cardiaca, Cenote Azul offre un’esperienza indimenticabile!

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Cosa mangiare in Costa Rica: scopri le migliori ricette

Il cibo in Costa Rica è secondo solo alla bellezza del Paese. La cucina costaricana è molto diversa da quella di altri Paesi latinoamericani, in particolare da quella messicana, famosa per un grande uso di spezie piccanti. Quella del Costa Rica invece è conosciuta in particolare per l’uso di ingredienti freschi, come frutta e verdura, e risulta generalmente delicata e piacevole al palato.

Ingredienti freschi per una tradizione grastronomica davvero piacevole

La frutta esotica cresce spontaneamente nell’ambiente tropicale del Costa Rica, quindi c’è sempre qualcosa che rende il cibo unico e invitante. I pasti tipici del Paese contengono spesso sia riso che fagioli neri, o almeno uno o l’altro. Ecco quindi una lista di alcuni dei piatti più popolari in Costa Rica. Scegliere il migliore è davvero molto difficile perchè ognuna delle ricette che ti presentiamo e che sperimenterai durante un viaggio alla scoperta delle meraviglie di questo Paese, potrà risultare la tua preferita. A te la scelta!

Gallo Pinto – colazione tradizionale costaricana

Il Gallo Pinto è un piatto per la colazione a base di riso e fagioli che ha radici sia nella cultura costaricana che in quella nicaraguense e viene tipicamente chiamato “pinto” dalla gente del posto. Gli ingredienti principali del piatto (riso e fagioli) vengono mescolati insieme e abbinati ad altri ingredienti per dare un po’ di pepe, come peperoni rossi, coriandolo, cipolle e, soprattutto, la Salsa Lizano (talmente popolare che ormai si può acquistare su Amazon). Quando i fagioli e il riso vengono mescolati insieme, si creano delle variazioni di colore che fanno sembrare il riso macchiato. È da questo che il piatto ha preso il suo nome, perché gallo pinto significa “gallo macchiato”.

Casado

Il Casado è probabilmente la ricetta più tradizionale della cucina costaricana. Non si tratta di un piatto unico, ma di una ricetta composta da molti alimenti. In effetti, si potrebbe pensare che il casado sia un matrimonio tra i cibi che vengono serviti insieme, dato che matrimonio è proprio il senso della parola casado. Se si ordina un casado in un ristorante in Costa Rica, ci si può aspettare che venga servito un piatto contenente riso, fagioli, insalata, tortillas, platano maduro fritto e carne (manzo, maiale, pollo o pesce). La posizione all’interno del Paese determinerà quale carne o pesce ricevere o quelli tra cui poter scegliere. Il casado include in genere anche un succo di frutta fresco. Nella maggior parte dei casi i ristoranti hanno anche una bottiglia di salsa Chilero sul tavolo. Si tratta di una delle salse piccanti più popolari in Costa Rica. Anche l’ingrediente della salsa Chilero, che in passato difficile da trovare, ora è disponibile su Amazon.

CASADO COSTA RICA

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Prova il tradizionale Casado del Costa Rica, un matrimonio di sapori

Tamal costaricano avvolto in una foglia di banano

Il tamal costaricano non è paragonabile al tamale messicano. Anche se a prima vista i ripieni possono sembrare uguali, ci sono alcune enormi differenze nella preparazione. In primo luogo, i costaricani hanno l’abitudine di usare l’aglio, ma ci vanno molto, molto piano con le altre spezie. I tamal messicani vantano invece un sapore molto più piccante di quelli costaricani.
L’altra grande differenza sta nell’involucro: i tamal messicani sono avvolti in pula di mais; quelli costaricani sono avvolti in foglie di banano. I tamal possono costituire un pasto a sé stante, ma spesso vengono anche abbinati ai fagioli e serviti a colazione.

Sopa Negra

La Sopa Negra è una zuppa tradizionale molto ricca e appetitosa, sicuramente saziante. Questa zuppa è un’ottima opzione per i vegetariani e alcune ricette soddisfano altre restrizioni dietetiche, come quella senza glutine. Gli ingredienti principali sono fagioli neri, cipolla, peperoni, coriandolo, pomodori, uova sode o alla coque e spezie, oltre alla salsa Tabasco opzionale.

Olla de Carne

Lo stufato di manzo può essere considerato una zuppa? In Costa Rica, sì! La sostanziosa Olla de carne è uno dei piatti preferiti del fine settimana che troverai preparato in molte case del Paese in ogni mese dell’anno. Sebbene lo stufato possa essere paragonato a quelli tradizionali di altri Paesi, c’è, ovviamente, una serie di ingredienti che contribuiscono a renderlo unico nell’aspetto e nel gusto. Come abbiamo già visto, il Costa Rica è una mecca per gli ingredienti freschi, che vengono sfruttati per la ricetta dell’Olla de carne. Questi ingredienti includono manioca, carote, mais, piantaggine e radice di taro. Combinato con altre verdure, questo stufato è ricco di sapori. È probabile che non ci sia spazio per i contorni, ma l’Olla de carne viene spesso servita con riso e fagioli.

Chifrijo

Se sei alla ricerca di un ottimo pasto o di uno spuntino, il Chifrijo è quello che fa per te. Viene servito in occasione di eventi locali e mercati contadini, oltre che nei ristoranti. Il nome è una combinazione dei due ingredienti principali: chicharrones e frijoles.
I chicharrone sono cotenne di maiale fritte, mentre i frijole sono i fagioli (scommetto che non ti sorpreden più vedere i fagioli nella lista degli ingredienti). Il piatto è un incredibile insieme di alimenti che viene servito con tortilla chips fritte, tortillas di mais o pane. Gli ingredienti a strati comprendono i due principali, il riso e i pomodori o il pico de gallo.

Chifrijo Costa Rica

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Il Chifrijo, tutto da provare

Patacones con avocado e salsa di fagioli neri

I patacone sono una delizia fritta. Vengono serviti principalmente come spuntino e consistono essenzialmente nell’appiattire delle banane e friggerle due volte. Vengono rifiniti con un po’ di sale marino e serviti con pico de gallo o purè di fagioli neri  e sono in genere considerati un ottimo antipasto.

Arroz con Leche

Il modo più semplice per descrivere l’Arroz con leche è dire che si tratta di riso mescolato al latte. Ma il sapore è molto più complicato e delizioso di quanto possa sembrare. La ricetta prevede anche l’aggiunta di zucchero, sale, scorza di limone e bastoncini di cannella: è un dolce davvero delizioso.

Flan al caramello

Ancora un dessert: il Flan è un dolce che mescola latte, vaniglia, zucchero e uova, ottenendo una deliziosa crema! Pur essendo cotto in una padella rivestita di caramello, viene raffreddato prima di essere servito. Si ritiene comunemente che provenga dai Romani e che la ricetta di oggi sia una variante dell’originale, che prevedeva l’uso del miele al posto dello zucchero.

Flan al caramello

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Per chiudere un pasto in dolcezza, ordina un Flan al caramello

Spero che questo ti aiuti a scegliere cosa ordinare durante un viaggio in Costa Rica e che tu possa provare ognuno di questi piatti almeno una volta nella vita. Qualunque sia la tua scelta, non te ne pentirai sicuramente!

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Cosa vedere nel quartiere Trenchtown di Kingston

Impossibile resistere al richiamo della Giamaica e ancor di più a quello di Kingston, città particolarmente apprezzata dai turisti per la vivacità e la cultura local. Se stai pianificando le tue prossime vacanze qui, devi sapere che c’è una chicca che non puoi perderti: si tratta di Trenchtown, il quartiere tra i più caratteristici della capitale giamaicana.

Storia del quartiere Trenchtown

Trenchtown prende il nome da James Trench, un immigrato di origine irlandese che ha scelto queste terre per pascolare il bestiame per poi lasciare la zona nel XIX secolo. Negli anni trenta era una vera e propria area residenziale a due passi da una baraccopoli abusiva; a causa di un uragano nel 1951 che ha distrutto gran parte delle abitazioni, molti local e contadini provenienti dalle aree più colpite si sono rifugiati qui trovando una nuova casa.

Le nuove abitazioni hanno una struttura a un unico piano o due piani, sono realizzate in cemento armato e spesso godono di un cortile centrale con una cucina: una tradizione ancora in voga sinonimo di convivialità. Negli anni ’70, però, questo luogo ha iniziato a muoversi attorno al crimine ottenendo l’etichetta di quartiere pericoloso soprattutto per movimenti politici molto attivi che creano innumerevoli tensioni. Ancora oggi, il Trenchtown dominato dal PNP entra in conflitto con il Rma sotto il dominio del JLP.

Perché nonostante questa tensione oggettiva e ancora oggi presente molti vogliono visitarlo? Si tratta del quartiere natale di Bob Marley, icona della musica reggae alternativa che ancora oggi fa ballare le generazioni.

Sulle orme di Bob Marley a  Trenchtown

Come accennato, questo è stato il quartiere d’origine di Bob Marley e proprio qui è possibile entrare nella zona delle case popolari dove viveva e raggiungere la camera da letto in cui creava e dormiva. Qui è custodita la sua prima chitarra e addirittura i resti del furgone Volkswagen iconico a cui l’autore è spesso associato. La zona riconosciuta come patrimonio nazionale dal 2007 ospita il Trench Town Culture Yard Museum dove non mancano mai percorsi espositivi.

Trenchtown Culture Yard

Tra i luoghi più rilevanti c’è il Culture Yard, un vero e proprio museo vivente della cultura reggae e del movimento Rastafari. Proprio qui, il celebre Bob Marley ha trascorso gran parte della sua vita e della sua carriera artistica. Ti basti sapere che la casa in cui ha vissuto è stata trasformata in un museo con tantissimi cimeli che lo riguardano.

Non lontano ti consiglio di raggiungere statua di Bob Marley, in cui è rappresentato con la chitarra: è il perfetto “Instagram spot” dove scattarti un selfie. Accanto compare poi un’opera di street art, un murales che ricopre le pareti circostanti e racconta la storia del reggae con Marley e altri suoi colleghi. Se sei un fan riconoscerai nel nome Trench Town Rock quello di una celebre hit ma prende il nome da una zona del quartiere in cui resilienza e speranza vanno a braccetto ancora oggi. Un vero tempio per gli appassionati della musica: chi organizza un viaggio nella terra di Bob Marley non può certo perdere una tappa qui, dove tutto è iniziato.

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Spanish Town, l’ex Capitale della Giamaica da scoprire: cosa vedere

Durante un viaggio in Giamaica, non puoi non inserire nel tuo itinerario una visita all’ex Capitale, Spanish Town (nota con il nome di Santiago de la Vega), dove puoi vedere gli archivi nazionali e la più antica Chiesa Anglicana al mondo, fatta eccezione per il Regno Unito. La prima città colonizzata dell’isola è, di fatto, un pezzo di storia importante del Paese: ti raccontiamo cosa vedere.

Spanish Town, l’ex Capitale della Giamaica

Oggi la Capitale della Giamaica è Kingston, ma un tempo era Spanish Town, o, per meglio dire, Santiago de la Vega. Tanti i motivi per cui la città è stata abbandonata, come i costanti fenomeni sismici, ma nel corso del tempo è stata rivalutata in ambito turistico, grazie alla presenza di nuove attività commerciali, legate in particolar modo ai prodotti tipici. Come arrivare a Spanish Town? Vicinissima alla Capitale, Kingston – ci vogliono appena 16 km – è il modo migliore per fare un tuffo indietro nel tempo, scoprendo le radici e la cultura giamaicana.

Cosa vedere a Spanish Town

Nonostante la decadenza, Spanish Town non ha mai perso né la sua identità né il suo fascino, soprattutto perché dispone tutt’oggi di un ricco patrimonio. Fondata nel 1534 dagli spagnoli, è poi stata conquistata dagli inglesi nel 1655, ed è il motivo per cui qui si trova la più antica Chiesa Anglicana al di fuori del Regno Unito. Ciononostante, l’influenza spagnola è tutt’oggi molto forte, e si può ammirare nell’architettura della piazza principale, fiancheggiata dal Rodney Memorial, dalla House of Assembly, dalla Court House e dalla King’s House.

Il consiglio che diamo è di visitarla con una guida locale esperta, così da apprezzarne al meglio la bellezza e la storia, tenendo presente che, purtroppo, i fasti di Spanish Town sono alle spalle. Monumenti e attrazioni ti attendono, dal famoso Ponte di Ferro Vecchio, realizzato da Thomas Wilson più di 200 anni fa, nel 1801, fino al Rodney Memorial, monumento scultoreo commissionato nel 1783 da John Bacon.

Una delle attrazioni da non perdere è l’Old King’s House: questa dimora è stata testimone di alcune pagine importanti della storia della Giamaica, sia in epoca coloniale quanto post-coloniale. Un edificio maestoso che, però, è andato distrutto in un incendio nel 1925: sono rimasti unicamente la stalla, che ospita il People’s Museum of Craft and Technology, e la facciata orientale dell’edificio, che purtroppo è in rovina.

Tra le altre attrazioni da non perdere citiamo l’House of Assembly, edificio storico che risale al 1762 e che oggi è la sede della Parrocchia Santa Caterina del Consiglio, il carcere di Santa Caterina District e il Cenotafio, monumento eretto in memoria di tutti i soldati giamaicani che sono morti in battaglia durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Vale la pena menzionare la Cattedrale, che è stata originariamente costruita dagli spagnoli, tra i primi edifici ecclesiastici fondati nel Nuovo Mondo, e che è stata distrutta durante la presa di potere degli inglesi, per poi essere ricostruita agli inizi del XVIII secolo: dalle fondamenta della vecchia cappella spagnola è nata la Chiesa Anglicana, un edificio che è stato rinnovato e ampliato.

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Vulcano Poas, tra i più grandi crateri attivi al mondo: cosa vedere

Il suo colore, per un attimo, potrebbe trarre in inganno: eppure, siamo di fronte a uno dei crateri più attivi al mondo. Il Vulcano Poas, che si trova poco distante da San José, la Capitale della Costa Rica, è tra i siti naturalistici più belli al mondo, da vedere assolutamente se stai programmando un viaggio proprio qui. Aperto tutti i giorni, il tuo itinerario può includere anche sentieri escursionistici e non solo: ti sveliamo tutto.

Come visitare il Vulcano Poas

Non mancano naturalmente i tour da prenotare (con largo anticipo) che ti portano alla scoperta delle bellezze del Vulcano Poas a San José in Costa Rica: passeggiare in un cratere vulcanico? Sì, è possibile, e questo è profondo ben 300 metri. Si trova esattamente a 2.708 metri di altitudine, e dal 1989 sono in aumento le emissioni di gas e la zona è interessata dal fenomeno delle piogge acide. Ben due i crateri che si trovano sulla cima: quello principale è di 1.5 km di diametro e 300 metri di profondità, mentre il secondo è conosciuto con il nome di Laguna Botos, ed è di acqua fredda.

Non è un territorio ovviamente inesplorato, ma ben servito: aperto, come dicevamo, tutti i giorni dalle 8 fino alle 3:30 del pomeriggio, sono presenti tutti i servizi indispensabili, tra cui un ufficio informazioni, un negozio di souvenir, acqua potabile, bar. E, ovviamente, belvedere naturali che ti attendono per mostrarti la potenza della natura.

Cosa vedere al Vulcano Poas: i nostri consigli 

Il Poas è tra i Parchi Nazionali più amati e visitati della Costa Rica. A 65 km dalla Capitale, il Vulcano è una delle attrazioni naturalistiche da non perdere, che ha una lunga storia di eruzioni alle spalle (e risale a ben undici milioni di anni fa). Questa tappa escursionistica è incredibilmente bella, ma va programmata con attenzione: organizzati durante la stagione secca, quindi da gennaio ad aprile, e prevedi di rimanere per non più di 20 minuti, poiché le esalazioni non consentono una visita prolungata.

L’ora migliore per vedere il Vulcano Poas è al mattino, nelle ore meno nebbiose in ogni caso: con un pizzico di fortuna, tempo permettendo, potresti persino scorgere ambedue i mari che bagnano la Costa Rica, ovvero il Mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico. Il sentiero che parte dal cratere principale porta alla Laguna Botos, che si caratterizza per le sue acque cangianti: un mix di verde e blu che lascia senza fiato. Il percorso dura circa 10 minuti (è anche il tempo “massimo” in cui è consigliabile rimanere nel punto panoramico del cratere attivo) e le guide accompagnano i gruppi.

Vale la pena di ritagliarti del tempo anche per visitare i dintorni del vulcano: circondato dalle foreste, diverse sono le specie di animali che abitano nella natura, tra cui scoiattoli, marmotte, rane e uccelli (ben 79 specie, alcune molto rare). Sconsigliata la visita durante il weekend, quando è affollato da turisti: questo luogo merita di essere scoperto con un po’ di tranquillità. Naturalmente, in base all’attività del vulcano, può essere chiuso in qualsiasi momento: questa è, del resto, tutta la potenza e la meraviglia della natura.

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Bob Marley Museum a Kingston: il santuario della musica reggae in Giamaica

Fare un viaggio in Giamaica significa potersi tuffare in un mare incredibile, ammirare meraviglie naturali degne di un paradiso e godere anche di luoghi diventati ormai dei veri e propri santuari, eletti a tale carica dagli amanti della musica in generale. Se, infatti, per gli appassionati di musica reggae è quasi obbligatorio andare una volta nella vita a visitare il Bob Marley Museum di Kingston, per tutti gli altri amanti delle 7 note è un ottimo modo per rendere omaggio a chi – che piaccia o meno – abbia fatto la differenza.

Un viaggio in Giamaica porta spesso la voglia di stare in spiaggia e non c’è nulla di male in tutto questo. “Sacrificare” un giorno per ammirare il Bob Marley Museum regala un’esperienza altrettanto densa, positiva e capace di generare grandi ricordi.

Dove si trova il Bob Marley Museum in Giamaica

Kingston è la capitale della Giamaica ed è una città che, talvolta, può essere anche socialmente problematica. Lo sapeva bene Bob Marley, dato che viveva proprio lì, al nr.56 di Hope Road. A quell’indirizzo, infatti, si trova quella che fu la sua abitazione dal 1975 al 1981, anno della sua morte. Dal 1970 era usata dal gruppo di Bob Marley – The Wailers – come sede della loro casa discografica. Il musicista giamaicano la acquistò anni più tardi per continuare a mantenerla sede della propria attività lavorativa ma facendola diventare anche una residenza.

Appartiene ancora oggi alla famiglia Marley: fu, infatti, la vedova di Bob – Rita – a volerla trasformare in un museo, poco dopo la morte del marito. La casa al 56 di Hope Road a Kingston fu il luogo in cui alcune persone cercarono di assassinare Bob Marley. Oltre a questo, l’indirizzo è diventato il titolo di una canzone del gruppo americano Sugar Ray, pubblicata nel 2003.

Per la Giamaica, il Bob Marley Museum è molto più di un’attrazione turistica. È un simbolo che racconta quanto sia importante la capacità di unire le persone nel nome della musica. Come ben raccontato nel recente film (One Love), splendida biopic alla sceneggiatura della quale ha partecipato anche la famiglia Marley stessa, Bob ha usato la sua arte per combattere l’oppressione e promuovere la giustizia sociale. La sua musica, intrisa di messaggi di resistenza e speranza, continua a ispirare generazioni in tutto il mondo.

Organizzare la visita al Bob Marley Museum a Kingston in Giamaica

Fonte: Gerry Images

Bob Marley Museum: un luogo per chi ama la musica

Come organizzare una visita al Bob Marley Museum

Questo importante luogo di riferimento per la musica reggae si può visitare solamente prenotando un tour, tra quelli proposti direttamente dalla fondazione che lo gestisce. Il tour più semplice, che prevede la visita alla casa e tutte le spiegazioni possibili sul luogo e sulla vita di Bob Marley, costa 25$ per un adulto e 12$ per bimbi e ragazzi, dai 4 ai 12 anni. Sopra quell’età, i ragazzi pagano come un adulto e sotto i bimbi sotto i 4 anni entrano gratuitamente.

Perché il Bob Marley Museum di Kingston si visita con la guida e un tour prefissato? Semplice: la casa è piena di oggetti e memorabilia appartenuti a Bob e alla sua famiglia. È praticamente stata lasciata così com’era, nel momento il cui il musicista è morto. Al suo interno c’è davvero molto della vita di tutta la famiglia Marley, così come di tutti i loro collaboratori professionali e amici di ogni genere.  Oltre a questo, all’interno della casa c’è ancora molta attrezzatura tecnica legata alla produzione stessa della musica.

Sono previsti anche dei tour che offrono anche la sola esperienza dentro gli studi musicali, che si trovano a circa un quarto d’ora d’auto dal Bob Marley Museum, sempre a Kingston. La fondazione che gestisce il Bob Marley Museum offre anche una proposta di visita combinata, che porterà i visitatori sia nella casa che negli studi di registrazione, chiamati Tuff Gong. Un’occasione davvero grande per chi ama la musica di ogni genere. Quest’ultimo tipo di tour dura un’ora e mezza e costa 40$ per un adulto (il prezzo per bimbi e ragazzi è di 24$).

I biglietti si possono comprare online ed è meglio prenotare in anticipo la propria visita. Molti tour operator locali, ai quali si affidano anche i principali resort presenti sull’isola, organizzano tour sicuri e ben strutturati che portano i turisti a Kingston, dalle principali località della costa come Montego Bay o Negril, luoghi che spesso sono la base perfetta per chi sceglie di trascorrere una vacanza in Giamaica.

La durata di un viaggio verso Kingston, da queste località, si aggira attorno intorno alle 4 ore di bus. Molti di questi tour prevedono un solo costo che comprende bus di andata e ritorno, visita guidata al museo e pranzo alla caffetteria del museo. Si tratta di soluzioni molto pratiche e decisamente molto sicure per tutti i tipi di viaggiatori.

La statua di Bob Marley a Kingston, Giamaica

Fonte: Getty Images

La statua di Bob Marley a Kingston, Giamaica

One Love Café: un’occasione ghiotta per conoscere la Giamaica

Parlando di Bob Marley non si può non citare il rastafarianesimo, la religione di ispirazione cristiano-copta etiope, che è stata alla base della vita del cantante, fin dai primi incontri con sua moglie Rita, quando erano poco più che due ragazzini dei sobborghi di Kingston. Chi segue questa religione abbraccia un vero e proprio stile di vita che si riflette in molti ambiti, uno dei quali è la cucina. Visitare il Bob Marley Museum a Kingston offre anche la possibilità di incontrare questo lato della Giamaica.

La caffetteria del museo, infatti, è un luogo perfetto per conoscere alcuni piatti tipici e per comprendere un po’ di più l’aspetto gastronomico del rastafarianesimo. Il luogo in questione si chiama – guarda caso – One Love Café e accoglie i visitatori che esplorano questo museo di Kingston, dal lunedì al sabato, dal mattino fino alle 16.30.

Gli eventi del Bob Marley Museum a Kingston

Un luogo come questo museo non può essere anche un collettore di eventi significativi e culturalmente molto importanti. L’area, infatti, prevede anche una zona per concerti intimi e contenuti e sono molto i musicisti, di ogni nazionalità, che cercano di ottenere la possibilità di un concerto in quel luogo così potente e ancora carico di ispirazione. Assistere a un concerto presso il Bob Marley Museum di Kingston è un qualcosa che vale il viaggio in Giamaica.

Gli eventi organizzati al Bob Marley Museum si tengono in giardino, dove si trova una statua in bronzo di Bob Marley, realizzata da Alvin Marriott per rendere omaggio alla memoria del musicista giamaicano.