Autore: Admin
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Se avete voglia di scoprire il volto più autentico della Toscana, allora non potete perdervi uno degli itinerari più emozionanti e amati al mondo. Parliamo dello splendido territorio delle Crete Senesi, che in un suggestivo susseguirsi di biancane e calanchi abbraccia i comuni di Asciano e Rapolano Terme, offrendo alla vista panorami che tolgono il fiato.
Crete Senesi: perché si chiamano così
Il nome di quest’area, a sud-est della città di Siena, perfetta per una fuga nella natura, deriva dalla creta presente nel terreno, che conferisce al paesaggio un caratteristico colore grigio-azzurrognolo, dandogli una suggestiva fisionomia lunare. Questa argilla caratteristica, mista a salgemma e gesso, detta “mattaione”, rappresenta i sedimenti del mare del Pliocene che copriva l’area tra 2,5 e 4,5 milioni di anni fa. Il paesaggio è modellato da colline brulle e dolcemente ondulate, cui fanno da contorno querce e cipressi solitari, che accolgono in perfetta armonia l’opera umana, come i poderi isolati in cima alle alture o la splendida Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
A suggestionare ancora di più lo sguardo sono gli spettacolari calanchi, caratterizzati da profondi solchi del terreno “a lama di coltello”, che si possono ammirare tra Asciano e Rapolano Terme e in tutta l’area intorno all’abbazia. Le biancane, invece, si riconoscono per la loro tipica forma a cupolette bianche. Le si vedono brillare nei giorni assolati, specialmente lungo la Via Lauretana, nel tratto tra Siena ed Asciano.
Un’opera d’arte tra i calanchi
Un itinerario suggestivo tra i luoghi più magici delle Crete Senesi ci porta dritto al loro cuore, dove ci si imbatte nel Site Transitoire, un’opera d’arte immersa nel paesaggio toscano, tra le Località di Leonina e Mucigliani, nel comune di Asciano. A realizzare questa splendida scultura in pietra, nel 1993, è stato l’artista francese Jean-Paul Philippe. Si tratta di una seduta che accoglie il viandante, che può scegliere se stare seduto, alzato o sdraiato, e una grande finestra al cui interno la luce solare si concentra durante il tramonto in occasione del solstizio d’estate, creando uno spettacolo altamente suggestivo.
Da lì, tra curve e saliscendi, si arriva al Ponte del Garbo, alle porte di Asciano. Secondo la tradizione, sarebbe stato definito “del garbo” in seguito alla vittoriosa battaglia di Montaperti del 1260, nella quale le truppe ascianesi si distinsero particolarmente per virtù e coraggio al fianco di quelle senesi. Oggi è costituito da un unico grande arco sotto il quale scorrono le acque del fiume, e al cui centro è collocata un’edicola dedicata alla Madonna.
Il Sentiero Naturalistico nelle Biancane di Leonina
All’interno delle Crete Senesi è presente l’area semi-arida conosciuta con il nome di Deserto di Accona, dove la magia del tempo che ha plasmato questi paesaggi è ancora più lampante. Fu storicamente l’unico deserto dell’Italia continentale, il fondale marino del Mar Tirreno nel periodo del Pliocene. In quell’era si formò lo strato di argilla che oggi caratterizza in prevalenza il terreno, la cui particolare morfologia e composizione hanno reso difficile la coltura di viti e olivi.
Attualmente, solo alcune aree hanno conservato in modo diffuso le originarie caratteristiche naturali: la biancane di Leonina e i calanchi di Chiusure e di Monte Oliveto. Di recente, è stato inaugurato il Sentiero Naturalistico nelle Biancane di Leonina, un percorso che, oltre ad esaltare la bellezza naturalistica del luogo, ne sottolinea anche gli aspetti geologici, faunistici e floristici. Il famoso geosito, attraversato dallo splendido sentiero del Crete Senesi Life Park, invita il turista ad esplorarne le peculiarità, attraverso un percorso approfondito, che restituisce un quadro completo del posto sotto ogni profilo.
Alla scoperta del borgo di Asciano
Nel cuore delle Crete Senesi, circondato da paesaggi mozzafiato, sorge l’antico centro etrusco di Asciano, che ha vissuto la sua età d’oro in epoca medievale. Questo incantevole borgo è uno scrigno di arte e storia imperdibile, da visitare a passo lento, godendosi scorci di ineguagliabile bellezza. Tra i numerosi luoghi di interesse merita una visita la Basilica di Sant’Agata, le chiese di Sant’Agostino e San Francesco, così come il Museo Palazzo Corboli e il Museo Cassioli, l’unico interamente dedicato alla pittura senese dell’Ottocento.
Il suo nome è Zara Rutherford e siamo certi che resterà nella storia, perché è suo il merito di aver compiuto un’impresa che ci ha fatto sognare, quella di girare il mondo intero. E lei lo ha fatto, da sola, attraversando 52 Paesi e 5 continenti a bordo di un velivolo ultraleggero.
Il 20 gennaio la diciannovenne, che si è guadagnata il primato di pilota più giovane ad aver completato il giro del mondo, è atterrata con il suo aereo sulla pista dell’aeroporto internazionale di Courtrai-Wevelgem, in Belgio, sancendo così la fine della sua missione. Ci sono voluti 155 giorni per completare il giro del mondo in solitaria, e Zara Rutherford ce l’ha fatta.
L’impresa di Zara Rutherford
Il viaggio di Zara Rutherford, è iniziato il 18 agosto del 2021 nelle Fiandre Occidentali, luogo dal quale la ragazza ha spiccato il volo. La missione, che inizialmente doveva durare solo tre mesi, era stata pianificata nel dettaglio. A causa dell’emergenza sanitaria in corso e delle condizioni meteorologiche sfavorevoli incontrate in Alaska, la giovane pilota si è vista costretta a restare nel Paese per tre settimane.
Risalita a bordo del suo velivolo Shark Ultralight, e seguendo un’andatura di circa 300 km/h, Zara Rutherford ha continuato il suo viaggio alla scoperta delle meraviglie del mondo, sorvolando il globo. Il viaggio è stato documentato dalla giovane pilota attraverso il suo sito web, ma anche sulle sue pagine Facebook e Instagram. Sola ma sempre in contatto con gli altri, per raccontare al mondo quella grande impresa di cui si è fatta carico.
Zara, che nella vita sogna di diventare un’astronauta, ha iniziato la scoperta del globo con un progetto ambizioso, quello di diventare la pilota più giovane a sorvolare il mondo. E lo ha fatto. Con tratte di circa 6 ore ha sorvolato gli oceani e i mari, le lande desolate e le capitali del mondo, passando per la Siberia e la Groenlandia. È stata anche in Honduras, in Arabia Saudita, in Myanmar e a New York. E dopo aver sorvolato il Medio Oriente e tornata in Europa per atterrare in Belgio. Durante il suo viaggio ha scelto soprattutto di scendere in aeroporti minori.
Ad aiutarla a compiere questa solitaria e straordinaria impresa c’è stato lo staff da terra e soprattutto suo padre che, ancora prima della partenza, ha supportato la figlia nella creazione di un’itinerario dettagliato e completo.
Chi è la più giovane pilota ad aver completato il giro del mondo
Nata il 5 luglio del 2002 a Bruxelles, Zara Rutherford è figlia del pilota professionista britannico Sam Rutherford e dell’avvocato belga Beatrice de Smet. Il sogno di volare oltre confine l’accompagna da sempre: la diciannovenne, infatti, sogna di diventare un’astronauta.
Ma prima di superare i confini del cielo, ha deciso di esplorare il mondo terrestre con un ambizioso obiettivo, quello di diventare la donna più giovane a circumnavigare il pianeta volando da sola. Il Guinness World Record femminile era stato dato a Shaesta Waez che a 30 anni aveva completato il volo intorno al mondo, mentre quello maschile porta il nome di Travis Ludlow, che a 18 anni ha compiuto la medesima impresa.
“Non solo spero di ridurre il divario di genere in aviazione e scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), ma anche di incoraggiare le ragazze e le giovani donne a perseguire i propri sogni”, ha dichiarato Zara Rutherford sul sito web che ha tenuto traccia del suo viaggio.
Un’offerta così non si era mai vista. Si vola praticamente gratis, con l’offerta appena lanciata dalla compagnia aerea Wizz Air, che offre 10mila biglietti alla cifra ridicola di 2,99 euro.
Si acquistano oggi e si può viaggiare fino al 20 marzo, primo giorno di primavera. I voli a questa cifra sono solo quelli per l’Italia, però, ma questo non è un grosso problema, visto che di posti belli dove andare noi ne abbiamo tantissimi.
Volare dove è già primavera
Chi cerca una meta dove trovare già le temperature primaverili può andare al Sud. Puglia, Sicilia, Calabria. Wizz Air vola su Brindisi, Bari, Palermo, Catania e Lamezia Terme. Se si è fortunati con il meteo si può anche già andare in spiaggia, magari non proprio a fare il bagno, ma almeno a passeggiare e a rilassarsi sulla sabbia già scaldata dal sole.
Visitare le città d’arte
Per chi già vive in uno dei paradisi dell’estate un’idea potrebbe essere, invece, quella di visitare una città d’arte. Tra le mete più consigliate per un breve weekend c’è Verona che, volendo, si può visitare anche in una sola giornata. Tra antichi palazzi, opere teatrali e musicali, mostre e strutture architettoniche imponenti, la città ha molto da offrire. Visitare Verona e non ammirare l’Arena è un sacrilegio. Questo monumento, che si trova in piazza Brà, è il simbolo della città, viene stampato su cartoline, calamite, souvenir e persino sui menu dei ristoranti. L’Arena è un anfiteatro romano, il terzo di dimensioni in Italia. Se siete fortunati potete anche assistere a un concerto.
La Casa di Giulietta è un altro dei posti da vedere a Verona. Questo palazzo medievale è situato in via Cappello. All’interno del cortile c’è la statua portafortuna di Giulietta e si può salire in cima al balcone da dove la giovane esclamava: “Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, rinnega il tuo nome…” (“Romeo e Giulietta”, atto II, scena II, William Shakespeare).
Oltre a piazza Brà, l’altra piazza bellissima della città è piazza delle Erbe, la più antica di Verona, dove in epoca romana c’era il Foro e da dove ora si gode di uno degli scorci più belli.
Un’altra città d’arte che si può visitare in pochi giorni è Pisa. Qui quasi tutto è concentrato nella piazza dei Miracoli. Quando si arriva in piazza del Duomo manca il fiato. La sensazione è quella di essere diventati improvvisamente minuscoli, in un mondo di massiccia e imponente meraviglia marmorea. Per quanto si tratti di una delle piazze più famose al mondo, non si arriva mai preparati, perché nessuna fotografia o documentario potrebbe riuscire a trasmettere la stessa emozione, condensata da Gabriele D’Annunzio nella definizione che divenne poi storica: il “prato dei miracoli”. La torre pendente, il campanile del Duomo, il Battistero di San Giovanni lasciano davvero senza fiato anche senza visitarli dall’interno.
Poi da qui parte un itinerario lungo quel che resta delle antiche mura che cingevano Pisa e un altro sui Lungarni, caratterizzati dai bellissimi palazzi rinascimentali, mentre uno scorcio della Pisa romana lo si può vedere a breve distanza da piazza dei Miracoli dove ci sono i Bagni di Nerone, l’unica testimonianza dell’epoca ancora visibile in città.
Vueling ha presentato la sua programmazione per la stagione estiva 2022, annunciando cinque nuove rotte, mai operate prima in estate dall’Italia. Si tratta dei voli diretti che collegheranno Parigi Orly agli aeroporti di Bergamo, Torino, Genova, Bologna e Bari. In Italia, la compagnia aerea spagnola opererà 58 rotte in 16 aeroporti italiani, con 11 rotte da Firenze e 25 da Roma Fiumicino.
Le rotte per la prossima estate
Dall’aeroporto di Roma Fiumicino, lo scalo europeo più amato dai passeggeri,, la compagnia del gruppo IAG offre in totale 25 rotte per la prossima estate. Tra i voli chiave, ci saranno i collegamenti diretti con 10 città spagnole, tra cui anche le Isole Baleari, meta ambita per sicurezza, sostenibilità e innovazione, e le Canarie, oltre alle rotte che connetteranno l’aeroporto romano con destinazioni in Grecia, Croazia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.
Da Firenze, dove Vueling ha posto la sua base fin dal 2012, la compagnia offrirà 11 rotte per destinazioni in Spagna, Grecia, Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Regno Unito (dove sono state abolite queste restrizioni per i viaggiatori), in aggiunta al mantenimento delle due connessioni domestiche verso Catania e Palermo.
Inoltre, la low cost spagnola conferma la sua presenza in altri 14 aeroporti italiani: Milano Malpensa, con 5 rotte per Barcellona, Ibiza, Bilbao, Alicante e Parigi Orly; Bergamo Orio al Serio, con Parigi Orly; Catania e Palermo, con Barcellona e Firenze; Bologna, Bari, Genova e Torino, con Barcellona e Parigi Orly; Venezia, Napoli, Pisa, Olbia, Alghero e Cagliari con Barcellona.
Per la prima volta, il nuovo programma di volo della compagnia in Italia rientra nel piano di trasformazione ‘Vueling Transform’ all’interno del progetto ‘Advanced Network Design’, che ha l’obiettivo di stabilire nuovi approcci, tenendo in considerazione elementi fondamentali come l’uso efficiente degli aerei e delle rotte dal punto di vista delle emissioni, riducendo al minimo le sospensioni e le cancellazioni dei voli e aiutando il team operativo a gestire tematiche importanti come la puntualità.
Dal 26 marzo al 29 ottobre 2022, la compagnia aerea, riconosciuta dalla società Cirium come la più puntuale in Europa nel 2021, programma un totale di 120 destinazioni in più di 30 Paesi, aumentando le frequenze offerte rispetto allo scorso anno, con una capacità simile a quella pre-pandemia.
Nuove soluzioni per migliorare l’esperienza di viaggio
Per facilitare l’esperienza dei passeggeri, in un momento così complesso in cui le misure per contrastare la pandemia cambiano di continuo (anche a causa delle nuove varianti), Vueling ha sviluppato diverse soluzioni digitali. Tra queste, l’Health Pass, che permette al cliente di inviare la documentazione necessaria prima del volo, disponibile su più di 200 rotte, coprendo mercati che includono la Spagna, il Regno Unito, la Francia, l’Italia e i Paesi Bassi.
In collaborazione con Aena, la compagnia aerea spagnola ha, inoltre, implementato un progetto pilota per l’imbarco biometrico nell’aeroporto di Barcellona. Vueling è stato il primo vettore a usare una tecnologia del genere integrata in ogni step pre-partenza del passeggero.
Per l’estate 2022, la compagnia pone quindi l’accento sulla ripresa internazionale. Con queste linee guida, avrà una rete di oltre 320 rotte a corto e medio raggio in Europa, Nord Africa e Medio Oriente
Milano capitale mondiale della moda e del design, metropoli d’eccellenza del Nord Italia, sede della Borsa Italiana e poi ancora città che ospita negozi e ristoranti esclusivi e quel meraviglioso Duomo in stile gotico che campeggia nell’omonima piazza. Ma il capoluogo della Lombardia non è solo quello da scoprire passeggiando per le strade e i quartieri iconici come il quadrilatero della moda o via Montenapoleone, ma è anche quella da ammirare a testa in sù.
È suo, infatti, lo skyline più particolare d’Italia, quello che coniuga alla perfezione tecnologia, modernità e futuro, anche grazie alle scelte ecologiche che fanno della città lombarda la capitale green. Al fianco di quei boschi verticali, che più che unità abitative sono diventate icone del futuro dalle quali prendere esempio, si affacciano altri grattacieli che sembrano sfiorare il cielo con un dito.
E in questo continuo cambiamento eccola lì, la futura star del cielo milanese, che ha destato già la curiosità dei cittadini e dei viaggiatori di tutto il mondo. Stiamo parlando del nido verticale, la cui inaugurazione dovrebbe avvenire proprio quest’anno.
Il Nido Verticale: il nuovo grattacielo di Milano
Impossibile non pensare all’iconico e celebrato progetto architettonico firmato da Stefano Boeri quando parliamo del Nido Verticale, non solo per il nome evocativo, ma anche per la sostenibilità di cui il nuovo grattacielo di Milano si fa portavoce.
Con un’altezza di 125 metri, l’edificio conquista un posto d’onore nel nucleo di Porta Nuova determinando lo skyline milanese. La torre, come ha fatto già Unicredit Tower, diventerà la sede degli uffici del Gruppo Unipol, ma il suo destino è quello di diventare una star nel panorama urbano del capoluogo lombardo.
La sua forma, infatti, ha un impatto visivo molto importante. Il grattacielo scenografico costruito il legno e vetro, che porta la firma di Mario Cucinella, ha una forma ellittica scelta come metafora delle relazioni sociali. I pilastri incurvati di legno che delineano l’edificio, infatti, a un certo punto si incontrano, gli uni con gli altri, formando un nido ideale e reale.
I materiali scelti, invece, continuano quel dialogo green aperto dalla città diversi anni fa, dimostrando che con l’utilizzo di materiali naturali è possibile costruire grattacieli estremamente contemporanei e futuristici.
Il rispetto dell’ambiente e del mondo che abitiamo è dimostrato anche negli alti standard che caratterizzano il progetto, non mancheranno, infatti, pannelli solari e sistemi di raccolta dell’acqua piovana.
Non solo uffici, però. Il Nido Verticale ospiterà anche una sala congressi, dei giardini pensili interni e uno sky restaurant all’interno della serra giardino panoramica dove saranno organizzati eventi e manifestazioni destinate e a trasformare il grattacielo in un punto di riferimento per i cittadini e un’attrazione per i viaggiatori.
Skyline di Milano, dove ammirare l’orizzonte urbano
Entro la fine dell’anno, quindi, dovremmo essere in grado di poter ammirare il nuovo volto dello skyline del capoluogo lombardo. Ma come possiamo godere al meglio dell’orizzonte urbano di Milano? Alcuni luoghi in città, più di altri, ci permettono una visione di questo a 360 gradi.
Le terrazze del Duomo, con un’altezza di 70 metri, ci permettono di osserva gran parte della città. Così come lo fa la Torre Unicredit con un’altezza stratosferica che supera i 200 metri e che si è guadagnato il primato di grattacielo più alto d’Italia.
E poi c’è il Palazzo della regione Lombardia che con i suoi 161 metri d’altezza ha detenuto il primato di grattacielo più alto d’Italia per due anni. Il belvedere dell’edificio, situato al 39esimo piano, è aperto al pubblico con ingresso gratuito e permette di osservare tutta la città dall’alto.