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I 7 migliori comprensori sciistici più grandi d’Italia

L’Italia è una delle destinazioni più apprezzate per gli amanti degli sport invernali. Le sue montagne offrono una vasta gamma di opzioni per praticare sci e snowboard, con comprensori sciistici che spaziano dalle Dolomiti alle Alpi, fino alle montagne bresciane.

Ogni anno, i turisti si affollano sulle piste italiane, non solo per la qualità della neve, ma anche per i panorami mozzafiato e le strutture moderne. Se state cercando un’esperienza sciistica completa, ecco una panoramica dei sette comprensori sciistici più grandi d’Italia, con informazioni sui prezzi degli skipass e le offerte speciali per famiglie e ragazzi.

Dolomiti Superski

Uno dei comprensori più estesi e rinomati d’Italia, Dolomiti Superski si estende su ben 500 km di piste interconnesse, distribuite tra alcune delle località più famose delle Dolomiti. Tra le località principali di questo comprensorio ci sono Val Gardena, Alta Badia, Canazei, Arabba e Malga Ciapela. Ogni area offre piste per ogni livello di difficoltà, dalla più facile alla più impegnativa, e impianti di risalita moderni e veloci.

Il panorama sulle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è uno dei punti di forza di questo comprensorio, con viste spettacolari sulle vette innevate.

Lo skipass giornaliero per l’alta stagione ha un costo che parte da 75,00 euro, ma ogni skiarea offre offerte speciali, riduzioni per famiglie e vantaggi per i giovani, il che rende Dolomiti Superski ideale per una vacanza sciistica in famiglia.

Sestriere e la Vialattea

Sestriere, uno dei nomi più iconici delle Alpi italiane, fa parte del comprensorio sciistico della Vialattea, che comprende anche Sauze d’Oulx, Claviere, San Sicario, Cesana Torinese e la stazione sciistica francese di Montgenèvre. Fondato negli anni ’30 dalla famiglia Agnelli, Sestriere è stato uno dei primi luoghi ad ospitare impianti sciistici moderni in Italia.

Il comprensorio della Vialattea offre più di 400 km di piste e una varietà di impianti di risalita di alta qualità, in grado di soddisfare sciatori e snowboarder di ogni livello. Le piste sono ben curate e ben collegate tra loro, garantendo un’esperienza sciistica fluida e divertente.

Vialattea

Fonte: iStock

Impianti di risalita nel comprensorio sciistico Vialattea

Lo skipass giornaliero ha un costo che parte da 37,00 euro per la stagione 2024-2025. La Vialattea è un comprensorio che merita una visita anche per chi cerca una meta storica, ma con strutture moderne.

Skirama Dolomiti Adamello Brenta

Skirama Dolomiti Adamello Brenta è un comprensorio che unisce 8 rinomate stazioni sciistiche del Trentino, tra cui Madonna di Campiglio, Marilleva, Peio, Fai della Paganella e Pinzolo. Grazie a una rete di piste servite da impianti di risalita moderni e dotate di sistemi di innevamento artificiale, Skirama Dolomiti è ideale per chi cerca neve garantita e un’offerta variegata per tutti i livelli di abilità.

Il comprensorio si distingue per la qualità delle sue piste e per il panorama incredibile che offre, con viste spettacolari sul Gruppo di Brenta e sulle Dolomiti di Adamello e Presanella.

L’offerta sciistica è vasta e ben distribuita tra le diverse stazioni, con piste facili per i principianti e più difficili per gli esperti. Il costo dello skipass giornaliero in alta stagione è di circa 80,00 euro, ma sono previste tariffe ridotte per famiglie e giovani.

Cervinia-Valtournenche-Zermatt

Il comprensorio sciistico di Cervinia-Valtournenche offre una delle esperienze più emozionanti per gli sciatori grazie alla sua posizione ai piedi del Cervino. Le località di Cervinia e Valtournenche sono collegate tra loro da circa 150 km di piste, mentre il comprensorio si estende anche oltre confine, fino alla località svizzera di Zermatt, creando una delle reti sciistiche internazionali più affascinanti.

Il panorama che si gode sciando sulle piste è davvero unico, con le spettacolari valli e vette alpine che dominano l’intero comprensorio. Il comprensorio, infatti, si estende dai 3.883 m del Piccolo Cervino fino ai 1.524 m di Valtournenche. Lo skipass giornaliero per l’area Cervinia-Valtournenche ha un costo di 41,00 euro, mentre per accedere all’intero comprensorio internazionale che include Zermatt, il costo è di 57,00 euro. Un’esperienza da non perdere per chi ama lo sci senza confini.

Monterosa Ski

Il comprensorio di Monterosa Ski si estende su tre valli collegate tra loro: la Valle d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valsesia. Le località principali sono Alagna, Champoluc e Gressoney, che offrono circa 180 km di piste per sciatori di ogni livello. Uno dei punti di forza di Monterosa Ski è il panorama mozzafiato sul Monte Rosa, la seconda montagna più alta d’Europa, che regala scenari straordinari.

Monterosa Ski

Fonte: iStock

Sguardo sulle piste innevate al Monterosa Ski

Le piste sono ben curate e offrono sfide per sciatori esperti e ampie zone per i principianti. Inoltre, Monterosa Ski è noto per l’ottima qualità della neve, che viene mantenuta grazie a sistemi di innevamento artificiale. Il costo dello skipass parte da 49,00 euro, ma sono disponibili anche pacchetti e offerte speciali per famiglie e gruppi.

La Thuile – La Rosière

La Thuile è un noto comprensorio sciistico situato al confine tra l’Italia e la Francia, che si unisce alla località francese di La Rosière per formare un’unica grande area sciistica. Il comprensorio si estende per 160 km di piste, con ampi scenari di alta montagna e una splendida vista sul Massiccio del Monte Bianco.

Grazie alla sua posizione, La Thuile e La Rosière offrono un’esperienza sciistica unica, con la possibilità di sciare in due paesi diversi con un solo skipass. Il comprensorio è noto per le sue piste larghe e non troppo affollate, ideali per chi cerca tranquillità e natura. Il costo dello skipass giornaliero è di 56,00 euro, con sconti disponibili per famiglie e periodi di bassa stagione.

Adamello Ski

Adamello Ski è un comprensorio che si estende tra le località di Temù e Ponte di Legno, con uno dei panorami più spettacolari delle Alpi. Le sue piste sono particolarmente impegnative, con un livello medio-alto che si adatta a sciatori esperti. Il comprensorio raggiunge i 3.000 m di altitudine al Ghiacciaio Presena, garantendo neve di qualità anche nei mesi più caldi grazie ai moderni impianti di innevamento artificiale.

Il Passo del Tonale, collegato al Ghiacciaio Presena, è una delle zone più affascinanti, con paesaggi spettacolari e una vasta scelta di piste da sci. Il prezzo dello skipass parte da circa 40,00 euro, con tariffe scontate per famiglie e gruppi.

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Dove sciare in Piemonte

Il Piemonte è la meta ideale per una vacanza sulla neve e per tutti gli appassionati di sport invernali. Il nome stesso della regione alpina evoca la presenza scenografica delle montagne, che si scorgono e caratterizzano il panorama persino dal centro di Torino, offrendo uno spettacolo incantevole alle spalle della Mole Antonelliana, specialmente nelle giornate terse e con le innevate. Durante l’inverno l’intero arco alpino, che abbraccia il Piemonte su ben tre lati, si trasforma quasi in una distesa ininterrotta di neve e diventa possibile per gli appassionati sciare per giorni in luoghi sempre diversi, anche grazie al fatto che i diversi comprensori sciistici della regione sono collegati tra loro.

Infatti, in tutto il Piemonte, sono numerose le località sciistiche che offrono sia la possibilità di immergersi in un paesaggio naturale mozzafiato che quella di utilizzare impianti funzionali e di alto livello, adatti a ogni esigenza o categoria. Le diverse stazioni sciistiche presenti nella regione, dalle Alpi Marittime a sud fino al gruppo del Monte Rosa e al confine con la Svizzera e con la Francia, consentono a ciascuno di trovare la propria dimensione ideale, che si tratti di piste di discesa o di fondo, di un grande impianto all’avanguardia o di una piccola stazione sciistica a gestione familiare, dalle piste per gli sciatori più esperti a quelle dove anche i principianti e i bambini possono iniziare ad accostarsi a questo sport.

Per non perdersi in questa vastissima offerta, ecco una guida alle località sciistiche del Piemonte, per un fine settimana sulla neve o per una vacanza invernale.

Comprensorio sciistico della Via Lattea

La Via Lattea è uno dei comprensori sciistici più grandi d’Italia e comprende località di primissimo livello come Sestriere, Sauze d’Oulx, Oulx, Cesana, Pragelato, Claviere, Sansicario oltre alla francese Montgenevre, appena oltre il confine. Il comprensorio, situato a meno di 80 chilometri da Torino, ha un nome che evoca direttamente il candore della neve e uno slogan che non lascia spazio a molte interpretazioni: “Sciare senza confini”. Non sono parole eccessive se si pensa che gli impianti contano complessivamente oltre 200 piste e coprono circa 400 chilometri totali, superando effettivamente il confine nazionale.

Gran parte delle piste è classificata come rossa, adatta pertanto a sciatori di livello intermedio, ma il comprensorio offre anche molte piste nere e sfide interessanti per gli sciatori più esperti, in particolare presso l’impianto di Sestriere. I paesaggi sono mozzafiato e molto diversificati tra loro ed è possibile anche sciare fuoripista, con percorsi nel bosco. Il fascino di questi impianti è dovuto anche al fatto che sono stati teatro delle Olimpiadi Invernali di Torino 2005, oltre a molte altre competizioni nazionali e internazionali.

L’ingresso agli impianti, aperti dal 6 dicembre 2024 al 13 aprile 2025, è uguale in tutto il comprensorio della Via Lattea. Il prezzo del giornaliero parte da 50 euro (+3.50 euro di assicurazione) in bassa stagione e da 54 euro in alta stagione, il pomeridiano, valido dalle 13:00, da 37 euro in bassa stagione e da 41 euro in bassa stagione (+3.50 euro di assicurazione). Sono disponibili anche abbonamenti per più giorni, acquistabili dal sito ufficiale.

Impianto di Sauze d’Oulx

Facilmente raggiungibile sia da Torino che da Milano, Sauze d’Oulx è una sorta di privilegiata porta d’accesso all’intero comprensorio sciistico della Via Lattea ed è particolarmente famosa per le sue piste in mezzo ai boschi e alcuni splendidi rifugi dove riprendere le forze, magari rifocillandosi con qualche sostanzioso piatto tradizionale. Non ultimo, il paese offre una movimentata vita notturna, se le energie non sono ancora esaurite dopo una giornata sulla neve!

Impianto di Sestriere

Probabilmente la località sciistica più famosa del Piemonte, l’impianto di Sestriere è teatro di numerose competizioni a carattere internazionale, come la Coppa del Mondo di Sci Alpino, e offre agli appassionati ben 400 chilometri di piste. Tra le sue attrattive imperdibili, insieme alle 5 piste nere che coprono un percorso di venti chilometri, spicca certamente la pista Kandahar Banchetta, che con i suoi 900 metri di dislivello e lunga 3 chilometri è stata la sede della discesa libera maschile alle Olimpiadi del 2006.

Impianto sciistico Sestriere

Fonte: iStock

L’impianto sciistico di Sestriere

Impianto di Cesana Torinese

Al centro della Via Lattea e ottimamente collegata a tutti gli altri impianti del comprensorio stesso tramite telecabine e seggiovie, Cesana Torinese è una meta ideale veramente per tutti gli sciatori (comprende infatti piste blu, rosse e nere). La pista Pariol Cesana è sede di campionati mondiali ed è stata sede di alcune gare delle Olimpiadi del 2005. Se qualcuno desiderasse per un momento un diversivo rispetto allo sci, qui è possibile percorrere il ponte Tibetano, sospeso a 30 metri da terra su un canyon alla confluenza tra la Piccola Dora e il rio Gimont.

Impianto di Monginevro

Situata a due passi dall’Italia, Monginevro unisce il fascino del piccolo paese di montagna alle opportunità offerte dalla grande stazione sciistica internazionale che offre più di 400 chilometri di percorsi sciabili collegati fino a Sestriere. Questa è la parte francese della Via Lattea, dove le piste si trovano a un’altitudine di 2700 metri.

Impianti di Bardonecchia

Bardonecchia si trova nell’alta val di Susa, a circa un’ora di treno da Torino, ed è una meta relativamente poco turistica, ma perfetta per tutti gli amanti della neve e dello sci. Situata a un’altitudine di 1312 metri, Bardonecchia offre 100 chilometri di piste: nel comprensorio sciistico di Colomion-Les Arnauds e in quello del Melezet troverete ampi tracciati nel bosco, con percorsi che partono dai 1330 metri di Campo Smith e arrivano ai 2400 metri di quota dei plateau del Vallon Cros per sciare backcountry. Se invece siete alla ricerca di panorami mozzafiato e avventure ricche di adrenalina, a 5 minuti dal paese potrete raggiungere con la navetta anche il comprensorio dello Jafferau con la sua punta massima di 2.800 metri d’altezza e piste prevalentemente fuoribosco.

I comprensori sono aperti dal 5 dicembre 2024 al 13 aprile 2025, ma vi consigliamo di monitorare la situazione della neve sul sito ufficiale per eventuali cambiamenti o ritardi. Lo skipass giornaliero costa 46 euro, per gli adolescenti 39 euro e per i bambini 14 euro.

Bardonecchia Piemonte

Fonte: iStock

Comune di Bardonecchia in inverno

Impianto sciistico di Sampeyre

Ai piedi del Monviso, a poco meno di 1.000 metri di altitudine, si trova Sampeyre, la meta perfetta per lo sci d’alpinismo. Le funivie si trovano sui pendii del vallone Sant’Anna, rapidamente raggiungibili dal centro del paese, e portano a oltre 1800 metri di quota. A partire dal 14 dicembre 2024 troverete 2 piste blu, 7 piste rosse, 2 piste nere e 1500 metri di dislivello. All’interno del comprensorio è possibile vivere un’esperienza invernale completa, non solo dedicata allo sci alpino e snowboard su neve fresca e battuta, ma anche ai percorsi per escursioni con ciaspole, pattinaggio, pranzi in quota, centro benessere e notti in chalet nella natura.

È possibile anche effettuare numerose ascensioni, tra cui le più famose e spettacolari sono quelle alle Logge del Viso, alla cima delle Lobbie, al monte Nebin e al monte Cugulet. Il biglietto giornaliero costa 25 euro per gli adulti, 20 euro per i ragazzi e 15 euro per i bambini. L’ingresso pomeridiano costa invece 22 euro per gli adulti, 17 euro per i ragazzi e 12 euro per i bambini.

Comprensorio di Mondolé Ski

Situato in provincia di Cuneo, il Mondolé Ski rappresenta il bacino sciabile più esteso del territorio e comprende le stazioni di Artesina, Frabosa Soprana e Prato Nevoso. Grazie all’ottima esposizione e all’innevamento programmato, il comprensorio garantisce lunghe stagioni sciistiche da inizio dicembre ad aprile. Prato Nevoso, in particolare, rappresenta una delle mete più ambite dagli amanti degli sport invernali sia perché facilmente accessibile che per il ricco programma dedicato agli eventi e all’intrattenimento.

Inoltre, qui è possibile anche sciare sotto le stelle, poiché lo snow park viene appositamente illuminato per una suggestiva esperienza in notturna, e sono presenti aree specifiche per i bambini con giochi, tappeti di risalita e gonfiabili. La data ufficiale di apertura della stagione è il 7 dicembre 2024 e proseguirà fino al 6 aprile 2025. Lo skipass giornaliero per gli adulti costa dai 37 euro, per i ragazzi da 27 euro e per i bambini da 9 euro. È possibile acquistare anche altre tipologie di ingresso sul sito ufficiale, come quello da 4 ore a partire da 34 euro o i plurigiornalieri.

Impianto di Ala di Stura

In provincia di Torino, a un passo dalla Valle d’Aosta, si trova una piccola località sciistica chiamata Ala di Stura. Grazie a una seggiovia biposto, partendo a 1000 metri dalla località La Fabbrica, arriverete fino a Pian Belfè a circa 1450 metri, in località Alpibel. Qui troverete due skilift e un tapis roulant che servono piste di diverse difficoltà: circa 11 chilometri di tracciati di cui 5,3 chilometri con innevamento artificiale per lo sci alpino e 4,7 chilometri di itinerari non battuti per il fuoripista. Il tappeto mobile offre anche una breve pista adatta ai bambini e a chi sta imparando a sciare. La stagione comincerà il 28 dicembre 2024, mentre gli ingressi costano tra i 10 e i 15 euro in base all’età.

Riserva Bianca a Limone Piemonte

Nota come la “Regina delle alpi Marittime”, Limone si trova in una posizione strategica e incantevole, che la rende una meta turistica estremamente ambita. Circondata da luoghi affascinanti come Sanremo, Montecarlo e Nizza, risulta sicuramente prediletta dagli appassionati di sci per le panoramiche piste del comprensorio Riserva Bianca. Qui troverete 37 piste che si sviluppano lungo 80 chilometri dai 1.050 a 2.050 metri di quota e che sfiorano un dislivello complessivo di 10.000 metri, 16 impianti di risalita, 11 seggiovie, due ski-lift, una cabinovia e due tapis roulant, lunghi complessivamente più di 16 chilometri.

Tutto il comprensorio è dotato di impianti per l’innevamento programmato che garantiscono l’accesso alle piste anche in assenza di adeguate precipitazioni nevose naturali. La data di apertura dell’impianto è prevista per il 7 dicembre 2024 fino alla fine di marzo (le date ufficiali dipendono dalle temperature e possono essere monitorate sul sito ufficiale). Gli skipass giornalieri costano 44 euro per gli adulti, 38 euro per i senior, 35 euro per i ragazzi e 17 euro per i bambini. Anche in questo impianto vengono proposte altre tipologie di ingresso, come mattiniero, pomeridiano e per più giornate a prezzi differenti consultabili nel listino ufficiale.

Case Limone Piemonte

Fonte: iStock

Case tipiche a Limone Piemonte

Impianti sciistici ad Alagna Valsesia

La bellezza del paese è un notevole plus da aggiungere al fascino indiscutibile della stazione sciistica di Alagna Valsesia. Gli impianti trasportano i visitatori dai 1.212 metri dell’abitato fino ai 3.275 metri di Punta Indren, nel cuore del ghiacciaio. Seppur qui troverete ben 180 chilometri di piste con vista sui 4000 metri del Monte Rosa, Alagna Valsesia è considerata il paradiso per chi pratica freeride e sci fuoripista, sia per principianti che professionisti. Non mancano percorsi per sci di fondo, sci ripido e per gli appassionati delle passeggiate con le ciaspole. Gli impianti apriranno il 21 dicembre 2024 fino al 23 marzo 2025.

Lo skipass giornaliero costa dai 38 euro ai 67 euro, in base alla stagione e all’età, e sono presenti anche altre tipologie di ingresso come il plurigiornaliero.

Impianti Macugnana-Monterosa

Nel nome, il presagio della visione splendida del Monte Rosa. A Macugnana si trovano ben 2 comprensori sciistici, relativamente piccoli, ma che offrono panorami e piste spettacolari: il Belvedere e il Monte Moro. Il primo è raggiungibile dalla località Pecetto, da dove parte l’omonima seggiovia e dove potrete usufruire di oltre 10 chilometri di piste, innevate anche artificialmente. La stazione intermedia della seggiovia permette di accedere alle piste dell’Alpe Burki, adatte sia a sciatori esperti che a principianti, mentre il secondo tratto dell’impianto conduce al Belvedere, situato a oltre 1.900 metri, dove ci sono tre piste impegnative.

Il secondo comprensorio, invece, quello di Monte Moro, si raggiunge con due funivie partendo dalla località Staffa: qui troverete piste adatte a tutti i livelli, dai principianti agli sciatori esperti, con un dislivello di oltre 1000 metri. Inoltre, potrete godere anche di una splendida vista panoramica sulla parete est del Monte Rosa. Gli impianti, aperti dal 21 dicembre 2024 al 30 marzo 2025, offrono skipass stagionali a 590 euro per gli adulti e 430 per i ragazzi, con agevolazioni per senior e residenti.

Impianto di San Domenico

Questa tranquilla stazione sciistica sulle appartate alpi Lepontine è stata in tempi recenti oggetto di importanti investimenti, che hanno portato a coniugare lo spettacolo dei paesaggi mozzafiato della zona con impianti futuristici. In particolare, la seggiovia esaposto Bandolero è fornita di sedili rotanti, per una esperienza visiva incredibile. Le piste prevedono vari livelli di difficoltà ed è possibile praticare anche sci nordico e fuoripista. L’impianto è aperto dal 26 dicembre a fine marzo, mentre gli skipass giornalieri costano 33 euro gli adulti, 30 euro i giovani e 25 euro i bambini, mentre i più piccoli sotto gli 8 anni possono entrare gratis.

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Dove sciare a novembre

Gli appassionati di sci possono già indossare tuta e caschetto e prepararsi a lanciarsi giù dalle ripide piste innevate. La neve è già arrivata sull’arco alpino e alcuni impianti di risalita stanno gi aprendo. Ecco dove andare se non vedete l’ora di andare a sciare.

Dove sciare a novembre in Italia

La stagione invernale in Italia prende il via dalle Valle d’Aosta, dove la neve è già scesa copiosa, prima ancora dell’arrivo ufficiale dell’inverno. I cinque grandi comprensori della Regione, Courmayeur, Breuil-Cervinia, La Thuile, Monterosa Ski e Pila, si presentano agli appassionati dello sci con degli impianti all’avanguardia e con delle novità per la stagione invernale 2024-2025. Ma le piste aprono a fine novembre anche in alcune località sciistiche della Lombardia, a partire da Bormio.

Sciare sulle piste di Breuil-Cervinia

Nel comprensorio sciistico di Breuil-Cervinia alcuni impianti sono aperti già dal 26 ottobre. Da mercoledì 20 novembre aprono anche le seggiovie Plan Maison, Fornet e Bontadini, con le relative piste adiacenti, che vanno ad aggiungersi alla parte alta del Ventina innevata già a disposizione degli sciatori. Entra in vigore anche lo skipass italiano, al costo di 55 euro, che permetterà di sciare solo sulle piste di Breuil-Cervinia. È invece necessario il giornaliero internazionale per usufruire degli impianti di risalita di Zermatt.

Sciare a Pila a novembre

Gli impianti di Pila Snowland aprono sabato 30 novembre. Pila, a 1800 metri di quota, è una delle poche località di montagna vicine a una città, Aosta, alla quale è collegata da una telecabina che parte dal centro città e che fa di Pila, con il suo comprensorio sciistico, una delle località di montagna d’alta quota più facilmente raggiungibili (solo 18 minuti) in Italia. Il comprensorio è formato da sei piste nere, 22 rosse, cinque blu, che assieme ai tracciati percorribili sci ai piedi arrivano a 70 km, da un’altitudine di 1.540 a 2.750 metri di quota. Inoltre, 14 impianti, fra seggiovie, ovovia e funivia, assicurano una comoda risalita. E la novità di quest’inverno è l’apertura della nuova telecabina a 10 posti “Couis 1”, un nuovo impianto che rappresenta il secondo troncone della tratta Pila-Couis e che sostituisce la storica seggiovia biposto risalente alla fine degli Anni ’80.

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Fonte: Ufficio stampa

Il nuovo impianto Couis di Pila

Sciare a La Thuile

Anche gli impianti sciistici di La Thuile aprono il 30 novembre e si preparano a festeggiare i 40 anni dell’Espace San Bernardo il prossimo 4 gennaio 2025, il comprensorio internazionale che unisce le piste e gli impianti di risalita italiani di La Thuile da una parte e francesi di La Rosière dall’altra. Infatti, mentre gli impianti di La Thuile sono nati nel 1948, il collegamento con il versante francese, con la creazione del domaine skiable internazionale “Espace San Bernardo”, risale al 1984. In attesa delle celebrazioni, ci si prepara alla nuova stagione invernale che porterà tantissime novità. Oltre alle tariffe agevolate, introdotte a livello regionale per under 16 e under 24, La Thuile quest’inverno offre skipass speciali per i principianti, partendo da 9 euro per il giornaliero dedicato al tapis roulant, fino ai 32 euro per il biglietto che consente di girare da mattina a sera sulla telecabina e le due seggiovie che servono le piste più facili. Non appena le condizioni di innevamento lo consentiranno, sarà inaugurata la seggiovia Chardonnet che potrà trasportare fino a 3.000 persone l’ora.

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Fonte: Ufficio stampa

Sulle piste di la Thuile

Sciare a Courmayeur Mont Blanc

Il 30 novembre aprono gli impianti anche di Courmayeur. Incastonata tra le maestose cime delle Alpi con il magnifico Monte Bianco a fare da sfondo, offre agli appassionati dello sci un’esperienza indimenticabile all’interno di un comprensorio straordinario. Qui, le piste, immerse in un contesto naturale di boschi e vallate soleggiate che regalano panorami mozzafiato, sono sempre perfettamente preparate. Ogni sciatore trova il suo spazio, dalle piste per i principianti alle sfide più impegnative, con la possibilità di affrontare un dislivello di 1.550 metri tra Arp e Dolonne. I bambini sotto gli 8 anni sciano sempre gratis a fronte dell’acquisto contestuale di uno skipass adulto, giovane o senior. Inoltre, i ragazzi fino ai 16 anni beneficiano di uno sconto del 30% ed i giovani fino a 24 anni del 20%.

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Fonte: @Lorenzo Belfrond

Le piste di Courmayeur Mont Blanc

Sciare a Bormio

A Bormio parte il 30 novembre la stagione invernale 2024/25. Il comprensorio di Bormio offre più di 180 km di piste di sci alpino, nordico e snowboard, immersi nel Parco Nazionale dello Stelvio. Un’area di magnifico appeal naturalistico e sportivo, dove gli amanti della montagna possono godere di un’offerta completa all’interno della maestosa natura. Si va dagli incantevoli paesaggi imbiancati di Santa Caterina Valfurva, al divertimento adatto a tutta la famiglia delle piste facili e soleggiate di Cima Piazzi-San Colombano. Ma a Bormio si trova anche il più grande dislivello sciabile d’Italia, l’emozionante vertical drop che da quota 3000 scende al paese per ben 1800 metri. La novità più grande dell’inverno è il restyling della Cabinovia Bormio – Bormio 2000. Inoltre, i bambini inferiori ai 7 anni d’età (nati dal 2017 in poi) sciano gratis in tutto il comprensorio: a fronte dell’acquisto di uno skipass da parte di un genitore. Per i ragazzi nati tra il 2009 e il 2016 invece c’è la tariffa Junior 50%.

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Tour di Füssen e dintorni, tra castelli e meraviglie della Baviera

Füssen è una fiabesca cittadina tedesca che sorge tra le imponenti cime delle Alpi che impreziosiscono la Baviera e che riesce a fondere una visita romantica alla scoperta di un po’ di “brivido”. Tale località, sospesa tra picchi innevati ed abbracciata da laghi cristallini, è infatti situata all’estremo lembo meridionale della Strada Romantica, rivelandosi quindi la base perfetta anche per andare alla scoperta dei leggendari castelli di Ludovico II, ancora oggi ricchi di bellezza e di misteri.

Cosa vedere a Füssen

La cittadina di Füssen si presenta al visitatore con un grazioso (e prezioso) centro storico di origine medievale che è perfetto per fare un’indimenticabile passeggiata ammirando attrazioni antiche circondate da una natura raggiante. La città, quindi, evoca romanticismo allo stato puro, ma anche una vera autenticità: qui le tradizioni bavaresi sono ancora parte integrante della vita quotidiana.

Hohes Schloss, il Castello di Füssen

I castelli nei dintorni di Füssen sono uno più bello dell’altro, ma anche quello che svetta in città non ha di certo nulla da invidiare agli altri. Chiamato Hohes Schloss, è stata l’antica residenza estiva dei principi-vescovi di Augsburg, mentre oggi è la sede staccata della famosa pinacoteca bavarese Bayerische Staatsgemäldesammlungen, con opere d’arte tardogotiche e del Rinascimento

Si tratta di uno dei complessi architettonici tardogotici più significativi dell’intera Germania ed è lì, in tutta la sua bellezza, a dominare il prezioso centro cittadino.

Hohes Schloss, Germania

Fonte: iStock

Tutta la bellezza dell’Hohes Schloss

Monastero e Basilica di S. Mang

Il fascino dell’ex Monastero benedettino del IX secolo è irresistibile, perché si presenta in stile barocco e con delle straordinarie sale storiche che ospitano il Municipio ed il Museo Civico.

La Basilica di S. Mang è invece l’antica chiesa del monastero, e anche l’edificio religioso barocco più grande e suggestivo di tutta la città. Assolutamente affascinante è la  Cappella di Sant’Anna, dove vi è dipinta la famosa e monumentale Danza macabra di Füssen, una delle più importanti rappresentazioni di questo tipo nei paesi di lingua tedesca.

La fontana Stadtbrunnen

Stadtbrunnen è la pittoresca fontana cittadina e rappresenta S. Magnus, patrono di Füssen. Il visitatore, quando si trova al suo cospetto, non può non notare una sottile striscia metallica nella pavimentazione, messa proprio lì a ricordare il tracciato dell’antica strada romana Via Claudia Augusta.

La Reichenstraße

La Reichenstraße è la pittoresca via principale del centro storico, la via dello shopping in cui ai negozi caratteristici si affiancano ristoranti tipici, bar e gelaterie. Essa ricalca il tracciato dell’antica strada romana Via Claudia Augusta, su cui oggi si affacciano bei palazzi signorili che non lasciano di certo indifferenti.

Reichenstraße, Germania

Fonte: iStock

Tutta la bellezza del centro della cittadina

Al fondo della Reichenstraße inizia un reticolo di vie tortuose su cui si innalzano vecchie ed autorevoli case delle famiglie dei mercanti locali e anche la chiesa dedicata allo Spirito Santo, con un’inconfondibile facciata animata da affreschi in stile rococò il cui colore per eccellenza è il rosso.

La funivia di Füssen

Salire a bordo della funivia di Füssen, chiamata Tegelbergbahn in onore della cima su cui porta, il monte Tegelberg, è un’esperienza che non bisogna assolutamente perdere. La funivia, infatti, conduce a oltre 1700 metri di altezza regalando una vista mozzafiato sulle Alpi Bavaresi e e sul Lago Forggensee.

Da qui, inoltre, si possono raggiungere i castelli di Ludovico II con una bellissima escursione a piedi di circa due o tre ore, altrimenti si può optare per l’automobile o per i mezzi pubblici.

Cosa vedere nei dintorni di Füssen

Füssen vanta dei dintorni che sono un vero sogno a occhi aperti, un susseguirsi di meraviglie naturali (e non) a davvero pochissima distanza dal centro centro cittadino.

Lago Forggensee

Il Lago Forggensee sfoggia ben dodici chilometri di lunghezza e tre chilometri di larghezza, tanto da essere il quinto più grande di tutta la Baviera. Si è formato negli anni ’50 come lago artificiale dal letto del fiume Lech e, in base alle stagioni, regala uno spettacolo diverso: da giugno a metà ottobre è pieno, mentre d’inverno è vuoto e permette di ammirare i resti della Via Claudia Augusta.

Castello di Neuschwanstein

Tutti abbiamo visto almeno una foto del fiabesco Castello di Neuschwanstein, fatto edificare dal”re delle favole”: Ludovico II di Baviera. Sorge ad un’altezza di bene di ben 965 metri e offre un panorama incantato sui paesi di Füssen e Schwangau, sul Castello di Hohenschwangau e sulla preziosa natura circostante.

Castello di Neuschwanstein, Germania

Fonte: iStock

Neuschwanstein, il castello delle fiabe

Non vi sorprenderà sapere che per il suo stile e la sua innegabile bellezza è stato scelto da Walt Disney in persona come modello per il castello del suo celebre film d’animazione “La bella addormentata nel bosco”, e che è presente in tutti i parchi Disney del mondo. Meravigliose sono anche le sale interne, riccamente arredate e un vero e proprio inno al romanticismo e alle antiche leggende germaniche.

Castello di Hohenschwangau

Altrettanto emozionante è il Castello di Hohenschwangau, nato come fortezza medievale, per poi arrivare persino all’abbandono ed alla rovina. Oggi, invece, è un magnifico palazzo molto frequentato da turisti, che si trovano al cospetto (e all’interno) di un affascinante maniero in stile neogotico.

Bellissimi sono anche gli affreschi che ornano tutte le sue pareti, e che raccontano le battaglie e la storia di questo antico castello, a sua volta immerso in un ambiente naturale in grado di emozionare chiunque lo visiti.

Schwangau, tra terme e meraviglia

A poca distanza da Füssen vale la pena fare un salto anche a Schwangau, cittadina in cui regalarsi un vera e propria pausa dedicata al relax: qui prende vita un centro termale che colpisce sin da subito per la sua struttura, poiché decorato con cristalli veri.

Anche questo è stato un luogo voluto da Ludovico II e, come è possibile immaginare, permette di ammirare una vista impagabile sulle tante bellezze delle zona.

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Vacanza da sogno con l’unico Premium All Inclusive sulla neve firmato Club Med

Le montagne innevate e i paesaggi da cartolina, che fanno da sfondo a momenti emozionanti in alta quota, sono il racconto perfetto della prossima vacanza sulla neve grazie ai vantaggi esclusivi offerti dall’unico vero Premium All Inclusive firmato Club Med: l’unico pacchetto ad includere anche skipass e lezioni di sci.

Le location da sogno sono gli spettacolari resort di montagna immersi tra le Alpi italiane, francesi e svizzere, con accesso diretto ai più importanti comprensori sciistici. E con l‘offerta Black Friday, con sconti fino al 20%, il sogno è ad un passo dal diventare realtà: l’occasione perfetta per una settimana bianca o per viaggiare a Pasqua e nei ponti di Aprile.

In montagna con il Premium All Inclusive: esperienze da sogno sulla neve

Il Premium All Inclusive di Club Med include davvero tutto, anche gli skipass e fino a 25 ore di lezioni di sci (dai 4 anni) e di snowboard (dagli 8 anni) alla settimana per tutti i livelli, e permette di trascorrere i più bei momenti sulla neve, in coppia, in famiglia o tra amici, senza preoccuparsi di nulla. Le lezioni sono tenute dai maestri delle scuole di sci nazionali, perché la qualità per Club Med è fondamentale. La scelta è ampia, con 13 Resort Club Med tra cui scegliere, situati direttamente sulle piste.

Agli amanti degli sport sulla neve sono dedicate numerose attività: ciaspole, passeggiate sulla neve, sport indoor e outdoor, tour in motoslitta e corsi in piscina. Tutto questo è ambientato in comprensori sciistici che coprono ben 3.340 ettari di percorsi, con 196 piste verdi, 635 piste blu, 520 piste rosse e 244 piste nere, oltre a 480 impianti di risalita adatti a tutti i livelli.

Famiglia sulla neve al resort La Rosiere Club Med

Fonte: François Peyranne

La vacanza sulle neve firmata Club Med è perfetta per le famiglie grazie ai Kids Club 4-17 anni inclusi

E se la neve non dovesse esserci c’è la Garanzia Neve Club Med. Se nei 5 giorni precedenti alla partenza, o durante il soggiorno stesso, il 50% degli impianti sciistici rimangono chiusi a causa della mancanza di neve, si può richiedere di essere ospitati in uno degli altri resort Club Med sulle Alpi, senza costi aggiuntivi, ad eccezione delle spese di trasporto.

Grazie alla Garanzia Neve non serve più aspettare l’ultimo momento per prenotare. E quale momento migliore per aggiudicarsi la prossima avventura sulle montagne innevate, se non in occasione del Black Friday? Dal 19 Novembre al 2 dicembre è attiva l’offerta che permette di risparmiare fino al 20% sulle vacanze nei resort Club Med. Un’occasione per vivere pienamente la prossima avventurosa settimana bianca, oppure per una vacanza a Carnevale, Pasqua o per i ponti di Aprile.

I bambini sono i veri protagonisti: avventure per tutta la famiglia

Viaggiare con i bambini non è mai stato così semplice. Per loro attenzioni dedicate, così anche mamma e papà possono godersi davvero la vacanza.

Andare a sciare con i bambini può trasformarsi in un’attività impegnativa ed è per questo che Club Med rende disponibili i Kids Club inclusi dai 4 ai 17 anni (ricordiamo che fino ai 4 anni i bambini soggiornano gratuitamente). Nei Mini Club, i team dedicati aiutano i bambini a indossare gli sci e a prepararsi per le lezioni. É prevista anche un’area sci dedicata ai bambini principianti: un modo per imparare a sciare in sicurezza in zone con dolci pendii e una passerella automatica che li aiuta nella risalita.

Mini Club per bambini: lezioni di sci Club Med

Fonte: Maud Delaflotte

I bambini imparano a sciare al Mini Club: lezioni incluse con i maestri delle scuole nazionali di sci

Oltre alle avventure sulla neve, i bambini troveranno giochi, laboratori creativi e spettacoli. Dai 4 mesi ai 3 anni, Baby Club e Petit Club accoglieranno i bambini con supplemento e su richiesta. Viaggiare con i figli più piccoli è più facile anche grazie ai Baby-Corner nei ristoranti, con il cibo più amato dai bambini, oltre all’attrezzatura in camera compresa nel servizio Baby Welcome.

Se i bambini sono felici e accuditi in totale sicurezza, anche i genitori possono godersi i più rigeneranti momenti di relax e divertimento in montagna, tra piste da sci, cene gourmet e momenti di tranquillità.

Mini Club per bambini nei resort Club Med sulla neve

Fonte: Mélanie Rodriguez

I bambini sono i protagonisti dello show, che emozione per i genitori!

Coccole ad alta quota: momenti imperdibili per rigenerarsi

I resort Club Med tra le Alpi innevate riservano moltissimi vantaggi dedicati anche agli adulti. Cosa c’è di meglio, dopo una mattinata sugli sci, di rigeneranti momenti di relax coccolati dai servizi dell’hotel? Ecco allora che splendide piscine al coperto ed esterne, hammam, saune e Spa realizzano ogni desiderio degli ospiti.

Non mancano anche le esperienze gourmet nei ristoranti, con gustose specialità culinarie realizzare dai migliori chef. Una su tutte? La tradizionale fondue, oppure la raclette.

Grazie all’Après-ski, poi, la montagna indossa il suo abito da festa: gli ospiti possono rilassarsi con musica dal vivo, vin brulè, aperitivi, degustazioni e cocktail, accompagnati da musica dal vivo, DJ set e spettacoli.

Resort Val d'Isère Club Med: momenti indimenticabili in famiglia

Fonte: François Peyranne

Momenti indimenticabili in famiglia nei Resort Club Med

I Resort Club Med sulle Alpi, tra divertimento e relax

Tutto il meglio della montagna è racchiuso nelle esperienze offerte dai resort Club Med, che offrono l’unico vero Premium All Inclusive sulla neve.

Alcuni esempi tra cui poter scegliere? In Italia, a solo 1,5 ore da Torino e 3 da Milano, si può raggiungere facilmente Club Med Pragelato Sestriere, un Resort incantevole le cui camere si trovano in chalet caratteristici a 1.600 metri di altitudine, con accesso diretto al secondo comprensorio sciistico più grande d’Europa, quello della Vialattea. Oltre allo sci e ai momenti di relax nella sauna finlandese, qui ci si può deliziare con dell’ottima cucina italiana e internazionale adatta a tutti i gusti.

Resort Pragelato Sestriere di Club Med, in provincia di Torino, Italia

Fonte: Charlotte Navio

Club Med Pragelato Sestriere, in Italia

A solo un’ora d’auto dal Pragelato Sestriere, attraversando il confine francese, si raggiunge il resort appena rinnovato Club Med Serre Chevalier: sorge nella valle di Briançon, vicino alle famose terme di Monêtier, ed è il luogo ideale per chi viaggia con i più piccoli, con Kids Club dai 4 mesi d’età e con piste da sci adatte ai principianti grazie ai pendii dolci.

Restando in Francia, a poco più di 3 ore da Torino, spicca a 2.100 metri di altitudine il Club Med Tignes, in un’ambientazione suggestiva tra laghi e ghiacciai in cui si può godere della stagione sciistica più lunga delle Alpi francesi, che dura fino a 7 mesi. Il comprensorio è quello dell’Espace Kelly Tignes – Val d’Isère., uno dei più famosi. Tra le altre incredibili esperienze, questo resort organizza anche immersioni nel lago ghiacciato di Tignes e voli in parapendio sulle vette.

Club Med Grand Massif & gli Chalet di Grand Massif, in cima all’altopiano di Saix, regalano una vista panoramica a 360 gradi sulla valle del Giffre. È ideale per momenti di puro relax grazie alle piscine (sia interne che esterne) e al Club Med Spa by Sothys, che offre trattamenti personalizzati, sauna e hammam. Inoltre, negli chalet privati è disponibile un maître de chalet dedicato alla preparazione di ottime colazioni e cene direttamente in chalet.

Nella celebre destinazione omonima, Club Med Val d’Isère è l’unico Resort della gamma Exclusive Collection sulle Alpi con servizi esclusivi, come i calici di champagne illimitati a partire dalle 18.00. Chic e raffinato, offre agli ospiti un nuovo concetto di ristorazione, con un buffet concepito come una tradizionale sala da mercato e un bellissimo barbecue per tutta la famiglia sulla splendida terrazza baciata dal sole.

Barbecue in famiglia al resort Val d'Isère Club Med

Fonte: François Peyranne

Barbecue in famiglia sulla terrazza del resort Val d’Isère Club Med, in Francia
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Viaggio in Val Senales, un gioiello tra le Alpi

Se amate la natura e siete alla ricerca di un posto lontano dalla frenesia della vita moderna, dove il tempo sembra essersi fermato, dovete impostare il navigatore per la Val Senales. Questa valle ancora molto selvaggia che si trova nelle Alpi Retiche meridionali, in Trentino-Alto Adige, dista 10km da Merano e prende il nome dal comune omonimo e il fiume che scorre a fondovalle. Si estende dai vigneti di Castel Juval fino ai ghiacciai e garantisce ai visitatori un soggiorno tranquillo immersi nella natura. Gli amanti dello sci e snowboard possono trovare sicuramente pane per i loro denti con piste attrezzate a 3200 m di quota aperte fino all’estate ogni anno.

La Val Senales raggiunge i confini con l’Austria e regala paesaggi suggestivi con fitti boschi, meleti, larici e una ricca vegetazione che incanta chiunque passi da quelle parti. Quindi anche chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta può metterla nella lista di posti da vedere. Ma vediamo insieme cosa non dovete perdere se decidete di trascorrere alcuni giorni in questa zona del nord Italia.

Monte Santa Caterina: il paese di Messner

Immerso nel verde, Monte Santa Caterina è un piccolo centro a 1245 metri in Val Senales con una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e tante fattorie dove vivono e lavorano i locali. Molto tempo fa sulle rocce si ergeva una fortezza, il castello Schnalsburg, che poi è stato abbattuto dall’ordine dei Certosini nel 1350 e oggi ne resta solo una torre trasformata in un campanile. Il paese offre una vista suggestiva sulla Val Senales e la Valle dell’Adige, fino a Castel Juval nei pressi di Castelbello, residenza di Reinhold Messner. Molti escursionisti e appassionati del trekking o di Mountain bike possono trovare tanti percorsi molto belli per esplorare i dintorni e godere del paesaggio alpino evocativo.

Il silenzioso borgo di Certosa

Se hai in programma un viaggio in Val Senales devi assolutamente visitare Certosa, un paese affascinante con le rovine delle antiche mura di cinta ben fortificate che circondano ancora oggi il piccolo paesino. Una volta queste proteggevano il monastero di Monte degli Angeli, che venne abbandonato nel 1782. Oggi è possibile visitare il chiostro, la grotta, la casa del priore, le cucine, il portale e la chiesa di Sant’Anna. Un luogo avvolto nel silenzio che è alla base del progetto Silentium, con cui Certosa attira l’attenzione su di se nel settore turistico.

Nel 1325 fu il conte del Tirolo a voler erigere il monastero in un luogo isolato dove poi i monaci imposero la regola del silenzio che viene rispettata ancora oggi. Per 450 anni è stato operativo e poi l’imperatore Giuseppe II ne ha ordinato la chiusura nel 1782, fino a quando alcune famiglie povere del posto ne acquistarono delle parti poichè nessuno si fece avanti con un’offerta. Un incendio nel 1924 distrusse gran parte di Certosa che poi piano piano fu ricostruita e oggi molti visitatori la scelgono come meta in Val Senales per escursioni, cultura e natura.

chiesa Val Senales

Fonte: 123RF

Piccola chiesa alpina nel paese più antico della Val Senales

Madonna di Senales

Madonna di Senales è il paese più grande della Val Senales e da lontano si vede una piccola chiesa arroccata su una roccia che è il Santuario della Madonna di Senales. In questo borgo, noto luogo di pellegrinaggio da oltre 700 anni, da Aprile a Novembre, si consiglia di visitare l’archeoParc, un museo a cielo aperto sull’affascinante scoperta della mummia Otzi.

Il ritrovamento di una statua della Madonna nel XVI secolo ha reso questo paese meta di pellegrini devoti, mentre le montagne intorno sono state esplorate da Otzi 5000 anni prima e nel 1991 il ghiacciaio ha riportato alla luce la mummia sul Giogo di Tisa. Le escursioni che partono da qui raggiungono Malga Lafetz e Similaun, anche grazie all’uso delle ciaspole.

Il mistero del lago artificiale di Vernago

Il lago di Vernago è un lago artificiale nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales con una storia che lo avvolge nel mistero. Creato negli anni ’50 da una diga a gravità in terra terminata nel 1963, ricoprendo otto edifici e una chiesa, questa distesa d’acqua custodisce un vissuto da raccontare. Infatti ancora oggi quando il livello d’acqua è basso, si riesce a vedere il vecchio campanile della chiesa del paese circondato dal verde smeraldo. Molti sentieri di montagna amati dagli escursionisti partono da qui, come quello che porta fino al ghiacciaio di Senales dove è stata rinvenuta la mummia di Otzi.

Maso Corto: il paradiso dello sport

A circa 2000 metri di altezza si trova Maso Corto, il paese più antico della Val Selanes  che da Settembre a Maggio attira molti appassionati di vari sport invernali fin dagli anni ’50 per il suo complesso sciistico Ghiacciaio Val Senales. Circondato da montagne alte 3000 metri, questo paese dalle origini antiche è un buon punto di partenza per alcune escursioni molto apprezzate che possono durare fino a 7 ore per raggiungere Vent.

Per chi vuole camminare con moderazione, tuttavia, da Maso Corto è possibile anche passeggiare fino al Lago di Vernago o rilassarsi nella piscina con sauna, bagno turco e whirlpool. Tra gli edifici storici che si possono visitare ancora oggi a Maso Corto c’è la piccola chieda all’entrata del paese e il maso Kurzhof della famiglia di Leo Gurschler. In primavera e autunno si può assistere anche alla transumanza delle pecore che percorrono lunghe distanza tra i prati.

Iceman Otzi Peak

Per chi ama le altezze una meta obbligata è l’Iceman Otzi Peak, la piattaforma panoramica più alta d’Europa da cui si possono scorgere ben 126 vette sopra i 3000 metri. Non serve un’attrezzatura speciale o professionale per godersi questa esperienza, ma basta non soffrire di vertigini e avere voglia di vivere un’emozione tangibile e indimenticabile. Si può raggiungere l’Iceman Otzi Peak con una scala di acciaio sicura e solida, progettata da tecnici e aziende altoatesini per omaggiare la natura del luogo e Otzi, il famoso “uomo venuto dal ghiaccio”. Una volta saliti in cima la vista si apre proprio sul nevaio del Similaun dove nel 1991 venne trovata la mummia di quest’ultimo.

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I villaggi walser intorno al Monte Rosa: un patrimonio culturale e architettonico tutto da scoprire

Sparsi lungo le vallate che circondano il Monte Rosa, i villaggi walser hanno conservato un’eredità culturale unica, caratterizzata da lingua, architettura e tradizioni profondamente radicate e che ancora oggi sopravvivono alla modernità e globalizzazione. La loro storia inizia nel XII secolo con la migrazione di popolazioni provenienti dal Canton Vallese in Svizzera e si intreccia con quella delle Alpi, rappresentando una testimonianza viva della capacità umana di adattarsi e prosperare in ambienti montani.

Le origini e la storia dei walser

I walser sono una popolazione di origine germanica che si stabilì nelle regioni alpine a partire dal Medioevo, in particolare nel XII secolo. Provenienti dall’alto Vallese, una regione della Svizzera, i walser attraversarono le montagne per trovare nuove terre da colonizzare, spinti dalla necessità di espandere i loro territori agricoli e di pastorizia. Arrivarono in Valle d’Aosta, Piemonte e in altre zone alpine, portando con sé le loro usanze, la loro lingua e una cultura profondamente legata alla montagna.

Il termine “Walser” deriva proprio da “Walliser”, che significa “abitante del Vallese”. Questi pionieri riuscirono a creare comunità autonome e resilienti, basate su un’economia pastorale e agricola, mantenendo un forte legame con la loro terra d’origine. Ancora oggi, nei villaggi walser si parla il titsch e il töitschu, antiche varianti del tedesco, che sopravvivono nonostante l’influenza delle lingue circostanti.

Cultura, architettura e tradizioni walser

Uno degli elementi più distintivi della cultura walser è l’architettura. Le case tradizionali, chiamate stadel o rascard, riflettono non solo l’abilità costruttiva di questa popolazione, ma anche l’adattamento alle dure condizioni alpine. Le strutture combinano una base in pietra, utilizzata per stalle e cantine, con una sovrastruttura in legno per l’abitazione e il deposito del grano. Una caratteristica interessante è l’uso dei cosiddetti “funghi”, blocchi di pietra a forma di fungo che separano la parte abitativa dal granaio, proteggendo i raccolti da roditori e umidità.

Le case walser si distinguono per la loro solidità e semplicità, ma sono anche profondamente funzionali. Ad esempio, la Wohnstube, l’unica stanza riscaldata della casa, era il cuore dell’abitazione, dove si svolgeva la vita quotidiana nei mesi invernali. Ogni dettaglio architettonico rispecchia il forte legame tra la comunità e l’ambiente circostante.

Oltre all’architettura, anche le tradizioni walser sono una parte importante della loro identità. I costumi tradizionali, in particolare quello femminile, rappresentano un altro simbolo della cultura locale. A Gressoney, ad esempio, le donne indossano abiti rosso scarlatto, completi di corpetto ricamato e una cuffia di filigrana d’oro durante le festività e le processioni, come quella dedicata a San Giovanni Battista. La comunità continua a celebrare le sue origini con fierezza, attraverso manifestazioni culturali, corsi di lingua e iniziative che mantengono vive queste antiche tradizioni.

Casa walser

Fonte: iStock

Tipica casa walser in pietra e legno

I villaggi walser della Val d’Aosta

Attraversato l’orrido di Guillemore lungo la valle di Gressoney, cambia tutto, anche agli occhi meno attenti: i cartelli e le indicazioni sono scritti in una lingua che non è né italiano né francese; le linee e le architetture cambiano. Benvenuti nel territorio dei walser.

Alpenzu Grande e Alpenzu Piccolo (Gressoney-La-Trinité)

Questi due incantevoli villaggi walser si trovano su una terrazza glaciale, e per raggiungerli bisogna percorrere un sentiero ripido che parte a sud di Gressoney-La-Trinité. Il trekking dura circa un’ora, ma l’impegno viene ripagato da una vista mozzafiato sulla catena del Monte Rosa. L’architettura walser qui è perfettamente conservata, con tipici edifici in legno e pietra che offrono uno sguardo autentico sulla vita di un tempo.

Noversch ed Ecko (Gressoney-La-Trinité)

Queste piccole frazioni sono conosciute per i loro stadel, tipiche costruzioni walser. In particolare, gli stadel di Noversch e Ecko sono stati edificati da due famiglie di rilievo, gli Zumstein e i Lischtgi, che hanno lasciato un’importante eredità architettonica.

Tschalvrino (Gressoney-St-Jean)

Questo villaggio è accessibile in auto e si trova lungo la strada che da Gressoney-St-Jean porta al Castel Savoia. Tschalvrino ospita alcuni tra i più antichi stadel della valle, risalenti al 1547 e al 1578.

San Grato (Comune di Issime)

San Grato è un affascinante villaggio walser che può essere raggiunto attraverso una semplice passeggiata. Oltre ai tradizionali stadel, il villaggio è noto per la chiesetta di San Grato – Chröiz, un piccolo gioiello architettonico immerso nella quiete montana. La passeggiata è adatta a tutti e offre uno scenario naturale ideale per chi ama esplorare la natura senza troppa fatica.

Mascognaz (Comune di Ayas)

Questo villaggio è uno dei più celebri esempi di restauro e valorizzazione del patrimonio walser. Mascognaz è stato trasformato in un albergo diffuso, dove le antiche abitazioni walser sono diventate rifugi di lusso senza perdere il loro fascino originario. Il villaggio è raggiungibile attraverso un facile sentiero in salita, ed è perfetto per chi desidera trascorrere una vacanza indimenticabile in un contesto storico e naturale unico.

Cunéaz (Comune di Ayas)

Cunéaz è situato a breve distanza dagli impianti di risalita, il che lo rende facilmente accessibile. Qui si trovano alcuni dei più bei rascard della Val d’Ayas, strutture in legno tipiche della tradizione walser, utilizzate un tempo come magazzini per il fieno. La vicinanza agli impianti e alle piste lo rende una meta ideale per chi ama combinare natura e sport invernali.

St-Jacques (Comune di Ayas)

St-Jacques, chiamato anche “Canton des Allemands”, è un tranquillo villaggio immerso nel verde, ricco di storia e di testimonianze legate alle migrazioni walser. Punto di partenza per numerose escursioni nella valle, St-Jacques conserva un’atmosfera rurale e autentica che incanta i visitatori. Perfetto per chi desidera passeggiare nei boschi o esplorare i prati alpini, rappresenta un punto strategico per avventurarsi lungo i sentieri walser.

I villaggi walser del Piemonte

Anche sul lato piemontese è ancora possibile ritrovare i villaggi originari dei walser, tenuti con cura e che continuino a vivere.

Macugnaga (Provincia di Verbania)

Macugnaga, situata ai piedi della spettacolare parete Est del Monte Rosa, è uno dei più importanti insediamenti walser in Piemonte. Accanto alla Chiesa Vecchia nella frazione di Staffa, si trova un antichissimo tiglio, simbolo della comunità locale. La leggenda narra che l’albero fu piantato dai primi coloni walser per simboleggiare la crescita del nuovo insediamento. Sotto le sue fronde, gli anziani del villaggio si riunivano per prendere decisioni importanti, e oggi il tiglio fa ancora da testimone alla vita del villaggio. Ogni anno, a metà luglio, si svolge la festa di San Bernardo, che celebra le tradizioni walser e conclude con una suggestiva processione sotto l’albero. Nella frazione di Isella si trova un autentico villaggio walser rimasto pressoché intatto, con il forno comune e una piccola chiesa che raccontano di tempi lontani.

Macugnaga  villaggio walser

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Macugnaga, situata ai piedi della spettacolare parete Est del Monte Rosa, è uno dei più importanti insediamenti walser in Piemonte

Rimella (Provincia di Vercelli)

Fondato nel XIII secolo, Rimella è un piccolo comune della Valsesia che conserva ancora oggi il caratteristico dialetto di origine tedesca. Qui si trova il più antico museo walser del Piemonte, ospitato all’interno di una baita restaurata che riflette il tipico stile architettonico dell’epoca. Il museo celebra il popolo “più alto d’Europa” e offre un viaggio nella storia della cultura walser attraverso oggetti e documenti d’epoca. Rimella è un luogo ideale per chi vuole scoprire le radici culturali di questa popolazione in un contesto montano affascinante.

Alagna Valsesia (Provincia di Vercelli)

Alagna Valsesia è un altro importante centro della cultura walser, colonizzato nel XIII secolo. La zona è caratterizzata da alpeggi e frazioni sparse, dove è ancora possibile osservare le tipiche architetture walser. Le case di pietra e legno si fondono perfettamente con l’ambiente circostante, creando un paesaggio di rara bellezza. Alagna è una meta perfetta per gli amanti delle escursioni e del trekking, con numerosi sentieri che si snodano tra le montagne.

Riva Valdobbia (Provincia di Vercelli)

Situata nell’alta Valsesia, Riva Valdobbia è un piccolo comune di appena 200 abitanti che dal 2019 è stato incorporato nel comune di Alagna Valsesia. Fondato dai coloni walser di Gressoney-Saint-Jean, Riva Valdobbia mantiene un forte legame con le sue radici storiche e culturali. Qui, i visitatori possono esplorare le antiche frazioni e scoprire un paesaggio montano ancora incontaminato.

Formazza (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola)

Formazza è il primo insediamento walser a sud delle Alpi ed è uno dei comuni più settentrionali del Piemonte. La cultura walser è ancora profondamente radicata nella vita quotidiana degli abitanti, e il piccolo comune ospita un interessante museo dedicato a questa popolazione. A Casa Forte, ospitata in un edificio del XVI secolo, racconta gli aspetti più significativi della vita e della cultura walser. Accanto alla sezione etnografica, in cui gli oggetti di cultura materiale raccontano la vita quotidiana delle genti walser, il museo ospita un’importante raccolta di statue lignee dal XV secolo. Un breve ma scenografico viaggio alla riscoperta del mondo walser, con visite aperte tutto l’anno. Oltre al museo, Formazza offre numerosi percorsi naturalistici che attraversano paesaggi di montagna mozzafiato.

Trekking ed escursioni

Gli amanti del trekking possono esplorare la cultura walser seguendo  il Gran Sentiero Walser, 12  percorsi tematici che toccano le tre regioni di Piemonte, Valle d’Aosta e Canton Ticino, lungo le valli Valsesia, Val d’Ossola, Valle di Gressoney e Valle Rovana. 153 km in totale, suddivisi in 11 tappe, con oltre 200 punti d’interesse, con pannelli informativi che raccontano la storia di questa antica popolazione. Per i meno allenati iWalser réng è un itinerario turistico senza difficoltà particolari, lungo più di 8 km che permette di fare l’intero giro della conca di Gressoney-Saint-Jean e apprezzarne le bellezze paesaggistiche e le numerose emergenze culturali che lo caratterizzano. È un percorso che può impegnare l’intera giornata se si intende visitare i siti culturali che si incontrano lungo il percorso. Risalendo il corso del torrente Lys si giunge ben presto a Tschemenoal, villaggio Walser interamente in legno. Superato il Lago Gover e la cascata di Ònderwoald, si giunge al fiabesco Castel Savoia, residenza estiva da favola della regina Margherita. Il sentiero scende poi, tra larici e praterie, fino alla meravigliosa Villa Margherita, oggi sede del comune di Gressoney-Saint-Jean. Attraversato il ponte di legno sul torrente Lys, si ritorna al punto di partenza.

Il Centro studi e l’Ecomuseo

Per chi desidera approfondire la cultura walser, il Walser Kulturzentrum di Gressoney-Saint-Jean rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Fondato nel 1982, questo centro studi si impegna nella promozione e salvaguardia della lingua e della cultura walser, con particolare attenzione ai Comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime. Ogni anno, il centro offre corsi di Titsch, Töitschu e Tedesco, oltre a organizzare mostre e convegni dedicati alla cultura locale. Attivo anche a livello internazionale, collabora con l’Internationale Vereinigung für Walsertum e il Comitato Unitario delle Isole linguistiche storiche germaniche in Italia, pubblicando opere sulla lingua, la storia e l’architettura dei walser della Valle del Lys.

Un’opportunità imperdibile per esplorare questa cultura è visitare l’Ecomuseo Walser di Gressoney La Trinité. In questo spazio espositivo, allestito all’interno di un tipico stadel, è possibile immergersi nelle tradizioni walser. Le mostre permanenti coprono vari aspetti del territorio, dalla storia dei ghiacciai e della conquista delle vette all’evoluzione della tecnica alpinistica, fino alla famosa impresa della posa del “Cristo delle Vette” sul Monte Rosa. Inoltre, l’ecomuseo ospita una sezione dedicata al costume tradizionale e una mostra sul percorso verso Binò Alpelté, arricchita da esposizioni tematiche che offrono una visione completa della cultura walser.

Le festività walser

Le festività walser sono momenti di grande rilevanza culturale e spirituale per le comunità locali, che uniscono tradizioni religiose e folklore, e sono senz’altro un’ottima occasione per visitare i villaggi. Tra le occasioni di festa spiccano i Santi Patroni delle parrocchie e delle cappelle, che sono commemorati con cerimonie solenni e processioni, invocati contro mali e disastri naturali, o per ottenere pioggia, abbondanti raccolti. A Gressoney-La-Trinité, la festa patronale si svolge in occasione della Santissima Trinità e prevede una messa seguita da una processione. A Gressoney-Saint-Jean, invece, si celebra San Giovanni il 24 giugno, dove sacro e profano si fondono in una manifestazione di partecipazione popolare che include la benedizione dei bambini e suggestivi fuochi d’artificio.

Anche il Carnevale riveste un’importanza speciale nella tradizione walser: le celebrazioni iniziano con il Giovedì Grasso, quando si usava rubare la pentola del pranzo, seguito dal Venerdì Nero, in cui le persone si sporcavano con carbone e fuliggine. Il Sabato Bagnato portava con sé il divertimento di spruzzare acqua o neve per “lavare” lo sporco dei giorni precedenti. La prima domenica di Quaresima era l’occasione in cui gli anziani si travestivano, approfittando di bevande gratuite nelle osterie.

A Issime, il patrono San Giacomo viene celebrato il 25 luglio, ma, considerando che molti abitanti erano all’alpeggio o all’estero, è stato scelto un secondo patrono invernale: San Sebastiano, il 20 gennaio. Questa festa si caratterizza per la messa solenne e per festeggiamenti che includono falò, pranzi abbondanti e momenti di musica e ballo, creando un’atmosfera di convivialità che dura fino al giorno seguente.

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Grenoble: cosa vedere della cittadina francese

In Francia si trova una città affascinante e dinamica, ai piedi delle Alpi e nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, dove si incontrano i fiumi Drac e Isère. Si tratta della città di Grenoble, una delle città più pianeggianti d’Europa, ma circondata da maestose montagne che offrono un panorama mozzafiato. È una cittadina ricca di storia, caratterizzata da una vivace scena culturale ed una forte connessione con la natura, che la rendono la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di una vacanza che combina cultura, avventura e, soprattutto, relax. Una città che va visitata a piedi e con lentezza, ammirando ogni sua attrazione.

Cosa vedere a Grenoble?

La Bastiglia di Grenoble ed il Téléphérique

Uno dei luoghi più iconici della città francese e che, senza dubbio, rientra fra le prime attrazioni assolutamente da scoprire a Grenoble, è la Bastiglia. Una fortezza del Diciannovesimo secolo, costruita in antichità per proteggere la città ed i suoi cittadini e che si trova su una collina a 476 metri di altezza. Da qui i visitatori possono godere di una delle viste più spettacolari sulla città e sulle montagne circostanti. Per raggiungere la cima di questa collina, è possibile utilizzare la famosa e suggestiva funivia Grenoble-Bastille, che fu inaugurata nel lontano 1934 e che rappresenta la scelta giusta per tutti quei visitatori che vogliono vivere un’esperienza indimenticabile durante la salita, ammirando il paesaggio.

Una volta arrivati a destinazione alla Bastiglia, i turisti possono esplorare la fortezza, ma anche partire alla scoperta di numerosi sentieri escursionistici attraverso boschi e montagne. Gli appassionati di trekking, qui possono trovare percorsi dai vari livelli di difficoltà che consentono di esplorare l’area a piedi, a stretto contatto con la natura.

La famosa funivia Grenoble-Bastille di notte, che dal centro della città porta sulla collina della Bastiglia

Fonte: iStock

La funivia Grenoble-Bastille, attrazione turistica di Grenoble

Arte e cultura: i musei da non perdere

La città francese di Grenoble è una località culturalmente vivace, con una vasta e ampia offerta museale. Il museo di Grenoble è uno fra i più rinomati della Francia, probabilmente meno conosciuto rispetto ai più famosi musei di Parigi, ed ospita al suo interno una ricca collezione che spazia dall’arte antica a quella contemporanea. Per gli appassionati di arte, qui è possibile ammirare opere di famosi artisti di fama mondiale, come Picasso, Matisse e Chagall.

Inoltre, per chi desidera approfondire la storia locale di Grenoble, il museo Stendhal è qualcosa di unico, da non perdere. Il museo è stato dedicato allo scrittore Henry Beyle, noto con il nome di Stendhal, ed è ospitato all’interno della casa del nonno paterno, abitazione della sua infanzia. La visita a questo museo permette di immergersi nella vita di Stendhal e di comprendere tutto il contesto che ha influenzato le sue opere più famose.

Il centro storico di Grenoble

Durante una della città, sicuramente non si può ignorare il centro storico di Grenoble, caratterizzato da strette vie e vicoli pittoreschi e suggestivi, che invitano i visitatori a perdersi e a scoprirne gli angoli più nascosti. Una delle attrazioni principali che è facilmente raggiungibile a piedi è la Cattedrale di Notre Dame di Grenoble, un capolavoro architettonico in stile romanico e gotico. Questa struttura così importante per Grenoble ha la caratteristica di presentare una stratificazione storica ed artistica, grazie a numerosi interventi di ristrutturazione subiti e che raccontano, in un certo senso, la sua storia.

Proseguendo a piedi nel centro storico, ci si trova di fronte ad una delle piazze più eleganti della città, ovvero la piazza Saint-André, dove è possibile ammirare il palazzo del Parlamento del Delfinato, che un tempo ospitava la corte civile della regione, oggi monumento storico. Tra le altre cose, i visitatori non possono assolutamente perdere Rue Jean-Jacques Rousseau, dove si trovano numerose botteghe artigiane, caffetterie storiche e antichi e suggestivi cortili interni nascosti.

Relax nei parchi verdi della città

Durante la visita in questi meravigliosa città ai piedi delle Alpi Francesi non è difficile imbattersi in vasti e numerosi spazi verdi, luoghi dove i visitatori possono rilassarsi e praticare attività all’aperto. Uno fra tutti il Jardin de Ville, che si trova nel cuore della città francese e che rappresenta un’oasi di pace dove gli abitanti di Grenoble si recano per rilassarsi e fare attività all’aperto. Questo parco, circondato da alberi secolari e numerosi fiori colorati, diventa in estate teatro di eventi e concerti all’aperto.

Un altro parco cittadino di grande bellezza è sicuramente il Jardin des Dauphins, un parco che si trova ai piedi della Bastiglia, in collina, e che si estende per oltre 30 ettari, offrendo sentieri panoramici perfetti per una passeggiata in mezzo alla natura e lontano dal caos cittadino. Qui gli amanti della fotografia potranno trovare il luogo adatto per uno scatto incantevole sulla città e sulle montagne circostanti.

Infine, per gli amanti della storia, il parco Paul Mistral rappresenta il luogo ideale. Si tratta di un ampio spazio verde che ospita la Torre Perret, ovvero una torre in cemento armato che venne costruita nel lontano 1925, quando a Grenoble si tenne l’Esposizione Internazionale dell’energia idroelettrica e del turismo, e che oggi rappresenta del patrimonio architettonico della città.

Veduta aerea della città francese di Grenoble, con montagne francesi sullo sfondo

Fonte: iStock

Veduta aerea della città di Grenoble, in Francia

Cosa fare a Grenoble e dintorni?

Grazie alla sua posizione decisamente privilegiata, incastonata fra le montagne, la città di Grenoble rappresenta il punto di partenza per chi ama fare sport ed attività all’aria aperta. Soprattutto durante l’inverno, da qui gli appassionati di sci possono raggiungere facilmente le località sciistiche più famose delle Alpi, come la famosa località Les Deux Alpes o Alpe d’Huez, entrambe non molto lontane da Grenoble, con piste per sciatori di tutti i livelli.

In estate, invece, la città si trasforma in un paradiso per gli amanti di trekking ed hiking. I sentieri che attraversano il parco naturale della Chartreuse, ad esempio, sono cammini molto apprezzati per la loro bellezza paesaggistica. Qui, infatti, è possibili scegliere fra diversi percorsi immersi nella natura, dalle passeggiate più tranquille a quelle più impegnative. Inoltre, Grenoble è attraversata da una fitta rete di piste ciclabili, ben sviluppata, che permette di esplorare la città in modo sostenibile e salutare.

Grenoble è una città che sa sorprendere, ricca di storia, che sa ammaliare i suoi visitatori grazie alle sua attrazioni ed al paesaggio suggestivo che la circonda. Una meta forse lontana dal turismo di massa, ma che rappresenta sicuramente una destinazione da non perdere.

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Edolo, uno dei più importanti borghi dell’Alta Valcamonica

Nella suggestiva cornice della Valle Camonica, importante punto di accesso all’Alta Valle è il grazioso borgo di Edolo, capolinea della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, che sorge laddove le maestose montagne dominano il paesaggio: oltre a essere un luogo strategico per raggiungere note località sciistiche come il Passo del Tonale e Aprica, è ricco di storia e cultura, con il centro che conserva intatte le sue radici medievali.

Passeggiando per le vie selciate o lastricate, infatti, si possono ammirare dimore signorili contraddistinte da portali in granito lavorato, porte chiodate e loggiati in legno, nonché decorazioni in stile romanico a testimoniare il passato artistico e culturale del paese. Inoltre, durante l’inverno, gli appassionati di sport sulla neve possono sfruttare un servizio di ski bus che collega Edolo con le vicine piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale per una giornata all’insegna dello svago e del divertimento nel cuore della natura.

Non mancano campi da tennis in terra battuta, una palestra per l’arrampicata sportiva, una piscina coperta, il cinema e l’occasione di incantevoli passeggiate lungo il fiume Oglio o il torrente Ogliolo. Ma non basta: Edolo è anche sede di una delle maggiori centrali idroelettriche Enel in Europa, capace di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri, da conoscere grazie a visite guidate su prenotazione.

Uno sguardo al passato

Edolo, in posizione strategica al vertice di un triangolo che collega la bassa Valle Camonica, la valle di Corteno con il passo dell’Aprica e la Valtellina, e l’alta Valle Camonica con il passo del Tonale, vanta origini antiche, con tracce di un tempio pagano dedicato a Saturno e di un insediamento romano. Crocevia di rilevanti vie di comunicazione, ha visto la presenza di una “statio” romana, che fungeva sia da controllo militare che da snodo commerciale lungo il corso del fiume Oglio.

Nel tempo, Edolo divenne tappa per i pellegrini diretti ai centri di culto cristiani, con la costruzione di ospizi lungo le strade a sottolineare l’importanza economica e spirituale della zona. Sotto la dominazione dei monaci francesi e poi del vescovo di Brescia, il borgo visse una crescita politica e religiosa testimoniata dalla presenza di chiese e castelli. Ma la sua storia è anche segnata da periodi difficili, con epidemie, carestie e guerre che colpirono la comunità.

Durante il Risorgimento, Edolo partecipò attivamente alle lotte per l’indipendenza italiana, resistendo all’occupazione austriaca e contribuendo alle imprese dei Mille di Garibaldi. Nel XX secolo, conobbe una significativa fase di sviluppo industriale e amministrativo, con l’avvento di infrastrutture quali la ferrovia e la centrale idroelettrica.

Oggi, è un vivace centro che attrae i turisti non soltanto per il ricco patrimonio storico, ma anche per la vicinanza alle piste da sci del Tonale e dell’Aprica, donando un perfetto connubio tra cultura e natura.

Cosa vedere a Edolo

Edolo, Lombardia

Fonte: Photo by Education Images/Universal Images Group via Getty Images

Particolare del centro di Edolo

Il pittoresco borgo dell’Alta Valle Camonica, oltre a una vacanza attiva all’aria aperta in ogni stagione, offre anche molteplici punti di interesse da non perdere, a partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale con cinquecentesco campanile romanico: al suo interno custodisce pregevoli affreschi databili tra il 1530 e il 1535 a opera di Paolo da Caylina il Giovane.

Altrettanto meritevoli di attenzione, in località Mu, sono la Parrocchiale di Santa Maria Nascente, trecentesca pieve tra le prime a sorgere sul territorio, che può vantare il campanile più alto della Valle Camonica, ben 68 metri, le rovine del Castello medievale, e la Chiesa dei Santi Ippolito e Casiano, rimaneggiata più volte (l’ultima nel Settecento), finemente affrescata e custode di opere lignee della Famiglia Ramus.

Infine, una menzione anche al Ponte Vecchio che, in passato, univa Edolo e Mu (unificati in un unico comune, insieme a Cortenedolo, nel 1927).

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Crans Montana, il sentiero delle lanterne è il più bello delle Alpi

Con uno sviluppo in altitudine che dai 500 metri della valle del Rodano si spinge ai 3000 del ghiacciaio della Plaine Morte, quella di Crans-Montana è una regione di contrasti estremi, baciata dal sole e con un panorama incredibile che spazia dalle vette del Sempione al Monte Bianco, passando per il Weisshorn e il Cervino. Gli sportivi possono contare su infrastrutture all’avanguardia a loro dedicate, mentre gli amanti della cultura hanno la possibilità di sbizzarrirsi con la vasta offerta di musei, eventi e festival.

Crans-Montana coniuga alla perfezione i vantaggi di uno stile di vita cittadino con l’atmosfera di montagna e la purezza dell’aria, grazie a un’ampia gamma di ristoranti (dalle baite di montagna agli indirizzi stellati), a una miriade di negozi e boutique, alle proposte benessere e a una vita notturna animata. Una meta ideale in qualsiasi stagione, con l’accesso alle vette assicurato 365 giorni l’anno dai moderni impianti di risalita.

Ancora, il comprensorio sciistico vanta ben 140 chilometri di piste per tutti i livelli, con un paesaggio da togliere il fiato grazie alla corona di vette che superano i 4.000 metri.

Non sorprende, quindi, che nel 2017 la località sia entrata nel circolo ristretto di Best of the Alps. Inoltre, non è un caso che la clientela italiana sia abituata da anni a scegliere Crans- Montana come meta privilegiata per lo svago in montagna, posizionandosi al primo posto tra gli ospiti internazionali.

Il Sentiero delle Lanterne, l’attrazione di spicco della stagione invernale

Appuntamento tradizionale dell’inverno di Crans-Montana, anche quest’anno il Sentiero delle Lanterne rappresenterà una delle principali attrazioni della stagione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, infatti, dalle 17 alle 22 il percorso innevato incanterà migliaia di visitatori grazie a moltissime novità, una più entusiasmante dell’altra.

Immerso nella natura, pur trovandosi nelle immediate vicinanze del centro, il magnifico sentiero esalta la magia dell’inverno: alla luce delle lanterne, quando cala la notte, il manto bianco che riveste gli alberi e la neve che scricchiola sotto le scarpe regalano uno scenario ricco di poesia.

Scandito da opere luminose, spettacoli incantevoli, concerti e caccia al tesoro, il Sentiero delle Lanterne regala una parentesi da fiaba nel cuore di Crans-Montana. Lo scintillio delle lanterne guida i visitatori alla scoperta di esperienze emozionanti in grado di meravigliare grandi e piccini.

Il magico Festival Etoile Bella Lui

Crans_Montana_Sentiero Lanterne

Fonte: Ph @Maxime_Aliaga – Ufficio Stampa

Sentiero delle Lanterne a Crans Montana

Come già l’anno scorso, lungo il Sentiero delle Lanterne prenderà vita il Festival Etoile Bella Lui, con il tocco di originalità delle animazioni che avranno luogo durante l’intera stagione invernale.

Concerti, spettacoli e animazioni si terranno nello splendido Hameau de Mayens, contraddistinto da antiche malghe di legno, dove sarà anche possibile ristorarsi. L’atmosfera fuori dal tempo di questo luogo incantato consentirà di immergersi in una favolosa leggenda di montagna, la fiaba de Il Pastore e della Stella Bella Lui, da cui hanno preso spunto il Sentiero delle Lanterne e il Festival.

La novità 2024-2025

Durante l’inverno 2024/2025, il Sentiero delle Lanterne sarà dedicato al “Movimento“, tema che verrà evocato tramite la danza dei corpi e il respiro della natura e metterà in evidenza svariate installazioni da scoprire lungo il percorso.

Ogni opera, unica nel suo genere, inviterà a lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza, offrendo allo stesso tempo momenti interattivi.