Categorie
Europa Idee di Viaggio Svizzera Viaggi

Bosco Gurin, il villaggio gioiello della Svizzera

Un Paese bellissimo e davvero a due passi dall’Italia è la Svizzera. Terra fiabesca ricca di patrimoni naturali e villaggi che sembrano usciti da una cartolina, sorprende il visitatore anche per la sua peculiare atmosfera, come quella che si respira a Bosco Gurin, una pittoresca e antica località che ancora oggi conserva il suo splendore.

Bosco Gurin, la storia

Bosco Gurin è un villaggio montano tra i più affascinanti della Svizzera. Fondato dai Walser provenienti dalla Val Formazza nel 1253, ancora oggi vi si parla, oltre all’italiano, un antico idioma: il Ggurijnartitsch.

Negli 800 anni successivi è cambiato poco della storia di Bosco Gurin. Il piccolo villaggio ha vissuto felicemente ignorato dal resto del mondo, fino a quando nel Novecento è stato riscoperto per la bellezza dei suoi paesaggi, mentre nel 2020, è stato persino dichiarato il 42° borgo più bello della Svizzera.

Cosa vedere a Bosco Gurin

Sebbene anche Bosco Gurin abbia subito un progressivo spopolamento dovuto all’emigrazione, negli ultimi anni ha saputo rinascere grazie al turismo e ai suoi progetti coraggiosi come la stazione sciistica, tra le più apprezzate in Ticino. Ma non solo. Visitarlo è come fare un tuffo nel passato fatto di architetture tipiche, natura che scalda il cuore e tradizioni antiche ancora ben radicate.

Una composizione originale caratterizzata da case autentiche costruite in pietra e legno, e particolari stalle sparse nei prati. E, in qualsiasi periodo dell’anno ci si trovi, Bosco Gurin regala comunque e sempre meraviglie.

bosco Gurin case

L’architettura tipica di Bosco Gurin

Il centro del villaggio ha un aspetto fuori dal tempo, grazie ai suoi edifici intonacati di bianco e i tetti grigi di ardesia. Infatti, passeggiare per le sue ripide stradine è un’esperienza indimenticabile. Assolutamente affascinante, poi, è il suggestivo Museo di storia etnografica “Guriner Walserhaus” che permette di conoscere la storia più datata delle valli del Canton Ticino e contemporaneamente scoprire la cultura Ggurijnartitsch, legata all’antico dialetto che ancora oggi viene parlato.

Sempre tra le viuzze lastricate del centro si può visitare la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, un elegante edificio dalle forme neoclassiche che possiamo definire il cuore di Bosco Gurin. Bellissimi anche i graffiti e gli affreschi che decorano gli immobili, e tra le case e le strutture pubbliche si possono notare i caratteristici Gadumdschi, piccole costruzioni di una sola stanza che vengono ancora usate dai pastori come stalle o rifugi durante le tempeste di neve.

Meraviglie anche appena fuori dal centro. Per esempio, lungo l’antica strada che porta più a valle si può incontrare la Chiesa della Madonna delle Nevi, costruita nel Settecento dopo la disastrosa valanga del 1696 che rase quasi completamente al suolo il villaggio. Mentre lungo il tragitto che porta a valle, e per tutti i dintorni di Bosco Gurin, si possono trovare le torbe, i tradizionali edifici con uno zoccolo di pietra e le pareti in legno che per secoli sono stati i rifugi dei boscaioli e pastori.

chiesa bosco gurin

La Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo

Bosco Gurin in inverno

Come detto poco sopra, Bosco Gurin è rinato dalle sue ceneri durante il Novecento. Spettacolari, infatti, sono gli impianti sciistici del comprensorio della Grossalp, un sistema di oltre 30 chilometri di piste adatte a ogni tipo di sport sulla neve e di ogni difficoltà.

Tra le piste più famose della zona c’è certamente Sandiga Boda, orientata verso sud e per questo quasi sempre baciata dal sole alpino. E per chi non ama sciare c’è lo spettacolare Parco della Neve, un luogo in cui divertirsi anche con i più piccini. Senza dimenticare i suggestivi percorsi avventura tra le vette innevate, che permettono di ammirare lo spettacolare paesaggio delle Alpi del Canton Ticino.

Gli amanti della montagna sanno perfettamente che essa, in inverno, rivela il suo lato magico e cristallino. L’ascesa al Ritzberg o al Martschenspitz regala momenti di pura poesia a chi affronta, con fatica e costanza, la conquista delle vette nel silenzio ovattato dei pendii nevosi, rotti a tratti dal richiamo di qualche dolce animale.

bosco gurin inverno

La seggiovia Sonnenberg di Bosco Gurin

Bosco Gurin in estate

Il fiabesco Bosco Gurin ha una grande fortuna: la regione in cui si trova è caratterizzata da un clima insubrico alpino. Ciò vuol dire che i suoi inverni sono secchi, ben soleggiati e con periodi di vento da nord e un limitato numero di giorni di gelo. L’estate, dal canto suo, è un’esplosione di sole, anche se talvolta si fanno spazio violenti temporali. La catena alpina impedisce, infatti, l’arrivo delle perturbazioni da nord in inverno, mentre durante la bella stagione le perturbazioni provenienti dal mediterraneo generano forti acquazzoni che in poco tempo scaricano grandi quantità di acqua.

Ciò non impedisce a questo villaggio incantevole della Svizzera di regalare esperienze memorabili. In questa fase dell’anno, infatti, si trasforma in un paradiso naturalistico dove i verdissimi prati alpini cedono il posto a fantastici boschi di conifere.

Da queste parti gli amanti delle passeggiate e delle escursioni in montagna possono seriamente lasciarsi alle spalle il caos delle città ed entrare in contatto con la natura incontaminata. Del resto, l’intera area di Bosco Gurin è attraversata da una fitta rete di sentieri e percorsi che permettono di raggiungere le vette circostanti e i villaggi vicini. Il tutto senza la necessità di dover essere escursionisti provetti, anche se una buona dose di preparazione fisica è sempre consigliata e, alle volte, necessaria.

Uno dei tragitti più suggestivi è quello che segue i cosiddetti “Sentieri di Pietra“, una rete di percorsi che ricalca gli antichi tratturi utilizzati dai pastori per attraversare le Alpi, per raggiungere la spettacolare area dei laghi di Schwarzsee, Herli e Ussera See.

Dei piccoli bacini che sono un sogno (a occhi aperti) naturalistico dove poter ammirare le vette coperte di neve specchiarsi nell’acqua purissima che si raccoglie nelle profonde conche di origine glaciale.

Insomma, qualunque stagione sia, c’è da prendere in considerazione un viaggio a Bosco Gurin, un luogo che racchiude in sé il fascino di uno dei più incantevoli villaggi di montagna della Svizzera. Una meta per fare un vero e proprio tuffo nel passato e che, allo stesso tempo, rappresenta la destinazione ideale per un soggiorno indimenticabile all’insegna della tranquillità, dell’attività fisica a contatto con le meraviglie di Madre Natura e anche, e soprattutto, della riscoperta delle tradizioni.

bosco gurin cosa fare

Una splendida veduta di Bosco Gurin

Categorie
Idee di Viaggio litorali mare Viaggi

Scoprire Sanremo: cosa vedere nella Città dei Fiori

Meta ambita del Ponente ligure è Sanremo, la Città dei Fiori e della musica, incastonata nella bellezza della Riviera dei Fiori, dal centro storico ricco di attrattive e dal suggestivo lungomare ombreggiato da palme.

Il Casinò, le splendide ville, le chiese, la zona dello shopping di Corso Matteotti con il famoso Teatro Ariston, i giardini e le spiagge ne fanno una delle località da non perdere durante una vacanza in Liguria. Conosciamola meglio.

sanremo

Veduta di Sanremo

Cosa vedere a Sanremo

La Pigna

Sanremo ha due anime: quella vivace e moderna e quella antica e affascinante del suo quartiere storico, la Pigna, il primo nucleo della città di origine medievale che si raggiunge oltrepassando la trecentesca Porta di Santo Stefano.

Una visita può partire proprio da qui, dal labirinto di vicoletti, passaggi coperti, ripide scalinate, fontane, piazzette e archi che disegnano una Sanremo inedita e molto simile ai tipici borghi del suo entroterra. Tappe da non tralasciare sono il Santuario della Madonna della Costa, dalla facciata in stile barocco e l’interno impreziosito da statue lignee, e i Giardini Regina Elena, da cui godere di un panorama unico sulla città e sul golfo.

Il Casinò

casinò sanremo

Il Casinò

Celebre è senza dubbio il Casinò di Sanremo, elegante edificio in stile liberty inaugurato nel 1905 e poi riaperto nel 1945 al termine della Seconda Guerra Mondiale.

L’ingresso, riservato ai maggiorenni, è gratuito e vale la pena entrare anche solo per ammirare la bellezza della struttura.

La Cattedrale di San Siro e la Chiesa Russa Ortodossa

Straordinarie sono poi le chiese della città tra cui spiccano la Cattedrale di San Siro e la Chiesa Russa Ortodossa. La Cattedrale risale al 811 e si presenta come il più importante esempio di architettura romanica in Liguria, in pieno centro: degne di nota le due porte laterali con bassorilievi.

La Chiesa Russa Ortodossa è uno dei simboli cittadini nonché un autentico capolavoro, costruita agli inizi del Novecento: colpisce con le classiche cupole tonde e colorate e un’architettura così differente da tutti gli altri edifici di Sanremo.

Villa Nobel e Villa Ormond

Da non perdere anche le due magnifiche ville storiche, Villa Nobel e Villa Ormond. La prima prende il nome da Alfred Nobel, l’inventore del celeberrimo premio che qui soggiornò, e venne edificata nel 1870 in stile moresco: a tre piani, conserva lo studio di Nobel, stanze dai soffitti affrescati ed è preceduta da un ampio cortile con vegetazione esotica.

Villa Ormond, invece, vanta un giardino ottocentesco dove ammirare, zona per zona, una grande varietà di piante esotiche tra cui spiccano esemplari rari e molto antichi.

Il Teatro Ariston e il Museo Civico

Lungo Corso Matteotti lo sguardo cade sul noto Teatro Ariston, palcoscenico del Festival della Canzone Italiana e del Premio Tenco, un teatro unico che può ospitare fino a duemila persone e, durante l’anno, propone innumerevoli spettacoli quali lirica, balletto, cabaret, cinema e poesia.

Punto di interesse è inoltre il Museo Civico, in pieno centro, che racchiude il notevole patrimonio storico, artistico e archeologico di Sanremo e del Ponente: alle antiche testimonianze del territorio si affianca la pinacoteca con pregevoli opere di scultori e pittori dal Seicento a oggi.

La Sanremo del lungomare e delle spiagge

lungomare sanremo

Il Lungomare di Sanremo

Magnifica località balneare, Sanremo incanta anche con il suo lungomare, la Passeggiata dell’Imperatrice in onore della zarina di Russia Maria Aleksandrovna, un susseguirsi di alte palme e panchine dove fare una piacevole sosta tra sculture e aiuole curate, la pista ciclopedonale e le due spiagge cittadine.

La Spiaggia dei Porti, di finissima sabbia bianca, è vicina al centro storico, tra Porto Sole e Porto Vecchio mentre la Spiaggia Tre Ponti, più lontana, è plasmata da ciottoli e scogli.
Entrambe sono attrezzate con stabilimenti balneari, giochi per bambini, ristorazione e attività sportive.

Categorie
faro panorami Posti incredibili Viaggi

Dormire in un faro sulla costa scozzese: l’esperienza da sogno

Immerso in un paesaggio idilliaco dove natura selvaggia e tradizioni antiche convivono da secoli, esiste un alloggio da sogno, un luogo di partenza e di arrivo per tutti gli avventurieri in grado di caratterizzare in maniera univoca l’intera esperienza di viaggio. Si tratta di un faro che affaccia direttamente dove è possibile osservare l’infinito, quel punto esatto in cui i confini tra cielo e mare si annullano, dove la notte fa capolino una dolce ninna nanna che accompagna i sogni degli ospiti.

Ci troviamo all’interno del Lighthouse Point, l’ex alloggio del guardiano del faro, con viste mozzafiato sul mare e su tutto il territorio di Argyll e Bute. Il faro, inaugurato nel 1812, è stato adibito oggi a cottage di lusso che offre tutti i comfort ai viaggiatori, ma soprattutto permette di rigenerarsi e ritrovare le energie al primo sguardo vero il panorama circostante.

Dormire in un faro in Scozia

Gli alloggi sono diventati sempre più importanti per la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi, perché è loro il compito di trasformare le esperienze, di renderle ancora più uniche e straordinarie. Così, negli ultimi tempi, nuove e inedite proposte si sono affiancate agli hotel e alle tradizionali strutture ricettive. Tra queste anche i fari.

Possiamo quindi partire alla scoperta delle meravigliose, selvagge e suggestive coste scozzesi e alloggiare all’interno di un faro situato ad Argyll e Bute, la regione della costa occidentale della Scozia, che confina con le Highland, conosciuta per la sua selvaggia bellezza.

L’alloggio, poi, è dotato di tutti i confort. Dalla zona notte con letto king size alla zona living con veranda. Non manca, ovviamente, una cucina completamente attrezzata.

È qui che è possibile staccare da tutto e da tutti, ritirarsi negli interni accoglienti e da quelli godere delle ampie viste sull’oceano che bagnano la contea di Argyll. Un rifugio perfetto per chi è alla ricerca di pace e tranquillità, di una nuova e straordinaria connessione con la natura autentica e primordiale.

Alla pace e alla calma si aggiunge anche un’esperienza di gusto. Il Lighthouse Point, infatti, è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta delle più celebri distillerie di whisky del mondo, situate proprio nei villaggi e nelle città di questa regione.

Argyll e Bute: cosa vedere e cosa fare

Il faro, prenotabile su Airbnb, è situato nei pressi del piccolo villaggio di Innellan. Qui potrete sperimentare uno stile di vita di altri tempi all’insegna della tranquillità e passare serate spensierate all’interno dell’unico pub della zona. A circa 7 km, invece, troviamo la turistica e animata città di Dunoon, perfetto punto di partenza per raggiungere Glasgow o gli altri punti di interesse nei dintorni come le pittoresche isole che caratterizzano tutto il territorio.

La bellezza di questo territorio permette di creare un itinerario personalizzato che vede la natura assoluta protagonista. Da Innellan si può partire alla scoperta di Argyll e Bute, della sua campagna e del suo litorale, luoghi che ospitano e preservano una fauna incredibile. Altrettanti sono i sentieri escursionistici e le gire fuori porta per andare a scoprire le meraviglie del territorio.

Dormire in un faro in Scozia

Dormire in un faro in Scozia

Categorie
Green Pass Notizie Viaggi

Green Pass, probabilmente servirà anche nel 2023

Dalla Commissione Europea arriva la proposta di estendere di un anno il Green Pass, ossia fino al 30 giugno 2023. È quanto annunciato da Christian Wigand, portavoce della Commissione Europea, che ha tenuto a precisare che il certificato Covid digitale dell’Ue è una misura eccezionale, che mira a facilitare gli spostamenti.

Oltre alla proroga del regolamento Ue sul Green Pass, la Commissione ha proposto anche alcune modifiche per includere test antigenici di laboratorio di alta qualità, tra i tipi di tampone per i quali può essere rilasciato un certificato. L’intento è di ampliare la portata delle tipologie di test diagnostici in un momento in cui ce n’è una gran richiesta.

Green Pass: cosa cambierebbe e cosa no

Il regolamento che istituisce il Green Pass, entrato in vigore il primo luglio 2021, aveva una durata di un anno, pertanto la scadenza era stata fissata al 30 giugno 2022. La Commissione Europea ha, però, deciso di chiederne l’estensione per permettere la libera circolazione senza restrizioni per l’estate. Stando a quanto spiegato in una nota, l’estensione del Green Pass “garantirà che i viaggiatori possano continuare a utilizzare il proprio certificato digitale quando viaggiano nell’Unione dove gli Stati membri mantengono determinate misure di salute pubblica”.

Cose ben diversa è la durata di validità del certificato verde, che è stata fissata a 6 mesi dal completamento della vaccinazione e non più di 9 per chi è stato sottoposto a due dosi o al vaccino monodose. Per coloro che si sono sottoposti alla terza dose di vaccino, o che hanno completato il ciclo di vaccinazione primario e sono guariti dal Covid, il Green Pass ha invece scadenza illimitata.

Un’altra cosa ancora sono la validità e l’uso della certificazione a fini interni, che gli Stati possono decidere in autonomia, proprio come ha fatto l’Italia con il Super Green Pass. Il regolamento Ue mira, quindi, a facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione europea.

Green Pass: gli obiettivi dell’Ue

Riguardo ai certificati di vaccinazione, l’Unione europea intende garantire che questi contengano il numero complessivo corretto di dosi somministrate in qualsiasi Stato membro, non solo nel Paese che rilascia il certificato. Una modifica che si è resa necessaria per affrontare le preoccupazioni pratiche sollevate dai cittadini in merito ai certificati che indicano un numero errato di dosi quando le ricevono in diversi Stati membri.

Finora, i Paesi Ue hanno rilasciato più di 1,2 miliardi di certificati a coloro che sono stati vaccinati contro il Covid-19, a coloro che sono guariti dalla malattia, così come a coloro che sono risultati negativi al tampone prima del loro viaggio.

Dal 1 luglio 2021, il Green Pass ha facilitato i viaggi da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e altri Paesi europei come Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco. Il Regolamento europeo sulla Certificazione verde Covid-19 prevede che gli Stati dell’Ue non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”.

In Europa, il Green Pass deve attestare una delle seguenti condizioni:

  • aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 (la validità del certificato di vaccinazione è pari a 270 giorni dalla data dell’effettuazione dell’ultima dose);
  • oppure essere guariti da Covid-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo);
  • in alternativa, aver fatto un tampone molecolare o antigenico rapido con esito negativo.

La Commissione Europea ha invitato il Parlamento Europeo e il Consiglio ad adottare rapidamente la proposta per garantire che la proroga entri in vigore in tempo, ossia prima del 30 giugno 2022, attuale data di scadenza del regolamento Ue sui certificati digitali.

Categorie
carnevale Destinazioni eventi Viaggi

Tra follie e tradizioni antiche: il carnevale nel mondo

C’è un periodo dell’anno in cui tutto, o quasi, è concesso. Stiamo parlando del Carnevale, una festa folle e antica che affonda le sue origini in tempi lontani. Seppur oggi è legata al mondo cattolico e cristianesimo, la ricorrenza in realtà è collegata ai saturnali, le festività romane dedicate al dio Saturno e alle feste dionisiache greche.

Carnevale ieri e oggi

Durante questi periodi di festa tutti erano autorizzati a fare tutto. Decadevano le leggi, gli impegni e gli obblighi e le persone si lasciavano andare a peccati della carne e della gola, a scherzi e a puro divertimento. Passati quei giorni, però, tutto tornava secondo i principi di rigore e ordine stabiliti dalle regole della società. Eppure in quell’unico momento dell’anno  era lecito impazzire. E per farlo al meglio si utilizzava anche una maschera, così da eliminare anche ogni distinzione sociale.

Con il tempo queste antiche feste hanno mantenuto l’aria giocosa e spensierata, ma si sono caricate anche di un significato religioso che spiega anche il nome carnevale. La parola, infatti, deriva dal latino carnem levare che tradotto vuol dire eliminare la carne e fa riferimento all’ultimo e ricco banchetto consumato prima di iniziare il periodo di digiuno relativo alla Quaresima.

Carnevale Rio

Carnevale di Rio de Janeiro

Carnevale nel mondo: le celebrazioni più folli

Le antiche origini hanno dato vita a grandissimi e iconici festeggiamenti che ancora oggi sono perpetuati in tutto il mondo. Maestoso, scenico e meraviglioso è il Carnevale di Rio de Janeiro, la festa mascherata che è diventata un’istituzione. Milioni di persone volano a Rio ogni anno per prendere parte ai festeggiamenti che si tengono dal lontano al 1723.

A Tenerife, invece, si svolge quello che in molti considerano il più spettacolare carnevale del mondo dopo Rio. Anche qui, nella più grande delle Isole Canarie, le persone giungono da ogni parte del mondo per unirsi ai festeggiamenti che durano due settimane e culminano il martedì grasso.

Un altro Carnevale degno di menzione e di visita è quello di Colonia, considerato all’unanimità il più importante e folle di tutta la Germania. Pensate che qui, il periodo che precede il carnevale, è trattato ala stregua di una quinta stagione che viene inaugurata l’11 novembre alle ore 11:11.

carnevale colonia

Carnevale di Colonia

Estremamente suggestivo, visionario e fuori dagli schemi è invece il Mardi Gras di New Orleans, una festa incredibile che si tiene nelle strade della città del voodoo e che coinvolge milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Euforia, balli in maschera e canti, carri allegorici e colori: tutto questo è il carnevale di New Orleans.

E poi, ovviamente, tra le celebrazioni più iconiche non poteva mancare lui, il nostro carnevale di Venezia. Le sue origini sono antichissime e sono fatte risalire al 1162 quando la Serenissima concesse alla popolazione un breve periodo di divertimento e feste all’insegna di balli in maschera e musica. Sono passati secoli eppure i festeggiamenti non hanno mai cessato di esistere e, anzi, hanno dato vita a uno dei carnevali più eleganti, affascinanti e suggestivi del mondo intero, quello della laguna.

carnevale di venezia

Carnevale di Venezia

Categorie
crociere Notizie Viaggi

Trovato il relitto della nave del capitano James Cook, ma è polemica

James Cook, importante esploratore britannico, navigò a bordo del suo “Endeavour” per uno storico viaggio in Australia e Nuova Zelanda fra il 1768 e il 1771. Una nave che affondò davanti al porto di Newport durante la Guerra d’Indipendenza americana, rimanendo lì per più di due secoli.

Ma la buona nuova è che sembrerebbe che il relitto dell’imbarcazione sia stato localizzato al largo delle coste dello stato americano di Rhode Island, stando a quanto dichiarato da alcuni ricercatori australiani. Eppure non mancano le polemiche.

Cos’era l’Endeavour

L’Endeavour era la nave con cui Cook salpò dall’Inghilterra diretto a Tahiti e poi in Nuova Zelanda prima di raggiungere l’Australia nel 1770 e tracciare la mappa della costa orientale del continente.

Quando il veliero affondò nel porto di Newport nell’agosto 1778, fu ribattezzato ‘Lord Sandwich‘ e venne utilizzato dagli inglesi come carcere per i prigionieri di guerra durante la rivoluzione americana.

Gli inglesi affondarono la nave con lo scopo di impedire a una flotta francese di navigare nel porto di Newport per supportare gli americani. L’evento precedette di pochi mesi la morte di Cook, alle Hawaii nel febbraio 1779.

In cosa consiste il ritrovamento

Dal 1999 stiamo ispezionando diversi relitti del 18esimo secolo in un’area di due miglia quadrate dove riteniamo che l’Endeavour sia affondato“, ha spiegato in una conferenza stampa Kevin Sumption, direttore del Museo nazionale marittimo australiano. “In base a evidenze d’archivio e archeologiche, sono convinto che si tratti dell’Endeavour“.

Sumption, già nel 2018, si era detto certo che i resti dell’Endeavour si trovassero nel sito di Rhode Island, ma che comunque sarebbero state necessarie ulteriori verifiche.

Le prove presentate dal Museo marittimo australiano per dimostrare che il relitto indicato con il codice RI 2394 e’ l’Endeavour, partono dal fatto che cinque navi furono affondate deliberatamente dalla marina britannica nel 1778 a nord di Goat Island a Newport: una di queste era proprio il Lord Sandwich.

Tutte le imbarcazioni dell’epoca naufragarono a causa di alcuni buchi nello scafo. Elementi che sono stati trovati anche nel relitto RI 2394. “Sappiamo – spiega il Museo – che il Lord Sandwich era la nave più grande tra quelle affondate: RI 2394 è il relitto più grande tra quelli del diciottesimo secolo trovati nell’area e la sua lunghezza combacia quasi alla perfezione con le dimensioni indicate nei progetti di costruzione dell’Endeavour“.

Altre prove riguardano il tonnellaggio della nave, a cui i ricercatori sono risaliti attraverso la misurazione di diversi pezzi di legno. A quanto pare, il relitto ritrovato ha le stesse dimensioni dell’Endeavour. E, in modo particolare, colpisce la forma della prua, adatta al trasporto di carbone, ovvero la ragione per cui la nave fu inizialmente costruita.

Infine, coincidono con i progetti di costruzione dell’Endeavour il fondo piatto del relitto, i punti in cui sorgevano gli alberi, e la qualità del legno: proviene dall’Inghilterra o dall’Europa, mentre gli altri relitti nell’area sono di navi costruite in America. “Messi insieme – conclude sul proprio sito il Museo – tutti questi indizi indicano che RI 2394 è ciò che rimane dell’Endeavour“.

La polemica sul ritrovamento

Nonostante quanto appena detto è scoppiata una grande polemica. Secondo Rhode Island Marine Archaeology Project, infatti, è troppo presto per trarre questa conclusione. In una dichiarazione, la direttrice esecutiva del progetto, DK (Kathy) Abbass, ha sottolineato che l’annuncio sia una “violazione del contratto“.

Le conclusioni“, ha poi aggiunto, “saranno guidate da un adeguato processo scientifico e da emozioni o politica australiane“.

Un portavoce del museo australiano ha replicato che Abbass aveva “il diritto alla propria opinione sulla grande quantità di prove che abbiamo accumulato“, ma che non si ritiene di aver violato alcun contratto.

Tra australiani e americani, una volta alleati nella ricerca dell’Endeavour, è quindi “battaglia” dopo l’annuncio del ritrovamento del relitto di James Cook. Se per Sumption ciò che si trova nel mare di Rhode Island è la leggendaria nave dell’esploratore, di diverso avviso è il team che guida da anni le ricerche.

Categorie
castelli Notizie Viaggi

Due cuori, un castello e non solo: straordinari alloggi per due

Quando il calendario segna l’arrivo di febbraio sappiamo che San Valentino è vicino. È questo il momento perfetto per celebrare l’amore con una nuova e fantastica avventura di viaggio da condividere. E dobbiamo confessarvi che le proposte di quest’anno sono particolarmente allettanti, costruite proprio per soddisfare le esigenze delle coppie e la voglia di vivere nuove e straordinarie esperienze.

In occasione della festa degli innamorati, infatti, potrete viaggiare in compagnia della vostra metà in Inghilterra e alloggiare all’interno di una carrozza di lusso tutta per voi, oppure raggiungere direttamente la Loira per dormire in un castello suggestivo e affascinante. Se volete restare in Italia, allora, lasciatevi ispirare da un glamping straordinario immerso nella natura per un’esperienza da “Due cuori e una capanna“.

Queste sono solo alcune delle idee da fare vostre e da prenotare su Airbnb per un viaggio indimenticabile. Non indugiate troppo però, secondo la piattaforma di affitti brevi, infatti, le ricerche per alloggi per due persone tra l’11 e il 14 febbraio sono aumentate in modo significativo rispetto allo scorso anno. Pronti a partire?

Dormire in una carrozza di lusso vintage

In Inghilterra, e più precisamente a Ullock, esiste un alloggio straordinario che vale da solo l’intero viaggio. Si tratta di una carrozza ferroviaria degli anni ’50 situata proprio sui binari della linea che un tempo attraversava il villaggio della Cumbria al confine con il Parco Nazionale del Distretto dei Laghi.

La carrozza è stata trasformata in un alloggio di lusso con tutti i comfort a disposizione degli ospiti. C’è un antico letto king size che campeggia nella zona notte, un bagno privato con tanto di prodotti di lusso provenienti dal distretto dei laghi e una zona giorno open space con cucina.

Ullock, la carrozza trasformata in alloggio

Ullock, la carrozza trasformata in alloggio

In tenda, tra il mare e la natura

Due cuori, una tenda, la natura e il mare, di cos’altro avete bisogno per celebrare l’amore? La proposta di glamping offerta da Le Lagore, e prenotabile su Airbnb, è un omaggio all’autenticità e alla bellezza. Situata sul Golfo di Levanto, con tanto di vista panoramica, la tenda è immersa nella macchia mediterranea che circonda il territorio.

Dormire in un castello francese del XIX secolo

Una fuga romantica, per essere chiamata tale, ha bisogno di un castello, e Airbnb lo mette a vostra disposizione. Il bed and breakfast Château de la Préuille, infatti, vi offre un’esperienza da fiaba permettendovi di dormire all’interno di un castello nella Loira che risale al XIX secolo. Completano l’offerta una vista spettacolare sul laghetto con le ninfee e tutti i comfort regali.

Francia chateau

Château de la Préuille

San Valentino in caravan

Se preferite un viaggio di coppia all’insegna dell’avventura e dell’ironia, allora questo caravan situato all’interno di un ranch americano è il posto giusto che fa per voi. In realtà non siamo in America ma a Birchington-on-Sea, una piccola cittadina situata nella contea del Kent, in Inghilterra. È qui che il Club Jupiter ha creato un caravan park per permettere agli ospiti di vivere un’esperienza di altri tempi.

In Costa Azzurra a bordo di una barca

Un’altra esperienza romantica è a disposizione di tutti gli innamorati nei giorni di San Valentino e non solo, perché è sempre una buona idea celebrare l’amore in Costa Azzurra. La casa galleggiante è ormeggiata sul famoso canale del Porto di Fréjus e offre una proposta di lusso che comprende una vasca idromassaggio, la vista sul mare e il suono delle onde a ogni ora del giorno e della notte che potete ascoltare comodamente sulla grande sedia a dondolo mentre sorseggiate champagne.

Casa galleggiante in Costa Azzurra

Casa galleggiante in Costa Azzurra

Categorie
lusso Notizie Seychelles Viaggi

Le Seychelles sono il sogno dei turisti anche nel 2022

Mare e spiagge paradisiache delle Seychelles continuano a essere una calamita fortissima per i turisti internazionali. Lo dimostra l’aumento degli arrivi che si è registrato nello scorso anno e che lascia un cauto ottimismo nel settore turistico delle isole bagnate dall’Oceano Indiano, al largo dell’Africa orientale. Il 2021 si è, infatti, concluso con 183mila arrivi da tutto il mondo, ossia il 60 per cento in più rispetto all’anno precedente.

Un risultato ottenuto anche grazie alla spinta di Paesi come Russia, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania e Israele, da cui si è registrato il numero più alto di arrivi, in concomitanza con l’allentamento delle misure anti Covid in queste destinazioni. L’auspicio degli operatori turistici è che nella primavera del 2022 si potrà tornare a viaggiare con più tranquillità. Nel frattempo, per incoraggiare i visitatori a tornare in questi luoghi pazzeschi, le Seychelles puntano sull’eccellenza dei servizi.

Il nuovo programma ‘Lospitalite’

Dopo il “Workcation Retreat”, il Ministro degli Affari Esteri e del Turismo delle Seychelles, Sylvestre Radegonde, ha lanciato il programma ‘Lospitalite’, che mira a incoraggiare e sviluppare l’etica dell’eccellenza del servizio nelle isole affinché gli ospiti possano essere accolti con standard di qualità superiori e possano trascorrere una vacanza circondati da un’ospitalità di alto profilo.

L’obiettivo è, dunque, quello di riportare ai livelli massimi lo standard di servizio nelle isole amate dai visitatori di tutto il mondo per le acque cristalline, le spiagge da sogno e la natura incontaminata. Questi i principi fondamentali su cui si basa il progetto: sensibilizzazione e consapevolezza, istruzione e formazione, riconoscimento e premiazione.

Cosa sapere prima di un viaggio alle Seychelles

Con l’apertura dei Corridoi turistici Covid-free, è tornata la possibilità, anche per tanti italiani, di poter viaggiare nuovamente verso destinazioni paradisiache come le Seychelles, che fanno parte dell’elenco E. La sperimentazione è stata prorogata almeno fino al 30 giugno 2022.

Oltre alle Seychelles, rientrano nei suddetti corridoi anche Aruba, Maldive, Mauritius, Repubblica Dominicana ed Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). Dal primo febbraio si sono aggiunte, inoltre, Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (limitatamente all’Isola di Phuket), Oman e Polinesia francese (delle novità dei Corridoi Covid-free e di come funzionano ne abbiamo parlato qui).

Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso le Seychelles esclusivamente i viaggiatori muniti di Green Pass che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa, una certificazione di avvenuta guarigione.

Dal 1 febbraio 2022, i viaggiatori che rispondono a tali requisiti devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco, e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid.

Hanno, inoltre, l’obbligo di:

  • presentare il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza;
  • sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco, se la permanenza all’estero supera i sette giorni;
  • sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo prima di rientrare in Italia, nelle 48 ore precedenti l’imbarco;
  • sottoporsi a un ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo all’arrivo in aeroporto nel nostro Paese.

Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario. In questo modo, avranno l’opportunità di godere delle meraviglie delle Seychelles in tutta tranquillità e sicurezza.

Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Notizie parchi divertimenti Vacanze Con Bambini Viaggi

A MagicLand sta per aprire una nuova e incredibile attrazione

Nel più grande parco dei divertimenti del Centro-Sud Italia sta per essere inaugurata una nuova attrazione, unica in Italia. Si tratta di una vera e propria area tematica che sarà aperta il prossimo 9 aprile, in occasione della riapertura del parco.

La nuova attrazione della stagione 2022

Il tema della nuova area sarà il Far West e la prima attrazione si chiamerà “Wild Rodeo”, ma ne seguiranno altre. Al momento è tutto ancora top secret e gli ulteriori dettagli saranno svelati nelle prossime settimane. Intanto, il cantiere procede velocemente affinché possa essere pronto per il giorno dell’inaugurazione.

Le altre attrazioni di Maitland

Wild Rodeo andrà ad aggiungersi alle altre 38 attrazioni di MagicLand, adatte ai grandi e ai bambini, oltre ai numerosi eventi e spettacoli per tutta famiglia che vengono organizzati regolarmente. Nel parco, grande 600mila metri quadrati, ci sono tre ristoranti a tema, sette chioschi e cinque negozi. Oltre a essere considerato “la Capitale del divertimento” (anche perché è a soli 50 chilometri da Roma) è anche un parco green e sostenibile. All’interno ci sono oltre 17.000 piante e, inoltre, grazie ad accordi con alcune società del settore fotovoltaico, il 75% del fabbisogno energetico di MagicLand proviene da fonti rinnovabili.

Info utili

In attesa della riapertura stagionale, si può approfittare delle offerte online valide fino al 9 aprile per visitare MagicLand.
L’abbonamento Silver costa 59,90 euro e prevede ingressi illimitati al parco per tutta la stagione 2022 oltre a ulteriori sconti su parcheggi, negozi e ristoranti. L’abbonamento Gold, da 69,90 euro, include, tra i tanti privilegi, anche un ingresso gratuito al Bioparco di Roma oltre agli sconti e a biglietti omaggio per amici e parenti. Infine, esiste un abbonamento congiunto MagicLand e Zoomarine, il più grande parco marino d’Italia, che costa 84 euro e che consente ingressi illimitati ai due parchi per tutta la stagione 2022.

Per raggiungere MagicLand, che si trova tra Roma e Napoli, si imbocca l’autostrada A1 Roma-Napoli con uscita consigliata a Valmontone, per chi proviene da Nord e da Roma, o a Colleferro, per chi arriva da Sud.

Categorie
Borghi Viaggi

Capurso, il borgo di Checco Zalone di cui tutti parlano

È balzato alle cronache per un episodio legato al 72° Festival di Sanremo. Durante la seconda serata della kermesse musicale, ospite d’eccezione è stato Checco Zalone, nome d’arte di Luca Pasquale Medici, originario del Comune di Capurso.

L’antefatto di Capurso

Prima di partire per la cittadina ligure che ospita il festival, il comico avrebbe chiamato il parroco della propria cittadina, don Toni, per comunicargli che stava cercando alcuni parrocchiani che lo accompagnassero sul tanto ambito palco sanremese. La parrocchia Santissimo Salvatore ha così lanciato un vero e proprio casting, con un post sui social che è diventato subito virale. Alla fine, però, si sarebbe trattato del classico “scherzo da prete” e Zalone, sul palco di Sanremo, è salito da solo. Del resto, come non aspettarsi una burla da uno dei più divertenti comici italiani?

Cosa vedere a Capurso

Fatto sta che ora Capurso è sulla bocca di tutti. Ma dove si trova questo paese? È ubicato nella prima cerniera dell’area metropolitana di Bari, a ridosso della periferia Sud. Capurso è famoso per il culto della Madonna del Pozzo, per la quale, nel 1778, è stata eretta una grande basilica, il Santuario Basilica della Madonna del Pozzo, in stile tardo-barocco. A questo luogo sarebbero legati alcuni eventi miracolosi e, ogni anno, l’ultima domenica di agosto, viene ricordata con una festa patronale. Dopo i festeggiamenti della Madonna del Pozzo, si svolge una delle manifestazioni più importanti durante la quale viene eletto il “Capursese dell’anno”, premio conferito a quei cittadini che si sono distinti in vari campi. Tra questi naturalmente c’è anche Checco Zalone.

Dal punto di vista architettonico, a Capurso spicca soprattutto il centro storico, di impianto tipicamente medievale, con i bassi, le corti, gli archi, le viuzze lastricate, su cui s’affacciano le pochissime case “palazziate”, con bugne sporgenti, come Palazzo D’Addosio che ospita oggi la biblioteca comunale, e antefisse scolpite sui tetti.

Al di sotto del livello stradale di un sentiero sterrato, nella contrada di Santa Barbara, è presente anche una piccola grotta, collocata in una campagna appartenente a privati, nella quale è ritratta l’icona di una Madonna. La Madonna di Santa Barbara (o Laura Basiliana) è un’icona bizantina che ritrae la Vergine a mezzo busto che sorregge sul braccio destro il bambino Gesù.

Capurso-madonna-pozzo.checco-zalone

Il Santuario Basilica della Madonna del Pozzo a Capurso