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Quando riapre il Terminal 2 di Malpensa: c’è la data

È iniziato il conto alla rovescia per la riapertura del Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa. La tanto attesa data di riapertura è stata appena annunciata dalla SEA – Società Esercizi Aeroportuali, il gruppo che gestisce i sistemi aeroportuali di Milano Malpensa e di Linate.

Sarà l’hub dedicato ai voli della compagnia aerea low cost easyJet. Chiuso nel 2020, a causa dello scoppio della pandemia di Covid-19 e alla conseguente diminuzione del traffico aereo, il Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa tornerà a essere operativo a partire dalla prossima estate.

Le novità del Terminal 2 di Malpensa

In questi anni, intanto, la società ne ha approfittato per rifare il look al terminal al fine di migliorare l’esperienza di viaggio dei passeggeri. Più tecnologico, più sostenibile e con maggiori servizi: saranno queste le novità che i viaggiatori troveranno alla riapertura.

Iniziati alla fine del 2022, i lavori di riqualifica del Terminal 2 aumenteranno i servizi rivolti al passeggero attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate, miglioreranno l’efficienza energetica del terminal e offriranno soluzioni tecniche per favorire aeromobili di ultima generazione. Il Terminal 2 sarà quindi più confortevole, innovativo e sostenibile, promettono.

Nuovo “Self bag drop”

Nello specifico, al check-in un’area sarà dedicata al cosiddetto “self bag drop“, con macchinari che permetteranno ai viaggiatori di imbarcare i propri bagagli in stiva in autonomia, anche senza l’assistenza del personale di terra.

Controlli di sicurezza

L’area dei controlli di sicurezza sarà completamente ristrutturata e avrà un aspetto più funzionale e, grazie all’installazione di nuove linee automatizzate di ultima generazione, potranno essere accorciati i tempi di controllo e di attesa dei passeggeri.

Liquidi e device elettronici

Inoltre, sarà disponibile una macchina EDS-CB (Explosives Detection Systems for Cabin Baggage) che impiega una tecnologia TAC al passaggio del Fast Track, che permetterà di effettuare i controlli senza la necessità di separare dal bagaglio a mano gli apparati elettronici e i liquidi, facilitando ulteriormente l’esperienza di viaggio. Infine, verranno realizzati nuovi spazi commerciali dedicati allo shopping e alla ristorazione.

Migliore efficienza energetica

Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, si interverrà sugli impianti di condizionamento, sostituendo la vecchia centrale con una di ultima generazione, e sugli impianti di trasporto persone, con l’installazione di nuovi e più efficienti marciapiedi mobili, scale mobili e ascensori in diversi punti dell’aerostazione.

Alcuni ambienti, tra cui il corridoio degli Arrivi, saranno oggetto di interventi di ristrutturazione con una particolare attenzione al miglioramento dell’isolamento termico e delle prestazioni energetiche. Una nuova centrale consente, infatti, una riduzione del 15% dell’energia impiegata per il condizionamento e una riduzione delle emissioni di CO2 di circa l’8%.

Nuovo piazzale per gli aeromobili

Sotto il profilo della sostenibilità, sono previsti interventi di adeguamento del piazzale di sosta degli aeromobili finalizzati ad accogliere nelle piazzole adiacenti al terminal i nuovi Airbus A321neo, che consentono di produrre il 15% in meno di emissioni di CO2 e di ridurre del 50% l’impatto acustico durante le fasi di decollo e atterraggio rispetto agli aerei di vecchia generazione.

Quando riapre il Terminal 2: la data

La riapertura del Terminal 2 avrà luogo in vista del picco della stagione estiva. La data ufficiale è quella del 31 maggior 2023. Sarà il terminal dedicato ai voli di easyJet, dove faranno base fino a 23 aerei. Ma, come accadeva prima della pandemia, è possibile che presto arrivino e partano anche voli di altre compagnie.

Ça va sans dire che, a partire dal giorno della riapertura del Terminal 2, anche il Malpensa Express, il treno che collega le stazioni di Milano Cadorna e di Milano Centrale allo scalo milanese, tornerà a fare capolinea al T2.

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È ancora lui (e italiano) uno dei migliori aeroporti al mondo

Un anno fa, tornavamo pian piano a viaggiare: dopo le lunghissime e severe restrizioni per il Covid, il settore turistico ha finalmente visto la luce in fondo al tunnel. Certo, le preoccupazioni non sono ancora finite e ci vorrà del tempo per tornare ai numeri pre-pandemia, ma sono già tantissimi i turisti che hanno ricominciato ad esplorare il mondo. Ora è tempo di tirare le somme: quali sono i migliori aeroporti in merito alla qualità nei servizi ai passeggeri? Anche quest’anno, c’è uno scalo italiano che svetta tra i principali a livello internazionale.

L’aeroporto di Fiumicino è tra i migliori al mondo

La scorsa estate, gli annuali Best Airport Awards hanno premiato due aeroporti italiani tra i migliori in tutta Europa: stiamo parlando di Torino Caselle e di Roma Fiumicino. Quest’ultimo è uno dei principali scali del nostro Paese, che ha ottenuto il primo posto in classifica per ben cinque anni consecutivi. Ma l’impegno nel fornire sempre un servizio di alta qualità ai passeggeri non è certo venuto meno negli ultimi mesi. Dopo attente analisi condotte nel corso di tutto il 2022, la società di ricerca britannica Skytrax (che si occupa da anni di valutare gli aeroporti e le compagnie aeree) ha deciso di tributare 5 stelle al “Leonardo Da Vinci”.

L’indagine, che ha preso in considerazione i servizi e le strutture dei terminal, ha riconosciuto all’aeroporto romano “standard eccellenti nella qualità del servizio erogato ai passeggeri e nell’attività del personale”. Merito di un’attenzione e una cura nel mantenere alti gli standard anche di fronte a situazioni particolarmente complicate, come si sono verificate nei mesi scorsi a causa della ripresa del turismo. Ottenere 5 stelle non è facile, e questo incredibile traguardo permette all’aeroporto di Fiumicino di affiancarsi ad una ristretta élite di scali internazionali d’eccellenza che include Seoul, Singapore, Tokyo e Monaco.

“Questo riconoscimento dimostra ancora una volta la determinazione dell’azienda per la effettiva realizzazione dell’aeroporto del futuro con massimo ricorso all’innovazione e nuove tecnologie, ulteriore affidabilità, sicurezza e tanto comfort e servizi a valore aggiunto per i nostri passeggeri, oltre che attenzione all’ambiente e al nostro territorio” – ha affermato Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, confermando l’impegno a mantenere questi standard qualitativi anche nei prossimi anni.

Fiumicino, le novità in arrivo

Ci sono in effetti diverse interessanti novità in arrivo, per i passeggeri che viaggiano da/per Fiumicino. La pandemia e la lenta ripresa non hanno fermato gli investimenti nello sviluppo dell’aeroporto: nel giro di poco tempo, è stata aperta una nuova area di imbarco A (per una capacità ulteriore di 6 milioni di passeggeri), sono state inaugurate nuove zone dedicate ai controlli di sicurezza e all’immigrazione ed è stato ampliato lo spazio destinato all’offerta commerciale, con rinnovate aree per lo shopping e la ristorazione.

Ora si guarda al futuro. È prevista l’introduzione di nuovi servizi di assistenza per i passeggeri, con particolare riferimento al Terminal 3 e alla zona dedicata al ritiro bagagli (che è stata recentemente rinnovata). Inoltre, dopo una lunga opera di rifacimento che ha permesso di ristrutturare l’intera area, sta per riaprire il molo B del Terminal 1: la data prevista di fine lavori è fissata per la primavera.

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Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Fiumicino, o meglio l’aeroporto romano intitolato al genio di Leonardo da Vinci, si fa sempre più grande e bello in vista del Giubileo del 2025. In questa prospettiva, il principale scalo di Roma sarà ancora più accessibile e semplice da raggiungere, anche dal resto d’Italia. D’altronde è risultato al primo posto nella classifica dei migliori aeroporti d’Italia e quello con i maggiori numeri del Paese.

Stando agli ultimi dati, nel 2021 ha quasi recuperato i valori prepandemia, coinvolgendo circa il 14,4% del traffico totale. Ha messo a segno oltre undici milioni e mezzo di viaggiatori nel 2021, ovvero il 18,6% in più rispetto al 2020, e raggiunto punte giornaliere di circa 90mila presenze. Molto, molto di più del secondo scalo cittadino, situato a Ciampino a una ventina di chilometri sud-est dalla città. Ecco tutte le ultime indicazioni per sapere come raggiungere l’aeroporto di Fiumicino.

Tutti i modi per raggiungere l’aeroporto di Fiumicino

Nonostante le dimensioni imponenti – sono stati da poco inaugurati i lavori di ampliamento al Terminal 1 – lo scalo si trova vicino alla capitale – circa 30 chilometri a ovest di Roma –  e soprattutto è raggiungibile con diversi mezzi, per tutti i budget e le esigenze. Dall’auto al treno al bus fino ai transfer privati, le opzioni sono moltissime e tutte estremamente comode. Dal centro città, è possibile arrivare velocemente in aeroporto per imbarcarsi, senza timore di perdere l’aereo.

Transfer per Fiumicino in auto e in taxi

Se ci si reca in aeroporto con la propria auto, la strada più veloce per raggiungere l’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino è prendere il Grande Raccordo Anulare (GRA) per poi immettersi sull’autostrada A91 Roma – Fiumicino. Per chi viene da Civitavecchia, basta seguire le indicazioni per lo scalo subito dopo il casello di uscita. Sono a disposizione parcheggi differenziati a seconda del tempo di sosta, breve, media, lunga.

Se invece non si dispone di una macchina, ma si vuole il comfort di un passaggio in auto, esistono organizzazioni che offrono transfer dal centro di Roma fino al terminal delle partenze. A seconda delle necessità, si possono prenotare sia transfer privati con autista sia passaggi collettivi. Le tariffe sono particolarmente vantaggiose, specie se si viaggia in un piccolo gruppo. In ogni caso, si tratta di soluzioni pratiche e sicure, oltre che incredibilmente comode. Se il traffico non è eccessivo, servono circa 45 minuti di viaggio.

Naturalmente esiste anche il servizio di auto pubbliche. La tariffa del taxi per Fiumicino, partendo da Roma centro.è di circa 50 euro.

Come arrivare da Roma Termini a Fiumicino in treno

Viaggiare su rotaia è comodissimo, e soprattutto permette di arrivare a Fiumicino senza le incognite del traffico. Il treno Leonardo Express, ad alta velocità e senza fermate intermedie, collega la centralissima Stazione Termini direttamente con la stazione situata all’interno dell’area aeroportuale, in prossimità dei Terminal di arrivo e partenza. Il treno per Roma Fiumicino prevede collegamenti numerosi e veloci: le partenze sono effettuate ogni 15 minuti e il tempo di percorrenza è di 32 minuti.

Sono sempre di Trenitalia i treni regionali della linea FL1 che coprono la distanza fra le altre stazioni della capitale, come Roma Tiburtina, con lo scalo aeroportuale. Le partenze sono ogni 15 minuti nei giorni feriali e ogni 30 nei giorni festivi.

Per chi invece proviene da fuori Roma, quattro treni ad alta velocità – due in arrivo e due in partenza – collegano quotidianamente l’aeroporto Leonardo da Vinci con Napoli, Firenze, Bologna, Padova e Venezia, senza necessità di effettuare cambi.

Come arrivare in centro a Roma in bus

Con una formula economica, sono numerose le compagnie di bus che coprono la tratta Fiumicino-centro di Roma. Tra le principali sono da segnalare Sit Bus Shuttle e Terravision. Quasi tutte effettuano una fermata in corrispondenza di Roma Termini e delle altre stazioni cittadine. Per non perdere nemmeno un minuto di tempo, e saltare la fila, conviene acquistare in anticipo il biglietto del bus.

Come andare da Fiumicino a Ciampino

Al momento non esiste un collegamento diretto fra l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino e l’aeroporto Giovan Battista Pastine di Ciampino. Pertanto, se si deve effettuare un transfer fra i due scali, si può prendere a Fiumicino l’autobus fino a Termini da lì il Ciampino Airlink per raggiungere l’altro aeroporto, o viceversa. Un’altra soluzione, più costosa, è effettuare il tragitto in taxi o prenotando un transfer privato.

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Aeroporti italiani: i migliori e i peggiori scali

Dopo un periodo estivo di cancellazioni e ritardi nei voli, con l’arrivo di gennaio e dell’anno nuovo anche le prenotazioni dei viaggi sono ripartite più numerose che mai. Se da una parte, però, la voglia di viaggiare è sempre tanta, dall’altra il sapere quali sono gli aeroporti italiani migliori (o peggiori) nel nostro Paese fa sempre comodo. Soprattutto se si cerca di rendere perfetto ogni singolo istante del proprio viaggio.

Proprio per questa ragione, ParkVia, fornitore di parcheggio aeroportuale, ha portato avanti un’indagine approfondita sugli aeroporti italiani e sui servizi offerti dagli stessi, dalla possibilità di accedere alla rete Wi-Fi alla presenza di parcheggi, dalla distanza in termini chilometrici dalla città, alla frequenza dei voli fino alla quantità di destinazioni coperte. Un’indagine che ha visto partecipare ben 33 scali italiani e che, ovviamente, ha fatto emergere quali siano gli aeroporti migliori e “peggiori” del nostro Paese.

I migliori

Secondo questo studio, infatti, si sono aggiudicati i tre gradini del podio l’aeroporto di Roma-Fiumicino, primo della classifica, seguito da Napoli Capodichino al secondo posto e da Milano Malpensa al terzo.

Nel primo, infatti, i viaggiatori in partenza hanno a disposizione Wi-Fi gratuito e illimitato, cosa non da poco in un’epoca in cui tutti vogliono essere connessi H24, ma anche lounge aeroportuali e servizi come il fast track. L’aeroporto di Napoli Capodichino, invece, pur offrendo un numero di voli e di destinazioni inferiore rispetto a quello di Roma-Fiumicino, ha però il grande vantaggio di essere più vicino al centro della città di Napoli, a soli 4,4 km, offrendo gli stessi servizi del precedente e anche un parcheggio coperto. Al terzo posto, poi, come detto, spicca Milano Malpensa, che si aggiudica il gradino più basso del podio e un trofeo come aeroporto internazionale più grande del nord Italia.

Appena fuori dal podio, al quarto posto della classifica, ecco l’aeroporto di Olbia, che ha anche ottenuto il voto migliore secondo le recensioni su Google, seguito da un altro milanese, l’aeroporto di Milano Linate e gli scali di Bari, Cagliari, Torino, Venezia e Milano Orio al Serio.

Gli ultimi della classifica

Ma chi sono, invece, gli aeroporti agli ultimi posti di questa indagine? All’ultimo posto dei 33 scali italiani presi in esame, spunta l’aeroporto di Crotone, poiché qui, oltre a mancare il Wi-Fi, il parcheggio coperto e i servizi di fast-track e lounge, anche l’offerta scarseggia, con soli 50 voli al mese e quattro destinazioni coperte.

Poco più su, al penultimo posto si posiziona l’aeroporto internazionale d’Abruzzo, sito a Pescara, con qualche volo in più rispetto allo scalo precedente, circa 300 e 18 destinazioni di volo, ma con la mancanza degli stessi servizi dello scalo di Crotone. Al terzo posto di questa classifica degli aeroporti risultati tra i “peggiori” del nostro Paese, poi, c’è l’aeroporto di Perugia, dotato di Wi-Fi gratuito ma limitato e che offre solo 15 destinazioni ai suoi utenti, seguito da Cuneo, Parma, Firenze e Alghero.

Una lista molto utile ai viaggiatori che, in questo modo, sanno cosa aspettarsi e come comportarsi. Ma che può essere utile anche agli aeroporti stessi, spronandoli ad aumentare i propri servizi e le destinazioni coperte dai voli e assecondando la richiesta crescente di chi parte e le esigenze attuali dei viaggiatori moderni, iper connessi e desiderosi di avere la massima possibilità di scelta.

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SiViaggia ti regala il numero 25 dello sfogliabile GATE

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A pagina 116-117 del numero 25 trovate un articolo di SiViaggia dedicato a Marrakech, la città più trendy, la più “europea” e la capitale della movida del Marocco, una meta perfetta per trascorrervi un weekend in qualunque periodo dell’anno.

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Come raggiungere Malpensa in auto o con i mezzi

L’aeroporto di Milano Malpensa è il principale aeroporto del nord Italia ed il secondo aeroporto nazionale per grandezza e numero di passeggeri, dietro solo a quello di Roma-Fiumicino.

Da lì partono ogni giorno numerosi voli nazionali e internazionali delle principali compagnie aeree sia di bandiera che low cost che collegano le principali capitali europee e città del mondo. È caratterizzato da due terminal, entrambi ben collegati ed è facilmente raggiungibile da tutte le città italiane.

Dove si trova l’aeroporto di Malpensa

L’aeroporto di Milano Malpensa si trova a circa 40 km a nord di Milano, nei comuni di Somma Lombardo e Ferno in provincia di Varese.

È il principale aeroporto della città e snodo centrale dei trasporti italiani ed europei. Per questo motivo i collegamenti quotidiani da e verso l’aeroporto meneghino sono molti, in modo da offrire un servizio di qualità.

Come arrivare a Milano Malpensa

È possibile raggiungerlo sia in auto che in taxi che con i mezzi pubblici, con collegamenti quotidiani non solo con la città di Milano ma anche con le principali città del nord Italia.

In auto

Se hai deciso di arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa in auto, partendo da Milano o da altre città situate a Est e a Nord dell’aeroporto, devi percorrere l’autostrada A8/A9 sino all’uscita Busto Arsizio – Milano Malpensa, per poi immetterti sulla Strada Statale SS336 che collega Milano a Varese in direzione di Gallarate – Milano Malpensa.

Se parti Milano o località situate ad Ovest, devi percorrere invece l’autostrada A4 sino all’uscita di Marcallo Mesero per poi proseguire sulla SS336 dir in direzione Milano Malpensa.

In alternativa, per chi parte da Nord – Est è possibile raggiungere l’aeroporto mediante la nuova Autostrada Pedemontana Lombarda A36, per poi immettersi sulla A8 – SS336.

Una volta arrivati in aeroporto, è possibile parcheggiare in uno dei numerosi parcheggi a pagamento all’interno o nei pressi dell’aeroporto.

In treno

In alternativa è possibile raggiungere l’aeroporto di Malpensa in treno. Ogni giorno dalle stazioni di Milano Centrale e Milano Cadorna partono numerosi treni “Malpensa Express” che collegano in modo rapido ed in soli 35 minuti i due terminal dell’aeroporto di Milano Malpensa.

Il Malpensa Express è il collegamento diretto migliore per raggiungere l’aeroporto di Milano Malpensa, dando la possibilità di fare un biglietto combinato andata e ritorno prendibile fino a due ore dopo l’orario di prenotazione. Le corse del Malpensa Express sono garantite ogni mezz’ora e sono il modo più rapido e veloce per raggiungere l’aeroporto milanese. Hanno un costo di € 12,00 per tratta singola e € 22,00 per il biglietto di andata e ritorno.

In alternativa è possibile prendere la linea ferroviaria Trenord Milano-Gallarate.

In autobus

L’aeroporto di Milano può ancora essere raggiunto anche attraverso un efficiente servizio di autobus, offerto da diverse compagnie.

I collegamenti in autobus tra la Stazione Centrale di Milano e l’Aeroporto di Malpensa partono con una frequenza di 20 minuti e impiegano circa 60 minuti per raggiungere l’aeroporto.

Sono operati da quattro linee di bus: TerravisionMalpensa Bus Express (Autostradale), Malpensa Shuttle (Air Pullman) e Caronte oltre a diverse linee provenienti dalla Lombardia, dal Piemonte e anche dalla Svizzera.

Il Malpensa Bus Express e il Malpensa Shuttle partono dalla Stazione Centrale di Milano, Milano Lotto, Stadio San Siro e Fieramilanocity, arrivano al Terminal 1 dell’aeroporto e costa 10 euro, mentre lo Shuttle Air Pullman collega la città meneghina all’aeroporto anche dalla Stazione Cadorna, con biglietto intero di 10 euro.

Gli autobus Caronte e Terravision partono invece solo dalla stazione di Milano Centrale ed hanno anch’essi un costo di 10 euro a tratta.

Una volta giunti allo scalo, i viaggiatori possono usufruire di un servizio di navetta gratuita, per gli spostamenti tra i due terminal che costituiscono l’aeroporto di Malpensa. Il servizio è attivo tutto il giorno e ha una frequenza di 15 minuti circa.

In taxi

In alternativa è possibile arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa in taxi con trasferimento privato. Il taxi è sicuramente il modo più comodo per arrivare all’aeroporto di Milano Malpensa senza doversi preoccupare del parcheggio, ma è anche il mezzo più caro. Da e per l’aeroporto partono diverse compagnie di taxi ad una tariffa fissa di € 104,00 per collegare la città di Milano.

In alternativa, è possibile optare per il servizio di noleggio auto.

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SiViaggia ti regala il numero 24 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità.

A pagina 116-117 del numero 24 trovate un articolo di SiViaggia dedicato al Qatar, che ospita i Mondiali di calcio FIFA 2022. Ma questo è solo il calcio d’inizio di quella che si preannuncia già la meta top dei prossimi anni.

E poi, qualche nostro consiglio per organizzare gite fuoriporta in Italia.

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SiViaggia ti regala il numero 23 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità.

A pagina 112-113 trovate un articolo di SiViaggia dedicato al Lago di Costanza e a un itinerario che attraversa tre nazioni, Svizzera, Austria e Germania, che hanno in comune uno dei luoghi più pittoreschi d’Europa, il “Bodensee”. E in più, alcune pillole con spunti per gite fuoriporta in Italia.

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Perché è il momento migliore per andare in Irlanda

La compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus ha lanciato una promozione per volare in Irlanda a prezzi bassissimi. La promozione è valida fino alla mezzanotte di lunedì 19 settembre per viaggiare in nell’Isola di Smeraldo a partire dal 1° ottobre e fino al 15 febbraio del 2023.

I prezzi dei biglietti aerei partono da 29,99 euro a tratta e ci sono voli dai principali aeroporti italiani, tra cui Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino, Napoli, Verona e Pisa diretti a Dublino.

Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’Irlanda e di tutto ciò che è irlandese – dalla birra ai paesaggi selvaggi, dalla musica alle feste tradizionali – per organizzare una vacanza, anche breve.

Cosa vedere a meno di un’ora da Dublino

Se Dublino la conoscete come le vostre tasche, è tempo di scoprirne i dintorni. A meno di un’ora dalla Capitale della Repubblica d’Irlanda, ci sono tantissime attrazioni che meritano di essere viste. Tra i luoghi che vi consigliamo vivamente c’è sicuramente la Contea di Meath, nell’Ireland Ancient East, una delle zone più storiche dell’Irlanda, ma spesso poco frequentata dai visitatori che preferiscono fermarsi in città o puntare dritti verso le più celebri mete turistiche.

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Fonte: @SiViaggia

Il sito di Brú na Bóinne nella Contea di Meath

Questa zona verdissima ci ha colpiti particolarmente: ruota intorno alla Boyne Valley, scavata dall’omonimo fiume, che ha fatto da sfondo a numerosi eventi che reso l’Irlanda l’isola che è oggi. Qui ci sono siti celtici, come Brú na Bóinne, che risale a 5000 anni prima di Cristo, con il tumulo di Knowth, che abbiamo visitato e che è il luogo dove è nato Halloween (per chi decide di festeggiare questa ricorrenza questo è il luogo migliore del mondo).

Ci sono maestosi castelli Normanni, come quello di Trim, dove è stata scritta la storia d’Irlanda e dove sono state girate alcune scene del film “Braveheart” con Mel Gibson nel 1995.


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Ci sono altri luoghi così famosi da essere apparsi anche alla Tv. Giusto per citarne uno, “Il trono di spade”, che è stato ambientato sul fiume Boyne, scelto come migliore location per rappresentare il “Mare Stretto”.

Ci sono poi antichi villaggi dalle case colorate con ricche tradizioni gastronomiche. Come Drogheda, una cittadina Normanna a una cinquantina di chilometri da Dublino dove molti “dubliner” si sono trasferiti a vivere negli ultimi anni.

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Fonte: 123rf

Trim Castle, il leggendario castello di “Braveheart”

Imperdibile Irlanda

Per chi ha più tempo per muoversi in Irlanda non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oltre ai “classici”, come le Cliffs of Moher, il Ring of Kerry, il famoso ponte di corda Carrick-a-Rede o le Giant’s Causeway, ogni angolo dell’isola ha il suo bel perché. Vi suggeriamo un paio di luoghi insoliti da visitare, dove scoprire la vera Irlanda e respirare lo spirito Irish.

Il primo è il cuore verde d’Irlanda e si chiama Hidden Heartlands ed è perfetto per chi ama fare attività all’aria aperta. Questa regione poco conosciuta (“hidden”, nascosta) si trova nel cuore (“heart”) dell’isola ed è facilmente raggiungibile dalle principali città: Dublino dista solo un’ora e mezza e Galway un’ora esatta.

Fonte: iStock

Il verde delle Hidden Heartlands in Irlanda

È attraversata dal fiume Shannon, che a sua volta dà origine a canali, specchi d’acqua e “lough” (laghi), come Lough Allen, Lough Ree e Lough Derg. Lungo le vie d’acqua si possono fare piacevoli gite in barca e sport, dal nuoto alla canoa, dalla pesca al SUP. È facile anche noleggiare una barca senza patente e dormirci dentro, un ottimo modo per trascorrere una vacanza seguendo la Shannon Erne Waterway e toccando luoghi incantevoli come Killaloe, nella Contea di Tipperary.

Le tante vie ciclabili e i sentieri permettono di godersi il paesaggio ed esplorare i piccoli villaggi della zona, ma anche le sue bellissime dimore storiche e i castelli in modo slow.

La città più famosa di questa zona è Athlone, con il suo splendido castello del 1200. In questa cittadina si trova lo Sean’s Bar: aperto nel 900, è il più antico pub d’Irlanda.

L’altro luogo consigliato è il Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo.

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Fonte: 123rf

Dún Briste a Downpatrick’s Head, nella Contea di Mayo

Il punto di partenza di questo tour è la cittadina di Ballina, famosa per la pesca al salmone e per queto sopranominata la “salmon capital of Ireland”. Tra le attrazioni principali di questa zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

Non lontano da Ballycastle e da Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Il suo Dún Briste, “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393, è diventato il simbolo di tutta la zona.

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Rivoluzione negli aeroporti italiani, cosa sta per succedere

Mentre alcuni aeroporti italiani sono lieti di annunciare un record di viaggiatori (come quello di Cagliari che questa estate ha registrato 1,5 milioni di passeggeri sulle tratte nazionali) in altri scali del nostro Paese è in atto una vera e propria rivoluzione. O meglio, l’Enac (l’autorità italiana del volo civile) è pronta a dar vita a un piano straordinario che prevede il riassetto degli aeroporti italiani.

Perché stanno avvenendo questi cambiamenti

I motivi principali che sono alla base di questi cambiamenti riguardano soprattutto l’ambiente. Non si vuole, infatti, puntare a creare nuove ed enormi strutture, ma piuttosto valorizzare e migliorare quelle già esistenti.

Il programma verrà presto inviato al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Enrico Giovannini, per far sì che abbia inizio percorso di approvazione. Un documento che elenca tante novità, e per diversi scali sparsi in tutto il territorio.

Per quali aeroporti italiani sono previste delle mofiche

Tra le maggiori novità emerge, in particolare, quella che riguarda Roma-Ciampino. L’impianto aeroportuale intitolato a Giovan Battista Pastine e situato a sud-est della nostra Capitale, potrebbe essere rimpiazzato da un nuovo scalo civile a Frosinone, il Girolamo Moscardini, che andrebbe ristrutturato e aperto alle compagnie civili. È bene sapere, però, che un’operazione di questo tipo non potrà essere svolta da una società privata di gestione degli aeroporti. Sarà compito del governo decidere il da farsi, a trattare con l’Aeronautica militare e a stanziare la spesa necessaria per la modifica delle scalo.

Ma le novità non finiscono qui. Alcuni cambiamenti sono previsti anche per l’aeroporto di Milano – Linate. Nel caso dell’Enrico Forlanini, l’Enac non approva che i passeggeri possano partire con dei voli intercontinentali dalle piste di Milano città. In sostanza, quello che si vorrebbe mettere in atto è un ridimensionamento del suo ruolo internazionale, al fine di diminuire progressivamente la concorrenza con Malpensa.

Il principale aeroporto gestito dal comune di Milano, quindi, vedrebbe riservate le rotte intercontinentali dirette senza restrizioni al check-in: il piano dell’Enac assegna il massimo rango di hub istituzionale a Malpensa.

L’altro hub istituzionale è e rimarrà, chiaramente, l’aeroporto di Roma-Fiumicino che, tra le altre cose, è una vera e propria eccellenza. Diversi e prestigiosi, infatti, sono i premi che ha vinto nel corso degli anni. Molti di questi ve li avevamo raccontati in questo nostro pezzo di approfondimento.

Lo scalo di Venezia, dal canto suo, è stato classificato come hub vocazionale poiché organizzato per attirare e trattenere i turisti per un lungo periodo di tempo e da tutto il mondo. Mentre il Fontanarossa di Catania andrebbe in diretta concorrenza con Io scalo di Istanbul come porta del Mediterraneo. Ciò vuol dire che l’aeroporto siciliano verrebbe potenziato per potere accogliere fino a 30mila passeggeri al giorno. Del resto, Catania è una tra le mete preferite dai turisti stranieri ed è necessario, perciò, migliorarne tutti i servizi.

Sempre al sud, lo scaldo di Taranto-Grottaglie verrebbe destinato allo Spazioporto per il turismo spaziale e ai viaggi suborbitali. L’Enac, inoltre, punterebbe anche alla rinascita dell’aeroporto dell’Urbe di Roma (l’ex Littorio). In particolare il programma prevede aerei di piccole dimensioni o aerotaxi partire dall’Urbe per dirigersi verso Viterbo, il cui scalo militare, Tommaso Fabbri, andrebbe adattato ai velivoli civili.

Tutto questo perché? Perché gli aeroporti del nostro Paese verrebbero tutti raccolti in 13 reti a prescindere dalla loro proprietà (Bologna, Rimini, Forlì, Parma, per esempio creeranno una rete; Napoli e Salerno un’altra; Catania, Comiso, Lampedusa una terza). Ogni scalo farà uno studio per valutare i rischi e dovrà dichiarare la sua capacità massima, anche alla luce del suo impatto ambientale e della sicurezza per chi viaggia.

Nel caso in cui un aeroporto risultasse saturo, verrà incoraggiato a travasare passeggeri verso gli altri, alleati nella sua stessa rete.