Venezia è magnifica, certo, ma anche i suoi dintorni non sono da meno: ne è un esempio Noale, tranquilla cittadina della provincia dal fascino medievale, parte del comprensorio del Miranese.
Siamo al cospetto di una delle città murate del Veneto, dalla storia antica, contraddistinta nel suo importante passato da un sistema di difesa unico nel suo genere e tuttora legata alle tradizioni.
Una storia antica e un sistema di difesa particolare
Le origini di Noale affondano nel XII secolo, con un primo insediamento chiamato Anoalis, terreno nuovo, ma il borgo cresce d’importanza dopo l’anno Mille diventando avamposto militare di Treviso: infatti, nel 1158, il castello diventa residenza dei Tempesta, la famiglia che ottenne l’incarico di amministrare i beni del Vescovo di Treviso.
Ancora oggi è ben visibile l’ingegnoso e originale sistema difensivo basato sullo sfruttamento dell’acqua del fiume Marzenego: vennero realizzate delle “isole d’acqua” racchiuse da strade per rallentare in questo modo gli attacchi dei nemici e l’intero borgo fu delimitato da canali artificiali.
La stessa Rocca si trova su un’isola artificiale, protetta e circondata dall’acqua, ultimo baluardo di difesa, collegata alla terraferma con un ponte levatoio.
Cosa vedere a Noale: la Rocca e non solo
La bellissima città fortificata offre davvero molto da vedere, a partire dalla già citata Rocca, iniziata da Ezzelino da Romano nel 1245 e terminata dai Tempesta nel 1272, utilizzata per scopi militari, poi sede del podestà e, con Napoleone, adibita a cimitero, funzione che terrà fino al 1996.
Dopo i restauri, attualmente è sede di manifestazioni folkloristiche e culturali.
Ma non è l’unico punto di interesse turistico di Noale: una passeggiata lungo il centro storico, tra palazzi affrescati e portici gotici, permette di ammirare monumenti di valore artistico quali l’elegante Palazzo della Loggia e il Palazzo Mocenigo (aperto al pubblico come museo), la polveriera veneziana del Teson, l’ospedale militare di San Giorgio, la Torre delle Campane e la Torre dell’Orologio e il quattrocentesco Palazzo Negro.
Una visita, poi, la meritano il principale luogo di culto della città, la Chiesa arcipetrale dei S.S. Felice e Fortunato, con tre navate suddivise da colonne con capitello ionico, ben cinque altari e custode delle opere di Palma il Giovane e Sansovino, e la cinquecentesca Chiesa dell’Assunta, in stile romanico, con una pala del pittore trevigiano Bartolomeo Orioli.
Tutt’intorno, ciò che rimane del perimetro del Castello di Noale, l’area a forma di quadrilatero che, ancora contraddistinta dai fossati medievali, abbraccia il centro storico.
Le tradizioni da non perdere
Lo abbiamo accennato, Noale, tra le mete da non perdere in Veneto, è fortemente legata alle tradizioni, una su tutte quella del Palio, l’appuntamento più atteso in giugno: tre giorni di festa con il corteo di figuranti in costume, la corsa del Palio che si svolgeva all’epoca dei Tempesta, l’accensione della Torre e la cerimonia della “Bala d’Oro” per le diciottenni.
Allo stesso modo, entusiasma la Disfida della Rocca, competizione tra i musici e gli sbandieratori delle varie contrade con una corsa lungo un percorso di un chilometro e seicento metri, il mercato medievale, il corteo storico con giullari e la cena delle contrade.
Ma non è tutto: tra i numerosi eventi organizzati in città spiccano il Festival internazionale Marzo Organistico, Noale in Fiore, e il falò dell’Epifania.