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Nuove rotte easyJet dalla prossima primavera

Volare verso nuove destinazioni da Milano Linate e da Roma Fiumicino diventa ancora più semplice grazie alle novità appena introdotte da easyJet. La compagnia aerea ha annunciato 27 nuove rotte prenotabili da oggi, per volare da e per l’Italia, a partire dal 30 marzo 2025: di queste, 16 saranno operate dalla nuova base di Milano Linate e 5 da Roma Fiumicino.

Se volete regalarvi un viaggio in una destinazione che sognate di visitare da tempo, questo è il momento giusto per cominciare a pianificare le vostre prossime esplorazioni in Europa, che si tratti di una fuga di un weekend in una capitale culturale o di un’avventura dove la primavera arriva prima, insieme alle alte temperature.

Le nuove rotte in partenza da Milano Linate

A partire dal 30 marzo 2025, avrete la possibilità di volare con easyJet da Milano Linate verso tante nuove destinazioni europee a tariffe convenienti. Tra queste citiamo la capitale del Portogallo, Lisbona, perfetta per un city break culturale su e giù tra le sue strade storiche, a piedi o sugli iconici tram gialli. Oppure, perché non fare un salto nella splendida Vienna? In primavera, la capitale austriaca comincia a fiorire, i musei propongono tante mostre e, se siete fortunati con il tempo, potete approfittarne per fare qualche escursione nei dintorni: la natura, in Austria, offre paesaggi mozzafiato.

Per quanto riguarda le destinazioni estive, invece, il network propone voli verso l’amata Spagna, dalle Isole Baleari alle Canarie, grazie al collegamento diretto quotidiano tra l’aeroporto di Linate e Palma di Maiorca e quello operato 5 volte a settimana con Ibiza. Se non riuscite ad aspettare l’estate, da aprile sarà attivo il collegamento con l’isola di Tenerife, l’isola dell’eterna primavera, dove fare surf o immergersi nelle sue bellezze naturali.

Anche chi viaggia per lavoro troverà nuovi collegamenti che aiutano a spostarsi facilmente tra Milano e le principali città europee come Londra e Parigi, per le quali saranno disponibili più voli giornalieri.

Le nuove rotte in partenza da Roma Fiumicino

Anche le nuove rotte in partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino saranno inaugurate il 30 marzo 2025, grazie alle quali il network salirà a ben 16 collegamenti. Tra questi citiamo i voli diretti per la Germania, come Francoforte, dove troverete un’ampia offerta dedicata ai musei e al divertimento, Amburgo o Monaco, oltre che per la Svizzera, con voli per Zurigo, e per Bruxelles.

Queste nuove destinazioni si aggiungono a quelle già offerte dalla compagnia nel principale aeroporto romano: tra queste ricordiamo le città inglesi di Londra, Bristol, Manchester, Glasgow ed Edimburgo, oltre che gli aeroporti francesi di Parigi Orly, Nantes, Nizza e Lione, e le città della Svizzera Basilea e Ginevra. Tra i voli già presenti diretti verso la Germania, invece, evidenziamo la presenza di Berlino, una destinazione perfetta anche se avete un solo weekend a disposizione.

Le nuove rotte da Milano Malpensa

Infine, easyJet ha aggiunto anche nuove rotte dall’aeroporto di Milano Malpensa. Da qui sarà possibile volare facilmente verso Amburgo, Dusseldorf, Parigi Orly ed Evenes, nelle isole Lofoten. Inoltre, i collegamenti da Malpensa verso il Cairo e Tromsø e quelli da Napoli verso Praga e Alicante, tra le novità della stagione invernale di quest’anno, saranno operati anche durante l’estate.

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 45

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. Alle pagine 40-43 del numero 45, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato alle ultime novità di New York City, una città vista e rivista più e più volte. Ciascuno dei cinque distretti – perché non c’è solo Manhattan, eh – ha delle nuove attrazioni. Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island, sono tutti assolutamente da vedere, ciascuno con il suo perché.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend alla scoperta di alcuni luoghi insoliti d’Italia, dai borghi meno noti agli itinerari famosissimi, ma da fare fuori stagione. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Malpensa cambia volto: le novità dei prossimi 10 anni

Nel milanese, ci sono importanti ed entusiasmanti novità circa il settore del trasporto aereo: l’aeroporto di Milano-Malpensa sta per affrontare una profonda trasformazione nei prossimi dieci anni, grazie a un ambizioso piano di sviluppo che si estenderà fino al 2035 e che è da poco stato annunciato ufficialmente.

Il Masterplan approvato da ENAC e SEA prevede una serie di interventi che hanno l’obiettivo di potenziare l’infrastruttura esistente e di rispondere alla crescente domanda di traffico aereo, in una fase in cui la mobilità internazionale è destinata a incrementarsi. Con un forte focus sulla sostenibilità, l’efficienza e l’innovazione, Malpensa diventerà uno degli aeroporti più moderni e funzionali d’Europa e noi non vediamo l’ora: ecco tutti i dettagli dell’iniziativa che coinvolgerà Malpensa in questo importante quanto atteso cambiamento.

Malpensa nei prossimi anni, fra innovazione e sostenibilità 

Tra le principali novità riguardanti l’aeroporto di Malpensa, l’ampliamento del Terminal passeggeri rappresenta un intervento fondamentale. Con l’incremento dei flussi di viaggiatori, il terminal avrà bisogno di maggiori spazi per accogliere i passeggeri e migliorare l’esperienza di viaggio. A questo si aggiunge il miglioramento delle aree di sosta per gli aerei e la costruzione di nuove taxiway, che renderanno più efficienti le operazioni aeree e ridurranno i tempi di attesa tra un volo e l’altro. Questi interventi permetteranno all’aeroporto di gestire un traffico ancora più intenso e di ridurre i disagi per i passeggeri.

Inoltre, il piano prevede lo sviluppo di aree per lo scambio intermodale, con l’obiettivo di connettere più facilmente l’aeroporto con altri mezzi di trasporto, come treni e bus. Questo consentirà a chi viaggia di spostarsi in maniera più comoda ed efficiente, rafforzando il ruolo di Malpensa come hub di trasporto internazionale.

Uno degli aspetti più significativi del Masterplan è la grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Il progetto di espansione prevede che tutte le nuove infrastrutture siano realizzate con tecnologie green, che permettano di ridurre l’impatto ambientale dell’aeroporto. Questo approccio sarà in linea con le politiche europee sulla decarbonizzazione e con le normative ambientali sempre più rigorose che riguardano il settore del trasporto aereo.

Parallelamente, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave nel piano di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa. L’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei sistemi di gestione del traffico aereo renderanno Malpensa uno degli aeroporti più all’avanguardia. Tra le novità, si prevede l’introduzione di sistemi automatizzati per il check-in e per la gestione del flusso di passeggeri, che miglioreranno ulteriormente l’efficienza e la sicurezza dell’intero scalo.

Malpensa, ritiro bagagli

Fonte: iStock

La zona del ritiro bagagli al terminal 1 di Malpensa

L’internazionalizzazione dell’aeroporto di Malpensa: il volo diretto per Tokyo

Malpensa non solo crescerà in termini di dimensioni, ma si affermerà anche come uno degli hub principali d’Europa. Gli interventi previsti dal Masterplan consentiranno di soddisfare la crescente domanda di traffico aereo e di mantenere l’aeroporto competitivo nel panorama internazionale. Malpensa diventerà una porta d’accesso ancora più importante per i viaggiatori diretti in Italia e in Europa, con nuove rotte internazionali e miglioramenti nella qualità dei servizi offerti. L’ampliamento del terminal e la realizzazione di nuove infrastrutture contribuiranno a consolidare il ruolo di Malpensa come uno dei punti di snodo più strategici d’Europa, sia per i voli a lungo raggio che per quelli interni.

Un altro segno dell’internazionalizzazione di Malpensa è il ritorno del volo diretto per Tokyo Haneda, che è stato ripristinato dal 3 dicembre 2024 grazie alla compagnia All Nippon Airways (ANA). Il volo, operato con un Boeing B787-9, collega Milano direttamente con la capitale giapponese, con tre frequenze settimanali: martedì, giovedì e domenica. Questo collegamento è particolarmente importante per i viaggiatori d’affari e per il turismo, in quanto permette di raggiungere Tokyo rapidamente e comodamente, con voli in coincidenza verso altre destinazioni giapponesi e asiatiche.

Il volo da Malpensa a Tokyo Haneda è operativo su un aereo da 215 posti e permette ai passeggeri di sfruttare al meglio la giornata, atterrando la mattina presto a Tokyo. Inoltre, la compagnia aerea giapponese offre la possibilità di proseguire il viaggio verso altre città del Giappone, come Osaka, Sapporo, Fukuoka e Okinawa, grazie a una rete di collegamenti in coincidenza.

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A breve, in Italia, potrebbe nascere un nuovo aeroporto

Connessioni, turismo, economia: la presenza di un aeroporto è in grado di apportare numerosi benefici a un territorio. Si tratta di un’occasione di crescita e sviluppo che potrebbe diventare concreta per Messina, da anni alle prese con un sogno che oggi ha finalmente un nome: Aeroporto del Mediterraneo. Il progetto, finanziato da privati, ha come obiettivo quello di dotare la Piana di Milazzo, nella Valle del Mela, di un’infrastruttura all’avanguardia dalla natura intercontinentale.

Non è la prima volta che si parla di un possibile aeroporto messinese ma, questa volta, la situazione sembra essere differente soprattutto considerando il legame stretto tra questo progetto e quello relativo al tanto discusso ponte di Messina.

Il nuovo Aeroporto del Mediterraneo: il progetto

Negli ultimi mesi si è parlato molto di Messina in relazione al ponte, un progetto ampiamente discusso, lodato da una parte e criticato dall’altra. Questo nuovo progetto, invece, sembrerebbe rendere felici un po’ tutti: stiamo parlando del tanto desiderato aeroporto nella Piana di Milazzo. A finanziarlo con una somma pari a 500 milioni di euro sarebbe la Sciara Holding Ltd, una società con sede a Londra rappresentata dal CEO Fabio Bertolotti, il quale ha incaricato della redazione dei vari elaborati la Sistemi srl-Società d’Ingegneria di Lino Maio.

Per ora resta ancora un’idea che verrà discussa nelle prossime settimane durante la Commissione Ponte: in questa occasione si parlerà di fattori importanti come la scelta strategica del sito in cui realizzare l’aeroporto, le caratteristiche tecniche e le opportunità di sviluppo per l’intera zona. Si tratterebbe di un’opportunità molto importante per il territorio, ricco di beni culturali e storici tutti da scoprire.

Un’opportunità per il turismo messinese

Il nuovo Aeroporto del Mediterraneo rappresenterebbe un’opportunità unica, soprattutto dal punto di vista turistico, per il territorio di Messina. Se il progetto procede come da ipotesi, l’aeroporto verrà costruito nella Piana di Milazzo, a meno di 40 minuti da Messina. I visitatori che atterrano qui possono quindi raggiungere la città, ipoteticamente, con soluzioni di trasporto pubblico per visitare non solo la città, porta d’accesso alla Sicilia per chi arriva dal mare, ma anche i suoi dintorni.

Da Capo d’Orlando, borgo di pescatori e tappa imperdibile per chi non vuole perdersi tramonti mozzafiato, a Santo Stefano di Camastra, borgo celebre per la produzione di ceramiche tradizionali. La stessa città di Milazzo offre diverse attrattive e paesaggi splendidi: si tratta di una zona dalle origini antichissime che conserva alcuni monumenti molto interessanti da visitare come il castello, facilmente raggiungibile a piedi dal centro città.

Sempre a Milazzo troverete spiagge meravigliose come la Riviera di Ponente, Baia del Tono e, soprattutto, la Piscina di Venere. Come lascia intendere il nome, si tratta di una piscina naturale circondata dagli scogli e raggiungibile solo a piedi, motivo per cui rimane intatto il suo fascino selvaggio e incontaminato. Atterrando all’Aeroporto del Mediterraneo, inoltre, sarà più facile e veloce raggiungere le Eolie in quanto dal porto di Milazzo partono i principali collegamenti che vi permetteranno di approdare sull’arcipelago. L’aliscafo, infatti, impiega solo un’ora per raggiungere Lipari e Vulcano.

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L’aeroporto in cui puoi alleviare la tua ansia di viaggio grazie ai lama

Volare in aereo può trasformarsi in un’esperienza stressante per molte persone. Tra la paura di perdere l’imbarco, il timore di smarrire i bagagli o semplicemente l’insofferenza verso la ressa, l’ansia da viaggio è una realtà condivisa da molti passeggeri. Secondo un sondaggio del 2019 condotto da Priority Pass nel Regno Unito, perdere il volo o i documenti personali sono tra le principali preoccupazioni. Ancora, negli Stati Uniti, una ricerca del 2022 di Mintel ha evidenziato che quasi la metà dei viaggiatori considera la folla in aeroporto una delle maggiori fonti di stress.

Lo stress correlato ai viaggi non è solo una questione di disagio temporaneo: i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sottolineano come possa aggravare condizioni preesistenti, come ansia e depressione.

Lama e alpaca in aeroporto: l’idea di Portland per alleviare lo stress

Per affrontare una problematica sempre più sentita, l’aeroporto internazionale di Portland, in Oregon, ha scelto un approccio unico e innovativo: portare lama e alpaca ai terminal. Si tratta di un programma nato dalla collaborazione con Mountain Peaks Therapy, una fattoria di Ridgefield, Washington, specializzata nella terapia con animali.

Così, alcune volte alla settimana, i passeggeri possono incontrare i docili animali direttamente in aeroporto prima di salire a bordo: lama e alpaca, certificati per interagire in modo sicuro con le persone, regalano momenti di serenità e distrazione. Il costo del servizio, secondo il sito web della fattoria, si aggira attorno ai 650 dollari all’ora per animale.

Come funziona la terapia con gli animali?

La pet therapy non è una novità assoluta: molti aeroporti in tutto il mondo, tra cui London Stansted e l’aeroporto di Istanbul, hanno introdotto programmi simili, in genere impiegando cani da terapia. Tuttavia, l’impiego di lama e alpaca rappresenta un’innovazione insolita.

Secondo UCLA Health, la terapia con gli animali può aiutare a ridurre l’ansia, stimolare il rilascio di ormoni che migliorano l’umore e offrire una distrazione positiva dal contesto che provoca stress. Studi scientifici hanno dimostrato effetti benefici da lievi a moderati sulle condizioni di salute mentale, anche se gli esperti sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per confermare appieno l’efficacia di tali pratiche.

Non solo lama: altre iniziative per un’esperienza più rilassante

L’aeroporto di Portland non si è limitato a lama e alpaca per migliorare l’esperienza dei passeggeri. Tra le iniziative per ridurre lo stress vi è anche una riprogettazione degli spazi, con l’inserimento di alberi ed elementi naturali nei terminal.

Portland non è però l’unico aeroporto a puntare sulla terapia con animali. L’aeroporto internazionale di Denver, ad esempio, vanta il più grande programma di terapia con animali al mondo, tanto da aver ottenuto un Guinness World Record nel 2021 proprio grazie a questa iniziativa.

Una soluzione vincente per i viaggiatori ansiosi

Sebbene l’efficacia della terapia con gli animali necessiti ancora di approfondimenti scientifici, i riscontri positivi da parte dei passeggeri e degli operatori aeroportuali dimostrano che sono programmi in grado di donare sollievo in una situazione difficile. Lama e alpaca, con la loro calma naturale e il fascino esotico, sanno trasformare l’esperienza in aeroporto in un momento più umano e piacevole, a dimostrazione che anche il viaggio aereo può diventare meno ansiogeno.

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 44

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 40-43 del numero 44, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato al nostro viaggio a Yerevan, Capitale dell’Armenia, una delle città più antiche del mondo che merita davvero di essere visitata, oggi raggiungibile da tanti voli diretti dall’Italia.

Bellissime le sue strade e le sue grandi piazze monumentali, animate di giorno e di sera, testimonianza di un passato di dominazioni e terribili di vicende storiche. Sontuosi i palazzi e i monumenti che raccontano la lunga storia di questa città, porta d’accesso tra Oriente e Occidente. Tantissimi anche i parchi e i giardini
che regalano ampio respiro ai lunghi viali trafficati dove passeggiare.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend alla scoperta di alcuni nostri patrimoni Unesco: Bolzano, famosa non soltanto per i mercatini di Natale ma anche per la musica, e Carrara, candidata a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. E infine, vi portiamo tra i borghi italiani raggiungibili a bordo dei treni regionali. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Una nuova tecnologia per far rispettare la fila all’imbarco: la sperimentazione

Il “furbetto” della fila è ormai una figura familiare nelle sale d’attesa aeroportuali, tanto in Italia quanto nel resto del mondo. Ma presto, almeno per chi vola con American Airlines, le cose potrebbero cambiare. La compagnia aerea sta infatti testando in alcuni scali statunitensi una nuova tecnologia per monitorare e gestire con maggior rigore l’ordine di imbarco. L’obiettivo? Rendere il processo di boarding più fluido, trasparente e rispettoso dei diritti di tutti i passeggeri.

Secondo quanto riportato da USA Today, la sperimentazione, già attiva negli aeroporti internazionali di Albuquerque, in Nuovo Messico, e Tucson, in Arizona, prevede l’utilizzo di un sistema automatizzato che rileva i passeggeri che tentano di anticipare il proprio turno di imbarco, richiamandoli pubblicamente con un segnale sonoro.

American Airlines ha intenzione di estendere i test a ulteriori scali, tra cui il Ronald Reagan Washington National Airport vicino a Washington, DC, quindi i viaggiatori dovranno abituarsi a un sistema più rigido e a possibili “beep d’errore” nel caso tentino di salire a bordo prima del gruppo a cui sono stati assegnati.

Tecnologia per un imbarco più corretto

Un portavoce della compagnia ha spiegato che il nuovo sistema è ancora in una fase iniziale, ma che già ora sta dimostrando risultati incoraggianti. “Stiamo testando una tecnologia che garantisce ai clienti di usufruire dei vantaggi dell’imbarco prioritario con maggiore facilità”, ha dichiarato. L’innovazione non mira solo a snellire il processo di boarding ma anche a fornire maggiore visibilità ai membri del personale sull’andamento dell’imbarco.

Anche se American Airlines non ha fornito dettagli tecnici sul funzionamento del sistema, alcuni passeggeri hanno già raccontato la loro esperienza sui social. Uno di loro, ad esempio, ha descritto su Reddit la scena di un imbarco all’aeroporto di Albuquerque, dove chi tentava di salire con il gruppo 1 senza averne diritto veniva bloccato da un segnale acustico e indirizzato al gruppo corretto. Altre persone hanno riportato episodi simili anche all’aeroporto di Memphis, confermando che il nuovo sistema sembra funzionare come deterrente per chi vorrebbe saltare la fila.

La reazione dei passeggeri

La risposta dei viaggiatori a questa novità è stata perlopiù positiva, soprattutto da parte di chi rispetta le regole e mal sopporta i furbetti che cercano di ottenere vantaggi indebiti. E non sono mancati gli utenti che hanno ironizzato sui social, suggerendo di creare un fantomatico gruppo d’imbarco “1.000.000.000” per punire chi non rispetta il proprio turno.

Un po’ più complessa è la situazione per chi viaggia in compagnia di un partner con un numero di gruppo differente, anche se il personale di bordo permette generalmente a questi passeggeri di imbarcarsi insieme. Tuttavia, resta da chiarire come questa pratica verrà gestita nell’ambito della nuova tecnologia in fase di sperimentazione.

Efficienza e rapidità della procedura di boarding

L’imbarco ordinato e rapido è da sempre un obiettivo importante per le compagnie aeree, dato che un ritardo prolungato a terra comporta costi significativi. Nonostante anni di studi e innovazioni, però, la procedura di boarding continua a non essere soddisfacente. Anche il cosiddetto metodo Steffen, che prevede gruppi d’imbarco basati sulla posizione del sedile, considerato in teoria il più veloce, risulta in realtà di difficile applicazione pratica.

Resta da vedere se il sistema di American Airlines porterà a un cambiamento significativo e se riuscirà davvero a ridurre le attese, scoraggiando definitivamente quei passeggeri impazienti che affollano l’area d’imbarco prima del proprio turno.

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Negli aeroporti europei i prezzi sono alle stelle: l’analisi

Che l’aeroporto sia un luogo tutt’altro che economico lo sappiamo bene. Una volta superati i controlli di sicurezza (a volte anche prima) si entra in un mondo dove il prezzo di qualsiasi cosa aumenta. Se avete sete e l’aeroporto non dispone di fontanelle per riempire la borraccia, o se avete fame e vi siete dimenticati gli snack a casa, avete solo due scelte: aspettare di atterrare nella vostra prossima destinazione sperando che non ci siano ritardi o aprire il portafoglio e pagare a prezzi raddoppiati, se non triplicati, il bene di cui avete bisogno.

A dichiararlo è un’analisi del Corriere della Sera che, su diciassette scali del continente, ha messo in evidenza prezzi alle stelle e passeggeri non particolarmente felici. La risposta dei Duty Free? La colpa è del rincaro degli affitti deciso dalle società di gestione che mettono a disposizione gli spazi aeroportuali per aprire edicole, negozi, bar o ristoranti. E quella dell’Unione Europea? Ammette di non poter intervenire in nessun modo.

Stime da record: i prodotti più costosi negli aeroporti

L’analisi del Corriere ha preso in considerazione diversi aeroporti, come quelli di Roma e Fiumicino e gli scali milanesi di Linate e Malpensa: nel primo caso hanno sottolineato come, nel 2023, la spesa media nell’ambito cibo e bevande sia stata pari a 6,8 euro per passeggero in partenza, circa 20 milioni; nel secondo caso, invece, si evidenza un bilancio di 29,56 milioni di euro. La situazione è critica soprattutto per l’acqua, considerato un bene di prima necessità e che nessuno può portare con sé da casa, una problematica nata a partire dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, momento in cui sono state introdotte molte delle regole aeroportuali legate alla sicurezza.

Il Corriere ha messo in evidenza due problematiche: la difficoltà nel reperire le bottigliette da mezzo litro, spesso introvabili per lasciare spazio a quelle da 0,75 litri (più costose) e i prezzi altissimi. Uno dei casi più famosi è Istanbul, dove per acquistare mezzo litro di acqua il costo varia tra i 6 e 10 euro, ma vengono citati anche gli aeroporti di Berlino (5,90 euro), Francoforte (4,75 euro), Bruxelles (4,60 euro) e Londra Luton (4,50 euro). In Italia, invece, il costo oscilla tra 1,80 e 2 euro.

Anche i panini sono risultati tra i prodotti più costosi: quelli semplici, con prosciutto e formaggio, hanno costi elevati anche in Italia, dove si arriva a 10 euro, con una media nazionale attorno agli 8 euro, mentre a Istanbul, che mantiene prezzi da record anche in questo settore, si stimano 16,50 euro. Per caffè e cappuccino, invece, i viaggiatori, sempre nello scalo turco, possono considerare 6 euro per un espresso e 9 euro per un cappuccino.

Perché i costi negli aeroporti sono alti

Chi ha visto la serie comedy Seinfeld ricorderà uno sketch dove il comico Jerry Seinfeld chiede: “Pensate che la gente che gestisce i negozi in aeroporto abbia idea di quanto costano le stesse cose nel resto del mondo? O pensate che abbiano il loro piccolo paese là fuori e possano chiedere qualunque prezzo vogliano?”. La battuta fa sicuramente ridere, ma i consumatori non sono molto contenti.

Considerata la situazione, non stupisce che i viaggiatori siano particolarmente arrabbiati e infastiditi dai costi elevatissimi di prodotti anche di prima necessità come l’acqua. Ma perché i costi negli aeroporti sono così alti? Il direttore generale di Airports Council International-Europe ha dichiarato al Corriere che “operare in uno scalo ha oggettivamente costi aggiuntivi: bisogna trasportare la merce, il personale deve essere formato, ci sono gli obblighi di sicurezza e poi c’è l’inflazione che non ha aiutato di questi tempi”.

In più, bisogna considerare che molte attività devono pagare l’affitto e, in alcuni casi, una percentuale delle vendite.

Le soluzioni al problema

Nel corso degli anni sono state proposte delle soluzioni che, ovviamente, non hanno funzionato. Molti aeroporti, per esempio, hanno tentato operazioni di “moral suasion” (correggere o rivedere determinate scelte o comportamenti presi da un organismo riconosciuto autorevole per le parti) per contenere i prezzi di prodotti essenziali come acqua e caffè, mentre l’Airports Council International-Europe aveva tentato di raccomandare un tetto massimo di 1 euro per bottiglia, anche qui senza avere successo.

Il paradosso di tutta questa situazione è che, considerati i prezzi alle stelle degli aeroporti, è più conveniente acquistarli direttamente sugli aerei. Ryanair, per esempio, vende le bottiglie d’acqua da mezzo litro a 3 euro l’una, mentre i panini più semplici a 6 euro.

Una soluzione vera e propria non esiste, seppur si stiano provando a fare dei tentativi, come è successo negli Stati Uniti d’America in seguito a un post pubblicato su Twitter. Nel 2021, un viaggiatore di nome Cooper Lund ha twittato un’immagine del menù di un bar dell’aeroporto che, tra le altre cose, includeva una birra d’oro dal costo di $27,85. Questo ha dato il via a un’indagine da parte dell’ispettore generale dello stato, che ha scoperto che a 25 clienti sono stati addebitati importi “totalmente indifendibili” da $23 a $27 per una birra.

Il risultato è che l’Autorità portuale di New York e New Jersey ha introdotto una nuova norma che prevede l’obbligo per i venditori di non addebitare prezzi più cari del 10% rispetto a quelli che si trovano fuori dall’aeroporto.

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Sogni un viaggio in Groenlandia? Stanno per aprire 3 aeroporti

Sarà presto molto più facile raggiungere la Groenlandia. A fine novembre verrà infatti inaugurato un nuovo aeroporto internazionale nella capitale, Nuuk, che sarà quindi collegata direttamente a Copenaghen, in Danimarca, Paese al quale l’isola più grande del mondo appartiene amministrativamente. L’apertura del nuovo scalo rappresenta un passo fondamentale per rendere il Paese più accessibile ai turisti, in particolare gli appassionati di viaggi d’avventura e di esplorazione, desiderosi di scoprire i suoi paesaggi spettacolari.

Secondo quanto riporta The Independent, l’aeroporto di Nuuk è solo il primo di una serie di nuovi scali internazionali che verranno aperti nei prossimi anni. Entro il 2026 si prevede l’inaugurazione di altri due aeroporti a Ilulissat e Qaqortoq, nel sud della Groenlandia, che permetteranno di attraversare l’isola in meno di un’ora e mezza.

Nuove rotte aeree dall’Europa e dagli Stati Uniti

Le rotte da Nuuk a Copenhagen sono già state pianificate per l’inverno, con cinque voli settimanali che diventeranno sei durante le festività e otto in estate. La prossima stagione estiva anche SAS opererà voli diretti da Copenaghen per la capitale groenlandese a partire dal 27 giugno, rafforzando quindi la posizione dello scalo danese come principale hub europeo per le connessioni con la Groenlandia. Anche la compagnia aerea statunitense United Airlines ha annunciato che offrirà voli diretti per Nuuk da New York durante i mesi estivi, diventando così il primo vettore a volare dal Nord America.

Secondo Visit Greenland, l’ente turistico del territorio, queste nuove infrastrutture permetteranno voli più frequenti e a prezzi competitivi rispetto ai collegamenti attuali, rendendo la Groenlandia una destinazione più attraente per i visitatori. Territorio autonomo del Regno di Danimarca situato tra l’Oceano Artico e l’Atlantico, nel 2019 il Paese ha registrato circa 100.000 visitatori, di cui 46.000 passeggeri di navi da crociera.

Numeri esigui rispetto al potenziale del Paese, dovuti in gran parte alla difficoltà dei collegamenti. Attualmente, i turisti europei che desiderano visitare Nuuk devono fare scalo all’ex aeroporto militare di Kangerlussuaq per poi prendere un volo domestico fino alla meta finale, un tragitto decisamente poco pratico, oltre che costoso. Mentre per i viaggiatori provenienti dal Nord America o dal Regno Unito il percorso consigliato finora è via Islanda, con un ulteriore cambio di volo.

Stando a The Independent, la costruzione della nuova pista di Nuuk, lunga 2.200 metri, è iniziata nel 2020 e il completamento del progetto era inizialmente previsto per il 2023, ma è stato ritardato a causa della pandemia di Covid-19. L’aeroporto è dotato di due raccordi, una torre di controllo, un terminal passeggeri e Greenland Airports ha anche stretto una collaborazione con l’azienda spagnola Comsa per la fornitura di attrezzature tecniche, che miglioreranno la sicurezza degli atterraggi in condizioni meteorologiche avverse, riducendo il rischio di cancellazioni.

Nuove prospettive per il turismo internazionale

Visit Greenland e Greenland Airports sperano che questi sviluppi infrastrutturali, insieme a una maggiore promozione delle attrattive naturali della Groenlandia, che annovera paesaggi vulcanici, fiordi, vallate e montagne di basalto, possano aprire le porte al turismo internazionale. Tuttavia, le autorità locali sono al tempo stesso consapevoli della necessità di trovare un equilibrio tra la crescita del turismo e il benessere delle comunità locali.

Hjörtur Smárason, direttore di Visit Greenland, ha sottolineato che “la Groenlandia ha molto da offrire ai turisti, e se vogliamo attrarne di più, è necessario diffondere il nostro messaggio e far conoscere il territorio a un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, vogliamo crescere in modo responsabile, attirando i turisti giusti e lavorando con partner che possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

Secondo Jens Laurisden, amministratore delegato di Greenland Airports, il nuovo aeroporto non solo migliorerà il collegamento per i turisti, ma rappresenta anche un’opportunità di connessione con il resto del mondo per i residenti, favorendo anche nuove opportunità di business. “Questo progetto trasformerà la Groenlandia, posizionandola come una meta turistica autonoma. Non stiamo solo aprendo un nuovo aeroporto, stiamo aprendo la Groenlandia al mondo, creando opportunità di crescita in ogni settore”, ha detto.

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In Nuova Zelanda c’è un aeroporto in cui è vietato abbracciarsi per più di 3 minuti

Esprimere i propri sentimenti per molte persone non è così semplice, eppure non è sempre un bene lasciare scorrere le emozioni in un luogo pubblico. Soprattutto se ci si trova in Nuova Zelanda, la terra che gli appassionati de Il Signore degli Anelli conoscono come la Terra di Mezzo. Infatti all’aeroporto di Dunedin è spuntato fuori un cartello che informa i viaggiatori che un abbraccio non può durare più di tre minuti all’interno della struttura, mentre nel parcheggio ci si può lasciare andare a effusioni più lunghe.

“Per affettuosità più prolungate si prega di usare il parcheggio” si legge blu su bianco nel cartello che in primo piano riporta la scritta: “Tempo massimo per l’abbraccio: 3 minuti“. Leggendo questa notizia viene da sorridere pensando alla gente che si saluta con il cronometro alla mano fino al momento di distacco che è sempre particolarmente intenso e drammatico se un viaggio divide per tanto tempo.

Coccole a tempo in Nuova Zelanda

Un genitore e un figlio, una coppia innamorata, due cari amici che magari hanno trascorso un periodo insieme ma poi devono tornare alle loro vite in due posti diversi del mondo, devono misurare l’ultimo frammento di tempo che trascorrono insieme. Non è facile immaginare come la notizia delle “carezze a tempo” sia diventata virale sul web in pochissimo tempo, alimentando polemiche e discussioni.

Cronometrare gli addii sembra una richiesta cinica e bizzarra, ma all’aeroporto di Dunedin un addetto è pronto a fare la multa se qualcuno supera il limite dei tre minuti consentiti per baci e abbracci a una persona cara prima della partenza o al momento dell’arrivo. La direzione che ha preso questa decisione si è difesa avanzando l’idea che questo dovrebbe limitare gli affollamenti in aeroporto. Il CEO Daniel De Bono ha dichiarato: “Per un buon saluto, basta un abbraccio di 20 secondi. Questo arco di tempo è sufficiente per ottenere una scarica di ossitocina, “l’ormone dell’amore”. Poi, se si vuole avere più tempo per i saluti, c’è sempre il parcheggio delle auto”. 

Il Kiss & Fly in Italia e nel mondo

Certo è che ridurre l’amore e l’affetto a un’analisi scientifica denota l’animo razionale e pragmatico di chi ha valutato questa decisione e imposto questo divieto in Nuova Zelanda. Per chi vive una relazione a distanza il saluto in aeroporto è un momento fondamentale che ha portato all’idea delle aree di sosta Kiss & Fly in Europa e nel resto del mondo.

In Italia siamo famosi per essere romantici e passionali e questo si rispecchia anche nelle regole di viaggio. All’aeroporto di Lamezia Terme, per esempio, ci si può abbracciare e baciare per ben 30 minuti con il parcheggio per le soste brevi, mentre a Milano e Napoli l’area Kiss & Fly prevede venti minuti. Il tempo si riduce a Firenze, Roma, Palermo, Bari, Catania e Brindisi dove si può parcheggiare per salutare i propri cari per 15 minuti.

A livello internazionale non molti paesi seguono l’esempio della Nuova Zelanda, infatti a Tokyo, Singapore e Palma di Maiorca sono disponibili 30 minuti di sosta per i saluti, mentre a Dubai, Praga e Copenaghen il kiss & fly prevede 15 minuti di sosta. I meno romantici sembrano gli Stati Uniti, dove vanno sempre tutti di corsa e infatti ai viaggiatori è consentito scendere e salire dall’aereo a New York, Los Angeles e San Francisco, senza perdere tempo.