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I presepi viventi più suggestivi da vedere in Italia

Il Natale è anche periodo di presepi e, come da tradizione, in Italia è possibile partecipare persino a quelli viventi, che sono particolarmente emozionanti. Ma quali sono in assoluto i più belli del nostro Paese? Noi abbiamo provato a selezionarne alcuni.

I presepi viventi più belli del Nord Italia

Partiamo da Nord Italia dove la tradizione è meno radicata delle altre zone del Paese ma comunque molto sentita. Da queste parti vi segnaliamo il presepe di San Biagio, in provincia di Mantova, che viene messo in scena nel campo sportivo in uno scenario di silenzio e suggestione. Quest’anno il presepe è visitabile dalle ore 16:00 nei giorni 25, 26 dicembre 2022 e 1, 6, 8 e 15 gennaio 2023.

Voliamo poi nel centro storico di Dogliani, in provincia di Cuneo, che quest’anno la notti del 24 e del 25 dicembre si anima di 350 personaggi che fanno rivivere le tipiche atmosfere del tempo. Da queste parti, infatti, una grande attenzione viene posta nel ricreare gli ambienti, gli arredi, le merci, abiti di quel tempo, l’uso degli attrezzi, le situazioni, i dialoghi e i comportamenti dell’epoca.

Molto interessante anche il presepe vivente di Montefiore Conca, in provincia di Rimini, nove la Natività rivive nell’incredibile scenario della sua rocca edificata dai Malatesta. Da queste parti, insieme alla Madonna, Giuseppe ed il Bambinello vi sono oltre 150 figuranti in costume. Quest’anno andrà in scena il 26 dicembre dalle 17:00 alle 19:00, il 30 dicembre dalle 20.30 alle 22:00 e l’1 gennaio 2023 dalle 17:00 alle 19:00.

I migliori presepi viventi del Centro Italia

I presepi viventi da non perdere in Centro Italia sono quelli di Equi Terme, in provincia di Massa-Carrara, che si distingue per svolgersi tra le vie del borgo tra torce e candele fino ad arrivare all’entrata delle Grotte di Equi, dove è rappresentata la Natività. Nel 2022 va in scena il 23 e 24 dicembre dalle 20.30 alle 23.30 e il 25, 26 dicembre dalle 18:00 alle 21:00.

Molto interessante anche il presepe vivente di Greccio, in provincia di Rieti, dove poter rivivere la nascita del primo presepe della storia realizzato nel Natale del 1223 da San Francesco di Assisi con l’aiuto del Nobile Signore di Greccio Giovanni Velita. Tra luci, musica e tanta suggestione, è possibile parteciparvi il 24, 26 e 28 dicembre 2022 e il 1°, 6, 7 e 8 gennaio 2023.

Voliamo poi nelle Marche, e più precisamente a Genga, in provincia di Ancona, dove generalmente va in scena quello che forse è il presepe vivente più grande d’Italia. Prende vita nell’incanto delle Grotte di Frasassi ma sfortunatamente, a seguito degli eventi naturali che hanno colpito il territorio negli ultimi mesi, l’edizione del 2022 è stata annullata, ma dovete necessariamente tenerla a mente per l’anno prossimo.

I presepi viventi da non perdere nel Sud Italia

Tra i presepi più belli del Sud Italia vi segnaliamo quello di Matera che, come potete immaginare, prende vita in uno degli scenari più incredibili del nostro Paese (e non solo). Tra voci narrate, luci, suoni ed effetti speciali, si viene immersi e trasportati nella magia di quella notte che vide la nascita di Gesù Cristo. Quest’anno, questa unica meraviglia va in scena l’8-9-10-17-18 dicembre 2022 e il 6-7-8 gennaio 2023.

Molto interessante il presepe vivente di Tricase, in provincia di Lecce. Da queste parti un’intera collina, il monte Orco, viene trasformata nella Betlemme di oltre 2000 anni fa. 200 figuranti, 35.000 lampadine che illuminano lo scenario e molto altro ancora vanno n scena il 25, 26, 28 e 30 dicembre 2022 e l’1, 3, 5 e 6 gennaio 2023, dalle ore 17:00 alle ore 20.30.

Infine, vi segnaliamo il presepe vivente di Ispica, in provincia di Ragusa, che è uno dei più visitati della Sicilia. Attori, musicisti e cantanti riportano in vita racconti di fede ambientati in incredibili grotte. Vi si può partecipare il 18, 25 e 26 dicembre e poi l’1-6 e 8 gennaio 2023.

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Natale a Odense, la capitale mondiale delle fiabe

Se c’è un luogo al mondo dove trascorrere il Natale è pura magia questo è Odense. Questa cittadina della Danimarca, patria di Hans Christian Andersen, è un libro di fiabe vivente e ogni angolo che si visita fa rivivere le più belle favole che abbiamo ascoltato da bambini.

In cinquant’anni, lo scrittore danese ha raccontato oltre 150 tra le più belle fiabe che ancora oggi allietano le serate di molti bimbi, dalla “piccola fiammiferaia” alla “regina delle nevi”, dalla “sirenetta” al “soldatino di stagno”, dall’”acciarino magico” alla “principessa sul pisello”, dal “brutto anatroccolo” a “scarpette rosse”.

E ogni angolo di Odense ricorda qualche celebre episodio di questi intramontabili capolavori della narrativa classica e di chi le ha scritte. Ecco perché lo chiamano il “paese delle fiabe”.

Ondese, il paese delle fiabe

Odense si trova sull’isola di Fionia, a un paio d’ore di auto da Copenhagen. Qui, il suo più illustre cittadino viene celebrato tutto l’anno, con eventi e itinerari dedicati, facendo scoprire ai visitatori – bambini, ma non solo – i luoghi dove il più famoso narratore di fiabe al mondo è nato e cresciuto e che hanno ispirato i suoi racconti.

C’è la sua casa natale, la casa-museo, la scuola, il lavatoio dove lavorava sua madre, la scuola che ha frequentato e tanti altri luoghi che lo hanno ispirato.

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Fonte: @VisitOdense

Tra i vicoli di Odense a Natale

La magia del Natale a Odense

Ma è durante le festività natalizie che questa cittadina si veste di pura magia e diventa il luogo più incantato dove bisognerebbe trovarsi.

I vicoli stretti del centro storico della città natale di Andersen sono illuminati come un piccolo presepe. Gli edifici antichi sono decorati con le luminarie tipiche dei Paesi nordici e nella centralissima Flakhaven, davanti al municipio, svetta il grande albero di Natale. E nell’aria, insieme ai canti di Natale, si respira il profumo dei biscotti appena sfornati in vendita sulle bancarelle del mercatino natalizio (che si tiene le prime due settimane di dicembre).

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Fonte: @VisitOdense

Il mercatino di Natale di Odense, la città di Hans Christian Andersen

Sicuramente, per respirare la magica atmosfera del Natale, il consiglio è di passeggiare tra le vie del centro storico, Møntergården, un piccolo museo diffuso che comprende un pugno di case storiche color pastello che si possono anche visitare. Una di queste era la scuola di Hans Christian Andersen.

Una delle strade più pittoresche della cittadina, piena di locali e negozi, è Vintapperstræde. Tra le vie più famose c’è la Hans Jensens Straede, una strada acciottolata affiancata dalle tipiche case storiche.

Da non perdere anche l’ex fabbrica Brandts, che oggi ospita musei, negozi, librerie, gallerie d’arte e cinema, dove trovare ispirazione per i regali di Natale. Se non li trovate qui, provate da Kramboden, un negozio di oggetti tradizionali aperto in un’antica dimora del 1500 che merita anche solo di essere visitato. Tappa imperdibile dove assaggiare una vera birra di Natale danese è da Anerkist, a pochi minuti di strada dal quartiere centrale.

L’evento natalizio più grande a Odense, però, si svolge nello zoo cittadino che, per l’occasione, viene illuminato a festa – quest’anno con orari ridotti per via della crisi energetica – e si anima di bancarelle che vendono manufatti e specialità gastronomiche ed è popolato da piccoli elfi che si aggirano nel parco per intrattenere i visitatori.

I luoghi di Hans Christian Andersen

Ma non è possibile andare a Odense senza visitare i luoghi di Andersen. Ancora più fiabesco in questo periodo dell’anno è il nuovo museo H.C. Andersen Hus ricavato in quella che era la sua casa. Si tratta di un centro culturale con un insolito museo sotterraneo, circondato da un giardino “magico”.

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Fonte: Daniel Jensen @VisitOdense

Il nuoov museo dedicato ad Andersen a Odense

Qui non viene raccontata la storia di Andersen, bensì quella delle sue fiabe. Realizzato dall’archistar giapponese Kengo Kuma, all’interno ospita opere d’arte di 12 artisti locali e internazionali, che hanno creato un’esposizione in cui architettura, arte, design, suoni, luci e immagini fanno conoscere Andersen attraverso le sue opere.

Da non perdere è anche la casa natale di Andersen, un piccolo edificio giallo nel vecchio quartiere di Odense, che permette di ripercorrere la vita e le opere del famoso scrittore. Diventata un museo nel 1908, è uno dei più antichi al mondo a lui dedicati.

In giro per Odense sono diversi gli itinerari sulle tracce di Hans Christian Andersen che si possono percorrere. Basta seguire le statue dei personaggi delle sue fiabe sparse per tutta la città per ripercorrere questo inedito tour (si può scaricare la mappa prima di partire da questo link). Ma c’è anche l’itinerario delle mappe delle sue favole o anche quello delle sue impronte in giro per Odense. Basta seguirle per scoprire in quale favola di Natale ci si ritroverà…

odense scultura Il soldatino di stagno

Fonte: @VisitOdense

La scultura del soldatino di stagno, una delle fiabe di Andersen, a Odense
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Viaggio a Fumone, il borgo ricco di mistero

Oggi vi portiamo alla scoperta di un borgo italiano molto particolare poiché è uno dei più misteriosi in assoluto. Situato nella provincia di Frosinone, Fumone si erge tra i monti Ernici e quelli Lepini, una posizione così particolare che fu di ispirazione a Curzio Malaparte, nella prima metà del Novecento, per la celebre espressione con cui definì questa zone della regione del Centro Italia “l’Olimpo di Ciociaria”.

Ma non è finita qui. Fumone, infatti, è avvolto da tantissimi misteri che sono uno più inspiegabile dell’altro.

I misteri di Fumone

Circondato da colli ameni ed uliveti, Fumone è un borgo dove sembra che il tempo si sia fermato, ma soprattutto dalle origini particolarmente misteriose. Ciò che è certo è che trovandosi in una posizione strategica, a quasi 800 m. s.l.m. e distante pochi chilometri da Roma, fu una vera e propria fortezza imprendibile. Si narra, infatti, che il borgo di stampo medievale faceva parte di un ingegnoso sistema di comunicazioni per avvertire Roma di un imminente pericolo.

In particolare i suoi misteri sono racchiusi nel suo imponente castello, conosciuto anche come Castello Longhi-De Paolis che nel corso del tempo ha rivestito anche il ruolo di prigione: per poco più di 10 mesi del 1295, vi fu imprigionato Papa Celestino V che vi morì dopo una dura prigionia.

La prima cosa che si può ammirare quando si varca la soglia del maniero è il terribile “Pozzo delle Vergini” che si distingue per essere stretto e profondissimo e dove sembra fossero infilzate lame aguzze. Qui venivano torturate le ragazze scoperte non vergini in quanto esisteva il “Diritto di prima notte”, un’arcaica legge secondo cui le donne appena sposate dovevano trascorrere la loro prima notte di nozze nel letto del potente del paese, ma ovviamente vergini pena la morte.

Il castello, tra le altre cose, sfoggia stanze dipinte di un rosso che quasi sembra sangue e, secondo la leggenda, tra le sue mura sono stati sepolti vivi moltissimi nemici del potere locale, compreso l’Antipapa francese Gregorio VIII che si oppose ai Pontefici Pasquale II, Gelasio II e Callisto II.

Poi ancora la Sala dell’Archivio dove è custodita una teca in cui giace il misterioso corpicino di un bambino, il Marchesino Francesco Longhi, morto a soli 5 anni e imbalsamato seguendo un misterioso e oscuro metodo di mummificazione. La cosa più curiosa è che ancora oggi non chiaro come sia avvenuto questo particolare processo, in quanto anche il medico che lo fece morì in circostanze misteriose pochi giorni dopo averlo imbalsamato.

La madre, presa da delirio e disperazione, decise di vestire a lutto per sempre le mura del castello: fece ridipingere tutti i quadri appesi che ritraevano immagini liete o raffiguranti momenti di gioia e allegria. Da allora, sembra che il fantasma della donna si aggiri inconsolabile tra le mura del castello.

Stando ai racconti del locali, infatti, ancora oggi il suo spirito di dirige verso la camera dove è custodito il corpo del figlioletto per coccolarlo, tanto che si sentirebbero lamenti e pianti singhiozzanti. Allo stesso tempo, l’anima del bimbo pare spostare e nascondere oggetti con i quali era solito giocare e che sono ancora conservati dentro la teca in cui sembra dormire.

Cosa vedere a Fumone

Fumone vanta un fascino sicuramente misterioso, ma oltre a questo ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori. Al paese si accede attraverso due ingressi: Porta Romana e Porta Napoletana.

Annessi al castello ci sono il suggestivo Giardino Pensile, da cui si gode di una splendida vista, e Casa – Museo Ada e Giuseppe Marchetti Longhi, dove sono conservate collezioni di interesse storico e antropologico.

Tra le sue vie del centro storico , invece, è possibile ammirare case, mura, torri, bifore e molto altro ancora. Tra gli edifici da non perdere vi segnaliamo la Chiesa della SS. Maria Annunziata che risale al XII secolo. Quello che possiamo scoprire oggi è  una facciata definita da due paraste e un poderoso campanile. Al suoi interno, invece, degna di nota è la tela del Buttaragi che rappresentante l’Annunciazione; la cappella del SS. Sacramento dove è alloggiata l’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso; l’affresco raffigurante la morte di papa Celestino V; l’organo a canne; il fonte battesimale in pietra locale; la statua lignea cinquecentesca del santo protettore S. Sebastiano.

Chiesa della SS. Maria Annunziata fumone

Fonte: iStock

La bella Chiesa della SS. Maria Annunziata

Un altro edificio degno di nota è la Chiesa di S. Gaugerico che fu eretta nella prima metà del XIV secolo. La facciata ha un portale gotico ad arco a sesto acuto con varie modanature. Al suo interno, invece, si possono ammirare la pala dell’altare maggiore raffigurante il santo; il quadro della Madonna del Rosario di Vincenzo Cerica; il quadro di S. Michele Arcangelo; il leggio e una croce astile in legno del maestro locale Paolino Cialone.

Cosa vedere nei dintorni di Fumone

Visitare Fumone è l’occasione perfetta per fare un salto presso la Riserva Naturale Lago di Canterno, uno dei bacini carsici più estesi di tutta la regione. Questa si distingue per essere un’area paesaggisticamente rilevante, ricca di flora e fauna.

Certamente imperdibile è Fiuggi, sempre nella provincia di Frosinone, che è una delle principali stazioni termali del Lazio e che vanta anche un centro storico ben conservato e dal fascino medievale.

Poi ancora Anagni, una città in cui vissero 4 papi tra cui Bonifacio VIII. I maggiori luoghi di interesse sono collocati nel suo centro storico che è un vero e proprio intrico di viuzze e piazze. Passeggiarvi vuol dire scovare angoli e scorci suggestivi, piccoli spazi di cui è impossibile non innamorarsi,

Visitando Fumone vale la pena fare un salto anche a Ferentino, una località ricca di testimonianze storiche, culturali e archeologiche. Vi basti pensare che la sua Acropoli rimane ancora oggi un capolavoro di ingegneria civile e un’opera d’arte di potente bellezza.

E poi Frosinone, il cui centro storico è collocato sulla sommità di una collina. Molto particolare la sua cattedrale, la più importante del capoluogo. Ai piedi della città vecchia, invece, molto interessanti sono i resti dell’anfiteatro romano, delle terme e delle abitazioni.

Infine Roma, la nostra eterna e meravigliosa Capitale che per la sua storia e la sua bellezza il mondo intero ci invidia.

anagni cosa vedere

Fonte: iStock

Panorama di Anagni
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Viaggio magico nelle città dei film di Natale

È iniziato ufficialmente il countdown, quello che ci separa dalla notte più incantata dell’anno. E mentre contiamo i giorni che mancano a Natale, la magia è già stata accesa trasformando le strade, le piazze e i quartieri delle città di tutto il mondo in cartoline di immensa bellezza.

Le cose da fare e da vedere in questo periodo sono tantissime, a partire dagli iconici mercatini di Natale, passando per gli alberi sfavillanti e le decorazioni scintillanti che ci ricordano che il miracolo di Natale è già iniziato e ha avvolto con la sua bellezza le destinazioni di tutto il mondo.

E se non volete limitarvi solo a osservare i paesaggi incantati, ma volete diventare i protagonisti di un magico racconto di Natale, allora questi sono i luoghi da raggiungere, perché è proprio in queste città che sono stati girati i film di Natale più belli e celebri di sempre.

Un viaggio intorno al mondo a Natale

È un viaggio bellissimo, magico e straordinario quello che facciamo insieme a voi oggi, e che ci conduce proprio lì, in tutte quelle città che sono state scelte per diventare il set cinematografico dei più grandi classici di Natale. Alcune di queste destinazioni sono iconiche, e non hanno bisogno di presentazioni, perché così grande è la loro fama che sono da sempre considerate dei veri e proprio regni natalizi. Ce ne sono altre, invece, che sono inedite e inaspettate, ma non per questo meno incantate e, vi anticipiamo, si trovano anche in Italia. Preparate le valigie perché il viaggio più magico di sempre sta per iniziare.

Le città dei film di Natale

Il nostro viaggio ci conduce a Philadelphia, nella città che ha fatto da sfondo a uno dei film più celebri e iconici del Natale. La città più grande della Pennsylvania, infatti, è stata il set cinematografico di Una poltrona per due, un grande classico natalizio. La casa di Louis, uno dei protagonisti, si trova proprio nel centro storico cittadino, a Delancey Place.

Restiamo negli States, per raggiungere una delle città più incantate durante il periodo dell’Avvento, nonché la protagonista assoluta di tantissime pellicole. Stiamo parlando della magica New York, proprio lei che ha fatto da sfondo alle avventure dei protagonisti di Miracolo nella 34ª strada.

A Chicago, invece, è possibile rivivere tutte le disavventure natalizie del piccolo Kevin. La città più grande dell’Illinois, infatti, è stata il set cinematografico di Mamma ho perso l’areo, uno dei cult natalizi più amati di sempre, da grandi e bambini.

Ci spostiamo in Europa, invece, per passeggiare tra le strade abbigliate a festa che hanno fatto da scenografia alla pellicola più romantica di sempre: Il diario di Bridget Jones. Se volete indossare i panni della protagonista, allora, non vi resta che raggiungere Londra, e più nello specifico Bedale Street, nel quartiere di Borough Market dove Bridget Jones viveva nel suo appartamento.

Anche l’Italia, però, ha visto alcune delle sue città trasformarsi nelle ambientazioni perfette per i cult di Natale. Milano, bellissima come non mai durante il mese di dicembre, ha fatto da cornice alle avventure di Aldo, Giovanni e Giacomo ne La banda dei Babbi Natale. Mentre Sulmona ha ospitato i Parenti Serpenti del classico di Natale di Mario Monicelli.

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Prima era una chiesa, ora è un hotel: succede ad Amsterdam

Le esperienze di viaggio, quelle belle, emozionali e indimenticabili, passano anche per gli alloggi. Negli ultimi anni, infatti, sempre più strutture ricettive hanno ampliato la loro offerta per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori che si mettono in cammino per il mondo con un solo obiettivo: vivere avventure straordinarie.

Case sugli alberi, baite immerse nel bosco, glamping e capsule, e poi, ancora, alloggi bizzarri e straordinari: queste sono solo alcune delle proposte più amate dei viaggiatori, le stesse che permettono di caratterizzare in maniera univoca l’esperienza di viaggio.

Ma se volete vivere un’avventura davvero al di fuori dell’ordinario, allora, dovete organizzare un viaggio ad Amsterdam al più presto. Proprio in uno dei quartieri più vivaci della città, infatti, una chiesa è stata trasformata in un hotel, ed è bellissimo.

Viaggio ad Amsterdam, per scoprire un alloggio straordinario

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio ad Amsterdam. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è conosciuta in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio artistico, ma anche per tutti quei canali sui quali le case strette e caratteristiche si affacciano. La città ospita poi tutta una serie di musei, come quelli di Van Gogh e il Rijksmuseum che conservano ed espongono alcune delle opere d’arte più celebri del mondo.

Una città d’arte, di cultura, ma anche di divertimento e di immensa bellezza che offre tutta una serie di proposte in grado di sorprendere viaggiatori di ogni età. Insomma, ad Amsterdam non ci annoia mai.

Ma se volete vivere un’esperienza davvero insolita nella capitale dei Paesi Bassi, allora, è necessario scegliere anche la sistemazione giusta, un alloggio in grado di rendere l’avventura di viaggio ancora più indimenticabile. Ed è proprio questo l’obiettivo del BUNK, un hotel incredibile nato all’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, nel cuore del meraviglioso quartiere Noord della città.

Dormire in una chiesa ad Amsterdam Noord

La nostra esperienza di viaggio comincia ad Amsterdam Noord, un quartiere autonomo della città olandese, e separato dal centro cittadino da un corso d’acqua, che con gli anni si è trasformato in hub culturale, diventando così il punto di riferimento di artisti e creativi che passano in città.

Sempre qui, infatti, è stato istituito il Nxt Museum, il primo museo dei Paesi Bassi dedicato alla new media art. Le mostre ospitate all’interno dell’edificio celebrano l’arte e la tecnologia, con tutta una serie di esperienze immersive e sensoriali che permettono alle persone non solo di osservare le esposizioni, ma di entrarci dentro. E così fa anche il Wondr, un vero e proprio gigantesco laboratorio composto da stanze surreali create appositamente da diversi artisti, all’interno del quale persone di ogni età possono perdersi e immergersi.

Ed è proprio qui, sempre ad Amsterdam Noord, che è possibile trovare ristoro dopo giornate trascorse all’insegna della bellezza e della tecnologia in maniera assolutamente inedita e sorprendente. Nel quartiere, infatti, è nato un hotel che si è subito trasformato come il punto d’incontro della comunità di artisti, designer e startupper. Non una struttura ricettiva qualunque, intendiamoci, ma un hotel nato all’interno di una ex chiesa costruita nel 1921 e oggi riconvertita.

Antico, monumentale, suggestivo e anche economico, l’hotel BUNK ospita 106 camere e 50 cuccette private per un totale di 296 alloggi, da condividere con gli altri viaggiatori o da sfruttare in solitudine. Non mancano, ovviamente, anche degli spazi comuni all’interno dei quali è possibile incontrare tutti gli artisti e i creativi che qui si riuniscono. All’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, inoltre, ogni mese vengono organizzati eventi musicali, artistici e culturali per gli ospiti e per la comunità locale.

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Viaggi da fare nel 2023: le migliori mete secondo SiViaggia

L’arrivo del nuovo anno porta sempre con sé tantissime novità e anche diversi obiettivi e desideri da realizzare. Tra questi ci sono anche i viaggi e per questo motivo abbiamo selezionato quali sono da fare nel 2023.

I viaggi da fare all’estero nel 2023

Partiamo con l’estero, anche perché dopo un paio d’anni in cui viaggiare è stato un problema a causa delle restrizioni dovute al Covid, è finalmente il momento di pensare in grande. Una delle destinazioni che dovreste raggiungere l’anno prossimo è Socotra, un’isola che dista 350 chilometri dalle coste delle Yemen e che è un vero e proprio paradiso terrestre, forse l’ultimo rimasto veramente intatto sul nostro pianeta .

Qui non ci sono resort e i servizi sono spartani, in compenso c’è un popolo meraviglioso e che ti accoglie a braccia aperte, oltre a una natura che offre uno spettacolo che non ha eguali. Vi basti pensare che a oggi ci sono 825 specie di piante, di cui il 37% si trova solamente qui. La più scenografica, senza ombra di dubbio, è la Dracaena Cinnabar con la sua resina rossa conosciuta come “sangue di drago”.

Un altro viaggio che noi di SiViaggia vi consigliamo di fare nel 2023 è nel Bhutan, conosciuto anche come il “Paese della felicità”. Qui avrete modo di scoprire monasteri nascosti nelle falesie, templi sperduti, vette spaventose e tantissimi paesaggi incontaminati che lasciano davvero senza fiato.

Bhutan 2023

Fonte: iStock

Un angolo del Bhutan

Poi voliamo in America dove, secondo noi, la meta da raggiungere l’anno prossimo è il Belize, il Paese perfetto per fare un viaggio che coniuga avventura e cultura. Tra le altre cose, qui esiste la seconda barriera corallina più grande al mondo, con cento tipi di coralli, 500 specie di pesci tropicali e altre meraviglie. Un piccolo paradiso terrestre in cui fare una vera e propria vacanza tropicale.

E poi ci spostiamo in Oceania, nella Papua Nuova Guinea, un Paese così lontano da essere quasi sperduto. Le sue coste sono meravigliose e incontaminate e, alle spiagge cristalline, si alternano golfi, isolette e zone paludose. Straordinaria è la sua foresta pluviale, ma anche il suo immenso patrimonio di tradizioni e culture.

Viaggi da fare nel 2023: gli eventi imperdibili in Europa

L’anno prossimo potrebbe essere quello perfetto per partecipare a tanti meravigliosi eventi che prenderanno vita nel nostro continente e approfittare per visitare i luoghi in cui avvengono. Per esempio, potreste partecipare all’Up Helly Aa, il festival vichingo che si tiene ogni anno a Lerwick, capoluogo delle isole Shetland a Nord della Scozia.

Nel 2023 cadrà il 31 gennaio e in quella giornata potrete assistere a una rievocazione folkloristica che rende omaggio alle antiche radici vichinghe di questi luoghi.

Dall’1 al 9 settembre, invece, potrete partecipare al più grande raduno annuale di mongolfiere d’Europa: la Warsteiner Internationale Montgolfiade. Warsteiner è una pittoresca cittadina della Renania settentrionale e in quei giorni regalerà uno spettacolo davvero unico: il decollo di oltre cento mongolfiere dai mille colori, dalle forme più curiose e dalle dimensioni più varie provenienti da tutto il mondo. E poi sfide su sfide e molto altro ancora.

Warsteiner 2023

Fonte: IPA

Mongolfiere a Warsteiner

E poi il Festival della Loira a Orléans, in Francia, che ha una cadenza biennale. Dal 20 al 24 settembre potrete vivere la grande epopea della navigazione sulle acque della Loira: 600 marinai provenienti da tutta Europa vi porteranno alla scoperta della storia della Loira e dei trasporti fluviali, delle sue tipiche imbarcazioni a fondo piatto, ma anche della sua cultura e delle sue tradizioni culinarie.

In Italia nel 2023, gli appuntamenti da non perdere

Il 2023 è l’anno perfetto per organizzare un viaggio a Brescia e Bergamo. Queste due meravigliose città, infatti, diventeranno una sola perché saranno la Capitale Italiana della Cultura 2023.

Attualmente sono previsti cento grandi progetti e 500 iniziative che abbracciano cultura, welfare, innovazione, sostenibilità e turismo. Dalle mostre ai concerti, dalle grandi inaugurazioni di palazzi e luoghi riqualificati alla festa delle luci e nei centri storici. Insomma ci attende un calendario fittissimo di appuntamenti.

Brescia 2023

Fonte: iStock

Panorama di Brescia
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Bagni di Pisa, tra le acque termali all’ombra della Torre

Quella che nel Settecento era la residenza del Granduca di Toscana, oggi è uno dei luoghi più incantevoli di questa meravigliosa Regione, dove poter trascorrere una vacanza all’insegna del relax, lontano dai grossi circuiti del turismo di massa.

La storica residenza di San Giuliano Terme (PI), che ospita i Bagni di Pisa, è una vera e propria residenza termale dove hanno soggiornato (e ancora oggi vengono in vacanza) principi, re e personaggi del jet set internazionale.

Un’antica località termale

Fin dai tempi più antichi, l’acqua termale che sgorga dalle profondità di San Giuliano Terme è stata sfruttata per le sue proprietà curative. Prima gli Etruschi, poi i Romani (che inventarono il concetto di “salus per aquam”, quello che oggi chiamiamo Spa), sono state frequentate per secoli, divenendo rinomate sotto i Medici, quando, nel 1743, il Granduca di Toscana, Francesco Stefano di Lorena, decise di farne la propria residenza termale estiva.

Da sempre, grazie alle sue fonti termali interne, una delle poche che esistono in Italia, questo luogo a pochi chilometri da Pisa è dunque il buen retiro prediletto di chi è in cerca di un momento di benessere dove staccare la spina, respirando il glorioso passato che trasuda dalle sue pareti. Sembra di fare un salto indietro nel tempo.

Una dimora ricca di storia

L’edificio ha mantenuto lo stile d’antan che ancora oggi fa sognare. Affreschi originali decorano camere e spazi comuni, velluti e tessuti preziosi decorano gli ambienti, legni intagliati e scalinate di ferro battuto impreziosiscono gli interni. Giardini d’inverno invogliano, oggi come una volta, ad accomodarsi su una comoda poltroncina a leggere un buon libro. C’è persino un belvedere in cima al colle che dà le spalle ai Bagni di Pisa, raggiungibile con una piacevole passeggiata, dove oggi è stata ricavata la Kaffehaus, da dove godere del paesaggio a ridosso del Monte Pisano.

Ma soprattutto ci sono le piscine di acqua termale interne – e la sua famosa grotta – che sono una vera calamita per gli ospiti che vengono qui proprio per loro. Così come accadeva con le sirene che incantavano i marinari nell’Odissea narrata da Omero, è impossibile resistervi.

Le terme dei Bagni di Pisa

Le acque termali naturali dei Bagni di Pisa sgorgano in superficie alla temperatura di 37°C e sono indicate per qualunque tipo di infiammazione, pertanto sono adatte a tutti. Essendo convenzionata con il Sistema sanitario nazionale, nella struttura vengono effettuati anche trattamenti terapeutici per il recupero muscolare attraverso la balneoterapia, i fanghi e l’idromassaggio, per l’apparato cardiovascolare e anche per quello respiratorio.

I Bagni di Levante

Le piscine termali sono aperte a tutti e non soltanto agli ospiti dell’hotel a cinque stelle, ci si può regalare in qualunque momento dell’anno una giornata indimenticabile immersi tra le calde acque dei Bagni di Pisa. Scenografica da morire è la piscina dei Bagni di Levante, con i suoi archi, il colonnato classico e il velario trasparente per contemplare il cielo. Oltre a rilassarsi e a rigenerarsi con le due jacuzzi interne, in questa piscina si può praticare il percorso Bioaquam, incredibilmente benefico. In quest’area si trovano anche il Bagno Mercurio, le cui acque hanno un’alta concentrazione salina, che regala la sensazione di fluttuare in assenza di gravità, e il Bagno di Minerva, una vasca di acqua dolce a 35°C con idromassaggi.

I Bagni di Ponente

Nei Bagni di Ponente, invece, si fondono le culture termali dell’Oriente con quelle dell’Occidente. Qui, infatti, al potere benefico dell’acqua termale naturale vengono associati trattamenti orientali per un relax completo del corpo e della mente. C’è ovviamente anche una piscina termale esterna, aperta anche d’inverno, che si trova sulla terrazza dei Bagni di Ponente. Superato il momento di freddo quando si esce dall’edificio, ci si immerge subito nella vasca calda e ci si abbandona al tepore e al potere rigenerante di queste antichissime acque.

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Fonte: @Bagni di Pisa

La piscina dei Bagni di Ponente

La Grotta dei Granduchi

Scavata direttamente nel cuore della roccia già ai tempi dei Granduchi di Toscana è, infine, la grotta dei Bagni di Pisa. Si tratta di una piccola cavità naturale dove una vasca, scolpita nella roccia, si riempie dell’acqua della fonte termale che scende da una piccola cascata e che crea vapore naturale. La grotta può ospitare al massimo quattro persone, pertanto deve essere prenotata.

Si tratta di fatto di un bagno di vapore termale che fa benissimo: è in grado di regolare la pressione arteriosa e che aiuta a eliminare le tossine, a ridurre le infiammazioni, a rilassare i muscoli e a liberare naturalmente le vie respiratorie.

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Fonte: @Bagni di Pisa

La grotta dei Granduchi di Toscana

Soggiornare ai Bagni di Pisa

Al Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa si può andare anche in giornata, ed è decisamente consigliato se vi trovate a trascorrere un weekend da queste parti perché, oltre a visitare Pisa e le sue bellezze architettoniche, a fare escursioni sui Monti Pisani e scoprire alcune chicche del territorio – prima fra tutte la Certosa di Calci (che vi raccontiamo qui) – è una delle tappe imperdibili.

Meglio ancora se si ha la possibilità di soggiornare un fine settimana facendosi coccolare, magari quando fuori fa freddo. I Bagni di Pisa, però, offrono anche programmi speciali che durano fino a una settimana e che comprendono trattamenti, bagni nelle piscine termali e un regime alimentare personalizzato e molto istruttivo: basti pensare che la nutrizionista siede a tavola con l’ospite.

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Vacanze natura Viaggi

La casa sull’albero immersa nella neve è un sogno

Vivere esperienze straordinarie in grado di emozionare e incantare: è questo che andiamo cercando ogni volta che ci mettiamo in viaggio, indipendentemente dalle distanze e dai luoghi raggiunti.

E poche cose, lo sappiamo, sanno emozionare e incantare come fa Madre natura, proprio lei che con i suoi spettacoli è destinata a incantare lo sguardo e a riscaldare il cuore. Sempre lei che ci permette di ammirare scenari mozzafiato e di ritrovare noi stessi, rigenerando i senti e ricaricando le energie.

E se è un’esperienza così che volete vivere, all’insegna della grande bellezza che appartiene al nostro pianeta, allora abbiamo un posto per voi. Si tratta di una casa sull’albero immersa nelle neve che è un sogno a occhi aperti.

Glamping in inverno: dormire in mezzo alla natura

C’è qualcosa di magico che succede intorno a noi quando l’inverno arriva, quando la neve, candida e soffice, scende sulle cime delle montagne, tingendo tutto di bianco e trasformando i paesaggi che conosciamo in scenari incantati.

È questo il momento perfetto per riscoprire i nuovi show che la natura ha in serbo per noi, per immergerci in questi e per rallentare, per fuggire dal caos e dal disordine dei giorni. E se è un’esperienza così che volete vivere, allora, c’è solo un posto da raggiungere. Uno di quei luoghi che, proprio durante l’inverno, si trasformano in cartoline di immensa bellezza.

Il nostro viaggio di oggi ci porta al cospetto delle maestose e suggestive Dolomiti, proprio lì dove la natura è assoluta protagonista, sempre lì dove è possibile perdersi e immergersi in un paesaggio mozzafiato che invita a ritrovare se stessi e a connettersi con la natura circostante.

Le cose da fare e da vedere, ovviamente, sono tantissime. Del resto, da anni, le Dolomiti sono meta prediletta degli amanti della natura e degli appassionati degli sport invernali. Sempre qui, poi, è possibile vivere una delle esperienze di viaggio più belle di una vita intera, come quella di un glamping invernale immerso totalmente in uno dei paesaggi più belli d’Italia, sempre lì dove c’è una casa sull’albero nella neve, che è un sogno a occhi aperti.

La casa sull’albero circondata da neve

Nella magica e suggestiva cornice montuosa delle Dolomiti, esiste un glamping che permette di vivere un’esperienza unica, un’avventura al di fuori dall’ordinario all’insegna del lusso, quello di poter dormire nella natura innevata, proprio sopra un albero.

Il suo nome è Camping Caravan Park Sexten e si trova a Sesto, Bolzano. Si tratta di un piccolo paradiso situato proprio in un territorio naturalistico di immensa bellezza.

Il glamping ospita tutta una serie di strutture davvero straordinarie: le case sugli alberi. Strutture completamente immerse nella natura incontaminata delle Dolomiti, dove non esiste traffico né inquinamento luminoso, all’interno delle quali è possibile vivere un’esperienza rigenerante unica al mondo, quella di ristabilire un contatto primordiale con la natura autentica e selvaggia.

Di giorno, il glamping, è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta di tutti i tesori naturalistici dell’area circostante. Di notte, invece, quando il sole lascia spazio al crepuscolo, un cielo stellato di immensa bellezza illumina i rifugi dei viaggiatori, ed è allora che comincia la magia.

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La vera storia della misteriosa casa di Winchester, in California

Per chi ama i misteri e la stravaganza potrebbe essere uno di quei viaggi da organizzare subito e un luogo in cui recarsi almeno una volta nella vita, assaporandone ogni minima sfaccettatura e lasciandosi conquistare dalla sua storia a dir poco suggestiva. Dopo tutto la Winchester Mystery House racchiude in sé tutte queste caratteristiche e le esprime al loro massimo in ogni singola parte e dettagli, in un mix di elementi di sicuro effetto.

Un’attrazione eccezionale, unica nel suo genere e una delle costruzioni più bizzarre e allo stesso tempo longeve della Silicon Valley, la parte meridionale della San Francisco Bay Area, in California. Ma di cosa si tratta esattamente? Non di una semplice casa ovviamente, ma di una villa vittoriana costruita tra il 1884 e il 1922, commissionata e ideata da Sarah Winchester, ricca ereditiera dell’omonima famiglia americana. Un edificio che, complessivamente, costò circa 5,5 milioni di dollari. Una spesa enorme, esagerata, sia in termini economici che di energie, ma voluta fortemente e a ogni costo da Sarah, poiché legata a una maledizione.

La storia della villa

Si racconta, infatti, che la giovane ereditiera si fosse fatta convincere da un medium che gli spiriti uccisi dalle armi prodotte dalla famiglia Winchester avessero maledetto la famiglia e tutti i suoi membri e che solo la costruzione di una dimora fedele alle loro indicazioni date durante le sedute spiritiche li avrebbe salvati dall’essere perseguitati per tutta la vita, di generazione in generazione.

Una funesta prospettiva che portò Sarah Winchester a prendere alla lettera le parole riferitele dal medium, progettando una casa a dir poco originale, bizzarra, carica di elementi stravaganti e fedele alla volontà degli spiriti.

Oltre a essere una villa avvolta nel mistero e carica di fascino proprio per la dinamica che portò alla sua realizzazione, la Winchester Mystery House è anche un concentrato di creatività. Un mix di elementi che, spesso, possono sembrare senza senso ma che, nel loro complesso, vanno a formare un’abitazione assolutamente unica, dal carattere eccezionale e ricca di bellezze da scoprire.

I dettagli del mistero

Come per esempio la presenza di porte che si aprono contro pareti chiuse, o la scala che finisce direttamente sul soffitto, senza portare da nessuna parte. Ma anche la presenza di ben 52 lucernari, 40 camere da letto e 47 camini, ben sei cucine, tre ascensori e due piani seminterrati. Oltre all’enorme quantità di bagni, se ne contano 13, ma con una sola doccia per l’intera e maestosa abitazione.

Un insieme unico e un’architettura assolutamente da non perdere e che è possibile visitare grazie a dei tour guidati, per comprendere meglio la villa anche grazie alla possibilità di visionare i progetti redatti dell’ereditiera, in tutto il loro fascino e infinite contraddizioni. Insomma, la Winchester Mystery House è davvero la meta perfetta per unire la voglia di mistero e di stravaganza alla possibilità di viaggiare verso uno dei luoghi più caratteristici d’America. Un’occasione per scoprirne le infinte bellezze e anche i lati meno conosciuti di questo luogo famoso nel mondo, ma che vi sapranno conquistare in ogni loro singolo dettaglio, visibile e non.

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Borghi Notizie Viaggi

Il borgo italiano che sembra una cartolina di Natale

Sono tanti i motivi che ci spingono a viaggiare intorno al globo, ogni giorno e in tutti i momenti dell’anno. Lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre natura, per scoprire i monumenti e le attrazioni che si sono trasformate nel simbolo di città e Paesi interi, ma anche per toccare con mano culture e tradizioni lontanissime dalle nostre.

Nel periodo dell’Avvento però, quello più magico e suggestivo dell’anno, il viaggio si trasforma in una vera e propria esperienza sensoriale ed emozionale, che ci permette di toccare con mano tutte quelle atmosfere straordinarie che cambiano completamente le città e i luoghi che conosciamo, trasformandoli in cartoline di immensa meraviglia.

E se è una visione magica e incantata, che cercate in questo dicembre, c’è solo un luogo da raggiungere. Uno splendido e pittoresco borgo italiano, immerso nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, che durante il periodo dell’avvento si trasforma in una cartolina di Natale.

Benvenuti a Pacentro

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Abruzzo, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, al cospetto di un piccolo e delizioso borgo riconosciuto come tra i più belli d’Italia. Ci troviamo a Pacentro, un comune italiano di appena 1000 abitanti situato in provincia dell’Aquila, dove tutto sa di poesia.

Questo borgo, arroccato su una collina ai piedi del Monte Morrone, è lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, e forse è proprio questo che lo rende così straordinario.

Pacentro è un borgo montano all’interno del quale vivono e sopravvivono le testimonianze di un passato medievale che è raccontato dal castello, dai torrioni e da tutti quegli edifici che si affacciano sulle strade acciottolate che si inerpicano verso il cuore del paese.

Una passeggiata qui, tra viuzze, scale, archi e portici, si trasforma in un’esperienza incredibile che catapulta tutti i viaggiatori dentro un’atmosfera sospesa e magica, dove il tempo sembra essersi fermato.

Organizzare un viaggio a Pacentro può davvero sorprendere, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Ma c’è qualcosa di magico che succede in questo borgo quando le temperature si abbassano e la neve candida e avvolgente arriva ad abbracciare edifici e strade. Perché proprio quando questo accade, a dicembre, Pacentro si trasforma in una cartolina di Natale, ed è magica.

Dentro una cartolina di Natale

Se avete in mente di organizzare un viaggio in Abruzzo, questo dicembre, non potete non fermarvi nel meraviglioso borgo di Pacentro che, proprio in questo periodo, si trasforma in un paese delle meraviglie. Quando le temperature raggiungono lo zero, e la neve inizia a imbiancare le strade e i tetti degli edifici, il borgo si trasforma in una cartolina natalizia da vivere e da esplorare.

Ma non è tutto perché proprio in occasione del periodo dell’Avvento il borgo prende vita, trasformandosi in un magico racconto di Natale in cui tutti possono diventare protagonisti.

Le strade del borgo di Pacentro, infatti, ospitano un suggestivo mercatino di Natale caratterizzato da oltre 50 casette di legno che espongono e vendono prodotti artigianali e locali e prelibatezze locali. Non manca, ovviamente, la casa di Babbo Natale dove grandi e bambini potranno incontrare Santa Claus e consegnare a lui, personalmente, le proprie letterine.