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Le compagnie aeree più sicure per il 2023

Il binomio viaggi e sicurezza ha contraddistinto gli anni che ci siamo lasciati alle spalle e apre anche quello nuovo, con la classifica delle compagnie aree più sicure del 2023. A stilarla è, come sempre, AirlineRatings, che ha monitorato 385 vettori – inclusi alcune low cost – mettendo in risalto quelli considerati all’avanguardia anche in termini di innovazione.

Qantas è la compagnia aerea più sicura del 2023

La Top Twenty Safest Airlines 2023 vede al primo posto per il nuovo anno l’australiana Qantas. Secondo il sito di riferimento mondiale per la valutazione della sicurezza e dei prodotti dei vettori, nel corso dei suoi 100 anni di storia operativa, la terza compagnia aerea più antica del mondo, dopo KLM e Avianca, si è contraddistinta per un incredibile record di primati nelle operazioni e nella sicurezza, ed è ora considerata la più qualificata del settore. Non è la prima volta che Qantas vince: il vettore centenario ha conquistato, infatti, la prima posizione anche dal 2014 al 2017, vincendo ancora per tre anni di fila, nel 2019, 2020 e 2021.

Air New Zealand, dove anche i passeggeri  in Economy avranno i letti, l’anno scorso aveva conquistato la prima posizione nella classifica, mentre quest’anno deve ‘accontentarsi’ di un meritato secondo posto. Conquista la medaglia di bronzo Etihad Airways, degli Emirati Arabi Uniti con sede ad Abu Dhabi. A seguire, nelle prime dieci posizioni, troviamo Qatar Airways, Singapore Airlines, Tap Air Portugal, Emirates, Alaska Airlines, EVA Air. Il rapporto annuale di AirlineRatings include anche le 20 compagnie aeree low-cost più sicure, con i vettori elencati in ordine alfabetico. Tra questi troviamo anche easyJet, Ryanair, Vueling e Wizz Air.

Sicurezza e innovazione

La classifica è stata stilata prendendo in considerazione diversi fattori, come gli incidenti nell’arco di 5 anni, quelli gravi su due anni, gli audit governativi e delle principali associazioni, l’età della flotta, le relazioni degli esperti sulla formazione dei piloti nonché i protocolli Covid.

Stando a quanto sottolinea Geoffrey Thomas, caporedattore di AirlineRatings, “tutti i vettori hanno incidenti ogni giorno e molti sono problemi di fabbricazione relativi all’aeromobile o al motore. È il mondo in cui l’equipaggio gestisce questi problemi che fa la differenza fra una buona compagnia aerea e una non sicura”. Le prime 20 compagnie aeree considerate  più sicure 2023 sono risultate essere quelle sempre all’avanguardia nell’innovazione della sicurezza, nell’eccellenza operativa e nel lancio di nuovi velivoli, come l’Airbus A350  e il Boeing 787.

Sebbene siano stati anni difficili per il settore dei viaggi, con il crollo massiccio dei voli causato dalla pandemia, le principali compagnie aeree hanno continuato a investire risorse nell’addestramento dei piloti e negli aerei, con un impegno giudicato di gran lunga superiore alla norma.

La classifica delle 20 compagnie aeree più sicure del 2023

  1. Qantas
  2. Air New Zealand
  3. Etihad Airways
  4. Qatar Airways
  5. Singapore Airlines
  6. TAP Air Portugal
  7. Emirates
  8. Alaska Airlines
  9. EVA Air
  10. Virgin Australia/Atlantic
  11. Cathay Pacific Airways
  12. Hawaiian Airlines
  13. SAS
  14. United Airlines
  15. Lufthansa/Swiss Group
  16. Finnair
  17. British Airways
  18. KLM
  19. American Airlines
  20. Delta Air Lines

Le 20 low cost più sicure del 2023 (in ordine alfabetico)

  • Air Arabia
  • AirAsia Group
  • Allegiant
  • Air Baltic
  • easyjet
  • FlyDubai
  • Frontier
  • Indigo
  • Jetstar Group
  • Jetblue
  • Ryanair
  • Scoot
  • Southwest
  • Spicejet
  • Spirit
  • Vueling
  • Vietjet
  • Volaris
  • Westjet
  • Wizz Air
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Tra i paesaggi innevati sul treno più romantico d’Italia

Per il percorso che effettua e i paesaggi che attraversa, dicono sia il treno più romantico che esista in Italia. Un viaggio, quello a bordo della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, da fare in ogni stagione, ma che d’inverno diventa davvero magico.

Attraversa paesaggi innevati, solitari e silenziosi, tra boschi di piani carichi di neve fresca, borghi che sembrano usciti da un libro di fiabe e cittadine tutte da scoprire.

A bordo del treno più romantico

La Vigezzina-Centovalli è una ferrovia a scartamento ridotto. Il percorso di questo particolare treno si snoda tra la Val Vigezzo conosciuta come la Valle dei Pittori, per la storica presenza di paesaggisti e ritrattisti, e le Centovalli, per concludersi nel Canton Ticino.

Attraversa un territorio di un’assoluta bellezza e di un altissimo valore ambientale e paesaggistico. Fare questo viaggio con il proprio o la propria partner è incredibilmente romantico. E, fino alla fine di febbraio, sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli si viaggia in due pagando un solo biglietto. E proprio nell’anno del suo centenario. Infatti, da cent’anni, questa ferrovia alpina collega ogni giorno l’Italia con la Svizzera. Un viaggio iniziato il 23 novembre del 1923.

La Vigezzina-Centovalli offre una promozione inedita e particolarmente vantaggiosa per tutti coloro che acquistano due biglietti per la tratta Domodossola-Locarno o Locarno-Domodossola, validi uno o due giorni, con la possibilità di effettuare una sosta intermedia.

La storia della Ferrovia Vigezzina-Centovalli

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli nacque dall’esigenza delle popolazioni locali di avere un proprio sistema di collegamento che servisse le valli alpine nel modo migliore possibile e che si inerpicasse facilmente lungo i pendii montani.

La costruzione di questa linea, complementare a quella del Sempione, è stata il simbolo del progresso portato dal nuovo secolo. La Vigezzina (così è conosciuta la parte italiana della Centovalli) parte da Domodossola e si snoda attraverso paesaggi suggestivi dominati da fitti boschi, montagne che si alternano a verdi vallate, profonde forre scavate dai torrenti, corsi d’acqua e cascate di rara bellezza. Tutto ciò viene visionato dal viaggiatore che resta letteralmente a bocca aperta e incantato dal susseguirsi di scenari incantevoli.

Il percorso è lungo poco più di 50 chilometri e prevede 83 ponti e 31 gallerie e s’immerge totalmente nella natura. Il caratteristico trenino blu, non appena supera la Val Vigezzo, si insinua in territorio svizzero, attraversando il Canton Ticino. Si possono ammirare le Cento Valli, caratterizzate da una fitta vegetazione composta da boschi di faggio, corsi d’acqua e montagne dai fianchi frastagliati che donano al viaggiatore la bellezza di paesaggi unici.

Info utili

Il biglietto è acquistabile online sul sito della Ferrovia Vigezzina-Centovalli e include un viaggio di andata e ritorno in Seconda classe, con prenotazione del posto a sedere. Fino a fine febbraio, con la promo “Inverno per due” si viaggia tutti i giorni in due pagando un solo biglietto.

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Sta per tornare alla luce una delle più importanti scoperte archeologiche di Gerusalemme

Gerusalemme è una città ricca di fascino e di storia, tra le più antiche al mondo: qui si trovano importanti testimonianze archeologiche legate soprattutto al mondo religioso, tanto che sono milioni i pellegrini in visita ogni anno alla Città Santa. Presto ci sarà un’altra attrazione assolutamente da scoprire, come annunciato nei giorni scorsi dall’Autorità Israeliana per le Antichità. Sta infatti per tornare alla luce un prezioso sito archeologico rimasto nascosto per oltre 2.000 anni.

La Piscina di Siloam torna alla luce

La Piscina di Siloam (chiamata anche Piscina di Siloe) fu un importante punto di approvvigionamento idrico della Gerusalemme fiorita sotto il regno del Re Ezechia, attorno al VIII secolo a.C. Venne costruita circa 2.700 anni fa e raccoglieva le acque della sorgente di Gihon, che venivano convogliate e poi immagazzinate tramite due tunnel sotterranei scavati direttamente nella roccia. Questa piscina si trova nella Città di Davide, il nucleo più antico di Gerusalemme, e più precisamente lungo il fianco meridionale del Monte Ophel.

La sua esistenza venne scoperta verso la fine dell’800, epoca a cui risale anche l’iscrizione in ebraico antico che indicava come l’acqua venisse convogliata dalla sorgente di Gihon alla piscina – una preziosa testimonianza risalente ai tempi di Ezechia, che ora si trova presso il Museo Archeologico di Istanbul. Non sappiamo molto sul reale uso di questa piscina: alcuni esperti ipotizzano che potesse essere impiegata per il mikveh, il tradizionale bagno rituale che i pellegrini facevano per purificarsi prima di visitare il Tempio.

Di certo, la Piscina di Siloam è strettamente legata al culto cristiano: citata più volte nella Bibbia, sarebbe il luogo in cui Gesù ridiede la vista ad un uomo cieco dalla nascita, compiendo uno dei suoi più celebri miracoli. Nei secoli, questo sito venne più volte restaurato – soprattutto durante l’epoca bizantina. Ma pian piano cadde in stato d’abbandono e venne dimenticata, sin quando alcune testimonianze non vi condussero nuovamente gli archeologi. Ora la splendida piscina torna a mostrarsi in tutta la sua bellezza: l’Autorità Israeliana per le Antichità ha infatti annunciato una nuova campagna di scavi volta a riportarla completamente alla luce e a renderla visitabile al pubblico.

Il percorso archeologico aprirà al pubblico

La Piscina di Siloam verrà resa per la prima volta visitabile: secondo quanto spiegato dalle autorità israeliane, farà parte di un percorso archeologico di grande bellezza che avrà inizio presso la Città di Davide e terminerà ai piedi del Kotel, il Muro del Pianto. “La piscina nel Parco Nazionale della Città di Davide a Gerusalemme è un sito di importanza storica, nazionale e internazionale. Dopo molti anni di attesa, meritiamo di poterlo scoprire e di renderlo presto accessibile ai milioni di visitatori che arrivano a Gerusalemme ogni anno” – ha spiegato il sindaco Moshe Lion al Jerusalem Post.

Secondo i progetti dell’Autorità Israeliana per le Antichità, gli scavi permetteranno di riportare alla luce la piscina nella sua interezza per la prima volta da quando è stata costruita. Durante i lavori, il pubblico potrà pian piano ammirare i risultati degli archeologi e i progressi compiuti nel rendere nuovamente visibile questo importante sito israeliano dal valore storico e religioso davvero immenso.

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Viaggio a Guilin, uno dei paesaggi più belli della Cina (e non solo)

La Cina è uno scrigno di sorprese affascinanti, di paesaggi variegati e di città meravigliose: una di queste è Guilin, considerata tra le più pittoresche di tutto il Paese. Una reputazione assolutamente meritata, dal momento che si trova incastonata in un panorama mozzafiato caratterizzato da colline rigogliose e verdi campagne, dove si snoda un lungo nastro turchese che conosciamo come Lijang, un bellissimo fiume. Scopriamo quali sono le attrazioni più suggestive di Guilin, una città così sorprendente da essere stata persino ritratta in una delle banconote in uso nella Repubblica Popolare Cinese.

Guilin, cosa vedere nella splendida città cinese

Situata nella regione del Guangxi, nell’area meridionale della Cina, la bellissima città di Guilin è incastonata in una cornice naturale da sogno. Si snoda lungo la sponda occidentale del fiume Lijang, in una posizione che storicamente aveva grande rilievo politico e commerciale: è qui infatti che in antichità venne scavato un importante canale che collegava il fiume Azzurro con il fiume delle Perle, due fondamentali vie di comunicazione cinesi. Nel suo passato più recente, la città è stata un grande polo industriale. Ma negli ultimi anni molte fabbriche hanno chiuso per lasciar spazio ad un turismo sempre più importante.

Caratterizzata da uno dei paesaggi carsici più spettacolari al mondo, Guilin offre molte attrazioni naturali davvero fantastiche. La più famosa è forse la Collina della Proboscide dell’Elefante, un imponente promontorio roccioso con uno spuntone che si tuffa nell’acqua del fiume Lijang quasi come fosse un elefante che si sta abbeverando. È qui che la roccia ha dato vita ad una grotta di rara bellezza, che alla luce della luna offre un panorama fatato. Al suo interno, ci sono incise bellissime poesie. A poca distanza si può visitare il Parco delle Sette Stelle, un’importante area verde che sorge nel cuore della città. Vi trovano spazio un bellissimo zoo, giardini fioriti a non finire e alcune splendide grotte tutte da visitare.

Collina della Proboscide dell'Elefante

Fonte: iStock | Ph. pawopa3336

La Collina della Proboscide dell’Elefante

Per chi ama la vita mondana, c’è poi la strada pedonale Zhengyang: tra negozi dove fare un po’ di shopping, bar e locali di ogni tipo e ristoranti per una pausa ricca di sapori, qui il tempo corre velocissimo. La sera, invece, il mercato notturno di Guilin prende vita e si anima di decine di bancarelle rosse dove trovano spazio prodotti di artigianato, souvenir e prelibatezze tipiche locali. Un’ultima tappa da non perdere è il Lijang Waterfall Hotel, che di notte, sotto la luce della luna, apre le sue cascate artificiali di ben 40 metri d’altezza per regalare uno spettacolo unico al mondo ai visitatori.

Le bellezze da visitare nei dintorni di Guilin

La città di Guilin, seconda solo a Pechino in quanto alle principali attrazioni turistiche della Cina, è immersa in un paesaggio d’acqua meraviglioso: oltre al fiume Lijian e ai suoi affluenti che si snodano nei dintorni, ci sono anche quattro laghi affascinanti assolutamente da esplorare, tutti collegati da una serie di canali. Perché non farlo a bordo di una crociera suggestiva, che percorre l’intero itinerario acquatico? Questo è il modo migliore per ammirare i panorami incredibili di Guilin: i ponti illuminati che collegano le isole alla terraferma e le pagode costruite a pelo d’acqua sono tra le attrazioni più belle di tutta la città.

I laghi di Guilin

Fonte: iStock

I laghi di Guilin
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fondali marini Isole Vergini Vacanze natura Viaggi

In fondo al mar: tra relitti suggestivi e fondali mozzafiato

Esistono alcuni luoghi che sono così belli da sembrare sogni a occhi aperti. Destinazioni che per forme, lineamenti e colori assumono le sembianze di piccoli paradisi terrestri, proprio lì dove sappiamo di poter vivere alcune delle esperienze più indimenticabili di una vita intera.

Le Isole Vergini Britanniche fanno parte di quelli che secondo noi sono i luoghi da raggiungere almeno una volta nella vita e il motivo è facilmente intuibile. Spiagge bianche e dorate caratterizzano le isole principali e quelle minori, e sono bagnate dall’acqua turchese e cristallina del mar dei Caraibi. Sopra la superficie la natura rigogliosa e lussureggiante è assoluta protagonista, tutto intorno, invece, si snoda la meravigliosa barriera corallina, proprio quella che ospita e protegge alcune delle meraviglie più incredibili del territorio.

Ed è proprio qui, tra fondali profondi, una barriera corallina mozzafiato e i delitti da esplorare, che si nasconde il tesoro più prezioso delle Isole Vergini Britanniche, quello che si trova in fondo al mare.

Nuotando tra le Isole Vergini Britanniche

Ogni viaggio, verso una qualsiasi destinazione, si trasforma in un’esperienza di esplorazione che ci conduce verso tutte quelle bellezze che appartengono al mondo che abitiamo. E se è vero che molte di queste meraviglie sono tracciate negli itinerari più battuti dal turismo di massa, e sono ben visibili e riconoscibili, è altrettanto vero che ne esistono altre che si mostrano solo a chi ha il coraggio di esplorarle e di indagare universi sconosciuti.

Ed è proprio questo quello che accade quando si arriva nelle Isole Vergini Britanniche, quando si sceglie di esplorare tutto ciò che esiste oltre la natura lussureggiante, le spiagge che brillano e l’acqua cristallina che le bagna. In questo paradiso terrestre, infatti, c’è molto di più, un tesoro prezioso e straordinario che si trova proprio in fondo al mare, lo stesso che permette di esplorare gli abissi del mar dei Caraibi e tutte le sue meraviglie.

Relitto del Chikuzen

Fonte: Ufficio Stampa Isole Vergini Britanniche

Relitto del Chikuzen

Un mondo meraviglioso sotto il livello del mare

I fondali profondi che si snodano tra le isole dell’arcipelago, non ospitano solo quella barriera corallina mozzafiato, ma anche relitti affascinanti e suggestivi che rendono questo territorio la meta perfetta per tutti gli amanti dell’immersione.

In fondo al mare, infatti, esistono alcune meraviglie che sono diventate parte integrante del paesaggio marino e che sono raggiungibili con le attrezzature da sub, in solitaria o con l’aiuto di esperti.

Gli abissi delle Isole Vergini Britanniche sono diventati una vera e propria attrazione turistica, al punto tale che il territorio ha scelto di organizzare la BVI Wreck Week, una settimana in cui tutti i tesori marittimi vengono valorizzati.

Tra i siti di immersione più belli e suggestivi di questa destinazione, consigliamo quello che permette di raggiungere la RMS Rhone, una nave affondata nel mare, e situata a circa 20 metri di profondità, che si trasforma in una vera e propria avventura mozzafiato. La maggior parte del relitto, oggi, è ancora intatto, ed è visitabile grazie a diversi tour che permettono ai viaggiatori di immergersi e di vedere da vicino la nave.

A circa 7 chilometri da Tortola, invece, troviamo il relitto del Chikuzen, diventato parte integrante del fondale marino. Proprio qui, infatti, oltre ad ammirare l’imbarcazione è possibile avvistare numerosi esemplari della barriera corallina che si aggirano qui, come barracuda, squali e tartarughe.

Nei pressi di Cooper Island, invece, troviamo il Wreck Alley, un’imbarcazione andata alla deriva nel 2006, e oggi situata nei pressi di Fish Bay. Anche in questo caso, è possibile raggiungere il relitto arenatosi sul fondale e ammirare la grande bellezza della fauna marina che vive qui.

Wreck Alley

Fonte: Ufficio Stampa Isole Vergini Britanniche

Wreck Alley
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Notti a testa in su, per ammirare il cielo stellato più bello del mondo

Poche cose al mondo sanno emozionare come fa il cielo quando il sole lascia spazio al crepuscolo e si trasforma nel palcoscenico dello spettacolo più straordinario di una vita intera.

Stelle luminose, fisse e cadenti, pianeti che danzano e si avvicinano gli uni agli altri, eclissi, sciami meteorici e la luminosa Luna: questo è il grande show che prende vita proprio sopra le nostre teste ogni notte. Uno spettacolo che da tempi immemori ispira e suggestiona artisti, poeti, musicisti e pittori, lo stesso che ci spinge a metterci in viaggio alla ricerca dei luoghi bui e privi di inquinamento luminoso.

E se è una notte indimenticabile a testa in su che volete trascorrere, allora quello verso l’Isola di Man è il viaggio destinato a sorprendervi. Perché è qui che si trova il cielo stellato più bello del mondo.

Notte all’Isola di Man: un’esperienza magica

Il nostro viaggio di oggi ci conduce verso una destinazione affascinante e suggestiva, un lembo di terra situato nel Mare d’Irlanda, tra l’Inghilterra e l’isola di smeraldo. Proprio qui, sull’Isola di Man, una natura selvaggia e incontaminata accoglie tutti i viaggiatori che sono alla ricerca di paesaggi idilliaci e primordiali.

Scogliere aspre e impervie, castelli medievali che si stagliano su paesaggi rurali che si perdono all’orizzonte, proprio lì dove le montagne incorniciano le visioni più belle di una vita intera. Se di giorno l’invito è quello di andare alla scoperta di tutti i tesori preziosi custoditi dall’isola, già designata come Biosfera dall’Unesco per la biodiversità che ospita e la bellezza naturale che la caratterizza, di notte il consiglio è quello di mettersi comodi e di ammirare lo show più straordinario di sempre che prende vita sopra le nostre teste.

Priva di inquinamento luminoso, infatti, l’isola si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo onirico, quello del cielo stellato. Pianeti, costellazioni ed eventi celesti illuminano di magia le notti sull’Isola di Man mettendo in scena la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo.

Il cielo stellato dell'Isola di Man

Fonte: IPA

Il cielo stellato dell’Isola di Man

Il luogo migliore dove osservare le stelle

Se siete appassionati di cieli notturni, e volete lasciarvi suggestionare dagli spettacoli messi in scena sopra le nostre teste, allora l’Isola di Man è il posto giusto da raggiungere. A confermarlo sono le fotografie scattate dagli astronomi sull’isola, le stesse che mostrano tutta la bellezza delle visioni che si palesano dopo il tramonto.

Che è questo il luogo migliore dove ammirare le stelle, soprattutto in inverno, non ci sono dubbi secondo l’astronomo Howard Parkin, co-fondatore e vicepresidente della Isle of Man Astronomical Society. Proprio lui ha scelto questo luogo, insieme ad altri astronomi, per studiare astri, pianeti e corpi celesti nelle migliori condizioni.

L’Isola di Man, infatti, vanta 26 siti Dark Sky Discovery, luoghi perfetti per ammirare le stelle, dove la limpidezza del cielo notturno non è intaccata dall’inquinamento luminoso che è quasi o totalmente assente. Queste condizioni permetto ai cittadini e ai viaggiatori di godere di visioni sublimi, sia a occhio nudo, che con l’ausilio di attrezzatura specifica come binocoli o telescopi.

Questi punti strategici di osservazione permettono inoltre di godere di una visione privilegiata della nostra meravigliosa Galassia: la Via Lattea. Questa può essere ammirata solo in condizioni di estremo buio, e ciò quando il nostro satellite naturale si trova nella fase del novilunio. Non vi resta che mettervi comodi e ammirare il più grande spettacolo a testa in su.

Isola di Man, cielo stellato

Fonte: IPA

Isola di Man, cielo stellato
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Le location della seconda stagione della fiction Tv “Le indagini di Lolita Lobosco”

L’attesa per i fan è finalmente finita: domenica 8 gennaio torna in prima serata su Rai1 l’appassionante e ormai celebre fiction “Le indagini di Lolita Lobosco“, nata dalla penna della scrittrice pugliese Gabriella Genisi e interpretata da Luisa Ranieri.

Le vicende della miniserie in cui il vicequestore Lolita Lobosco è alle prese con indagini da risolvere, sono anche un’occasione di valorizzazione del territorio e, in particolare, della Puglia dove sono state girate le scene.

Conosciamole nel dettaglio.

Bari, lo scenario principale

A fare da sfondo principale alla fiction è Bari, il capoluogo pugliese, che si sta sempre più affermando come attraente meta turistica per italiani e stranieri.

Le caratteristiche piazze e i vicoletti di Bari Vecchia, la Basilica di San Nicola dall’architettura romanico-pugliese, la Cattedrale di San Sabino con il campanile che domina la città e il Castello Normanno-Svevo-Angioino di origine medievale sono punti privilegiati e cartoline che rimangono impresse nella mente di chi visita la città per la prima volta.

A pochi passi dal Castello e di fronte alla Cattedrale, all’ultimo piano di una graziosa palazzina in Piazza dell’Odegitria, ecco la casa della protagonista Lolita, proprio davanti allo storico negozio di dolciumi “Marnarid”: dal terrazzino la vista è davvero mozzafiato.
Anche la casa della madre di Lolita, Nunzia, si trova nel cuore del centro storico barese.

Le riprese degli interni della Questura hanno, invece, interessato il Palazzo della Città Metropolitana di Bari, edificio in stile eclettico realizzato tra il 1932 e il 1935 su progetto dell’ingegnere Luigi Baffa, sul Lungomare Nazario Sauro.

L’arioso lungomare di Bari è altresì protagonista con scene che donano scorci unici e ben riconoscile è la spiaggia “Pane e Pomodoro“, frequentata dalle famiglie durante il giorno e vivace punto di ritrovo serale per i giovani tra concerti, feste ed eventi inseriti in un panorama davvero splendido.

Monopoli, tra centro storico e favolose spiagge

“Le indagini di Lolita Lobosco 2” è stato girato anche a Monopoli, uno dei porti più attivi e popolosi dell’Adriatico, con il centro storico che si presenta come un vero e proprio gioiello ricco di eleganti palazzi signorili, chiese sontuose e antichi edifici.

Porta Vecchia“, fiancheggiata dalla cinta muraria, introduce al cuore della città dove spicca la Cattedrale di Santa Maria della Madia in stile barocco. Non distante, sorge la vivace Piazza Garibaldi, luogo di ritrovo, su cui si affacciano la Chiesa di Santa Maria degli Amalfitani e la Chiesa di San Francesco d’Assisi.

Sulla piccola penisola conosciuta come “Turris Paola”, ecco il maestoso Castello Carlo V, abbracciato dal mare su tre lati, sede del Museo Archeologico Comunale.

Gli esterni e il cortile interno del commissariato in cui lavora Lolita sono di Palazzo Palmieri, dalla splendida facciata barocca di fine Settecento, in pieno centro.

Non mancano scorci delle candide spiagge di Monopoli, ambite mete balneari, “Maldive d’Italia”, su cui spicca “Cala Porta Vecchia”, striscia sabbiosa lambita da acque cristalline all’ingresso delle mura fortificate del XVI secolo.

Le altre località della seconda stagione

Per la seconda stagione, la troupe si è spostata anche a Pezze di Greco, frazione di Fasano (celebre per lo Zoosafari, il primo parco faunistico italiano), che deve il nome a un’antica masseria della famiglia Greco, che ricopriva il territorio nella sua interezza: qui, nel periodo natalizio, va in scena uno dei più noti Presepi Viventi d’Italia.

Ma non soltanto: altre scene hanno visto come sfondo Conversano, immersa nella natura in provincia di Bari, nota per il Castello degli Acquaviva, il pittoresco centro storico disegnato da stradine, vicoli stretti e candide case, e la coltivazione delle ciliegie, e Mola di Bari, centro turistico marittimo lungo la costa adriatica, tra il fascino del mare incontaminato, meraviglie artistiche, rigogliosa campagna e feste della tradizione.

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Lago di Cornino, l’Italia da cartolina

È una perla turchese dai colori eccezionali, incastonata nella zona collinare di Forgaria nel Friuli, in provincia di Udine, un luogo magnifico che illumina lo sguardo mentre lo si osserva e che non può essere dimenticato.

Si tratta del Lago di Cornino, la meta perfetta per una gita fuori porta all’insegna della natura e del relax, un raccolto angolo di paradiso cuore di una riserva naturale ricca di fauna e flora.

Tutto il fascino del Lago di Cornino

L’incantevole lago dall’aspetto fiabesco si è formato ben 10.000 anni fa durante il ritiro dei ghiacci: non ha né emissari né immissari tuttavia, la circolazione sotterranea delle sorgenti che provengono dal fenomeno carsico delle falde, diluisce l’acqua che arriva dal fiume Tagliamento e garantisce al lago una particolare trasparenza nonché una temperatura sempre costante tra i 9 e gli 11 gradi.

Piccolo mondo immerso in una natura incontaminata, dimora del Gambero di Fiume, sorprende per la limpidezza delle sue acque e i colori intensi: le rocce sono ricoperte di alghe dalle tinte azzurre mentre i fondali da un tappeto di alghe verdi.
E, durante il periodo natalizio, ecco una chicca: osservando con attenzione attraverso l’acqua cristallina potrete scorgere un suggestivo presepe subacqueo.

Fiore all’occhiello del territorio, è facilmente visitabile nella sua interezza con un agile percorso ad anello lungo un sentiero sterrato adatto a tutti. L’itinerario, della durata di circa un’ora, consente di fare il giro del lago, ammirarlo dalla piattaforma panoramica posta sulla provinciale, fare una piacevole sosta all’ombra di un boschetto nell’area attrezzata con tavolini e panchine, e costeggiare, per un tratto, il Tagliamento.

Il percorso, infatti, prevede anche di poter allungare il giro per affiancare il greto del fiume, idea assolutamente da consigliare: lo spettacolo fluviale, plasmato dall’azione corrosiva dell’acqua, è davvero suggestivo, punteggiato da barre ghiaiose e isole vegetate, simbolo dell’indiscussa potenza dell’acqua.

La Riserva Naturale del Cornino, l’oasi del Grifone

lago di cornino

Fonte: iStock

Lago di Cornino

Il lago turchese da cartolina è vanto della Riserva Naturale Regionale del Cornino, area protetta che si estende per circa 500 ettari tra i comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis.

Le pareti di roccia delle Prealpi Carniche e l’ampio letto del Tagliamento sono custodi di un contesto paesaggistico e naturalistico di vera bellezza, oasi, dagli anni Ottanta, del maestoso avvoltoio grifone, tra i più grandi d’Europa, tutelato da un progetto internazionale.
Questa specie, infatti, in Italia è quasi estinta ma, proprio qui, è riuscita a dare vita a varie colonie nidificanti (di 150/200 individui) e a sopravvivere: con un po’ di fortuna, potrete scorgerli mentre volano al di sopra del lago, soprattutto alle prime luci del mattino.

Grazie al Centro Visite, sarà anche possibile conoscere da vicino i grifoni e le azioni messe in campo per evitarne il declino. L’Area Centro Visite, inoltre, è un parco tematico con Museo sulla Riserva e sala didattica con video divulgativi, un sentiero per vedere da vicino fragili esemplari di fauna selvatica ospitati in voliere e stabulari, un punto di osservazione per le colonie libere di grifoni e un capanno per il birdwatching, e un punto vendita con libri, gadget, gelati e bibite.

La Riserva e il Lago di Cornino sono ideali per una giornata a stretto contatto con la natura, respirando aria buona e “imparando divertendosi”.

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Posti incredibili Viaggi

Questo è lo spettacolo artificiale più incredibile del mondo

Ci sono alcuni luoghi, nel mondo, che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, lineamenti e colori sembrano usciti dalle favole più belle o dall’immaginario onirico che appartiene a ognuno di noi. E invece sono veri, e per questo ancora più straordinari.

Lo abbiamo imparato viaggiando ed esplorando il pianeta che ci sono ancora tante meraviglie da scoprire su questa terra, quelle appartengono a Madre Natura che ha trasformato il mondo che abitiamo nel palcoscenico di una serie di spettacoli che lasciano senza fiato.

Tutti, dicevamo, portano la firma imprescindibile della natura, tranne uno. Si tratta del Fly Geyser, anche conosciuto come Fly Ranch Geyser. E basta guardarlo per capire che è questo lo spettacolo artificiale più incredibile del mondo. Scopriamolo insieme.

Meraviglie dal mondo: il geyser artificiale del Nevada

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nelle terre lontane del Nevada, e più precisamente a Washoe County, una contea negli Stati Uniti non molto distante da Sacramento. È qui che si trova quello che è l’unico geyser artificiale di tutto il mondo, che è nato proprio a seguito di un intervento condotto dall’uomo, e che oggi è paragonabile ai più grandi spettacoli messi in scena da Madre Natura.

Sappiamo tutti cos’è un geyser. La bellezza di questo fenomeno naturale, che si manifesta grazie alla presenza di sorgenti d’acqua bollente e svetta verso l’alto formando colonne di incredibile bellezza, lo ha trasformato col tempo in una vera e propria attrazione turistica. Basti pensare al celebre Geysir d’Islanda, situato a est di Reykjavik, che ogni giorno è raggiunto da migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Il geyser, dicevamo, si forma a seguito di piccole eruzioni periodiche che riguardano le sorgenti sotterranee e che danno vita così a colonne di acqua e di vapore, uno spettacolo naturale che affascina e suggestiona. Non è naturale, però, lo show che mette in scena il Fly Geyser che, a differenza di tutti gli altri, è nato a seguito dell’intervento dell’uomo.

Proprio qui, infatti, all’inizio del secolo scorso il terreno è stato trivellato con l’obiettivo di cercare nuove fonti per l’energia geotermica. Il progetto fu però abbandonato, e il pozzo creato non venne chiuso in maniera adeguata, favorendo così la fuoriuscita dell’acqua appartenente alla sorgente sotterranea attraverso delle crepe.

Questi getti spontanei hanno dato vita alla nascita di un geyser vero e proprio, che imita in tutto e per tutto l’azione della natura. Ma non solo, perché i depositi fuori usciti con i getti d’acqua, hanno creato un cumulo di travertino che presenta forme irregolari e colori suggestivi, creando così uno spettacolo davvero sbalorditivo.

Come ammirare il Fly Geyser

Non è solo l’acqua che fuoriesce dal suolo a meravigliare, ma anche quella particolare formazione rocciosa che campeggia solitaria e maestosa in mezzo a tutta l’area. Grazie all’accumulo di diverse alghe termofile, che vivono negli ambienti caldi e umidi, il Fly Geyser appare come un arcobaleno di colori dove striature rosse, verdi, arancioni e marroni brillano sotto il sole.

Appare così, davanti agli occhi, uno spettacolo davvero incredibile che sembra surreale, e che invece esiste davvero. Il Fly Geyser, infatti, si trova all’interno di una proprietà privata nel Washoe County, il Fly Ranch. Per visitarlo, e vederlo da una posizione privilegiata, è necessario prendere parte alle visite guidate che si svolgono tutti i giorni.

L’alternativa, invece, è quella di raggiungere la località di Gerlach, che dista poco più di 20 chilometri da Washoe County, per ammirare lo spettacolo del Fly Geyser da lontano.

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La città della Sirenetta è la Capitale mondiale dell’architettura 2023

È europea ed è persino la Capitale mondiale dell’architettura 2023, una meravigliosa realtà – conosciuta anche come la città della Sirenetta – che ha ricevuto questo titolo dall’Unione Internazionale degli Architetti e dall’UNESCO. È la prima volta che una città del vecchio continente riceve questa nomina. L’anno scorso, per esempio, era toccato all’altrettanto affascinante Rio de Janeiro, in Brasile.

Copenhagen, perché è stata scelta proprio lei

La città in questione è Copenhagen, Capitale della Danimarca, una località che senza ombra di dubbio guarda al futuro. Non a caso, è nota in tutto il mondo per il suo importante impegno sulla sostenibilità, che è strettamente legato all’architettura.

Vi basti pensare che già nel 2025, grazie alle innovazioni architettoniche introdotte recentemente che hanno aumentato in modo esponenziale il livello di vita dei suoi cittadini, la città sarà completamente carbon neutral. Degli esempio sono il trasporto pubblico ecologico, come l’estensione dei chilometri di piste ciclabili e i macchinari a zero emissioni.

Copenhagen, quindi, conferma sempre di più la sua capacità di trovare soluzioni sostenibili e, per questo motivo, per dodici mesi farà da palcoscenico a mostre, panel di confronto e tour dedicati al mondo dell’architettura e del design, oltre che accendere un faro sul paesaggio urbano della città.

Copenhagen biciclette

Fonte: iStock – Ph: AsianDream

La vita a Copenhagen

Un’iniziativa che riuscirà a dare spazio alle questione di attualità, concentrandosi su tematiche come sostenibilità, ambiente ed economia circolare.

Quest’anno, quindi, è quello perfetto per visitare per la prima volta o per scoprire Copenhagen sotto un punto di vista diverso. Infatti, non vi vogliamo parlare di cosa vedere assolutamente nella Capitale della Danimarca, ma dei suoi incredibili esempi di architettura.

L’architettura di Copenhagen

Alcune delle creazioni di design danesi per antonomasia risalgono agli anni ’40 e ’50, meraviglie realizzate grazie al pensiero creativo e alle nuove tecnologie industriali. Un approccio particolarmente innovativo e che è ancora attuale nel design d’interni, nell’architettura, nell’abbigliamento, nell’urbanistica e molto altro ancora.

Incredibili costruzioni progettate per essere semplici, funzionali e perfetti per la vita di turisti e cittadini. Scopriamo insieme alcuni esempi.

CopenHill, un’incredibile pista di sci

Il primo edificio di cui vi vogliamo parlare è CopenHill che è una pista da sci artificiale, ma anche un’area escursionistica con tanto di bar e, soprattutto, con la parete di arrampicata più alta del mondo: ben 80 metri.

Ideato dallo studio architettonico di Bjarke Ingles e inaugurato nel 2019, si trova in cima alla collina sito del nuovo centro di gestione rifiuti della capitale danese.

CopenHill copenhagen

Fonte: iStock – Ph: olli0815

L’incredibile CopenHill

Den Blå Planet, l’acquario della città

Il Den Blå Planet è stato ideato dallo studio 3XN e vanta una struttura ispirata alle correnti circolari di una piscina idromassaggio. Tuttavia, può sembrare anche la duna di un deserto grazie alla sua pelle che cambia colore al variare della luce.

Qui ci sono ben 53 tra acquari e installazioni, tanto da essere riconosciuto come l’acquario è più grande del nord Europa.

Bicycle Snake, iconico ponte

Una delle prime cose che vengono in mente pensando a Copenhagen sono le biciclette. Ma del resto, poche città al mondo vantano un sistema di piste ciclabili, ponti, sentieri e itinerari come questa. Non è un caso, infatti, che Copenaghen sia la città più bike-friendly tutto il mondo.

Bicycle Snake è un iconico ponte cittadino dalle sembianze serpentine che è dedicato esclusivamente a chi si sposta in bicicletta. Grazie ad esso, si può passare intorno al porto facendo una sorta di giro sospeso sull’acqua da cui si ammirano incantevoli scorci di Copenhagen. Il progetto è stato firmato dallo studio Dissing+Weitling.

Bicycle Snake copenhagen

Fonte: iStock

Una parte del Bicycle Snake

Ordrupgaard Museum, con un importante collezione

Nel 2005 è stato ampliato l’Ordrupgaard Museum, uno spettacolare museo d’arte che ospita una delle più importanti collezioni di arte danese e francese del Nord Europa dal XIX secolo all’inizio del XX secolo.

Grazie al suo ampliamento, firmato dall’architetto Zaha Hadid, oggi vanta spazi più grandi sia per gli allestimenti che per i visitatori, con un nuovo foyer, un caffè ed una grande sala espositiva. In sostanza, è stata raddoppiata la superficie complessiva degli spazi museali e il paesaggio circostante è stato messo in relazione con la struttura originale, sia nelle dimensioni che nelle proporzioni.

DAC-Danish Architecture Center

Se si vuole scoprire l’architettura di Copenhagen, non può di certo mancare una visita al DAC-Danish Architecture Center che è totalmente dedicato all’architettura, al design e allo sviluppo urbano. Oltre all’edificio, particolarmente interessante è anche il centro che ospita mostre temporanee di artisti danesi e internazionali.

Le guide esperte del DAC, inoltre, organizzano degli archi-tour che portano il visitatore alla scoperta del patrimonio urbanistico della città come i suoi quartieri all’avanguardia, meraviglie architettoniche poco note e punti di riferimento storici della Capitale danese.

Danish Architecture Centre copenhagen

Fonte: Rasmus Hjortshoj

Il Danish Architecture Centre

Harbour Bath, luogo di divertimento

Grazie a JDS Architects a Copenhagen è nato l’Harbour Bath, un vero e proprio luogo di divertimento che collega idealmente la terra al mare.

È stato chiaramente pensato come struttura ecosostenibile, e per questo motivo l’insieme di pontili è costruito con legno scandinavo a riforestazione controllata.

Maersk Tower, particolarmente originale

Si trova all’interno dell’università di Copenhagen ed è un’architetture particolarmente bella e originale: la Maersk Tower. In poche parole è una torre, opera dello studio danese di architettura C.F. Møller, che è stata in grado di vincere numerosi premi per il suo design innovativo e sostenibile.

Essa, infatti, è stata costruita nel pieno rispetto di parametri sostenibili, tra cui riciclaggio di acqua piovana e laboratori ad alta efficienza energetica. Essendo alta ben 75 metri, offre una delle migliori viste sulla città.

Maersk Tower copenhagen

Fonte: iStock – Ph: olli0815

L’altissima Maersk Tower

Circle Bridge, per il piacere di una pausa

Il Circle Bridge è stato inaugurato nel 2015 grazie al lavoro dell’artista danese Olafur Eliasson. Si distingue per essere lungo 38 metri e suddiviso in 5 piattaforme circolari per pedoni e ciclisti.

Collega Christiansbro e la promenade di Danisco ed è stato pensato proprio come ponte che permette di ridurre la velocità e godersi il piacere di una pausa.

The Silo, edificio riconvertito

Lo sviluppo di The Silo è quello che potremmo chiamare la sorte di un’araba fenice: rinascere dalle proprie ceneri. Esso, infatti, era un ex container del grano situato sul lungomare che oggi è stato convertito in edificio residenziale con ben 17 piani di lussuosi appartamenti, ristorante, aree espositive e zone pubbliche. Tutto questo è stato progettato dagli architetti danesi di COBE.

Ma non è finita qui perché nella in cui sorge The Silo, ovvero quella del vecchio porto Nordhavan, sta prendendo vita un nuovo quartiere dove antichi siti industriali sono stati trasformati in attrazioni architettoniche, appartamenti e uffici innovativi.

Insomma, seppur pochi esempi  di tutto ciò che c’è da scoprire a Copenhagen, quello che vi abbiamo racontato fa certamente capire che Copenhagen si merita ampiamente il titolo di Capitale mondiale dell’architettura 2023.

The Silo copenaghen

Fonte: iStock – Ph: BERK OZDEMIR

Parte di The Silo