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In Italia c’è un eremo costruito nella roccia ed è spettacolare

Un viaggio nella provincia autonoma di Trento può trasformarsi in un’esperienza indelebile. E non lo fa solo attraverso la scoperta di una terra straordinaria che ospita un patrimonio culturale, naturale e storico immenso, ma anche e soprattutto per la presenza di un gioiello architettonico unico, suggestivo e quasi surreale: un eremo costruito nella roccia.

Ci troviamo a Trambileno, il piccolo comune di Trento situato a pochi chilometri da Rovereto. È percorrendo la strada statale per Vicenza che si rimane incantati da quella che sembra una visione quasi onirica.

Si tratta dell’eremo di San Colombano, un edificio scavato direttamente nella roccia a un’altezza di oltre 100 metri accessibile gratuitamente a tutti.

L’eremo di San Colombano

Sfida la forza di gravità, sospeso tra cielo e terra, proprio a metà altezza della roccia che lo ospita e lo protegge alla stregua di un tesoro prezioso. Questo è l’eremo di San Colombano, un edificio dedicato al Santo irlandese le cui origini affondano in tanti secoli fa.

Secondo le fonti, le cavità naturali formate dal passaggio del torrente Leno di Vallarsa furono utilizzate come rifugio da un monaco eremita. Grazie a un’incisione nella roccia abbiamo testimonianze della presenza degli eremiti già a partire dal 752.

Il culto legato al Santo, invece, narra delle vicende di Colombano che giunse proprio in questo territorio per uccidere il drago che prendeva la vita dei bambini che venivano battezzati nelle acque del torrente. Quello che è certo è che comunque il primo monaco eremita che giunse qui, e anche i successivi, seguivano la regola dell’ordine di San Colombano che prevedeva il completo isolamento in luoghi quasi inaccessibili.

La costruzione della chiesa e del rifugio annesso, realizzati all’interno di una grotta aperta nella roccia, sono fatti risalire al X secolo. L’eremo fu utilizzato come rifugio dai monaci, che ne furono anche custodi, fino al 1782. Da quel momento, fino a oggi, sono stati gli abitanti del territorio a prendersi cura di questo edificio.

Visita all’eremo nella roccia: un’esperienza mistica

Quello che da lontano sembra un luogo surreale e inaccessibile in realtà è raggiungibile grazie alla presenza di un sentiero che attraversa il ponte sul torrente Leno di Vallarsa e poi conduce a una scalinata di ben 102 gradini scavati nella roccia.

Per raggiungere l’eremo di San Colombano si sale a un’altezza di 120 metri dalla quale è possibile ammirare un panorama vertiginoso a strapiombo sul torrente e sul territorio circostante. Poi ecco la porta d’accesso all’edificio costruito nella roccia.

Al fianco all’attuale campanile è possibile osservare l’incisione datata 753 che permette testimonia la pratica già attiva del romitaggio in questa cavità naturale chiamata anche Grotta degli Eremiti.

L’apertura dell’eremo al pubblico è gestita da un gruppo di volontari ed è completamente gratuita. L’edificio, che è anche il punto di partenza per escursioni e itinerari volti alla scoperta del territorio, ospita al suo interno affreschi dedicati a San Colombano e diverse incisioni lasciate dai pellegrini che giungevano fin qui per pregare.

Nel 1996, la provincia autonoma di Trento, ha effettuato i lavori di restauro di manutenzione ordinaria dell’eremo per preservare la bellezza di un gioiello architettonico dall’alto valore storico e spirituale tutto da scoprire.

Eremo San Colombano

Eremo San Colombano

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Ora puoi viaggiare (quasi) gratis in questa splendida regione

Ancora pochi mesi (almeno per il momento) per usufruire di un’iniziativa che permette di visitare una splendida regione italiana (quasi) gratis. Un’occasione per ammirare con i propri occhi e toccare con le proprie mani la natura, la storia e l’architettura di una zona che da sempre fa innamorare tutti i suoi visitatori.

Dormire gratis e tanti sconti

La regione in questione è la Sicilia, da molti ritenuta una delle isole più belle del mondo, che grazie all’iniziativa SeeSicily consente di avere grandi sconti e soggiorni in omaggio riscattando dei voucher.

In poche parole, la Regione Sicilia regala una notte gratis ogni tre pernottamenti (fino a un massimo di due notti) in una struttura locale convenzionate. Ma non è finita qui: si hanno a disposizione anche un accesso a un’escursione e un ingresso a luoghi della cultura completamente gratis, oltre alla possibilità di pagare i voli (nazionali e internazionali), i traghetti, le navi e gli aliscafi la metà.

Come ricevere omaggi e sconti

Ricevere, e quindi poter usufruire, di sconti e omaggi è abbastanza semplice. Basta andare sul sito dove vengono mostate le agenzie di viaggio con cui prenotare un pacchetto comprensivo di volo per ottenere il voucher, e le strutture ricettive convenzionate per ogni zona di questa meravigliosa e incredibile regione.

In sostanza, bisognerà scegliere una delle agenzie o tour operator abilitati e acquistare almeno due pernottamenti in Sicilia. La terza notte, che è quella gratuita, verrà offerta in una delle strutture ricettive di pari categoria o di una categoria di differenza rispetto alla categoria della struttura ricettiva a pagamento, tra tutte quelle che hanno aderito al progetto.

Arrivati a questo punto, si potranno aggiungere – uno per tipologia – dei servizi in omaggio che permetteranno di scoprire tantissime meraviglie.

Tuttavia, è fondamentale sapere che i voucher consegnatiI sono da intendersi “non rimborsabili”, pertanto: nell’eventualità in cui non si riuscisse a fruire dell’iniziativa, questa non può  essere in alcun modo riprogrammata in una data successiva.

Cosa prevede l’offerta

Ma arriviamo al nocciolo della questione ovvero a cosa permette di avere realmente accesso l’iniziativa SeeSicily. Il primo passo da fare è prenotare un pernottamento di almeno due notti. Una volta fatta questa azione la Sicilia regala:

  • 1 pernottamento gratis (se prenotate 4 notti 2 saranno in regalo);
  • 1 servizio turistico a scelta tra: escursioni, tour guidati o immersioni;
  • 1 ingresso ai luoghi della cultura;
  • 1 sconto del 50% sul costo del biglietto di voli nazionali e internazionali o di traghetti, navi e aliscafi per la Sicilia e le isole minori. Da ricordare che lo sconto sui voli è valido esclusivamente per pacchetti di viaggio che iniziano entro il 31 maggio 2022, mentre per il resto c’è tempo fino al 30 settembre.

Un’altra cosa importante da sapere per quanto riguarda i voli è che per quelli nazionali e provenienti dall’Europa, lo sconto massimo previsto è di 100 euro, mentre per i voli internazionali è di 200 euro. Nessuno sconto è applicabile a biglietti con un costo inferiore ai 50 euro, ad eccezione di quelli per le isole minori, per i quali non esiste il minimo di spesa.

Ancora pochi mesi a disposizione, quindi, per usufruire di questa speciale offerta che permette di vistare una regione da sogno quasi completamente gratis.

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Wild Atlantic Way: l’avventura in Irlanda che ricorderai per tutta la vita

Sulla costa occidentale dell’Irlanda, tra panorami mozzafiato, scogliere a strapiombo, villaggi caratteristici e siti dalla storia millenaria, si dirama la Wild Atlantic Way, l’emozionante percorso conosciuto come la strada costiera più lunga del mondo. Nei suoi 2.500 km, dalla punta di Malin Head, nella contea di Donegal, fino alla cittadina di Kinsale nella contea di Cork, la Wild Atlantic Way offre numerose e differenti avventure ed esperienze da provare, dalla natura incontaminata ed estrema ai villaggi tipici, dalle spiagge famose per il surf ai pub tradizionali.

La strada attraversa 9 contee e ha più di 200 punti di interesse. Studia bene il tuo percorso prima di partire oppure lasciati ispirare dal momento e improvvisa le tue soste: qualsiasi luogo che visiterai ti lascerà a bocca aperta.

Fermati ad ammirare le spettacolari Cliffs Of Moher, nella contea di Clare, 8 km di scogliere a picco sull’oceano alte 214 metri. Esplora le cittadine e i villaggi di pescatori, con la popolazione accogliente e l’ottimo cibo. Attraversa il Mizen Bridge, ponte pedonale, nella contea di Cork, sospeso sul mare. Fai una sosta per shopping e caffè a Dingle, nella contea di Kerry, nei cui dintorni protrai scoprire alcuni tra i paesaggi più belli del mondo. Oppure ammira la magica aurora boreale nella contea di Donegal.

Qualunque sia la tua meta di partenza e il tuo punto di arrivo, ogni chilometro di questa suggestiva strada ti regalerà ricordi indelebili.

Esperienze da provare

Sono infinite le possibilità culturali, di intrattenimento, sportive e naturali che offrono i dintorni della Wild Atlantic Way. A seconda della durata del tuo viaggio e dei tuoi interessi, potrai partecipare a tour enogastronomici, fare sport, visitare luoghi storici, osservare la fauna locale o semplicemente rilassarti a due passi dal mare.
Se cerchi l’adrenalina, partecipa a un safari in motoscafo sull’isola di Dursey, nella contea di Cork. Imbarcati su un traghetto a Baltimore, sempre nella contea di Cork, per ammirare balene e delfini e visitare alcuni dei fari più suggestivi d’Europa. Partecipa a un food tour alla scoperta della cucina locale oppure visita una distilleria per assaggiare l’autentico whiskey. E se ami la musica, non perdere una sosta al villaggio di Doolin, nella contea di Clare. Con i suoi cottage dai tetti di paglia e le casette color pastello, è famoso soprattutto per la sua musica, suonata ogni sera dal vivo nei suoi accoglienti pub.

Isola di Dursey – Tourism Ireland

Come percorrere la Wild Atlantic Way

Il viaggio più semplice e flessibile è quello in auto. Puoi portare il tuo mezzo o prenotarlo sul posto (in Irlanda la guida è a sinistra), e raggiungere con facilità villaggi, spiagge e i luoghi di interesse lungo il cammino.
È possibile percorrere la strada anche in bici, sia sulle vie principali, che sono poco trafficate, che sui percorsi ciclabili dedicati (come la Great Western Greenway). Ai meno allenati consigliamo di noleggiare una bici con pedalata assistita.
Gli amanti dell’hiking possono prenotare uno dei numerosi tour a piedi, più o meno lunghi, alla scoperta di spiagge, paludi e rupi. Occasione perfetta per fare nuove conoscenze.
La Wild Atlantic Way può essere visitata anche sull’acqua, dal surf al kayak, dalla barca a vela al traghetto, in continua simbiosi con il mare, come vuole lo spirito irlandese.

Per scoprire di più sulla Wild Atlantic Way, sui luoghi da visitare e le esperienze da provare, ascolta il nostro podcast dedicato.

Wild Atlantic Way – Tourism Ireland

In collaborazione con Turismo Irlandese

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Idee di Viaggio Viaggi

Sbocciano le rose nel giardino più romantico e antico d’Italia

C’era una volta, tanto tempo fa, un luogo tanto bello quando caro per gli antichi romani, un suggestivo giardino all’interno del quale venivano coltivati e celebrati i fiori in onore della Dea Flora.

C’è ancora oggi quello stesso giardino che ospita una delle più importanti collezioni di rose a Roma, e in Italia, e che è accessibile gratuitamente.

Stiamo parlando del Roseto Comunale, un luogo magico e incantato che si nasconde tra i colli della città eterna, proprio lì dove è nato secoli fa. E oggi, proprio come allora, celebra la bellezza di Madre Natura ospitando oltre 1000 esemplari di rose provenienti da ogni parte del mondo.

Il giardino delle rose più romantico d’Italia

Nel Roseto Comunale di Roma è facile innamorarsi. Quello che era lo spazio dedicato alla dea della fioritura resta oggi uno degli angoli più incantati della capitale, complice la vista meravigliosa e panoramica sulla città che comprende Santa Maria in Cosmedin, la cupola della Sinagoga e il Museo Vittoriano.

Questo giardino fiorito si estende per circa 10.000 metri quadri tra l’Aventino, il colle del Palatino e il Circo Massimo, una posizione strategica e suggestiva, questa, che da sola è già un invito a scoprire le meraviglie della capitale.

Ma sono le rose le assolute protagoniste di quest’esperienza. Il Roseto Comunale ospita una collezione vasta, importante e rara di rose che provengono dall’Africa, dall’America, dalla Nuova Zelanda e da ogni parte del mondo che esplodo in tutta la loro bellezza nel periodo della fioritura.

Non è un caso che esperti e non abbiamo definito il Roseto Comunale di Roma come il giardino più bello e romantico del mondo.

Roseto Comunale di Roma

Roseto Comunale di Roma

Dentro il Roseto di Roma

Situato in via di Valle Murcia, il Roseto Comunale di Roma apre le sue porte a tutti nel periodo che va tra la fine di maggio e la prima metà di giugno, per permettere a cittadini e viaggiatori di ammirare la grande bellezza che preserva.

L’ingresso è libero e gratuito e permette di osservare le collezioni di rose provenienti da tutto il mondo e la zona dedicata ai fiori che partecipano al Premio Annuale del Roseto di Roma.

All’interno del giardino è possibile passeggiare tra diversi esemplari, più di mille specie, destinati a incantare e inebriare i sensi dei visitatori. Tra i più curiosi e suggestivi ci sono la rosa Chinensis Mutabilis, che cambia i suoi colori durante la fioritura e la Chinensis Virdiflora, caratterizzata dai petali di color verde. E c’è anche la Rosa Foetida che, come il nome stesso suggerisce, è una rosa maleodorante.

Passeggiare tra le rose di questo giardino è un’esperienza che permette di entrare in contatto con la natura e rivivere i fasti antichi della città eterna mai dimenticati. Oltre a essere lo spazio dedicato alla dea Flora, infatti, il terreno di Valle Murcia ospitava anche le celebrazioni di floralia tenute nell’antica Roma durante la primavera.

Ed è proprio in onore di un glorioso passato che l’Aventino torna a fiorire e a incantare cittadini e viaggiatori su tutto il mondo con le sue viste panoramiche mozzafiato e le sue straordinarie rose.

Roseto Comunale di Roma

Roseto Comunale di Roma

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Asia Cina Notizie Viaggi

È appena stato scoperto un vero paradiso nascosto

È avvenuta una scoperta che ha portato alla luce un vero e proprio paradiso sconosciuto, una meraviglia della natura che vanta dimensioni colossali, ma anche una particolare “sorpresa” al suo interno.

Cina, scoperta una voragine colossale con una foresta pluviale

Ci troviamo in Cina, più precisamente nel sud del Paese e all’interno della Contea di Leye, nella Regione Autonoma del Guangxi Zhuang. Proprio qui, dove si sviluppa il Geoparco con i più grandi sinkhole al mondo, il Leye-Fengshan Global Geopark, che nel 2010 è stato inserito nella rete mondiale dei Geoparchi UNESCO, un gruppo di speleologi ha portato alla luce una gigantesca dolina di origine carsica, con al suo interno un’antica foresta pluviale.

Ma ciò che sorprende particolarmente di questa nuova scoperta sono le sue dimensioni: è profonda quanto 4 Colossei impilati, un paragone coniato nei giorni scorsi da Focus.

Secondo l’agenzia di stampa cinese, quest’immensa voragine misura ben 306 metri in lunghezza, 150 metri in ampiezza e 192 metri di profondità. In sostanza, il suo volume totale è di oltre 5 milioni di metri cubi. Dimensioni tali da poterla classificare come large sinkhole, ossia una grande spaccatura che si apre più o meno improvvisamente nel terreno.

Le doline, nello specifico, vengono definite karst sinkhole e in Cina sono note come “Tiankeng”. Doline giganti, oltre che in Cina, si ritrovano soprattutto in Messico e Papua Nuova Guinea. Mente di dimensioni più contenute si possono ammirare anche sulle Alpi.

La super dolina del Guangxi Zhuang

Questa super dolina appena rinvenuta nel Guangxi Zhuang è caratterizzata dalla presenza di tre grandi grotte. Sul fondo è conservato un vero e proprio tesoro della natura: una foresta primitiva e assolutamente non contaminate dalla presenza dell’uomo.

Un bosco in buona salute, ad alta densità, con maestosi alberi che si innalzano verso il cielo anche fino a 40 metri di altezza.

Nonostante le dimensioni non è la più grande

Nonostante le sue dimensioni colossali, questa voragine non è la più grande della zona. L’altra dolina cinese dei record è, infatti, la Xiaozhai Tiankeng che è stata esplorata per la prima volta nel 1994 nella provincia di Hubei.

Le misure? Una lunghezza di 626 metri, larghezza di 537 metri e una profondità di 662 metri. Il suo volume totale, quindi, è di 119.349.000 metri cubi: al momento è considerato lo sinkhole più grande al mondo.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

La notizia della scoperta è stata diffusa tramite un comunicato dal governo della regione autonoma di Guangxi, a cui Zhang Yuanhai, ingegnere senior dell’Institute of Karst Geology ha raccontato che la voragine presentava tre grotte e una foresta primitiva ben conservata sul fondo, raggiunto dagli esploratori dopo ore di cammino.

Non sarei sorpreso di sapere che in queste grotte si trovano specie che non sono mai state segnalate o descritte dalla scienza fino ad ora“, ha detto al Guardian, prestigioso quotidiano britannico, Chen Lixin, che ha guidato la spedizione.

Oltre ad alberi altissimi e antichi, gli esploratori hanno incontrato un folto sottobosco che arrivava all’altezza delle loro spalle, in cui si suppone possano abitare molte specie animali e vegetali.

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linee aeree Notizie vacanze Viaggi

Vacanze, è boom di zaini per viaggiare in aereo

Come abbiamo anticipato qualche tempo fa, è cambiato il mondo di viaggiare, specie in aereo. Le nuove regole delle compagnie aeree in questi ultimi due anni sono variate e a farne le spese sono stati i passeggeri con i loro trolley da viaggio.

Boom di zaini

Lo conferma anche un recente studio condotto da Idealo, secondo il quale l’interesse nei confronti degli zaini da viaggio quest’anno è cresciuto del 138% rispetto all’anno precedente, mentre le ricerche dei trolley si fermano a +66%.

Le tariffe base delle principali compagnie low cost non includono più la possibilità di portare a bordo i trolley da cabina, per i quali ora è necessario pagare un supplemento, ma solo una “borsa piccola” da riporre sotto il sedile del passeggero di fronte.

Le misure delle low cost

Con easyJet si può portare in cabina gratuitamente solo una borsa piccola di dimensioni 45x36x20 centimetri, con Ryanair una di dimensioni 40x20x25 cm, con Wizz Air una da 40x30x20 cm e con Vueling una da 40x20x30 cm.

E quindi è scoppiato in rete un vero e proprio boom di zaini. E, sempre secondo questo studio, è anche il momento di approfittare di questo periodo per acquistare uno zaino da viaggio in quanto hanno mantenuto prezzi piuttosto costanti nel corso dell’ultimo anno, con un aumento di poco più del 3%.


Lo zaino perfetto per l’aereo

Capiente e con tante tasche dove riporre i documenti di viaggio

I migliori zaini da cabina

Tra gli zaini da viaggio più cercati, nella top tre compaiano quelli di piccole dimensioni compatibili con il trasporto come bagaglio a mano. Al primo e al terzo posto si collocano gli zaini da 29 e 30 litri di volume (compatibili con le politiche di easyJet), mentre al secondo quelli da 16 litri (compatibili anche con le politiche di Ryanair e Wizz Air).

Nei negozi e online si trovano zaini di ogni tipo, marca e prezzo, l’importane è restare nel limite delle misure consentite a bordo. Optate per uno zaino che abbia scomparti interni per dividere meglio l’abbigliamento dal beauty, dalle scarpe e dai caricabatterie, per esempio, ma anche tasche esterne, dove sistemare i documenti avendoli sempre a portata di mano. Una volta soliti a bordo lo zaino può essere sistemato all’interno della cappelliera, ma, in caso fosse già piena, anche comodamente sotto il sedile.

Quest’ultimo fattore è molto importante perché, se non si riesce a incastrare lo zaino sotto il sedile, l’assistente di volo lo preleverà, lo consegnerà agli addetti ai bagagli – nonostante le vostre proteste – e vi obbligherà a pagare una somma in denaro per il mancato imbarco che, a seconda delle compagnie aeree, può essere molto costosa.

Come preparare lo zaino da viaggio

Certo, i capi all’interno non arriveranno stirati alla perfezione, questo è poco ma sicuro anche se usando la tecnica dell’arrotolamento anziché della piegatura il risultato non è poi così male (scarica la guida di SiViaggia in PDF su come preparare la valigia perfetta), ma certamente si possono stivare parecchie cose, specie d’estate quando non serve un tipo di abbigliamento ingombrante.

I capi più ingombranti, tipo scarpe da tennis, golfini e giubbotti in generale è sempre meglio indossarli anziché metterli in valigia, lasciando spazio per un eventuale cambio in più.

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Europa linee aeree Notizie Viaggi

Biglietti aerei in offerta fino a mezzanotte: dove volare

Ryanair ha appena lanciato una nuova e imperdibile promozione. Tantissimi biglietti aerei a partire da 15 euro per volare in tutta Europa. L’offerta scade alla mezzanotte di oggi e si può viaggiare per tutto il mese di giugno.

Abbiamo guardato le mete incluse nella promozione e ci sono alcune destinazioni dove senza alcun dubbio vale la pena andare il mese prossimo. Ecco quali sono.

A Londra per il Giubileo della Regina

Giugno è il mese migliore per andare in Gran Bretagna perché è il mese in cui ricorre il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. E Londra è al centro dei festeggiamenti. ll momento culminante dei festeggiamenti dei 70 anni di regno sarà il lungo weekend che va dal 2 al 5 giugno (quattro lunghi giorni di festa), ma per tutto il mese sono previsti eventi.

La cerimonia del Trooping the Colour del 2 giugno segna ufficialmente il compleanno della regina, accompagnata da un volo della Royal Air Force. Durante il weekend si tiene anche una grande festa nella residenza reale londinese e sono invitati tutti. In programma c’è uno speciale Platinum Jubilee Pageant con musica a go-go e tutta una serie di eventi in tutta la Gran Bretagna, compresi pic-nic, parate, mostre e un grande fiume di fiori girerà intorno al fossato della Torre di Londra. Anche i pub resteranno aperti fino all’1 di notte.

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Il viale che porta a Buckingham Palace a Londra pronto per il Giubileo della Regina

Il 4 giugno si terrà il Platinum Party at the Palace con più di 5.000 artisti di strada, teatro, musica e circensi. Un concerto dal vivo a Buckingham Palace che sarà mostrato su grandi schermi in tutto il Paese, vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori musicisti e artisti del mondo. Il 5 tutti potranno partecipare al Big Jubilee Lunch, con eventi in tutta la Gran Bretagna, in luoghi che vanno dai giardini dei villaggi ai festival. A Windsor ci sarà il tavolo da pic-nic più lungo del mondo. Una mappa interattiva online indica tutti gli eventi giorno per giorno.

In Grecia per i primi “Greekend”

Se siete appassionati di Grecia, non serve aspettare che arrivi l’estate per andarci in vacanza. Giugno è il mese perfetto per trovare bel tempo, ma poca folla. Oltre alle isole, anche le città greche come Atene o Salonicco sono piene di sole, di mare, di sapori, di storia, arte, intrattenimento, shopping, musica e possibilità di fare passeggiate all’aperto.

Ma se proprio non potete fare a meno di andare nelle isole della Grecia, ve ne proponiamo alcune poco conosciute e quindi ancora più autentiche. Come Límnos, un’isola remota, poco conosciuta dal turismo di massa e per questo ideale per chi cerca tranquillità e paesaggi unici oppure Amorgos, la più incontaminata delle Cicladi, o ancora Donoussa, un’isola popolata da poco più di centinaio di abitanti, fuori dalle solite rotte turistiche.

 

 

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Il borgo italiano che racconta storie attraverso i muri

C’è un luogo nel cuore del Mediterraneo che da sempre incanta viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. E non lo fa solo per quelle spiagge bianche e dorate e per quelle acque turchesi e cristalline, anche se queste da sole meritano il viaggio. Lo fa sopratutto con i suoi colori, con i sapori, con la sua storia e con le sue contraddizioni, presenti e passate. Questo luogo si chiama Sardegna.

Ma quella che vi raccontiamo oggi è una Sardegna diversa da quella che in molti conoscono, lontana da quelle distese di azzurro che si perdono all’orizzonte, dal lusso e dai luoghi che d’estate vengono invasi dai turisti.

È la Sardegna della Barbagia di Ollolai, in provincia di Nuoro. Quella del borgo di Orgosolo, quella dove le storie del passato, del presente e del futuro sono raccontate attraverso i muri, attraverso oltre 200 murales.

I murales di Orgosolo

I murales di Orgosolo

Orgosolo, il borgo dei murales

Quella tra la Sardegna e l’arte dei murales è una storia d’amore antica e indissolubile tracciata in tutta la regione. Ma è Orgosolo che sembra detenere il primato di capitale dei dipinti murali con le sue 200 opere d’arte, e anche di più, che si snodano tra le case e gli edifici del borgo, le stesse opere che ogni anno attirano migliaia di turisti italiani e stranieri.

Perché Orgosolo è così speciale è presto detto. La presenza dei murales non è legata ai colori e alle forme, e neanche a un valore estetico, seppur questo è indiscutibile. Ciò che rende speciale il borgo barbaricino in cui vivono circa 4000 persone, è il fatto che le opere murali sono parlanti e tutte raccontano una storia.

Storie di chi qui è vissuto e di chi è andato via, vicende che appartengono alle memorie del borgo e dell’Italia intera. Narrazioni nei quali i cittadini possono identificarsi e riconoscersi, oppure semplicemente osservare per non dimenticare.

Ci sono uomini e donne, ci sono personaggi storici e persone identificabili. C’è la resilienza, il coraggio, il presente e il futuro. C’è tutto in quei murales che brillano al sole e che illuminano le pareti delle abitazioni, degli edifici e pure le rocce del borgo.

I murales di Orgosolo

I murales di Orgosolo

Tutte le storie di Orgosolo

Se dovessimo paragonare il borgo di Orgosolo a qualcosa di tangibile, questo sarebbe senz’altro un libro, e i suoi muri le pagine da sfogliare. Storie da osservare, da leggere a da interpretare. Perché i murales di questa terra sarda non rappresentano solo una forma d’arte da contemplare, non celebrano solo la bellezza, ma si trasformano in nuovi e inediti strumenti di comunicazione per il borgo e i suoi abitanti.

Del resto è così che è nato quel primo murale nel 1969, un dipinto firmato da un collettivo di anarchici, seguito poi dal progetto promosso da un insegnante della scuola media del borgo che, in occasione del trentennale della Liberazione dal nazifascismo, ha realizzato con i suoi studenti una serie di opere lungo Corso della Repubblica. A questi se ne sono aggiunti tanti altri grazie al contributo di artisti locali.

I murales presenti oggi a Orgosolo non si contano, ma sappiamo che sono più di 200. Raccontano la storia dei costumi locali, della cultura e delle persone che popolano questo territorio. Raccontano eventi impressi nella memoria collettiva, ma anche fenomeni storici come quelli del banditismo. Raccontano la guerra e la pace, la libertà e la bellezza.

Alcune opere d’arte, le più significative, vengono rinnovate anno dopo anno e al fianco di queste ne vengono aggiunte di nuove. Altre sono consumate dal tempo e dagli agenti atmosferici eppure sono ancora lì, impresse nei muri e nella memoria di chi le ha viste sbiadire, di chi le può raccontare alle future generazioni.

Ed è questa la meraviglia di Orgosolo, un borgo fatto di storie dipinte sui muri da leggere e da scoprire.

I murales di Orgosolo

I murales di Orgosolo

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Notizie Viaggi

Vuole comprare un angolo d’Italia per regalarlo agli italiani

Non è italiano, ma è disposto a vendere la propria casa e a investire un milione di euro per acquistare uno dei luoghi più incontaminati d’Italia e regalarlo agli italiani. Stiamo parlando di Erlend Øye, cantante norvegese del duo Kings of convenience e produttore musicale che ha lanciato un messaggio sui social affinché “la Pillirina resti di tutti”.

Il cantante ha, infatti, raccontato di essere stato portato alla Pillirina la prima volta che è venuto a Siracusa nel 2008, di essersi innamorato del “mix tra la bellezza del centro storico e la costa selvaggia e libera” e di aver quindi deciso di comprare casa lo scorso anno. Adesso, però, che ci voleva andare in vacanza avrebbe trovato la strada sbarrata da un “custode” che gli avrebbe impedito di accedere alla splendida spiaggia. “Don’t take Pillirina away from us” (“non portateci via la Pillirina”) ha così postato. Di fatto la Pillirina fa parte di una proprietà privata fin dal lontano 1982.

La Pillirina o Punta della Mola si trova nei pressi di Siracusa, in Sicilia, in particolare nella Penisola della Maddalena ed è considerata una delle spiagge più belle della regione. Si tratta di un’insenatura naturale con due piccole spiagge e una vista spettacolare sull’isola di Ortigia.

 

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La CNN racconta il Lago Trasimeno e il suo particolare cibo

Un lago di quasi 50 miglia quadrate incastonato come una gemma tra campagne e colline, in Umbria, polmone verde d’Italia, e unica regione dello Stivale a non aver alcuno sbocco sul mare. Il Lago Trasimeno, per gli abitanti e i turisti che decidono di visitare l’immenso patrimonio umbro, rappresenta la spiaggia, il divertimento all’insegna del relax, e tanto buon cibo. La Cnn ha dedicato un intero reportage alle bellezze lacustri, alla sua gente e alla cultura gastronomica del territorio, e a un modo di vivere la vacanza in modo sostenibile e lento.

Qui si trova una cucina ricca e povera allo stesso tempo, ma quasi esclusivamente a chilometro zero. La valorizzazione passa dal piatto ed è iper locale. La carne proviene direttamente dalle colline boscose, così come  i famosi tartufi. Poi ci sono ortaggi, legumi, insaccati e zafferano pregiato.

Ma è anche dal lago che arriva il cibo tradizionale. Chiaramente pesce d’acqua dolce. Parliamo di pesce persico, luccio, carpa e anguilla. Spesso cucinati in modo gustoso e sempre diverso. Ad esempio, la Cnn elogia una ricetta secolare che vede come protagonista la carpa ma cucinata in porchetta, quindi come se fosse maiale arrosto alle erbe: un classico all’italiana ma decisamente rivisitato in chiave lacustre. Il cibo del Lago Trasimeno, che a prima vista potrebbe sembrare difficile per i turisti stranieri che associano il nostro Paese a pizza, pasta (in ogni modo e maniera) e carne, è in realtà cibo a “chilometro zero”.

La pesca sul Trasimeno

La Cnn racconta l’economia del Lago Trasimeno, divisa storicamente tra pesca e agricoltura. I pescatori riuniti in una cooperativa oggi tornano dalle battute di pesca e poi si trasformano in chef (hanno avviato un ristorante gestito da loro stessi) cucinando piatti classici del lago, mantenendo in vita le tradizioni culinarie del Trasimeno e puntando sulla valorizzazione e lo sviluppo economico sostenibile. Cosa si mangia dai pescatori del Trasimeno? Un menù ovviamente super locale che include portate come l’insalata di luccio, la carpa tartufata e gli gnocchi fatti in casa con la tinca affumicata.

Una cucina locale che conquista i palati

Piatti semplici, gusti riconoscibili e puliti senza aggiunta di troppi condimenti o salse. Questo per gli americani rappresenta il vero gusto umbro. Gli ingredienti vengono valorizzati e spesso la gente prende direttamente dai propri orti ciò che poi cucina e consuma, come finocchi selvatici e asparagi selvatici sulla collina, melograni, limoni, ciliegie ed erbe aromatiche. E poi, ovviamente, la pesca, con i prodotti tipici e le ricette autentiche di una volta ancora cucinate nella loro versione più tradizionale o anche rivisitate.

Uno dei piatti più apprezzati, come racconta la Cnn, è il tegamaccio, uno stufato di pesce che un tempo era preparato con il pesce rimasto invenduto, e che quindi i pescatori avrebbero dovuto buttare, che veniva invece recuperato dalle mogli e cotto in una pentola di coccio. Gli ingredienti che solitamente non mancano mai sono pesce persico e anguilla marinata nel limone. Un piatto apprezzato anche dai turisti stranieri che, essendo al lago, di certo non cercano pesce di mare come tonno e branzini semplicemente perché sono in Italia.

Tra gli altri prodotti locali dell’Umbria apprezzati dai turisti amanti della buona tavola, oltre che dei borghi e delle bellezze naturali, si trovano la fagiolina del Trasimeno, oggi un legume pregiato, un piccolo fagiolo coltivato dagli Etruschi in epoca preromana, presidio Slow Food, che un tempo non veniva considerato un granché ed era utilizzato, come testimoniato anche dalla gente del posto, per sfamare i conigli. E che dire anche del profumatissimo zafferano di Città della Pieve, che dista circa 15 minuti a sud del lago. Tutti prodotti che hanno trovato una nuova contemplazione e parecchio apprezzamento.

Meta lontana dal turismo di massa

Il lago Trasimeno, non è solo luogo apprezzato per la buona cucina, ma anche una meta vacanziera. In Umbria, terra ricca di borghi e bellezze artistiche, non ha sbocchi sul mare ed il turismo balneare lo si fa proprio qui, in un luogo tranquillo che tuttavia nel secondo dopoguerra era stato preso d’assalto. Qui, come spiega il reportage, si voleva creare una sorta di “Rimini alla umbra”, infatti c’erano pedalò, cabine, lidi attrezzati e chioschi sulla spiaggia proprio come sulla riviera romagnola. E, ovviamente, si mangiava pesce di mare e non di lago. Oggi tutto è tornato local: il  cambiamento nel modello turistico ha salvato il patrimonio alimentare unico del lago.

Turismo sostenibile e di qualità

La missione sul Lago Trasimeno è non cedere al turismo di massa. Una filosofia che sta avendo come risultato degli ultimi venti anni, una forma di turismo di qualità e non basato su numeri immensi. Ci sono borghi del Trasimeno che sono perle tutte da scoprire: Passignano sul Trasimeno, sulla costa settentrionale, e Castiglione del Lago, a ovest, inseriti tra i Borghi piu’ belli d’Italia. Ma anche spostandosi un po’ più in là dalle rive si incontrano le meraviglie intime e raccolte di altri paesini dove il tempo sembra essersi fermato, come Corciano, Mugnano, Castel Rigone, Paciano e Panicale.

Turismo lento e sostenibile che piace al turista che apprezza le vacanze da insider, in mezzo alla gente del posto, che scopre tradizioni, cibo locale e non cerca lo stereotipo delle vacanze italiane in qualsiasi luogo del Paese. Sia per quanto riguarda l’entroterra che le località balneari: l’Umbria non è la Toscana e non è il Lazio, come non deve essere accomunata ad altre zone ma mantenere chiara la propria identità, come fatto negli anni.

Il viaggiatore ideale a scoprire l’Umbria è colui che è in grado ed è desideroso di apprezzare l’essenza di questi luoghi così ricchi di storia e di patrimonio naturale che meritano di essere vissuti a fondo, trascorrendo giornate all’insegna del relax e della tranquillità, e dimenticando la parola frenesia dal vocabolario. Non il mordi e fuggi, o il turismo vocato al mero consumo di ciò che una zona può offrire. Un tipo di turismo che, a differenza dalla maggior parte delle mete balneari affacciate sul mare, può essere destagionalizzato e apprezzato, ad esempio, anche in autunno.

lago Trasimeno

Vista di Passignano sul Trasimeno