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Non solo dolce vita: gli angoli più segreti e autentici dell’Italian Riviera

L’Italian Riviera, meraviglioso tratto di costa marina che caratterizza la Liguria, è certamente famosa per la sua indiscutibile bellezza, ma anche per le sue speciali caratteristiche che rappresentano al meglio la tanto amata (e desiderata) dolce vita italiana.

La dolcezza e la tranquillità di questo stile di vita sono garantite dal clima perfetto, mite d’inverno e fresco d’estate, da una gastronomia fatta di prodotti semplici, genuini e gustosi, e dalle sue bellezze storiche e architettoniche. Ed è proprio tra queste che si nascondono alcune gemme poco note, segreti autentici e meravigliosi che vale davvero la pena conoscere. Per scoprirle, ci dirigiamo a Santa Margherita Ligure, perla della Riviera ligure di Levante.

San Lorenzo della Costa e il Trittico di Sant’Andrea, tesoro di inestimabile valore

Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, è nota a tutti per la sua innegabile bellezza. Tra i suoi simboli, il favoloso complesso di Villa Durazzo, con lo splendido Parco e gli appartamenti nobiliari, e l’antico Castello che si affaccia sul mare.

Ma la verità è che questo Comune, incastonato in una baia lungo uno dei tratti di costa più belli della Liguria, conserva tanti altri punti di interesse di pregevole valore, molti dei quali si trovano nelle sue bellissime frazioni.

Ne è un esempio la Chiesa di San Lorenzo che svetta fiera verso i cieli della frazione di San Lorenzo della Costa, in piazza Monsignor Luigi Mazzini. Si presenta come un edificio religioso con un’antica struttura in stile romanico ma che, al suo interno, conserva qualcosa di speciale ed unico: il Trittico di Sant’Andrea.

chiesa si San Lorenzo della Costa

Fonte: Getty Images

Chiesa si San Lorenzo della Costa, Santa Margherita Ligure

Si tratta di una straordinaria opera d’arte del 1499, simbolo della pittura dei Primitivi Fiamminghi in Liguria. Al centro rappresenta il Martirio di Sant’Andrea, mentre ai lati sono visibili Le nozze di Cana e la Risurrezione di Lazzaro.

Il Trittico Venne dipinto a Bruges ed è un’importantissima testimonianza dei rapporti economici ed artistici che intercorrevano tra le Fiandre e Genova. Fu Andrea Costa, originario di Santa Margherita Ligure ed emigrato a Bruges, a commissionare quest’opera. Si trasferì nelle Fiandre a fine Quattrocento, quando sposò Agnese Adorno, donna facoltosa di nobile famiglia ben inserita nel tessuto politico e sociale.

La chiesa di San Lorenzo, tra le altre cose, protegge gelosamente anche alcune opere del pittore Luca Cambiaso, autore di molti affreschi in palazzi e chiese genovesi. Per raggiungere la chiesa, è possibile percorrere il Sentiero dei Fiamminghi, un percorso immerso nella natura che la collega alla chiesa di San Michele di Pagana, nella frazione di Rapallo, che custodisce la Crocifissione del grande pittore fiammingo Anton Van Dyck.

San Lorenzo della Costa, frazione di Santa Margherita Ligure

Fonte: Andrea Chiantore

Vista panoramica su San Lorenzo della Costa

Cultura e tradizioni culinarie a Santa Margherita Ligure

I tesori culturali di Santa Margherita ligure non si esauriscono con chiese e siti storici, ma sono legati anche a quel patrimonio immateriale rappresentato dalle tradizioni e dalle storie che la arricchiscono fin dal passato.

In questa splendida località, sono molte le personalità che vi hanno soggiornato. Tra queste, anche Friedrich Nietzsche era un grande estimatore dei paesaggi in cui sembra abbia preso forma la prima parte di Così parlò Zarathustra, una delle sue opere più celebri. In una lettera, durante la sua permanenza a Ruta, a due passi da San Lorenzo, frazione di Santa Margherita Ligure, scrisse: “Un saluto da questo meraviglioso angolo di terra. Si figuri un’isola dell’arcipelago ellenico, su cui montagne e foreste si alternino capricciosamente, che un giorno, chissà per quale fenomeno, abbia navigato verso la terraferma e vi si sia ancorato senza poter più staccarsene”.

A confermare quanto i luoghi che uniscono Rapallo a Portofino, passando per S. Margherita Ligure, siano stati quelli in cui trovò l’ispirazione giusta per l’opera, è una frase di Ecce Homo in cui racconta dove gli venne incontro Zarathustra: “Camminavo in quel giorno lungo il lago di Silvaplana (nella valle Svizzera dell’Engadina) attraverso i boschi; presso una possente roccia che si levava in figura di piramide, vicino a Surlej, mi arrestai. Ed ecco giunse a me quel pensiero […]. L’inverno seguente vivevo vicino a Genova, in quell’insenatura graziosa e quieta di Rapallo […] la mattina andavo verso sud , salendo per la splendida strada di Zogali, in mezzo ai pini, con l’ampia distesa del mare sotto di me; il pomeriggio facevo il giro di tutta la baia di Santa Margherita, arrivando fin dietro Portofino […]. Su queste due strade mi venne incontro il tipo di Zarathustra; più esattamente mi assalì“.

Ma la cultura di un luogo si esprime anche attraverso la sua cucina: non solo mare, a Santa Margherita Ligure, ma anche una tradizione culinaria a base di prodotti provenienti dalla terra e dalle colline dell’entroterra ligure. Non mancano numerosi ristoranti in cui è possibile gustare le tipicità. Alcuni gustosi esempi? Trofie al pesto genovese con patate e fagiolini, pansoti in salsa di noce, ravioli al celebre “tocco” (sugo di carne) e focaccette al formaggio.

Trofie al pesto, uno dei piatti tipici della Liguria

Fonte: iStock

Trofie al pesto, uno dei piatti tipici della Liguria

Nozarego, perla che domina una verdeggiante collina

Nozarego è un’altra bellissima frazione di Santa Margherita Ligure in cui vivono circa 20 abitanti. Eppure hanno delle fortune enormi, come quella di godere di un panorama su Santa Margherita Ligure davvero unico nel suo genere, dall’alto di una verdeggiante e poetica collina.

Dal centro del borgo, di fronte alla chiesa parrocchiale, si apre una splendida vista su tutto il golfo, in grado di lasciare letteralmente senza parole. Più precisamente, tra via Aurelia e via San Lorenzo Nozarego il viaggiatore può inebriarsi di uno dei panorami più speciali del nostro Paese, con un punto di vista privilegiato su tutte le meraviglie di Santa Margherita Ligure.

Santa Margherita Ligure vista dalla frazione di Nozarego

Fonte: iStock

Santa Margherita Ligure vista da Nozarego,

Cammini e sentieri che conducono a Portofino, una Liguria commovente

La frazione di Nozarego rappresenta anche uno dei punti di accesso del favoloso Parco di Portofino, un emozionante promontorio raggiungibile esclusivamente percorrendo una fitta rete di sentieri di varia lunghezza e difficoltà, uno più bello dell’altro.

Parliamo di circa 80 km di percorsi grazie a cui accedere alle diverse località del Parco e scoprire zone di puro interesse e valore, come Punta Chiappa, San Fruttuoso, Portofino e altre perle di rara bellezza.

L’asse principale è rappresentato da Portofino Vetta – Portofino mare, un tracciato che attraversa da Nord-Ovest a Sud-Est l’intero promontorio. Da qui, poi, si diramano tantissimi altri percorsi che toccano diversi borghi da sogno e costeggiano il mare, che da queste parti sembra uscito da un libro di fiabe.

Sono meravigliose esperienze che consigliamo veramente di vivere, perché consentono di immergersi nel silenzio, negli odori e nei colori della natura del Parco, per poi arrivare al cospetto di borghi e località che sanno davvero emozionare.

Tra le escursioni da non perdere segnaliamo anche il giro ad anello tra San Fruttuoso e Portofino, tra borghi, muri a secco delle “creuze”, uliveti, orti e case, che conducono verso il mare. Molto interessante è anche il percorso che va dalla Spiaggia di Paraggi a Portofino: è un tragitto romantico che prende il nome di Sentiero dei Baci.

Il comune di Santa Margherita Ligure conserva tutto il meglio di questa regione, anche in fatto di noleggio barche, shopping e aperitivi che qui permettono di sperimentare al meglio la vera dolce vita italiana.

Paesaggio tipico della riviera in cui sorgono Santa Margherita Ligure e Portofino

Fonte: iStock

Paesaggio tipico della Riviera ligure di Levante
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Le migliori province italiane per qualità della vita: la classifica

È dal 1990 che il Sole 24 Ore pubblica ogni anno la classifica dedicata alle province italiane dove si vive meglio tenendo in considerazione diversi parametri. Analizzando fattori quali ricchezza, consumi, ambiente, servizi, salute o cultura, la provincia che ha primeggiato è stata Bergamo, seguita da Trento e da Bolzano. Rispetto all’anno passato, invece, perdono posizioni Bologna, Milano, Firenze e Roma, mente il Sud rimane fanalino di coda con il punteggio peggiore raggiunto da Reggio Calabria, seppur siano stati evidenziati dei segnali positivi per il futuro.

La top 10 delle migliori province italiane

È Bergamo che per la prima volta ottiene il riconoscimento come città più vivibile d’Italia, dimostrando un’incredibile capacità di ripresa soprattutto dopo il periodo buio attraversato durante il Covid. Il secondo e terzo posto è occupato dalle province di Trento e Bolzano, storicamente presenti nelle classifiche dedicate alla qualità della vita. Trento, infatti, è stata prima per ben tre volte e nelle prime tre posizioni per 14 volte, mentre Bolzano ha primeggiato per 5 volte, occupando il podio per 18 volte in tutto.

Nella top 10 compare al quarto posto Monza e Brianza, seguita da Cremona e da Udine, vincitrice dell’edizione 2023 e che, secondo il report del Sole 24 Ore, ha registrato performance positive anche quest’anno. Al settimo e all’ottavo posto troviamo Verona e Vicenza, al nono Bologna, l’unica grande area metropolitana presente nella top 10 e, infine, Ascoli Piceno.

Qui la classifica completa:

  • Bergamo
  • Trento
  • Bolzano
  • Monza e Brianza
  • Cremona
  • Udine
  • Verona
  • Vicenza
  • Bologna
  • Ascoli Piceno

Il metodo usato per l’indagine

Per realizzare questa classifica relativa alle migliori province italiane per qualità della vita, il Sole 24 Ore ha utilizzato 90 indicatori, divisi a loro volta in 6 grandi categorie tematiche: “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “demografia, salute e società”, “giustizia e sicurezza” e “cultura e tempo libero”.

Per ogni indicatore viene dato un punteggio da 0 a 1000: più la provincia è vivibile, più punti ottiene. Per ottenere la classifica generale, il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). Successivamente, per ciascuna delle sei categorie, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.

La città migliore e quella peggiore per qualità della vita

Quali sono gli indicatori che hanno permesso a Bergamo di ottenere il primo posto? Dopo il Covid, la città si è rimboccata le maniche per migliorare in tanti settori, in particolare quello relativo alla salute. Nell’indicatore riguardante l’emigrazione ospedaliera si è dimostrata autosufficiente: da una parte non esiste emigrazione sanitaria, dall’altra il sistema sanitario è considerato altamente attrattivo anche dai pazienti provenienti dalle altre regioni italiane.

Inoltre ha raggiunto ottimi punteggi nelle categorie “ambiente e servizi” e “demografia e società”, primeggiando nell’indice di “sportività”, calcolato in base al numero di atleti tesserati e società sportive. I punteggi peggiori, invece, li ha ottenuti nella categoria “ricchezza e consumi”, posizionandosi 98esima per crescita del PIL procapite.

In fondo alla classifica, invece, troviamo Reggio Calabria, dove hanno inciso fattori come la bassa aspettativa di vita, il divario nella parità salariale tra uomini e donne, il numero delle imprese in fallimento, i livelli di criminalità e la disoccupazione. In generale, però, il Sole 24 Ore ha evidenziato una maggiore crescita economica al Sud dove si stanno registrando tassi di crescita del Pil più elevati.

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Vacanze di Natale, i migliori consigli per viaggiare senza stress

Siamo già a Natale, quanto è volato veloce quest’anno? Ammettiamolo, non solo questo quasi trascorso: ogni anno è sempre la stessa storia, il tempo vola e noi cerchiamo di godercelo più che possiamo. Come lo facciamo? Ovvio, viaggiando! Molti di noi non rinunciano ad avventurarsi verso nuove mete neanche durante le vacanze natalizie, anche se in questo periodo il rischio di viaggiare sotto stress è sempre dietro l’angolo. Per fortuna abbiamo raccolto qualche consiglio, che speriamo possa esservi utile per viaggiare senza stress e godervi gli ultimi giorni dell’anno al meglio, come buon auspicio per quello che sta arrivando (si spera ricco di viaggi!).

Scegliete con cura gli orari e le date per evitare il traffico

Se state raggiungendo la vostra meta in macchina, un aspetto fondamentale è scegliere con cura la data di partenza per evitare di restare bloccati nel traffico e perdere ore preziose che potreste spendere godendovi la vacanza. Se il lavoro lo permette, evitate le giornate più a rischio, ossia quelle a ridosso dei giorni ufficiali di festa, e non sottovalutate anche la scelta dell’orario. C’è chi consiglia di mettersi alla guida tra le 5 e le 6 del mattino e chi, invece, suggerisce la sera dopo le 21, ma non gli orari a tarda notte per evitare che il corpo ne risenta.

Inoltre, se avete deciso di trascorrere le vacanze in luoghi dove nevica o potrebbe nevicare, controllate sempre le previsioni per evitare di guidare in strade bloccate dal maltempo.

Fate una lista delle cose da portare e controllatela tre volte

In un mix di superstizione e buon senso, consigliamo di fare una lista delle cose da portare e di controllarla ben tre volte (il tre è considerato il numero perfetto e potrebbe essere il vostro fortunato per assicurarvi di avere tutto con voi). Siamo sicuri che non dimenticherete le cose importanti, come il passaporto o il portafoglio, ma non trascurate i piccoli oggetti come il caricabatterie e le schede di memoria per la vostra fotocamera.

Se viaggiate all’estero, per esempio, assicuratevi di avere il giusto adattatore di corrente e, se viaggiate con un bagaglio a mano e uno in stiva, ricordatevi di mettere in valigia alcuni extra essenziali nel primo in caso di ritardo del volo, aka snack (che in aeroporto costano parecchio), un buon libro e un cambio comodo.

Pianificate spostamenti e attività in anticipo

Viaggiare sotto il periodo delle feste significa avere a che fare con destinazioni affollate e possibili caos negli aeroporti. Per evitare di non riuscire a fare le attività che desiderate, consigliamo di prenotarle con largo anticipo, soprattutto per quanto riguarda i ristoranti se non avete affittato un appartamento dotato di cucina e prevedete pasti fai da te. Non dimenticate che musei e altre attrazioni potrebbero modificare gli orari di apertura e chiusura, vi suggeriamo di controllarli con cura durante la pianificazione del vostro itinerario, soprattutto se visitate una capitale europea.

Per quanto riguarda gli spostamenti in aeroporto, invece, per ridurre lo stress e cercare di evitare eventuali ritardi, consigliamo di scegliere i primi voli in partenza e di valutare con attenzione la durata delle coincidenze per affrontare con più tempo qualsiasi imprevisto. Siamo generalmente tutti ottimisti quando partiamo e pensiamo che nulla possa andare per il verso sbagliato: meglio immaginare almeno un ritardo e saltare di felicità quando non accade!

Viaggiate leggeri

Il potere del minimalismo è sottovalutato, ma il più delle volte non abbiamo bisogno della maggior parte delle cose che mettiamo nel bagaglio. Adattando un grande classico di Marie Kondo a tema viaggio: “La vacanza vera comincia dopo aver riordinato la valigia”. Viaggiare solo con il bagaglio a mano, infatti, potrebbe aiutarvi a ridurre il livello di stress in caso di ritardi perché avrete maggiore flessibilità per cambiare aereo e arrivare comunque con tutti i vostri effetti personali.

Se invece non potete fare a meno del bagaglio in stiva, potreste valutare di volare tranquilli acquistando un dispositivo di tracciamento: in questo modo saprete sempre dove si trova usando solo il vostro smartphone. Viaggiare leggeri riduce lo stress non solo in aeroporto, ma anche durante il viaggio: soprattutto se prevedete di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il vostro alloggio, avere con voi meno borse e valigie più piccole renderà il tutto più facile e rilassato.

Imparate alcune tecniche di rilassamento

Alcune persone sono più suscettibili allo stress rispetto ad altre: è a loro che molti esperti consigliano di imparare alcune tecniche di rilassamento per gestire i momenti di ansia e formulare pensieri positivi. Esistono molte tecniche che funzionano e che possono essere imparate facilmente anche tramite l’utilizzo di alcune semplici app da scaricare sul proprio telefono e avere sempre a portata di mano. Tra queste citiamo la meditazione guidata, l’evocare immagini positive e la mindfulness, tutte metodologie che attivano il sistema nervoso parasimpatico che aiuta a rilassarci.

Scegliete destinazioni meno affollate

Anche la destinazione in sé potrebbe essere causa di stress (queste, per esempio, sono le città più stressanti al mondo). Essendo quello di Natale il classico periodo di alta stagione, potrebbe essere utile scegliere una meta alternativa rispetto a quelle più famose, sempre più affollate soprattutto durante le festività. I sintomi dello stress da viaggio possono presentarsi sotto diverse forme, in particolare quando si è circondati da un mare di persone e non è semplice sentirsi a proprio agio e godersi la vacanza.

Accogliere gli imprevisti con il giusto spirito

Infine, il nostro ultimo consiglio è quello di accogliere gli imprevisti. Il viaggio perfetto non sempre esiste e, per evitare di stressarci inutilmente, l’ideale è quello di cercare di affrontare le situazioni con lo spirito giusto: l’importante, alla fine, e goderci le persone con cui ci troviamo in vacanza, anche se il contesto non è esattamente quello che immaginavamo.

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Portillo, Dolomiti e Atlante marocchino: le mete di tendenza 2025 per Pinterest

Come ogni anno, anche in questo dicembre 2024 Pinterest ha pubblicato il suo rapporto annuale dal titolo “Pinterest Predicts”, che mostra tutto ciò che la piattaforma ritiene potrebbe diventare la tendenza principale nell’anno a venire. Da questa analisi emergono anche alcune interessanti inclinazioni di viaggio, per cui gli utenti di questo particolare motore di ricerca stanno mostrando maggiore interesse.

Stando a quanto emerge dallo studio condotto dalla piattaforma, nel 2025 saranno le catene montuose ad essere la destinazione di viaggio preferite di molti utenti, e in particolare della Gen Z e Gen X, che punteranno soprattutto verso l’Atlante marocchino, le Dolomiti e Portillo. Ma perché proprio queste tre mete? Nelle prossime righe lo scopriremo insieme.

Atlante marocchino, fascino indiscutibile

Le affascinanti montagne dell’Atlante in Marocco sembrerebbero aver registrato un aumento del 30% di ricerche all’interno della piattaforma anno dopo anno. Ma del resto non c’è affatto da sorprendersi: ci troviamo tra le montagne dell’Africa, cime emozionanti che nascondono tantissimi segreti, spesso, completamente inaspettati.

La catena montuosa dell’Atlante, infatti, si distingue per essere altamente stupefacente poiché composta da diverse dorsali montuose che si estendono per circa 2.500 km tra tre diversi Paesi, ovvero Marocco, Algeria e Tunisia.

La parte marocchina inizia da Sud con l’Anti Atlante, si affaccia poi sull’oceano Atlantico fino ad arrivare a tuffarsi nel deserto del Sahara: qualcosa di davvero unico nel suo genere. Al centro c’è l’Alto Atlante, che è anche la culla della vetta più alta del Nord Africa, il Monte Toubkal con i suoi ben 4.167 metri, mentre più a Nord sorge il Medio Atlante, che arriva ad incontrare anche la catena montuosa del Rif che incanta per la sua natura straordinaria.

Atlante marocchino, meta 2025

Fonte: iStock

L’Atlante marocchino innevato che si affaccia su paesaggi desertici

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che in Marocco si può persino sciare grazie alla presenza di 12 km di piste servite da 11 impianti di risalita, che raggiungono altitudini fino a 3.262 metri. In sostanza, per vedere un volto differente del Marocco basta allontanarsi di qualche chilometro da Marrakech per raggiungere le imponenti montagne dell’Alto Atlante, le quali consentono di osservare lo spazio infinito del deserto con la sua sabbia calda mentre si scia su neve bianchissima e fresca (condizioni meteo permettendo). Sul Medio Atlante, invece, è possibile praticare lo sci di fondo.

Dolomiti, capolavori della natura

Secondo i dati emersi dallo studio effettuato da Pinterest, le nostre magnifiche Dolomiti hanno registrato un interesse sempre maggiore tra gli utenti della piattaforma, al punto da arrivare a vantare un aumento delle ricerche del 45% anno dopo anno. Considerate le “Montagne più belle della Terra”, si trovano nel Nord-Est del nostro Paese e più precisamente nelle province di Trento, Bolzano, Belluno, Verona, Vicenza, Udine e Pordenone.

Il continuo interesse dei viaggiatori per queste cime (che sono dei veri capolavori della natura) è più che giustificato, poiché tra le caratteristiche più uniche che vantano c’è un particolare colore pallido, dovuto al fatto che sono composte essenzialmente di dolomia, una roccia costituita principalmente dal minerale dolomite, che conferisce a queste vette un tocco affascinante e misterioso, che arriva a dare origine all’incredibile fenomeno dell’enrosadira.

L’enrosadira fa sì che, quando le cime sono colpite dalla luce dell’alba o del tramonto, si colorino di mille sfumature di rosso creando uno spettacolo in grado di emozionare chiunque. Si tratta di un fenomeno visibile quasi tutto l’anno, ma che diventa più spettacolare che mai soprattutto in estate per via di una maggiore durata del crepuscolo.

Enrosadira, Dolomiti

Fonte: iStock

Il meraviglioso fenomeno dell’enrosadira sulle Dolomiti

È molto importante sapere, inoltre, che le Dolomiti sono la sede di un parco nazionale e nove parchi naturali, la culla più grande ospita il comprensorio sciistico italiano (Dolomiti Superski), e che per la loro importanza e bellezza sono persino state dichiarate patrimonio materiale dell’umanità dell’UNESCO.

Portillo, la meta più desiderata

Ad aver registrato il maggior picco di ricerche (per la precisione un aumento del 195% anno dopo anno) è stata Portillo, una stazione sciistica cilena, nel comune di Las Condes (regione di Valparaíso), sulle Ande e a un’altitudine che va dai 2.590 ai 3.330 metri.

Un posto altamente affascinante perché, oltre ad avere più di 50 anni di storia, è anche da moltissimo tempo sede di allenamento estivo per le squadre nazionali degli Stati Uniti, Austria e persino dell’Italia.

Ma non è solo questo a rendere speciale Portillo: è l’unico centro ai piedi delle Ande, sulle rive del bel lago Laguna del Inca, e quindi siamo al cospetto di un contesto paesaggistico di vero pregio. Vi basti sapere che per lo sci e lo snowboard sono disponibili 20 km di piste e 10 km di skiroute serviti da 13 impianti.

La pista più lunga (la rossa) prende il nome di Juncalillo Portillo, mentre la nera è chiamata Kilometro Lanzado ed è nota in tutto il mondo per i record di velocità che si possono raggiungere sciando sui suoi favolosi pendii.

Non mancano attività specifiche per i bambini, al punto che se hanno meno di 12 anni possono soggiornare, mangiare e sciare gratuitamente la prima e le ultime 3 settimane della stagione.

Laguna del Inca, Cile

Fonte: iStock

La straordinaria Laguna del Inca a Portillo

Portillo, Dolomiti e Atlante marocchino potrebbero davvero essere le tre mete di montagna più ambite dell’anno prossimo e, dopo quello che vi abbiamo raccontato, possiamo affermare con molta certezza che sarebbe un risultato che non ci sorprenderebbe affatto.

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Le più belle mete termali d’Italia all’aperto

Si sa, le acque termali sono note da sempre grazie ai loro effetti curative verso numerosi soggetti affetti da determinate patologie e per la possibilità di offrire un momento di intenso benessere, sia per quanto riguarda la mente, che per il corpo. Ad esempio, il suono rilassante dell’acqua oppure il vapore che sfuma nell’aria sono due elementi che contribuiscono a ricreare un’atmosfera rilassante, dove sembra essere quasi sospesi nel tempo, totalmente distaccata rispetto ai ritmi stancanti della vita quotidiana.

Queste caratteristiche uniche dei centri termali rendono questi luoghi gli ambienti ideali dove prendersi cura di sé stessi, per riconnettersi con il proprio corpo. Inoltre, quando le terme si trovano all’aperto, immerse in cornici naturali suggestive ed uniche, i benefici sono in grado di aumentare, grazie anche alla bellezza del contesto in cui queste sono inserite.

Quella di seguito è una lista di alcune delle più belle mete termali all’aperto in Italia, un Paese che offre numerosi scenari da sogno, dove le terme sono immerse in paesaggi meravigliosi, per appagare davvero tutti i sensi. Dalle terme in montagna a quelle al lago, tra stabilimenti a cinque stelle e terme naturali completamente libere, ecco dunque i migliori suggerimenti per sperimentare le terme all’aperto: non resta altro che scegliere la propria meta ideale!

Terme all’aperto circondate dalle montagne

A seconda della stagione, scegliere di passare una giornata all’insegna del relax, tra cime innevate ed aria fresca delle montagne, è possibile vivere un’esperienza rilassante in località dove sfuggire al caldo estivo o in inverno, immergendosi in acque bollenti in mezzo alla natura.

Bagni Vecchi di Bormio

Questo centro termale è uno dei luoghi più suggestivi delle Alpi Lombarde. I Bagni Vecchi di Bormio, tra i più bei centri termali della regione, sono conosciuti per la struttura davvero affascinante e per la piscina panoramica esterna, ovvero una vasca storica scavata nella roccia, dalla quale poter godere di una vista mozzafiato unica ed indimenticabile sulla conca di Bormio e sulla Valdidentro.

Le acque che sgorgano in questo centro hanno una temperatura compresa tra i 36°C ed i 42°C, caratteristica che la rende ideale per rilassare muscoli ed articolazioni. Sono presenti anche bagni romani, grotte a vapore naturale e diverse vasche idromassaggio. Per accedere al centro termale e a questi servizi si consiglia la prenotazione, in quanto molto affollate, soprattutto nei fine settimana e nelle giornate festive. È possibile anche prenotare trattamenti di bellezza e massaggi, ideali per chi vuole personalizzare la propria esperienza a Bormio.

L’ingresso giornaliero, dalle 10:00 alle 22:00, ha un costo di 62€, senza limiti di tempo di permanenza, ma è possibile anche optare per biglietti ridotti che prevedono un ingresso di sole 5 ore o solo in serata. Allo stesso tempo è possibile anche acquistare pacchetti benessere, che comprendono ingresso e massaggio, a partire da 160€.

È possibile raggiungere i Bagni Vecchi di Bormio in auto da Tirano o da Sondrio, seguendo le indicazioni per la struttura lontana 3km da Bormio. Oppure, per chi utilizza i mezzi pubblici, è possibile arrivare in treno fino alla cittadina di Tirano e poi proseguendo in autobus con la linea diretta a Bormio.

Terme di Pré-Saint-Didier

In Valle d’Aosta si trova il centro termale di Pré-Saint-Didier, immerso nella natura e con la presenza di diverse piscine che regalano una vista mozzafiato sulle vette circostanti. Le acque di queste vasche variano dai 36°C ai 40°C e vengono alimentate da diverse sorgenti, soprattutto ricche di ferro.

Le terme presenti a Pré-Saint-Didier, circondate dal Monte Bianco, dispongono di altri servizi come idrogetti, cascate d’acqua ed una serie di percorsi wellness interni, oltre che la possibilità di godere di massaggi e trattamenti speciali. Inoltre, durante l’inverno, queste terme riescono ad offrire ai propri ospiti un’atmosfera unica e romantica, grazie alla presenza di bracieri illuminati nei giardini.

L’accesso alle vasche, alle saune e alle diverse aree del centro ha un prezzo che parte da 64€, per l’ingresso giornaliero. È possibile anche acquistare un ingresso di tempo ridotto, come serale o di alcune ore, pacchetti benessere, da 118€, e ingressi combinati con la possibilità di partecipare ad una corsa sulla funivia Skyway oppure accedendo al Forte di Bard.

Gli orari d’ingresso al centro termale sono: dal Lunedì al Giovedì e la Domenica dalle 9:00 alle 22:00, il Venerdì dalle 9:00 alle 23:00 ed il Sabato dalle 8:00 alle 23:00.

Data la loro posizione, raggiungere questo centro termale è molto semplice in auto dalla vicina cittadina di Courmayeur o, in tutti i casi, viaggiando sulla rete autostradale Torino-Aosta e seguendo l’uscita Morgex, pochi chilometri distante dalle terme. In treno, invece, la stazione ferroviaria di Pré-Saint-Didier è collegata ad Aosta e offre una linea di bus che porta direttamente al centro termale.

Vista dall'alto del centro termale all'aperto di Pré-Saint-Didier, in Alto Adige

Fonte: iStock

Terme di Pré-Saint-Didier in Alto Adige

Le terme all’aperto sul lago di Garda

Il Lago di Garda è una cornice paesaggistica unica, circondata da diverse località termali all’aperto: luoghi in grado di combinare il relax unico delle acque termali, grazie anche ad una vista spettacolare su uno dei laghi più belli d’Italia.

Villa dei Cedri SPA

Il primo fra i centri termali più belli di questo luogo è il centro termale di Villa dei Cedri, che si trova all’interno di un elegante parco. Sono presenti diverse piscine con acqua calda che raggiungono i 37°C, circondati da un ambiente a dir poco suggestivo e romantico, fatto di alberi secolari, che sembra trasportare gli ospiti in un ambiente fiabesco.

È il luogo perfetto dove passare una giornata di relax nei pressi di Lazise, la parte del Lago di Garda del Veneto. Gli orari di apertura di questo centro termale sono, dal Lunedì al Sabato, dalle 9:30 alle 23:00, e la Domenica dalle 9:30 all’1:00 di notte. Durante questi orari è possibile accedere al parco termale, con un prezzo di 40€ per gli adulti e di 25€ per i bambini alti tra 120 cm e 150 cm (5€ di sconto per acquisto online), al centro benessere, con ingressi a partire da 4 ore, al prezzo di 40€, e alla piscina termale, ad un prezzo di 25€ per l’intera giornata.

Nel centro benessere di Villa dei Cedri è possibile usufruire di determinati servizi come percorsi benessere e massaggi, per vivere appieno una giornata di relax indimenticabile in uno dei centri termali più belli d’inverno in Italia.

Per chi viaggia in auto, Villa dei Cedri è raggiungibile tramite l’autostrada A4, che collega Milano a Venezia. Invece, chi viaggia in treno, può giungere alla stazione di Peschiera del Garda e poi viaggiare con taxi o autobus locali per la struttura termale.

Aquaria Thermal SPA

Un altro centro termale molto ricercato e frequentato sul Lago di Garda è sicuramente l’Aquaria Thermal SPA, un centro termale immerso in un grande parco affacciato sul Lago di Garda. Si tratta di una struttura di lusso, dove gli ospiti possono vivere un’esperienza rilassante unica a Sirmione, in Lombardia.

le acque termali del centro hanno una temperatura fra i 33°C ed i 36°C ed hanno caratteristiche uniche, grazie al fatto di essere alimentate da una sorgente d’acqua sulfurea salso-bromoiodica di Sirmione. Sono presenti piscine interne ed esterne, ma anche saune, bagni turchi e vasche idromassaggio. Oltre a questi servizi, è possibile anche sottoporsi a diversi trattamenti, come massaggi e percorsi salute.

Il prezzo d’ingresso parte da 56€, per un massimo di 5 ore, e sale fino a 79€ per pacchetti promozionali che comprendono sia l’ingresso alle terme, che massaggi benessere. Il centro termale è aperto dalle 9:00 alle 22:00 dalla Domenica al Giovedì ed il venerdì e Sabato dalle 9:00 alle 24:00.

Arrivare ad Aquaria Thermal SPA  è facile. In auto è possibile arrivare al centro dall’autostrada A4è, mentre, per chi utilizza i mezzi pubblici, è possibile giungere in treno la stazione vicina di Desenzano del Garda, dalla quale proseguire in autobus o taxi.

Centro termale all'aperto di Aquaria Thermal SPA sul Lago di Garda

Fonte: iStock

Aquaria Thermal SPA sul Lago di Garda

Le terme all’aperto in Toscana

Il viaggio continua alla scoperta di alcuni dei centri termali più famosi della Toscana, regione caratterizzata da una storia antica affascinante e dove natura e benessere si incontrano, per un mix unico nel suo genere. Ecco quali sono i centri termali imperdibili e probabilmente più interessanti della regione.

Terme di Saturnia

Le Terme di Saturnia sono, probabilmente, tra le più affascinanti d’Italia e conosciute, sia dai cittadini locali, che da numerosi turisti nazionali ed internazionali. Delle Terme di Saturnia fanno parte le Cascate del Mulino, dall’accesso libero, la scelta ideale per tutti coloro che vogliono godere di una bella giornata di relax, in mezzo alla natura: piscine naturali caratterizzate dalla presenza di un’acqua sulfurea, che sgorga ad una temperatura di 37°C. È possibile immergersi in queste acque anche durante la notte, un momento davvero suggestivo durante il quale osservare anche le stelle.

È presente anche uno stabilimento termale, per il cui ingresso si deve sostenere un costo che parte da 22€, per l’ingresso pomeridiano, e 25€ per la giornata intera, con un leggero sovrapprezzo durante i giorni festivi. In questo centro sono presenti diverse vasche termali, percorsi Kneipp, ovvero caldo e freddo, ma anche diverse saune e la possibilità di usufruire di massaggi e trattamenti benessere, alle quali accedere dalle 9:00 alle 19:00.

Le Terme di Saturnia si trovano nel comune di Manciano, ed è possibile raggiungerle comodamente in auto dalle città di Roma o Firenze viaggiando sull’autostrada A1, uscendo ad Orvieto. Per chi preferisce i mezzi pubblici, la stazione di Grosseto è quella più vicina.

Piscine termali all'aperto delle Terme di Saturnia in Toscana, al tramonto

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Cascate del Molino delle Terme di Saturnia

Bagni San Filippo e Terme di Petriolo

Altri centri termali da non perdere in Toscana sono i Bagni San Filippo, che si trovano a Castiglione d’Orcia, e le Terme di Petriolo, a Monticiano.

Le terme di Bagni San Filippo, sempre accessibili e dall’ingresso gratuito, rappresentano uno dei punti più suggestivi della Val d’Orcia e sono famose per la presenza di diverse piscine calcaree, dove poter immergersi fra le acque calde ed i fanghi naturali e godere di una pelle liscia e dove rilassare i muscoli. I Bagni San Filippo si raggiungono in auto passando per l’autostrada A1 e seguendo le indicazioni per l’uscita di Chiusi-Chianciano Terme. In treno, invece, la stazione più vicina al centro termale è quella di Chiusi, da cui sarà possibile proseguire sia int taxi che in autbous.

Le Terme di Petriolo, invece, si trovano sul fiume Farma, e sono, come le precedenti, ad ingresso libero. Le acque di questi bagni sono conosciute per avere effetti benefici sul corpo degli individui grazie alla grande presenza di zolfo e alla temperatura di 43°C. Sono un luogo ideale per tutti coloro che, dopo una visita della bellissima natura toscana, vogliono passare una giornata all’insegna del benessere e del relax.

Le Terme di Petriolo, invece, si trovano tra Siena e Grosseto e per chi viaggia in auto si consiglia di viaggiare sulla strada statale che collega Grosseto a Siena, strada sulla quale è possibile proseguire per le Terme di Petriolo. In autobus o treno si consiglia di arrivare alla stazione di una di queste due grandi città toscane.

Piscina naturale delle terme all'aperto libere di Bagni San Filippo in Toscana
Bagni San Filippo in Toscana

Le terme all’aperto vista mare

Ci sono anche alcuni centri termali, degni di nota, che si trovano in una posizione unica vista mare. Alcune delle strutture termali, vista mare e tra le più belle d’Italia sono: Giardini Poseidon, ad Ischia, Terme Marine di Grado ed il centro Specchio di Venere a Pantelleria.

Giardini Poseidon

I Giardini Poseidon sono un centro termale che si trova ad Ischia, in Campania, e sono aperti nella stagione più mite, da Aprile ad Ottobre, ed è possibile accedervi dalle 9:00 alle 19:00, con un prezzo di ingresso giornaliero di 41€ nei mesi di Aprile, Maggio ed Ottobre, di 43€ a Giugno, Luglio e Settembre e di 48€ ad Agosto.

Questo centro è uno dei complessi termali più grandi ed attrezzati in Europa e contano 20 piscine con acque dalla diversa temperatura, con una massimo di 40°C. Al suo interno sono presenti diverse vasche termali, percorsi Kneipp e saune, oltre che diverse sale dedicate ai trattamenti benessere. Inoltre, la presenza di una spiaggia privata sul bellissimo mare di Ischia la rende un luogo davvero unico nel suo genere.

Le terme di Giardini Poseidon si trovano sull’isola di Ischia, in Campania, e proprio per questo è possibile raggiungere il centro termale prendendo un traghetto o un aliscafo da Napoli o Pozzuoli. Dal porto dell’isola, poi, si può proseguire in autobus o in taxi verso Forio e la Baia di Citara.

Piscina del centro termale all'aperto di Ischia, in Campania, con persone in acqua

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Giardini Poseidon ad Ischia

Terme di Marine di Grado

Le terme di Marine di Grado si trovano sulla spiaggia del Friuli Venezia Giulia, a Grado, e sono strutture in grado di combinare i benefici delle acque salata alle strutture moderne del centro. Sono presenti diverse piscine termali, con vasche idromassaggio, ma anche sale nelle quali beneficiare di diversi trattamenti idroterapici.

Per chi cerca relax e benessere, è possibile accedere tutti i giorni alle Terme di Marine di Grado dalle 8:30 alle 15:00 e solo dal Lunedì al Sabato, ad un prezzo di 55€ per l’intera giornata. Durante la stagione estiva è possibile accedere anche alle spiagge ed al parco acquatico.

Queste terme della città di Grado si possono raggiungere in auto tramite l’autostrada italiana A4 fino a Palmanova, dopodiché proseguendo per Grado. In alternativa, si può giungere alla stazione ferroviaria di Cervignano del Friuli e poi proseguire con le linee dirette per Grado.

Queste terme all’aperto, in Italia, sono assolutamente da visitare ed in grado di offrire un’esperienza rilassante indimenticabile per tutti coloro che vogliono vivere una giornata all’insegna del relax e rigenerarsi.

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Italia: in montagna coi bambini, ma senza sciare!

La montagna d’inverno non è solo sinonimo di sci e neve. I cambiamenti climatici poi ci mettono di fronte a inverni sempre più caldi, ben lontani dall’immaginario di sempre. Per le famiglie con bambini, la montagna rappresenta comunque la destinazione ideale per vivere esperienze uniche a contatto con la natura, lontano dall’inquinamento delle grandi città; anche fuori dalle piste. Dai musei in alta quota alle altalene panoramiche; dalle ferrovie a mozzafiato alle emozionanti discese in slittino: ecco qualche idea di viaggio in montagna in Italia senza mettere gli scii ai piedi.

Valle d’Aosta

Le erbe officinali

Alla Maison des Anciens Remèdes, a Jovencan, poco distante da Aosta, le famiglie possono immergersi nella conoscenza delle piante officinali e degli antichi rimedi naturali. Questo centro si propone di valorizzare e tramandare i saperi terapeutici e le tradizioni popolari della Valle d’Aosta, proponendo un’esperienza educativa e coinvolgente per adulti e bambini.

La visita inizia con un percorso museale che illustra l’uso delle erbe nella medicina tradizionale, per poi proseguire nel suggestivo Jardin des Anciens Remèdes, un orto botanico dove si coltivano le piante protagoniste delle antiche cure. Qui, tutto è pensato per stimolare i sensi e coinvolgere i visitatori: dalle fragranze inebrianti alle degustazioni di infusi, fino a laboratori pratici che permettono di toccare con mano e scoprire i segreti delle erbe officinali. La Maison organizza anche attività didattiche perfette per le famiglie, dove i bambini possono divertirsi a preparare creme naturali, tisane o sacchetti profumati, trasformando la visita in un momento di apprendimento giocoso.

Per raggiungere Jovencan, è consigliato viaggiare in auto: il centro si trova a circa 15 minuti da Aosta, ed è ben segnalato lungo la strada regionale.

Il Parco Avventura più alto d’Italia

Nella località di Cervinia, in Valle d’Aosta, si trova il Parco Avventura Breuil-Cervinia, tra i più alti d’Italia con i suoi 2000 metri di altitudine. Nel parco sono allestiti ponti tibetani, zipline e percorsi sugli alberi di varia difficoltà, per famiglie con bambini dai 3 anni in su. Uno dei percorsi più emozionanti è quello delle teleferiche, che permette di scivolare sopra un torrente montano con vista spettacolare sul Cervino. Per i più piccoli ci sono anche percorsi con corde basse e reti di sicurezza, mentre i più grandi possono cimentarsi su percorsi più impegnativi.

Cervinia è raggiungibile in auto da Aosta in circa un’ora, percorrendo la SS26 e proseguendo sulla SR46. Ci sono diversi parcheggi gratuiti nei pressi della cabinovia che porta al parco.

Lombardia

Trenino Rosso del Bernina

Il Trenino Rosso del Bernina, celebre in tutto il mondo, è una delle esperienze più suggestive per vivere -comodamente seduti- l’adrenalina dell’alta quota. Collega Tirano, in Valtellina, a St. Moritz, in Svizzera, attraversando paesaggi incantati e superando dislivelli impressionanti senza cremagliera. Il suo percorso, patrimonio UNESCO, è perfetto per una giornata avventurosa con i bambini: in inverno, i vagoni si snodano tra scenari innevati, ghiacciai e boschi da fiaba. Il viaggio inizia da Tirano, facilmente raggiungibile in auto o in treno con le Ferrovie dello Stato. I biglietti per il Bernina Express si acquistano sul sito ufficiale della Ferrovia Retica.

montagna senza sciare

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Il Trenino Rosso del Bernina è una delle esperienze più suggestive per vivere l’adrenalina dell’alta quota.

Le terme di Bormio

E che dire dell’abbinata montagna e acqua termale calda? Le Terme di Bormio, in provincia di Sondrio, sono una delle destinazioni termali più famose della Lombardia, perfette per una vacanza in famiglia. Immersi nelle splendide Alpi lombarde, le acque termali naturali sgorgano a temperature comprese tra i 37 e i 40°C, e sono particolarmente rinomate per le loro proprietà terapeutiche. Le Terme di Bormio  sono dotate di una zona pensata per i più piccoli, con piscine termali, giochi d’acqua e scivoli, tra cui uno lungo 60 metri, dedicato ai bambini di età superiore ai 10 anni. I genitori possono rilassarsi nella zona wellness, con saune, bagni di vapore e percorsi relax; mentre i bambini si divertono in totale sicurezza. Una delle caratteristiche più affascinanti delle terme è la piscina esterna, che in inverno è riempita con acqua a 32°C e si trova in un parco panoramico circondato da montagne, creando un’atmosfera magica. Per chi preferisce un bagno wild, le Terme di Leonardo da Vinci, sono piscine naturali libere dove è possibile immergersi nelle acque termali (37-40 gradi) gratuitamente. Queste terme si trovano lungo il fiume Adda, nei pressi di Bormio, e sono accessibili a tutti. La tradizione vuole che Leonardo da Vinci, durante il suo soggiorno nella zona, avesse visitato e apprezzato queste acque, da cui il nome.

Per raggiungere le Terme di Bormio, si può prendere l’auto seguendo l’autostrada A4 fino a Lecco, poi la SS38 fino a Bormio, un viaggio di circa 3 ore da Milano. In alternativa, si può arrivare in treno fino a Tirano e proseguire con un autobus o taxi per Bormio, che dista circa 35 km.

Piemonte

La Ferrovia delle Meraviglie

Un’altra tratta imperdibile è la linea Cuneo-Ventimiglia, soprannominata Ferrovia delle Meraviglie. Attraversa paesaggi che cambiano continuamente, dai boschi rigogliosi del Parco Nazionale del Mercantour alle pareti rocciose delle Alpi Marittime, fino ad arrivare alla macchia mediterranea della Riviera di Ponente. Perfetta per le famiglie, si possono alternare tragitti in treno a tappe come Limone Piemonte o Vernante, il suggestivo paese di Pinocchio, dove i più piccoli possono divertirsi a scoprire i murales ispirati alla celebre fiaba. Da Vernante a Ventimiglia, il viaggio dura poco più di due ore e costa circa 8 euro. I biglietti si trovano sul sito di Trenitalia.

in montagna senza sciare

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Vernante, il paese di Pinocchio in Piemonte

Veneto

Il Museo più alto d’Europa

A Rocca Pietore, in provincia di Belluno, si trova il Museo della Grande Guerra, il più alto d’Europa, situato a ben 2950 metri di altitudine. Il museo è ospitato in un luogo storico, dove tra il 1915 e il 1917 si scontrarono italiani e austro-ungarici, nelle aspre vette delle Alpi, nel tentativo di controllare le valli circostanti. La visita al museo è un’esperienza immersiva: le postazioni e i camminamenti, ben conservati, sono visibili direttamente dal museo, che raccoglie una vasta collezione di oggetti, fotografie, documenti e armi, tutti contestualizzati con dettagliate spiegazioni multimediali. La ricostruzione della Città di Ghiaccio, un complesso di 12 chilometri di tunnel scavati dagli austriaci sotto il ghiacciaio per proteggersi dai colpi di artiglieria italiani, lascia a bocca aperta. I tunnel si aprono in caverne che un tempo ospitavano dormitori, cucine, infermerie, sale radio e cappelle, ricreando un ambiente che racconta la vita durante la guerra. All’esterno, è possibile visitare le postazioni in grotta italiane e austriache della Punta Serauta e della Forcella VU, accessibili grazie a un percorso appositamente riattivato per offrire ai visitatori un’esperienza diretta nella storia di questi luoghi.

Partendo da Veneto o Belluno, si consiglia di seguire la SS48 in direzione di Cortina d’Ampezzo. Una volta arrivati a Alleghe, proseguire sulla SP641 in direzione Rocca Pietore e infine seguire le indicazioni per il Passo Fedaia

Basilicata

Il volo dell’angelo

Il Volo dell’Angelo, che attraversa la vallata tra i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano, è un’avventura adrenalinica perfetta per chi cerca emozioni forti. Questo volo in sospensione, che si svolge a 400 metri di altezza, regala una vista spettacolare e assolutamente atipica sulle Dolomiti Lucane. Il tragitto, lungo 1500 metri, si percorre in circa un minuto e mezzo, con una velocità che può raggiungere i 120 km/h, un’esperienza davvero intensa. L’attività è accessibile a partire dai 12 anni di età, e può essere vissuta da soli o in coppia. È importante prepararsi adeguatamente, specialmente in inverno, quando il freddo può rendere necessario un abbigliamento adeguato.

Oltre all’esperienza del Volo dell’Angelo, i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano sono una meta perfetta per tutti, con le loro affascinanti case incastonate tra le rocce e lo scenario naturale che li circonda, da visitare in ogni stagione. Per raggiungerli, basta seguire la SS407 Basentana da Potenza in direzione di Pietrapertosa, e proseguire per le strade locali che conducono a Castelmezzano, immersi nella natura delle Dolomiti Lucane.

Sicilia

L’altalena più alta d’Europa

Nel cuore del Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, l’altalena più alta d’Europa è un’esperienza unica per tutta la famiglia. A mille metri sul livello del mare, questa struttura di 16 metri si affaccia su una vallata spettacolare, profonda oltre 300 metri, con una vista che spazia sulle isole Eolie e su Ustica. La proposta è pensata anche per i bambini a partire dagli 8 anni: il volo di Heidi è un’oscillazione leggera e sicura che raggiunge un’altezza tra i 3 e i 5 metri e una velocità contenuta. Per chi cerca emozioni più intense, ci sono il volo adrenalinico (6-10 metri di altezza, 15 km/h) e il volo del diavolo, riservato ai più coraggiosi, che raggiunge fino a 16 metri e una velocità di 25 km/h.

Come arrivarci? Si parte da Palermo e prendere la SS120 in direzione Polizzi Generosa. Una volta arrivati a Polizzi, seguire le indicazioni per il Parco delle Madonie, un’area ricca di bellezze naturali. La struttura si trova a circa 1000 metri sul livello del mare, nella zona di Piano Battaglia.

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Le location dei film di Natale che puoi visitare per davvero

I film di Natale, non c’è dubbio, vantano alcune tra le location più magiche del mondo del cinema. Conosciamo probabilmente tutti i film classici, che vengono riproposti durante le Festività, ma ciò non ci impedisce di chiederci quali siano i luoghi che hanno fatto da sfondo alle scene memorabili.

Dalle location londinesi di Love Actually ad alcune uscite recenti (tra cui il ritorno di Lindsay Lohan al genere natalizio con Falling For Christmas), ecco dove sono stati girati i film di Natale preferiti e le location delle scene che si possono visitare per davvero.

Noelle (2019)

Iniziamo il nostro viaggio con un “film natalizio impertinente”, con la figlia di Babbo Natale (interpretata da Anna Kendrick) costretta a salvare il Natale di fronte all’inesperienza del fratello che dovrebbe prendere le redini del padre.

È un film che sfrutta le gelide condizioni climatiche canadesi durante tutto l’anno: le riprese si sono svolte a Vancouver, presso la Saint James Music Academy e il vivace quartiere commerciale di Gastown, nonché la stazione sciistica di Whistler.

La troupe si è poi spostata a sud, fino in Georgia, per girare un incidente con la slitta in un centro commerciale nella città di Woodstock, allestito per l’occasione con negozi a tema.

Falling For Christmas (2022)

Da quando ha raggiunto lo status di “icona natalizia” con l’ interpretazione di Jingle Bell Rock in Mean Girls, gli amanti delle commedie romantiche e dei film di Natale hanno atteso con (im)pazienza il suo ritorno al sottogenere. E sono stati ben ricompensati: non solo Lindsay Lohan è tornata sul piccolo schermo con Falling For Christmas nel 2022, ma ha anche fatto seguito con Our Little Secret, altra pellicola natalizia del 2024.

Falling For Christmas segue Sierra (Lohan) nei panni di una principessa viziata ed ereditiera di una stazione sciistica che perde la memoria dopo un incidente in montagna: la salva l’affascinante proprietario di un lodge e non è difficile immaginare il prosieguo della trama.

Il film vanta alcune ambientazioni spettacolari, tra cui il Goldener Hirsch Luxury Hotel a Deer Valley, parte dell’Auberge Resorts Collection, hotel dal design elegante e moderno e camere da letto con vista sulle montagne e bagni rivestiti in marmo.
La stazione sciistica, chiamata Summit Springs nel film, ha preso vita in alcune location dello Utah, tra cui Salt Lake City e Park City.

Il tuo Natale o il mio? (2022 e 2023)

Marylebone

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La stazione ferroviaria di Marylebone

Il film parla di una coppia innamorata e triste per aver trascorso il Natale separati. Ma, dopo un colpo di scena, entrambi finiscono per tentare di fare una sorpresa all’altro: rimasti bloccati nelle rispettive vite familiari, si rendono conto di non essere stati del tutto onesti riguardo alle loro situazioni personali.

Si tratta di un film divertente con molti sfondi riconoscibili, dalla città di Macclesfield nel Cheshire al pittoresco villaggio di Kemble, nella contea del Gloucestershire, fino alla stazione di Marylebone, in centro a Londra, edificata alla fine del XIX secolo con i classici mattoni rossi vittoriani.

The Holiday (2006)

La ragazza di Los Angeles con il cuore spezzato, Amanda (Cameron Diaz), fa uno scambio di casa per Natale con la gelosa del Surrey, Iris (Kate Winslet), anche lei con il cuore spezzato. Il risultato: nuove storie d’amore a tutto tondo sullo sfondo di case davvero belle.

Iris alloggia in una vasta villa in stile toscano a Brentwood, in realtà una casa in stile Mission Revival costruita nel 1928 a San Marino, e trascorre anche del tempo con il compositore Miles (Jack Black) nella sua casa in stile padiglione giapponese a Silver Lake. Amanda, nel frattempo, si presenta nel delizioso cottage di campagna inglese di Iris nel Surrey.

Le riprese si sono svolte nel pittoresco villaggio di Shere: fate tappa al pub White Horse e oltrepassate il ponte sul fiume Tillingbourne, ma non troverete la casa: è stata costruita in un campo solo per il film e abbattuta non appena le riprese esterne sono state completate. Potete, però, seguire Amanda nel romantico pranzo con il fratello di Iris, Graham (Jude Law), girato nei terreni della vicina Cornwell Manor.

Mamma, ho perso l’aereo (1990)

Non c’è niente che dica Natale come “Mamma, ho perso l’aereo”: la vera casa in cui il piccolo Kevin McCallister (Macaulay Culkin) rimane da solo si trova su Lincoln Avenue a Winnetka, un sobborgo a nord di Chicago.

Vicino a Green Bay Road ecco invece Station Park, dove Kevin fa visita a Babbo Natale e compra uno spazzolino da denti in farmacia (in realtà una panetteria vestita a festa per il film).

La chiesa che Culkin visita è la Trinity United Methodist Church a Wilmette, un altro sobborgo settentrionale, anche se gli interni sono stati girati a ovest a Oak Park, presso la Grace Episcopal Church.

Love Actually (2003)

Selfridges, Londra

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Grandi magazzini Selfridges a Londra

Love Actually si svolge durante il frenetico mese che precede il Natale, e intreccia molteplici personaggi e trame, tutti caratterizzati dal tema dell’amore.

In una scena, Rowan “Mr. Bean” Atkinson quasi sventa i modi da donnaiolo di Alan Rickman quando non riesce a incartare una collana abbastanza velocemente al bancone dei gioielli di Selfridges, il lussuoso grande magazzino di Londra.

Elf (2003)

Il film racconta la storia di Buddy, un bambino-uomo che viaggia dal Polo Nord a New York alla ricerca del padre biologico. Così, possiamo vedere sia New York che il Natale con lo sguardo di un aspirante elfo ottimista e dagli occhi spalancati.

Quando Buddy parte alla ricerca del più grande albero di Natale della città, atterra al 30 di Rockefeller Plaza e ammira il favoloso albero di Manhattan.

Last Christmas (2019)

Commedia romantica sdolcinata, è una vetrina da cartolina per la Londra del XXI secolo.

Kate (Emilia Clarke) lavora in un negozio di articoli natalizi nel mercato di Covent Garden e si imbatte nel cliente insistente Tom (Henry Golding) che parcheggia la bicicletta nella via dello shopping vittoriana della zona, Cecil Court.

Kate si esibisce nella chiesa colonnata di St Mary a Marylebone, travestita da rifugio per senzatetto, e la coppia si gode un incontro al Phoenix Garden, lo spazio costruito dalla comunità dietro il Phoenix Theatre, in Stacey Street.

Visitiamo anche Brick Lane, dove Tom ha il suo appartamento, e il Brixton Market, prima di dirigerci alla pista di pattinaggio di Alexandra Palace a Muswell Hill, nella parte nord della città.

Una poltrona per due (1983)

Con il Babbo Natale ubriaco di Dan Aykroyd e gli eccessivi auguri di “Buon anno” di un Eddie Murphy in costume africano, la rivisitazione della storia “Il principe e il povero” del 1983 è un vero e proprio cult tra gli appassionati di film natalizi.

Le principali location sono a Philadelphia, dalla villa del broker Louis Winthorpe III (Aykroyd) sulla Delancey Street di Uptown e la banca Duke and Duke (in realtà la Fidelity) sulla South Broad Street fino a Rittenhouse Square, dove il truffatore Billy Ray Valentine (Murphy) viene scoperto a mendicare.

La stazione ferroviaria Art Déco da cui la gang parte per New York è la Thirtieth Street Station.

Il miracolo nella 34ª strada (1947)

Herald Square, New York

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Il Macy’s a New York

Ogni anno durante la parata del Giorno del Ringraziamento di Macy, Babbo Natale e la sua squadra marciano da Central Park fino alla sede principale del grande magazzino di Herald Square. L’evento dà il via alla stagione delle feste a New York, così come alla trama di Miracle on 34th Street del 1947.

Non è un segreto che Macy’s, il negozio che ha presentato una cinica Susan Walker a Kris Kringle, esista nel mondo reale: migliaia di visitatori si fermano ogni anno per vedere le famose vetrine e incontrare Babbo Natale all’ottavo piano.

National Lampoon’s Christmas Vacation (1989)

La famiglia Griswold di Chicago non è estranea alle gioie e ai dolori che derivano dal “tempo di qualità” trascorso in famiglia, soprattutto durante le feste.

La commedia del 1989 affronta tutto ciò che potrebbe andare storto durante le vacanze di Natale, dai gatti inceneriti ai rapimenti sul posto di lavoro.

Oltre all’osservatorio di fama mondiale, a 300 metri sopra la Magnificent Mile della Windy City, il John Hancock Center è il luogo in cui Clark W Griswold ha trascorso le giornate a progettare additivi alimentari (come la vernice per cereali non nutriente/cera per slitte).

White Christmas (1954)

Dopo che il fittizio Columbia Inn è apparso per la prima volta in White Christmas del 1954, da allora le persone hanno cercato lo stesso ambiente rustico, da villaggio dove giocare a palle di neve. E mentre la città di Pine Tree esiste soltanto su pellicola, il Vermont vanta una serie di incantevoli città e hotel che Bing Crosby e Irving Berlin approverebbero senza difficoltà.

Il Vermont è un posto perfetto per trascorrere le vacanze, e non solo perché sono molte le probabilità di trascorrere un “Bianco Natale”. Tra i migliori hotel spiccano il Stowe Mountain Lodge e il Woodstock Inn & Resort.

La vita è meravigliosa (1946)

Il classico del 1946 di Frank Capra è così radicato nella cultura natalizia che è difficile immaginare di arrivare a dicembre senza guardarlo almeno una volta. La città di Bedford Falls è il cuore e l’anima del film, e trasuda fascino e nostalgia.

E, a quanto pare, potrebbe essere più accessibile di quanto si possa pensare… La vita è meravigliosa è stato girato in un teatro di posa della RKO a Los Angeles, ma gli abitanti di Seneca Falls, New York, giurano che il loro piccolo villaggio di 8 chilometri quadri è stato d’ispirazione per la vera Bedford Falls.

Così, a dicembre, organizzano svariate attività per dimostrarlo: i festeggiamenti di quest’anno includono proiezioni speciali di film, concorsi di luci natalizie e la partecipazione come ospiti degli attori che hanno interpretato Zuzu e Janie Bailey.

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Benidorm vince il titolo come “European Green Pioneer of Smart Tourism 2025”

Benidorm, nota come la “New York del Mediterraneo”, rinomata località balneare della Costa Blanca, ha ottenuto il titolo di “European Green Pioneer of Smart Tourism 2025”, prestigioso riconoscimento conferito dalla Commissione europea.

Si tratta di un premio che sottolinea l’importante ruolo della città spagnola come leader nella promozione di un turismo sostenibile e innovativo, capace di rispondere alle sfide del settore in continua evoluzione.

Il commento delle autorità locali

Il sindaco di Benidorm, Toni Pérez, ha espresso il suo entusiasmo per il risultato e ha sottolineato come il riconoscimento rappresenti un’ulteriore conferma del percorso intrapreso.

Questo riconoscimento” ha dichiarato durante la cerimonia a Bruxelles, accompagnato dalla responsabile di Visit Benidorm, Leire Bilbao, “ribadisce l’impegno che abbiamo preso nel 2015 per la sostenibilità e il turismo smart. Il nostro modello è diventato un esempio e un’ispirazione non solo per noi, ma anche per altre città in tutto il mondo”.

Una competizione europea

Benidorm è stata scelta come città vincitrice dopo aver gareggiato con altre sei città finaliste in Europa: Aveiro (Portogallo), Jurmala (Lettonia), Liepāja (Lettonia), Nea Propontida (Grecia), Panevézys (Lituania) e Sliven (Bulgaria). Il premio la distingue per il lavoro svolto e per l’impegno continuo verso la sostenibilità e l’innovazione.

Secondo Pérez, la visione “verde e blu” di Benidorm riflette al meglio le esigenze attuali del turismo internazionale, che privilegia modelli sostenibili. Il sindaco ha inoltre ricordato come il 2025 vedrà una doppia celebrazione: non solo Benidorm si fregerà del titolo di “Pioniere verde del turismo smart“, ma festeggerà anche il 700° anniversario della fondazione della città con la Carta Pobla.

Il ruolo della Commissione europea

La Commissione europea ha istituito il premio “Pioniere verde del turismo intelligente” nell’ambito di un più ampio programma per promuovere il turismo smart all’interno dell’Unione europea. Il concorso si affianca a un secondo riconoscimento, quello di “Capitale europea del turismo intelligente”, e mira a rafforzare le connessioni tra le destinazioni turistiche e a favorire lo scambio di buone pratiche.

Scoprire le meraviglie di Benidorm

Benidorm non è soltanto una meta d’avanguardia per quanto riguarda il turismo sostenibile, ma anche una città ricca di attrazioni in grado di soddisfare ogni esigenza.

Per gli amanti del mare, le spiagge di Levante e Ponente rappresentano delle vere perle, con acque cristalline, sabbia fine e una vasta gamma di servizi. Ideali per il relax o per attività acquatiche quali kayak e paddleboarding, attirano ogni anno visitatori da tutto il mondo.

A sua volta, il centro storico, noto come “El Casco Antiguo“, è perfetto per immergersi appieno nella tradizione e nella cultura locale. Tra le strette viuzze, spiccano infatti caratteristici negozietti, accoglienti caffetterie e ristoranti che servono piatti tipici della cucina spagnola. Il fascino del centro si arricchisce con la Chiesa di San Jaime, edificata nel XVIII secolo, e un’atmosfera rilassata e nostalgica.

Un’altra tappa imperdibile è il Balcón del Mediterráneo, un suggestivo belvedere da cui si gode di una vista spettacolare sul mare e sugli iconici grattacieli (tra cui il più famoso è il Gran Hotel Bali, alto 186 metri).

Per chi ama la natura e le escursioni, il Parco naturale della Sierra Helada pullula di sentieri che si snodano tra paesaggi spettacolari, con scorci panoramici che spaziano dal mare fino alle montagne.

Infine, le famiglie troveranno divertimento nei parchi tematici come Terra Mítica e Aqualandia, mentre i giovani potranno vivere l’autentica movida spagnola con oltre 160 discoteche e disco-pub.

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Parigi omaggia Christo e Jeanne-Claude con una nuove e incredibile attrazione

A settembre 2025, Parigi celebrerà 40 anni da quando Christo e Jeanne-Claude trasformarono l’iconico Pont Neuf in un’opera d’arte monumentale.

Per celebrare l’importante anniversario, l’artista francese JR (che tramite le sue opere giganti invita i passanti a interrogarsi e a riconsiderare i preconcetti) sogna un progetto grandioso per rendere loro omaggio.

Quarant’anni dopo: il Projet Pont Neuf

Per festeggiare il 40° anniversario di The Pont Neuf Wrapped, l’artista JR in collaborazione con La Fondazione Christo e Jeanne-Claude, prevede di svelare il Projet Pont Neuf, un’installazione immersiva suggerita dall’eredità della coppia di artisti.

Così, proprio a settembre 2025, per due settimane il Pont Neuf verrà trasformato in una “grotta nel cuore di Parigi“: JR immagina che grandi formazioni rocciose (progettate per essere ammirate sia di giorno che di notte) colmino in maniera temporanea le sponde destra e sinistra della Senna.

La visione di JR enfatizza le origini dell’architettura senza pari della Ville Lumière, ispirata alle cave da cui provengono le pietre della città. Mentre la Senna torna a essere balneabile e la natura reclama un posto nel paesaggio urbano, il Projet Pont Neuf unirà i concetti di “crudo e selvaggio” con la raffinata eleganza parigina, ricreando un dialogo tra passato e presente.

Sono molto ispirato dalla visione artistica di Christo e Jeanne-Claude e condivido la loro idea che la missione dell’arte sia far riflettere il pubblico”, ha spiegato JR. “Il dibattito che può provocare un progetto monumentale nello spazio pubblico ha pari valore alla sua realizzazione artistica. L’arte è trasformazione e ha la capacità di rinnovare il modo in cui guardiamo il mondo che ci circonda. Tramite il sogno del Projet Pont Neuf, questo è quello che spero di rendere possibile a Parigi”.

L’inizio di tutto: il Pont Neuf Wrapped

Dal 22 settembre al 5 ottobre 1985, Christo e Jeanne-Claude avvolsero il ponte più antico della capitale francese in 41.800 metri quadrati di tessuto, fissato con 13 chilometri di corda e 12 tonnellate di cavi d’acciaio, grazie alla competenza di 12 ingegneri e 300 operai specializzati che lavorarono a fianco degli artisti.

Ho voluto trasformarlo, trasformarlo da oggetto architettonico, oggetto di ispirazione per gli artisti, a un oggetto d’arte esso stesso”, disse Christo all’epoca. “Volevo che diventasse una scultura per la prima volta, ma effimera”.

Il progetto, ideato da Christo e Jeanne-Claude nel 1975, richiese un decennio di pianificazione tecnica e di trattative con le autorità prima di prendere vita. Una volta portato a compimento, nell’arco di due settimane, tre milioni di visitatori ebbero l’occasione di sperimentare il Pont Neuf Wrapped, liberi di interpretarne il significato a modo loro: un principio centrale nella visione artistica di Christo e Jeanne-Claude.

Gli altri anniversari per celebrare la coppia di artisti nel 2025

Ma la strabiliante iniziativa di JR non è l’unica.

Infatti, il 2025 segnerà anche il 90° anniversario della nascita di Christo e Jeanne-Claude, entrambi nati il ​​13 giugno 1935, nonché gli anniversari chiave di altri due grandiosi progetti da loro realizzati: il 20° anniversario del The Gates a New York a febbraio e il 30° anniversario del Wrapped Reichstag a Berlino a giugno.

Il prossimo febbraio, il ventesimo anniversario di The Gates verrà celebrato a New York con una serie di eventi speciali. A partire dal 12 febbraio, un’esperienza di realtà aumentata su larga scala consentirà ai visitatori di rivivere una sezione di “The Gates in Central Park” accessibile tramite l’app Bloomberg Connects.

Al contempo, aprirà”Christo e Jeanne-Claude: The Gates and Unrealized Projects for New York City” al The Shed, con la presentazione di The Gates e altri progetti che la coppia di artisti aveva immaginato per l’amata città.

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Annunciate le migliori capitali europee del Natale

Mentre fervono i preparativi per le celebrazioni natalizie del 2024, la Christmas Cities Network ha annunciato le capitali europee del Natale per il 2025, riconosciute grazie alle eccezionali tradizioni natalizie, l’impegno per lo spirito di comunità e le originali e indimenticabili esperienze messe in campo durante le Festività.

Ognuna delle prescelte, infatti, offre attrazioni uniche e ambientazioni magiche che la rendono una meta da visitare almeno una volta nella vita in questo periodo dell’anno.

Ed ecco, allora, Vilnius (Lituania), Celje (Slovenia) e Noja (Spagna) fregiarsi, rispettivamente, del titolo di Capitale, Città e Villaggio europei del Natale 2025.

Il processo di selezione: come è avvenuto

Il processo di selezione è, come accennato, supervisionato dalla Christmas Cities Network, un’organizzazione dedicata alla promozione dei valori culturali, sociali ed economici delle celebrazioni natalizie in tutta Europa. Supportata dal Parlamento europeo, la suggestiva iniziativa mira a mettere in luce quei Paesi e città che simboleggiano l’impegno della comunità, l’innovazione e la tutela del patrimonio legato alle Feste natalizie.

La giuria internazionale, presieduta dalla professoressa Danuta Hübner, stimata economista e politica, porta con sé una vasta competenza. Hübner ha ricoperto il ruolo di Commissario europeo per la politica regionale, Ministro degli affari esteri polacco e Membro del Parlamento europeo, così da rafforzare l’impegno della Rete nei confronti dei valori e dell’eccellenza culturale europea.

Vilnius: Capitale Europea del Natale

La storica e vivace capitale della Lituania è al centro dell’attenzione come Capitale Europea del Natale. Rinomata per il magnifico albero di Natale (famoso in tutto il mondo) che svetta su Piazza della Cattedrale, Vilnius unisce tradizione e innovazione, e dona un’esperienza di festa intrisa di storia e creatività.

La Città Vecchia, Patrimonio UNESCO, diventa un vero e proprio “paese delle meraviglie invernale”, con le stradine acciottolate illuminate dalle calde luci festive.

Ma non è tutto: fiori al’occhiello sono poi l’iconico albero di Natale, i tipici mercatini e gli eventi culturali come la Città del Natale e il pattinaggio sul ghiaccio. Ancora, Vilnius mette al centro la sostenibilità ambientale, con l’illuminazione a risparmio energetico e le decorazioni ecologiche.

Da sperimentare il treno di Natale, le visite guidate e i deliziosi piatti locali come i kugelis e il vin brulé.

Celje: Città Europea del Natale

Ogni dicembre, Celje si trasforma in una località da favola grazie al suo evento distintivo, Fairytale Celje, e offre momenti davvero irripetibili tra spettacoli, mercatini e iniziative sostenibili.

Da non perdere, infatti, sono The Fairytale Land con narrazioni, esposizioni artistiche e decorazioni a tema, e il mercatino Treasure Trove of Gifts con prodotti artigianali e musica dal vivo.

Non mancano attività a tema medievale al Castello e le installazioni luminose uniche nel proprio genere, che sanno unire la storia con il fascino delle Feste.

Noja: Villaggio di Natale europeo

Lungo la costa cantabrica spagnola, Noja incanta con l’atmosfera marinara e le sentite celebrazioni da parte della comunità: si trasforma in un Villaggio di Natale dove risplendono le tradizioni e i sapori del territorio.

La Casa del Natale propone laboratori e spettacoli per famiglie mentre i mercatini mettono in mostra artigianato e delizie gastronomiche come sobaos e quesadas.

Inoltre, è la destinazione perfetta per concedersi tranquille passeggiate nella natura tra le paludi di Santoña e le strade illuminate del villaggio che cristallizzano lo spirito del Natale in riva al mare.

Il “passaggio della torcia” a Brno

Vilnius, Celje e Noja riceveranno ufficialmente i riconoscimenti durante la cerimonia speciale a Brno, Repubblica Ceca, il 15 dicembre 2024, alle ore 17:00.

L’evento celebrerà l’impegno dell’Europa nel preservare le tradizioni delle Feste e promuovere i legami culturali, alla presenza di autorità locali, membri della giuria e precedenti vincitori.

Che preferiate la maestosa Vilnius, la magia delle fiabe di Celje o il calore costiero di Noja, le Capitali europee delle Feste per il 2025 promettono esperienze indimenticabili ricche di gioia, tradizione e senso di appartenenza.