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Joal Fadiouth, l’isola delle conchiglie del Senegal da vedere assolutamente

C’è un luogo unico da visitare al mondo. Un posto dove persino gli edifici sono stati realizzati in conchiglie. Stiamo parlando di Joal Fadiouth, l’isola delle conchiglie del Senegal che ti suggeriamo assolutamente di visitare. Ti portiamo alla scoperta di un luogo rurale, dove tutto è esattamente come appare: Joel si trova nella penisola di Petit Cote, ed è qui che si trova un antico villaggio di pescatori. Lo stile di vita è scandito dal mare, mentre Fadiouth è connessa mediante un ponte di 800 metri. Ed è questa la grande particolarità del luogo, una magia che sa di natura: su questa isola magica, ci sono migliaia di gusci vuoti di conchiglie, che sono stati accumulati nel tempo. Secoli hanno reso ciò che Joal Fadiouth è oggi: un luogo dove il tempo si è fermato.

Alla scoperta di Joal Fadiouth in Senegal

Joal Fadiouth, cosa vedere e cosa fare

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Joal Fadiouth, il mercato

A 118 km da Dakar, c’è un luogo che lascia senza fiato: Fadiouth è un’isola interamente formata dai gusci vuoti delle conchiglie. Poche centinaia di metri di meraviglia, che non è mai uguale nel tempo, poiché l’isola viene modificata dalle maree più volte in un giorno. Non dobbiamo, però, fare l’errore di credere che Joal Fadiouth sia un unico posto, essendo suddiviso in due luoghi ben distinti, ovvero Joal e Fadiouth. A Fadiouth, le conchiglie sono state usate persino per realizzare gli edifici, e non circolano auto.

A parere nostro, è un’escursione in Senegal da non perdere, soprattutto perché questo territorio invita alla pace, a uno stile di vita lento, a un’idea di unità che non è utopia come nel resto del mondo. L’antico villaggio di Joal è stato scoperto nel XV secolo dai portoghesi, ma non ha mai perso la sua identità e la sua forza.

Fadiouth, invece, è un isolotto, anche se è un errore definirlo così, poiché è un minuscolo arcipelago di isole (di cui solamente una è abitata). Le maree e i pescatori nel corso dei secoli hanno lasciato qui quei gusci di conchiglia che oggi rimandano il ritratto della maestosità della natura. Le strade sono in terra battuta, e a colpire è l’accoglienza che la popolazione riserva a tutti, rispettando quell’idea di convivenza e rispetto reciproco. Il consiglio degli anziani, che ha il compito di regolare la vita del villaggio, si tiene proprio a Fadiouth.

Cosa vedere a Joal Fadiouth in Senegal

Cosa vedere a Joal Fadiouth? Puoi arricchire il tuo itinerario facendo un salto nella Chiesa di San Francesco Saverio, o scoprendo il Cimitero Cristiano-Musulmano, la cui particolarità è di essere stato costruito sulle conchiglie, ma non solo. Questo è un luogo in cui la religione cristiana e musulmana convivono, un simbolo di convivenza pacifica nel rispetto dei credi di tutti, dove ciascuno riposa al fianco dell’altro per l’eternità come fratello. Un luogo sacro, che è stato curato per secoli dalle mamme e dalle mogli del villaggio, con tombe adornate da conchiglie. A Joal, invece, segnaliamo la Casa d’infanzia di Senghor, il primo Presidente del Senegal.

La caratteristica del luogo è data dalla posizione privilegiata. Poiché i fondali sono bassi e l’acqua estremamente salata, i molluschi trovano qui la possibilità di riprodursi. Ecco perché hanno rappresentato una fonte di sostentamento importante per la popolazione, in particolare per ostriche e pettini. C’è, poi, un momento da non perdere in alcun modo, ovvero l’arrivo delle piroghe dei pescatori: è la parte della giornata in cui si riuniscono le donne, i bambini, gli uomini e gli anziani, pronti a raccogliere i frutti del duro lavoro e a commercializzarli.

Per le strade di questo magnifico luogo, puoi fermarti tra le bancarelle, che non vendono esclusivamente oggettistica locale, ma anche molluschi essiccati e un prodotto Slow Food, di cui gli abitanti vanno molto fieri: il couscous salato di miglio dell’isola di Fadiouth. Se raccogliere conchiglie è il tuo passatempo preferito in spiaggia, allora è proprio a Fadiouth che devi venire (e ti consigliamo di segnare anche la collina di conchiglie).

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Viaggio a Hurghada, paradiso tropicale del Mar Rosso

L’Egitto attira tantissimi viaggiatori con il suo magnetismo storico e con il fascino esercitato dai tesori della sua antica civiltà, tra piramidi e templi, al quale è impossibile resistere. Eppure, l’Egitto è la destinazione perfetta non solo per gli Indiana Jones del presente, ma anche per chi all’interesse storico unisce la voglia di relax e il desiderio di nuotare nel Mar Rosso, famoso per le sue acque cristalline e per la possibilità di praticare tante attività sportive. Una delle località più amate dove trovare tutto questo è Hurghada, un paradiso tropicale tra mare e deserto.

Un tempo tranquillo villaggio di pescatori, Hurghada è sbocciata negli ultimi anni diventando una popolare destinazione turistica e non è difficile capirne il perché. Offre sole tutto l’anno, spiagge bellissime, una barriera corallina da scoprire, una vivace vita notturna e ampie distese di sabbia che la separano dalle più affollate Il Cairo e Luxor. La città soddisfa ogni esigenza, da chi è alla ricerca di attività avventurose ed escursioni giornaliere a chi sogna di rilassarsi e godersi le sue meritate vacanze. Queste sono le cose migliori da fare e da vedere a Hurghada: arrivate fino alla fine dell’articolo per trovare anche i nostri consigli per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Hurghada

36 chilometri di spiagge che si estendono lungo tutto il tratto costiero fino al confine con il Sudan: Hurghada è una delle principali località turistiche dell’intero Egitto, tra meravigliose isole disabitate e insenature. Propone tante attività, molte delle quali sono dedicate alla scoperta del mondo sottomarino e agli sport acquatici come il windsurf, la vela e la pesca d’altura.

Esplora le bellezze del Mar Rosso

Le coste egiziane lungo il Mar Rosso sono il paradiso dei sub e non importa che siate principianti o subacquei esperti, vale la pena tuffarsi in acqua per unirsi ai pesci pagliaccio, farfalla, angelo e pappagallo. Hurghada, in particolare, è la meta perfetta per scoprire l’Egitto sottomarino grazie alla presenza di numerosi siti d’immersione, ideali per perlustrare anche le isole circostanti. Seppur la barriera corallina più vicina alla città sia considerata danneggiata a causa delle errate politiche passate, avventurandovi più al largo troverete l’eccezionale Parco Nazionale dell’Isola di Giftun.

Parte di una riserva marina protetta, offre immersioni fino a 100 metri di profondità tra la colorata foresta di coralli e la grande varietà di pesci. Raggiungibile in poco tempo con la barca, l’isola è un must per gli amanti dei fondali dove nuotano indisturbate tartarughe marine, razze, delfini e tanti coloratissimi pesci tropicali. Sull’isola si trova anche la splendida spiaggia di Mahmya, un piccolo angolo di paradiso dove godere del massimo del relax.

Se siete subacquei alle prime armi, invece, potete dirigervi verso la vicina isola di Gota Abu Ramada, nota come “l’acquario del Mar Rosso” per la moltitudine di esemplari marini che ci abitano. In quest’isola vengono organizzate anche immersioni notturne ed è considerata il luogo perfetto per gli appassionati di fotografia subacquea. Altre mete molto frequentate sono l’isola di Shadwan e Umm Qamar dove, oltre ad ammirare la fauna marina, vi ritroverete a nuotare tra i relitti come il Giannis D.

Rilassati sulle spiagge e nei beach club

Per quanto riguarda le spiagge, oltre alla già citata Al-Mahmya sull’isola di Giftun, le più note sono quella di Sahl Hasheesh, situata a una ventina di chilometri dalla città e caratterizzata non solo dalla presenza di diverse strutture di lusso, ma anche da un’attrazione sommersa molto amata: la Sunken City. Da questa spiaggia, infatti, potrete avventurarvi alla scoperta della replica del Tempio di Edfu, un’opportunità di divertimento subacqueo adatta anche ai bambini.

Per chi desidera praticare altre attività sportive oltre le immersioni, come kitesurfing, sci d’acqua e windsurf, la spiaggia da segnare è Mangroovy Beach, situata nella località di El Gouna. Questa spiaggia vanta sabbia fine e acque cristalline dalle tonalità turchesi. A 5 chilometri da qui si trova Zeytuna Beach, collocata su un isolotto e raggiungibile con una barca, mentre a 40 chilometri da Hurghada troverete la meravigliosa Sharn El Naga, nella località di Soma Bay, famosa per la sua spiaggia di sabbia bianca e per le rosse scogliere.

Agli amanti del puro relax e dei beach club, invece, consigliamo le due strutture migliori: Mahmya Beach Club, con lettini lussuosi, un giardino nel retro e serate all’insegna della musica e del divertimento, e il Playa Beach Club di El Gouna, per un’esperienza di relax davvero completa.

Spiaggia Hurghada

Fonte: 123RF

Spiaggia con ombrelloni in paglia a Hurghada

Avventura tra deserti e monasteri

Il mare, seppur tra i motivi principali per scegliere Hurghada come destinazione per le vostre vacanze, non è l’unico. Lasciandosi alle spalle le spiagge e il relax della costa, i viaggiatori più avventurosi potranno addentrarsi nel cuore del deserto egiziano, tra oasi e montagne, per un safari indimenticabile. Sono tante le escursioni proposte, da quelle in quad ai viaggi organizzati per visitare i villaggi beduini vicini: questa è un’occasione unica per scoprire le tradizioni e il modo di vivere di questa tribù, assaporando una cena tipica accompagnata da danze orientali e canzoni popolari. Assicuratevi di rimanere dopo il tramonto: il cielo limpido e incontaminato sopra le montagne lo rende il luogo ideale per osservare le stelle.

Oltre al deserto, nell’entroterra di Hurghada sono presenti anche dei monasteri copti, un gruppo etnoreligioso cristiano originario dell’Egitto. I monasteri principali da visitare sono quello di san Paolo, costruito nel V secolo e immerso tra le montagne settentrionali del Deserto Orientale, e quello di sant’Antonio. Quest’ultimo è considerato il più antico del mondo e risale al IV secolo. Per salire alla grotta dovrete percorrere 1804 gradini, ma non preoccupatevi perché lo sforzo verrà ripagato da una vista che vi lascerà senza fiato.

Escursione di un giorno a Luxor

Il comfort della spiaggia e dei lettini potrebbe dissuadervi, ma è quasi impossibile resistere alla tentazione di partecipare all’escursione di un giorno nella vicina Luxor, distante 4 ore di macchina. L’antica città di Tebe e la regione circostante ospitano molti monumenti storici, tra cui il Tempio di Karnak, la Valle dei Re e il Tempio di Hatshepsut. Se desiderate sfruttare al meglio il vostro tempo in città e vedere più siti possibili, optate per uno dei tour guidati giornalieri disponibili da Hurghada.

Il sito più visitato è sicuramente la Valle dei Re, luogo scelto per le sepolture dei sovrani del Nuovo Regno d’Egitto e che custodisce oltre 60 tombe dei faraoni, scavate direttamente nelle pareti rocciose, tra cui la più famosa, quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 da Howard Carter.

Tempio Luxor

Fonte: iStock

Il famoso tempio di Luxor

Shopping e vita notturna

Dopo tanto girovagare, i turisti che vogliono concedersi un giorno di riposo possono rimanere in città, soprattutto nella parte più antica nota come El Dahar, ricca di storia e tradizioni. Qui potete perdevi alla ricerca di un souvenir caratteristico tra i bazar e i mercatini di artigianato locale o lasciarvi coccolare dai sapori tipici egiziani regalandovi una cena in uno dei numerosi ristoranti situati lungo la Marina Boulevard.

A Hurghada non manca una vivace vita notturna quindi, dopo cena, meglio smaltire facendo quattro salti in discoteca, dove le più popolari si trovano nel quartiere moderno di Sekala. Per chi preferisce una serata più soft in compagnia di un ottimo drink e musica dal vivo, i migliori luoghi di intrattenimento si trovano per la maggior parte negli hotel locali.

Dove si trova e come arrivare a Hurghada

Hurghada è una città balneare capoluogo del Governatorato del Mar Rosso, con una costa che si estende per 40 chilometri. Dista 4 ore da Il Cairo (situata a nord di Hurghada) e 3 ore e mezza da Marsa Alam (situata a sud).

La città dispone di un proprio aeroporto internazionale: dall’Italia ci sono voli diretti da Roma e Milano gestiti dalla compagnia easyJet della durata di 4 ore, mentre le altre compagnie che volano in questo aeroporto sono EgyptAir, British Airways, Condor, Finnair, TUIfly e UTair Aviation. Se il vostro itinerario di viaggio prevede altre tappe, potete valutare di atterrare a Il Cairo o a Luxor (il collegamento diretto con l’Italia partirà da ottobre 2024) per poi affittare un’auto o affidarvi a un transfer privato che vi accompagni direttamente al vostro hotel di Hurghada.

Qual è il periodo migliore per andare a Hurghada?

Hurghada vanta un clima perfetto tutto l’anno ed è considerata la meta ideale per una vacanza in ogni stagione, soprattutto per evadere dal freddo degli inverni italiani. Anche in questo periodo, infatti, le temperature durante il giorno non scendono mai sotto i 23 gradi permettendo ai turisti di potersi godere la spiaggia e le bellezze sottomarine del Mar Rosso. Consigliamo di evitare i mesi da giugno ad agosto perché le temperature sono molto elevate e potrebbero compromettere il vostro soggiorno.

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La collina reale Ambohimanga: cosa vedere vedere vicino ad Antananarivo

Hai programmato un viaggio ad Antananarivo e vorresti vedere di più? Nei dintorni di Antananarivo, la capitale del Madagascar, c’è una chicca imperdibile: la collina reale Ambohimanga. Il luogo che testualmente significa “collina blu” è un sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità e rappresenta una testimonianza importanza di tre secoli di potere reale che hanno fortemente influenzato il luogo. Ma cosa vedere e come arrivarci? Ti sveliamo tutto ciò che c’è da sapere.

Cosa vedere sulla collina di Ambohimanga

In circa 15 km di auto o con un bus locale puoi raggiungerla: partendo dalla capitale del Madagascar, la collina di Ambohimanga è sicuramente l’opzione migliore tra le cose da vedere nei dintorni di Antananarivo. Appena arrivi ti accorgerai che la scena dominata da un paesaggio verde e lussureggiante che va a contrastare nettamente con l’insediamento di epoca reale.

Attraversando i sentieri lungo la collina avrai modo di scoprire da vicino i resti delle fortificazioni più antiche e quelli delle abitazioni reali. Una meraviglia da non perdere? Il Rova, cioè la residenza principale che testimonia attraverso le stanze reali quella che è stata la vita e la dominazione dell’epoca.

Il luogo è talmente iconico da essere considerato una delle 7 meraviglie del Madagascar e proprio come la collina sacra Vohitra Masina riesce a mantenere quello che è lo spirito e la saggezza del popolo.

Uno dei luoghi più suggestivi è il bagno sacro di Ambohimanga, un’ampia vasca scavata nella roccia che veniva utilizzata per i rituali di purificazione dei re. Da qui, la vista panoramica sulla valle sottostante è semplicemente mozzafiato. Inoltre, potrai visitare i numerosi siti sacri disseminati sulla collina, dove ancora oggi si tengono cerimonie tradizionali.

Perché Visitare Ambohimanga

Se stai visitando il Madagascar, non puoi perderti una delle meraviglie del Paese. Dopo aver visitato con attenzione la capitale, potrai spostarti nei dintorni di Antananarivo per raggiungere la collina di Ambohimanga: un tuffo nella storia del Madagascar e non solo, per apprendere in modo più profondo quelle che sono state le radici culturali. Centro spirituale e politico per secoli, ha un’importanza storica da non trascurare.

Tra le tante storie affascinanti legate a questo luogo, una delle più interessanti riguarda il re Andrianampoinimerina, che nel XVIII secolo fece di Ambohimanga il cuore del suo regno. Si dice che avesse un legame speciale con la collina e che qui trovasse ispirazione per le sue strategie di governo. Secondo gli antichi, il territorio era un luogo sacro e inviolabile e nonostante oggi le cose siano diverse, tutti continuano ad avere rispetto e venerazione per la località.

Interessante la creazione delle mura: le fortificazioni sono state realizzate grazie al supporto di tantissime persone che hanno applicato un moderno sistema di rulli e leve per trasportare le pietre enormi impiegate nell’impresa. Non perdere l’occasione di visitare la Collina Reale di Ambohimanga durante il tuo viaggio in Madagascar; il sito di pregio di regalerà una lezione di storia e cultura locale, travolgendoti con la bellezza e la forte spiritualità. Tra leggende, storia e curiosità avrai modo di fare una splendida gita in giornata partendo dalla capitale.

 

 

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Tutto quello che devi sapere sulla Grande Moschea di Dakar

Per scoprire davvero l’anima di un luogo è necessario immergersi silenziosi nelle tradizioni culturali e spirituali che lo caratterizzano. La religione ha, da sempre, un enorme e profondo impatto sulla cultura di un popolo: ne influenza la quotidianità, le strutture sociali e dà forma alle tradizioni che diventano il centro attorno al quale ruotano le più importanti manifestazioni e aggregazioni di persone. Ecco perché qualsiasi viaggio tu faccia è fondamentale esplorare proprio quegli edifici che fanno da “casa” all’identità spirituale di una popolazione come chiese, sinagoghe e moschee. Se hai in programma un viaggio nella capitale del Senegal, non puoi assolutamente esimerti dal visitare la Grande Moschea di Dakar, un edificio maestoso e imponente da conoscere in ogni sua sfaccettatura.

Grande Moschea di Dakar: tutto quello che devi sapere

In questo articolo, troverai tutte le informazioni che ti servono per conoscere questo grande monumento religioso, dalla storia e architettura fino alle informazioni più tecniche per organizzare al meglio la tua visita.

Storia della Grande Moschea di Dakar

Non solo uno dei monumenti più importanti della capitale del Senegal, la Grande Moschea di Dakar è anche uno dei principali centri religiosi dell’intero Paese. Commissionata dal Re del Marocco Hassan II, la sua costruzione è stata finanziata dal governo del Senegal insieme al contributo di altri paesi musulmani fino a vederne la sua apertura, con una grande cerimonia, il 27 marzo del 1964. La Moschea ospita anche l’Istituto Islamico, un ente pubblico subordinato al Ministero dell’Istruzione Senegalese con scopi di ricerca e insegnamento islamico, completato da una ricca biblioteca inaugurata nel 2004.

Grande Moschea di Dakar: l’architettura

Come ogni Moschea, anche quella di Dakar ha i suoi elementi iconici che la rendono riconoscibile a colpo d’occhio, come i minareti, le facciate decorate e lo stile inconfondibile. Caratterizzata da uno stile tipicamente islamico con elementi tradizionali e moderni che si uniscono in unico abbraccio, ecco i principali tratti architettonici che rendono questo luogo di culto una meraviglia da ammirare assolutamente se sei in viaggio nella splendida capitale del Senegal.

  • Minareto: la bellezza di 67 metri di altezza rendono il minareto un punto di riferimento per tutta la città in quanto ben visibile da lunghe distanze. La sua superficie è decorata con piastrelle colorate, tipiche della tradizione artistica islamica nordafricana, e impreziosite da splendidi motivi geometrici.
  • Sala di Preghiera: la sala principale della Grande Moschea di Dakar è interamente decorata da migliaia di tessere che restituiscono splendidi mosaici e calligrafie arabe alternate a magnifiche trame regalate dall’utilizzo del marmo e di altre pietre preziose. La Sala di Preghiera arriva a ospitare fino a 10.000 fedeli.
  • Giardini: la Grande Moschea di Dakar è circondata da splendidi giardini curati nel minimo dettaglio tra piante esotiche, fontane e spazi dove potersi rilassare in una vera e propria oasi di pace e tranquillità.

Visitare la Grande Moschea di Dakar: consigli da tenere a mente

Dagli orari di visita alle regole di comportamento da tenere, ecco alcuni consigli da appuntarsi prima di organizzare la tua visita alla Grande Moschea di Dakar.

  • Orari di visita: nonostante la moschea sia aperta tutto il giorno per le preghiere dei fedeli, i visitatori non musalmani possono accedervi solo negli orari non occupati dalle funzioni di preghiera. Per informazioni sempre aggiornate ti consigliamo di contattare direttamente la struttura.
  • Come raggiungerla: la Grande Moschea di Dakar si trova nel cuore della città, pertanto è facile da raggiungere a piedi. Altrimenti puoi optare per una corsa in taxi o puoi noleggiare un veicolo.
  • Comportamenti da tenere: ricordati che stai per visitare un sito religioso, dunque dovrai attenerti a una serie di norme comportamentali rispettose del luogo che stai visitando. Scegli un abbigliamento adeguato che copra braccia e gambe, togliti le scarpe prima di entrare nelle sale di preghiera e limitati ad ammirare questa meraviglia architettonica senza fare troppo rumore.

Con questa piccola guida, hai tutte le informazioni che ti servono per visitare la Grande Moschea di Dakar. Ora non ti resta che appuntartela nel tuo itinerario di viaggio e lasciarti conquistare dal suo fascino incantevole.

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Perchè visitare la biblioteca di Alessandria nei dintorni di Il Cairo

Gli appassionati di archeologia e del passato vogliono visitare l’Egitto almeno una volta nella vita e non posso che comprenderli profondamente: i viaggi in loco solitamente partono da Il Cairo, la città capitale, ma si espandono poi nei dintorni per visitare alcune delle meraviglie quali la Biblioteca di Alessandria.

Spostandosi da Il Cairo fino ad Alessandria da modo di raggiungere quello che è stato considerato per molto tempo un polo culturale senza eguali: basti pensare che proprio qui matematici, letterati e saggi svolgevano le proprie attività e grandi nomi della storia come quelli di Alessandro Magno (fondatore della città) e Cleopatra hanno padroneggiato. Da molti storici la località è stata definita un “faro del mondo antico” e ad oggi è ancora possibile visitare la biblioteca alexandrina, una delle meraviglie da non perdere nei dintorni di Il Cairo.

Visitare la biblioteca di Alessandria d’Egitto

Se hai la fortuna di aver organizzato un viaggio in Egitto lasciati incantare da un luogo che ha un passato meraviglioso, lascia che le piramidi ti conquistino ma spingiti fino ad Alessandria per scoprire la culla del sapere antico. Simbolo cult è sicuramente la biblioteca di Alessandria: il monumento principale della città dal fascino cosmopolita è ad oggi un luogo di studio. Ricostruito con uno stile moderno, vuole omaggiare quella che è stata l’antica biblioteca diventando un autentico capolavoro architettonico.

Il design è curatissimo: forma ellittica per omaggiare il sole che sorge, vuole simboleggiare a tutti gli effetti il tempio del sapere. Gli spazi, versatili e luminosi ti lasceranno senza fiato ma sono soprattutto i numerosissimi volumi scritti e le gallerie d’arte che ti faranno pensare di non aver mai visto una biblioteca così. Un collegamento forte tra il sapere del passato e quello attuale, aprendo le porte alla conoscenza di futuri innovatori pronti a cambiare le sorti del mondo.

Perché visitare la biblioteca di Alessandria?

Un viaggio attraverso il tempo che dà modo di scoprire quella che è stata la saggezza delle civiltà antiche che ancora oggi influenza la nostra quotidianità. Oltre a poter passeggiare tra volumi di pregio, il luogo è un simbolo di rinascita culturale a cui i local sono molto legati.

L’edificio attuale sorge in prossimità dell’antica biblioteca di Alessandria distrutta nel tempo. In passato, si dice ospitasse oltre 500.000 volumi: un numero incredibilmente ricco pensando all’epoca e per questo era meta di molti matematici, saggi e studiosi che la ritenevano il luogo ideale per apprendere il mondo. Fondata nel III secolo a.c. per volere di Tolomeo I Sotere, ha permesso di studiare nomi illustri come Euclide o Zenone. Il motivo della distruzione è da attribuire a più cause: prima la guerra civile tra Cesare e Pompeo, poi un incendio. Ma seppur sia stata distrutta parzialmente più volte, ha dato modo di far sorgere una nuova biblioteca che in un certo senso vuole continuare il fl rouge di quella più celebre.

Un connubio tra passato e presente: basti pensare che oggi è una biblioteca multimediale aggiornata considerata un punto di riferimento per il mondo arabo, e non solo. Un luogo leggendario che conquista i visitatori con un design futuristico. Il nuovo edificio, inaugurato nel 2002, è uno dei luoghi più importanti da visitare in città.

 

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Egitto mediterraneo: perché andare a Marsa Matruh

Marsa Matruh si trova sul tratto di costa mediterranea dell’Egitto ed è un vero e proprio paradiso per le sue spiagge dorate e acque cristalline, ma anche per le escursioni e visite guidate. Situata a circa 240 chilometri a ovest di Alessandria (e a circa 500 km a nord ovest del Cairo), questa è la destinazione ideale per i viaggiatori che cercano un’oasi capace di combinare mare spettacolare e visite di conoscenza e cultura. Valida alternativa al Mar Rosso, questa meta è molto gettonata dai turisti di tutto il mondo, anche per il prezzo competitivo e le soluzioni All Inclusive proposte dai diversi tour operator internazionali.

Un paradiso per gli amanti del mare

Il vero tesoro di Marsa Matruh è senza dubbio il suo mare cristallino con le spiagge idilliache, comode e per tutte le età. Non a caso Marsa Matruh è definita “le Maldive del Mediterraneo”. Chilometri di sabbia fine si susseguono lungo la costa, bagnate da acque turchesi che invitano a nuotare, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi sotto il caldo sole della costa mediterranea d’Egitto. Parlando di spiagge e mare, tra le mete più rinomate troviamo Almaza Beach, nella Baia di Almaza (che in arabo significa “perla”), a quasi 40 chilometri dalla città di Marsa Matruh. Questa ampia insenatura sabbiosa che verso est si allunga per chilometri è una delle più belle spiagge della zona. Cleopatra Beach prende il nome dalla leggenda secondo la quale pare che Cleopatra abbia fatto tappa qui durante il suo viaggio in Egitto ed è famosa per la sua sabbia fine e bianca e per le acque turchesi da cartolina. Ancora, Rommel Beach offre una vista mozzafiato sul Mediterraneo e un’atmosfera tranquilla; mentre Agiba Beach è ideale per gli amanti della natura con le sue scogliere rocciose spettacolari che la caratterizzano.

Un tuffo nella storia

Oltre alle sue bellezze naturali, Marsa Matruh vanta anche una ricca storia che risale all’epoca tolemaica. La città era un importante porto commerciale e un centro culturale, come testimoniano i numerosi siti archeologici presenti nella zona. Tra i più interessanti troviamo la Fortezza di Qaitbay, costruita nel XV secolo e che offre una vista panoramica sulla città e sul mare; il Teatro Romano, un antico teatro risalente al II secolo d.C. ancora ben conservato; e la Necropoli di El Alamein, che ospita le tombe dei soldati italiani e alleati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio per questo patrimonio storico e culturale, Marsa Matruh è una meta di viaggio valida per chi desidera abbinare qualche visita e tour alla vita da spiaggia. Da vedere anche la bella moschea di Marsa Matrouh, di recente costruzione,  situata sul lungo mare (come tutte le moschee non è aperta ai non musulmani, ma piacevole da visitare dall’esterno specialmente alle ore della preghiera).

Escursioni

La località di mare di Marsa Matrouh è un ottimo punto di partenza per esplorare i dintorni. A soli 240 chilometri si trova la città di Alessandria, visitabile anche in giornata, celebre per la sua biblioteca antica, per il il Museo Greco-Romano e per il Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico. A 300 chilometri si trova un’altra destinazione imperdibile: l’oasi di Siwa, con i suoi paesaggi desertici mozzafiato, le sorgenti termali e alcuni importanti siti archeologici. Oltre alla Cittadella di Siwa, si possono visitare le antiche tombe di Gebel al-Mawta,  la Montagna dei Morti, a un km circa dal centro di Siwa, è una collina di calcare, isolata e crivellata di tombe rupestri.

Info pratiche

La lingua ufficiale è l’arabo, ma l’inglese è abbastanza diffuso, soprattutto nelle zone turistiche. Ni villaggi turistici si parla anche italiano. La valuta locale è la libbra egiziana. Un’informazione che pochi hanno ma che potrebbe essere determinante nella scelta della destinazione è che l’ingresso in Egitto, oltre al passaporto con validità di 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese, è consentito ai cittadini italiani anche con la carta di identità valida per l’espatrio (validità residua di almeno 6 mesi).

Come raggiungere Marsa Matruh

Il mezzo più comodo e comune per raggiungere Marsa Matruh è l’aereo.  Durante il periodo estivo, diverse compagnie aeree offrono voli diretti dalle principali città italiane a Marsa Matruh. La durata del volo è di circa 3-4 ore. Chi sceglie una formula All Inclusive in villaggio solitamente ha il volo diretto incluso. Una volta in loco, si può partecipare alle diverse escursioni con tour organizzati dalle agenzie, che includono anche i trasferimenti interni. Per viaggiare in autonomia, ci sono i taxi individuali o collettivi, ma è buona prassi organizzarsi per l’andata e il ritorno e contrattare sul prezzo (informandosi prima sulla tariffa più giusta da pagare per la tratta).

Quando andare

Il periodo migliore per visitare Marsa Matruh è da maggio a ottobre, quando il clima è caldo e soleggiato. Le temperature medie durante questi mesi oscillano tra i 25°C e i 35°C. L’estate (luglio e agosto) è il periodo più affollato e più costoso; quindi se si può, per vivere un’atmosfera più tranquilla a prezzi più contenuti, l’ideale è viaggiare in primavera (maggio-giugno) o in autunno (settembre-ottobre). A differenza delle destinazioni sul Mar Rosso, qui a nord, sul Mediterraneo, da dicembre a febbraio il clima è più fresco e piovoso. In questo periodo, alcune attività potrebbero essere non disponibili e i villaggi turistici essere addirittura chiusi.

Cucina locale

Anche se la maggior parte dei resort e villaggi propone cucina internazionale, il consiglio è quello di “osare” un po’ ed esplorare anche la cucina locale e tradizionale. Oltre al pesce freschissimo, Marsa Matruh offre anche infatti una vasta scelta di piatti tipici egiziani. Nei  ristoranti si può assaggiare il koshari, un piatto ricco e saporito a base di riso, pasta, lenticchie e cipolla fritta, oppure il falafel, deliziose polpette di ceci fritte servite con pane e salsa tahini. E per concludere il pasto in dolcezza, i dolci tradizionali egiziani sono  famosissimi, come il baklava con la sua sfoglia croccante e il ripieno di noci e miele, o il basbousa, un semolino morbido e profumato sciroppato con acqua di rose.

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Scopri cosa vedere alla Medina, il cuore di Dakar

Un quartiere vivace, autentico, popolare. Con un affollato mercato e strade ricche di vita e di umanità. Stiamo parlando di Medina, il cuore pulsante di Dakar e della vita senegalese. Il suo richiamo è irresistibile per ogni viaggiatore ed entrarvi, è come accedere ad un mondo diverso, pieno di storie e di soprese. Visitare l’antico quartiere, costruito per la popolazione locale all’epoca delle colonie dai dominatori francesi, ti porterà a camminare tra case di ogni genere, tra i colori di un labirinto di strade strette decorate da innumerevoli murales, tra gli odori e un vociare continuo di sottofondo, come un canto che accompagna le giornate degli abitanti.

Cosa vedere alla Medina, Dakar

Caotica, colorata, cosmopolita e coloniale, Dakar si estende lungo la parte meridionale della penisola di Cap-Vert sull’Oceano Atlantico ed è la più europea delle città africane, con oltre due milioni di abitanti. È un luogo molto piacevole da vivere e da visitare. Ogni quartiere ha il suo fascino e la sua atmosfera, in particolare Medina. Indossa scarpe comode e cammina lentamente per vivere al meglio la tua esperienza nell’antico quartiere di Dakar, tra le sue strade perpendicolari che dividono gli isolati e le case, le cui stanze affacciano su grandi cortili dominati da un albero al centro di essi, in genere un baobab. È porprio questo quartiere il luogo di nascita del musicista e politico senegalese Youssou N’Dour, celebre da noi in particolare per il singolo del 1994 7 Seconds, in cui duettava con Neneh Cherry. Sempre a Dakar, ma quasi trent’anni dopo quel disco dal successo planetario, a è stato girato l’intenso film di Matteo Garrone Io Capitano.

Vivi l’esperienza dello shopping al Marché Sandaga

Comincia la tua visita della Medina dal Marché Sandaga, il più grande di Dakar: è il luogo ideale dove acquistare, dopo aver abilmente contrattato sui prezzi iniziali proposti dai mercanti, souvenir, spezie, e altri prodotti locali. Assicurati di avere con te un po’ di denaro in contante perchè generalmente nei mercati i venditori non accettano carte di credito, vestiti in modo rispettoso della cultura locale e fai attenzione ai tuoi oggetti personali perchè, come in tutti i luoghi molto affollati, non mancano i borseggiatori.

Mercato Sandaga Dakar

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Una venditrice di gioielli al mercato Sandaga della Medina, Dakar

Il mercato è diviso in diverse sezioni, nelle quali potrai trovare tessuti, souvenir, spezie, prodotti freschi e banchi di street food per una pausa veloce. Nella zona riservata ai venditori di tessuti troverai vestiti tradizionali, batik e stoffe colorate, perfette per confezionare abiti su misura. In quella dedicata ai souvenir, potrai acquistare oggetti in legno intagliati, le caratteristiche maschere africane, ceramiche e gioielli rappresentativi della cultura e dell’artigianato senegale. Riconoscerai la zona delle spezie dal pizzicorio che sentirai al naso mentre ti avvicini: ceste di pepe, cumino, coriandolo, curry e le altre spezie esotiche esposte fanno la gioia di chi ama esplorare nuovi gusti in cucina. Se vorrai cucinarti qualcosa, potrai approfittare poi proprio dell’area dedicata ai prodotti freschi, dove troverai carne, pesce, frutta e verdura di stagione, locale, a prezzi molto ragionevoli. E se dovessi aver fame all’improvviso? Fermati nella zona dedicata al cibo di strada e assaggia alcune delle ricette tipiche senegalesi. Quella locale è una cucina semplice in cui l’ingrediente base è il pesce cucinato in vari modi e consumato da solo o accompagnato da riso e verdure. Tra i piatti da provare, anche in strada, ci sono la Thieboudienne (riso con pesce e verdure), il pesce Yassa (riso bianco con pesce al limone), il pesce Saint-Louisienne, ripieno di erbe, e il Thiou, contenente gamberi. Il Marché Sandaga non è solo un mercato, ma molto di più. Costruito nel 1936, è stato ampliato in seguito, nel corso degli anni, in diverse occasioni e fornisce lavoro a migliaia di persone. È il vero centro della vita di Dakar, caotico senza dubbio ma anche divertente, dove potrai immergerti nella quotidianità dei suoi cittadini e conoscere la cultura locale. Spesso al mercato, o nelle sue immediate vicinanze, si tengono esibizioni di musica e danza tradizionali alle quali ti consiglio di assistere. Un altro mercato dove puntare a fare buoni affari e da non perdere alla Medina è il Marché Tilène, l’allegro e vivacissimo mercato delle pulci, colorato e ricco di mille profumi. Girando tra i suoi infiniti banchi potrai trovare prodotti freschi, spezie, prodotti di bellezza, utensili da cucina e vestiti. Mercato tipico e poco turistico, il Marché Tilène è conosciuto soprattutto per gli accessori per ufficio di seconda mano, libri, riviste e giornali a prezzi ridotti.

Scopri la Grande Moschea di Dakar

Medina ospita anche la Grande Moschea di Dakar, dalle dimensioni a dir poco impressionanti  – pensa che può ospitare fino a 10.000 persone – e famosa per il suo simbolico minareto di 60 mt., uno dei più alti dell’Africa occidentale, punto di riferimento dell’architettura islamica senegalese. L’edificio, che si distingue per caratteristici minareti a punteggiare il paesaggio urbano della capitale, i mosaici e le cupole decorate, è stato inaugurato nel 1964 da Re Hassan II del Marocco e dal Presidente senegalese Léopold Sédar Senghor, donato dal primo Paese al secondo, come simbolo di amicizia e cooperazione tra i due e in effetti, combina elementi di architettura islamica marocchina e senegalese.

Grande Moschea Dakar

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Il simbolo di Dakar, la Grande Moschea

Simbolo di fede e luogo di cultura, la Grande Moschea è situata su Allée Pape Gueye Fall, facilmente raggiungibile a piedi, ed è uno dei luoghi simbolo del Senegal. L’edificio principale, in calcestruzzo e mattoni rossi, è sormontato da un’enorme cupola verde che non passa inosservata. L’interno della moschea è ugualmente spettacolare, con le sue ampie sale decorate da piastrelle e vetrate colorate, i mosaici e il suo cortile con fontane e giardini. Accoglie le preghiere quotidiane dei fedeli e le celebrazioni religiose ma è anche un importante centro culturale. Al suo interno infatti ospita una biblioteca, una scuola coranica e una sala conferenze. La Grande Moschea di Dakar rappresenta certamente una delle attrazioni turistiche più popolari e visitate della città: tutti sono invitati ad entrarvi e ad ammirarla nel suo massimo splendore. L’ingresso è gratuito e la moschea è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00 ma il venerdì, dalle 13:00 alle 14:00, l’ingresso è riservato solo ai fedeli. Prima di entrare vanno tolte le scarpe e per le donne c’è l’obbligo di coprire le spalle e le ginocchia. Potrai scattare delle foto all’esterno mentre è vietato farlo all’interno durante le ore di preghiera. Per visitarla al meglio, ti consiglio di affidarti ad un tour con una guida locale.

Di notte, infine, a Medina puoi sperimentare il ritmo della scena musicale di Dakar. Le strade si animano con musica, danze e un’energia coinvolgente, che spazia dai tamburi tradizionali all’afrobeat contemporaneo. Ogni passo a Dakar è una danza e ogni angolo racconta storie di resilienza e ingegno. Dakar offre un viaggio affascinante attraverso l’essenza del Senegal, sia che si visitino i mercati, sia che si ripercorrano le orme della storia, sia che ci si immerga nelle manifestazioni culturali.

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Sudafrica: guida completa per un viaggio indimenticabile

Il Sudafrica è una fra le destinazioni più affascinanti del continente africano, capace di soddisfare i desideri di ogni tipo di viaggiatore. Per gli amanti della natura, della cultura, dell’avventura o semplicemente alla ricerca di una vacanza rilassante, questo Paese ha qualcosa di speciale da offrire. In questo articolo ci saranno informazioni complete, per l’esplorerazione di tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio memorabile in Sudafrica, principali attrazioni turistiche ed attività avventurose, passando per le città più importanti ed i migliori periodi per visitare questo meraviglioso Paese.

 

Documentazione necessaria per il Sudafrica

Per viaggiare in Sudafrica, i cittadini italiani devono essere in possesso di un passaporto con validità residua di almeno 30 giorni dopo la data prevista di ritorno e con almeno due pagine libere. Non è allo stesso tempo necessario richiedere un visto per soggiorni turistici inferiori ai 90 giorni. Tuttavia, è importante avere un biglietto di ritorno o di proseguimento del viaggio e dimostrare di avere fondi sufficienti per la durata del soggiorno. Inoltre, qualora venga richiesta dal vettore aereo, è importante compilare una dichiarazione di ingresso online.

Il Sudafrica richiede anche un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori che arrivano da paesi a rischio di trasmissione di questa malattia e che hanno compiuto un anno di età. Si raccomanda, inoltre, di effettuare una consulenza sui vaccini da effettuare prima della partenza presso il medico competente.

 

Quando andare in Sudafrica

Il clima in Sudafrica è variegato e cambia a seconda della regione. In generale, il periodo migliore per visitare il Paese dipende dalle attività che si intende svolgere. L’estate, che va da novembre a marzo, è calda e umida, ed è ideale per godersi le coste e fare escursioni. È anche il periodo in cui si possono avvistare le balene lungo la costa meridionale. L’inverno, invece, che va da giugno ad agosto, è mite e asciutto, e rende questo periodo perfetto per esplorare il Parco Nazionale Kruger e altre riserve naturali. Durante questi mesi, le temperature più fresche e la scarsa vegetazione favoriscono l’avvistamento degli animali. Dunque, il periodo migliore per chi desidera vivere l’esperienza unica di un safari sudafricano.

Donna che guarda un elefante durante un Safari in Sudafrica

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Avvistamento di elefanti durante un safari in Sudafrica

Le città principali e le attrazioni turistiche del Sudafrica

 

Città del Capo

Città del Capo è probabilmente la città sudafricana più conosciuta ed una delle più belle del mondo. Questa città è famosa per la sua natura mozzafiato e la sua vibrante scena storico-culturale. Fra le attrazioni principali ci sono: il V&A Waterfront, un’area portuale ristrutturata con numerosi negozi, ristoranti, musei e gallerie d’arte, Robben Island, l’isola prigione dove Nelson Mandela fu detenuto per gran parte dei suoi 27 anni di prigionia, per vivere un’esperienza emotiva e storicamente significativa, il quartiere malese di Bo-Kaap, con le sue case colorate e le strade acciottolate, e le Table Mountain, che dominano il panorama della città, e che sono raggiungibili con una funivia o tramite uno dei numerosi sentieri escursionistici e dalla cui cima è possibile godere di una vista spettacolare sulla città e sull’oceano circostante.

Da non dimenticare, inoltre, di esplorare Capo di Buona Speranza, penisola in grado di offrire panorami spettacolari e la possibilità di avvistare foche, pinguini e, se si è fortunati, anche balene.

 

Johannesburg

Johannesburg, la città più grande del Sudafrica e ne rappresenta il suo principale centro economico. Si tratta di una città ricca di storia e cultura. Ad esempio, il museo dell’Apartheid offre una profonda comprensione della storia sudafricana e della lotta contro il regime di segregazione razziale. Il quartiere di Soweto, poi, un tempo epicentro della resistenza contro l’apartheid, oggi è una vivace comunità con tour guidati che permettono di visitare le case di Nelson Mandela e Desmond Tutu.

Altre attrazioni imperdibile di Johannesburg sono: il Constitution Hill, un ex complesso carcerario trasformato in museo e che racconta la storia della democrazia sudafricana, ed il Gold Reef City, un parco a tema costruito intorno a una miniera d’oro, in grado di offrire ai propri visitatori un’interessante combinazione di divertimento e storia.

 

Durban

Durban si trova sulla costa orientale del Sudafrica ed è una città molto conosciuta per le sue spiagge dorate ed il suo clima subtropicale. La città ha una forte influenza indiana, molto evidente soprattutto nella sua cucina e nei suoi mercati. Per chi è alla ricerca di una località marittima, qui a Durban il Golden Mile è un lungomare molto popolare, che si estende per diversi chilometri, dove è possibile trovare numerosi ristoranti, negozi ed attrazioni turistiche.

 

Pretoria

Infine, Pretoria, la capitale amministrativa del Sudafrica, nota per i suoi edifici storici ed i suoi giardini fioriti. Da visitare nella città di Pretoria ci sono: l’Union Buildings, sede del governo sudafricano, uno dei monumenti più iconici della città, i giardini botanici nazionali ed il monumento Voortrekker. A Pretoria è possibile trovare anche una ricca scena culturale, con numerosi musei, come il Freedom Park, gallerie d’arte e teatri, per tutti quei visitatori che vogliono conoscere la cultura locale.

 

Safari e Parchi Nazionali

Visitare il Sudafrica è una delle destinazioni più emozionanti del mondo. Il Paese è famoso per i suoi safari e le sue riserve naturali, dove è possibile vedere i Big Five, vale a dire leone, leopardo, rinoceronte, elefante e bufalo, e molte altre specie di animali.

 

Il parco nazionale Kruger è la riserva più grande e famosa del Paese, che può offrire diverse opzioni di alloggio, dalle lussuose lodge ai campeggi più spartani e a diretto contatto con la natura. Le escursioni guidate sono sicuramente il modo migliore per avvistare gli animali nel loro habitat naturale e molto da vicino.

 

Il parco nazionale Addo Elephant, che si trova vicino a Port Elizabeth, è un’altra destinazione popolare per i safari. Si tratta di una riserva particolarmente nota per la sua popolazione di elefanti e offre anche la possibilità di vedere animali come bufali, rinoceronti e leoni.

 

Infine, il Pilanesberg National Park, situato a poche ore di auto da Johannesburg, che è un’altra eccellente opzione per chi vuole immergersi nella natura sudafricana e vivere l’esperienza dei safari. Questo parco offre un’ampia varietà di fauna selvatica e paesaggi mozzafiato, con possibilità di avvistare non solo i Big Five, ma anche ghepardi, ippopotami e coccodrilli.

 

La Garden Route

Per gli amanti dei viaggi on the road, da non perdere in Sudafrica è la Garden Route, una delle strade panoramiche più belle del mondo, che si snoda lungo la costa meridionale del Sudafrica, da Città del Capo fino a Port Elizabeth. Questo percorso offre una combinazione di paesaggi mozzafiato, spiagge incontaminate, foreste e villaggi costieri unici.

 

Percorrendo la Garden Rout è possibile visitare anche il Tsitsikamma National Park, la destinazione ideale per chi ama le attività all’aria aperta, famoso per i suoi sentieri escursionistici, tra cui l’Otter Trail, e per le sue attività avventurose come il bungee jumping ed il kayak.

 

Un’altra tappa imperdibile lungo la Garden Route è Plettenberg Bay, nota per le sue spiagge dorate e le riserve naturali circostanti. Qui, inoltre, è possibile fare snorkeling con le foche, osservare i delfini e partecipare a tour di avvistamento delle balene, visibili anche ad Hermanus, a breve distanza da Città del Capo.

Vista della strada panoramica sudafricana Garden Route di giorno

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Garden Route, strada panoramica del Sudafrica

Avventure all’aperto per scoprire la natura sudafricana

Il Sudafrica è un vero paradiso per gli amanti dell’avventura e delle attività all’aperto. Gli escursionisti possono godere di spettacolari percorsi, come il Drakensberg, una catena montuosa in grado di offrire una vasta gamma di sentieri escursionistici, per tutti i livelli di difficoltà.

 

Per chi ama il mare, invece, il Sudafrica è anche famoso alcune delle migliori destinazioni per le immersioni ed il surf. Sodwana Bay, ad esempio, è famosa per i suoi relitti e le sue barriere coralline, mentre Jeffreys Bay è una delle mete più rinomate al mondo per il surf, in grado di attirare appassionati da ogni angolo del pianeta.

 

Da non perdere una visita a Cape Agulhas, il punto più meridionale del continente africano, un altro luogo di grande interesse, dove è possibile osservare l’incontro tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano.

 

Cultura e storia sudafricana

La cultura sudafricana è un affascinante mix di influenze indigene, coloniali e moderne. Le tradizioni dei vari gruppi etnici, tra cui Zulu, Xhosa, Sotho e Afrikaner, si riflettono molto nella musica, nella danza, nell’arte e nella cucina del Paese. Le città principali, ad esempio, ospitano numerosi musei e gallerie d’arte, che offrono ai visitatori una visione molto ampia della ricca storia e cultura del Sudafrica.

 

Sotto questo punto di vista, Cape Town è una delle città più dinamiche, con festival, spettacoli e mostre che si tengono tutto l’anno, come del resto anche Pretoria, città che vale la pena assolutamente visitare per scoprire di più sulla storia e sulla cultura sudafricana. Johannesburg, invece, con il suo vivace quartiere di Maboneng, è un centro creativo in continua evoluzione, mentre Durban offre una mix unico di influenze africane ed indiane.

 

Il Sudafrica celebra numerosi festival culturali e musicali durante tutto l’anno. Il Cape Town International Jazz Festival, noto come “Africa’s Grandest Gathering”, è uno dei principali festival del Paese ed è in grado di attirare artisti di fama internazionale, con spettacoli indimenticabili per i partecipanti provenienti da tutto il mondo.

 

Cucina e vino, i sapori del Sudafrica

La cucina sudafricana è un delizioso mix di sapori e tradizioni culinarie, uniche nel proprio genere. Sono molte le ricette tradizioni di questo Paese, in grado di far conoscere ai visitatori i gusti locali:

 

  • il braai, il barbecue sudafricano, che rappresenta una vera e propria istituzione ed un’occasione unica di convivialità e socializzazione;
  • il biltong, carne secca speziata e famoso snack popolare e diffuso in tutto il Paese.
  • il bunny chow, un pane scavato e riempito di curry, un piatto tipico soprattutto della zona di Durban, dove la cucina indiana ha una forte presenza.

 

Il Sudafrica è anche noto per i suoi eccellenti vini, soprattutto quelli prodotti nella regione di Stellenbosch, a breve distanza da Città del Capo. Per gli amanti del vino, questa zona è imperdibile: grazie alla presenza di numerosi vigneti, è possibile fare degustazioni di vini e tour guidati delle cantine e dei vigneti, che permettono di scoprire i segreti della produzione vinicola sudafricana. La Route 62, che attraversa la regione vinicola del Little Karoo, è un’altra destinazione imperdibile per gli amanti del vino e della sua produzione.

 

Inoltre, gli abitanti sudafricani sono amanti anche della birra e di altri distillati. Infatti, il Sudafrica produce una varietà di birre artigianali e liquori di alta qualità. È possibile conoscere questa arte tramite alcuni tour offerti dalle numerosi birrerie locali, che  permettono ai visitatori di scoprire la ricca tradizione birraria del Paese.

Vista dei vigneti di Stellenbosch al tramonto con montagne sullo sfondo, vicino Città del Capo

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Vigneti di Stellenbosch al tramonto, Città del Capo

Consigli pratici per visitare il Sudafrica

Viaggiare in Sudafrica richiede alcune precauzioni per garantire un viaggio sicuro e piacevole. Ecco alcuni consigli che potrebbero essere utili per un futuro viaggio nel Paese africano.

 

  • La lingua ufficiale del Sudafrica è l’inglese, ma il Paese riconosce altre dieci lingue ufficiali, tra cui Zulu, Xhosa e Afrikaans. La maggior parte delle persone nelle città principali parla inglese, rendendo così facile la comunicazione per i turisti internazionali. Tuttavia, imparare alcune frasi di base nelle lingue locali potrebbe arricchire l’esperienza di viaggio in questo fantastico Paese, dalle diverse sfaccettature.

 

  • Sebbene il Sudafrica non abbia un’ottima reputazione in termini di sicurezza, è possibile godersi la vacanza seguendo alcune semplici regole. Infatti, è consigliabile evitare le zone pericolose, soprattutto di notte e nelle grandi città, ed utilizzare servizi di trasporto affidabili come Uber o taxi ufficiali. Allo stesso tempo, durante tour ed escursioni, si consiglia di non ostentare oggetti di valore, come gioielli o dispositivi elettronici costosi o altri beni personali.

 

  • Per quanto riguarda i pagamenti, la moneta ufficiale è il Rand sudafricano (ZAR). Le carte di credito in Sudafrica sono comunque ampiamente accettate, ma è anche utile avere contanti per effettuare piccoli acquisti, soprattutto nei mercati locali e nelle aree rurali.

 

  • Noleggiare un’auto rappresenta in tutti i casi la soluzione migliore per esplorare il Paese in autonomia, anche considerando il fatto che i trasporti pubblici sono limitati fuori dalle grandi città.

 

Il Sudafrica è una destinazione incredibilmente ricca di esperienze indimenticabili, che vanno dai safari mozzafiato alle avventure all’aperto, dalle città vibranti alla cultura affascinante. Che si stia pianificando una vacanza rilassante o un viaggio avventuroso, questo Paese ha qualcosa di speciale da offrire a ogni tipo di viaggiatore. Con la giusta pianificazione sarà possibile organizzare un viaggio memorabile e scoprire tutte le meraviglie che il Sudafrica ha da offrire.

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Safari: consigli per un viaggio in Africa con i bambini

L’Africa è un continente ricco di storia, cultura e paesaggi così belli e suggestivi da togliere il fiato. Ogni nazione africana ha una sua peculiarità ma molte di queste oltre a coste caratterizzate da mare turchese e spiagge dorate, offrono la possibilità di vivere una delle esperienze più avventurose ed emozionanti per i viaggiatori, anche per i più piccoli: stiamo parlando del safari.

Nonostante sia spesso considerata una tipologia di viaggio pericolosa e difficile, in realtà è possibile organizzare un safari in Africa con i bambini, scegliendo accuratamente l’itinerario e rivolgendosi a guide e strutture specializzate.

Il luogo migliore per andare in safari con i bambini è sicuramente il Sudafrica, dove si possono trovare tantissimi parchi e riserve private, indicati per una vacanza con la famiglia, ma allo stesso tempo anche la TanzaniaNamibia e il Kenya offrono servizi adeguati. Vediamo alcuni consigli pratici e precauzioni da adottare per un viaggio con i bambini nel continente africano.

Kenya

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Il safari in Kenya

Se poi, oltre al safari, ci si vuole godere le spiagge, sicuramente altre mete da prendere in considerazione sono il Mozambico,  e il Madagascar.

Dove andare in safari con i bambini

Un safari in Africa è un’esperienza estremamente affascinante, tuttavia è necessario scegliere con cura l’itinerario migliore, optando per una destinazione adatta ai più piccoli se si vuole vivere questa esperienza con tutta la famiglia. Gli aspetti principali da prendere in considerazione sono la sicurezza, le condizioni ambientali, i trasporti e la presenza di strutture attrezzate per le esigenze delle famiglie. Il luogo ideale non deve trovarsi in zone a rischio, dunque lontano da tumulti e focolai di rivolta sociale, inoltre il parco deve essere un’area malaria free, per evitare l’esposizione dei bimbi alle malattie infettive.

È opportuno che il posto sia facilmente raggiungibile, perciò bisogna verificare che dopo il volo ci sia un veloce trasporto su gomma per arrivare in poche ore. Allo stesso tempo devono esserci operatori in grado di offrire servizi adeguati, come itinerari più brevi, parchi giochi e stanze riparate dagli insetti. Tra le destinazioni migliori per un safari in Africa con i bambini c’è il Kruger National Park in Sudafrica, distante circa 5 ore da Johannesburg, al cui interno sono presenti strutture per famiglie, riserve private ed escursioni progettate appositamente per i bimbi.

Capetown Sudafrica

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Vista panoramica di Città del Capo.

Un’altra meta molto apprezzata è il parco Masai Mara in Kenya, un luogo selvaggio dove trovare guide specializzate per i safari. Altrettanto vale per la Namibia, un Paese che non prevede vaccinazioni obbligatorie, in cui sono presenti diverse riserve private adatte a una vacanza con la famiglia, tuttavia è indicata soltanto per i bimbi dagli 8 anni in su. Infine un’altra scelta valida è il Shamwari Private Game Reserve in Sudafrica, con un’età minima di almeno 4 anni, un’area naturalistica per le famiglie localizzata vicino Cape Town e Port Elizabeth.

La Tanzania è famosa per la sua natura meravigliosa e per i tanti animali selvatici che vivono in un ambiente unico. Ci sono molte cose da vedere e fare durante un safari in Tanzania con i bambini, che renderanno il vostro viaggio indimenticabile. Uno dei principali luoghi da visitare è il Parco Nazionale del Serengeti, famoso per la sua vasta savana e la migrazione annuale dei gnu. I bambini potranno assistere a spettacoli naturali mozzafiato, come la caccia dei leoni o la corsa dei ghepardi. Potrebbero anche avvistare elefanti, giraffe, zebre e molti altri animali selvatici che popolano il parco.

Tanzania

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Il Parco Nazionale del Serengeti

Un’altra destinazione imperdibile è il Cratere del Ngorongoro, un antico vulcano ora trasformato in una caldera con una vasta concentrazione di fauna selvatica. Qui i bambini avranno l’opportunità di vedere da vicino rinoceronti, ippopotami, bufali e numerosi uccelli. La vista panoramica del cratere è semplicemente mozzafiato. Per aggiungere un tocco culturale all’esperienza in Tanzania, è consigliabile visitare anche una delle tribù Maasai. I bambini potranno imparare le tradizioni e la cultura di questa antica tribù nomade, interagire con i membri della comunità e persino partecipare a danze tradizionali. Infine, l’isola di Zanzibar è una meta ideale per rilassarsi dopo il safari. Le spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline offrono un ambiente perfetto per i bambini per giocare e fare snorkeling. Qui potrete esplorare i mercati locali, visitare il centro storico di Stone Town e scoprire la ricca storia di questa affascinante isola.

Come organizzare il viaggio

Un safari in Africa con i bambini va pianificato con largo anticipo, studiando nel dettaglio ogni particolare dell’itinerario da seguire. Innanzitutto è preferibile rivolgersi a un tour operator qualificato, esperto in questo tipo di viaggi, un professionista che sappia consigliare i luoghi più adatti per una vacanza con tutta la famiglia, a seconda dell’età dei propri figli. Inoltre bisogna scegliere la stagione dell’anno migliore per viaggiare, evitando periodi troppo caldi o piovosi.

Un altro aspetto importante riguarda le condizioni igieniche, da verificare prima di partire con l’agenzia di viaggi e sui siti delle autorità sanitarie, soprattutto in merito alle vaccinazioni obbligatorie e opzionali. Una volta individuata la destinazione idonea è necessario organizzare tutti gli spostamenti, eventualmente dividendo alcune tratte per renderle più leggere, assicurandosi della presenza di strutture adeguate per soggiornare con i bambini.

Qual è l’abbigliamento adeguato?

I vestiti devono essere comodi e a strati, infatti se durante il giorno fa molto caldo di notte le temperature possono precipitare, specialmente in alcune zone dell’Africa. Dopodiché è fondamentale portare in valigia repellenti per zanzare, cappellini e occhiali da sole, crema solare a protezione elevata, alcune medicine di base per qualsiasi evenienza, una borraccia termica per l’acqua e del cibo da viaggio, da consumare all’occorrenza. Molti genitori hanno anche un kit di pronto soccorso, una precauzione aggiuntiva che non fa mai male in un viaggio in Africa.

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Cosa vedere a Kairouan, viaggio nella città sacra della Tunisia

La Tunisia stupisce chiunque la visiti, con i suoi paesaggi lunari alla Star Wars (i dintorni della città tunisina di Tataouine sono stati utilizzati come ambientazione per il primo episodio della saga), con le sue gloriose rovine romane e con le sue spiagge, perfette per una vacanza all’insegna dell’assoluto relax. Sono tanti i luoghi da segnare sulla cartina se siete in procinto di organizzare un viaggio in Tunisia, ma quello assolutamente da non perdere è Kairouan o, secondo la traslitterazione dall’arabo, al-Qayrawan.

Questa suggestiva e importante città della Tunisia settentrionale, situata a circa 120 chilometri a sud di Tunisi, è la capitale dell’omonimo governatorato ed è considerata dai musulmani di tutto il mondo la quarta città sacra dopo Medina, La Mecca e Gerusalemme per via della Grande Moschea di Uqba. Dal 1988, la moschea fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alla sua importanza storico-culturale. In questo articolo vi accompagniamo alla scoperta di questo luogo ricco di storia, consigliandovi le migliori cose da vedere per respirarne appieno la sacralità.

Brevi accenni storici su Kairouan

Il nome al-Qayrawan deriva dal persiano Karavan e significa “luogo di riposo”: non a caso fu scelto dal fondatore della città Uqba ibn Nafi, quando decise di costruire nei pressi di un antico forte bizantino il primo nucleo di Kairouan. In breve tempo, la nuova città divenne uno dei centri più importanti e prestigiosi della Tunisia, riportando questo territorio ai tempi della gloria di Cartagine. Solo le grandi metropoli del Golfo Persico potevano competere con il suo splendore.

Kairouan iniziò anche ad attrarre un gran numero di studiosi, religiosi e mistici che si stabilirono qui per fondare scuole e biblioteche. Fu alla fine del VII secolo che venne costruita anche la Grande Moschea di al-Qayrawan, la più antica moschea di tutto il Maghreb. Successivamente, il destino della città si legò a quello della dinastia Aghlabide che rese al-Qayrawan la Parigi del mondo islamico, fino all’inizio del X secolo, quando un lungo periodo di decadenza segnò la sua storia.

Il centro di Kairouan

Tornate indietro nel tempo e perdetevi nel centro di Kairouan. Qui la medina è un labirinto di viuzze, porte elaborate e celesti, cupole bianche, chiamate zaouïas, e profumo di spezie. “Città benedetta, gioiello del Maghreb e perla del patrimonio architettonico arabo”, come scrisse lo storico tunisino Hassan Hosni Abdulwahab, amata da intellettuali e artisti, in primis Paul Klee. L’artista trascorse qui un periodo dove la meraviglia per le atmosfere da Mille e una Notte, come annotò nei suoi diari, si trasformò in opere uniche e bellissime come l’acquerello “Davanti alle porte di Kairouan”.

Fate come Paul Klee e lasciatevi trasportare dall’intrico di stretti vicoli che si uniscono nelle assi viarie più grandi per poi perdersi nuovamente tra gli edifici bassi dai muri in argilla. Prima di dedicarvi alla visita delle principali attrazioni della città, vale la pena prendersi un po’ di tempo per vagare in questo mondo parallelo, per ammirare le esposizioni dei piccoli venditori dei souks e per sedervi in uno dei numerosi caffè, dove potrete sorseggiare un tipico tè alla menta.

Centro di Kairouan

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Una strada nel centro di Kairouan

La Grande Moschea di Uqba

Il simbolo di Kairouan e attrazione principale della città è la più antica moschea dell’Africa settentrionale: la Grande Moschea di Uqba. Questo è uno dei luoghi più sacri per la religione islamica, oltre che un magnifico esempio dell’architettura di epoca aghlabide. La moschea è formata da un ampio edificio dall’aspetto simile a quello di una fortezza che, al suo interno, racchiude il grande cortile dove si trova lo spettacolare colonnato che porta alla musalla, la sala dedicata alla preghiera.

Accanto alla moschea si può ammirare il possente minareto, risalente alla terza fase costruttiva, successiva alla ricostruzione seguita alle devastazioni dell’invasione berbera della fine del VII secolo. Prima di visitare la moschea bisogna ricordare che, trattandosi di un luogo di culto attivo e molto venerato, sarà necessario avere un abbigliamento adeguato e che le visite sono consentite esclusivamente al di fuori dell’orario di preghiera.

La seconda moschea per importanza a Kairouan è la Moschea del Barbiere (zaouia Sidi Saheb) costruita nel XVII secolo nel luogo dove, si dice, sia stato tumulato uno dei più stretti amici del Profeta e che aveva sepolto con sé una ciocca della sua barba.

Il Pozzo Barrouta e i serbatoi d’acqua aghlabidi

Un altro luogo molto suggestivo da visitare a Kairouan è il Pozzo Barrouta, una sorgente di acqua dolce antica come la città che conserva ancora la tipica pompa azionata da dromedari come quelle utilizzate nel medioevo. Costruito nell’VIII secolo, questo pozzo profondo ben 10 metri era considerato un luogo importante per la vita quotidiana della città, in quanto forniva acqua fresca alla popolazione e ai pellegrini che si recavano nella vicina Grande Moschea. Oggi inattivo, il pozzo è stato accuratamente restaurato nel 2015 per mostrare ai visitatori il suo funzionamento: la sua acqua sacra è sollevata da un complesso meccanismo azionato da una grande ruota, la noria, fatta girare in senso antiorario da un dromedario semibendato.

Per ammirare la maestria tecnico-architettonica della dinastia araba degli Aghlabidi sarà necessario uscire dalla medina, la città vecchia, e dirigersi verso nord, fino ai magnifici serbatoi d’acqua aghlabidi. Queste incredibili strutture sono cerchi perfetti realizzati per raccogliere l’acqua piovana e convogliarla in un complesso sistema di canalizzazioni e cisterne, realizzate attorno all’800. Al tempo, questi grandi serbatoi d’acqua facevano parte di un immenso complesso idraulico, davvero eccezionale per l’epoca.

I tappeti di Kairouan

Storie e leggende si uniscono per raccontare uno dei prodotti più preziosi di Kairouan: i tappeti. Si racconta, infatti, che la prima a tessere un tappeto a pelo alto di lana in città fu la figlia del governatore ottomano nel XIX secolo. Da qui, la tradizione si diffuse rendendo Kairouan la capitale del tappeto in Tunisia. Molto simile ai classici tappeti orientali, potete riconoscerlo dal medaglione centrale, solitamente circondato da un insieme di fiori e da un riquadro con strisce parallele, mentre il colore di quelli classici è il rosso cremisi. Quando passeggiate tra le strade della medina, e se ne avrete l’occasione, fermatevi e osservate il lavoro degli artigiani in uno degli atelier di tappeti: ne resterete affascinati.

Museo d’arte islamica di Raqqada

Se volete approfondire la conoscenza di questa incredibile civiltà, non dimenticatevi di visitare il Museo d’arte islamica di Raqqada, situato appena fuori Kairouan in direzione sud. Il museo è stato istituito in un’ex residenza presidenziale trasformata in sede culturale e didattica nel 1986. Il museo di Raqqada è considerato il più grande museo dedicato alle collezioni di manufatti islamici in Tunisia perché contiene tesori di fama internazionale esposti in sette sale distribuite al piano terra e al primo piano, oltre a una sala per attività didattiche.

Grande Moschea di Uqba

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Vista panoramica sulla Grande Moschea di Uqba