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Alla scoperta dell’aeroporto del Kansai, il più affidabile del mondo

In Giappone, e più precisamente nel Kansai, magnifica regione che può essere considerata la Capitale spirituale e culturale del Paese, sorge un aeroporto che, dati alla mano, può essere considerato il più affidabile del mondo. Situato su un’isola artificiale nella Baia di Ōsaka, è stato aperto al pubblico nel 1994 ed è stato progettato da un architetto italiano di fama internazionale: Renzo Piano.

Lo scalo di Kansai progettato da Renzo Piano

Il magnifico aeroporto del Kansai è nato da un complesso lavoro che ha unito in maniera geniale architettura e ingegneria. Vi basti pensare che è il primo scalo galleggiante al mondo e che misura 4,37 km di lunghezza e 1,25 di larghezza, dimensioni che poggiano su oltre 1 milione di pali che, attraversando 20 metri di acqua marina e 20 metri di strato fangoso, trovano sostegno in 40 metri di roccia sottostante.

Numeri davvero impressionanti, tanto che il progetto per l’isola e l’aeroporto detiene il titolo di più costosa opera civile dell’epoca moderna: 20 anni di progettazione, 8 di costruzione e 15 miliardi di dollari di investimenti.

L’isola artificiale su cui è stato costruito è distante 3 km dalla terraferma, e per questo vi si collega tramite un ponte a due livelli: il superiore è dedicato al traffico su gomma, mentre l’inferiore a quello su rotaia. Una struttura straordinaria, ed edificata in modo da riuscire persino a sopperire il progressivo abbassamento cui è soggetta l’isola su cui si trova, mantenendo sempre l’edificio in corretta relazione con il terreno dell’isola e le sue infrastrutture.

Ma non solo, lo scalo ha già dimostrato di essere alquanto sicuro, poiché ha superato indenne il vento a 200 km/h di un tifone nel 1998. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che questa opera progettata Renzo Piano ha già ricevuto alcuni importantissimi riconoscimenti, tra i quali l’essere una delle dieci strutture “Monumento dell’ingegneria civile del Millennio” conferitogli nel 2001 dall’American Society of Civil Engineers. E questo non è di certo tutto, perché questa magnifica aerostazione situata in Giappone detiene oggi un record decisamente invidiabile, tanto da renderlo lo scalo più affidabile del mondo.

Al Kansai non è mai stato perso un bagaglio in ben 30 anni

Proprio nel 2024 l’Aeroporto Internazionale del Kansai compie 30 anni, e lo fa in grande stile: qui non è mai stato perso un bagaglio dalla sua nascita fino ad oggi. No, non è affatto una banalità perché questo bellissimo scalo in tre decenni ha movimentato ben 55 milioni di valigie e più di 500 milioni di passeggeri.

È il Corriere della Sera a riportare questo curioso record, sottolineando che non è stato evidenziato alcun problema di questo tipo nemmeno durante i turbolenti mesi del post Covid, quando gran parte degli aeroporti del mondo era alle prese con la mancanza di personale che inevitabilmente moltiplicava i disagi. È giusto specificare, tuttavia, che questo dato tiene conto esclusivamente delle valige gestite da questo stesso scalo, e non di quelle eventualmente mai arrivati nel Kansai a causa di un problema alla partenza.

Possiamo quindi concludere che quando l’efficienza giapponese incontra il genio italiano, senza ombra di dubbio si ottengono risultati che fanno davvero invidia al mondo intero.

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Volo con scalo: i consigli per non perdere la coincidenza

Quando si percorrono lunghe tratte è normale che capiti di dover fare scali in aeroporto e di dover prendere altri voli, vere e proprie coincidenze tra uno a l’altro. Ma come assicurarsi di organizzare tutto al meglio, per evitare di perdere il volo successivo? Ci sono alcune cose da sapere prima di organizzare la propria vacanza, per facilitarci la vita ed evitare brutte sorprese.

Come, ad esempio, i tempi tecnici tra un volo e l’altro, per essere sicuri che tutto si incastri bene, oppure per la gestione dei bagagli. La guida per chi deve prendere i voli con scalo, con tutti i suggerimenti più utili per non perdere l’aereo.

Come programmare le coincidenze in aeroporo, i voli e gli scali

Per organizzare al meglio un viaggio, bisogna sempre ricordare che l’aspetto più importante riguarda l’organizzazione. Essere precisi aiuterà ad incorrere in meno problematiche e sarà – così – più facile porre rimedio agli imprevisti che normalmente capitano.

Innanzitutto, le tempistiche: se è la compagnia aerea a proporci lo scalo, o se è l’agenzia di viaggio, allora non dobbiamo preoccuparci: in genere si occupano già loro di calcolare le tempistiche di attesa migliori che ci permettono di viaggiare con calma e serenità.

Il tempo che deve intercorrere tra un volo e l’altro è di almeno due ore per i voli nazionali, tre-quattro ore per quelli che coprono paesi diversi. Bisogna stare molto attenti se si organizza in autonomia un viaggio con più voli, tenendo conto anche di quando chiudono i gate.

Per facilitare gli spostamenti all’interno dell’aeroporto potrebbe essere utile scaricare una mappa che ci permetta di capire la distanza tra i vari gate per fare una stima del tempo di percorrenza: non vale la pena correre, affannarsi e rischiare se si può attendere un’ora in più e procedere con maggiore calma.

Bagagli, come organizzarsi se si fanno scali con coincidenze

La domanda che può sorgere spontanea è: devo imbarcare i bagagli a ogni scalo? La risposta è dipende: bisogna capire cosa ci permette di fare la compagnai aerea ed è molto meglio – se possibile – fare in modo che il ritiro delle valigie avvenga solamente quando abbiamo raggiunto la destinazione finale. Inoltre, ci sono situazioni in cui si deve per forza ritirare il bagaglio e imbarcarlo nuovamente, come può capitare – ad esempio – negli Stati Uniti, oppure se si cambia aeroporto.

Per questo è bene avere zaini o borse a mano con anche un piccolo cambio, in caso si senta la necessità di darsi una rinfrescata, oppure se si ha in programma un’attesa molto lunghe.

Suggerimenti utili per non perdere le coincidenze in aeroporto

Oltre a calcolare bene i tempi tecnici, abbondando, è anche bene organizzarsi in modo da avere tutto sottomano: documenti personali, carte di imbarco o ogni altra documentazione utile per – in caso di necessità – poterli usare velocemente. Infatti spesso, quando si hanno tante borse e si è di fretta, si può rischiare di perdere tempo anche semplicemente cercando i documenti.

È bene portare con sé qualche snack per evitare, se i tempi sono calcolati al secondo, di dover perdere tempo per fermarsi al bar.

E, poi, se lo spostamento è lungo, occuparsi come prima cosa di quello: a volte per transitare da un terminal all’altro ci vuole diverso tempo.

Si può uscire dall’aeroporto? E cosa è uno stopover

Quando si cambia aereo, se il tempo lo consente, è possibile uscire dall’aeroporto. Ovviamente bisogna calcolare quanto ci vuole a raggiungere la città e se è fattibile: se si hanno otto ore – ad esempio – ma per arrivare al luogo che ci interessa visitare ci vuole molto tempo allora, forse, non ne vale la pena.

In questi casi si potrebbe pensare a uno stopover, ovvero una sosta che può avere una durata anche di oltre 24 ore e che permette di scoprire posti nuovi, anche gli aeroporti stessi. Se si vuole programmare un mini vacanza di questo tipo dobbiamo ricordarci di calcolare sempre i trasferimenti, tenendo conto del traffico, e di trovare qualche attività da fare o da scoprire.

Cosa fare se si perde la coincidenza

Nonostante abbiamo pensato proprio a tutto può capitare di perdere la coincidenza. È bene sapere che, se non dipende da noi, ci possono essere dei casi in cui si ha diritto a un risarcimento.

Comunque, se ci dovesse capitare, in ogni situazione la prima cosa da fare è quella di parlare con il personale della compagnia aerea per provare a trovare una soluzione.

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SiViaggia ti regala il numero 38 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 78-81 del numero 38, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato una delle città più sorprendenti degli Stati Uniti: Scottsdale, in Arizona, una meta ancora poco conosciuta dai turisti italiani, ma super cool e sempre più di tendenza. Specie da quando molti sportivi e celeb hanno deciso di lasciare la patinata California per trasferirsi a vivere in uno dei luoghi più rilassanti, meno affollati e con il maggior numero di giornate soleggiate (ben 330) del Paese. Vi raccontiamo cosa c’è da vedere e perché è il momento di andarci, prima che ci vadano tutti.

E poi, qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, tra splendide fioriture, escursioni tra le nostre isole e dimore storiche da visitare in tutta Italia.

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È Fiumicino il miglior aeroporto d’Europa, per il settimo anno consecutivo

Sono ben sette anni di seguito che un efficientissimo scalo italiano si aggiudica il titolo di “Miglior aeroporto d’Europa”. Un grande successo che si ripete anno dopo anno e che vede la premiazione da parte di Airports Council International World, in collaborazione con Amadeus, azienda tecnologica del settore travel. Scopriamo insieme di quale scale stiamo parlando.

Fiumicino, il migliore d’Europa

Per chi non mette piede da molti anni presso il Leonardo Da Vinci risulta davvero complesso crederci, ma Fiumicino da qualche anno a questa parte è davvero un’eccellenza italiana nel mondo. Lo scalo capitolino, infatti, ha totalmente cambiato volto, tanto da essersi aggiudicato per la settima volta consecutiva (record assoluto)  il titolo di miglior aeroporto d’Europa nella categoria degli scali con oltre 40 milioni di passeggeri.

Il premio, aggiudicato a seguito del sondaggio “Airport Service Quality Award” dove sono stati consultati oltre 600mila passeggeri distribuiti in più di 400 aeroporti in tutto il mondo, è stato consegnato da ACI World per “la facilità di spostamento per i viaggiatori all’interno dello scalo, ma anche la consapevolezza ambientale e il customer care”.

Ma non solo, perché l’eccellenza di Fiumicino è praticamente globale: ha raggiunto il massimo in tutte le categorie analizzate, quindi “Airport with the Most Dedicated Staff in Europe, “Easiest Airport Journey in Europe, “Most Enjoyable Airport in Europe” e “Cleanest Airport in Europe”, ed è l’unico scalo con più di 40 milioni di passeggeri l’anno ad aver totalizzato il massimo dei punteggi in tutte le categorie prese in esame.

Attualmente, infatti, solo nove scali, nelle rispettive aree geografiche, hanno raggiunto livelli di eccellenza in tutte le sezioni considerate, ma si tratta di aeroporti con traffico inferiore ai 15 milioni di passeggeri all’anno, tanto che il Leonardo Da Vinci è l’unico aeroporto con oltre 40 milioni di passeggeri a livello globale ad aver ottenuto questo risultato.

Premiati anche Ciampino e Malpensa

Il premio assegnato al principale scalo romano non è l’unico per il sistema aeroportuale gestito da Adr. Per la prima volta, infatti, il “Best Airport” è stato vinto anche dal “Giovan Battista Pastine” di Ciampino, decretato “miglior aeroporto in Europa tra i 5 ai 15 milioni di passeggeri”.

Nella categoria che racchiude gli aeroporti europei tra i 25 e i 40 milioni di passeggeri, invece, c’è da segnalare la presenza di Milano Malpensa, insieme allo scalo di Zurigo, di Palma de Mallorca e Copenaghen.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, ha dichiarato a Rai News che: “Quella di oggi è, per AdR,  una giornata storica: per la prima volta gli scali di Fiumicino e Ciampino vengono premiati insieme a livello internazionale per la qualità e i servizi offerti ai passeggeri. È un risultato straordinario quello del “Leonardo da Vinci” come miglior aeroporto d’Europa e unico grande hub al mondo a vincere in tutte le categorie considerate dall’Airport Service Quality 2023″.

Riconoscimenti più che meritati e che certificano il grande lavoro fatto nel corso di questi anni, fino a trasformare radicalmente e rendere l’aeroporto di Fiumicino una vera eccellenza europea e persino mondiale.

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In questo aeroporto italiano nascerà un vigneto

Gli aeroporti possono essere tante cose diverse: un punto di partenza, ma anche di arrivo, un luogo dove si rincontrano persone con non si vedono da tempo, o in cui si saluta qualcuno che sta per volare verso lidi lontani e, forse, senza mai tornare indietro. E a breve un bellissimo scalo italiano sarà anche qualcosa in più: vi sta per nascere un vigneto.

Un vigneto all’aeroporto di Firenze

Ci troviamo a Firenze, culla del Rinascimento e Capitale mondiale dell’arte nel Quattrocento, una città che fa innamorare tutti e che si trova in una regione assolutamente speciale: la Toscana. Si tratta di un angolo del centro Italia dove il vino è importantissimo, al punto che in fatto di produzione di questa bevanda è una delle più importanti regioni italiane, famosa nel mondo per le sue celebri etichette.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che è in ballo un nuovo progetto per cui, prossimamente, potrebbe nascere un vigneto di oltre sette ettari sul tetto dell’Aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci. Parliamo di un’interessante idea dello studio di progettazione statunitense Rafael Viñoly Architects, che ha presentato i piani per la ristrutturazione del terminal internazionale e sì, sono compresi anche dei vigneti pensati con lo scopo di omaggiare la tradizione vinicola italiana, e in particolare quella della Toscana.

Cosa prevede il progetto

Niente di tutto ciò è ancora certo, anche perché i dettagli devono ancora essere definiti. Tuttavia, stando alle prime informazioni il futuro terminal  fiorentino avrà una superficie di 50.000 metri quadrati e sarà dominato da un enorme tetto spiovente pieno di lucernari e da circa 38 filari di viti.

Come riporta CNN Travel, quello di Firenze potrebbe a breve diventare il primo “vigneto d’aeroporto” d’Europa, con ben 38 vigne di 2,8 metri di larghezza.

E che fine faranno le uve prodotte? Stando a quanto si legge, saranno raccolte dai principali viticoltori della regione, prodotte e invecchiate nelle cantine in loco per poi essere distribuite per la vendita nello stesso aeroporto.

Come è possibile intuire, l’infrastruttura fiorentina subirà degli importanti cambiamenti che richiederanno particolare attenzione alla distribuzione del peso e al sistema di drenaggio. Diverse sfide riguarderanno anche il microclima, che su di un tetto è completamente diverso rispetto a quello di un vigneto classico.

Le altre grandi novità

Sempre secondo lo stesso progetto, lo scalo di Firenze beneficerà di ulteriori e interessanti cambiamenti. Oltre al vigneto, verrà riorientata e allungata la pista per renderla più adatta agli aerei moderni. Ciò permetterà anche di far operare un maggior numero di voli, al punto che il nuovo terminal – di quasi 50.000 metri quadrati – aumenterà anche la capacità dei passeggeri al suo interno: sarà in grado di ospitare più di 5,9 milioni persone.

Inoltre, sono previste nuove aree di arrivo e partenza, la creazione di sette parchi intorno alla struttura, alloggi per studenti, spazi commerciali e collegamenti di trasporto di superficie potenziati.

Lo studio Rafael Viñoly Architects dovrebbe portare a termine quanto appena detto con la collaborazione dei progettisti dell’aeroporto e, allo stesso tempo, ha annunciato che la struttura verrà costruita in due fasi: la prima dovrebbe essere completata nel 2026, mentre per la seconda occorrerà attendete il 2035.

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L’offerta Ryanair da cogliere al volo, scade oggi

Ryanair ha lanciato un’offerta dell’ultimo minuto da prenotare entro oggi per volare tra il 1° aprile e il 31 agosto.

Ci sono voli a partire da 29,99 euro (ma anche a prezzi inferiori) per tantissime destinazioni raggiunte dalla compagnia aerea low cost in partenza da tutti gli scali italiani in cui opera Ryanair.

Il periodo di viaggio è molto lungo e comprende anche l’estate, pertanto, è un’occasione imperdibile per chi desidera organizzare le prossime vacanze.

Voli in offerta per la Puglia

Ci sono offerte di voli per Bari a partire da 14,99 euro (a tratta). La città è una meta perfetta da visitare in ogni stagione. Oltre a godere della bellezza della città, qui avrete modo di godere di diverse spiagge urbane tra cui la famosa Pane e Pomodoro, caratterizzata da una grande distesa di spiaggia libera, ed è anche la porta d’accesso ad alcune delle spiagge più belle del Sud Italia.

La costa di Bari regala splendide calette e spiagge da sogno affacciate sulle meravigliose sfumature cristalline del Mare Adriatico. In questo tratto del tacco d’Italia la costa si distingue per essere frastagliata e ricca di scogli che creano piccole insenature di sabbia. Veri gioielli naturali come la rinomata e bellissima Polignano a Mare. Molti i tesori custoditi, ma su tutti c’è Lama Monachile, fulcro della bellezza della città. Lo scenario qui è incantevole.

E poi c’è Monopoli, con un litorale unico e sorprendente fatto di spiagge nascoste nel verde e di scogli a picco sul mare. Uno scenario incredibilmente suggestivo e pieno di anfratti.

Offerte low cost per la Sardegna

Ci sono voli a meno di 17 euro per volare su Alghero e Cagliari. La Sardegna fuori stagione è ormai stata sdoganata, sono tantissimi coloro che, negli ultimi anni, hanno scoperto che l’isola ha molto da offrire oltre al periodo estivo.

Il Capoluogo sardo è perfetto in ogni periodo dell’anno, detto che la sua spiaggia più famosa, il Poetto, è uno dei più bei lidi cittadini che abbiamo in Italia. Uno dei quartieri più importanti della città è quello di Castello: si tratta del centro storico, una vera e propria cittadella fortificata caratterizzata da alte mura bianche e torri medievali, che custodiva il cuore del potere civile, militare e religioso.

Da Cagliari si susseguono decine e decine di spiagge meravigliose come Calamosca, Mari Pintau (“mare dipinto”, il nome è tutto un programma), e poi Villasimius, Cala Regina, Piscinas con le sue celebri dune, Chia, Cala Cipolla e una delle più incantevoli d’Italia, Tuerredda.

 

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Uno degli aeroporti più incredibili del mondo cambia nome

C’è aria di cambiamento negli Emirati Arabi Uniti: uno dei suoi aeroporti principali, con sede ad Abu Dhabi, è ora intitolato alla figura di Zayed bin Sultan Al Nahyan, padre fondatore del Paese. Oltre alla modifica inerente al nome, lo scalo si rinnova completamente. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, ha inaugurato il nuovo Terminal e ha ampliato il suo network, aggiungendo diverse destinazioni in tutto il mondo. Scopriamo qualcosa in più.

Abu Dhabi, il nuovo nome dell’aeroporto

Fino a pochi giorni fa era noto con il nome di Abu Dhabi International Airport, ma ora assume una nuova veste: lo scalo, uno dei principali degli Emirati Arabi Uniti, sta vivendo un periodo di particolari cambiamenti che lo stanno trasformando enormemente. A partire proprio dal nome: oggi è chiamato Zayed International Airport, una scelta che richiama le radici di un Paese dalla storia millenaria. L’ispirazione arriva infatti dallo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo presidente degli Emirati Arabi Uniti – in carica dal 1971 al 2004, anno della sua morte.

“Siamo orgogliosi di rinominare il più grande aeroporto di Abu Dhabi in onore del padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti. Aprendo le porte al mondo, lo Zayed International Airport segna una nuova era per il settore dell’aviazione di Abu Dhabi. L’avanguardistica infrastruttura dell’aeroporto offre connettività, innovazione e sostenibilità eccezionali, per un’esperienza elevata degli ospiti, oltre a promuovere al contempo il turismo, il commercio e gli scambi regionali verso nuove vette” – ha affermato lo sceicco Mohammed bin Hamad bin Tahnoon Al Nahyan.

Tutte le novità sullo Zayed International Airport

Lo scalo, inaugurato nel 1982, è il secondo più trafficato degli Emirati Arabi Uniti – subito dopo quello di Dubai. Si trova a circa 30 km dalla città di Abu Dhabi, ed è base per la compagnia aerea di bandiera Etihad Airways, oltre che per le compagnie low cost Wizz Air Abu Dhabi e Air Arabia Abu Dhabi. Negli ultimi anni, ha subito una vera e propria trasformazione che lo spinge nell’olimpo degli aeroporti, consentendogli di richiamare un maggior numero di turisti e di offrire un servizio sempre più interessante dal punto di vista qualitativo.

La novità più importante è senza dubbio l’apertura del Terminal A, che è stato inaugurato il 31 ottobre 2023: oggi accoglie tutti i voli in partenza e in arrivo dall’aeroporto, consentendo la chiusura dei vecchi Terminal. Lo scalo è così in grado, secondo le prime stime, di far transitare sino a 45 milioni di passeggeri all’anno, e i numeri lo dimostrano di già. Nel corso dei primi due mesi di piena operatività, il nuovo Terminal è stato frequentato da ben 4,48 milioni di passeggeri – suddivisi in 1,21 milioni di arrivi, 1,22 milioni di partenze e 2 milioni di trasferimenti.

Lo Zayed International Airport, inoltre, sta ampliando il suo network. Il Terminal A ha visto partire, sempre nei suoi primi due mesi di attività, oltre 24.000 voli. In particolare, nel dicembre 2023 l’aeroporto ha servito 117 destinazioni di viaggio: si tratta di un grande successo, se paragonato alle 100 mete che erano servite nello stesso periodo dell’anno precedente, segnando quindi un aumento del 20%. Infine, lo scalo si distingue per l’adozione di strumenti sempre più all’avanguardia, come la tecnologia biometrica per velocizzare il processo di imbarco, e per un’ampia offerta di negozi e ristoranti dove i passeggeri possono intrattenersi, in attesa del proprio volo.

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È allarme dengue, a Fiumicino scattano i controlli

L’aeroporto di Roma Fiumicino ha innalzato il livello di sorveglianza per l’allerta dengue a codice giallo in seguito all’aumento dei contagiati con il virus in particolare in Brasile e Argentina (la presenza in Argentina un tempo era limitata ai confini con Bolivia e Paraguay, ma la scorsa estate si è estesa fin quasi alla Patagonia e i casi si sono quintuplicati).

Sono, così, scattati maggiori controlli sugli aerei provenienti dal Sudamerica per ridurre il più possibile il rischio di “importare zanzare infette”.

Scopriamo di più.

Dengue, la malattia virale trasmessa dalle zanzare

Ma che cos’è la dengue?

Si tratta di una malattia virale (endemica nei Paesi del mondo a clima tropicale, oltre 100) trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes.

I principali sintomi, causati da un arbovirus, sono febbre alta, eruzioni cutanee, mal di testa acuto, nausea e vomito, e dolori articolari e muscolari.

Negli ultimi decenni ha visto un significativo incremento e alcuni focolai si sono verificati anche in Europa: infatti, la globalizzazione e la “tropicalizzazione” del clima rischiano di far diventare endemiche anche da noi malattie che, in passato, apparivano invece molto lontane.

La situazione in Brasile

In questo inizio 2024, il Brasile è risultato il Paese più colpito dalla dengue, con oltre 740.000 contagi e svariate aree in cui le strutture sanitarie sono ormai arrivate al collasso: un momento serio che si mostra peggiore di quello del 2023 con 151 decessi nelle prime settimane del nuovo anno rispetto ai 118 registrati in tutto il 2023, appunto.

E in Italia?

In Italia la dengue è sotto controllo, il sistema sanitario è “allertato ma tranquillo”.

Infatti, a febbraio, i casi registrati sono 48 ma tutti importati mentre, nel 2023 si erano verificati 347 casi di dengue, la stragrande maggioranza relativi a viaggiatori in arrivo da Paesi stranieri.

Il livello di allerta e vigilanza è stato innalzato “nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia“.

I controlli all’aeroporto di Roma Fiumicino

Dopo l’incremento dei casi soprattutto in Brasile e in Argentina, l’aeroporto di Roma Fiumicino ha aumentato il livello di vigilanza nei confronti degli aerei, delle merci e dei passeggeri che arrivano da tutti quei Paesi in cui è frequente il rischio di contrarre la malattia Dengue.

Infatti, il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha inoltrato una richiesta agli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) invitandoli a “innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti“.

Inoltre, la circolare sottolinea che “il regolamento sanitario internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti“.

Tra le misure introdotte presso lo scalo della Capitale c’è la disinfezione, sanificazione e disinfestazione degli aerei provenienti dai Paesi a rischio. In più, da mesi sono presenti dei totem, in italiano e inglese, che illustrano ai viaggiatori internazionali le raccomandazioni comportamentali da attuare prima della partenza, durante la permanenza e poi al ritorno in Italia.

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SiViaggia ti regala il numero 37 dello sfogliabile GATE

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità.

Alle pagine 78-81 del numero 37, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato all’isola di Rodrigues, nell’arcipelago di Mauritius, una piccola gemma che spunta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano ancora poco conosciuta dai turisti.

Circondata da una laguna cristallina dalle mille sfumature di blu che fa sognare, con una costa, piuttosto frastagliata,
regala tantissime baie e anse minuscole dove sembra di stare in paradiso con pochi hotel (che però stano crescendo rapidamente).

Vi raccontiamo cosa c’è da vedere e perché è il momento di andarci, prima che ci vadano tutti.

E poi, qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, tra borghi, fiumi ed esperienze gastronomiche.

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Questo aeroporto italiano è ora un museo: ospita l’opera di Giotto

E se il viaggio e la scoperta non iniziassero una volta arrivati, ma anche durante il percorso? Quando si parte, qualsiasi sia la destinazione, lo si fa con un bagaglio prezioso sulle spalle composto da voglia di fare nuove esperienze, sete di conoscenza, desiderio di esplorare e bisogno di relax e di staccare dal tutto.

Immaginiamoci di essere in aeroporto, in attesa e, nel mentre, di lasciarsi affascinare dalla magnificenza dell’arte, quella che ha superato il tempo ed è arrivata sino a noi come testimonianza preziosa di bellezza, cultura e sapienza.

Può succedere a Fiumicino, Roma, che si è trasformato in un museo per le tante persone che vi transitano e che possono vedere per la prima volta un’opera d’arte che è stata attribuita a Giotto. Tutto quello che c’è da sapere.

L’aeroporto italiano che si è trasformato in un museo

Sarà lì, nel terminal 1 dell’aeroporto Fiumicino di Roma. Stiamo parlando della bellissima opera d’arte che è stata attribuita a Giotto e che per i prossimi mesi terrà compagnia ai viaggiatori. Non importa che siano in partenza o in arrivo, non importa neppure la loro destinazione, che potrà essere nazionale, in qualche luogo europeo oppure intercontinentale. Perché le tre vetrate datate 1310, e che pare siano state realizzate dalla mano di Giotto, saranno sempre lì, per trasformare lo scalo in un museo per tutti e per poter essere ammirate per la prima volta.

L’opera è stata resa nota al termine della cerimonia organizzata per celebrare il 50esimo anniversario di Aeroporti di Roma ed è stata messa a disposizione in prestito dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, che si occupa di tutelare, valorizzare, conservare e restaurare il patrimonio artistico nazionale.

La location da raggiungere è il Terminal 1 dove ci si può far ammaliare dalle tre vetrate sulle quali è possibile ammirare il profeta Aronne e due diaconi. Sembra che inizialmente si trovassero nella Basilica di Santa Croce a Firenze e che possano essere datate 1310 circa, normalmente vengono custoditi proprio nel Museo dell’Opera di Santa Croce di Firenze.

L’aeroporto aveva già ospitato un’altra opera celebre

Se oggi sono i frammenti di vetro riconducibili a Giotto, precedentemente un’altra opera d’arte aveva accolto i viaggiatori. Era il Salvator Mundi del Bernini, rimasta nello scalo da aprile fino al primo di settembre 2023 e, numeri alla mano, pare siano stati 6 milioni di viaggiatori a poterla ammirare.

Finestre sull’Arte riporta una dichiarazione in merito del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “È un motivo d’onore vedere associato l’evento dei 50 anni di Aeroporti di Roma alle opere del fondo edifici di culto sotto la cura del ministero dell’Interno. Per noi sono iniziative importanti, è la seconda che facciamo. Prima delle opere svelate oggi abbiamo avuto l’esposizione del Salvator Mundi di Bernini. L’aeroporto di Fiumicino è una delle principali porte d’ ingresso nel Paese e nell’Europa, un punto di eccellenza del sistema aeroportuale internazionale, e il fondo edifici di culto raccoglie un patrimonio immenso di opere artistiche, architettoniche e monumentali. Abbiamo 840 chiese con tanti beni contenute al loro interno. È un modo per attivare un programma che prevede di fare tanto per portare la gente verso le opere d’arte e portare le opere d’arte verso la gente”.

E quindi partire (o tornare) può essere anche un’ottima occasione per ammirare la bellezza di questa opera antica, rappresentativa dell’enorme patrimonio culturale e storico del nostro paese.